Bollettino 870 dd

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Unità Pastorale della Val Liona anno 24 Numero 870 Domenica 6 marzo 2016 IVª Domenica di Quaresima LA PAROLA: dal Vangelo secondo Luca 15, 1- 3.11-32 In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. (…) Quando ebbe speso tutto (…) ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. (…) E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». La parabola di questa domenica, chiamata del Padre misericordioso, o del figlio prodigo, ci rivela l’atteggiamento dell’amore di Dio, dell’unico Dio. Un Dio che ama l’uomo tanto da riconsegnargli ciò che ha perduto per questo fa festa. Chiediamoci se vogliamo che le nostre liturgie abbiamo il sapore di questa festa di Dio. Di questa attesa di domenica in domenica per veder arrivare l’altro o Dio. Oppure il mio stare in chiesa è tuttora ancorato ai due figli, da non volere più celebrare come celebra il Padre e rallegrarci per, con, neifratelli. Forse siamo diventati tutti Farisei e siamo passati dall’ascolto alla mormorazione dicendo “costui accoglie e mangia con i peccatori”? Nella casa di Dio abitano tutti. E tutti la abitano con le loro storie e le modalità di relazione che hanno con Dio. Troviamo i pubblicani e i peccatori che lo ascoltano. Troviamo gli scribi e i farisei che mormorano. Troviamo Gesù che mangia con i primi e ascolta i secondi. Strano dovrebbe essere al contrario. Perché la relazione di partenza era opposta. Al popolo d’Israele Dio dice Schemà Israelascolta Israele…, perché tutti potessero ascoltarlo. Oggi si inverte: attraverso i peccatori e i pagani Dio parla, fa ascoltare la sua voce ad Israel con questa parabola bellissima. Ridice a noi chi è quel Dio che si è presentato: io sono colui che sono. Io sono un Padre, che ha un regno per tutti, che offre tutto sempre, sia a chi vuole andarsene, sia a chi vuole rimanere, sia a chi vuole ritornare. Una generosità a 360 gradi….sempre. Una generosità che porta sempre far festa, festa e festa per tutti. E a tutti dice “tutto ciò che è mio è tuo”. La differenza non la fa Dio, ma la facciamo noi verso di Lui, Lui non può non smettere di amarci, tutt’altro: amaci è un’esigenza di Dio stesso. Ama entrambi i figli, il buono e il cattivo. E questo ci riporta alla creazione di Adamo ed Eva, … perché disobbedienti se ne vanno dal paradiso, per vivere la libertà che Dio aveva donato a loro, ma di cui volevano impadronirsi per diventare essi stessi come Dio. Ma con Gesù ritornano al loro Creatore, che li ricrea con il suo amore misericordioso. Tutti abbiamo bisogno di essere ricreati dall’amore di Dio: sia chi rimane in casa avvalendosi di questo privilegio d’amore senza dividerlo con nessuno; sia chi lo vuole vivere lontano da Dio e goderselo con le prostitute; sia i servi, che godono di questo rinnovato amore aiutando il Padre ad esprimere la sua grandezza di Misericordia infinita. I beni che il Padre divide li vediamo nei Sacramenti che la Chiesa ci offre perché ciascuno di noi possa vivere dentro di sé la presenza di Dio, e in Dio vivere la nostra presenza umana. Beni che portiamo con noi come il figlio minore e li sfruttiamo per nostro tornaconto, o beni che si lasciamo lì, come il figlio maggiore, per accantonarli come un privilegio. Entrambi non comprendono la grazia che nei beni donati esiste: in essi si cela il grande amore di Dio… l’accoglienza dell’altro…l’ andare incontro per abbracciare, per rimettere i sandali, il vestito più bello, uccidere il vitello grasso…far festa, perché quello che era perduto è stato ritrovato, era morto ed è ritornato in vita. Buona domenica Parrocchiani! Gioiamo con Dio e con i fratelli: è proprio così difficile?…… Buona festa.

