Agenda digitale: ICT per la crescita

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Agenda digitale: ICT per la crescita 1 Paolo Donzelli DG Progetti strategici per l’innovazione digitale Dipartimento per la Digitalizzazione della P.A. e l’innovazione tecnologica Presidenza del Consiglio dei Ministri

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Agenda digitale: ICT per la crescita. Paolo Donzelli DG Progetti strategici per l’innovazione digitale Dipartimento per la Digitalizzazione della P.A. e l’innovazione tecnologica Presidenza del Consiglio dei Ministri. Agenda Digitale Europea. - PowerPoint PPT Presentation

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Agenda digitale: ICT per la crescita

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Paolo DonzelliDG Progetti strategici per l’innovazione digitaleDipartimento per la Digitalizzazione della P.A. e l’innovazione tecnologicaPresidenza del Consiglio dei Ministri

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Agenda Digitale Europea

L'Agenda Digitale è una delle sette iniziative della Strategia EU 2020 per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile

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“Con una maggiore diffusione e un uso più efficace delle tecnologie digitali l'Europa potrà stimolare l'occupazione e affrontare le principali sfide a cui è chiamata, offrendo ai suoi cittadini una migliore qualità della vita, per esempio assicurando un migliore servizio sanitario, trasporti più sicuri ed efficienti, un ambiente più pulito, nuove possibilità di comunicazione e un accesso più agevole ai servizi pubblici e ai contenuti culturali.”

Attuazione della strategia italiana

Cabina di regia istituita con DL “Semplifica Italia” (febbraio 2012)

Agenzia per l’Italia digitale istituita con DL“Sviluppo” (giugno 2012)

DL “Crescita 2.0” (179 del 18 ottobre 2012)

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Decreto “Crescita 2.0” - aree di intervento -

Start up innovative

E-GOV &OPEN DATA

Banda larga e ultralarga

3Innovazione reale/percepita

Progetti strategici di

ricerca e innovazione

Smart cities e smart

communities

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Area “eGov & Open data”- finalità -

Creare servizi "visibili" per cittadini e imprese i servizi si possono misurare/valutare – creano aspettative – generano una pressione

“corretta “ da parte degli utenti lo sviluppo di servizi strategici determina una forte ricaduta sul contesto

tecnologico/organizzativo - innesco per ulteriori processi innovativi

Accelerare evoluzione delle infrastrutture digitali del paese trasformare la piattaforma “hardware” della PA: data center di nuova generazione, cloud e

reti di comunicazione sicure liberare risorse: da costi di gestione a fondi per l’innovazione

Stabilire un quadro delle regole certo definire cosa si vuole e in quanto tempo

per indirizzare una PA policentrica

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re-indirizzamento della spesa(percorsi di investimento “sicuri”)

facilità di riuso(diffusione soluzioni già operative)

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eGov: Infrastrutture abilitanti

Identità digitale

Documento digitale unificato (DDU): documento gratuito che svolge funzioni di carta di identità (standard internazionale), tessera sanitaria e CNS per accesso sicuro ai servizi online

Domicilio digitale del cittadino: il cittadino può eleggere la propria casella di posta certificata governativa quale proprio domicilio digitale. Tutte le amministrazioni dovranno comunicare con il cittadino solo tramite il domicilio indicato (senza costi di spedizione a suo carico).

Domicilio digitale di imprese e professionisti: è istituito l’indice degli indirizzi PEC di imprese e professionisti per offrire alle pubbliche amministrazioni un unico punto di accesso unico e favorire il passaggio alle comunicazioni via PEC (già previste come obbligatorie dal 1 luglio 2013)

Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)

ANPR integra le anagrafi dei cittadini attualmente gestite a livello centrale (INA - Indice nazionale delle anagrafi e AIRE – anagrafe italiani residenti all’estero) e subentra progressivamente alle anagrafi gestite dai singoli comuni

ANPR diviene il sistema anagrafico di riferimento per l’intero sistema Paese (cittadini, imprese, amministrazioni), punto di partenza per le nuove anagrafi e possibilità di subentro ad altre anagrafi, e accelerando il processo di dematerializzazione della PA e di ottimizzazione delle infrastrutture ICT 5

