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AGLI ALBORI DELLA CRIMINOLOGIA SCIENTIFICA A cura di Raffaella Sette

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  • AGLI ALBORI DELLA CRIMINOLOGIA SCIENTIFICA

    A cura di Raffaella Sette

  • CESARE LOMBROSO

  • 6 NOVEMBRE 1835

    Ezechia Marco, detto Cesare, Lombroso nasce

    a Verona

    Immagine tratta da: Lombroso C.,Il momento attuale,Milano, Casa Editrice Moderna, 1904.

  • 13 MARZO 1858

    Si laurea in Medicina pressol’Università di Pavia con unatesi in tema di “Ricerche sulcretinismo in Lombardia”che verrà pubblicata nel1859 sul n. 3 dellaGazzettaMedica Italiana Lombarda

    Fonte:http://gallery.giovani.it/gruppi/frontend/index/gruppo/3029/tipo/foto/id/14741

    Bianucci P., Cilli C., Giacobini G., Malerba G., Montaldo S., Il Museo diAntropologia Criminale “Cesare Lombroso” - Guida alla visita, Torino, EdizioniCortina, 2011, p. 12; Guarnieri L.,L’atlante criminale. Vita scriteriata di CesareLombroso, Milano, Mondadori, 2000, p. 38.

  • 3 MAGGIO 1863

    Presso l’ospedale divisionaledi Pavia, Lombroso attiva,come docente privato, uncorso libero di clinica dellemalattie mentali eantropologia

    Portigliatti Barbos M., “Vita & Opera di Cesare Lombroso”,http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Lombroso.html

    1859-1865

    Presta servizio comeUfficiale della SanitàMilitare. Nel 1862viene inviato alcunimesi in Calabria alservizio di battaglionenella campagna controil brigantaggio

    http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-lombroso_%28Dizionario-Biografico%29/;Guarnieri L., L’atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso, Milano,Mondadori, 2000, p. 46.

  • GIUGNO-NOVEMBRE 1866

    Indossa nuovamente ladivisa come medico dibattaglione del primocorpo d’armata durante laterza guerra diindipendenza

    1864

    Viene nominatoprofessore incaricato ediviene responsabile delreparto maschile deglialienati dell’ospedale S.Eufemia di Pavia

    http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-lombroso_%28Dizionario-Biografico%29/

  • 4 Gennaio 1871

    Nel suo laboratorio pressol’Università di Pavia, dovedal 1867 è professorestraordinario di psichiatria eclinica delle malattiementali, scopre nel cranio diSimeri Crichi, 69 anni,contadino (alias il briganteVillella), l’esistenza di unafossa occipitale mediana

    http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-lombroso_%28Dizionario-Biografico%29/;Guarnieri L., L’atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso, Milano,Mondadori, 2000, pp. 9-10.

    Figura tratta da: Lombroso C.,L’homme criminel. Atlas,Paris, Alcan, 1887, pag. 35 (disponibile sul sito:http://www.bium.univ-paris5.fr/histmed/medica/cote?20073 - Bibliothèquenumérique Mediç@).

  • Tale struttura manicomiale, lacui denominazione divenne,dal 1929, OspedalePsichiatrico provinciale di S.Benedetto, fu chiusadefinitivamente a metà deglianni ‘90 del XX secolo eattualmente è la sede delCentro Arti Visive Pescheriadel comune di Pesaro

    Portigliatti Barbos M., “Vita & Opera di Cesare Lombroso”, http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Lombroso.html; http://cartedalegare.signum.sns.it/index.php?id=164; http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-lombroso_%28Dizionario-Biografico%29/; http://www.centroartivisivepescheria.it/index.php?id=7707

    1872-1873

    Vincitore di concorso, assume ilruolo di direttore del manicomioprovinciale di S. Benedetto diPesaro, migliorandone lecondizioni igienico-sanitarie epredisponendo delle sale studiononché un gabinetto di anatomiapatologica. In questo periodoraccoglie il materiale perl’ampliamento dell’opera Genio eFollia (prima edizione del 1864),che riscuote molto successo eviene tradotta in francese, inglesee russo.

