Accoa News - aprile 2011
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Editoriale
(continua dalla copertina)
NEWSLETTER EDIZIONE N. 72 aprile 2011
ACCOA, via degli Arcadi 7, 34170 Gorizia. Tel. 0481 550118 fax. 0481 549768 email: [email protected] www.accoa.it
Segretario Generale: dott. Antonio Nannini
Editoriale
L’Europa fa il primo passo e passa la manoTra speranze e perplessità, continua il processo di allargamento dell’Unione Europea a sud-est
Nelle ultime settimane, il tema dell’allargamento dell’Unione Europea all’area sudorientale è tornato fortemente attuale. La Croazia sembra aver fatto passi da giganti in questo senso, ma lo stesso non si può dire di altri paesi e, concentrandosi maggiormente s u i d e t t a g l i , n e m m e n o l a situazione croata è del tutto priva d i p rob lemat iche . L’Un ione Europea ha dimostrato il suo interesse per l’area con due iniziative: la visita del Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ai paesi del sud-e s t E u r o p a e i l “ J o i n t Parliamentary Meeting on the Prospec ts fo r the Wes te rn Balkans”. (cont a pag.2)
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Organo di informazione mensile a cura di ACCOA, Associazione Camere di Commercio per l’Europa Centrale. aprile 2011 - n.72
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(editoriale, cont. dalla copertina)
Dal 7 al 9 aprile u.s., Barroso ha visitato Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e
Macedonia, incontrando le più alte cariche degli Stati. I restanti paesi dell’area (Albania, Serbia e
Kosovo) saranno oggetto di una seconda missione che partirà nei prossimi mesi. Nei diversi interventi
tenuti, il Presidente ha ribadito il pieno appoggio della Commissione all’integrazione dell’area
nell’Unione, enfatizzando però che il successo dei negoziati di adesione dipenderà esclusivamente
dall’impegno che i singoli Stati dimostreranno nel portare
avanti le necessarie riforme. In particolare, Barroso ha
evidenziato come la grande diffusione della corruzione e
l’inefficienza dei sistemi giuridici siano problemi comuni a tutti i
paesi in questione. Un altro punto importante, rimarcato ad
ogni intervento, è stato il richiamo all’unità e al consenso
bipartisan, condizioni necessarie per concludere con successo
il percorso verso l’Unione Europea. Lo scopo dichiarato delle
visite del Presidente della Commissione era di stimolare i paesi
a mantenere alto, o ad incrementare ulteriormente, l’impegno per raggiungere l’obiettivo dell’adesione.
Ciò che è mancato però ai discorsi di Barroso, più di circostanza che di contenuto, è stata un’analisi
critica della realtà locale e dei problemi che si trova ad affrontare attualmente.
Il 13 aprile u.s., il Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, ha inaugurato il “Joint
Parliamentary Meeting on the Prospects for the Western Balkans” che ha
raccolto per due giorni il Parlamento Europeo e l’Assemblea Nazionale
ungherese in seduta comune a Bruxelles. Nel suo intervento introduttivo,
Buzek, pur riprendendo quanto affermato da Barroso durante il viaggio
nell’Europa sudorientale, ha espresso le sue preoccupazioni sui segni di
instabilità politica che la regione continua a presentare e che potrebbero
minare il processo di integrazione europea. I problemi citati, che vanno dal
blocco istituzionale in Bosnia-Erzegovina alla crisi politica che da due anni
ostacola lo sviluppo in Albania, avrebbero però meritato un maggiore
approfondimento.
L’Albania è bloccata da quasi due anni a causa di una commissione di inchiesta, voluta
dall’opposizione, su presunti brogli elettorali durante le elezioni del 2009. La questione però non è solo
prettamente politica. Le tensioni tra Governo e opposizione sono sfociate in proteste di piazza,
duramente represse dalla polizia, e nell’uccisione di tre manifestanti per la quale la Procuratrice
generale di Tirana ha ordinato l’arresto di diversi poliziotti; il Governo ha accusato la stessa e i servizi
segreti nazionali di aver tentato un colpo di stato. A maggio del 2010, l’Unione Europea ha inviato un
mediatore in Albania per tentare di risolvere le controversie, ma la situazione rimane ancora tesa.
In Bosnia-Erzegovina è stato impossibile creare un Governo dopo le ultime consultazioni
elettorali, tenutesi a Ottobre del 2010. Queste elezioni, caratterizzate da forte astensionismo e divisioni,
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hanno portato ad un ottimo risultato dell’Unione dei Socialdemocratici Indipendenti (Snsd) nella
Republika Srpska, ma ad una forte frammentazione a livello federale, che rende la gestione del potere
impossibile senza la formazione di ampie coalizioni. Il partito che ha ottenuto la maggioranza relativa,
Partito Socialdemocratico di Bosnia Erzegovina (SDP), ha cercato di formare diverse coalizioni ma, ad
oggi, senza alcun successo.
