AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRIBUTIVE PER I DATORI DI … · Processo di programmazione attività...

51
INAIL DIREZIONE REGIONALE VENETO RUOLO E COMPITI DELL’INAIL: AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRIBUTIVE PER I DATORI DI LAVORO CHE HANNO ADEMPIUTO AGLI OBBLIGHI DEL D.LGS. 81/2008

Transcript of AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRIBUTIVE PER I DATORI DI … · Processo di programmazione attività...

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO

RUOLO E COMPITI DELL’INAIL: AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRIBUTIVE PER I DATORI DI LAVORO CHE HANNO ADEMPIUTO AGLI OBBLIGHI DEL D.LGS. 81/2008

2 2

Processo di programmazione attività prevenzionali

Fasi: 1. Linee guida operative e Piano Territoriale

Preliminare Interno (da marzo a maggio)

2. Avvio ciclo di budget e negoziazione obiettivi (da giugno al luglio)

3. Piano Territoriale Definitivo e Assegnazione budget (da ottobre all’assegnazione)

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 3 3

• Sinergie con istituzioni e parti sociali

• Attenzione allo sviluppo della normativa

• Valorizzazione della funzione sanitaria

• Valorizzazione delle diverse professionalità

• Focalizzazione su target specifici

Contesto e Requisiti Generali

4

1. Informazione e ricerca

2. Promozione (Nel linguaggio del marketing e della

comunicazione d'impresa, è l'incentivo o stimolo che tende a far conoscere e apprezzare un servizio, un prodotto o un'idea)

3. Formazione (E’ il risultato di un piano formativo

organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa, un processo che è durato nel tempo, al fine di strutturare, organizzare, regolare, confinare, ecc. )

4. Assistenza e consulenza

5. Sostegno economico

Macroaree

5

Contenuti: 1. Mappatura territoriale, svolta l’analisi del

territorio, esprime le principali informazioni su infortuni e m.p. con riferimento a : • settori produttivi • Aziende più rischiose • Tipologia di rischi

2. Tipologia di azioni di contrasto, con

riferimento ai settori di maggiore rischiosità

3. Stima delle risorse economiche e umane necessarie

Piano Territoriale Preliminare Interno (P.T.P.I)

6

Criteri di priorità

• Ente Regione: l’accordo con l’Ente Regione è l’accordo cardine

• rapporti con le Parti Sociali: privilegiare Organismi

Paritetici e Enti Bilaterali

• Iniziative di associazioni sindacali o datoriali: coinvolgere la controparte

• Sistema scolastico: promuovere azioni sinergiche

coinvolgendo gli organismi regionali e provinciali

• Università: azioni a sostegno dell’orientamento professionale e collaborazioni a sostegno della ricerca

La selezione del partner

7

INAIL E PREVENZIONE Attività

• consulenza e sostegno tecnico alle imprese, in particolare alle medie, piccole e micro imprese; • finanzia percorsi di formazione per i lavoratori, con le Parti Sociali, tramite gli Organismi paritetici; • progetta ed eroga di percorsi formativi per RSPP e ASPP; • divulga la cultura della salute e della sicurezza nei percorsi formativi scolastici e universitari; • concorre alla realizzazione di studi e ricerche sugli infortuni e sulle malattie correlate al lavoro; • finanzia ed incentiva le imprese per miglioramenti dell’organizzazione del lavoro;

8

INAIL E PREVENZIONE Attività

• eroga le prestazioni del Fondo di Sostegno ai familiari di lavoratori vittime di infortuni mortali;

• raccoglie e registra a fini statistici e informativi i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento;

• può erogare prestazioni di assistenza sanitaria riabilitativa non ospedaliera (nuova attribuzione D. Lgs. 106/2009);

• finanzia, progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro rivolti alle piccole, medie e micro imprese, e progetti ispirati ai principi di responsabilità sociale delle imprese.

