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D ENTRO LE STRADE DEL V ILLAGGIO G LOBALE Bilancio Sociale 2007

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DENTRO LE STRADE DEL VILLAGGIO GLOBALE

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Bilancio Sociale 2007

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ACRA ringrazia tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari e i sostenitori dei progetti, delle campagne e delle attività che, anche nel 2007, le hanno permesso di proseguire l’azione iniziata 40 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo.

Si ringraziano in particolare: Unione Europea, FAO, UNICEF, Fondo Mondiale per l’Ambiente (FEM), Ministero Aff ari Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Uffi cio Nazionale Servizio Civile, Regione Lombardia, Regione Friuli-Venezia-Giulia, Provincia di Milano, Provincia di Biella, Provincia di Trento, Comune di Milano, AATO Laguna di Venezia, ATO Provincia di Milano, ASL Pescara, Organizzazione Mondiale del Turismo, IFAD, Cooperazione Francese, CILSS (Comité Inter Etat de Lutte à la secheresse au Sahel), Fonds Français pour l’Environnement Mondial, Plan National de Cambios Climaticos de la Bolivia, Ministero dell’Agricoltura e dell’Idraulica del Senegal, Fundacion Pro Salud Reproductiva, Fondazione CARIPLO, Fondazione I. Monzino, Fondazione R. Grandi, Fondazione Mediafriends ONLUS, Fondazione Rumi, Fondazione Vela, Fondation Assistance Internationale (Svizzera), P.I.M.E., Anlaids, Programma Allianzas UICN/NORAD, Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia), Itsos Albe Steiner (Milano), Sana Logone, Associazione Amici di Goundi di Milano, Associazione Ticinese “Insieme si può”, Tavola Valdese, AGEFIL Srl - ALCATEL SpA - ALSI SpA - Banca Popolare di Milano SpA - BRACCO - Casa editrice EMI - Etatec - FIBA - GUNA S.p.A. - Istituto Geografi co De Agostini - Libraccio SpA - MEDIASET - MELPART SpA - Osteria Maga Furla - Osteria Picafl or - Treeboo - VEGA SpA - Misereor, TASM SpA, Gruppo di sostegno Cellule Compagne, Centro Poggeschi di Bologna, Gruppo di sostegno Castel del Piano (GR), Pro loco di Barzana (BG), C. Imbert, il Gruppo di allestimento e spedizione container e tutti i professionisti e consulenti che hanno off erto gratuitamente i loro servizi.

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“La nostra grandezza è di sentirci responsabili.

Responsabili di se stessi; del proprio lavoro, della propria vocazione,della propria vita.

Essere uomini, signifi ca appunto essere responsabili.

Signifi ca provare vergogna in presenza di una miseria che pur nonsembra dipendere da noi.

Essere fi eri di una vittoria conseguita dai compagni.

Sentire che, posando la propria pietra, si contribuisce a costruire ilmondo...”

(tratto da “Terra degli uomini” di A. De Saint-Exupery)

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ACRAAssociazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latinawww.acra.it

Progettazione e coordinamento: Emanuela Bandettini di Poggio

Redazione: Emanuela Bandettini di Poggio, Annalisa Bortoluzzi, Patrizia Canova, Elena Casolari, Ada Civitani

Contributi di: Giuseppe Biella, Emanuela Bussolanti, Matteo Cantoro, Ilaria Caramia, Sara Caria, Cristiana Cerretti, Elisa

Chiesa, Lella Costa, Valentina Crespi, Rosy De Paoli, Simone Di Vicenz, Irma Dioli, Fabrizio Fontana, Pietro Ferrero, Sandro

Filippini, Pietro Formentoni, Laura Fusca, Laura Giuccioli, Giordano Golinelli, Alphonse Haissou Douksidi, Carlo Krusich,

Angelo Locatelli, Giuseppe Marando, Marta Marson, Mario Milanesi, Laura Molinai, Tullio Monzino, Nicola Momentè,

Giovanni Mozzarelli, Emanuela Nava, Aïssatou Ndiaye, Francesca Ottenga, Padre Ottavio, Anna Pontarollo, Gian Antonio

Ricci, Alessandro Romio, Andrea Rutigliano, Lorenza Sansebastiano, Patrizia Soardi, Tommaso Sposito, Federica Torello

Fotografi e: archivio fotografi co ACRA, Dennis Garcia, Domenico Abbate, Franco Marchetti

Editing: Patrizia Canova, Matteo Ippolito

Progetto grafi co: Chiara Baggio

Stampa: Arti Grafi che Vertemati – Vimercate (Mi)

© ACRA 2008

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Sommario

Lettera del Presidente e del Direttore 6

NOTA METODOLOGICA 9 Il percorso di costruzione del bilancio sociale 11 Principi metodologici 12 Sviluppi futuri 12

PROFILO 15 Chi siamo 16 La missione e i valori 16 I riconoscimenti 17 I momenti miliari nella storia di ACRA 18 La strategia 19 Gli stakeholder 20 I principali fi nanziatori pubblici e privati 23 I partner 28 L’assetto istituzionale 30 La corporate governance 30 La struttura organizzativa 31 La sede in Italia 33 Le sedi locali 38

RELAZIONE SOCIALE 43 I settori di intervento 44 I progetti 46 Un quadro d’insieme 46 Il bilancio riclassifi cato 47 La declinazione della missione di ACRA nei progetti 48 La sintesi di un anno 50 Cibo - Sovranità alimentare 52 Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali 62 Acqua - Accesso e gestione partecipata 72 Salute - Sanità e medicina tradizionale 84 Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione 92 Le attività di comunicazione, formazione e sensibilizzazione 98 L’advocacy 98 Educazione allo sviluppo 99 L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’ 100 Comunicazione 102 La campagna per il diritto all’acqua ‘Qualcuno non se la beve’ 103 Produzioni e collaborazioni editoriali 104 Mostre 108 Eventi 109 Fiere 111 Attivisti e volontari 111

BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2007 115 Indicatori economici 116 Relazione di certifi cazione del bilancio al 31 dicembre 2007 119 Schemi di bilancio al 31 dicembre 2007 122 Nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2007 126

Modulo di feedback 140Sedi ACRA in Italia e nel mondo 142Come sostenere ACRA 143

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bilancio sociale 2007

Lettera del Presidente e del Direttore

“Dentro le strade del Villaggio Globale”

Carissimi soci, amici e sostenitori,vogliamo aprire il bilancio sociale 2007 con una breve rifl essione sui profondi squilibri che defi niscono oggi la geografi a del nostro vivere. Le iniquità, i disagi e il diffuso malessere si traducono in cifre troppo eloquenti per non avvertire pressante il senso dell’urgenza e con esso la responsabilità di intervenire.

Secondo un studio del World Institute for Development Economics Research, presso l’Università delle Nazioni Unite, il 94% del reddito mondiale va al 40% della popolazione e solo il 6% di esso al rimanente 60%. Più della metà della popolazione mondiale vive con meno di 2$ al giorno, oltre 1 miliardo con meno di 1$ al giorno, 824 milioni di persone soffrono cronicamente la fame, 630 milioni sono senza un tetto, 40 milioni sono infette dall’HIV, 11 milioni di bambini muoiono ogni anno di malattie curabili.

Sempre più frequenti e preoccupanti sono poi le espressioni di insofferenza del nostro pianeta malato che, per la loro forza distruttrice, vanno ad acuire le condizioni di dolore in cui versa la maggior parte della popolazione mondiale: lo “Human Development Report 2007/2008” dell’UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite) denuncia, a fronte della estesa patologia del nostro pianeta, l’assenza di un agire immediato, solidale e collettivo: il mondo oggi non è privo né delle risorse fi nanziarie né delle capacità tecnologiche per intervenire, ma di una condivisa volontà di mobilitarsi.

Per noi che ogni giorno rinnoviamo il nostro impegno di misurarci con le “iniquità”, nel proposito di contribuire a rimuoverne le cause, esiste, ora più che mai, l’urgenza di alimentare percorsi virtuosi di responsabilizzazione e di solidarietà.

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Il nostro lavoro ci porta ad analizzare fenomeni complessi trasversali, a leggere le diverse dimensioni della povertà e contestualmente a rispondere alla concretezza del bisogno di una comunità: siamo nei luoghi e nei contesti dove molti non arrivano… ci muoviamo, col bagaglio dei nostri valori e lo spirito della fl essibilità, dentro le strade del villaggio globale.

Ci proponiamo di tutelare la cultura propria della piccola comunità, i suoi saperi antichi, la sua ricchezza di tradizioni e saggezze narrate, di interpretare i suoi bisogni e insieme cogliere la sfi da della globalizzazione.

Al centro del nostro operare è e rimane l’incontro tra le persone del Nord con quelle del Sud per un unico obiettivo: cooperare e lottare insieme contro la povertà e garantire a tutti i diritti fondamentali quali il diritto al cibo, alla salute, all’acqua, all’istruzione.

Come ONG assumiamo il dovere etico di affermare la cultura della solidarietà e della responsabilità come risposta alle disuguaglianze ma, accanto al dovere della denuncia, ci proponiamo di operare secondo i principi dell’effi cienza e della trasparenza.

“Facendo bene il Bene” rispondiamo a tutti voi che ci sostenete e ci date la forza di continuare il nostro percorso e il nostro impegno verso i poveri del mondo, affi nché ciò che sembra impossibile da soli, diventi possibile insieme!

Il Presidente Il DirettoreAngelo Locatelli Elena Casolari

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Nota metodologica

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Il percorso di costruzione del bilancio sociale 11

Principi metodologici 12

Sviluppi futuri 12

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Con la relazione sociale, si è dato spazio all’attività caratteristica dell’associazione nelle sue declinazioni tematiche, fornendo informazioni relative a tutti i pro-getti gestiti nel corso dell’anno, con particolare focus su un campione di progetti che sono stati ritenuti signi-fi cativi per le attività svolte, per le zone di intervento e per i rapporti con i fi nanziatori. Durante l’elaborazione di tale sezione, è maturata l’esigenza di arricchire le informazioni tecniche dei progetti con alcune testimo-nianze, rese dai benefi ciari delle iniziative, dai partner e dai fi nanziatori con i quali ACRA realizza i progetti, con il proposito di dare spessore ai progetti stessi.

All’interno della stessa sezione, sono stati inseriti al-cuni indicatori di performance economica, oltre allo strumento del bilancio riclassifi cato che, utilizzando dati provenienti dal conto economico del bilancio d’esercizio opportunamente riorganizzati secondo lo-giche differenti da quelle usate a fi ni contabili, eviden-zia la fonte delle entrate e la distribuzione delle uscite per area geografi ca, con indicazione del valore medio dell’intervento per benefi ciario diretto.

Le informazioni di bilancio, di carattere strettamente patrimoniale ed economico, sono infi ne state inserite nella forma prevista dalla normativa civilistica per il bi-lancio d’esercizio e integrate da alcuni parametri par-ticolarmente signifi cativi per esplicitare l’andamento di specifi che componenti di costo e di raccolta e il loro andamento negli anni.

Rispetto al bilancio 2006, le novità più eloquenti ri-guardano l’introduzione del bilancio riclassifi cato, la mappatura degli enti fi nanziatori dei progetti all’estero e in Italia e una più ampia sezione sulla struttura or-ganizzativa, con particolare riguardo a organigramma e personale locale nei paesi di intervento. Si è infi ne dato più spazio alle testimonianze, che sono presenti in modo trasversale in tutti i capitoli del documento.

Col bilancio sociale 2007, ACRA consolida la volontà di tradurre un impegno iniziato nel 2006 in una quoti-dianità di intenti che istituzionalizzi un modo di essere e di porsi sempre più qualifi cato da alti standard di qualità e trasparenza.

Il documento contempla l’ambizione di presentare l’associazione nella sua completezza e complessità at-traverso la lettura delle variegate attività gestite nel corso dell’anno, gli obiettivi perseguiti e la strategia adottata; nel contempo, fornisce una sintesi dello stato di avanzamento dei progetti e delle iniziative in corso fornendo gli elementi per valutare il rispetto dei prin-cipi e della mission associativa.

L’impianto metodologico è per scelta immutato ri-spetto all’anno scorso per consentire a tutti i nostri stakeholder di seguire la nostra crescita attraverso una continuità virtuale nell’analisi dei dati; i contenuti si sono arricchiti di quei parametri e suggerimenti che sono emersi nel corso dell’anno come contributi da chi ha letto e commentato il bilancio sociale 2006.

Il bilancio sociale è un “work in progress”, un labora-torio in cui la cristallizzazione delle formule riassume la rappresentazione del nostro universo, di quel puzzle di variegata ricerca ed impegno con cui tutti i collabo-ratori e benefi ciari di ACRA esplorano e defi niscono insieme partecipati interventi di sviluppo sostenibile.

Il rapporto si presenta con una struttura rigida com-posta da quattro sezioni: breve nota metodologica introduttiva per facilitarne la lettura, profi lo dell’asso-ciazione, relazione sociale e performance economica e infi ne il bilancio d’esercizio.

Partendo dalla mission e dai valori associativi, si è entrati nel merito della storia, degli obiettivi e delle strategie e, quindi, dell’assetto istituzionale dell’associa-zione e della mappatura degli stakeholder.

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Il bilancio è il prodotto di un lavoro iniziato nel corso del 2005, quando il Consiglio Direttivo ha avviato la rifl essione sull’opportunità di predisporre un appro-priato documento istituzionale di comunicazione che, grazie al coinvolgimento e all’apporto di tutti coloro che sono legati a vario titolo all’attività di ACRA, po-tesse rappresentare uno strumento completo e tra-sparente di conoscenza, valutazione e controllo delle attività svolte e dei risultati raggiunti.

Il bilancio sociale è stato da subito pensato e voluto come un documento partecipato e in costante evolu-zione. Per questo, in sede di pianifi cazione dello stesso, è stato avviato un dialogo con i principali stakehoder dell’associazione, quali i soci, gli operatori e i volon-tari di sede, gli espatriati, il personale locale e i part-ner di progetto, distribuendo loro un questionario su vari aspetti dell’attività di ACRA, tra cui la coerenza operativa con la missione e i valori sociali, il grado di soddisfazione dei risultati raggiunti dall’associazione e dell’esperienza personale e professionale maturata, la comunicazione interna, la vita associativa, i momenti di aggregazione, la bontà degli strumenti di comunicazio-ne esterna e l’esigenza di un bilancio sociale.

La restituzione dei questionari compilati ha arricchito il percorso di costruzione del bilancio sociale in forza delle indicazioni, dei bisogni e delle necessità fornite, permettendo così di dare voce alle molteplici esigenze del variegato universo che gravita attorno all’associa-zione.Per dare ancora più valenza alla scelta di privilegiare l’aspetto partecipativo, il bilancio sociale precedente era stato predisposto con un modulo di feed-back, presente anche nell’attuale bilancio alla fi ne del docu-mento, per permettere a chiunque si avvicini ad esso di fornire un’indicazione sul gradimento del documen-to ed eventuali suggerimenti per la nuova edizione.

Il percorso di costruzione del bilancio sociale

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Stiamo già lavorando per realizzare ulteriori cambia-menti per il bilancio del 2008 che, cadendo nel 40° anniversario dalla costituzione dell’associazione, vedrà una revisione editoriale e stilistica, oltre ad alcuni ap-profondimenti tematici, in omaggio alla lunga storia maturata.

Pensiamo che, grazie alla pubblicazione del bilancio sociale 2007 nel luglio 2008, vi sarà il tempo di ‘recu-perare’ il dialogo avviato con gli stakeholder nel 2006, mediante la realizzazione di appositi questionari o fo-cus group diretti alle principali categorie degli stessi, con l’obiettivo di arricchire lo spazio dedicato alle loro impressioni e al loro punto di vista nel bilancio 2008.

Intendiamo inoltre avviare il processo di pianifi cazione e redazione del bilancio sociale con anticipo rispetto alla chiusura dell’esercizio, eliminando lo sfasamento temporale delle prime due edizioni.

Infi ne, adeguata visibilità verrà data agli obiettivi specifi -ci di ogni settore previsti per l’anno, alla valutazione sul raggiungimento degli stessi a fi ne anno e alla revisione degli stessi e delle priorità per l’anno successivo.

Sviluppi futuriIl lavoro per la predisposizione del bilancio sociale 2007 è stato avviato nel gennaio 2008 ed ha visto il coinvolgimento e la collaborazione di buona parte del personale di sede, espatriato e locale, che ha suppor-tato in più momenti la raccolta delle informazioni, la presentazione delle linee strategiche che stanno alla base del documento e la revisione del prodotto fi -nito.

Questo documento sarà stampato in 400 copie e distribuito a tutti i soci e ai principali sostenitori di ACRA; alcune copie saranno inviate agli stakeholder istituzionali in Italia e nei paesi di intervento; altre co-pie saranno a disposizione di chi ne farà richiesta. Per consentirne una capillare diffusione, è possibi-le scaricarne la versione completa dal sito internet www.acra.it (così come il bilancio sociale del 2006 e i rapporti di attività degli anni precedenti).

Il lavoro che ha condotto alla redazione di questo bi-lancio sociale tiene conto dell’applicazione dei principi metodologici

• codifi cati nel modello GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale), che defi nisce i principi di redazione del bilancio sociale;• riconducibili alla sfera dell’etica, alla dottrina giuridica e alla prassi nazionale della professione contabile;• compendiati nelle sei raccomandazioni del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti – Commissione Aziende non profi t (CNDC).

Nella sua stesura si è cercato di tenere conto dei sug-gerimenti forniti dagli stakeholder e in particolare si sono seguiti i seguenti criteri:

• chiarezza nell’esposizione dei contenuti;• immediatezza del messaggio e dei contenuti;• leggibilità e trasparenza dei dati e delle informazioni.

Principi metodologici

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Profi lo

Chi siamo 16

La missione e i valori 16

I riconoscimenti 17

I momenti miliari nella storia di ACRA 18

La strategia 19

Gli stakeholder 20

I principali fi nanziatori pubblici e privati 23

I partner 28

L’assetto istituzionale 30

La corporate governance 30

La struttura organizzativa 31

La sede in Italia 33

Le sedi locali 38

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La metodologia d’intervento di ACRA nel Sud del mondo si basa sulla democrazia partecipativa. Lo sco-po è quello di attivare dinamiche di co-sviluppo e auto-sviluppo coerenti con gli orientamenti culturali locali, nel rispetto degli equilibri socio-ambientali e nell’ottica di un vero e proprio partenariato Nord-Sud.

Sul territorio italiano ed europeo, ACRA si fa portavo-ce delle istanze dei propri partner del Sud e promuo-ve una cultura di pace, dialogo e scambio intercultu-rale attraverso campagne di educazione, informazione e sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole, alla società civile e alle istituzioni.

ACRA è un’associazione indipendente e laica, che crede nei principi di equità, partecipazione, respon-sabilità e solidarietà.

Consapevole dell’interdipendenza tra i popoli, ACRA promuove l’inclusione delle comunità locali e accompagna processi di sviluppo sostenibile e par-tecipativo.

ACRA opera per la valorizzazione delle culture e il rafforzamento delle competenze delle comunità, con una particolare attenzione all’ambito rurale.

ACRA fonda la sua azione sul partenariato e sull’in-terscambio dei saperi per la costruzione di relazioni solide e durevoli.

Le azioni che ACRA promuove nel perseguire la pro-pria missione si ispirano ai seguenti principi:

- ritenere che tutte le persone abbiano uguale dignità e uguali diritti;- valorizzare le differenze;- lottare e rispettare la giustizia;- promuovere l’autosviluppo;- promuovere la fattiva collaborazione con tutte le entità presenti nel luogo di intervento;- favorire la laicità, il dialogo tra i popoli e l’interculturalità;

ACRA (Associazione di Cooperazione in Africa e in America Latina) è un’Organizzazione Non Governati-va riconosciuta idonea alla cooperazione dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea.

ACRA nasce nel 1968 per iniziativa di un gruppo di persone che condividono un forte interesse verso la solidarietà internazionale. Da subito l’associazione in-dividua il proprio settore di intervento nelle attività di sviluppo in ambito rurale, dove risiede più della metà della popolazione mondiale e dove oltre il 70% degli abitanti vive al di sotto dei livelli di povertà estrema, con meno di un dollaro al giorno.

In questo contesto, ACRA matura scelte di sostegno per la lotta alla povertà e alla fame, per la tutela del diritto e dell’accesso all’acqua, alle risorse naturali, alla salute e all’istruzione.

In quaranta anni di storia, le aree geografi che e i pro-getti d’intervento sono andati via via moltiplicandosi. Oggi, ACRA è presente in diversi paesi dell’Africa (Se-negal, Ciad, Camerun, Burkina Faso, Mali, Tanzania), del Centro e del Sud America (Argentina, Bolivia, Ecuador, Nicaragua, El Salvador) dove realizza progetti di svilup-po in diversi settori di intervento: sviluppo locale ed economico, sovranità alimentare, accesso e gestione dell’acqua, sanità, educazione allo sviluppo e formazio-ne. I progetti gestiti nel corso del 2007 sono stati 58, per circa 400.000 benefi ciari diretti.

Insieme alle popolazioni locali e a partire dai loro bi-sogni, ACRA si impegna nella costruzione di scuole, nella formazione di insegnanti, nella gestione di casse di microfi nanza rurale, nella realizzazione di magazzini di stoccaggio per la conservazione dei cereali. Sostie-ne i piccoli produttori locali nella valorizzazione delle risorse locali e nella conservazione della biodiversi-tà, promuove il rimboschimento di aree a rischio per prevenire i fenomeni di desertifi cazione, si impegna nella costruzione di pozzi e infrastrutture idriche per garantire l’accesso sostenibile alla risorsa acqua per uso umano e produttivo, sostiene i saperi e le culture locali.

Chi siamo

La missione e i valori

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- sostenere la centralità del mondo rurale.

Inoltre ACRA si impegna a:

- escludere dalla propria attività qualsiasi volontà di imporre ideologie e di promuovere interessi stranieri nel Paese in cui opera;- non imporre alle Comunità con le quali collabora tecnologie, forme organizzative, servizi e metodi che non corrispondono al reale bisogno e desiderio degli interessati;- esercitare la propria azione senza scopo di lucro.

I riconoscimenti

ACRA ha ricevuto i seguenti riconoscimenti:· idoneità alla cooperazione internazionale ri-lasciata dal Ministero degli Affari Esteri, ai sensi della legge 49 del 1987, con decreto 347 del 5/07/1973;· riconoscimento come ONLUS ai sensi del de-creto 760/97.

Estratto dallo Statuto di ACRA, art. 2 - Scopi dell’Associazione.

L’Associazione si propone di:a) Promuovere un mutuo apprezzamento dei valori propri a popoli diversi, per una migliore comprensione e concordia internazionale a favore di una cittadinanza mondiale.b) Farsi carico delle situazioni di sfruttamento e di ingiustizia che dividono il mondo d’oggi per incidere, laddove è possibile, sulle cause che le generano, attraverso un impegno e una solidarietà concreta da attuarsi sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo. Particolare interesse sarà rivolto al superamento delle discriminazioni tra uomini e donne, e alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti.c) Apportare una concreta e cordiale collaborazione alle comunità locali dei Paesi in via di sviluppo (PVS) e alle persone in seno a esse, cooperando con le suddette comunità mediante l’apporto di competenza tecnica dei suoi membri, il loro lavoro personale, la loro competenza organizzativa e sociale nelle suddette comunità.d) Creare per mezzo del lavoro un sentimento e un rapporto di amicizia e rispetto, un senso di cooperazione, di responsabilità, di iniziativa, tanto tra i volontari e i cooperanti e la comunità con la quale lavorano, quanto tra i membri della comunità stessa.e) Promuovere l’equità nelle relazioni di genere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo che preveda azioni per il superamento delle disuguaglianze tra uomini e donne. Particolare interesse sarà rivolto alla difesa dei diritti dei bambini, bambine ed adolescenti.f ) Promuovere in Europa e nei Paesi in via di sviluppo, iniziative di informazione e di educazione della opinione pubblica, sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli; realizzare corsi di formazione di aggiornamento professionale.g) Coscienti che uno stile di vita più sostenibile dipende da uno sviluppo in armonia con le altre persone, le culture e la natura, l’Associazione promuove, all’interno delle sue iniziative, la conservazione della natura e la tutela ambientale attraverso: la conservazione della biodiversità delle specie e degli ecosistemi, l’uso sostenibile delle risorse naturali, la lotta all’inquinamento.

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I momenti miliari nella storia di ACRA

1968 ACRA nasce il 25 maggio dall’incontro fra due gruppi lombardi di diversa natura, l’uno sindacale, l’altro di Tecnici Volontari Cristiani che condividono un forte interesse verso la solidarietà internazionale. Dal settore di attività, quello rurale, viene desunto l’acro-nimo Associazione di Cooperazione Rurale in Africa. Il primo Paese di intervento è il Ciad, scelta naturale e spontanea data la conoscenza diretta di personale operativo sul territorio. I dieci soci fondatori si attiva-no fi n da subito per la gestione di un progetto agricolo in Ciad e l’aggregazione di nuovi soci, per rispondere alla volontà di sensibilizzare maggiormente l’Italia e far fronte a esigenze di autosostenibilità.

Nel corso del primo decennio di attività ACRA gesti-sce un solo progetto in Ciad, ma l’esperienza maturata le consente di dare un contributo essenziale per la costituzione delle basi delle ONG di volontariato nella cooperazione italiana.

1973 ACRA ottiene il riconoscimento di idoneità dal Ministero degli Affari Esteri.

1979 Con la legge sulla cooperazione n° 38 del 1979, la possibilità di attingere a fi nanziamenti del Ministero degli Affari Esteri permette ad ACRA di espandere la propria capacità di intervento passando da uno a più piccoli progetti in Ciad.

1983-84 L’incontro con gruppi italiani che hanno basi consolidate in Paesi dell’America Latina (Nicara-gua e Bolivia) fornisce l’occasione ad ACRA di aprir-si a nuove realtà territoriali. Il settore di intervento è sempre quello rurale, che si traduce, oltre al sostegno alle attività agricole, anche nel supporto alle comuni-tà locali nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti, nonché nella promozione di strumenti di democrazia partecipativa nella gestione dei bisogni diffusi delle comunità di base.

Parallelamente, vengono avviati contatti con partner locali in Senegal che permettono lo sviluppo di nuovi e differenti progetti rispetto a quelli realizzati in Ciad, per la più matura e articolata struttura delle organiz-zazioni di base e la maggior democrazia nel Paese.

1987 Durante l’assemblea del 1987, vengono de-fi nite come aree prioritarie di intervento il Ciad, il Se-negal, la Bolivia e il Nicaragua. In seguito a questa scelta e al moltiplicarsi delle attività in questi Paesi, si rende necessaria la costituzione di strutture di coordinamen-to in loco.

1994 In seguito alla crisi dei fi nanziamenti mini-steriali del 1994, ACRA avvia la collaborazione con l’Unione Europea e modifi ca la propria struttura de-centrata, trasformando i coordinamenti Paese (Ciad, Nicaragua, Bolivia e Senegal) in coordinamenti di area, per aprire l’intervento ai Paesi limitrofi (Camerun).

1997 La condivisione delle idee di una associazione ecuadoriana nata in Italia, e l’avvicinamento a questa realtà, favorisce l’avvio di un progetto di microcredito in Ecuador, seguito da altri progetti nel campo della commercializzazione dei prodotti locali e della salva-guardia e valorizzazione delle risorse naturali (special-mente l’acqua).

Fine ’90 L’attività in Italia di educazione allo sviluppo, che fi no ad allora aveva trovato espressione in soli interventi didattici nelle scuole, allarga il suo raggio d’azione arrivando a occuparsi di comunicazione, for-mazione, educazione, realizzazione di progetti costru-iti con ampie reti italiane ed europee sull’educazione delle popolazioni rurali e sicurezza alimentare. Inoltre, vengono realizzati progetti fi nanziati dal Ministero de-gli Affari Esteri e dall’Unione Europea per la sensibi-lizzazione dell’opinione pubblica e della società civile sulle modalità integrate delle sviluppo e per attivare scambi di conoscenza Nord/Sud e Sud/Nord, in am-bito educativo.

2002 La partecipazione al consorzio UNA, che di-spone di un coordinamento in Kenia, risulta funzionale alla comprensione delle dinamiche di sviluppo di que-sto Paese e soprattutto della vicina Tanzania.

2005 L’appartenenza all’Associazione delle ONG Lombarde porta ad assumere un ruolo nella ricostru-zione di una zona specifi ca nello Sri Lanka e in proget-ti in Paesi diversi da quelli di consolidata conoscenza (quali l’Argentina, la Repubblica Dominicana e il Brasi-le) mediante consorzi con altre ONG lombarde. Inol-tre, con l’avvio del programma di Valorizzazione delle medicine tradizionali in Senegal e Mali, promosso da un consorzio di cinque ONG italiane di cui ACRA è capofi la, inizia l’esperienza di ACRA in Mali.

2007 Viene avviata l’attività nel Burkina Faso, a fronte di una dinamica di sviluppo della riserva transfronta-liera in Burkina, Niger e Benin, in consorzio con altre due ONG italiane.

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La strategia

Il percorso di ACRA nel 2007 è stato contrassegnato da un rinnovato impegno a declinare operativamente gli indirizzi ormai consolidati da alcuni anni: un attento focus alla trasparenza e all’effi cienza, una chiara volon-tà di acquisire eccellenze in alcune aree tematiche e alcuni territori, un rafforzamento qualitativo nella me-todologia dell’intervento.

I nuovi progetti approvati e pianifi cati hanno seguito un impianto strategico e metodologico che ha colto la vocazione dell’associazione a qualifi carsi sempre più in alcuni ambiti, facendo leva su una precisa scelta di campo, competenze acquisite, casi di studi di successo per impatto sociale e replicabilità. Nel circoscrivere in-tenzionalmente il “territorio” di azione, si sono ancora una volta affermati alcuni indirizzi storici dell’associa-zione: l’enfasi sullo sviluppo rispetto all’emergenza, il principio e la modalità del partenariato, l’ambito ru-rale.

Accanto all’impegno di caratterizzarsi negli ambiti progettuali, si è dato ancor più spessore allo sforzo di modulare l’organizzazione secondo il principio dell’ef-fi cienza e della tracciabilità delle risorse impiegate: a questo riguardo, è proseguita sia l’attività di decen-

tramento amministrativo che quella di formazione trasversale in tutti i settori sul controllo di gestione, con l’obiettivo di fi nalizzare, per il 2008/2009, l’intero iter di predisposizione di manuali di procedure am-ministrative e l’avvio di un organo di auditing interno.

Anche la scelta di misurarsi di nuovo con l’impegno del bilancio sociale va a inserirsi nell’ambito di una strategia che fa propri i parametri di qualità e rigore.

Nel 2007, è proseguita la rifl essione sulla governan-ce dell’organizzazione vista come aspetto critico per posizionarsi in modo credibile nei confronti dei vari interlocutori interni ed esterni; a tal fi ne si è costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di defi nire pro-poste concrete, da sottoporre all’attenzione dei soci, rivolte a rendere più trasparente e lineare i contenuti e i ruoli dei vari organi decisionali ed operativi.

Ci si è poi confrontati con la necessità di fi nalizzare una strutturata attività di raccolta fondi che risponda in modo appropriato al crescente fabbisogno fi nan-ziario dell’associazione, a fronte della ricercata diver-sifi cazione degli enti fi nanziatori e che colga quindi le diverse dimensioni della società civile: donatori indivi-duali, fondazioni private e imprese.

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I soci rappresentano le fondamenta dell’associazione e il loro ruolo è regolato dallo Statuto. Sono costituiti da persone fi siche, giuridiche e associazioni con fi nalità affi ni a quelle di ACRA che si impegnano, con metodo e continuità, per lo svolgimento delle attività associati-ve, allo scopo di favorire la realizzazione dei fi ni sociali. Per questo, i soci partecipano alle Assemblee Generali, possono essere eletti alle cariche associative, versano una quota annuale, sono invitati ad informarsi e pren-dere parte alle iniziative promosse dall’organizzazione per poter così contribuire al raggiungimento degli sco-pi dell’Associazione.

Il loro costante aggiornamento sulle dinamiche della cooperazione e sulle attività dell’associazione viene ga-rantito mediante la redazione e l’invio di una newsletter periodica e di un bollettino trimestrale, strumento di approfondimento di specifi che tematiche.

Il lavoro quotidiano di operatori, collaboratori e volontari rende possibile il perseguimento della missione sociale e la sua declinazione nella strategia organizzativa; il loro rapporto con l’associazione è de-fi nito nel contratto di lavoro, di consulenza, nella con-venzione di stage; il loro interesse nell’associazione è rappresentato dal fi ne sociale, unito alla crescita pro-fessionale, oltre che dall’eticità ed equità della struttu-ra in cui lavorano.

Gli stakeholder

I portatori di interesse dell’organizzazione sono tutti i soggetti aventi un interesse nell’attività dell’associazio-ne. In considerazione della defi nizione, non è l’associa-zione a conferire il ruolo di portatore di interessi, ma il comportamento del soggetto, col quale l’associazione può solo decidere se rapportarsi o meno.

A questi è rivolto il bilancio sociale, affi nché tutti pos-sano conoscere la natura, la struttura e l’attività di ACRA, valutare se le attività svolte corrispondono ai loro specifi ci interessi e aspettative, verifi care la coe-renza delle azioni implementate con la missione e gli obiettivi dell’associazione e, infi ne, analizzare i risultati raggiunti.

La mappatura degli stakeholder viene presentata, come già illustrato nel Bilancio Sociale 2006, ricorren-do alla classifi cazione proposta da Napoletano1:

• primari interni: soggetti che si riconoscono all’in-terno dell’organizzazione e il cui interesse è tutelato giuridicamente;

• primari esterni: soggetti che agiscono all’esterno dell’impresa e il cui interesse è tutelato giuridicamente;

• secondari: soggetti esterni all’organizzazione e privi di un rapporto giuridico rilevante.

1 Enzo M. Napoletano, La qualità nell’impresa sociale, Franco Angeli, Milano, 1999.

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primari interni

primari esterni

secondari

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Mappa degli Stakeholder

I fi nanziatori privati e pubblici rappresentano la principale fonte di sostentamento per l’associa-zione, hanno con l’associazione rapporti regolati da contratti che defi niscono, per ciascuno, ruoli, tempi, modalità di lavoro, budget dell’intervento e modalità di rendicontazione. Interesse primario dei fi nanziato-ri è verifi care l’utilità sociale delle loro erogazioni e quindi la trasparenza, l’affi dabilità e l’effi cienza dell’or-ganizzazione, oltre ai risultati raggiunti dagli interventi sovvenzionati. A tal fi ne, l’associazione predispone, alle scadenze concordate, rapporti di rendicontazione per i singoli progetti, che forniscono in modo puntuale e tempestivo tutte le informazioni rilevanti sulle attività svolte, i risultati ottenuti e l’utilizzo delle risorse rice-vute. Utile e completo strumento di valutazione delle attività svolte dall’associazione, negli anni precedenti l’elaborazione del Bilancio Sociale, è stato il Rappor-to di attività, pubblicato in italiano, francese, inglese e

soci

volontari

operatori /collaboratori

fi nanziatoripubblici

fi nanziatoriprivati

donatoriprivati

partnerdi progetto

benefi ciaridei progetti

associazioni ONG Lombarde

e Italiane

istituzioni pubbliche PVS

organizzazionidella società

civileenti locali

consorzi, retidi rappresentanza

e tematiche

università,istituti di ricerca

e scuole

istitutinazionali e

internazionali

comunitàlocali

mass-media,opinion leader

e opinionepubblica

aziende

spagnolo e destinato sia ai fi nanziatori consolidati che a quelli potenziali.

I donatori privati sono costituiti da persone fi siche e giuridiche che sostengono l’attività di cooperazione effettuando donazioni individuali. Il rapporto tra que-sta categoria di sostenitori e l’organizzazione non è ge-neralmente regolato con un contratto. Per soddisfare l’interesse di questi stakeholder a conoscere l’impiego delle loro donazioni e il buon esito dei progetti realiz-zati, e per aumentare il rapporto di fi ducia che li lega all’associazione, ACRA invia a coloro che si sono regi-strati nel database dell’associazione la newsletter pe-riodica e il bollettino trimestrale di approfondimento.

I partner di progetto sono soggetti attivi nella ideazione e realizzazione del progetto. Tutti i progetti hanno partner locali, principale strumento di sostegno

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ai benefi ciari e frutto della strategia di ACRA di valo-rizzare l’autosviluppo promosso localmente. ACRA si impegna nel rafforzamento delle capacità dei partner locali, in ottica di sostenibilità futura dei progetti. Inol-tre, alcuni progetti vengono gestiti in collaborazione con associazioni o enti italiani/europei che si affi anca-no ad ACRA per apportare specifi che competenze tecniche, territoriali o culturali. I partner di progetto sono portatori dell’interesse al miglioramento della qualità della vita del maggior numero possibile di be-nefi ciari, allo sviluppo di sinergie, a favorire la propria crescita personale e alla costruzione di un rapporto di fi ducia e trasparenza con l’associazione.

Il rapporto di ACRA con i partner è sempre regola-to da contratti che defi niscono i tempi e le modalità di collaborazione, oltre al personale e alle strutture coinvolte e ai risultati attesi. L’incontro e il confron-to con tali stakeholder viene promosso in più fasi di svolgimento del processo e si concretizza con incontri in Italia, missioni all’estero del personale di ACRA e accoglienza di personale dei partner dei PVS presso la sede di Milano.

I benefi ciari dei progetti sono defi niti in sede di redazione dei progetti. È proprio a partire dall’analisi partecipativa dei bisogni che ACRA, insieme ai partner locali, identifi ca e formula il progetto.

L’interesse di questi stakeholder nell’attività dell’asso-ciazione è la realizzazione di attività che abbiano un impatto sulla qualità della loro vita e sul rafforzamento delle comunità di appartenenza.

A livello regionale, ACRA è membro dell’Associa-zione delle ONG Lombarde; a livello nazionale, è socia dell’Associazione delle ONG Italiane. In quanto socia di queste organizzazioni di secondo livello, ACRA partecipa al dibattito portando un con-tributo sui suoi temi di interesse, supporta le iniziati-ve di coordinamento tra le diverse ONG impegnate sui territori (tanto in Italia che nei PVS) e sostiene le iniziative comuni di advocacy indirizzate verso le isti-tuzioni.

Come strumento di comunicazione trasversale a tut-te le categorie di portatori di interesse, il sito web www.acra.it contiene informazioni sull’associazione, approfondimenti tematici, descrizioni dei progetti, te-stimonianze ricevute ‘dal campo’, pubblicità a eventi organizzati da ACRA o da terzi, galleria fotografi ca, link ad altri siti per ulteriori approfondimenti. Dal sito è possibile scaricare il presente Bilancio Sociale, quello del 2006, oltre ai rapporti di attività degli anni prece-denti.

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I principali fi nanziatori pubblici e privati (per l’anno 2007)

Area geografi ca Internazionali Nazionali Territoriali In loco

Africa Camerun- Unione EuropeaCiad- CILSS- UNICEF - Unione EuropeaSenegal- FAO- FEM- Unione EuropeaSomalia- Unione EuropeaTanzania- Fondazione R. Grandi - Fondation Assistance International- MISEREOR- Unione Europea

Burkina Faso- Ministero Affari EsteriCamerun- Ministero Affari EsteriCiad- Fondazione I. Monzino- Ministero Affari EsteriSenegal- Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia) - Ministero Affari EsteriTanzania- Ministero Affari Esteri

Camerun- Fondazione CARIPLOCiad- Anlaids Sez. Lombardia- Associazione Amici di Goundi- Fondazione CARIPLO- Provincia di Milano- Regione LombardiaSenegal- Comune di Milano- Fondazione CARIPLO- Provincia di Milano- Regione LombardiaTanzania- ALSI SpA- Associazione Ticinese “Insieme si può”- ATO Provincia di Milano- Fondazione CARIPLO- Regione Lombardia- Regione Friuli-Venezia-Giulia

Tanzania- Diocesi di Ndjombe/Misereor

America Latina Bolivia- Unione EuropeaBrasile- Unione EuropeaEcuador- Fondation Assistance International- Unione EuropeaEl Salvador- Unione EuropeaGuatemala- Unione EuropeaNicaragua- OMT- Unione Europea

Argentina- Ministero Affari EsteriBolivia- AATO Laguna di Venezia- Ministero Affari Esteri- Associazione Media-friends ONLUSEcuador- Ministero Affari Esteri- Tavola Valdese Nicaragua- Ministero Affari Esteri- Fondazione I. Monzino

Bolivia- PNCCNicaragua - UICN/NORAD

Europa Europa- Unione Europea

Italia- Ministero Affari Esteri- Uffi cio Nazionale Servi-zio Civile

Italia- Comune di Milano- Provincia di Milano

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La fame e la povertà sono in aumento, nonostante la loro riduzione sia stata posta quale primo degli 8

obiett ivi formulati durante il Vertice del Millennio da 189 Capi di Stato e di Governo.

