ADHD: Il bambino con ADHD - medice.ch · mutamenti d’umore e di rendimento, che gli confermano...

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ADHD: Il bambino con ADHD Deficit di attenzione e disturbi di iperattività durante le lezioni A cura di Cordula Neuhaus Psicologa e psicopedagogista

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ADHD: Il bambino con ADHD

Deficit di attenzione e disturbi di

iperattività durante le lezioni

A cura di Cordula Neuhaus

Psicologa e psicopedagogista

ImpressumSuggerimenti per i

pedagoghi di Cordula

Neuhaus

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Gentil Signora Docente Egregio Signor Docente

Una delle condizioni essenziali per il successodel trattamento di un bambino o di un adoles-cente con ADHD è la collaborazione tra terapi-sta e insegnante.

Noi tutti siamo consapevoli che i bambini conADHD presentano dei problemi durante lelezioni in classe. Il rapporto quotidiano direttonon è sempre facile: con questo opuscolo informativo vorremmo dare qualche suggerimento che potrebbe essere di aiuto.

IL BAMBINO CON ADHD IN CLASSE

Bambini che hanno una ridotta capacità di concentrazione richiedono un insegnamentomolto strutturato, che potrà essere affrontatoda loro come se si trovassero su dei binari.

Per molti l’unico modo per rimanere attentioltre i 45 minuti nella stessa materia è di incanalarli all’attenzione.

Collocate il bambino con ADHD possibilmentein un posto davanti e vicino a voi oppure in unangolo che vi permette di averlo sempre sottoil vostro campo visivo. Mantenendo il contattovisivo con il bambino e rivolgendovi personal-mente a lui, senza farsi accorgere dagli altri,otterrete la migliore attivazione della concen-trazione, soprattutto se vi muovete con regola-rità tra i banchi e richiamate l'attenzione delbambino con un linguaggio e un atteggiamento“non verbale”. (Bisogna riportare sempre ilbambino all’inizio del discorso, togliendogli unoggetto senza commento, girando la testa delbambino nella direzione corretta, indicando ilpunto sul quaderno dove deve proseguire il suolavoro, ecc.).

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L’allievo deve percepire che i suoi problemistanno a cuore al docente e che fa di tutto perdargli una mano per la migliore riuscita.

I bambini con ADHD sono molto sensibilialle variabili personali:percepiscono se qualcuno gli vuole bene e se èalla sua altezza. Se le due variabili sono compresenti ci saranno meno problemi con ilbambino. Meno se si sente continuamenterespinto: in questo caso ci saranno da subitodelle grosse difficoltà.

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Nei confronti di un bambino con ADHD ildocente si dovrebbe dimostrare “affettuosamente ostinato” affinché il bambinopossa abituarsi ad una struttura solida e impariad uscire dal proprio caos. L'obiettività basatasull'accettazione consenziente di una cornicedefinita, senza pretese eccessive, con l’indicazione di possibili soluzioni, senza infliggere sensi di colpa: questa è la stradamigliore da intraprendere per dargli sicurezza.

Il bambino soffre moltissimo per i propri mutamenti d’umore e di rendimento, che gliconfermano che in lui c’è qualcosa di diversoche non funziona. E’ assolutamente inutile perseverare nel ricordargli i suoi deficit: è moltopiù importante stimolare il suo desiderio a farbene, che continuamente valutare il risultatoottenuto.

Il bambino ADHD con iperattività non disturbao si dimena di proposito: se si osserva attentamente l’iperattività è spesso una sequen-za di azioni e movimenti senza scopo, non pia-nificate, Proprio perché si distrae facilmente ilbambino non riesce a darsi delle linee-guida.

L’iperattività è dal punto di vista biologico unacompensazione dell'incapacità, tipica di questasindrome, di filtrare gli stimoli (si parla anche dipropriocezione).

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Il continuo dimenarsi non è nemmeno cosìimportante: più problematico è l’alto livello diirritabilità del bambino che aumenta ancora dipiù se ci si continua a preoccupare del suo statodi agitazione.

Il persuadere il bambino con ADHD a comportarsi in un altro modo è assolutamenteinutile.