9

INAIL E PREVENZIONE

INCENTIVI ALLE IMPRESE

•Interventi di sostegno alla prevenzione, di cui all’art. 23 D. Lgs. 38/2000, attraverso il finanziamento di:

•programmi di adeguamento delle strutture e dell’organizzazione alle normative di sicurezza e igiene del lavoro delle piccole e medie imprese e dei settori agricolo e artigianale

•progetti rivolti alla formazione e all’informazione tramite la produzione di strumenti e prodotti informatici, multimediali, grafico-visivi e banche dati da rendere disponibili per chiunque in forma gratuita o a costi di produzione

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 10 10

LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE

DI INCENTIVI ECONOMICI ALLE

IMPRESE CHE INVESTONO IN SICUREZZA

– BANDI 2011 –

Delibera Consiglio di Indirizzo e Vigilanza del 03 agosto 2011

Criteri per i nuovi bandi

Incrementare gli investimenti in prevenzione

Adottare come criterio prioritario di accesso ai fondi progetti finalizzati ad attivare circuiti virtuosi ispirati a buone prassi

11

Criteri per i nuovi bandi

Privilegiare:

• la micro, piccola e media impresa;

• le imprese agricole;

• i settori produttivi a rischio più elevato;

• i progetti reiterabili in più aziende del medesimo comparto produttivo;

• i progetti destinati alla riduzione del rischio di esposizione all’amianto;

• i progetti condivisi dalle parti sociali;

12

Criteri per i nuovi bandi

Segue:

• coinvolgere adeguatamente gli Osservatori, i C.R.C., i Co.Co.Pro., le parti sociali, i Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali,

• avviare un accurato e costante monitoraggio sui risultati della erogazione degli incentivi per valutarne l’efficacia

13

Procedimento : Correttivi Sistemici (Indicazioni CIV)

• Differenziazione temporale dell’effettuazione

dei bandi su base regionale;

• Fissazione di un termine per il salvataggio delle domande antecedente allo svolgimento delle procedure;

• Adozione di procedure che escludano l’utilizzo di strumenti per l’invio telematico plurimo della richiesta;

14

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO

Modalità di finanziamento

•Procedimento a Sportello

•Procedimento a Graduatoria

15

Procedimento a Sportello

• L’accettazione delle domande avviene sulla base del possesso dei requisiti minimi di ammissibilità in base ad un ordine cronologico di presentazione.

•Per gli interventi di elevata qualità questo criterio viene affiancato ad un modello sperimentale di selezione dei progetti che consente di valutare, selezionare e incentivare iniziative di elevato valore prevenzionale.

16

Procedimento a Sportello

• concentrazione, per l’anno 2011, degli incentivi esclusivamente sugli investimenti e sulla adozione di modelli di organizzazione e gestione sostenendo, per questi ultimi, la fase di progettazione;

• la definizione, fermo restando il massimale di 100.000 euro, dell’ammontare dell’ incentivo al 50 per cento dell’investimento;

• l’individuazione degli ambiti prioritariamente ammissibili e con riferimento alle aree di intervento indicate dal CIV nella relazione programmatica 2012-2014;

• l’individuazione, tra quelle ammissibili, delle aree prioritarie nelle singole Regioni, sentiti i CRC o, in mancanza di questi, il CoCoPro del capoluogo di Regione i quali si faranno anche carico del confronto con le parti sociali;

17

Procedimento a Sportello

• l’innalzamento della soglia/punteggio di ammissibilità

• la previsione di un punteggio premiale, progressivamente crescente, per i progetti elaborati con il coinvolgimento

18

Procedimento a Sportello (Punteggio Premiale)

progetti elaborati con il coinvolgimento:

• Livello 1:

da una delle parti sociali rappresentative ai sensi dell’articolo 51 del D.Lgs. 81/2008, in conformità alla Circolare n. 20/2011 del 29 luglio 2011 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ovvero dalle associazioni nazionali di tutela degli invalidi del lavoro previste dall’articolo 11, comma 5, 81/2008, come integrato e corretto dal Decreto legislativo 106/2009;

19

Procedimento a Sportello (Punteggio Premiale)

progetti elaborati con il coinvolgimento: • Livello 2:

da due o più organizzazioni del sistema relazionale aziende/lavoratori rappresentative ai sensi dell’articolo 51 del D.Lgs. 81/2008, in conformità alla Circolare n. 20/2011 del 29 luglio 2011 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

• Livello 3:

dalle strutture della bilateralità promossa dalle organizzazioni rappresentative ai sensi dell’articolo 51 del D. Lgs. in conformità alla Circolare n. 20/2011 del 29 luglio 2011 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali o, in mancanza degli enti bilaterali, dalle organizzazioni del sistema relazionale aziende/lavoratori secondo lo schema della bilateralità, purchè il livello di rappresentatività sia quello sopra richiamato

