"ACQUA BENE COMUNE"

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Documentazione dell'Unità di competenza: “ACQUA BENE COMUNE” Istituto scolastico: I.C. “RITA LEVI MONTALCINI” Destinatari: CLASSI IV A-IV B- IV C SCUOLA PRIMARIA “LORENZO IL MAGNIFICO” Ore dedicate al percorso: 12 con l’intervento degli esperti 16 di progettazione e svolgimento delle attività nelle singole classi

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Documentazione dell'Unità di competenza:

“ACQUA BENE COMUNE”Istituto scolastico:

I.C. “RITA LEVI MONTALCINI”

Destinatari:CLASSI IV A-IV B- IV C

SCUOLA PRIMARIA “LORENZO IL MAGNIFICO”

Ore dedicate al percorso: 12 con l’intervento degli esperti

16 di progettazione e svolgimento delle attività nelle singole classi

Descrizione della genesi del percorso didattico

Le docenti delle tre classi quarte hanno definito il percorso e le attività ad esso inerenti con lo scopo principale di far conoscere il valore e l'importanzadell'acqua come bene primario, e di sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie ad un consumo consapevole di tale risorsa al fine di divenire coscienti che essa e' un bene esauribile.Il progetto ha avuto un taglio laboratoriale con un’ uscita sul territorio per effettuare esperienze sul fiume e dare l’avvio alle attività riferite all’acqua.Le attività proposte sono state svolte in modo interdisciplinare con ricadute più evidenti su Scienze, Geografia, Matematica, Arte, Italiano,Tecnologia e influenze positive sull’Educazione alla Cittadinanza (rapporti interpersonali, collaborazione, rispetto delle regole).

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e

l’approccio metodologico

Il percorso è iniziato effettuando un brainstorming sull’acqua per indagare le conoscenze pregresse degli alunni.

Successivamente le docenti hanno svolto esperimenti sull’acqua e con l’acqua per evidenziarne le proprietà, gli stati ed i passaggi di stato.

Gli alunni hanno partecipato direttamente alla realizzazione delle esperienze ed hanno registrato gli esiti delle stesse sul quaderno seguendo il metodo sperimentale che ha permesso loro di verificare o meno la veridicità delle ipotesi elaborate individualmente.

Le docenti, che già avevano preso contatto con gli operatori di Legambiente, hanno fissato con gli stessi le date dei loro interventi in classe.

Il primo di questi è avvenuto in due date (4 e 7 maggio) quando le tre classi hanno svolto un’uscita sull’argine del fiume Bisenzio sito nei pressi dell’edificio scolastico per andare a rintracciare elementi animali, vegetali, umani riconducibili all’acqua.

L’esperto di Legambiente ha presentato l’attività con una narrazione fantasiosa finalizzata al coinvolgimento dei bambini nella ricerca degli elementi indicati.

Un gruppo di alunni ha effettuato interviste ai passanti per indagare il loro rapporto con l’acqua e con il fiume.

Sul fiume gli alunni sono stati divisi in quattro gruppi e ognuno di essi ha scelto un diverso punto di osservazione dove ha realizzato un disegno dal vero che gli operatori di Legambiente hanno fotografato per fare poi il confronto tra le due immagini (disegno e foto).

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INQUADRATURA CON LE MANI E DISEGNO DAL VERO

Le produzioni degli alunni sono state inserite in una presentazione in PowerPoint, mentre i disegni raccolti in un album di classe.

Gli operatori di Legambiente nella seconda lezione hanno illustrato ai bambini di ogni classe le rispettive produzioni grafiche confrontandole con le foto realizzate sul fiume.

Nello stesso incontro, usando Google Earth, gli alunni hanno osservato il corso del Bisenzio dalla scuola alla sorgente e dalla scuola alla confluenza con l’Arno scoprendo da un altro punto di vista molti luoghi conosciuti.

Nella terza lezione gli alunni delle tre classi insieme sono stati impegnati nella realizzazione di un lungo cartellone (circa 10 metri) sul quale, insieme agli operatori di Legambiente e alle insegnanti, hanno rappresentato il fiume dalle sorgente alla confluenza secondo una visione simile a quella della Carta Peuntingeriana.

Lungo il corso del Bisenzio rappresentato sul cartellone, sono stati disegnati elementi naturali e antropici (ponti, ferrovia, abitazioni).