In Croazia sono scoppiate forti proteste contro l’attuale Primo Ministro, Jadranka Kosor, che
starebbe ipotizzando di convocare le elezioni parlamentari in anticipo, anche in risposta alle continue
pressioni dell’opposizione, che ne chiede le dimissioni. Il Presidente della Repubblica, Ivo Josipovic, è
d’accordo con l’ipotesi delle elezioni anticipate, ma solo nel caso in cui l’attuale Governo non riuscisse
a completare i negoziati di adesione all’UE entro Giugno. Inoltre, la recente condanna di Ante Gotovina
e Mladen Markač, da parte del Tribunale dell’Aja, ha portato una nuova ventata di anti-europeismo nel
paese.
La Serbia sta attualmente vivendo problematiche politiche, per certi versi, simili alla Croazia:
decine di migliaia di persone si sono radunate a Belgrado per protestare contro il Governo e per
chiedere elezioni anticipate. Le cause del malcontento diffuso sono la crisi economica, che ha colpito
duramente il paese, e l’ampia diffusione della corruzione. Il leader del partito nazionalista Srpska
Napredna Stranka (Partito Progressista Serbo), Tomislav Nikolić, è il principale sostenitore della
richiesta di elezioni anticipate. Il Presidente serbo, Boris Tadić, già rivale di Nikolić alle presidenziali del
2004 e del 2008, ha dichiarato che le richieste dei manifestanti sono totalmente inappropriate e che non
si potrà fissare nuove elezioni finché la Serbia non sarà ufficialmente un paese candidato all’adesione
all’UE.
Per quanto riguarda la Macedonia, dopo un lungo periodo di boicottaggi e ostruzionismo da
parte dell’opposizione, il Premier Nikola Gruevski ha deciso di “sfidare” il leader socialdemocratico
Branko Crvenkovski in una competizione elettorale anticipata. Il 15 aprile u.s. è stato quindi sciolto il
Parlamento ed è stata stabilita la data del voto (il 5 giugno p.v.).
Parlare del Kosovo in una prospettiva di adesione all’UE appare decisamente prematuro, dal
momento che non è ancora stato riconosciuto da tutti gli Stati membri dell’Unione. Inoltre, la situazione
politica del Kosovo è particolarmente instabile: dopo le ultime elezioni vi sono state accuse di brogli
elettorali e il Primo Ministro, Hashim Thaçi, è stato più volte accusato di avere forti legami con la
criminalità organizzata locale. Inoltre, il Presidente della Repubblica, Behgjet Pacolli, è stato costretto a
lasciare la carica dopo che la Corte Costituzionale del Kosovo ha annullato la sua elezioni, a causa di
irregolarità nel voto. Al suo posto è stata nominata Atifete Jahjaga. La Jahjaga, non appartenente ad
alcun partito politico, ha ricevuto l’appoggio del Partito democratico per il Kosovo, della lega
democratica del Kosovo e della Nuova alleanza per il Kosovo, nonché dalle rappresentanze
diplomatiche occidentali nel paese.
L’unico Stato che sembra aver trovato una sua stabilità è il Montenegro. Dopo le dimissioni del
Primo Ministro, Milo Ðukanović, il nuovo Premier, Igor Lukšić, ha adottato un approccio più inclusivo,
mirato a riformare lo Stato con un ampio consenso. Il Governo montenegrino ha inoltre adottato un
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Piano d’Azione per raggiungere gli obiettivi per l’adesione all’Unione, fissati dalla Commissione
Europea. Tuttavia, l’influenza della famiglia Ðukanović, accusata da più parti di avere legami con la
criminalità organizzata, resta molto forte e le dimissioni del Premier sono state dettate più
dall’opportunità politica che dalla volontà di voltare pagina. La nomina di Lukšić come nuovo capo di
Governo è la riprova del potere che Ðukanović ancora esercita sul paese. Igor Lukšić, con i suoi 34
anni di età, è il più giovane Premier al mondo. Il premier uscente ha proposto e supportato la sua
candidatura alla successione e rimane tutt’ora a capo del partito. Non stupisce quindi che vi sia una
continuità tra i due governi, almeno nel breve periodo.