Criticarlo per delle piccolezze, ad esempiodicendogli “adesso siediti composto” non fa cheprovocarlo.

Dare compiti scritti non serve a nulla: nonfa che stigmatizzare il bambino e a mettere anudo il suo punto debole: la difficoltà di atten-zione. Il bambino reagisce conformemente allateoria sociologia di anomia (che significa letteralmente“ assenza o mancanza di norme) equindi agirà di conseguenza. È meglio attenuare il conflitto. Già la scrittura è difficile:l'unico effetto di una punizione sarebbe quellodi estendere il conflitto da scuola a casa.

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Tutti i bambini con ADHD hanno difficoltà adosare la loro forza soprattutto quando si trattadi scrivere. Se devono scrivere molto e velocemente la scrittura diventa brutta. Se aquesto si aggiunge un disturbo della coordinazione dei movimenti la scrittura peggiora ancora di più. Lo scrivere assorbemolte energie del bambino che non ha più lacapacità di occuparsi dell'ortografia. Di conseguenza fa molti errori simili più a uncocktail di distrazione che a segni di dislessia.

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La qualità della scrittura non potrà mai essere confrontata con la scrittura di un bambino con una motricità normale. E anchequi è importante sottolineare l’impegno delbambino e non il risultato finale. Si sconsigliaaltamente di dare delle brutte note per la grafia, piuttosto in quelli più grandi si consigliadi cambiare sulla scrittura in stampatello e neipiù piccoli su una scrittura più semplificata.

La percezione e la riproduzione di forme inun disegno spesso non sono adeguate all'etàreale poiché limitate da una modalità percettivabasata su impressioni superficiali. Questo siriperquote per esempio sulla strutturazione delluogo di lavoro, nel riconoscere e ritrovareoggetti anche nell’immediata vicinanza. E' importante che non prendete in giro il bambino per ciò!

Il bambino spesso dimentica i libri e i quaderninecessari per lo svolgimento dell’attività scola-stica giornaliera, oppure porta con sé tutto ilmateriale che utilizza a scuola, anche quellonon necessario. Il Non-Saper-Trovare non signifi-ca che non c’è.

Molto bambini con ADHD hanno delle insufficienze funzionali parziali a livello visivo, uditivo e talvolta pure tattile. Esse comportano inevitabilmente un ritardo nell'apprendimento di tecniche formative. Tuttociò nonostante un’intelligenza normale.

Questi bambini non vanno inseriti in scuo-le speciali!

Tutti i bambini ADHD sviluppano interessi inambiti particolari in cui possono accrescere unaconoscenza eccezionalmente precisa e dettagliata. Il sottolineare e l’evidenziare queste conoscenze possono motivare tantissimoil bambino.

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Spesso i bambini con ADHD hanno difficoltàanche nella motricità fine. Così l’indossare lagiacca, il vestirsi e svestirsi nell’ora di ginnasticao di nuoto può richiedere più tempo. Talvolta sivestono magari in modo disordinato.

Per favore non mettetelo in imbarazzo, mapattuite con lui semplici norme a cui dovràadeguarsi.

Alzare la mano ed aspettare il proprioturno: un compito che il bambino iperattivoraggiungerà solo in quinta classe o alla primamedia. Sgridarlo non servirà a nulla e aumenterà solo il suo livello di agitazione.

Utile è invece: l coinvolgere attivamente il bambino nellalezione

l ignorarlo se interrompe.

l se chiaramente disturba, andare velocementeda lui, stabilire un contatto fisico e dare concalma e fermezza istruzioni brevi e chiarecome: “stop, aspetta, credo che fra un po’ iniziamo” per sottolineare l'interruzione epermettere contemporaneamente al bambino di calmarsi.

Più tranquille e precise sono le istruzioni,più rapido sarà l’effetto.

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Spesso il bambino ADHD ha un linguaggio scurrile con espressioni “sporche”, o inerenti ilsesso, o le feci, che di regola non vengono dacasa. Egli capta tutto quello che sente di “interessante” attorno.