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Page 1: Bollettino 870 dd

Unità Pastorale della Val Liona anno

24 Numero

870 Domenica 6 marzo 2016 IVª Domenica di Quaresima

LA PAROLA: dal Vangelo secondo Luca 15, 1- 3.11-32 In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. (…) Quando ebbe speso tutto (…) ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. (…) E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

La parabola di questa domenica, chiamata del Padre misericordioso, o del figlio prodigo, ci rivela

l’atteggiamento dell’amore di Dio, dell’unico Dio. Un Dio che ama l’uomo tanto da riconsegnargli ciò che ha

perduto per questo fa festa. Chiediamoci se vogliamo che le nostre liturgie abbiamo il sapore di questa festa di

Dio. Di questa attesa di domenica in domenica per veder arrivare l’altro o Dio. Oppure il mio stare in chiesa è

tuttora ancorato ai due figli, da non volere più celebrare come celebra il Padre e rallegrarci per, con, nei…

fratelli. Forse siamo diventati tutti Farisei e siamo passati dall’ascolto alla mormorazione dicendo “costui

accoglie e mangia con i peccatori”? Nella casa di Dio abitano tutti. E tutti la abitano con le loro storie e le

modalità di relazione che hanno con Dio. Troviamo i pubblicani e i peccatori che lo ascoltano. Troviamo gli

scribi e i farisei che mormorano. Troviamo Gesù che mangia con i primi e ascolta i secondi.

Strano dovrebbe essere al contrario. Perché la relazione di partenza era opposta. Al popolo d’Israele Dio dice

Schemà Israel…ascolta Israele…, perché tutti potessero ascoltarlo.

Oggi si inverte: attraverso i peccatori e i pagani Dio parla, fa ascoltare la sua voce ad Israel con questa

parabola bellissima. Ridice a noi chi è quel Dio che si è presentato: io sono colui che sono. Io sono un Padre,

che ha un regno per tutti, che offre tutto sempre, sia a chi vuole andarsene, sia a chi vuole rimanere, sia a chi

vuole ritornare. Una generosità a 360 gradi….sempre. Una generosità che porta sempre far festa, festa e festa

per tutti. E a tutti dice “tutto ciò che è mio è tuo”. La differenza non la fa Dio, ma la facciamo noi verso di Lui,

Lui non può non smettere di amarci, tutt’altro: amaci è un’esigenza di Dio stesso. Ama entrambi i figli, il

buono e il cattivo. E questo ci riporta alla creazione di Adamo ed Eva, … perché disobbedienti se ne vanno dal

paradiso, per vivere la libertà che Dio aveva donato a loro, ma di cui volevano impadronirsi per diventare essi

stessi come Dio. Ma con Gesù ritornano al loro Creatore, che li ricrea con il suo amore misericordioso.

Tutti abbiamo bisogno di essere ricreati dall’amore di Dio: sia chi rimane in casa avvalendosi di questo

privilegio d’amore senza dividerlo con nessuno; sia chi lo vuole vivere lontano da Dio e goderselo con le

prostitute; sia i servi, che godono di questo rinnovato amore aiutando il Padre ad esprimere la sua grandezza

di Misericordia infinita. I beni che il Padre divide li vediamo nei Sacramenti che la Chiesa ci offre perché

ciascuno di noi possa vivere dentro di sé la presenza di Dio, e in Dio vivere la nostra presenza umana.

Beni che portiamo con noi come il figlio minore e li sfruttiamo per nostro tornaconto, o beni che si lasciamo lì,

come il figlio maggiore, per accantonarli come un privilegio. Entrambi non comprendono la grazia che nei

beni donati esiste: in essi si cela il grande amore di Dio… l’accoglienza dell’altro…l’andare incontro per

abbracciare, per rimettere i sandali, il vestito più bello, uccidere il vitello grasso…far festa, perché quello che

era perduto è stato ritrovato, era morto ed è ritornato in vita.

Buona domenica Parrocchiani! Gioiamo con Dio e con i fratelli: è proprio così difficile?…… Buona festa.

