Adaptha Technical ITA

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Schede Tecniche 01.09.09

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Schede Tecniche 01.09.09 13 APPROFONDIMENTI L’opera di Ernst Hartmann: Geobiologia, Medicina Funzionale e Bioarchitettura 14 La geobiologia 14 La Teoria di Hartmann 17 Gabbie di Faraday 18 Il riequilibrio degli ambienti 18 L’Opera Architettonica 19 La Piramide 20 La Piramidologia 26 APPROFONDIMENTI Estrazione a Ultrasuoni Estratti acquosi concentrati: tecnica e metodologia estrattiva Metodo di preparazione 27 Acqua vitalizzata 27 Fasi di lavorazione 8 Adattogeni: il cuore di adaptha 2 - Sommario

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Schede Tecniche

01.09.09

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2 - Sommario

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

SommarioAdaptha Schede Tecniche4 Introduzione Erbe officinali ed estratti vegetali: passione per il benessere, passione per la natura5 L’attenzione che fa la differenza: Deposito vegetali: dove le piante “si ricaricano”. Estrazione a ultrasuoni: delicata come un soffio, potente come un’esplosione.6 Qualità e sicurezza al primo posto7 Acqua informata vitalizzata: più di un semplice solvente

8 Adattogeni: il cuore di adaptha

10 La velocità di azione di Adaptha

11 APPROFONDIMENTI Geobiologia e fonti geopatiche Lo stress elettromagnetico Lo stress geopatico

13 APPROFONDIMENTI L’opera di Ernst Hartmann: Geobiologia, Medicina Funzionale e Bioarchitettura14 La geobiologia14 La Teoria di Hartmann17 Gabbie di Faraday18 Il riequilibrio degli ambienti18 L’Opera Architettonica19 La Piramide20 La Piramidologia

22 APPROFONDIMENTI Metodo Grander per la “Vitalizzazione” dell’Acqua La memoria La struttura dell’acqua23 Le proprietà J. Grander24 La tecnologia Grander25 Applicazioni

26 APPROFONDIMENTI Estrazione a Ultrasuoni Estratti acquosi concentrati: tecnica e metodologia estrattiva Metodo di preparazione27 Acqua vitalizzata27 Fasi di lavorazione

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3 - Sommario

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29 AdapthaDol30 Adattogeni35 Frutti36 Funzionalizzanti

39 AdapthaVit40 Adattogeni45 Frutti46 Funzionalizzanti

48 AdapthaAge49 Adattogeni54 Frutti55 Funzionalizzanti

58 AdapthaCalm59 Adattogeni64 Frutti65 Funzionalizzanti

66 AdapthaLife67 Adattogeni72 Frutti73 Funzionalizzanti

75 AdapthaSlim76 Adattogeni81 Frutti82 Funzionalizzanti

84 AdapthaTon85 Adattogeni90 Frutti91 Funzionalizzanti

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4 - Introduzione

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Introduzione

Erbe officinali ed estratti vegetali: passione per il benessere, passione per la natura

La serietà e la professionalità che ci distinguono, sono il frutto di una lunga tradizione incentrata sull’impiego delle piante aromatiche ed officinali per il benessere della persona. Nel percorso che abbiamo intrapreso, abbiamo imparato a conoscere l’intima natura dei vegetali e abbiamo maturato le conoscenze che ci consentono di fornire vegetali ed estratti altamente selezionati, lavorati e confezionati con tecniche innovative e rispettose delle peculiarità della materia prima così come ci è donata dalla natura.

Le nostre materie prime vegetali sono: sane e selezionate;provenienti da zone vocate e raccolte nel tempo balsamico, disidratate secondo metodi naturali;controllate, cernite e mondate, con l’ausilio di personale qualificato e macchinari di ultima generazione;stoccate in ambienti bonificati e termoigrometricamente standardizzati, progettati espressamente per ridurre al minimo l’impatto dei fattori ambientali sulla qualità del vegetale disidratato;certificate con sistema gestione Qualità iso 9000:2001, sistema di autocontrollo HACCP e un servizio interno di controllo qualità che garantisce la sicurezza e la tracciabilità di tutti i vegetali.

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5 - Introduzione

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L’attenzione che fa la differenza: la cura con cui trattiamo i prodotti dall’arrivo in azienda alla fine della lavorazione. Per questo sono state realizzate strutture e implementate tecnologie a basso impatto, che rispettano il delicato equilibrio che esiste tra i principi attivi presenti nel vegetale.

Deposito vegetali: dove le piante “si ricaricano”.Ci piace dire, per semplicità, che nei nostri magazzini i vegetali non invecchiano, “riposano” ricaricandosi di energia positiva.L’area dedicata allo stoccaggio delle erbe, edificata secondo i principi della geobiologia e completamente bonificata da nodi di Hartmann e campi geopatici, è dotata di una sovrastruttura a piramide orientata in senso nord-sud e est-oves, le cui proporzioni sono basate sulla sezione aurea, facendo si che il vegetale “in sosta” nei nostri stabilimenti viva in un ambiente bioarchitettonicamente armonico, capace di non esaurire l’energia nativa del vegetale, ma bensì di “ricaricarlo”. Tutte le strutture sono dotate di sistemi di controllo di temperatura e umidità che garantiscono le migliori condizioni termoigrometriche.La particolare disposizione degli ambienti e delle strutture consente la gestione delle erbe in condizioni di illuminazione tali da garantire la stabilità dei pigmenti e dei principi attivi contro degradazioni e fotossidazione.

Estrazione a ultrasuoni: delicata come un soffio, potente come un’esplosione.Appositamente sviluppata per l’estrazione dei principi attivi vegetali, la tecnologia a ultrasuoni consente l’estrazione completa della droga conservando l’integrità di tutte le componenti del fitocomplesso, siano esse tremolabili (proteine, aminoacidi, vitamine, enzimi ecc..), termostabili, idrosolubili, liposolubili. Questo è possibile grazie al meccanismo di “cavitazione”, ossia la rottura meccanica delle pareti cellulari operata dall’onda d’urto prodotta dal generatore di ultrasuoni immerso nel liquido di estrazione, che provoca la fuoriuscita del succo cellulare e del succo vacuolare. Si crea così un’emulsione stabile del totum delle molecole contenute nella cellula vegetale. Immaginando la cellula vegetale come un uovo, gli ultrasuoni non fanno altro che rompere in modo selettivo il guscio dell’uovo per farne uscire il contenuto, il quale a allo stesso tempo viene mescolato ottenendo una miscela omogenea e stabile di tuorlo e albume.

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6 - Introduzione

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Qualità e sicurezza al primo posto“Primum non nocere”. Qualità e sicurezza delle produzioni sono il nostro primo pensiero: per questo tutte le lavorazioni sono soggette a piano di autocontrollo come da protocollo H.A.C.C.P. ma non solo, a ulteriore tutela e garanzia del nostro prodotto, abbiamo sviluppato un sistema di gestione della qualità che impone il monitoraggio di tutte le operazioni e di tutti i fornitori, seguendo il processo dal reperimento delle materie prime al prodotto finito. Per dare al consumatore solo il non plus ultra della produzione vegetale, l’azienda è dotata di laboratorio di analisi interno dove tecnici specializzati operano il controllo di materie prime, prodotti, intermedi e processo produttivo, secondo un rigoroso standard basato sui principi della farmacopea ufficiale e della normativa in materia di alimenti e integratori alimentari.

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7 - Introduzione

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Acqua informata vitalizzata: più di un semplice solvente

L’attenzione per le materie prima non si ferma ai vegetali, ma si estende a tutti gli elementi che entrano nel processo di produzione , prima fra tutte l’acqua: per questo abbiamo scelto di utilizzare solo acqua vitalizzata .L’acqua di per sé non è una molecola amorfa, ma per sua natura è “dipolare”; essa si collega con molte altre molecole creando interazioni chiamate “ponti a idrogeno” per formare una struttura a rete, la quale permettere di raccogliere, immagazzinare e trasmettere informazioni. Anche nei cosiddetti “elementi solidi” le strutture hanno un loro ruolo; il diamante e la grafite, ad esempio, sono entrambi composti di carbonio, solo di struttura diversa. Come conseguenza il diamante è il materiale in assoluto più duro, la grafite invece è relativamente morbida. Nella valutazione ufficiale dell’acqua potabile si attribuisce ancora poca importanza alla struttura; ciò dipende anzitutto dal fatto che questa caratteristica non è ancora misurabile. L’acqua matura che sgorga ha una propria struttura tipica che viene compromessa da fenomeni quali la pressione delle tubazioni, l’incanalamento rettilineo, l’immissione di sostanze chimiche e metalli pesanti. Il procedimento di vitalizzazione dell’acqua riporta l’acqua ad avere un numero maggiore di oscillazioni, in modo da compensare la perdita di energia e di informazioni riacquistando la sua memoria d’origine cioè di acqua di sorgente. E’ una tecnologia basata sulla trasmissione delle informazioni oscillatorie. Gli apparecchi denominati “vitalizzatori dell’acqua” dispongono al loro interno di camere riempite con “acqua d’informazione”. All’acqua che passa attraverso l’apparecchio vengono trasmesse le oscillazioni (informazioni) dell’acqua d’informazione senza che vi sia contatto tra i due liquidi”. All’acqua non viene né aggiunto né tolto nulla. I prodotti preparati impiegando acqua vitalizzata presentano migliore conservabilità, maggiore stabilità anche in seguito a modificazione microbiologica, maggiore potere autopurificante, migliore potere solvente, migliori caratteristiche organolettiche (freschezza, sapore, odore).

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8 - Adattogeni

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Adattogeni: il cuore di adaptha

Gli adattaogeni sono vegetali specifici per combattere, sia a scopo preventivo che come aiuto per uscire da una situazione già in atto, gli effetti negativi dello stress.La parola stress è utilizzata nel linguaggio corrente per definire una situazione generalizzata di malessere e tensione. La reazione da stress è una reazione aspecifica dell’organismo alle sollecitazioni esterne come una malattia, particolari fasi della vita riproduttiva (gravidanza, parto, allattamento), insufficiente riposo, cause emozionali, che si associa genericamente a disordini come ansia, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, squilibri alimentari, stanchezza, depressione. Lo stress come risposta biologica è un fattore importante in grado di influenzare il nostro stato di benessere. Il significato fisiologico dello stress è preparare (adattare) l’organismo a reagire a stimoli fisici e psicofisici quando questi, per durata e per gravità, sono percepiti come pericolosi. Nelle reazioni da stress avvengono modificazioni biologiche, ormonali, neurovegetative ed anche immunitarie, che tendono a migliorare la risposta (capacità di resistenza o di difesa) dell’organismo sotto l’aspetto sia comportamentale che biologico. La risposta di adattamento è massima nei giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, mentre si dimezza dopo i 70 anni. Essa è in genere caratterizzata da aumenti dei livelli di catecolamine, glucosio ed acidi grassi circolanti e soprattutto dall’attivazione degli assi ipotalamo-ipofisi-corticosurrene, ipotalamo-ipofisi-GH (ormone della crescita) ed ipotalamo-ipofisi-tiroide, che possono portare in soggetti debilitati (età, malattie) ad ansia, depressione, apprensione, ma anche a modificazioni tissutali. Quando la reazione da stress risulta troppo intensa o troppo prolungata, i fisiologici meccanismi di riequilibrio del nostro organismo possono rivelarsi insufficienti e possono manifestarsi scompensi.Un constante senso di affaticamento, ogni mattina di più, che nonostante l’entusiasmo ci impedisce di tenere il ritmo, ci rende apatici, poco attivi e scarsamente vitali. Le difficoltà a ricordare, lo scarso rendimento nello studio e nel lavoro intellettuale, la difficoltà a mantenere la concentrazione. La tensione che non ci consente di un sonno ristoratore e riduce le capacità di recupero.A fronte di una situazione di “esaurimento” di questo tipo le piante cosiddette “adattogene” risultano quanto mai utili.Il termine “adattogeno”, indica qualcosa in grado di produrre un generico miglioramento delle condizioni psicofisiche: incremento della resistenza alla

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9 - Adattogeni

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fatica, regolazione delle funzioni metaboliche, miglioramento delle capacità cognitive; fu coniato nel 1975 dall’Istituto Erboristico Svedese, a conclusione di alcune ricerche effettuate sulla Rhodiola rosea, per spiegare l’azione di questa interessantissima classe di piante nei confronti dello stress.

Appartengono a questa categoria il ginseng (Panax ginseng), l’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), l’echinacea (Echinacea Angustifolia), la schizandra (Schizandra chinensis), Il biancospino (Crategus oxyacantha), la rodiola (Rhodiola rosea), le cui proprietà sono ampiamente dimostrate.