Penso sopratt utt o all’Afr ica sub-sahariana, che continua a soff rire una drammatica crisi alimentare e ambientale.

Penso anche alle politiche agricole att uate dagli stati e agli impegni commerciali ass unti nelle negoziazioni

internazionali che hanno pes ato gravemente sull’ec onomia afr icana e in particolare sui piccoli produtt ori.

Come Ass ess ora alla Pace e alla Cooperazione internazionale, vorr ei ricordare l’impegno della Provincia di

Milano che crede fermamente nel ruolo degli enti locali nell’ambito della cooperazione dec entrata e che, già

nel primo anno di mandato, ha app rovato l’ades ione alla Campagna della Nazioni Unite No ex cuse 2015 per

il ragg iungimento degli Obiett ivi del Millennio, fi rmando il prot ocollo d’intes a e mett endo a disposizione un

uffi cio press o la Casa della Pace quale sede della Campagna stess a.

Per ques to abbiamo aderito anche alla ret e Educazione per le popolazioni rurali e sicurezza alimentare,

promoss a da FAO e UNESCO, e siglato un accordo di programma proprio con ACRA per un progett o a sostegno

delle scuole rurali in Ciad e dell’infanzia in Senegal. Il progett o ha coinvolto i sogg ett i del nostro terr itorio,

sopratt utt o le scuole, per promuovere la consapevolezza dell’importanza del raff orzamento dell’educazione

della popolazione rurale per abbatt ere la povertà e la fame.

Oltre ad azioni di educazione allo svilupp o, fondamentali in ques to contes to, ritengo che l’ente locale poss a

operare att raverso la cooperazione dec entrata per un’agricoltura sostenibile, ec ologicamente durevole, centrata

sulla sovranità alimentare in molti modi, riportando la sostenibilità ambientale, sociale ed ec onomica entro

relazioni internazionali di pace e giustizia.

In ques to senso, valgono anche le att ività volte a favorire la diff usione del commercio equo e solidale che

può incidere sugli squilibri del mercato internazionale att raverso la costruzione di relazioni commerciali

durature, basate sul rispett o e la fi ducia, il riconoscimento del diritt o dei produtt ori a un prezzo equo, l’aiuto

all’autosvilupp o delle comunità produtt rici, il rispett o dell’ambiente, l’informazione al consumatore sulla

storia dei prodott i.

Diventando “Provincia Equosolidale”, la Provincia di Milano si è ass unta l’impegno di inserire nei propri

consumi i prodott i equosolidali, realizzare iniziative di formazione e di sensibilizzazione della citt adinanza

valorizzando le realtà organizzate del commercio equo del terr itorio.

Per tutt i ques ti mot ivi abbiamo sostenuto anche la realizzazione dell’evento Coltiviamo il futuro nel magg io

2007, due giorni di convegni, mostre, mercatini biologici e solidali, animazioni musicali e teatrali per

rifl ett ere insieme sull’importanza di educare e di educarci alla ges tione sostenibile delle risorse alimentari

del nostro pianet a.

L’obiett ivo comune è quello di incidere concret amente nelle politiche di governo e, per fare ciò, è fondamentale

costruire un’alleanza internazionale che riunisca ist ituzioni, scuole e organizzazioni della societ à civile del

mondo att orno ad una piatt aforma condivisa e partec ipata, allo scopo di ridurr e la fame e la povertà verso la

Sovranità Alimentare.

L’impegno della Provincia di Milano contro la povertà e la fameTestimonianza dell’Assessora alla Pace e Cooperazione Internazionale, Provincia di Milano, Irma Dioli

| test imonianze |

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Per quale motivo la fondazione Monzino ha deciso di dare fi ducia ad ACRA, di essere al suo fi anco in un’impresa

così importante come la costruzione di un ospedale policlinico in Ciad?

“La Fondazione Monzino si occupa sopratt utt o di ricerca in campo sanitario. Quando però siamo stati contatt ati

dal Pres idente di ACRA, Angelo Locatelli, abbiamo da subito app rezzato, oltre alla persona, il suo app roccio e la

validità dei progett i che ci ha chies to di fi nanziare. Il Policlinico di N’Djamena è in realtà il sec ondo progett o

che app ogg iamo e che segue il primo progett o di intervento a Goundi, con una campagna di prevenzione contro

l’HIV.”

Come valuta la collaborazione con ACRA? E i risultati insieme raggiunti?

“Valutiamo molto positivamente la collaborazione con ACRA, che si conferma promot rice di progett i di

ec cellenza nel Sud del mondo con un att egg iamento di vera cooperazione nella soluzione dei problemi che

affl igg ono i paes i poveri del mondo. Abbiamo inoltre app rezzato la tempes tività di ACRA nel tenerci agg iornati

sullo stato di avanzamento dei lavori e la trasparenza nella ges tione del progett o. I risultati ott enuti sono

davvero una bella soddisfazione: il Policlinico di N’Djamena rapp res enta una realtà ospedaliera diffi cilmente

da noi realizzabile, in Italia, che garantisce ben 180 posti lett o. Mi piacerebbe moltiss imo adess o pot er andare

con Angelo Locatelli a visitare il Policlinico e costatare di persona i meravigliosi risultati ragg iunti in così

poco tempo.”

Perché continua a sostenere ACRA anche in altri progetti?

“Abbiamo ormai stabilito con ACRA un rapp orto di fi ducia e di stima rec iproca, che è confl uito nella

collaborazione ad altri progett i legati al diritt o alla salute e alla dignità dei popoli nei paes i in via di svilupp o.

Ricordo l’importantiss imo progett o in Bolivia che riguarda l’acqua e l’access o a ques ta risorsa fondamentale per

la vita e per la dignità delle persone.”

Perché ritiene importante che una Fondazione come la vostra si adoperi per azioni di tutela del diritto alla sanità

non solo in Italia, ma anche del mondo povero?

“Crediamo che il diritt o alla salute sia un diritt o che travalica i confi ni nazionali. La Fondazione Monzino si

occupa quasi es clusivamente di ricerca medico-scientifi ca in Italia, ma non poss iamo tralasciare gli aspett i

di solidariet à e di rispett o nei confr onti di tutt i i popoli del mondo.”

La Fondazione Monzino per il policlinico di N’DjamenaIntervista a Tullio Monzino, Presidente della Fondazione Monzino2

| test imonianze |

2 La Fondazione Monzino supporta l’attività di ACRA nei paesi del Sud nel mondo e in particolare in Ciad per la costruzione dell’Ospe-dale Policlinico Buon Samaritano a N’Djamena e in Nicaragua per il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie del paese, come contributo alla riduzione della povertà.

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Organizzazioni della società civile: le associazioni

ACEA - Associazione per i consumi etici e alternativi (Milano)Associazione Amici di Goundi (Milano)Associazione Aprimondo (Bologna)Associazione Arca 2000 (Milano)Associazione Benkadì (Staranzano-Gorizia)Associazione Gruppo Area di Ricerca – Dobialab (Staranzano di Dobbia-Gorizia)Associazione italiana agricoltura biologica (Roma)Associazione Nessuno Escluso (Carnago-Varese)Associazione Rurale Italiana (Verona)Associazione teatrale indipendente per la ricerca (Milano)Associazione Vega (Galliate-Novara)Associazione Viaggiare domandandosi (Biella)Circolo Arci Loggia de’ Banchi (La Spezia)Centro Internazionale Civiltà dell’AcquaComitato Italiano Contratto Acqua (Milano)Centro Italiano Riqualifi cazione FluvialeConsorzio Arianne (Matelica-Macerata)Consorzio Gerundo (Bergamo)Cooperativa NAZCA (Milano)Cooperativa Raggio Verde (Cossato-Biella)Cooperativa Viaggi e Miraggi (Brescia)GAL dell’Alto Bellunese (Auronzo di Cadore-Belluno)Gruppo ACRA di Bassano del Grappa (Bassano Del Grappa-Vicenza)Gruppo Amici di Gigi (Varese)Legambiente FVG (Udine)ORISS, Organizzazione Interdisciplinare sviluppo e salute (Lari-Pisa)Planet Viaggi Responsabili (Verona)

Organizzazioni della società civile: le ONG europee

ItaliaASPEM, Associazione solidarietà paesi emergenti (Cantù, CO)Associazione Africa 70 (Milano)CAST, Centro per un appropriato sviluppo tecnologico (Laveno Mombello, VA)CELIM, Centro laici per le missioni (Bergamo)CESVI, Cooperazione e sviluppo (Bergamo)CEVI, Centro di volontariato internazionale per la cooperazione allo sviluppo (Udine)CIC, Centro internazionale crocevia (Roma)CISV, Comunità impegno servizio volontariato (Torino)COOPI, Cooperazione internazionale (Milano)COSPE, Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (Firenze)COSV, Comitato di coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario (Milano)CVCS, Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo (Gorizia)FOCSIV, Federazione organismi cristiani di volontariato interna-zionale (Roma)MAIS, Movimento per l’autosviluppo l’interscambio e la solidarietà (Torino)MLAL, Movimento laici per l’America latina (Verona)Movimondo (Roma)Pimedit onlus, Pontifi cio istituto missioni estere (Milano)PRO.DO.C.S., Progetto Domani Cultura e Solidarietà (Roma)Terra nuova (Roma)UCODEP, Unità e Cooperazione per lo Sviluppo dei Popoli (Arezzo)

FranciaComité Français pour la Solidarité InternationaleVSF-CICDA, Vétérinaires sans frontières - Centre International de coopération pour le Développement AgricoleGRET , Groupe de recherche et d’échange technologiquesMFR, Maison familiales rurale Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia)

BelgioCSA , Colléctif Stratégie AlimentaireAction Aid International

SpagnaGlobalmon

Regno UnitoCyfanfydSazani AssociatesWEA South Wales

PortogalloOikos

I partner

I Partner Locali: enti pubblici e privati

BoliviaMunicipio di Cairoma (Dipartimento di La Paz)ARCCA, Asociación Regional de Criadores de Camelidos (Uyuni, Dipartimento di Potosí)CIOEC Bolivia, Coordinadora de Integración de Organizaciones Económicas Campesinas de Bolivia FINCAFE, Fondo de inversión y crédito para los cafetaleros (Dipartimento di La Paz)FECAFEB, Federación de Cafi cultores Exportadores de Bolivia (Dipartimento di La Paz)PRODENER, Centro Integral de Desarrollo de Energías Alterna-tivas y Producción (Dipartimento di La Paz)

Burkina FasoMinistero dell’Ambiente - Direzione Generale Conservazione della NaturaCamerunAssociazione SANA LOGONEFAPEN, Fédération pour l’Auto promotion des Paysans de l’Ex-trême NordFondation Bethleem INADES Formation CamerounSATOLD, Service d’Appui Technique aux Organisations Locales de Développement

CiadAssociazione ACDARAssociazione AMTINEALSADER ATCP, Association Tchadienne “Communauté pour le Progrés”INADES FORMATION TCHAD

EcuadorConsorzio CAMARENC-CondemFundación CHANKUAP terapeuti tradizionali di Bandiagara

MaliDMT, Dipartimento di Medicina Tradizionale FATTB, Federazione associazioni terapeuti tradizionali di Bandia-gara

NicaraguaCentro de Orientación Familiar y Educación Sexual “Xochilt Acalt”FUNADESIC, Fundación para el Autodesarrollo Sostenible Indí-gena Campesino MUSAS, Fundación Museo del Archipiélago de SolentinameFEV, Fundación Entre Volcanes FUMSAMI, Fundación Mujeres de San Miguelito FUPADE, Fundación Rubén Darío para el Desarrollo Humano FARENA, Universidad Nacional Agraria, Facultad de Recursos NaturalesAMC, Acción Medica Cristiana

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Università degli Studi di Camerino- Facoltà di veterinaria

Università Ca’ Foscari di Venezia- Facoltà di lettere e fi losofi a, Dipartimento di studi storici

Università degli Studi di Brescia- Facoltà di ingegneria- CETAMB (Centro di documentazione e ricerca sulle tecnolo-gie appropriate per la gestione dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo)

Università La Sapienza di Roma - CIRPS (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo so-stenibile)

Le scuole

Scuola agraria del Parco di Monza (MI) - Scuola primaria Ai ca-duti di Ronco Brigantino (MI) - Scuola primaria Don Milani di Vimercate (MI) - ITSOS A. Steiner di Milano - Istituto Leone XIII di Milano - Scuola secondaria di 1° grado Laura Conti di Buccinasco (MI) - Ist Torino - Scuola secondaria di 1° grado Castione della Presolana (BG) - Scuola Primaria Don Camagni di Brugherio (MI) - Scuola secondaria di 1° grado Ai Caduti di Ronco Brigantino (MI) - IPSIA Bernocchi di Legnano (MI) - Istituto Oriani-Mazzini di Milano - Istituto G. Torno di Castano Primo (MI) - Istituto Gadda di Paderno Dugnano (MI).

Gli Enti Locali

Regione Lombardia - Provincia di Biella - Provincia di Milano - Provincia di Lecco - Comune di Biella - Comune di Busto Garolfo (MI) - Comune di Cinisello Balsamo (MI) - Comune di Cusano Milanino (MI) - Comune di Milano - Comune di Pessano con Bornago (MI) - Comune di Peschiera Borromeo (MI) - Comune di Ronco Briantino (MI) - Comune di Vimercate (MI) - Comune di Castione della Presolana (BG) Comune di Stezzano (BG) - Comune di Calcio (BG) - Comune di Dalmine (BG) - Comune di Nogara (VR)

Le agenzie internazionali

FAO - UNESCO - UNICEF - FEM - PAM - IFAD

Consorzi, reti di rappresentanza e tematiche

AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) - Associazione Arci Servizio Civile Milano - Associazione Rete Nuovo Municipio - CICMA (Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Ac-qua) - CISA (Comitato Italiano Sovranità Alimentare) - Coordi-namento Agende 21 locali Italiane (Gruppo di lavoro sulla coope-razione) - CONCORD (Confederazione europea delle ONG di sviluppo ed emergenza) - CONGAD (Conseil des Organisations Non Gouvernamentales d’Appue au développement du Séne-gal) - Consorzio Arianne - Rete internazionale Slow Food - UICN Mesoamerica

Le aziende

AGEFIL Srl - ALCATEL SpA - ALSI SpA - Banca Popolare di Mi-lano SpA - BRACCO - Casa editrice EMI - Cargo HiTech - Eta-tec - Euronics-Castoldi - FIBA - FNAC - GUNA S.p.A. - Istituto Geografi co De Agostini - Libraccio SpA - MEDIASET - MELPART SpA - Osteria Maga Furla - Osteria Picafl or - Treeboo - VEGA SpA

Le università e gli Istituti di Ricerca

Università degli Studi di Milano:- Facoltà di medicina e chirurgia, Istituto malattie infettive e tropi-cali (c/o Ospedale Luigi Sacco);- Facoltà di scienze politiche (Master in analisi e gestione dei pro-getti di sviluppo);- Facoltà di lettere e fi losofi a, Istituto di geografi a umana (Corso di specializzazione in Gestione ambientale);- Facoltà di agraria;- Facoltà di veterinaria;

Università degli Studi di Milano Bicocca:- Facoltà di scienze matematiche, fi siche e naturali, Dipartimento di scienze geologiche e geotecnologiche (Master in Uso del terri-torio e gestione delle acque nei Paesi in via di sviluppo)

Università degli Studi di Pavia:- Istituto universitario di Studi Superiori di Pavia, Scuole europee di studi avanzati (Master in Cooperazione e sviluppo)- Corso di laurea in scienze sociali per la cooperazione e lo sviluppo

ASODELCO, Asociación para el Fomento del Desarrollo Local AutosostenibleASALDI, Asociación Salvadoreña para el Desarrollo Integral FUNSALPRODESE, Fundación Salvadoreña para la Promoción Social y el Desarrollo EconómicoUCA, Universidad Centroamericana “José Simeón Cañas”FGT, Fundacion Guillermo TorielloAlcaldía Municipal de Dipilto, de Estelí, de San Carlos, de San Miguelito, de Telica, de Quetzalguaque, de Posoltega, de Chinan-dega, de San Juan de Nicaragua, de La Paz Centro, de Ticuantepe, de Altagracia

SenegalKDES, Association des Kalounayes pour le Développement Eco-nomique et Social ADAF YUNGAR, Association pour le Développement de l’Ar-rondissement de Fimela YungarAssociazioni dei guaritori: Comitato Wod Wodannel di Fimela; ATRAP/B di Ziguinchor e AMPHOTS di Louga, URMECS, Unione Rurale delle Mutuelles di Risparmio e di Cre-dito del SenegalCittà di DakarComunità Rurale di Coubalan

TanzaniaN.D.O., Njombe Development Offi ceDiocesi Cattolica di NjombeS.H.I.P.O., Southern Highlands Participatory OrganisationNjombe District Water Engineer Offi ce I.R.T.E.C.O., Irrigation Training and Economic Empowerment Or-ganizationLabayka Development FundHands Across Borders/ Jambiani Tourism InstituteChangamoto LPFMOTONational Teacher resource CentreJamabecoJumaspaTuishiZAFFIDEANGOZAWHYZanzibar Water Authority, Comission For Tourism, Ministry of Industry, Tourism, Department of Environment, Department of FisheriesZanzibar Hotel Tourism Institute

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L’associazione contempla i seguenti organi istituzionali ai fi ni della gestione della propria attività:

L’Assemblea Generale dei Soci è l’organo deli-berante e sovrano dell’Associazione. Si riunisce alme-no una volta all’anno, per l’approvazione del bilancio d’esercizio, e può essere convocata, per motivate ra-gioni, ogni volta che ne facciano richiesta i due ter-zi del Consiglio Direttivo o la metà dei soci. A essa partecipano e hanno diritto di voto i soci in regola con il versamento della quota associativa. All’Assem-blea spettano i compiti di approvare in via defi nitiva il bilancio d’esercizio; deliberare sulla relazione politica e economico-fi nanziaria presentata dal Consiglio Diret-tivo; eleggere il Presidente, i componenti del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale; defi nire gli indirizzi strategici dell’Associazione; deliberare sulle proposte di modifi ca dello Statuto; deliberare sullo scioglimento dell’Associazione; deliberare su ogni altro argomento sottoposto alla sua approvazione dal Consiglio Diret-tivo.

Il Consiglio Direttivo, nominato dall’Assemblea Generale dei Soci, è composto da sette membri eletti tra i soci, uno di essi è il Presidente. Al Consiglio Diret-tivo spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, a eccezione di quelli riservati dall’As-semblea Generale dei Soci. In particolare, si occupa di visionare e proporre ai soci il bilancio consuntivo ed approvare quello preventivo; rendere operativi gli indi-rizzi strategici deliberati nelle Assemblee Generali dei Soci e presentare alle stesse nuove proposte politiche; deliberare sull’adesione e partecipazione dell’Asso-ciazione a enti e istituzioni pubbliche e private che interessano l’attività della stessa; deliberare l’accetta-zione delle domande per l’ammissione di nuovi soci. Il Consiglio Direttivo nomina il Direttore, incaricato di coordinare e gestire tutte le attività dell’Associazione

e, su proposta del Direttore, i Coordinatori di Area, che hanno il compito di gestire le attività dell’Associa-zione nei paesi di intervento.

Il Presidente è eletto dall’Assemblea Generale dei Soci e dura in carica tre anni. Il Presidente, e in sua as-senza il Vice Presidente, ha la responsabilità della con-duzione e del buon andamento dell’Associazione e la rappresentanza legale di fronte a terzi e in giudizio.

La Direzione è composta dal Direttore e dai re-sponsabili delle attività da lui nominati, a essa è affi data l’esecuzione delle delibere di carattere gestionale sta-bilite dal Consiglio Direttivo. Il Direttore coordina e gestisce le attività dell’Associazione, in particolare è il responsabile dell’organizzazione delle risorse umane e del budget fi nanziario; inoltre partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo.

Il Collegio Sindacale si compone di tre membri ef-fettivi eletti, anche fra non soci, dall’Assemblea Gene-rale, la quale ne nomina tra questi il Presidente. Dura in carica tre esercizi e ha il compito di controllare l’am-ministrazione dell’Associazione, vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto e accertare la regolare tenu-ta della contabilità e dei libri sociali. Deve riunirsi alme-no ogni semestre e presentare la relazione di bilancio all’Assemblea Generale. Può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo.

L’assetto istituzionale

La corporate governance

Consiglio Direttivo Direttore

Presidente - Angelo LocatelliVicePresidente - Giuseppe BiellaConsigliere - Marco MissagliaConsigliere - Giulio PaoliConsigliere - Andrè De BrabantConsigliere - Ilaria CaramiaConsigliere - Ada Civitani

Elena Casolari

Collegio Sindacale

PresidenteMauro BenassiSindaci effettiviAndrea MazzilliTina Ronchi

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31

profi lo | bilancio sociale 2007

Nel corso del 2007, ACRA ha promosso una sola assemblea ordinaria, in data 23 giugno, nella quale si è proceduto all’approvazione del bilancio d’esercizio; alla tenuta delle relazioni del Direttore e dei Respon-sabili dei Settori sulle attività svolte e sui risultati rag-giunti nell’anno; alla condivisione delle linee di indirizzo strategiche per il 2007; all’avvio di una rifl essione su alcune modifi che statutarie; alla nomina di Angelo Lo-catelli a Presidente, subentrato nel ruolo in seguito alla scomparsa di Maria Colomba Gatti.

In particolare, durante tale assemblea si è condiviso che la base associativa non è solo espressione di de-mocrazia partecipata che assolve i suoi compiti istitu-zionali ma nerbo e struttura portante della presenza di ACRA sul territorio. Il socio vuole essere insieme testimone e promotore di valori e di iniziative capaci di diffondere la cultura della cooperazione e della so-lidarietà tra i popoli attraverso il coinvolgimento della società civile nel sostegno alle azioni concrete, quelle capaci di rispondere ai bisogni dei poveri del Sud che rivendicano i diritti fondamentali al cibo, all’acqua, alla salute, all’istruzione. Per questo far parte di ACRA si-gnifi ca “fare del proprio meglio” non solo per dare risposte concrete ai loro bisogni, ma dare speranza alla loro vita e al desiderio di un mondo più giusto.

L’assemblea è stata inoltre l’occasione di aprire ai soci la discussione sul ripensamento di alcuni aspetti dello Statuto, fi nalizzato all’istituzionalizzazione di una go-vernance più appropriata e alla defi nizione di maggio-re trasparenza nella gestione delle responsabilità. Ci si è quindi confrontati sull’opportunità di modifi care la composizione del Consiglio Direttivo, aumentando il numero dei consiglieri esterni col proposito di avere una maggiore rappresentatività della società civile e ponendo limitazioni alla contemporanea presenza de-gli stessi all’interno della struttura operativa di sede, e sulla revisione degli articoli relativi alla Direzione, spe-cifi candone i compiti o sostituendo tale organo con la fi gura del Direttore, e al Presidente, altrettanto carenti di contenuti.

In conclusione dei lavori, l’assemblea ha dato mandato al Consiglio Direttivo di organizzare delle giornate di studio per dare continuità al lavoro fatto e di lavorare ad una bozza di modifi ca di Statuto da distribuire a tutti i soci. Il Consiglio Direttivo ha predisposto e di-stribuito nel novembre 2007 a tutti i soci la bozza di un nuovo Statuto, da condividere ed approvare nell’as-semblea straordinaria prevista per il maggio 2008.

La struttura organizzativa

L’organigramma della struttura di sede dell’asso-ciazione è riportato di seguito e contiene, oltre alla rappresentazione grafi ca dei settori, delle funzioni e dei loro rapporti gerarchici.

Nel corso del 2007 la struttura organizzativa è stata rivista con particolare riguardo al settore che si oc-cupa di progetti di educazione allo sviluppo, comuni-cazione e raccolta fondi. Ciò che era infatti un unico settore nel corso del 2006 è stato suddiviso in tre en-tità distinte nel corso del 2007, tutte funzionalmente dipendenti dal Direttore, in particolare è stata istituita la funzione del Fund Raising, dedicato alle aziende e alla fondazioni.

Ruoli, mansioni e attività di ogni settore sono stabilite dal Regolamento entrato in vigore nel 2002 e rivisto nel corso dell’anno.

Il settore cooperazione PVS (Paesi in via di svi-luppo) coordina e gestisce le varie fasi del ciclo di progetto dei progetti di cooperazione allo sviluppo (programmazione, identifi cazione, formulazione, im-plementazione, monitoraggio e valutazione), con par-ticolare cura alla defi nizione condivisa di strategie e metodologie d’intervento, alla formazione e gestione delle risorse umane e alla corretta gestione delle ri-sorse fi nanziarie, nel rispetto degli impegni presi con partner locali e internazionali e con gli enti fi nanziatori.

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profi lo | bilancio sociale 2007

Il settore EAS (Educazione allo sviluppo) defi nisce e gestisce sia la programmazione delle attività di edu-cazione allo sviluppo sul territorio, che le iniziative di advocacy e lobbying. Garantisce la partecipazione di ACRA alle reti tematiche a livello locale, italiano ed europeo, supporta la gestione delle campagne, realizza attività educative nelle scuole, fi nalizza e implementa progetti di educazione allo sviluppo con rifl essi sul ter-ritorio italiano, europeo e nei PVS.

Il settore comunicazione, in accordo con il setto-re cooperazione PVS ed EAS, defi nisce le linee stra-tegiche della comunicazione, che poi attua nella rea-lizzazione o partecipazione ad eventi, produzione di materiale informativo, comunicativo, di marketing ed editoriale. Gestisce i rapporti con gli enti locali, ha la responsabilità della gestione e formazione dei ragazzi aderenti ai progetti di Servizio Civile, oltre che dell’im-pegno degli attivisti nella partecipazione ad eventi, fi e-re e occasioni di raccolta fondi.

Il settore raccolta fondi, costituito nel corso nell’anno ed oggi composto da due risorse, ha il com-pito di pianifi care e gestire in modo ordinato e orga-

nizzato la raccolta da parte delle aziende e delle fon-dazioni, per permettere all’associazione di fronteggiare in modo adeguato gli impegni di cofi nanziamento di parte dei progetti sovvenzionati dagli enti pubblici.

L’uffi cio amministrativo predispone il budget an-nuale e provvede al monitoraggio e all’analisi periodica dell’andamento della gestione e della situazione della liquidità, garantisce la corretta tenuta della contabilità e la predisposizione del bilancio d’esercizio, gestisce i rapporti fi nanziari con le banche, i clienti e i fornitori, si occupa della gestione del personale e della rendicon-tazione delle spese sostenute a fronte dei progetti per gli enti fi nanziatori.

Il settore IT (Information Technology) lavora a sup-porto delle altre funzioni ed è responsabile del cor-retto funzionamento delle macchine informatiche, dei programmi e della rete; garantisce inoltre il costante adeguamento degli stessi alle necessità operative.

Nel corso del 2007, si è portato avanti il progetto per il decentramento delle funzioni amministrati-ve nei paesi di intervento, che si propone di rispon-

Direttore

Settore cooperazione PVS

Settore ITAmministrazione

Organigramma della struttura operativa

Settore EAS Settorecomunicazione

Settoreraccolta fondi

Uffi cio stampa

Redazione

Grafi ca

Animazione eventi

Rapporti enti locali

Formazione

Servizio civile

Attivisti

Supporto e coordinamentoscuole e territorio

Resp. campagna acqua

Resp. campagna sovranità alimentare

Resp. campagna adotta una scuola rurale

Contabilità

Rendicontazione

Contrattualistica

Segreteria

America Latina

Africa Centro Occidentale

Africa Orientale

Segreteria Direzione e Presidenza

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profi lo | bilancio sociale 2007

dere, da una parte, al decentramento delle funzioni che presiedono le attività di cooperazione da parte dei principali fi nanziatori pubblici, dall’altra, alla strut-turazione di un processo di controllo di gestione più adeguato.

A tal fi ne, l’associazione ha provveduto a:

- prevedere la fi gura di un amministratore, espatriato o locale, per ogni coordinamento estero, selezionato secondo criteri di elevata professionalità ed esperienza, oltre che adeguatamente formato presso la sede prima dell’incarico;

- svolgere alcune missioni amministrative di formazione e supporto al personale locale nella tenuta della contabilità, del controllo di gestione per ogni progetto, e nelle regole di rendicontazione dei donor;

- organizzare alcune giornate di formazione specifi ca sulle criticità contabili, gestionali e di rendicontazione, dedicate ai capi-progetto e ai coordinatori paese;

- avviare il processo di elaborazione di un manuale di procedure amministrative relativo alla suddivisione dei ruoli, dei compiti e delle responsabilità nei coordinamenti, e agli strumenti di comunicazione tra sede e paesi di intervento.

In considerazione del lavoro svolto è cambiato il ruo-

lo di alcune risorse inserite nell’uffi cio amministrativo di sede e precedentemente dedicate in via prioritaria alla predisposizione dei rendiconti contabili, che ora si dedicano maggiormente al supporto, alla formazione e al controllo del personale espatriato e locale nei paesi di intervento, affi nché questo diventi sempre più autonomo nella tenuta della contabilità e nella predi-sposizione dei rendiconti agli enti fi nanziatori.

I paesi per i quali il processo è in fase avanzata a fi ne 2007 sono Bolivia, Ecuador e Tanzania, mentre quelli nei quali verrà portato avanti nel 2008 sono Nicara-gua, Ciad, Camerun e Senegal.

Si prevede che il progetto del decentramento ammi-nistrativo si concluda nel corso del 2008 per tutti i paesi di intervento.

La sede in ItaliaIl personale di sede al 31 dicembre 2007 è costituito da 35 unità, di cui 4 risorse impegnate nel servizio civile volontario, 2 tirocinanti e 2 stagisti provenienti da master post-laurea. Esso è composto da 25 donne e 10 uomini, che lavorano per il 54% a tempo pieno e per il 46% a tempo parziale. Nel particolare:

Il personale di ACRA, esclusione fatta per le risorse in servizio civile e in stage, ha un’età media di circa 40 anni e, per rispondere adeguatamente alla necessità di professionalità e qualifi ca, è quasi interamente in pos-sesso di diploma di laurea e in molti casi di diploma di master specialistici.

Il tasso di turnover, storicamente molto basso, ha vi-

sto un rapido incremento (+26%) nel corso dei primi mesi dell’anno dovuto alla naturale conclusione di al-cuni progetti di educazione allo sviluppo che avevano permesso l’inserimento temporaneo di 4 risorse nel corso degli ultimi 2 anni e a diverse scelte personali e professionali (in 3 casi).

Dipendenti Collaboratori Volontari Servizio

Civile/Stage

Totale

Direzione e Presidenza

1 2 1 4

Amministrazione 1 3 1 3 8

Settore cooperazione PVS

5 1 2 8

Settori EAS/Comunicazione

6 4 4 14

IT 1 1

Totale 2 14 9 10 35

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profi lo | bilancio sociale 2007

Nel complesso, la situazione al 31 dicembre 2007 confrontata con quella dell’anno precedente non mostra sostan-ziali variazioni nel numero del personale in forza complessivo, sebbene si siano conclusi i rapporti di lavoro di 6 risorse (di cui 5 collaboratori e 1 dipendente), se ne siano inserite 3 nuove e sia aumentato l’impegno di volontari, stagisti e giovani aderenti al programma di Servizio Civile Volontario.

Nonostante dalla tabella precedente emerga il peso preponderante dei contratti di collaborazione a progetto, la lunga durata di numerosi di essi e l’impegno assunto dalla Direzione di procedere ad una revisione della gestione contrattuale delle risorse dimostrano il riconoscimento della centralità della persona nel sistema organizzativo e la volontà di garantire continuità e stabilità nei rapporti di lavoro.

Il contributo di volontari, stagisti, tirocinanti e giovani in Servizio Civile

È anche grazie al loro fondamentale contributo che nel 2007 abbiamo potuto: - avere un Presidente, dedicato agli aspetti sia operativi che istituzionali dell’attività di ACRA; - avere una risorsa dedicata alla gestione operativa dei progetti in Tanzania; - rendicontare il progetto EAS Education for Rural People, nonché progetti minori fi nanziati dalla Fondazione CARIPLO e altri; - dedicare maggiore impegno alla raccolta fondi a copertura del cofi nanziamento da parte di enti, aziende, ecc.; - avere un supporto operativo e dedicato nella formulazione, gestione e rendicontazione dei progetti PVS all’interno del Settore Cooperazione PVS in sede e nel paesi di intervento; - gestire in modo accurato il controllo di gestione dei progetti di Educazione allo Sviluppo in corso; - avere una centralinista effi ciente e disponibile; - tradurre rapidamente numerose comunicazioni e documenti dalle/nelle lingue dei paesi di intervento; - realizzare banchetti ed eventi in occasione della partecipazione a fi ere o momenti di aggregazione; - realizzare attività di educazione allo sviluppo nelle scuole; - gestire il software delle persone fi siche donatori di ACRA.

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profi lo | bilancio sociale 2007

3 Federica Torello, universitaria di Scienze diplomatiche internazionali a Genova, stagista in ACRA per 3 mesi.

<< Cara ACRA,ti scrivo una lettera per salutarti e per condividere con te alcune rif lessioni sulla mia esperienza. Trovarmi a confronto direttamente con realtà e situazioni del Sud del mondo, mi ha fatto rif lettere molto. Credo fermamente nei valori di ACRA, nel rispetto e nella dignità di ogni persona e credo nel dovere morale di fare qualcosa (più o meno grande) in favore delle persone che vivono in condizioni meno agiate delle nostre.Mi fa piacere condividere con voi un piccolo racconto:In cima al mondo, nel paese di Nonsidice, c’era una valle. Era una bella valle, fer tile e verde, ma su di essa incombeva una perenne ombra, l’ombra di una grande montagna. Gli abitanti della valle guardavano con invidia la vetta della montagna, alta come le nuvole, dove il sole giocava con le rocce ed i nevai. Qualcuno sognava di andare sin lassù, ma poi nessuno osava avvicinarsi alle aspre balze, dove si sentivano sinistri rumori. Attendevano pazientemente che il vento ed il tempo consumassero la montagna, così sarebbe potuto passare il sole per riscaldare la valle.Un giorno in quel paese nacque un bambino. Non era né più for te, né più grande e neanche più intelligente degli altri bambini. Non aveva insomma niente di speciale ma, crescendo, cominciò a pensare che non aveva nessuna voglia di stare ad aspettare che la montagna si consumasse per godere della luce del sole. La gente della valle tentò in tutti i modi di dissuaderlo, ma il bambino impugnò un bastone e partì. E più si avvicinava alla vetta della montagna più scopriva passaggi agevoli e insenature e appigli che gli rendevano facile la salita. Quando finalmente raggiunse la vetta e sentì il tepore del sole trovò che era una cosa semplicemente formidabile e voleva condividerla con gli altri abitanti del villaggio. Allora guardò in basso e cominciò a gridare: Venite, venite! Vedete bene che si può salire!Solo in pochi lo raggiunsero, i più preferirono tornare a sedersi ed attendere che la vecchia montagna si consumasse da sé. Ma da quel giorno, l’eco della grande montagna ripete: Venite, venite! Vedete bene che si può salire!

Credo che questo racconto si addica perfettamente ad ACRA e a quello che essa fa nel mondo.

Grazie a tutti,Federica >>

Quello che ACRA ha signifi cato per me

Testimonianza di Federica Torello3

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36

profi lo | bilancio sociale 2007

“Mi chiamo Lorenza, sono nata a Milano quarant’anni

fa e sono ginecologa. Ho studiato all’università di Parma

dove ho incontrato l’uomo che sarebbe diventato mio

marito. Terminata la specializzazione, ci siamo trovati

davanti alla necessità di decidere cosa fare della nostra

vita. E siccome mio marito è ciadiano, abbiamo scelto

di venire in Ciad, perché qui le risorse umane sono

pochissime.

In questi anni, abbiamo affrontato grandi difficoltà,

ma ricevuto tante gratificazioni dal punto di vista

umano. Il mio primo lavoro è stato presso un ospedale

di N’Djamena, ho cominciato subito a lavorare in

maternità. L’impatto è stato duro, ho visto bambini

morire al momento del parto e questo è stato traumatico

sia da un punto di vista emotivo che professionale.

Sono stata costretta a mettermi in gioco, ad affrontare

situazioni nuove che non avevo mai visto né studiato.

Allo stesso tempo però tutto ciò è stato un grosso stimolo

e oggi, a distanza di sette anni, mi trovo a lavorare in

modo più consapevole.

Questo mese, comincia per me una nuova avventura

al Buon Samaritano. La prima volta che sono stata

contattata da ACRA, tanti anni fa, c’era solo l’idea di

costruire questo ospedale. Oggi sono molto contenta di

vederlo finito e di poterci lavorare, mettendo in pratica ciò che ho imparato in questi anni. È una

struttura moderna, costruita in modo intelligente, dotato di apparecchiature moderne che consentiranno

di avvicinarsi agli standard previsti nella maggior parte dei paesi sviluppati. Ma ciò che più desidero

e mi auguro è che questo possa essere un ospedale capace di rispondere alle necessità dei suoi pazienti,

non solo da un punto di vista professionale, ma anche umano e morale. Mi piace pensare che possa

divenire un esempio, un modello di come si riesca a lavorare in modo diverso”.

Una scelta di vita e di coraggioTestimonianza di Lorenza Sansebastiano, ginecologa presso l’Ospedale Buon Samaritano di N’Djamena, Ciad4

4 Lorenza Sansebastiano, cooperante espatriata di ACRA per il progetto in Ciad Sostegno all’Ospedale-Policlinico ATCP a N’Djaména.

| test imonianze |

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profi lo | bilancio sociale 2007

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profi lo | bilancio sociale 2007

Le sedi locali

Le sedi locali, costituite da tutti i paesi in cui ACRA ha un uffi cio e almeno un progetto, di cui è capofi la attivo, accolgono il personale dedicato al coordinamento e alla gestione dei progetti in loco.

Si tratta sia di personale italiano (o europeo), inserito in forza di contratti di lavoro italiani o locali o in qualità di consulente, di ricercatore universitario, di stagista o aderente al servizio civile volontario, che di personale locale, che lavora sulla base di contratti regolarmente registrati nel rispetto delle normative locali sul lavoro.

I cooperanti sono gli italiani all’estero con ruoli di coordinatore di un paese o di una area geografi ca, di amministratore di paese, di capo-progetto, di esperto in specifi che tematiche o di assistente.

Il loro numero nel corso dell’anno è rimasto immuta-

to sebbene la loro composizione sia signifi cativamente variata in funzione delle dinamiche progettuali che han-no visto la chiusura di alcuni progetti, l’avvio di altri, la temporanea sospensione di altri ancora e la variazione delle competenze necessarie sul progetto, in funzione dello svolgimento delle attività programmate.

I 23 cooperanti in forza sui progetti al 31 dicembre 2007 sono composti da 7 donne e 16 uomini, tutti impiegati a tempo pieno sulla base di contratti di la-voro italiani a progetto, nel rispetto della cosiddetta Legge Biagi e di quanto previsto dal Ministero degli Affari Esteri.