  • 1876

    Lombroso abita inizialmente aTorino in un appartamento posto alterzo piano di un immobile sito al n.33 dell’attuale Via Verdi.Successivamente, si trasferirà in ViaVanchiglia 6, poi nell’attuale CorsoMatteotti 43 e, infine, dal 1892, inVia Legnano 26

    I luoghi di Cesare Lombroso. Le abitazioni, i luoghi di lavoro, le sedi del museo,Torino, Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”.Immobile di Via Verdi 33 – Fotografia di Raffaella Sette.

  • 1876

    Pubblica presso i tipi di Hoepli diMilano L’Uomo delinquente studiatoin rapporto all’antropologia, allamedicina legale e alle disciplinecarcerarie, a cui faranno seguitoversioni ampliate: nel 1878 laseconda edizione (d’ora in avantipresso l’editore Bocca), la terza nel1884, la quarta nel1889, la quintanel 1896-1897 (tre volumi percomplessive 1903 pagine).

    Guarnieri L., L’atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso, Milano,Mondadori, 2000,pag. 116.

    Copertina del primo volume della quinta edizione tratta dalsito: http://gallica.bnf.fr (bibliothèque numérique de laBibliothèque Nationale de France)

  • TAPPE DELLA CARRIERA UNIVERSITARIA TORINESE

    • Novembre 1876: assume l’incaricodi professore ordinario di Medicinalegale e di igiene pubblica

    • 1890: professore incaricato diPsichiatria

    • 1896-1897: nominato professoreordinario di Psichiatria e Clinicapsichiatrica. Mantiene anche l’incaricodi medicina legale

    • 1905: a Lombroso, in qualità diprofessore ordinario, viene assegnatala cattedra di Antropologia criminale,neo-istituita appositamente per lui

    http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-lombroso_%28Dizionario-Biografico%29/;http://www.britannica.com/EBchecked/topic/346759/Cesare-Lombroso; Lombroso C., Delitto,genio, follia: scritti scelti (a cura di Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L.), Torino, BollatiBoringhieri, 1995, pp. xix-xx; Portigliatti Barbos M., “Vita & Opera di Cesare Lombroso”,http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Lombroso.html

    Fotografia di Raffaella Sette.

  • voce un po' sommessa, il Maestro, chevolgeva lo sguardo all'uditorio, ma,più, a colui che aveva accanto: qualcheesemplare di quella delinquenza cheegli studiava appassionatamente dadecenni. Quegli anormali, queidegenerati erano stati stanati neipenitenziari, nelle case di correzione,nelle osterie; alcuni s'eranospontaneamente offerti all'esame, perpochi soldi; quasi sempre il Maestro seli vedeva davanti per la prima volta e‘improvvisava’ la lezione. In nostrapresenza li esaminava, ne misurava,con strani strumenti, il capo, la statura,la sensibilità, la forza, li pesava esottoponeva a curiosi esperimenti,facendo osservare agli ascoltatori varieanomalie fisiche e psichiche di queidisgraziati, formulando deduzioni,enunziando leggi.

    LE LEZIONI DI CRIMINOLOGIA DI CESARE LOMBROSO

    In occasione del 50° anniversario dellamorte, il quotidiano torineseLa Stampadedica un particolare ricordo a CesareLombroso:

    «Il pubblico si assiepava nell'aulafiocamente illuminata a gas per seguirecon ammirazione e stupore le‘rivelazioni’ del maestro che quasisempre si documentava presentandoanormali esemplari umani. […]Immensa folla, non solo di studenti ditutte le facoltà, ma anche diprofessionisti — i più, medici, avvocati— e forestieri […]. Il pubblico siassiepava nei banchi di un emiciclo edera attentissimo a quanto diceva, con

