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Ad delibera n. 15/CC dd. 30.10.2015 Relazione Previsionale e Programmatica del sistema camerale triestino e goriziano, verso la Camera di Commercio Venezia Giulia Anno 2016

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Ad delibera n. 15/CC dd. 30.10.2015

Relazione Previsionale e Programmatica del sistema camerale triestino e goriziano, verso la Camera di Commercio Venezia Giulia Anno 2016

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INDICE

PREMESSA NORMATIVA E METODOLOGICA

1. IL SCENARIO ECONOMICO 1.1 IL QUADRO ECONOMICO 1.2 LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE DELLA VENEZIA GIULIA 1.3 IL MERCATO DEL LAVORO DELLA VENEZIA GIULIA 1.4 IL COMMERCIO CON L’ESTERO

2. LE RELAZIONI ISTITUZIONALI 2.1 IL RUOLO DEL SISTEMA CAMERALE 2.2 SPECIFICITÀ DEL SISTEMA CAMERALE TRIESTINO 2.3 SPECIFICITÀ DEL SISTEMA CAMERALE GORIZIANO 3. IL QUADRO ORGANIZZATIVO 3.1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CCIAA DI TRIESTE 3.2 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CCIAA DI GORIZIA 3.3 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CCIAA VENEZIA GIULIA 3.4 IL SISTEMA DI GESTIONE DEL PERSONALE DELLA CCIAA DI TRIESTE E DI GORIZIA 3.5 LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL SISTEMA CAMERALE INTEGRATO DELLA VENEZIA GIULIA 3.6 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA SPECIALE ARIES E LA PROGRAMMAZIONE

AZIENDALE 3.7 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA SPECIALE PER LA ZONA FRANCA E LA

PROGRAMMAZIONE AZIENDALE 3.8 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA SPECIALE PER IL PORTO DI MONFALCONE 3.9 LA DOTAZIONE TECNOLOGICA DELLA CCIAA VENEZIA GIULIA, SUDDIVISA IN SEDE DI TRIESTE E

SEDE DI GORIZIA

4. LA RAPPRESENTAZIONE DEI SISTEMI 4.1. LA RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA CCIAA DI TRIESTE 4.2. LA RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA CCIAA DI GORIZIA 5. LE RISORSE FINANZIARIE

6. LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI 6.1 LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI DELLA CCIAA DI TRIESTE 6.2 LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI DELLA CCIAA DI GORIZIA 6.3 LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI DELLA CCIAA VENEZIA GIULIA.

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PREMESSA NORMATIVA E METODOLOGICA

Questo, nel quale si colloca la Relazione Previsionale e Programmatica, è il momento in cui gli organi politici sono chiamati ad approvare il bilancio di previsione e, inevitabilmente, è anche il momento in cui colgono l’occasione per valutare il percorso realizzato e riflettere sulle scelte passate in un’ottica prospettica.

La Relazione Previsionale e Programmatica è certamente il più importante strumento di pianificazione annuale dell'attività dell’Ente camerale, con il quale si fissano i paletti pianificatori, si selezionano le strategie per raggiungere gli obiettivi dettagliati nel Piano di mandato e si gettano le basi per far derivare, da queste strategie, adeguate azioni operative capaci di concretizzare risultati. Due sono gli elementi che caratterizzano l’azione pianificatrice annuale: le reali esigenze delle imprese e il volume limitato di risorse disponibili.

Il punto di riferimento dell’Amministrazione camerale, infatti, non può che essere la collettività imprenditoriale, con le proprie necessità e le giuste aspettative di crescita e sviluppo.

Questo documento vuole porsi anche come strumento di dialogo per stabilire una relazione sempre più vicina agli stakeholders di sistema, sia istituzionali che sociali.

Maggior chiarezza e trasparenza da parte del sistema camerale significa maggior comprensione da parte del tessuto imprenditoriale delle azioni che si intendono realizzare e, quindi, maggior possibilità di diffondere informazioni e conoscenza degli strumenti in essere a sostegno delle imprese e delle realtà sociali e istituzionali che concorrono, con le prime, ad una reale crescita della comunità socio economica del territorio.

Il quadro economico in cui opera il sistema camerale, e con esso il mondo degli Enti locali territoriali, è alquanto complesso e lo scenario finanziario non offre certo facili opportunità. Ma la redazione di questa Relazione è il frutto di scelte impegnative e coraggiose, decisioni che ribadiscono la volontà di attuare gli obiettivi strategici, mantenendo così molto forte l’impegno che deriva dalle responsabilità a suo tempo assunte.

Le scelte “coraggiose” alle quali si fa riferimento riguardano in primis il percorso di accorpamento delle circoscrizioni territoriali che la Camera di Commercio di Trieste e quella di Gorizia hanno affrontato e che ha trovato nelle deliberazioni consiliari n. 2/CC del 27 febbraio 2015, assunte parallelamente dai due Consigli camerali di Trieste e Gorizia, la concretizzazione di una volontà condivisa in cui sono state riposte molte speranze per il futuro.

Il processo di accorpamento ha voluto anticipare la volontà del legislatore nazionale di riordino delle funzioni e del finanziamento degli Enti camerali esplicitata nella Legge n. 124/2015, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, entrata in vigore il 28 agosto 2015).

L’ipotesi di accorpamento tra le Camere di Commercio di Trieste e di Gorizia ha avuto inizio già dal 1° febbraio 2015, data a decorrere dalla quale i due Enti camerali sono guidati dal medesimo Segretario Generale, il dott. Pierluigi Medeot, in forza di una convenzione tra essi stipulata per l’esercizio in comune di tale funzione.

L’istituzione di un’unica Camera di Commercio mediante accorpamento dei due Enti camerali ha, prioritariamente, motivazioni di ordine politico, soprattutto alla luce della comune specificità geo-economica dei territori uniti nella Venezia Giulia: nel nuovo scenario socio-economico internazionale, che coniuga e contempera simultaneamente particolare e generale, fare massa critica per costruire, strategicamente, una struttura camerale di idonee e adeguate dimensioni al fine di sviluppare, in maniera ancora più incisiva, una territorialità omogenea per storia, cultura, collocazione geografica e morfologica territoriale e imprenditoriale.

Inoltre, l’accorpamento concorre al raggiungimento dell’obiettivo di razionalizzazione dei costi di gestione della realtà camerale attraverso precise economie di scala, che ottimizzano le possibilità di fornire adeguate risorse alle esigenze delle imprese insediate nei territori e massimizzano l’efficacia degli interventi di sostegno alla promozione dell’economia locale progettati e realizzati con i peculiari e unici

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istituti agevolativi in essere. La salvaguardia dell'operatività di tali strumenti a vantaggio dei territori di loro storica, istitutiva ex lege, pertinenza costituisce comunque un obiettivo della fusione.

La volontà di accorpamento manifestata dalle due Camere di Commercio ha trovato concretizzazione con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2015 con il quale viene istituita la “Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia”. Lo stesso Decreto nomina il dott. Pierluigi Medeot Commissario ad acta, con lo specifico compito di adottare, tenuto conto dei dati pubblicati dal Ministero e delle proposte contenute nelle deliberazioni consiliari citate, la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio camerale ai sensi dell’articolo 10 della Legge n. 580 del 1993 e successive modificazioni, e di avviare le procedure di costituzione di quest’ultimo.

Alla luce di questo particolare momento storico è stato deciso di predisporre questa Relazione in modo congiunto tra le due Camere di Commercio di Trieste e di Gorizia.

I capitoli che trattano argomenti comuni, come ad esempio la “PREMESSA NORMATIVA E METODOLOGICA”, sono stati redatti congiuntamente, non solo al fine di evitare ridondanze, ma anche di evidenziare naturali affinità tra i due Enti camerali. Molti capitoli presentano paragrafi distinti per ciascuna Camera e, laddove possibile, ipotesi di descrizione comune. La sezione dedicata alla pianificazione strategica da cui deriverà, nei documenti che alla presente relazione faranno seguito, quella operativa, invece, presenta già alcune precise azioni che i due Consigli camerali hanno stabilito di attivare fin da subito prima ancora che il processo di accorpamento sia concluso con l’insediamento del Consiglio della CCIAA Venezia Giulia.

Per quanto concerne gli aspetti giuridici, la presente Relazione Previsionale e Programmatica per l’esercizio 2016, recepisce le disposizioni del Ministero dello Sviluppo Economico contenute nel Decreto 27 marzo 2013. Nello specifico, il Decreto Legislativo 31 maggio 2011, n. 91, “Disposizioni recanti attuazione dell’articolo 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili”, ha disciplinato l’armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili delle pubbliche amministrazioni al fine “di assicurare il coordinamento della finanza pubblica attraverso una disciplina omogenea dei procedimenti di programmazione, gestione, rendicontazione e controllo.”

L’articolo 16 del predetto D.Lgs. n. 91/2011 prevede l’emanazione di un decreto per stabilire i criteri e le modalità di predisposizione del budget economico e del bilancio d’esercizio delle amministrazioni pubbliche in regime di contabilità economica, ai fini della raccordabilità dei documenti contabili con analoghi documenti predisposti dalle amministrazioni che adottano, invece, contabilità finanziaria.

In attuazione di tale articolo è stato, quindi, emanato il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 27 marzo 2013 recante “Criteri e modalità di predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 aprile 2013, n. 86, S.O n. 29).

Tale decreto ha disciplinato i criteri e le modalità per la predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica, definendo altresì gli schemi di programmazione delle risorse che devono essere adottati dalle stesse Amministrazioni a partire dal 1° settembre 2013 e pertanto anche per la predisposizione del budget economico 2016.

Il comma 4 dell’articolo 2 del citato D.Lgs. n. 91/2011 individua, tra gli allegati al budget economico annuale, anche la “b) la relazione illustrativa o analogo documento”. La nota del Ministero dello Sviluppo Economico specifica che la stessa deve essere predisposta ai sensi dell’articolo 7 del DPR 254/2005, il quale dispone che “La relazione al preventivo, predisposta dalla giunta, reca informazioni sugli importi contenuti nelle voci di provento, di onere e del piano degli investimenti di cui all'allegato A e sui criteri di ripartizione delle somme tra le funzioni istituzionali individuate nello stesso schema. Essa determina, altresì, le assegnazioni delle risorse complessive ai programmi individuati in sede di relazione previsionale e programmatica ed in relazione ai risultati che si intendono raggiungere. La relazione evidenzia le fonti di copertura del piano degli investimenti di cui all'allegato A e l'eventuale assunzione dei mutui”.

Le disposizioni del D.Lgs. n. 91/2011 prevedono che le uscite dei bilanci vengano strutturate in missioni e programmi. Per analogia e comodità sia di esposizione che di lettura, la strutturazione del capitolo 6 di questo documento, segue quanto specificato dal Decreto e segue l’articolo 2 del DPCM 12 dicembre 2012, con il quale sono state definite le linee guida generali per l’individuazione da parte delle amministrazioni pubbliche delle missioni.

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In particolare l’articolo 2 del DPCM citato definisce le “missioni” come le “funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche nell'utilizzo delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate”, mentre l’articolo 4 del medesimo Decreto definisce i “programmi” quali “aggregati omogenei di attività realizzate dall'amministrazione volte a perseguire le finalità individuate nell'ambito delle missioni”.

Tale nuova suddivisione contabile trova riflessi, logicamente, nella suddivisione delle azioni operative previste da questo documento e la nuova classificazione dovrà essere recepita anche dai documenti del Ciclo di gestione della Performance, il Piano della Performance per primo. In tal senso Unioncamere ha fornito delle chiavi di lettura che invitano a considerare le similitudini tra i concetti di missione e di area strategica, tanto che in sede di pianificazione, le aree strategiche del Piano della Performance possono essere ricondotte alle Missioni riportate nel prospetto delle previsioni di spesa, mentre i programmi possono essere ricondotti, nel Piano della Performance, ad una dimensione di natura operativa.

Precisamente, sono state individuate, ai sensi del comma 2, dell’articolo 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12.12.2012, per le Camere di Commercio le seguenti missioni:

1. Missione 011 -“Competitività e sviluppo delle imprese” - nella quale dovrà confluire la funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica” con esclusione della parte relativa all’attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese;

2. Missione 012 - “Regolazione dei mercati” - nella quale dovrà confluire la funzione C “Anagrafe e servizi di regolazione dei mercati”; in particolare tale funzione dovrà essere imputata per la parte relativa all’anagrafe alla classificazione COFOG di II livello- COFOG 1.3 “Servizi generali delle pubbliche amministrazioni – servizi generali, mentre per la parte relativa ai servizi di regolazione dei mercati alla classificazione COFOG di II livello programma - COFOG 4.1 “Affari economici - Affari generali economici commerciali e del lavoro”;

3. Missione 016 - “Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo” - nella quale dovrà confluire la parte di attività della funzione D “Studio, formazione, informazione e promozione economica” relativa al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy;

4. Missione 032 – “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche” nella quale dovranno confluire le funzioni A e B;

5. Missione 033 - “Fondi da ripartire” nella quale troveranno collocazione le risorse che in sede di previsione non sono riconducibili a specifiche missioni.

I programmi associati alle Missioni individuate al MISE per le Camere di Commercio sono:

005 – Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale di impresa e movimento cooperativo;

004 – Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori;

005 – Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy;

002 – Indirizzo politico;

003 – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza;

001 – Fondi da assegnare 002 – Fondi di riserva e speciali.

Se dal punto di vista delle disposizioni normative inerenti la sua strutturazione e contenuti, le caratteristiche della Relazione Previsionale e Programmatica 2016 non differiscono da quelle delle precedenti, dal punto di vista contabile e sostanziale esse contengono numerose novità. Prima fra tutti la disposizione prevista dall’art. 34 del DL 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella Legge 11 agosto 2014, n. 114, che stabilisce che “1. Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, è ridotto, per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento”. È evidente che tale disposizione impone alle due Camere di Commercio una significativa rivisitazione del bilancio previsionale per il 2016, finalizzata a reperire in tagli alla spesa e ulteriori ottimizzazioni ed efficienze, le risorse che – storicamente – provenivano dagli introiti derivanti dal diritto annuo. Tali introiti, per quanto soggetti a sensibili diminuzioni negli ultimi esercizi, dovute sostanzialmente alla situazione congiunturale attuale, sono state drasticamente ridotti ex lege.

