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supplemento ad ACER 6/2001 TORINO CITTÀ D’ACQUE TORINO CITTÀ D’ACQUE Torino Città d’Acque Q uesto progetto nasce dall’acqua e, co- me questa si insinua nel terreno a irri- gare e fecondare la terra perché produca buoni frutti, così Torino Città d’Acque, pren- dendo spunto dai fiumi torinesi e risalendo le sponde tende a modellare il paesaggio che circonda gli alvei, diventa occasione per re- stituire alla città parchi, percorsi, piste cicla- bili, aree attrezzate. Un verde diffuso che senza soluzione di continuità corre insieme all’acqua in tutto il territorio urbano. Torino Città d’Acque è un progetto di grande porta- ta che raddoppierà la dotazione di verde pub- blico e che ora interessa tutta la città e coin- volge professionalità diverse, necessaria- mente complementari. Alla prima ipotesi TORINO CITTÀ D’ACQUE di realizzare un unico parco lineare lungo 75 kilometri sulle sponde dei quattro fiumi torinesi, si sono successivamente aggiunti il collegamento con i parchi collinari dell’A- nello Verde e da ultimo il Progetto Po che mi- ra ad estendere la navigazione turistica a tut- to il tratto fluviale urbano e a riproporre la balneabilità delle acque, come si verificava nei primi decenni del ’900. Il progetto oggi è stato attuato nella prima impostazione per circa il 20% e si è via via accresciuto con so- luzioni e contenuti nuovi e più ricchi, miran- do a far nascere e riqualificare strutture di verde attrezzato nel rispetto della vocazione dei diversi luoghi, recuperando un dialogo interrotto, o forse mai esistito con la città. Paolo Odone Oscar Peano Argentino Pelissetti ACER estratto da Inserto 12-06-2003 10:37 Pagina 2

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TORINO CITTÀ

D’ACQUE

TORINO CITTÀ

D’ACQUE

Torino Città d’Acque

Questo progetto nasce dall’acqua e, co-me questa si insinua nel terreno a irri-

gare e fecondare la terra perché producabuoni frutti, così Torino Città d’Acque, pren-dendo spunto dai fiumi torinesi e risalendole sponde tende a modellare il paesaggio checirconda gli alvei, diventa occasione per re-stituire alla città parchi, percorsi, piste cicla-bili, aree attrezzate. Un verde diffuso chesenza soluzione di continuità corre insiemeall’acqua in tutto il territorio urbano. TorinoCittà d’Acque è un progetto di grande porta-ta che raddoppierà la dotazione di verde pub-blico e che ora interessa tutta la città e coin-volge professionalità diverse, necessaria-mente complementari. Alla prima ipotesi

TORINO CITTÀ

D’ACQUE

di realizzare un unico parco lineare lungo75 kilometri sulle sponde dei quattro fiumitorinesi, si sono successivamente aggiunti ilcollegamento con i parchi collinari dell’A-nello Verde e da ultimo il Progetto Po che mi-ra ad estendere la navigazione turistica a tut-to il tratto fluviale urbano e a riproporre labalneabilità delle acque, come si verificavanei primi decenni del ’900. Il progetto oggi èstato attuato nella prima impostazione percirca il 20% e si è via via accresciuto con so-luzioni e contenuti nuovi e più ricchi, miran-do a far nascere e riqualificare strutture diverde attrezzato nel rispetto della vocazionedei diversi luoghi, recuperando un dialogointerrotto, o forse mai esistito con la città.