  • […] Conversava coi pazienti in formapiana, semplice, suggestiva e cosicordiale che ne aveva confessioni,confidenze [… ]; lezioni che talora siprotraevano, di assai, oltre l’oraaccademica, continuavano nelle scale esotto i portici di via Po, ove gli studentifacevano ala al professore che moltoamava i giovani.[…] Attorno a quelle lezioni erano statericamate storielle e leggende amene.Ricordo questa: il Lombroso presentavaagli allievi un ragazzo delinquenteprecoce e ne illustrava le gesta. Alla finedella lezione s'accorge che l'orologionon è più nel taschino. Glielo ha rubatoil ragazzo, ma il Maestro è lieto che illadruncolo abbia dato una cosìimmediata conferma delle sue teorie».

    Gallico G., «Come Cesare Lombroso a Torino faceva lezione dicriminologia», LaStampa, 16 ottobre 1959, p. 5 (disponibile sul sito: www.archiviolastampa.it)

  • DAL 1876: LA VITA A TORINO

    “La sua casa di Via Legnano ospita uno deipochi salotti torinesi capaci di accoglierevivaci incontri intellettuali”.

    Nei ricordi della figlia primogenita Paola, lavita quotidiana di Lombroso “è una girandolamai ferma di lavori editoriali, incontri, idee incontinua evoluzione: detta al typewriter,corregge le bozze, corre da Bocca intipografia, dalla tipografia alla biblioteca,dalla biblioteca al laboratorio in una frenesiadi muoversi, di spendersi, di spandersi”.Anche le strade torinesi rappresentano perLombroso “un continuo luogo di scoperte” ecosì, confessa la secondogenita Gina, “uscire

    con il papà era come andare a teatro”.

    del Buono O., Boatti G., “Tolstoj e quell’ di Lombroso”, TuttoLibri - LaStampa, 3 luglio 1999, pag. 2 (disponibile sul sito: www.archiviolastampa.it).

    Immobile di Via Legnano – Fotografia di Raffaella Sette.

  • In data 25 luglio 1906, Lombroso inviauna lettera a Joseph Reinach; ilquotidiano Le Figaro riceve daReinach medesimo tale missiva e lapubblica in prima pagina il 30 luglio1906.

    «La ringrazio, mio caro deputato, diavermi inviato il testo della propostarelativa all’abolizione della pena dimorte; sono stato un partigiano dellapena capitale durante i primi anni deimiei studi giuridici, ma, dopo lungheriflessioni, ne sono divenuto pure io unavversario. Non che la pena di mortenon sia logica, ma, dato che si assumeesclusivamente il punto di vistadell’interesse sociale, allora la pena dimorte potrebbe essere utile soltanto sefosse applicata frequentemente, mentre

    LETTERA DI CESARE LOMBROSO A JOSEPH

    REINACH, deputato francese

    Un esempio di vivace incontrointellettuale, seppure a distanza, èconcretizzato dal fatto che CesareLombroso ha ricevuto da un deputatofrancese la proposta di abolizionedella pena di morte dall’ordinamentogiuridico di quello Stato. Inparticolare, Joseph Reinach, ildeputato in questione, il 10 luglio1906 aveva depositato una proposta dilegge relativa all’abolizione della penadi morte e alla sua sostituzione con lapena dei lavori forzati perenni. Taleproposta era stata sottoscritta dadeputati di ogni appartenenza.

  • sarebbe una barbarie se applicatararamente, come invece succedeattualmente. Perciò quello che accadenon è altro che uno spettacolo pubblicoorribilmente dannoso e il supplizio nonè più conforme ai nostri costumi.Utilizzare il reo con suo e nostrovantaggio è un’operazione di altovalore, degna del nostro tempo e dellasua attività.