Le formulazioni adaptha sfruttano una combinazione bilanciata dei principali adattogeni di uso tradizionale, che viene “funzionalizzata” a seconda dell’effetto ricercato con vegetali ed estratti specifici, per “orientare” l’effetto della preparazione nella direzione della risoluzione del disturbo trattato.

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10 - Adattogeni

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La velocità di azione di Adaptha

Adaptha sfrutta al massima le potenzialità degli adattogeni grazie alla forma di somministrazione in spray orale.

Adaptha abbina una particolare ed unica combinazione di vegetali con l’innovativa forma dello spray orale, che rispetto alle normali forme di somministrazione viene assorbita in modo più rapido ed efficiente.La zona tra il palato inferiore e la lingua è molto irrorata di vasi sanguigni e la mucosa è molto sottile. Tutto ciò favorisce il passaggio dei principi attivi dall’esterno al sangue. Il circolo venoso sublinguale si riversa nella vena cava superiore e quindi il principio attivo viene distribuito a livello sistemico senza passare attraverso il fegato, organo in cui hanno luogo la prima trasformazione e leliminazione della maggior parte dei principi attivi.

Livello di assorbimento di diversi metodi di somministrazione. (tratto da Physicians’ Desk Reference, NPPDR No. 18:676,1997)

fig.1 Barriere (membranose o metaboliche) che un principio attivo deve superare, in dipendenza delle vie di somministrazione.

0% ABSORPTION 100%

PILL orTABLET

CAPSULE

GEL CAP

TRANSDERMAL PATCH

SUBLINGUAL LIQUID

INTRAMUSCULAR INJECTION

INTRAVENOUS INJECTION

INTRAORAL OR SUBLINGUAL SPRAY

in circoloORALE

RETTALE

SUBLINGUALE

SUCCHIDIGESTIVI

EPITELI FEGATO ENDOTELIO

EPITELI FEGATO ENDOTELIO

ENDOTELIO

in circolo

in circolo

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11 - Geobiologia e fonti geopatiche

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APPROFONDIMENTI

Geobiologia e fonti geopaticheI segnali elettrici sono chiaramente importanti nel controllo di tutti i processi biologici e nella trasmissione di informazioni da una parte all’altra del nostro corpo. Le cellule nervose propagano da una parte all’altra del nostro corpo segnali che opportunamente decodificati vengono poi ritrasmessi ai muscoli o ad altri distretti del nostro organismo. E’ evidente quindi come sia importante il mantenimento della distribuzione delle correnti elettriche fisiologiche, evitando sia l’accumulo di correnti dovute all’elettricità statica che la esposizione all’inquinamento elettromagnetico.

Lo stress elettromagneticoI campi elettromagnetici rappresentano un tipo di inquinamento ambientale che negli ultimi decenni con lo sviluppo tecnologico è diventato sempre più ubiquitario a causa della maggiore richiesta di energia elettrica e del sempre crescente utilizzo di strumentazione elettronica. Parallelamente si è notato che la esposizione a questi campi può in alcuni individui essere la causa di alterazioni del sistema immunitario oltre che possibile causa di neoplasie. Alla base di tali effetti sanitari c’è una alterazione del trasporto del calcio e quindi una alterazione nei meccanismi di traduzione del segnale intracellulare.Questo tipo di inquinamento è presente in special modo negli ambienti confinati in quanto prodotto sia dall’utilizzo dei piccoli e grandi elettrodomestici che funzionano utilizzando l’energia elettrica di rete (50Hz) che dai vari tipi di telefonia cellulare (900MHz). L’ inquinamento generato dalle onde elettromagnetiche diventa non trascurabile quando si prendono in considerazione quegli ambienti confinati adibiti ad attività lavorativa. Infatti in tali ambienti di lavoro si è sottoposti alla esposizione dei campi magnetici con continuità e quindi si è a rischio per quelli effetti sanitari che compaiono nel lungo termine. Inoltre come aggravante della pericolosità di tale esposizione, c’è da considerare che i campi elettromagnetici a bassa frequenza sono altamente penetranti. L’utilizzo quindi di sistemi capaci di filtrare le radiazioni nocive è utile per il mantenimento dell’equilibrio elettrico del proprio corpo.

Lo stress geopaticoSul nostro pianeta esistono campi elettrici naturali dovuti a varie cause. Le correnti telluriche consistono in una circolazione elettrica di debole intensità ed a corrente oscillante che interessa tutta la superficie del globo e sono collegate con il magnetismo terrestre. Altre causa di produzione di correnti naturali sono taluni fenomeni di ossidazione ad opera dei corsi dell’ossigeno disciolto nei corsi d’acqua sotterranei: per questa causa varie sostanze si ossidano producendo correnti elettriche. La geobiologia si occupa delle interferenze ed influenze di tutte le onde che ci colpiscono. Nell’antichità i cinesi sceglievano i luoghi dove costruire, secondo lo studio delle simmetrie dell’ambiente circostante; greci e latini facevano pascolare e dormire le greggi, per un anno, sui terreni dove volevano costruire. Le conoscenze della salubrità o meno dei luoghi sono stati quasi sempre appannaggio della casta sacerdotale: gli antichi luoghi sacri – pagani e paleocristiani- sono pieni di energia positiva. I Druidi, i Celti, gli Egizi, con i loro dolmen,

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12 - Geobiologia e fonti geopatiche

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obelischi, menhir, piramidi, prima; gli architetti delle grandi cattedrali, poi, hanno sempre tenuto in considerazione lo studio e la ricerca di luoghi carichi di energie positive e di neutralizzazione delle energie negative. Per averne una prova- senza essere necessariamente credenti- basta entrare in una delle cattedrali erette nel medioevo: ci si sente quasi estraniati dal resto del mondo. Oggi, purtroppo, questa abitudine è andata perduta e in nome del progresso si edifica dappertutto, a volte -come tragicamente accade di vedere- anche senza basilari studi tecnici di fattibilità. I campi perturbatori da considerare, sono: la rete di Hartmann, la rete di Curry, le faglie, le falde acquifere, i punti Cam.

La rete di Hartmann, così detta dal nome del suo scopritore, è una rete magnetica che si estende su tutto il globo terrestre. Il reticolo Curry è una griglia elettrica, con orientamento di 45° rispetto al reticolo di Hartmann, con punti di incrocio negativi e positivi, dove vengono esaltati i punti ionizzanti. La rete Curry è mobile e dove incrocia un’altra fonte geopatica provoca una frequenza altissima di orientamento molecolare, finendo per danneggiare gli organismi che vi soggiornano. La faglia è la spaccatura di una massa rocciosa, con slivellamento di due tronconi in senso verticale od orizzontale- ricordarsi la faglia di S.Andrea in California-. La faglia, attraversata dai corsi d’acqua, emette raggi gamma, più intensi durante la notte; quindi, se si dorme su una faglia, che concentra la sua energia in poco spazio, si hanno effetti negativi sugli organismi. I corsi d’acqua sotterranei, prima di sgorgare in superficie ed alimentare i mari, attraversano canalicoli sotterranei e materiali di ogni tipo. Se la velocità dell’acqua è maggiore di 15 m /sec., l’energia ionizzante che si libera è molto grande ed interferisce con gli organismi viventi. La sovrapposizione della falda con un’altra forma geopatogena, non fa altro che accentuare il potenziale di agente nocivo per l’organismo. La geopatia Cam è la sovrapposizione, anche su piani diversi, di cavi elettrici e tubi dell’acqua, situazione abbastanza facile da trovare nei nostri condomini a più piani. Le patologie sono dovute al riscaldamento dei tessuti e l’effetto delle onde si rivelano su apparato endocrino, cuore, intestino. Dall’analisi della pianta e sopralluogo sul posto, si evidenzia un nesso di causalità tra luogo, sottosuolo e abitanti, con forte negatività quasi sempre nei luoghi deputati al riposo.

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13 - L’opera di Ernst Hartmann: Geobiologia, Medicina Funzionale e Bioarchitettura

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APPROFONDIMENTI

L’opera di Ernst Hartmann: Geobiologia, Medicina Funzionale e Bioarchitettura

Premessa:

Il cervello, meraviglioso computer biologico donatoci con la creazione e ancora quasi totalmente sconosciuto, emette intorno a sé un debole campo magnetico che ha origine nella zona che organizza il movimento ed elabora il pensiero. Le forze che sono attive nei luoghi alti riescono a potenziare le energie della mente umana, che sono presenti in maniera diversa in ogni individuo, e favoriscono alcuni stati psicofisici particolari e, forse, anche la comunicazione con livelli d’esistenza più sottili e elevati.Quando si dice che un luogo è ricco di una “magica atmosfera” la si attribuisce alla bellezza del posto, alla tranquillità che vi aleggia e anche all’interesse e al rispetto che si prova verso un sito che ricorda la sacralità dell’antico abitatore della Terra. Ma il senso di benessere, di serenità, di forza fisica e spirituale che si avverte in questi luoghi si rende manifesto con tutti quelli che vi sostano, anche se la visita è solo a scopo culturale, e la penombra fresca e silenziosa di un’antica chiesa induce chiunque alla preghiera e al raccoglimento, così come la presenza di un enorme masso infitto nel terreno o le vestigia di un tempio conducono in un particolare stato d’animo che è commisurato con la sensibilità e la preparazione di ognuno.Indagini energetiche e studi approfonditi hanno portato a determinare che certi luoghi emettono una particolare forza che agisce positivamente sugli esseri viventi che, al di là dalla dimensione spazio-temporale, permette l’incontro con la trascendenza che si può esplicare con apparizioni, guarigioni miracolose, fenomeni straordinari.L’importanza dei siti carichi delle energie della Terra, così ben riconosciuti dagli antichi, è che essi possono influenzare sia la natura sia gli esseri umani.Risalendo nel tempo si possono intravedere quelle conoscenze, che tanto vorremmo avere e che attualmente si ricercano con mezzi scientifici. Per i popoli del passato era della massima importanza saper riconoscere i siti carichi del pianeta, per riconoscerne la sacralità, anche senza l’intervento celeste. Cosa possibile se si scoprivano i luoghi da cui sorgevano le energie misteriose o dove il sottosuolo emetteva radiazioni positive per il benessere fisico e spirituale.Allora, reputavano il sito sacro, atto a favorire il contatto con gli esseri delle altre dimensioni e con le loro manifestazioni, e vi costruivano una forma che, secondo il sentire di quei momenti, era la più adatta a far sì che tutti gli uomini potessero percepirla e beneficiare delle sue possibilità energetiche.Se, con estremo amore ed apertura, noi ci avviciniamo a queste tracce, a questi simboli, a queste pietre, a queste vestigia, siamo ancora in grado di percepire ciò che essi hanno sentito e amplificato per mezzo di ciò che, attorno a quel movimento energetico, hanno voluto erigere. La nostra unica possibilità è proprio l’utilizzo dell’amore e dell’apertura, che sono le qualità che siamo andati perdendo, in special modo in questi ultimi due secoli.“Amore” verso se stessi, l’ambiente, la Terra ed il Cosmo tutto, per poterci porre di nuovo all’interno di una rete di relazioni cosmiche che ci permetteranno di vedere.“Apertura” verso tutto quello che è intorno a noi, che sia questo di un altro colore, che utilizzi altre tradizioni o filosofie, che preghi altre divinità o che le neghi, che si esprima col muto

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14 - L’opera di Ernst Hartmann: Geobiologia, Medicina Funzionale e Bioarchitettura

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linguaggio dei minerali o che utilizzi le fantascientifiche tecnologie attuali: tutto deve essere accettato come espressione di una diversità che ci rende simili e, spesso, uguali nella ricerca di una motivazione per cui pensiamo d’esser qui.Allora, vedremo noi stessi e gli altri con occhi che non sono più quelli fisici, udremo suoni che sembrerà di non aver mai sentito, toccheremo vibrazioni ed energie che non riconosceremo come fisiche, gusteremo i sapori di cui gli dei e gli angeli godono e percepiremo i profumi della memoria passata e futura.Abitiamo il pianeta che ci ha generati, ma la Terra é un essere vivente, intelligente e in continua, costante evoluzione, la cui vita é completamente collegata a quella di tutti gli esseri che vivono sopra e dentro di lei e con tutti questi il suo spirito si unisce in un’unica essenza. Nello stesso modo in cui questa madre vive e collabora con noi, noi dobbiamo vivere e collaborare con tutti gli altri esseri viventi cui lei ha permesso d’esistere.

