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Laura Maestri

LA CHIAVE DEL SUCCESSO DELLA TUA COMUNICAZIONE

ACUTEZZA

SENSORIALE

CON 2 ACUTEZZA SENSORIALE – La chiave del successo della tua comunicazione

Vuoi comunicare con qualsiasi tipo di

persona in modo che questa ascolti con

interesse e comprenda il tuo messaggio?

Vuoi migliorare la tua capacità di

comunicazione e renderla “irresistibile” a

chi sta di fronte?.

Laura Maestri

Formatrice, coach e trainer in Programmazione Neurolinguistica ed in

particolare nella comunicazione efficace – nelle sue diverse

coniugazioni - presso istituti di formazione, aziende private, Ordini

professionali, Aziende ospedaliere, Collegi ed Enti di diritto pubblico.

Docente Scuola dello Sport CONI.

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Aneddoto Uno degli aneddoti ereditati da Milton Erickson (uno dei più grandi ispiratori delle

tecniche adottate dalla PNL) ha come protagonista John, uno studente universitario.

urante un colloquio con il suo docente, alla domanda:

“Ti senti pronto per l’esame di domani?”

John chiese se, prima di presentarsi al

rettore, potesse accompagnarlo al suo

alloggio, dove gli avrebbe mostrato la

prova che non aveva sottratto nulla e

che il foglio che gli aveva presentato

era tutta farina del suo sacco. Il

docente acconsentì e, giunti nella

stanza, John mostrò al docente il suo

blocco degli appunti presi durante le

lezioni.

Le note erano scritte ordinatamente per argomento esposto dal docente e, a fianco di

ogni nuovo soggetto, aveva inserito da uno a sette asterischi, a seconda dell’importanza

che, secondo John, il docente aveva attribuito – senza rendersene conto - alla materia.

Il docente rimase

sconcertato e gli intimò di presentarsi subito dal

rettore minacciandolo di

sospensione dall’università

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D John rispose con un sorriso: “Penso proprio di sì” e sfoderò un foglio che elencava con

esattezza tutte le 10 domande che il docente aveva preparato per il test del giorno

successivo. Il docente rimase sconcertato e gli intimò di presentarsi subito dal rettore

minacciandolo di sospensione dall’università: i fatti dimostravano palesemente che

John aveva in qualche modo sottratto dall’ufficio del docente il documento

contenente le domande dell’esame.

ACUTEZZA SENSORIALE – La chiave del successo della tua comunicazione

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I 10 argomenti con sette asterischi erano stati riportati sul

famoso foglio mostrato al docente all’inizio della storia:

tutti coincidevano esattamente con le domande

dell’esame che avrebbe avuto luogo il giorno successivo.

Il docente guardò John e disse: “John, hai fatto un lavoro

eccellente; hai capito perfettamente quali sarebbero state

del domande del test”.

Com’è stato possibile che John abbia individuato con

precisione quali fossero le domande dell’esame? John si

era veramente focalizzato mentre seguiva le lezioni ed

aveva imparato a vedere cose che altri non vedono a livello

conscio. John ha utilizzato la sua acutezza sensoriale.

Qual’è il presupposto di base

della Programmazione

Neurolinguistica?

La Programmazione Neurolinguistica

insegna che ogni individuo ha una

sua personale rappresentazione

della realtà che percepisce,

interiorizza, interpreta e a cui reagisce

attraverso una serie di “filtri” personali

ed unici.

Gli elementi che filtrano le

informazioni provenienti dall’esterno

sono molteplici e coinvolgono sia la

propria neurologia che la fisiologia;

soprattutto implicano l’atteggiamento

del linguaggio interiore ed i

comportamenti che ne conseguono.

La Programmazione Neurolingustica

è lo studio di come il nostro sistema neurologico è connesso e

riflesso nel linguaggio che utilizziamo e come questo coinvolga il

nostro modo di comportarci.

Come si definisce la Programmazione NeuroLinguistica?


Come definiamo l’acutezza sensoriale? Le parole

stesse suggeriscono il significato: la capacità di

amplificare i nostri sensi per cogliere più informazioni

possibile su chi ci sta di fronte o sulla situazione che

stiamo vivendo, per agire e reagire nel modo più

funzionale.

Molto spesso, quando interagiamo, siamo molto più

attenti a noi stessi che a tutto il resto. Lo facciamo

per insicurezza, perché vogliamo essere certi di fare

bella figura o più semplicemente perché riteniamo più

importante ciò che abbiamo noi da dire e da mostrare.

Chi si ricorda cosa indossava il nostro partner al primo

appuntamento? E’ più facile ricordarsi cosa noi

indossassimo!