    Cesare Lombroso»

    Lombroso C.,Le Figaro, 30 Juillet 1906, pag. 1 [traduzione mia] (disponibile sulsito: http://gallica.bnf.fr)

  • 1886

    Diventa medico del carceregiudiziario “Le Nuove” diTorino sito in Corso VittorioEmanuele 127. Tale istitutopenitenziario fu costruito tra il1857 ed il 1869, aperto nel 1870e sostituito negli anni ‘80 delXX secolo dalla nuova casacircondariale “Lorusso eCutugno”

    I luoghi di Cesare Lombroso. Le abitazioni, i luoghi di lavoro, le sedi del museo,Torino, Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”;http://www.circondarialetorino.it/Storia2.htm

    Fotografia di Raffaella Sette.

  • 1887

    Viene pubblicata, pressol’editore Alcan di Parigi,la traduzione in francesedella quarta edizioneitaliana de L’UomoDelinquente

    Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L., “Cenni biografici”, in Lombroso C.,Delitto, genio,follia: scritti scelti (a cura di Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L.), Torino, BollatiBoringhieri, 1995, p. xix.

    Copertina tratta dalla pagina:http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k769877/f6.image(bibliothèque numérique de la Bibliothèque Nationale deFrance)

  • 1893

    Aderisce alla sezione diTorino del PartitoSocialista dei lavoratori,da cui si allontana nel1904

    Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L., “Cenni biografici”, in Lombroso C.,Delitto, genio,follia: scritti scelti (a cura di Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L.), Torino, BollatiBoringhieri, 1995, pp. xix-xx.

  • 1895

    Pubblica presso la casaeditrice Hoepli di Milanol’operaGrafologia

  • Crépieux-Jamin «ha chiesto 2.500franchi di risarcimento, la confisca deltesto ‘Grafologia’ e la pubblicazionedella sentenza. […] Il tribunale hadecretato che il plagio c’è stato»e si èespresso nel modo seguente:

    «Atteso che, senza doversi pronunciaresugli sviluppi della Grafologia, scienzao arte, il tribunale deve soloconsiderare la materialità dei fatti chevengono portati alla sua attenzione; checomparando ‘L’Ecriture et leCaractère’, scritto da Crépieux-Jamin[…], con la ‘Grafologia’, scritto daCesare Lombroso, pubblicato a Milanonel 1895 da Ulrich Hoepli, si constatache l’autore italiano ha effettuato

    LOMBROSO E CREPIEUX-JAMIN

    Jules Crépieux-Jamin (1858-1940) hasviluppato una metodologia su cui sibasa l’odierna scuola francese digrafologia. Egli, nel 1889, avevapubblicato, per i tipi dell’editoreparigino Félix Alcan, il volume«L’écriture et le caractère» e, dopo averletto il testo «Grafologia» di CesareLombroso, «si è arrabbiato» portando«innanzi al Tribunal de Commerce diRouen il professore ed il suo editore».«Si sa che gli scienziati sono distratti»,ma «Lombroso, non avendo prestatoattenzione, ha preso in prestito»dallasua opera «numerosi passaggi (testi efigure)». www.archivespasdecalais.fr; J. Courtier. Crépieux-Jamin,L'écriture et le

    caractère, L'année psychologique, 1895, vol. 2, n° 1, pp. 741-746;http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/psy_0003-5033_1895_num_2_1_1688;

    http://www.treccani.it/enciclopedia/grafologia_(Universo-del-Corpo)/Le Journal des débats, 4 dicembre 1895, pag. 3, http://gallica.bnf.fr

  • confisca».numerose imitazioni dell’autorefrancese senza indicarne la provenienza;che in tal modo Lombroso si è limitato ariassumere o addirittura a tradurretestualmente dei passaggi interi del librodi Crépieux-Jamin, che ne ha citatodegli esempi e riprodotto delleillustrazioni; che queste imitazioni sonostate fatte non per esporre una dottrina oun’opinione che Lombroso si proponevadi contraddire o di confutare, maunicamente per presentarle ai lettoricome opera propria ed espressione delsuo pensiero».Di conseguenza, sulla base di quantomotivato, il Tribunale «ha accordato alsig. Crépieux-Jamin 2.500 franchi dirisarcimento, ma ha considerato checomunque il testo di Lombroso fosse, perla maggior parte, un’opera originale e,pertanto, ha respinto la richiesta di

