Acqua è tutto

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SISTEMI PER LA RACCOLTA DI ACQUA PIOVANA NEI VILLAGGI DELLE WOREDA DI KONSO-KARAT E WONDOGENET, ETIOPIA

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"Acqua è tutto" (Water is everything) is a book we made for a water project in the villages of Konso and Wondogenet, Etiopia. The project is a partnership between Italian Development Cooperation, CISS and Progetto Continenti.

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SISTEMI PER LA RACCOLTA DI ACQUA PIOVANA NEI VILLAGGI DELLE WOREDA DI KONSO-KARAT E WONDOGENET, ETIOPIA

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REALIZZAZIONE DI SISTEMI PER LA RACCOLTA DI ACQUA PIOVANA NEI VILLAGGI DELLE WOREDA DI KONSO-KARAT E WONDOGENET + FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLE COMUNITÀ COINVOLTE

* SOUTHERN NATIONS NATIONALITIES PEOPLE REGION / ETIOPIA

PROGETTO PER LA MITIGAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI SICCITÀ NELLA REGIONE SNNPR*

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IL PROGETTO 6

COSA ABBIAMO FATTO 20

QUANDO L’ACQUA NON C’È 30

QUANDO L’ACQUA C’È 40

IL GRUPPO DI LAVORO 52

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IL MONDO

DELL’ACQUA

BALLARECHE FA

È IL RITMO

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IL PROGETTO

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IL PROGETTO È IL FRUTTO DI UN’OPERA CONGIUNTA: sostenuto dalla Coope-razione Italiana allo Sviluppo, coor-dinato e realizzato da Cooperazione Internazionale Sud Sud (CISS) e da Progetto Continenti.

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CON QUESTO PROGETTO ABBIAMO RIDOTTO la vulnerabilità delle popolazioni rurali del sud Etiopia ai fenomeni ricorrenti di siccità, in particolare abbiamo risposto ai bisogni ri-scontrati tra le comunità rurali dei villaggi delle Woreda di Konso-Karat e Wondogenet, dove il diritto all’accesso a fonti di acqua sicure non era garantito.

CON LE OPERE REALIZZATE ABBIAMO AUMENTATO le capacità di accesso alle risorse idriche nei villaggi più marginali dei due distretti, introducendo sistemi di raccolta di acqua pio-vana in territori che sono particolarmente vulnerabili all’alternarsi di periodi di prolunga-ta siccità con altri caratterizzati da eventi atmosferici estremamente violenti.

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KONSO-KARAT

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WONDOGENET

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Promotore / DonatoreMinistero degli Affari Esteri

Data di inizio / fine progetto 1° Giugno 2012 / 31 Maggio 2013

Esecutori / CoordinatoriCooperazione Internazionale Sud Sud CISSProgetto Continenti

Enti finanziatoriAMAP spa (Palermo) + Master in Edu-cazione alla Pace - Università Roma Tre

Codice progetto: Aid 9383 II Phase IEE/2012/CISS-PC Il progetto è stato concluso realizzando tutti gli interventi previsti e firmando la cessione delle strutture al governo.

REALIZZAZIONE

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ACQUA PORTATA NELLE SCUOLECostruzione di sistemi di raccolta di acqua piovana in pietra e cemento armato della ca-pacità di 30 metri cubi l'uno per un totale di 16 scuole e 480.000 litri di acqua.

ACQUA PORTATA NEI PRESIDI SANITARIPosa in opera di sistemi di raccolta di acqua piovana in cisterne della capacità di 5 metri cubi l'una per un totale di 30 presidi e 150.000 litri di acqua (con un aumento di 90.000 litri ri-spetto al progetto iniziale).

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Numero totale delle persone che han-no ricevuto interventi di formazione267 di cui 87 donne

Comitati Wash 93 persone di cui 24 donne

Protezione ambientale20 persone di cui 12 donne

Igiene e sanità45 infermieri di cui 29 donne

Personale governativo 58 persone di cui 21 donne

Insegnanti 51 persone di cui 7 donne

FORMAZIONE

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Tutte le fasi della realizzazione del pro-getto hanno visto una forte partecipa-zione delle comunità interessate.

Il loro diretto coinvolgimento è stato fondamentale per superare le difficoltà logistiche che abbiamo incontrato in molti siti.

