“Lavorare con ADHD”

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“Lavorare con ADHD” 27 Gennaio 2011 Dott. Francesco Gulli Pedagogista Clinico – Pedagogista dello Sport

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“Lavorare con ADHD”. 27 Gennaio 2011 Dott. Francesco Gulli Pedagogista Clinico – Pedagogista dello Sport. Che cos’è l’iperattività? Che cosa è il disturbo dell’attenzione?. A.D.H.D. ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVITY DISORDER D.D.A.I. DEFICIT da DEFICIT DELL’ATTENZIONE CON IPERATTIVITA’. - PowerPoint PPT Presentation

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“Lavorare con ADHD”

27 Gennaio 2011

Dott. Francesco Gulli

Pedagogista Clinico – Pedagogista dello Sport

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Che cos’è l’iperattività?

Che cosa è il disturbo dell’attenzione?

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• A.D.H.D.

ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVITY DISORDER

• D.D.A.I.

DEFICIT da DEFICIT DELL’ATTENZIONE CON IPERATTIVITA’

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non 

• IPERATTIVITA’ + DISATTENZIONE = ADHD

 ma 

• IPERATTIVITÁ IN SINERGIA CON DISATTENZIONE = ADHD

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• La prevalenza del disturbo viene calcolata nel 3-4% dei bambini in età scolare • In pratica è verosimile che in una classe di trenta bambini almeno uno di essi presenti il disturbo• Il disturbo appare da 6 a 8 volte più frequente nei maschi che nelle femmine• Nel 20-30% dei casi vi è una familiarità positiva

Quanti sono i bambini con ADHD ?

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ADHD in adolescenza(possibili evoluzioni)

- 35%: superamento dei sintomi, prestazioni scolastiche talvolta inferiori ai controlli. - 45%: permanenza della sindrome, frequente attenuazione della componente iperattiva, crescente compromissione emotiva (depressivo-ansiosa) e sociale- 20%: permanenza della sindrome, disturbi comportamentali di adattamento sociale

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I criteri diagnostici del DSM-IV:

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• DISATTENZIONE. 6 o più dei seguenti sintomi persistono per almeno qualche mese, con una intensità che provoca disadattamento e contrasta con il livello di sviluppo:

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a) Spesso non riesce a prestare attenzione ai dettagli o commette errori di distrazione nei compiti scolastici;

b) Spesso ha difficoltà a mantenere l’attenzione sui compiti e sulle attività di gioco;

c) Spesso non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente;

d) Spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici, le incombenze o i doveri;

e) Spesso ha difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle altre difficoltà;

f) Spesso evita, prova avversione o è riluttante a impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale protratto (come compiti a casa o a scuola);

g) Spesso perde gli oggetti necessari per i compiti o le attività (come giocattoli, quaderni, libri, strumenti, materiale per i compiti);

h) È distratto facilmente da stimoli estranei;i) Spesso è sbadato nelle attività quotidiane.

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Per la diagnosi di DDAI con iperattività vanno aggiunti alcuni criteri indicanti

Iperattività/impulsività.

6 o più dei seguenti sintomi persistono per almeno qualche mese, con una intensità che provoca disadattamento e contrasta con il livello di sviluppo

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IPERATTIVITà

• Irrequieto muove mani e piedi si dimena sulla sedia• Spesso lascia il proprio posto in classe o in altre

situazioni in ci si aspetta che stia seduto• Spesso scorazza e salta dovunque in modo eccessivo in

cui questo comportamento è fuori luogo ( negli adolescenti e negli adulti corrisponde a situazioni soggettive di irrequietezza)

• Difficoltà a giocare o a dedicarsi a divertimenti in modo tranquillo

• Spesso è sottopressione o agisce come se avesse un motore “interno”

• Spesso parla eccessivamente

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IMPULSIVITà

• Risponde con impeto alle domande anche quando non sono rivolte a lui prima ancora che vengano riformulate;

• Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno o stare in fila;

• Interrompe gli altri o è invadente

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DHD in età prescolare

- Massimo grado di iperattività- Comportamenti aggressivi- Crisi di rabbia- Litigiosità, provocatorietà- Assenza di paura, condotte pericolose, incidenti-Disturbo del sonno

