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5-6 10 DIFESA PESCO e NETTARINE come intervenire 17 CONCIMI ARRIVA sui SACCHI il MARCHIO QUALITÀ 30 PET Un SETTORE che TIRA ANCORA 19 SPECIALE DIFESA Le tendenze 42 GARDEN I FERTILIZZANTI per l’HOBBISTA e garden center AgriCommercio Anno XXVII n. 5-6 Maggio-Giugno 2014 Mensile – Poste Italiane S.p.A. – sped. in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1 c. 1; DCB Bologna

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10 DIFESA PESCO e NETTARINE come intervenire

17 CONCIMI ARRIVA sui SACCHI il MARCHIO QUALITÀ

30 PET Un SETTORE che TIRA ANCORA

19 SPECIALE DIFESA Le tendenze

42 GARDEN I FERTILIZZANTI per l’HOBBISTA

e garden centerAgriCommercio

Anno XXVII n. 5-6 Maggio-Giugno 2014 Mensile – Poste Italiane S.p.A. – sped. in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1 c. 1; DCB Bologna

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SommarioMensile - Anno XXVII - n. 5-6 maggio giugno 2014

Attualità

04 Uso sostenibile agrofarmaci,il ruolo degli agromeccanici

di Vittorio Ticchiati

05 È possibile il recupero delle accisesul combustibile per forza motrice

0 Precursori degli esplosivi,regolamento antiterrorismo

06 Soa, commerciantia rischio sanzioni

di Valerio Nessi

08 Vebi istituto biochimico, 70 annidi storia e un look rinnovato

di Federico Spadafora

Difesa

09 Gli interventi sulle drupaceedalla sfioritura alla raccolta

di Claudio Lugaresi

13 Fungicida per il controllodell’oidio e della botrite

di Giuseppe Francesco Sportelli

15 Fontelis, fungicida Dupontcon attività ad ampio spettro

Fertilizzanti

17 Progetto qualità fertilizzanti,parte l’assegnazione del marchio

di Manuel Isceri

18 Missione Speciale Timac AgroWebtv al servizio dell’agricoltura

Speciale Difesa

19 L’impatto del climacondiziona le strategie

di Massimo Bariselli e Riccardo Bugiani

20 Agrofarmaci, l’efficaciatorna in primo piano

di Lorenzo Tosi

22 Corroboranti, prodottiche esaltano l’autodifesa

di Mariano Alessio Vernì

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CHIAVE DI LETTURA

L’articolo è di interesseper i commercianti di mezzi tecniciper l’agricoltura

L’articolo è di interesse soprattutto per i “garden center”

Sementi

24 Biologico, verso lo stopalla concessione di deroghe

di Elena Astrua Testori

Home

28 Zapi, ricerca e innovazioneper tutelare il consumatore

di Guido Trebbia

Pet

30 Un settore che ancora tiene,con qualche punta di diamante

di Elena Tibiletti

33 Purina, tre nuove proposteper una nutrizione equilibrata

Garden

34 Attacchi di insetti da oltreconfine La farfalla che divora le calancoe

di Roberto Clementi

39 Garden center all’avanguardiaecco i segreti per emergere

di Giuseppe Francesco Sportelli

42 Biologico, una vasta gamma per il giardiniere amatoriale

di Elio Tiberi

Garden Flash (a pag. 38)

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AgriCommercio n.5-6/20144

ATTUALITÀ

Uso SOSTENIBILE AGROFARMACI,il RUOLO degli AGROMECCANICII contoterzisti sono soggetti ad una serie di adempimenti fra cui un registro di carico e scarico dei prodotti impiegati, controlli sanitari ecc.

di Vittorio TicchiatiDirettore Compag

N el Pan, il Piano d’a-zione nazionale che applica in Italia la

direttiva europea sull’u-so sostenibile degli agro-farmaci, pubblicato sulla Gu del 12 febbraio 2014, vi sono alcune indicazio-ni sulla figura del conto-terzista.In tale dispositivo si rico-nosce il ruolo di utilizza-tore professionale ma si riconosce anche il fatto che si tratta di un uti-lizzatore particolare che deve sottostare a deter-minate regole. In primo luogo deve possedere il “patentino” per l’acquisto e l’utilizzo degli agrofar-maci senza distinzione di classe tossicologica.È tenuto a informare il cliente delle implicazio-ni sanitarie e ambientali. Deve fornire al titolare dell’azienda agricola, su apposito modulo, le infor-mazioni relative ad ogni trattamento effettuato da allegare al registro dei trattamenti.Il contoterzista può for-nire assieme al servizio anche il prodotto. È am-messo dalle norme fi-scali, inoltre fino ad ora, tale professionista, po-teva emettere la fattura includendo nel servizio

anche il prodotto, per-ché l’iva da applicare al prodotto è la stessa del servizio, quindi una tale operazione non si con-figurava come evasione fiscale. Vi è da osservare però che la scarsa trasparen-za poteva essere usata a danno dell’agricoltore.Con il Piano d’azione Na-zionale qualcosa cambia perché viene imposto che nella fattura emessa deb-bano essere indicate la quantità di prodotto fito-sanitario distribuito e il relativo costo. Il contoterzista, inoltre, deve compilare un regi-stro di carico e scari-co riportante il tipo e la quantità dei singoli pro-dotti da lui acquistati e

distribuiti presso i diversi clienti. Tutto questo per rispettare le norme sani-tarie ed ambientali che sono gli elementi che ani-mano l’intera strategia sull’uso sostenibile degli agrofarmaci che trova ap-plicazione nei dispositivi di legge sulla immissione sul mercato, sull’utiliz-zo degli stessi prodotti e sulla sicurezza alimenta-re ad essi relativa.Tale strategia ha im-postato un disegno per tracciare il movimento degli agrofarmaci lungo la filiera che tra l’altro comporta delle norme specifiche per l’azienda agricola. Tra queste ultime la con-servazione delle fatture d’acquisto dei prodotti