Sia a Konso che a Wondogenet le parti-colari caratteristiche del territorio spes-so presentavano strade inaccessibili, pendenze impossibili da affrontare con i normali mezzi da trasporto, impossi-bilità di usare attrezzature meccaniche, necessità di trasportare manualmente o a dorso d’asino grosse quantità di ma-teriali.

A tutti loro va il nostro ringraziamento.

PARTECIPAZIONE

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COSA ABBIAMO FATTO

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PER LE SCUOLE abbiamo costruito impianti di accumulo di acqua pio-vana in pietra e cemento per rispondere al fabbisogno di una po-polazione studentesca in forte crescita demografica e contribuire a prevenire fenomeni di dispersione scolastica.

In totale abbiamo servito sedici complessi scolastici localizzati nei due distretti. Dopo il nostro intervento, oltre 12.000 studenti, appar-tenenti sia a scuole primarie che secondarie, hanno migliorato le proprie condizioni di vita e di studio.

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PER LA COMUNITÀ abbiamo rafforzato la capacità delle comunità lo-cali di auto-gestione degli impianti installati e la loro sensibilità verso i temi della gestione sostenibile delle risorse naturali e della cura dell’igiene e salute.

Abbiamo creato un Comitato WASH in ciascuna delle scuole oggetto di intervento. Il loro ruolo, attraverso il lavoro dei Comitati per l’Igiene e la Gestione delle Risorse Idriche, è quello di aumentare la consa-pevolezza degli operatori locali sull’importanza della conservazione, recupero e riutilizzo della risorsa acqua a beneficio della comunità.

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PER I PRESIDI SANITARI abbiamo installato sistemi di raccolta di acqua piovana realizzati in plastica in trenta presidi sanitari dei due distretti, per innalzare la qualità dei servizi offerti e per migliorare le condizioni igienico-sanitarie dei pazienti ospitati presso tali strutture.

Adesso circa 1.000 pazienti – soprattutto donne, bambini e neonati – per ogni centro possono godere del miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie, anche grazie alla contestuale formazione degli operatori sanitari in materia.

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PER L’AMBIENTE. In ogni presidio abbiamo creato anche dei Club Am-bientali che sono impegnati nella cura di orti nelle scuole.

Il loro lavoro contribuisce a contrastare l’erosione dei suoli e a favo-rire la produzione agro-forestale. Per questo una parte delle risorse idriche aggiuntive raccolte viene destinata all’irrigazione dei terreni circostanti gli edifici scolastici.

I Club sono inoltre impegnati in campagne di educazione ambientale in grado di raggiungere e sensibilizzare oltre 16.000 persone in tutti i distretti interessati.

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QUANDO L’ACQUA NON C’È

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QUANDO L'ACQUA E L'IGIENE SCARSEGGIANO. Bambini e neonati sono le vittime più indifese delle infezioni veicolate dall'acqua impura e dalla scarsa igiene ambientale: il 16% della mortalità infantile globale è provocata dalla diarrea, una malattia che in Occidente è curata con tale facilità da essere ritenuta un semplice "incidente".

30.000 PERSONE muoiono ogni settimana per cause legate alla man-canza di acqua sicura; il 90% di essi sono bambini sotto i cinque anni. E sono ben 400 milioni i bambini in età scolare che, nel mondo, ogni anno si ammalano per colpa di parassiti intestinali, le cui con-seguenze possono persino arrecare ritardi nello sviluppo cognitivo.

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QUANDO L'ACQUA È LONTANA, le bambine sono costrette ad abban-donare la scuola per andare a raccoglierla, mentre le donne sono vincolate a una corvée quotidiana che diventa una vera e propria discriminazione di genere: in Africa la ricerca dell'acqua ricade per l'81% sulle spalle di donne e bambine.

LA CARENZA DI FONTI IDRICHE adeguate ha anche costi esorbitanti che debilitano le già fragili economie dei Paesi in via di sviluppo. È stato calcolato che, solo in Africa, le persone usano 40 miliardi di ore/anno per la ricerca di acqua: tempo che potrebbe essere usato per lavora-re, studiare o, semplicemente, stare con la propria famiglia.

