Accenni 05
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500AndreaPalladio
2008un anno spettacolare
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VICENZA OVESTdove nasce il Quotidiano
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Progetto1 19-03-2008 9:44 Pagina 1
enerare valore nel territorio attraverso
un pensiero di qualità: questo proposi-
to ammirevole ha guidato la realizza-
zione di uno dei progetti presentati
nelle prossime pagine, ma potrebbe tranquilla-
mente essere la sintesi di tutte le storie impren-
ditoriali e professionali raccontate da Accenni.
Di più: dovrebbe essere una guida per tutti gli
Amministratori Pubblici e per quanti a vario
titolo hanno facoltà di intervenire sullo svilup-
po del territorio, urbano e architettonico in
primis.
Limitandoci a questo numero di Accenni, sono
certamente esempi di pensiero di qualità il pro-
getto dei Giardini di Via Medici, il recupero della
storica centrale Mazzoni a Venezia o le nuove
strutture produttive nell’alto vicentino e l’elen-
co potrebbe continuare a lungo. Esperienze e
realtà diverse che ci dimostrano ancora una
volta come in urbanistica e in architettura la
ricerca del bello non è mai fine a stessa, ma si
coniuga sempre con esigenze pratiche di fruibi-
lità degli spazi, siano essi pubblici o privati.
In un territorio che ha raggiunto da tempo il
proprio limite di saturazione è evidente che in
misura sempre maggiore sarà richiesta proprio
la capacità di ripensare gli spazi esistenti, guar-
dando a questi ultimi da un diverso punto di
vista, alla luce delle mutate esigenze residenzia-
li. Il che non vuol dire, naturalmente, cancellare
il passato: gli esempi proposti nelle prossime
pagine dimostrano appunto che è importante -
e possibile - comprendere e salvaguardare le
specificità di ogni realtà territoriale o architetto-
nica, in un raffinato esercizio di equilibrio tra
conservazione e cambiamento.
Con questa consapevolezza Accenni fin dal
primo numero si è impegnato a dare spazio agli
esempi virtuosi di “pensiero di qualità” e conti-
nuerà a farlo. Anche perché solo con una
costante attenzione verso “le buone pratiche”
della progettazione sarà possibile impedire il
ripetersi di certi errori del passato e incoraggia-
re un numero sempre maggiore di committen-
ti, architetti e urbanisti a porre la riflessione sul
valore generato per il territorio alla base di ogni
nuova realizzazione.
EDITORIALE
G
Un pensiero di qualità … di Giovanni Bregant
7accenni_05_2008
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Supplemento al numero odierno de
Direttore ResponsabileGIULIO ANTONACCI
SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A.
PresidenteLUIGI RIGHETTI
Consigliere DelegatoALESSANDRO ZELGER
Concessionaria di pubblicità
Vicenza - Via E. Fermi, 205Tel. 0444 396.200
Certificato n. 6101 del 11/12/2007Aut. Tribunale C.P. di Vicenza n. 12del 25/05/49
Responsabile del trattamento deidati (D. Lgs 196/03) è il DirettoreResponsabile
accenni n. 05Primavera 2008
A cura di
Isabella Morseletto
Progetto e coordinamento editoriale
Videorunner
Hanno collaborato
Giovanni Bregant
Gianni Caruso
Giorgio Ceolato
Ben Dradser
Nicola Panciera
Vittorio Salgarelli
Anna Trenti
Andrea Palladio 500
A cura del CISA, Centro Internazionale di
Studi di Architettura Andrea Palladio
Stampa
Grafica Editoriale Printing
In copertina
El Greco, Ritratto di Andrea Palladio,
Copenhagen, Statens Museum for Kunst
SOMMARIO
9accenni_05_2008
ANDREA PALLADIO 50012 La grande mostra del 2008
TERRITORIO28 La Centrale del Latte a Vicenza36 Gli edifici Dal Zotto e La Nordica-Extraflame70 La Centrale Mazzoni a Venezia
FOCUS INDUSTRIA58 Il Giornale di Vicenza nella nuova sede76 Alpes Inox: strumenti d'oggi84 Ecobeton: passione per il calcestruzzo97 Mondo GAS
52 B&O: l'eccellenza del suono
69 I Cristalli Ricraee
82 Argenteria Sandonà
88 I Fratelli Guerra
111 Fini scalpellini: Zanchetta Design
WINE DESIGN90 Le cantine di Mario Botta94 Amatori a Rocca Montemassi
GIOVANI PROMESSE65 Giulia Nicolato67 Enrico Zannelli
ARTE46 Villa Caldogno ed il progetto C455 Studio Elle - Arte contemporanea
104FOOD DESIGN
Leonardo Tursialle Terre del Sud
107FASHION DESIGN
Welcome in Istanbul
112LETTURE
Architettura in libreria
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2008Da cinque secoli, Andrea Palladio è l’architettura.
Nato a Padova il 30 novembre del 1508, ha progettato
ville e ponti nelle campagne del Veneto, palazzi e teatri
a Vicenza, chiese e conventi a Venezia
500AndreaPalladio
un anno spettacolare
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Apre il 20 settembre 2008 a Vicenza in Palazzo Barbaran da Porto
(fino al 6 gennaio 2009) la grande mostra PALLADIO CINQUECENTO
ANNI, che poi si trasferirà a Londra, presso la Royal Academy of Arts
(31 gennaio - 13 aprile 2009). Una terza edizione negli Stati Uniti è
in preparazione. La mostra racconta una storia straordinaria, quella
di un ragazzo di umili origini che da scalpellino riesce a diventare il
più famoso architetto del mondo. Con una convinzione: la capacità
dell’architettura di migliorare il mondo intorno a sé.
Palladio 500 anni.La grande mostra
Modello della Basilica Palladiana, Vicenza [Vicenza, CISA Andrea Palladio]
Modello di villa Emo, Fanzolo di Vedelago (Treviso) [Vicenza, CISA Andrea Palladio]
foto Alberto Carolo
Dopo la morte, nel 1580, le sue opere e il suo famoso trattato “I
Quattro Libri dell’Architettura” hanno trasformato l’architet-
tura dell’Europa del Nord, dalla Gran Bretagna alla Russia, per
poi varcare l’oceano e diventare un modello per edifici pubbli-
ci e case di campagna dalle Americhe all’Australia.
Palladio è un grande artista italiano, figlio di una cultura locale e
insieme patrimonio comune per la cultura internazionale. Nel quin-
to centenario della sua nascita, il Comitato Nazionale e il Comitato
della Regione Veneto, presieduti da Amalia Sartori, promuovono
eventi e iniziative didattiche, editoriali e di ricerca che culmineran-
no in una grande mostra internazionale, PALLADIO CINQUECENTO
ANNI, promossa dal Centro Internazionale di Studi di Architettura
Andrea Palladio, la Royal Academy of Arts di Londra e il Royal
Institute of British Architects.
13ANDREA PALLADIO 500 accenni_05_2008
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500AndreaPalladio
Modello della chiesa del Redentore, Venezia [Vicenza, CISA Andrea Palladio - foto Alberto Carolo] 15ANDREA PALLADIO 500 accenni_05_2008
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Il racconto affascinante dellavita complicata di un geniodell’architettura
PALLADIO CINQUECENTO ANNI vi farà viaggiare nel tempo.
Attraverso ritratti dipinti da grandi pittori, come Tiziano, El
Greco, Tintoretto e Paolo Veronese, potrete guardare negli
occhi i mecenati di Palladio, i suoi amici, e anche i suoi rivali.
Le vedute di Canaletto e Zuccarelli vi mostreranno i suoi edi-
fici, dipinti per i grandi collezionisti inglesi che amavano
Palladio già tre secoli fa. Documenti rarissimi usciranno dagli
archivi per raccontarvi Palladio privato, i suoi successi, ma
anche i dolori familiari e le sconfitte.
1. Paolo Veronese, Susanna e i Vecchioni
[Vienna, Kunsthistorisches Museum]
2. Tiziano, Ritratto di Giulio Romano
[Mantova, Museo Civico di Palazzo Te]
3. Tintoretto, Ritratto di Jacopo Sansovino
[Firenze, Galleria degli Uffizi]
4. Leandro Bassano, La torre di Babele
[Londra, The National Gallery]
Frontespizio del trattato di Andrea
Palladio, I Quattro Libri dell’Architettura
(Venezia 1570)
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500AndreaPalladio
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Tornano a Vicenza i disegnioriginali di Palladio, in Gran Bretagna da 4 secoli
PALLADIO CINQUECENTO ANNI vi farà viaggiare
nella mente del grande architetto, perché potrete
ammirare gli splendidi disegni con cui concepiva i
propri capolavori. Disegni che da quattrocento anni
sono conservati in Gran Bretagna e che rientrano in
Italia per l’occasione. E per meglio comprenderli, tro-
verete oltre cinquanta modelli tridimensionali, video
e animazioni interattive create al computer.
Andrea Palladio, Logge del Palazzo della Ragione [Londra, Royal Institute of British Architects]
sopra Andrea Palladio, Terme di Agrippa
[Londra, Royal Institute of British Architects]
500AndreaPalladio
Andrea Palladio, Villa Pisani a Bagnolo [Londra, Royal Institute of British Architects]
19ANDREA PALLADIO 500 accenni_05_2008
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Padova5 maggio
Palladio: la vita, i contesti,le biografie
Nuovi approcci a Palladio:rilievo, restituzioni virtuali,data base
Vicenza6-7 maggio
Palladio e l’Europa del suo tempo
L’eredità di Palladio e il Palladianesimo
Palladius Britannicus
Palladio e l’Architettura:idee, disegno, lessico
Palladio e i libri
Verona8 maggio
Palladio, gli artisti e la decorazione
Lo studio di Vitruvio e le antichità romane
Venezia9-10 maggio
Palladio e i “maestri fondatori”
Palladio e gli architetti del suo tempo
Palladio nel territorio:ville e ponti
Palladio e l’architettura residenziale di città
Palladio e Venezia
Con la lectio magistralis di James Ackerman (Harvard University),
si aprirà a Padova il 5 maggio 2008 il Simposio del
Cinquecentenario, il più esteso convegno di studi mai dedicato al
grande architetto veneto. Sarà articolato in sei giornate, itineranti
in quattro città venete: Padova, Vicenza, Verona, Venezia.
Il pubblico potrà ascoltare oltre settanta relatori, provenienti da
tutto il mondo, dall’Italia alla Russia, dalla Francia alla Spagna,
dalla Gran Bretagna alla Germania, dalla Svizzera agli Stati Uniti,
dal Canada alla Nuova Zelanda. Le conferenze sono strutturate in
quattordici sessioni, ognuna curata dallo specialista del tema
trattato, in modo da approfondire tutti i grandi temi degli studi
palladiani.
Il Simposio del Cinquecentenario
500AndreaPalladio
Palladio: la vita, i contesti,le biografiechairman Lionello Puppi
Università Ca’ Foscari di Venezia
Lo studio di Vitruvio e le antichità romanechairman Pierre Gros
Université de Provence,
Aix-en-Provence (F)
Palladio e i “maestri fondatori”chairman Christoph L. Frommel
Bibliotheca Hertziana, Roma
Palladio e gli architetti del suo tempochairman Arnaldo Bruschi
Università La Sapienza, Roma
Palladio e l’Architettura:idee, disegno, lessicochairman Howard Burns
Scuola Normale Superiore, Pisa
Palladio nel territorio:ville e pontichairman Donata Battilotti
Università di Udine
Palladio e l’architettura residenziale di città: la casa,il palazzo, il conventochairman Francesco Paolo Fiore
Università La Sapienza, Roma
Palladio e Veneziachairman Deborah Howard
University of Cambridge (UK)
Palladio, gli artisti e la decorazionechairman Paola Marini
Museo di Castelvecchio, Verona
Juergen Schulz
Brown University, Providence (USA)
Palladio e l’Europa del suotempochairman Fernando Marías
Universidad Autonoma de Madrid (E)
Palladio e i librichairman Guido Beltramini
CISA Andrea Palladio, Vicenza
L’eredità di Palladio e ilPalladianesimochairman Franco Barbieri
Università di Milano
Werner Oechslin
Politecnico di Zurigo (CH)
Palladius Britannicuschairman Charles Hind
Royal Institute of British
Architects, Londra (UK)
Nuovi approcci a Palladio:rilievo, restituzioni virtuali,data basechairman Marco Gaiani
Università di Bologna
Programma delle sei giornate
21ANDREA PALLADIO 500 accenni_05_2008
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Il 2008 sarà un anno ricco di eventi e
occasioni per conoscere e visitare i luoghi
dove visse Andrea Palladio e dove realizzò
oltre sessanta capolavori: le famose ville
del Padovano, del Veronese, del Vicentino
e del Trevigiano. Il ponte di Bassano e
quello di Torri di Quartesolo. Le grandi
chiese di Venezia.
I palazzi pubblici e privati e il teatro
Olimpico a Vicenza. Per l’intera durata del
2008, concerti in villa, eventi, momenti di
spettacolo e intrattenimento, percorsi e
visite guidate ai capolavori del grande
architetto saranno un’opportunità unica
per riscoprire il Veneto del Palladio.
Per il programma aggiornato degli eventi www.andreapalladio500.it
foto Pino Guidolotti
1 2 3
4 5 6
7 8 9
500AndreaPalladio
1. Villa Sarego, Santa Sofia di Pedemonte (Verona)
2. Ponte di legno, Bassano del Grappa (Vicenza)
3. Villa Cornaro, Piombino Dese (Padova)
4. Villa Emo, Fanzolo di Vedelago (Treviso)
5. Convento della Carità, Venezia
6. Chiesa di San Giorgio Maggiore, Venezia
7. Palazzo Barbaran da Porto, Vicenza
8. Basilica palladiana, Vicenza
9. Villa Badoer, Fratta Polesine (Rovigo)
Visita il Veneto
nell’anno del Palladio
23ANDREA PALLADIO 500 accenni_05_2008
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500AndreaPalladio
Teatro Olimpico, Vicenza [foto Pino Guidolotti] 25ANDREA PALLADIO 500 accenni_05_2008
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 25
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28 accenni_05_2008 CENTRALE DEL LATTE
TERRITORIO
E’ davvero pronta!