La geobiologiaLa geobiologia è la disciplina che studia i rapporti insistenti tra l’uomo e la terra in termini di energia, vibrazioni e magnetismo, con il fine di migliorare il modo in cui l’uomo interagisce con il proprio ambiente. La geobiologia, oltre allo studio dell’interferenza sull’uomo dovuta a cause cosmo-telluriche, tiene in considerazione anche le aggravanti definite tecniche. Dopo migliaia e migliaia di anni vissuti in armonia con la natura, quasi all’improvviso l’uomo ha alterato le proprie abitudini di vita. Infatti, negli ultimi 100 anni, ha scoperto nuove forme di energia che accelerano il progresso a tal punto che i vantaggi sono subito evidenti, ma gli svantaggi e i rischi per la salute si scoprono con notevole ritardo.Dalla goebiologia sono scaturite varie altre branche come la bioarchitettura e la medicina funzionale, basante sui principi enunciati dal dott. Ernst Hartmann a seguito dell’osservazione dei fenomeni naturali e dello studio dei fenomeni elettromagnetici, della storia e della tradizione popolare.

La Teoria di HartmannL’uomo è sempre stato affascinato dagli aspetti cosmo-tellurici e magnetici del pianeta e ha eretto megaliti o ha costruito santuari dove il magnetismo terrestre era più evidente:questi luoghi magici e sacri sono sopravvissuti nei millenni. In tutta l’antichità, e particolarmente studiando l’architettura sacra dall’antico Egitto alle popolazioni precolombiani per arrivare all’antica Grecia, si ritrovano tracce inconfondibili dello studio e della conoscenza raffinata del rapporto insistente tra la terra ed il cosmo. I menhir, i dolmen, le cattedrali, le cappelle sono centri attraverso cui si canalizzano le forze telluriche per entrare in comunicazione con quelle che giungono dal Cosmo e formare luoghi carichi di energia, dalle vibrazioni molto forti: veri e propri rigeneratori per l’organismo dell’uomo che, se vi si ferma sopra o accanto per qualche tempo, riceve una carica di forze benefiche che portano, a volte, alla guarigione, spesso, al miglioramento della salute fisica e spirituale. Le grandi Piramidi Egizie hanno un orientamento ben preciso con i vertici puntati esattamente ai punti cardinali e con proporzioni riconducibili al “cubito sacro”, numero esattamente corrispondente ad un decimilionesimo del raggio polare terrestre (determinato scientificamente solo nel secolo scorso). Vitruvio, nel “De architetura” racconta che prima di edificare una casa o una città i romani lasciavano pascolare sul terreno scelto un gregge di pecore per poi esaminarne le interiora. Oggi si sa che queste pratiche che sanno di magia hanno una base reale. La terra, già immersa in un vasto campo di radiazione naturale, indispensabile per lo svolgersi della vita, produce essa stessa delle radiazioni; se in

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un luogo queste sono in eccesso, ne risentirà il funzionamento del fegato, che, regolando e filtrando il sangue, è la prima barriera che il corpo oppone ai raggi tellurici.

dolmen

Come il corpo umano è percorso dal sistema arterioso e nervoso, la Terra è percorsa e irrorata da un sistema d’acque sotterranee e da correnti magnetiche che emettono vibrazioni. Essa è composta dalla crosta terrestre, solida, e dal magma interno, fusione semi liquida. Nel moto di rotazione della Terra, il magma ruota meno velocemente della crosta e crea un fenomeno di attrito che emette elettricità. E’ la differenza di velocità di rotazione che crea le correnti tellurico-magnetiche che formano una sorta di griglia con punti di intensità molto forte, collegati fra loro, e che formano assi magnetici che producono il magnetismo terrestre.

sezione terrestre

Il primo che segnalò, nel 1937, al Congresso internazionale della stampa scientifica, la presenza sulla terra di un campo elettromagnetico a struttura reticolare simile a quella dei meridiani e dai paralleli geografici, fu Peyré. Le sue ipotesi vennero poi riprese e sistematizzate da altri ricercatori, tra cui Ernst Hartmann, dell’università di Heidelberg, padre della moderna geobiologia. Secondo Hartmann ogni organismo sulla Terra è sottoposto ad influenze cosmiche o telluriche che agiscono variando il ritmo o l’intensità del campo elettromagnetico dovuto alle rotazioni

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del globo su se stesso e intorno al Sole. Il nostro pianeta si comporta come la piastra negativa di un immenso condensatore, l’altra parte del quale, il Cosmo, è di carica positiva. Questa cosmo-coppia provoca un campo elettromagnetico il cui punto di origine si trova al centro della Terra che si esprime in una rete di flussi di onde elettromagnetiche, formanti un reticolo definito appunto griglia di Hartmann. Hartmann parla di rete globale, o rete H, che con irraggiamento proveniente dall’interno del globo si innalza attraverso tutta la biosfera, si restringe verso i poli e si allarga verso l’equatore, definendo un reticolo orientato longitudinalmente in senso Nord-Sud e longitudinalmente in senso Est-Ovest.

rete di Hartmann

Le maglie di questa rete descrivono rettangoli aventi lati di 2,5 metri in senso latitudinale e 2 metri in senso longitudinale, con un’area di 5 mq. Ogni lato ha lo spessore di 21 cm e nei punti in cui due flussi si incontrano (4 per ogni 5 m2) abbiamo una struttura definita Nodo di Hartmann.Questa trama determina tre zone a intensità molto differenziata: una zona molto ampia, di riposo per le forze vitali costituita dalle aree insistenti tra i fasci; una zona di prima intensità, che non è nociva per l’uomo e che è raggruppata nelle cosiddette “pareti”, corrispondenti ai raggi che descrivono il reticolo; una terza zona d’intersezione delle linee di forza, in cui hanno sede punti di massima intensità tellurica, siti all’incrocio delle pareti e definiti “nodi di Hartmann” o “nodi H”.

particolare del reticolo H

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Secondo la teoria esposta da Hartmann, i nodi H rappresentano punti di perturbazione energeticamente più attivi, originati dalla turbolenza dei flussi incrociati sui quali si verificano i risucchi o le fuoriuscite di energie. Tali nodi aumentano il rispettivo potenziale quando coincidono con altre perturbazioni dovute a fonti sia naturali sia artificiali. Determinare la posizione precisa dei nodi H è possibile ma difficile per la relativa instabilità, perché risente dell’influenza dei fattori geofisici e delle perturbazioni elettromagnetiche naturali e artificiali. Laddove la griglia di Hartmann corrisponda in profondità a falde acquifere, faglie geobiologiche, corsi d’acqua sotterranei, tipologie dei terreni o giacimenti minerari, si avrebbe una spiccata perturbazione del campo magnetico che delineerebbe un’area definita zona geopatogena.Si tratta di dati molto contestati, sebbene sia stato osservato come gli animali evitino sistematicamente di creare le loro tane in strutture che abbiano un nodo di Hartmann nel loro centro geometrico. Unica eccezione a questa regola sarebbe rappresentata dai gatti e dalle api. L’accoppiamento radiazione cosmica/magnetismo terrestre rappresenta il fattore fisico principale di molti importanti bioritmi umani per cui, in teoria, un individuo posto in un ambiente in cui vi è un bilanciamento ottimale fra gli effetti di questi fattori, vivrebbe in una sorta di limbo biologico, protetto peraltro da fattori favorenti l’invecchiamento cellulare, sia di origine astronomico che geologico. È stato rilevato ad esempio, che quando sulla superficie solare si ha una iperattività delle cosiddette “macchie” si ha statisticamente un aumento dell’incidenza di patologie neuropsichiche, cardiovascolari ed immunoematologiche.E’ stato provato anche che aumentando la forza magnetica i vegetali crescono meglio e che alberi che crescono su punti individuati come nodi di Hartmann hanno accrescimento inferiore e sono maggiormente soggetti a patologie oltre che statisticamente più frequentemente colpiti da fulmini.Se le vibrazioni che riuscivano a “sentire” gli antichi erano quelle del campo magnetico, allora si può pensare che, come sostenuto dal fisico americano Zabj Harvalik dopo una lunga serie di studi e ricerche, il 90% degli esseri è sensibile alle oscillazioni, anche minime, delle variazioni del campo magnetico terrestre e che i soggetti più aperti percepiscono oscillazioni di un bi milionesimo di gauss, anche se, per ora, non è riuscito a scoprire come questo possa avvenire.

Gabbie di FaradaySituazione antitetica ma di importanza analoga all’eccesso o allo squilibrio elettromagnetico è l’assenza di magnetismo. I campi elettromagnetici naturali possono essere modificati da campi artificiali. Nelle gabbie metalliche, come ad esempio un edificio costruito in cemento armato, può verificarsi assenza di campo elettrico naturale, fenomeno noto come gabbia di Faraday. Michael Faradey, chimico e fisico inglese, osservò che una qualsiai struttra metallica a forma di gabbia funge da schermo: i corpi in essa contenuti vengono isolati dall’azione dei campi elettrici esterni, e rimane solo quella dei campi magnetici. La mancanza o le anomale variazioni di campi elettrici portano a stati di indebolimento generale, che arriva in certi casi a essere una vera sick building sindrome. E’ stato infatti dimostrato che il campo elettrico naturale ha un ruolo fondamentale sul mantenimento della polarizzazione cellulare e sull’inibizione dei processi di proliferazione dei microrganismi: in sua assenza l’organismo ha meno difese. La teoria di Hartmann spiega l’enorme mole di dati raccolti da medici che studiano la

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cosiddetta “medicina funzionale” (e per l’Italia dall’istituto B.E.R.I.A.R.) le cui diagnosi partono dallo studio, per mezzo di attrezzature bioelettriche, degli ambienti e che mettono in luce i danni indotti dalla permanenza su punti definiti geopatici come i nodi di Hartmann, dall’esposizione alla forma degli edifici e degli ambienti nonchè dall’emanazione di onde sottili e negative da muri o terreni o elementi d’arredo.In questo contesto si inserisce lo studio dei materiali, delle strutture geometriche e della distribuzione degli spazi in funzione della corretta gestione dei flussi elettromagnetici, del dipolo terra/cosmo e della griglia di Hartmann.

Il riequilibrio degli ambientiOgni elemento fisico ha racchiuso in se un’energia che si esprime ed interagisce con l’ambiente in cui si trova emettendo intorno a se la propria carica. Il disequilibrio e la disarmonia possono essere provocati da un’errata disposizione degli oggetti e degli ambienti nello spazio. La prima cosa da fare è quindi identificare le caratteristiche energetiche e vibrazionali dell’ambiente ed individuare i punti di disarmonia o di risucchio energetico.I nodi di geopatogeni possono esser individuati con l’ausilio di strumenti simili a quelli impiegati dai rabdomanti che permettono di percepire i punti di maggiore concentrazione energetica.Oltre a strumenti come il galvanomerto, che misura le correnti elettriche anche deboli, e il geomagnetometro, che registra il magnetismo di origine terrestre, anche l’osservazione del comportamento di animali e vegetali fornisce alcuni indizi. Il cane è un buon rivelatore e ha un’istintiva antipatia per le zone perturbate, mentre il gatto ama le vibrazioni dei raggi tellurici della rete, in particolare in nodi di H e sceglie i luoghi a maggiore sollecitazione. Le api producono una quantità tripla di miele se sono su un nodo di H, termiti e formiche, invece, cercano le zone di più intensa irradiazione per costruirvi le loro dimore. Anche le piante si mostrano molto sensibili alle zone geopatogene, nelle quali hanno difficoltà di attecchimento e di crescita e subiscono più facilmente le malattie; una zona negativa è resa particolarmente evidente dalle siepi che, nella parte interessata, perdono vigore e ingialliscono. Tra le più sensibili, il capelvenere e il prezzemolo in vaso, che nel luogo sbagliato non si sviluppano. Il cocomero, il sedano e la cipolla non riescono a crescere in zone perturbate.Una volta individuati punti di squilibrio è possibile intervenire con una corretta ridistribuzione degli ambienti in funzione di essi. Tutte le strutture metalliche modificano le onde elettromagnetiche. E’ meglio non collocare grandi strutture di metallo come librerie nelle camere o anche nei vani sottostanti: la caldaia e l’auto nel garage sotto la camera da letto possono avere un effetto amplificante. Per neutralizzare gli effetti delle radiazioni telluriche in camera da letto, si può ricorrere a materiali con proprietà schermanti: un rimedio efficace è il filo di rame intrecciato su stuoie e coperte di lana pura, hanno proprietà parzialmente isolanti il legno, il sughero, il bambù e la lana.