ACRA continua ad avvalersi di fi gure giovani, con ruoli di supporto ed assistenza ai capi-progetto, che pro-vengono da stage post-universitari e post-master, oltre che dai progetti annuali di Servizio Civile Vo-lontario all’Estero. In particolare, i giovani in stage a fi ne anno erano 1 uomo e 2 donne, tutti provenienti da enti universitari, e destinati a restare in loco per un periodo compreso tra i 5 e i 12 mesi; mentre i giovani del Servizio Civile erano 9, di cui 1 uomo e 8 donne e, dopo aver speso i primi 3 mesi di attività in sede in Italia, nel periodo a cavallo tra dicembre e gennaio sono partiti, ciascuno per la propria destinazione, per 8 mesi di attività sul campo.

Nel corso dell’anno, a seconda delle esigenze proget-tuali, si avvicendano sui progetti consulenti e ricer-catori, che, grazie alla specifi cità delle loro compe-tenze, apportano il contributo necessario alla piena realizzazione degli interventi previsti. A fi ne anno, si trovavano in loco 2 dottorandi dell’Università di Mila-no, attivi su un progetto in Camerun che ACRA svolge insieme all’Università stessa, ed 1 consulente agrono-mo in Ciad per un periodo previsto di 6 mesi.

Il personale locale è prevalentemente costituito da personale operativo di supporto nella implementazio-ne delle attività previste nei vari progetti e nella gestio-ne delle sedi locali. Si tratta quindi di amministratori, contabili, segretari, animatori, guardiani, socio-econo-misti, ambientalisti, informatici, logisti, tecnici, promoto-ri, autisti. Le elevate competenze tecniche presenti in alcuni dei paesi di intervento permettono anche l’in-serimento di personale locale in ruoli di coordinatore del paese, capo-progetto, ingegnere, medico, educato-re, agronomo, veterinario, sociologo.

Il personale locale è inserito all’interno dell’organizza-zione sulla base di contratti di lavoro redatti e registra-ti nel rispetto delle normative locali. Ciò ha permesso l’assunzione di parte del personale con contratti a tempo indeterminato, relativamente a persone il cui ruolo è stabilmente necessario all’interno della sede locale, e con contratti a termine per fi gure di consu-lenti o tecnici il cui impiego è fi nalizzato alla realizza-zione di attività specifi che nei singoli progetti attivi.

CooperantiServizio

Civile/ StageConsulenti/ Ricercatori

Personale locale

Totale

Argentina 2 11 13

Bolivia 1 1 13 15

Burkina Faso 1 0 1

Camerun 2 1 2 38 43

Ciad 6 2 1 33 42

Ecuador 2 1 16 19

Nicaragua 1 3 19 23

Senegal 3 2 10 15

Tanzania (e Zanzibar)

5 2 24 31

Totale 23 12 3 164 202

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profi lo | bilancio sociale 2007

Lo staff di ACRA in Bolivia

Lo staff di ACRA a Zanzibar

Lo staff di ACRA in Ecuador

Lo staff di ACRA in Ciad

Lo staff di ACRA

in Senegal (Dakar)

Lo staff di ACRA in Senegal (Casamance)

Lo staff di ACRA in Nicaragua

Lo staff di ACRA in Tanzania

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40

profi lo | bilancio sociale 2007

“Sono ciadiano e lavoro per ACRA da parecchio tempo, per questo penso di poter volgere uno sguardo

retrospettivo e critico per indicare gli aspetti più rilevanti che hanno caratterizzato la presenza di

ACRA in Ciad in questo lungo periodo.

Dal mio punto di vista gli interventi di ACRA hanno apportato e apportano un contributo adeguato

e apprezzabile nel processo di sviluppo di molte zone del Ciad, come dimostra la continuità delle

convenzioni di partenariato che proseguono senza interruzione ormai da quasi 40 anni. Gli ambiti nei

quali ACRA è intervenuta fino ad oggi corrispondono ai bisogni delle popolazioni: lo sviluppo rurale

- che abbraccia contemporaneamente il settore agricolo, l’allevamento e l’ambiente - la rete idrica dei

villaggi, la salute, l’educazione e la promozione delle categorie sociali svantaggiate, segnatamente le

donne. Malgrado la crescente importanza delle nuove risorse petrolifere, infatti, tutti questi settori

rappresentano fattori determinanti nello sviluppo di un paese con bassissime capacità di redistribuzione

del reddito e per molti versi ancora arretrato.

La strategia di ACRA di coinvolgimento delle popolazioni nella scelta dei progetti e nella loro

realizzazione attraverso l’approccio partecipativo e comunitario permette di ottenere i risultati attesi,

con effetti positivi sulla presa di coscienza della popolazione riguardo le proprie capacità, la necessità

di assumersi delle responsabilità e la disponibilità delle risorse locali. Il rafforzamento delle capacità

organizzative e gestionali è solidamente integrato in tutti i progetti e favorisce l’abilità tecnica e

il mutare della mentalità e del comportamento delle popolazioni locali. Il raggiungimento di uno

sviluppo sostenibile e autonomo è strettamente vincolato al conseguimento di questi obiettivi.

La realizzazione di numerose infrastrutture ha inoltre contribuito ad attenuare le sofferenze delle

popolazioni. In particolare, la disponibilità e la vicinanza dell’acqua potabile per la popolazione e

il bestiame riduce la fatica e i rischi di malattia; l’esistenza di infrastrutture scolari migliora le

condizioni dell’insegnamento; gli ospedali e i centri di salute di prossimità permettono delle cure

di qualità a costi minori. Inoltre, la disponibilità di strutture di stoccaggio dei prodotti alimentari

assicura parzialmente la reperibilità di alimenti in alcuni villaggi della zona sahéliana del paese

dove l’insicurezza alimentare è endemica.

L’accesso al credito e ad altri servizi finanziari da parte delle popolazioni emarginate, e in particolare

Un bilancio dei quasi 40 anni di presenza di ACRA in Ciaddi Haissou Douksidi Alphonse5

5 Quadro di ACRA in Ciad da numerosi anni.

| test imonianze |

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41

profi lo | bilancio sociale 2007

delle donne, permette di migliorare sensibilmente la situazione socioeconomica grazie alla promozione

di attività generatrici di reddito. La promozione di iniziative comunitarie per la gestione delle risorse

naturali, in particolare di quelle vegetali, attraverso le organizzazioni di produttori e di donne,

permette l’attenuazione del degrado ambientale già largamente diffuso.

Nei limiti del possibile, ci piacerebbe adesso allargare le zone d’intervento all’interno del paese, poiché

la presenza continuativa in una stessa zona riduce l’efficacia delle azioni con il rischio di innescare

un effetto di abitudine ed eccessiva familiarità. Stiamo inoltre lavorando ad una migliore gestione

amministrativa e finanziaria dei progetti introducendo logiche di controllo e valutazione dello stato

di avanzamento dei progetti e cercando di capitalizzare al meglio la grande esperienza nel settore

dello sviluppo e rendere maggiormente visibile i risultati raggiunti.

Molta strada è stata percorsa, ma è necessario continuare a lavorare per rendere sempre più efficaci le

azioni future di ACRA e adattarle sempre meglio alle esigenze dell’auto-sviluppo sostenibile”

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

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43

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Relazione socialeI settori di intervento 44

I progetti 46

Un quadro d’insieme 46

Il bilancio riclassifi cato 47

La declinazione della missione di ACRA nei progetti 48

La sintesi di un anno 50

Cibo - Sovranità alimentare 52

Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali 62

Acqua - Accesso e gestione partecipata 72

Salute - Sanità e medicina tradizionale 84

Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione 92

Le attività di comunicazione, formazione e sensibilizzazione 98

L’advocacy 98

Educazione allo sviluppo 99

L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’ 100

Comunicazione 102

La campagna per il diritto all’acqua ‘Qualcuno non se la beve’ 103

Produzioni e collaborazioni editoriali 104

Mostre 108

Eventi 109

Fiere 111

Attivisti e volontari 111

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44

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Nel 2007, ACRA era presente in 6 Paesi dell’Africa e in 7 Paesi dell’America Latina, oltre all’Italia, dove aveva in corso 58 progetti.

Nel corso del 2007, si sono conclusi 23 progetti (va-lore complessivo euro 4,8 milioni) e ne sono stati av-viati 20 (valore complessivo euro 10,7 milioni). Altri 9 progetti sono partiti nei primi quattro mesi del 2008, e 4 progetti già approvati dagli enti fi nanziatori sono in attesa della sovvenzione per essere avviati; il loro valore complessivo è di Euro 9,6 milioni.

La strategia di sviluppo di ACRA, consolidata e decli-

nata negli anni passati in 4 aree tematiche (economia, ambiente, salute, educazione), nel corso del 2007 è stata sempre di più orientata, a partire dalle rifl essioni avviate già nel 2006, dalla volontà di chiarire il nostro posizionamento e da una crescente presa di coscien-za di che cosa signifi ca oggi, per ACRA, lavorare in questi settori in un’ottica di sviluppo rurale sostenibile e partecipato. La scelta del mondo rurale, e dei suoi attori di base come interlocutori chiave nella nostra strategia di cooperazione, si conferma a fronte della crescente consapevolezza della loro sempre maggiore esclusione, a tutti i livelli, dai processi di sviluppo e da eque opportunità di crescita.

Il nostro lavoro va quindi essenzialmente in direzione di un riequilibrio delle forze e dell’inclusione di questi attori in una prospettiva di buon governo, attraverso:

• la loro diretta partecipazione al governo delle ri-sorse locali, a partire da quelle il cui accesso oggi è più minacciato (acqua, terra, sementi/biodiversità);• la promozione del loro accesso ai servizi di base e all’iniziativa economica per il miglioramento della loro qualità di vita;• il rafforzamento istituzionale delle loro istanze di rappresentanza, perché possano far sentire la loro voce, valorizzando le conoscenze di cui sono depo-sitari e le esperienze positive di cui sono portatori.

Da qui è nata l’idea di riformulare la declinazione stra-tegica in 5 settori di intervento prioritari:

Cibo - Sovranità alimentare,

Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali,

Acqua - Accesso e gestione partecipata,

Salute - Sanità e medicina tradizionale,

Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione.

In questi settori abbiamo quindi scelto di riorganizzare nei capitoli seguenti i nostri progetti, facendo leva sui loro obiettivi specifi ci e risultati attesi principali, pur se in alcuni casi si è trattato di privilegiare alcuni assi stra-tegici di azioni che mantengono comunque un certo grado di multisettorialità.

La strategia di base, trasversale ai diversi settori, resta lo sviluppo locale, inteso per ACRA come suppor-to alle organizzazioni di base nei diversi paesi in cui opera, organizzazioni economiche (di produttori agri-coli, di allevatori, di artigiani, di piccoli imprenditori), organizzazioni della società civile (di formazione, di sensibilizzazione, di lotta per i diritti), organizzazioni di secondo livello (consorzi, coordinamenti di organizza-zioni di base). Il supporto resta fi nalizzato al rafforza-mento delle loro capacità di incidere come attori di sviluppo sostenibile nei territori in cui co-operiamo e di rappresentare, democraticamente, le popolazioni che questi territori abitano, difendendo i loro diritti fondamentali di accesso alle risorse.

In questo senso, attività privilegiata è la defi nizione partecipata di piani di sviluppo locale, quale che sia la loro componente prioritaria (ambientale, produttiva, sanitaria, di gestione delle risorse idriche o educativa), democraticamente convalidati dalle istituzioni e diversi attori presenti nel territorio.

La rappresentazione grafi ca della suddivisione dei pro-getti gestiti dall’associazione per area tematica mostra, nelle differenze tra i progetti che si sono gestiti nell’an-no e quelli avviati nel corso del 2007 e nei primi mesi

I settori di intervento

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Nota: si è considerato il valore complessivo del progetto, indipendentemente dall’impegno di spesa degli anni precedenti e futuri.Per nuovi progetti si intendono quelli avviati nel corso del 2007 e in avvio nei primi mesi del 2008.

derato il valore complessivo del progettti si intendono quelli avviati nel corso

Valore progetti gestiti nel 2007 per area geografi ca

America Latina34%

Africa63%

Europa3%

Valore progetti gestiti nel 2007 per area tematica

Educazione8%

Salute23%

Ambiente26%

Cibo18%

Acqua25%

Valore progetti avviati nel 2007per area tematica

Educazione14%

Salute15%

Ambiente34%

14%

Ambien34%

Cibo21%

Acqua16%

Valore progetti avviati nel 2007per area geografi ca

America Latina36%

Africa59%

Europa5%

atina

A5

45

relazione sociale | bilancio sociale 2007

del 2008, un consolidamento delle attività legate alla tutela del diritto di accesso al cibo, sovranità alimentare e biodiversità, un incremento del settore ambientale ed educativo, e una contrazione dei progetti legati all’acqua, in quanto ormai in corso di realizzazione in quasi tutti i paesi di intervento.

Page 48: ACRA_bilanciosociale2007

Nel corso del 2007, i progetti di cooperazione allo sviluppo gestiti da ACRA hanno avuto una ripartizione di risorse di bilancio del 11% per quanto riguarda il cibo, 18% a favore del settore ambientale, 45% per progetti legati all’acqua, 19% per quanto riguarda la salute e 7% in educazione. Analizzando la distribuzione delle risorse per area geografi ca, emerge che il 68% è stato destinato a progetti in Africa, il 27% a progetti in America Latina e il 5% in Italia.

Un quadro d’insieme

Impiego risorse 2007per area tematica

Educazione7%

Salute19% Ambiente

18%

Cibo11%

Acqua45%

eAm

1

qua5%

Impiego risorse 2007per area geografi ca

America Latina27%

Africa68%

Europa5%

Latina

A6

Impiego risorse per area geografi ca

Africa America Latina Asia Italia Totale

7000

6000

5000

4000

3000

2000

1000

0

€/00

0

200420052006

2005

2006

2007

46

relazione sociale | bilancio sociale 2007

I progetti

Page 49: ACRA_bilanciosociale2007

Il bilancio riclassifi cato (dati espressi in euro)

ANALISI COMPOSIZIONE RISORSE RACCOLTE ANALISI DISTRIBUZIONE RISORSE DISTRIBUITE

Totale risorse raccolte per progetti

5.747.449 Totale risorse distri-buite su progetti

5.747.449

Risorse raccolte per progetti in Europa

200.763 100% Progetti con ricaduta territoriale in Europa

200.763

Finanziamenti MAE 45.491 23%

Finanziamenti UE 113.906 57%

Finanziamenti da altre ONG capofi la

11.495 6%

Altri fi nanziatori(Comuni, Province, altro)

21.663 11%

Raccolta da privati, aziende, altro

8.209 4%

Risorse raccolte per progetti all’estero

5.546.686 100% Progetti con ricaduta territoriale all’estero:

5.546.686 100% valore medio per benefi ciario diretto

Finanziamenti MAE 1.378.225 25% di cui in America Latina: 1.551.454 28% 41

Finanziamenti UE 2.161.221 39%Argentina 257.359 5% 102

Finanziamenti da altre ONG capofi la

2.896 0% Bolivia

Ecuador

Nicaragua

328.872

366.701

6%

7%

32

156

Finanziamenti Reg. Lombardia 251.431 5% 598.522 11% 26

Altri fi nanziatori (Fondazioni private, altro)

487.257 9%

Raccolta da privati, aziende, altro

1.025.622 18% di cui in Africa: 3.995.232 72% 11

Burkina Faso 45.436 1% na*

Camerun 317.592 6% 14

Ciad 1.293.811 23% 5

Senegal 1.140.080 21% 29

Tanzania (e Zanzibar) 1.198.313 22% 22

Il bilancio riclassifi cato, utilizzando dati provenienti dal conto economico del bilancio d’esercizio opportunamente riorganizzati, da immediata visibilità alle fonti della raccolta e alla loro distribuzione nelle aree geografi che di inter-vento, indicando inoltre il valore medio di spesa per i benefi ciari diretti. Tale indicatore è stato calcolato dividendo la spesa sostenuta nell’anno 2007 per la realizzazione delle attività nei singoli paesi, per il numero di benefi ciari diretti raggiunti nei vari paesi nell’esercizio.

Si rilevano in particolare il valore medio di spesa per benefi ciario in America Latina, che risulta in linea con i valori medi del settore e contempla al suo interno dati eterogenei legati al differente potere d’acquisto nei paesi, e in Africa, la cui modestia dimostra come in questi paesi con poche risorse si riescano a realizzare interventi con un elevato numero di benefi ciari diretti. Risulta particolarmente modesto il dato del Ciad per il grosso impatto in termini di numero di benefi ciari raggiunti dei progetti sanitari e del progetto di ambiente.

* Dato non applicabile in quanto il progetto è in fase di avvio.

47

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Page 50: ACRA_bilanciosociale2007

EL SALVADOR

1

48

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Progetti conclusi nel 2007

Progetti in corso al 31/12/07

Progetti in avvio nel 2008

La declinazione della missione di ACRAnei progetti

1 3 1BOLIVIA

1BRASILE

1ARGENTINA

2ECUADOR

NICARAGUA

1 7 2

GUATEMALA

1

Page 51: ACRA_bilanciosociale2007

49

relazione sociale | bilancio sociale 2007

34 2SENEGAL 1

BURKINA FASO

3 1 2CAMERUN

4 8CIAD

TANZANIAe ZANZIBAR

1SOMALIA

ITALIA/EUROPA

8 4 3

41 1

Page 52: ACRA_bilanciosociale2007

e

50

relazione sociale | bilancio sociale 2007

393.565 Benefi ciari diretti

17.235 Persone formate

21.010 Crediti concessi

16.537 Infrastrutture costruite, di cui:

completamento dell’Ospedale Policlinico di 7.300mq e 190 posti letto a N’Djamena, 1 reparto maternità nell’Ospedale di Goundi, 1 centro di medicina tradizionale, 1 diga per la produzione di energia idroelettrica, 2 opere di presa per irrigazione, 1 serbatoio di 14.000 m3 per irrigazione, 30 laghi artifi ciali per irrigazione con sistema di distribuzione e pompaggio acqua, 4 acquedotti, 20 km di tubi posati, 1 pozzo, 684 latrine ventilate, 17 case, 2 ristrutturazioni di uffi ci, 1 sistema di pannelli fotovoltaici per le aule di formazione comu-nitaria, diverse opere anti-erosione del tracciato stradale, 1 strada riabilitata, 11 magazzini per lo stoccaggio di cereali, 12.544 serre, 4 vivai, 8 giardini botanici)

1.131.093 Piante preservate

19.489.644 m2 di aree protette

La sintesi di un anno

Indicatori progetti PVS

Page 53: ACRA_bilanciosociale2007

Circa 150 associazioni coinvolte nell’ambito

di iniziative territoriali e/o di advocacy

35 eventi/fi ere

35 scuole/università sensibilizzate e coinvolte

1.000 studenti coinvolti in progetti di

educazione allo sviluppo

12 giornate di formazione rivolte a docenti

ed educatori

120 istituzioni locali sensibilizzate

51

relazione sociale | bilancio sociale 2007

13 volontari del Servizio civile inseriti tra

Italia e coordinamenti PVS.

40 attivisti formati sui temi della coopera-

zione, dell’acqua e dell’educazione

120 persone mobilitate come volontarie in

iniziative territoriali.

1 mostra interattiva prodotta sull’educazio-

ne in Africa, a uso delle scuole

1 KIT fotografi co per animazione campagna

Adotta una Scuola Rurale!

Indicatori progetti e attività Italia

Page 54: ACRA_bilanciosociale2007

Parlare di Cibo è parlare di tante cose. È parlare di alimentazione, ovvero di un bisogno primario comune a tutti gli esseri viventi, ma che circa 830milioni di bam-bini, donne e uomini nel mondo oggi non riescono a soddisfare, non perché nel mondo di cibo non se ne produca abbastanza, ma perché le risorse per la sua produzione e i meccanismi della sua distribuzione sono fondati su basi inique.

Parlare di cibo, per ACRA è quindi innanzitutto parlare di un Diritto fondamentale, riconosciuto nelle dichia-razioni internazionali: il diritto di accesso stabile, per ogni persona, in ogni parte del pianeta, a un’alimenta-zione suffi ciente, sana e culturalmente appropriata. Un diritto che, in quanto tale, può e deve essere garantito, a partire dal riequilibrio nell’accesso alle risorse ne-cessarie per produrlo e dalla garanzia di un’equità nei criteri per la sua distribuzione sui mercati.

Parlare di cibo è allora parlare di acqua, terra, bio-diversità, energia: beni comuni dell’umanità e risorse essenziali per l’alimentazione, il cui utilizzo non può prescindere dai criteri di sostenibilità ambientale e di buon governo, dal locale al globale, dei processi pro-duttivi. Parlare di cibo è parlare di agricoltura, di alleva-mento, di pesca, dell’impatto dei loro sistemi produttivi sull’ambiente in cui vengono messi in atto e di regole per il commercio dei loro prodotti sui mercati locali, regionali o internazionali.

Parlare di cibo è parlare di saperi locali e pratiche tra-dizionali raccolte dalle comunità rurali delle diverse regioni del mondo in secoli di storia, sulla base di un rapporto costante con la terra e le sue risorse, con le specie vegetali e animali, con i loro ritmi di sviluppo e trasformazione. Ma parlare di cibo è anche parlare di innovazione, di tecnologie appropriate per il miglio-

CiboSovranità alimentare

52

relazione sociale | bilancio sociale 2007

ramento dei sistemi di produzione, a benefi cio tanto della comunità umana quanto dell’ambiente che la ospita.

Parlare di cibo è anche e soprattutto parlare di perso-ne: in primis, di piccoli produttori (contadini, allevatori, pescatori) impegnati in una lotta per la sopravvivenza e di consumatori, ovvero di una condizione che tutti ci accomuna ogni giorno. Parlare di cibo è parlare di sicurezza, di qualità e di responsabilità sociale che deve essere garantita da chi il cibo lo produce come da chi lo distribuisce, a favore di chi lo consuma, ma anche viceversa. È parlare di stili di consumo e di relazio-ni sociali, fondate sulla prossimità e sulla conoscenza reciproca. Parlare di cibo è parlare di gusto: un senso comune a tutte le donne e gli uomini della terra, che da sempre unisce vicino e lontano e che è tanto più ricco quanto più si nutre di diverse sfumature.

Per tutte queste ragioni, per ACRA parlare di cibo si-gnifi ca oggi parlare di Sovranità alimentare e su questa base la sua azione è volta a sostenere e a dare voce alle organizzazioni di base contadine e rurali che lot-tano per affermare il proprio diritto a partecipare alla grande sfi da di nutrire il pianeta. Una sfi da che ci vede tutti coinvolti e in cui il loro contributo è essenziale.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in cor-so e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazio-ne sui progetti di cui, alla data di fi ne aprile 2008, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni ritenuti particolarmente signifi cativi e rappresentativi delle at-tività svolte, dei Paesi di intervento, dei rapporti con gli enti fi nanziatori e con i partner di progetto; per questi sono state sviluppate delle schede descrittive.

Page 55: ACRA_bilanciosociale2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Progetti in corso nel 2007Paese Titolo Budget in

euroFinanziatore principale

Argentina Organicos - Agricoltura biologica in Argentina, appoggio ai piccoli produttori e sviluppo dei consumi

2.380.760 Ministero degli Affari Esteri

Bolivia Appoggio agli allevatori del sud di Potosí per valorizzare lo sfrutta-mento sostenibile del lama

1.414.909 Ministero degli Affari Esteri

Camerun Donazione Globale 2005 - Sostegno alla sovranità alimentare nelle zone di Yagoua, Yaoundé e Maruoa attraverso la realizzazione di at-tività socio-produttive: fi liera latte, suina, cerealicola e rafforzamento dei sistemi idrici

1.169.281 Unione Europea

Ciad Rafforzamento di 104 banche di cereali nel Guera 20.000 Fondi Privati

Ecuador Supporto alla autogestione della città di Achuar, rafforzando la sua identità, valorizzando la sua cultura, il suo sistema economico e pre-servando le risorse naturali del territorio

854.610 Ministero degli Affari Esteri

Guatemala Progetto Cotzic: sicurezza alimentare e nutrizionale a Ixchiguan 6.900* Unione Europea (capofi la OIKOS)

Nicaragua Promozione delle sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso l’in-cremento dei redditi famigliari nel comune di Dipinto

61.500 Unione Europea

Progetti conclusi nel 2007Paese Titolo Budget in

euroFinanziatore principale

Camerun Progetto di appoggio e strutturazione della fi liera latte nella zona urbana e suburbana di Maroua

264.810 Fondazione CARIPLO (capofi la Università di Milano)

Ciad Gestione delle risorse forestiere e valorizzazione della pianta di neem nel Canton Madiago

115.534 CILSS - Comité Inter Etat de Lutte à la Secheresse au Sahel

Italia Coltiviamo il futuro 17.500 Comune di Milano, Provincia di Milano

Italia Obiettivi del Millennio e cooperazione decentrata 16.300 Ministero degli Affari Esteri (capofi la CESTAS)

Italia Agricoltura e dialogo fra culture 16.180 Ministero degli Affari Esteri (capofi la Ricerca e Cooperazione)

Senegal Consolidamento di micro-orti per il miglioramento della sicurezza alimentare nella regione di Dakar

38.112 FAO, Comune di Milano

Progetti avviati o da avviare nel 2008Paese Titolo Data

avvioBudget in euro

Finanziatore principale

Bolivia Incremento delle capacità ed opportunità degli apparte-nenti alle Organizzazioni Economiche dei Campesinos (OECAs) boliviani, al fi ne di generare guadagni, occupazio-ne e inclusione sociale nell’area rurale.

1/2/08 1.567.371 Unione Europea

Europa Educazione rurale tra cittadinanza attiva globale e sicurezza alimentare

1/2/08 176.900 Unione Europea(capofi la FOCSIV)

Senegal Combattere la marginalizzazione dei contadini poveri e degli emigranti di Marocco, Senegal ed Ecuador attraver-so lo sviluppo di reti commerciali e la promozione della diversità

Previsto 1/4/08

374.857* IFAD(capofi la UCODEP)

Senegal Sostegno all’agricoltura famigliare in ambito urbano e rura-le: i micro-orti e la moringa oleifera

1/3/08 31.740* Comune di Milano(capofi la Università di Milano)

* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto.

Page 56: ACRA_bilanciosociale2007

ARGENTINA

Organicos - Agricoltura biologica in Argentina, appoggio ai piccoli produttori e sviluppo dei consumi

Descrizione dell’intervento: il progetto intende sviluppare le potenzialità del settore dell’agricoltura biologica in Argentina, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei piccoli produttori rurali da un lato e di garantire al consumatore una elevata qualità degli alimenti dall’altro.Dal punto di vista strategico, l’intervento si basa sulla strategia partecipativa che prevede un coinvolgimento attivo delle associazioni di piccoli produttori e delle organizzazioni del settore e l’attivazione di campagne sensibilizzazione e informazione nei confronti dei consumatori.

Attività realizzate a fi ne 2007: realizzazione di 16 moduli di formazione in materia di coltivazione biologica, creazione di un sistema di comunicazione istituzionale (sito internet) del Mapo, realizzazione di un impianto per la produzione di conserve, costruzione di 50 serre per la produzione di ortaggi in contro-stagione, semina di 50 ettari di soia destinata alla trasformazione in olio e pellets, realizzazione di 10 corsi di formazione professionale per 200 docenti sul tema dell’alimentazione e agricoltura biologica.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: sono stati formati i dirigenti e soci del Mapo in gestione e pianifi cazione strategica, i produttori di San Javier hanno introdotto coltivazioni diverse dal tabacco, sono stati elaborati prodotti a partire dai raccolti delle colture alternative proposte, è stata realizzata una campagna d’informazione negli ambulatori, consultori e punti vendita.

Sviluppi futuri: il progetto porterà avanti le attività di diversifi cazione produttiva intraprese, con la realizzazione di altri 50 moduli di colture protette e con l’accompagnamento dei produttori che hanno seminato la soia. Per quanto riguarda il rafforzamento istituzionale si realizzeranno attività che permetteranno di migliorare la capacità operativa delle organizzazioni coinvolte. Infi ne, si rinnoverà la campagna di informazione ai consumatori.

Punti di forza: la partecipazione attiva delle istituzioni locali, delle Ong e soprattutto dei produttori a incontri, seminari e conferenze del settore biologico in Argentina, oltre all’aumento dell’interesse per gli alimenti biologici presso gli opinion makers.

Punti di debolezza: i problemi di logistica, soprattutto per quanto riguarda le attività di San Javier, la siccità e i problemi di disponibilità di risorse idriche nella Provincia di Misiones.

Partner di progetto: ICEI

Partner locali: Fundacion del Sur, Mapo, Asociación de Productores de San Javier

Benefi ciari diretti:100 formatori di opinione in ambito sanitario, 200 docenti in biologia sulle problematiche della salute e alimentazione, 100 responsabili del commercio alimentare, 1750 piccoli produttori di agricoltura biologica, 400 persone interes-sate alla produzione del biologico, 250 famiglie di piccoli produttori di San Javier, 20 lavoratori e lavoratrici per la produzione di dolci e conserve

Benefi ciari indiretti:1500 soci del Mapo, 40.000 giovani famiglie, 6.000 studenti delle scuole superiori, 600 membri dell’associazione San Javier, 2500 famigliari dei produttori di canna da zucchero.

54

relazione sociale | bilancio sociale 2007

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 2.380.760

Apporto monetario ACRA: euro 120.753

Valore dell’intervento nel 2007: euro 297.359

Finanziatori:Ministero degli Affari Esteri

Data di inizio progetto: 12 Gennaio 2004

Durata complessiva prevista: 3,5 anni

Risorse umane impiegate:1 cooperante e 1 volontario espatriati, 11 risorse locali (di cui 1 coordinatore delle attività di rafforzamento associa-tivo, 1 responsabile diversifi cazione produttiva, 1 respon-sabile campagna educativa, informativa e promozionale, 3 amministrativi, 2 agronomi e 3 tecnici di campo)

Page 57: ACRA_bilanciosociale2007

55

relazione sociale | bilancio sociale 2007

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

CIAD

Rafforzamento di 104 banche dei cereali nel Guera, regione del nord-ovest del Ciad

Descrizione dell’intervento: il progetto intende appoggiare 104 banche dei cereali nella regione del Guera, la cui popolazione è spesso affl itta da problemi di insuffi cienza alimentare. Dal 2003, per portare una risposta al problema, ACRA con la Parrocchia Apostolica e alcuni donatori privati, accompagna la creazione, la gestione e la diffusione delle cosiddette ‘banche dei cereali’, passate da 5, nel 2003, a 121, al dicembre 2007, attraverso un sistema di crediti in cereali. Il credito ha come obiettivo di permettere al contadino di avere il minimo necessario per garantire la continuità dei cicli agricoli. Il sistema del credito all’interno del villaggio diviene quindi una garanzia per la comunità e permette di evitare il ricorso agli usurai e di accrescere il capitale del villaggio. Conseguenza diretta è che il contadino può coltivare il proprio campo senza dover lavorare quello degli altri (per mancanza di risorse o per rimborsare i debiti).

Attività realizzate a fi ne 2007: ACRA ha costruito alcuni granai ed erogato crediti in natura alla popolazione contadina per 50 sacchi di miglio, da utilizzare nel periodo delle piogge. Il rimborso, deciso localmente, in un periodo più favorevole per i benefi ciari, verrà effettuato a un tasso del 25%, sempre in natura. Gli animatori, formati e seguiti da ACRA, hanno introdotto e diffuso il sistema in 121 villaggi costituendo di conseguenza un ugual numero di banche. La popolazione ha deciso di usare parte di questi “fondi di credito” per coprire le spese dei maestri comunitari delle scuole elementari di villaggio.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: oltre ai granai costruiti e ai crediti erogati sono state realizzate 3 formazioni agli animatori sulla padronanza degli strumenti di controllo e gestione e è stato costruito un silos di cereali nella città di Mongo. Inoltre in 6 villaggi le banche dei cereali permettono di pagare i maestri comunitari e in 8 villaggi permettono di costruire pozzi e magazzini.

Sviluppi futuri: attualmente 8.533 sacchi sono conservati in 121 banche dei cereali e la previsione è di raggiungere 11.288 sacchi nel 2008. ACRA intende non solo costruire un magazzino per ogni villaggio, ma anche estendere il sistema di stoccaggio a altri villaggi.

Punti di forza: il sistema delle banche dei cereali permette alla popolazione di avere sementi non solo per il loro fabbisogno alimentare, ma anche per aumentare le superfi ci coltivabili. Effetti indotti: maggior tasso di scolarizzazione dei ragazzi, contrazione dell’esodo rurale.

Punti di debolezza: la quantità dei granai è insuffi ciente a coprire le necessità di alcuni villaggi e le tecniche di conservazione sono fragili.

Partner di progetto: Prefettura Apostolica, ALSADER (Association Laïque pour la Sauvegarde des Activités du Développement Rural)

Partner locali:ALSADER (Association Laïque pour la Sauvegarde des Activités du Développement Rural)

Benefi ciari diretti:i 24.200 abitanti dei 121 villaggi coinvolti

Benefi ciari indiretti:la popolazione della regione (63.000 abitanti)

Valore complessivo dell’intervento: euro 20.000

Valore dell’intervento nel 2007: euro 11.000

Finanziatori: Fondi privati (Famiglia Imbert, Centro Poggeschi di Bologna)

Data di inizio progetto: 1 gennaio 2007

Durata complessiva prevista: 2 anni

Risorse umane impiegate:12 (di cui il coordinatore ACRA espatriato in qualità di supervi-sore dell’azione, 1 responsabile locale di progetto nazionale sul terreno, 10 animatori locali nazionali sul terreno)

Page 58: ACRA_bilanciosociale2007

SENEGAL

Consolidamento di micro-orti per il miglioramento della sicurezza alimentare nella regione di Dakar

Descrizione dell’intervento: nel quadro del progetto Micro-orti Milano-Dakar, ACRA partecipa al gruppo di lavoro che ha formulato e gestisce il progetto, fi nalizzato allo studio di un modello organizzativo per i Centri di Formazione e di Dimostrazione sulla realizzazione di micro-orti (CFD), alla descrizione dei diversi settori di azione dei CFD (formazione, assistenza tecnica), al monitoraggio del CFD pilota, all’elaborazione dei criteri di scelta dei benefi ciari dell’intervento, all’analisi delle possibilità di accesso al credito e al fi nanziamento delle attività generatrici di reddito.

Attività realizzate a fi ne 2007: identifi cazione dei luoghi atti ad ospitare i CFD, scelta del CFD pilota del progetto ed elaborazione del suo piano d’azione, organizzazione delle sessioni di formazione e di dimostrazione circa le tecniche dei micro-orti, realizzazione dei Centri di Produzione Comunitaria (CPC), distribuzione di contenitori per la coltivazione ai benefi ciari della formazione, elaborazione di uno schema organizzativo per i CFD, formazione dei membri del comitato di gestione del CFD sui procedimenti per la qualità, sullo studio di mercato e sul marketing, formazione dei formatori dei CFD sulle tecniche di compostaggio, controllo dei centri di produzione comunitari e dei produttori individuali, realizzazione di uno studio sui rendimenti dei micro-orti e sulle possibilità di accesso al credito da parte dei coltivatori dei micro-orti.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: più di 35 centri di formazione e dimostrazione realizzati nei dipartimenti di Dakar e Mermoz Sacro Cuore, più di 50 sessioni di formazione e dimostrazione organizzate nel centro pilota, 800 persone (di cui ¾ donne) formate sulle tecniche dei micro-orti, più di 600 contenitori con accessori necessari per la durata di sei mesi distribuiti ai benefi ciari della formazione, realizzato un modello di gestione comune da parte per tutti i centri di formazione e dimostrazione, produzione di diversi ortaggi a livello dei centri di produzione, diversifi cazione delle fonti di reddito e miglioramento dei redditi delle organizzazioni comunitarie di base, redazione di un documento sulla redditività e sulla possibilità di accesso ai fi nanziamenti dei micro-orti.

Sviluppi futuri: l’Università di Milano, ACRA e COOPI hanno presentato una nuova domanda di fi nanziamento al Comune di Milano (approvata nel 2008) per rispondere in modo effi cace alla forte domanda di formazione e controllo avanzata dai benefi ciari. La FAO ha inoltre comunicato il suo accordo di massima per il fi nanziamento di una seconda fase del progetto che sarà fi nalizzata all’implementazione dei centri di produzione comunitaria aumentando in maniera sensibile la superfi cie coltivabile degli stessi e allargando i campi di azione del progetto a livello di tutta la regione di Dakar.

Punti di forza: i risultati ottenuti testimoniano l’entusiasmo e l’adesione delle popolazioni a questo progetto in relazione: al rafforzamento delle capacità (il progetto ha formato più di 3.500 persone sulle tecniche dei micro-orti), al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni (il progetto ha permesso a più di 1/3 delle persone formate di diversifi care e migliorare le proprie fonti di reddito), al miglioramento della qualità alimentare (più della metà delle persone formate consuma alimenti sani, freschi e di buona qualità nutritiva, prodotti dai micro-orti).

Punti di debolezza: la dimensione dei contenitori distribuiti ai benefi ciari ha limitato le attività di produzione e i ritardi nell’avvio delle azioni di formazione sul campo hanno limitato il raggiungimento degli obiettivi quantitativi prefi ssati.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |56

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Risorse umane impiegate: 1 personale locale

Partner di progetto: COOPI, Comune di Milano

Partner locali: Comune di Dakar

Benefi ciari diretti: 3.500 persone

Benefi ciari indiretti: 7.500 famiglie

Valore complessivo dell’intervento: euro 38.112

Valore dell’intervento nel 2007: euro 19.056

Finanziatori: FAO, Comune di Milano

Data di inizio progetto: Gennaio 2006

Data di fi ne progetto: Dicembre 2007

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“I micro-orti sono piccole strutt ure che permett ono di coltivare ortagg i senza terr a. In genere, si tratt a di cass ett e costruite con materiale di rec upero che non superano il met ro quadrato e poss ono ess ere ist allate sui balconi o sui tett i delle case o, per chi li ha, in cortile. Si poss ono fare due tipi di colture. Una prevede un substrato, generato da scarti alimentari come bucce di arachidi, res ti della lavorazione del riso e pezzi di laterite, roccia fr iabile che si può ridurr e in fr ammenti di un centimet ro circa. L’altra nec ess ita solo di acqua e può ess ere praticata anche in semplici bott iglie di plastica tagliate a met à. La prima tec nica permett e di coltivare spec ie con radici più svilupp ate che nec ess itano di magg iore stabilità, come i peperoni, la patata, la manioca, i cavoli. L’altra, quella ad acqua, si pres ta per coltivazioni come l’insalata o la menta che in Senegal è molto consumata perché la gente la utilizza per fare il tè tutt i i giorni.La scelta della coltivazione in micro-orto dipende innanzitutt o dalla situazione di disagio che si vuole aff rontare. Per alcuni è una ques tione di autosuffi cienza ed autoconsumo e quindi cercano di coltivare la magg iore variet à poss ibile. Quando invec e l’obiett ivo è generare reddito, si produce l’insalata e la menta che sono le colture più redditizie. L’insalata sicuramente è la più remunerativa, perché in un met ro quadrato si poss ono produrr e fi no a 35 cepp i che si svilupp ano nell’arco di due mes i e, in un anno, si ries ce ad avere fi no a sei raccolti.Una delle caratt erist iche più importanti nella coltivazione dei micro-orti è il forte risparmio d’acqua. Il consumo giornaliero di acqua è infatt i di due litri, meno del 20% dell’agricoltura tradizionale. E, tra l’altro, si usa acqua pulita, mentre spess o nella coltivazione tradizionale si fa uso di acqua contaminata con eff ett i dannosi sulle coltivazioni e sui consumatori. Altro importante vantagg io è che i micro-orti sono meno es posti ai fatt ori climatici e sono produtt ivi in tutt e le stagioni.Il progett o di ACRA favorisce lo svilupp o di micro-orti in realtà urbane dove è sempre più diffi cile garantire una diff erenziazione dell’alimentazione e del reddito. Nei diciannove arr ondiss ement di Dakar, piccoli comuni con un sindaco, ACRA ha dato vita ai centri di formazione per i benefi ciari. La formazione dura cinque giorni, poi il benefi ciario installa il suo micro-orto in casa sua, lo impermeabilizza con la plastica, mett e il substrato e comincia ad innaffi are per due giorni, in modo che se ci sono semi di piante non des iderate germineranno e pot ranno così ess ere es tirpate. A ques to punto, i formatori si incaricano di andare a fare i controlli sulla corr ett a installazione e il posizionamento delle cass ett e e continuano a seguirli in tutt a la fase di prima produzione. Nei centri, inoltre, si fa sensibilizzazione ai citt adini sull’importanza di un’alimentazione sana, bilanciata ed equilibrata. Un’occasione importante di formazione e di svilupp o.”