che devono essere alle-gate al quaderno di cam-pagna. Una disposizione che ser-ve agli organi di controllo per verificare che siano state rispettate le dosi d’impiego e l’eventuale smaltimento o la corretta gestione delle rimanenze. In questa ottica il con-toterzista che detenga i prodotti da distribuire presso le aziende agri-cole non potrà essere considerato un semplice utilizzatore professiona-le se non nella fase di impiego e quindi dovrà essere soggetto ad una gestione aziendale che comporti una appropria-ta valutazione dei rischi in relazione al livello di pericolosità dell’attività svolta. Deve organizzare il de-posito nel rispetto delle norme antincendio e di sicurezza per le scariche elettriche, di prevenzione degli inquinamenti acci-dentali degli scarichi e dell’ambiente e della pro-duzione di gas tossici. Il personale deve essere soggetto al controllo sa-nitario, compresa la pre-venzione sull’uso di alco-lici e droghe. Ma l’azienda conto terzi che gestisce e utilizza agrofarmaci è anche un produttrice di rifiuti e in quanto tale deve sog-giacere alle disposizioni del dlgs 152/2008 ma è anche un produtto-re di imballi (i conte-nitori degli agrofarma-ci) avendo l’obbligo di iscriversi al Conai e di contribuire al consor-zio in proporzione alla quantità di imballaggi che produce secondo le tariffe stabilite. ■

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5AgriCommercio n.5-6/2014

ATTUALITÀ

L ’accisa sul gasolio è un imposta diretta che in-cide per oltre il 40%

sul costo del combustibi-le. Le aziende possono ri-sparmiare sulle accise del gasolio consumato per la produzione di forza motrice. L’abbuono è pari al 70% dell’aliquota ordinaria e oggi corrisponde a 43,2

È risaputo che vi sono dei prodotti fertiliz-zanti che possiedono

proprietà esplosive. I più noti sono i nitrati che so-no stati causa di esplo-sioni in aziende chimiche e strumento per eseguire attentati.Meno noto è il fatto che esiste un regolamento eu-ropeo il 98/2013 che ha lo scopo di prevenire gli atti terroristici che possono es-sere effettuati con sostanze chimiche di uso comune come i fertilizzanti.Ancora meno noto è il fatto che a livello europeo sono

cent per ogni litro di ga-solio agevolabile. in pra-tica per un consumo di 10mila litri annui è pos-sibile risparmiare circa 4mila euro.L’azienda deve dimostrare all’agenzia delle dogane la quantità di gasolio con-sumata per la produzione di forza motrice. Per fare questo ha la necessita di dotarsi di un misurato-re che viene installato su ogni mezzo a gasolio sul quale eseguire il recupero, è collegato all’albero mo-tore o all’alternatore del mezzo. In questo modo si misu-rano le ore di lavoro della macchina e si certificano i consumi. L’agenzia delle dogane riceve periodica-mente i dati di consumo

in via di discussione le li-nee guida per l’applicazio-ne di tale regolamento. A quest’ultimo riguardo dob-biamo premettere due cose:• in primo luogo vi erano

già dei regolamenti eu-ropei che prescrivevano che la vendita dei nitra-ti ad alto titolo poteva essere fatta solo verso utilizzatori professionali e non verso il grande pubblico, prescrizione questa che chiaramente ricade sui venditori;

• in secondo luogo che il regolamento non pre-scrive adempimenti par-

aziendali divise per ogni singolo mezzo e concede il corrispondente abbuono sulle accise.Compag ha recentemente stipulato una convenzione con il Gruppo Finservi-ce, società di consulenza nell’ambito dei contributi a fondo perduto e delle agevolazioni fiscali.Gruppo Finservice è spe-cializzata in agevolazioni comunitarie, nazionali e regionali per le industrie. Agevolazioni fiscali, con-tributi a fondo perduto, efficienza energetica ed esenzione delle accise so-no gli ambiti di azione per le aziende che si sono affidate a questa società con l’obiettivo di tagliare i costi ed ottenere incentivi a supporto dello sviluppo del proprio business.Chi desidera usufruire dei servizi offerti dal Gruppo Finservice o saperne di più, può inviare una richiesta a

ticolarmente gravosi per le rivendite, infatti è ba-sato su un principio col-laborativo piuttosto che impositivo cioè richiede che vi sia attenzione da parte degli operatori e che questi collaborino nell’adottare le misure indicate.

Tra gli adempimenti per i rivenditori vi è quello di individuare le persone e le vendite sospette che devono essere segnalate alle forze dell’ordine. Al riguardo, vengono indica-ti dei metodi per l’indivi-duazione di tali persone. Nelle proposte di linee gui-da, però, non manca un aspetto che non può non preoccuparci perché l’eti-chetta deve essere redatta in modo corretto, con i

[email protected] per una consulenza gratuita. Com-pag da la possibilità di risparmiare sull’acquisto dei servizi del Gruppo Fin-service che interessano ad ogni commercianteBox One di Gruppo Fin-service è la tecnologia cer-tificata per l’ottenimento e il mantenimento nel tem-po dell’esenzione delle ac-cise sul gasolio per i mezzi non targati, come muletti, escavatori, ruspe, macchi-ne di movimentazione ter-ra, dumper, ecc. V.T ■

simboli e le frasi previste dai regolamenti specifici. Ma sembra farsi strada il concetto che il distributo-re sia tenuto alla verifica delle informazioni presenti sull’etichetta. Questo punto lo ritenia-mo veramente sbagliato perché le caratteristiche intrinseche del contenuto le conosce solo il produt-tore e l’etichetta seppure esterna è l’espressione del contenuto. V.T ■