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A rendere particolarmente complessa la compilazione del bilancio per il prossimo esercizio, è l’applicazione dell'articolo 1, commi da 391 a 394, della Legge di stabilità 23 dicembre 2014, n. 190 che prevede l'assoggettamento delle Camere di Commercio al regime di tesoreria unica di cui alla legge 29 ottobre 1984, n. 720. Tale obbligo ha imposto agli Istituti cassieri di versare le giacenze di cassa in un conto corrente aperto presso la Banca d’Italia. A partire, quindi, dal 1° febbraio 2015, i due Enti sono assoggettati al regime di Tesoreria Unica, con conseguenze ancora negative sulle previsioni di entrata per l’esercizio 2015 a causa dell’impossibilità di ottenere una remunerazione significativa sulle giacenze di cassa che, per esempio, per la Camera di Commercio di Gorizia, in base al contratto sottoscritto, devono prevedere un interesse pari al 1,75% + Euribor lordi.

Resta inteso che tali disposizioni, inserite in un contesto di accorpamento dei due Enti, inducono ad affrontare l’impostazione del bilancio di previsione nell’incertezza.

In ogni caso, la Relazione – sul profilo politico – ha come punto di partenza e di riferimento per la Camera di Commercio di Trieste il Piano Pluriennale 2011-2016, che si articola lungo le seguenti linee prioritarie di intervento:

1. Trieste città della conoscenza

2. Trieste città di scambio e relazione

3. Trieste città da rigenerare – il porto e la blue economy

4. l’ente camerale: potenziare e migliorare attività e servizi,

e aggiorna l’attività dell’ultimo anno di mandato del Consiglio camerale in carica.

Per la Camera di Commercio di Gorizia il riferimento resta ancora il Piano pluriennale 2014-2018 che trova concretizzazione negli “Impulsi”:

1. Ridefinire la politica di internazionalizzazione in termini e modalità condivise.

2. Promuovere l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto nelle imprese e nelle istituzioni al loro servizio.

3. Diffondere una vera e propria cultura della green economy e della blue economy legata al tema della responsabilità sociale di impresa.

4. Rimodulare le azioni di animazione economica sul territorio.

5. Innovare la gestione dei servizi di back office in ottica di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione dell’efficienza.

6. Agevolare l’accesso al credito delle imprese.

7. Ridurre il carico fiscale a carico delle imprese.

8. Intrecciare condivisioni di intenti e obiettivi con le associazioni di categoria del territorio.

Le “linee prioritarie” e gli “impulsi”, che occupano il livello strategico dei rispettivi sistemi, sono stati declinati da ciascun Piano Pluriennale in “obiettivi”, che vengono in parte riproposti, in maniera selettiva, nei documenti di pianificazione annuale e in parte integrati.

La presente Relazione ha “selezionato”, sulla base dell’analisi statistica relativa alla congiuntura socio economica e alle previsioni realizzabili sulla base della stessa, “linee prioritarie” (sistema di Trieste) e “Impulsi” (sistema di Gorizia), quelli che appaiono, allo stato attuale, più urgenti e necessari per raggiungere l’obiettivo ultimo di mandato, riassunti dai Piani Pluriennali.

La scelta delle “linee prioritarie” e degli “Impulsi” e la declinazione in obiettivi per entrambi sono, a questo livello, ancora di respiro generale; le azioni non entrano nel dettaglio della descrizione che, invece, caratterizzerà i documenti conseguenti: le singole Relazioni ai Bilanci e, in termini di valutazione della performance, i due Piani della Performance, questi ultimi di valenza triennale.

La presente Relazione rappresenta il documento di programmazione verso la Camera di Commercio Venezia Giulia: è una sfida che i due sistemi camerali, quello triestino e quello goriziano, si sono posti ed è una sfida che le rispettive strutture sono pronte a raccogliere. È una sfida che conserva la particolarità di essere foriera di grandi cambiamenti, legati ad un momento storico ricco di modifiche normative, modifiche che rivoluzioneranno il modo di intendere il sistema camerale, la sua strutturazione, la sua organizzazione, il suo futuro ma che dovranno consentire al sistema camerale di essere sempre più orientato al servizio delle imprese, ancora di attento a cogliere le esigenze di un tessuto imprenditoriale

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che necessita di interlocutori preparati, veloci, dinamici, capaci di modificarsi per modificare e, soprattutto, per migliorare. È una sfida che ha consentito l’inizio di un dialogo tra due strutture che si sono trovate fin da subito entusiaste di “lavorare insieme” perché hanno capito che da questo confronto non può che nascere, per ciascuna, un’occasione di trasformazione positiva e di perfezionamento.

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1. LO SCENARIO ECONOMICO

1.1 IL QUADRO ECONOMICO

L’opera di monitoraggio dell’economia provinciale che le Camere di Commercio svolgono costantemente, attraverso i loro Uffici Studi e Statistica, consente di impostare una programmazione razionale dell’attività dell’Ente camerale coerente con l’interesse del sistema delle imprese.

A questo scopo si procede alla rilevazione e/o elaborazione di dati riguardanti in primis il tessuto imprenditoriale ma anche il mercato del lavoro, il commercio estero, ecc., che vengono resi pubblici attraverso pubblicazioni ad hoc e il sito internet.

Quest’anno si offre, oltre ad un panorama internazionale, nazionale e regionale, anche una prima ipotesi territoriale statistica dedicata alla Venezia Giulia. La novità consente di avere una vera e propria base di partenza per ogni decisione di carattere pianificatorio e programmatico che trova concretizzazione nell’ultimo capitolo della Relazione, quello dell’impostazione di azioni previsionali vere e proprie.

Il quadro macroeconomico internazionale

L’analisi economica della Banca d’Italia pubblicata nell’ultimo bollettino economico di ottobre 2015 indica che nei paesi avanzati prosegue l’espansione dell’attività economica, mentre il rallentamento dell’economia cinese ha inciso negativamente in particolare sull’andamento dei paesi emergenti. I bassi livelli di investimento e l’indebitamento cinese costituisce infatti un elemento di fragilità per l’intera economia globale.

I dati Ansa Economia indicano che il FMI rivede al ribasso le stime per l'economia globale. Il Pil del mondo salirà del 3,1% quest' anno, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di luglio. Nel 2016 l'economia accelererà al 3,6% (-0,2 punti percentuali rispetto alle prime stime). Il Pil di Eurolandia aumenterà dell'1,5% quest'anno e dell'1,6% nel 2016 (-0,1 punti). Gli Stati Uniti cresceranno del 2,6% nel 2015, +0,1 punti percentuali rispetto alle stime di luglio, e del 2,8% nel 2016 (-0,2 punti percentuali).

Il quadro macroeconomico dell’Italia

Secondo il bollettino Istat di settembre 2015 l’economia italiana si rafforza: nella manifattura e nei servizi proseguono i segnali di ripresa, mentre anche gli andamenti dei consumi e del mercato del lavoro appaiono favorevoli. L’indicatore anticipatore ha segnato un ulteriore aumento, suggerendo una evoluzione positiva per l’economia anche nei prossimi mesi.

L’Istituto Statistico Nazionale nel 2015 ha stimato un aumento del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari allo 0,7% in termini reali, cui seguirà una crescita dell'1,2% nel 2016 e dell'1,3% nel 2017.

Nel 2015 la domanda interna al netto delle scorte contribuirà positivamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali. Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017.

Nel 2015 la spesa delle famiglie sta segnando una variazione positiva dello 0,5% in termini reali, a seguito del miglioramento del reddito disponibile. Nel successivo biennio, si prevede un rafforzamento dei consumi privati (+0,7% e +0,9%) sostenuto da un graduale aumento dell'occupazione.

Gli investimenti stanno crescendo nell'anno in corso (+1,2%), stimolati dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa della dinamica produttiva. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere a ritmi sostenuti nel 2016 (+2,5%) e con maggior intensità nel 2017 (+2,8%).

All'aumento dell'occupazione (+0,6% in termini di unità di lavoro) si accompagnerà una moderata riduzione del tasso di disoccupazione che, nel 2015, si attesterà al 12,5%. Nel 2016, il tasso di disoccupazione diminuirà al 12,0% e le unità di lavoro registreranno un aumento significativo (+0,9%). Tale evoluzione proseguirà con maggiore intensità nel 2017, con una discesa del tasso di disoccupazione all'11,4% e una crescita delle unità di lavoro dell'1,0%.

Il tasso di crescita del Pil per l'anno corrente è stato rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al quadro diffuso a novembre 2014. Le previsioni incorporano le misure descritte nel quadro programmatico contenuto nel Documento di economia e finanza diffuso ad aprile 2015.

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Dati congiunturali nazionali delle imprese

Anche l’ultima analisi di Unioncamere riferita al III trimestre 2015, pubblicata alla metà di ottobre, evidenzia un netto segnale di ripresa dell’economia nazionale. Infatti si riscontra un aumento di imprese iscritte oltre le 20 mila unità in più in tre mesi, come non si vedeva dal 2010. Il segnale positivo ha ancora maggior rilevanza perché l’aumento delle iscrizioni è stato supportato da una forte diminuzione delle cessazioni, mai così basse come nel III trimestre da dieci anni a questa parte, e fallimenti ancora in calo.

Il saldo fra le imprese nate e cessate tra luglio e settembre ammonta infatti a +20.075 unità, frutto di 74.082 iscrizioni e 54.007 cessazioni. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sono quasi 4mila le imprese in più. Il sistema delle imprese italiane raggiunge così una dimensione pari a 6.060.085 unità. Il tasso di crescita del periodo (+0,33%) è il risultato del più basso volume di cessazioni rilevate nel terzo trimestre dell’anno dal 2006 e uno dei più contenuti volumi di iscrizioni del decennio, superato solo nel 2014.

Segnali positivi come detto, anche sul fronte dei fallimenti. Nel III trimestre, infatti, le imprese che hanno portato i libri in tribunale sono state 2.800, lo 0,7% in meno dello stesso periodo del 2014. Ancora più sostanzioso il decremento dei concordati preventivi (diminuiti del 30% fino a sfiorare le 300 unità).

Se da un lato si riscontra la ripresa nel settore delle imprese si deve però segnalare che le difficoltà, però, non mancano. Persiste il segno meno nel settore artigianato, dove, per il quarto anno consecutivo, nel III trimestre si registra un saldo negativo tra aperture e chiusure, frutto soprattutto della forte riduzione di iscrizioni di nuove imprese (record negativo del decennio e oltre 800 unità in meno rispetto a quelle, già ridotte, registrate nello stesso periodo del 2014). A fronte di questa caduta di vitalità, un livello di chiusure analogo a quanto registrato lo scorso anno (35 in più nel confronto) non ha permesso di risalire la china e ha mantenuto il saldo in territorio negativo (-1.779 unità). A incidere maggiormente sulla nuova flessione del comparto artigiano sono stati ancora una volta i bilanci negativi delle costruzioni (-1.264 imprese), delle attività manifatturiere (-727) e dei trasporti e magazzinaggio (-438).

In particolare per quanto attiene alla Regione Friuli Venezia Giulia si evidenzia un saldo tra iscrizioni e cessazioni, alla fine del settembre 2015, pari a 165 unità pari ad un tasso di crescita do 0,16 punti, leggermente inferiore alla media nazionale attestato su 0,33 punti.

L’artigianato, invece in Friuli Venezia Giulia, sostanzialmente ha tenuto, infatti il saldo è negativo per una sola unità (iscritte 389 imprese artigiane e cancellate 390), con un tasso di crescita pari a = che comunque è superiore alla media nazionale pari a – 0.13

Prezzi

Analizzando la situazione, sempre a settembre 2015 si segnala che l’indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% su base annua. La stabilità dell'inflazione è la sintesi di dinamiche di segno opposto di alcune tipologie di prodotto: l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,3%, da +1,9% di agosto) e l'inversione della tendenza di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,1% del mese precedente) sono bilanciati dall'ulteriore caduta dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-12,8%, da -10,4% di agosto).

Commercio estero

Dai dati Istat riferiti al mese di agosto 2015 le esportazioni calano del 3,6%, le importazioni del 2,6%, mostrando un calo congiunturale.

Il calo mensile dell'export - il terzo consecutivo – è imputabile alla marcata flessione delle vendite verso i mercati extra Ue (-8,2%) solo in parte contrastata dalla lieve crescita verso l'area Ue (+0,2%). La contrazione dell'import è invece diffusa a entrambe le aree di interscambio (-2,7% per extra UE e -2,6% per Ue).

La flessione congiunturale dell'export è confermata anche rispetto al più ampio periodo giugno-agosto 2015 (-1,6%), con una tendenza negativa rispetto all'area extra Ue (-4,7%) e una contenuta crescita per l'area Ue (+1,0%). Nello stesso periodo, si segnala la sostenuta espansione congiunturale delle importazioni di beni di consumo durevoli (+4,4%) e di beni strumentali (+3,7%).

Il surplus commerciale mensile è di 1,9 miliardi (+2,1 miliardi ad agosto 2014). Al netto dell'energia, la bilancia è positiva per 4,4 miliardi. Nei primi otto mesi dell'anno l'attivo raggiunge i 28,4 miliardi, +51,3 miliardi al netto dell'energia.

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Ad agosto 2015, in un quadro generale caratterizzato dalla ridotta crescita tendenziale dell'export (+1,0%), alcuni mercati manifestano segnali di notevole vivacità: Spagna (+18,3%), Stati Uniti (+13,1%), Francia e Repubblica Ceca (+9,2% per entrambi) e Paesi Bassi (+9,0%). In rilevante espansione le vendite di autoveicoli (+36,0%), di computer, apparecchi elettronici e ottici (+14,3%) e di mobili (+10,5%).

In particolare, un forte stimolo alla crescita tendenziale dell'export proviene dalle vendite di mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) in Francia, autoveicoli e prodotti alimentari, bevande e tabacco negli Stati Uniti e mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) e macchinari e apparecchi in Germania.

Per Turchia (+34,4%) e Polonia (+25,6%) si registra una marcata crescita tendenziale dell'import. Gli acquisti di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, (+26,5%) e di apparecchi elettrici (+23,3%) sono in forte aumento.