Per la nuova CENTRALE DEL LATTE di Vicenza gli ultimi
ritocchi all’edificio sono il prologo dell’imminente
trasferimento delle attività produttive
13 mila metri quadrati di superficie, 6.500 di aree verdi e 67 mila metri cubi di volume:
sono questi i numeri del nuovo stabilimento che sarà punto d’arrivo del latte raccolto
nel vicentino e nel Veneto ed unico punto di distribuzione verso le principali province
della regione.
Impianti e finiture sono giunte alla fase terminale nell’edificio di via Faedo, vicino al casello
autostradale di Vicenza est, dove, a breve, si trasferiranno le circa 60 persone che
quotidianamente si dedicano alle attività di produzione, imballaggio e immagazzinamento
dei prodotti lattiero-caseari. Sotto un solo tetto, infatti, verranno raccolte le produzioni di
latte fresco e a lunga conservazione, di yogurt cremoso e probiotico e di panna fresca.
Foto di Nicola Zanettin
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«La realizzazione del nuovo edificio – sotto-
linea Riccardo Pozzoli, presidente della
Centrale del latte di Vicenza Spa – è stata
una scelta strategica volta ad espandere le
potenzialità commerciali dell’azienda, ma è
stata anche una scelta obbligata per soste-
nere il suo futuro sviluppo che, nello stabili-
mento attuale, costruito nel 1929, non
avrebbe trovato strutture adeguate».
Lo studio del progetto architettonico si è
sviluppato, sin dalle prime battute, dedican-
do particolare attenzione al contesto urba-
no nel quale s’inserisce il nuovo stabilimen-
to senza tralasciare, però, le caratteristiche
funzionali tipiche di un impianto comples-
so ed all’avanguardia. L’obiettivo era quello
di costruire, prima di tutto, un luogo di lavo-
ro e non semplicemente un’unità produtti-
va, per cui ogni piccolo particolare è stato
valutato nel dettaglio, con il contributo di
Estel Studio, che ne ha curati gli interni. La
struttura esterna è stata ideata per garanti-
re il massimo confort in termini di luce e di
rumore a tutto il personale che quotidiana-
mente lavora più di 2 mila quintali di latte.
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30 accenni_05_2008 CENTRALE DEL LATTE
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I due edifici principali che compongono la nuova
Centrale del latte di Vicenza sono collegati da un
corridoio aereo ed inseriti in un contesto natura-
le di piante ed arbusti selezionati accuratamente
considerando il colore delle foglie, le fioriture
delle bacche ed i diversi profumi dei fiori.
Nell’edificio dedicato alle attività amministrative
trova spazio anche una sala di formazione che
costituisce il punto di partenza di un percorso
didattico studiato appositamente per le scolare-
sche. Gli studenti in visita alla Centrale, infatti,
saranno guidati attraverso un ampio corridoio
per osservare direttamente le fasi di produzione
e termineranno il loro percorso nel cuore del
reparto di stoccaggio del latte costituito da venti
serbatoi in acciaio inox.
Particolare cura è stata dedicata anche al rivesti-
mento esterno del nuovo stabilimento realizzato
in zinco-rame-titanio, un materiale versatile e
resistente che, come un guscio, veste e protegge
il fabbricato associandosi, al tempo stesso, alle
rifiniture della parte inferiore dell’edificio.
Quest’ultima, infatti, si presenta in blocchi faccia
a vista che richiamano la tipica pietra calcarea
vicentina. Un abbinamento, dunque, che fa tra-
sparire un certo parallelismo tra l’estetica della
nuova Centrale del latte e le lavorazioni che si
svolgono al suo interno; un segno ricercato dalla
stessa proprietà che ha voluto trasmettere un
messaggio di piena fruibilità e trasparenza di
un’attività produttiva che, seppur privata, viene
percepita dalla collettività come un servizio.
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CENTRALE DEL LATTE DI VICENZA SPA Via Medici 98 - VICENZA
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Il nuovo stabilimento rappresenta una importante opportunità per riaffermare e rilanciare
l'immagine della Centrale del Latte e dei suoi prodotti come “tesoro” della città e dei
vicentini, rinsaldando e sviluppando i legami storici con il territorio e la sua comunità
31CENTRALE DEL LATTE accenni_05_2008
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32 accenni_05_2008 STUDIO AMATORI
L’area, di complessivi 11.000 mq., assume importanza per tutti i
residenti del quartiere S. Bortolo, per la Parrocchia e per l’asilo, si
relaziona con il futuro Parco dell’Astichello, ma con una diversa
connotazione e assume valore, se può offrire verde e spazi ludici, di
aggregazione attualmente mancanti nella zona.
Nei contatti con le istituzioni rappresentative delle istanze dei cit-
tadini la “Centrale del latte di Vicenza” è pertanto addivenuta alla
decisione di proporre un progetto di fattibilità, un disegno ragio-
nato, da consegnare alla città per la creazione di un parco urbano,
un polmone verde e giardini racchiusi tra le case contermini. La
città e il quartiere si riappropriano di un’area, un tempo verde, in
una dimensione di sostenibilità e qualità urbana.
E’ importante sottolineare che questo progetto assume il concetto
ideativo ed interpreta le modalità di intervento tipiche del territo-
rio storico di Vicenza, rispettandone canoni e concezioni armoni-
che come già per altri parchi della città, come ne è un perfetto
esempio la struttura e la bellezza del parco Querini.
I Giardini di Via MediciTERRITORIO
A San Bortolo la Centrale del Latte propone il progetto di riqualificazione della exsede: un nuovo stimolo alla gestione attiva del verde pubblico
Giardini tematici Giochi d’acqua Edifici con portici e piazzette
Nuove aree di sosta autoveicoli
Asilo comunale
Chiesa e Parrocchia Cuore Immacolato
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„Il trasferimento della Centrale del latte
di Vicenza dalla sede storica di Via Medici al
nuovo sito di Vicenza Est consegna di fatto
alla città e ai suoi cittadini “un’area dismes-
sa” di importanza rilevante
“33STUDIO AMATORI accenni_05_2008
E’ un concetto di “verde attivo”. Una parte
del Parco vedrà all’opera i residenti volen-
terosi di coltivare il giardino delle erbe offi-
cinali, il giardino dei profumi, il giardino dei
colori, il giardino dei frutti ecc... nel mezzo,
una cascata d’acqua scende lungo i piani
inclinati di pietra, a sottolineare l’asse del-
l’impianto costruttivo. La strada attuale di
Via Medici viene spostata per creare un
passaggio-spazio di relazione con la
Parrocchia e l’Asilo, per creare parcheggi e
per preservare gli alberi d’alto fusto.
Attraverso una serie di piazzette e percorsi
pedonali il parco è assolutamente permea-
bile e viene percepito dalle tre vie che lo
circondano.
In sostanza, quest’area dismessa, con i suoi
giochi d’acqua, le stradine pedonali, i giar-
dini coltivati, le panchine, la scenografia
della visione generale, i parcheggi offrirà
quegli spazi ludici di socializzazione e quel
verde che oggi mancano nel quartiere.
Mirko Amatori Gabriella Amatori
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Tel. 0444 921155 [email protected]
Via Medici, Via Mentana e Via Grappa, individuano un grande triangolo
isoscele che il progetto assume e rafforza. Il punto di percezione fonda-
mentale è l’affaccio da Via Medici (senso unico di percorrenza) nella
punta bassa del triangolo. L’asse bisettrice di tale triangolo parte dal
Piazzale della Chiesa, attraversa il punto di affaccio al parco e si conclu-
de, con angolo retto, su Via Mentana.Tale bisettrice si interseca con l’al-
tro asse che parte dall’edificio su Via Grappa e sfocia davanti all’Asilo. Il
progetto individua un piccolo anfiteatro a cerchi concentrici, piccoli ter-
razzamenti arcuati a partire dal vertice di bisettrice, che, concludono
scenograficamente la linea visiva di percezione del Parco. Dopo la parte
piana del Parco, i terrazzamenti propongono i giardini tematici, spazi da
dare in uso alla collettività per coltivazioni a tema.
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 33
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mente indipendenti con giardino
recintato sui quattro lati. La stra-
da di accesso al complesso è
riservata ai residenti e garanti-
sce, oltre alla privacy, un ambien-
te protetto per le famiglie e per i
bambini. Cucina separata, sog-
giorno, bagno e lavanderia a
piano terra; tre o quattro came-
re, cabina armadio e due bagni a
piano primo. Eccellenti le finiture
e la qualità costruttiva con atte-
stazione di abitazione a basso
consumo energetico. Garage e
posti auto di proprietà.
Pompeiane e portici per godere
in relax il proprio giardino.
Rif. A 3534
da 37 anni la garanzia di sentirsi a casa
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 35
36 accenni_05_2008 DAL ZOTTO A FARA VICENTINO
OCCASIONI PER FAREARCHITETTURA
La storia di questo stabilimento è strettamente legata alle
scelte della proprietà che hanno voluto esprimere la capacità
di andare oltre. Oltre il classico "capannone", dimostrando che
il connubio tra committenza e progettista rappresenta una
vera occasione per diventare momento qualificante per il
paesaggio ed essere di vantaggio per tutti.
L'insediamento produttivo esprime la filosofia di una azienda che ama riconoscersine "l'arte del calore". La nuova sede della Dal Zotto Spa a Fara Vicentino
A cura di Ben Dradser
TERRITORIO/2
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 36
nelle foto
Il fronte dello stabilimento Dal Zotto Spa a Fara
Vicentino.
In primo piano la pensilina che protegge e sottolinea
la zona dove hanno luogo le attività di carico e
scarico, momento fortemente simbolico nella
quotidianità dell’azienda
L'imprenditore vuole crescere, vuole tra-
smettere a tutti che l'azienda "c'è", che
l'azienda comunica con tutto il mondo
ma insiste su un territorio dal quale non
può prescindere, che è rivolta al benes-
sere ed alla qualità della vita delle per-
sone che la frequentano. L'imprenditore
si fonde col prodotto che genera e con
la fabbrica che lo produce. Ed è dalla col-
laborazione fra il progettista e l'impren-
ditore, dallo sforzo di far convergere
verso la stessa direzione i rispettivi pen-
37DAL ZOTTO A FARA VICENTINO accenni_05_2008
Ph. Marco Covi e Fabrizio Giraldi
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 37
38 accenni_05_2008 DAL ZOTTO A FARA VICENTINO Ph. Marco Covi e Fabrizio Giraldi
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 38
sieri e le rispettive esigenze che nasco-
no le migliori idee e che si determina la
crescita di tutti i soggetti coinvolti nel
processo: del prodotto, dell'azienda e
dello stesso imprenditore.
La Dal Zotto S.p.a. è una giovane azien-
da che fa parte del gruppo La Nordica -
Extraflame, con alle spalle quindi
un'esperienza consolidata di oltre 40
anni nel settore del riscaldamento
domestico. Tutti i nuovi prodotti della
gamma stufe e cucine a legna e stufe a
pellet sono contraddistinti da un impor-
tante lavoro su qualità, design e funzio-
nalità.
Cura artigianale del particolare, ricerca
di soluzioni innovative per design e
materiali, inalterabilità nel tempo ed
alta affidabilità con consumi adeguati
agli standard più rigorosi in tema di
risparmio energetico. E con particolare
39DAL ZOTTO A FARA VICENTINO accenni_05_2008
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 39
attenzione affinchè lo scarico fumi sia
pulito e privo di incombusti inquinanti.
Anche il nuovo stabilimento di Fara
Vicentino a pochi Km da Vicenza doveva
trasmettere queste caratteristiche. Ed è
apparso subito chiaro che questi valori
non si sarebbero potuti ottenere attra-
verso lo standard e la prefabbricazione.
Il progetto affidato a Diego Chilò,
Fabio Calore e Roberto Gilardin dello
studio C+partners di Sarcedo consiste-
va nella ristrutturazione del complesso
esistente con ampliamento per la realiz-
zazione della palazzina uffici.
L'edificio di partenza era ben rispon-
dente alle caratteristiche dell'architettu-
ra degli immobili degli anni '70 ed '80
tipicamente collocati nel tessuto indu-
striale veneto con insediamento di volu-
mi di forma squadrata, a basso costo
idonei a contenere con estrema flessibi-
lità qualsiasi produzione destinata sem-
pre ad aumentare e a cambiare. Fino a
„Quando le esigenze
funzionali dell'azienda
incontrano un approccio
concreto e realistico il
progetto ne trarrà grandi
benefici
“
40 accenni_05_2008 DAL ZOTTO A FARA VICENTINO
Ph. Marco Covi e Fabrizio Giraldi
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 40
Dal Zotto spa36030 Fara Vicentino (VI) ItalyVia Astico, 67Tel. (039) 0445.300.810Fax (039) [email protected]
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Cucine, caminetti e stufe a legna e a pellet
Le stufe Dal Zotto sono l’ideale percreare un’atmosfera suggestiva ed intima,producendo rapidamente un piacevolecalore. Se non vuoi rinunciare all’emozioneche solo il fuoco della stufa può darti,affidati a chi ha fatto del riscaldamentoun'arte.
Calore Naturalesentirsi sempre a casa
Dalzotto - P.P. 213x275:Dalzotto - P.P. shara 19-03-2008 16:14 Pagina 1
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 42
43DAL ZOTTO A FARA VICENTINO accenni_05_2008
nella foto
Candore, trasparenza
e luminosità sono il
tema dominante
nell’ampio ingresso
agli uffici direzionali
palesare l'esigenza di un ampliamento o quando que-
st'ultimo diventi impossibile della realizzazione di un
nuovo contenitore per soddisfare le esigenze della
produzione. L'immobile preesistente, pur datato, si
presentava ancora ben solido nella sua struttura, e le
ossature portanti recuperate in seguito al restauro
risultano essere di particolare pregio. Le capriate degli
edifici ristrutturati, già di buona fattura, sono state rite-
nute idonee dal punto di vista funzionale e risultano
oggi interessanti dal punto di vista architettonico,
lasciando "leggere" la struttura statica realizzata con
armatura lenta secondo tradizione dell'epoca.