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Ricette digitali Sostituzione delle prescrizioni farmaceutiche e specialistiche cartacee con gli

equivalenti documenti digitali, in modo uniforme e con tempi certi su tutto il territorio nazionale (processo analogo a quanto avvenuto per i certificati di malattia)

Fascicolo sanitario elettronico Istituzione del FSE a cura delle regioni e province autonome con interoperabilità a

livello nazionale Dematerializzazione delle cartelle cliniche

Possibilità di conservazione delle cartelle cliniche in modalità digitale

eGov: Sanità digitale

Refertazione e pagamenti online: Dpcm attuativo del DL 70/2011 (legge n.106/2011): obbligo da parte delle aziende

sanitarie di rendere disponibili referti medici digitali tramite web, posta elettronica certificata, domicilio digitale o FSE.

Si rafforza un percorso di digitalizzazione già intrapreso

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SAR - Sistema

regionale

Ricetta digitale: servizi innovativi per i cittadini

Esempi di nuovi servizi attivabili: a) ricetta “parlante”: prenotazioni prestazioni online senza intermediariob) ricette “ripetibili”: facilitazioni per pazienti cronici c) Migliore accessibilità: sportello dei farmacid) …

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Cosa significa eliminare la ricetta cartacea

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Fascicolo sanitario elettronico- innovazione e razionalizzazione ICT

COSA E’ IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO

Il FSE del cittadino raccoglie tutti i documenti socio-sanitari dell’assistito consentendone la consultazione online a tutti gli operatori sanitari autorizzati (es. medico di famiglia, pronto soccorso).

I principali documenti sanitari presenti nel FSE:Profilo sanitario del paziente (Patient summary)Referti mediciPrescrizioni farmaceutiche e specialisticheCertificazioni (ricovero, dimissione ospedaliera, etc.)

Il FSE deve avere valenza nazionale: così da consentire la consultazione e l’alimentazione dei documenti da parte di qualsiasi operatore sul territorio nazionale.

Il FSE come rete dei FSE aziendali: l’infrastruttura del FSE deve collegare tutte le strutture che concorrono alla produzione (e/o alla consultazione) di documenti.

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Ottimizzazione infrastrutture ICT

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PA Digitale

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Switch off dei flussi cartacei Pagamenti online e fatturazione elettronica (piattaforme nazionali) Comunicazioni tra PA solo in modalità telematica Accordi tra PA e contratti con imprese stipulati solo in formato digitale PEC: obbligo di avvio procedimento a fronte di istanza telematica Comunicazioni online eventi di morte/nascita - certificati di congedo parentale Pubblicazione sistematica dei dati delle amministrazioni in formato aperto

Passaggio al digitale in settori primari della PA (Digital switch-over) Scuola (iscrizioni, pagelle, rapporti scuola-famiglia, gestione del personale

scolastico, libri di testo) Giustizia (comunicazioni e notificazioni nei procedimenti civili) Università (iscrizioni, verbalizzazioni e fascicolo personale dello studente)

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Università- Micro “Spending review”: verbalizzazione digitale degli esami -

CAMPIONE ESAMINATO 23 atenei (27% del totale) esaminati(partecipanti al progetto “Università digitale”)

STUDENTI Prenotazioni via web Azzeramento dei tempi di attesa per

aggiornamento della carriera

DOCENTI Gestione degli esami via web Informazioni aggiornate in tempo reale Gestione snella del processo di

verbalizzazione (no carta)

SEGRETERIE Riduzione del carico di lavoro Attività a maggior valore aggiunto

VANTAGGI:

RISPARMIO MEDIO/ANNO 250.000 euro per ateneo

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Conclusioni

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I Cittadini non vedono ancora risultati tangibili: occorre passare dalla logica dei prototipi a quella dei servizi, dalla sperimentazione alla standardizzazione, dal locale alla diffusione su scala nazionale.

Domanda e offerta di ICT nel settore pubblico sono frammentate: Un quadro di regole semplice, chiaro e condiviso può favorire lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi, indirizzare la spesa, migliorare la qualità della domanda e dell’offerta.

Non si è ancora affermata una visione condivisa dell’innovazione digitale: occorre rafforzare il coordinamento tra il livello centrale, regionale e locale.