Eppure la persona che è di fronte a noi ci offre

inconsapevolmente così tante informazioni su se

stessa da permetterci di capire, attimo per attimo,

cosa sta provando, quanto sta capendo di ciò che le

stiamo comunicando e se ciò le sia gradito o meno.

L’acutezza sensoriale ci dà accesso alle emozioni che

l’altro prova quando comunichiamo con lui.

Migliorare questa abilità può davvero fare la

differenza nel nostro modo di rapportarci perché ci

aiuta ad intuire come le altre persone percepiscono

quello che diciamo: ci permette di comprendere la

loro reazione inconscia a noi.

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Programmazione: Le istruzioni operative che

creano un risultato.

Dagli eventi emotivamente

significativi si «programmano» i

comportamenti verso le situazioni

specifiche.

Neuro: I sensi sono i canali d’ingresso che

ci consentono di entrare in

contatto con la realtà in cui

viviamo e di percepirla in maniera

personale ed unica.

Linguistica: Come usiamo il linguaggio con

gli altri e con noi stessi per

riordinare i nostri pensieri, i ricordi

e i comportamenti.

Cosa significa «Programmazione Neurolinguistica»?


Hai probabilmente sentito dire che “non è ciò che dici,

ma è come lo dici”; questa asserzione è supportata

appieno da studi nell’ambito della psicologia e della

comunicazione, che indicano quanto il linguaggio del

corpo abbia maggiore significato delle parole stesse

che diciamo: circa il 50% della nostra comunicazione è

composta dal linguaggio del corpo.

E non solo: le parole costituiscono meno del 10%. E da

cosa è rappresentato il rimanente quasi 40%?

Dal linguaggio paraverbale, cioè dal modo in cui

diciamo le cose: la tonalità, la rapidità con cui parliamo,

le modulazioni della voce, le sospensioni.

Cosa è importante notare nel nostro interlocutore?

Come capiamo che piega stia prendendo la

conversazione? Ci sono molti elementi della fisiologia

che possiamo scorgere da subito: ad esempio il modo in

cui cambia la respirazione. E’ variato il ritmo? Sta

respirando con la parte alta del torace e quella bassa?

Un ritmo improvvisamente più veloce ed una

respirazione più “alta” indicano generalmente uno stato

di ansia e paura.

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L’uso di tutti i canali sensoriali rende la nostra

comunicazione più ricca ed efficace!

Da dove si parte?

Si comincia dall’OSSERVARE ed

ASCOLTARE attentamente

l’interlocutore per COGLIERE tutti i

dettagli della sua COMUNICAZIONE,

verbale e non verbale.

Più sono SOTTILI i segnali che si

colgono, più si avrà successo nel

creare sintonia con qualsiasi tipo di

interlocutore.


Tutti questi segnali ci aiutano a comprendere cosa stia succedendo a livello inconscio al nostro interlocutore e se in quel momento la nostra

comunicazione sia effettivamente efficace.

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Osserviamo la posizione della testa, il colore

mutevole della pelle, i movimenti dei muscoli

facciali, la dilatazione delle pupille, se il ritmo con

cui batte gli occhi aumenta.

E, scendendo, guardiamo la postura delle braccia e

delle gambe, lo spostarsi in avanti o indietro. Alcuni

sono piccoli cambiamenti che solo con la pratica

possiamo individuare, altri sono più semplici da

riconoscere.

Tutti questi segnali ci aiutano a comprendere cosa

stia succedendo a livello inconscio al nostro

interlocutore e se in quel momento la nostra

comunicazione sia effettivamente efficace.

Pur essendo importante conoscere le nozioni base

del linguaggio non verbale per comprendere

meglio il significato di ciò che il corpo esprime, è

altrettanto determinante riconoscere l’unicità di

ogni individuo nelle sue reazioni inconsce e la

nostra acutezza sensoriale ci permetterà di

interpretare gli atteggiamenti inconsapevoli di

una determinata persona tenendo in

considerazione che i cambiamenti hanno senso

solo nel contesto dell’individuo stesso.

Il significato della comunicazione è nel risultato che si ottiene.


L’acutezza sensoriale non coinvolge

solo la vista, ma si esprime anche

attraverso altri sensi: concentrandoci

sulla nostra sensibilità uditiva,

possiamo identificare le variazioni di

tono e di volume, le pause, la velocità

e la chiarezza con cui l’altro si esprime.

Quante informazioni raccogliamo dal

modo in cui l’altro parla?

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Avrai sicuramente sperimentato situazioni in cui hai colto un dettaglio che ti ha suggerito come si sentiva la persona che avevi di fronte.