20

Procedimento a Sportello (Termini)

• un termine, tra l’indizione dei bandi e i click day, di 60 giorni lavorativi per consentire la elaborazione di progetti di elevata complessità;

•Un termine di 30 giorni per la presentazione dei documenti cartacei e la possibilità di autocertificare i requisiti di carattere soggettivo;

•obbligo di “prenotazione” e la assegnazione di un elemento univoco di identificazione, per permettere l’adozione di sistemi di sicurezza atti a evitare l’uso di automatismi di trasmissione della domanda

21

Procedimento a Sportello

• la tracciabilità di tutte le richieste di finanziamento, anche quelle pervenute successivamente all’esaurimento dei budget con l’indicazione cronologica del momento della trasmissione;

• ricorso a forme di scorrimento dell’ordine cronologico, a fronte dei progetti rigettati in fase di verifica;

•la tempestiva informazione nei confronti dei soggetti esclusi, indicando il motivo dell’esclusione stessa

22

23

Procedimento a Sportello

• individuazione nei Bandi delle modalità di verifica delle domande ammesse al fine di limitare il fenomeno del rigetto dei progetti;

• la previsione in via esclusiva dell’ utilizzo della Posta Elettronica Certificata per le comunicazioni relative alla partecipazione ai Bandi consentendo alle imprese partecipanti la domiciliazione della corrispondenza per il tramite delle associazioni datoriali o degli altri intermediari ;

• la definizione dei tempi e delle modalità per la esclusione dalla partecipazione ai bandi delle imprese che abbiano già usufruito degli incentivi.

24

Procedimento a Graduatoria Per sostenere le piccole e micro imprese, comprese quelle individuali

Apposita dotazione finanziaria in via sperimentale una incentivazione pari al 50 per cento dell’investimento fino a un massimale di 50.000 euro per:

– progetti di comparto, di filiera, di distretto che, proposti da

singole imprese, presentino caratteristiche di replicabilità asseverate dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative nell’ambito del sistema contrattuale di riferimento;

– progetti che intervengono sui rischi comuni a una pluralità di imprese, che possono essere definiti “progetti di rete”, individuando, in tal caso, il soggetto capofila promotore;

– progetti di innovazione tecnologica per gli impianti, le macchine e le attrezzature, con particolare riferimento alle imprese agricole.

25

Finanziamenti

Sul Bilancio 2011 saranno destinati 183,6 milioni di euro di cui:

_ per i bandi a sportello circa 173,6 milioni di euro, comprensivi delle somme residue stanziate per il bando 2010;

_ per il bando a graduatoria 10 milioni di euro.

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO

BANDI EDIZIONE 2010

26

L'INAIL finanzia attività promozionali della sicurezza sul lavoro consistenti

in: 1. Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di

salute e sicurezza dei lavoratori

2. Progetti di formazione

3. Progetti di sperimentazione di soluzioni innovative e di strumenti di natura organizzativa ispirati alla responsabilità sociale delle imprese

Le domande potevano riguardare una delle tre tipologie suddette Gli interventi dovevano essere finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge

BANDO 2010 : INCENTIVI INAIL ALLE IMPRESE

PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

(art. 11 comma 5 dei decreti 81/2008 e 106/2009)

RISORSE

L'entità delle risorse destinate al finanziamento per l'anno

2010 é stato di 60 milioni di euro. L’importo è stato ripartito in budget regionali,

PER IL VENETO € 4.710.221 La ripartizione regionale è stata effettuata in funzione del

numero di addetti e del rapporto di gravità degli infortuni

Destinatarie del finanziamento sono state le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale e iscritte al Registro delle imprese

Secondo le norme comunitarie, i finanziamenti sono stati erogati in regime “de minimis”, con i limiti previsti per le diverse imprese in tre esercizi finanziari :

- € 7.500 per le imprese agricole - € 30.000 per la pesca - € 100.000 per le imprese di trasporto - € 200.000 per le altre

DESTINATARI

Il finanziamento era costituito da un contributo in conto capitale pari al 75% delle spese ammissibili sostenute e documentate.