Ph. Marco Covi e Fabrizio Giraldi
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44 accenni_05_2008 LA NORDICA - EXTRAFLAME A BREGANZE
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 44
I progettisti
Diego Chilò (Thiene 1957) collabora
dalla seconda metà degli anni '80 con
Fabio Calore (Thiene 1963) e Roberto
Girardin (Piovene Rocchette 1961) e, dal
2005, con Pierantonio Dalla Riva (Thiene
1979), fino a dare vita, nel 2007 a C+par-
tners. Caratteristiche principali dei pro-
getti legati al mondo produttivo e azien-
dale sono l'impiego della prefabbrica-
zione, l'uso di materiali, tecniche costrut-
tive e tecnologiche innovative, senza
trascurare le problematiche legate al
risparmio energetico e al benessere psi-
cofisico delle persone negli ambienti di
lavoro.
Nel corso degli anni avviene la collabo-
razione con altri progettisti, principal-
mente dal 1985 con Fiorenzo Valbonesi
e dal 1997 con Tobia Scarpa e Afra
Bianchin. Nel 2006 lo studio viene
segnalato dalla giuria del premio inter-
nazionale Dedalo-Minosse alla commit-
tenza di architettura.
45LA NORDICA - EXTRAFLAME A BREGANZE accenni_05_2008
in queste pagine
L'insediamento logistico de
La Nordica-Extraflame a Breganze.
L'importante pensilina sottolinea la
zona di carico e scarico attribuendo
una grande importanza a questo
momento pratico di "scambio" che
assume un valore fortemente
espressivo
www.lanordica-extraflame.com
www.dalzotto.com
LA NORDICA SPAVia Summano, 66A36030 Montecchio Precalcino - [email protected]
EXTRAFLAME SPAVia dell'Artigianato, 1036030 Montecchio Precalcino - [email protected]
LA NORDICA - EXTRAFLAMELogistic CenterVia dell'Innovazione36042 Breganze - VI
DAL ZOTTO SPAVia Astico, 6736030 Fara Vicentino - [email protected]
Il gruppo LA NORDICA - EXTRAFLAME
leader da oltre 40 anni nel settore del
riscaldamento a legna e a pellet ha
consolidato la sua presenza a livello
nazionale ed internazionale grazie
alla costante ricerca tecnica per il
miglioramento e la creazione di nuovi
prodotti. Flessibilità, qualità e massi-
ma attenzione al design, tipica del
“made in Italy”, posizionano il gruppo
LA NORDICA - EXTRAFLAME tra le più
prestigiose realtà produttive del mer-
cato in espansione.
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:15 Pagina 45
„Una villa del Palladio,
un bunker della Seconda
Guerra Mondiale,
un paese in
trasformazione,
un progetto di formazione
attraverso l’arte
contemporanea
“
46 accenni_05_2008 C4
C4 a Villa CaldognoL’innovativo progetto permanente di formazione
attraverso l’arte contemporanea
ARTE
Bunker della Seconda Guerra Mondiale
ph. Armin Linke
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:16 Pagina 46
47C4 accenni_05_2008
C4 (Centro Cultura Contemporaneo
Caldogno) è il primo centro italiano finalizza-
to alla formazione attraverso i linguaggi del-
l’arte contemporanea, intesa come mezzo
per comprendere il presente. La sede del
Centro è Villa Caldogno, edificio cinquecen-
tesco attribuito ad Andrea Palladio situato a
pochi chilometri a nord di Vicenza. Questo
articolato progetto – diretto da Costantino
Toniolo, curato nella parte artistica da Luca
Massimo Barbero e nella parte della forma-
zione da Elena Ciresola – è stato avviato nel
2006 nell’ambito di un vasto percorso di
riqualificazione del territorio e valorizzazione
dell’identità locale e grazie alla volontà della
Regione del Veneto, del Comune di Caldogno
e della Provincia di Vicenza.
Lungimiranti partner di C4 sono UniCredit
Group con il progetto “UniCredit & l’Arte”, A
scuola di Guggenheim, progetto formativo
della Collezione Peggy Guggenheim di
Venezia e sono coinvolte alcune aziende for-
temente innovative quali Arclinea, Dainese,
Deroma, Gruppo Maltauro, Telwin, Trend
Group.
ph. Olivo Barbieri
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:16 Pagina 47
48 accenni_05_2008 C4
Intervista a Elena Ciresola,curatore della formazione C4
A - A suo avviso, quale valore possiede oggi l’insegna-
mento dell’arte contemporanea?
E - Per C4 frequentare e praticare il mondo dell’arte non
significa apprendere nomi e date, bensì sperimentare e
leggere la realtà da punti di vista differenti. Tra le attività
svolte nel 2006-2007 abbiamo coinvolto 21 studenti uni-
versitari, in qualità di guide e tutor nei laboratori per le
scuole, 180 docenti delle scuole del Veneto, da quelle del-
l’infanzia a quelle secondarie di secondo grado, che
hanno poi accompagnato 1350 studenti in visita e labora-
torio in Villa, fino ai 18 manager protagonisti della speri-
mentazione formativa dedicata alle istituzioni ed aziende
partner. Sono numeri altissimi per un’iniziativa nuova, che
parla di “contemporaneo” e fa agire il “contemporaneo” in
professionalità diverse.
A - Come ha impostato il progetto formativo per i manager?
E - La struttura del progetto formativo ha inteso motivare
i manager ad utilizzare condizioni “creative” attraverso gli
strumenti dell’arte in situazioni estranee al mondo lavora-
tivo, ma leggibili poi come metafore dei comportamenti
organizzativi. L’esperienza, a partire da un tema scelto e
condiviso dai protagonisti, ha dato particolare significato
all’attivazione di una fase iniziale laboratoriale con l’arti-
sta, seguita da una verifica sui temi e sulle azioni svolte:
questa tavola rotonda ha visto confrontarsi imprenditori,
artisti, psichiatri, economisti, designer, filosofi e critici.
A - Quali sono le attività in cantiere per il 2008?
E - A gennaio 2008 è stato pubblicato C4 Index1, secondo
volume del progetto editoriale di C4 pensato come
momento di bilancio e riflessione su ciò che è stato fatto
e di introduzione dei nuovi piani di lavoro. Nell’anno che
celebra il quinto centenario dalla nascita di Andrea
Palladio, C4 intende dedicare quattro serate – dal titolo
Palladio tra arte e impresa – tra aprile e maggio 2008, al
rapporto tra arte contemporanea, impresa e architettura.
A settembre 2008 verrà inaugurato il grande bunker di
circa 400 metri quadrati, costruito durante la Seconda
Guerra Mondiale che sorge in prossimità della Villa.
Questo spazio, che presenta condizioni eccezionali di
temperatura costante e un basso livello di umidità, offre
un ulteriore spunto di riflessione, ampliando le prospetti-
ve di attività degli artisti e di azioni formative. www.c-4.it
C4 - Villa CaldognoVia Zanella, 336030 Caldogno (VI)
Informazioni:Tel. 0444 327166Fax 0444 524033 [email protected]
Immagini del corso di formazione per i manager
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soprana 19-03-2008 12:28 Pagina 1
soprana 19-03-2008 12:28 Pagina 2
52 accenni_05_2008 BANG & OLUFSEN
Bang & Olufsen ha perfezionato la
tecnologia dei diffusori attivi, l’arte
di combinare i diffusori con i loro
amplificatori in modo che “condividano la
stessa casa”.
L’inserimento dell’amplificatore all’interno
della cassa acustica consente di compen-
sare a vicenda le imperfezioni, in altre
parole, si può modellare il suono come si
vuole.
Se si sostituisce il volume del cabinet (lo
spazio che un diffusore occupa) con
potenza dell’amplificatore (che non occu-
pa molto), è possibile che cabinet come
quelli delle BeoLab 4000 possono essere
ridotti fino ad un terzo di quelli di diffuso-
ri passivi, pur mantenendo la stessa capa-
cità acustica.
I diffusori rappresentano la voce di un impianto audiovisivo e in Bang & Olufsen l’obiettivo è sempre
quello di creare prodotti che riproducano perfettamente il suono originale: quello pensato dall’artista
Bang & Olufsen:l’eccellenza del suono
IL CUBONessun diffusore Bang & Olufsen lascia il luogo
di produzione senza essere stato testato, ben
oltre le esigenze di un normale utilizzo dome-
stico. Il primo passo per testare un diffusore
Bang & Olufsen dopo la sua creazione è la
“Prova Cubo”.
Il Cubo è una camera acusticamente semi-
riverberante che permette misurazioni affida-
bili delle frequenze che possono essere udite
fino al minimo di 40Hz.
Questa stanza viene quindi designata per
misurare diversi aspetti del diffusore e della
prestazione dell’unità driver, vale a dire la
risposta di frequenza, la risposta alla potenza e
alla direttività. La configurazione di tali misure
è controllata a computer e consente di ricreare
per più volte le condizioni di misurazione in
modo preciso. E poiché sono orecchie umane
a dover ascoltare i diffusori acustici, la prova
finale viene eseguita da un gruppo d’ascolto,
accuratamente selezionato e formato, che vali-
da la performance dei diffusori.
Sistema BeoSound 9000 con diffusori BeoLab 8000
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:18 Pagina 52
53BANG & OLUFSEN accenni_05_2008
I DIFFUSORIOgni diffusore BeoLab di Bang & Olufsen è
un tributo alla dedizione ed alla determina-
zione di produrre una prestazione audio
assoluta e convincente: proprio come se
l’ascoltatore avesse l’esecuzione dell’origina-
le davanti a sé. Ogni elemento della produ-
zione, materiali inclusi, viene studiato in base
a questa ambizione.
L’alluminio anodizzato ha tutte le caratteristi-
che necessarie per essere definito materiale
ideale a tale scopo. Sagomato in un unico
pezzo da Bang & Olufsen, esso elimina i pro-
blemi delle dissonanze dalle giunzioni e
dagli angoli, che sono caratteristici delle
casse acustiche in legno e le sue superfici
lisce e lucide eliminano le onde acustiche
stazionarie dall’interno della cassa.
La libertà di design offerta dall’alluminio
viene enfatizzata dalla tecnologia di amplifi-
cazione ICEpower, tecnologia di proprietà di
Bang & Olufsen, che unisce un’efficienza ele-
vata e un basso consumo di energia a una
qualità audio eccellente.
BeoLab 4000, per esempio, è un diffusore
sagomato a forma di foglia che ha la dimen-
sione di un libro. Ciò gli consente di essere
collocato discretamente ovunque occorra un
audio potente. Sempre per chi desidera un
diffusore compatto, BeoLab 4, a forma pira-
midale, è disponibile anche con modalità
PC/Mac dedicata.
E dove invece il diffusore deve giocare da
“protagonista”, BeoLab 8000 offre un audio
puro, pieno e dinamico. Il suo design accatti-
vante ricorda una canna d’organo o un
punto esclamativo.
BeoLab 6000, invece, è schermato magneti-
camente ed ha una capacità camaleontica di
integrarsi o farsi notare nell’arredamento in
cui è inserito.
A coloro che amano prestazioni sonore uni-
che e design ineguagliabile è consigliato
BeoLab 5. La sua forma conica con tre dischi
rotondi alla sommità sottolinea la tecnolo-
gia Acoustic Lens Technology. Per mezzo di
due forme a base ellittica tale tecnologia
diffonde il suono dei toni alti e medi con
un’apertura angolo di 180 gradi sul piano
orizzontale.
Una volta che il diffusore (datato di due
amplificatori da 1000 watt ICEpower) è col-
locato nella posizione desiderata, per mezzo
di un piccolo microfono mobile retrattile,
(MMS – Moving Microphone System), misura
le proprietà dei bassi della stanza. In questo
modo analizza le onde acustiche emesse e
adatta i bassi di conseguenza. Il sistema di
controllo dinamico dei bassi, associato alla
tecnologia delle lenti acustiche, assicura
un’ottima esperienza audio indipendente-
mente dalla posizione del diffusore e del-
l’ascoltatore.
Per rendere il suono dei sistemi audio/video
Bang & Olufsen ancora più avvolgente, il sub-
woofer BeoLab 2 ne intensifica l’esperienza
d’ascolto. Un prodotto compatto che utilizza
la tecnologia ICEpower per generare poten-
za audio, che va oltre le modeste dimensioni
fisiche del subwoofer. La versatilità dei diffu-
sori Bang & Olufsen è inoltre garantita da
un’ampia gamma di colori, per integrarli al
meglio nel vostro ambiente.
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ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:18 Pagina 53
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:20 Pagina 54
EVOLUZIONE
2007
Ceramica raku
50 x 50 cm
Lina Zenere
Studio ElleArte contemporanea
ARTE
55STUDIO ELLE accenni_05_2008
GOLDEN TIME - DEBITO IRRISOLTO
2008
Manoscritto originale su foglia d’oro su sup-
porto lavorato con tecnica mista
25 x 25 cm
Maddalena Barletta
ATH_accenni#05-01.qxd 20-03-2008 10:22 Pagina 55
ARTE
UN’ALTRA PRIMAVERA
2008
Mista su tela
200 x 145 cm
Gabriella Santuari
56 accenni_05_2008 STUDIO ELLE
“LACERAZIONI” (OMAGGIO AI CAVATORI ....)