È possibile il RECUPERO delle ACCISE sul combustibile per forza motrice

PRECURSORI degli ESPLOSIVI,regolamento ANTITERRORISMO

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AgriCommercio n.5-6/20146

ATTUALITÀ

R ipercorriamo rapida-mente le tappe della normativa sui sotto-

prodotti di origine animale(Soa) con particolare ri-guardo al loro impiego co-me fertilizzanti organici e ammendanti (Foa). Nel 2009 viene pubblica-to il reg. Ce 1069, prima della sua entrata in vigore ecco che esce anche il reg. Ce 142/2011 che lo di-sciplina in dettaglio e che ne contiene le norme di attuazione. A livello nazionale le cose si muovono solo nel 2012 con la pubblicazione del dlgs 186 che disciplina le sanzioni per le violazioni ai citati regolamenti Comuni-tari. Nel febbraio del 2013 viene raggiunto l’accordo Governo-Regioni e la Con-ferenza Unificata pubblica le linee guida (Llgg). Infine, con una nota di ottobre 2013, si danno precise in-dicazioni operative proprio per i Foa.Il combinato disposto di quanto sopra elencato, comporta una serie di ob-blighi in capo ai distribu-tori (commercianti, coope-rative, consorzi agrari) che potrebbero già essere a rischio di sanzioni. Di se-guito riassumiamo le ina-dempienze più probabili

con le relative multe.

Da 5 a 70 mila €

L’art. 23 del reg. Ce 1069/09 prescrive l’obbli-go di registrazione per gli operatori che commercia-lizzano Foa (costituiti da o contenenti Soa). La san-zione amministrativa pe-cuniaria per la mancanza di tale notifica prevede il pagamento di una som-ma compresa tra 5mila e 30mila euro.

Nel caso in cui il distri-butore dovesse manipolarei Foa (ad esempio prov-vedendo al loro confezio-namento), allora dovrebbe attenersi a quanto previsto dall’art. 24 (riconoscimen-

to), in questo caso la viola-zione comporterebbe multe tra 10mila e 70mila euro. Passiamo alle sanzioni per non aver ottemperato agli obblighi legati al trasporto dei Foa che oscillano tra 3mila e 40mla euro, pa-ri sanzione anche per la violazione degli obblighi di tracciabilità.Ovviamente le norme prevedono anche alcune esenzioni, ne consegue che non tutti gli operatori sono a rischio sanzione né

che devono ottemperare a quanto richiesto dai sopra citati articoli di legge. Ad esempio, ai sensi delle Llgg sono esentate dall’ob-bligo di registrazione le attività d’immissione sul

mercato e distribuzione all’utente finale di Foa in confezioni pronte per la vendita, non superiore ai 50 kg; mentre la nota di ottobre circoscrive l’ob-bligo di registrazione solo ai Foa contenenti almeno uno dei seguenti derivati: proteine animali trasfor-mate, farine di carne ed ossa e proteine idrolizzate, fermo restando che, nel caso di concimi organo-minerali, scatta l’obbligo di registrazione solo quan-do la quota di azoto or-ganico supera il 4%. Alla luce di tali esenzioni si devono registrare solo i distributori che vendono Foa in confezioni di peso superiore ai 50 kg, conte-nenti le tre categorie sopra citate, sempre se si tratta di concimi organici e solo se l’azoto organico supera il 4% nel caso di concimi organo-minerali.

I trasporti

Relativamente agli obbli-ghi legati al trasporto, è prevista l’esenzione quan-do si tratta di vendita ad utilizzatore finale. Pertan-to la maggior parte dei distributori non sono ob-bligati a rispettare le nor-me collegate al documento commerciale se non quan-do si tratta di vendite tra operatori commerciali.In tutti i casi consigliamo di verificare con attenzio-ne la propria posizione nei confronti delle norme re-lative ai Soa, consultan-dosi con i fornitori, con i veterinari di zona, con le associazioni di categoria e, nel caso di organizzazio-ni commerciali complesse con anche attività di mani-polazione, con consulenti esperti del settore. ■

Le norme per le sostanze di origine animali non sono ancora del tutto

chiare.

SOA, COMMERCIANTI a RISCHIO SANZIONIVediamo quali sono le i inadempienze e le multe correlate. Sono previste anche alcune esenzioni. In ogni caso è necessario verificare la propria posizione

di Valerio Nessi

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AgriCommercio n.5-6/20148

ATTUALITÀ

VEBI istituto biochimico, 70 anni di STORIA e un LOOK RINNOVATOUn nuovo sito internet, ricco di informazioni, e un impegno sempre più forte nell’utilizzo responsabile di risorse tecniche e naturali

di Federico Spadafora

P er il 70° anniver-sario dalla fonda-zione, Vebi Istituto

Biochimico si rinnova. Un nuovo logo istituzio-nale, un sito corporate e un look completamente rivisto per comunicare agli operatori, ai clienti e agli appassionati del settore il know how e la professionalità che fin dal 1944 caratterizzano l’Azienda.Vebi Istituto Biochimico parte dalla biochimica per sperimentare, pro-durre e commercializza-

di informazioni sul mo-dello di business dell’A-zienda, presenta Vebi Istituto Biochimico in modo professionale e completo a tutti quel-li che cercano sul web una prima conferma sul partner potenziale o sul marchio da acquistare.Navigando nel nuovo si-to, l’utente farà un vero e proprio viaggio virtua-le: dalla storia ai valori e fondamenti dell’Istituto, dalle aree di business alla sostenibilità. Tutto parte dallo stu-dio, lungo e approfondi-to, perché solo la piena conoscenza e compren-sione delle esigenze da soddisfare e dei proble-mi da risolvere permette di trovare le giuste so-luzioni.Il messaggio è chiaro, l’impegno è preciso: pro-durre usando responsa-bilmente le risorse natu-rali e tecniche, tenendo sempre in primo piano gli obiettivi di eco-com-patibilità. ■

Due screeshot del nuovo sito internet.