In ogni caso, il contributo massimo erogabile è stato pari a €

100.000 Per le tipologie 1 e 3 il contributo minimo erogabile è stato di

€ 5.000 e, per l’impresa individuale, ridotto a € 2.000 Per la tipologia 2 il contributo minimo di € 1.000

ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

DECENTRAMENTO

Per l’erogazione dei finanziamenti, le Direzioni regionali / Provinciali hanno emesso avvisi pubblici per il territorio di competenza

Gli avvisi, con i relativi allegati, sono stati redatti sulla

base di un format nazionale, rispetto al quale la nostra Direzioni regionale, in accordo con le Organizzazioni locali delle parti sociali, ha scelto la percentuale di erogazione in conto capitale, pari al 75% dell’investimento

L’incremento del peso di due settori produttivi

particolarmente rischiosi sul territorio di competenza

32 32

INAIL E PREVENZIONE

INCENTIVI ALLE IMPRESE

Modalità per l’applicazione delle Tariffe (D.M. 12/12/2000)

Oscillazione del tasso di premio come strumento stabile di incentivazione alla prevenzione ex artt. 20 e 24 M.A.T.

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 33 33

Artt. 19-20 MAT Per il primo biennio di attività

oscillazione in misura fissa - 15% indipendentemente dalla tipologia e dalla dimensione aziendale

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 34 34

1. osservanza di tutte le norme in materia di prevenzione infortuni e di igiene nei luoghi di lavoro

2. applicazione integrale (economica e normativa) degli accordi e contratti collettivi e regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti

Requisiti

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 35 35

3. inesistenza di provvedimenti definitivi (amministrativi o giurisdizionali) relativi a violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro (allegato A del D.M. 24/10/2007)

4. regolarità contributiva INAIL, INPS e Cassa Edile (laddove prevista)

Requisiti

36 36

Art. 24 M.A.T. Dopo il primo biennio di attività

In cosa consiste

L’INAIL premia con uno “sconto” denominato “oscillazione per prevenzione”, le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia (D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni)

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 37 37

A cosa serve

L’ “oscillazione per prevenzione” riduce il tasso di premio applicabile all’azienda, determinando un risparmio sul premio dovuto all’INAIL

38 38

Misura dello sconto

In base al decreto ministeriale 3 dicembre 2010, che ha riscritto il testo dell'articolo 24 del D.M. 12.12.2000, la riduzione di tasso è riconosciuta in misura fissa, in relazione al numero dei lavoratori-anno del periodo, come

segue:

lavoratori-anno riduzione fino a 10 30% da 11 a 50 23% da 51 a 100 18% da 101 a 200 15% da 201 a 500 12% oltre 500 7%

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 39 39

Chi può beneficiarne

Pre-requisiti

Su domanda, tutte le Aziende in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva ed assicurativa ed in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro

(pre-requisiti)

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 40 40

Come ottenere la riduzione

L’Azienda deve presentare o spedire all’INAIL, entro il 28 febbraio (29 febbraio in caso di anno-bisestile) dell’anno per il quale la riduzione è richiesta, una domanda su apposito modello predisposto dall’INAIL

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO 41 41

Valutazione e decisione

L’INAIL, entro i 120 giorni successivi al ricevimento della domanda, comunica all’azienda, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, il provvedimento adottato adeguatamente motivato

42 42

Applicazione della riduzione

La riduzione riconosciuta dall'INAIL opera solo per l'anno nel quale è stata presentata la domanda ed è applicata dall’azienda stessa, in sede di regolazione del premio assicurativo dovuto per lo stesso anno

•INAIL – DIREZIONE REGIONALE VENETO

NUOVO MODELLO OT 24

Analisi della bozza

43

NUOVO MODELLO OT 24

• modifiche apportate alla sezione F (“lavoratori con contratto atipico”);

• interventi 43 e 44, relativi all’installazione di cronotachigrafi;

• Gli interventi della sezione, L, “Attività di trasporto”, sono stati estesi ad aziende di “qualunque comparto produttivo che dispongano di mezzi di trasporto propri condotti da propri dipendenti”

44

45

Nuovo Modello OT 24 AVVERTENZA

Per poter accedere alla riduzione del tasso medio di tariffa è necessario aver effettuato interventi tali che la

somma dei loro punteggi sia pari almeno a 100. Gli interventi devono essere relativi ad almeno 2 diverse

sezioni, ad eccezione di quelli della sezione A dove è sufficiente selezionare un solo intervento.