Il quadro regionale

L’analisi trimestrale della congiuntura del Friuli Venezia Giulia, realizzata da Unioncamere FVG con la collaborazione degli Uffici Statistica della Camere di Commercio della Regione, giunta alla XII edizione evidenzia che nel Friuli Venezia Giulia oramai da sei trimestri consecutivi (quindi a partire dal 1° del 2014) la manifattura registra una congiuntura positiva, ad eccezione di un rallentamento nel 4° trimestre 2014. Il 2° trimestre 2015 ha visto crescere la produzione (+1,25% la variazione tendenziale), il fatturato (+2,45%), gli ordini esteri (+2%) e conferma la ripresa degli ordini interni (+1,6%). Segnali positivi per l’occupazione (+0,5%); cresce anche il grado di utilizzo degli impianti.

Congiuntura positiva anche per il vitivinicolo e la logistica: nel primo caso si registra un aumento della produzione (+0,8%), del fatturato (+1%), degli ordini interni +2,7%. Per la logistica: fatturato +1,6%, occupazione +1,5%.

Cambio di “rotta” per Commercio e Servizi dell’Ospitalità: per il Commercio si conferma, in questo primo semestre 2015, il dato positivo delle vendite (+1,2% nel 1° trimestre e +1,1% nel 2°), mentre l’occupazione continua a calare (-2,7% la variazione tendenziale). Leggero incremento delle vendite (+0,7%) anche per i Servizi dell’Ospitalità.

Resta in area negativa l’Edilizia: -1,4% la produzione, -1,3% fatturato e commesse, -2,6% l’occupazione.

Le previsioni sono indirizzate verso una stabilità: oscillano tra la speranza di un progressivo rafforzamento della ripresa ciclica, e la presenza di situazioni che presentano forti elementi di incertezza. A livello internazionale ci sono le incerte e preoccupanti vicende economiche e finanziarie della Cina che potrebbero portare a nuove turbolenze sul mercato dei cambi, nei flussi di capitale, e un riaffiorare di tensioni sui mercati finanziari, c’è il rallentamento dell’economia tedesca, ci sono le situazioni di crisi in Europa orientale e nel Medio Oriente, si registra un rallentamento delle economie emergenti. A livello locale, i rischi collegati ad una percezione di indebolimento del Paese nella realizzazione delle riforme necessarie a risollevare il potenziale di sviluppo dell’Italia potrebbe contribuire ad aumentare le incertezze e frenare la crescita degli investimenti e contrastare la ripresa dei consumi.

Tab 1-Imprese e imprese artigiane registrate in Friuli Venezia Giulia - Dati al III trimestre 2015 e confronto con lo stesso periodo del 2014

Totale imprese

Friuli Venezia Giulia

Imprese 30 settembre

2015

Imprese artigiane

30 settembre 2015

Imprese 30 settembre

2014

Imprese artigiane

30 settembre 2014

TRIESTE 16.431 4.457 16.521 4.488

GORIZIA 10.706 2.732 10.804 2.755

PORDENONE 26.793 7.501 26.994 7.560

UDINE 51.105 14.249 51.215 14.340

TOTALE 105.035 28.939 105.831 29.143

Fonte: Infocamere – Stockview

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1.2 LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE DELLA VENEZIA GIULIA

Lo stock complessivo di attività imprenditoriali in provincia di Trieste ha fatto segnare alla fine 2014, per le imprese registrate, una diminuzione da 16.716 a 16.421 unità; anche la provincia di Gorizia ha subìto un calo da 10.879 a 10.717. Per la Venezia Giulia nel complesso quindi le imprese registrate sono passate da 27.595 a 27.138.

Con riferimento al 2014, in provincia di Trieste le iscrizioni di nuove imprese sono state complessivamente 1.043, con un tasso di natalità del 6,2%; le cessazioni sono state invece 1.278 con un tasso di mortalità del 7,6%. In provincia di Gorizia le iscrizioni hanno raggiunto quota 668, con un tasso di natalità del 6,1%; le cessazioni sono state 809 con un tasso di mortalità del 7,4%. Per la Venezia Giulia quindi le iscrizioni di nuove imprese sono state in tutto 1.711, le cessazioni 2.087; il tasso di natalità è stato del 6,2% e quello di mortalità del 7,6%.

Focalizzando l’attenzione sui flussi registrati nei diversi comparti tutti i settori di attività economica non marginali hanno registrato nella Venezia Giulia un saldo negativo: soprattutto il Commercio (-206 imprese registrate, con un -49 in particolare per il Commercio al dettaglio), Agricoltura, silvicoltura e pesca (-97), Costruzioni (-64), Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (-72), Trasporto e magazzinaggio (-65), ecc. A compensare parzialmente il saldo negativo iscrizioni-cessazioni sono come sempre le Imprese non classificate, con 508 iscrizioni e 65 cessazioni, il che è fisiologico visto che normalmente iscrizione e inizio attività (ed assegnazione del codice attività) non coincidono.

I dati più recenti, aggiornati al 30 settembre 2015, indicano 16.431 le imprese registrate per la provincia di Trieste e 10.706 per quella di Gorizia. Le iscrizioni nei primi nove mesi dell’anno sono state 552, contro 567 cessazioni, per Gorizia; sono state invece rispettivamente 793 e 789 per Trieste.

L’analisi delle sedi di impresa esaurisce tuttavia solo una parte della descrizione strutturale dell’economia. Un’analisi più ampia deve tenere conto anche delle unità locali diverse dalle sedi d’impresa: alla fine del 2014 in provincia di Trieste erano registrate anche 2.898 unità locali di imprese con sede in provincia e 1.804 di imprese con sede fuori provincia; in provincia di Gorizia erano registrate anche 1.494 unità locali di imprese con sede in provincia e 1.585 di imprese con sede fuori provincia. I dati più recenti, fine del terzo trimestre 2015, riportano in provincia di Trieste 2.865 unità locali di imprese con sede in provincia e 1.823 di imprese con sede fuori provincia; per la provincia di Gorizia si contavano 1.493 unità locali di imprese con sede in provincia e 1.607 di imprese con sede fuori provincia.

Nel 2014 le imprese individuali confermano il più alto tasso di natalità (8,0%), accompagnato però dalla più alta mortalità (8,7%), e costituiscono comunque il 69,8% delle nuove iscrizioni. Aumenta dunque nel tempo l’incidenza delle società di capitale, ormai il 24,1% del totale, diminuisce invece quella delle imprese individuali (54,4%) e delle società di persone (18,8%). E’ evidente che le imprese più strutturate possono meglio resistere ai momenti di difficoltà e comunque hanno barriere all’entrata e all’uscita più alte (peraltro solo il 73,2% delle società di capitale e il 76,5% delle società di persone risultano attive) mentre sulle imprese individuali (attive nel 96,3% dei casi) si riverberano con maggiore immediatezza le situazioni di crisi.

La disaggregazione dei dati di stock al 30 settembre 2015 fra i diversi settori economici, considerando la Venezia Giulia nel complesso, evidenzia la prevalenza del commercio (26,0% delle imprese registrate, e 14,4% in particolare il commercio al dettaglio), seguito dalle costruzioni (16,6%), dalle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (11,0%) e dal comparto manifatturiero (8,3%). Il settore primario conta dunque per il 5,9%, il secondario per il 25,2%, il terziario per il 68,9%.

Se si analizzano i movimenti del sistema imprenditoriale secondo la forma giuridica si evidenziano andamenti divergenti tra le due province: nel 2014 le società di capitale aumentano a Gorizia (un saldo di +32 tra iscrizioni e cessazioni) e diminuiscono a Trieste (-88); le imprese individuali calano a Gorizia (-116) e aumentano a Trieste (+12); saldi entrambi negativi invece sia per le società di persone che per le forme diverse. Alla fine dell’anno risultavano registrate complessivamente 6.532 società di capitale, 5.103 società di persone, 14.750 imprese individuali e 753 imprese sotto altre forme giuridiche.

La situazione più recente, al 30 settembre 2015, si compone invece di un totale di 6.620 società di capitale, 5.047 società di persone, 14.718 imprese individuali e 752 imprese sotto altre forme giuridiche.

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Tab 2 Venezia Giulia – imprese registrate per settori di attività economica: struttura anni 2013 e 2014 e aggiornamento al III trimestre 2015

SETTORI E DIVISIONI DI ATTIVITA' 2013 2014 III trim. 2015

REG % REG % REG %

A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA, PESCA 1.686 6,1 1.592 5,9 1.586 5,8

B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 24 0,1 21 0,1 21 0,1

C - ATTIVITA' MANIFATTURIERE 2.345 8,5 2.285 8,4 2.251 8,3

D35 - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

32 0,1 33 0,1 37 0,1

E - FORNITURA DI ACQUA, RETI FOGNARIE, ATTIVITA' DI GESTIONE RIFIUTI , ECC.

64 0,2 61 0,2 66 0,2

F - COSTRUZIONI 4.547 16,5 4.483 16,5 4.494 16,6

G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO, RIP. AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

7.336 26,6 7.130 26,3 7.054 26,0

G45 Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

680 2,5 658 2,4 649 2,4

G46 Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

2.644 9,6 2.509 9,2 2.496 9,2

G47 Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

4.012 14,5 3.963 14,6 3.909 14,4

H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 1.241 4,5 1.197 4,4 1.176 4,3

I - ATTIVITA' DEI SERVIZI ALLOGGIO E RISTORAZIONE

2.892 10,5 2.940 10,8 2.976 11,0

J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 784 2,8 787 2,9 781 2,9

K - ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE 649 2,4 634 2,3 627 2,3

L68 - ATTIVITA' IMMOBILIARI 1.170 4,2 1.106 4,1 1.132 4,2

M - ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

1.094 4,0 1.062 3,9 1.069 3,9

N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

818 3,0 838 3,1 858 3,2

O84 - AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA, ASS. SOCIALE OBBL.

3 0,0 3 0,0 3 0,0

P85 - ISTRUZIONE 143 0,5 143 0,5 143 0,5

Q - SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 237 0,9 239 0,9 245 0,9

R- ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, INTRATTENIMENTO, ECC.

320 1,2 336 1,2 352 1,3

S - ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI 1.374 5,0 1.383 5,1 1.376 5,1

X - IMPRESE NON CLASSIFICATE 836 3,0 865 3,2 890 3,3

TOTALE 27.595 100,0 27.138 100,0 27.137 100,0

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Graf 1. - Venezia Giulia – sedi di impresa per settore di attività al III trimestre 2015

È come sempre interessante soffermarsi sul settore del commercio, il più importante numericamente.

Alla fine del 2014 le imprese registrate in provincia di Gorizia nel settore del commercio erano 2.652; nel complesso sono state 121 le iscrizioni dell’anno e 208 le cessazioni. In provincia di Trieste esse invece erano 4.478, con 158 iscrizioni e 386 cessazioni. Per la Venezia Giulia, dunque, un totale di 7.130 sedi di impresa; al 30 settembre 2015 le due cifre si erano ridotte rispettivamente a 7.054 e 6.224.

Per quanto riguarda il commercio al dettaglio continua l’ormai pluriennale processo di transizione verso forme distributive più complesse. Alla fine del 2014 in provincia di Gorizia si contavano 1.461 imprese registrate, con 55 iscrizioni contro 108 cessazioni; per Trieste invece 2.502 registrate, 91 iscrizioni e 179 cessazioni. I primi nove mesi del 2005 evidenziano purtroppo un ulteriore impoverimento del settore a 1.429 unità in provincia di Gorizia e 2.480 in quella di Trieste.

Una descrizione più accurata dell’andamento del settore commerciale deve tuttavia fare riferimento alle superfici di vendita. Ricordando che questi dati considerano le unità locali in cui l’attività commerciale in sede fissa è principale/esclusiva o anche secondaria, a fine 2013 si contavano nella Venezia Giulia 5.868 esercizi per complessivi 548.808 mq; a fine 2014 invece 5.874 per 556.182 mq; 202 esercizi, per un totale circa di 6.500 mq, risultavano peraltro inattivi o sospesi.

Dal punto di vista della distribuzione territoriale delle superfici di vendita si segnalano aumenti significativi soprattutto a Ronchi dei Legionari (+5.870), Villesse (+3.022) e Monfalcone (+2.453),e diminuzioni a Trieste (-1.901), Fogliano-Redipuglia (-1.824) e Muggia (1.188), in quasi tutti i casi attribuibili peraltro essenzialmente alle vicende di singoli grandi esercizi. San Floriano del Collio è l’unico comune senza esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa.

1.3 IL MERCATO DEL LAVORO DELLA VENEZIA GIULIA

Secondo i dati diffusi dall’ISTAT nel 2014 le forze di lavoro in provincia di Gorizia sono aumentate di circa 1.300 unità e sono stimate in circa 60.500 persone: l’aumento ha interessato sia la componente maschile (+700) che quella femminile (+600). Il tasso di attività per le classi di età tra i 15 e i 64 anni passa dal 66,1 al 68,5%, risultante di un aumento sia per i maschi (dal 73,5 al 76,0%) che per le femmine (da 58,4 a 60,7%). Gli occupati risultano nel complesso in aumento, da 54.500 a 55.300 unità, le persone in cerca di occupazione sono stimate in aumento da 4.700 a 5.250. Il tasso di disoccupazione complessivo passa da 8,0 a 8,7%, in particolare da 7,1 a 6,7% per i maschi e da 9,1 a 11,2% per le femmine. L’analisi per settore

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di attività economica mostra un aumento dell’occupazione nell’agricoltura e settore secondario, una diminuzione nel terziario.

In provincia di Trieste le forze di lavoro nel 2014 constavano di circa 98.800 unità, dato da comparare con le 97.600 dell’anno precedente (52.900 maschi e 44.700 femmine).Il tasso di attività per le classi di età tra i 15 e i 64 anni passa dal 67,7 al 68,0%, risultante di aumento sia per i maschi (dal 73,3 al 73,6%) che per le femmine (da 62,1 a 62,4%). Gli occupati risultano nel complesso in aumento, da 91.000 a 92.300 unità, le persone in cerca di occupazione sono stimate in diminuzione da 6.600 a 6.400. Il tasso di disoccupazione complessivo passa da 6,8 a 6,6%, in particolare da 6.0% a 6,9% per i maschi e da 7,7 a 6,1% per le femmine.