Il cartellone è stato arricchito con produzioni individuali dei bambini: fotografie, disegni, racconti e interviste ai familiari, origami e reperti raccolti direttamente lungo il fiume.

Il lavoro è proseguito nelle singole classi con attività che promuovessero la consapevolezza dell’importanza del rispetto dell’acqua nei vari usi quotidiani.

È stata svolta l’esperienza per misurare la quantità di acqua utilizzata per lavarsi i denti tenendo aperto o chiuso il rubinetto al momento dello spazzolamento. In questo modo i bambini hanno verificato direttamente la possibilità che ha ognuno di noi di contribuire, con piccoli gesti, ad un grande risparmio (1,8 litri, rubinetto aperto/ 0,9 litri, rubinetto chiuso).

Le famiglie sono state coinvolte nel lavoro poiché i bambini hanno svolto un’indagine relativa alla scelta dell’acqua utilizzata per bere (rubinetto, fontanello, acqua imbottigliata).

Altra domanda rivolta ai genitori ha riguardato la modalità più diffusa relativamente all’igiene personale (vasca o doccia).

I dati raccolti sono stati trattati statisticamente realizzando individualmente e collettivamente tabelle e grafici.

Le famiglie sono state ulteriormente coinvolte poiché invitate dai bambini ad indicare le strategie utilizzate in casa per risparmiare l’acqua potabile.

Questi suggerimenti sono stati utilizzati per realizzare dei cartelloni riepilogativi per ogni classe.

Al termine del lavoro di raccolta dati e riflessione sugli stessi rispetto all’utilizzo che l’uomo fa dell’acqua, gli alunni hanno realizzato produzioni di diverso tipo come schemi e pensieri personali che sono stati raccolti su cartelloni/nuvola.

Le conversazioni effettuate in classe durante i vari passaggi delle attività, hanno permesso agli alunni di comprendere come le azioni dell’uomo, anche quelle considerate minori, possono influire sulla risorsa idrica e portare quindi ad un consumo consapevole.

È stata letta e commentata la “Carta Europea dell’Acqua” che poi è stata trascritta dagli alunni su di un cartellone utilizzando un linguaggio più adatto a loro, per costituire una sorta di Decalogo delle buone pratiche.

Le attività sui quaderni individuali si sono concluse con un “sudoku scientifico” ed un gioco linguistico sempre con sollecitazioni relative al rispetto ed al risparmio dell’acqua.

Gli alunni hanno inoltre memorizzato i testi di tre canzoni che hanno l’acqua come protagonista:

- “SENZA L’ACQUA NON SI PUÒ ”

- “CHIUDI IL RUBINETTO”

- “LA VASCA” (ultima strofa e ritornello)

Tutti i lavori prodotti durante il percorso sono stati mostrati e illustrati alle famiglie durante una “lezione aperta” che si è tenuta nella palestra l’ultimo giorno di scuola.

I bambini hanno cantato le canzoni apprese ed hanno spiegato ai genitori i cartelloni realizzati.

I genitori hanno dimostrato interesse e apprezzamento per tutti i lavori esposti.

• Risultati ottenuti

• Al termine del percorso, le docenti possono fare le seguenti considerazioni:

- forte è stato l’interesse che gli alunni hanno mostrato verso tutte le proposte;

- le attività hanno avuto una forte valenza inclusiva per tutti gli alunni BES;

- il percorso ha permesso di potenziare abilità sociali e di collaborazione per la realizzazione di uno scopo comune;

- molto positivo è risultato l’aspetto di apertura della scuola verso il territorio concretizzatosi durante l’uscita sul fiume;

- l’attività svolta ha permesso un continuo e forte richiamo interdisciplinare permettendo di far capire ai bambini che la realtà è un oggetto complesso;

- punto di forza si dimostra la collaborazione con gli esperti di Legambiente e tra le insegnanti;

- i genitori hanno collaborato alla realizzazione del Progetto e mostrato apprezzamento per i risultati ottenuti.

In conclusione le insegnanti sono convinte di essere riuscite a sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie ad un uso più consapevole dell’acqua come bene comune attraverso un percorso che non si esaurirà in un anno scolastico, ma proseguirà nella continua promozione di stili di vita a basso impatto ambientale.

“Se ascolto dimentico,

se osservo ricordo,

se faccio imparo”.

Confucio