Punteggio Selezione

A INTERVENTI PARTICOLARMENTE RILEVANTI

a L’azienda ha adottato o mantiene un comportamento socialmente responsabile

secondo i principi della Responsabilità Sociale, sinteticamente evidenziato

dalle dichiarazioni rilasciate dall’azienda stessa nel questionario di cui

all’Allegato I, ed ha conseguentemente attuato interventi migliorativi delle

condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro1.

100

b L’azienda ha implementato o mantiene un sistema di gestione della salute e

sicurezza sul lavoro:

1) certificato da organismi specificatamente accreditati, nel rispetto del

regolamento RT12 SCR, presso ACCREDIA (comprese le aziende

certificate secondo la Norma UNI 10617, ancorché non previste dal

citato RT 12);

Data di scadenza del certificato gg/mm/aaaa

2) certificato da organismi accreditati presso enti di accreditamento diversi

da ACCREDIA (vedi Allegato II);

3) che risponde ai criteri definiti dalle Linee Guida UNI INAIL ISPESL e

Parti Sociali, o da standard e da norme riconosciuti a livello nazionale e

internazionale2 (vedi Allegato II).

100

100

100

c L’azienda ha implementato ed adotta una procedura per la selezione dei

fornitori che tiene conto dell’applicazione della legislazione in materia di

igiene e sicurezza sul lavoro (vedi Allegato III).

100

d L’azienda ha realizzato interventi rilevanti volti al miglioramento delle

condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (interventi di prevenzione

integrata, di Responsabilità Sociale e SGSL) in attuazione di accordi tra

INAIL e Organizzazioni delle Parti Sociali o Organismi del Sistema della

Bilateralità.

Sistema di gestione conforme a:

- LINEE DI INDIRIZZO SGI – AE – Sistema di gestione integrato

salute, sicurezza, ambiente Aziende dell’Energia

100

- LINEE DI INDIRIZZO SGSL – AR - per l’implementazione dei

sistemi di gestione per la salute e la sicurezza nelle Imprese a Rete

100

- LINEE DI INDIRIZZO SGSL – AA - Sistema di Gestione Salute e

Sicurezza Aziende Aeronautiche ad Ala Fissa

100

- LINEE DI INDIRIZZO SGSL – MPI - per l’implementazione di

Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro nelle Micro e

Piccole Imprese

100

1 Oltre a quanto previsto dalla legislazione vigente.

2 Con esclusione di quelle aziende a rischio di incidente rilevante che siano già obbligate per legge all’adozione ed

implementazione del sistema.

46

Nuovo Modello OT 24

B PREVENZIONE E PROTEZIONE

1 Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST) ha partecipato

attivamente alla valutazione dei rischi fornendo il proprio contributo per

l’elaborazione del relativo documento. 20

2 Il datore di lavoro ha coinvolto i lavoratori, anche applicando specifiche

procedure, nelle fasi di individuazione, valutazione e gestione dei rischi. 20

3 Per le aziende fino a 10 lavoratori: sono stati redatti il documento di

valutazione dei rischi ed il piano di emergenza. 60

4 Per le aziende fino a 15 lavoratori: la riunione periodica di cui all’art.35 del

D.Lgs.81/08 e s.m.i., viene effettuata almeno 1 volta l’anno senza necessità di

specifica richiesta da parte del RLS. 30

5 Le procedure per il primo soccorso e la gestione delle emergenze (anche definite in collaborazione con gli enti pubblici preposti) sono state testate

tramite prove e simulazioni più di una volta nell’anno. 30

6 Prima della modifica di impianti o del lay-out aziendale o della sostituzione di

macchine il datore di lavoro ha coinvolto il personale interessato e il

rappresentante dei lavoratori per la sicurezza per la rilevazione delle specifiche

esigenze connesse alla salute e sicurezza sul lavoro.

20

7 L’azienda ha implementato o mantiene un sistema di gestione ambientale. 30

8 Il datore di lavoro adotta una procedura finalizzata alla raccolta ed analisi

sistematica delle informazioni sugli incidenti1 avvenuti in occasione di lavoro. 50