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MESSE dal 6 al 13 marzo – ATTENZIONE modifica orario domenica 13

DOMENICA 6 marzo

IVª di Quaresima Gs 5,9a.10-12; 2Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32

8.30 VILLA

10.30 SPIAZZO Celebrazione giubileo degli Adulti

LUNEDI’ 7 VILLA ore 19.00 – Ss. Felicita e Perpetua

- ann. Bertesina Marcello e Borinato Maria – ann. Zarantonello Alberto, Giovanni, Stella e Agnese

– Girardi Severino e familiari

MARTEDI’ 8 CAMPOLONGO ore 7.30 - preghiamo per tutte le Donne S.Giovanni di Dio

MERCOLEDI’ 9 S.GERMANO ore 19.00 – S. Francesca Romana - 30° Zorzetto Lucia – ann. Mecenero Luigino – ann. Ceschin Pia e Zorzetto Dionisio –

- Muraro Ofelia e familiari – ann. Brun Nerina e Muraro Ottone

GIOVEDÌ 10 SPIAZZO ore 19.00 – ann. Piazzon Natalina S. Simplicio, papa

VENERDI’ 11 GRANCONA ore 19.00 – S. Costantino - 30° Vasco Missiaggia – Trevisan Giuseppe e Tagliaferro Bertilla – Missiaggia Giovanni

- Pellizzari Mario e Baldovin Gemma – Visentin Giuseppe e Barbato Albina –

- Lorenza Gasparella (amici classe 1945)

SABATO 12 S.GERMANO ore 19.00 – pre festiva S. Massimiliano

DOMENICA 13 marzo

Vª di Quaresima Is 43,16-21; Fil 3,8-14; Gv 8,1-11

8.30 CAMPOLONGO

11.00 GRANCONA

IN EVIDENZA Impegni settimanali della Comunità

Domenica 6 SPIAZZO

S.GERMANO

10.15

15.00

Coro Aquiloni per animare la S. Messa

Iª Confessione ragazzi Camm. Penitenziale A

Lunedì 7

GRANCONA

GRANCONA

SPIAZZO

20.30

20.30

21.00

GIUBILEO ADULTI CATECHESI x IMMAGINI

Prove Schola Val Liona in Chiesa

Prove Verdi note

Mercoledì 9 S. GERMANO

SPIAZZO

VILLA

19.00

20.30

20.30

Incontro giovanissimi (vedi riquadro)

Amici nel Bisogno

Preparazione festa della Cesola 27-31 maggio

Giovedì 10 LONIGO

SPIAZZO

9.00

20.30

Ritiro intervicariale preti a S. Daniele

PRESIDENZA DEL CPU

Venerdì 11 LONIGO 20.30 Via Crucis cantata e mimata in Duomo

Sabato 12

SPIAZZO

SPIAZZO

SORIO

S.GERMANO

8.30

10.00

15-18

15.00

GIUBILEO ADULTI: PELLEGRINAGGIO Scaldaferro

Uscita animatori a Praglia (appuntamento partenza)

III incontro formazione coppie guida Battesimi

Prove Coro Aquiloni

GIUBILEO DEGLI ADULTI

Catechesi per immagini, lunedì 7 ore 20.30 a Grancona Sala Speranza

Pellegrinaggio a SCALDAFERRO, sabato 12 marzo

(Partenza da Spiazzo ore 8.30 con mezzi propri da condividere. Vivremo un piccolo

cammino di catechesi e successivamente la celebrazione della S.Messa. Per chi lo

desidera c’è la possibilità di fermarsi a pranzo in una trattoria in loco a prezzo

conveniente. - Prenotazioni Margherita 346.7465697 – Roberta 339.6176387 –

Roberto Dal Lago ore pasti 340.6203818

INVITATI E ATTESI TUTTI GLI ADULTI DELLA COMUNITÀ

Page 3: Bollettino 870 dd

Ciao a tutti ragazzi!!! il prossimo INCONTRO GIOVANISSIMI

sarà mercoledì 9 marzo ore 19.00 a San Germano. Ci incontreremo per mangiarci una

pizza insieme e fare quattro chiacchiere in allegria!!!;) vi aspettiamo!!