2008
Olio e sabbia su tela
90 x 70 cm
Pina Meneghin Buzzacchera
ATH_accenni#05-01.qxd 20-03-2008 10:22 Pagina 56
S-HE
Mista su tela
35 x 50 cm
Daniela Zocca
ARTE
STUDIO ELLEARTE CONTEMPORANEABorgo Scroffa, 97 - VICENZA
Tel. 0444 [email protected]
57STUDIO ELLE accenni_05_2008
ASTRATTE STAGIONI ASTRATTI COLORI (E NON COLORI)
2008
Olio su tela
60 x 60 x 4 cm
Gianfranco Gabaldo
ATH_accenni#05-01.qxd 20-03-2008 10:22 Pagina 57
58 accenni_05_2008 ATHESIS A VICENZA
Luce, colore, trasparenza e dialogo nell'allestimento degliambienti di lavoro dove si genera Il Giornale di Vicenza.Per le 100 persone che lavorano a costruire ogni giorno ilquotidiano della città e della provincia il trasloco di inizioanno è ormai solo un ricordo
di Anna Trenti
Foto di Nicola Zanettin
Dentro il nuovo giornale
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59ATHESIS A VICENZA accenni_05_2008
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:22 Pagina 59
L a nuova sede delle aziende vicentine che fanno capo ad Athesis
Spa, entrata a pieno regime, si lascia apprezzare in tutta la sua
funzionalità ed ammiccante estetica, trasmettendo ai suoi occu-
panti la sensazione della fluidità dello scorrere delle notizie. Un investi-
mento ingente per trasferire sui tre piani dell'edificio la redazione e la
tipografia de Il Giornale di Vicenza, la concessionaria di pubblicità
Publiadige e la società editrice Neri Pozza, tutte facenti capo ad Athesis
Spa, editore della testata. Costruito dall'impresa Incos Spa su disegno di
Ars Progetto e Lifor di Villafranca Veronese, il fabbricato è stato oggetto
di una particolare attenzione nei confronti degli aspetti della comunica-
zione interna, curati dall'agenzia veronese Lab3. Nico Cattapan di Lab3,
così sintetizza l'intervento: "Abbiamo cercato di coltivare il senso della
comunicazione attraverso concetti di semiotica e spazio integrato con
attenzione alle esigenze di chi ci lavora. Così abbiamo pensato ad una
videoinstallazione di sei monitor che fin dall’ingresso trasmette una inte-
razione giocosa tra il pubblico e il luogo: alcuni video trasmettono parole
in libertà prese dal web e passano le immagini riflesse di chi transita per
far capire che tutti siamo protagonisti dell’informazione. L’atmosfera
generale è immersiva ma soprattutto trasparente: il senso del progetto è
che non si arrivi mai alla chiusura tra i settori, ma che il luogo possa sem-
pre riunire, consentire il lavoro ma non la separatezza. La notizia, in una
parola, deve poter fluire. La luminosità degli spazi e la disposizione delle
postazioni per linee diagonali e angolari in questo senso aiuta molto”.
60 accenni_05_2008 ATHESIS A VICENZA
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:22 Pagina 60
Ph.A
.Zan
ella
Accesso all'informazione
Nel delicato equilibrio fra linee rette e
forme sinuose e tondeggianti, l'am-
pia hall d'ingresso alla nuova sede
delle aziende vicentine che fanno capo ad
Athesis Spa risponde al binomio architettura e
comunicazione esibendo immediatezza nel
rispondere alle esigenze di apertura, traspa-
renza e funzionalità.
Il tempo appare morbido: gli utenti predispo-
sti all'esperienza ludica trovano spazio per l'in-
terattività con i grandi video dove scorre l'in-
formazione riflessa, mentre gli utenti che pre-
diligono l'aspetto pratico non trovano preclu-
sa la possibilità di accedere direttamente.
61ATHESIS A VICENZA accenni_05_2008
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:22 Pagina 61
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:53 Pagina 62
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GIOVANI PROMESSE/1
Le testimonianze dirette dei profes-
sionisti del settore nei project work
del Master, hanno permesso a Giulia
di intuire le dinamiche che sottendono
l’organizzazione degli eventi e l’hanno
resa consapevole che la cosiddetta gavetta
è parte integrante della sua “costruzione”.
Dice di lei:“Organizzare eventi è quello che
più mi piace e mi rendo conto che è un
punto d'arrivo che passa attraverso l'impe-
gno costante e giornaliero nel conoscere
le tante sfaccettature che la comunicazio-
ne mi pone di fronte. Quello che mi stimo-
la di questo lavoro, è la possibilità di testar-
mi in continuazione per far emergere idee
nuove in grado di risolvere i problemi di
articolazione propri della comunicazione”.
La giovane età unita alla tenacia e all'otti-
mismo, la porteranno a trovare il giusto
mix per riuscire in un difficile campo dove
poche sono le regole scritte e le permette-
ranno di approcciare la gestione diretta di
eventi artistico-culturali, il tema di cui subi-
sce maggiormente il fascino.
Giulia Nicolatopresentata da Enrico ph. Nicola Zanettin
Dopo un anno di esperienza a Roma dove
organizzare eventi è una sorta di alchimia tra
i tempi sempre dilatati e la rincorsa per far
quadrare anche le persone che non lo sono,
Giulia è rientrata nel Veneto, in realtà forse
più piccole ma più a misura dei ritmi e delle
cose pensate.
La laurea allo IULM ed un Master alla Lumsa di
Roma hanno contribuito a dare spessore alla
passione e forza all'ottimismo nel ricercare le
soluzioni sempre personali per le strutture
per le quali opera.
Giulia, 28 anni, è nata a Valdagno
Vive e lavora a Verona
65GIOVANI PROMESSE - GIULIA NICOLATO accenni_05_2008
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67GIOVANI PROMESSE - ENRICO ZANNELLI accenni_05_2008
GIOVANI PROMESSE/2
Video, documentari e video arte
rimangono realtà ancora poco svi-
luppate nel nostro paese, se para-
gonato ad altre nazioni che ne stanno
determinando i “trends”. Cogliere la con-
temporaneità di questa interessante attivi-
tà e sfruttarne le potenzialità e le opportu-
nità offerte dalle nuove tecnologie multi-
mediali è un compito demandato ad
Enrico.
Formatosi in questa piccola ed innovativa
azienda di famiglia Enrico ha allargato le
proprie competenze con missioni all’este-
ro ed un lungo stage formativo presso una
importante agenzia di comunicazione.
Egli è ora un giovane videomaker, con abi-
lità e fresche idee sperimentali, produce e
post-produce la realtà regalando ricordi ed
emozioni alle imprese dal cuore industria-
le, realizzando documentari architettonici,
montando spettacoli teatrali ed eventi
mondani che confluiscono come in un
caleidoscopio, nel suo zoom.
Enrico Zannellipresentato da Giulia ph. Nicola Zanettin
Passeggiando per le contrade del centro sto-
rico di Vicenza, nascosta tra ristorantini tipici
e monumenti palladiani, potreste soffermar-
vi ad osservare un’antica bottega artigiana
sperimentale trasformata in un moderno
laboratorio di produzione e post produzione
di video industriali. In questa bottega sta
avvenendo il passaggio generazionale di una
piccola attività di famiglia, all’insegna del-
l’ambizione di voler crescere in un settore in
continua, rapidissima evoluzione.
Enrico, 29 anni, è nato a Vicenza
Vive a Verona e lavora a Vicenza
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C’è un nome nuovo nel firmamento dello stile italiano
applicato all’interior design: è quello di Ricraee, azienda
scledense che dopo due anni di ricerca sulle possibili
nuove applicazioni di particolari tipologie di cristallo ha ideato
una linea di prodotti assolutamente inedita, che apre nuovi
orizzonti nell’arredo di alto livello. Da un brevetto internaziona-
le registrato in 121 paesi nascono infatti inedite lastre in cristal-
lo riflettenti (“Metal Ricraee”) o trasparenti (“Glass Ricraee”) per
la decorazione delle pareti, ma anche per realizzare suggestivi
intarsi in mobili o addirittura nei pavimenti, per le abitazioni pri-
vate ma anche per i locali più alla moda.
Il risultato estetico è sorprendente, con caratteristiche uniche in
termini di luminosità ed esaltazione dei colori: questo grazie
alle particolari proprietà del cristallo utilizzato.
Si perché la bellezza delle lastre Ricraee nasce nel pieno rispet-
to dell’ambiente, come applicazione innovativa della materia.
Un processo nel quale la tecnologia va di pari passo con l’arti-
gianato artistico, perché l’elemento umano è alla base di ogni
realizzazione.
I prodotti Ricraee - disponibili nei migliori negozi di mobili e
complementi di arredo - nascono dall’attenta selezione, fatta
rigorosamente a mano, di ogni elemento di cristallo che li com-
pongono, al fine di scegliere solo gli esemplari con le caratteri-
stiche ideali di trasparenza e dimensione.
Le formelle e le lastre in cristallo sono proposte da Ricraee in
un’ampia gamma di colori, formati e collezioni per adattarsi ai
più diversi stili di arredo e personalità del Cliente. I soggetti pro-
posti sono molteplici: disegni geometrici, immagini della natu-
ra, ma anche quadri di artisti contemporanei. Grazie alle parti-
colari caratteristiche visive del cristallo le immagini “entrano” in
casa in modo del tutto inedito e suggestivo, acquistando un’au-
tentica dimensione plurisensoriale. Tutto questo rende Ricraee
un marchio nuovo ma già fortemente caratterizzato nel pano-
rama del design e del lusso Made in Italy, una novità di tenden-
za che sta già suscitando grande interesse in una clientela sele-
zionata, alla ricerca di soluzioni di arredo innovative e raffinate.
Dalla ricerca sulle nuove applicazioni del cristallo nasce un’esclusiva linea di prodotti per l’interior design
Bellezza intelligente
Assolutamente suggestive nell’impatto visivo, le lastre Ricraee si
caratterizzano anche per l’eccellente funzionalità: l’installazione
non richiede opere murarie nè interventi invasivi, consentendone
l’eventuale spostamento da una parete all’altra o la sostituzione
con un nuovo soggetto in modo molto semplice
Innovazione di stile con i Cristalli Ricraee
69CRISTALLI RICRAEE accenni_05_2008
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UN RESTAURO EMOZIONALE PERRESIDENZE DIGRANDE PRESTIGIO.UNA OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTODAL GRUPPO MALTAURO
Centrale Mazzonia Venezia
Uno storico edificio industriale
La centrale termica della stazione
Santa Lucia di Venezia venne
progettata dall’architetto Angiolo
Mazzoni e costruita in epoca
fascista (1933-37) con i concetti
tipici dell’architettura razionalista.
Angiolo Mazzoni, architetto
ingegnere del Ministero della
Comunicazione, è stato un
protagonista dell’Architettura del
Novecento.
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CENTRALE MAZZONI VENEZIA
A Venezia il fascino naturale è lameraviglia dell’uomoLa bellezza naturale della città sull’acqua, della
sua storia millenaria. Le meraviglie e i tesori della
sua inconfondibile arte e architettura. La magia e
lo splendore dei suoi scorci. L’incredibile sensa-
zione di un tempo che sembra essersi fermato.
Emozioni e sensazioni che solo un capolavoro
può garantire. Questa è Venezia. Questo il celebre
fascino che l’ha resa una delle città più amate e
visitate del mondo.
L’approccio progettualeCentrale Mazzoni è un edificio industriale in
disuso, dall’impianto tipicamente moderno. Il
progetto coniuga la necessità di conservare
l’essenza di un tale manufatto, testimonianza
di un preciso periodo storico, con l’esigenza di
un riuso residenziale in grado di restituire alla
città questo volume sotto forma di pregevoli
alloggi. Il progetto parte da una prima conside-
razione: lo sviluppo organico in natura sotten-
de a sublimi regole geometriche, così nei cana-
li della laguna, come nella statica di meraviglio-
si edifici saldamente sospesi sull’acqua. Per
questo all’interno, nel grande vuoto rimasto,
verrà costruito un “edificio nell’edificio”, con
una struttura in acciaio e legno che conferisce
leggerezza, perchè questa è una regola prima-
ria di questa città. CENTRALE MAZZONI presen-
ta un bellissimo giardino privato, un cortile
coperto dove sostare, terrazze a più di venti
metri di altezza da dove oltre al cielo e ai tetti si
vede la laguna.
71CENTRALE MAZZONI VENEZIA accenni_05_2008
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BRACCIAPer assottigliare le zone diaccumulo adiposo erassodare l'epidermide.
ADDOME FEMMINILEPer combattere gli effettidella gravidanza e delrilassamento cutaneo.
GLUTEIPer ridefinire in modoarmonioso le pliche gluteeed eliminare le adiposità.
CULOTTE DE CHEVALUna silhouette equilibrata,grazie all'assottigliamentodella parte superiore dellecosce.
COSCEPer ridisegnare le curveed attenuare l'aspetto abuccia d'arancia.
ADDOME MASCHILEPer eliminare i grassiresistenti alle diete erassodare i tessuti.
MANIGLIE DELL'AMOREPer assotigliare la vita edeliminare i cuscinetti.
PETTORALIPer smaltire i grassi eridisegnare il torace.
Via Puccini, 4 - ALTAVILLA (VI)Tel. 0444 574752
ENDERMOLOGIELa referenza anticellulite(inestetismi cutanei della cellulite)
soprana 19-03-2008 18:55 Pagina 1
73CENTRALE MAZZONI VENEZIA accenni_05_2008
CENTRALE MAZZONI VENEZIA
Gli interni dopo il restauroLa scelta dei materiali e dei sistemi di climatizzazione si basa sui
principi della bioarchitettura che rendono la struttura più natura-
le e sostenibile. Le soluzioni adottate rendono l’edificio munito di
un grande comfort, ma caratterizzato anche da un basso impatto
in termini energetici.
L’utilizzo di un impianto geotermico per la climatizzazione estiva
ed invernale, di pannelli a pavimento e di un depuratore d’acqua
interno, garantisce infatti una riduzione dell’emissione di gas
serra, nonchè un minor impatto acustico e visivo dei nuovi
impianti.
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74 accenni_05_2008 CENTRALE MAZZONI VENEZIA
CENTRALE MAZZONI VENEZIA
Il centro benessere
L’immobile al piano terra propone
uno spazio protetto adibito a cen-
tro benessere. Luogo di svago e
relax avrà a disposizione una
sauna finlandese di ultima gene-
razione, una minipiscina con fun-
zione idromassaggio, doccie, spo-
gliatoio ed una palestra attrezzata.
La struttura dell’edificio realizzata
in acciaio e legno con soffitto in
travature a vista, la pavimentazio-
ni in lastre di conglomerati in
marmo/vetro e listoni di legno, i
rivestimenti delle sale da bagno in
mosaico di vetro e dotate di doc-
cia con funzione “bagno turco”,
contribuiscono ad una restituzio-
ne di qualità di un complesso di
grande prestigio.