9 L’azienda si avvale di un servizio di prevenzione e protezione interno (ad

esclusione di quelle per le quali è obbligatorio e quelle in cui l’incarico è

ricoperto dal datore di lavoro). 50

10 L’azienda si avvale di un sistema di controllo, affidato a personale interno o

esterno, per la revisione periodica completa dei livelli di igiene e sicurezza dei

luoghi di lavoro. 40

11 L’azienda adotta buone pratiche, segnalate all’INAIL e ritenute idonee alla

pubblicazione da parte dell’Istituto, per migliorare le condizioni di salute e

sicurezza nel luogo di lavoro. 60

C ATTREZZATURE, MACCHINE E IMPIANTI

12 L’azienda ha provveduto alla sostituzione programmata e preventiva delle parti

di macchina od impianto la cui usura o malfunzionamento può dar luogo ad

incidenti. 40

13 L’azienda ha effettuato sulla rete antincendio e sulle relative apparecchiature

fisse e mobili, prove, controlli e manutenzione con cadenza superiore a quella

prevista dalla legislazione. 30

14 Il datore di lavoro adotta una procedura finalizzata alla raccolta ed analisi

sistematica delle informazioni sulle anomalie di funzionamento e/o sulle

rotture avvenuti sulle macchine, gli impianti e le singole attrezzature. 40

15 L’azienda attua un piano di monitoraggio, attraverso impianti automatizzati e/o

contratti affidati a ditte specializzate, dell’esposizione dei lavoratori ad agenti

chimici, fisici, biologici, oltre a quanto previsto dalla legislazione. 60

16 L’azienda si avvale, per la manutenzione programmata di attrezzature,

macchine o impianti, di una ditta specializzata per le specifiche attrezzature,

macchine e impianti in dotazione all’azienda. 30

1 Per incidente si intende un insieme di eventi e o fattori concatenati o meno, che interrompono il regolare procedere delle

attività pianificate che hanno la potenzialità di provocare danni alle persone e o alle cose anche se non è avvenuto un infortunio.

47

Nuovo Modello OT 24

D SORVEGLIANZA SANITARIA

17 Il medico competente ha visitato gli ambienti di lavoro, congiuntamente a

RSPP e RLS, almeno due volte nell’anno e ha redatto un verbale di

sopralluogo. 30

18 Il medico competente ha completato la cartella sanitaria dei lavoratori

raccogliendo informazioni anamnestiche dal medico di famiglia del lavoratore

in merito alle patologie in atto o pregresse, alle invalidità, alle terapie in corso. 20

19 Il medico competente ha acquisito dati epidemiologici del territorio e del

comparto specifico in cui opera l’azienda. 40

E FORMAZIONE

20 L’azienda attua un’idonea e costante formazione dei lavoratori, dei dirigenti e

dei preposti attraverso una procedura, che comprenda il periodico rilevamento

delle necessità formative. 30

21 L’azienda verifica il grado di apprendimento raggiunto da ciascun lavoratore in

materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dopo ogni evento formativo. 40

22 L’azienda attua una procedura per la verifica nel tempo dell’efficacia della

formazione. 50

23 L’azienda ha organizzato momenti formativi per comparto produttivo,

garantendo la divulgazione dei dati e delle casistiche degli infortuni e delle

malattie professionali propri dello specifico comparto. Gli eventi formativi

possono essere organizzati anche dagli enti bilaterali o dagli organismi

paritetici.

40

24 Il datore di lavoro che svolge direttamente i compiti propri del servizio di

prevenzione e protezione ha seguito nell’anno almeno un corso di formazione

in tema di igiene e sicurezza sul lavoro, oltre a quelli previsti dalla legge,

specifico del proprio settore produttivo.

40

25 Il datore di lavoro che non svolga i compiti del servizio di prevenzione e

protezione dai rischi e/o i dirigenti e il management aziendale hanno

frequentato nell’anno almeno un corso di aggiornamento in materia di

sicurezza e salute sul luogo di lavoro, oltre a quelli previsti dalla legislazione.

40

26 L'azienda ha effettuato formazione/addestramento, con verifica di

apprendimento, di tutti i propri dipendenti e/o di quelli di ditte terze che

accedono in ambienti confinati dove è possibile la presenza di atmosfere

pericolose.

60

F INTERVENTI CONNESSI ALLA SPECIFICA TIPOLOGIA

CONTRATTUALE1

27 Il datore di lavoro ha nominato un tutor incaricato di seguire i lavoratori con

specifiche tipologie contrattuali5 nelle fasi di formazione, eventuale

addestramento ed inserimento lavorativo. 40

28 L’azienda ha predisposto materiale informativo aggiuntivo dedicato ai

lavoratori con specifiche tipologie contrattuali5 sui rischi specifici presenti in

azienda. 30

29 Nei riguardi dei lavoratori con specifiche tipologie contrattuali5 l’azienda attua

una procedura specifica per la verifica dell’apprendimento delle procedure di

lavoro e di emergenza e per la verifica del corretto comportamento riguardo a

tali procedure.