Il nuovo logo istituzionale.

re soluzioni legate all’i-giene, alla salute e alla bellezza. Il sapiente uso di effica-ci formulazioni biochi-miche ha reso l’azienda di Borgoricco (Pd) una delle più importanti re-altà italiane in grado di risolvere problemi lega-ti alla sicurezza e alla salute. Solida, flessibile e dina-mica: una società che opera nel mercato in-ternazionale all’insegna dell’innovazione, della grande capacità produt-

tiva e della capillarità distributiva.Il nuovo logo istituzio-nale vuole comunicare expertise, internaziona-lizzazione, professionali-tà e ricerca: la presenza della data di fondazione, poi, rafforza la grande tradizione e il grande lavoro di Ricerca e Svi-luppo alla base di un’im-presa che opera nella biochimica da ben 70 anni. Non solo, la creazione del nuovo sito istituzio-nale, www.vebi.it, ricco

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9AgriCommercio n.5-6/2014

DIFESA

zolo, miclobutanil, pen-conazolo, propiconazolo, tetraconazolo, tebucona-zolo, ecc. specie in mi-scela col minerale sopra indicato.Per quanto riguarda le batteriosi sono impiega-bili il Bacillus subtilis, (che entra in competizio-ne con le fonti nutritive, inibitore dello sviluppo di cellule batteriche e fungine) e acibenzolar-s-methyl che attiva le difese naturali delle piante.In presenza di cancri ra-meali è bene adottare le migliori tecniche agrono-miche poiché le applica-zioni in etichetta per il tiofanate metile ne preve-dono l’impiego da pre-ca-duta foglie a prefioritura.

Insetti e acari

Per gli afidi, si richia-ma l’attenzione alla sal-vaguardia delle api, evi-tando interventi tardivi favorevoli alle secrezioni di melata su cui nefasta-mente bottinare.I preparati per Myzus per-sicae e M. varians (afide sigaraio) sono imidaclo-prid, spiroteramat, thia-methoxan, acetamiprid, clothianidin, pirimicarb,

N ell’ambito della di-fesa inizialmente le malattie fungi-

ne saranno senz’altro da mantenere ben control-late qualora permanga un andamento stagionale piovoso. Per la difesa so-no necessari monitoraggi delle coltivazioni nonché gli aggiornamenti tecnici e d’etichetta dei preparati per non incorrere in er-rori dovuti alle abitudini di anni ed anni d’impiego dei vecchi preparati.

Pesco e nettarine

Con andamento stagio-nale favorevole a bolla (corineo, cancri rameali) possono essere impiega-ti difenoconazolo, tebu-conazolo zolfo, ditianon, dodine, thiram, captano e

tiofanate metile, ammesi fino a termine fioritura.Per la prevenzione da monilia si ricordano ponderate concimazio-ni azotate, corrette po-tature verdi, irrigazioni sottochioma adeguate e sospese ben prima del-la raccolta. Fra i prepa-rati si citano il Bacillus subtilis, fludioxonil+ ci-prodinil, fenbuconazolo, tebuconazolo, difenoco-nazolo, ciproconazolo, pyraclostrobin+ boscalid (attivo anche sul neru-me), fenexamid. A questi si aggiunge la miscela di fluopiram+tebuconazolo di recente registrazio-ne. Per quanto riguarda il tiofanate metile l’ag-giornamento d’etichetta, per moniliosi, ne ammet-te l’uso fra sfioritura e pre-raccolta. Ovviamente basilari sono le perfet-te irrorazioni e raccolte, specie per i prodotti de-stinati a lunga frigocon-servazione. Si rammenta che il calcio può contri-buire alla qualità e alla serbevolezza in quanto entra nella fisiologia con funzioni biochimiche e qualitative. È attivatore d’enzimi, rallenta la sene-scenza dei tessuti, confe-risce alla pianta maggior

resistenza agli stress am-bientali favorendo ai frut-ti consistenza e maggior tolleranza alle manipola-zioni. Le tardive possono necessitare d’irrorazioni con fogliari a base di cal-cio, con attenzione all’an-tagonismo per eccessi di potassio, azoto ammonia-cale e magnesio. La po-tatura verde esponendo i frutti al sole, incremen-tando l’evapotraspirazio-ne richiama linfa ai frutti con ogni suo elemento fra cui il calcio.Per l’oidio lo zolfo micro-nizzato è basilare allorché è irrorato con costanza. All’insorgere di proble-mi applicare bupirimate, quinoxifen, o gli Ibe, ci-proconazolo, fenbucona-

Gli INTERVENTI sulle DRUPACEE dalla SFIORITURA alla RACCOLTALe piogge hanno reso difficili gli interventi fitoiatrici di fine inverno. Non mancano infezioni di bolla sul pesco o moniliosi su albicocchi. E’ mancato il freddo invernale

di Claudio Lugaresi

Bolla su germogli di pesco. Danni da moniliosi su rami di albicocco.