Attualmente il Gruppo Maltauro è attivo
nei grandi lavori di ingegneria civile,
industriale e infrastrutturale ed è, in
Italia, tra le prime trenta imprese
Generali di maggior rilievo per fattura-
to, numero di dipendenti e portafoglio
ordini. Oltre che nel settore edilizio
opera nel campo della soluzione dei
problemi ambientali, in quello immobi-
liare e finanziario.
IL GRUPPO MALTAURO
www.centralemazzoni.com
GRUPPO MALTAURO Viale dell’Industria, 42 - VICENZA
Tel. 0444 336111Fax 0444 [email protected]
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 74
articolo Istambul.qxd 19-03-2008 18:32 Pagina 1
Strumentid’oggiLa cottura secondo Alpes Inox
76 accenni_05_2008 ALPES INOX
Forni da incasso
serie “2010”
I nuovi forni Alpes si presentano rinnovati nel design e nelle
prestazioni. La nuova superficie è lineare e la parte frontale
rimane a filo con il mobile contenitore.
Sono forni potenti e di grandi dimensioni e comprendono,
oltre alla classica larghezza da cm 60 (codice prodotto FI/6 e
FS/6), quella nuova da 90 cm, disponibile in due altezze da
60 (codice prodotto FI/9 e FS/9) e 48 cm (codice prodotto
FI/9R e FS/9R). La versione ribassata ha comandi laterali.
Sono disponibili con finitura interna in acciaio inox o smal-
tata easy-to-clean. Grandi le capacità della camera di cottu-
ra: 104 litri nel forno da 90 cm alto 60 cm e 83 litri nella ver-
sione ribassata alta 48 cm.
Facile e sicuro l’uso perché con le guide di scorrimento a
estensibilità totale si riduce il rischio di scottature o rove-
sciamenti nell’estrarre i vassoi. Con la porta a triplo vetro, la
parte esterna del forno non supera i 50°C anche ad alte tem-
perature.
Sono dotati di blocco sicurezza bambini con un program-
matore che prevede la disattivazione della manopola fun-
zioni. Le scritte luminose nei display offrono tutte le infor-
mazioni necessarie, propongono ... (continua a pag. 78)
FI/9 Maxiforno elettrico multifunzione da 90 cm di larghezza interamente in
acciaio inox al nichel cromo 19/10. Le guide di scorrimento a estensibilità
totale consentono di estrarre i vassoi senza scottarsi o rovesciare le teglie.
ATH_accenni#05-01.qxd 20-03-2008 8:26 Pagina 76
77ALPES INOX accenni_05_2008
Una storia esemplare, quella di Alpes, azienda fondata e
diretta dal 1954 da Nico Moretto, ora affiancato dai figli
Aldo e Bruno, che ha fatto della lavorazione esclusiva del-
l’acciaio inox al nichel-cromo 19/10 il suo punto di forza. Dopo
l’esordio con la realizzazione di mobili metallici, nel 1964 incomin-
cia la produzione di elettrodomestici da incasso in acciaio inox:
piani lavaggio, piani cottura, forni e cappe aspiranti, che si distin-
guono nel tempo per l’elevato standard tecnico e qualitativo, il raf-
finato design, firmato dal genio creativo di Nico Moretto, e l’accura-
ta lavorazione della materia prima.
Successivamente, Alpes rinnova il design degli elettrodomestici da
incasso e da appoggio con la collezione denominata “Anni 80”,
che imprime una notevole spinta evolutiva alla produzione.
In questo periodo l’azienda amplia la gamma con nuovi elementi
per il bagno, per la nautica e per i minispazi.
L’ideazione dei piani cottura ribaltabili consacra la vocazione di
Alpes a produrre elettrodomestici con “nuove qualità in materia di
economia di spazio, igiene domestica e comfort d’uso” e con que-
sta testuale motivazione l’azienda vince il Premio Compasso d’Oro
nel 1998 e riceve altri prestigiosi riconoscimenti. La padronanza
acquisita nella lavorazione dell’acciaio confluisce nel programma
“Argento”, così chiamato per la speciale lavorazione della superficie.
Dal 2002, Alpes introduce una gamma molto estesa di elementi di
libera installazione per la cucina, che completano l’offerta commer-
ciale, dividendola in due grandi famiglie, built-in e freestanding.
La filosofia aziendale
I principi base garantiti dai prodotti Alpes sono funzionalità, sicu-
rezza, durata e rispetto per l’ambiente, intesi in senso lato. I mate-
riali scelti e le tecniche di lavorazione garantiscono l’affidabilità del
prodotto e la sua durata nel tempo.
Le tecnologie sono impiegate in un’ottica di attenzione all’ambien-
te e contribuiscono a limitare scarti e consumi.
La scelta univoca dell’acciaio inox
Alpes usa acciaio inox al nichel cromo 19/10, materiale di qualità
superiore, praticamente invulnerabile, più igienico e più facile da
pulire. Il 19/10 è la lega che, insieme alla finitura, determina l’esclu-
siva tonalità “argento” e che assicura la totale inossidabilità che
l’azienda dichiara già nel nome.
In parallelo c’è la scelta di progettare secondo le più avanzate sen-
sibilità contemporanee, privilegiando la sicurezza delle persone,
prevenendo i rischi, occupandoci di ergonomia e della postura di
chi sta in cucina.
E poi Alpes si rifiuta di indurre le persone ad usare tecnologie a sca-
denza programmata, vere trappole del consumismo, ma ha invece
a cuore la durata nel tempo, l’affidabilità del prodotto. E, natural-
mente, progetta con senso civico al fine di evitare sprechi nei con-
sumi di acqua e di energia e favorire la raccolta differenziata dei
rifiuti.
Industria e artigianato. Come Nico Moretto ama definire la sua
azienda
Anche se il valore del progetto la posiziona di fatto al vertice del
settore e il suo design viene ormai riconosciuto in ambito interna-
zionale, Alpes continua a definirsi un’azienda metalmeccanica.
Un’industria che, pur essendo dotata di tecnologie d’avanguardia
ed esercitando in un ambito, come quello dell’elettrodomestico,
dominato dai colossi, non è ossessionata dalla crescita ma anzi
ritiene la “misura” una scelta necessaria a perseguire quel livello di
attenzione che solo un’impresa a responsabilità familiare è in
grado di garantire.
„L’eccellenza nella lavorazione
dell’acciaio inox nasce dalla passione
straordinaria di Nico Moretto
“
Nico Moretto ed Alpes Inox
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78 accenni_05_2008 ALPES INOX
FE/611-PD Forno elettrico multifunzione con programmazione e regolazione
elettronica della temperatura, porta tiepida, rilevatore termometrico e pulitura
differenziata, interamente costruito in acciaio inox al nichel cromo 19/10. Tutti I
pannelli della camera di cottura sono estraibili per facilitarne la pulizia e sono
dimensionati per il lavaggio in lavastoviglie. I numerosi accessori sono ideati per
rispondere a molte esigenze: piastra refrattaria per il pane e la pizza, pentola per
cottura a vapore, griglia universale, vassoi, rilevatore termometrico della temperatura
interna della carne. L’ottimale isolamento e il raffreddamento esterno a ventilazione
garantiscono la protezione termica dei mobili adiacenti.
(segue da pag. 76) ... l’impostazione della temperatura in
base al cibo da cuocere e indicano le varie funzioni: scon-
gelamento, cottura termostatica, cottura ventilata, grill
statico o ventilato, grande grill, cottura allo spiedo. Il pro-
grammatore elettronico a tre tasti con rilevatore termo-
metrico, in base alla funzione impostata, gestisce la tem-
peratura ideale con assoluta precisione e permette di
ottenere i migliori risultati di cottura. I forni sono dotati di
rilevatore elettronico della temperatura interna dei cibi.
Grazie ad un rapido raggiungimento della temperatura e
ad una ideale distribuzione del calore, il forno consente un
notevole risparmio di tempo ed energia.
Forno elettrico multifunzione da cm 60 di larghezza con finitura interna in acciaio
inox o smaltata.
Le guide di scorrimento a estensibilità totale consentono di estrarre i vassoi
limitando i rischi di scottarsi o di rovesciare le teglie.
ATH_accenni#05-01.qxd 20-03-2008 8:26 Pagina 78
79ALPES INOX accenni_05_2008
R 30/2GR e R 30/2GG Piani cottura ribaltabili a due fuochi. Possono essere
installati su top già esistenti, senza bisogno del foro per l’incasso.
La posizione verticale, resa possibile grazie ad un pratico e sicuro sistema
di bloccaggio, consente di disporre liberamente dello spazio sottostante
una volta finito di cucinare.
Piani cottura ribaltabili
Anche la gamma dei celebrati piani di cottura ribaltabili è stata attualizza-
ta, completata con i fuochi elettrici in vetroceramica e inoltre, ora, tutte le
altezze di questi fuochi e del nuovo lavaggio sono allineate e corrispon-
denti.
I piani cottura ribaltabili hanno vinto il prestigioso Premio Compasso
d’Oro nel 1998
R 100/5G Piano cottura ribaltabile a cinque fuochi, tre fuochi importanti in
linea e due fuochi piccoli abbinati per pesciere o singoli utilizzi.
R 40/3G – R 30/2EVC – R 60/4EVC Piani cottura ribaltabili a tre fuochi gas, a
due e quattro fuochi elettrici in vetroceramica. I modelli elettrici in vetroce-
ramica hanno la superficie completamente liscia, che facilita le operazioni
di pulizia e raggiungono velocemente l’alta temperatura controllata da un
regolatore di energia.
Le piastre elettriche possono essere singole o doppie. L’apparecchiatura è
dotata di un microinterrutore che disinserisce automaticamente la piastra
elettrica qualora il piano venga inavvertitamente ribaltato con l’elemento
riscaldante in funzione.
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A8-5133/1V1V8 Nuovo piano lavaggio da appoggio/incasso dalle
dimensioni professionali, composto da una vasca profonda e una grande
vasca/bacinella più bassa (8 cm) che consente l’inserimento sottostante
della lavastoviglie. Il bordo perimetrale in appoggio sul top è alto 8 cm.
La grande vasca/bacinella è completa di scarico. La vasca quadrata, con
pareti verticali per una capienza maggiore e ha angoli a raggio stretto, è
dotata di pomello di comando per l’apertura e chiusura del tappo. A
rendere più completa ed efficiente l’area lavaggio, i nuovi accessori: un
tagliere bianco in polietilene, scorrevole per l’intera larghezza del lavello,
un tagliere bianco con piccola bacinella forata utile per lavare piccole
quantità di frutta e verdura oppure con un colapasta.
In un contesto socio culturale che vede il risparmio dell’acqua posto
al centro di una nuova comune consapevolezza, Alpes espone tra le
molteplici proposte 2007 una gamma di piani di lavaggio che sintetiz-
zano differenziazioni di utilizzo e forte impatto estetico con le perfor-
mance di una serie di accessori utili e intercambiabili.
L’aderenza dell’intero progetto alle azioni consuete che si svolgono in
cucina rimandano a una profonda conoscenza sia della persona sia
dell’ambiente.
Sempre esprimendo il proprio know-how specifico e il proprio stile,
Alpes ha realizzato, tra l’altro, il piano di lavaggio da appoggio/incas-
so: un grande modulo orizzontale che unisce una vasca quadra di 20
cm di altezza a una grande vasca di altezza ridotta (8 cm), un amabile
recupero delle antiche vasche scavate nel granito.
Forme usuali dalle geometrie precise, oramai acquisite da tempo,
declinate anche nelle installazioni da sottopiano, sempre richieste
quando lo esige il valore del top.
Su tutte le vasche il divertente scorrere dei taglieri in polietilene
attrezzati o meno con bacinelle o colapasta.
Il nuovo lavaggio da appoggio e i piani cottura ribaltabili possono
essere affiancati perché condividono le stesse altezze.
Tutto costruito come sempre, da cinquant’anni, solo in acciaio inox.
Strumenti d’oggi
Il lavaggio secondo Alpes Inox
Lavaggio da appoggio/incasso
80 accenni_05_2008 ALPES INOX
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 80
81ALPES INOX accenni_05_2008
www.alpesinox.com
ALPES INOX SPA Via Monte Pertica, 536061 Bassano del Grappa (VI)
Tel. 0424 513500Fax 0424 [email protected]
VS 40/40-D e VS 8 Un’area lavaggio professionale composta da una vasca
quadrata da sottopiano abbinata alla nuova grande vasca/bacinella dalla
profondità ridotta e di differente altezza, con tagliere bianco scorrevole in
polietilene. La vasca quadrata, con pareti interne verticali per una capienza
maggiore, è dotata di pomello di comando per l’apertura e chiusura del
tappo, in modo da non immergere le mani nell’acqua. La versione
sottopiano si fissa da sotto il top ed è più adatta per materiali di
particolare pregio come marmo, pietra, acciaio.
VSR 70 Una grande vasca lavaggio da sottopiano con pareti interne
verticali, e angoli a raggio strettissimo, che offrono una capienza elevata,
una grande comodità d’uso e la sensazione di un’area lavaggio
professionale. La vasca ospita un tagliere scorrevole in polietilene
accessoriato con tegame e cestello in acciaio inox.
La vasca è dotata di pomello di comando per l’apertura e chiusura del
tappo, in modo da non immergere le mani nell’acqua.
VS 40-D e VDS 25 Vasca da sottopiano tonda
diametro 40 cm abbinata alla vaschetta tonda
diametro 25 cm accessoriata di colapasta.
Taglieri, cestelli e scolapiatti sono disponibili per
tutte le dimensioni di vasche per un’area lavaggio
“a tutto tondo”.
Lavaggio da sottopiano
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82 accenni_05_2008 ARGENTERIA AURELIO SANDONA’
ArgenteriaAurelio Sandonà
Nel cuore di Vicenza
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 82
83ARGENTERIA AURELIO SANDONA’ accenni_05_2008
Le testimonianze di un'esperienza secolare nella lavorazione dell'ar-
gento si trovano presso l'argenteria Sandonà di Vicenza. Oggetti da
tavola, vassoi, brocche, servizi da caffè o da the, vasellame, cornici, ecc..
