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40 41 Photo Lidia Costantini Lo stile libero del design Stella del nuoto, grande speranza azzurra alle prossime Olimpiadi di Londra, Federica Pellegrini racconta la sua casa ideale WHO’S WHO. F ederica Pellegrini è una delle punte di diamante della spedizione italiana alle Olimpiadi di Londra. Campionessa olimpica a Pechino nei 200 metri stile libero, campionessa mondiale nei 200 e 400 metri stile libero a Roma (2009) e Shanghai (2011), detentrice dei record mondiali su entrambe le distanze, è una delle icone del nuoto mondiale e tra le più grandi specialiste di sempre. Ama la moda, la pizza, predilige i film polizieschi e i thriller, è fidanzata con Filippo Magnini, altra star del nuoto azzurro. Appassionata di moda, di arte e in particolare di fotografia, Federica Pellegrini ama anche l’arredamento di design. “Mi incuriosiscono tantissimo sedie e poltrone”, dice. Qui è ritratta su un’icona del design moderno: il divano Bocca prodotto da Gufram. A DESTRA: la Pellegrini esulta dopo la vittoria nei 400 stile libero ai Mondiali di Roma 2009 con il primato del mondo di 3’59”15. IN ALTO: a Federica Pellegrini piace molto cucinare. “La mia cucina ideale? Ipermoderna”. Durston Saylor —Riccardo Bianchi e Franca Rottola AD PEOPLE/2 C ome atleta di rango mondiale, è stata ed è spesso in giro per il mondo. Dove abita adesso? A Verona. La trovo una città distante dal concetto del- le grandi metropoli, eppure ricca delle stesse opportunità. La sua è una casa provvisoria o una casa per sempre? È un investimento importante, che ho sostenuto con l’idea che Verona possa diventare un punto fermo della mia vita. È già pronta? La sta arredando? E come? Ho curato ogni dettaglio, confrontandomi con i miei genitori che ne hanno supervisionato realizzazione e messa in opera nei periodi in cui ero all’estero per allenamenti o gare. Sono molto fiera del risultato finale. C’è un angolo che le piace in modo particolare? Il guardaroba. Si sviluppa in altezza per quasi cinque metri con una scala a chiocciola interna, tipo biblioteca. Il proget- to era nella mia testa e l’architetto è stato bravo a metterlo in pratica. Dico spesso che nel mio guardaroba ci... dormirei. Ha degli oggetti, dei mobili, dei memorabilia che si porta sempre con sé, che “sopravvivono” a ogni trasloco? Tutti i quadri. Stanno accompagnando la mia vita e seguono i miei spostamenti. Aggiungo che ho una cura speciale per gli album fotografici. Le fotografie sono una mia passione e riguardarle ogni tanto mi dà un piacere unico. Com’è la sua casa ideale? La mia si avvicina molto al mio ideale di casa. Pur non es- sendo un vero e proprio loft, ha luminosità e spazi ampi in altezza. Sono qualità che contano molto per me. C’è uno stile di arredamento che le piace di più? Il Moderno. Le pareti: bianche o colorate? Bianche ovunque, prendendomi la licenza di qualche tratto di rosso qua e là. I pavimenti: parquet, marmo, pietra, piastrelle o moquette? Pietra nei bagni. E parquet ovunque. La cucina come deve essere? Grande, piccola, ipercontempo- ranea o un po’ traditional? A proposito, le piace cucinare? Ipercontemporanea. Elettrodomestici a induzione, tutti di ul- tima generazione. Cucino abbastanza e con la pratica faccio progressi, ma devo migliorare. Questione di tempo. Verrà. Il soggiorno: con o senza camino? Senza. Nella mia casa il camino è in terrazzo. I trofei dove li metteresti? Da nessuna parte, perché tengono tutto i miei genitori a casa a Spinea (Venezia). Lei è notoriamente una appassionata di moda: le piacciono anche i mobili di design? Trovo stupende alcune lampade. E mi incuriosiscono tantis- simo sedie e poltrone. Parliamo di Londra 2012. Ha già visto il Villaggio Olimpi- co? Ci racconti un po’ come si vive durante i giorni dei Giochi: la giornata tipo, le amicizie, quanto conta avere un alloggio in cui ci si sente bene... Il Villaggio non l’ho ancora visto, ci arriveremo solo qualche giorno prima. Rispetto all’Olimpiade di Pechino, a Londra non sarà necessario un periodo di ambientamento per smaltire la differenza di fuso orario. L’Olimpiade londinese avrà un’at- mosfera unica, ma devo dire che quando si è concentrati su un obiettivo ambizioso le prio- rità sono legate all’efficienza dei servizi. La pa- lazzina dove staranno tutti gli atleti azzurri mi hanno detto che è confortevole. Comunque io per dormire mi porterò un cuscino particolare che ormai mi accompagna sempre nelle gran- di manifestazioni. Quanto alla vita quotidia- na, si sta molto attenti all’alimentazione e la giornata tipo è scandita da allenamenti, pau- se per recuperare, qualificazioni e gare. Con quella giusta tensione che in un evento atteso quattro anni è necessario ci sia. © EPA/AlessandroDiMeo/Corbis La mia cucina ideale • PEOPLE PELLEGRINI ADR37 def.indd 40-41 12-06-2012 12:14:20

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La mia cucina ideale ome atleta di rango mondiale, è stata ed è spesso in giro per il mondo. Dove abita adesso? Pellegrini è una —Riccardo Bianchi e Franca Rottola 40 41 © EPA/AlessandroDiMeo/Corbis Durston Saylor Photo Lidia Costantini

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Lo stile libero del designStella del nuoto, grande speranza azzurra alle prossime Olimpiadi di Londra, Federica Pellegrini racconta la sua casa ideale

WHO’S WHO.