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AgriCommercio n.5-6/201410

DIFESA

In merito al corineo, la prevenzione è basata sul-le migliorie agronomiche e l’applicazione di thiram, non oltre 3 volte all’anno. Su albicocco può essere impiegato anche capta-no. Circa il nerume (Cla-dosporium carpophilum) valgono le indicazioni del pesco, mentre per cilin-drosporiosi del ciliegio, (Cylindrosporium padi) e nebbia (Gnomonia erytro-stoma) è necessario appli-care dodine.

Insetti e acari

Nei riguardi dell’afide fa-rinoso del susino (Hya-lopterus pruni) possono essere applicati pirimi-carb, imidacloprid (attivo su tentredini), acetami-prid, thiametoxam, floni-camid. Mentre contro gli afidi verdi (Brachycau-dus helychrisi, Phorodon humuli), oltre ai suindi-cati aficidi, può essere

ve può essere attuata con etofenprox ed acetamiprid. Fosmet o clorpirifos, ap-plicati principalmente per la lotta ai lepidotteri, ecc. svolgono anch’essi azione di controllo sul dittero.Il contenimento del tripi-de estivo, può essere at-tuato con spinosad, acri-natrina, piretro naturale, fin dalle prime comparse.Per gli acari si rimanda alla tabella, mentre per il Cossus cossus è necessa-rio procedere con le tradi-zionali tecniche e irrorazio-ni al colletto delle piante.

Drupacee minori

Parliamo di albicocco, ci-liegio e susino. In merito alla monilia non aggiun-giamo altro a quanto già citato sugli aspetti agro-nomici, tecnica di difesa e di raccolta. I prepara-ti indicati sono: Bacillus subtilisi (indicato anche per le batteriosi), fene-xamid, propiconazolo, ci-proconazolo (non sul ci-liegio), fenbuconazolo, te-buconazolo, pyraclostro-bin + boscalid, fludioxo-nil + cyprodinil, ecc.. gli aggiornamenti d’etichetta riportano il possibile im-piego di tiofanate metile, in pre-raccolta su albi-cocco, ciliegio, susino.Per l’oidio dell’albicocco, oltre allo zolfo microniz-zato, può essere applicato bupirimate, fenbuconazo-lo, ciproconazolo, tebu-conazolo (attivo anche su ruggine d’albicocco e su-sino), quinoxifen.La ruggine se non conte-nuta diviene responsabi-le di precoci defogliazioni causa d’interferenze sulla formazione delle gemme a fiore spesso inidonee alla fecondazione.

piegabili Bacillus thurin-giensis, indoxacarb, tri-flumuron, metossifenozi-de, spinosad, etofenprox, fosmet, clorpirifos etile, thiacloprid, clorantrani-prole, emamectina (attivo anche su litocollete Phyl-lonorycter spp.).Soglia d’intervento per cidia:- prima generazione 30 catture per trappola la settimana;- generazioni successive 10 catture per trappola la settimana.Soglia d’intervento per anarsia:- 7 catture per trappola la settimana;- 10 catture per trappola in 2 settimane. Le popolazioni di mosca della frutta possono es-sere limitate “contenen-do” gli adulti con: pire-tro naturale, etofenprox, esche attrattive al lufenu-ron, o attract and kill con deltametrina.L’azione diretta alle lar-

e flonicamid. Per l’afide farinoso può essere im-piegato pirimicarb, imida-cloprid, acetamiprid.Con le recenti registrazio-ni la lotta alle neanidi di cocciniglie alla migra-zione può essere esegui-ta con buprofezine, spi-rotetramat, pyriproxyfen come da aggiornamen-ti d’etichetta, oltre che con clorpirifos o phosmet (applicati contro i lepi-dotteri), aggiungendovi, nei casi specifici, piccole dosi d’olio minerale od olio estivo. In presenza di Pseudococcus comsto-ki irrorare olio minerale o clorpirifos metile.La lotta a cidia e anarsia può essere realizzata con la confusione o disorien-tamento sessuale. Le va-rietà tardive necessitano di maggiori controlli spe-cie a fine estate allorché le popolazioni di lepidotteri aumentano e può esservi, oltre a cidia anche pirali-de. Fra i prodotti sono im-

Danni da tripide estivo su nettarine. Danni da Eulia su susine.

Moniliosi su nettarine..

Per una svista nell’impaginazione nel numero precedente di AgriCommercio e Graden Center (n. 4/2014) sono state tagliate le ultime righe a pag. 16. Scusandoci con i lettori e con l’autore dell’articolo riportiamo, a completezza dell’infor-mazione le righe mancanti):Inoltre è molto importante consigliare all’orticoltore di alterna-re, nei trattamenti ripetuti rivolti contro il medesimo parassita, principi attivi dotati di diverso meccanismo di azione per non incorrere nel rischio di selezionare individui resistenti. ■

Righe tagliate

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11AgriCommercio n.5-6/2014

DIFESA

Prodotti per la protezione del pesco e drupacee minoriprodotti; [ % di s.a.];

(Classe toss.) gg.

carenzaDosaggio (g/hl)

Settore d'impiego e gg. di carenza per specie

Prevalente attività e applicazioni conscentite

ANTICRITTOGAMICI

Acibenzolar-s-methyl [50]; (xi) 7 10 pesco maculatura batterica (5 appl./anno; int. preventivi ogni 7-14 gg)

Bacillus subtilis [15,67]; (Mcp) 3 2,5-4 kg/ha albicocco, ciliegio, pesco, nettarine, susino monilia, batteriosi (4 appl./anno)

Boscalid + Pyraclostrobin [26,7+6,7]; (nc) 3 60-75 albicocco, ciliegio, pesco, nettarina, susino monilia, oidio (3 appl./anno)