  • AGOSTO 1897Lombroso, che si trova a Mosca perpartecipare, come invitato, al XIICongresso Medico Internazionale,abbandona i lavori per recarsi,vicino a Tula (a 164 kma sud diMosca) presso la tenuta “JàsnajaPoljana”, ove giunge il 23 agosto, arendere visita a Lev Tolstoj poichévuole verificare la sua teoria suilegami tra il genio e la pazzia cheritiene siano stretti e numerosi

    Vedasi, a tal proposito: Mazzarello P., Il genio e l’alienista. La visita di Lombroso a Tolstoj, Napoli, Bibliopolis, 1998. (c) 1999-2010 Garmin Ltd. or its subsidiaries.

  • raggiungerlo» per fare un tuffo con lui.

    «Lombroso è un buon nuotatore epensava di seguire senza fatica il suocompagno ma, nel giro di un quartod’ora, era estenuato e si dichiarò vinto.Il conte Tolstoj, che prevedeva questorisultato, si sentì molto fiero di aversconfitto così facilmente il suo ospite.E, per dimostrare meglio che questavittoria non lo aveva affatto stancato,una volta giunto a riva, agguantò ilprofessore italiano per la vita e losollevò come se fosse una piuma».

    Pranzarono sotto un pergolato a pochipassi dall’abitazione di Tolstoj, il quale«si era preparato da solo il propriopasto vegetariano e Lombroso si stupìdella quantità di verdure che egliinghiottì».

    23-25 agosto1897: A CASA DI LEV TOLSTOJ

    Un articolo pubblicato daLe Journaldes Débats Politiques et Littérairesanalizza il racconto di tale visita scrittoda Lombroso medesimo e apparso sulFreie Wort, quotidiano di Francofortesul Meno. Nella prima parte del suoarticolo, Lombroso descrive, tra l’altro,lo studio di Tolstoj come «volutamentepovero e spoglio» e, successivamente,si sofferma sull’«energia straordinariadel conte Tolstoj». Quest’ultimo,quando Lombroso si trovava a casasua, «cominciò la sua giornatagiocando per due ore con le figlie atennis sul prato; poi, inforcò il suocavallo e si recò presso un lago vicinoincitando Lombroso a

  • a studiare gli scritti del conteTolstoj.[…] Lombroso, da studioso beneducato, lasciò naturalmente credere aTolstoj che la sua vicina fosse guaritagrazie alla dieta vegetariana, ma risesotto i baffi come un uomo che saquello che sa. La vera spiegazione diquesto miracolo è, secondo lui, moltodiversa… e tutta lombrosiana: la carasignora Yasnaïa è un prodigiosoesempio di guarigione ‘per suggestioneipnotica e religiosa’. Dopo tutto, datoche la paziente è guarita, forse pocoimporta conoscere come sia successo.Che sia stato grazie al regimevegetariano o grazie alla forza disuggestione ipnotica e religiosa delconte Tolstoj, il miracolo sussisteugualmente».

    «Dopo il pasto, Tolstoj accompagnò ilsuo ospite presso una casa vicinaabitata da un’anziana signora, suaprima proselita». Questa donna, dinome Yasnaïa, qualche tempo prima«stava per morire di tubercolosi, le suecondizioni non lasciavano speranza e imedici di Tula si preoccupavano solodi addolcirne l’agonia. Ma la malata sirifiutava categoricamente di morire e,un bel giorno, mise alla porta i medicie si decise a sperimentare il regimevegetariano, seguito così felicementedal suo illustre vicino. I risultati diquesto tentativo superarono le attesedella malata e di Tolstoj stesso.Yasnaïa è oggi radicalmente guaritadalla tubercolosi. Naturalmente, ellacontinua ad astenersi dalla carne edall’alcol e passa il suo tempo libero

  • di allontanare da sé i malfattori cherifiutano di piegarsi alle sue leggi,fossero anche non responsabili. Tolstojnon si trattenne certo dal qualificarequesta opinione come abominevole edichiarò che qualsiasi punizione era uncrimine. D’altronde, egli non convinseaffatto Lombroso e i due interlocutorisi separarono restando ciascuno piùche mai convinto dell’eccellenza delproprio sistema».

