ACCANIMENTO TERAPEUTICO IN ONCOLOGIA: VERO O FALSO PROBLEMA? Congresso regionale SICP Reggio Emilia,...
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ACCANIMENTO TERAPEUTICO IN ONCOLOGIA: VERO O FALSO PROBLEMA?
Congresso regionale SICP Reggio Emilia, 18 aprile 2008
Infermiera Antonella AndreoliDir. Assist. Annamaria Marzi
Hospice Casa Madonna dell’Uliveto
ESISTE UN ACCANIMENTO TERAPEUTICO?
SI“Ostinata rincorsa verso risultati parziali a scapito
del bene complessivo del malato” P.CattoriniPer il suo ruolo l’Infermiere è piu’ vicino al paziente e spesso può accorgersi di un intervento sproporzionato…
Legittimarsi/acquisire consapevolezza della propria responsabilità come Infermiere
Maggiore confronto in equipe, con medico ed altre figure professionali
ESISTE UN ACCANIMENTO ASSISTENZIALE?
può ACCADERE
Se è difficile rendersi conto di un accanimento terapeutico, difficile è riconoscere l’accanimento assistenziale = oneri (in termini di disagi e sofferenze) relativi all’accudimento stesso.
L’ assistenza competente intende perseguire il benessere del paziente occupandosi dei suoi bisogni, per la sua dignità e qualità di vita
Rischio accanimento assistenziale
Cure igieniche: bagno o cavo orale in paziente in rapido peggioramento
Intollerante ad ogni attività assistenziale
MOBILIZZAZIONE: alzata ai pasti di paziente parzialmente autosufficiente
che non ne ha voglia, che ha dolore
ALIMENTAZIONE: paziente inappetente con sindrome anoressia/astenia
Familiari insistenti nel tentare l’alimentazione x os
Rischio accanimento assistenziale
ELIMINAZIONE URINARIA: paziente in progressivo allettamento ed inizio incontinenza
Posizionamento di catetere vescicale con precedente esperienza negativa
ELIMINAZIONE FECALE: in 3^ giornata programmazione clistere
Senza considerare abitudini precedenti Troppa accondiscendenza alla volontà del paziente
con esito formazione di fecaloma
MEDICAZIONI: paziente ulcerato con dolore medicato secondo schema quotidianamente senza valutare pre-medicazione o reale necessità
TECNICHE: Reperire accesso venoso “a tutti i costi” Esami ematici Aspirazione prime vie aeree in paziente agonico
perché si rischia l’accanimento assistenziale?
Routine assistenziale (per il collega, per l’organizzazione)
Forte volontà/interferenza dei familiari
Scarsa consapevolezza dell’Infermiere stesso rispetto a competenza professionale motivando il proprio agire: Cosa sto facendo? Perché? Per chi?”
NON SI PONE ATTENZIONE AL PAZIENTE “QUI ED ORA”
ACCANIMENTO --------------- ABBANDONO
ACCURATEZZA ASSISTENZIALE
COME STRUMENTO DEL PRENDERSI CURA DEL PAZIENTE COMPLESSO
Cosa può prevenire l’accanimento
CONOSCENZA DEL PAZIENTE:
- clinica (malattia, stadio, segni e sintomi)- bisogni soggettivi- “agenda” (= emozioni, idee, aspettative,
contesto, valori, senso, storia)Strumento
→ cartella clinico-assistenziale integrata in particolare accurata raccolta dati e osservazione
Cosa può prevenire l’accanimento
ACCOGLIENZA E CONTATTO CON I FAMILIARI:
- “agenda” della famiglia
COESIONE D’EQUIPE:- interprofessionalità e confronto sistematico→ interazioni costruttive
Cosa può prevenire l’accanimento
CONDIVISIONE PROGETTO ASSISTENZIALE CON PAZIENTE E FAMIGLIA
MODALITA’ competente di esecuzione dell’intervento
Un’assistenza che si attua ATTRAVERSO….
…. la COMUNICAZIONE aperta, la RIVALUTAZIONE e RIDEFINIZIONE continua degli obiettivi che consente di mantenere contatto e maggiore comprensione delle situazioni dal punto di vista del PAZIENTE stesso.
Etica dell’accompagnamento
Passare dal curare al prendersi cura (dal “curing” al “caring”) riconoscendo i limiti della medicina attuale
Aiutare a vivere fino all’ultimo momento Alleviare la sofferenza (Ri)Conoscere i bisogni e le aspettative del paziente Proporzionare le cure Decodificare i messaggi dei pazienti e dei famigliari