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CORONA VERDE

CORONA VERDE

Corona Verde

Alla fine ’600 Amedeo di Castellamonte,architetto di corte di casa Savoia, affer-

mava che partendo dal Castello di Rivoli sisarebbero incontrati in successione Stupini-gi, il Castello di Moncalieri, la Vigna di Ma-dama Reale, il Castello del Valentino, la Villadella Regina, il Regio Parco, la Venaria Realee la sua Mandria. Un cerchio di gioielli ar-chitettonici visitabili viaggiando costante-mente tra boschi, palazzi, fontane, viali egiardini; una “corona delitiae”. Il piccoloducato sabaudo cercava di imporsi all’atten-zione delle più potenti e raffinate corti dell’e-poca. E fu per questo che realizzò quella sor-ta di atlante turistico, il Theatrum Sabaudie.A distanza di quattro secoli quella “corona”

permane, arricchita. Completato il recupe-ro architettonico, le residenze sabaude si ri-trovano impreziosite da una natura diventatavalore inestimabile della città. Il progetto ab-braccia sei parchi regionali, due riserve re-gionali, una dozzina di siti di importanza co-munitaria per le particolarità naturalistiche.Un reticolo che completa e prolunga extramoenia, viali e giardini del capoluogo pie-montese. Un patrimonio storico, culturale epaesaggistico di straordinario valore; un pro-getto ambizioso teso a ridisegnare l’immagi-ne di una città. Prima capitale d’Italia, culladel cinema italiano, Torino, i suoi fiumi e lesue aree verdi, il Piemonte e i suoi parchi re-gionali, si propongono un nuovo rinascimen-to, una rinnovata alleanza tra uomo e natura.

Gianni Boscolo

CORONA VERDE

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Ai margini del Parcode La Mandria, laReggia, progettatanel 1658, è un com-plesso di straordi-narie proporzioni(480.000 m2) che vi-ve in simbiosi con ilborgo e con il parco.

L’edificio è attor-niato da un giardi-no all’inglese e al-l’italiana e da unparco con albericentenari, con unabella fontana deco-rata da statue sette-centesche.

Statue seicentesche decorano la fontanae le aiuole dei giardini di Palazzo Reale,disegnati dal francese Le Nôtre, il famo-so architetto dei giardini di Versailles.

In un unico edificio coesistono le torri dellaromana Porta Pretoria, il Castello quattro-centesco e la facciata del 1721 di Juvarra.

Si affaccia sul Po nel più grande parco urbanocittadino questa villa seicetesca con i caratte-ristici tetti, omaggio a Cristina di Francia.

Nel centro della città ilGuarini lo innalzò nel1679-84 per EmanueleFiliberto il Muto. La si-nuosa facciata rappre-senta uno dei vertici del-lo sviluppo del palazzobarocco italiano, me-diante l’uso di muri aprofilo ondulato.

Nella residenza tre-centesca, posta nellatenuta reale dove Car-lo Alberto impiantòuna moderna aziendaagricola, coesistonogli stili più svariati,dal neo-romano alneomedievale.

Imponenti lavori di ri-pristino e ammoderna-mento del castello edel parco hanno avutoinizio nel 1819 conCarlo Felice, ricchetestimonianze del gu-sto imperante, tra im-pero e neoclassico.

Il Parco Naturale di Stupinigi è stato se-gnalato all’UE per aver conservato residuidi boschi planiziali.

Aperto al pub-blico nel 1978,il Parco Regio-nale de La Man-dria, di 6500 et-tari, offre ai vi-sitatori affasci-nanti percorsiciclistici nel piùesteso ambienteforestale plani-ziale della ValPadana.

A nord del ca-stello si sviluppaun parco di circa100.000 m2, traparco, giardinoe bosco. Già nel’600 fu teatro dicolossali lavoridi riplasmazionedella collina perattrezzarlo aluogo di svago,di riposo e dicaccia.

Connesso al castello è il gran-dioso parco, interamente recin-tato, già testimoniato nel 1336,che si estende sul lato nord. Vifurono impegnati i maggioriprogettisti dell’età barocca.

L’imponente castello, oggetto di un parti-colarissimo restauro di fama europea, ècircondato da un’area verde di recente pro-gettazione. Dal 1984 è sede del Museod’Arte Contemporanea.