Fil le GrandCristian GreyChiara madre badessa –

Per contattarci chiama il 3402351541-

GIORNATA DI MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI "La scia degli operatori pastorali uccisi rivela in questa fase storica dell'umanità una recrudescenza

inaudita". Si apre con questo commento di padre Vito del Prete, del Pime, la lista degli operatori pastorali

uccisi nel mondo nel 2015. Non si tratta solo missionari ad gentes, ma anche di laici attivamente impegnati

per il prossimo, testimoni e annunciatori del Vangelo. Nel 2015 sono stati 22 gli operati pastorali uccisi: in

America: 8 (7 sacerdoti e 1 religiosa) - in Africa: 5 (3 sacerdoti, 1 religiosa, 1 laica) - in Asia: 7 (1

sacerdote, 2 religiose, 4 laici) - in Europa: 2 (2 sacerdoti)

VEGLIA DI PREGHIERA PER I MISSIONARI MARTIRI

Basilica di Monte Berico, sabato 12 marzo ore 20.30 In occasione della XXIV Giornata dei Missionari Martiri si terrà la tradizionale Veglia di preghiera Saranno

ricordati gli operatori pastorali uccisi nel 2015 e tutti i martiri della chiesa vicentina.

DETTO TRA NOI . . .notizie, informazioni, appuntamenti in VICARIATO e in DIOCESI

VIA CRUCIS: cantata e mimata. Venerdì 11 marzo ore 20.30 presso il Duomo di Lonigo, per info Ivan Borin 348.1210718

IL VOLTO DELLA MISERICORDIA: con l’aperura del Giubileo, nella Cattedrale di Vicenza è esposta per la durata dell’intero Anno Santo un’opera pittorica gentilmente prestata per l’occasione dalla Fondazione Pirani – Cremona di Bassano del Grappa. Il quadro, che misura 2,60 per 1,90 metri, di Scuola Veneta databile 1620 circa, rappresenta «sette situazioni nelle quali siamo chiamati a mostrare misericordia e accoglienza» Tutti coloro che si recheranno in Cattedrale durante l’Anno (anche nella forma di un pellegrinaggio giubilare) troveranno utile sostare davanti a questa opera pittorica per una riflessione spirituale a partire dalla ricchezza simbolica della rappresentazione delle sette opere di misericordia corporale. MUSEO DIOCESANO. Quattro appuntamenti con il biblista prof. Alberto Vela e il direttore del Museo diocesano mons. Francesco Gasparini per prepararsi alla Pasqua attraverso la lettura del Vangelo e la visione di opere d'arte: ‐ sabato 12 marzo ore 16 Bisogna fare festa. Il Padre prodigo (Lc 15,11‐32) ‐ sabato 19 marzo ore 16 Alla sera della vita sarai giudicato sull'amore. Il Giudizio Finale (Mt 25,31‐46) Per info e prenotazioni: Museo diocesano tel. 0444.226400 - e‐mail: [email protected].

martedì 8 marzo: GIORNATA della Donna

Beate voi, donne pellegrine nella fede con i vostri contemporanei,

che nella famiglia costruite relazioni di amore e sincerità che nella comunità cristiana vivete l’impegno e la dedizione,

che nella comunità civile operate per il bene comune Grazie a voi,

donne che vivete la beatitudine dell’amore e con docilità vi lasciate guidare dallo Spirito nelle diverse situazioni in cui siete chiamate a vivere. Grazie donne.

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La pagina del giubileo della misericordia

VISITARE I CARCERATI

Quando nel Vangelo ascoltiamo le parole solenni del Figlio dell’uomo glorificato,

identificarsi col carcerato, non possiamo rimanere indifferenti. Se la visita agli

ammalati, il soccorso ai poveri può suscitare tenerezza e non fatichiamo a capire

che Cristo si riconosca in queste persone deboli, il fatto che egli si possa

identificare in un carcerato, che è lì perché qualcosa di grave ha commesso, suscita immediatamente un po’ di

ripulsa e di stizza. L’amore che Gesù propone, però, va ben al di là delle azioni dell’uomo, egli lo ama per il

semplice fatto che è una creatura di Dio, è oggetto della sua benevolenza, lui che fa sorgere il suo sole sui buoni e

sui cattivi e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti (Mt 5,45). In lui non c’è preferenza di persona (At 10,34), il suo