L’Opera ArchitettonicaCome precedentemente ricordato, da sempre l’uomo edifica in funzione di principi rigorosi i cui fondamenti si perdono nella notte dei tempi. L’espressione più alta e ricercata dell’opera architettonica è l’Architettura Sacra. In linea generale lo studiose di architettura sacra ha rivolto il proprio studio verso “il segno ed il simbolo” ovvero ha dato un’interpretazione dell’opera architettonica in base alla funzione che questa doveva assolvere, tralasciandone le caratteristiche bioenergetiche. Oggi, a seguito di numerosi studi che fino a poco tempo fa erano considerati parte dell’”esoterismo”, sappiamo che i templi più importanti dell’antica Grecia così come le piramidi egizie e precolombiane, lo Stonehenge, la cattedrale di Canterbury,

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i Manhir e i Dolmen sono stati edificati con orientamenti precisi in punti di grande concentrazione energetica. Di più tutte queste opere rispondo a canoni geometrici riconducibili alla sezione aurea, al cubito sacro ed ai rettangoli radicali secondo rapporti tridimensionali che mettono in luce una chiara funzione energetica.Ne sono esempi perfetti i Menhir. Opere megalitiche edificate in tempi antichi sistematicamente posizionate nodi H e spesso in corrispondenza di corsi d’acqua sotterranea. Secondo l’interpretazione geobiologica dell’opera il Menhir è un perfetto scambiatore. Una loro prima funzione era appunto quella di antenna di ricevimento delle informazioni provenienti dal cosmo per ridistribuirle sulla terra; l’altra funzione era raccogliere le informazioni energetiche che giungono dalla terra per inviarle al cosmo. Posizionando una mano a 4-5 cm dalla pietra e facendola scorrere lentamente in senso verticale e parallelo si possono percepire, come fossero correnti d’aria fresca, due correnti energetiche che giungono dal cielo e dalla terra.

Menhir.

La Piramidel’esempio più sfavillante della coscienza umana dei rapporti bioenergetici insistenti tra terra e cosmo è senza dubbio la piramide. Dal punto di vista iconografico è noto come la piramide simboleggi la coscienza ascensionale, il desiderio di elevazione al celeste, legata ai riti funebri di incontro e di passaggio. La piramide che rispetta le perfette proporzioni della piramide di Cheope avrà il perimetro di base uguale alla lunghezza di una circonferenza con raggio pari alla sua altezza; il rapporto tra il quadrato di base, statico e il cerchio, mobile, esprime l’elevazione.

la Piramide: proporzioni e rapporti matematici.

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In quest’ottica la piramide può essere considerata una sorta di interfaccia fra radiazione geologica e radiazione cosmica. La piramide, secondo gli studi e le rilevazioni geobiologiche, eserciterebbe un’azione sinergica di concentrazione di radiazioni dal cosmo alla terra in direzione apice-base e dispersione di radiazioni dalla terra al cosmo in direzione base-apice. All’interno della struttura piramidale si formano dei campi di forza diversi da quelli rilevabili in qualsiasi altro spazio geometrico chiuso. La piramide capterebbe l’energia cosmica (come un cristallo attira la luce e la scompone), la scomporrebbe avendo un’influenza riordinatrice sulla materia. La zona in cui è presente una maggiore condensazione energetica sia quella posta ad un terzo dell’altezza (corrispondente alla posizione della Camera dei Re della piramide di Cheope…..). La risultante consisterebbe in un flusso ottimale e controllato di radiazioni elettromagnetiche, dall’alto e dal suolo, capace di riequilibrare gli stati di disarmonia di tutto ciò che insiste sotto la sua struttura.

La PiramidologiaLa riscoperta dell’energia piramidale è storia abbastanza recente: negli anni 30 il filosofo francese Paul Brunton ottenne dal Cairo l’autorizzazione a trascorrere un’intera notte nella camera del Re della grande piramide. Egli fece un dettagliato resoconto dell’incredibile esperienza vissuta, descrivendo numerose meravigliose visioni, proiezioni astrali e parlò persino di una particolare iniziazione ricevuta nel sarcofago reale. Contemporaneamente Antoine Bovis, sensitivo e radiestesista, dopo un viaggio ispiratore in Egitto iniziò i primi esperimenti di mummificazione con i modelli di piramide. Nel 1949, Karl Drbal, un ingegnere in pensione, presentò all’Ufficio Brevetti di Praga il suo “congegno per mantenere il filo di rasoi e lamette di rasoio” costituito da un modello di piramide “tipo Cheope”. Solo dopo 10 anni di sperimentazione, in parte compiuta personalmente da uno dei membri della commissione, la stessa rilasciò il brevetto n° 91304. Nel 1968 il premio Nobel Dott. Luis Alvares organizzò una spedizione in Egitto alla ricerca delle camere segrete della Grande Piramide mediante la misurazione dei raggi cosmici, i quali perdono energia attraverso gli strati rocciosi della piramide ed avrebbero così segnalato la presenza di eventuali spazi vuoti posti al di sopra della camera del Re. I dati raccolti furono elaborati da un computer del Cairo senza rivelare però nulla di interessante che già non si sapesse. Lo stesso esperimento, valutato in seguito dal Dott. Goneid, un altro ricercatore, diede risultati del tutto differenti, tali da far supporre la presenza di energie sconosciute all’interno della piramide che alterassero la registrazione dei dati. Da allora in poi le ricerche sulla misteriosa energia della piramide si sono susseguite ad un ritmo sempre più incalzante. Nel 1970 un gruppo di ricercatori messicani coordinati dal Dott. Luis Alberto Rodriguez, tra i quali un ingegnere, uno psicologo ed un fisico fondarono un circolo a Città del Messico con l’intento di iniziare una serie di esperimenti riguardanti la Piramidologia. La loro ricerca continuò fino al 1990 e portò al progressivo perfezionamento nella costruzione dei modelli di piramide: si osservò che le energie non dipendevano dalla massa del materiale impiegato ma soprattutto dalla forma dello stesso materiale. Furono ideate e sperimentate le prime piramidi tubolari, senza pareti, con l’uso dei concentratori e dei cappelli soprapiramidali fino a giungere ai giorni nostri ove la terapia coadiuvante della piramide è accertata, anche se non viene ufficialmente riconosciuta.

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Sono molti i ricercatori che hanno costruito modelli di piramide, da qualche centimetro a più metri: le prove da loro effettuate danno come risultato che l’Energia della piramide attiva la cellula vivente e mummifica quella morta. Tra le applicazioni che sono innumerevoli troviamo che questa Energia mummifica e disidrata la carne, le uova ed ogni altro elemento; disidrata i fiori e li secca senza che essi perdano la loro forma e colore; affila le lame del rasoio, rimuove l’ossido da oro e argento, purifica l’acqua e migliora il gusto dei liquidi che vengono inseriti all’interno di essa, accelera la crescita delle piante. Essa applica una forza “carismatica” della quale non si conosce l’origine e che noi per semplicità abbiamo chiamato “Energia Piramidale”. L’uso delle piramidi è favorevole a qualsiasi applicazione, esso da risultati aumentando le capacità autoimmunitarie del nostro corpo, presta la sua energia alla nostra rigenerazione e amplifica le qualità di qualsiasi rimedio. Applicando circuiti di valorizzazione radionica si ottengono ottimi risultati nel riprodurre gli effetti energetici di qualsiasi rimedio (energizzare l’acqua ed utilizzarne la memoria).

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22 - Metodo Grander per la “Vitalizzazione” dell’Acqua

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APPROFONDIMENTI

Metodo Grander per la “Vitalizzazione” dell’AcquaNel 21° secolo dovremo definitivamente salutare la teoria che l’elemento acqua sia definito in modo soddisfacente con la formula chimica H2O. Il secolo scorso fu il secolo dell’approccio chimico al fenomeno acqua. In questo secolo sarà la fisica ad ottenere la sua opportunità ad avvicinarsi alla soluzione dell’enigma acqua.

La memoriaL’acqua dispone di una memoria? E’ in grado di accumulare delle informazioni ed è anche capace di riprodurle e di trasmetterle? Ciò che viene definito da J. Grander come “memoria dell’acqua” è un fenomeno per il quale determinate proprietà dell’acqua vengono modificate o perse a seguito dei più disparati eventi. In tal senso potremmo paragonare l’acqua ad un nastro magnetico in grado di assorbire vibrazioni fisiche e di riprodurle a piacere senza modificare, indebolire o perdere per questo l’informazione memorizzata originariamente. Più problematiche sono le vibrazioni prodotte artificialmente che vengono anche “registrate” dall’acqua. A causa di diverse fonti di emissione (fra gli altri antenne della telefonia mobile, impianti radio, radiazioni satellitari, cavi per l’alta tensione ecc.) la struttura interna dell’acqua può risultare disturbata da radiazioni tecniche.Il modo e l’esatto processo di memorizzazione nell’acqua sono noti alla scienza tutt’ al più in accenni e soltanto teoricamente. Molto maggiori sono i dati empirici nella prova sistematica della comprensione degli effetti. Così oggi si sa che la complessa struttura interna dell’acqua è responsabile in misura decisiva per le sue proprietà. Queste caratteristiche diverse determinano ad esempio il tempo di conservazione dell’acqua, le condizioni per lo sviluppo di microrganismi nell’acqua e infine anche la salubrità tutti gli esseri viventi con i quali l’acqua scambia informazioni.Queste importanti proprietà che sarebbero presenti naturalmente in ogni acqua, vanno perse oggi in larga misura per via di influssi esterni quali la pressione delle tubazioni, l’incanalamento rettilineo, il contatto con strutture metalliche ed il conseguente sviluppo elettromagnetico, l’immissione di sostanze chimiche e metalli pesanti. Il pensiero fondamentale della tecnologia Grander consiste nello sforzo di ricondurre la struttura interna dell’acqua in uno stato ottimale e di conferirgli una stabilità duratura.

La struttura dell’acquaL’acqua di per sé non è una molecola amorfa, ma per sua natura è bipolare; essa si collega con molte altre molecole d’acqua tramite ponti a idrogeno che si dispongono a formare una struttura a rete la quale permettere di raccogliere, immagazzinare e trasmettere informazioni. Nella valutazione ufficiale dell’acqua potabile si attribuisce ancora poca importanza alla struttura dell’acqua. La qualità dell’acqua potabile nell’Europa centrale è essenzialmente ben garantita dalle norme che regolano il trattamento dell’acqua potabile. In questo modo si vuole assicurare che nell’alimento numero uno non vi si trovino dei germi patogeni e che non vi siano presenti inoltre né metalli pesanti né sostanze chimiche oltre i valori limite previsti. In questo modo si adempie sì a tutte le norme e disposizioni però non si è arrivati neanche al punto di includere il fatto essenziale che la struttura dell’acqua rappresenta una caratteristica qualitativa decisiva. Questo dipende anzitutto dal fatto che questa caratteristica non è ancora misurabile.

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23 - Metodo Grander per la “Vitalizzazione” dell’Acqua

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Da lungo tempo si sa che determinate sorgenti d’acqua guaritrice possono avere effetti antipiretici, digestivi, curativi per la pelle, risananti delle ferite oppure lenitivi, però non esistono delle norme per questo.Anche nei cosiddetti elementi solidi le strutture hanno un loro ruolo: così sono, ad esempio, il diamante e la grafite entrambe composte di carbonio, solo di densità diversa. Il diamante è il materiale in assoluto più duro, la grafite invece è morbida.

Le proprietàProseguendo il filo fino all’elemento acqua si costata che anche l’acqua possiede una struttura interna. Sebbene le diverse strutture non modificano la “durezza” o addirittura la densità, come nel caso del diamante e della grafite, nell’acqua dipendono fra l’altro la conservabilità e in primo luogo tutte le proprietà microbiologiche in larga misura dalla struttura interna. Due acqua chimicamente identiche possono avere delle proprietà biologiche differenti, questo significa che un’acqua può comportarsi all’interno di un organismo vivente diversamente dall’altra sebbene ambedue contengano le stesse sostanze.Dunque non è sufficiente valutare l’acqua secondo la sua chimica e microbiologia ma si deve trovare delle vie per valutare la sua struttura. Questo è difficile perché siamo solo ai primi passi nei metodi di misurazione riproducibili e nessun libro di testo “occidentale” riconosciuto fa riferimento alla capacità di memorizzare informazioni.Ma anche qui si preannunciano importanti cambiamenti perché a livello mondiale l’interesse s’incentra in modo crescente sulla fisica dell’acqua: un comitato di esperti dell’Organizzazione Mondiale per la Salute, la WHO, si occupa da diverso tempo del tema struttura dell’acqua. E ci sono già in corso degli sforzi per inserire almeno il termine “struttura dell’acqua” nelle norme internazionali della WHO per l’acqua potabile.