La Reggia di Venaria Reale

Castello de La Mandria

Castello di Rivoli

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Castello di Pollenzo

Palazzina di caccia di Stupinigi

Castello di Moncalieri

Castello Ducale di Agliè

Palazzo Reale

Villa della Regina

Castello Govone

Palazzo Madama

Palazzo Carignano

Castello del Valentino

Evidente risulta la profondainterdipendenza tra architettu-re e natura circostante, rivisi-tata secondo l’ideale bucolico.

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Aree protette Regionali

Biotopi proposti

Parchi urbani

Residenze Reali

Legenda

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Castello di Racconigi11 • Riserva naturale orientata della Vauda• Area attrezzata del Ponte del Diavolo• Zona di salvaguardia della Stura di Lanzo• Parco regionale de La Mandria• Riserva naturale integrale della Madonna della Neve sul Monte Lera• Riserva naturale speciale del Bosco del Vaj• Parco naturale dei laghi di Avigliana• Area attrezzata della collina di Rivoli• Parco naturale della collina di Superga• Parco naturale di Stupinigi• Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po

Aree protette regionali

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TORINOCITTÀ

D’ACQUE

Interventi: Parco del Meisino; Zona Fioccardo; Attracchifluviali; Sponda Murazzi Colletta; Parco dello Zoo

Lunghezza del tratto urbano del Po m 12.800Lunghezza delle sponde m 25.600Superficie totale dell’alveo m2 1.280.000Aree verdi esistenti m2 2.150.000Aree verdi previste dal progetto m2 1.050.000Verde totale m2 3.190.000

Il Po

Interventi: Parco Stura; Parco dell’Arrivore; Parco dellaStura Nord e Sud; Parco Laghetti Falchera

Lunghezza del tratto urbano della Stura m 6.700

Lunghezza delle sponde m 13.000

Superficie totale dell’alveo m2 1.005.000

Aree verdi esistenti m2 351.000

Aree verdi previste dal progetto m2 4.666.000

Verde totale m2 5.017.000

Lo Stura

Interventi: Parco Sangone

Lunghezza del tratto urbano del Sangone m 6.000

Lunghezza della sponda sinistra m 6.000

Superficie totale dell’alveo m2 300.000

Aree verdi esistenti m2 726.000

Aree verdi previste dal progetto m2 1.407.000

Verde totale m2 3.133.000

Il Sangone

Interventi: Parco fluviale di via Calabria; Sponde tra icorsi Umbria e Potenza; Parco della Spina 3

Lunghezza del tratto urbano della Dora m 11.600

Lunghezza delle sponde m 23.200

Superficie totale dell’alveo m2 696.000

Aree verdi esistenti m2 1.230.000

Aree verdi previste dal progetto m2 873.000

Verde totale m2 2.103.000

La Dora Riparia

Parco tra corsoURSS e via Artom

Percorso ciclopedonale

Parco del Meisino/2

Parco del Meisino/3

Parco del Meisino/1

Parco di via Calabria

Fiume Dora Riparia

Fiume Sangone Fiume Po

Fiume Stura

Sponde tra i corsiUmbria e Potenza

Piano di riqualificazione

di via Ivrea

Lunghezza totale corsi d’acquaLunghezza del parco fluviale

Superficie totale degli alvei fluviali

Totale delle aree verdi esistenti

Totale delle aree verdi previste

Verde previsto dal progetto

37.000 m74.000 m

3.300.000 m2

4.200.000 m2

8.300.000 m2

15.800.000 m2

Parco Stura

Parco dell’Arrivore

Laghetti Falchera

Basse di Stura e

area AMIAT

Sponde del FioccardoAttracchi

fluviali

Percorsociclopedonale

Sponda traMurazzi e CollettaParco

dell’ex Zoo

Murazzi

Parco della Spina 3

Sponda tra la ferrovia e il Po

TORINO CITTÀ D’ACQUETavola riepilogativa degli interventi

Legenda

Interventi in progetto

Interventi realizzati

Possibili aree di completamento

Verde e parchi esistenti

Fiumi, acqua

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