Abbastanza da capire – ad esempio – se l’interlocutore sia a suo agio o se sia meglio cambiare

il nostro approccio e successivamente verificare se il risultato migliori.

Grazie alla nostra acutezza sensoriale possiamo scoprire i progressi che stiamo facendo, ad

esempio, durante un incontro di lavoro: l’altro è con me o lo sto perdendo? Il cliente a cui sto

presentando un prodotto è veramente attento, interessato, partecipativo? Sto procedendo

verso l’obiettivo che mi sono posto? Quali segnali inconsapevoli mi sta inviando?

Alcuni di noi hanno un intuito molto sviluppato e riescono a creare un rapporto di fiducia e

sintonia in pochissimo tempo; anche tu avrai sicuramente sperimentato situazioni in cui hai

colto un dettaglio che ti ha suggerito come si sentiva la persona che avevi di fronte.

Migliorando questa tua abilità, avrai uno strumento in più per costruire un ottimo rapporto

con chiunque incontrerai!

Come si può amplificare la propria acutezza sensoriale? Fare pratica è la migliore soluzione:

esercitarsi a notare quei particolari che fino a ieri sfuggivano ai nostri sensi ed alle nostre

sensazioni. Focalizzatevi dilatando le vostre percezioni: sarete sorpresi di quanto scoprirete

sulla persona che vi sta di fronte e come queste informazioni siano utili per condurre la

conversazione nel modo più opportuno.

Ci sono anche degli esercizi che aiutano a sviluppare l’acume dei sensi: prenditi

qualche minuto di pausa per allenare il tuo potenziale percettivo.


Pensa ad una delle canzoni o brani musicali che

preferisci: uno di quelli che conosci bene, che ti

mette di buon umore e che ascolti sempre

volentieri.

Immagina di sentirlo dall’inizio: ascoltalo con

tranquillità.

Gradatamente, alza il volume, proprio come se tu

avessi a disposizione una manopola che aumenta

l’intensità.

Alzalo ancora di più: adesso la musica è molto

forte e piena; ti coinvolge intensamente, senti che

ti da energia e piacere.

Goditi per qualche attimo questa potenza, poi

riabbassa il volume.

Ora immagina che la melodia che stai ascoltando

non sia più intorno a te, ma giunga dal piano di

sopra.

Senti il suono più debole ed ovattato, di cui

percepisci bene solo alcune delle note più basse.

(…)

10 10 ACUTEZZA SENSORIALE – La chiave del successo della tua comunicazione

(…) Poi immagina che la musica provenga dalla

stanza di fianco alla tua: il suono è un po’ più alto

ma è sempre attutito dalla parete.

Immagina ora di ascoltarlo attraverso una di quelle

vecchie radio a valvole degli anni ‘40: l’armonia è

piacevole anche con fruscii e qualche distorsione.

Adesso, immagina che il brano sia inciso su un

vinile a 45 giri e che stia andando su un giradischi

con piatto e braccio; rallenta la velocità da 45 a 33

giri ed il pezzo musicale assume musicalità

completamente diverse, quasi grottesche.

Poi velocizzalo a 78 giri: adesso sembra la colonna

sonora di un vecchio cartone animato!

Torna alla modalità di ascolto dell’inizio e con

dolcezza azzera il volume.

Fai un bel respiro!


L’esercizio che hai appena concluso è un ottimo allenamento per amplificare la percezione

auditiva.

Non so se sia stato facile eseguirlo, e non pretendo che lo sia per tutti; mi chiedo se

attraverso questa nuova esperienza tu abbia potuto comprendere quanto sia utile allenare la

tua mente ad un’acutezza sensoriale generalmente poco utilizzata, ma di grande efficacia.

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Laura Maestri

Trainer e Coach in Programmazione Neurolinguistica

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Nel prossimo esercizio dovrai tenere gli occhi

chiusi.

Puoi decidere di chiedere ad un’altra persona

di leggerti le istruzioni, oppure puoi ascoltare

il file audio cliccando sull’icona.

Sei pronto?


Ha funzionato?

Chiudi gli occhi e rilassa il tuo corpo, cosa vedi?

Probabilmente colori scuri od il riverbero dell’ultima

immagine che hai visto prima di chiudere gli occhi.

Ora visualizza – sempre ad occhi chiusi – un punto nero

in centro, il più nero possibile. Allarga questo punto

nero fino a che copra tutto; soffermati qualche

secondo.

Apri gli occhi e adesso guarda un oggetto qualsiasi

nella stanza in cui sei.

Chiudi nuovamente gli occhi e visualizza l’oggetto così

com’era.