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I NUMERI DELL’ACQUA NEL MONDO. 884 milioni di persone non hanno accesso ad acqua pulita / tra le persone senza accesso ad acqua pulita, 8 su 10 vivono in aree rurali / il fabbisogno minimo giornaliero di acqua pulita per bere, cucinare e lavarsi è pari a 20-50 litri per persona / nei Paesi in via di sviluppo ogni persona in media consuma 10 litri di acqua al giorno per bere, cucinare e lavarsi / in Europa ogni persona consuma in media 200 litri di acqua al giorno per bere, cucinare e lavarsi / in Nord America ogni persona consuma in media 400 litri di acqua al giorno per bere, cucinare e lavarsi / 2,6 miliardi di persone non hanno accesso ad adeguate misure igieniche / ogni anno 1,4 milioni di bambini, uno ogni 20 secondi, muoiono per la diarrea causata da acqua contaminata e dall’assenza di misure igieniche adeguate / la diarrea è la principale cau-sa di malattia e di morte e l’88% dei decessi per diarrea sono legati alla mancanza di servizi igienici e di acqua pulita per bere e lavarsi / ogni anno si perdono 443 milioni di giorni di scuola per malattie legate all’utilizzo di acqua contaminata.

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I NUMERI DELL’ACQUA IN AFRICA. Nell’Africa Subsahariana più del 40% della popolazio-ne non ha accesso ad acqua pulita / il 37% delle persone che nel mondo non hanno accesso ad acqua pulita vive in Africa Subsahariana / nell’Africa rurale in media ogni famiglia spende il 26% del proprio tempo per andare a prendere acqua, un compito che tocca quasi sempre alle donne / in media il peso dell’acqua che ogni donna africa-na trasporta ogni giorno è pari a 20 chili / al ritmo di progresso attuale, l’Obiettivo del Millennio che punta a dimezzare entro il 2015 il numero delle persone senza accesso ad adeguate misure igieniche nell’Africa Subsahariana sarà raggiunto solo tra 200 anni / negli ultimi 10 anni gli aiuti per la salute e la lotta all’Hiv/Aids nell’Africa Subsahariana sono cresciuti di quasi il 500%, mentre l’incremento di quelli destinati alle infrastrutture idriche e alle misure igieniche è stato pari soltanto al 79% / nell’Africa Subsahariana le cure per la diarrea assorbono il 12% del budget sanitario e ogni giorno più della metà dei posti letto ospedalieri sono occupati da pazienti affetti da malattie di origine fecale.

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QUANDO L’ACQUA C’È

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Una capillare diffusione di adeguati servizi sanitari potrebbe ridurre la mortalità del 37,5%.

Garantire l’accesso generalizzato a fonti d’acqua sicura e pulita potreb-be ridurre la mortalità del 21%.

Il semplice atto di potersi lavare re-golarmente le mani potrebbe ridurre la mortalità del 35%.

Font

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SALUTE. Nei Paesi in via di sviluppo l’accesso a fonti di acqua sicura e pulita è un formidabile catalizzatore per avviare una reazione a catena in grado di ridurre la mortalità e di eliminare un gran numero di malattie.

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CIBO E MIGLIORE ALIMENTAZIONE. Quando l’acqua sicura e pulita ar-riva in una comunità gli abitanti possono spesso sfruttare la nuova risorsa anche per avviare la coltivazione di orti adiacenti alla propria abitazione e per curare meglio gli animali domestici.

Questo garantisce più cibo e una migliore alimentazione per tutti i membri della famiglia e, a cascata, per l’intera comunità coinvolta.

È provato che comunità auto-sufficienti dal punto di vista alimentare sono meno vulnerabili in caso di siccità e carestie, meno colpite da conflitti e meno dipendenti da servizi o disservizi governativi.

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ECONOMIA E SVILUPPO. Ogni dollaro investito per garantire l’accesso a fonti di acqua pulita e sicura e per migliorare le condizioni igienico-sa-nitarie, a seconda delle condizioni locali, ha un ritorno compreso tra i quattro e i dodici dollari per l’economia della comunità coinvolta.

$1 + ACQUA = $4/12Garantire risorse idriche sicure e adeguate ha un costo sorprenden-temente basso e trasforma in meglio la vita delle comunità per molte generazioni a venire.