    «Ciò che doveva succedere, successe.Lombroso, che inizialmente avevalasciato parlare Tolstoj, volle dire unaparola ed espose la sua cara teoriadel ‘criminale-nato’. Il conte Tolstojmanifestò ben presto una estremaindignazione. Le sue sopracciglia siaggrottarono ed i suoi occhi, dalfondo delle orbite, lanciarono deilampi. Impassibile, mentre Lombrosocontinuava l’esposizione del suosistema e concluse il suo sermone prodomo sua. Nel frattempo, Tolstojmormorava: ‘Fantasticherie!Fantasticherie!’ .Una successiva discussione sul dirittodi punire contribuì a scavare unfossato fra lo scrittore russo ed ilprofessore italiano. Quest’ultimososteneva che la società ha il diritto

    Muret M., «Lombroso chez Tolstoj»,Le Journal des Débats Politiques et Littéraires, 17octobre 1901, p. 1 [traduzione mia] (disponibile sul sito: http://gallica.bnf.fr)

  • 1902

    E’ eletto consiglierecomunale del comune diTorino e si dimette da talecarica nel1904

    Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L., “Cenni biografici”, in Lombroso C.,Delitto, genio,follia: scritti scelti (a cura di Frigessi D., Giacanelli F., Mangoni L.), Torino, BollatiBoringhieri, 1995, pp. xix-xx.

  • 19 OTTOBRE 1909

    Lombroso muore aTorino e il giorno dopo,alla presenza, tra gli altri,di Enrico Ferri, sisvolgono i funeralisolenni decretati, congiusto sentimento, dalSindaco di Torino,Senatore Teolilio Rossi

    “I solenni funerali di Cesare Lombroso”,La Stampa, 21 ottobre 1909, p. 8(disponibile sul sito: www.archiviolastampa.it)

    Fotografia di Raffaella Sette.

  • scientifica e umana, egli qui hacontribuito, coi grandi suoipredecessori quali Darwin, Spencer,Pasteur, a trasformare il concetto chel’umanità aveva dell’universo della vitae dei suoi destini, dell’umanasolidarietà.[…] Il Ferri termina affermando chel'anima di lui non morrà nel pensierodei posteri, perché porta in sé il germetrionfatore del genio latino. Tuttipertanto riporteranno qualche beneficiodall’opera sua, e Cesare Lombroso –esclama concludendo – anche dallatomba ci guarda e ci incita a impararecome si debba compiere sempre e inogni caso il proprio dovere».

    21 OTTOBRE 1909: IL DISCORSO DI ENRICO FERRI

    AI FUNERALI SOLENNI DI CESARE LOMBROSO

    «Tra l'assoluto silenzio, dominandocon la voce vibrante e sonoral’immensa folla, l'onorevole EnricoFerri pronuncia a sua volta undiscorso, che, pure nella concisioned'una rapida sintesi, riesce unasmagliante apologia della vita edell'opera lombrosiana.In questo tramonto autunnale — diceEnrico Ferri — Torino vedescomparire uno dei suoi cittadini piùcari. Dopo De Amicis, Lombroso! […]Egli è stato di qui dalla bella capitalepiemontese, il vessillifero di ogni verità

    «I solenni funerali di Cesare Lombroso»,La Stampa, 21 ottobre 1909, p. 5 (disponibilesul sito: www.archiviolastampa.it)