40

30 L’azienda attua una procedura specifica per il coinvolgimento e la

partecipazione alle iniziative aziendali in materia di salute e sicurezza dei

lavoratori con specifiche tipologie contrattuali5, ai fini della loro integrazione

nel sistema di sicurezza aziendale.

20

1 Gli interventi di questa sezione sono connessi alle tipologie di lavoro diverse dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, ad

es.: lavoro a termine, somministrazione di lavoro (per l’utilizzatore), lavoro intermittente, lavoro ripartito, lavoro a progetto.

Sono escluse le tipologie di lavoro a tempo parziale ……………….

48

G LAVORATORI STRANIERI

31 L’azienda ha svolto corsi di lingua italiana integrativi per la formazione dei

lavoratori stranieri. 40

32 Il datore di lavoro ha nominato un tutor con funzioni di interfaccia tra la

direzione e i lavoratori stranieri in materia di salute e sicurezza. 50

H GESTIONE DEI CONTRATTI D’APPALTO E/O D’OPERA

33 L’azienda prevede, già a livello contrattuale, la raccolta sistematica dei dati

sugli eventi infortunistici degli appaltatori e dei subappaltatori (avvenuti in

seno al proprio processo produttivo) e ne tiene conto per l’individuazione delle

misure di prevenzione e protezione.

50

34 L’azienda ha esteso anche agli appaltatori e ai subappaltatori la procedura, già

adottata al suo interno, di segnalazione di

infortuni

30

incidenti 40

35 L’azienda adotta una procedura che prevede il non utilizzo di fornitori che

hanno dimostrato carenze nel rispetto delle regole aziendali o della legislazione

in materia di SSL. 40

36 L’azienda ha organizzato un sistema di controlli periodici per verificare il

rispetto delle disposizioni aziendali e di legge nei luoghi di lavoro su cui ha

disponibilità giuridica. 40

I CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

37 Il datore di lavoro si avvale di personale qualificato, interno o esterno, per la

verifica dell’osservanza delle misure di sicurezza del cantiere oltre a quello

previsto dalla legislazione. 50

38 L’impresa titolare del cantiere attua procedure di controllo sulla corretta

realizzazione degli impianti, dei ponteggi e sulla periodica e pianificata

manutenzione delle macchine ed attrezzature. 30

39 Il datore di lavoro attua procedure per verificare l’attuazione di quanto previsto

dal Piano di Sicurezza e Coordinamento. 30

40 Il datore di lavoro attua procedure per verificare l’attuazione di quanto previsto

dal Piano Operativo di Sicurezza. 30

41 Il datore di lavoro attua procedure per rilevare la congruità fra quanto previsto

dal Piano di Sicurezza e Coordinamento e quanto riportato nel Piano Operativo

di Sicurezza. 30

L ATTIVITÀ DI TRASPORTO1

42 Il personale addetto all’autotrasporto ha effettuato uno specifico corso teorico-

pratico di guida sicura. 40

43 L’azienda ha installato cronotachigrafi di tipo digitale anche sui mezzi di

trasporto per i quali tale dispositivo non è obbligatorio. 40

44 Il datore di lavoro attua una procedura verificabile che garantisce la presenza

del doppio autista nel caso di trasporti con tempi di percorrenza superiori a 9

ore giornaliere. 30

45 L’azienda ha effettuato la manutenzione programmata, per almeno la metà del

parco veicoli, a cadenza più frequente delle revisioni obbligatorie, presso

officine, interne o esterne all’azienda stessa, autorizzate ai sensi della

L.122/1992.

30

46 L’azienda ha adottato sui propri mezzi una scatola nera-registratore di eventi

conforme alla norma CEI 79:2009. 60

1 Gli interventi di questa sezione possono essere effettuati da aziende di qualunque comparto produttivo che dispongano di

mezzi di trasporto propri condotti da propri dipendenti.

Nuovo Modello OT 24

49

47 L’azienda adotta un “codice di pratica dei sistemi di gestione della sicurezza e

dell’autotrasporto (SSA)” ai sensi della delibera n. 14/06 del 27/6/2006 del

Ministero dei Trasporti e certificato da un ente accreditato ai sensi della

delibera 18/07 del 26/07/2007 del Ministero dei Trasporti.