Micro-orti in cassetta: come coltivare senza terra Una testimonianza di Tommaso Sposito6

6 Ricercatore Università degli Studi di Milano, Facoltà di agraria.

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Milano, 24 e 25 maggio 2007: COLTIVIAMO IL FUTURO

Descrizione dell’intervento: tra sovranità alimentare e cooperazione allo sviluppo: a tre mesi dal Forum di Nyéléni (Mali), due giorni di incontro per rifl ettere insieme sull’importanza di educare e di educarci alla gestione sostenibile delle risorse alimentari del nostro pianeta.

Finanziatori: Ministero Affari Esteri (nell’ambito dei progetti Obiettivi del Millennio e cooperazione decentrata e Agricoltura e dialogo tra culture), Provincia e Comune di Milano.

Valore dell’iniziativa: euro 49.980

In collaborazione con: l’Associazione ONG Italiane, l’Associazione ONG della Lombardia, le ONG CELIM, COSV, CRIC, ICEI, Intervita, CESTAS, Ricerca e Cooperazione, AIAB, ARI, Cooperativa di Commercio equo e solidale Nazca, l’Associazione Alma Rosé.

E con: il Gruppo d’Appoggio alle Organizzazioni Contadine dell’Africa Occidentale, Rete Europea delle ONG per l’Educazione rurale e la Sovranità alimentare, il Gruppo Portare il mondo a scuola delle ONG lombarde.

Con la partecipazione di: IPC (International Planning Committee for Food Sovereignty), Maisons Familiales Rurales (Francia), Reseau des Organisations Paysannes des Pays de l’Afrique de l’Ouest - ROPPA (Niger), La Via Campesina (Nicaragua), CONCORD (Confederazione Europea delle ONG di emergenza e sviluppo), Collectif Strategie Alimentaire (Belgio), FAO - World Food Summit follow up and alliance, Pole National de Coopération International (cooperazione francese).

Attività realizzate: il 24 maggio è stato dedicato al mondo dell’educazione, con A, B…Cibo (per tutti!): un seminario rivolto a insegnanti ed educatori allo sviluppo, organizzato in collaborazione con il gruppo Portare il mondo a scuola delle ONG lombarde e la partecipazione delle Maisons Familiales Rurales francesi.Il 25 maggio è stata dedicato agli addetti ai lavori della cooperazione internazionale, del mondo istituzionale, con il seminario Per una cooperazione in Movimento: la lunga strada verso la Sovranità Alimentare, ovvero:

· una tavola rotonda con la partecipazione di alcuni attori chiave del mondo istituzionale e non governativo impegnati sul tema del diritto all’alimentazione e dello sviluppo rurale a livello italiano, europeo e globale;· un laboratorio aperto a tutte le ONG e le OSC aderenti al Comitato e/o interessate all’adesione.

Per l’intera durata della manifestazione, è stato allestito uno spazio espositivo sul tema Gli obiettivi del Millennio e i nostri Beni Comuni: i volti della Sovranità alimentare tra Cibo, Terra, Acqua, Cultura e Mercato, in cui hanno trovato spazio mostre fotografi che e materiali info-educativi sui temi della Sovranità alimentare a cura delle ONG lombarde, un mercato contadino a cura di AIAB Lombardia, con vendita di prodotti locali del mondo rurale lombardo e degustazione di specialità tipiche a cura della Cooperativa Laboratorio Procaccini e uno stand del Commercio Equo e Solidale, gestito dalla cooperativa Nazca.Entrambe le giornate si sono concluse con eventi artistici aperti a tutta la cittadinanza. Il 24 maggio un concerto etnico con i MamAfrica (percussioni e danze africane) con il debutto dello spettacolo teatrale Mapu Terra!, della compagnia Alma Rosé. Il 25 maggio, un concerto di musica Klezner con i Nema Problema ha accompagnato la chiusura della manifestazione.

Risultati ottenuti: per gli addetti ai lavori, lo scambio con gli attori Europei e del Sud del mondo, in particolare nell’ambito dei seminari A, B…Cibo e Per una Cooperazione in Movimento, oltre che con le realtà istituzionali competenti in materia di cibo e alimentazione, ha rafforzato i dispositivi di partenariato in vista di migliori e più effi caci modalità di lavoro in rete.Favorendo la reciproca conoscenza tra gli attori locali, nazionali e internazionali, l’esperienza ha rafforzato le basi per una collaborazione effi cace delle diverse organizzazioni nel futuro. Collaborazione che si renderà sempre più necessaria in vista dei prossimi passi verso l’EXPO 2015 nella città di Milano.

Benefi ciari dell’iniziativa: nel complesso Coltiviamo il futuro ha coinvolto più di 10.000 persone. Tra loro, circa 50 tra insegnanti ed educatori, più di 100 operatori di ONG, Organizzazioni della società civile, Agenzie di cooperazione, Università, oltre a tante persone, adulti e bambini, coinvolte e sensibilizzate, attraverso gli stand e le iniziative di animazione artistica.

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“Mi può raccontare la sua storia?”

“Mi chiamo Anna Clemencia Membreño. Ho 52 anni e 12 fi gli. Dopo la rivoluzione sandinist a del 1979, io e mio

marito siamo venuti qui, nella comunità di Los Rios, in cerca di terr e da coltivare. Le cooperative sandinist e

davano la terr a ai contadini e la terr a era buona: caff è, ananas, pitaya, banane. I raccolti non erano sempre

abbondanti ma eravamo giovani e c’era speranza. Le cooperative sandinist e però non funzionavano bene, non

erano ben organizzate, non sempre le cose erano fatt e nel modo giusto. E non c’erano mai abbastanza soldi in

pres tito per aiutarci quando i raccolti andavano male. La nostra famiglia cres ceva e insieme cres cevano anche

i debiti per comprare i semi e per trasportare il raccolto.

Quando arr ivò la guerr a civile, tutt o il Nicaragua era più povero e anche noi perdemmo quasi tutt o. Era

diffi cile persino dare da mangiare ai nostri fi gli. Mancava tutt o e non sapevamo cosa fare. Ognuno tirava

avanti come pot eva e molti non rispett avano la natura. Quando hai fame non ti curi della terr a dove vivi,

pensi solo a trovare il modo di far mangiare i tuoi fi gli. Sono stati anni diffi cili, senza speranza.”

“E adesso, con ACRA, cos’è cambiato?”

“Adess o le cose vanno meglio. I fi gli sono più grandi e lavorano. Abbiamo seguito corsi organizzati da ACRA

e abbiamo imparato nuovi modi di coltivare senza rovinare la terr a e sprec are l’acqua. Noi donne abbiamo

pot uto organizzarci insieme per aiutarci tra noi quando ci sono diffi coltà e piano piano stiamo riuscendo a

cambiare le cose. I nostri ananas adess o sono più buoni e più gross i. Al mercato di Managua li comprano in

tanti e ce li pagano più di prima. E noi lavoriamo con più entusiasmo e con grandi speranze per il futuro”

La rinascita di una speranza in Ticuantepe, Nicaragua Da un’intervista di Giuseppe Marando a Anna Clemencia Membreño7

7 Anna Clemencia Membreño è una benefi ciaria del progetto di ACRA in Nicaragua sulla promozione della sicurezza alimentare.

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La questione ambientale globale, le sfi de del cambia-mento climatico, la lotta contro la desertifi cazione, sono problemi con cui ACRA si confronta ogni gior-no, a partire dalle esperienze concrete delle organiz-zazioni di base con cui lavora nei diversi Paesi. È infatti nelle zone rurali del pianeta che l’impatto di questi processi si rende più immediatamente evidente, nelle diverse articolazioni sulla realtà ambientale e socia-le, in virtù dell’interdipendenza che da sempre lega uomo e natura; ed è nelle stesse aree che risiedono le maggiori risorse per la messa in atto di soluzioni sostenibili. Trovarle, è solo un problema di ascolto di chi l’ambiente lo vive a stretto contatto e con esso da sempre ha appreso a preservare un’armonia.

ACRA ritiene che la distruzione dell’ambiente non sia un destino inevitabile, ma il frutto di una gestione squi-librata delle sue risorse.

Nonostante le grandi dichiarazioni sottoscritte da Or-ganismi internazionali e Governi, le politiche globali che hanno dominato la scena degli ultimi anni non si sono tradotte in misure concrete a tutela dell’ambien-te: al contrario sovente ne hanno favorito un uso inso-stenibile, sottoponendo a prove sempre più dure per la sopravvivenza le comunità rurali in ogni parte del pianeta. L’abbandono dalle campagne, l’esodo verso le città e i fenomeni di migrazione forzata ne sono una manifesta conseguenza, che a sua volta incide negati-vamente sulle possibilità di generare un’inversione di tendenza.

Negli anni, sul campo, ACRA ha maturato la consape-volezza sempre maggiore che proteggere l’ambiente signifi ca innanzitutto migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e metterle in condizioni di contribuire a una gestione appropriata delle risorse naturali, ponendosi in uno stato di grande attenzione e comprensione delle pratiche tradizionali e, nel con-

tempo, di studio e applicazione di alcune innovazioni produttive. Nei nostri progetti, pertanto, l’attenzione a componenti ambientali importanti, di lotta alla deser-tifi cazione, di salvaguardia e gestione sostenibile delle risorse naturali e di valorizzazione del patrimonio fo-restale da parte delle popolazioni locali risulta inscin-dibilmente legata al sostegno a iniziative generatrici di reddito per le comunità rurali, attraverso l’appoggio alle realtà locali.

Fedeli ad un approccio partecipato allo sviluppo, dia-mo luce a progetti in cui la strategia mira all’accom-pagnamento delle collettività rurali nella pianifi cazione dello sviluppo del proprio territorio. In questo senso, accanto a interventi concreti di tutela ambientale e valorizzazione economica delle risorse naturali, lavo-riamo per il rafforzamento istituzionale delle organiz-zazioni comunitarie di base e delle associazioni locali, favorendo spazi di condivisione e di concertazione con le Istituzioni per la defi nizione e la convalida di piani di gestione delle risorse naturali integrati nei pia-ni di sviluppo locale.

In tutti i progetti, infi ne, tanto in Italia quanto nei PVS, un’attenzione specifi ca è dedicata alla sensibilizzazio-ne delle comunità sui problemi dell’ambiente e alla costruzione di capacità per la corretta gestione delle sue risorse, anche attraverso lo scambio di esperienze locali maturate in diverse zone del pianeta.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in cor-so e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fi ne aprile 2008, si ha co-noscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.

AmbienteGestione sostenibile delle risorse naturali

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* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto.

Progetti conclusi nel 2007

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Brasile Programma integrato di sviluppo ecocompatibile di turismo responsabile e di attività produttive per la diversifi cazione e l’aumento dei redditi delle popolazioni ribeirinhe del Medio Amazonas e il popolo indigeno dei Sateré-Mawé della foresta amazzonica

380.937* Unione Europea(capofi la ICEI)

Camerun Rafforzamento delle capacità delle organizzazioni contadine per lo sviluppo economico sostenibile della regione del Mayo Kani

901.665 Unione Europea

Camerun Programma di sostegno alle iniziative di sviluppo nella valle del Logone 977.220 Ministero degli Affari Esteri

Italia Equoturismo 5.798 Ministero degli Affari Esteri (capofi la CISP)

Nicaragua Iniziative di Turismo Rurale Comunitario lungo l’itinerario dei laghi e dei vulcani del Nicaragua: Arcipelago Solentiname e Laguna di Apoyo

75.000 Organizzazione Mondiale del Turismo

Senegal Un modello di sviluppo endogeno comunitario: costituzione di una rete di microfi nanza rurale formata da 30 casse di risparmio e credito in Senegal

223.773 Fondazione CARIPLO

Senegal Progetto di ristrutturazione partecipativa della biodiversità nella comunità rurale di Coubalan, Regione di Ziguinchor

55.491 Fonds Mondial pour l’Environnement

Progetti in corso nel 2007

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Burkina Faso Sviluppo Locale alla Periferia del Parco W, Provincia della Tapoa 1.106.386 Ministero degli Affari Esteri

Ciad Gestione partecipativa delle risorse forestali e promozione delle iniziative economiche eco-compatibili nella Valle del Logone

2.037.294 Unione Europea

Ciad Gestione partecipativa delle risorse naturali e promozione delle attività generatrici di reddito in un processo di sviluppo locale del Ciad

988.748 Unione Europea

Nicaragua Ricostruzione e sviluppo comunitario nei municipi di León, Malpaisillo, Quezalguaque e Telica, colpiti dall’uragano Mitch nel 1998

2.760.309 Ministero degli Affari Esteri

Nicaragua Appoggio al rafforzamento del Turismo sostenibile in Nicaragua 103.000 Organizzazione Mondiale del Turismo

Nicaragua Tasba pri: appoggio alla popolazione colpita dall’uragano Felix 6.900* Unione Europea ECHO (capofi la OIKOS)

Tanzania Gestione integrata sostenibile delle risorse acqua, suolo e foresta nel bacino imbrifero del fi ume Kisongo

461.959 Regione Lombardia

Tanzania/Zanzibar Per un turismo a favore anche dei poveri a Zanzibar 481.958 Unione Europea

Progetti avviati o da avviare nel 2008

Paese Titolo Data avvio

Budget in euro

Finanziatore principale

Italia Esperienze di buon governo nel sud e nel nord del mondo a confronto, per uno sviluppo equo e sostenibile

1/2/08 45.273,34* Ministero degli Affari Esteri (capofi la ICEI)

Nicaragua Produrre conservando: impulso allo sviluppo sostenibile con equità di genere nel Municipio di San Juan del Nicaragua.

2/2/08 921.250 Unione Europea

Nicaragua Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie come contributo alla riduzione della povertà degli abitanti del Municipio di San Carlos.

2/2/08 939.930 Unione Europea

Senegal Intermediazione d’Appui Conseil nelle ZARESA (Zone a Rischio Elevato Sociale ed Ambientale), defi nite dal Fondo Italia/Cilss LCDRPS, in Senegal (Bignona, Louga e Matam) - Sostegno agli attori locali nella programmazione, realizzazione e monitoraggio di micro-interventi di sviluppo.

15/2/08 89.854* Ministero Affari Esteri (capofi la COSPE)

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CAMERUN

Rafforzamento delle capacità delle organizzazioni contadine per lo sviluppo economico sostenibile della regione del Mayo Kani, Provincia dell’estremo nord

Descrizione dell’intervento: il progetto, attraverso il rafforzamento delle capacità gestionali delle Organizzazioni Contadine contribuisce allo sviluppo sostenibile della zona del Mayo Kani e si propone di contrastare alcuni dei fattori che ostacolano lo sviluppo del settore agricolo intervenendo in particolare sulla creazione di strutture adeguate al corretto stoccaggio dei cerali per evitare la dispersione e il danneggiamento del raccolto. L’intervento, inoltre, mira ad introdurre colture alternative al miglio e a creare un sistema fi nanziario decentralizzato, per la concessione di credito ai produttori, in grado di favorire attività generatrici di reddito e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

Attività realizzate a fi ne 2007: il progetto ha visto la sua fi nalizzazione nei primi mesi del 2007 portando a termine tutte le attività svoltesi nell’arco di 4 anni. Quelle rivolte alla costituzione e al consolidamento delle Organizzazioni Contadine (OC) e dei Gruppi d’Iniziativa Comune (GIC), sono state effettuate tramite misure di accompagnamento ai gruppi informali, al fi ne di ottenere il loro riconoscimento giuridico, grazie all’elaborazione di piani d’azione, all’appoggio fornito ai responsabili della FAPEN e alla formazione degli animatori comunitari. Le altre attività del progetto hanno apportato miglioramenti alle tecniche di stoccaggio dei cereali con la costituzione di comitati di gestione dei magazzini, di sessioni di formazione per i membri dei comitati e per i magazzinieri, la creazione di uno studio di mercato e di una strategia di commercializzazione. Un ulteriore gruppo di azioni ha favorito la diversifi cazione delle attività delle OC stimolando soprattutto quelle generatrici di reddito per la vendita dei prodotti agricoli e fornendo inoltre sostegno alla creazione di una cassa di risparmio e credito.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: 87 gruppi informali, di cui 13 costituiti da donne, sono stati accompagnati alla legalizzazione in GIC; 82 persone, di cui 27 donne, sono state formate in tecniche di gestione di magazzini; 6 comitati di gestione dei magazzini sono stati realizzati in altrettanti villaggi; 232 persone di cui 55 donne hanno benefi ciato di corsi di formazione in tecniche di stoccaggio; 6 magazzini sono stati costruiti e sono operativi, 1 Cassa di risparmio e di credito autogestita è operativa e conta 257 membri.

Sviluppi futuri: sono in programma nuovi interventi per soddisfare ulteriori bisogni identifi cati nel corso della realizzazione del progetto e che rispondano in particolare alla scarsità di strutture comunitarie di base quali scuole e centri di salute, al supporto alle organizzazioni di base e al rafforzamento delle attività generatrici di reddito.

Punti di forza: l’effi cace metodologia di lavoro con le comunità contadine (centrata sulla partecipazione e l’auto-promozione comunitaria), è il frutto dell’esperienza che ACRA ha maturato in molti paesi del Sud del mondo e costituisce un modello d’eccellenza capitalizzabile e replicabile in altri contesti rurali.

Punti di debolezza: lo scarso tasso di alfabetizzazione ha condizionato e limitato il livello di accesso della popolazione ai benefi ci del progetto. Si è riscontrata la carenza di strutture comunitarie di base quali scuole e centri di salute il cui funzionamento è rallentato dalla scarsità di personale qualifi cato, di risorse fi nanziarie, attrezzature, materiale didattico, farmaci di prima necessità, strutture idrauliche, ecc.

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| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 901.665

Apporto monetario ACRA: euro 136.300

Apporto monetario FAPEN: euro 106.800

Valore dell’intervento nel 2007: euro 102.682

Finanziatori: Unione Europea

Data di inizio progetto: 1 aprile 2003

Durata complessiva prevista: 4 anni

Partner locali:FAPEN (Fédération pour l’Auto promotion des Paysans de l’Extrême Nord)

Risorse umane impiegate:1 capo-progetto e 1 economista espatriati; personale locale: 1 sociologo, 1 ingegnere agronomo, 4 tecnici agricoli, 1 logi-sta, 1 consulente locale, 1 segretario, 2 autisti, 1 amministra-tore esperto in risparmio e credito, 1 contabile, 1 custode, 1 magazziniere

Benefi ciari diretti:1.820 membri delle organizzazioni contadine, gli abitanti dei villaggi e le loro famiglie stimati in 2.940 persone

Benefi ciari indiretti:l’intera popolazione dei villaggi delle zone di intervento del progetto (circa 25.000 abitanti)

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Il problema della conservazione del raccolto La testimonianza di Desirée Wadoontang8

8 Benefi ciaria e membra dell’associazione FAPEN, partner locale del progetto di creazione di banche dei cereali nella regione del Mayo Kani in Camerun.

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“Mi chiamo Des irée e faccio parte del FAPEN, partner locale di ACRA in Camerun. Uno dei problemi

magg iori per noi agricoltori è la catt iva conservazione delle scorte di miglio e sorgo, base della nostra

alimentazione. Granai inadeguati e a facile rischio di att acco da parte di roditori o uccelli, impediscono

lo stoccagg io dei cereali e costringono gli agricoltori a vendere prematuramente e a prezzi stracciati i

loro raccolti ai commercianti provenienti della citt à. La conseguenza è di dover ogni anno acquist are sul

mercato sia i cereali per il sostentamento che le sementi per la nuova semina. Per far fr onte a ques to grande

problema, abbiamo pensato di creare delle Banche dei Cereali dove pot er immagazzinare sorgo e miglio,

sia per le emergenze delle famiglie, sia per pot er intervenire sui prezzi nel lungo periodo. I magazzini di

cemento hanno sostituito le vec chie strutt ure in paglia e i contenitori di legno in cui venivano conservati

i cereali, incapaci di impedire alle termiti e ai fatt ori es terni di det eriorare le scorte. Poi, abbiamo creato

dei comitati di ges tione incaricati di controllare e ges tire il funzionamento dei magazzini.

In ques to modo abbiamo la certezza di sfamarci tutt o l’anno. Riusciamo a vendere una parte dei cereali nei

periodi che prec edono il raccolto, quando le scorte cominciano a scarsegg iare e i prezzi sono più alti. Così ci

garantiamo un piccolo reddito che ci permett e di avviare nuove colture e variare la nostra alimentazione,

fondamentale per prevenire le conseguenze della malnutrizione. Poss iamo mandare i nostri bambini a

scuola e ass icurare cure mediche a tutt e le famiglie. Inoltre, ora che nei villagg i c’è disponibilità di cerali,

abbiamo dec iso di costruire mulini per la macinazione, evitando così alla popolazione di dover att raversare

10/15 km di sentieri impervi per andare fi no ai centri più grandi.

Per ora abbiamo realizzato due mulini, nei villagg i di Plim e Mogong, ma abbiamo in programma di

costruirne altri cinque, trasformando anche l’att ività legata alla macinazione dei cereali in un’occasione

di reddito e di svilupp o per la popolazione.”

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CIAD e CAMERUN

Gestione partecipata delle risorse forestali e promozione d’iniziative economiche eco-compatibili nella Valle del Logone

Descrizione dell’intervento: la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse forestali nella valle del fi ume Logone è l’asse portante del progetto. L’azione appoggia le piccole imprese forestali a carattere comunitario nella gestione delle attività di produzione e commercializzazione di prodotti forestali legnosi e non legnosi e promuove tecnologie appropriate per ridurre il consumo di legna e carbone. L’intervento mira contemporaneamente a rimuovere le principali cause di degrado delle risorse forestali tramite la sensibilizzazione della comunità (realizzazione di interventi radiofonici, rappresentazioni col metodo del teatro forum) e l’elaborazione di piani semplifi cati di gestione forestale.

Attività realizzate a fi ne 2007: presentazione del progetto ai gruppi di base e alle autorità amministrative e tradizionali, realizzazione di una diagnostica sui massicci forestali, valutazione di 14 Strutture Locali di Gestione delle risorse legnose, fabbricazione e sperimentazione dell’uso di una pressa a biomassa vegetale, identifi cazione dei frutticoltori, formazione in gestione materiale e fi nanziaria di 15 gruppi, realizzazione e diffusione di 20 emissioni radio presso “Radio Terre Nouvelle” e “Radio Rurale Dana”, studio sui fuochi di savana, strutturazione di 3 comitati di gestione delle risorse forestali, formazione di vivaisti, strutturazione di 4 gruppi di donne impegnati nell’estrazione e nella trasformazione dell’olio di Neem e di 4 gruppi di apicoltori.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: appoggio quasi unanime delle autorità amministrative e tradizionali, alcune delle quali hanno preso provvedimenti per presidiare le risorse forestali; elaborazione di una guida sui prodotti del neem; organizzazione di 9 comitati che gestiscono le risorse forestali del loro territorio; costituzione di un gruppo di donne che produce e commercializza l’olio e il sapone di Neem.

Sviluppi futuri: il progetto continuerà per altri 3 anni sulle tematiche individuate di sostegno alla produzione e commercializzazione di prodotti forestali (olio di Neem, miele, frutta, manufatti), con la realizzazione di emissioni radiofoniche e rappresentazioni animate da troupe teatrali formate al metodo del teatro forum, l’elaborazione di piani semplifi cati di gestione forestale, l’elaborazione e diffusione di materiale pedagogico, la promozione di tecnologie per ridurre il consumo di legna e carbone.

Punti di forza: la pertinenza dell’intervento, che integra la riduzione della povertà alla gestione sostenibile delle risorse naturali, si manifesta nella risposta attiva e nell’impegno delle comunità alle sollecitazioni dell’équipe di progetto.

Punti di debolezza: la suddivisione della zona di intervento tra Ciad e Camerun comporta diffi coltà di ordine amministrativo e di natura doganale. La diversa legislazione forestale nei due paesi si traduce in un ritmo diverso nello svolgimento di alcune azioni nelle due aree.

Valore complessivo dell’intervento: euro 2.037.294

Apporto monetario ACRA: euro 127.463

Valore dell’intervento nel 2007: euro 271.777

Finanziatori: Unione Europea

Data di inizio progetto: 1 febbraio 2007

Durata complessiva prevista: 4 anni

Risorse umane impiegate:1 capo progetto ed 1 amministratore espatriati; personale locale: 1 alimentarista, 1 ingegnere forestale, 1 economista, 10 animatori tecnici dello sviluppo, 2 contabili, 2 segretarie, 3 autisti, 4 guardiani

Partner di progetto:CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo

Sostenibile - Università La Sapienza di Roma); CeTAmb (Centro di documentazione e ricerca sulle tecnologie appro-priate per la gestione dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo dell’Università di Brescia)

Partner locali:SANA LOGONE (Associazione di Promozione Umana nella Valle del Logone), INADES FORMATION TCHAD (Istituto Africano per lo Sviluppo Economico e Sociale)

Benefi ciari diretti:130 imprenditori, 106 organizzazioni a vocazione forestale e 80 comunità rurali per un totale di 82.720 persone

Benefi ciari indiretti:la popolazione dei Dipartimenti del Mayo Boneye, della Kab-bia (Ciad) e del di Mayo-Danay (Camerun) pari a 685.000 persone circa

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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TANZANIA

Per un turismo a favore anche dei poveri a Zanzibar

Descrizione dell’intervento: l’obiettivo del progetto è la creazione di benefi ci economici, sociali, ambientali e culturali per le comunità rurali indigenti, attraverso lo sviluppo del turismo nelle aree di Nungwi e Jambiani. L’azione si sviluppa in quattro macro-attività: formazione sulle competenze necessarie all’industria turistica e all’accoglienza, formazione per lo sviluppo di piccole e medie imprese comunitarie che forniscano servizi al turismo, campagna di sensibilizzazione sull’ambiente e sull’uso sostenibile delle risorse, sviluppo di un’associazione per una rete comunitaria sul turismo.

Attività realizzate a fi ne 2007: 12 moduli di formazione in Hotel and Hospitality, 3 gruppi di donne creati e formati in artigianato manuale, 21 piccole e medie imprese formate e dotate di beni materiali funzionali alla produzione d’impresa, 11 gruppi di pescatori formati sulle tematiche di sicurezza marina, 3 training su protezione ambientale e salute ad insegnanti delle scuole, 6 vivai creati nelle scuole, 2 workshop realizzati sulla gestione dei rifi uti, 2 giornate di pulizia, 6 programmi radiofonici sulla tutela ambientale, 8 incontri con l’Advisory Committee di Nungwi insieme ad organismi governativi.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: studenti formati all’interno dell’attività di Hotel and Hospitality, gruppi di donne, pescatori e artigiani formati e supportati attraverso concessioni di beni durevoli, una campagna ambientale impostata ed avviata, network strutturato e attività future pianifi cate.

Sviluppi futuri: il progetto è entrato nel suo ultimo anno di attività che prevede un proseguimento ed un rafforzamento di tutte le azioni già avviate.

Punti di forza: il buon coinvolgimento delle varie organizzazioni governative e locali nell’implementazione del progetto; il grosso interesse e la partecipazione da parte delle comunità benefi ciarie alle attività di progetto e all’uso sostenibile delle risorse.

Punti di debolezza: il partner locale è ancora troppo debole, il turismo continua a crescere amplifi cando il suo impatto negativo che aggrava le condizioni degli abitanti delle zone rurali.

Valore complessivo dell’intervento: euro 481.958

Apporto monetario ACRA: euro 123.598

Valore dell’intervento nel 2007: euro 172.134

Finanziatori: Unione Europea

Data di inizio progetto: 1 febbraio 2006

Durata complessiva prevista: 3 anni

Risorse umane impiegate:1 capo-progetto e 1 socio-economista espatriati; personale locale: 1 autista, 1 coordinatore di progetto,1 logista, 2 tecnici di campo, 1 responsabile pubbliche

relazioni, 1 assistente capo-progetto

Partner locali:HABS, MOTO, Changamoto LPF, NTRC, Labayka Develop-ment Fund

Benefi ciari diretti:1.319 persone formate

Benefi ciari indiretti:605.723 persone delle comunità di appartenenza delle per-sone formate e delle aree di diffusione delle campagne di sensibilizzazione radiofoniche

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

NICARAGUA

Iniziative di Turismo Rurale Comunitario lungo l’itinerario dei laghi e dei vulcani del Nicaragua: Arcipelago Solentiname e Laguna di Apoyo

Descrizione dell’intervento: l’arcipelago di Solentiname e la laguna di Apoyo contano una variegata e unica ricchezza di risorse naturali e culturali, il turismo rappresenta dunque una risorsa indiscutibile per creare iniziative generatrici di reddito per le popolazioni locali e per lottare contro la povertà. Tuttavia le organizzazioni locali che promuovono lo sviluppo di queste località ricevono scarso appoggio dalle istituzioni del governo e incontrano diffi coltà nel garantire l’accesso diffuso all’acqua potabile, all’energia elettrica, alle comunicazioni, ecc. È quindi necessario un miglioramento delle infrastrutture e dell’offerta turistica per aumentare il numero dei turisti e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, settori in cui si attiva il presente progetto.

Attività realizzate a fi ne 2007: miglioramento della museografi a e delle infrastrutture di accesso al museo dell’arcipelago di Solentiname, studi sullo sviluppo del turismo a Solentiname (offerta e domanda turistica, caratterizzazione socio-economica), realizzazione di micro-progetti socio-economici (panetterie, bar, formazione personale locale), valutazione e identifi cazione del potenziale locale della laguna di Apoyo per defi nire una strategia di sviluppo turistico.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: migliorate le condizioni del museo dell’arcipelago di Solentiname, svolti studi per stabilire gli indicatori del relativo impatto, valutato il potenziale per defi nire una strategia di sviluppo turistico della laguna di Apoyo.

Sviluppi futuri: la seconda fase del progetto riparte dalle attività realizzate nella fase precedente, in particolare dagli studi tecnici che hanno dimostrato la fattibilità di sviluppare progetti in queste zone ad alto potenziale turistico, con particolare focus sulla commercializzazione dei prodotti, sostegno alle micro-imprese, formazione del personale.

Punti di forza: le azioni del progetto dirette a favorire piccoli investimenti con lo scopo di migliorare i servizi turistici hanno permesso un forte impatto nel breve termine. Il turismo rurale comunitario si sta espandendo ampliando l’offerta in un momento in cui cresce la domanda nel settore.

Punti di debolezza: non sempre il coinvolgimento delle popolazioni locali è stato suffi ciente a cogliere le potenzialità del progetto.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 75.000

Valore dell’intervento nel 2007: euro 55.076

Finanziatori: Organizzazione Mon-diale del Turismo

Data di inizio progetto: luglio 2006

Durata complessiva prevista: 12 mesi

Risorse umane impiegate:1 promotore turistico, 1 assistente contabile, vari consulenti specifi ci

Partner di progetto: Movimondo (Laguna di Apoyo)

Partner locali:Solentiname - Fundación Museo del Archipiélago de Solenti-name, CANTUR, Proyecto MARENA/ARAUCARIA,

Alcaldía San Carlos, SNV, OPS (Organización Panamericana de la Salud), Swisscontact Laguna de Apoyo - FUPADE (Fundación para el Desarrollo), PCAC (Programa Campesino a Campesino de la UNAG), Alcaldía de Apoyo, IMPYME, INTUR

Benefi ciari diretti:Solentiname - 656 abitanti delle isole dell’arcipelago, 17 fami-glie di guide turistiche, 5 famiglie di trasportatori pubblici, 25 famiglie di artigiani e pittori, 4 famiglie di piccoli imprenditori Laguna de Apoyo - 9 famiglie di artigiani

Benefi ciari indiretti:Solentiname - Uffi cio del Turismo, 5 hotel, 900 turisti che visi-tano annualmente il museo dell’arcipelagoLaguna de Apoyo - 12.000 abitanti, 11 hotel, 30 ristoranti, 24 bar, 2 caffetterie, 1 discoteca

Page 73: ACRA_bilanciosociale2007

Il sogno di lavorare come guida turistica nel proprio paese Una testimonianza di Juan Emilio Gonzalez Castillo di Puerto Momotombo9

9 Benefi ciario dei corsi di formazione tenuti nella realizzazione del progetto Iniziative di Turismo Rurale Comunitario lungo l’itinerario dei laghi e dei vulcani del Nicaragua: Arcipelago Solentiname e Laguna di Apoyo.

“Lavorare come guida turist ica è sempre stato il mio

sogno. Amo il mio paes e e amo raccontarlo alla gente che

viene qui per ammirare la bellezza di ques to posto. Mi

chiamo Juan Emilio Gonzalez Castello, sono di Puerto

Momot ombo. Ho studiato come contabile e poi per un

po’ ho lavorato nel sito archeologico di Leòn Viejo. Facevo

il guardiano. Lì ho capito che il turismo pot eva ess ere

davvero un lavoro. L’anno scorso ho partec ipato a un corso

organizzato da ACRA e FUNADESIC per formare operatori

del turismo e ho trasformato il mio sogno in realtà. Ques to

lavoro mi permett e di stare a contatt o con persone di tutt o

il mondo e mi ha dato nuovo entusiasmo.

Con alcuni compagni, ci siamo organizzati per off rire

pacchett i turist ici agli stranieri e ai nicaraguensi che

vengono in visita a Momot ombo. Vorr emmo aprire un

chiosco all’entrata delle rovine in modo da incontrare

i visitatori e off rire loro visite guidate al Momot ombo

e al Momot ombito, alla Isla de Las Rosas, alla laguna

di Asososca, alla playita (pozze di acqua termale che

si trovano alle pendici del Momot ombo, sulla riva

del lago di Managua, ndr.). Stiamo anche lavorando,

con il supp orto dei formatori ACRA, alla promozione

dell’iniziativa, producendo volantini informativi con i

contatt i telefonici e il costo di tutt i i pacchett i turist ici

off erti. In ques to modo avremo la poss ibilità di cres cere e

farci conoscere.

La cosa più bella è quando, alla fi ne di una visita, la

gente ci ringrazia e ci chiede i nostri contatt i per gli

amici a casa. Così sapp iamo di aver lavorato bene e che

qualcuno parlerà bene di noi e della nostra terr a.”

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Page 74: ACRA_bilanciosociale2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Viene da sé pensare all’unione tra la parola Acqua e la vocazione di ACRA che opera per lo sviluppo con un’attenzione specifi ca all’ambiente rurale. Terra ger-me di vita, acqua fonte di vita. Da questo fertile inter-scambio si apre l’opportunità di coltivare un futuro migliore per l’uomo, di rivitalizzare un ambiente rurale sempre più depauperato dalle sue risorse a partire dall’acqua.

L’acqua è per tutti, l’acqua è di tutti; il suo utilizzo è un diritto comune, universale, inalienabile e come tale, per ACRA, va promosso, difeso e garantito. Ma trattandosi di un bene disponibile in quantità limitata, il suo utiliz-zo deve essere razionale e parsimonioso, rispettoso dell’ambiente e degli specifi ci ecosistemi. L’acqua è un bene comune e come tale nei progetti di ACRA viene gestita in un’ottica comunitaria e partecipativa. Progetti che partono quindi dalle necessità espresse dalle co-munità locali per garantire loro il soddisfacimento dei bisogni primari e un equo accesso all’acqua sia per usi umani che produttivi (irrigazione, allevamento, energia).

Tenendo in considerazione le politiche defi nite a livello istituzionale (ONU, governi nazionali, amministrazioni decentrate) l’azione di ACRA mira a facilitare l’apertu-ra di spazi di concertazione in cui le comunità possano confrontarsi con le istituzioni competenti, allo scopo di contribuire alla defi nizione partecipata di politiche territoriali. In questo senso, un progetto di sostegno

AcquaAccesso e gestione partecipata

all’accesso all’acqua può diventare un’occasione im-portante per il rafforzamento di processi democratici fondati su principi di inclusione sociale.

A partire dalla consapevolezza dell’acqua come espressione del rapporto di stretta interdipendenza uomo-natura, un’attenzione specifi ca è inoltre dovuta al rispetto, al recupero e alla valorizzazione delle tradi-zioni culturali e dei saperi locali legati all’acqua, alle sue simbologie e ai suoi utilizzi.

La sfi da che ora ACRA sta affrontando è quella di al-zare il volume delle voci delle popolazioni del Sud del mondo, sostenendo il protagonismo dei partner del Sud nelle azioni di advocacy realizzate a livello nazio-nale e globale e promuovendo a livello internazionale scambi di esperienze locali e supportando iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione rivolte alla società civile sui territori del Sud come del Nord del mondo.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in cor-so e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fi ne aprile 2008, si ha co-noscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.

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* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto.* Si tratta della quota part

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Progetti conclusi nel 2007

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Bolivia Dalla fonte l’acqua potabile è accessibile alle comunità di Valle Araca 250.000 AATO Laguna di Venezia

Ciad Progetto di costruzione di sei micro-sbarramenti per l'accesso all'acqua nei villaggi di Dadour e Baro - Regione del Guera.

6.000 TASM SPA

Tanzania Sostegno a Njombe Development Offi ce e alla realizzazione di un intervento di elettrifi cazione rurale e riforestazione nel comprensorio di Madunda

46.145 Regione FVG

Progetti in corso nel 2007

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Bolivia Tutti per l’acqua e l’acqua per tutti i bambini 1.722.493 Mediafriends ONLUS

Bolivia Costruzione di una micro-centrale idroelettrica per la comunità di Anilaya nel municipio di Quiabaya (Provincia Larecaja -Dipartimento di La Paz) per la generazione di energia pulita e rinnovabile per la comunità medesima

35.350 Plan National de Cambios Climaticos

Ecuador Meccanismi partecipativi di gestione delle risorse idriche volte a un accesso più equo all’acqua in Ecuador

946.840 Unione Europea

Nicaragua Block Grant Nicaragua 2004 Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione dell’inquinamento ambientale del Nicaragua

746.325 Unione Europea

Nicaragua Protezione dell’ambiente fi nalizzata al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli abitanti dei comuni transfrontalieri di Dipinto (in Nicaragua) e El Paraíso (in Honduras)

117.000 Unione Europea

Senegal Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Coubalan: una iniziativa della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche

1.393.612 Unione Europea

Somalia Potenziamento dell’accesso a nuove fonti rurali di acqua fi nalizzato al miglioramento dell’igiene, della sanità e della sostenibilità del livello di vita.

32.696* Unione Europea (capofi la Africa 70)

Tanzania Elettrifi cazione rurale e riforestazione nel comprensorio di Madunda (idroelettrico)

2.690.041 Ministero degli Affari Esteri

Tanzania Fornitura di acqua e igiene pubblica per 14 villaggi nel distretto di Njombe 2.509.068 Unione Europea

Progetti avviati o da avviare nel 2008

Paese Titolo Data avvio

Budget in euro

Finanziatore principale

Italia Diritto di accesso all’acqua e dovere di buon governo. Esperienze di gestione partecipata.

previsto 1/4/08

390.099 Ministero degli Affari Esteri

Tanzania Rafforzamento per una gestione economicamente sostenibile di un acquedotto a Zanzibar

1/3/08 1.049.742 Unione Europea

Page 76: ACRA_bilanciosociale2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

BOLIVIA

Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti i bambini

Descrizione dell’intervento: il progetto vuol risolvere il problema dell’accesso all’acqua potabile per uso collettivo e per l’irrigazione dei campi di 10 comunità rurali del Dipartimento di La Paz, per garantire condizioni sanitarie e igieniche migliori ai bambini e a tutte le loro famiglie. A tal fi ne il progetto intende costruire 10 acquedotti a gravità che servano direttamente tutte le famiglie abitanti nelle comunità. Parallelamente si punta a costituire e consolidare un comitato di gestione per ogni acquedotto. Infi ne verranno realizzate varie attività di educazione ambientale, principalmente ai bambini delle scuole primarie e secondarie.