  • del reo. A questo scopo sono stati diretti glistudi lombrosiani sulle condizioni e i sistemicarcerari, e l'opera per la istituzione deimanicomi criminali. I propositi ed i concettidi Lombroso sono stati in massima parteaccolti e la regolamentazione carceraria emanicomiale attuale è basata su di essi.Filosoficamente Cesare Lombroso si ètrovato in contrasto con l'antropologia diCartesio, di Kant, di Rosmini, di Hegel, diSpinoza, di Leibnitz; ed incontrò opposizioniin due campi, che pur sono tra loro agliantipodi: l'idealista e lo spiritualista. Infattii due confutatori — o meglio oppositori — diLombroso, furono, nel campo filosofico,Giovanni Gentile in nome dell'idealismo e ilPadre Gemelli in nome dello spiritualismo, ilquale asserisce che non c'è equivalenza tra ildelinquente ed i fattori antropologici».

    16 NOVEMBRE1935: centenario della nascita

    Così il quotidiano «La Stampa» ricordaCesare Lombroso:«[…] L’opera scientifica da lui svolta,specialmente in materia di antropologiacriminale, se pure ha avuto qualchesbandamento in campi che si potevanoevitare, è tuttora viva e quasi del tuttoaccettata sul terreno pratico. Nella nuovalegislazione e particolarmente in quella parteche riguarda il trattamento del delinquente edel corrigendo, i suoi concetti di antropologiacriminale sono stati accolti e servono di base.[…] Il delitto è anormalità e morbosità cheannulla la volontà, secondo Lombroso; laprofilassi e la terapia del delitto sono leapplicazioni principali delle sue teorie. Ilcompito della società è di curare ildelinquente, di elevare il concetto di difesasociale a quello di rigenerazione

    «Centenario della nascita di Cesare Lombroso»,La Stampa, 16 novembre 1935, p. 3(disponibile sul sito: www.archiviolastampa.it)

  • 25 SETTEMBRE 1921

    Viene inaugurata a Verona,alla presenza di EnricoFerri che pronunciaun’orazione, la statua aCesare Lombroso, scolpitada Leonardo Bistolfi.Attualmente è posta neigiardini di S. Giorgio

    http://www.carnetverona.it/la_forza_del_destino_cesare_lombroso_100_anni_pi_tardi_verona-8_5_348.html; http://www.treccani.it/enciclopedia/leonardo-bistolfi_%28Dizionario-Biografico%29/; “Il monumento delle ventitre nazioni a C. Lombroso”, La Stampa, 26 settembre 1921, pag. 1 (disponibile sul sito: www.archiviolastampa.it)

    Fotografia di Stefania Sartori

  • sua intimità intellettuale. Egli avevapossente l'intuizione del genio, elasciava al misero uomo di ingegno o ditalento di criticare, distruggere,dimostrare, completare la meravigliosaintuizione del suo pensiero. Giacché gliuomini, vedete, bisogna prenderli comesono. Cesare Lombroso, prima di tutto,ha la fisionomia e la tempra delpensatore italiano. Ogni popolo harecato in questa immensa fiumanadell’eterna civiltà la propria correntetipica di attitudini, di volontà, dipensiero, d'arte, di lavoro, di religione,di filosofia e di politica; ed ogni popoloha i suoi uomini rappresentativi,espressione sintetica della loro animamillenaria. Io penso che l'uomo digenio non è un albero senza radici nellasua terra. Lo scienziato universale.Certo, l'uomo di genio […] non èinfallibile.

    L’ORAZIONE DI ENRICO FERRI

    In occasione dell’inaugurazione aVerona del monumento delle ventitréNazioni, Enrico Ferri pronunciaun’orazione centrata sull’improntalasciata da Lombroso in qualità discienziato universale:

    «Cesare Lombroso è stato unmeraviglioso poliedro di pensieroumano. E fu un uomo di genio, menoabile, permettetemi la parola, menofurbo nelle dimostrazioni architettatedi una certa tesi accademica, mainsuperato ed insuperabile,socialmente per coloro che, comemolti altri fratelli d'armi intellettuali,ebbero la gloria, la gioia, ilvantaggio inestimabili di vivere nella