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LIBERTÀ E DIRITTI PER LE DONNE. Insieme ai bambini, le donne di ogni età sono le principali beneficiarie dei progetti che portano fonti di ac-qua sicura e pulita in una comunità. Non devono più camminare per ore alla ricerca di acqua potabile, sono meno soggette a malattie, sono più tutelate dai rischi di assalti e violenza sessuale.

Hanno più tempo per se stesse, per lo studio, per cercare migliori fonti di reddito o per prendersi cura della propria famiglia. Inoltre partecipare alle attività dei Comitati WASH e dei Club ambientali, spesso rappresenta per loro la prima occasione di ricoprire un ruolo di responsabilità all’interno della comunità.

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EDUCAZIONE E OPPORTUNITÀ. Le bambine non sono più obbligate a usare la maggior parte del tempo per aiutare la famiglia nella ricerca di acqua pulita. Ora hanno finalmente la possibilità di dedicarsi con più impegno alla scuola, per sviluppare i propri talenti e per inseguire sogni e aspirazioni.

Molte di loro porteranno a termine l’intero ciclo di studio e divente-ranno medici, infermiere, maestre, avvocati, imprenditrici. In futuro creeranno nuove opportunità per se stesse, per la propria famiglia e per l’intera comunità. Queste ragazze saranno il volano per uno svi-luppo in grado di portare migliori condizioni di vita per tutti.

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IL GRUPPO DI LAVORO

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La Cooperazione Italiana allo Sviluppo è l’organismo, coordinato dal Ministero degli Esteri, con cui l’Italia contribuisce agli sforzi internazionali volti ad alle-viare la povertà nel mondo e aiutare i Paesi in via di sviluppo a rafforzare le rispettive istituzioni.

Progetto Continenti è una Organizza-zione Non Governativa (ONG) di soli-darietà e Cooperazione Internazionale fondata nel 1989. È tra i fondatori di Banca Popolare Etica, fa parte dell’As-sociazione delle ONG Italiane e della struttura delle ONG europee.

CISS è un’associazione senza fini di lucro fondata a Palermo nel 1985; dal 1989 è riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri come Organismo Non Go-vernativo (ONG) idoneo a promuovere e realizzare progetti di cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo.

Via G. Marconi 2/A, 90141 PalermoTel. +39 091 62.62.694Fax +39 091 [email protected]

cissong.org

Via Antonino Pio 40, 00145 RomaTel. +39 06 59.60.03.19 / 54.22.44.51Fax: +39 06 [email protected]

progettocontinenti.org

Ministero degli Affari EsteriPiazzale della Farnesina 1, 00135 Roma Tel. +39 06 [email protected]

cooperazioneallosviluppo.esteri.it

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La Cooperazione Italiana allo Sviluppo nasce dall'esigenza di garantire il rispetto della di-gnità umana e assicurare la crescita economica di tutti i popoli.

La Cooperazione italiana si è sviluppata a partire dagli anni Cinquanta con interventi di assi-stenza messi in atto in paesi legati all'Italia da precedenti vincoli coloniali. Successivamente l'Italia ha avviato un'attività di cooperazione più sistematica intesa a contribuire agli sforzi internazionali volti ad alleviare la povertà nel mondo e aiutare i Paesi in via di sviluppo a raf-forzare le rispettive istituzioni.

Più di recente le nuove emergenze hanno conferito alla cooperazione un ruolo sempre più fondamentale nelle scelte di politica estera italiana, in armonia con gli interventi per il mante-nimento della pace e la gestione dei flussi migratori.

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LE PRIORITÀ DELLA COOPERAZIONE ITALIANA ALLO SVILUPPO:

condivisione dei principi di rispetto dei diritti umani, Stato di diritto e trasparenza ammini-strativa delle Istituzioni;coerenza tra le varie politiche connesse allo sviluppo: regole commerciali e piena apertura dei mercati a beneficio dei Paesi in Via di Sviluppo; sostenibilità del debito; flussi pubblici di aiuto; promozione degli investimenti diretti esteri;coordinamento tra soggetti donatori nazionali e multilaterali, per evitare scelte contraddit-torie nella allocazione delle risorse;complementarietà tra le attività di sostegno sanitario, di educazione e formazione delle risorse umane, di assistenza alimentare, di sviluppo rurale e delle Piccole e Medie Imprese (Pmi) e delle infrastrutture, di tutela del patrimonio culturale;collaborazione tra sistemi-paese tramite le Ong (cooperazione orizzontale), gli enti locali (cooperazione decentrata), le imprese (multinazionali e Pmi), le istituzioni universitarie (coo-perazione interuniversitaria), per trasferire know-how nei Pvs e per portare sul terreno risorse umane preziose ai fini della formazione in loco e della “good-governance”.