La tabella seguente relativa ai tassi di disoccupazione negli ultimi 10 anni suddivisi per Regione, Friuli Venezia Giulia e per singola provincia indica un livello medio molto più basso rispetto la media nazionale che si attesta nel 2014 al 12,4%. Dal 2013 al 2014 si assiste ancora ad un tendenziale aumento della disoccupazione ad eccezione della provincia di Trieste che comincia a registrare il primo segnale positivo. Tab. 3 - Tasso di disoccupazione per anni dal 2005 al 2014 – Regione FVG e suddivisione provinciale Persone in cerca di occupazione in età 15 anni e oltre sulle forze di lavoro nella corrispondente classe di età (in %)

AMBITI TERRITORIALI

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Friuli-Venezia Giulia 4,2 3,5 3,4 4,3 5,2 5,7 5,2 6,7 7,7 8,0

Italia 7,7 6,8 6,1 6,7 7,7 8,4 8,4 10,7 12,1 12,7

PROVINCE DELLA REGIONE FVG

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Udine 3,4 3,4 3,4 3,9 5,6 5,8 4,8 7,0 7,9 8,3

Gorizia 4,8 3,8 3,6 5,9 5,8 5,5 6,6 7,1 7,9 8,7

Trieste 6,5 3,3 4,2 4,5 4,5 4,5 4,4 5,7 6,8 6,6

Pordenone 3,5 3,7 2,8 4,0 4,8 6,3 5,6 6,8 7,9 8,2

Fonte Istat

Graf. 2 - TASSO DI DISOCCUPAZIONE, 2009-2014 confronto Venezia Giulia e Italia

I segnali registrati nel corso del 2015 dalle analisi congiunturali di Unioncamere FVG evidenziano un miglioramento del clima di fiducia delle imprese intervistate, facendo presagire che il 2015 sarà caratterizzato da un progressivo aumento del tasso occupazionale.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro nel Friuli Venezia Giulia, l’analisi del Centro Studi di Unioncamere FVG rileva nei primi mesi del 2015 un aumento della quota dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, stimati nella misura del 30% rispetto al totale delle assunzioni, per effetto, da un lato dalle nuove politiche in materia di lavoro messe in campo dal Governo e da incentivi di tipo fiscale sulle nuove assunzioni, dall’altro da una crescita o quanto meno una ripresa della domanda da parte delle imprese, che cominciano a guardare con positività il futuro economico.

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1.4 IL COMMERCIO CON L’ESTERO DELLA VENEZIA GIULIA

In base ai dati provvisori pubblicati dall’ISTAT le importazioni della provincia di Gorizia hanno toccato nel 2014 i 729,1 milioni di euro (-0,6% rispetto al 2013); le esportazioni sono state di 1.440,4 milioni (+7,4%). L’avanzo commerciale è dunque passato da circa 607,8 milioni di euro a circa 711,4.

Per la provincia di Trieste le importazioni nel 2014 sono state di 1.382,4 milioni di euro – in pratica lo stesso livello dell’anno precedente – le esportazioni di 1.971,8 milioni (+9,4%). L’avanzo commerciale risulta quindi cresciuto da 420,5 a 589,4 milioni di euro.

COMMERCIO ESTERO IN VALORE PER AREE TERRITORIALI ITALIANE, 2013-2014 (euro correnti)

AREA TERRITORIALE IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI

2013 2014 Var. % 2013 2014 Var. %

Friuli Venezia Giulia 6.324.166.594 6.328.591.587 0,1 11.437.193.295 12.012.038.066 5,0

Udine 2.914.767.039 2.814.927.388 -3,4 4.861.450.809 5.075.315.303 4,4

Gorizia 733.329.550 729.077.048 -0,6 1.341.098.913 1.440.450.900 7,4

Trieste 1.382.123.487 1.382.372.816 0,0 1.802.575.260 1.971.797.667 9,4

Pordenone 1.293.946.518 1.402.214.335 8,4 3.432.068.313 3.524.474.196 2,7

Italia nord-occidentale 147.090.430.035 146.329.314.267 -0,5 156.491.134.931 160.006.646.424 2,2

Italia nord-orientale 79.710.448.755 81.723.287.188 2,5 122.041.839.690 126.370.839.241 3,5

Italia centrale 56.124.062.297 56.150.167.861 0,0 64.246.109.001 66.195.536.663 3,0

Italia meridionale 23.573.837.182 24.772.215.567 5,1 26.016.333.534 26.311.830.599 1,1

Italia insulare 29.698.038.311 25.809.487.049 -13,1 16.574.593.006 14.288.651.811 -13,8

Diverse o non specificate 24.805.396.692 20.330.045.767 -18,0 4.862.582.932 4.822.882.707 -0,8

ITALIA 361.002.213.272 355.114.517.699 -1,6 390.232.593.094 397.996.387.445 2,0

Nota: i dati del 2014 sono provvisori Fonte: elaborazioni dell'Ufficio Studi e Statistica CCIAA Venezia Giulia su dati ISTAT. www.coeweb.istat.it.

Se si considera la riclassificazione dell’interscambio per gruppi merceologici per la provincia di Gorizia si conferma naturalmente la preponderanza dei prodotti delle attività manifatturiere sia tra le esportazioni (il 98,9%) che tra le importazioni (87,6%). Tra le altre voci delle importazioni merita una menzione solo il carbon fossile. Lo stesso può dirsi per la provincia di Trieste ove tali prodotti hanno costituito il 97,8% delle esportazioni e l’83,9% delle importazioni; un peso significativo in questo caso è dato dalle importazioni di prodotti dell’agricoltura (per la quasi totalità), silvicoltura e pesca (11,1%).Concentrandosi invece solo sui prodotti delle attività manifatturiere si evidenzia in provincia di Gorizia come sempre l’importanza della voce Navi e imbarcazioni: essa ha contato nel 2013 per 534,8 milioni di euro (il 40,2% di tutti i prodotti manufatti venduti all’estero) e nel 2014 per 548,1 milioni (38,5%). Le esportazioni al netto delle navi e imbarcazioni sono dunque aumentate da 806,3 milioni nel 2013 a 892,3 nel 2014. Per la provincia di Trieste la principale voce di esportazione è costituita invece dalle Macchine di impiego generale (461,6 milioni di euro, +15,3%) e dalle Navi e imbarcazioni (355,1 milioni, +156,0%).

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2. LE RELAZIONI ISTITUZIONALI

Le Camere di Commercio sono "enti pubblici che svolgono funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali". Sono enti dotati di autonomia funzionale, perché ogni Camera di Commercio è dotata di un proprio statuto, definisce un suo programma di interventi con autonomia finanziaria e gestionale.

Esse, infatti, non percepiscono alcun finanziamento dallo Stato né dalla Regione per le spese di funzionamento, ma sono sostenute dal sistema produttivo: gli introiti dei diritti di segreteria e del diritto che le imprese versano alle Camere di Commercio “ritornano” anche al sistema delle imprese stesse sotto forma di servizi amministrativi, agevolativi e promozionali, a loro sostegno.

I compiti istituzionali che la legge di riordino affida alle CCIAA si sostanziano in una serie di funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese e delle economie locali. Tali compiti istituzionali consentono al sistema camerale di concorrere allo sviluppo socio – economico del territorio in un’economia globalizzata, ovvero rapportando le peculiarità locali, rafforzate in un contesto internazionale di respiro mondiale.

Le Camera di Commercio sono, inoltre, in Friuli Venezia Giulia, uno strumento operativo, anche al servizio della Regione e possono essere portate come esempio di razionalizzazione. Si pensi solo alla Comunicazione Unica: gli enti camerali sono diventati l’unico front office con cui l’imprenditore si deve interfacciare per adempiere a tutti gli obblighi verso i vari enti coinvolti nella nascita o nella vita dell’impresa. Sull’internazionalizzazione, poi, l’esperienza e la qualità del servizio garantito dalle Camere le rendono primario punto di riferimento per le imprese.

Si conviene sulla necessità di collaborazione e sinergia con la politica regionale volta alla massima efficienza del sistema, come peraltro sempre avvenuto in passato, ma nel rispetto delle singole autonomie e attribuzioni, legislativamente riconosciute a livello nazionale. Prova ne è che già dal 2011 sono stati avviati piani per la realizzazione di alcune funzioni in modo associato con le consorelle regionali.

Il percorso di accorpamento attuale tra le circoscrizioni territoriali di Trieste e Gorizia è l’inizio di un percorso che non può che prevedere, progressivamente, nel tempo, attraverso step graduali, alla costituzione di un unico ente camerale regionale.

2.1 SPECIFICITÀ DEL SISTEMA CAMERALE TRIESTINO

La Camera di Commercio di Trieste sta operando attraverso un assetto organizzativo “di sistema”, costituito dalla Camera di Commercio, dall’Azienda Speciale Aries, che a decorrere dal 1° gennaio 2014 ha incorporato ex art. 2505 c.c. le Aziende Speciali "Trieste Benzina Agevolata" e "Trieste On-line - Agenzia per l’Ambiente, la Ricerca e l’Innovazione” e dalla House C.C.I.A.A. Società Consortile a r.l..

L’Azienda Speciale Aries si è sviluppata ed opera efficacemente come struttura di supporto della Camera di Commercio per numerose attività che l’Ente camerale ritiene prioritarie per il sostegno e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, tra cui: erogazione di contributi economici, informazione, formazione, assistenza tecnica e orientamento ai mercati e all’internazionalizzazione.

Vengono garantiti, in tale ottica, una gamma di servizi avanzati che coprono diverse necessità di imprese e di aspiranti imprenditori, garantendo servizi e supporti conformi alle mutevoli esigenze che provengono dal mondo imprenditoriale.

L’Azienda è riuscita inoltre ad assumere, dal 2011, un forte ed importante ruolo in materia fieristica e di promozione di eventi espositivi, essendo stata delegata dall’Ente camerale quale unico soggetto attuatore delle più rilevanti manifestazioni fieristiche organizzate nel territorio provinciale, a seguito della messa in liquidazione della Fiera di Trieste SpA.

In tale ottica l’Azienda continua ad essere fortemente impegnata nell’ideazione, organizzazione e gestione di manifestazioni fieristiche di elevato livello qualitativo, che consentono di consolidare il ruolo di Trieste quale sede di importanti eventi espositivi che sono ritenuti strategici per lo sviluppo economico delle principali filiere di riferimento, in primis del settore dell’agroalimentare e del Made in Italy, nonché del turismo e del marketing territoriale.

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Rientra nell’ambito del sistema camerale triestino, dall’anno 2014, la House C.C.I.A.A. Scarl, società strumentale costituita, assieme alla Camera di Gorizia, per svolgere attività di supporto ai due soci pubblici.

Detta Società Consortile, senza scopo di lucro, ha per oggetto il compito di approntare, organizzare e gestire, nell’interesse e per conto dei soci, con criteri di economicità gestionale, attività istituzionali dei soci, come prevista dalla Legge 29 dicembre 1993, n. 580, finalizzata a promuovere il territorio e a supportare l’economia locale.

Sulla base dei documenti programmatori della società, l’attività si articola su tre linee strategiche di intervento: la prima legata all’attività di supporto per l’organizzazione degli eventi fieristici calendarizzati e gestiti, per il territorio della provincia di Trieste, dall’Azienda Speciale Aries, e di cui a breve, in ottica di accorpamento, potrà avvalersi anche la Camera di Commercio di Gorizia; la seconda rivolta all’implementazione dell’attività del Laboratorio Chimico Merceologico dell’Ente, nell’ottica di incrementare i servizi a favore delle imprese e della gestione della qualità e delle attività necessarie al mantenimento dell’accreditamento, e la terza finalizzata ad azioni di supporto operativo-amministrativo per entrambi i soci.

Rientra in quest’ultima linea il supporto alle attività camerali anche ai fini del controllo di gestione, alle rilevazioni di dati statistici, data entry, elaborazioni da movimprese, reportistica; rientra inoltre il supporto alla gestione amministrativo-contabile dei progetti promozionali cofinanziati da terzi, in particolare a valere sul fondo perequativo nazionale e, da ultimo, la previsione del supporto operativo-amministrativo ad entrambi i soci, sotto il profilo tecnico/amministrativo, per l’implementazione e la promozione del servizio di mediazione/conciliazione a favore delle imprese e dei consumatori.

2.2 SPECIFICITÀ DEL SISTEMA CAMERALE GORIZIANO

La Camera di Commercio di Gorizia sta operando da diversi anni attraverso un assetto organizzativo “di sistema”, costituito dalla Camera di Commercio, dalle Aziende Speciali Zona Franca e per il Porto di Monfalcone e dal Fondo Gorizia. In particolare essa è intrinsecamente legata alla sua Azienda Speciale per la Zona Franca e, conseguentemente al Servizio Fondo Gorizia, istituto agevolativo unico e peculiare, all’intero sistema camerale goriziano attraverso il quale riesce a fornire risposte aderenti alle esigenze che provengono da un tessuto produttivo inserito in un contesto che muta continuamente e repentinamente.

La razionalizzazione delle risorse in seno alla Camera di Commercio, l’implementazione di funzioni e servizi dell’Azienda Speciale per la Zona Franca, l’impiego delle risorse “liberate” dalla decaduta gestione dei contingenti nella gestione dell’istituto agevolativo del Fondo Gorizia, hanno consentito una progressiva valorizzazione dell’Azienda Speciale Zona Franca, nella quale si è sintetizzata la pressoché intera operatività dell’Area Economica dell’ente, omogeneizzando un contesto professionale qualificato e snello dedicato allo svolgimento delle azioni più significative della Camera di Commercio a favore del sistema imprenditoriale isontino.

Al fine di poter svolgere questo ruolo in modo dinamico e attivo, l’Azienda Speciale Zona Franca, infatti, è stata suddivisa in tre Rami di Attività, ognuno con la sua specifica identità: Ramo Promozione, Ramo Fondo Gorizia, Ramo Zona Franca vero e proprio. Per quanto concerne la gestione finanziaria, il Servizio Fondo Gorizia viene gestito – per le caratteristiche della sua natura ex lege – attraverso un bilancio allegato a quello camerale.

È proprio attraverso questo sistema istituzionale integrato: Camera di Commercio, Aziende Speciali e Fondo Gorizia, flessibile e snello, che è possibile rispondere alle necessità di un mondo produttivo sempre più articolato e complesso.