Bupirimate [23,8]; (xi) 14 50-100 albicocco, pesco oidio

Ciproconazolo [3,81]; (nc) 25-50 albicocco, mandorlo 14, susino 7, pesco 3 odio, monilia, ruggine (da bottoni rosa-cad. petali a raccolta)

Cyprodinil + Fludioxonil [37,5+25]; (nc) 30-60 albicocco, susino 14; pesco, ciliegio 7 monilia, oidio, clados (2 appl.fiorit.; 2 preraccolta)

Captano [80]; (xn) 300-150 pesco, nettarine bolla,corineo,monilia,fusicocco (da cad. foglie a sfioritura)

Captano [80]; (xn) 10 300-150 albicocco corineo, monilia (da cad. foglie, in inverno, in vegetazione)

Dodine [35]; (xi); 10 100-230 pesco, albicocco, ciliegio bolla,monilia, cilindrosporiosi

Dodine [35]; (xi); 200 pesco batteriosi (da post raccolta, caduta foglie, bottone rosa)

Ditianon [70]; (xn) 21 100-150 pesco bolla, corineo, cancri rameali, monilia

Difenoconazolo [23,4]; (nc) 7 20-30 pesco bolla, monilia (2-3 int.ripresa, 1-2 pre-raccolta)

Fenbuconazolo [5]; (xi) 3 70-100 albicocco, ciliegio, pesco, susino oidio, monilia (2-3 int.ripresa, 1-2 pre-raccolta)

Fenhexamid [42,74]; (mcp) 3 1000-1500 /ha albicocco, ciliegio, pesco, susino monilia, botrite (1-2 int.fioritura,1-2 pre-raccolta)

Miclobutanil [13,4]; (xn) 7 40-50 albicocco, pesco, susino monilia, oidio (int. da fiorit. ad accr.frutti)

Penconazolo [10,15]; (xi) 14 40-50 pesco monilia, oidio, penicillium (int. da caduta petali a pre-raccolta)

Propiconazolo [10,64]; (xn) 14 40-60 albicocco, ciliegio, pesco, susino monilia, bolla, odio (int. pre-post-fiorali ed a caduta foglie)

Quinoxifen [22,58]; (xi) 14 25-30 albicocco, pesco, nettarine oidio (2-3 int. da sfioritura e ricomparsa secondaria)

Quinoxifen + zolfo [3,6 + 47]; (xi) 14 100-120 albicocco, pesco oidio (2 int. anno dalla sfioritura)

Tebuconazolo [4,7]; (nc) 7 270-400 albicocco,ciliegio, pesco, nettarine, susino monilia,oidio, ruggine (1-2 int. da fioritura a pre-raccolta)

Tebuconazolo+ zolfo [4,5 + 70]; nc 7 280-440 pesco monilia, oidio, bolla (2 int. anno)

Tetraconazolo [11,6]; (nc) 14 30 pesco oidio (int. da caduta petali in funzione dell'incidenza della malattia)

Thiram-TMTD [80], (xn) 500-200 albicocco, ciliegio, pesco, susino, mandorlo bolla, corineo,monilia (3 int. all'anno fra invern.- prim.- estivi)

Tiofanato metile [70]; (xn) 15 60-80 albicocco, pesco 3; ciliegio, susino 15 oidio, monilia, cancri ram. (da pre caduta foglie-pref.- pre-racc.)

Rame ossicloruro tetraramico [32]; (nc) 600-700 drupacee bolla, corineo, cancri batterici (caduta figlie)

Rame ossicloruro tetraramico [32]; (nc) 450-600 gr. in 10-15 lt. ciliegio marciume colletto (distrib. localizzata al colletto delle piante)

Rame ossicloruro [35]; (nc) 160-170 albicocco, ciliegio, pesco, susino bolla, corineo, cancri batterici (interventi autunno invernali)

Rame ossicloruro [35]; (nc) 140 drupacee marciume colletto (distr. colletto 10-15 lt.di sospens. per pianta)

Rame solfato neutr.-brocantite- [20]; (xi) 1200 drupacee bolla, corineo, cancri batterici (int. autunno inv. al bruno )

Rame da solfato tribasico [15,2]; (nc) 600-800 drupacee bolla, corineo, cancri batterici (int. autunno inv. al bruno)

Ziram [75]; (T+) 300 (max 3000 ha) pesco, ciliegio, susino bolla, corineo, cancri batt. (appl.da.cad. foglie a caduta petali)

Zolfo micronizzato [80]; (nc) 5 200-600 drupacee oidio (fitocosmesi)

INSETTICIDI

Abamectina [1,84]; (xn) 14 75-100 pesco-nettarine acari,eriofidi, tripidi (non appl. più di 2 volte in successione)

Acetamiprid [5]; (amp) 14 100-120 drupacee afidi, ditteri, minatrici, cicaline, tripidi, lepidotteri (2 int. anno)

Acrinatrina [7,01]; (nc) 21 20-60 susino 21; pesco 7 cicaline, tripidi (int. da bottoni rosa, caduta petali in poi) (1 app./anno)

Alfacipermetrina [14,5]; (xn) 7 15-25 pesco afidi, ditteri, lepidotteri, tripidi (int. fine inv. - int. postfiorale)

Bacillus thuringiensis [6,4]; (xi) 3 75-100 ciliegio, pesco-nettarina, susino cidia, anarsia, ricamatori, nottue

Beta-Ciflutrin [2,6]; (xn) 7 50-70 (max 0,7 lt.ha) albicocco, nettrine, pesco, susino afidi, tripidi, cecidomidi, ditteri, lepidotteri, tentredini (2 int.anno)