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IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE ITALIANA ALLO SVILUPPO IN ETIOPIA

Sono quattro, oggi, i settori prioritari di intervento della Cooperazione Italiana in Etiopia: salute, istruzione, sviluppo rurale, acqua. Tutte le iniziative sono state formulate in collaborazione con il Governo, nel quadro delle strategie di sviluppo nazionali, nell’ottica del perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e nel rispetto dei principi di Parigi/Accra. È stata inoltre affida-ta all’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba la gestione un’iniziativa di emergenza del valore di un milione di Euro, per la riduzione del rischio nei settori salute e acqua.

La Cooperazione Italiana in Etiopia contribuisce infine alla promozione di Corsi di formazione post-laurea (Specializzazioni e Master) organizzati da Atenei italiani ed aperti anche a studenti provenienti dai PVS, per cui provvede all’erogazione di una media di 10-15 borse di studio per anno. I percorsi di studio sostenuti riguardano prevalentemente ambiti connessi agli interventi di cooperazione: risorse idriche, scienze agrarie, specializzazioni in campo socio-sanitario, economico-finanziario, urbanistico e turistico.

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La missione del CISS è intervenire sulle tematiche dello sviluppo, a favore delle fasce di po-polazione più emarginate, nel Sud Italia come nei paesi del Sud del Mondo.

CISS promuove, sostiene e favorisce i valori di una cultura della solidarietà: difende i diritti umani fondamentali delle persone lottando contro le politiche neo-liberiste che rafforzano le distanze tra Nord e Sud; favorisce relazioni e scambi tra gruppi e organizzazioni del Sud e del Nord del mondo; contribuisce allo sviluppo e all’empowerment di gruppi e società locali.

Per rendere concreti questi principi, il CISS lavora in più ambiti, tutti riconducibili al lavoro per una società globale più giusta e sostenibile.

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LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: dalla sua fondazione il CISS ha realizzato più di 70 progetti di durata pluriennale e ol-tre 200 azioni di più breve durata, bene-ficiando direttamente nel mondo più di 1.700.000 persone.

L’intervento internazionale avviene in collaborazione con partner locali, trami-te il sostegno economico diretto, l’invio di materiali e mezzi tecnici e la parteci-pazione ai progetti di personale tecnico qualificato per garantirne la sostenibilità.

Il CISS attualmente sta realizzando in-terventi di solidarietà e cooperazione internazionale in Algeria, El Salvador, Guatemala, Honduras, Marocco, Mauri-tania, Tunisia, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Etiopia, Macedonia, Palestina, Libano.

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MIGRANTI E RIFUGIATI. CISS è impegnato nella difesa legale dei diritti dei migran-ti, profughi, rifugiati e richiedenti asilo. L’obiettivo è costruire percorsi condivisi che, nel rispetto delle differenze, favo-riscano l’inclusione sociale, lo scambio culturale e il confronto tra popoli.

EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ: CISS sostiene progetti di formazione e sen-sibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile. Si lavora per far conoscere all’opinione pubblica la realtà dei Paesi in via di sviluppo, per rompere stereotipi e luoghi comuni, proporre stili di vita alter-nativi, attraverso metodologie didattiche che favoriscono l’incontro e l’interazione tra le diverse culture. Siamo convinti che la formazione di cittadini consapevoli e critici sia essenziale per realizzare l’o-biettivo di una società più giusta.

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TURISMO RESPONSABILE: Il CISS è impe-gnato nella promozione di un turismo equo nella distribuzione dei profitti, rispettoso delle comunità locali e a basso impatto ambientale. Il CISS ela-bora progetti specifici, propone viaggi responsabili nei Paesi in cui opera e re-alizza iniziative di formazione orientate verso l’educazione culturale del viag-giatore e degli operatori turistici.