La Camera di Commercio di Gorizia gestisce, altresì - con personale dedicato - in maniera efficace ed efficiente il Fondo Gorizia e, per conto della Regione, una serie importante di attività delegate dalla Regione FVG, che svolgono in favore di imprese e cittadini, quali per esempio: Albo artigiani, carburanti a prezzo ridotto – all’uopo, il Segretario Generale è funzionario delegato della Regione - e carburante agevolato per l’agricoltura, contributi alle imprese, le residualità del Por Fesr, nonché i recentissimi contributi di cui alla LR 4/2013 finanziati anche nel quadro del PAR FSC e finalizzati al rafforzamento e

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rilancio della competitività delle PMI, i contributi per l’acquisto di auto ecologiche ed Euro 5, che l’ente camerale ha attivato con prontezza, quelli per l’acquisto di biciclette elettriche.

3. IL QUADRO ORGANIZZATIVO

3.1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CCIAA DI TRIESTE

La Camera di Commercio di Trieste è organizzata in tre Unità Organizzative di staff con il Segretario Generale e in due Aree dirigenziali (Area Amministrazione economico-finanziaria, Statistica, Laboratorio Chimico Merceologico e Area Anagrafe economica e Regolazione del mercato). Essa è parte del sistema camerale a cui questo documento fa riferimento, come oramai tutti i documenti di pianificazione del mandato.

Si riporta di seguito l’assetto organizzativo del sistema:

Sede istituzionale n. 1 La Camera di Commercio di Trieste ha la sede istituzionale a Trieste, in Piazza della Borsa n. 14, in un palazzo storico, in stile neoclassico, inaugurato il 6 settembre 1806 di recente internamente ristrutturato.

Sede distaccata n. 1 La sede distaccata è ubicata nel Comune di San Dorligo della Valle e ospita l’U.O. Ambiente, il servizio metrico e il Laboratorio Chimico Merceologico.

Sportelli sul territorio n. 2 - Ufficio distaccato per la Conciliazione presso il

Tribunale di Trieste; - “Museo Commerciale”, ubicato a Trieste nello stabile

di proprietà dell’Ente di via S. Nicolò 7.

Organizzazione amministrativa La struttura organizzativa dell’Ente è articolata come segue: tre Unità Organizzative di staff con il Segretario Generale: - “Ufficio di Gabinetto della Presidenza”, che cura le

relazioni politico-istituzionali del Presidente della Camera di Commercio nei rapporti con lo Stato, la Regione, gli organismi del sistema camerale e le altre istituzioni pubbliche;

- “Segreteria Generale, URP”, che svolge gli adempimenti a supporto dell’attività provvedimentale della Giunta e del Consiglio camerali, del Segretario Generale e della Dirigenza, gli adempimenti relativi agli obblighi di pubblicità e trasparenza, nonché le funzioni di Ufficio per le Relazioni con il Pubblico;

- “Sviluppo organizzativo, Qualità, Controllo di Gestione”, che svolge gli adempimenti relativi al trattamento giuridico, economico e pensionistico del personale camerale, gli adempimenti previsti dal ciclo di gestione della performance ex D.Lgs. n. 150/2009, nonché l’attività di supporto all’Organismo Indipendente di Valutazione;

due Aree Dirigenziali: - Amministrazione economico-finanziaria, Statistica,

Laboratorio Chimico Merceologico, cui fanno capo le U.O.: - “Finanze e Promozione, Ufficio di Statistica”, che

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cura la gestione contabile e fiscale dell’Ente e gli adempimenti in materia statistica nell’ambito del SISTAN – Sistema Statistico Nazionale;

- “Provveditorato e Servizi generali”, che cura la gestione delle forniture di beni e servizi e lavori, la gestione dei beni mobili ed immobili, nonché i servizi tecnico-informatici e ausiliari;

- “Laboratorio Chimico Merceologico”, che effettua attività di analisi e certificazioni chimiche; consulenza e supporto alle imprese in materia, attività di ricerca e supporto alla valorizzazione dei prodotti tipici provinciali

- Anagrafe economica e Regolazione del mercato, cui fanno capo le U.O.: - “Registro Imprese e Albi”, che cura gli adempimenti

relativi alla tenuta del Registro delle Imprese, del Repertorio Economico Amministrativo – REA, dell’Albo Imprese Artigliane e degli altri albi, ruoli, registri ed elenchi camerali, l’attività di rilascio dei dispositivi di firma digitale, nonché l’attività inerente la certificazione per l’estero;

- “Ambiente”, che svolge attività di segreteria della Sezione Regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Albo nazionale delle imprese di gestione dei rifiuti e cura gli adempimenti previsti dal sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI);

- “Sportello di Conciliazione e Servizi alle imprese”, che svolge attività di segreteria dello Sportello di Conciliazione e della Camera Arbitrale, cura la gestione del registro informatico dei protesti, l’emissione delle ordinanze relative a sanzioni amministrative nelle materie di competenza della Camera di Commercio e l’emissione dei ruoli esattoriali, la gestione delle domande per la registrazione di marchi, disegni e modelli e per il deposito di brevetti, la predisposizione di contratti-tipo, la gestione di concorsi a premio, l’attività ispettiva relativa alla sicurezza dei prodotti e la metrologia legale.

Aziende Speciali n. 1 Azienda Speciale Aries, ubicata nella sede istituzionale dell’Ente e alla quale l’Ente camerale ha delegato l’attività promozionale, l’attività di internazionaliz-zazione e le funzioni delegate, è articolata nelle seguenti aree: - ”Area creazione e sviluppo d’impresa”, che svolge

attività di informazione e assistenza agli aspiranti imprenditori, nonché consulenza alle imprese su vari aspetti tra cui l’accesso ai contributi regionali, nazionali, comunitari. L’Area si occupa inoltre della gestione delle istruttorie a valere sui diversi contributi regionali delegati dalla Regione Friuli Venezia Giulia alle Camere di Commercio;

- “Area internazionalizzazione e politiche comunitarie”, che svolge attività di informazione, consulenza,

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accompagnamento delle imprese sui mercati esteri; gestisce progetti a valere su fondi regionali, nazionali e comunitari per la promozione del territorio e delle reti d’imprese in un’ottica di internazionalizzazione nei mercati d’interesse;

- “Area Servizi di sistema e E-Government”, che collabora con la Camera di Commercio per l’espletamento di servizi, nonché svolge l’attività di rilascio e/o variazione dati sulle tessere per la fruizione da parte di privati cittadini residenti nella provincia di Trieste della riduzione del prezzo per l’acquisto di carburanti per autotrazione ex L.R. n. 14/2010

L’Azienda svolge inoltre attività fieristica in collaborazione con House C.C.I.A.A. Scarl,, organizzando fiere e manifestazioni di carattere internazionale.

Gestioni Speciali Fondo Proventi LR 30/2007

Camere arbitrali n. 1 ubicata nella sede istituzionale dell’Ente e la cui attività rientra tra le competenze dell’U.O. “Sportello di Conciliazione e Servizi alle imprese”

Dipendenti C.C.I.A.A. al 30.09.2015

n. 47 di cui: - il Segretario Generale, che è anche Segretario

Generale della Camera di Commercio di Gorizia in forza della convenzione stipulata tra i due Ente camerali per l’esercizio in comune di tale funzione

- 1 Dirigente d’Area con contratto a tempo determinato - 7 titolari di Posizione Organizzativa - 38 collaboratori distribuiti nelle diverse categorie

professionali

Dipendenti Aziende Speciali al 30.09.2015

n. 27 di cui: - n. 1 Direttore - n. 1 Vice Direttore - n. 25 collaboratori

Ore di apertura sportelli su 36 ore settimanali di servizio - 20,5 ore settimanali per la generalità degli sportelli

camerali - 22 ore settimanali per l’U.O. Ambiente - 15 ore settimanali per il deposito di marchi e brevetti

Partecipazioni in aziende/società Infocamere S.c.p.a.; Ecocerved Scarl; Tecnoservicecamere S.c.p.a. (avviata dismissione); Isnart Scpa; Borsa Merci Telematica Italiana Scpa (avviata dismissione); Marmi del Carso Scarl (avviata dismissione); House C.C.I.A.A. Scarl Fiera di Trieste Spa in liquidazione; Interporto di Trieste Spa; Aeroporto A. Duca d’Aosta di Gorizia Spa (avviata dismissione); Borsa Merci Trieste Srl in liquidazione; TCD –Trieste Città Digitale Srl; Trieste Coffee Cluster Srl; IC Outsourcing Scrl (avviata dismissione); Job Camere Srl in liquidazione (avviata dismissione); Retecamere S.c.a r.l. in liquidazione (avviata dismissione); Uniontrasporti S.c.a r.l.

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3.2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CCIAA DI GORIZIA

La Camera di Commercio di Gorizia è organizzata in 2 Aree: Amministrativa ed Economica. Essa è parte del sistema camerale a cui questo documento fa riferimento, come oramai tutti i documenti di pianificazione del mandato.

Si riporta di seguito l’assetto organizzativo del sistema:

Sede istituzionale n. 1 La Camera di Commercio di Gorizia ha la sede istituzionale a Gorizia, in Via Crispi n. 10, in un palazzo storico costruito in epoca mussoliniana, inaugurato nel 1933 e recentemente perfettamente restaurato.

Sportelli sul territorio n. 3 di cui: - n. 1 presso l’Azienda Speciale per il Porto di

Monfalcone; - n. 1 presso il Centro Servizi Agricoli di Lucinico per il

servizio della Metrologia Legale; - n. 1 presso il Centro Commerciale Tiare Shopping di

Villesse per la gestione dello spazio promozionale della Provincia di Gorizia.

Organizzazione amministrativa La struttura organizzativa dell’ente è articolata in due aree:

1) Amministrativa, che a sua volta è divisa in: - Servizi interni

o Servizio Tecnico Amministrativo: funzione di gestione acquisti e rapporto con fornitori.

o Servizio Amministrativo Contabile: funzione di gestione amministrativa, fiscale e finanziaria della CCIAA, funzione di gestione e sviluppo risorse umane, funzione di monitoraggio costi e ricavi per centro di costo e servizio.

- Servizi esterni o Servizio Anagrafico Certificativi e

Paragiurisdizionale: funzione anagrafico/certificativo e funzione trasparenza e regolazione del mercato.

o Servizio Tecnico Amministrativo: funzione di gestione dei Lavori Pubblici.

2) Economica - Servizi interni

o Servizio della Segreteria Generale e degli Affari Generali: funzione di supporto agli Organi e alla Dirigenza, di Controllo di Gestione e informatizzazione.

- Servizi esterni o Servizio Economico Statistico: funzione

informazione e documentazione. o Servizio Promozionale e Servizio del Fondo

Gorizia collegato al Regime agevolativo della Zona Franca.

Aziende Speciali n. 2: 1. Azienda Speciale per la Zona Franca

L’Azienda è divisa nei seguenti tre rami operativi: Zona Franca, Fondo Gorizia e Promozione. In essa è stata concentrata la pressoché totale attività

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promozionale del sistema integrato goriziano. Il Ramo Zona Franca gestisce le residue competenze ancora in essere relative alla legge istitutiva dei contingenti, nonché talune attività delegate dalla Regione Autonoma F.V.G. Il Ramo Fondo Gorizia gestisce l’istituto agevolativo analogo. Il Ramo Promozione gestisce l’intera attività di promozione economica della CCIAA.

2. Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone L’Azienda gestisce l’attività del Porto e la promozione economica dello stesso.

Gestioni Speciali Gestione Speciale per il Fondo Gorizia.

Camere arbitrali n. 1 Gestita in maniera associata con Curia Mercatorum di Treviso.

Dipendenti C.C.I.A.A. n. 37, di cui 1 Dirigente (il Segretario Generale), 4 Posizioni Organizzative di cui solo 3 assegnate e 33 collaboratori distribuiti nelle categorie professionali e su due aree, di cui 1 in comando presso la Regione FVG.

Dipendenti Aziende Speciali n. 14 di cui: - n. 5 a tempo indeterminato per l'Azienda Speciale per

la Zona Franca. Il Direttore è il Segretario Generale della CCIAA. E' presente inoltre n. 1 unità con contratto di collaborazione.

- n. 8 Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone, compreso il Direttore.

Ore di apertura sportelli 24 ore settimanali su 36 ore di servizio.

Partecipazioni in aziende/società Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia; Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Comune di Monfalcone; Infocamere; MIB; Informest; Udine e Gorizia Fiere; IC-Outsourcing; Job Camere (in liquidazione); S.I.S. s.c.a r.l. (in liquidazione); Git Grado spa; Aeroporto Duca d'Aosta spa; Fondazione Cassa di Risparmio Gorizia; Fondazione Scuola Merletti; Retecamere s.c.a r.l. (in liquidazione); House C.C.I.A.A. s.c.a r.l.

3.3 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CCIAA DELLA VENEZIA GIULIA

Come specificato nel Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2015 istitutivo della CCIAA Venezia Giulia, il nuovo Ente camerale subentra nella titolarità di tutti i rapporti giuridici inerenti il personale delle Camere di Commercio di Trieste e di Gorizia.

La struttura organizzativa della nuova Camera di Commercio non potrà non tener presente le specificità di ciascuna Camera di Commercio pre esistente l’accorpamento e dovrà trovare la sintesi delle eccellenze presenti in entrambi gli enti camerali.

Una prima riorganizzazione strutturale dovrà rispondere alle esigenze minime, nello specifico, della fase di “start up” del sistema. Poi, una volta definito dal nuovo organo il bilancio di mandato, bisognerà procedere ad una seconda ristrutturazione che consentirà il raggiungimento degli obiettivi fissati.

A questo livello, la riflessione sulla nuova struttura organizzativa della CCIAA Venezia Giulia, potrà essere di carattere generale, ovvero concentrata su talune “linee guida” che potranno essere adattate alle singole specificità dei servizi:

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- necessità di coniugare l’esigenza di assicurare l’obiettivo di risparmio della spesa pubblica con la ferma volontà di dare risposte se si può ancora più tempestive ed efficaci al tessuto imprenditoriale di riferimento;

- il mantenimento del numero dell’attuale personale in servizio che dovrà, negli anni, rispettare il blocco del turn over; ciò consentirà, nel tempo, un risparmio sulle spese di personale;

- l’implementazione sempre più spinta dell’applicazione di sistemi informatici tali da consentire un’operatività sempre più veloce e che richiede sempre meno operatori;

- l’applicazione il più possibile limitata dell’istituto del trasferimento di personale da una sede all’altra;

- l’individuazione, per ciascun servizio, di una sede principale e una secondaria;

- la condivisione del progetto di ristrutturazione con le Organizzazioni Sindacali.