Federica Pellegrini è una

delle punte di diamante della spedizione italiana alle Olimpiadi di Londra. Campionessa olimpica a Pechino nei 200 metri stile libero, campionessa mondiale nei 200 e 400 metri stile libero a Roma (2009) e Shanghai (2011), detentrice dei record mondiali su entrambe le distanze, è una delle icone del nuoto mondiale e tra le più grandi specialiste di sempre. Ama la moda, la pizza, predilige i film polizieschi e i thriller, è fidanzata con Filippo Magnini, altra star del nuoto azzurro.

Appassionata di moda, di arte e in particolare di fotografia, Federica Pellegrini ama anche

l’arredamento di design. “Mi incuriosiscono tantissimo sedie e poltrone”, dice.

Qui è ritratta su un’icona del design moderno:

il divano Bocca prodotto da Gufram.

a destra: la Pellegrini esulta dopo la vittoria

nei 400 stile libero ai Mondiali di Roma 2009 con il primato

del mondo di 3’59”15. in alto: a Federica

Pellegrini piace molto cucinare.

“La mia cucina ideale? Ipermoderna”.

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—Riccardo Bianchi e Franca Rottola

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Come atleta di rango mondiale, è stata ed è spesso in giro per il mondo. Dove abita adesso?A Verona. La trovo una città distante dal concetto del-

le grandi metropoli, eppure ricca delle stesse opportunità.La sua è una casa provvisoria o una casa per sempre?

È un investimento importante, che ho sostenuto con l’idea che Verona possa diventare un punto fermo della mia vita.

È già pronta? La sta arredando? E come? Ho curato ogni dettaglio, confrontandomi con i miei genitori che ne hanno supervisionato realizzazione e messa in opera nei periodi in cui ero all’estero per allenamenti o gare. Sono molto fiera del risultato finale.

C’è un angolo che le piace in modo particolare?Il guardaroba. Si sviluppa in altezza per quasi cinque metri con una scala a chiocciola interna, tipo biblioteca. Il proget-to era nella mia testa e l’architetto è stato bravo a metterlo in

pratica. Dico spesso che nel mio guardaroba ci... dormirei.Ha degli oggetti, dei mobili, dei memorabilia che si porta

sempre con sé, che “sopravvivono” a ogni trasloco?Tutti i quadri. Stanno accompagnando la mia vita e seguono i miei spostamenti. Aggiungo che ho una cura speciale per gli album fotografici. Le fotografie sono una mia passione e riguardarle ogni tanto mi dà un piacere unico.

Com’è la sua casa ideale?La mia si avvicina molto al mio ideale di casa. Pur non es-sendo un vero e proprio loft, ha luminosità e spazi ampi in altezza. Sono qualità che contano molto per me.

C’è uno stile di arredamento che le piace di più?Il Moderno.

Le pareti: bianche o colorate?Bianche ovunque, prendendomi la licenza di qualche tratto di rosso qua e là.

I pavimenti: parquet, marmo, pietra, piastrelle o moquette?Pietra nei bagni. E parquet ovunque.

La cucina come deve essere? Grande, piccola, ipercontempo-ranea o un po’ traditional? A proposito, le piace cucinare?Ipercontemporanea. Elettrodomestici a induzione, tutti di ul-tima generazione. Cucino abbastanza e con la pratica faccio progressi, ma devo migliorare. Questione di tempo. Verrà.

Il soggiorno: con o senza camino?Senza. Nella mia casa il camino è in terrazzo.

I trofei dove li metteresti?Da nessuna parte, perché tengono tutto i miei genitori a casa a Spinea (Venezia).

Lei è notoriamente una appassionata di moda: le piacciono anche i mobili di design?Trovo stupende alcune lampade. E mi incuriosiscono tantis-simo sedie e poltrone.

Parliamo di Londra 2012. Ha già visto il Villaggio Olimpi-co? Ci racconti un po’ come si vive durante i giorni dei Giochi: la giornata tipo, le amicizie, quanto conta avere un alloggio in cui ci si sente bene...Il Villaggio non l’ho ancora visto, ci arriveremo solo qualche giorno prima. Rispetto all’Olimpiade di Pechino, a Londra non sarà necessario un periodo di ambientamento per smaltire la differenza di fuso orario. L’Olimpiade londinese avrà un’at-

mosfera unica, ma devo dire che quando si è concentrati su un obiettivo ambizioso le prio-rità sono legate all’efficienza dei servizi. La pa-lazzina dove staranno tutti gli atleti azzurri mi hanno detto che è confortevole. Comunque io per dormire mi porterò un cuscino particolare che ormai mi accompagna sempre nelle gran-di manifestazioni. Quanto alla vita quotidia-na, si sta molto attenti all’alimentazione e la giornata tipo è scandita da allenamenti, pau-se per recuperare, qualificazioni e gare. Con quella giusta tensione che in un evento atteso quattro anni è necessario ci sia.

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