ATTIVITÀ CON LE SCUOLE: siamo presen-ti nelle scuole e nelle università, con interventi, destinati agli studenti e alla formazione degli insegnanti, sui temi dello sviluppo e dell’intercultura. Grazie ad anni di esperienza pratica nei Paesi del Sud del mondo, gli esperti del CISS sono specializzati nell’elaborazione di itinerari per una didattica coinvolgente e partecipata.

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IL KONSO CULTURAL CENTRE è uno spa-zio comunitario costruito dal CISS per la salvaguardia e la promozione della cultura Konso. Il Centro è situato a Karat, capoluo-go della provincia di Konso: è l’unica struttura pubblica, dedicata alla cul-tura, esistente in tutto il sud etiopico.

Il Centro è una struttura polifunzio-nale, che accoglie un cine-teatro (100 posti), una sala conferenze (40 posti), una biblioteca, un internet point, un bar, negozi e spazi espo-sitivi. Il Centro Culturale Konso è la sfida che il CISS ha raccolto per dimostra-re come la cultura possa, anche nei luoghi più distanti, essere un settore di sviluppo sostenibile e di crescita per tutte le comunità coinvolte.

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Progetto Continenti è un’Organizzazione Non Governativa che lavora, in molti Paesi del Sud del mondo, affinché il diritto, la giustizia e la dignità di tutti gli individui siano affermati come ineludibili criteri fondativi di un mondo a misura d’Uomo.

In Etiopia Progetto Continenti opera ad Awassa attraverso il Blein Center, un centro poli-funzionale dedicato ai più deboli, agli esclusi. Per loro ha realizzato un sistema coordinato di servizi che ha un duplice obiettivo: 1) creare nuove opportunità per l’indispensabile soddisfa-cimento dei bisogni primari e 2) alimentare il concetto di responsabilità individuale affinché a nessuno sia preclusa la possibilità di immaginarsi come costruttore del proprio destino. Il Blein Center ha individuato i principali problemi e bisogni della comunità in cui opera e per ognuno di essi ha creato una soluzione ad hoc.

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BLEIN ALTERNATIVE SCHOOL

P – Un grande numero di bambini non ha mai potuto, per ragioni economiche o familiari, frequentare la scuola elemen-tare e, di fatto, è completamente escluso dal sistema scola-stico etiope.

S – La Blein Alternative School offre a questi bambini un per-corso formativo completo e di qualità affinché siano in grado di recuperare il tempo perduto per poi poter accedere ai gradi scolastici successivi.

BLEIN ALPHABETIZATION COURSES

P – Il livello di analfabetismo tra gli adulti di Tabor, soprattutto tra le donne, è molto elevato ed è una concausa importante dell’impossibilità per molti di essi di vivere in condizioni di-gnitose.

S – I corsi di alfabetizzazione per adulti consentono alle don-ne beneficiarie di imparare a leggere, scrivere e far di conto: il primo piccolo ma fondamentale passo per la propria cre-scita personale.

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BLEIN FAMILY COUNSELING

P – In Africa le credenze popolari, le tradizioni tribali e le religioni possono essere presenze molto invasive e fonte di conflitto nella vita dei singoli e delle famiglie.

S – Il consultorio del Blein Center offre servizi psico-sociali. Una psicologa è sempre disponibile per affrontare con di-screzione questioni molto intime, scelte difficili, conflitti fa-miliari e tribali.

BLEIN CLINIC

P – In Etiopia la sanità non è gratuita e le persone più povere sono impossibilitate a pagarsi anche le più semplici cure. Come sempre, le principali vittime di questa situazione sono le donne e i bambini.

S – Per garantire a tutti il diritto alla salute, la Blein Clinic offre – 24 ore su 24, tutti i giorni – un poliambulatorio, un laboratorio analisi, una sala parto che include l’assistenza domiciliare per mamme e neonati.

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BLEIN START-UP

P – Per chi vive in condizioni di povertà estrema, anche se dotato di idee e iniziativa, le opportunità di miglioramento economico sono molto ridotte se non inesistenti.

S – Il Blein Center, in collaborazione con l’intera comunità, ha creato un innovativo sistema di micro-credito e formazione, che si fa carico di supportare l’avviamento di piccole attività imprenditoriali.

BLEIN COMMUNITY

P – Man mano che la cementificazione avanza gli abituali spazi comunitari, tipici dei villaggi africani, si riducono sem-pre più e lasciano gli individui orfani di luoghi dove condivi-dere gioie e problemi.