Attività realizzate a fi ne 2007: fi rma degli accordi di esecuzione e partecipazione con le autorità locali, organizzazione dei comitati di gestione degli acquedotti e sviluppo di diversi incontri di formazione sul ruolo, funzione e attribuzione dei comitati. Defi nizione partecipativa dei temi di educazione ambientale insieme ai maestri e alle famiglie, intercambi fra professori per la defi nizione di percorsi didattici con riferimento alla tutela dell’ambiente. Mappatura delle comunità, calcolo della portata delle fonti di approvvigionamento, rilievo topografi co, ispezione idrogeologica, defi nizione di luogo e fi nalità delle infrastrutture; costruzione di 3 opere di captazione d’acqua e di 2 serbatoi nella zona di Caranavi; avvio delle attività di costruzione nella zona di Cairoma.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: le comunità si stanno organizzando per stilare il regolamento e lo statuto per la gestione degli acquedotti, i maestri stanno partecipando alla defi nizione della metodologia e dei contenuti relativi agli aspetti di educazione ambientale che riceveranno i bambini nelle scuole, i membri delle comunità stanno costruendo gli acquedotti sotto la direzione tecnica del personale locale di ACRA, garantendo così il trasferimento delle capacità tecniche necessarie alla futura manutenzione delle opere.

Sviluppi futuri: il progetto completerà la costruzione di 10 acquedotti, dedicati sia alla fornitura d’acqua potabile, che di acqua per l’uso produttivo (irrigazione dei campi, trattamento del caffè). Si completerà inoltre la formazione delle comunità e dei dirigenti fi nalizzata alla gestione delle infrastrutture in modo autonomo dal punto di vista tecnico e amministrativo e si defi niranno regolamenti e statuti. Si realizzeranno i moduli educativi sulla tutela ambientale per bambini, attualmente in fase di formulazione. Con gli adulti si realizzeranno attività di protezione ambientale, che non solo miglioreranno le condizioni ambientali ma serviranno anche come momenti di sensibilizzazione a temi ecologici.

Punti di forza: partecipazione attiva delle istituzioni locali, metodologia partecipativa in tutte le attività previste nel progetto, impatto ambientale minimo degli acquedotti, attenzione all’educazione ambientale, rispetto delle tradizioni e culture locali.

Punti di debolezza: rallentamenti dovuti a problemi climatici, a seguito delle forti piogge causate dal fenomeno della Niña; diffi coltà nell’interlocuzione con i Comuni locali per la defi nizione del loro apporto fi nanziario al progetto.

Valore complessivo dell’intervento: euro 1.722.493

Valore dell’intervento nel 2007: euro 180.310

Finanziatori: Mediafriends ONLUS

Data di inizio progetto: 1 luglio 2007

Durata complessiva prevista: 30 mesi

Risorse umane impiegate:2 esperti italiani (1 socio-economista e 1 esperto educazio-ne ambientale), 1 volontario del Servizio Civile Nazionale all’Estero, 8 risorse locali di cui: 1 coordinatore

progetto, 1 ingegnere civile, 4 promotori, 1 amministratore, 1 contabile.

Partner locali:Comuni di Cairoma e Caranavi, 10 comunità locali nelle due province.

Benefi ciari diretti:8.410 abitanti dei Comuni di Cairoma e Caranavi.

Benefi ciari indiretti:62.491 persone, di cui 51.153 abitanti del municipio di Cara-navi, 11.338 abitanti del municipio di Cairoma.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Page 78: ACRA_bilanciosociale2007

10 L’iniziativa Fabbrica del Sorriso 2006 ha raccolto i fondi che fi nanziano il progetto di ARCA in Bolivia Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti i bambini.

Mi chiamo Fabrizio Fontana, in arte James Tont, sono partito da Malpensa il 3 marzo 2007: destinazione

Cairoma, Valle Araca, in Bolivia. Al mio ritorno in Italia ho provato a raccontare i miei incontri, le

emozioni e le scoperte di un viaggio che mi ha visto, oltre che portatore di allegria come sempre, anche

portatore d’acqua per la Fabbrica del Sorriso. Alcuni stralci del mio diario di bordo’…

La prima scoperta è che a La Paz non ci sono le bretelle. Dopo tredici ore di viaggio, con scalo a Caracas

e Lima, sono finalmente arrivato all’aeroporto di La Paz . Qui la notizia: le mie valige erano state

disperse, con i vestiti, gli occhiali e tutto il materiale per ricostruire l’allegria di James Tont. Per le

bretelle abbiamo dovuto ricorrere all’arte di arrangiarsi, staccando i tiranti di uno zainetto…

La mattina dopo siamo partiti per Cairoma, ridente cittadina in Valle Araca, sconosciuta anche agli

abitanti di La Paz . Per raggiungerla ci sono volute cinque ore di viaggio su una strada non asfaltata,

abbastanza larga per il passaggio millimetrico di un autobus e, sulla destra, uno strapiombo, profondo

fino a 500 metri. A monito che la vita è importante ed effimera. Quando passa un altro veicolo si è

costretti a fare retromarcia. Più cortesi e discreti sono i lama. Pur essendo indigeni non rivendicano il

diritto di precedenza, saltellano qua e là e si fanno da parte. La sera abbiamo dormito nella foresteria

di ACRA e il giorno dopo di buon’ora siamo partiti per la comunità di Lloca dove c’è stato il primo

incontro con la popolazione…

All’inizio ci guardavano come fossimo marziani. A parte i ragazzi di ACRA qui di ‘bianchi’ se ne

vedono pochi. Io ero vestito da James Tont: bretelle, occhialoni, camicia bianca e papillon. Ma credo non

si siano accorti che il mio abbigliamento era buffo. Per loro ero strano per il fatto di avere un aspetto

diverso dal loro, non per i miei vestiti. La prima impressione è stata quella di una gente estremamente

serena e dignitosa. Il primo approccio avviene attraverso lo sguardo e il sorriso. Il sorriso è un tipo

di comunicazione positivo e universale, anche se qui ha un valore più grande, perché è più vero,

spontaneo, come quello dei bambini. Poi il momento della conoscenza ufficiale: i rappresentanti della

comunità ci hanno salutato a nome di tutti e ci hanno ringraziato per questo gemellaggio con l’Italia.

È stato emozionante. Mi sono sentito un ambasciatore di pace e di acqua. Ho avvertito in quel momento

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

James Tont porta l’acqua in BoliviaLa testimonianza di Fabrizio Fontana, testimonial per l’iniziativa Fabbrica del Sorriso10

| PROGETTI D’ECCELLENZA | test imonianze |

Page 79: ACRA_bilanciosociale2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

la certezza di star facendo qualcosa di importante. Infine la cena con la comunità: maiale privo di

carne, quasi solo grasso, patate e birra.

Nella scuola i bambini mi hanno accolto come una personalità. Hanno recitato poesie e intonato i loro

canti, un po’ militari a dire il vero! Poi ho iniziato il mio compito, e si è scatenata l’allegria. Vestito

da James Tont ho spiegato loro come avrebbero dovuto usare l’acqua una volta che a conclusione del

progetto sarebbe arrivata nelle loro case. Azioni per noi scontate, come regolare l’acqua, fredda o calda,

ma non per loro che un rubinetto non lo hanno mai visto. Ovviamente l’ho fatto a modo mio, usando

l’ironia, uno spagnolo casereccio - ulteriore fonte di ilarità - e la mimica. Poi un finale poetico. Gli ho

fatto vedere la cosa più bella che si può fare con l’acqua: le bolle di sapone. Ne avevo per tutti, e abbiamo

riempito la scuola al grido di quello che era divenuto il tormentone della giornata: “El agua es muy

importante!”.

L’episodio più curioso è stato giocare con le donne indigene a calcio, a 4.000 metri. Loro indossano strati

e strati di gonne che le fanno sembrare tutte grasse. Quando la palla usciva dal campo non c’era bisogno

di guardalinee o moviole, perché finiva giù nel burrone, per 200 metri.

Sono tante e importanti le cose che questo viaggio mi ha lasciato. Il ricordo delle emozioni che ho

provato nel poter conciliare la mia passione per i viaggi con la solidarietà. Il ricordo del tempo che

là sembra scorrere lento, in armonia con la natura e che oggi mi rende tranquillo al solo rivolgere un

pensiero alla Bolivia, alle persone che ho incontrato, ai loro sorrisi. Mi ha lasciato anche due grandi

pifferi di legno, lunghi un metro, uno strumento tipico di qui, lo usa la banda durante le feste. Me li

hanno dati in cambio delle magliette della nazionale italiana. È un’abitudine a cui non so rinunciare

quando viaggio: quella di portare con me qualcosa da scambiare con la gente.

Cos’ho lasciato io? Beh, oltre alle magliette, sicuramente l’energia positiva e l’allegria di James Tont.

Oltre ad aver partecipato, attraverso la Fabbrica del Sorriso, alla raccolta di quei soldi che porterà

l’acqua nelle loro case e nelle loro scuole.”

Page 80: ACRA_bilanciosociale2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

ECUADOR

Gestione partecipativa delle risorse idriche per un accesso più equo all’acqua in Ecuador

Descrizione dell’intervento: il progetto mira a promuovere la gestione partecipata delle risorse idriche, per garantire un accesso equo all’acqua potabile e all’irrigazione, alle comunità rurali della parte centrale montagnosa del paese. Le linee di azione previste sono tre. La prima è rappresentata da attività di formazione (eventi, visite di scambio, materiali) dirette ai funzionari degli enti territoriali competenti ed alle organizzazioni di base, per rafforzare le loro capacità di comprensione della problematica, sia dal punto di vista tecnico, che politico-sociale. La seconda è il sostegno al Foro delle Risorse Idriche, spazio di dibattito e concertazione di proposte alternative di gestione, cui partecipano vari attori del territorio pubblici e privati. La terza prevede il sostegno alle organizzazioni di base affi nché propongano e negozino con le autorità competenti interventi concreti di miglioramento dei propri sistemi comunitari di acqua potabile ed irrigazione.

Attività realizzate a fi ne 2007: per quanto riguarda la componente di formazione sono stati: formati 40 funzionari di enti locali e 84 promotori comunitari, realizzati 8 eventi di scambio con la partecipazione in totale di circa 500 persone, pubblicati libretti di sensibilizzazione, realizzati 2 video e 9 programmi radio. Il sostegno al Foro delle Risorse Idriche ha permesso la realizzazione di 34 eventi provinciali di dibattito su temi di interesse locale ed un evento nazionale con la partecipazione di circa 1.300 delegati di tutto il paese. Relativamente alla negoziazione da parte delle organizzazioni di base di interventi concreti si sono fi rmati accordi per la riabilitazione di 4 sistemi comunitari di acqua potabile, di 1 sistema di irrigazione e per l’installazione di irrigazione per aspersione in tre sistemi. Inoltre, esistono due convenzioni con enti locali per la gestione sostenibile delle zone di altura in cui nascono le sorgenti.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: il Foro delle Risorse Idriche, appoggiato dal progetto, ha elaborato una proposta di alcuni articoli da includere nella nuova Costituzione, all’interno dei quali si menzionano tre aspetti principali: l’acqua è patrimonio nazionale strategico di uso pubblico, l’acqua è un diritto umano fondamentale e irrinunciabile, l’acqua deve essere gestita esclusivamente da istituzioni pubbliche e comunitarie. Le organizzazioni hanno ricevuto circa 200.000 USD come fondo iniziale dal progetto ed hanno canalizzato altri 600.000 USD per la realizzazione di 11 interventi, di cui benefi ceranno circa 3.200 famiglie.

Sviluppi futuri: il progetto intende mantenere il contatto con l’Assemblea Nacional Constituente e fare lobbing affi nché la proposta del Foro venga accettata nella redazione fi nale della nuova Costituzione. È inoltre previsto il monitoraggio sulla realizzazione degli interventi sui sistemi comunitari delle organizzazioni per garantire che gli impegni presi da parte delle autorità locali vengano rispettati.

Punti di forza: la partecipazione di attori di diversa natura arricchisce notevolmente il dibattito, potenzia le probabilità di incidere sulle politiche di gestione territoriale e permette la creazione di sinergie.

Punti di debolezza: instabilità degli enti locali in un momento nel quale si sta riformando l’organizzazione dello Stato. Coniugare diversi punti di vista ed interesse richiede tempo ed impegno notevoli: spesso le risorse di un progetto non sono suffi cienti.

Valore complessivo dell’intervento: euro 946.840

Apporto monetario di Acra: euro 142.406

Valore dell’intervento nel 2007: euro 298.574

Finanziatori:Unione Europea, Fondatión Assistance Internacional (FAI), Tavola Valdese

Data di inizio progetto: 1 febbraio 2006

Durata complessiva prevista: 3 anni

Risorse umane impiegate:1 capo-progetto e un responsabile del rafforzamento orga-nizzativo espatriati; personale locale: 1 responsabile

nazionale del Foro delle Risorse Idriche, 1 responsabile della formazione e comunicazione, 1 amministratore

Partner locali:Consorzio CAMAREN, varie ONG locali (CESA, IEE) e or-ganismi pubblici (municipi, province, corporazioni di sviluppo locali)

Benefi ciari diretti:8.900 famiglie membri delle 7 organizzazioni contadine diret-tamente coinvolte nel progetto

Benefi ciari indiretti:tutta la popolazione rurale delle 6 province coinvolte, ap-prossimativamente 861.418 persone

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

SENEGAL

Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Cobalan: una iniziativa della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche

Descrizione dell’intervento: con l’obiettivo di fornire un accesso durevole all’acqua potabile e di garantire servizi di igiene pubblica di base nei 13 villaggi appartenenti alla regione di Coubalan e attraverso una metodologia di gestione delle risorse partecipata in un quadro di decentramento amministrativo, il progetto mira alla riduzione delle malattie legate e generate dall’acqua e quindi della povertà e al rafforzamento del ruolo delle donne, mediante la loro partecipazione alla gestione delle risorse.

Attività realizzate a fi ne 2007: acquisto forniture e identifi cazione imprese appaltanti con successiva apertura dei cantieri.

Idraulica: riabilitazione di un pozzo di 138m, realizzazione di 2 serbatoi, 2 pozzi, 3 acquedotti interrati e 500 punti di distribuzione. Appoggio alla creazione di 2 associazioni per la gestione degli acquedotti e attivazione di una rete per la creazione di un sindacato raggruppante tutti gli attori locali.

Igiene ambientale: realizzazione di 250 latrine in 4 villaggi, realizzazione di una campagna di informazione in 17 scuole (dalle materne ai licei) che ha coinvolto circa 3.000 alunni in 13 villaggi. Realizzazione di 2 campagne di informazione per gli adulti (animate da 20 operatrici sanitarie locali) che ha coinvolto circa 3.700 donne.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: le popolazioni della zona conoscono le tecniche per una corretta manipolazione dell’acqua potabile e refl ua. Le risorse idriche sono gestite correttamente, localmente e in modo tecnicamente ed economicamente autosuffi ciente. 82 latrine a basso impatto ambientale sono utilizzate dagli abitanti dei villaggi di Hatioune e Tapinane.

Sviluppi futuri: apertura dei 3 acquedotti che porteranno alla distribuzione di acqua potabile a tutta la popolazione. Controllo e miglioramento della qualità chimica e microbiologica dell’acqua. Interconnessione tra gli acquedotti in modo da garantire la distribuzione dell’acqua. Appoggio alla creazione di un sindacato per la gestione coordinata dei 3 acquedotti. Realizzazione di 850 latrine. Valutazione e ripresa delle campagne di comunicazione realizzate.

Punti di forza: la collaborazione fra diversi modelli di cooperazione allo sviluppo e l’inserimento del progetto nell’asse strategico prioritario dello Stato per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.

Punti di debolezza: la limitatezza della zona di intervento (18.000 persone) che impedisce di ottenere un impatto sensibile a livello di bacino idrografi co.

1 tecnico responsabile dei lavori, 1 pedagogo responsabile di comunicazione e educazione, 3 animatori, 1 amministratore, 1 autista

Partner di progetto:Ministero dell’Idraulica (del Senegal), Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville

Partner locali:Comunità Rurale di Coubalan, KDES (associazione senza fi ne di lucro rappresentata da numerosi villaggi della zona)

Benefi ciari diretti:la popolazione dei 13 villaggi costituenti la regione di Coubalan (stimati in circa 14.620 unità a fi ne 2006 e 17.581 unità nel 2015)

Valore complessivo dell’intervento: euro 1.393.612

Apporto monetario di Acra: euro 15.000

Valore dell’intervento nel 2007: euro 632.680

Finanziatori:Unione Europea, Direzione di Idraulica del Ministero dell’Agricoltura e dell’Idraulica (del Senegal), Direzione dell’Igiene Ambientale del Ministero della prevenzione, dell’igiene pubblica e ambientale, Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia)

Data di inizio progetto: 15 giugno 2006

Durata complessiva prevista: 3 anni

Risorse umane impiegate:1 espatriato coordinatore di progetto, personale locale: 1 ingegnere responsabile dei rapporti con le imprese appaltanti,

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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11 Formatrice locale all’interno del progetto di ACRA in Senegal Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Cobalan: una iniziativa della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche.

“Ho 34 anni e faccio parte dell’associazione KDES, un gruppo di 20 donne che collabora con ACRA

nella comunità di Coubalan girando di villaggio in villaggio per insegnare alla gente l’uso corretto

dell’acqua e delle strutture idriche.

Stiamo utilizzando delle tavole disegnate da un pittore locale che rappresentano scene di vita

quotidiana. Ci sono due tipi di tavole, una mostra le vecchie brutte abitudini, l’altra le norme

igieniche necessarie a prevenire le malattie e contaminazioni. Chiediamo ai bambini e anche alle

donne di notare le differenze e di commentarle e da lì cominciamo a spiegare. Ad esempio, cerchiamo

di analizzare insieme le differenze tra il lavarsi le mani, dopo essere stati al bagno, con il sapone o

senza o addirittura tra il lavarle e il non lavarle. Allo stesso modo, facciamo notare le conseguenze

dell’abitudine di versare l’acqua del bucato, piena di sapone e detersivi, direttamente nel terreno, cosa

che provoca l’inquinamento della falda acquifera, in questa regione particolarmente superficiale. Per

ovviare a questo problema, si sono costruite delle vasche in cemento per fare il bucato, munite di uno

scarico direttamente collegato alla rete fognaria: ora stiamo cercando di insegnare alla gente a far uso

di queste nuove strutture che possono migliorare il livello sanitario degli abitanti dei villaggi.

Noi formatrici, ci incontriamo quasi tutti i sabati. Facciamo il punto della situazione, confrontiamo

le nostre esperienze, i problemi riscontrati. È importante, per imparare dagli errori e dalle difficoltà.

Ho accettato questo compito con entusiasmo. Prima di tutto, perché il consumo di acqua insalubre è

causa di diarrea e colera, malattie che oggi sono ancora tra le principali cause di mortalità del nostro

paese e dei nostri bambini. In secondo luogo, perché sono iniziative fondamentali per lo sviluppo della

nostra comunità. Uno sviluppo di cui noi siamo artefici. Il progetto infatti, sia nella costruzione delle

infrastrutture che nella parte riguardante la sensibilizzazione, ha puntato sul totale coinvolgimento

della popolazione locale, prima di tutto delle donne. Questo non solo ha favorito la comunicazione con

i beneficiari e creato disponibilità ed entusiasmo nella gente, ma ha dato impiego alla gente.

Di difficoltà ne incontriamo ogni giorno, ma le affrontiamo, ogni volta che si presentano. Sono ottimista,

penso che raggiungeremo ottimi risultati, e il coinvolgimento delle donne in questa attività ha avuto

un ruolo decisivo”.

Il ruolo delle donne per il corretto uso dell’acquaUna testimonianza di Fatima Badiane11

81

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Page 84: ACRA_bilanciosociale2007

NICARAGUA

Block Grant 2004 - Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione dell’inquinamento ambientale del Nicaragua

Descrizione dell’intervento: Il progetto si compone di nove interventi in altrettante zone del paese, tutti direttamente o indirettamente legati al tema dell’acqua e dell’accesso alle risorse idriche.

In particolare, il progetto prevede la costruzione di servizi igienico-sanitari (latrine e fi ltri per le acque refl ue), la costruzione di parte di un sistema fognario con relative connessioni domiciliari, la realizzazione di sistemi di immagazzinamento di acqua, la perforazione di un pozzo per acqua potabile, il miglioramento e l’ampliamento di acquedotti rurali, il miglioramento delle condizioni dei sistemi esistenti e azioni di promozione dell’ecoturismo.

Attività realizzate e risultati ottenuti a fi ne 2007: costruiti e messi in uso 60 latrine e 99 fi ltri, installati 2.870 mt di condutture PVC per la rete fognaria e costruiti 35 pozzetti di ispezione, installati 326 allacci domiciliari, costruiti 17 sistemi di raccolta dell’acqua, installate 100 cisterne, ristrutturato un serbatoio per acqua potabile da 5.000 litri, localizzato e perforato un pozzo per acqua potabile, realizzata topografi a delle 8 comunità di intervento, elaborati i progetti esecutivi di 3 comunità e un Piano di Gestione del bacino Las Marias, sensibilizzati gli abitanti delle comunità di Dipilto mediante incontri di educazione ambientale, formate e sensibilizzate 100 famiglie all’uso razionale delle risorse idriche e uso e costruzione delle cisterne, formati 110 volontari per squadre anti-incendio e 10 gruppi dotati di idonee attrezzature, formate 60 donne sulle tecniche di gestione sostenibile del suolo e delle risorse idriche, riforestati 50 ettari, 30 fi ncas benefi ciate con alberi da frutta.

Sviluppi futuri: nel corso dei primi mesi del 2008 si prevede di: costruire altre 11 cisterne, costruire 2 punti di distribuzione pubblica, installare 8,18 km di condutture PVC, migliorare i 2 serbatoi di raccolta esistenti, costruire 6 pompe a pressione, installare una pompa nel pozzo, organizzare un comitato di gestione del pozzo, costruire una linea di conduzione dal pozzo a 2 serbatoi, migliorare la rete di distribuzione dell’acqua potabile del Municipio di Morrito e sensibilizzare all’educazione ambientale altre 22 famiglie.

Punti di forza: l’esperienza nei progetti ambientali (gestione dei bacini, gestione dei rifi uti, educazione ambientale); la conoscenza del territorio e della domanda della popolazione locale grazie ai progetti realizzati precedentemente; la visibilità dei progetti in corso e realizzati.

Punti di debolezza: la ancora scarsa esperienza locale nei progetti di acqua e sanità; la gestione amministrativa di alcune controparti; la distanza geografi ca e diffi coltà gestionale degli interventi; la sporadicità delle missioni sul terreno.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |82

relazione sociale | bilancio sociale 2007

Valore complessivo dell’intervento: euro 746.325

Apporto monetario di Acra: euro 112.024,79

Valore dell’intervento nel 2007: euro 325.586

Finanziatori:Unione Europea, Fondazione Monzino

Data di inizio progetto: 1 marzo 2006

Durata complessiva prevista: 24 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo progetto espatriato e 30 risorse locali, tra cui 9 pro-motori, 4 capo-cantieri, 2 esperti in educazione ambientale e conservazione del suolo, 10 ingegneri e consulenti esperti in idraulica, 1 magazziniere, 1 consulente legale, 3 contabili

Partner locali:Municipio di Dipinto ed Esteli, Xochilt - Acalt Malpaisillo, UNA-FARENA (Università Nazionale Agraria-Facoltà Risorse Naturali), FUNADESIC (Fundacion para el Autodesarrollo Sostenible Indigena Campesino), MUSAS (Fundacion Museo del Archipielago de Solentiname), FEV (Fundacion entre Volcanes), FUMSAMI (Fundacion de Mujeres de San Miguelito), FUPADE (Fundacion Ruben Dario para el Desarrollo Humano)

Benefi ciari diretti:6.505 membri delle famiglie coinvolte nelle attività

Benefi ciari indiretti:97.050 abitanti delle 9 aree di realizzazione del progetto

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

La salute è per ACRA un concetto ampio, che rac-chiude fenomeni legati alla vita in una prospettiva olistica, integrale, di benessere degli individui e del-le collettività nel loro insieme. È indissolubilmente legata alla qualità dell’ambiente e alle condizioni socio-economiche non meno che allo sviluppo dell’identità culturale delle comunità. L’accesso ai servizi sanitari oltre ad essere un diritto dell’uo-mo, si configura anche come un for te fattore di sviluppo economico. Il sostegno ai sistemi sanitari locali, la prevenzione e l’educazione sanitaria, sono per tanto nostri obiettivi prioritari tanto quanto la valorizzazione delle tradizioni e dei saperi medici locali. Per questo motivo il miglioramento della sa-lute nei paesi in via di sviluppo, in par ticolare nelle realtà rurali, deve passare attraverso la valorizza-zione delle pratiche di cura tradizionali e la loro ar ticolazione con il sistema di cura convenzionale.

Crediamo che, per essere veramente efficaci, i no-stri interventi non si possano limitare a realizzare infrastrutture e garantire ed estendere l’accesso ai servizi di assistenza medica.

Perciò siamo impegnati a migliorare la qualità del-la salute puntando sulla formazione del personale sanitario locale, cercando di non perdere di vista le interazioni con le dinamiche generali del contesto sanitario mondiale e valorizzando il confronto tra i differenti sistemi di cura.

Oltre a finanziare la costruzione di ospedali e di-spensari nelle zone in cui è presente, ACRA pro-muove, in collaborazione con istituti universitari, programmi di ricerca su patologie quali HIV/AIDS, tubercolosi, malaria e altre malattie epidemiche, nonché programmi di vaccinazione e di sanità ma-terna e infantile: la salute della madre e del bam-

bino è uno dei punti su cui si sta focalizzando l’at-tenzione di ACRA in questo settore.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anti-cipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha conoscenza della cer tezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.

SaluteSanità e medicina tradizionale

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Progetti avviati o da avviare nel 2008

Paese Titolo Data avvio

Budget in euro

Finanziatore principale

Camerun Integrazione socio-economica del disabile adulto e bambino nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell' Estremo Nord. Camerun.

1/2/08 1.492.548 Unione Europea

Progetti conclusi nel 2007

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Ciad Creazione e sostegno della facoltà privata di Medicina e Chirurgia “Il buon samaritano” di N’Djamena

780.609 Regione Lombardia

Ciad Progetto pilota di lotta contro l’HIV/AIDS nel distretto sanitario di Goundi 195.660 Fondazione Monzino – Anlaids Sez. Lombarda

Senegal Salvaguardia ambientale e pratiche di cura tradizionale: strumenti di sviluppo locale nella regione di Ziguinchor

209.978 Regione Lombardia

* Si tratta del valore dell’intervento in gestione ad ACRA e ai suoi partner.

Progetti in corso nel 2007

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Ciad Creazione di un ospedale Policlinico 1.400.846* Fondazione Monzino

Ciad Sostegno all’Ospedale-Policlinico ATCP a N’Djamena 1.638.575 Ministero degli Affari Esteri

Ciad Sostegno ai servizi socio-sanitari del distretto sanitario di Goundi 1.454.814 Ministero degli Affari Esteri

Ciad Lotta alla malnutrizione attraverso la valorizzazione della Moringa Oleifera nel diretto sanitario di Goundi

869.290 Regione Lombardia

Nicaragua Programma Alianzas: trattamento dei rifi uti (Piano Operativo Annuale 2007-2008) 2.745 UICN/NORAD

Senegal e Mali

Programma per la valorizzazione delle medicine tradizionali in Mali e Senegal 3.120.851 Ministero degli Affari Esteri

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

CIAD

Creazione e sostegno dell’Ospedale Policlinico Buon Samaritano di N’Djamema - Ciad

Descrizione dell’intervento: dopo aver contribuito negli anni precedenti alla realizzazione della struttura ospedaliera per una superfi cie totale di 7.234 mq e una disponibilità di 190 posti letto e sostenuto, in collaborazione con L’Università Statale di Mi-lano, l’apertura e il funzionamento della Facoltà di medicina annessa all’ospedale, il presente progetto triennale, cofi naziato dalla Fondazione Italo Monzino e dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, prevede la realizzazione del dispensario, la costruzione del primo blocco delle case dei medici e il sostegno al funzionamento delle spese dell’attività sanitaria e di assistenza agli ammalati nella fase di avvio e messa a regime dell’ospedale. Il nuovo ospedale che opererà in collaborazione con il sistema sanitario nazionale farà da riferimento e garantirà una piattaforma tecnica adeguata all’assistenza dei problemi di salute alla popolazione di oltre 400.000 persone, residenti nel distretto di N’Djamena Sud.

Attività realizzate a fi ne 2007: nel corso del 2007 sono state completate le opere murarie dell’ospedale e dei dispensari annessi. Si sono completati gli impianti, sono state installate e collaudate tutte le apparecchiature e resi operativi i laboratori. Sono stati avviati i lavori di costruzione delle prime case dei medici che saranno ultimate nel corso del 2008.

È stato selezionato e formato il personale paramedico e ausiliario, sono stati inoltre selezionati e inviati i primi medici e il personale tecnico che ha installato e collaudato la TAC e le principali apparecchiature di diagnostica per immagini.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: completamento delle infrastrutture ospedaliere e inaugurazione dell’ospedale in data 10 Ottobre 2007; apertura graduale dei padiglioni maternità, chirurgia, ginecologia e medicina. Fornitura di stock di medicinali e prodotti sanitari per il primo semestre di funzionamento.

Superamento del secondo anno di corso per i 25 allievi medici e inizio corsi del terzo anno.

Sviluppi futuri: messa a regime del funzionamento di tutto il complesso ospedaliero. Completamento dell’invio di personale medico specialistico e inserimento di nuovo personale medico ed infermieristico locale. Messa a punto dei protocolli curativi. Inizio dei tirocini pratici da parte degli allievi medici.

Punti di forza: dotazione di attrezzatura medica di qualità e presenza di stock di medicinali e personale medico e paramedico.

Punti di debolezza: convenzioni o gemellaggi strutturati non ancora fi nalizzati con altri Istituti Ospedalieri europei che possano garantire l’invio a turni medio-brevi di medici specialisti e tecnici per assicurare il funzionamento delle cliniche e l’addestramento del personale sanitario locale. Mancanza di un direttore sanitario di lunga esperienza.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 2.324.760

Valore dell’intervento nel 2007: euro 344.665

Finanziatori:Fondazione Italo Monzino: euro 846.380Ministero Affari Esteri Italiano: euro 769.835

Data di inizio progetto: aprile 2006

Durata complessiva prevista: 42 mesi

Risorse umane impiegate:3 medici e 1 amministratore espatriati, 3 medici locali e 80 persone tra infermieri, personale amministrativo e ausiliario locale.

Partner di progetto:Università degli Studi di Milano - Polo Universitario Ospedale Luigi Sacco di Milano, Associazione Amici di Goundi

Partner locali:Association Tchadienne Communauté pour le Progrès (ATCP)

Benefi ciari diretti:80.000/90.000 ammalati che potranno benefi ciare delle cure dell’Ospedale all’anno e 7.000/8.000 persone ricoverate all’anno. Gli studenti della facoltà di medicina (25 ogni tre anni) e gli allievi infermieri (60 a biennio)

Benefi ciari indiretti:la popolazione del distretto sanitario di N’Djamena Sud pari a 400.000 persone

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

| PROGETTI D’ECCELLENZA | test imonianza |

Inaugurazione dell’Ospedale Policlinico Buon Samaritano di N’Djamena, CiadResoconto della corrispondente di ACRA, Laura Fusca

N’Djamena, 10 ottobre 2007

“Sono le nove, fa già un gran caldo, il vento alza la polvere della strada sterrata che conduce all’ospe-

dale Buon Samaritano. Davanti al cancello, dalle prime ore della mattina, si è formata una coda di cu-

riosi. Sono donne, uomini e bambini di N’Djamena, vogliono vedere con i loro occhi il nuovo ospedale. La

notizia della prossima apertura si è diffusa da tempo e le aspettative della popolazione sono grandi…

Sulle panche, davanti al primo padiglione dell’ospedale, c’è una fila di ragazzi e ragazze. Hanno le

casacche di diverso colore, bianca, blu, verde, arancione, gialla: sono gli 80 infermieri che lavoreranno

nel nuovo ospedale. Alcuni provengono dalla scuola infermieri di Goundi (creata da ACRA e ACTP nel

1991), gli altri sono di N’Djamena. Tra loro, con la casacca blu, siedono i 25 studenti della Facoltà di

Medicina e Chirurgia sor ta accanto all’ospedale per garantire alla nuova struttura e al paese intero,

personale medico di qualità. Ci sono anche gli allievi selezionati per il prossimo anno accademico e

tutto il personale amministrativo e di servizio dell’ospedale.

Nel piazzale davanti all’ospedale è stato montato un palco e allestita una platea per gli ospiti, circa un

centinaio. Ci sono anche i rappresentati del governo, il Primo Ministro e il Ministro della Sanità.

Issa Ngarmbassa presidente dell’ATCP apre i discorsi, ripercorre le tappe che hanno condotto fino a qui

ed esprime la soddisfazione per un risultato frutto di trent’anni di impegno e la volontà di condivi-

derla con tutti coloro che hanno creduto e sostenuto il progetto. Li elenca, uno per uno: la presidenza

ciadiana, la cooperazione francese, la Fondazione Monzino, la cooperazione italiana, ACRA, gli amici

di Goundi…

Poi la parola passa a Padre Gherardi, fondatore dell’ATCP. Parla dell’importanza di coniugare etica e

scienza, fondamento su cui il nuovo Ospedale Policlinico Buon Samaritano è stato pensato e costruito,

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

| PROGETTI D’ECCELLENZA | test imonianze |

dell’ambizione che il Buon Samaritano, non solo diventi uno dei centri ospedalieri più importanti di

tutto il paese, ma garantisca attraverso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, la formazione di medici di

qualità e ponga un argine al problema della fuga di medici dal paese. Spiega il meccanismo del prestito

d’onore, l’impegno da parte degli studenti, a restituire, negli anni che seguono la laurea, la borsa con-

cessa per gli studi attraverso il lavoro nell’ospedale Buon Samaritano o nei dispensari nelle aree rurali

del paese. Ricorda la preziosa collaborazione con il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale

Sacco di Milano e la convenzione stipulata con l’Università di Milano. Poi conclude elencando i con-

tributi dei diversi partner e definendo il progetto realizzato come uno strumento che guarda al futuro,

al servizio degli uomini di questa regione.

Seguono i brevi interventi del rappresentante della cooperazione francese e del Ministro della Sanità

Avocksouma Djona. Quest’ultimo sottolinea l’urgenza di affrontare l’emergenza sanitaria del paese e la

indica come priorità che il governo si è dato negli ultimi tempi. Un messaggio importante per i partner

presenti.

Il taglio del nastro è accompagnato dalla doppia benedizione del Vescovo e dell’Imam di N’Djamena,

un gesto all’insegna del dialogo interreligioso e del fratellanza. La mattinata si conclude con la visita

degli ospiti ai padiglioni…”

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

SENEGAL

Salvaguardia ambientale e pratiche di cura tradizionale: strumenti di sviluppo locale nella regione di Ziguinchor, nel sud-ovest del paese

Descrizione dell’intervento: il progetto, concluso nel luglio 2007, si poneva l’obiettivo di contribuire al miglioramento dello stato di salute del territorio e di circa 13.000 abitanti della comunità rurale di Coubalan, attraverso la protezione e il ripopolamento delle foreste locali, la valorizzazione delle pratiche di cura tradizionali e la loro articolazione con il sistema di cura convenzionale.

Attività realizzate a fi ne 2007: svolgimento di 26 laboratori, destinati a membri dei partner locali e delle autorità locali, per un totale di 66 giornate di formazione, con un numero medio di 25 partecipanti per ogni giornata di formazione; realizzazione di 21 giornate di sensibilizzazione a benefi cio delle popolazioni della Comunità Rurale di Coubalan, oltre a 2 giornate di rimboschimento con una media di 130 persone per incontro; organizzazione di incontri di sensibilizzazione del dipartimento dei Bignonia, rivolti ai guaritori di ATRAP/B e ai referenti istituzionali della Comunità Rurale di Coubalan, del dipartimento e della regione (principalmente Acqua e Foreste, Servizi Medici e autorità amministrative delocalizzate e decentralizzate).

Risultati ottenuti a fi ne 2007: le azioni fi n qui svolte hanno consentito di aumentare la sensibilizzazione e l’impegno delle popolazioni sulla salvaguardia ambientale oltre che a favorire la diffusione delle conoscenze sulle terapie e le pratiche di cura tradizionali. I temi “Ambiente e salute” sono diventati parti integranti delle politiche di sviluppo locale della Comunità Rurale di Coubalan. Nel dettaglio circa 2.300 persone residenti nella comunità rurale sono state attivamente coinvolte nelle attività di riforestazione e protezione ambientale del progetto, circa 100 persone sono state formate sulle pratiche di riproduzione delle piante e preparazione dei vivai, circa 130.000 piante sono state trapiantate in foresta, 2 giardini botanici sono stati utilizzati per la Medicina tradizionale.Inoltre circa 50 terapeuti tradizionali (TT) sono stati formati, 400 sensibilizzati all’articolazione dei sistemi di cura (tradizionale e convenzionale), e circa 8.000 persone sono state consultate dai TT di ATRAP/B nel periodo di realizzazione delle attività. Infi ne 9 scuole elementari e medie della comunità rurale sono state coinvolte nelle attività di sensibilizzazione per un totale di circa 1.500 allievi

Sviluppi futuri: il progetto è stato chiuso nel mese di Luglio 2007.

Punti di forza: il progetto ha permesso l’assunzione di responsabilità ambientale da parte dei benefi ciari attraverso la valorizzazione della Medicina tradizionale, dato che le risorse naturali costituiscono la base della Medicina tradizionale.

Punti di debolezza: per mancanza di risorse fi nanziarie le 3 comunità rurali vicine non sono state toccate dal progetto e rappresentano una minaccia alla salvaguardia della foresta della Comunità rurale di Coubalan.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 209.978

Valore dell’intervento nel 2007: euro 81.354

Finanziatori:Regione Lombardia

Data di inizio progetto: 1 aprile 2005

Durata complessiva prevista: 2 anni e 4 mesi

Risorse umane impiegate:3 persone locali

Partner locali:Comunità Rurale di Cubalan (regione di Ziguinchor),

KDES (Associazione intervillaggio per lo sviluppo Economico e Sociale del Kalounaye), Associazione di Guaritori Tradizio-nali di Bignonia (ATRAP/B)

Benefi ciari diretti:400 terapeuti tradizionali, 8.000 persone che ricevono le cure dai terapeuti tradizionali, 2.400 persone formate in tecniche di riforestazione e vivaio, 1.500 alunni di scuole sensibilizzati

Benefi ciari indiretti:13.000 abitanti della comunità di Coubalan

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12 Guaritore di Fimela, benefi ciario del progetto di ACRA in Senegal sulla valorizzazione delle pratiche di cura tradizionale.