J. GranderLa denominazione „vitalizzazione dell’acqua“ è diventato nel frattempo un concetto molto citato, spesso mistificato e alle volte purtroppo anche abusato. Ma qual è l’origine di questa espressione? È stato lo stesso Johann Grander a denominare “vitalizzazione dell’acqua” il suo procedimento, dopo aver potuto constatare le modificazioni nel comportamento dei microrganismi che puntualmente si verificavano non appena trattava l’acqua con il suo metodo. Per poter descrivere meglio il significato e l’origine di questa espressione è importante soffermarsi sull’attività di Johann Grander.In seguito a inverni molto rigidi e alla dura attività fisica cui era sottoposto, Johann Grander soffriva di infiammazioni croniche alle articolazioni. L’intervento chirurgico si prospettava essere l’unica soluzione.Nella fase di convalescenza prima dell’intervento, Johann Grander si ricordò del cosiddetto rullo massaggiatore inventato dal padre. Iniziò così ad utilizzarlo. Questo rullo massaggiatore è simile ad una dinamo, e strofinandolo sulla pelle produce degli acuti e fini impulsi elettrici regolabili che stimolano le parti del corpo trattate, rafforzando e migliorando l’irrorazione sanguigna. Un simile apparecchio oggi sarebbe definito un apparecchio per massaggi a corrente d’eccitazione. A seguito del trattamento lo stato di salute di Johann Grander migliorò notevolmente, tanto da rendere superfluo l’intervento chirurgico. Questa fondamentale esperienza diede a Johann Grande lo stimolo per sviluppare e migliorare ulteriormente l’invenzione del padre. Il “segreto” dell’efficacia stava nella scelta di magneti del tutto speciali, rifiniti con una particolare lega e per questo in grado di trasmettere energie singolari. Nei suoi pensieri tuttavia Johann Grander era già un passo avanti. La questione che

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24 - Metodo Grander per la “Vitalizzazione” dell’Acqua

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

più lo impegnava riguardava la possibilità di creare un’energia del tutto innocua per l’essere umano, anche a contatto diretto, e in grado perfino di azionare i normali apparecchi elettrici. Fu così che nell’arco di dieci anni, Johann Grander sviluppó dieci “generatori a magnete“ di diversa costruzione, in grado di produrre un’energia ad una frequenza tale che anche toccando i poli non isolati questi non costituivano alcun pericolo. La meta era stata quindi di fatto raggiunta. I generatori, costruiti con “magneti naturali”, fornivano energia del tutto innocua. Ciò nonostante la messa in produzione dei generatori naufragò di fronte al diniego dell’ufficio brevetti di registrare un simile prodotto. I progetti inoltrati furono respinti con la causale “prodotti invalidanti il carattere di novità non sono brevettabili“ in quanto non veniva presa in considerazione l’innovazione apportata dall’impiego dei magneti di Grander.Dopo una prima breve delusione, Johann Grander seppe ben presto trarre da questa esperienza un segnale positivo per un nuovo compito. Dagli esperimenti svolti durante la sua attività di ricerca ebbe sempre conferma del fatto che la trasformazione dell’energia funzionava sia in acqua che sott’acqua, e che l’acqua a sua volta sviluppava particolari qualità. Col passar del tempo gli divenne sempre più evidente che il rifiuto oppostogli a suo tempo dall’ufficio brevetti, in realtà non era stato altro che un invito ad occuparsi più intensamente dell’elemento acqua. Fu così che Johann Grander iniziò a studiare l’acqua mettendola sempre in rapporto con i generatori a magnete da lui sviluppati. La maggior parte delle sue scoperte sono frutto di intuizione e osservazione della natura. Ma a questo punto non ci si può esimere dal menzionare un prezioso collaboratore e critico irrinunciabile, visto e considerato che il suo istinto è di gran lunga superiore a quello umano, ovvero: il gatto di casa Grander. Fu proprio il comportamento inusuale dell’animale ad attirare l’attenzione di Johann Grander sull’acqua “vitalizzata“, il gatto infatti per dissetarsi mostrava prediligere esclusivamente quest’acqua. Grander comprese che l’insieme formato dai suoi generatori e l’acqua dava origine a qualcosa di “particolare“. Durante i suoi esperimenti scoprì che le qualità e le informazioni che egli poteva trasmettere all’acqua erano trasferibili anche ad altra acqua, senza alcun contatto diretto. Il microscopio fu per J. Grander lo strumento più importante per imparare a conoscere l’acqua. Sono centinaia i campioni d’acqua, provenienti da tutte le parti del mondo (Nilo, Po, Gange e innumerevoli altre fonti), che si trovano nel suo “capanno-pensatoio”, da lui analizzati al microscopio con l’intento di scoprire come si comportano le diverse acque della terra. Se un’acqua inquinata veniva trattata con il suo procedimento, essa iniziava nuovamente a rigenerarsi. I microrganismi utili potevano nuovamente svilupparsi e diventare attivi. È grazie a questa scoperta che Johann Grander coniò il concetto di “vitalizzazione dell’acqua”. Grazie alle proprie ricerche, Grnader è stato insignito nel 2000 dell’”Onorificenza in argento dell’Accademia Russa delle Scienze naturali“, e nel 2001 dalla Repubblica Austriaca la “Croce d’Onore Austriaca per la Scienza e l’Arte“.Oggi questa conoscenza è messa a frutto con successo negli apparecchi Grander per la vitalizzazione dell’acqua. Come funzioni esattamente il principio della vitalizzazione è un segreto ben custodito dalla famiglia Grander; rimane comunque il fatto che esso dipende da molteplici fattori, elaborati in una lunga e premiata attività di ricerca.

La tecnologia Granderè una tecnologia basata sulla trasmissione delle informazione. Gli apparecchi denominati “vitalizzatori dell’acqua” dispongono al loro interno di camere riempite con “acqua

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25 - Metodo Grander per la “Vitalizzazione” dell’Acqua

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d’informazione”. All’acqua che passa attraverso l’apparecchio vengono trasmesse oscillazioni (informazioni) senza che vi sia contatto con “l’acqua d’informazione”. Non è quindi l’energia stessa ad essere trasmessa ma l’informazione. L’acqua di rete, che in seguito ai diversi influssi ambientali, ma anche a quelli dovuti all’inquinamento ambientale ed elettromagnetico, ha perso energia, viene “vitalizzata”. Nell’acqua vitalizzata si forma una struttura particolarmente forte tale da renderla resistente agli agenti esterni e può così rigenerarsi ricostruendo la propria autentica memoria. All’acqua non viene né aggiunto né tolto nulla. Secondo Johann Grander le proprietà dell’acqua vitalizzata – con tutti gli effetti positivi per uomini, animali e piante – sono trasferibili ad ogni acqua:

Aumentato potere autopurificante; •Maggiore potere dissolvente; •Migliore comportamento microbiologico;•Maggiore stabilità anche in seguito a modificazione microbiologica•Migliori caratteristiche organolettiche: freschezza, sapore, odore•Buon impatto ecologico ed ambientale•

Applicazioniinnumerevoli sono ad oggi le applicazioni e gli esempi dell’efficienza del metodo Grander, dall’agricoltura, all’igiene, fino all’industria casearia, con riscontri inaspettati. Studi condotti sulla maturazione di formaggi prodotti utilizzando acque trattate con metodo Grander, indicano curve di sviluppo di acidità più omogenee e costanti, studi sulla coltivazione di verdure sfruttando acqua vitalizzata hanno dimostrato che è possibile ottenere ortaggi con un una maggior vigoria e resa produttiva oltre che con un più alto tenore in componenti secondarie.

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26 - Estrazione a Ultrasuoni

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APPROFONDIMENTI

Estrazione a Ultrasuoni

Estratti acquosi concentrati: tecnica e metodologia estrattiva

METODO DI ESTRAZIONE: UltrasuoniSOLVENTE IMPIEGATO: Acqua vitalizzata CONSERVANTI: NessunoTEMPO DI ESTRAZIONE: 4 ore circaTEMPERATURA DI ESTRAZIONE: Temperatura Ambiente

Metodo di preparazioneIl vegetale, o la composizione di più vegetali, certificati conformi al Decreto Ministeriale 27 agosto 2004 e ai requisiti della Farmacopea Ufficiale della Repubblica (sezione “droghe vegetali: disposizioni generali”), viene inserito nell’estrattore ad ultrasuoni con solvente acqua vitalizzata e tenuto sotto vigorosa agitazione per almeno 2 ore.

Vengono attivati i generatori di ultrasuoni regolando la frequenza ed il tempo di estrazione in base alla tipologia ed alle caratteristiche del vegetale. Gli ultrasuoni sono onde sonore di frequenza superiore a quella più alta mediamente udibile dall’orecchio umano (circa 20 KHz) che permettono la lisi rapida e completa delle pareti cellulari.L’estrazione si realizza grazie alla creazione di forze di stiramento che operano la disgregazione e la rottura meccanica delle pareti cellulari favorendo la fuoriuscita del materiale dal citoplasma/succo vacuolare. La riduzione delle particelle operata dalla cavitazione ultrasonica aumenta in modo significativo la superficie di contatto solido/liquido. L’azione meccanica svolta dagli ultrasuoni aumenta la diffusione del solvente nei tessuti ed opera la rottura delle pareti cellulari per forza di cavitazione e stiramento.

I fenomeni fisici che spiegano il funzionamento degli ultrasuoni sono tre:• Aumento dell’energia cinetica delle molecole che si trovano all’interno della matrice solida • Aumento della velocità di diffusione delle sostanze estratte in tutta la massa del liquido estraente in modo tale da evitare delle zone di sovrassaturazione in prossimità del solido da estrarre. • Cavitazione: creazione ripetuta di microbolle all’interno di un liquido, a cui segue la loro implosione.

L’impiego degli ultrasuoni consente l’estrazione totale di tutti i principi attivi del vegetale (siano essi principi idrosolubili, liposolubili, oli essenziali, sali minerali, aminoacidi, oligoelementi o vitamine) senza l’impiego di calore o solventi organici, così da preservare l’integrità del fitocomplesso che viene interamente ceduto all’acqua.

Una volta terminato il processo di estrazione, i vegetali esauriti vengono torchiati ed eliminati mediante centrifugazione e filtrazione ottenendo la soluzione estrattiva.

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27 - Estrazione a Ultrasuoni

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Questa tecnologia permette di ottenere prodotti completi di tutte le loro proprietà fisiosiologiche ed organolettiche oltre che di tutti i loro principi attivi sia primari che secondari. I vantaggi ottenuti con l’estrazione ad ultrasuoni si possono riassumere in tre punti fondamentali: • estrazione totale a temperatura ambiente, non superiore ai 35°C; ciò evita la denaturazione dei principi attivi contenuti che in tal modo restano intatti. • tempo di contatto minimo tra droga e liquido di estrazione utilizzato; ciò riduce al minimo la possibilità di eventuali inquinamenti casuali nel fitoestratto finale ottenuto. • Abbattimento della carica batterica, grazie alla naturale azione di disgregazione della cellula batterica operata degli ultrasuoni.

Acqua vitalizzataL’acqua matura che sgorga dalle rocce viene canalizzata per l’erogazione e la distribuzione subendo danni provocati da vari fenomeni, quali la pressione delle tubazioni, l’incanalamento rettilineo, l’immissione di sostanze chimiche e metalli pesanti. Con il procedimento di vitalizzazione dell’acqua secondo Johann Grander, basato soprattutto sulla combinazione di diverse onde magnetiche, si riporta l’acqua ad avere un numero maggiore di oscillazioni, in modo da compensare la perdita di energia e di informazioni riacquistando la sua memoria d’origine cioè di acqua di sorgente. Il processo da noi utilizzato è in grado di promuovere un’acqua vitalizzata. I prodotti preparati impiegando acqua vitalizzata presentano i seguenti vantaggi:• Maggiore stabilità anche in seguito a modificazione microbiologica• Migliori caratteristiche organolettiche: freschezza, sapore, odore• Migliore conservabilità• Maggiore morbidezza e tollerabilità sulla pelle• Buon impatto ecologico ed ambientale

Fasi di lavorazione1 Vegetale Certificato Conforme D.M. 27 agosto 2004 e F.U.I. droghe vegetali

2 ESTRAZIONE A ULTRASUONI a temperatura ambiente

3 TORCHIATURA

4 CENTRIFUGAZIONE/ FILTRAZIONE

5 CONTROLLO Analisi: Chimico-Fisica, Microbiologica, Organolettica

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28 - Estrazione a Ultrasuoni

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Particolare della consolle di controllo: la consolle permette di gestire tutti i parametri di estrazione in modo immediato; da qui possono essere regolati la durata del processo, la velocità di agitazione, la frequenza degli ultrasuoni

Particolare dell’interno in esercizio: dopo due ore circa dall’avvio del processo è già possibilie notare come l’acqua di estrazione si sia “caricata” dei principi attivi del vegetale. La soluzione estrattiva si presenta già densa ed intensamente colorata.