Buprofezine [25]; (nc) 14 150-200 albicocco, susino,ciliegio, pesco cocconiglie, aleurodidi, cicaline (int.prefior. o a migrazione neanidi)

Ciflutrin [5]; (nc) 3 50-75 (max 0,7 lt/ha) albicocco, pesco, nettarine tripidi, afidi, cecidomidi, ditteri, lepidotteri, tentredini (2 int. all'anno)

Ciflutrin + Imidacloprid [2,4 + 7,1]; (xn) 120 ciliegio, pesco-nett., susino 21; albicoc. 35 afidi, tripidi, cicaline (interventi solo post-fiorali)

Clorantraniliprole [18,4]; (nc) 14 16-20 albicocco, pesco-nettarine, susino cidia, anarsia, eulia, operophtera (2 int.anno)

Clothianidin [50]; (xn) 14 8-12 albicocco, pesco, nettarine afidi (1 appl. anno postfiorale)

Clorpirifos etil [75]; (xn) 30 55-70 pesco lepiotteri, ditteri, cocciniglie (interventi alla comparsa fitofagi)

Clorpirifos metil [22,1]; (xi) 15 200-250 pesco tripidi, cocciniglie, tripidi,cidia, anarsia (idem come sopra)

Deltametrina [2,42]; (xi) 30-50 albicocco, pesco 3; ciliegio, susino 7 afidi, tripidi, tentredini (3 int. anno a distanza di 14 giorni)

Emamectina [0,95]; (nc) 300 albicocco 14; pesco -nettarine, susino 7 cidia, anarsia, microlepidotteri (3 int. anno)

Etofenprox [30]; (xi) 7 50 albicocco,amarena, ciliegio, pesco, susino afidi, ditteri, cidia, anarsia, cicaline, metcalfa, ricamatrici

Flonicamid [50]; (mcp) 120-140 ha pesco 14, susino 35 afidi (2 int.anno a distanza di 14-21 giorni)

Imidacloprid [19,42]; (nc) 50 albicocco 35, ciliegio, pesco, net.,susino 21 afidi, cicaline, tentredini susino (1 int. anno postfiorale.)

Indoxacarb [30]; (xn) 16,5 (165-247,5 gr/ha) pesco-nettarine 7 cidia, anarsia, ecc. (4 int. anno)

idem come sopra 16,5 (165-198 gr/ha) ciliegio 14, albicocco 7 cidia, anarsia, eulia (2 int. anno)

(segue)

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AgriCommercio n.5-6/201412

DIFESA

spinosad, indoxacarb, clo-rantraniprole, emamecti-na. Contro la cidia del susino (Cydia funebrana), oltre alla confusione può essere irrorato thiaclo-prid, etofenprox, fosmet, spinosad, clorantraniprole emamectina, triflumuron. Per Cydia molesta, posso-no essere impiegati anche spinosad, clorantranipro-le, ecc. Per eulia (Argyro-taenia pulchellana), Pan-demis cerasana, Archips podanus, Orgyia antiqua, Recurvaria nanella, ecc. può essere applicato Ba-cillus thuringiensis.Nei riguardi della mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi), è necessario:- monitorare il dittero tra-mite trappole cromotropi-che gialle tipo rebell,- contenere gli adulti con esche proteiche innescate,- sulle varietà a rischio,

impiegato spirotetramat.Sull’albicocco in presen-za di Hyalopterus amyg-dali, Myzus persicae, Aphis gossypi la difesa può essere realizzata con pirimicarb, imidacloprid, acetamiprid, clothianidin, spirotetramat. Sul ciliegio per la lotta all’afide nero

(Mizus cerasi) può esse-re applicato imidacloprid, acetamiprid, thiameto-xam o piretro naturale.La lotta ad anarsia su albicocco, può essere re-alizzata con la confusio-ne o con Bacillus thurin-giensis, metoxifenozide, thiacloprid, etofenprox,

applicare, etofenprox, thiametoxan, acetami-prid, fosmet.Sulle albicocche tardive con problematiche di mo-sca della frutta (Ceratitis capitata) può essere ap-plicato etofenprox, esche attivate con lufenuron, attract and kill con del-tametrina, acetamiprid. Sul susino, oltre a fosmet ed acetamiprid, sono in-dicate le esche summen-zionate.Relativamente alla Droso-phyla suzukii, sul ciliegio, si ricorda la recente regi-strazione di spinetoram, impiegabile dal 1 maggio al 28 agosto 2014 per 2 interventi ad intervallo di 28 giorni. Permangono basilari i monitoraggi con trappole “all’aceto di mele” e il non abbandono di frutti sulle piante. ■Moniliosi su albicocco.

prodotti; [ % di s.a.]; (Classe toss.)

gg. carenza

Dosaggio (g/hl)Settore d'impiego e gg. di carenza per

speciePrevalente attività e applicazioni

conscentite

Formetanate [50]; (T) 100 (1 kg/ha) albicocco, pesco-nettarine tripidi (1 int. anno a caduta petali)

Fosmet ec [17,7]; (nc) 250-300 albicocco, pesco 28;ciliegio 10; susino 30 cidia, anarsia, eulia, ditteri, cocciniglie (acidificare soluz.a pH 5,5)

Fosmet wdg [23,5]; (nc) 220-250 idem come sopra idem come sopra

Lambdacialotrina [9,7]; (xn) 7 120 albicocco, ciliegio, pesco, nettarine, susino afidi, tripidi, ditteri (2 int. anno)

Metossifenozide [22.5]; (amp) 7 50 (max 0,750 lt/ha) albicocco, pesco-nettarine cidia, anarsia, eulia (2 int. anno)