Le parolacce non vengono rivolte intenzionalmente neiconfronti di qualcuno, ma sonouna forma di espressione incontrollata di malumore.

Con l’aumentare dello stato di eccitazione, per esempioin seguito a rimproveri daparte dell'insegnante, possono subentrare degliattacchi personali verbalipesanti e lesivi. Una sensibilitàpercettiva intensa, nonostante lafugacità dell'attenzione, da una parte ed ilforte bisogno di espressione, corrispondente alsuo livello di eccitazione, dall'altra, spinge ilbambino con ADHD a "svuotare il sacco" in un modo di cui poi si vergognerà nel momento del confronto.

Quindi: non prendetevela personalmente, ma interrompete il bambino con calma,ma in modo determinato, eventualmente allontanandolo dalla classe. Più riuscirete a reagire in modo sereno, migliori saranno le probabilità di essere riconosciuto ed accettatodal bambino.

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In modo altrettanto calmo e sereno, ma anchefermo dovrete reagire alle minacce verbali ealle espressioni di rifiuto del bambino.Minacce di castigo non fanno che aumentare ilsuo stato di irritabilità. Meglio reagire subitocon fermezza, magari con un borbottio umoristico “si si ti credo”, “ne sei sicuro?” e tralasciare dei commenti moralistici. Al limite sipuò anche semplicemente ignorarlo.

Anche se una volta si può arrivare a uno scontro (anche i docenti sono persone umane),è utile uscire un attimo dalla classe assieme albambino. Il bambino non scapperà dall’aula sesi riesce ad intervenire in tempo sulla situazio-ne. Fondamentale è di rientrare poi in classe edi riprendere il tono abituale astenendosi dalcommentare l'accaduto.Una discussione sarà più semplice quando illivello di irritazione si sarà smorzato.

Non fare mai commenti moralistici dopoun'esplosione, non farebbe che accrescere illivello di eccitazione del bambino, oltre cheindurre sensi di colpa.

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A fine lezione, quando è ora di prepararsi perandare a casa, tanti allievi ADHD non sono piùin grado di comprendere o ancor meno di prendere nota dei compiti da eseguire a casa.Non perché non lo vogliono fare, ma perché proprio non lo sanno più fare.

Sarebbe opportuno che l'insegnante dell'ultimaora faccia prendere nota dei compiti già all'inizio della lezione. Ciò sgraverà anche moltemamme nella quotidiana lotta per i compiti.E' il solo mezzo per le madri per esercitare uncontrollo conservando il rapporto basato sullaconfidenza.Se prevedete un controllo del quaderno deicompiti, fatelo eseguire tutti i giorni, così cheper il bambino diventi un’abitudine.

Annota: un bambino ADHD sa fare unicamentequanto viene preannunciato, richiesto ed inseguito controllato.

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Se un bambino ADHD non svolge i suoi obblighiscolastici, si dovrebbe nel limite del possibileintervenire direttamente a livello scolastico conrecuperi e con i rispettivi compiti aggiuntivi.

Telefonate a casa con lamentele sul bambinostressano genitori già stressati. Essi sonoconsapevoli del problema, ma non possono minimamente modificare la situazione scolastica. Il trasferimento dei metodi di correzione da casa a scuola non è efficace,poiché crea una situazione stressante per ilbambino che provvede personalmente a definire i propri limiti nei diversi ambienti.

Al contrario le osservazioni dei docenti aigenitori non fanno che aumentare il loro gradodi irritazione e di insofferenza nei confrontidella scuola. Più l'insegnamento è strutturatopiù valido è per il bambino con ADHD. Questocomporta interrogazioni sulle parole apprese edil controllo dei compiti fatti a casa, per esempio.

Questo comporta anche una fase di spiegazione, una fase di controllo e una fase diesercitazione. Un bambino ADHD riesce adelaborare spontaneamente un problemasolo se è altamente stimolato su un argomento particolare.

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I bambini con capacità di concentrazione ridottadovrebbero poter stare seduti da soli in tutte lematerie, per aiutarli e non per punirli.