Particolare dell’interno a vuoto:sono visibili i generatori di ultrasuoni (o piastre) e l’agitatore ad elica

Estrattore ad ultrasuoni: l’estrattore è costituito di un serbatoio di forma cilindrica in acciaio inox con capacità di esercizio pari a 300 litri, nei cui punti mediani sono inseriti quattrro generatori di ultrasuoni controllati da un’ apposita consolle.

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29 - AdapthaDol

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AdapthaDol Integratore alimentare in forma liquida utile per portare sollievo in stati di tensione nervosa.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, all'occorrenza nell'arco della giornata (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Spiraea (Filipendula ulmaria) Sommità, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Bromelina da estratto secco di Ananas (Anans comosus) 250 GDU, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido CitricoSENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

TENORE DEI NUTRIENTIDEL PRODOTTO

ea: estratto acquoso es: estratto secco

g pe

r 10

0 gr

mg

per

dose

max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Spiraea ea 1,5 30Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Ananas es 0,5 10Mangostano es 0,1 2

DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

&

Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

dolper alleviaregli statidi tensione nervosa

dapthaspray adattogeno

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30 - AdapthaDol

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Spray adattogeno

AdapthaDol

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’ Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

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EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

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SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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36 - AdapthaDol

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Funzionalizzanti

Spirea UlmariaSpiraea Ulmaria

Tradizione erboristica/popolare: nel medioevo la Spirea Ulmaria era un’erba comune e prediletta. Gerard scrisse nel suo Herball (1597) che “l’odore da questa fonte rende il cuore felice e gioioso e delizia i sensi”. L’acido salicilico isolato dalla pianta è stato per la prima volta sintetizzato nel 1890 e usato per creare l’aspirina. Era inoltre una delle erbe maggiormente sacre ai Druidi, ma non è noto se fosse anche usata come medicina. E’ stata per lungo tempo un rimedio popolare in molte zone d’Europa. Nicholas Culpeper scrisse nel 1652 che “essa bollita nel vino aiuta rapidamente coloro che hanno le coliche e arresta la diarrea”. Utilizzata per problemi gastrici e patologie infiammatorie come l’artrite.

Azioni: analgesica, antiacida, antinfiammatoria, antisettica urinaria leggera, antiulcerogenica, astringente.

Azione neutralizzante: contrasta l’iperacidità gastrica. I decotti di fiori di Filipendula (1:10; 1:20) hanno una dimostrata attività preventiva dell’ulcera indotta da agenti ulcerogeni come aspirina ed etanolo, ed hanno ridotto l’effetto ulcerogenico del legamento del piloro.

Azione antinfiammatoria: i glicosidi fenolici come la salicina possiedono gli effetti antiinfiammatori tipici dei salicilati. Il contenuto in derivati dell’acido salicilico e in flavonoidi supporta quindi gli osservati effetti antinfiammatori, analgesici, antispasmodici e antibatterici della droga. Notevole è la sua azione come diuretico, sfavorendo la ritenzione idrica e la formazione di accumuli adiposi.

Costituenti principali: glucosidi flavonoici: quercetina, spiraeoside (quercetin-4’-glucoside), kempferolo; glucosidi fenolici (salicilati), salicilaldeide, polifenoli (tannini).

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37 - AdapthaDol

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spiraeoside (quercetin-4’-glucoside)

Olio essenziale: aldeide salicilica (75%), salicilato di etile, salicilato di metile, I. metossibenzaldeide, ecc. Glicosidi fenolici: spireina, monotropina, gaultherina. II. Flavonoidi: spiroside, rutina, iperoside, avicularina. III. Polifenoli: soprattutto tannini. IV. calconi, acidi fenilcarbossilici, acido ascorbico.V.

Indicazioni: l’olmaria è uno dei rimedi antinfiammatori e analgesici più delicati sulle mucose gastriche ed è spesso utilizzato nel trattamento di manifestazioni infiammatorie dolorose come dolori reumatici, mal di testa, mal di denti. Anche usato come depurativo.

Page 38: Adaptha Technical ITA

38 - AdapthaDol

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AnanasAnanas Sativus

Tradizione erboristica/popolare: scoperta dai colonizzatori nei Tropici americani, venne quasi subito introdotta in Europa, ma date le difficoltà e la lunghezza delle prime traversate dell’Oceano fu solo nel 1733 che si poté festeggiare il primo frutto di ananas nella vecchia Europa. Le coltivazioni in Italia cominciarono a Napoli, poi nell’importante serra della Villa Reale di Monza, sotto Umberto I. Da lì si diffuse nelle serre della Lombardia e del Piemonte, del Veneto e della Toscana.

Azioni: la bromelina contenuta nell’ananas fu il primo enzima proteolitico (cioè capace di scindere le proteine) individuato. Tale enzima è dotato della capacità di degradare in qualche minuto l’equivalente in proteine di 1.000 volte il suo peso. Presenta un forte potere antiedemigeno. L’attività della bromelina nel contrasto ai processi infiammatori è nota e studiata da tempo; ad oggi tuttavia non è noto un meccanismo d’azione univoco. Diversi studi evidenziano un’attività di supporto in caso di infiammazioni acute o croniche.

Costituenti principali: sostanze azotate, acido citrico, Bromelina.

Indicazioni: manifestazioni edematose, stati infiammatori, disinfiltrante coadiuvante nel trattamento della cellulite.

Page 39: Adaptha Technical ITA

39 - AdapthaVit

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vitcon pappa reale fresca

dapthaspray adattogeno

DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

&

AdapthaVit Integratore alimentare in forma liquida a base di vegetali e pappa reale fresca, fonte naturale di vitamine e minerali.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, all'occorrenza nell'arco della giornata (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Alfalfa (Medicago sativa) Parti aeree, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Pappa reale fresca 0,5%, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido Citrico.SENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

TENORE DEI NUTRIENTIDEL PRODOTTO

ea: estratto acquoso es: estratto secco

g pe

r 10

0 gr

mg

per

dose

max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Alfalfa succo 1,5 30Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Pappa Reale fresca 0,5 10Mangostano es 0,1 2

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40 - AdapthaVit

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Spray adattogeno

AdapthaVit

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’ Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

Page 41: Adaptha Technical ITA

41 - AdapthaVit

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EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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42 - AdapthaVit

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BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

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SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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45 - AdapthaVit

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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46 - AdapthaVit

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Funzionalizzanti

Pappa reale

La pappa reale è uno dei cinque prodotti dell’alveare, congiuntamente a miele, polline, propoli e cera. E’ una sostanza gelatinosa, di color paglierino, dal sapore acidulo, molto concentrata e che viene elaborata dalle api nutrici di età compresa tra i 5 e i 14 giorni. La pappa reale rappresenta l’alimento esclusivo di tutte le larve sino al secondo giorno di vita; dal terzo giorno le comuni larve vengono nutrite di miele e polline mentre la larva destinata a diventare ape regina continuerà a nutrirsi per tutta la vita con questa sostanza nobile. E’ proprio l’alimentazione a base di questa gelatina il segreto della straordinaria longevità dell’ape regina, che vive fino a 4/5 anni contro circa 40/45 giorni o 4/5 mesi in inverno di una normale ape operaia.La Pappa reale o gelatina reale è stata ignorata per molto tempo dal mondo scientifico ed è solo nel XVII secolo che lo scienziato olandese Swammerdam la cita per la prima volta nella sua “Bibbia della Natura”. Nel tardo ‘700 viene coniato il termine “gelatina reale” e viene osservato il suo utilizzo per nutrire larve e ape regina. Il termine “gelatina reale” è di uso comune in molti Paesi stranieri (royal jelly, gelée royale, jalea real, ecc…) mentre in Italia si continua a preferire al momento il termine pappa reale. Considerata uno dei più completi alimenti naturali, contiene acqua (65%), proteine (12%), glucidi (15%), lipidi (5%) e altre sostanze come aminoacidi vitamine (vitamine gruppo B ed in particolare Vitamina B5 o acido Pantotenico, vitamina A, C, D), minerali ed oligoelementi (sodio, cromo, manganese, nichel, fosforo, rame, zolfo, selenio, calcio, ferro, potassio, silicio), acidi grassi insaturi.Alla ricchezza della sua composizione è dovuta l’azione tonica ed energetica, utile nei casi di astenia, di affaticamento fisico e di stanchezza mentale.

Page 47: Adaptha Technical ITA

47 - AdapthaVit

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

AlfalfaMedicago sativa

L’alfa alfa è stata per millenni il segreto della longevità di alcuni animali per l’alto contenuto di nutrienti. Grazie alla ricchezza di proteine (il 18%, 5% in più delle uova e 15% in più del latte) vitamine, minerali, aminoacidi ed oligoelementi, viene apprezzata per le proprietà nutritive e remineralizzanti. Ad oggi all’erba medica vengono attribuite svariate attività. In quanto ricca di vitamine e minerali è un rimedio ricostituente e preventivo. Stimola l’appetito soprattutto nei bambini, utile nelle convalescenze, nell’anemia, nelle emorragie nell’osteoporosi. Rafforza unghie e capelli. Essendo ricca di aminoacidi (le basi per costruire le proteine nell’organismo) agisce da anabolizzante naturale. Aiuta a prevenire l’invecchiamento precoce, a prevenire l’arteriosclerosi, inoltre l’impiego di questa pianta nell’osteoporosi come remineralizzante è suggerito dalla presenza di fitoestrogeni (cumestrolo) e di Sali minerali: Ca, P, Fe, Zn, Cu, Se, Si. Ha una attività tonica soprattutto a livello sessuale. Aumenta la resistenza alle malattie. Regola la produzione ormonale femminile. Ha una attività antiemorragica grazie alla presenza di vitamina K naturale.

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48 - AdapthaAge

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

&

AdapthaAge Integratore alimentare in forma liquida ad azione antiossidante e anti-aging.Utile per proteggere cellule e tessuti dai danni causati dai radicali liberi.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, all'occorrenza nell'arco della giornata (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Curcuma (Curcuma longa) Rizomi, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido Citrico. SENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

TENORE DEI NUTRIENTIDEL PRODOTTO

ea: estratto acquoso es: estratto secco

g pe

r 10

0 gr

mg

per

dose

max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Curcuma ea 2,0 40Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Mangostano es 0,1 2

Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

agead azioneantiossidantee anti-aging

dapthaspray adattogeno

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49 - AdapthaAge

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Spray adattogeno

AdapthaAge

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’ Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

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SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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Funzionalizzanti

CurcumaCurcuma longa

Il termine STRESS OSSIDATIVO identifica la modificazione del normale equilibrio intracellulare tra sostanze ossidanti, prodotte fisiologicamente durante i processi metabolici e il sistema di difesa antiossidante che svolge la funzione di neutralizzarle [Sies (1985)]. Il sistema antiossidante comprende meccanismi enzimatici e meccanissmi non-enzimatici. Tra i primi vi sono la superossidodismutasi, la catalasi e il glutatione. Tra le sostanze non enzimatiche ricordiamo la Vitamina E, la Vitamina C, i carotenoidi, i polifenoli, le antocianine, ecc. Le principali specie ossidanti sono rappresentate dai radicali liberi, sostanze derivate dall’ossigeno molecolare, caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati. Le specie reattive dell’ossigeno (ROS), come H2O2, e i radicali OH° e O2°, in condizioni normali, svolgono importanti funzioni fisiologiche intervenendo nei processi di crescita e morte della cellula nelle risposte infiammatorie, ma possono anche causare un vasto danno cellulare; il bilancio tra funzioni fisiologiche e danno è determinato dal relativo rapporto tra produzione e rimozione dei ROS. Normalmente, queste specie sono rapidamente rimosse prima che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente morte. Numerosi processi fisiologici e patologici (infiammazioni, infezioni, la carcinogenesi, l’invecchiamento, carenze vitaminiche, dismetabolie), ed altrettanti fattori ambientali possono sbilanciare la produzione di sostanze ossidanti e compromettere il sistema di difesa antiossidante e compromettere di riflesso i principali componenti cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA, con tutte le funzioni ad esse connesse. Oltre alle normali reazioni biochimiche di ossidazione cellulare, contribuiscono alla formazione dei radicali liberi:

alcune disfunzioni e stati patologici;1. la riduzione dell’apporto di sangue ai tessuti;2. le diete troppo ricche di proteine e di grassi animali saturi;3. gli alimenti non tollerati;4. eccessi di ferro che, nella prima fase della trasformazione, causa la liberazione 5.

del radicale ossidrile dal perossido di idrogeno;

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l’azione dei gas inquinanti e delle sostanze tossiche in genere (monossidi di 6. carbonio, metalli pesanti, idrocarburi);

il fumo di sigaretta;7. l’eccesso di alcool;8. le radiazioni ionizzanti e quelle solari (ozono in eccesso e raggi UVA e UVB). 9.