S – Il Blein Center, con il suo grande tukul centrale, rappre-senta un sicuro punto di riferimento. Qui i membri della co-munità possono incontrarsi, discutere, celebrare piccoli e grandi eventi insieme.

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BLEIN WATER & SANITATION

P – La mancanza di acqua pulita è la causa di molte malattie che affliggono i bambini etiopi; inoltre comporta una grande di-spersione di tempo ed energia per le donne che devono procu-rarla lontano da casa.

S – Il Blein Center costruisce sistemi di raccolta idrici che forniscono acqua pulita alle scuole e alle comunità delle zone circostanti. Questo è integrato anche da corsi di igiene ed educazione sanitaria.

BLEIN HORTICULTURE

P – Molti bambini di Tabor e delle zone rurali sono denutriti. Oltre alla scarsità di risorse economiche delle famiglie, questo è dovuto a una cultura alimentare non adeguata alle esigenze dell’infanzia.

S – Il Blein Center ha creato un programma di orticultura dove le donne imparano a sfruttare al meglio la fertilità della terra e a usare i suoi frutti per un’alimentazione più variata e ricca di sostanze nutritive.

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BLEIN CONNECT

P – In un mondo sempre più interconnesso la partita del fu-turo si gioca tra chi ha accesso alle notizie e chi no, tra chi può liberamente comunicare e chi no, tra chi padroneggia la tecnologia e chi la subisce.

S – Blein Connect garantisce ai giovani di Tabor gli strumenti per essere cittadini del mondo: un internet point, corsi di in-glese e di informatica, programmi partecipativi di comunica-zione e arte visuale.

BLEIN INFORMATION DESK

P – In Etiopia i cambiamenti economici e culturali sono ve-locissimi: se da un lato si creano nuove possibilità per tutti, d’altro lato si amplia la forbice tra chi ha le informazioni per fare la giusta scelta e chi no.

S – Il Blein Information Desk è un servizio di consulenza che aiuta i giovani a orientarsi tra le varie possibilità per poter consapevolmente scegliere il percorso didattico o lavorativo più adatto a loro.

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BLEIN SPORT

P – Gli impianti sportivi, a Tabor, sono inesistenti. Ma lo sport è fondamentale per capire la vita: è la perfetta metafora della persona che sogna e che suda, di chi vince e chi perde, di chi cade e si rialza. S – I giovani di Tabor possono liberamente usufruire degli spazi e delle attrezzature del Blein Center: un campo da cal-cio, dove si organizzano anche tornei cittadini, e una sala per i corsi di arti marziali.

BLEIN ANTI-HIV CLUB

P – La diffusione dell’HIV è una piaga che colpisce molti Paesi africani e l’Etiopia non fa eccezione. A farne le spese sono i giovani, soprattutto le ragazze, vittime di molti pregiudizi ses-suali e culturali.

S – Il Blein Anti-HIV Club è composto da ragazzi, formati dal nostro personale sanitario, che attraverso spettacoli, incontri ed eventi svolgono campagne di prevenzione presso i loro coetanei.

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LA BLEIN CHILDREN SCHOOL è il nuovo progetto nato all’interno del Blein Cen-ter. È un asilo, per bambini tra i tre e sei anni, che completa e rafforza l’opera del centro a favore di chi vive in condizioni svantaggiate ad Awassa e nelle zone ru-rali limitrofe.

I bambini che frequentano la Blein Chil-dren School sono tra quelli dichiarati “vulnerabili” dalle Autorità locali. Si trat-ta di bambini che – a causa delle con-dizioni della propria famiglia di origine – sono esposti al rischio di analfabetismo, fame, malattia, sfruttamento sessuale, isolamento sociale.

La Blein Children School, così come l’intero Blein Center, è una risposta con-creta a questa situazione e serve a dare a questi bambini gli strumenti e la fidu-cia necessari per riuscire a sopravvivere in un ambiente, per loro, molto difficile.

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Hanno collaboratoAmarech Tefera GetahunClaudia CassinaDaniel GoitomDinote KuslaGuye Ogne LemitaMargherita ManiscalcoShirena Bone OttomaTadelech Hamusa Mengesha

Immagini + DesignClaudio Maria Lerario

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ACQUA È TUTTO( (

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