Potete trovare tutte le espressioni dell'argento lavorato a mano con
cura e passione, omaggi al fascino della tecnica artigiana e dimostrazio-
ne della sua ancora vitale sopravvivenza. La conoscenza di tutte le tec-
niche di lavorazione ci permette di realizzare anche oggetti su disegno
dando forma all'idea del cliente.
La nuova gestione vuole, con la forza delle competenze acquisite lavo-
rando anche per i mercati esteri, proiettarsi nel futuro continuando a
tenere viva la tradizione degli stili veneziani del '600 e '700 senza però
trascurare le forme moderne.Tradurre ciò in articoli esclusivi e raffinati,
sempre con il fascino discreto e sommesso delle antiche botteghe arti-
giane, sarà la nostra sfida.
ARGENTERIA AURELIO SANDONA’Contrà Porti, 38 - VICENZA
Tel. 0444 321390
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 83
84 accenni_05_2008 ECOBETON
Cultura e passioneper il calcestruzzo
Riflessioni sul tema della protezione e della durabilità delle costruzioni edili.
Il caso ECOBETON di Costabissara
Ph. Giustino Chemello
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85ECOBETON accenni_05_2008
Lo studio continuo sui materiali ed in
particolare del calcestruzzo, così
come il rispetto dell'ambiente sono
radicati nel DNA di Ecobeton, una azienda
in costante tensione verso il futuro, le
nuove tecnologie e il miglioramento con-
tinuo, pur potendo contare su 90 anni di
esperienza in tutto il mondo.
Fra i prodotti notevole è la gamma di
impermeabilizzanti, protettivi e consoli-
danti. I campi di impiego spaziano dall'im-
permeabilizzazione di strutture interrate,
alla protezione delle infrastrutture come
ponti e gallerie, al trattamento consolidan-
te delle pavimentazioni industriali fino ai
trattamenti dei calcestruzzi a vista.
Ecobeton propone trattamenti anche per
legno e pietra.
L'azienda ha suscitato l'interesse dei mag-
giori contractors e progettisti italiani,
diventando subito partner di ambiziosi
progetti a partire dalle pavimentazioni
dell’aeroporto Marco Polo di Venezia al
Net Center di Galfetti, dalle Acque Minerali
nella foto
Ponte di Cimolais (PN) 2006
progettista ANAS, costruttore Monti Spa.
Nelle zone alpine la struttura dei ponti è particolarmente
soggetta a degrado accelerato dovuto ai cicli di gelo-disgelo
e all'utilizzo di sali disgelanti. Per questo motivo l'Anas ha
scelto di applicare un trattamento impermeabilizzante che
sia anche protettivo della soletta in calcestruzzo
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 85
86 accenni_05_2008 ECOBETON
Skâdalsveien Norvegia 1998
Studio Puls, costruttore Skanska AB
La Norvegia è caratterizzata da un clima tra i più
rigidi al mondo. Per questo, la progettazione
architettonica deve essere particolarmente attenta
alla prevenzione del degrado dei materiali. Lo studio
di architettura norvegese Puls, con gli architetti
Resen, Killien, Viskio e Hoeg, ha scelto soluzioni
antidegrado per i loro progetti più innovativi
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 86
San Benedetto al gruppo Nordica Extra-
flame, dal centro “Etnapolis” di Fuksas al
passante di Mestre.
Ecobeton sviluppa prodotti ecosostenibili.
Ecologia infatti deriva dal greco oikos che
vuol dire “ambiente” o anche “casa” e da
logos che significa studio. I prodotti ecolo-
gici sono quindi quelli che non danneg-
giano l’ambiente, cioè né l’uomo né la
natura. Non ci devono essere perciò intera-
zioni negative né in fase di produzione
(scarti o rifiuti pericolosi o inquinanti), né
in fase di utilizzo (rischi per l’uomo) né infi-
ne durante la vita utile del prodotto (rila-
scio di sostanze nocive). Sono queste le
linee guida che da 40 anni guidano il grup-
po Ecobeton, che ha ottenuto per alcuni
prodotti il certificato europeo Ecolabel.
Ing. Alberto Carollo
ECOBETONEcobeton è un gruppo internazionale
nato in Norvegia, che propone tecnolo-
gie per le costruzioni testate dal 1918
con referenze documentate in tutto il
mondo.
Da un'intuizione del vicentino Nico
Carollo, esperto in calcestruzzo, nel
1998 il gruppo Ecobeton approda con
uno stabilimento anche in Italia dove
cresce in competenza e giro d'affari.
Oggi Ecobeton Italy è guidata dall'Ing.
Alberto Carollo e da uno staff compe-
tente e flessibile.
Il marchio Ecobeton
www.ecobeton.it
ECOBETON ITALY SRL Via G. Galilei, 4736030 Costabissara - VI
Tel. 0444 971893Fax 0444 971896N. Verde 800 [email protected]
87ECOBETON accenni_05_2008
a sinistra
2005 Netcenter
nuovo Centro Direzionale a Padova Est, progettista
Arch. Aurelio Galfetti, costruttore Edilbasso Spa.
Uno dei più innovativi e grandi cantieri della città
ospiterà nuovi centri direzionali e commerciali.
L'impresa ha scelto trattamenti per la protezione dei
parcheggi esterni dall'aggressione di agenti
atmosferici, acidi e oli fuoriusciti dagli autoveicoli
a sinistra
2004 Skatepark “elbo” nel centro sportivo “La Dozza”
di Bolonga. Progettista Matteo Storelli (campione
italiano di skate). Il costruttore Dreamland
Skateparks, LLC - Oregon (USA) utilizza da sempre
prodotti Ecobeton nei campi di gara realizzati in
tutto il mondo.
Con questa nuova struttura, di altissimo livello
qualitativo e molto sicura, Bologna entra a far parte
del circuito mondiale di skateboard.
L'impianto, il più grande d'Europa, è stato realizzato
con la collaborazione del comune di Bologna -
quartiere Navile.
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 87
88 accenni_05_2008 FRATELLI GUERRA
Geniali, creativi, ma soprattutto meticolosi esecutori
di un mestiere che in fatto di duttilità e tradizioni ha
pochi rivali, i fratelli Guerra sono specializzati in lavo-
razioni che variano dall'acciaio, alle forgiature, dai
progetti di design, alle soluzioni tecniche più origi-
nali che permettono di realizzare ambienti suggesti-
vi, risolti con maestria come in passato si faceva e
come ancora oggi, grazie anche alle nuove tecnolo-
gie, c'è bisogno di fare.
www.fratelliguerra.it
Fratelli Guerra Monticello C. Otto (VI)Via Brenta 12/A
Tel. 0444 596922 Fax 0444 298231 e-mail: [email protected]
Dove si modella l'acciaioI fratelli Guerra, fra tradizione e tecnologia
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 88
89FRATELLI GUERRA accenni_05_2008Showroom e uffici - Fifth Avenue, New York
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90 accenni_05_2008 MARIO BOTTA A PETRA
Per fare un prodotto importante, crediamo sia necessario un
investimento altrettanto importante, in grado di assicurare e di
sostenere nel tempo il suo valore. Un investimento soprattutto
funzionale, capace di accomunare tradizione e tecnologia, di
valorizzare un paesaggio di eccezione grazie ad un’architettura
di valore e, non da ultimo, di promuovere un turismo sempre
più attento alle risorse territoriali. Per questo, ci siamo affidati
all’architetto svizzero Mario Botta che, avvalendosi dello
Studio di Progettazione della Moretti Costruzioni, ha sviluppato
un progetto che, a nostro avviso, ha saputo interpretare perfet-
tamente la fantasia delle nostre menti conformandola alla fun-
zionalità del progetto e ricercando un rapporto armonico fra
architettura e territorio.
La filosofia che sostiene lo sviluppo del progetto Petra è quella
comune al gruppo Terra Moretti: generare valore nel territo-
rio attraverso un pensiero di qualità. Nei vini di Petra, questo
valore si identifica con la sincerità e la naturalità. I vini di Petra si
bevono, non si masticano, e, soprattutto, non richiedono dieci
anni di cantina per essere degustati. Riposano e affinano, in bar-
rique prima e in bottiglia poi, per un lungo periodo, arrivando
sulle tavole di tutto il mondo pronti per essere degustati.
L’obiettivo aziendale di Petra è stato sin dall’inizio quello di pro-
durre un vino rosso importante, di grande qualità e carattere.
Un vino destinato ad un consumatore esigente e attento.
Abbiamo pertanto indirizzato i primi, importanti, investimenti
verso un’attenta indagine dei suoli con l’intento di assicurare
un alto livello qualitativo dell’uva quale materia prima.
La Toscana non è stata una scelta casuale. La potenzialità eno-
logica di questa regione è ampiamente attestata dal successo
mondiale riscontrato in ogni tempo dai suoi vini. Uno dei fatto-
ri che, tra le altre cose, contraddistingue questo territorio è la
varietà climatica e pedologica, riscontrabile non solo nella
fascia interna, che presenta notevoli differenze fra il nord e il
sud, ma anche nella fascia litoranea che si estende da una delle
zone più piovose d’Italia, situata a nord, sino alle colline aride e
soleggiate del sud dove si trovano le terre della Maremma,
costantemente accarezzate dai venti che soffiano dal mar
Tirreno. Dopo aver scelto la Toscana come “Terra promessa”,
siamo andati alla ricerca di un terreno, o meglio, “del terreno”.
Francesca Moretti racconta le sue cantine a Petra in Maremma,disegnate da Mario Botta
Il segno di Botta
WINE DESIGN
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91MARIO BOTTA A PETRA accenni_05_2008
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 91
Abbiamo passeggiato nelle campagne, riempien-
do i nostri sacchetti con campioni di terra, analiz-
zati poi uno per uno in laboratorio.
Le nostre indagini ci hanno portato nella zona di
Suvereto, un territorio ricco di testimonianze viti-
cole ed enologiche che risalgono al tempo dei
Greci e degli Etruschi. Un territorio che negli ultimi
anni ha riscosso grandi consensi grazie allo sforzo
Francesca Moretti nel suo ufficio
92 accenni_05_2008 MARIO BOTTA A PETRA
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 92
e all’impegno dei vignaioli della Val di Cornia. Le
nostre scelte hanno trovato conferma nei risultati
delle ricerche condotte da Attilio Scienza, autorevo-
le esponente della ricerca vitivinicola italiana e
docente di Coltivazioni Arboree presso la facoltà di
Agraria dell’Università di Milano. A queste ricerche è
seguita un’accurata zonazione di tutta la proprietà.
Un lavoro di estrema importanza sia per stabilire gli
interventi più adatti alla preparazione del terreno
sia per assegnare ad ogni appezzamento il vitigno
più idoneo. Ne è risultato che il Merlot, in particola-
re, il Cabernet sauvignon e il Sangiovese sono i viti-
gni ideali che in quello specifico terreno e in quella
specifica zona della Maremma sono in grado di
esprimere al meglio il territorio. Un concetto impor-
tato dalla scuola francese e da essa denominato
“terroir”.
www.petrawine.it
PETRA AZIENDA AGRICOLA Località San Lorenzo Alto, 13157038 Suvereto (LI)
Tel. 0565 845308Fax 0565 [email protected]
93MARIO BOTTA A PETRA accenni_05_2008
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94 accenni_05_2008 ROCCA DI MONTEMASSI
La tenuta Rocca di Montemassi si trova nella zona della Maremma
Toscana, in frazione Montemassi Comune di Roccastrada.
Le brezze marine rendono nitida la luce solare e portano aromi
della macchia mediterranea.
Querce da sughero, pini marittimi, ulivi e vigneti modellano le dolci
colline con terreni colore rosso-ocra che faticosamente la mano
dell’uomo ha reso salubri e produttivi.
La facciata principale della cantina di Rocca di Montemassi
Tenuta Rocca di MontemassiArchitettura e Vino. L’incontro di due culture. Un progetto dello Studio Amatori
Foto T. Cortiana
WINE DESIGN/2
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95ROCCA DI MONTEMASSI accenni_05_2008
Il Museo di Cultura Contadina testimonia la volontà
di far conoscere e documentare le tradizioni e i modi di
essere della vita contadina in Maremma.
Un luogo aperto al pubblico e alle scuole per traman-
dare e non dimenticare
Da antichi rustici destinati all’agricoltura tradizionale, l’architet-
to Mirko Amatori ha saputo ideare una cantina di 3.000 mq. e
recuperare una villa di 1.200 mq. destinata in parte a ospitalità,
residenza abitativa e Museo della Civiltà Rurale.
Gianni e Silvana Zonin, proprietari della tenuta, desideravano
mantenere uno stretto legame tra architettura e territorio.
L’interpretazione di Mirko Amatori con un restauro creativo
che rafforza la tradizione e la storicità dell’intervento, lascia
un segno delicato ma inconfondibile all’interno del paesag-
gio maremmano.
Da una posizione dominante tra le colline metallifere, aperta al
sole intenso della Maremma, la cantina assume un carattere for-
male di fine ‘800, primi ‘900, con l’uso di portali di ordine gigan-
te, di campiture a cassettonato tipiche del territorio.
A partire dalla Chiesa di San Miniato sul Monte a Firenze, verso
l’XI secolo, si sviluppa per le facciate un sistema decorativo a
motivi architettonici rettangolari seguito nel corso dei secoli
non soltanto a Firenze, ma in varie parti della Toscana e della
Maremma.
Il volume residenziale della villa, derivante dalla ristrutturazione
di un vecchio edificio, propone una immagine tradizionale di
grande scenografia, con doppia scalinata affacciata verso il
laghetto.
a destra
La Rocca di Montemassi
di trecentesca memoria
a lato
Il borgo aziendale della tenuta circondato da vigneti e
immagini che ritraggono l’interno della Cantina
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 18:50 Pagina 95
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:59 Pagina 96
“SITUATIONS IN THE WOODS” EXHIBITION
Esposizione delle opere dell’artista argentina Senyoritapaula, alias
Paula Castro, con 12 litografie in bianco e nero già incluse nel book
“Situations in the Woods” prodotto da GAS. Il libro parte da una “alte-
razione” visiva, ovvero da un misterioso incontro. Paula durante un
viaggio a Budapest trova in un mercatino delle pulci alcune fotogra-
fie che ritraggono una coppia in un bosco in una giornata nevosa e
fredda del 1981. È un incontro letterario che comincia a generare una
dimensione onirica della realtà, frammenti di racconti che incontrano
i frammenti di storia del visitatore.