Sempre con gli occhi chiusi, immagina di appoggiarlo

su un tavolo completamente trasparente, e lentamente

gira intorno al tavolo, sempre guardando l’oggetto.

Immagina che una luce forte lo illumini molto bene.

Osservalo (con la tua immaginazione) da ogni lato. (….)


(…) Quando hai completato il giro

del tavolo, scivola sotto di esso e

guarda l’oggetto dal basso verso

l’alto: esaminalo con cura,

scorgendone i minimi dettagli.

Poi torna in piedi, e immagina di

fluttuare verso il soffitto. Sei in

alto, e guardi l’oggetto da questa

nuova prospettiva. Fluttua nell’aria

e – sempre con lo sguardo

sull’oggetto – spostati da un angolo

all’altro del soffitto. Da qui è tutto

diverso, vero?

Poi scendi di nuovo con i piedi a

terra, ed immagina che l’oggetto

sia appeso al soffitto con un sottile

filo trasparente ed è ora davanti ai

tuoi occhi. L’oggetto gira

lentamente su se stesso di fronte

al tuo sguardo e ne distingui ogni

minimo particolare.

Ora apri gli occhi.


Hai notato quanti particolari di un semplice oggetto puoi individuare attraverso

un’acuta osservazione? Immagina quante informazioni puoi raccogliere su una

persona attraverso tutti i tuoi sensi!

Se siamo d’accordo con uno dei

principi base della comunicazione

efficace: “il significato della

comunicazione è nel risultato che si

ottiene”, riconosciamo l’importanza

della “lettura” di quei segnali che ci

indicano se siamo nella giusta

direzione per raggiungere il risultato

che intendiamo ottenere quando ci

interfacciamo con altre persone.

.

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Tornando alla storia di John, lo studente preferito di Milton Erickson, ora chiediti: “come

sarebbe stato diverso il mio percorso di studi e tutta la mia vita se avessi saputo utilizzare

la mia acutezza sensoriale?”

Laura Maestri

Trainer e Coach in Programmazione Neurolinguistica

www.comupon.it

La PNL offre un profondo sguardo alla

scienza della comunicazione.

Non solo dà gli strumenti per capire

come pensano gli altri e come

rapportarsi in modo positivo con chiunque

ed in qualsiasi situazione, ma insegna

come gestire sia il tuo modo di pensare

che le tue emozioni per guidarti verso il

cambiamento di atteggiamenti e

comportamenti poco funzionali.


Com’è andata ?

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Nasce e cresce nella metropoli caotica e in costante

divenire di Milano, città da cui assorbe tutto

l’eclettismo e l’amore per il ritmo, la novità e la

sperimentazione.

Laura ha sempre mantenuto un forte spirito di

adattamento e un costante amore per l’evoluzione.

Ecco perché, dopo più di 30 anni nel mondo dei

videogiochi – da cui ha tratto impagabili insegnamenti

su come porsi e relazionarsi con persone da tutto il

mondo – si dedica con studi approfonditi alla scienza

della comunicazione e si reinventa proprio in un

momento in cui il web 3.0, i social e la società stessa

stanno prendendo una direzione completamente

nuova.

Coach e Trainer di Programmazione Neuro-

Linguistica, public speaking, tecniche di vendita e

profili comportamentali, ma anche guida per

migliorare la propria capacità di relazionarsi in modo

efficace con: alunni, figli, partner, genitori, colleghi,

dipendenti e clienti.

Corsi collettivi,

Corsi individuali,

Coaching

I corsi si basano su concetti della

Programmazione Neurolinguistica, la neuro-

scienza che aiuta a comprendere meglio i

processi del pensiero, per migliorare lo stato

d’animo e la capacità di rapportarsi

positivamente con qualsiasi interlocutore.

L’applicazione delle tecniche è pratica e fruibile

immediatamente.

I corsi di una o più giornate aiutano a

comprendere l’importanza del linguaggio –

sia verso se stessi che verso gli altri – quale

propulsore di stati emotivi e comportamenti: più

si è consapevoli della potenza di ciò che si

comunica, più si è abili a gestire il proprio

umore e la capacità di relazionarsi

positivamente.

Quando si ha la competenza di comunicare in

modo efficace, è possibile ridurre resistenze ed

ostilità mentre è facile rendersi conto che la

qualità della vita migliora, da qualsiasi punto

di vista.

Ogni corso offre spunti di crescita, personale e

professionale, per amplificare le proprie

capacità comunicative e provare l’emozione di

essere protagonisti assoluti della propria vita.

Vuoi saperne di più?

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partecipato ai suoi corsi?

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ra M

aestri

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