Le radiazioni solari inducono sulla pelle processi di fotoossidazione che degradano gli acidi grassi polinsaturi delle membrane cellulari e conseguente formazione di radicali liberi;taluni farmaci;10. l’attività fisica intensa, sia di resistenza organica che di forza muscolare, 11. causa un incremento notevole delle reazioni che utilizzano l’ossigeno (aumento della respirazione polmonare e dell’attività dei mitocondri delle cellule muscolari, ecc.) e conseguente surplus di formazione di perossido di idrogeno.

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Questo fenomeno è stato associato strettamente ad una serie di patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)]. Le sostanze antiossidanti riportano l’equilibrio chimico nei radicali liberi grazie alla possibilità di fornire loro gli elettroni di cui sono privi. L’organismo umano si difende naturalmente dai radicali liberi producendo degli antiossidanti endogeni come la superossido dismutasi, la catalasi e il glutatione. Superata una certa soglia è necessario un apporto esterno di antiossidanti. I principali sono:

Pigmenti vegetali: polifenoli, bioflavonoidi;•Vitamine: vitamina C, vitamina E, betacaroteni (provitamina A);•Micronutrienti ed enzimi: selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, ecc.).•

Una delle piante più studiate negli ultimi anni per gli effetti antiossidanti e antinfiammatori riscontrati a vari livelli è la curcuma assieme al suo principio attivo curcumina. La curcuma è una radice tradizionalmente impiegata nell’ayurveda. Uno studio statunitense dimostra che questa radice frena la crescita del melanoma (un tumore della pelle) e favorisce l’apoptosi (la morte, cioè, delle cellule tumorali): secondo quanto riportato dalla rivista “Cancer Research”, un gruppo di ricercatori del New Jersey ha proposto l’impiego della spezia anche per la cura del tumore alla prostata. La curcumina è il principio attivo principale della curcuma. La curcumina ha potenti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e si è rivelata utile in tal senso contro problematiche come artrite, asma e sindrome del colon irritabile, e nelle lesioni precancerose della bocca. Studi condotti sulla curcumina ne hanno dimostrato la capacità di bloccare in modo estremamente efficiente la propagazione dei radicali liberi, limitando i danni al DNA, alle strutture cellulari e ai tessuti.

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DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

&

AdapthaCalm Integratore alimentare in forma liquida per recuperare il fisiologico benessere mentale e fisico.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, all'occorrenza nell'arco della giornata (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Ginseng (Panax ginseng) Radici, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido Citrico. SENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

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ea: estratto acquoso es: estratto secco

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max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Ginseng ea 2,0 40Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Mangostano es 0,1 2

Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

calmper recuperareil fisiologico benesserementale e fisico

dapthaspray adattogeno

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Spray adattogeno

AdapthaCalm

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’ Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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61 - AdapthaCalm

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

Page 62: Adaptha Technical ITA

62 - AdapthaCalm

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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63 - AdapthaCalm

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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64 - AdapthaCalm

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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65 - AdapthaCalm

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Funzionalizzanti

GinsengPanax ginseng

Il Ginseng è la più famosa fra tutte le erbe della medicina tradizionale cinese e l’adattogeno per antomasia. Il nome, che in cinese significa “simile all’uomo” (jen-shen), deriva dalla particolare forma della radice che ricorda il corpo umano, con un fittone centrale da cui si diramano radichette che suggeriscono l’idea di braccia e gambe, mentre Il nome scientifico Panax ginseng deriverebbe da Panacea, dea greca della guarigione. Cresce spontaneo nelle zone montuose comprese fra Corea del Nord e Manciuria. E’ apprezzato per i suoi notevoli benefici salutistici da circa 7000 anni ed era così venerato che in passato si combatterono guerre per il controllo delle foreste in cui cresceva. Un medico arabo portò il Ginseng in Europa nel IX secolo, ma la sua capacità di migliorare il vigore e la resistenza allo stress divennero conoscenza comune in Occidente solo nel XVIII secolo.Nella medicina popolare cinese veniva impiegata diffusamente come tonico e rivitalizzante per favorire la salute e la longevità. Svariati studi sono stati dedicati all’analisi dei principi attivi del Ginseng. In particolare, negli anni Cinquanta sono state condotte in tutto il mondo numerose ricerche per determinare se le proprietà attribuite al Panax Ginseng fossero leggenda o realtà. Ad oggi disponiamo di ricerche in quantità sufficiente per sostenere che il Panax Ginseng possiede un’attività adeguata alla sua fama quasi leggendaria.L’azione meglio conosciuta di questa pianta è sicuramente quella sul sistema nervoso centrale, dove si è notato un netto incremento dell’attività elettrica delle cellule della corteccia cerebrale. Il ginseng viene definito uno “psicotonico” per le sue attività stimolanti del sistema centrale (SNC) e toniche. Infatti non solo migliora l’organismo dal punto di vista fisico, ma influenzando positivamente gli stati depressivi, migliora anche il rendimento e la concentrazione. Interessante è l’effetto di potenziamento dei ginsenosidi, sull’azione dell’NGF (Nerve growth factor), che porta ad un aumento della vita media dei neuroni corticali. Studi condotti in soggetti trattati con Ginseng hanno dimostrato miglioramenti della memoria, della capacità di apprendimento, dell’attenzione e anche del tono dell’umore.

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lifeaiuta fisiologicamentel’organismo a difendersi dalle aggressioni esterne

dapthaspray adattogeno

DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

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AdapthaLife Integratore alimentare in forma liquida. Aiuta fisiologicamente l’organismo a difendersi dalle aggressioni esterne.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, all'occorrenza nell'arco della giornata (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Damiana (Turnera diffusa) Erba, Ortica (Urtica dioica) sommità, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido Citrico.SENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

TENORE DEI NUTRIENTIDEL PRODOTTO

ea: estratto acquoso es: estratto secco

g pe

r 10

0 gr

mg

per

dose

max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Damiana ea 1,0 20Ortica ea 1,0 20Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Mangostano es 0,1 2

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Spray adattogeno

AdapthaLife

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’ Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

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EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

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SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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72 - AdapthaLife

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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73 - AdapthaLife

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Funzionalizzanti

DamianaTurnera diffusa

La Damiana è un rimedio tradizionale del popolo Maya. Ha un sapore fortemente aromatico e leggermente amaro. Le foglie sono usate per aromatizzare le bevande ed in Messico si usano come sostitutivo del tè. La Damiana ha una lunga storia nell’uso medicinale erboristico è usata come tonico, come diuretico e lassativo. Viene utilizzata anche per il trattamento di depressione, ansia, problemi legati al ciclo femminile e ulcere gastriche. In Messico viene inoltre usata per l’asma, la bronchite, il diabete, la dissenteria, la dispepsia, le emicranie. Agisce da stimolante psicofisico migliorando il tono dell’umore.I suoi principi attivi sono contenuti nelle foglie che contengono, tra l’altro, tannini, flavonoidi e la damianina una sostanza marrone di sapore amaro.La Turnera è inserita nel formulario nazionale degli Stati Uniti, come afrodisiaco e come rimedio per l’impotenza e la frigidità, e nella farmacopea britannica, indicata come rimedio per neurosi, impotenza, frigidità, ansia da prestazione ed esaurimento nervoso. Si trova frequentemente in associazione con altre erbe come coadiuvante.A parte la sua nomea come tonico sessuale, ha sempre avuto un ruolo centrale nei paesi d’origine come tonico generale dell’organismo, utile nei casi di debilitazione, depressione ed ansia ed in generale indebolimento del sistema nervoso centrale.

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74 - AdapthaLife

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OrticaUrtica dioica

L’ortica (Urtica dioica L.) è una pianta erbacea annua o biennale dotata di peli urticanti appartenente alla famiglia delle Urticaceae tipica del Nord America e dell’Europa. Le foglie contengono polifenoli, sali di potassio, acido salicilico, oligoelementi e vitamine. L’estratto di foglia viene utilizzato tradizionalmente per il suo effetto diuretico, dovuto alla presenza di sali minerali e flavonoidi, e per il suo effetto ricostituente. Nella medicina popolare le foglie di Ortica sono usate in somministrazione orale per la loro attività “emopoietica”. Nelle foglie di Urtica dioica sono presenti elevate concentrazioni di sali minerali, in particolare potassio (21 mg/g), calcio (49 mg/g), magnesio (4,8 mg/g), silicati. Sono inoltre presenti acidi organici; proteine (23-24% della pianta secca); aminoacidi liberi; ammine; flavonoidi (glicosidi della quercetina, del kempferolo e dell’isoramnetina); cumarine (scopoletina); β-sitosterolo, β-sitosterolo-glicoside e derivati stearilici; lignani; clorofille (clorofilla A e B) e loro prodotti di degradazione; carotenoidi (tra cui ß-carotene e xantofilla); vitamine (tra le quali, la vitamina C, le vitamine del gruppo B, la vitamina K); tannini. L’alto potere nutrizionale di questa pianta la rende utile in caso di anemia o condizioni di debilitazione.Studi condotti sui principi attivi della classe delle lectine contenuti in questa pianta hanno evidenziato che gli estratti contenti lectine agiscono da attivatori specifici dei linfociti T, con effetto simile a quello di altre sostanze dotate di azione immunostimolante.

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75 - AdapthaSlim

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slima supporto di un regime dietetico ipocalorico

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AdapthaSlim Integratore alimentare in forma liquida a supporto di un regime dietetico ipocalorico.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, al mattino a digiuno e prima dei due pasti principali (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Te Verde (Camellia sinensis) Foglie, Guaranà (Paullinia cupana) Semi, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido Citrico.SENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

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Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Il prodotto deve essere impiegato nell’ambito di una dieta ipocalorica adeguata seguendo uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica. Se la dieta viene seguita per periodi prolungati, superiori alle tre settimane, si consiglia di sentire il parere del medico. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

TENORE DEI NUTRIENTIDEL PRODOTTO

ea: estratto acquoso es: estratto secco

g pe

r 10

0 gr

mg

per

dose

max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Te Verde Fgl ea 1,0 20Guarana' Semi ea 1,0 20Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Mangosten es 0,1 2

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76 - AdapthaSlim

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Spray adattogeno

AdapthaSlim

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’ Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

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SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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Funzionalizzanti

Tè VerdeCamelia sinensis

Il consumo di The quale bevanda è secondo al mondo solo a quello dell’acqua. Noto fin dall’antichità alle popolazioni orientali e coltivato fin dalle più remote epoche, in Cina e Giappone si sono sviluppati veri e propri rituali per la preparazione del Tè verde. Oltre ad essere una bevanda molto gradevole, il Tè è anche una pianta medicinale di grande interesse, tradizionalmente utilizzata in medicina Cinese come stimolante, diuretico e astringente intestinale e nella medicina ayurvedica come astringente, diaforetico, digestivo, tonico nervoso, attualmente gode di grande considerazione per le caratteristiche stimolanti, toniche e antiossidanti.Recentemente è stato osservato che l’impiego di estratti ottenuti dalle parti aeree non fermentate di Camellia sinensis (tè verde) determina un aumento del dispendio energetico basale. Questo effetto termogenico, giustifica l’impiego del tè verde a supporto di regimi dietetici volti al controllo del peso.

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GuaranàPaullinia cupana

Il Guaranà (Paullinia cupana) è una pianta rampicante sempreverde tipica del Sudamerica, in particolare, della regione amazzonica. I semi contengono derivati xantinici, principalmente caffeina, inoltre altri composti strutturalmente simili alla caffeina, come teofillina, teobromina. Sono inoltre presenti polifenoli (catechine ed epicatechine). Gli indios assumono il guaranà in polvere diluito in acqua; ne fanno uso specialmente in occasione di eventi rituali, per affrontare le fatiche e i digiuni durante la caccia, e soprattutto quando devono prendere decisioni importanti, affinché ispiri loro creatività, armonia e pace.L’azione della Paullinia cupana è simile a quella del caffè, del quale è notevolmente più ricca in tannino ed in caffeina (da 2 a 5 volte). Il guaranà agisce prevalentemente sul sistema nervoso centrale e sull’apparato cardiovascolare. A livello cerebrale provoca stimolazione delle cellule della corteccia cerebrale, col risultato di aumentare l’attenzione, la memoria, le performance mentali in genere e di diminuire la sensazione di fatica. L’effetto della Paullinia cupana sembra legato ad una aumentata disponibilità di glucosio per l’attività muscolare.L’uso di Guaranà stimola l’attività degli enzimi deputati alla mobilitazione dei grassi. Ciò porta ad un aumento della lipolisi, con effetti positivi sulla riduzione dei depositi di adipe sottocutaneo.