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

I poteri del guaritoreUna testimonianza di Capitaine Lat Demba Faye12

“Sono nato nel villagg io di Ghilor Djilor Dlidiack e faccio il guaritore a Fimela. Il nostro è un mes tiere antico che si può tramandare solo a voce, di padre in fi glio. Mio nonno l’ha insegnato a mio padre e mio padre l’ha insegnato a me. Avevo quindici anni quando iniziai a imparare il mes tiere di guaritore, ma solo quando mio padre morì pres i tutt i i pot eri. Prima di morire, quando sentì che le forze lo stavano abbandonando, mio padre s’incamminò nella fores ta, arr ivò in riva al fi ume e si tolse le scarpe. Poi, ness uno l’ha più vist o. Aveva 97 anni e non sopp ortava l’idea di ess ere mess o sott o la terr a.Da allora è pass ato molto tempo, ogni giorno mi prendo cura dei miei malati e cerco di trovare le piante medicinali che mi servono. È sempre più diffi cile trovare le piante adatt e ad ogni malatt ia. Alcune piante stanno scomparendo e di altre abbiamo ormai perso i pot eri. La medicina tradizionale, non ha solo un valore fondamentale perché fa parte della tradizione e della storia della mia gente, ma anche perché è uno strumento con cui tutt i, anche le persone più povere, quelle che non poss ono ricorr ere alla medicina convenzionale, poss ono ess ere curate. Per ques to credo nel progett o di ACRA di fare incontrare i guaritori che usano la mia medicina, per scambiarci le es perienze e imparare. Mantenere viva la tradizione della medicina dei guaritori è importante.”

| PROGETTI D’ECCELLENZA | test imonianze |

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

Un’educazione aperta, accessibile a tutti, rispettosa delle specifi cità culturali e concretamente rivolta al raggiungimento di una qualità di vita sostenibile per tutte le persone in ogni parte del pianeta, è la fi nali-tà che ACRA si propone attraverso i suoi interventi nell’area educativa, tanto nel Nord quanto nel Sud del mondo.

La predilezione per il lavoro in ambito rurale ha porta-to ACRA a sviluppare una particolare attenzione per gli aspetti legati alla vita e allo sviluppo delle comunità umane in armonia con l’ambiente che le ospita.

Lo sviluppo di sensibilità, conoscenze e capacità locali per la sovranità alimentare, lo sfruttamento sostenibi-le dell’ambiente, l’uso responsabile di risorse preziose come l’acqua, la promozione della biodiversità come fonte di vita, la valorizzazione del ruolo delle donne, la partecipazione civile delle persone al buon governo dei territori nel rispetto dei diritti di cittadinanza uni-versale e il sostegno a dinamiche solidali di sviluppo economico: sono gli obiettivi alla base degli interven-ti educativi di ACRA in Africa e America Latina, così come dei programmi di educazione allo sviluppo rea-lizzati in Europa.

Nel Sud, al supporto concreto ai servizi educativi ri-volti all’infanzia e all’adolescenza (costruzione di scuole e biblioteche, formazione di insegnanti, produzione di materiale didattico, allestimento orti scolastici), ACRA affi anca formazione di base e professionale per giova-ni e adulti e sostiene l’istruzione superiore attraverso borse di studio.

EducazioneCostruzione di capacità per la partecipazione

In Europa, ACRA realizza programmi di formazione in partenariato con scuole di ogni ordine e grado, centri di ricerca e formazione; inoltre organizza iniziative di studio, informazione e sensibilizzazione a cittadini, enti, aziende e istituzioni. In tutti questi casi, la crescita cul-turale delle comunità implicate e l’attivazione di espe-rienze concrete di cooperazione decentrata tra attori locali del Nord e del Sud, a partire da quelli impegnati nel settore educativo, rappresentano due risvolti con-creti e paralleli di un’unica azione, in cui l’intercultura non è tanto materia di cui parlare, ma realtà concreta da vivere e costruire.

Un’attenzione speciale è dedicata da ACRA ai giovani, che portano in sé i semi del cambiamento e a tutti (giovani e meno giovani) coloro che intendono impe-gnarsi a sostegno delle sue attività: a loro è dedicato un programma speciale di formazione per Attivisti sui temi cardine dell’intervento di ACRA nel mondo.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in cor-so e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fi ne aprile 2008, si ha co-noscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

* Si tratta del valore dell’intervento in gestione ad ACRA e ai suoi partner.

Progetti in corso nel 2006

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Ciad Programma di sostegno all’educazione elementare in tre regioni del Ciad 898.129 Ministero degli Affari Esteri

Bolivia, Camerun, Ciad, Nicaragua, Senegal, Tanzania

VOLO 2 (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare) 120.080* Uffi cio Nazionale Servizio Civile

Italia SVOLTA 2 (Servizio Volontario Orientato al Lavoro in Termini Altruistici) 59.251* Uffi cio Nazionale Servizio Civile

Italia Le migrazioni tra l’Italia e l’America Latina ieri e oggi: il ruolo delle donne 34.354 Ministero degli Affari Esteri (capofi la ICEI)

Italia Oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica per il raggiungimento degli obiettivi del millennio; appunti per una campagna EaS

181.915 Ministero degli Affari Esteri (capofi la CIPSI)

Progetti conclusi nel 2006

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Bolivia, Camerun, Ciad, Nicaragua, Senegal, Ecuador, Kenya

VOLO (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare) 135.767* Uffi cio Nazionale Servizio Civile

Italia SVOLTA (Servizio Volontario Orientato al Lavoro in Termini Altruistici) 60.486* Uffi cio Nazionale Servizio Civile

Italia Milleunavoce 56.818 Ministero degli Affari Esteri (capofi la COSPE)

Italia Teatro: un ponte tra le culture 17.900 Provincia di Milano, Comune di Milano

Progetti avviati o da avviare nel 2008

Paese Titolo Data avvio Budget in euro

Finanziatore principale

Camerun Integrazione socio-educativa del disabile adulto e bambino nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell' Estremo Nord. Camerun - Rafforzamento del processo di integrazione scolastica del bambino disabile

14/3/08 1.553.014 Ministero degli Affari Esteri

El Salvador Partecipazione cittadina e accesso al lavoro dei Giovani in due Municipi del Dipartamento di Ahuachapán

1/4/08 993.649 Unione Europea

Page 96: ACRA_bilanciosociale2007

| PROGETTI D’ECCELLENZA |94

relazione sociale | bilancio sociale 2007

BOLIVIA, CAMERUN, CIAD, KENYA, NICARAGUA, SENEGAL, TANZANIA

VOLO 2 (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare 2)

Descrizione dell’intervento: progetto di Servizio civile volontario all’estero promosso da ACRA insieme ad Africa 70 e Acea (in quanto soci di Arci Servizio civile Milano) e fi nanziato dal Ministero della Solidarietà sociale, Uffi cio nazionale per il Servizio civile. Il progetto ha previsto la selezione, la formazione e l’inserimento lavorativo di 16 volontari presso le sedi italiane (3 mesi) e quindi estere (9 mesi) delle tre associazioni. In totale ACRA sta gestendo 9 volontari.

Attività realizzate a fi ne 2007 (inizio 2008): formazione generale dei volontari a cura di Arci Servizio civile (servizio civile, educazione alla pace, democrazia partecipativa, non violenza, ecc.); formazione specifi ca (cooperazione internazionale e educazione allo sviluppo, sviluppo locale e cooperazione decentrata, comunicazione e raccolta fondi, progettazione partecipativa); inserimento presso le sedi italiane e defi nizione di termini di riferimento per il servizio all’estero; valutazione della formazione e primo monitoraggio del servizio; inserimento presso le sedi estere di 9 volontari (incluso due cambi di destinazione a inizio 2008, uno dal Kenya alla Tanzania e uno dal Ciad al Camerun, in entrambi i casi per tensioni socio-politiche nei Paesi di prima destinazione).

Risultati ottenuti a fi ne 2007 (inizio 2008): tutti i volontari sono stati formati e inseriti nello staff di ACRA, di cui nove sono stati inseriti positivamente presso le sedi estere.

Punti di forza: buon profi lo personale e professionale di tutte le fi gure interessate dal progetto, volontari inclusi; formazione specifi ca di buon livello, in particolare per quanto riguarda la preparazione e realizzazione di una simulazione di progettazione partecipativa; defi nizione di un percorso coerente di lavoro tra Italia e PVS di destinazione (circa il 30% dei volontari in Servizio civile con ACRA restano come collaboratori, es. cooperanti, a fi ne progetto); il legame con le università permette di integrare percorsi di formazione universitaria (es. master, stage) con l’anno di servizio civile.

Punti di debolezza: regole amministrative non ancora chiaramente defi nite per la gestione delle risorse; rischio fi nanziario per l’associazione che si trova ad anticipare signifi cativi importi; troppi enti e fi gure di riferimento (per ogni volontario minimo 3 enti e 3 persone diverse).

Valore complessivo dell’intervento: euro 487.000

Apporto ACRA: euro 192.128 (in natura)

Valore dell’intervento nel 2007: euro 121.750

Finanziatori:Uffi cio Nazionale Servizio Civile

Data di inizio progetto: 1 ottobre 2007

Durata complessiva prevista: 12 mesi

Risorse umane impiegate:1 coordinatore, 1 amministratore, 5 operatori locali di pro-getto in Italia (tutor), 12 referenti estero, 2 formatori

Partner di progetto:Arci servizio civile Milano, Africa 70, ACEA, GRT, Associazione ONG della Lombardia, Università degli Studi di Milano, Uni-versità degli Studi di Milano Bicocca, Università degli Studi di Pavia, Università di Camerino

Partner locali:Consorzio UNA (Kenya), Renamur (Messico), Deafab (Brasile)

Benefi ciari diretti:16 ragazzi e ragazze

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| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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| PROGETTI D’ECCELLENZA |

ITALIA

Milleunavoce

Descrizione dell’intervento: Milleunavoce è un progetto di educazione ai media rivolto ai giovani (studenti delle scuole superiori e studenti delle scuole di giornalismo, giovani operatori dell’informazione) per comprendere il ruolo centrale dell’informazione nei processi di sviluppo globale, per passare da una cultura dell’aiuto allo sviluppo a una cultura dell’equità dello sviluppo e per migliorare l’accesso a fonti informative del Sud del mondo.

Attività realizzate a fi ne 2007: Laboratori di decostruzione dell’informazione mediatica (sessioni di formazione per insegnanti e laboratori con gli studenti): analisi di come i media costruiscono una possibile visione della realtà, linguaggi e discorsi delle rappresentazioni mediatiche, rappresentazioni del Sud del mondo nei media (TV, radio, stampa, web), analisi di fonti informative dal Sud del mondo.Laboratori di produzione audiovisiva: laboratori sperimentali in cui i ragazzi, imparando a conoscere e a padroneggiare mezzi di comunicazione di massa come la radio o il video, hanno avuto la possibilità di rifl ettere sulla costruzione della propria doppia identità di produttori/utenti dell’informazione e di proporre ad altri attraverso lo strumento mediatico, rifl essioni originali su se stessi, sulle proprie comunità di appartenenza e sulle relazioni Nord- Sud.Pubblicazione del volume MILLEUNAVOCE - Il sud del mondo visto dai media, tra realtà e rappresentazione, una raccolta di brevi saggi e interviste a giornalisti ed esperti di linguaggio dei media che raccontano, dall’interno, i meccanismi e le dinamiche che muovono il mondo e il mercato dell’informazione.

Risultati ottenuti a fi ne 2007: prodotto il video Sud conscio - una fi nestra aperta sul mondo, telegiornale sul Sud del mondo, realizzato dagli studenti, con informazioni e interviste sul Sud del mondo a Milano; prodotta Gli altri siamo noi, una trasmissione radiofonica di informazione sull’immigrazione a Milano, realizzato dagli studenti, con informazioni e interviste a giovani di origine straniera residenti a Milano; pubblicato Milleunavoce. Il Sud del mondo visto dai media tra realtà e rappresentazione, raccolta di brevi saggi e interviste di giornalisti ed esperti di informazione (Massimo Ghirelli, Gianni Canova, Angelo Ferrari, Raffaello Zordan, Giulio Albanese, Malick Victor, Giuliana Sgrena, Francesco Cavalli, Enzo Nucci, Giovanna Rossiello, Raffaele Masto, Matteo Fagotto, Fabrizio Colombo).

Sviluppi futuri: proseguimento e allargamento dell’attività di educazione ai media presso le scuole superiori, con produzione di nuove puntate delle trasmissioni audio e video sperimentate.

Punti di forza: metodologia di educazione ai media e di realizzazione di prodotti multimediali da parte degli utenti dei laboratori didattici, bacino di contatti e canali informativi diretti con realtà locali del Sud del mondo.

Punti di debolezza: diffi coltà nel coordinamento amministrativo con i partner nazionali del progetto.

Valore complessivo dell’intervento: euro 56.818

Apporto ACRA: euro 5.400

Valore dell’intervento nel 2007: euro 30.500

Finanziatori:Uffi cio Nazionale Servizio Civile

Data di inizio progetto: 1 giugno 2006

Durata complessiva prevista: 18 mesi

Risorse umane impiegate:1 coordinatore, 1 ricercatore, 2 formatori.

Partner di progetto: COSPE (capofi la)

Partner locali: ITSOS Albe Steiner di Milano

Benefi ciari diretti:500 studenti ed insegnanti delle scuole superiori, giovani ope-ratori ed utenti dei media, studenti dei corsi di formazione al giornalismo e affi ni, educatori ed utenti dei centri giovanili.

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| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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Accanto ai progetti, ACRA realizza iniziative conosci-tive e educative volte a informare e sensibilizzare le persone, la società civile, gli enti locali e le istituzioni sui problemi delle popolazioni che vivono nelle aree più disagiate del pianeta e ad avvicinarle alle attività di cooperazione allo sviluppo.

Anche nel corso del 2007, ACRA ha lavorato per coinvolgere e mobilitare le comunità locali, il mondo della scuola, gli operatori delle ONG e le realtà edu-cative che operano in ambito di educazione informale e educazione permanente con un triplice obiettivo: informare e sensibilizzare le persone, coinvolgere le giovani generazioni, formare e costruire capacità per generare cambiamento, costruire ponti tra Nord e Sud, attraverso i canali della cooperazione decentrata.

Sostenere gli sforzi delle popolazioni più svantaggiate a partire dalle organizzazioni di base signifi ca anche, per ACRA, aprire spazi di ascolto delle loro voci, nelle sedi istituzionali internazionali dove vengono discusse e decise le politiche che hanno conseguenze pesanti sulle loro possibilità di vita e sviluppo: in questo consi-ste il lavoro di advocacy, che ACRA sviluppa attraverso la partecipazione strategica ad alcune reti della società civile.

In questo percorso, nel 2007 ACRA ha confermato la scelta di unire le sue forze a quelle dei movimenti so-ciali impegnati in due grandi azioni internazionali (con impatto tanto nel Nord quanto nel Sud del mondo). Lo ha fatto attraverso la partecipazione attiva a due importanti reti della società civile:

• il Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua, una piattaforma multi-attore aperta ad Associazioni ed ONG, che promuove una gestione pubblica e partecipata dell’acqua come bene comune

Le attività di comunicazione, formazione e sensibilizzazione

L’advocacy

e il riconoscimento dell’Acqua come Diritto Umano (target: i governi e le istituzioni pubbliche a tutti i livelli, le Nazioni Unite, gli enti locali e i cittadini).

• Il Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, una rete multi-attore composta da 300 Associazioni urba-ne e rurali, ONG, Sindacati e Associazioni di consuma-tori, con un forte legame con i Movimenti contadini nel Sud del mondo, che lotta per l’affermazione del principio di sovranità delle popolazioni locali nella ge-stione delle risorse produttive, il diritto alla valorizza-zione delle culture locali e la tutela della biodiversità (target: i governi e le istituzioni pubbliche nazionali ed Europee, FAO, IFAD, i cittadini)

Nella stessa prospettiva si è consolidata la nostra vo-lontà di sostegno al Gruppo di Appoggio delle ONG italiane al Movimento contadino dell’Africa saheliana, impegnato nella campagna EuropAfrica, tesa a sensi-bilizzare la società civile e le Istituzioni nazionali ed europee sul problema degli accordi economici tra l’Europa e l’Africa (ovvero sulla coerenza delle poli-tiche europee di sviluppo con la qualità degli accordi di partenariato economico (APE) con i Paesi in via di sviluppo.

Il sostegno a queste iniziative nasce dalla condivisione di un importante principio di fondo: quello del prota-gonismo delle organizzazioni di base e delle comunità rurali nella determinazione dei propri percorsi di svi-luppo.

ACRA ha inoltre partecipato attivamente portando il proprio contributo nell’ambito di alcune specifi che iniziative di advocacy:

Bologna, ottobre 2007: seminario internazionale Saperi tradizionali e gestione sociale dell’acqua nei sud del mon-do, promosso da una rete di ONG in collaborazione con Civiltà dell’Acqua e il CICMA.

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Roma, ottobre 2007: seminario internazionale The Right way in fi ghting against Hunger promosso dal CISA in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione.

Nel corso dell’anno, ACRA ha inoltre dato continui-tà, per conto dell’Associazione delle ONG italiane, al contributo italiano nell’ambito del Gruppo di lavoro di CONCORD (Confederazione europea delle ONG per l’aiuto e lo sviluppo) sulla Sicurezza alimentare e sulle politiche di sviluppo rurale.

Educazione allo Sviluppo

Per quanto riguarda l’Educazione allo Sviluppo di ACRA, nel corso del 2007 una particolare attenzione è stata dedicata:

• al rilancio del lavoro con le scuole e in particolare dell’iniziativa Adotta una Scuola Rurale!, tra Italia e Ciad;• al rilancio della progettazione per il cofi nanziamento a sostegno delle attività educative e di advocacy, in par-ticolare verso il Ministero degli Esteri e la Commissione Europea;

• all’impegno nella Piattaforma nazionale EaS.

Sul fronte dell’attività con le Scuole, un passaggio fondamentale è stato costituito dalla partecipazione, a fi ne agosto, al Seminario di Porto Sant’Elpidio, co-promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Associazione delle ONG italiane. A seguito delle rifl essioni emerse, elaborate nell’ambito di una più va-sta rifl essione sull’importanza di operare nella scuola e con la scuola, ACRA ha rafforzato la propria volontà di lavorare per costruire esperienze concrete di par-

tenariato tra attori educativi del Nord e del Sud del mondo, in quanto occasioni insostituibili di conoscen-za, apprendimento reciproco e costruzione di capacità per una vera cittadinanza globale.

In questa direzione, con la collaborazione attiva di un gruppo di insegnanti che da tempo partecipano alle attività di ACRA, è stato preparato e messo a dispo-sizione delle Scuole un nuovo pacchetto di offerte educative e formative, incentrato sui temi principali del lavoro di ACRA: l’Acqua, il Cibo e l’Educazione. Spe-cifi ci moduli didattici, differenziati per ordine e grado di scuola, sono stati sperimentati; specifi che attività e relativi materiali di supporto sono stati predisposti per favorire il coinvolgimento delle scuole italiane nell’am-bito dell’iniziativa Adotta una Scuola Rurale! nella misura delle possibilità espresse dalle scuole italiane aderenti.

Ancora al mondo della scuola è stato dedicato il se-minario A, B…Cibo (per tutti!), tenutosi a Milano il 24 maggio 2007 nell’ambito della manifestazione Coltivia-mo il futuro (vedi scheda).

L’impegno nella Piattaforma nazionale di Educazione allo Sviluppo si è concretizzato:

• nell’organizzazione, in collaborazione con il Gruppo di coordinamento della Piattaforma stessa, del semina-rio annuale di formazione per operatori EaS delle ONG italiane, tenutosi a Rimini nel Novembre 2007

• nel lancio del Gruppo di lavoro Territorialità e nuo-ve forme di cooperazione, aperto a tutti gli operatori dell’EaS e della Cooperazione interessati ad approfon-dire la dimensione dei territori, nel Nord come nel Sud, come fonte di energie per il cambiamento globale.

Le collaborazioni con i master

Nel corso del 2007 ACRA ha consolidato alcune collaborazioni già avviate in precedenza con alcuni master di primo livello orientati alla formazione specifi ca di personale qualifi cato in cooperazione internazionale allo sviluppo. In particolare:

• Master in Uso del territorio e gestione delle acque nei Paesi in Via di Sviluppo, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca (http://www.geo.unimib.it/master/index.html), che ripartirà nel 2008 grazie a una nuova organizzazione che vede il Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche impegnato insieme a tre ONG (ACRA, CESVI, COOPI), al fi ne di coniugare un elevato standard di istruzione accademica con l’esperienza sul campo delle ONG.

• Master in Analisi e gestione dei progetti di sviluppo, presso l’Università degli Studi di Milano (http://www.uni-mi.it/studenti/master/16347.htm#c24447), che ha visto ACRA svolgere il modulo formativo sugli Strumenti di Cooperazione e accogliere poi quattro studenti per il periodo di stage nei PVS.Stage sono stati accolti da altri master sia di primo che di secondo livello, di cui ACRA condivide l’imposta-zione e la validità, in particolare: Master in International Cooperation (Development) dell’ISPI (Milano), Master in Urban Development and Reconstruction dello IUAV (Venezia), Master in Cooperazione e Progettazione per lo Sviluppo del CIRF (Roma) e altri.

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Adotta una scuola rurale! è una iniziativa lanciata nel 2006 da ACRA in collaborazione con la Provincia di Milano, Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale, nell’ambito del programma triennale Sostegno alle scuole comunitarie in Ciad e dell’infanzia in Senegal.

Obiettivo: promuovere il diritto all’educazione delle popolazioni rurali in Ciad per contrastare l’analfabetismo, la povertà e la fame e, nel contempo, sensibilizzare la società civile del Nord del mondo sui problemi dei Paesi poveri.Attività previste: in Ciad sostegno alle Associazioni dei Genitori per la costruzione e l’allestimento di edifi ci in muratura e orti scolastici, la fornitura di materiale didattico, la formazione di maestri comunitari per garantire un’educazione ai 45.000 allievi delle scuole rurali del Guéra. In Italia, laboratori e proposte di animazione a ca-rattere interculturale rivolte alle scuole italiane di ogni ordine e grado.

Attività realizzate fi no a fi ne 2007 in Ciad: costruzione di 3 cisterne d’acqua presso alcune tra le scuole comuni-tarie che ancora non dispongono di un pozzo nelle vicinanze; distribuzione di materiale didattico; formazione dei maestri comunitari; attivazione di un percorso con gli alunni sul tema della pace e della gestione dei confl itti.

Attività realizzate fi no a fi ne 2007 in Italia: 30 scuole sensibilizzate ai temi della campagna di cui 10 già ge-mellate; in decine di classi sono stati attivati percorsi di approfondimento sul tema dell’acqua, dell’educazione, della sovranità alimentare e di conoscenza della realtà ciadiana gemellata; creazione e allestimento della mostra interattiva Studiare in Ciad.

Risultati ottenuti fi no a fi ne 2007: condizioni di apprendimento migliorate per gli alunni di 22 scuole comuni-tarie del Guerà (materiali didattici adeguati, maestri preparati, maggiore disponibilità d’acqua presso le scuole); più di 50 classi nella provincia di Milano si sono aperte alla didattica interculturale, con l’obiettivo di diversifi care i punti di vista e sensibilizzare gli alunni ai temi della campagna; anche alcune realtà territoriali sono state sensi-bilizzate grazie all’esposizione della mostra Studiare in Ciad.

Sviluppi futuri: si stanno esplorando le possibilità di attivare un’esperienza di partenariato educativo diretto con una scuola del sud del mondo, dando vita a una vera e propria micro-esperienza di cooperazione internazionale che è al tempo stesso occasione di conoscenza e di impegno.

Punti di forza: insegnanti italiani e ciadiani molto motivati, dinamica radicata sul territorio sia in Italia che in Ciad

Punti di debolezza: insicurezza in alcune località del Ciad, diffi coltà logistiche, diffi coltà nel reperire fondi.

Scuole Ciadiane coinvolte: scuola di Oyo, di Gadjira, di Baldje, di Banda, di Abreche, di Delep, di Bardangale, di Fani, di Biga, di Dongom Bidio, di Gourbiti, di Baro, di Dougoul, di Tchelati, di Forra, di Sisi, di Djogolo, di Golomti, di Mayo (Fadje), di Dadouar, di Barlo, di Baywangue

Enti locali e scuole italiane che hanno aderito alla campagna: Provincia di Milano, Comune di Ronco Briantino (MI), Scuola Primaria “Ai Caduti” di Ronco Brigantino (MI), Scuola Primaria “Don Milani” di Vimercate (MI), Scuola Primaria “Don Camagni” di Brugherio (MI), Scuola Media “Ai Caduti” di Ronco Briantino (MI), Scuola Media “L. Conti di Buccinasco (MI), IPSIA “Bernocchi” di Legnano (MI), Istituto “Oriani-Mazzini” di Milano, Istituto “G. Torno” di Castano Primo (MI), Istituto “Gadda” di Paderno Dugnano (MI), ITSOS “A. Steiner” di Milano.

L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’

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13 Insegnante della scuola primaria Don Milani di Vimercate.

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L’impegno di far conoscere il Ciad ai bambiniUna testimonianza di Patrizia Soardi13

“Mi chiamo Patrizia Soardi, insegno a Vimercate nella scuola primaria Don Milani. Ho conosciuto

ACRA tramite una mia carissima amica, Patrizia Canova, 4 anni fa. Patrizia allora mi propose di

partecipare ad un progetto di ACRA, che prevedeva scambi tra insegnanti di scuole di tre paesi europei:

Grecia, Galles e Italia. Accettai con entusiasmo e da allora la collaborazione con ACRA non si è mai

conclusa.

Ho aderito ad un nuovo progetto di ACRA tre anni fa, la collaborazione prevedeva questa volta scambi

tra scuole d’Italia e di Ciad e Senegal. Allora io insegnavo in una classe terza e coinvolsi i bambini in un

lavoro che approfondiva la conoscenza di una realtà tanto diversa dalla loro. La conoscenza si approfondì

in seguito al viaggio che ebbi la for tuna di realizzare in Ciad nel dicembre 2004. Con la stessa classe

portai avanti il progetto fino alla classe quinta, coinvolgendo sempre i genitori e l’Amministrazione

comunale di Vimercate.

L’anno scorso ho aderito, insieme ad altre tre classi della scuola in cui insegno, al progetto Adotta una

scuola rurale!. Sono state inoltre realizzate delle mostre, visitate da tutti i bambini della scuola e dalle

famiglie interessate.

Quest’anno insegno in una prima e ho deciso, insieme alla mia collega, di proseguire il progetto anche

con i nuovi alunni. Attualmente le classi coinvolte sono quattro: due prime e due terze. Gli operatori

ACRA sono stati presenti nella nostra scuola per tre giorni consecutivi nel mese di gennaio 2008, con

mostre e laboratori. Cerchiamo di far conoscere anche a questi bambini la realtà del Ciad, attraverso

immagini, disegni e racconti.

Ritengo sia l’inizio per affrontare anche nei prossimi anni, insieme ai miei alunni, le tematiche

della diversità, della conoscenza di altre realtà, della sensibilizzazione a problematiche quali la

desertificazione o l’emigrazione e alle loro conseguenze. I bambini sono molto ricettivi e privi di

pregiudizio, è quindi il momento di affrontare certi temi, cercando ogni volta modalità di lavoro

adatte all’età.”

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Comunicazione

Risucchiati in un fl usso continuo e indistinto di bom-bardamento mediatico, i cittadini del Nord del mondo non sono quasi mai messi nelle condizioni di conosce-re e comprendere realtà, eventi e accadimenti a loro geografi camente (e mentalmente) lontani. Di alcuni paesi si ignora persino l’esistenza, se ne sente parlare in rari casi, ma si tratta per lo più di meteore: passano veloci e non lasciano traccia. Poco si conosce degli scenari e delle situazioni politico-economiche che caratterizzano alcune aree povere, ancor meno delle azioni e dei progetti che ogni giorno diverse organiz-zazioni promuovono a fi anco delle popolazioni locali per migliorare le loro condizioni di vita. Proprio alla luce di ciò, ACRA, che da 40 anni opera sul campo con la gente, riconosce come sempre più urgente e doverosa la necessità oggi di fare anche una buona comunicazione, di farsi canale di diffusione di infor-mazioni e notizie, di essere cassa di risonanza per dar voce a chi non ce l’ha.

Per questo motivo, pur con tutte le complessità che ciò comporta, ACRA ha cercato e cerca in ogni modo di far conoscere quei Sud del mondo troppo spesso dimenticati in qualche scaffale impolverato dell’uni-verso mediatico, s’impegna a raccontare come vive (e non solo come muore) la gente delle aree rurali del pianeta, prova a stimolare interesse e solidarietà verso popoli e culture a partire dalla valorizzazione di

pratiche e saperi tradizionali e s’impegna a condivide-re le buone prassi e i risultati importanti dei progetti attivati (senza nascondere le zone d’ombra, le aree di complessità, i punti di debolezza).

Far conoscere paesi e genti anche per ciò che di bel-lo hanno da raccontare. Far comprendere il ruolo e l’importanza della presenza di un’organizzazione non governativa come ACRA nelle aree più marginali del nostro mondo: queste le fi nalità di ACRA. E ancora, informare, raccontare, documentare, spiegare, sensibi-lizzare: queste le ‘parole chiave’ da cui ACRA parte per costruire la propria comunicazione. Nel diffi cile e am-bizioso tentativo di percorrere, insieme alle persone che riesce a intercettare, la strada della conoscenza, motore indispensabile per produrre concreti cambia-menti di stile di vita, di pensiero, di pratiche quotidiane, di azione e partecipazione.

E secondo questa logica e in questa direzione sono andate le diverse azioni intraprese dal settore comu-nicazione di ACRA nell’anno 2007: dalle collaborazioni con testate giornalistiche, all’utilizzo di propri strumen-ti informativi, alla realizzazione di propri prodotti edi-toriali, all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione e informazione, alla partecipazione a fi ere di settore, al coinvolgimento di volontari e attivisti.

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La campagna Qualcuno non se la beve

Anche nel 2007 è proseguita QUALCUNO NON SE LA BEVE la campagna per il diritto all’accesso e alla ge-stione dell’acqua potabile e per affermare una nuova cultura dell’acqua nel Nord e nel Sud del mondo.

In Tanzania, Senegal, Ecuador, Bolivia, Nicaragua ACRA ha continuato a lavorare con le popolazioni locali, per costruire infrastrutture idriche capaci di portare l’acqua dalle fonti fi no alle comunità, per consentire la realizzazione di servizi igienici e sanitari, per la distribuzione dell’acqua per uso umano e irriguo e per supportare le popolazioni nella gestione dell’acqua attraverso la formazione e la costituzione di comitati locali e comunitari.

Sul piano comunicativo, una grande spinta alla campagna è stata data dalla partecipazione, con il progetto di costruzione di 10 acquedotti in Bolivia, all’iniziativa Fabbrica del sorriso, che ha permesso ad ACRA di avere per un’intera settimana nel mese di marzo 2007 una forte visibilità mediatica con servizi e spot televisivi sulle reti Mediaset, servizi radiofonici (Radio Capital) e articoli su diverse testate giornalistiche. Una troupe de Le Iene si è recata in Bolivia per girare un servizio sulla valle Araca, contesto di numerosi progetti idrici.

Il 2007 ha inoltre visto la diffusione della mostra Te la berresti?, che è stata richiesta da numerose ammini-

strazioni comunali, la gestione di diversi laboratori didattici e attività di animazione per bambini e ragazzi e la pubblicazione, grazie alla collaborazione con la casa editrice Emi, di Acqua bell’acqua, una raccolta di fi abe, favole e fi lastrocche scritte dalle più rinomate penne della letteratura per l’infanzia, disegnate da illustratori di fama nazionale e lette dalle voci di alcuni tra gli attori più famosi nel panorama italiano.

Le iniziative e i progetti promossi all’interno della campagna sono stati pubblicizzati attraverso numerosi comunicati stampa, collaborazioni con testate giornalistiche e la redazione di brochure, appelli speciali rivolti ai donatori e sostenitori di ACRA, newsletter dedicate e articoli sul sito dell’associazione.

Sempre attivo il ruolo di pressione governativa svolto da ACRA in collaborazione con altre associazioni. Costante l’attenzione rivolta alle azioni della comunità internazionale per l’approvazione di legislazioni e la partecipazione attiva al movimento mondiale per l’acqua che oggi si oppone a chi vuole ridurre il bene comune per eccellenza a merce e chiede a gran voce il riconoscimento dell’acqua come diritto umano fondamentale, da gestire pubblicamente e in modo partecipativo.

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Produzioni e collaborazioni editoriali

L’uffi cio stampa e la redazione ACRA si sono impe-gnati nel cercare di allargare e rafforzare il più possibile i propri rapporti con media per la promozione della campagna sul diritto all’accesso all’acqua potabile, per la diffusione di informazioni relative ai diversi progetti in atto in Africa, America Latina ed Europa, ma anche per portare le proprie conoscenze e il proprio contri-buto su tematiche specifi che legate alle aree d’inter-vento di ACRA.

Oltre al normale lavoro di uffi cio stampa, svolto at-traverso la rassegna stampa e l’invio regolare di co-municati stampa ai media cartacei e radiofonici per informare su eventi o avvenimenti particolarmente signifi cativi, diversi sono stati gli strumenti utilizzati per veicolare i contenuti:

• la newsletter quindicinale, concepita come stru-mento di approfondimento di alcune tematiche cen-trali nei progetti (sezione focus), conoscitivo dello sta-to di avanzamento dei progetti nel mondo (voci dal campo) e informativo su eventi promossi da ACRA (appuntamenti);

• Kubu, il notiziario quadrimestrale di ACRA concepi-to come una sorta di dossier tematico di approfondi-mento connesso alle aree di intervento di ACRA e ai progetti ad esse collegati (cibo, sovranità alimentare, ambiente e sviluppo locale, acqua: accesso e gestione partecipata, salute, sanità e medicina tradizionale, edu-cazione e formazione);

• le collaborazioni editoriali con le riviste “Salus Na-turam” (rivista specializzata in medicina alternativa) e Villaggio globale (rivista ambientale trimestrale), che hanno ospitato per tutto il 2007 rubriche fi sse curate da ACRA. E la collaborazione con la rivista “Come” per la cui testata ACRA ha interamente curato un nu-mero monografi co dedicato all’acqua.

Particolarmente signifi cativa e importante è stata, nell’anno 2007, la pubblicazione di Acqua bell’acqua, una raccolta di fi abe, favole e fi lastrocche sull’acqua illustrate e scritte dai più grandi illustratori e autori per bambini e un cd audio allegato al libro con la voce di noti attori italiani. Un omaggio al bene comune per eccellenza e un modo diverso e originale per parlare ai bambini di acqua, per donare loro parole leggere, fresche e trasparenti e produrre nei piccoli lettori quel incantamento che solo la narrazione riesce a creare.Acqua bell’acqua è anche un prodotto editoriale ide-ato da ACRA per sensibilizzare i bambini, gli adulti di domani, sulla necessità di rispettare, risparmiare e con-servare l’acqua.

Il progetto editoriale è stato possibile grazie al con-tributo della casa editrice EMI e della fondazione Idra, ma soprattutto di chi ha voluto donare, con grande generosità, tempo e creatività alla sua realizzazione (scrittori tra i più noti della letteratura per l’infanzia che hanno scritto i testi, illustratori che hanno realizza-to le suggestive immagini e attori che hanno donato le loro voci narranti per la realizzazione del cd audio).

Acqua bell’acqua è anche un gesto concreto di soli-darietà perché parte del ricavato servirà a fi nanziare i progetti di accesso all’acqua che ACRA sostiene e in particolare la costruzione di pozzi e di infrastrutture idriche che ACRA realizza in Africa e America latina.

Per questo Acqua bell’acqua è un’iniziativa inserita in Qualcuno non se la beve, la campagna per il diritto all’acqua lanciata da ACRA nell’ottobre 2006 per af-fermare una nuova cultura dell’acqua, perché il bene comune per eccellenza sia considerato bene dell’uma-nità e diritto umano fondamentale, garantito a tutti.

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Pietro Formentini (autore de Il grande gioco magico dell’acqua)

“Ho aderito al progetto di ACRA per l’opportunità che mi veniva offer ta di sviluppare a più ampio livello un tema umano-ecologico che trova da sempre sensibile la mia immaginazione e disponibili la mia scrittura poetica e i miei laboratori didattici. Ho qualificato il mio lavoro individuale di scrittore collaborando con ACRA che sviluppa e realizza idee nella concretezza sociale e non nella pur da me amatissima dimensione letteraria.Sarei felice di verificare che la mia soddisfazione per questo contributo divenga anche utilità di stimoli, suggestioni e suggerimenti operativi per i lettori, non limitandosi ad essere un puro exploit artistico.”

Emanuela Bussolati (illustratrice della storia Bumba, di Roberto Piumini)

“ACRA mi ha chiamato per chiedermi se potevo partecipare a un progetto.Conoscevo le loro attività attraverso Laura.Quando mi hanno parlato del libro ho pensato:Una piccola possibilità di contribuire!Allora ho illustrato la bella storia di Roberto Piumini.”

Cristiana Cerretti (illustratrice della storia La fonte, di Silvia Roncaglia, e della copertina del libro)

“Quando ACRA mi ha chiesto di partecipare con una mia illustrazione a una raccolta di racconti per bambini sul tema acqua, ho subito dato la mia disponibilità perché l’acqua è un bene prezioso e mi ritengo molto for tunata ad averne in abbondanza. Meno for tunati sono i bambini che non ne possono godere. Il pensiero di non poter bere quando mi pare mi terrorizza. L’acqua è fonte di vita assoluta, mi sembrava doveroso partecipare, il minimo che potessi fare per aiutare nel mio piccolo un progetto così importante, un disegno per dire quanto sia importante tutto questo. Vorrei aggiungere che delle volte basta davvero poco per non sprecare questo bene così prezioso e non infinito... mi viene da pensare, e se un giorno ci mancasse l’acqua?... e allora mentre mi lavo i denti chiudo il rubinetto!”

Lella Costa (voce della storia Bumba, di Roberto Piumini e La Fonte, di Silvia Roncaglia)

“Ho aderito all’iniziativa di ACRA perché ritengo fondamentale rif lettere sulle risorse del pianeta. E ho trovato straordinaria la possibilità di coinvolgere anche i bambini attraverso il linguaggio della fantasia e della creatività, linguaggi a loro più congeniali. Forma e sostanza nelle favole e filastrocche contenute nel libro coincidono e aiutano i bambini a divenire cittadini consapevoli. È stata per me un’esperienza doverosa, perché l’esaurirsi delle risorse idriche è un problema imprescindibile, che tocca tutti. Ma è stata soprattutto un’esperienza gratificante, il mio piccolo e personale contributo”.

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| test imonianze |

Acqua bell’acqua. Dieci storie sul bene più preziosoDichiarazioni dei protagonisti

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Emanuela Nava (autrice della storia Il nodo alle nuvole)

“Quando ACRA … Perché mi piacerebbe dare a chi mi legge dall’Italia la ricetta dell’acqua buona... Riempite una brocca o una bottiglia di vetro con l’acqua del rubinetto, poi lasciate riposare per circa un’ora (ma basta anche molto meno!)... il cloro evaporerà e l’acqua sarà buonissima. Tutto qua! Perché inquinare per trasportare e smaltire le bottiglie di plastica? Perché bere acqua che è rimasta chiusa per troppo tempo dentro bottiglie fabbricate con il petrolio? Perché cercare altrove quello che abbiamo già in abbondanza dentro casa? A chi mi legge dall’Africa un caro saluto e l’augurio di avere presto rubinetti da cui esce acqua potabile come la nostra... pensare che c’è ancora chi fa dieci chilometri a piedi per andare a un pozzo...”

Padre Ottavio Raimondo EMI (direttore della casa editrice EMI)

“La EMI, come editrice di 15 Istituti Missionari, cerca sempre di dare la precedenza a pubblicazioni che nascono da gruppi o movimenti. Quando siamo stati informati che ACRA aveva questo progetto abbiamo cercato di prendere contatti. Siamo contenti che la collaborazione abbia dato buoni risultati facendo nascere un libro bello nei contenuti e nella forma. Ci auguriamo che anche con ACRA la collaborazione non sia occasionale: abbiamo bisogno di sinergie. Ognuno di noi è come un fiocco di neve: molto debole. Ma se questo fiocco si unisce da altri riesce a fare valanga, a superare gli ostacoli di ogni tipo e a far nascere realtà nuove. Auguri al fiocco di neve che si chiama ACRA da parte del fiocco di neve che si chiama EMI.”