Se un bambino ADHD perde tempo o non trovail suo libro di matematica o si incanta sullaprima parola di un testo, potrebbe essere utilepattuire un mini-contratto: “guadagni un puntose all’inizio della lezione avrai tutto prontocome gli altri”. Il punteggio sarà calcolato infunzione dell'età, dei successi e della loro regolarità.

I problemi sociali sono molteplici e complessi, non fate del bambino un caproespiratorio!

Gli altri allievi sanno benissimo qual è il puntodebole del bambino ADHD e “come si provoca”.Questo vale soprattutto per il bambino iperattivo. Se il docente non era presente almomento dell’accaduto non potrà dare deicastighi senza essere ingiusto.

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Se un bambino ADHD, si ritiene punito ingiustamente il suo stato di irritazione aumenterà all’infinito e rimarrà quindi seduto,fermo e muto, durante tutta la lezione, meditando la sua vendetta. Questa avverrà inpresenza del docente non appena gli si porràl’occasione opportuna, in modo del tuttoimprevisto.

La miglior soluzione in questo caso è: dividere gli allievi e tornare alla routine quotidiana. Dopo qualche ora o qualche giornosi potrà organizzare un quarto d’ora di discussione sociale in classe. Questa è lamiglior profilassi contro la produzione dicapri espiatori e di pagliacci della classe.

Nelle ore di ginnastica i bambini con ADHDhanno un grande bisogno di distacco da partedel docente: il bambino ADHD non ha la motricità per sfogarsi, si lascia trasportare dallasua irritazione mediante un’agitazione motoriasempre maggiore, il che significa che più gli èpermesso agitarsi più gli piacerà. Non sa fermarsi a un fischio. Perciò gli si deve dare uncompito assennato, che implica un movimentomotorio attivo: ad esempio il trascinare unmaterasso per la ginnastica dal punto A alpunto B.

Spesso i bambini ADHD non sanno valutare ipericoli. Se sono particolarmente eccitati bisogna stare particolarmente attenti. Meglioinsegnare ai bambini a domandare aiuto chelasciarli agire liberamente.

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Si deve assolutamente evitare che un bambinocon ADHD sia deriso da altri bambini, in modoparticolare quando i bambini ADHD sonoimpacciati nei movimenti (lo stesso vale perbambini con problemi di coordinazionemotoria).

Mai bisogna provocarli o prenderli in giro; è molto meglio offrire loro aiuto e incoraggiarli.

In generale è da vietare categoricamente lapresa in giro: per esempio i temi dei bambinicon ADHD sono spesso brevi, non perché nonabbiano idee, ma perché la scrittura pone lorograndi difficoltà (avrebbero preferito nascerecon un dittafono e una segretaria). Gli insegnanti lo sanno: l'espressione verbale diquesti bambini è sovente sorprendente, mentrelo scritto sullo stesso argomento desolante.

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I bambini ADHD commettono spesso errori dimatematica, non perché non la sanno, ma perché sono incapaci di allineare correttamentele cifre sul foglio o perché non sanno tracciareuna riga diritta in geometria.

Lo sminuire qualsiasi cosa non fa che ripercuotersi negativamente sulla loromotivazione!

Il bambino ADHD non necessita di un ruolospeciale ed esclusivo. Sicuramente sfida undocente in tutti i sensi, ma più il docente gli facapire che lo apprezza, che gli vuole bene e checonosce i suoi punti forti e quelli deboli, più loaiuta a risolverli, quanto più sarà gentile, sere-no, amichevolmente direttivo e prevedibile,tanto più favorirà un fattore da non sottovalutare: il bambino riconoscerà nel docente un vero uomo da cui si sentirà in brevetempo "superstimolato". Ciò crea una potentemotivazione per il bambino che imparerà a lavorare per il suo docente e ilpotenziale di disturbo diminuirà progressivamente.

Vale veramente la pena, orientarsi verso questo obiettivo, lo stesso allievo ADHD e i suoi genitori le saranno grati e il contesto della classe guadagnerà enormemente in competenzesociali.

Cordula Neuhaus(tradotto da Erminia Cafisi e da Dott. med. V.D’Apuzzo, dicembre 2008)

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