  • Noi pensiamo che uomo di genio siacolui che arrivi ad intuire i diversi campidella civiltà umana; ed io qui parlodell'uomo di genio nel campo dellascienza, dell'uomo che arrivi ad intuirequel che c’è di palpito umanonell'atmosfera sociale nel momento incui lavora e pensa. Non è un miracolo,non è un superuomo; è un uomo piùfelice degli altri nelle intuizionidell'ignoto. Egli è una specie diaccumulatore elettrico che trasformal'elettricità diffusa in un sentimento o inun pensiero, nella scintilla che scattadall'accumulatore del suo cervello edillumina l'umanità (vivi applausi).Lombroso accumulava l'elettricitàsparsa, nei secoli di vita contemporaneaitaliana, e fu un pensatore italico

    «Il monumento delle ventitré Nazioni a C. Lombroso»,La Stampa, 26 settembre1921, p. 1 (disponibile sul sito: www.archiviolastampa.it)

    oltreché uno scienziato universale,perché il pensiero italico, sia essoalto con la poesia da Lucrezio Caro aVirgilio, da Dante a Carducci, oppureplasmi le palpitanti realtà, perchéquesto pensiero che si chiamaidealista, volendo monopolizzare lenuove idee, è sempre stato in Italiapiuttosto un riflesso di pensieroesotico, o del magnifico pensieroestetico e profondo della Greciaclassica con Platone».

  • 2009

    Nel centenario della sua morte, èstato riallestito a Torino (ove eragià stato presente tra il 1898 ed il1948), in Via Pietro Giuria 15, ilMuseo di Antropologia criminale“Cesare Lombroso” ove sonoconservati “preparati anatomici,disegni, fotografie, corpi di reato,scritti e produzioni artigianali eartistiche … realizzate da internatinei manicomi e da carcerati…migliaia di oggetti e documentiraccolti per le sue ricerche daCesare Lombroso”

    Bianucci P., Cilli C., Giacobini G., Malerba G., Montaldo S., Il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” - Guida alla visita, Torino, Edizioni Cortina, 2011, pag. 5.

    Fotografia di Raffaella Sette.

  • Bibliografia di riferimento• Bianucci P., Cilli C., Giacobini

    G., Malerba G., Montaldo S.,IlMuseo di AntropologiaCriminale “Cesare Lombroso”- Guida alla visita, Torino,Edizioni Cortina, 2011

    • Guarnieri L., L’atlantecriminale. Vita scriteriata diCesare Lombroso, Milano,Mondadori, 2000

    • Lombroso C., Il momentoattuale, Milano, Casa EditriceModerna, 1904

    • Lombroso C., Delitto, genio,follia: scritti scelti (a cura diFrigessi D., Giacanelli F.,Mangoni L.), Torino, BollatiBoringhieri, 1995

    • Mazzarello P., Il genio el’alienista. La visita diLombroso a Tolstoj, Napoli,Bibliopolis, 1998

    • Portigliatti Barbos M., “Vita &Opera di Cesare Lombroso”,http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Lombroso.html

  • Sitografia di riferimento• www.archiviolastampa.it

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    • "Cesare Lombroso",EncyclopædiaBritannica - EncyclopædiaBritannica Online, EncyclopædiaBritannica Inc., 2012, Web. 25 Jul.2012;http://www.britannica.com/EBchecked/topic/346759/Cesare-Lombroso

    • www.carnetverona.it

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    • http://www.treccani.it/enciclopedia/leonardo-bistolfi_%28Dizionario-Biografico%29/

    • http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-lombroso_%28Dizionario-Biografico%29/

  • Agli albori della criminologia scientifica: Cesare Lombroso

    allegato a

    Principi di Criminologia – Le Teorie ISBN: 978-88-13-360573

    Principi di Criminologia – Criminalità, Controllo, Sicurezza ISBN: 978-88-13-360580

    Copyright Raffaella Sette 2015

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