Lo Showroom GAS di Superstudiopiù in via Tortona 27 si trasforma in un contenitore ad alto tasso
creativo in occasione dell’edizione 2008 di Fuorisalone (16-21 aprile), l’insieme di eventi che durante la
Settimana del Salone Internazionale del Mobile animano la città di Milano
MONDO GASGAS4ARTS
AAAAAAAAAA supported by GAS
Nato dall’interazione fra il creativo Matteo Cibic e la stilista Daria Dazzan, reso possibile grazie al
supporto produttivo e di comunicazione di GAS, AAAAAAAAAA è un progetto di design che sposa
il mondo dell’abbigliamento. Un unico modello di pantalone maschile realizzato in un’infinita
gamma di pezzi unici, ognuno dei quali costituisce una combinazione inedita di tessuto esterno e
fodere interne. Design e contemporaneità si uniscono così alla sartorialità e all’artigianalità in un
prodotto unico e irripetibile così come unici e innovativi saranno il packaging, la comunicazione e
la strategia di distribuzione.
Il marchio dal suono onomatopeico richiama un urlo liberatorio, una risata, un grido di piacere, una
manifestazione di impeto creativo.
Nello spazio GAS appositamente allestito ed aperto al pubblico per tutta la durata del Salone
verranno presentate situazioni diverse:
GAS WORLD’S FLAG
Verrà esposta la bandiera più grande del mondo sviluppata dal colla-
ge di tutte le proposte dei partecipanti al concorso GAS WORLD’S
FLAG. L’obiettivo del concorso è rappresentare graficamente la ban-
diera del mondo. un simbolo di appartenenza, un segno che identifi-
ca senza dividere, un elemento grafico che ci accomuna tutti. Una
linea, una vignetta o una composizione tridimensionale. Una bandie-
ra come spazio compositivo all’interno del quale visualizzare il
mondo intero. Una sfida sociale e culturale per tutti i creativi del
mondo! Maggiori informazioni sul sito www.gasworldsflag.com
CASA DEL FUORISALONE
100 reporter vestiranno
capi GAS e gireranno la
città di Milano per tutto il
periodo della manifesta-
zione per fotografarne i
momenti più significativi.
Un’area dedicata verrà
allestita con computer,
postazioni e schermi a
parete in cui le immagini
scattate dai reporter ver-
ranno fatte scorrere in
loop.
Il connubio fra GAS e il Fuorisalone si inserisce nel programma di
GAS4ARTS, un progetto nel quale il marchio si propone come “attiva-
tore” culturale e sociale per dare voce e spazio alla creatività. Un
punto di vista innovativo in grado di collegare la forza e l’ampiezza
di un brand internazionale con la parte giovane e dinamica della
creatività, che spesso non trova luoghi di incontro e di visibilità. Un
progetto itinerante forte e coerente che si traduce nella volontà del-
l’azienda di diventare parte attiva della scena culturale delle città e
delle realtà che incontra
97MONDO GAS accenni_05_2008
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Il denim, cuore pulsante delle collezioni GAS, per l’uomo è a 5 tasche, vita
bassa, morbido sul bacino e con gamba che si chiude al fondo.
Camicie sovrapposte in mussola leggera avvolgono l’uomo come un velo
mixando micro fantasie floreali a righe classiche. I colli sono piccoli e i polsini a
contrasto.
MONDO GAS
la collezione Primavera Estate 2008Leggerezza, freschezza. Fiori, profumi e colori rubati agli aristocratici giardini inglesi:è la Primavera Estate 2008 di GAS
„Una collezione dallo stile eclettico e
contemporaneo che supera le mode, alla ricerca
di una lettura personale della tendenza
“
Piccole camicie in cotone leggero, per un mix di fantasie a righe e a fiori da
abbinare al Boyfriend’s Jeans, la novità assoluta nel jeans al femminile.
Una declinazione del fit maschile con fianco diritto e gamba morbida. Il jeans
del fidanzato: sensualità sofisticata.
98 accenni_05_2008 MONDO GAS
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Il magico scenario dei Faraglioni arro-
ventati dal sole, unito ai colori, alle fan-
tasie floreali e alla freschezza dei mate-
riali della collezione, dà corpo alla sensuali-
tà e all’essenzialità del brand.
Uno stile fotografico che cattura la spon-
taneità dei soggetti senza l’impiego di
luce artificiale contribuisce ad esaltare il
calore del paesaggio e la sensuale fre-
schezza della collezione in immagini
solari, positive e sofisticate al tempo
stesso.
MONDO GAS
la campagna pubblicitaria PE 2008On-air a partire dalle copertine di febbraio sulle principali testate italiane ed estere
Gas sceglie Capri per la Campagna Pubblicitaria Primavera-Estate 2008.
L’isola partenopea, meta internazionale e al contempo profondamente
mediterranea, rispecchia il mood della nuova collezione di Gas
99MONDO GAS accenni_05_2008
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Qualità nei materiali e nelle lavorazioni e grande capacità produttiva,
unite a valori forti e identità precisa, sono alla base dei successi di Grotto
S.p.A., l’azienda che disegna, produce e distribuisce collezioni di abbi-
gliamento, calzature ed accessori con il marchio GAS per uomo, donna e bambi-
no.
Grotto S.p.A., nasce nei primi anni ’70 dalla passione e creatività di Claudio Grotto
(nella foto a lato), AD e Presidente-Fondatore dell’azienda, a Chiuppano
(Vicenza), nel cuore del Nord-Est d’Italia.
Negli anni, l’azienda e il marchio hanno valorizzato la propria immagine attraver-
so la realizzazione di collezioni di qualità, capaci di rispondere alle esigenze di un
consumatore intelligente ed attento, internazionale e cosmopolita, che ricerca
nel modo di vestire l’espressione della propria personalità.
Un abbigliamento dal gusto contemporaneo ma capace di superare le mode del
momento e in grado di portare lo stile di vita GAS a tutte le latitudini, geografi-
che e culturali.
ESSENSUAL è la parola che sintetizza la filosofia del brand. Un neologismo che
fondendo i concetti di essenzialità e sensualità aggiunge passione, calore e inter-
nazionalità ai valori GAS di sempre, positività, freschezza e autenticità.
La showroom GAS nella sede di Chiuppano
MONDO GAS
Grotto Spa e l’identità GAS
101MONDO GAS accenni_05_2008
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Oggi l’azienda conta più di 350 dipendenti nella
sede centrale di Chiuppano, attualmente svilup-
pata su 40.000 metri quadri, e altri 1500 collabo-
ratori suddivisi tra le filiali (Germania, Austria, Francia,
Spagna, Regno Unito, Ungheria, la filiale giapponese di
Tokyo, le filiali di Hong Kong e Shanghai per l’area
dell’Estremo Oriente e GAS India, nata nel novembre 2006
dalla Joint Venture al 50% con Raymond Ltd.) e le unità
produttive presenti all’estero. Il progressivo potenziamen-
to delle strutture commerciali e della rete di vendita, sem-
pre più articolata, ha elevato GAS a marchio internaziona-
le. Il prodotto è distribuito attraverso una capillare rete
commerciale mondiale, per un totale di oltre 3000 punti
vendita, dei quali circa 300 monomarca.
Marcia a pieno ritmo lo sviluppo del progetto di Vertical
Retail, ovvero la creazione di una rete di monomarca collo-
cati nelle aree nevralgiche delle principali città del mondo,
uno degli elementi strategici dell’evoluzione del brand.
Il progetto di Vertical Retail soddisfa infatti innanzitutto
l’esigenza di “comunicare” attraverso i monomarca diretta-
mente con il pubblico, ponendo al centro dello spazio l’ele-
mento chiave dell’azienda, il prodotto, esaltandone le
caratteristiche di qualità e artigianalità che derivano da
quarant’anni di esperienza nel settore.
Con la definizione del nuovo Retail Concept avvenuta a ini-
zio 2007, è stato dato il via ad una stagione di aperture che,
inauguratasi a Firenze nel gennaio 2007, è proseguita con
circa 30 nuovi punti vendita: gli store di Hong Kong-
Causeway Bay, Monaco-Liebfrauenstrasse, Monaco-
Wilhelmstrasse, Amburgo, Mumbai-Warden Road, Delhi-
Connaught Place, Mumbai-Bandra, Londra, Vienna,
Palermo, Bangalore, Wellington, Treviso e Trieste, altrettanti
shop in shop a Torino, a Budapest, in Romania (Bucarest,
Cluje e Pitesti), a Delhi (Noida e Rohini), a Praga, a Dubai e a
Tokyo, e corner nei principali Department Store del globo,
per raggiungere un totale di circa 300 punti vendita mono-
marca.
Nuove importanti aperture sono previste per il 2008, a
partire da quella di Venezia che avrà luogo ad aprile
2008 in Calle del Lovo 4774.
Le vetrine del negozio GAS a Treviso
www.gasjeans.it
GROTTO SPAVia Ponte dei Granatieri, 436010 Chiuppano - VI
Tel. 0445 894000Fax 0445 [email protected]
Il flagship store di Mumbai in Waterfield Road
MONDO GAS
un’azienda, una storia di successi
102 accenni_05_2008 MONDO GAS
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:43 Pagina 102
1 accenni_04_2007 INSULA DELLE ROSE
INSULA DELLE ROSEVICENZA
Corso SS. Felice e Fortunato, 25 - Tel. 0444 [email protected]
insula.qxd 19-03-2008 16:17 Pagina 1
FOOD DESIGN
104 accenni_05_2008
Alle Terre del SudImmersi in un'atmosfera accogliente tra specialità mediterranee e profumo di mare
Leonardo Tursi tra i colori di Terre del Sud. La tradizione è
il punto di partenza, il contatto con l'ospite è l'anello
forte, l'entusiasmo rappresenta tutto il resto
Leonardo con lo staff di Terre del Sud: da destra Giovanni,
sono sue le creazioni culinarie, con Simonetta ed Amela, le
collaboratrici
Foto di Nicola Zanettin
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105accenni_05_2008
Ingredienti:
400 gr carne macinata di vitello
150 gr pane raffermo inumidito con il latte1⁄2 spicchio di aglio
30 gr prezzemolo tritato
150 gr cacioricotta a scaglie
300 gr cime di rape
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
sale e pepe quanto basta
Amalgamate la carne macinata con sale,
pepe, prezzemolo e con il pane raffermo già
inumidito con il latte sino ad ottenere un
impasto corposo; fate delle piccole polpetti-
ne; mettetele in padella con un filo di olio e
fatele cucinare a fuoco lento; frullate le cime
di rape già sbollentate insieme ad olio, sale
ed un po' d'aglio fino ad ottenere una
crema; adagiate delicatamente la crema sul
piatto; le polpettine sulla crema e dei sotti-
lissimi riccioli di cacioricotta sulle polpetti-
ne. Servite, è pronto.
Polpettine di casa su crema di rape e scaglie di cacioricotta
www.terredelsud.vicenza.com
TERRE DEL SUDContrà XX Settembre, 18 - VICENZA
Tel. 0444 317657 [email protected]
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:45 Pagina 105
ATH_accenni#05-01.qxd 19-03-2008 19:45 Pagina 106
Welcome inIstanbul
FASHION DESIGN
Può sembrare un luogo comune ma
Istanbul è proprio questo, un ponte tra
Europa e Asia.
Il ponte sul Bosforo Bogazici Koprusu e Ataturk
(Salonicco, 12 marzo 1881 – Istambul, 10
novembre 1938), onnipresente Padre della
Repubblica Turca moderna, sono simboli (dal
latino symbolum) che mettono assieme due, per
molti aspetti, differenti culture. Già atterrando si
rimane impressionati dall’estensione di questa
città. E’ comune la sensazione di atterrare tra gli
sterminati nuovi quartieri già ultimati e in via di
costruzione.
Una volta arrivati si viene subito colti da istintiva
curiosità e ci si lascia trasportare dal flusso di
questa popolosa città. 15 Milioni gli abitanti
censiti ma in realtà molti di più. Nella zona più
antica, Eminonu, per intenderci dove si trova la
Moschea Blu, Santa Sofia, il Palazzo Topkapi, il
Moda e tradizione, il vero ponte tra Europa e Asia
Fashion photo courtesy Istanbul Street Style -www.istanbulstreetstyle.com
di Nicola Panciera
in collaborazione con Silvia Bonin
per lococouture.com
107ISTANBUL accenni_05_2008
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Gran Bazar, l'antica Università e
Cemberlitas (il più antico Hammam),
è predominante il sapore orientale e
la cultura Islamica. Qui i costumi e i
colori occidentali contrastano netta-
mente. Andando più a nord di qual-
che chilometro si trovano invece
quartieri come Taksim, Kabatas,
Besiktas, Ortakoy dove la sensazione
è diversa. Si riconoscono i simboli, le
immagini e gli stili della cultura stre-
et, celebrazione dell’individualismo e
dell’avant-garde style della Turchia
contemporanea . Anche i veli femmi-
nili, qui, sono colorati e arricchiti da
stampe floreali dai toni decisi e inten-
si. Si ritrova quella voglia di apparire e
di farsi notare, naturale propensione
umana. Quello che emerge è una
compenetrazione tra la tradizione e
lo stile occidentale. Jeans a vita bassa,
maglioni corti e velo colorato, donne
dal trucco appariscente ma curato e
sguardi intensi.
Questa convivenza di stili accomuna
Istanbul ad altri luoghi di confine non
solo inteso nella accezione geografi-
ca ma come crinale di culture, dove è
possibile scivolare lungo uno dei due
pendii o rimanere a percorrere lo
spartiacque.
„ Nuovo viaggio,
nuove direzioni,
nuove idee. La storia
insegna che i
cambiamenti hanno
sempre origine dalle
radici di una cultura.