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La collaborazione tra ACRA e De Agostini ha con-sentito di distribuire in libreria il cd di fi abe dall’Africa e dall’America C’era una volta un lama che incontrò una giraffa, di produzione ACRA, accompagnato da un nuovo libro illustrato della collana Storie e fi lastrocche, edita da De Agostini. Grandi tavole a colori accom-pagnano il racconto delle tradizionali fi abe dell’Africa e del Sudamerica, per consentire ai bimbi di vivere il momento della lettura in modo pieno e completo, guardando le fi gure per riconoscere i protagonisti e le situazioni narrate. Il CD audio, con voci narranti di at-tori professionisti, musiche e animazioni di sottofondo, è allegato al volume.

Altra pubblicazione interessante, nata all’interno dell’omonimo progetto di educazione allo sviluppo è stata MILLEUNAVOCE - Il sud del mondo visto dai media, tra realtà e rappresentazione. Si tratta di una raccolta di brevi saggi e interviste a giornalisti ed esperti di informazione e linguaggio dei media che raccontano, dall’interno, i meccanismi e le dinamiche che muovono il mondo e il mercato dell’informazione.

Una raccolta di suggestioni ed esperienze che trat-teggiano, tra luci e ombre, il diffi cile lavoro di raccon-tare il Sud del mondo, di superare le immagini e le rappresentazioni stereotipate che di esso abbiamo, di mettere a nudo i fattori che concorrono a dargli di-gnità e spazio sui media. E ancora, il ruolo positivo ed educativo o, al contrario, propagandistico e violento che i mezzi d’informazione possono avere, la grande ingerenza della politica e del mercato e l’innegabile responsabilità che anche i lettori devono assumersi, cercando di elevarsi dal grado di semplici consumatori passivi a quello di lettori critici e vigili, garanti della qualità del prodotto.

MILLEUNAVOCE

Mostre

In stretta connessione con le campagne e le tematiche centrali dei progetti ACRA sono state ideate, realizza-te e promosse sul territorio nazionale quattro diverse mostre:

Futuro di sabbia è una mostra fotografi ca (realizzata in collaborazione con il gruppo delle ONG italiane con-tro la desertifi cazione), composta da grandi manifesti con immagini riguardanti il fenomeno della desertifi ca-zione nel mondo, nei PVS, in Europa e in Italia.

Il percorso intende guidare lo spettatore, attraverso immagini di forte impatto visivo, a compiere una ri-fl essione su come, quando e dove il fenomeno della desertifi cazione sta agendo nell’ambiente e su quanto esso sia causato in gran parte dall’azione dell’uomo.

Llama: il prezioso fi lo delle Ande è un’esposizione pensata e costruita per accompagnare i visitatori in un percorso di scoperta dei paesaggi, dei popoli, della cultura e del lavoro nell’altopiano andino della Bolivia, in particolare attraverso uno degli elemen-

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Eventi

Il lavoro del settore Comunicazione è stato indirizzato nel 2007 anche alla realizzazione di iniziative, eventi, convegni, contatti con Enti locali e realtà territoriali va-rie, volti a promuovere la campagna considerata ‘focus’

ti più caratterizzanti del luogo: i lama. La mostra è divisa in tre sezioni: una fotografi ca, una espositiva, che permette di vedere e toccare con mano alcuni prodotti realizzati con fi bra di lama, e una informa-tiva, composta da dieci pannelli che raccontano il percorso che ACRA sta facendo per promuovere la fi liera agricola e commerciale del lama.

Studiare in Ciad è una mostra interattiva, nata all’in-terno dell’iniziativa Adotta una scuola rurale! compo-sta da tre sezioni: una fotografi ca, una video e una espositiva che permettono allo spettatore di intra-prendere un vero e proprio viaggio nella vita quoti-diana ed educativa delle comunità rurali del Guéra (Regione a Nord-Ovest del Ciad), attraverso un percorso interattivo, fatto di immagini, suoni, oggetti di uso quotidiano ed una ‘vera’ scuola di paglia.

Te la berresti? Si tratta di un percorso espositivo di scoperta e rifl essione intorno all’acqua che sta den-tro e dietro i gesti quotidiani, le azioni, gli usi e i con-sumi. Suddivisa in quattro sezioni, offre informazioni sulla quantità d’acqua necessaria alle produzioni, sol-lecita una rifl essione sul mancato accesso all’acqua potabile in tante zone del mondo e suggerisce pic-cole azioni che ciascuno può compiere per tutelare, rispettare e garantire una risorsa così preziosa per tutti, il bene comune dell’umanità per eccellenza.

nella strategia di ACRA per il 2007 Qualcuno non se la beve, per il diritto all’acqua, l’iniziativa Adotta una scuola rurale! e i progetti promossi nel Sud del mondo e sul territorio italiano.

Fra i molti, particolarmente signifi cativi sono stati:

il seminario tenutosi nel mese di aprile 2007 a Roc-cabrivio, in collaborazione con la TASM, a conclusione del progetto BOLIVIA Dall’acqua riaffi ora una comu-nità sostenuto dal Fondo Acqua Bene Comune - AATO Laguna di Venezia. Il progetto ha mirato in primo luo-go a risolvere i problemi legati all’approvvigionamento d’acqua attraverso il miglioramento delle infrastrut-ture idriche esistenti in quattro comunità della Valle Araca. Il seminario ha rappresentato un interessante momento di confronto tra tutti gli attori coinvolti nel progetto.

L’evento Coltiviamo il futuro, tenutosi a Milano nel mag-gio 2007: due giorni di convegni, tavole rotonde, mo-stre, mercatini biologici e solidali, animazioni musicali e teatrali per portare a Milano i temi della sovranità alimentare e della cooperazione allo sviluppo, nel qua-dro di una rifl essione sugli Obiettivi del Millennio; per parlare di lotta alla fame e sviluppo delle economie rurali, di politiche agricole nazionali e di programmi di cooperazione internazionale; per rifl ettere insieme sull’importanza di educare e di educarci alla gestione sostenibile delle risorse alimentari, del legame dell’uo-mo con la terra e dei sistemi alternativi necessari per garantire un’alimentazione suffi ciente e sana a tutte le persone del Pianeta (vedi box nella sezione Cibo - Sovranità alimentare).

L’evento Fabbrica del sorriso: ACRA con il proget-to Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti è stata selezionata

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

quale ONG benefi ciaria all’interno della Fabbrica del Sorriso, iniziativa di solidarietà promossa da Media-friends ONLUS. Il tema della quarta edizione era L’ac-qua e l’infanzia in Italia e nel mondo.

Per un’intera settimana, da domenica 18 a domenica 25 marzo 2007, La Fabbrica del Sorriso ha coinvolto i palinsesti delle Reti Mediaset e di Radio 101 in una grande maratona benefi ca allo scopo di raccogliere fondi per quattro associazioni maggiori, tra cui ACRA, e alcune minori. Sulle reti Mediaset, durante la settima-na, si sono alternati momenti di spettacolo con artisti di rilievo, a momenti di divulgazione, informazione e documentazione dei progetti promossi.

Fabrizio Fontana, alias James Tont, è stato in Bolivia, insieme a Fabrizio Montagner, autore de Le Iene, a documentare l’attività svolta da ACRA (vedi testimo-nianza dello stesso nella sezione Acqua - Accesso e gestione partecipata).

ACRA, come tutte le altre associazioni coinvolte, si è occupata di gestire, sabato 24 e domenica 25 marzo, 30 banchetti fi nalizzati alla raccolta fondi e dislocati su tutto il territorio italiano. Iniziativa questa che è stata resa possibile soprattutto grazie al grande contribu-to offerto dai volontari che con impegno, passione ed entusiasmo si sono attivati per la buona riuscita dell’iniziativa.

L’evento Acqua bell’acqua: per raccontare l’acqua ai bambini tenutosi nel mese di dicembre 2007 all’Ac-quario Civico di Milano, è stata una iniziativa durante la quale attori, musicisti e animatori hanno condotto bambini e bambine in un magico viaggio nell’acqua che si è fatta musica, parola, immagine… Tra fi abe, favole e fi lastrocche, tra libri da leggere, ascoltare e creare, tra storie da suonare e storie da disegnare, i bambini han-no potuto attraversare il ‘giardino delle favole’, creare libri ‘fatti d’acqua’, suonare l’oceano e dipingere quadri acquatici.

Il lama e la giraffa… e Acqua bell’acqua nel giardino del-le fi abe è il frutto della collaborazione con Enti Locali

e sistemi bibliotecari, oltre che con gli attori-animatori dell’associazione Il Cerchio di Gesso di Bergamo, che ha consentito nel corso del 2007 di promuovere presso numerose biblioteche del territorio lombardo diversi cicli di letture animate. Tante storie capaci di intrecciare le lingue e le tradizioni, di annodare fatti e personaggi, di dipingere e ricamare con le parole scenari fantastici per tessere il lungo fi lo delle narrazioni dell’umanità. L’animazione alla lettura si è posta come occasione per donare ai bambini sensazioni, suoni e profumi di paesi lontani, per stimolarli ad affrontare, divertendosi e attraverso le fi abe e le favole, i problemi della società in cui viviamo.

Con il progetto Teatro un ponte tra le culture, ACRA ha incluso nelle proprie attività la promozione di eventi culturali tra cui, fi n dal 2002, gli spettacoli teatrali re-alizzati da TeatriPiccoli, scuola di teatro per bambini e adolescenti diretta da Anna Bonel, attrice, doppiatrice e operatrice culturale. Nel 2007, la compagnia teatrale TeatriPiccoli e ACRA hanno deciso di rinnovare la loro collaborazione per far rifl ettere i ragazzi sul ruolo for-mativo del teatro e per consentire agli adolescenti di culture diverse di entrare in contatto e confrontarsi tra loro attraverso il linguaggio emotivo del teatro. Da ciò, è nato il progetto Teatro: un ponte tra le culture, uno sguardo prospettico sulle culture del mondo at-traverso il teatro che ha visto il sostegno fi nanziario del Settore Cultura della Provincia di Milano e il coin-volgimento di adolescenti milanesi e di ragazzi della scuola di Coubanao in Senegal, nella messa in scena di performance teatrali e nella produzione di due video di documentazione del percorso svolto. Un progetto in cui Nord e Sud del mondo si sono confrontati, in un accostamento che, valorizzando le differenze, vuole sottolineare l’importanza dell’approccio interculturale.

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Fiere

Anche nel 2007 ACRA ha ritenuto importante esse-re presente con propri banchetti informativi a diverse fi ere del settore no profi t. È stata per ACRA occa-sione di farsi conoscere maggiormente a un pubblico sempre più vasto e di dare visibilità alle proprie azioni e ai propri progetti. In certi casi, come alla fi era Fa’ la cosa giusta di Milano, la presenza di ACRA non si è li-mitata all’allestimento di uno stand informativo, ma si è caratterizzata anche per l’esposizione della mostra Te la berresti? o come alla fi era Terra Futura in cui ACRA ha preso parte anche alla tavola rotonda sul tema: ac-qua come bene comune o merce.

Attivisti e volontari

Cosciente della grandissima importanza del radicamen-to sul territorio e del coinvolgimento delle comunità locali, sia nel Nord che nel Sud del Mondo, ACRA si è adoperata molto per creare situazioni di coinvolgimen-to e partecipazione attiva di soci e volontari e per il reclutamento di giovani disponibili a prestare la propria azione volontaria all’interno dell’associazione.

Anche nel 2007 particolare attenzione è stata dedi-

cata alla formazione, che ha visto il coinvolgimento di tutti i giovani che, nel corso dell’anno, si sono avvicinati ad ACRA con interesse e desiderio di collaborazione.

Nel 2007, ACRA ha coinvolto i propri attivisti in mol-teplici iniziative di sensibilizzazione, educazione allo sviluppo e raccolta fondi (banchetti, fi ere, eventi nata-lizi, laboratori nelle scuole, attività di sensibilizzazione, convegni, seminari, evento Fabbrica del Sorriso…) e ha promosso diverse giornate di formazione intera-mente dedicate a loro su tematiche legate alla coope-razione internazionale, all’educazione rurale, all’acqua quale bene comune. La formazione ha consentito a tutti di impegnarsi umanamente e professionalmente all’interno dell’associazione in modo sempre più con-

sapevole e cosciente del lavoro che ACRA svolge nel Nord come nel Sud del mondo, dei suoi principi e dei suoi valori.

La presenza e la collaborazione degli attivisti ha per-messo ad ACRA di moltiplicare le occasioni di infor-mazione sul territorio, ma anche e soprattutto di rice-vere nuova energia, nuovi stimoli e nuovi entusiasmi. Particolarmente importante e signifi cativa è risultata l’azione dei gruppi di appoggio che, in modo autono-mo, hanno saputo organizzare e promuovere eventi importanti a sostegno di ACRA, come nel caso del gruppo di Bassano del Grappa (Vi) che anche nel 2007 ha promosso iniziative a supporto del progetto di sostegno agli allevatori di lama in Bolivia o i gruppi territoriali di Vimercate e Ronco Briantino (Mi) che si sono attivati nella promozione di iniziative a sostegno delle scuole rurali del Ciad.

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

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relazione sociale | bilancio sociale 2007

“Ho 25 anni e un sogno nel cass ett o: mett ere a fr utt o la mia pross ima laurea in Scienze e Culture dell’am-

biente per contribuire alla realizzazione di progett i di svilupp o nel Sud del mondo. Ora che sto fi nendo i

miei studi, mi sto impegnando per coinvolgere il magg ior numero di persone poss ibile sui temi della coo-

perazione internazionale e per res ponsabilizzare tutt i quelli che conosco sulle ripercuss ioni che ogni nostra

azione ha da ques ta e dall’altra parte del mondo.

Un giorno, navigando su internet , ho lett o un annuncio di ACRA che proponeva un corso di formazione

per att ivist i sul terr itorio italiano sul tema del diritt o all’acqua. Ho risposto subito e, da allora, ho iniziato

la mia collaborazione sul campo. Adess o, partec ipo come formatrice e animatrice volontaria alle att ività

di sensibilizzazione nelle scuole e nei comuni. Incontriamo tantiss imi ragazzi e, att raverso giochi e labo-

ratori, insegniamo loro a rispett are l’acqua, a utilizzarla con parsimonia e a non considerarla come una

risorsa ines auribile.

Durante ques te att ività, ho conosciuto moltiss ima gente: Frances ca, Valentina, Antonella, Fabrizio, Tom-

maso giovani che come me sono pieni di entusiasmo e che si impegnano con energia nel loro tempo libero.

Quando torno a casa, la sera, ho sempre una marcia in più: la sensazione di aver fatt o un regalo a qualcuno

e di ess ermi divertita a rendere il mondo un posto migliore. Anche solo di un po’.”

Il gruppo di sostegno di Bassano del Grappa (VI)Testimonianza di Anna Pontarollo, coordinatrice del gruppo

“I rapp orti tra il nostro grupp o e ACRA sono iniziati nel 1998, ben diec i anni fa e li abbiamo portati avanti

fi no ad ogg i. Abbiamo cominciato sostenendo un microprogett o in Senegal, la costruzione di un mulino in

un villagg io della Casamance e siamo rimasti colpiti dalla seriet à, prec isione e puntualità con cui ACRA,

tramite Noemi, ci faceva avere not izie sull’andamento del progett o.

Per ques to abbiamo voluto consolidare i rapp orti con ACRA impegnandoci a sostenere alcuni progett i in

Bolivia, una scelta dett ata da una pass ione del nostro grupp o per il Sud america e raff orzata da un viagg io

in Bolivia. Un’es perienza davvero forte e importante che ci ha legato a quel terr itorio e quelle persone.

Da allora tutt e le att ività che organizziamo sul terr itorio di Bass ano del Grapp a hanno l’obiett ivo di

raccogliere fondi per la Bolivia. A lungo abbiamo supp ortato il progett o di app ogg io ai raccoglitori di noci

amazzoniche nel Pando, per il quale è stato organizzato il concerto con i Nomadi nel marzo 2003.

Da un paio d’anni invec e seguiamo con interess e gli svilupp i del progett o di valorizzazione dei lama in

Pot osì, e in particolare sosteniamo le att ività delle donne che lavorano la fi bra.

Oltre all’importanza di raccogliere fondi per il progett o, riteniamo importante e prezioso far conoscere

anche qui a Bass ano del Grapp a una realtà che, sepp ur così diversa e lontana, da tanti anni ci portiamo

nel cuore.”

| test imonianze |

Essere attivista a 25 anniTestimonianza di Elisa Chiesa, attivista in Acra dal 2007

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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Bilancio d’esercizioal 31 dicembre 2007

Indicatori economici 116

Relazione di certifi cazione del bilancio al 31 dicembre 2007 119

Schemi di bilancio al 31 dicembre 2007 122

Nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2007 126

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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In questa sezione presentiamo una breve ma completa sintesi dei dati patrimoniali ed economici del bilancio al 31 dicembre 2007, con indicazione delle modalità di costruzione degli stessi e del loro signifi cato all’interno della realtà di ACRA.

Indicatori economici

Il bilancio in sintesi

2007 2006

Situazione liquidità Liquidità/Totale attività 12 % 10 % Si tratta di un buon livello di liquidità, in linea con i livelli medi dell’esercizio, e che garantisce la sostenibilità dell’attività, in uno scenario di regolare incasso di crediti da parte degli enti fi nanziatori

Copertura immobilizzazioni

Immobilizzazioni/ Patrimonio Netto

146 % 191 % I modesti investimenti in immobilizzazioni sono ampiamente coperti dal Patrimonio netto

Equilibrio fi nanziario

Attività correnti/Passività correnti

100 % 100% Il tasso indica una situazione di perfetto equilibrio fi nanziario tra le poste correnti dell’attivo e del passivo di bilancio

Incremento patrimonio per effetto autofi nanziamento

Avanzo gestione/Patrimonio Netto

20 % 0,5 % Il signifi cativo avanzo d’esercizio e un lascito testamentario ricevuto permettono il rafforzamento del patrimonio

Consistenza patrimonio

Patrimonio Netto/Fondo realizzazione progetti

1,0 % 0,8 % Il basso rapporto indica la sottocapitalizzazione, tipica del nostro settore, frutto della scelta e dell’impegno di destinare tutto il raccolto alle attività progettuali

Stato risorse fi nanziarie progetti

Uscite realizzazione progetti/(Sovvenzioni incassate+raccolta effettuata)

89 % 110 % L’associazione ha speso per i progetti meno di quanto abbia incassato nell’anno dai fi nanziatori e dai donatori privati, principalmente a causa di tranche ricevute a fi ne anno a fronte di progetti che sono stati avviati a inizio 2008

Turnover progetti Valore nuovi progetti avviati/Valore progetti conclusi

222 % 107 % Dal tasso si evince una situazione di forte incremento nel valore dei progetti avviati rispetto a quelli conclusi nell’anno, frutto dell’avvio di numerosi progetti co-fi nanziati da UE e MAE

Incidenza spese personale su costi struttura

Costo personale e collaboratori/Oneri diversi

55 % 60 % La forte incidenza del costo del lavoro sui costi della struttura è fi siologica e in lieve contrazione rispetto a quella degli anni precedenti

Peso della struttura sull’attività

Oneri diversi/Oneri totali 9,4 % 9,8 % Il tasso di effi cienza della struttura è in costante miglioramento rispetto agli anni passati e rispecchia lo sforzo dell’associazione nel contenimento dei costi generali e di struttura

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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Il focus di ACRA

Questa selezione di indicatori contiene una rappresentazione immediata degli aspetti focali su cui si sono concentrati l’attenzione e l’impegno di ACRA e che danno informazioni importanti sulla strategia implementata dall’associazione.

La rappresentazione grafi ca delle fonti di fi nanziamento dei progetti conferma la signifi catività dei progetti cofi nan-ziati da enti pubblici, all’interno dei quali va segnalato l’incremento dei fondi erogati dall’Unione Europea, la tenuta dei progetti supportati da fi nanziatori privati e la contrazione delle attività sui progetti fi nanziati all’estero, dovuta alla chiusura di un progetto principale. Il tutto in un quadro di incremento delle risorse complessivamente raccolte sui vari progetti nella misura dell’8,3% rispetto al 2006.

Apprezzabile il crescente impegno dell’associazione nell’incremento della raccolta in Italia da fi nanziatori privati, pari al 18%, ascrivibile al forte impegno di ACRA nei progetti socio-sanitari nel distretto di Goundi in Ciad, e nei progetti legati al tema dell’acqua (in Tanzania, Senegal, Nicaragua ed Ecuador).

2007

2006

Fonti di fi nanziamento progetti 2007

Min. Affari Esteri 1.423.716 € 25%

Unione Europea 2.275.127 € 40%

Reg. Lombardia 251.431 € 4%

Raccolta altri enti 523.310 € 9%

Finanziamenti raccolti

all’estero

240.035 € 4%

Raccolta da privati 1.033.830 € 18%

Totale 5.747.449 €

Analisi andamento fonti di fi nanziamento per progetti

2500

2000

1500

1000

500

-

€/0

00

MAE UE

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Raccolta da privati

Finanziamenti raccolti all’estero

Raccolta altri enti

Regione Lombardia

UnioneEuropea

Min. Affari Esteri

Raccolta daprivati

o

dia

UnioneEurope

Min. AffaEsteri

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costo personale

spese generali

spese di comunicazione

spese di rappresentanza

sopravvenienze passive

oneri fi nanziari

ammortamenti

Incidenza oneri diversi su oneri totali di gestione

Composizione oneri diversi di gestione

Il grande impegno dell’associazione nel contenimento dell’incidenza dei costi della struttura rispetto ai costi

totali, pari al 9,4% nel 2007 (9,8% nel 2006, 9,95% nel 2005 e 10,87% nel 2004) è stato conseguito grazie

alla razionalizzazione del personale di sede, all’implementazione di procedure di acquisto da fornitori, alla

pianifi cazione fi nanziaria e all’attento monitoraggio dell’eleggibilità delle spese sui progetti.

2007

2006

2005

0% 20% 40% 60% 80% 100%

10,0%

9,9%

9,8%

9,7%

9,6%

9,5%

9,4%

9,3%

9,2%

9,1%

9,0%2005 2006 2007

118

bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

A.C.R.A. - Associazione diCooperazione Rurale in Africa e

America LatinaBILANCIO D’ESERCIZIOAL 31 DICEMBRE 2007

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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Schemi di bilancio:STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2007

ATTIVITA’ 2007 2006

LiquiditàCasse 9.199 4.473 Banche 986.164 638.511 Casse e banche in loco per progetti (allegato n.1) 940.945 739.672 Investimenti fi nanziari a breve 761.447 377.500 Totale liquidità 2.697.756 1.760.156 CreditiSovvenzioni MAE per progetti all’estero (allegato n.2) 4.559.919 5.050.208 Sovvenzioni MAE per progetti in Italia (allegato n.2) 461.996 65.567 Sovvenzioni UE per progetti all’estero (allegato n.2) 8.666.260 5.855.022 Sovvenzioni UE per progetti in Italia (allegato n.2) - 0 65.117 Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG (allegato n.2) 55.683 - 69.793 Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all’estero (allegato n.2) 162.914 583.942Sovvenzioni per progetti fi nanziati all’estero (allegato n.2) - 49.363 Sovvenzioni per progetti altri fi nanziatori (allegato n.2) 886.115 698.487 Quote ACRA da raccogliere (allegato n.3) 3.835.631 3.047.715 Quote Controparti da ricevere (allegato n.2) 856.833 482.274 Crediti verso clienti 13.156 20.197 Crediti Diversi 179.044 179.177 Totale crediti 19.677.549 16.027.276 MagazzinoGiacenza magazzino 14.449 10.446 Totale magazzino 14.449 10.446 ImmobilizzazioniMateriali:Immobili 97.049 97.049 Attrezzature varie 15.812 10.052 Centro elaborazione dati 70.687 70.687 Macchine uffi cio 22.658 19.443 Mobili ed arredi 19.220 17.900 Automezzi 37.960 -

263.386 215.131 meno fondi ammortamento (149.053) (122.428)Totale immobilizzazioni matriali 114.333 92.704 Immateriali:Software 1.036 2.071 Spese di pubblicità e marketing 15.369 10.449 Totale immobilizzazioni immateriali 16.405 12.520 Finanziarie:Partecipazioni 14.048 14.548 Fondo Nextra Euro Monetario 174.505 145.242 Depositi cauzionali 6.180 6.180 Totale immobilizzazioni fi nanziarie 194.732 165.969 Totale immobilizzazioni 325.470 271.194 Ratei e risconti attivi 33.812 TOTALE ATTIVITA’ 22.749.035 18.069.071

Impegni per progetti con contratti già sottoscrittiQuote ACRA valorizzate 1.355.051 1.538.147 Quote Controparti valorizzate 5.235.793 6.934.863 Totale impegni per progetti di contratti già sottoscritti 6.590.844 8.473.010

Totale impegni per fi deiussioni 329.318 646.801

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

Page 125: ACRA_bilanciosociale2007

PASSIVITA’ 2007 2006

Debiti

Verso banche 50.000 -

Verso fornitori 49.133 107.213

Tributari e sociali 12.213 22.846

Debiti verso collaboratori 4.822 4.620

Debiti diversi 139.419 43.793

Totale debiti 255.586 178.471

Fondi realizzazione progetti

Fondi per realizzazione progetti MAE all’estero (allegato n.4) 6.302.188 6.121.552

Fondi per realizzazione progetti MAE in Italia (allegato n.4) 438.801 94.009

Fondi per realizzazione progetti UE all’estero (allegato n.4) 13.725.427 9.536.810

Fondi per realizzazione progetti UE in Italia (allegato n.4) - 60.950

Fondi per realizzazione progetti in consorzio con altre ONG (allegato n.4) 71.614 - 75.275

Fondi per realizzazione progetti Regione Lombardia all’estero (allegato n.4) 286.124 697.212

Fondi per realizzazione progetti fi nanziati all’estero (allegato n.4) 8.012 -48.430

Fondi per realizzazione progetti altri fi nanziatori (allegato n.4) 1.394.739 1.323.193

Fondi per realizzazione campagne 11.603

Fondi realizzazione progetti 22.238.507 17.710.021

Trattamento di fi ne rapporto 991 10.653

Fondi per imprevisti 29.803 25.594

Ratei e risconti passivi 689 -

PATRIMONIO NETTO

Fondo dotazione Organismo 23.013 22.251

Fondi dotazione Immobili 40.520 40.520

Riserva integrazione progetti 85.009 80.799

Fondo lascito Gatti 30.174

Avanzo/disavanzo di gestione 44.745 761

Totale patrimonio netto 223.460 144.331

TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 22.749.035 18.069.071

Contratti sottoscritti per progetti da realizzare

Quote ACRA valorizzate 1.355.051 1.538.147

Quote Controparti valorizzate 5.235.793 6.934.863

Totale contratti sottoscritti per progetti da realizzare 6.590.844 8.473.010

Totale impegni per fi deiussioni

329.318 646.801

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

Page 126: ACRA_bilanciosociale2007

Schemi di bilancio:CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2007

RICAVI 2007 2006

Proventi da enti istituzionali per progetti

Progetti MAE all’estero 1.378.225 1.078.630

Progetti MAE in Italia 45.491 216

Progetti UE all’estero 2.161.221 1.060.959

Progetti UE in Italia 113.906 292.212

Progetti in consorzio con altre ONG 14.390 193.108

Progetti Regione Lombardia all’estero 251.431 290.243

Progetti fi nanziati all’estero 240.035 941.578

Progetti di altri fi nanziatori 508.920 704.976

Totale proventi per realizazione progetti 4.713.619 4.561.921

Raccolta da privati per progetti

Raccolta per progetti MAE all’estero 193.383 246.614

Raccolta per progetti MAE in Italia 5.537 -

Raccolta per progetti UE all’estero 665.415 129.205

Raccolta per progetti UE in Italia 2.672 14.399

Raccolta per progetti Regione Lombardia all’estero 60 78.520

Raccolta per progetti fi nanziati all’estero 199.157

Raccolta per progetti altri fi nanziatori 166.763 75.420

Totale raccolta da privati per progetti 1.033.830 743.315

Proventi da campagne 30.471,32 -

Totale proventi realizzazione progetti e campagne 5.777.920 5.305.236

Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento 103.489 65.063

Proventi diversi

Quote associative 2.990 3.252

Proventi contributivi 177.274 174.956

Quote organizzative 344.974 313.857

Rimanenza di magazzino 7.346 -

Proventi straordinari: 5 x 1000 46.984

Interessi e sopravvenienze 64.040 91.797

Totale proventi diversi (allegato n.3) 643.608 583.862

TOTALE RICAVI 6.525.017 5.954.161

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

Page 127: ACRA_bilanciosociale2007

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

COSTI 2007 2006

Costi per realizzazione progetti

Progetti MAE all’estero 1.504.872 1.325.243

Progetti MAE in Italia 112.227 216

Progetti UE all’estero 2.826.636 1.189.700

Progetti UE in Italia 116.577 306.611

Progetti in consorzio con altre ONG 14.390 193.108

Progetti Regione Lombardia all’estero 251.491 368.763

Progetti fi nanziati all’estero 240.035 1.141.198

Progetti di altri fi nanziatori 681.220 780.397

Totale costi per realizzazione progetti 5.747.448 5.305.236

Costi per campagne 30.471 0

Totale costi per realizzazione progetti e campagne 5.777.920 5.305.236

Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento 95.451 65.063

Oneri diversi

Costo personale e collaboratori 330.843 349.038

Spese di rappresentanza 15.720 9.972

Spese per comunicazione 67.816 59.703

Oneri fi nanziari 29.103 27.655

Sopravvenienze passive 18.752 16.545

Spese generali 138.925 112.493

Ammortamenti ed accantonamenti 5.742 7.697

Totale oneri diversi (allegato n.4) 606.901 583.101

Utile/perdita d’esercizio 44.745 761

TOTALE COSTI 6.525.017 5.954.161

Page 128: ACRA_bilanciosociale2007

Nell’ambito dei progetti esteri cofi nanziati dal Ministe-ro degli Affari Esteri hanno assunto un peso rilevante i progetti di agricoltura biologica in Argentina, di va-lorizzazione della Medicina Tradizionale in Senegal, di elettrifi cazione rurale di Madunda in Tanzania, di edu-cazione in Ciad e di sostegno sanitario nella regione di Goundi in Ciad. Si segnala inoltre, che nel corso della seconda metà dell’anno sono stati avviati tre nuovi progetti, di cui uno in Ecuador, uno in Ciad e uno in Burkina Faso.Vi sono stati inoltre due progetti cofi nanziati dal Mini-stero degli Affari Esteri in Italia, uno di educazione ed uno di sensibilizzazione, realizzati nel corso dell’anno sul territorio in collaborazione con altre ONG italiane (ASPEM, PIME, COSPE).Per quanto riguarda i progetti cofi nanziati dalla Unio-

ne Europea, si segnalano in particolare i progetti acqua in Ecuador, Senegal, Tanzania e Nicaragua, di turismo responsabile a Zanzibar, e di sviluppo locale in Ciad e Camerun. In particolare i progetti infrastrutturali in Senegal e Tanzania, come pure quelli in Ciad e Came-run sono partiti a fi ne 2006 o nel corso dei primi mesi del 2007. Per il progetto cofi nanziato dall’Unione Europea in Italia Education for Rural People, nel corso dell’anno si è provveduto alla registrazione delle ultime spese so-stenute dai partner europei sul progetto, ormai con-cluso.Tra i progetti promossi dalla Regione Lombardia si se-gnalano quelli di tutela ambientale e cura tradizionale in Senegal, di sostegno alla facoltà di Medicina in Ciad, di lotta alla malnutrizione attraverso la Moringa Olei-

Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2007

Cenni sui risultati della Gestione

Il Bilancio dell’esercizio 2007 chiude con un avanzo di gestione di 44.745 Euro.

Lo scenario che emerge dalla lettura dei dati del bilancio 2007 conferma lo stato di buona salute di cui gode l’associazione, testimoniato dall’incremento nel valore dei progetti gestiti e nelle spese sostenute per la realizzazione degli stessi, dall’elevata liquidità, dall’ottimo andamento degli incassi dei crediti nei confronti degli enti fi nanziatori, dal rafforzamento del patrimonio netto, nonché dall’incremento della raccolta da privati.

Realizzazione progettiL’analisi delle risorse impiegate per la realizzazione dei progetti nel corso dell’anno conferma la signifi catività dei progetti cofi nanziati da enti pubblici, all’interno dei quali va segnalato l’incremento dei fondi erogati dall’Unione Europea, la tenuta dei progetti supportati da fi nanziatori privati e la contrazione delle attività sui progetti fi nanziati all’estero, dovuta alla chiusura di un progetto principale.

Il tutto in un quadro di incremento delle risorse complessivamente distribuite sui vari progetti nella misura dell’8,3% rispetto al 2006.

Per una lettura più esplicativa si rimanda alla tabella sottostante e ai relativi commenti:

2007 % 2006 % % differenza

Progetti MAE all’estero 1.504.872 26,2 1.325.243 24,7 13,6

Progetti MAE in Italia 112.227 1,9 216 - -

Progetti UE all’estero 2.826.636 49,2 1.189.700 22,2 137,6

Progetti UE in Italia 116.577 2,0 306.611 5,7 -62,0

Progetti Regione Lombardia 251.491 4,4 368.763 6,9 -31,8

Sub-totale 4.811.803 83,7 3.190.533 59,4 50,8

Progetti in consorzio con altre ONG 14.390 0,2 193.108 3,6 -92,5

Altri fi nanziatori 681.220 11,9 780.397 14,5 -12,7

Progetti fi nanziati all’estero 240.035 4,2 1.141.198 21,3 -79,0

Totale 5.747.448 100 5.305.236 100 8,3

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Page 129: ACRA_bilanciosociale2007

fera in Ciad, e di gestione delle risorse ambientali a Madunda in Tanzania.I progetti in consorzio con altre ONG hanno registra-to una sostanziale riduzione a seguito della chiusura a fi ne 2006 dei progetti di ricostruzione post-tsunami in Sri Lanka (capofi la COOPI) e sulla valorizzazione della risorsa caffè in Bolivia (capofi la CICCDA). Nel corso del 2007 si sono invece avviati alcuni piccoli progetti di Educazione allo Sviluppo in Italia, che avranno sviluppo nel corso del 2008.La contrazione dei progetti fi nanziati da altri fi nanzia-tori va imputata alla conclusione nel corso dell’anno della realizzazione dell’Ospedale Policlinico di N’Dja-nema in Ciad, con il supporto della Fondazione Italo Monzino e dell’Associazione Amici di Goundi, e del progetto acqua in Bolivia, fi nanziato dall’AATO Vene-zia; parzialmente compensati dalle spese sostenute in Ciad e dal nuovo progetto acqua in Boliva fi nanziato dalla Fondazione Mediafriends.Si segnala infi ne la conclusione del progetto Esteli fi -nanziato in loco, relativo alla ricostruzione dopo l’ura-gano Mitch in Nicaragua. Tra i principali micro-progetti

fi nanziati e realizzati in loco nel corso dell’anno si se-gnalano progetti di istruzione nelle scuole e valorizza-zione dell’estratto di Neem in Ciad, progetti di tutela ambientale e della biodiversità in Senegal, progetti di valorizzazione turistica, tutela ambientale e sovranità alimentare in Nicaragua.Per il futuro si prevede un ulteriore incremento dei progetti cofi nanziati dall’Unione Europea, per nume-rosi progetti di durata triennale in pieno svolgimento e per sei nuovi progetti appena avviati (tra fi ne 2007 e inizio 2008).Simili considerazioni possono essere fatte per la pro-gettazione supportata dal Ministero degli Affari Esteri, prevista in aumento a causa del fatto che l’anno 2008 vede la conclusione di tre progetti nel corso degli ul-timi mesi, il pieno sviluppo di quelli in corso e di quelli avviati recentemente, oltre all’avvio di due nuovi pro-getti, uno in Italia e uno in Camerun.Si evidenzia infi ne che nel corso del 2007 sono sta-ti approvati una serie di nuovi progetti, le cui attività sono iniziate in parte nel 2007 e in parte nei primi mesi del 2008.

Nuovi progettiTitolo Data

avvioEnte Finanziatore Sovvenzione

EnteQuote da raccogliere

ACRA

Apporto valorizz. ACRA

Apporto valorizz controp.

Totale bud-get progetto

Bolivia -Acqua 1/7/07 Fondazione Media-friend ONLUS

1.020.569 - 33.425 668.500 1.722.494

Tanzania - Kisongo 1/7/07 Regione Lombardia 198.730 - - 198.730Italia - Migrazioni 15/9/07 MAE (capofi la ICEI) 22.238* 4.100* 8.017* - 34.355*Burkina Faso - Ambiente 1/10/07 MAE 772.949 120.650 100.280 112.508 1.106.387Italia - Microfi nanza 15/10/07 MAE (capofi la CIPSI) 86.415* 28.683* 66.817* - 181.915*Bolivia -Rafforzamento delle OECAS

1/02/08 UE 1.174.744 392.627 - - 1.567.371

Camerun – Disabili 1/2/08 UE 1.118.850 224.453 - - 1.343.303Italia - Acqua 1/2/08 MAE 246.474 37.505 81.375 24.745 390.099Italia – Buon Governo 1/02/08 MAE (capofi la ICEI) 34.673* 10.600* - - 45.273*Nicaragua - San Juan 2/2/08 UE 686.331 234.919 - - 921.250Nicaragua - San Carlos 2/2/08 UE 704.006 235.924 - - 939.930Zanzibar - Acqua 1/3/08 UE 750.000 299.742 - - 1.049.742Salvador - Giovani 1/4/08 UE 744.243 249.406 - - 993.649Camerun – Fondazione Bethlem

1/5/08 MAE 773.179 77.651 155.899 546.285 1.553.014

Altri 153.152 61.886 215.083Totale 8.486.553 1.978.146 445.813 1.352.038 12.262.550

* Si tratta esclusivamente della quota di budget in gestione ad ACRA e non il totale budget del progetto.

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

Page 130: ACRA_bilanciosociale2007

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizioLa pratica avviata nel corso del 2007 volta al ricono-scimento della personalità giuridica dell’associazione si è conclusa positivamente nel gennaio 2008, con l’iscri-zione di ACRA nel registro degli enti con personalità giuridica tenuta a cura della Prefettura di Milano.A fi ne 2007 sono stati pubblicati i primi dati relativi al numero di scelte, effettuate in sede di dichiarazione dei redditi 2006, dai contribuenti che hanno devoluto il 5 x 1000 alle organizzazioni di utilità sociale. ACRA è stata scelta da 1.388 contribuenti, dato in lieve miglio-ramento rispetto a quello ottenuto l’anno precedente (1.375 scelte per i redditi 2005). Non sono ancora stati resi noti i valori economici di tali scelte che, nelle prevista ipotesi di autonoma sostenibilità della struttu-ra dell’associazione, dovrebbero incrementare il valore del patrimonio netto, procedendo al progressivo con-solidamento dello stesso.È stato inoltre portato avanti il progetto di gestire tempestivamente gli impegni di cofi nanziamento sui progetti in avvio e in corso, che ha portato buoni risul-tati per quanto riguarda i nuovi progetti Acqua a Zan-zibar e San Carlos in Nicaragua, che hanno trovato il supporto di alcune fondazioni private.

Struttura e contenuto del Bilancio

Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Rendiconto Economico al 31 dicembre 2007 e dalla presente Nota Integrativa. Il Bilancio è stato redatto in conformità del Codice Civile.La Nota integrativa ha la funzione di fornire l’illustra-zione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati esposti in Bilancio, ritenute necessarie a dare una rap-presentazione veritiera e corretta, anche se non ri-chieste da specifi che disposizioni di Legge.Si evidenzia, infi ne, che non si sono verifi cati nel cor-so dell’esercizio 2007, casi eccezionali tali da rendere necessario il ricorso alle deroghe previste dal Codice Civile, all’art. 2423. Ai fi ni di una maggiore chiarezza del Bilancio, vengono inoltre, forniti i seguenti allegati:• Giacenza di casse e banche in loco per progetti (allegato 1);• Situazione patrimoniale progetti: crediti per

sovvenzioni da enti fi nanziatori e crediti per quote monetarie partner locali da ricevere (allegato 2); quote monetarie ACRA da raccogliere (allegato 3); fondo per realizzazione progetti (allegato 4);• Proventi Diversi (allegato 5);• Oneri diversi (allegato 6).