60

M INFORTUNI STRADALI E MOBILITÀ SOSTENIBILE

48 L’azienda organizza un servizio di trasporto casa-lavoro con mezzi di trasporto

collettivo o comunque un servizio che sia integrativo di quello fruibile con

mezzi pubblici. 60

49 L’azienda ha partecipato, nell’ambito di specifici accordi e convenzioni con

gli enti competenti, alla realizzazione di interventi volti al miglioramento della

sicurezza delle infrastrutture stradali in prossimità del luogo di lavoro quali ad

esempio impianti semaforici, di illuminazione, attraversamenti pedonali,

rotatorie, piste ciclabili ecc..

50

50 L’azienda attua una procedura per la gestione dell’utilizzo dei veicoli aziendali

che include modalità organizzative specifiche che regolamentano l’uso dei

veicoli, azioni di informazione e formazione specifica per i lavoratori

conducenti, interventi tecnologici su tutti gli automezzi aziendali quali sistemi

informativi di localizzazione e di gestione dello stato conservativo del mezzo.

60

N ALTRO (Specificare la natura dell’intervento migliorativo)

51 Altro:

………………………………………………………………………………… 35

52 Altro:

………………………………………………………………………………… 35

53 Altro:

………………………………………………………………………………… 35

Data ___ / ___ / ______ Firma del Richiedente _______________________

Tutela dei dati – Dichiara di essere stato informato sulle modalità e finalità del trattamento dei dati ai sensi dell’art.13 del D.Lgs.196/2003.

Nuovo Modello OT 24

50

RIDUZIONI CONTRIBUTIVE

• RIDUZIONE PER IL SETTORE EDILE (D.M. 4/10/2010) La

riduzione contributiva per l’anno 2010 è fissata nella misura dell’11,50%

• RIDUZIONE DEI PREMI SPECIALI UNITARI PER LE IMPRESE ARTIGIANE DEL SETTORE AUTOTRASPORTO (D.M. 2/8/2010) si applica la riduzione del 14,50%

• RIDUZIONE PER IL SETTORE DELLA PESCA (art. 2, c. 2, legge n. 203/2008) La riduzione è fissata nella misura dell’80% del premio

• REIMPIEGO DI PERSONALE CON QUALIFICA DIRIGENZIALE (art. 20, legge n. 266/1997) La riduzione contributiva è pari al 50% del premio assicurativo dovuto per il dirigente reimpiegato

• INCENTIVI PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI (art. 13, legge n. 68/1999, testo previgente all’art. 1, c. 37, della legge n. 247/2007) Beneficio della fiscalizzazione totale (100%) o parziale (50%) dei premi

51

RIDUZIONI CONTRIBUTIVE

• RIDUZIONI PER I CONTRATTI DI FORMAZIONE E LAVORO (art. 86, comma 9, D.Lgs. n. 276/2003) Sono applicabili le riduzioni del 25% e del 50%

• INCENTIVI PER IL SOSTEGNO DELLA MATERNITÀ E PATERNITÀ E PER LA SOSTITUZIONE DI LAVORATORI IN CONGEDO (art. 4, D. Lgs. n. 151/2001) La riduzione è pari al 50%

• RIDUZIONI PER I CONTRATTI DI INSERIMENTO (artt. 54-59 del D.Lgs. n. 276/2003) riduzione a seconda dei casi pari al 25%, 40%, 50% e 100%

• RIDUZIONE PER I DATORI DI LAVORO OPERANTI A CAMPIONE D’ITALIA (art. 1-quater della L. 11/1986) si applica la riduzione del 50%

• RIDUZIONE DEL PREMIO PER LE COOPERATIVE E LORO CONSORZI OPERANTI IN ZONE MONTANE E SVANTAGGIATE specifiche riduzioni contributive con percentuali del 75 % alle zone montane e del 68 % alle zone svantaggiate

• RIDUZIONE DEL PREMIO PER LE IMPRESE ARTIGIANE AI SENSI DELLA LEGGE N. 296/2006 (art. 1, commi 780 e 781, legge n. 296/2006 e art. 1, c. 23, legge n. 247/2007) riduzione dei premi nella misura del 2% per il 2008 -1,88 per il 2009 - 2,10 per i 2010