3.4 IL SISTEMA DI GESTIONE DEL PERSONALE DELLA CCIAA DI TRIESTE E DI GORIZIA

Il personale camerale è inquadrato nel CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali. Oltre alle norme contrattuali, si applicano le disposizioni del D.Lgs. n. 165/01, del D.Lgs. n. 150/09 e le leggi di settore.

Sul fronte normativo, è da rilevare che il Governo, attraverso specifiche manovre economiche, ha bloccato la contrattazione collettiva nazionale fino all’anno 2014 ed ha contingentato, nel limite massimo del 2010, le risorse destinate a retribuire il salario accessorio del personale per gli anni dal 2011 al 2014. Dall’anno 2015 in poi le risorse destinate al salario accessorio dovranno mantenere sempre le stesse decurtazioni operate fino al 2014. Per quanto riguarda lo sblocco della contrattazione, a breve dovranno essere rinnovati i contratti nazionali del pubblico impiego.

In sede di relazioni sindacali, dovrà essere sottoscritto il contratto decentrato integrativo per il personale, che riguarda la gestione del trattamento accessorio per l’anno 2015. Il Fondo per il salario accessorio del personale prevede una componente significativa destinata ad incentivare la produttività che è collegata ad un sistema di gestione per obiettivi/risultati, tenendo conto anche della valutazione della prestazione individuale.

Le Camere di Commercio di Trieste e Gorizia hanno dato piena attuazione al Ciclo di gestione della performance previsto dalla riforma Brunetta (D.Lgs. n. 150/09), adottando, tra l’altro, il Sistema di misurazione e valutazione della performance, che prevede modalità/criteri di valutazione differenziati per la dirigenza, per i titolari di posizione organizzativa e per il rimanente personale a seconda delle categorie/livello.

I dirigenti sono annualmente valutati in base al raggiungimento dei risultati e alla qualità della prestazione individuale, anche ai fini dell’erogazione della retribuzione annuale di risultato. Attori del processo di valutazione sono l’Organismo Indipendente di Valutazione, e la Giunta per il Segretario Generale.

Anche per il personale dipendente con qualifica non dirigenziale è presente un sistema di valutazione delle prestazioni e dei risultati, applicato con cadenza annuale. Il dirigente è responsabile della valutazione del personale sulla base delle proposte formulate dai responsabili diretti del personale valutato. Le risultanze di tale sistema vengono utilizzate per erogare i compensi legati alla produttività ed al miglioramento dei servizi. Nello specifico, le risorse legate all’incentivazione della produttività e miglioramento dei servizi vengono utilizzate per erogare compensi strettamente correlati ad effettivi incrementi della produttività e di miglioramenti quali - quantitativo dei servizi.

In questi ultimi anni si è proceduto a revisionare/aggiornare alcuni regolamenti al fine di adeguarli alle modifiche normative o alle nuove esigenze organizzative intervenute. Si tratta del Regolamento sull’organizzazione degli uffici e dei servizi e del Regolamento sulla disciplina dei concorsi e dello sviluppo del personale della Camera di Commercio in applicazione al D.Lgs. 150 del 27.10.2009. La Camera di Commercio di Gorizia ha, altresì, approvato il Regolamento riguardante la disciplina del rapporto di lavoro a tempo parziale.

Entrambi gli Enti hanno approvato il Regolamento relativo al trattamento del personale in missione e modificato il Regolamento per la concessione al personale camerale di anticipazioni e prestiti su indennità di anzianità e trattamento di fine rapporto. Inoltre sono stati predisposti, ai sensi dell’art. 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il “Codice di comportamento dei dipendenti”. Tale codice integra le

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previsioni del codice generale di comportamento dei dipendenti pubblici, approvato con DPR 16.4.2013 n. 62. Gli obblighi di condotta previsti dal predetto codice per il personale camerale vengono estesi anche al personale delle Aziende speciali, a tutti i collaboratori o consulenti (con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo) di cui gli Enti camerali si avvalgono, nonché ai componenti degli organi.

Sono stati inoltre approvati il Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2014/2016 per la Camera di Commercio di Trieste e per il sistema camerale integrato goriziano. Attraverso tali documenti, previsti dall’art. 1 della Legge n. 190/2012, vengono comunicati all’A.N.AC. (Autorità Nazionale AntiCorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni) ed al Dipartimento della Funzione Pubblica "la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio".

L’avvio del Ciclo di gestione della performance prevede un percorso di progressivo adattamento dei sistemi in essere e della documentazione predisposta, al fine di conseguire la loro sempre maggiore rispondenza ai requisiti/principi previsti dal D.Lgs. n. 150/09; a tal fine in entrambi i Piani della performance sono stati previsti piani di miglioramento che consentiranno la piena attuazione della riforma.

Entrambi gli Enti camerali hanno anticipato la norma che impone l’estensione dell’applicazione di programmazione e controllo previsto dal Ciclo delle Performance alle Aziende Speciali, impostando ab initio i documenti riferiti ai sistemi camerali integrati (Camera di Commercio ed Aziende Speciali).

3.5 LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL SISTEMA CAMERALE INTEGRATO DELLA VENEZIA GIULIA

La politica di gestione del personale conseguita nel corso degli ultimi anni da entrambi gli Enti camerali di Trieste e di Gorizia è stata incentrata su una puntuale razionalizzazione organizzativa funzionale che ha consentito di sviluppare e motivare un’intensificazione dell’impegno di ciascuno per far fronte alle incombenze supplementari derivanti anche dalle nuove funzioni assegnate alle Camere di Commercio nel corso degli anni, dai nuovi corposi progetti impostati dall’amministrazione camerale, oltre che alla particolare e unica caratterizzazione della CCIAA di Gorizia (Fondo Gorizia, Zona Franca, Lavori Pubblici).

Tale politica estrinsecava una precisa volontà, intesa come obiettivo politico a Gorizia e sottintesa a Trieste, di ottimizzare ulteriormente, in termini di efficienza ed economicità, le risorse umane presenti all’interno dell’Ente, portando ad una ancora ulteriore riduzione “strutturale” dei costi del personale. Nello specifico la valutazione dei contenuti delle leggi finanziarie degli ultimi anni, le quali hanno posto, vista anche la “dimensione finanziaria” dell’Ente (in termini di indicatori economico – finanziari), notevoli limitazioni all’attuazione della politica del turn over, facevano e fanno prevedere l’opportunità di applicare una politica di conferma di blocco del turn over. Ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse consentiranno di ridurre i costi di gestione e quelli di funzionamento.

In questo momento il programma triennale del fabbisogno del personale della nuova Camera di Commercio non può, logicamente, essere impostato. È necessario addivenire all’unificazione delle due strutture attualmente esistenti, quella camerale di Trieste e l’omonima di Gorizia, alla riorganizzazione delle rispettive Aziende Speciali, alla definizione degli obiettivi del piano pluriennale, all’individuazione delle strategie più idonee, alla selezione delle azioni concrete da attivare di anno in anno. Una volta che tutto ciò sarà stato definito, si potrà ipotizzare ed impostare un piano attendibile di programmazione del fabbisogno del personale che, rispettoso innanzitutto delle disposizioni della normativa di settore, preveda l’impostazione di una politica del personale adeguata per attuare quanto l’organo consiliare della nuova Camera di Commercio intenderà conseguire.

Allo stato attuale pare inopportuno, oltremodo impossibile, impostare alcuna programmazione di personale che non sia che la conferma dell’esistente per ciascun Ente camerale, alla luce della normativa in essere e alla luce delle considerazioni già espresse nella parte narrativa della Relazione che evidenziano come sia fluttuante l’attuale panorama, alla luce del processo di accorpamento in atto.

3.6 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA SPECIALE ARIES E LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE

I rapporti con il personale sono regolamentati dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

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La dotazione organica dell’Azienda, alla data della presente, è costituita, nel rispetto della pianta organica approvata, da 27 persone, di cui:

- n. 13 persone con contratto di lavoro a tempo indeterminato e pieno (di cui n. 1 dirigente, n. 2 con qualifica di quadro, n. 5 con inquadramento nel 1° livello, n. 3 nel 2° livello, n. 1 nel 3° livello e n. 1 nel 4° livello);

- n. 14 persone con contratto di lavoro a tempo indeterminato e parziale (di cui n. 1 con inquadramento nel 1° livello, n. 5 nel 2° livello, n. 4 nel 3° livello e n. 4 nel 4° livello).

L'Azienda si avvale, inoltre, di n. 1 persona con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

Attualmente la vigente dotazione organica, approvata dalla Giunta camerale, prevede una dotazione di personale pari a n. 29 unità, così suddivise:

n. 1 dirigente, n. 2 unità con qualifica di quadro, n. 6 unità di 1° livello, n. 8 unità di 2° livello, n. 5 unità di 3°livello e n. 7 unità di 4° livello.

Le considerazioni esplicitate per la Camera di Commercio “valgono” anche per l’Azienda Speciale che è parte intrinseca del sistema camerale e che segue la stessa normativa sul personale camerale in termini di blocco del turn over.

3.7 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA SPECIALE PER LA ZONA FRANCA E PROGRAMMAZIONE AZIENDALE

I rapporti con il personale sono regolamentati dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

La dotazione organica dell’Azienda, alla data della presente, è costituita, nel rispetto della pianta organica approvata, da 5 persone:

- n. 4 persone con contratto di lavoro a tempo indeterminato e pieno (n. 1 con inquadramento nel 2° livello, n. 2 nel 3° livello e n. 1 nel 4° livello);

- n. 1 persona con contratto di lavoro a tempo indeterminato e parziale con inquadramento nel 2° livello.

L'Azienda si avvale, inoltre, di n. 1 persona con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

Attualmente la pianta organica approvata dalla Giunta camerale integrata prevede una dotazione di personale pari a n. 10 unità, così suddivise:

n. 2 unità quadro, n. 1 unità di 1° livello, n. 3 unità di 2° livello, n. 3 unità di 3° livello, n. 1 unità di 4° livello.

Le considerazioni esplicitate per la Camera di Commercio “valgono” anche per l’Azienda Speciale che è parte intrinseca del sistema camerale e che segue la stessa normativa sul personale camerale in termini di blocco del turn over.

3.8 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA SPECIALE PER IL PORTO DI MONFALCONE

I rapporti con il personale sono regolamentati dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i lavoratori del Commercio - Aziende del Terziario (distribuzione e servizi).

Il personale in servizio presso l’Azienda, alla data della presente, è costituito, nel rispetto della pianta organica approvata, da 8 persone con contratto a tempo indeterminato:

- n. 1 persona con funzione di Direttore, con inquadramento dirigenziale;

- n. 2 persone con inquadramento nel 1° livello

- n. 2 persone con inquadramento nel 2° livello

- n. 1 persone con inquadramento nel 3° livello

- n. 1 persona con inquadramento nel 4° livello

- n. 1 persona con inquadramento nel 5° livello

di cui

- n. 7 persone a tempo pieno;

- n. 1 persona a tempo parziale.

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3.9 LA DOTAZIONE TECNOLOGICA DELLA CCIAA VENEZIA GIULIA, SUDDIVISA IN SEDE DI TRIESTE E SEDE DI GORIZIA

Il processo di accorpamento degli Enti camerali di Trieste e di Gorizia comporterà l’adeguamento delle tecnologie delle rispettive sedi e unità distaccate per permettere la condivisione di dati, documentazione e programmi tra uffici e gruppi di lavoro.

È, pertanto, stato demandato agli uffici il compito di studiare la situazione attuale e proporre una soluzione adeguata alle nuove esigenze.

Tenuto in considerazione che gli Enti si avvalgono dell’infrastruttura di rete e della tecnologia di InfoCamere scpa, è stata richiesta alla società stessa di proporre delle soluzioni tecniche che permettano la realizzazione di una unica gestione dell’Ente su più sedi, preferibilmente con delle soluzioni che consentano una piena condivisione tra gli uffici dell’Ente unico, ed anche delle Aziende Speciali esistenti, tale da annullare ogni distanza territoriale.

L’accettazione delle proposte InfoCamere o la scelta di utilizzare risorse proprie, indipendenti dalla stessa, comporterà inevitabilmente la necessità di acquisto di idonee apparecchiature di rete e per la telefonia.

È allo studio anche lo sviluppo di un sito Internet istituzionale per la nuova Camera della Venezia Giulia.

Lo stato attuale

Le risorse informatiche della Camera di Commercio di Trieste e quelle della Camera di Commercio di Gorizia sono costituite da una rete di personal computer, in grado di garantire una corretta, efficiente e sicura gestione dei dati e delle informazioni e dalla rete del sistema camerale nazionale che permette la condivisione di dati ed informazioni tra tutte le Camere di Commercio italiane.

Ogni dipendente delle due Camere di Commercio e delle rispettive Aziende Speciali è dotato di personal computer e di stampante.

Gli archivi del sistema informatico camerale hanno le seguenti caratteristiche:

- regolamentazione degli accessi: ad ogni archivio sono associate le relative regole di accesso, utilizzo e condivisione da parte dei dipendenti;

- salvataggio delle informazioni: vengono utilizzate procedure di back up di tutti gli archivi al fine di garantire il recupero delle informazioni anche in caso di malfunzionamento del sistema informatico;

- conservazione delle copie della documentazione tramite apposito sistema di back up, che consente un salvataggio periodico dei documenti con copia su disco in modo da permettere la verifica delle revisioni successive di ciascun documento;

- protezione dai virus: il sistema informatico dell'Ente è protetto da strumenti di intercettazione ed eliminazione dei virus elettronici, tramite appositi programmi di antivirus di rete;

- verifica della funzionalità hardware di tutti i computer della rete camerale tramite l'utilizzo di appositi software di prova (solo per la Camera di Commercio di Trieste);

- attribuzione automatica della data e ora di redazione (solo per la Camera di Commercio di Trieste).