In queste condizioni, il crescente interesse
dell’Unione Europea nei confronti dell’area sudorientale
dell’Europa (di cui il viaggio di Barroso e la sessione
parlamentare congiunta sono solo esempi) dev’essere
interpretato come un segno di fiducia. Nonostante ciò, come
hanno più volte ricordato Barroso e Buzek, il ruolo delle
istituzioni europee nel percorso di convergenza è solo
marginale: devono essere i singoli paesi, i loro governi e le
popolazioni a muoversi verso l’Europa, che saprà accoglierli quando saranno pronti e, fino a quel
momento, li osserverà con molta attenzione. Dopo tutto, tra minacce di uscite e revisioni in negativo dei
trattati, l’Unione ha già i suoi problemi interni da risolvere e non può permettersi il lusso di concentrarsi
su problemi, momentaneamente, altrui.
Osservatorio
Montenegro: Prospettive di crescita secondo il Governo Durante una recente conferenza stampa, il Ministro delle Finanze del Montenegro, Milorad
Katnic, ha annunciato che l’economia del paese crescerà mediamente del 3,5% nei prossimi tre anni,
per raggiungere un picco di 4,0% nel 2015. Secondo il Ministro, le condizioni necessarie affinché
questa crescita si realizzi concretamente sono il mantenimento degli alti livelli di investimenti (interni ed
esteri), l’aumento della competitività e della produttività del settore privato, nonché una riduzione della
spesa pubblica.
Romania: Nuove regole per la costruzione delle autostrade Il Governo rumeno ha deciso di regolamentare in modo più stringente la concessione dei lavori
di costruzioni delle autostrade finanziate con fondi europei. Secondo le nuove norme, presentate dal
Ministro dei Trasporti, Anca Boagiu, i costruttori dovranno presentare, entro un mese dalla data di inizio
dei lavori, una programmazione dettagliata delle fasi di lavoro, che sarà aggiornata ogni trimestre. Ogni
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fase avrà un termine ultimo, stabilito nel contratto. Il non adempimento di ciascuna tappa comporterà
una multa di 500.000€ e la sospensione dei pagamenti successivi, mentre è prevista una sanzione di
0,1% del valore totale del contratto per ogni giorno di ritardo sulla consegna del lavoro finito (fino ad un
massimo del 15%).
Serbia: Firmato l’accordo per il salario minimo Venerdì 29 aprile u.s., il Primo Ministro serbo, Mirko Cvetkovic, ha firmato un accordo con i
presidenti e i rappresentanti delle unioni sindacali del paese per stabilire un salario minimo per il 2011.
Secondo l’accordo, il salario minimo sarà di 102 RSD (circa 1,03 €) l’ora, a partire dal 1° giugno 2011.
Inoltre, il Governo si è impegnato a stanziare 500 milioni di euro per la ripresa delle attività economiche
e per il miglioramento degli standard di vita.
In Viaggio con ACCOAFruška Gora: il “Gioiello della Serbia”
Nel cuore della Vojvodina, al confine con la
Croazia, si trova la più importante perla naturalistica della
Serbia: il Parco Nazionale di Fruška Gora.
L’isolata catena montuosa di Fruška Gora, lunga
circa 78 km e alta 539 m presso il picco di Crveni Čot, è
situata al centro della pianura Pannonica, tra il Danubio e
la Sava, ed un tempo era una delle due isole principali
del Mare Pannonico (insieme agli attuali Monti Vršac).
Alle pendici di Fruška Gora, si estendono le omonime
valli che, dal 1960, sono diventate un parco nazionale.
Il nome Fruška Gora (letteralmente Monte dei Franchi) deriva dalla parola serba Fruzi, termine
con cui si indicava la popolazione dei Franchi, dal momento che la catena montuosa rappresentava il
limite naturale alle loro campagne. Precedentemente, l’area era conosciuta con il nome latino Alma
Mons (ovvero “Montagna fertile”), che rivela la naturale ricchezza di questi territori. Dal punto di vista
naturalistico, il Parco Nazionale di Fruška Gora presenta una
biodiversità immensa. Da ranuncoli e orchidee fino a piante
rarissime, il parco ospita ben 15 mila specie vegetali diverse,
molte delle quali introvabili nel resto del mondo. Anche la
fauna e ricca e variegata, in particolare per quanto riguarda i
volatili: sono state classificate oltre 110 specie di uccelli, tra
cui spiccano le aquile. Sicuramente degna di nota è la forte
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presenza di api, che rappresentano una notevole risorsa per la regione, producendo il miele venduto in
tutta la Serbia. La ricchezza naturale di queste valli si estende anche alle epoche antiche: nell’area
sono stati ritrovati numerosi depositi fossili di animali e vegetali, tanto che Fruška Gora si è guadagnata
il titolo di “Specchio del passato”.