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INDICATORI PER LA DIAGNOSI FUNZIONALE PRECOCE DEL ADHD 

0 A 18 MESI

 

-         IPERTONIA

 

-         IRRITABILITÀ

 

-         SONNO IRREGOLARE

 

-         ECCESSIVA REATTIVITÀ ALLE STIMOLAZIONI

 

-         DISORDINATA DISCRIMINAZIONE DI PERSONE E OGGETTI

 

 

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• 12 A 36 MESI• -         IPERMOTRICITÀ, CONTINUO MOVIMENTO• -         INSTABILE COORDINAZIONE SENSO-MOTORIA• -         ECCITABILITÀ, IRRITABILITÀ, PRECIPITAZIONE• -         SCARSO CONTROLLO DEI BISOGNI

FISIOLOGICI,RICERCA IMMEDIATA DI RISPOSTA AI BISOGNI• -         ECCESSIVA REATTIVITÀ ALLE STIMOLAZIONI, SCARSO

CONTROLLO DELLE REAZIONI• -         FORTE ECCITAZIONE DI FRONTE A NOVITÀ• -         STATI ANSIOSI• -         PERDURANTE SONNO IRREGOLARE• -         TENDENZA A SALTARE ED ARRAMPICARSI• -         TENDENZA A CONDOTTE INVADENTI, INADEGUATE,

IMPULSIVE• -         INSOFFERENZA A PAUSE ED INTERVALLI• -         SCARSO ADATTAMENTO A TURNI E REGOLE

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• ADHD in età scolare

• Comparsa di disattenzione e impulsività

• - Difficoltà scolastiche

• - Possibile riduzione della iperattività

• - Evitamento di compiti prolungati

• - Comportamento oppositivo-provocatorio

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Le situazioni critiche

Situazioni di vita improvvise o quotidiane ed allocate in una pluralità di ambienti, possono dar luogo a stati di precarietà dell’attenzione e del controllo motorio e mettere in evidenza stati di difficoltà:

• Attività o giochi di gruppo.

• Richiesta di azioni simultanee, sequenziali, organizzate.

• Cambiamenti improvvisi, novità, situazioni incerte, ansiogene.

• Copiatura dalla lavagna, scrittura da dettatura

• Richiesta di esattezza formale.

• Attesa di eventi (visite, verifiche scolastiche, regali, uscite, ecc.).

• Situazioni pressanti (affrettarsi, recitare, rispondere in pubblico, ecc.).

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Le condotte scolastiche• Il fronte dei comportamenti che ne deriva è più esteso, e

può comprendere:• disordine della condotta generale (lavoro, gioco, studio,

organizzazione personale e dei propri oggetti)• mancato completamento dei compiti• difficoltà a seguire/ascoltare• facile distraibilità• facile migrazione da un’attività all’altra• mancato rispetto delle istruzioni (regole, consegne,

indicazioni procedurali, passi istruzionali)• stancabilità mentale• evitamento di compiti/impegni• sbadataggine e dimenticanze• instabilità motoria sul banco, nell’aula• incontinenza verbale (parlare di continuo).

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Consigli per gli insegnanti ed i genitori dei bambini con comportamenti problematici……..

ACCORGIMENTI PER CONTENERE UN’ECCESSIVA ATTIVITA’: non tentare di ridurre l’attività, ma incanalarla ed utilizzarla per accettabili finalità

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• Dare incarichi che permettano il movimento controllato nella classe per fini non distruttivi

• Permettere di state in piedi al proprio posto, specialmente in prossimità della fine del compito

• Dare il permesso per un’attività (es.pulire la lavagna, mettere a posto i libri della cattedra, sistemare le sedie, portare un messaggio a qualcuno) quale riconoscimento individuale di un suo successo

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• Usare metodi d’insegnamento che incoraggino la risposta attiva (es. parlare, muoversi, lavorare alla lavagna)

• Insegnare al bambino a fare domande pertinenti• Incoraggiare a tenere un diario dove scrivere e

colorare…