Le due Camere di Commercio di Trieste e Gorizia si sono dotate di sistemi di gestione informatica per tutti i principali servizi a supporto degli uffici. Trattasi di programmi specializzati per funzione o settore, realizzati da InfoCamere, alcuni dei quali permettono la condivisione di dati e funzionalità con le altre Camere di Commercio italiane e con Unioncamere (anagrafe camerale in primis).

Sono dotate, altresì, di un programma di protocollo informatico, di un programma per la gestione del personale (rilevatore automatico delle presenze) e di un sistema informatico integrato di contabilità e di gestione dei flussi di cassa.

I dipendenti dispongono di una casella di posta personale ad uso ufficio ed hanno accesso alla rete Internet. Sono attive le rispettive caselle PEC [email protected] e [email protected], oltre alle caselle PEC abbinate ad ognuno degli uffici dei rispettivi Enti, abbinate al programma di protocollo informatico e gestione documentale.

Tutti gli uffici camerali protocollano informaticamente i documenti in uscita e sono dotati di uno scanner. Quelli della Camera di Commercio di Trieste anche di un’etichettatrice.

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La Camera di Commercio di Trieste, inoltre, è dotata di una rete intranet da cui è possibile reperire i moduli in uso per l’autorizzazione mensile per l’effettuazione di ore di lavoro straordinario e per l’autorizzazione per l’effettuazione di missioni fuori sede da parte dei dipendenti, i moduli di richiesta di materiali di cancelleria e di fornitura di beni e servizi, nonché l’elenco dei provvedimenti adottati dagli organi camerali e dai dirigenti.

Per quanto attiene alla Camera di Commercio di Trieste si evidenzia quanto segue: PC Client – nel 2016 è previsto l'acquisto di 5 pc (senza monitor) con licenza win7 pro per mantenere aggiornato ed efficiente il parco macchine. Altro materiale hardware: 3 dischi di ricambio per server per sostituzione in caso di guasto. Non sono previsti altri acquisti informatici al di fuori di questi, salvo caso di guasti ed imprevisti .

Per quanto attiene alla Camera di Commercio di Gorizia si evidenzia quanto segue: PC Client – è prevista la sostituzione di 4 PC al fine di proseguire nel percorso di mantenimento di un parco macchine aggiornato ed efficiente, eventualmente la sostituzione di altri PC in caso di guasti non riparabili. Monitor – è prevista l’acquisto di n. 1 monitor per un dipendente con problemi visivi e 4 monitor da 19” abbinati ai PC previsti in acquisto nell’anno, eventualmente la sostituzione di monitor in caso di guasti non riparabili. Dispositivi di stampa – è previsto l’acquisto di 2 stampanti multifunzione, eventuali sostituzioni in caso di guasti non riparabili. E’ allo studio la possibilità di noleggio di stampanti multifunzione per ufficio. PC Portatili – Notebook - è prevista la sostituzione di 1 notebook, salvo guasti non riparabili. Server – Il server camerale HP è attualmente in proroga di assistenza hardware rinnovabile di anno in anno. Al momento non è possibile prevedere se alla scadenza del marzo 2016 l’assistenza potrà essere prorogata. In caso di diniego della società costruttrice Hewlett Packard, sarà necessario procedere all’acquisto di un nuovo server oppure alla scelta di una soluzione diversa tra quelle individuate nel progetto di costituzione della Camera di Commercio della Venezia Giulia. Software – Acquisto di multilicenza Open Government per il software Microsoft Windows 7 Professional oppure, in alternativa, Microsoft Windows 10 Professional per tutti i PC con il software operativo Windows XP. Il software di produttività individuale Microsoft Office multilicenza Open Government da abbinare ai 4 PC previsti in acquisto. Infrastruttura di rete: cablaggi e apparati attivi – acquisto di apparecchiature di rete tra quelle individuate nel progetto di costituzione della Camera di Commercio della Venezia Giulia.

Per quanto attiene all’Azienda Speciale Aries si evidenzia quanto segue: PC portatile – È necessario l’acquisto di n. 1 PC portatile da affidare all’ufficio stampa. Software – Il software di produttività individuale Microsoft Office da abbinare al PC portatile previsto in acquisto.

Per quanto attiene all’Azienda Speciale Zona Franca si evidenzia quanto segue: PC Client – è prevista la sostituzione di 4 PC al fine di proseguire nel percorso di mantenimento di un parco macchine aggiornato ed efficiente, eventualmente la sostituzione di altri PC in caso di guasti non riparabili. Monitor – è prevista l’acquisto di 4 monitor da abbinare ai PC in acquisto, eventualmente la sostituzione di monitor in caso di guasti non riparabili. Software – Il software di produttività individuale Microsoft Office da abbinare ai 4 PC previsti in acquisto. Dispositivi di stampa – è previsto l’acquisto di 4 stampanti multifunzione.

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4. LA RAPPRESENTAZIONE DEI SISTEMI

4.1 LA RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA CCIAA DI TRIESTE

Politica delle partecipazioni: in società pubbliche e/o miste che perseguono le stesse finalità economiche della CCIAA

CCIAA di Trieste

Fondazioni

Infocamere S.c.p.a.

Ecocerved Scarl

Tecnoservicecamere S.c.p.a. (avviata dismissione)

Isnart Scpa

Borsa Merci Telematica Italiana Scpa (avviata dismissione)

Marmi del Carso Scarl (avviata dismissione)

House C.C.I.A.A. Scarl

Società partecipate Associazioni

Consortili e Consorzi

Spa Srl

Fiera di Trieste Spa in liquidaz.

Interporto di Trieste Spa

Aeroporto A. Duca d’Aosta di Gorizia Spa (avviata dismissione)

Borsa Merci Trieste Srl in liquidazione

TCD –Trieste Città Digitale Srl

Trieste Coffee Cluster Srl

IC Outsourcing Scrl (avviata dismissione)

Job Camere Srl in liquidazione (avviata dismissione)

Retecamere Scrl in liquidazione (avviata dismissione)

Union-trasporti S.c.r.l.

ITS Accademia Nautica dell’Adriatico

ITS per le Nuove Tecnologie della Vita Alessandro Volta

Unioncamere nazionale

Unioncamere FVG

AIOM

Associazione Caffè Trieste

Assonautica italiana

Assonautica prov. di Trieste

Ass. nazionale Città dell'Olio

Comitato Promotore Transpadana

Consorzio camerale per il credito e la finanza

Consorzio Trieste Gros

Emas club ed Ecolabel FVG

Forum Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio

MIB School of Management

Il Rossetti - Teatro Stabile del FVG

Associazione FORUM Consumatori-Imprese FVG

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4.2 LA RAPPRESENTAZIONE DEL SISTEMA CCIAA DI GORIZIA Politica delle partecipazioni: in società pubbliche e/o miste che perseguono le stesse finalità economiche della CCIAA

CCIAA di Gorizia

Fondazioni

Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Comune di Monfalcone Infocamere MIB Informest SIS House C.C.I.A.A. Scarl

Società partecipate Associazioni

Consortili e Consorzi

Spa Srl

Aeroporto Duca d’Aosta GIT Udine e Gorizia Fiere

IC Outsourcing Job Camere (in liquidazione) Retecamere (in liquidazione)

Cassa di Risparmio di Gorizia Scuola Merletti

Unioncamere nazionale Unioncamere FVG Fondazione Nord-Est Curia Mercatorum Consorzio Gorizia e l’Isontino Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario CETA ISIG Consumers' Forum FVG

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5. LE RISORSE FINANZIARIE

L’individuazione delle risorse finanziarie che ciascun ente è in grado di mettere a disposizione per la realizzazione di interventi promozionali nell’anno 2016 verrà effettuata, sulla base dei dati ed informazioni oggi a disposizione e, soprattutto, sulla base delle considerazioni effettuate in sede di introduzione al presente documento, in ogni caso:

- CAMERA DI COMMERCIO:

- stima dell’andamento dei costi di struttura e dei ricavi effettivi, di consuntivo, che possono differire dalle previsioni di budget, che spesso hanno carattere prudenziale.

- Diritto annuale (e relativo fondo svalutazione crediti): si tratta della principale entrata per il nostro ente, unitamente a quelle derivanti dai diritti di segreteria. Esso è stato ridotto del 40%, come già specificato in premessa alla Relazione. Al di là di tale decremento fissato ex lege, l’entrata derivante dal diritto annuo è, per di più, legata all’andamento dell’economia provinciale. Considerata la perdurante situazione di difficoltà per le imprese dei vari settori produttivi, e la mancanza di previsioni di recupero a breve, viene effettuata anche per il 2016 una stima prudenziale, anche se i dati statistici su base nazionale tendono ad una lieve ipotesi di miglioramento possibile della crescita. Nel corso del 2016, per la Camera di Commercio di Gorizia, verranno notificate le cartelle per il recupero del diritto annuale anno 2012 per “incompleti” o “tardivi” effettuati in base alla circolare ministeriale. Un tanto per allineare i ruoli emessi dalla Camera di Commercio di Gorizia a quelli emessi dalla Camera di Commercio di Trieste.

- Diritti di segreteria: non si può che prevedere un consolidamento dei diritti di segreteria, in base ai dati relativi al 2014 e al pre consuntivo 2015.

- Proventi da gestione di servizi: per quanto riguarda la Camera di Commercio di Trieste proseguirà l’attività di fatturazione per le analisi chimico-merceologiche effettuate dal Laboratorio Chimico Merceologico e per l’attività di conciliazione e mediazione effettuata dallo Sportello di Conciliazione; per quanto riguarda la Camera di Commercio di Gorizia, l’Azienda Speciale Zona Franca continuerà la gestione dei compiti previsti dalla LR 14/2010, confermando per l’anno 2016 le stesse previsioni.

- Proventi per attività delegate: si tratta degli importi riconosciuti dalla Regione a fronte dello svolgimento di alcune attività in delega quali la gestione delle agevolazioni di cui alla L.R. 4/2005 e l’Albo Imprese Artigiane. La previsione di entrate è consolidata. Tenuto conto della diversa impostazione organizzativa delle due Camere di Commercio, si perverrà ad un nuovo assetto per la gestione delle funzioni delegate nell’ambito del nuovo Ente camerale.

- Proventi da svolgimento attività associate. Verrà impostata un’organizzazione sinergica fra i due Enti per lo svolgimento delle funzioni in materia di Regolazione mercato e metrologia, con il conseguente rafforzamento dell’attività di promozione dei servizi alle imprese.

- Sul fronte dei costi verrà attuata la politica di massimo contenimento, in particolare per quanto riguarda le spese di funzionamento, anche alla luce della previsione in decremento delle entrate camerali, come sopra esplicitato.

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- Nel 2016 proseguiranno le attività previste nel piano triennale dei lavori pubblici 2014 – 2016, secondo l’aggiornamento annuale, per l’interventi sugli immobili di proprietà.

- FONDO PROVENTI L.R. 30/07 – GESTIONE IN CAPO ALLA CCIAA DI TRIESTE:

si auspica che la Regione FVG continui a finanziare anche per l’anno 2016 il Fondo Proventi LR 30/07 destinato ad interventi di promozione economica e ad investimenti infrastrutturali; per la previsione iniziale dell’anno 2016 si ritiene prudenzialmente, stante l’incertezza dell’intervento della Regione, di non poter quantificare l’entità dell’auspicato. Resta inteso che, stante la necessità di utilizzare le risorse della Legge Regionale 30/2007 per poter svolgere gli interventi di promozione economica, verranno specificati nel preventivo economico della CCIAA ed in quello dell’Azienda Speciale Aries i termini di utilizzo delle risorse alla stessa afferenti, sia future che accantonate negli anni pregressi, assolvendo in tal modo anche agli obblighi di cui all’articolo 5, comma 1, del Regolamento per la gestione del fondo proventi ex LR 30/2007. Solo in tale contesto, infatti, stante la genericità degli obiettivi contenuti nella RPP dovranno essere puntualmente allocate le risorse dedicate a precise attività operative.

- AZIENDA SPECIALE ARIES

- Fondi Comunitari derivanti dalla Programmazione 2014-2020: si tratta della partecipazione di Aries ai prossimi bandi comunitari su progetti di promozione del territorio e delle imprese.

- Proventi da servizi: entrate derivanti dall’attività commerciale sulle attività di internazionalizzazione e sull’attività fieristica.

- Altri fondi di carattere regionale e nazionale (Fondi Perequativi) a cui abitualmente Aries e la Camera di Commercio di Trieste concorrono per il finanziamento di progetti specifici.

- FONDO GORIZIA:

- Diritti di segreteria: Si prevede, in modo ancora prudenziale, un consolidamento dei diritti di segreteria. Tale consolidamento dovrebbe essere garantito dall’emanazione dei nuovi bandi. Essi integreranno gli strumenti esistenti e potranno produrre nuove formulazioni di richieste di contributo.

- Contributi e trasferimenti. Preso atto che i trasferimenti nazionali (sulla L. 26/86) sono pari a zero da diversi anni, allo stato attuale, non si ravvisano termini sufficientemente chiari per quantificare previsioni di contributo da parte della Regione FVG (sulla LR 30/2007). Si utilizzeranno, quindi, le risorse accantonate negli anni precedenti.

- RISORSE COMUNITARIE SU PROGRAMMI E PROGETTI SPECIFICI.

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6. LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI

6.1 LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI DELLA CCIAA DI TRIESTE

La Relazione Previsionale e Programmatica, redatta in conformità dell’art. 5 del D.P.R. n. 254/05 “Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio”, costituisce l’aggiornamento annuale degli indirizzi e delle linee strategiche d’intervento espressi nel Programma Pluriennale per il quinquennio 2011-2016, approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n. 18/CC del 28 giugno 2011 e aggiornato con deliberazione n. 11/CC dd. 17.09.2015 dei Consigli camerali delle Camere di Commercio di Trieste e Gorizia.

Per ciascuna delle quattro linee prioritarie d’intervento

1. TRIESTE CITTÀ DELLA CONOSCENZA

2. TRIESTE CITTÀ DI SCAMBIO E RELAZIONE

3. TRIESTE CITTÀ DA RIGENERARE – IL PORTO E LA BLUE ECONOMY

4. L’ENTE CAMERALE: POTENZIARE E MIGLIORARE ATTIVITÀ E SERVIZI

sono individuati obiettivi strategici per missioni e programmi previsti dal D.M. 27.03.2013, come qui di seguito presentato.