La scena
underground di
Istanbul risulta oggi
più creativa ed
energica di quanto
non lo sia mai stata
prima
“
Istanbul, città delle cittàDue continenti, due culture.
Sono molti i particolari che colpiscono di Istanbul. Il traffico
intenso, il grande ponte Bogaziçi, sospeso tra Asia ed
Europa, percorso ogni giorno da quattro milioni di persone.
Qui la modernità fa a spallate con la decadenza. Verso
Beyoglu, verso il ponte di Galata, la gente passeggia fra inno-
vazione e tradizione. Istanbul pulsa di vita millenaria, caos e
colori. A Santa Sofia fedeli e turisti si mischiano mentre le
preghiere dei muezzin diffondono un’acustica maestosa e
commovente. Le mura costruite da Teodosio II ancora emer-
gono fra le case. La Moschea Blu si innalza verso un divino
impalpabile.
Cerniera tra Oriente e Occidente, la metropoli turca continua
ad affascinare i visitatori grazie alle sue atmosfere soffuse.
108 accenni_05_2008 ISTANBUL
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ZANCHETTA MARMI s.r.l. - Via Trento, 8 - 36020 Pove del Grappa (VI) - Tel. 0424 80321 - Fax 0424 [email protected] - www.zanchettamarmi.it
Fini scalpelliniA Pove del Grappa, l'arte della lavorazio-ne del marmo vanta una tradizione seco-lare che risale al 1400. A quell'epoca, lapresenza delle cave di pietra, nominateMacion di Pove, aveva favorito la nascitae la proliferazione di molte botteghe discalpellini che, grazie alla loro abilità ecreatività, estesero la loro fama non soloin Europa ma anche nel resto del mondo. La bottega Zanchetta Marmi si inseriscein questa prestigiosa tradizione e si affer-ma, oggi, come l'unico laboratorio rima-sto ancora attivo e fiorente a Pove dopola chiusura delle cave.Sorta nel 1862 e situata all'imbocco dellaValsugana, ai piedi del massiccio delGrappa, Zanchetta Marmi deve la suacostante vitalità ad uno standard qualita-
tivo molto alto, derivante dalla capacitàdi fondere insieme procedure tradizionalidi lavoro e tecnologia. Giunta alla quartagenerazione di scalpellini, nel corso diquesti 140 anni, l'azienda ha sempremantenuto una conduzione familiare cheha garantito il passaggio dei segreti del-l'arte da padre in figlio.In contemporanea, la tecnica di lavora-zione ha conosciuto un aggiornamentocontinuo grazie all’innesto delle innova-zioni apportate dalle nuove generazioni.Zanchetta Marmi si pone tra le impresepiù avanzate per attrezzatura, pur man-tenendo un procedimento esecutivobasato ancora sulla manualità delle rifini-ture e sull’utilizzo degli stessi utensili del-l’epoca in cui è sorta.
La duplice componente di arte e tecnolo-gia garantisce un surplus qualitativo edestetico al prodotto lavorato e permettea Zanchetta Marmi di operare in un vastoorizzonte di soluzioni. Dagli ornamentidelle abitazioni private ai rivestimentiesterni di grattacieli, dall’arredo da giar-dino a quello urbano, dai monumentidestinati a piazze pubbliche agli orna-menti per le chiese, come altari, taberna-coli, balaustre e colonne con capitello;tutti gli stili, dall’eleganza del classico alminimalismo del moderno, sono accarez-zati dalla capacità esecutiva dei fratelliZanchetta. Dotando così l’azienda di unostudio di design interno, capace di dareforma a qualsiasi idea desiderasse realiz-zare il cliente.
La famiglia Zanchetta al completo davanti a"Play it by trust" opera realizzata su commissione dell'artista Yoko Ono
scacchiera marmo bianco Carrara mt 5x5 - peso 9 ton - h mt 1,5
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Casa dello studente a ChietiCollana diretta da Francesco MoschiniEd. Kappa
Relazione tecnico illustrativa - Indice delle illustrazioni.Il testo presenta con una accurata rappresentazione graficaed una puntuale descrizione progettuale il progetto presenta-to dagli autori per la realizzazione di una Casa dello Studentein località Madonna delle Piane indetto dalla Libera Università
Abruzzese. Giorgio Grassi, architetto, è stato membro del centro studi e poi dellaredazione della rivista Casabella. Ha insegnato presso le facoltà di Architetturadelle Università di Pescara e Milano. Antonio Monestiroli, architetto, insegnaComposizione Architettonica alla facoltà di Architettura di Milano. Ha partecipa-to a diversi concorsi nazionali ed internazionali.
Brand DesignCotruire la personalità di marca vincentedi Marco Bassani, Saverio SbalchieroEd. Alinea
Cos'è una marca - Come costruire una forte percezione dimarca - Come rendere più efficace la comunicazione di marca - Come portarecon successo la marca sul mercato - Viviamo in una società sovraffollata dicomunicazione, prodotti e pubblicità. In questa situazione la maggiore sfidadelle imprese è quella di creare prodotti in grado di distinguersi e di attirare l'at-tenzione del consumatore. Per centrare quest'obbiettivo non è più sufficienteconcentrarsi sui singoli aspetti del prodotto o della comunicazione, ma su comeil prodotto sarà percepito dal consumatore. Il consumatore infatti non ha quasimai una conoscenza dettagliata del prodotto e delle sue caratteristiche tecni-che, ma effettua i suoi acquisti in base ad una percezione generale. Così succe-de che giudichi un detersivo dal profumo piuttosto che da come lava, un vinodall'etichetta piuttosto che dal gusto o un'auto per la sua immagine piuttstoche per le caratteristiche tecniche. Il successo delle marche dimostra che il con-sumatore è disposto a spendere anche molto di più pur di assicurarsi questotipo di percezioni. Per questo oggi le imprese, prima di concentrarsi sul prodot-to, dovrebbero concentrarsi sull'impressione.
Trasparenza al limite Tecniche e linguaggi per un’architettura del vetro strutturaledi Elena ReEd. Alinea
Prefazione- Introduzione - Alle origini delle vetrate strutturali- Attuali risposte all'immaterialità architettonica - Progettarela trasparenza - Sistema RFR: panorama delle realizzazioni.Questo testo affronta l'analisi di un caso di per sé più che elo-quente, quell'appunto costituito dall'architettura del vetro
strutturale. Dal design di uno speciale componente sul quale si basa tutto unsistema, alla possibilità di ottenere con questo inedite prestazioni formali e fun-zionali, all'opportunità di gestirlo con coerenza all'interno del processo proget-tuale. Ma affrontando le differenti problematiche questo lavoro intende mette-re in luce una questione di fondo, affascinante quanto delicata. Quella relativaall'espressività di una trasparenza portata ai livelli di un evidente paradossocostruttivo, cogliendone assensi, perplessità, tendenze e provando a prefigurar-ne i possibili sviluppi futuri.
Lo spazio pubblico in Italia 1990-1999 di Pietro Carlo Pellegrini, Alfonso Acocella e Marco CasamontiEd. Alinea
Gli obiettivi che hanno guidato l'organizzazione della mostraper quanto attiene, soprattutto, la selezione dei progetti e delleopere presentate non sono stati quelli di allestire una vetrina di
proposte esemplari (anche se, indubbiamente, all'interno della rassegna ne esi-stono più d'una) quanto piuttosto quelli di documentare, fotografare un primorepertorio di proposte maturate in Italia in questo ultimo decennio.
Anomalie della norma. Herzog & De Meuron di Alessandro D’OnofrioEd. Kappa
Presentazione di Antonio Terranova - Jacques Hergoz & Pierrede Meuron, creatori di vertigini - Modernità e tradizione -L'esordio - l'ambiente di formazione - Gli anni ottanta - Ilpostmodernismo - Il minimalismo - La pelle della contempo-
raneità - L'immagine della pelle - L'involucro come identità - La pelle supermo-dernista - L'inganno percettivo - Manierismo in assenza della pelle - Gli anninovanta - La ricerca spazilae - La libertà della coscienza - Naturalezza d'artificio- Apparati - Biografia - Premi - Mostre - Regesto opere - Progetti in via di realiz-zazione - Biobliografia
IN LIBRERIA
Avventure e disavventure di designdi Andries Van Onck, Hiroko TakedaEd. Alinea
Negli ultimi anni il design è diventato una moda e con latendenziale mutazione dei suoi connotati originari hatrasformato una sua dimensione sociale e culturale in un
fenomeno consumistico.Se da una parte sono ormai innumerevoli i libri che illustrano la storia e cheindagano sulla filosofia del design e sui suoi riscontri pratici poche o nulle sonole testimonianze del retroscena sociale e personale della professione del desi-gner. Questo libro è dunque il resoconto della storia personale dell’autore insie-me a sua moglie nel contesto italiano della seconda parte dell’ultimo secolo.“La nostra condizione di stranieri, un olandese e una giapponese, ha comporta-to un relativo distacco dalla cultura locale, ma anche garantito un certo grado diobiettività.Lo status di outsiders, d'altro canto, ha reso non sempre facile il nostro inseri-mento nell’ambito del design italiano. In questo senso il mio racconto sarà unastoria di sorprese, talvolta ricche di stupore, sperimentate nelle diverse occasio-ni professionali in cui ci siamo dovuti confrontare con dirigenti, tecnici, collabo-ratori di aziende italiane e, in ambito scolastico, con gli studenti.Erano gli anni sessanta-settanta, l’età d’oro del design italiano ed in seguito del-l'invasione postmoderna.
Tra ragione ed emozioneIl significato della forma degli oggettidi Mariella De MartinoEd. Alinea
Necessari, anzi, indispensabili, talvolta futili se non addirittura“inutili”, gli oggetti intersecano quotidianamente la nostra vitainterpretando concretamente, attraverso la loro forma, biso-gni materiali e specifiche intenzionalità pratiche, ma dando
anche corpo alle passioni, all’immaginazione, al sogno.Strumento operativo di intervento sul reale e, nello stesso tempo, artificio con-cettuale e rappresentativo culturalmente ed esteticamente connotato, nella suamorfologia l’oggetto d’uso va visto, dunque, come un punto d’incontro, unarisultanza reificata e complessa delle dinamiche di fondo, tecnico-economichee socio-culturali, di una società.In questa loro doppia valenza di risposta tangibile e pragmatica, da una parte,astratta e simbolica dall’altra, gli oggetti che addolciscono e complicano lenostre giornate assumono anche specifica qualità linguistica, esprimono cioè,tramite la forma, la molteplicità dei significati utilitaristici, tecnologici, culturali,estetici che li sostanziano.Se il senso del fare design sta, in fondo, nel saper coniugare libertà creativa e vin-colo tecnico, istanza espressiva e necessità materiale, una visione problematicadella forma e dell’eterogeneità dei suoi contenuti, appare, per ciò, in una faseanche iniziale della formazione del progettista, l’approccio più adatto.Mariella De Martino, svolge sin dagli anni ’70 attività didattica nell’ambito dellapropedeutica progettuale in qualità di docente di ruolo e a contratto. Pressol’ISIA di Firenze insegna Disegno e Morfologia. Ha operato professionalmentenel campo del Disegno di Moda e si occupa attualmente di Garden Design. Hopubblicato, per le edizioni del Centro Analisi Sociale di Roma il libro “Il disegnoper il design”.
Case in legnoLa storia, le tecniche, gli esempidi Dominique Gauzin-MüllerEd. Ambiente
Anche in Italia l'attenzione verso i temi del costruire e dell'abi-tare sano e in armonia con l'ambiente sta facendo riscoprire
l'architettura in legno. Un rilancio che è significativo soprattutto nel campo dellecase unifamiliari, dove si registra una tendenza decisamente in crescita e il rin-novamento dell'architettura in legno, avviato fin dagli anni Novanta, sta facen-do molti passi avanti.Il legno è un materiale rinnovabile il cui uso contribuisce allo sviluppo sosteni-bile del pianeta e risponde a un approccio ecologico complessivo che compren-de principi quali il rispetto del sito, l'uso di materiali sani, l'applicazione di crite-ri bioclimatici e di risparmio energetico, la valorizzazione delle economie locali.Senza citare le straordinarie caratteristiche che questo materiale fornisce neldeterminare la qualità abitativa degli interni.Il libro propone un'ampia rassegna delle diverse tipologie di casa in legno, conesempi raccolti in tutto il mondo, a dimostrare l'estrema versatilità del materia-le: Irlanda, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio, Finlandia ma ancheBrasile, Stati Uniti, Canada, Cina e Australia.
a cura di Isabella Morseletto
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progetti di interni e installazione
ECOSTUBE Via Monte Cimone, 35 • 36073 Cornedo Vicentino Telefono e Fax 0445 446614 • web site: www.ecostube.come.mail: [email protected]
Stufe, caminetti, stube:
il fuoco dona benessere
tramite il calore.
Sicure ricerche hanno infatti
dimostrato che particolari
condizioni climatiche e
ambientali stimolano al meglio
i nostri sensi, come l’alta quota
di calore radiante che
non muove l’aria e impedisce il
sollevarsi di gran parte
della polvere mantenendo un
ambiente più salubre; oppure
il minor riscaldamento dell’aria
(non oltre i 20°C) che mantiene
un’elevata umidità ambientale
garantendo una migliore
ossigenazione. Altro fattore
positivo è che l’unico rumore
prodotto è il piacevole scoppiet-
tío del fuoco. Inoltre la legna,
come combustibile, è una fonte
energetica rinnovabile: è un
prodotto di scarto della natura
e il suo consumo serve proprio
alla cura e al mantenimento
dei nostri boschi.
Ecostube si occupa di questo benessere nella vostra casa. Studia e progetta le migliori soluzioni in
base ai vostri gusti, ma soprattutto alle esigenze del vostro spazio abitativo. Tecnici preparati e
qualificati come fumisti dell’ASSO.CO.S.MA (Associazione Costruttori Stufe in Maiolica) realizzano
e montano caminetti solamente dopo un attento studio di calcolo, atto a garantire emissioni di polveri
sottili e rendimento energetico secondo le più severe normative europee.
Ecostube: progetta, elabora e costruisce caminetti, per i quali rilascia certificazione.
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