Controllo interno

Gli uffi ci di sede esercitano un monitoraggio costante ed effettuano verifi che periodiche, anche in loco, per garantire la corretta tenuta della contabilità relativa ai progetti.La contabilità dei progetti cofi nanziati da Ministero degli Affari Esteri e Unione Europea è oggetto di au-dit amministrativi da parte di Dottori Commercialisti iscritti all’Albo dei Revisori Contabili, in sede di ren-dicontazione annuale delle spese sostenute agli enti fi nanziatori.I funzionari del Ministero degli Affari Esteri e dell’Unio-ne Europea preposti al controllo del rispetto da parte dell’associazione dei vincoli in termini di gestione am-ministrativa e gestionale dei progetti cofi nanziati, han-no svolto anche nel corso del 2007 alcune verifi che in loco presso le sedi locali di ACRA, che non hanno dato esito a rilievi.Il Bilancio è stato sottoposto a revisione contabile da parte della Società PKF Italia S.p.A.

Principi contabili e criteri di valutazione

L’Associazione opera come “Organizzazione Non Go-vernativa - ONLUS”.

Come tale, pur non sussistendo un obbligo di predi-sporre il Bilancio di esercizio secondo gli schemi pre-visti dalla normativa civilistica, l’Associazione ha deci-so di redigere il proprio bilancio uniformandosi il più possibile a quanto previsto dalla normativa di Legge, integrata dai Principi contabili di riferimento, predispo-sti dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e Ragionieri.I principi contabili e i criteri di valutazione utilizzati nel-la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2007 non si discostano da quelli utilizzati per la preparazione del Bilancio dell’esercizio precedente, ad eccezione della

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riclassifi cazione degli apporti monetari previsti a cari-co dei partner locali di progetti, dai conti d’ordine ai crediti nei confronti dei partner locali, se supportati da contratti vincolanti, o a raccolta quote a carico di ACRA, se i relativi contratti sono in corso di forma-lizzazione.

Tale trattamento consente di presentare con maggiore trasparenza tutto l’impegno di raccolta di cui l’ONG deve dare testimonianza agli enti sovventori, e permet-te alla stessa di dare visibilità e monitorare meglio il ri-spetto degli impegni presi dai partner locali.La riclassifi cazione è stata effettuata a fi ni comparativi anche sui saldi al 31 dicembre 2006.

I criteri di valutazione adottati sono i seguenti:

a) LiquiditàLe consistenze di cassa e i depositi bancari sono iscritti al valore nominale. Il cambio di riferimento per l’iscri-zione dei valori delle banche in loco per progetti in valuta estera, è quello della data di fi ne anno. Le dif-ferenze di cambio derivanti dall’adeguamento sono state iscritte nel Conto Economico.

b) Crediti I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.

c) Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali, che costituiscono beni strumentali, vengono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base delle aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibi-lità di realizzo, ridotte della metà nell’anno di acquisi-zione. Sono iscritte al costo d’acquisto, eventualmente rivalutato e comprensivo degli oneri accessori.

d) Immobilizzazioni ImmaterialiSono iscritte al costo di acquisto ed ammortizzate si-stematicamente in conto, in 5 esercizi. Le spese di pubblicità e marketing vengono ammor-tizzate in 5 esercizi, a partire da quello successivo e in funzione della durata del fi nanziamento ad esso cor-relato.

e) Immobilizzazioni FinanziarieLe partecipazioni, che rappresentano investimenti du-raturi, sono valutate col metodo del costo, rappresen-tato dal costo di acquisto o di sottoscrizione, incluso gli eventuali oneri accessori. Il costo viene ridotto in caso di perdite permanenti di valore. I titoli relativi ad investimenti di liquidità duraturi, sono iscritti al costo, che in ogni caso, non è superiore al valore di mercato. Nel caso di perdite permanenti di valore, il valore iscritto in bilancio viene svalutato. I depositi cauzionali sono iscritti al valore nominale.

f) Ratei e RiscontiSono iscritte in tali voci, quote di costi e proventi, co-muni a due o più esercizi, in applicazione del principio di competenza temporale.

g) DebitiI debiti sono iscritti al loro valore nominale.

h) Fondi realizzazione progettiI ‘Fondi realizzazioni progetti’ rappresentano l’impegno di spesa che ACRA ha assunto nei confronti degli enti fi nanziatori per completare le attività previste, e non ancora realizzate, per tutti i progetti in corso ed ap-provati dagli enti sovventori.Sono iscritti al loro valore nominale.

i) Fondo trattamento di fi ne rapportoNella voce ‘Trattamento di fi ne rapporto’ è stato in-dicato l’importo calcolato a norma dell’art. 2120 C.C. e corrisponde all’effettivo impegno della Società nei confronti dei singoli dipendenti alla data di chiusura del bilancio, dedotte le eventuali anticipazioni corri-sposte.

l) Fondi per imprevisti Tale fondo risulta accantonato a fronte di rischi gene-rici legati alla gestione dei progetti.

m) Contabilizzazione delle operazioni di gestione

Immobili 3 %

Attrezzature varie 20 %

Centro elaborazione dati 20 %

Macchine uffi cio 20 %

Mobili ed arredi 25 %

Automezzi in funzione della durata del progetto

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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Contabilizzazione dei progettiIn relazione al fatto che i progetti d’intervento dell’As-sociazione hanno propria autonomia gestionale e fi -nanziaria l’organizzazione amministrativa-contabile di ACRA gestisce in regime di contabilità separata ogni progetto attivato. Ciò signifi ca che i Crediti, i Debiti, i Proventi e gli Oneri relativi alla gestione dei progetti vengono contabilizzati in sezioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico distinte rispetto a quelle utilizzata per la gestione delle attività di struttura e generali.La contabilizzazione delle operazioni relative alla ge-stione dei progetti avviene nel rispetto del principio della competenza, a cui l’associazione ha convertito il proprio bilancio a partire dall’esercizio 2006.La registrazione contabile dei singoli progetti avviene nel momento in cui i progetti presentati agli enti fi -nanziatori sono stati approvati e i contratti relativi alla realizzazione degli stessi sono stati fi rmati dall’associa-zione e dall’ente fi nanziatore.Tutti i progetti sono contabilizzati nel modo seguente:• i crediti nei confronti degli enti fi nanziatori sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, suddivisi per ente fi nanziatore, nella misura prevista nel contratto che regola il progetto;• le quote monetarie che, per contratto, ACRA si è impegnata a raccogliere tra i privati sono registrate nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente; tale voce accoglie anche eventuali apporti monetari a carico di partner locali, se questi non risultano obbligati contrattualmente all’adempi mento nei confronti dell’associazione;• gli apporti monetari a cui, per contratto, eventuali controparti italiane o locali si sono impegnate sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente;• gli apporti di beni o servizi, contrattualmente previsti in natura, da parte di ACRA o di controparti locali sono registrati nei conti d’ordine, secondo gli importi valorizzati presenti nel contratto;• il valore totale delle attività da realizzare per il progetto, al netto degli apporti valorizzati, è registrato nel Passivo dello Stato Patrimoniale tra i Fondi Realizzazione Progetti, suddivisi per ente fi nanziatore;

• i costi sostenuti per la realizzazione delle attività di progetto, se previsti nel contratto del progetto e quindi rendicontabili all’ente fi nanziatore, sono registrati a Conto Economico tra i costi per realizzazione progetti;• le donazioni fi nalizzate ai singoli progetti che ACRA raccoglie vengono registrate a riduzione delle quote monetarie ancora da raccogliere e a riduzione delle attività da realizzare, oltre che a Conto Economico tra i Proventi per progetti da privati;• a fi ne anno vengono registrati a Conto Economico Proventi per progetti da enti fi nanziatori nella misura contrattualmente prevista in relazione ai costi sostenuti nell’esercizio.

Contabilizzazione delle attività di struttura e generaliI costi e i ricavi relativi alla struttura e generali, quali i costi del personale di sede non imputato a progetti, i proventi da quote associative, organizzative e da re-cuperi vari, i costi e i proventi delle attività di comu-nicazione, raccolta fondi ed eventi, l’affi tto della sede di Milano e le spese accessorie, gli ammortamenti, gli oneri e i proventi fi nanziari, le sopravvenienze, sono contabilizzati per competenza, con ricorso quando necessario, alla rilevazione di Ratei e Risconti.L’avanzo/disavanzo di gestione è quindi il risultato del-le operazioni di gestione della struttura, gestite per competenza.

n) Altre informazioniAlcune voci relative al Bilancio dell’esercizio preceden-te possono essere riclassifi cate per renderle compa-rabili con quelle del presente esercizio. Per il dettaglio delle stesse, si vedano i commenti delle singole voci di bilancio.

o) FiscalitàL’Associazione non svolge attività commerciale e di conseguenza non è assoggettabile all’IRES. Benefi cia anche, dell’esenzione IRAP, come previsto dalla normativa regionale.Le donazioni che vengono effettuate all’Associazione sono deducibili fi scalmente nel limiti previsti dalla legge.

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Tutti i conti correnti sono utilizzati sia per la gestione ordinaria che per i progetti.

Gli investimenti fi nanziari a breve corrispondono a investimenti in un fondo monetario di Banca Intermobiliare in cui si fa transitare la liquidità per investimenti a breve termine nell’attesa dell’utilizzo dei fondi ricevuti. L’ammontare di tale investimento temporaneo al 31 dicembre 2007 è pari a 761.447 Euro.

Il saldo delle giacenze di cassa e banca nei Paesi di intervento e in Italia per progetti si compone come segue:

STATO PATRIMONIALE

Commenti alle principali Voci di Bilancio

ATTIVITA’

Liquidità

La liquidità è formata: dai saldi attivi delle casse (in contanti e in valuta estera), dai conti bancari attivi in Italia, dal conto corrente postale, dagli investimenti fi nanziari a breve, dalle giacenze di cassa e banca in loco per progetti in valuta estera.Rispetto al 31 dicembre 2006 (Euro 1.760.156), la voce ha registrato un signifi cativo incremento, pari a Euro 937.600, ammontando a Euro 2.697.756, dovuto all’incasso nel corso degli ultimi 2 mesi dell’esercizio delle tranche iniziali sui progetti in avvio fi nanziati dall’Unione Europea.

Il saldo Cassa si compone come segue:

Descrizione Valore

Cassa contanti 7.445

Cassa valute 1.754

TOTALE CASSE 9.199

La Cassa valuta è costituita dall’insieme di varie valute estere in deposito, e fi ne anno risulta composta quasi esclusivamente da Dollari USA.

Il saldo Banche si compone come segue:

Descrizione Valore

B. Etica c/c102164 90.812

B. Etica c/c 512630 12.646

Totale Banca Etica 103.458

B.P.M. c/c 8183 525.888

B.P.M. c/c 9075 9.281

Carte di credito prepagate 2.040

Totale B.P.M. 537.209

Banca Intermobiliare c/c 291-3 41.920

Totale Banca Intermobiliare 41.920

B.Intesa c/c 97491/15 251.153

Totale Banca Intesa 251.153

C/c post.14268205 49.210

C/c post.6549660 3.087

Libretto postale 128

Totale c/c postali 52.425

TOTALE BANCHE 986.164

Descrizione Valore

Bolivia 40.706

Camerun 168.015

Ecuador 54.258

Nicaragua 215.898

Senegal 88.337

Tanzania 184.949

Ciad 234.071

Rep. Dominicana 3.409

Argentina 11.034

Burkina Faso 23.101

Attività Italia -82.832

Totale 940.945

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Nelle giacenze di cassa e banca sopra riportate sono comprese le disponibilità monetarie a fi ne anno 2007 nei Paesi d’intervento sia liquide in cassa, che nelle va-rie banche. Trattasi dei trasferimenti di denaro effettuati da ACRA Sede ai Coordinamenti ACRA Estero, che sviluppano i Progetti in loco e che risultano convertiti in euro al cambio di fi ne anno.Tali somme trasferite sono di fatto acconti che la sede invia ai gestori dei progetti, destinati ad essere interamente spesi per acquisire i beni, i servizi e le prestazioni previste dai Progetti stessi. In pratica, trat-tasi di transazioni numerarie assimilabili ad giacenze in moneta estera per spese non ancora effettuate (vedi allegato n.1).Sebbene le giacenze di cassa e banca complessive di ogni paese abbiamo sempre saldo positivo, è possibile che la situazione contabile di alcuni progetti mostri sal-di negativi, dovuti a sfasamenti temporali tra l’ammon-tare dei trasferimenti effettuati dalla sede e le spese sostenute in loco, in quanto nella maggioranza dei casi i progetti non hanno conti correnti bancari dedicati e quindi sono possibili i ‘prestiti’ tra progetti che risulta-no gestiti con gli stessi conti correnti bancari.Il saldo negativo relativo alle attività in Italia (Euro -82.832) è relativo a crediti e debiti nei confronti di partner di progetti di Educazione allo Sviluppo in Italia ed Europa, per attività di svolgere o già svolte, che

verranno liquidati non appena ACRA riceverà l’eroga-zione del saldo atteso da parte degli enti fi nanziatori (principalmente Ministero degli Affari Esteri).

Crediti

Il saldo al 31 dicembre 2007 ammontante a Euro 19.677.549, risulta superiore di Euro 3.650.273 rispet-to al saldo riclassifi cato dell’anno precedente, pari a Euro 16.027.276 , a causa di due effetti principali: la stipula di nuovi e maggiori contratti per progetti fi nan-ziati dall’Unione Europea e il signifi cativo incremento nelle quote che ACRA si è impegnata a raccogliere a fronte di progetti in corso, in avvio, o recentemente conclusi.Per quanto riguarda questo ultimo aspetto va rilevato che l’aumento nelle quote ACRA da raccogliere, lega-to all’aumento nel volume dei progetti gestiti e cofi -nanziati dall’Unione Europea, accoglie anche l’apporto monetario ai progetti previsto a carico dei partner locali di ACRA, per i quali sono in corso di formalizza-zione i relativi contratti. Fino al 2006 tali importi veni-vano presentati all’interno dei conti d’ordine, mentre a partire da questo bilancio sono stati spostati in questa voce in quanto la responsabilità fi nale della raccolta nei confronti dell’ente fi nanziatore ricade comunque sull’associazione.

Descrizione Valore

Sovvenzioni MAE per progetti all’estero 4.559.919

Sovvenzioni MAE per progetti in Italia 461.996

Sovvenzioni UE per progetti all’estero 8.666.260

Sovvenzioni UE per progetti in Italia 0

Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG 55.683

Sovvenzioni altri fi nanziatori per progetti all’estero 886.115

Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all’estero 162.914

Sovvenzioni per progetti fi nanziati all’estero 0

Totale crediti per sovvenzioni da enti fi nanziatori 14.792.886

Quote ACRA da raccogliere 3.835.631

Quote controparti da ricevere 856.833

Totale crediti 19.485.350

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Da rilevare che il signifi cativo impegno di ACRA a raccogliere quote monetarie per la completa realizzazione dei progetti, ammontante ad Euro 3.835.631 al 31 dicembre 2007, ha portato alla stipula di accordi e contratti con enti sovventori, fondazioni, associazioni, ecc, che si sono impegnare ad apportare Euro 2.027.092, pari al 53% del totale, riducendo l’impegno residuo di ACRA ad Euro 1.808.538.La movimentazione nel corso dell’anno dei crediti verso enti fi nanziatori, delle quote ACRA da raccogliere e delle quote delle controparti da ricevere è dettagliatamente presentata per ogni progetto negli allegati 2 e 3.Il totale dei crediti verso clienti e diversi è pari a Euro 192.200, in contrazione di Euro 7.175 rispetto al 2006 quando ammontava a Euro 199.375. Il saldo dei crediti diversi si compone come segue:

Descrizione Valore

Crediti verso clienti 13.156

Crediti diversi 189.563

Fondo svalutazione crediti -10.519

Totale crediti 192.200

Giacenza magazzino

La giacenza di magazzino, costituita da oltre 10.000 CD di fi abe realizzate per promuovere la raccolta per i progetti, oltre che da 400 libri sul tema dell’Acqua e oltre 500 libri di fi abe “Il lama e la giraffa” ammonta ad un valore di Euro 14.449, in aumento rispetto al 2006 di Euro 4.002 per la realizzazione dei libri sull’acqua nel dicembre 2007. Immobilizzazioni materiali

Il valore delle Immobilizzazioni materiali si incrementa per l’acquisto di una auto da parte del coordinamento del Senegal. La movimentazione delle immobilizzazioni materiali è composta come segue:

Le principali voci che costituiscono il saldo sono rappresentate da crediti vantati nei confronti di partner di progetto per progetti non gestiti direttamente da ACRA, crediti verso ARCI per la gestione del Servizio Civile e crediti verso l’Erario per il 5 x 1000 relativo ai redditi 2005 (dichiarazioni 2006) per Euro 46.984.

Immobilizzazioni immateriali

La voce ‘software’ diminuisce per la quota di ammortamento dell’esercizio, mentre le immobilizzazioni in corso, relative ad investimenti in oneri di direct marketing legati ad una attività di fund-raising volta all’acquisizione di donatori, verranno ammortizzate a partire dal 2008.L’attività, svolta con l’ausilio di consulenti esterni di settore e fi nanziariamente supportata per un quinquennio da Banca Etica, è stata avviata a fi ne 2006 e ha una durata prevista di 5 anni, in linea con la durata del fi nanziamento dedicato e del business plan redatto.

Categoria Costo storico 31/12/06

Incrementi 2007 Costo storico 31/12/07

Fondo Ammortamen-to 31/12/07

Valore residuo 31/12/07

Immobili 97.049 - 97.049 -9.975 87.074

Attrez. Varie 10.052 5.760 15.812 -10.628 5.184

Macchine uffi cio 19.443 3.215 22.658 -19.359 3.299

Mobili ed arredi 17.900 1.320 19.220 -18.066 1.154

Centro elaboraz.dati 70.687 - 70.687 -69.107 1.580

Automezzi - 37.960 37.960 -21.919 16.041

Totale 215.131 48.255 263.386 149.054 114.332

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Immobilizzazioni fi nanziarie

PartecipazioniIl saldo delle Partecipazioni si compone come segue:

Descrizione Valore

Banca Etica 1.033

Cooper. Nazca 10.432

Etimos 2.582

Totale 14.047

Il valore delle quote delle partecipazioni iscritto nel bilancio 2007 al costo, si è ridotto di Euro 500 rispetto al 2006, a causa dell’uscita di ACRA dal Consorzio CONGES nel corso dell’esercizio. Non vi sono perdite permanenti di valore da considerare.ACRA detiene il 60 % della Cooperativa Nazca, sulla quale non esercita alcun tipo di controllo, detenendo un solo voto.

Fondo Nextra Euro Monetario

L’Associazione nel passato, ha immobilizzato il proprio patrimonio a titolo d’investimento duraturo nel Fondo Nextra Euro Monetario. Il valore iscritto al 31 dicembre

Descrizione Valori

Depositi Cauzionale affi tti 4.751

Dep. ENEL-TELECOM 1.428

Tot. depositi cauzionali 6.180

Il suo ammontare è rimasto invariato rispetto a quello al 31 dicembre 2006.

Ratei e risconti attivi

I ratei e risconti attivi al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 33.812 e sono costituiti da donazioni e altri ricavi di competenza dell’esercizio, ma che hanno avuto manifestazione fi nanziaria nel corso dei primi mesi del 2008.

Categoria Valore residuo 31/12/06

Incrementi 2007 Ammortamento 2007 Valore residuo 31/12/07

Software 2.071 -1.035 1.036

Spese di pubblicità e marketing 10.449 4.920 - 15.369

Totale 12.520 4.920 -1.035 16.405

2007, cresciuto di Euro 29.263 rispetto al 2006 per effetto del lascito testamentario della ex-Presidente di ACRA Maria Gatti del febbraio 2007, risulta essere inferiore all’attuale valore di mercato.

Depositi cauzionali

Il saldo dei Depositi Cauzionali si compone come segue:

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PASSIVITA’

Debiti

I debiti ammontano al 31 dicembre 2007 Euro 255.586, in aumento di Euro 77.115 rispetto all’esercizio precedente (Euro 178.471) a causa dell’erogazione nell’aprile 2007 di un mutuo chirografario concesso da Banca Etica a fronte di un progetto di direct marketing fi nalizzato all’acquisizione di nuovi donatori (importo Euro 50.000, durata anni 5 oltre 12 mesi di pre-ammortamento, tasso Eur 3m + 2.5%) e ai debiti sorti nei confronti dei ragazzi aderenti al progetto di Servizio Civile (Euro 39.283).L’associazione risulta affi data nei confronti del sistema bancario per complessivi Euro 600.000, cui nel corso dell’anno non ha mai fatto utilizzo. Fruisce inoltre di fi deiussioni ricevute a garanzia della completa e corretta realizzazione dei progetti per gli enti sovventori per complessivi Euro 329.318.I debiti sono costituiti da debiti verso fornitori (Euro 49.133) per beni e servizi acquistati in Italia per la realizzazione dei progetti sia in Italia che all’estero, nonché per le spese generali e di struttura; da debiti verso l’Erario ed enti previdenziali (Euro 12.213), prevalentemente costituiti dalle ritenute sugli stipendi dei lavoratori del mese di dicembre; da debiti verso collaboratori (Euro 4.822) e da debiti diversi (Euro 139.419), verso associazioni, partner di progetto e ragazzi aderenti al progetto di Servizio Civile.

Fondi realizzazione progetti

Tale voce accoglie tutto l’impegno di spesa che ACRA ha a fronte di contratti sottoscritti con enti fi nanziatori per la completa realizzazione dei progetti approvati, nella misura contrattualmente prevista, al netto delle attività già realizzate.Il saldo al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 22.238.507 e, confrontato con il saldo riclassifi cato al 31 dicembre 2006 pari a Euro 17.710.021, mostra un incremento di Euro 4.528.486, dovuto ai nuovi progetti fi nanziati dall’Unione Europea approvati nel corso del 2007 per Euro 10.632.166, che hanno più che compensato la contrazione della voce legata alle risorse impegnate nella realizzazione dei progetti nel

corso dell’esercizio (Euro 5.757.448).La movimentazione dei fondi realizzazione progetti è dettagliatamente presentata per ogni progetto nell’allegato 4.

Trattamento di fi ne rapporto

Il trattamento di fi ne rapporto ammontante a Euro 991 è costituito dall’accantonamento dell’esercizio a fronte dell’unico dipendente in essere, dopo la liquidazione nel corso dell’anno del TFR maturato dal precedente dipendente cessato nel giugno 2007.

Fondo imprevisti

Il fondo imprevisti ammonta a Euro 29.803, in aumento di Euro 4.209 rispetto al 2006 per effetto dell’accantonamento dell’esercizio a fi ni prudenziali. Il fondo non è stato utilizzato nel corso dell’esercizio.

Ratei e risconti passivi

I ratei e risconti passivi al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 689 e sono costituiti dal rateo relativo agli interessi passivi maturati sul fi nanziamento di Banca Etica fi no a fi ne 2007, addebitati all’associazione nel corso dei primi mesi del 2008.

Patrimonio netto

Il Fondo Dotazione Organismo ammonta a Euro 23.013 si è incrementato dell’avanzo di gestione dell’esercizio 2006, ammontante a Euro 761.Il Fondo Integrazione Immobili è pari a Euro 40.520 ed è rimasto invariato dall’anno precedente.La Riserva Integrazione Progetti ammonta a Euro 85.009 e si è incrementata nel corso dell’anno dello stanziamento di Euro 4.209.Nel febbraio 2007 è mancata la Presidente di ACRA Maria Gatti, che ha disposto testuariamente un lascito a favore dell’associazione, che il Consiglio Direttivo ha deliberato di destinare a Patrimonio Netto. Di conseguenza è stato costituito il Fondo Lascito Gatti, che vale Euro 30.174.L’avanzo di gestione che emerge dai dati del bilancio al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 44.745.

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CONTI D’ORDINE

Impegni per progetti con contratti già sottoscritti

Vengono classifi cati in questa voce gli impegni che ACRA e i partner di progetto si sono contrattualmen-te assunti, anche nei confronti degli enti fi nanziatori, ad apportare beni e servizi in natura, per gli importi contrattualmente previsti e non ancora evasi.

In particolare si tratta:

- di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che ACRA deve apportare per Euro 1.355.051,

- di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che i partner di progetto devono apportare per Euro 5.235.793.

Impegni per fi deiussioni

Sono ancora in essere gli impegni che l’Associazione aveva assunto in favore del MAE per quanto riguarda la chiusura del progetto 1137/G230/ACRA/BOLIVIA con l’Assicurazione UNIPOL per Euro 164.203, e gli impegni garantiti da Banca Intesa e BPM a favore di Regione Lombardia e Università di Milano, per Euro 165.115, per quanto riguarda la corretta e completa realizzazione dei progetti fi nanziati.

CONTO ECONOMICO

RICAVI

Proventi da enti istituzionali per progetti

I proventi per progetti accolgono gli importi maturati a favore degli enti fi nanziatori calcolati sulla base della percentuale di incidenza del loro contributo sul totale costo del progetto, applicata ai costi di progetto sostenuti nell’esercizio.

Questo criterio ha come premessa fondamentale l’intera copertura fi nanziaria dei progetti sottoscritti, di cui la maggior parte a carico dell’ente fi nanziatore e il residuo a carico dell’associazione stessa e di eventuali partner di progetto.

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Il saldo al 31 dicembre 2007 di Euro 103.489 è in incremento rispetto a quello al 31 dicembre 2006, pari a Euro 65.063, in linea con i maggiori costi sostenuti dai coordinamenti stessi.

Proventi diversi

I proventi diversi sono le quote che permettono all’Associazione di poter svolgere la propria attività istituzionale di gestione e coordinamento del personale espatriato e delle spese per la realizzazione dei progetti fi nanziati, oltre che di comunicazione, raccolta fondi, formazione ed advocacy.

Tali proventi sono costituiti dalle quote sociali che i soci annualmente versano, dai contributi e dalle donazioni ricevute per poter realizzare le varie iniziative, dalle quote organizzative che i vari Enti riconoscono all’Associazione per le attività amministrative e di coordinamento sui progetti, dai proventi fi nanziari, dai ricavi straordinari legati al 5x1000, da eventuali recuperi e sopravvenienze attive.

Il saldo al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 643.608, in aumento di Euro 59.745 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006 di Euro 583.862.

La crescita è spiegata dagli effetti contrapporti di: un ricavo straordinario legato al 5 x 1000 sui redditi 2005, pari a Euro 46.984; un incremento delle quote organizzative maturate sulle attività progettuali realizzate, pari a Euro 31.116; un incremento nel valore delle rimanenze di magazzino, pari a Euro 7.346; e una contrazione delle sopravvenienze attive, per Euro 27.757.

In particolare gli interessi e le sopravvenienze ammontano al 31 dicembre 2007 a Euro 64.040 e sono costituite dagli interessi fi nanziari realizzati su investimenti di liquidità e da recuperi di costi di struttura e generali imputati negli anni precedenti, mediante rendicontazione di progetti agli enti fi nanziatori.

Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2007 è presentato nell’allegato 5.

I Proventi da enti istituzionali per progetti al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 4.713.619, in crescita di Euro 151.698 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006 ammontante a Euro 4.561.921. La variazione è il frutto di più effetti che si compensano a vicenda, tra i quali vanno segnalati: l’incremento di Euro 344.870 (+32%) di proventi su progetti fi nanziati dal Ministero degli Affari Esteri, l’incremento di Euro 921.956 (+68%) di proventi su progetti fi nanziati dall’Unione Europea, la drastica riduzione di Euro 178.718 (-93%) di proventi su progetti in consorzio con altre ONG e di Euro 701.542 (-75%) di proventi su progetti fi nanziati all’estero, legati alla chiusura del progetto Esteli in Nicaragua.

Raccolta da privati per progetti

Questa voce accoglie la quantifi cazione dei proventi pervenuti all’Associazione da parte di privati individui, gruppi di appoggio, associazioni e fondazioni per la realizzazione dei progetti cofi nanziati da parte dei vari Enti.

Il sensibile incremento nella raccolta dal 2006 (Euro 743.315) al 31 dicembre 2007 (Euro 1.033.830) è ascrivibile al forte impegno di ACRA nei progetti socio-sanitari nel distretto di Goundi in Ciad, a fronte dei quali è stato inaugurato l’Ospedale Policlinico di N’Djamena nell’ottobre 2007, e alla raccolta sui progetti legati al tema dell’acqua (in Tanzania, Senegal, Nicaragua, ed Ecuador).

Proventi da campagne

Questa voce accoglie la raccolta effettuata nel corso dell’anno, pari a Euro 30.471, a fronte delle 3 campagne lanciate nel 2007 da ACRA a favore dell’acqua (Qualcuno non se la beve), della sovranità alimentare e dell’istruzione in Ciad (Adotta una scuola rurale!).

Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento

Sono stati inseriti i saldi dei proventi generatasi in loco in seguito a raccolta non fi nalizzata a singoli progetti, affi tto locali, prestazioni di servizi offerte a terzi da parte dei coordinamenti di Senegal, Ciad, Nicaragua e Bolivia, per coprire i costi sostenuti dal coordinamento e non ascrivibili a progetti.

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COSTI

Costi per realizzazione progetti

Gli oneri per progetti cofi nanziati sia in Italia che all’estero rappresentano le spese effettive che vengono sostenute in Italia e all’estero durante l’anno per la realizzazione dei progetti e che sono eleggibili ai fi ni della rendicontazione agli enti fi nanziatori.

Gli oneri per realizzazione progetti al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 5.747.448, in espansione di Euro 442.212 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006, pari a Euro 5.305.236.

La variazione è il frutto di più effetti contrastanti, già analizzati all’interno dei proventi da enti istituzionali e da privati per progetti, tra i quali si segnalano: l’incremento di Euro 291.640 (+22%) di costi su progetti fi nanziati dal Ministero degli Affari Esteri, l’incremento di Euro 1.446.902 (+97%) di costi su progetti fi nanziati dall’Unione Europea, la drastica riduzione di Euro 178.718 (-93%) di costi su progetti in consorzio con altre ONG e di Euro 901.163 (-79%) di costi su progetti fi nanziati all’estero, legati alla chiusura del progetto Esteli in Nicaragua.

Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2007 è presentato nell’allegato 4, all’interno del prospetto di movimentazione dei fondi realizzazione progetti.

Costi per campagne

Questa voce accoglie le spese sostenute nel corso dell’anno, pari a Euro 30.471, a fronte delle 3 campagne lanciate nel 2007 da ACRA a favore dell’acqua (Qualcuno non se la beve), della sovranità alimentare e dell’istruzione in Ciad (Adotta una scuola rurale!). Si tratta in particolare di costi di personale, di comunicazione, di partecipazione ad eventi e di realizzazione di mostre, sostenuti in grande parte in Italia e residualmente in loco.

Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento

Tale voce è stata presentata in modo distinto dalle

attività progettuali per la prima volta con il presente bilancio, per renderla coerente con la presentazione delle voci dei relativi proventi.

Il saldo al 31 dicembre 2007 di Euro 95.451 è in crescita rispetto a quello al 31 dicembre 2006, pari a Euro 65.063, ed accoglie costi generali e di struttura, oltre che eventuali perdite su micro-progetti fi nanziati in loco per i coordinamento di Bolivia, Camerun, Nicaragua, Senegal, Tanzania e Ciad.

Oneri diversi

Sono gli oneri che l’Associazione sostiene per poter svolgere la propria attività e sono costituiti dagli stipendi che riconosce ai lavoratori, a spese di rappresentanza per viaggi, alle spese di comunicazione e raccolta fondi, alle spese generali di struttura (affi tto, utenze sede, ecc.), agli ammortamenti dei cespiti di sede, agli oneri fi nanziari, a eccedenze di spese su programmi e sopravvenienze passive.

Il saldo al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 606.901, in crescita di Euro 23.800 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006 di Euro 583.101, essenzialmente legata allo sviluppo delle spese generali di sede (+Euro 26.432) per affi tto sede, formazione del personale, manutenzione di server e consulenti informatici.

Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2007 è presentato nell’allegato 6.

Utile (perdita) d’esercizio

È costituito dalla differenza tra i proventi e gli oneri: l’anno 2007 si chiude con un avanzo di gestione di Euro 44.745, che si propone all’Assemblea di destinare al “Fondo dotazione organismo”.

Altre informazioni

L’Associazione ha redatto il documento programmatico sulla sicurezza ai sensi del DL. GS. 196/2003. Il Presidente Angelo Locatelli

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007

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MODULO DI FEEDBACK

Al fi ne di ottenere indicazioni e suggerimenti utili per la prossima edizione di bilancio sociale, vi preghiamo di compilare il seguente questionario e di farlo pervenire a: ACRA, via Breda 54 - 20126 Milano, oppure via fax al n° 02-2552270, oppure via e-mail a [email protected]. Il questionario è anche compilabile on-line dal sito www.acra.it.

Gruppo di appartenenza:

Socio Lavoratore Media Finanziatore

Volontario Benefi ciario Partner di progetto .......................

1. Qual è il suo giudizio complessivo sul bilancio sociale 2007 di ACRA?

molto positivo positivo suffi ciente scarso

2. Il bilancio sociale le ha fatto scoprire qualcosa dell’associazione che prima non conosceva?

no si

note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3. Per migliorare il bilancio sociale di ACRA suggerirebbe di:

coinvolgere maggiormente gli “stakeholder” nella redazione accrescere le informazioni qualitative sulle attività realizzate accrescere le informazioni quantitative semplifi care e aumentare la leggibilità ampliare una o più sezioni:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . altro:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . altro:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

4. Cosa vorrebbe sapere in più, meglio, diverso?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5. Ulteriori osservazioni sul bilancio sociale:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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ACRA ItaliaVia E. Breda 5420126 MilanoTel. +39 02 27000291Fax +39 02 2552270Web: www.acra.itE-mail: [email protected]

ACRA NicaraguaCalle Carmen Casa No.523,Reparto S. Juan, de la UNIVAL 1/2 Cuadra al SurAPDO. 1545, Correo Central JN, ManaguaTel. +505 277 4888Fax +505 277 4676E-mail: [email protected]: Gianantonio Ricci E-mail: [email protected]

ACRA EcuadorCalle Alemania 616 y Mariana de JesúsQuitoFax/Tel. +593 2 2529692 / +593 2 2546023 E-mail: [email protected]: Sara Caria E-mail: [email protected]

ACRA BoliviaPasaje Subteniente Aramayo 1008Esquina Jaimes FreireC.P. 10424 Sopocachi - La PazTel./Fax +591 2 2410708E-mail: [email protected]: Carlo KrusichE-mail: [email protected]

ACRA Burkina FasoOuagadougouTel. +226 5045 2699DiapagaTel. +226 4079 1062Referente: Rocco Troisi E-mail: [email protected]

ACRA CamerunBP 115 MarouaTel. +237 229 18 71E-mail: [email protected]: Terenzio Dell’OrtoE-mail: [email protected]

ACRA CiadBP 1099 - N’DjamenaTel. +235 2 519 223Fax +235 2 518 458E-mail: [email protected]: Matteo Cantoro E-mail: [email protected]

ACRA SenegalVilla n. 10011Quartier Sacre Coeur III - DakarTel. +221 33 827 6413Fax +221 867 1910Referente: Aissatou N’DiayeE-mail: [email protected] cio di Ziguinchor:41, HLM Boudody Tel. +221 33 991 3526Referente: Mario MilanesiE-mail: [email protected]

ACRA Tanzaniac/o Nazareth CenterP.O. BOX 807 - Njombe - Iringa RegionTel: + 255 753 168 065 + 255 782 776 7952E-mail: [email protected]: Emilio TodeschiniE-mail: [email protected]

ACRA ZanzibarPO Box 3067, Shangani - Stone Town - ZanzibarTel. +225 787 21 89 95Referente: Piera FrecceroE-mail: [email protected]

Sedi ACRA in Italia e nel mondo

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bilancio sociale 2007

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bilancio sociale 2007

Conto corrente postale: CCP n° 14268205

Conto corrente bancario: Banca Prossima - IBAN: IT49 V033 5901 6001 0000 0001 475

Conto corrente bancario: Banca Popolare di Milano - IBAN: IT78 S055 8417 0600 0000 0081 83

Carta di credito: sul sito www.acra.it

Deducibilità fi scale delle donazioni

Il vostro contributo ad ACRA è fi scalmente deducibile; non è richiesta nessuna particolare modalità per effettuare il versamento, ma è necessario conservare la ricevuta dei versamenti ai fi ni fi scali.

L’articolo 14 del Decreto Legge 35/2005 (decreto legge sulla competitività) ha modifi cato le regole per usufruire dei benefi ci fi scali a fronte di liberalità in denaro o in natura erogate da persone fi siche e da enti soggetti all’imposta sulle società a favore di ONLUS. In particolare sono deducibili dal reddito fi no al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di euro 70.000 all’anno.

Anche nel 2008 è possibile sostenere i progetti di ACRA devolvendole il 5 per mille delle tasse. Lo stesso speriamo che sia confermato anche per gli anni futuri.

A tale fi ne è necessario fi rmare nel riquadro dedicato alle Onlus e scrivendo sotto la fi rma del contribuente il codice fi scale di ACRA: 97020740151.

I modelli di dichiarazione utilizzabili sono:

- Modello integrativo CUD dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente. Il modello va richiesto al proprio datore di lavoro o ente pensionistico.- Modello 730/1-bis dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente.- Modello Unico dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente.

Ricordiamo che la devoluzione del 5 X 1000 alle Onlus non costituisce un costo per chi effettua la dichiarazione dei redditi, ma rappresenta una piccola parte della destinazione delle imposte.

Come sostenere ACRA

5 x 1.000 a favore di ACRA

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ACRA ringrazia tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari e i sostenitori dei progetti, delle campagne e delle attività che, anche nel 2007, le hanno permesso di proseguire l’azione iniziata 40 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo.

Si ringraziano in particolare: Unione Europea, FAO, UNICEF, Fondo Mondiale per l’Ambiente (FEM), Ministero Aff ari Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Uffi cio Nazionale Servizio Civile, Regione Lombardia, Regione Friuli-Venezia-Giulia, Provincia di Milano, Provincia di Biella, Provincia di Trento, Comune di Milano, AATO Laguna di Venezia, ATO Provincia di Milano, ASL Pescara, Organizzazione Mondiale del Turismo, IFAD, Cooperazione Francese, CILSS (Comité Inter Etat de Lutte à la secheresse au Sahel), Fonds Français pour l’Environnement Mondial, Plan National de Cambios Climaticos de la Bolivia, Ministero dell’Agricoltura e dell’Idraulica del Senegal, Fundacion Pro Salud Reproductiva, Fondazione CARIPLO, Fondazione I. Monzino, Fondazione R. Grandi, Fondazione Mediafriends ONLUS, Fondazione Rumi, Fondazione Vela, Fondation Assistance Internationale (Svizzera), P.I.M.E., Anlaids, Programma Allianzas UICN/NORAD, Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia), Itsos Albe Steiner (Milano), Sana Logone, Associazione Amici di Goundi di Milano, Associazione Ticinese “Insieme si può”, Tavola Valdese, AGEFIL Srl - ALCATEL SpA - ALSI SpA - Banca Popolare di Milano SpA - BRACCO - Casa editrice EMI - Etatec - FIBA - GUNA S.p.A. - Istituto Geografi co De Agostini - Libraccio SpA - MEDIASET - MELPART SpA - Osteria Maga Furla - Osteria Picafl or - Treeboo - VEGA SpA - Misereor, TASM SpA, Gruppo di sostegno Cellule Compagne, Centro Poggeschi di Bologna, Gruppo di sostegno Castel del Piano (GR), Pro loco di Barzana (BG), C. Imbert, il Gruppo di allestimento e spedizione container e tutti i professionisti e consulenti che hanno off erto gratuitamente i loro servizi.

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DENTRO LE STRADE DEL VILLAGGIO GLOBALE

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Bilancio Sociale2007

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