Missione 011 Competitività e sviluppo delle imprese

Programma 005 Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale di impresa e movimento cooperativo

Linea Strategica 1. Trieste città della conoscenza

Obiettivo strategico 1.1 Promuovere la cultura imprenditoriale, lo start up di imprese e l’accesso alle agevolazioni e al credito

- svolgere attività di promozione e divulgazione della creazione di impresa e della cultura imprenditoriale

- realizzare attività informative e di consulenza per facilitare la nascita di nuove imprese e l'accesso alle agevolazioni delle imprese già esistenti

Obiettivo strategico 1.2 Incentivare l’aggregazione fra imprese e la collaborazione con Enti/organismi in un’ottica di rete

- realizzare azioni volte a stimolare la creazione di "reti di impresa"

Obiettivo strategico 1.3 Promuovere il marketing territoriale - realizzare azioni finalizzate all'attrazione di investimenti nel territorio

Linea Strategica 2. Trieste città di scambio e relazione

Obiettivo strategico 2.1 Sviluppare la vocazione turistica del territorio - realizzare azioni finalizzate al sostegno del settore turistico - individuare un piano di marketing territoriale da condividere con la Camera di

Commercio di Gorizia volto alla valorizzazione del territorio di competenza della nuova Camera di Commercio

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Linea Strategica 3. Trieste una città da rigenerare - il porto e la blue economy

Obiettivo strategico 3.1 Valorizzare la risorsa mare e sostenere la blue economy - realizzare iniziative volte alla promozione del settore della blue economy in tutti i

suoi aspetti (pesca e acquacoltura, nautica da diporto, navale e crocieristica) - realizzare iniziative volte alla diffusione della conoscenza dello sport e dei mestieri

legati al mare

Obiettivo strategico 3.2 Sviluppare le infrastrutture socio-economiche, logistiche e di trasporto

- realizzare iniziative volte al miglioramento del sistema dei trasporti delle merci e dei passeggeri

Missione 012

Regolazione dei mercati

Programma 004 Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori

Linea Strategica 2. Trieste città di scambio e relazione

Obiettivo strategico 2.2 Valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio - realizzare iniziative volte alla promozione dei prodotti agroalimentari tipici triestini

tra i consumatori - individuare azioni in sinergia con la Camera di Commercio di Gorizia volte alla

promozione dei prodotti agroalimentari del territorio di competenza della nuova Camera di Commercio

Linea Strategica 4. L’ente camerale: potenziare e migliorare attività e servizi

Obiettivo strategico 4.1 Sostenere le azioni di regolazione e vigilanza sul mercato al servizio delle imprese e dei consumatori

- realizzare interventi a favore della tutela della fede pubblica quali la vigilanza sui concorsi a premio, la predisposizione di contratti-tipo, ecc.

- sviluppare servizi in materia di tutela della proprietà industriale (ad esempio illustrando all’utenza il nuovo sistema di deposito di marchi e brevetti) e della lotta alla contraffazione (attività ispettiva)

- realizzare interventi finalizzati al potenziamento dei servizi di mediazione/conciliazione in coerenza con l'evoluzione normativa, anche al fine di addivenire ad un unico organismo di mediazione, conciliazione e metrologia per la nuova Camera di Commercio

- potenziare le attività del Laboratorio Chimico Merceologico per offrire una gamma sempre più ampia e completa di servizi in linea con le richieste provenienti dal territorio; implementare ulteriormente collaborazioni esterne, sia in ambito alimentare che ambientale, offrendo agli utenti non solamente prestazioni analitiche ma anche servizi di supporto.

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Missione 016 Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

Programma 005 Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy

Linea Strategica 2. Trieste città di scambio e relazione

Obiettivo strategico 2.3 Incrementare l’internazionalizzazione delle imprese del territorio

- realizzare azioni a sostegno delle imprese che intendono trovare sbocchi commerciali nei mercati esteri

- individuare azioni finalizzate alla realizzazione di una politica di internazionalizzazione delle imprese localizzate nel territorio di competenza della nuova Camera di Commercio

Missione 032 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

Programma 002 Indirizzo politico

Linea Strategica 4. L’ente camerale: potenziare e migliorare attività e servizi

Obiettivo strategico 4.4 Proseguire nel potenziamento delle iniziative di comunicazione interna ed esterna e nell'attuazione di azioni informative

- predisporre una proposta per addivenire ad un unico sito web del nuovo Ente camerale

- predisporre una proposta per addivenire ad un ufficio stampa unico del nuovo Ente camerale

- predisporre un piano operativo per la gestione sinergica da parte della Camera di Commercio di Trieste con la consorella di Gorizia al fine dello svolgimento delle funzioni delegate

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Missione 032 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

Programma 003 Servizi e affari generali per l’amministrazione di competenza

Linea Strategica 4 L’ente camerale: potenziare e migliorare attività e servizi

Obiettivo strategico 4.2 Gestire il processo di accorpamento delle Camere di Commercio di Trieste e Gorizia

- effettuare la ricognizione dei servizi tecnologici dell’Ente e condividere le risultanze dell’analisi con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di valutare i bisogni tecnologici del nuovo Ente e di creare l’architettura tecnologica della nuova Camera di Commercio

- effettuare una puntuale analisi dei servizi amministrativo-contabili dell’Ente e condividerla con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di creare nuovi ambienti per la gestione amministrativo-contabile della nuova Camera di Commercio

- effettuare una puntuale analisi dei servizi informativi dell’Ente e condividerla con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di garantire la piena funzionalità degli uffici sul territorio di competenza della nuova Camera di Commercio

- effettuare una puntuale analisi organizzativa dell’Ente e condividerla con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di addivenire all’assetto organizzativo della nuova Camera di Commercio

Obiettivo strategico 4.3 Valorizzare il patrimonio immobiliare camerale - realizzare l’intervento di ristrutturazione dell’edificio in comodato d’uso da

destinare a “Centro di promozione del Prosecco”; - realizzare l’impianto antincendio al primo piano della sede camerale; - realizzare il primo lotto dei lavori di “Risanamento conservativo dell’edificio

camerale di via San Nicolò 7”, limitatamente alle parti esterne dell’edificio; - realizzare i lavori di sistemazione e messa a norma di alcune sale di rappresentanza

della sede camerale; - realizzare l’impermeabilizzazione della copertura della sede distaccata di via

Travnik 14 a San Dorligo della Valle; - effettuare una puntuale analisi del patrimonio immobiliare dell’Ente da

condividere con la Camera di Commercio di Gorizia al fine dell’accorpamento dei patrimoni

Obiettivo strategico 4.5 Perseguire il miglioramento continuo della performance - monitorare i servizi e le attività da svolgere al fine di individuare modalità e

tecniche gestionali che consentano il miglioramento continuo nell’erogazione dei servizi all’utenza

- aggiornare i documenti previsti dal ciclo di gestione della performance ex D.Lgs. n. 150/2009 in sinergia con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di addivenire alla produzione di analoghi documenti relativi alla nuova Camera di Commercio

- effettuare la ricognizione dei regolamenti in vigore nella Camera di Commercio e condividerla con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di addivenire a alla piena armonizzazione della documentazione amministrativa della nuova Camera di Commercio

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Obiettivo strategico 4.6 Efficientare l'uso delle risorse anche nel rispetto delle normative di contenimento della spesa

- realizzare azioni volte al rafforzamento della salute organizzativa dell'Ente - effettuare una puntuale analisi dei contratti di fornitura di beni e servizi in essere

da condividere con la Camera di Commercio di Gorizia al fine di addivenire alla sottoscrizione di nuovi contratti o alla revisione di quelli in essere per la nuova Camera di Commercio, che consentano il rispetto dei principi di economicità e di efficacia.

6.2 LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI DELLA CCIAA DI GORIZIA

Al di là delle azioni strategiche impostate, la maggior parte della struttura sarà impegnata, nel corso dell’anno 2016, a concretizzare, passo dopo passo, il processo di accorpamento delle circoscrizioni territoriali dei due enti camerali di Trieste e di Gorizia. Il procedimento è molto complesso e delicato, particolarmente gravoso sotto numerosi profili e il Segretario Generale, Commissario ad acta dello stesso, sarà particolarmente impegnato a coordinare e svolgere nel rispetto della norma le procedure inerenti.

Missione 011 Competitività e sviluppo delle imprese

Programma 005 Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d’impresa e movimento cooperativo.

Impulso 2. Promuovere l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto nelle imprese e nelle istituzioni al loro servizio

- rafforzare il sostegno alle start-up innovative e alle spin off.

Impulso 3. Diffondere una vera e propria cultura della green economy e della blue economy legata al tema della responsabilità sociale di impresa

- razionalizzare ulteriormente i costi di funzionamento dell’ente camerale e degli immobili di proprietà

- effettuare interventi di efficientamento energetico nel porto di Monfalcone

Impulso 4. Rimodulare le azioni di animazione economica sul territorio - ricercare sinergie con gli obiettivi del Patto Territoriale quale strumento per

raggiungere la sintesi tra le varie parti sociali

- condividere gli obiettivi del GECT - implementare il progetto SMART

- consolidare le forme di intervento del Fondo Gorizia individuarne nuove

- sostenere la filiera dell’aeronautica

- sostenere la creazione della filiera della nautica

- ricercare sinergie tra i poli logistici esistenti

- valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio, rafforzando la collaborazione con il Consorzio per la Tutela dei Vini Collio e Carso

- sostenere lo sviluppo delle aree industriali e artigianali dei Comuni della provincia

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- fornire il sostegno – anche logistico - al progetto relativo alla localizzazione di un impianto innovativo a servizio di un consorzio di imprese che utilizzano grandi quantità di gas per la produzione (rigassificatore)

- rafforzare il ruolo aggregativo della Camera di Commercio che deve diventare “tavolo di regia” dell’operatività delle Associazioni di Categoria e delle imprese per la creazione di Reti di impresa. La CCIAA di Gorizia sosterrà anche nel corso del 2016 le aggregazioni di imprese, con un servizio di consulenza dedicato

- formulare un piano di marketing territoriale in grado di individuare le azioni e gli interventi più adeguati per valorizzare il territorio in particolare sotto il profilo commerciale/turistico

- formare e sensibilizzare il capitale umano, diffondendo le competenze necessarie e le evidenze dei vantaggi economici derivanti dalla loro applicazione. (DA IMPULSO 2 ESTESO AL 4)

Impulso 6. Agevolare l’accesso al credito delle imprese - rafforzare ulteriormente la “filiera di sostegno al credito” che vede coinvolti la

Regione, la Camera di Commercio e il Confidi

- rendere efficiente l’operatività del Confidi Gorizia anche al settore dell’agricoltura

Missione 012

Regolazione dei mercati

Programma 004 Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori

Impulso 5. Innovare la gestione dei servizi di back office in ottica di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione dell’efficienza

- concretizzare il percorso di accorpamento delle Camere di Commercio di Trieste e Gorizia nella Camera di Commercio della Venezia Giulia: attivare le azioni per svolgere le singole fasi amministrative finalizzate alla nomina dei nuovi organi di governo e per strutturare l’operatività degli uffici. Realizzare studi per ricercare le modalità ottimali di associazione delle funzioni/servizi. Realizzare strumenti informatici per la realizzazione dell’associazione di attività e servizi

Missione 032 Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche

Programma 003 Servizi e affari generali per l’amministrazione di competenza

Impulso 2. Promuovere l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto nelle imprese e nelle istituzioni al loro servizio

- realizzare i lavori agli impianti e alle strutture attinenti la sicurezza e l’adeguamento del Quartiere Fieristico

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- realizzare i lavori di ristrutturazione porzione capannone ubicato nella frazione di Lucinico (realizzazione nuovo archivio cartaceo della CCIAA)

- realizzare i lavori di completamento e messa a norma di edifici camerali (impianto rilevazione allarme incendio, impianto elettrico , impianto videosorveglianza, opere edili e affini)

- realizzare e mettere a norma l’impianto di rilevazione incendi presso la casa dello studente

- effettuare una puntuale analisi del patrimonio immobiliare dell’Ente da condividere con la Camera di Commercio di Trieste al fine dell’accorpamento dei patrimoni.

6.3 LA PIANIFICAZIONE ANNUALE SUDDIVISA PER MISSIONI E PROGRAMMI DELLA CCIAA VENEZIA GIULIA

Missione 011 Competitività e sviluppo delle imprese

Programma 005 Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d’impresa e movimento cooperativo.

Camera di Commercio di Trieste Linea Strategica 1. Trieste città della conoscenza Linea Strategica 3. Trieste una città da rigenerare - il porto e la blue economy

Camera di Commercio di Gorizia Impulso 4. Rimodulare le azioni di animazione economica sul territorio

- realizzare una sinergia promozionale dei prodotti tipici, in particolare per il settore agroalimentare

- attivare azioni di promozione turistica unificata

- implementare la collaborazione sul sistema fieristico

- sviluppare una gestione sinergica delle funzioni delegate.

Camera di Commercio di Trieste Linea Strategica 2. Trieste città di scambio e relazione

Camera di Commercio di Gorizia Impulso 6. Agevolare l’accesso al credito delle imprese

- rafforzare la sinergia nella politica di credito alle imprese.

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Missione 012 Regolazione dei mercati

Programma 004 Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori

Missione 016 Commercio internazionale ed

internazionalizzazione del sistema produttivo

Programma 005 Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy

Camera di Commercio di Trieste Linea Strategica 2. Trieste città di scambio e relazione

Camera di Commercio di Gorizia Impulso 1. Ridefinire la politica di internazionalizzazione in termini e modalità

condivise

- impostare una politica unificata di internazionalizzazione delle imprese della Venezia Giulia

- costituire un unico organismo di mediazione, conciliazione e metrologia.

Missione 032 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

Programma 002 Indirizzo politico

Camera di Commercio di Trieste Linea Strategica 4. L’ente camerale: potenziare e migliorare attività e servizi

Camera di Commercio di Gorizia Impulso 2. Promuovere l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto nelle

imprese e nelle istituzioni al loro servizio

- costituire l’ufficio stampa della CCIAA Venezia Giulia - realizzare il sito web della CCIAA Venezia Giulia