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tona base di vegetalinoti per l’attivitàtonificante energizzante

dapthaspray adattogeno

DENPAS S.r.l. 37047 S. Bonifacio Verona (Italy)www.denpas.it

&

AdapthaTon Integratore alimentare in forma liquida a base di vegetali tradizionalmente noti per l’attività tonificante-energizzante.Istruzioni per l'uso. Nebulizzare direttamente sotto la lingua e nel cavo orale da 5 fino ad un massimo di 10 volte, all'occorrenza nell'arco della giornata (pari ad un massimo di 2 g di prodotto). Gustare bene in bocca.Ingredienti. Acqua, Echinacea (Echinacea angustifolia) Radici, Eleuterococco (Acanthopanax senticosus) Radici, Biancospino (Crataegus oxyacantha) Fiori e Foglie, Melograno (Punica granatum) Frutti, Pompelmo (Citrus grandis) Frutti, Schizandra (Schisandra chinensis) Frutti, Uncaria (Uncaria tomentosa) Radici, Sorbo (Sorbus aucuparia) Frutti, Rodiola (Rhodiola rosea) Radici, Mangosten (Garcinia Mangostana) Frutti; Acidificante: Acido Citrico.SENZA CONSERVANTI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

30ml

TENORE DEI NUTRIENTIDEL PRODOTTO

ea: estratto acquoso es: estratto secco

g pe

r 10

0 gr

mg

per

dose

max

Echinacea ea 9,4 188Eleuterococco ea 7,5 150Biancospino ea 5,0 100Melograno succo 4,6 92Pompelmo succo 3,5 70Schizandra ea 2,5 50Uncaria Tomentosa ea 2,0 40Sorbo ea 1,0 20Rodiola es 1,0 20Mangostano es 0,1 2

Agitare prima dell’uso. La presenza di un leggero sedimento è caratteristica intrinseca del prodotto. Si raccomanda di attenersi alle dosi indicate e di non eccedere nell’uso. L’utilizzo degli integratori alimentari non è da intendersi quale sostituto di una dieta variata. Non assumere il prodotto in gravidanza. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.Una volta aperto consumare entro 30 gg.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Spray adattogeno

AdapthaTon

Adattogeni

EchinaceaEchinacea angustifolia

Famiglia: Compositae

Sinonimi: rudbeckia, pigna rossa.

Parte utilizzata: radici.

Tradizione erboristica e popolare: l’Echinacea è una pianta adattogena che permette di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni stimolando il sistema immunitario. Originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale, l’Echinacea è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà immunostimolanti. I Nativi Americani impiegano l’echinacea per le proprietà depuratrici del sangue e per il trattamento di numerose condizioni: infezioni, ferite, eczemi, reumatismi, sifilide, emorroidi e anche come antidolorifico generico. All’inizio del Novecento gli erboristi europei e americani usavano questa pianta per trattare il morso della vipera e alcune malattie infettive quali il tifo e la difterite. Negli anni ’20 perse popolarità con l’arrivo dei farmaci di sintesi, tuttavia ad oggi rappresenta uno dei rimedi maggiormente usati per rafforzare le difese naturali dell’organismo, in particolare contro i malesseri di stagione tipo il raffreddore, l’influenza, la tosse e le allergie stagionali.

Costituenti principali: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico. Olio essenziale: composti poliacetilenici, N-isobutilammidi. Polisaccaridi ad alto peso molecolare.

Attività: adattogena a carattere immunostimolante, generalmente indicata nei problemi legati a malanni invernali, tonica.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

EleuterococcoAcanthopanax senticosus Maxim

Famiglia: Araliacee

Sinonimi: Ginseng siberiano, arbusto del diavolo.

Parte utilizzata rizoma e radici.

Tradizione erboristica e popolare: il nome botanico della famiglia dell’eleuterococco è “Acantopanax” dove: Acanto significa spinoso”- Panax significa “panacea”. La storia moderna di questa pianta comincia con I.I. Brekham, negli anni ’40, che nel corso di ricerche per reperire un’alternativa al ginseng scoprì che l’eleuterococco offriva molti dei benefici del più famoso prodotto cinese e coreano. Ricerche successive, sia di scienziati sovietici sia cinesi hanno mostrato che l’eleuterococco è un tonico-adattogeno con caratteristiche peculiari spesso anche superiori a quelle della radice cinese (ad esempio a livello del sistema immunitario). Famoso rimane l’impiego per le perfomance degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e per i cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio. L’eleuterococco viene tradizionalmente indicato come tonico per rinforzare il corpo durante gli sforzi e come rimedio contro la debilitazione e la tendenza a diminuire la capacità lavorativa e la concentrazione, e durante la convalescenza. Possiede anche un’azione immunostimolante generale.

Costituenti principali: eleuterosidi, polisaccaridi, composti fenolici (cumarine, lignani, acidi fenilpropanici).

Attività: adattogene, antiasteniche, antistress, toniche.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

BiancospinoCrataegus oxyacantha

Famiglia: Rosaceae.

Sinonimi: spino bianco, bossolin, spinapulce, calaringhe.

Parte utilizzata: fiori e foglie.

Tradizione erboristica e popolare: impiegato in Europa sin dal Medioevo, la medicina popolare indica il biancospino come rimedio sedativo del Sistema Nervoso Centrale e consigliato per disturbi cardiaci e circolatori. Gli erboristi occidentali lo considerano “cibo per il cuore” perché aumenta il flusso sanguigno al cuore e regolarizza il battito. E’ inoltre presente in diverse preparazioni medicinali contro l’insonnia e gli stati di nervosismo. Il biancospino manifesta una riconosciuta attività sedativa e miorilassante che lo rende particolarmente indicato negli stati di stress e di ansia. È stato dimostrato che la somministrazione comporta effetti calmanti sul SNC, risultando particolarmente indicato nelle turbe del sonno ed in situazioni caratterizzate da eccessiva emotività ed ansietà, nello stress e nella menopausa. È stato altresì accertato che la pianta contribuisce ad eliminare la componente emotiva di taluni stati ipertensivi. Gli studi effettuati mostrano un’importante attività sul sistema cardiocircolatorio con un reale miglioramento della resistenza allo sforzo.

Costituenti principali: flavonoidi tra cui iperoside e vitexina, composti triterpenici tra cui acido ursolico, amine, steroli; tannino e derivati purinici.

Attività: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico.

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La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

SchisandraSchisandra chinensis

Famiglia: Schisandraceae.

Sinonimi: Wu Wei Zi, Schizandra japonica.

Parte utilizzata: i frutti.

Tradizione erboristica e popolare: E’ un rampicante deciduo e sempreverde, di grande sviluppo, con fiori profumati e frutti simili a bacche, diffuso in Asia orientale e Nordamerica orientale ed introdotto nei giardini dell’Occidente intorno al 1850. Il nome Schisandra deriva dal greco skhisis, “separazione, fenditura”, e andros, “maschio”, in riferimento alla vistosa deiscenza delle due teche delle antere. Il nome cinese “Wu Wei Zi” significa “pianta dei 5 sapori” perché secondo il sistema medico tradizionale cinese questo vegetale contiene in se tutti e cinque i sapori che regolano gli effetti del cibo sul corpo. Esperimenti tendenti a dimostrare l’azione adattogena della Schisandra sono stati condotti in Unione Sovietica con volontari di varie professioni: piloti da caccia, telegrafisti, atleti e intellettuali. I risultati sono stati altamente positivi con un sensibile miglioramento delle prestazioni sia fisiche sia intellettuali con maggiore lucidezza nelle azioni e maggiore resistenza alla fatica.

Costituenti principali: schisandrine (metil-esteri di polifenoli) ad azioneAdattogena; lignani (7% a 19,2%); zuccheri; tannini; olio essenziale; acidi organici (acido citrico e tartarico); vitamine (vitamina C e E); minerali (rame, manganese); microelementi (nichel, zinco, tracce di titanio e argento).

Attività: disintossicante, tonica, astringente, adattogena, stimolante, epatoprotettrice antiossidante.

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89 - AdapthaTon

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

RodiolaRhodiola rosea

Famiglia: Crassulaceae.

Parte utilizzata: radice.

Sinonimi: radice d’oro.

Parte utilizzata: la radice.

Tradizione erboristica e popolare: usata tradizionalmente nei paesi nordici per aumentare la resistenza fisica e immunitaria e la longevità degli individui, la Rodiola ha una storia quasi leggendaria. In Siberia la radice veniva somministrata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani. La Rodiola, ritenuta un potente stimolante, rientrava nella formulazione di diverse pozioni d’amore; il principe ucraino Galitsky, vissuto nel XIII secolo, affermava di essere un grande amatore grazie alle radici di Rodiola. Gli imperatori Cinesi, che usavano la radice per curare diversissimi disturbi e malattie, inviarono per molti secoli spedizioni nella Siberia orientale alla ricerca delle zonein cui cresceva spontanea la Rodiola. I primi studi scientifici sulla Rodiola risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando pool di scienziati russi iniziarono ad osservare gli effetti di questa pianta; fu solo nei primi anni ’60 che le informazioni sui benefici e le proprietà della Rodiola furono resi pubblici al mondo occidentale.

Costituenti principali: composti fenolici glicosidici (rosavin, rosin, rosarin, salidroside), acidi organici (ossalico, citrico, malico, succinico, gallico),monoterpeni, beta-sitosterolo, oli essenziali, oligoelementi.

Attività: adattogena, antistress, utile nel controllo del peso corporeo quando associata ad una dieta equilibrata. Migliora la concentrazione, la lucidità e il potenziale mnemonico; indicata nel trattamento di astenie, depressioni, apatia, stress, debolezza muscolare e per ottimizzare le performances sportive riducendo la durata della fase di recupero.

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90 - AdapthaTon

La presente documentazione è riservata al solo corpo professionale. Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze al momento della redazione. L’utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare. Le informazioni riportate non devono essere intese come guida all’automedicazione. I fruitori sono invitati a discutere le informazioni con medici, farmacisti o personale sanitario autorizzato. Fatti, studi ed affermazioni sono il frutto di ricerca bibliografica condotta sulle singole droghe vegetali. Il redattore non si ritiene responsabile di refusi ed errori di battitura.

Frutti

MelogranoPunica granatum

prezioso concentrato di sostanze antiossidanti (polifenoli derivati dell’acido ellagico), acidi organici, minerali (calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo), vitamine (riboflavina, tiamina, vitamina B6, niacina, acido pantotenico, beta-carotene). Il succo del melograno abbina riconosciute proprietà antiossidanti, remineralizzanti e vitaminiche ad un gusto gradevole e rinfrescante.

PompelmoCitrus grandis

Ricco di flavonoidi, pectine, vitamine del gruppo B, vitamina C, acido pantotenico e acidi organici, possiede le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli agrumi.

MangostenGarcinia mangostana

La Garcinia mangostana, comunemente nota con il nome di Mangosteen (o Mangostano), è un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico appartenente alla Famiglia delle Guttifere ed ampiamente diffuso in paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii. I benefici di questo frutto dal sapore gradevolmente acidulo, sono stati recentemente messi in evidenza da studi che ne hanno dimostrato la spiccata azione antiossidante e immunomodulante.

SorboSorbus aucuparia

Il nome “aucuparia” (dal latino aiucupium: uccellagione) deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Le sorbe essiccate, nel passato, venivano amalgamate con la farina, per arricchire il pane nei momenti di carestia. Contenente derivati dell’acido parasorbico che determina l’attività antifungina e batteriostatica naturale.

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Funzionalizzanti

UncariaUncaria tomentosa

Grossa liana spinosa, dal fusto legnoso, che cresce nelle foreste pluviali del Centro e Sudamerica, dove è nota come “ Uña de Gato” per la forma delle spine. La corteccia (ricavata da radice e fusto) è un rimedio popolare assai utilizzato presso le comunità indigene amazzoniche come ricostituente, immunostimolate, antireumatico, nel trattamento della gastrite e della diarrea; la tribù Ashaninka, in Perù, sembra avere una tradizione secolare nell’uso di questa pianta. I principi attivi dell’Uncaria sono molto eterogenei: alcaloidi ossindolici, triterpeni, steroli, procianidine ed acidi organici; i primi sono considerati responsabili dell’azione immunostimolante, antinfiammatoria; gli steroli coadiuverebbero l’azione antinfiammatoria, mentre i componenti polifenolici si comporterebbero come antiossidanti. Apporta energia e coadiuva i vegetali tipicamente adattogeni in casi di affaticamento cronico, debolezza e esaurimento.