Alle bellezze naturalistiche del parco si sommano anche i beni artistici e culturali. Tra questi,
spiccano i sedici monasteri ortodossi, edificati tra il tardo medioevo e il XVIII secolo e concentrati in
un’area di 500 km2. La maggior parte dei monasteri presenta un’ampia varietà di stili ed influenze, con
forti richiami al barocco. Sono riccamente affrescati, e contengono reliquiari e antichi libri degni di nota.
L’unica eccezione a tutto ciò è il monastero di Mala Remeta, contenente solo icone sacre e del tutto
privo di affreschi. Mala Remeta è il più piccolo, ma probabilmente il più affascinante, dei monasteri di
Fruška Gora. In passato i monasteri erano 35, ma molti sono andati distrutti nei secoli. Alcuni dei
rimanenti sedici sono stati danneggiati dai bombardamenti del 1998
nell’area e, in seguito, sono stati inseriti dall’UNESCO nel
Programma di Protezione e Conservazione.
Per gli amanti delle attività all’aria aperta, il Parco di
Fruška Gora è fornito di percorsi ottimi per rilassanti passeggiate e
pedalate e di appositi tracciati per gli amanti delle arrampicate.
Inoltre, a maggio di ogni anno, viene organizzata una “Maratona” che
coinvolge appassionati di ciclismo, corsa e arrampicata. Durante la maratona è possibile scegliere tra
diversi percorsi, suddivisi per lunghezza e difficoltà.
Per riposarsi, dopo l’attività fisica o una tranquilla escursione, è possibile fermarsi in uno dei tre
“Fans club della Montagna” (sorte di baite per gli arrampicatori) o in
uno dei quattro ristoranti del parco e gustare i piatti tipici della cucina
locale, magari bevendo un bicchiere di vino prodotto con l’uva dei
vitigni di Fruška Gora. Tutti i “Fans club della Montagna”, oltre a due
dei quattro ristoranti, offrono anche camere per godersi una vacanza
un po’ più lunga, immersi nella natura incontaminata.
Il Parco è facilmente raggiungibile sia da Belgrado (in circa
un’ora), sia da Novi Sad (circa 30 minuti). Le visite ai monasteri e le
escursioni partono dal vicino villaggio di Sremski Karlovci, anch’esso
ricco di musei e luoghi interessanti da visitare.
Le compagnie informano Montenegro: Nuova tratta Milano-Podgorica La Montenegro Airlines aveva annunciato l’apertura di un nuovo collegamento diretto tra
Podgorica e Milano, a partire dal 15 aprile 2011. I voli sarebbero dovuti essere effettuati ogni martedì,
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venerdì e domenica. Al momento l’avvio della nuova tratta è stato sospeso, anche a causa della crisi
che ha colpito duramente la compagnia montenegrina.
Borsino Per informazioni relative agli annunci contattate: [email protected]
Croazia L’Ente Nazionale Croato per i servizi alla navigazione aerea indirà gare di appalto per l’acquisto
e l’installazione di software ANS e hardware, nonché per consulenze e servizi vari.
Bielorussia Impresa bielorusssa, già impegnata nel lancio di un progetto di sviluppo nel settore tessile in
due fasi, cerca partner in joint venture per l’implementazione dell’ultima fase, che prevede l’acquisto e
l’installazione di macchinari importati (quali telai per la lavorazione della spugna e macchine “taglia-
cuci”).
Lettonia Nuova ditta lettone, nata con la collaborazione dell’Agenzia Lettone per l’Investimento e lo
Sviluppo (LIAA), propone al mercato italiano un prodotto innovativo per l’accensione di fuochi, camini e
falò. Si tratta di pigne naturali, trattate con un particolare processo che permette una maggiore
efficacia.
Romania Impresa rumena, attiva da oltre 90 anni nel settore della produzione di macchine agricole, cerca
produttori e rivenditori interessati all’acquisto di componenti o di macchinari completi.
Russia Compagnia russa, attiva nel settore dell’assistenza post-vendita per macchinari pesanti (stradali
e per costruzione), cerca produttori di pezzi di ricambio per avviare una collaborazione.
Ucraina Compagnia ucraina, operante nell’esportazione e importazione di prodotti alimentari, cerca
contatti per l’acquisto di sughi per pasta da vendere nel paese, sotto il proprio marchio.
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SIAMO OPERATIVI PER VOI IN: Albania, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Montenegro,
Moldova, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria.
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Pubblicazione periodica a cura della Redazione – viene inviata ai soci a titolo gratuito. Per richieste di numeri arretrati, informazione, approfondimento e cancellazioni dalla lista dei destinatari si prega di inviare un messaggio a: [email protected]
Finito di impaginare il 4 maggio 2011
Responsabile della pubblicazione: dott. Valerio G. Fratelli