è uno stile di solidarietà perché il peccatore si converta e ristabilisca, nella giustizia, la sua vita. Così deve essere

l’animo che ci guida in questa opera di misericordia, purtroppo spesso disattesa e ignorata: essa richiede

coraggio, sensibilità umana e capacità di grande ascolto del vissuto altrui, per capire le ragioni che l’hanno

portato fin lì e così poter dire una parola che illumini, risollevi e apra alla speranza. (la domenica Tiberio Cantaboni)

SOSTEGNO Quest'opera di misericordia è una delle più difficili da praticare, giacché il carcere non è un ambiente aperto e

accessibile a chiunque. Le leggi e i regolamenti consentono visite esclusivamente a persone autorizzate e a

volontari preparati. L'opera di misericordia è comprensibile e attuale se si considera il problema del carcere nel

suo insieme e nei riflessi che produce.

Anzitutto il carcerato è un uomo che soffre, perché privato della libertà, perché si sente causa di altre sofferenze,

perché si sente emarginato e condannato ancora prima della sentenza definitiva.

Forse l'aiuto maggiore può essere offerto al termine della pena: un aiuto fatto di vicinanza, di sostegno nel

reinserimento lavorativo, nel recupero di relazioni più o meno compromesse.

Più grave, in alcuni casi, è la situazione della famiglia. Il coniuge deve portare il peso della solitudine e

dell'umiliazione e spesso deve affrontare seri problemi finanziari. I bambini, vittime innocenti, talvolta leggono

sul volto del coetaneo lo scherno e il disprezzo; rischiano di veder segnata negativamente la loro fanciullezza e

adolescenza. La pietà cristiana può fare molto: educare la comunità ad evitare assurde condanne e a porsi,

invece, in atteggiamento di accoglienza, di sostegno e di solidarietà.

Notizie, informazioni, appuntamenti della Comunità Civile

I PINGUINI DI MADAGASCAR: il Comune di Grancona con la Biblioteca civica e l’assessorato alla cultura invitano la cittadinanza alla visione del film, domenica 13 marzo ore 15.00 presso Aula Magna dell’Ist. Comp. Val Liona. Ingresso libero!! “LA SCUOLA CHE VORREI” concorso rivolto agli studenti di tutti i Comuni della Provincia di Vicenza, delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e centri di formazione professionale, promosso da Ass. Progetto Marzotto in collaborazione con la Regione Veneto e l’Uff. Scolastico Territoriale. Il bando di concorso è disponibile in Biblioteca Civica di Grancona aperta il martedì, mercoledì e venerdì ore 15.30-18.30. In premio borse di studio individuali e di gruppo.

35° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO Avviso per le coppie che quest’anno festeggiano il loro 35°: si sta organizzando la festa che sarà, indicativamente, il prossimo 17 aprile. Si invitano gli interessati che desiderano partecipare, a telefonare a Rossella Bertesina 377.6919882 oppure a Nadia Nichele 0444.889891. Poiché è oggettivamente difficile avere gli indirizzi e i numeri di telefono di tutti, confidiamo sul passa-parola. FESTA DELLA DONNA: il gruppo Alpini “D.Foletto” organizza per sabato 12 marzo alle ore 20 una cena a tema presso la casa del Giovane di S.Germano. Conferma entro mercoledì 9 marzo a Luca P. 348/7675042, Mauro C. 347/9502316, Emilio T. 340/6696884.

Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO: Orario: mercoledì 15.30-19.00 - giovedì 9.30-12.00 (richiesta documenti al mercoledì - prenotazione stanze al giovedì – per ricerche archivio inviare e-mail)

Telefono fisso 0444/889557 - Cell. Parrocchia 347 3327097 e-mail : [email protected] – sito: www.upvalliona.joomlafree.it

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