Olio minerale [80]; (mcp) 20 200-3000 drupacee cocciniglie, uova afidi e acari (alti dosaggi int. Invernali)

Olio minerale ultraraffinato-estivo- [98]; (nc) 20 1000-2000 drupacee cocciniglie, uova afidi e acari (discreti dosaggi int. in vegetazione)

Pirimicarb [17,5]; (xn) 14 200 drupacee afidi

Pyriproxyfen [10,86]; (xn) 30 37,5-50 (0,3-0,5 lt/ha) albicocco, ciliegio cocciniglie (1 int. anno prefioritura)

idem come sopra 21 idem.come sopra pesco, nettarine, susino cocciniglie (1 int. anno, in alternativa pre-fior. o pre-raccolta)

Sali potassici di acidi grassi [49]; (amp) 3 1500-2000 pesco afidi (non acque dure con calcio, magnesio, ferro sup. 300 ppm)

Spinetoram [25]; (nc) (Gruppo Spinosine) 7 300-400 g/ha ciliegio Drosophila suzukii. (aut. Temporanea 1/5-28/8/2014; 2 int.anno)

Spinosad [44,2]; (nc) 7 20-30 (min. 0,300 lt/ha) drupacee cidia, anarsia, tripidi, capnodio (3 int. anno e non più di 2 consec.)

Spirotetramat [4,54]; (xi) 21 250-300 albicocco, ciliegio,pesco-nettarine, susino afidi, cocciniglie (2 int. anno. Afidi da scam. Cocciglie alla migraz.)

Tau-fluvalinate [21,4]; (nc) 30-60 ciliegio prefioritura 21, pesco non oltre fine fioritura afidi, tripidi, ditteri (2 int. anno)

Thiacloprid [40,4]; (xn) 14 20-25 albicocco, ciliegio, pesco-nettarine, susino cidia, anarsia, afidi, cimicetta ciliegio (2 int. anno)

Thiamethoxan [25]; (nc) 14 15-40 albic., cilieg., pesco-nett.-percoche, susino afidi, cicaline, ditteri (1 int. anno postfiorale)

Triflumuron [39,34]; (nc) 14 25 pesco-nettarine, susino cidia, anarsia, litocollete (2 int. anno)

Zetacipermetrina 1,65; nc 14 200-220 pesco afidi, anarsia, cidia, tripidi, ditteri

ACARICIDI

Acequinocyl [15]; (xi) 14 120 pesco, nettarine acari forme mobili (1 int.anno)

Etoxazole [10,68]; (nc) 35-50 albicocco, pesco-nettarine 14; susino 45 acari , ovolavicida (1 int.anno)

Exiatiazox [24]; (nc) 14 20 albicocco, pesche-nettarine-percoche acari-ovolarvicida

Pyridaben [19,4]; (xn) 14 50-75 albicocco, pesco, susino acari larvo adulticida

Tebufenpirad [20]; (xn) 14 50-60 pesco-nettarine-percoche, albicocco acari forme mobili

N.B. Verificare sempre eventuali aggiornamenti d’etichetta.

(continua)

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13AgriCommercio n.5-6/2014

DIFESA

D iversi meccanismi di azione con attivi-tà multisito e basso

rischio di insorgenza di resistenze, ampio spettro di azione nei confronti di diversi fitopatogeni, mas-sima efficacia in coinci-denza di condizioni cli-matiche (pioggia, rugiada, umidità relativa elevata) predisponenti le infezioni, elevata efficacia preventi-va-curativa ed eradicante, nessun residuo e nessun Lmr previsto, nessuna classificazione tossicolo-gica, massima selettivi-tà per insetti pronubi e impollinatori, capacità di allungare la shelf life dei frutti, ammissione in agri-coltura biologica. Sono i punti di forza di un nuovo fungicida, per il controllo

di oidio e botrite (o muffa grigia) in agricoltura bio-logica e integrata, attual-mente registrato per l’oi-dio su fragola, ribes, uva spina, lampone, zucchino, cetriolo, cetriolino, vite, erbe, piante medicinali, ornamentali/orticole por-taseme e per la botrite su vite, da Certis Europe co-

la famiglia dei carbonati) efficacemente formulato (innovativa formulazione high tech) come polvere solubile, la cui “compo-nente attiva” è l’anione bi-carbonato HCO3-.

Ampio spettro

Il nuovo fungicida di Cer-tis Europe e Scam pre-senta un ampio spettro di azione (agisce su diversi fitopatogeni delle colture orticole, frutticole e orna-mentali), svolge attività fungitossica e fungistati-ca e può essere applicato con posizionamento di ti-po preventivo, curativo ed eradicante. In presenza di elevata umidità relativa, l’anione HCO3- è domi-nante, sicché il fungicida raggiunge la sua massima attività proprio quando vi sono le condizioni predi-sponenti la malattia. wRelativamente all’attività fungitossica, la soluzio-ne del fungicida a diretto contatto con il patogeno fungino esplica nei suoi confronti un’azione rapi-da e immediata causan-do l’innalzamento del pH della superficie fogliare, lo sbilanciamento del rap-porto ioni bicarbonato/carbonato (HCO3-/CO3--)

me Karma® 85 e da Scam come Armicarb® 85.Questo fungicida antioi-dico e antibotritico, che agisce per contatto, è co-stituito da un composto chimico normalmente pre-sente in natura, il bicar-bonato di potassio 85% (sale di K dell’acido car-bonico, appartenente al-

FUNGICIDA per il controllodell’OIDIO e della BOTRITEA base di bicarbonato, in formulazione high tech. Viene commercializzato da Certis Europe come Karma® 85 e da Scam come Armicarb® 85

di Giuseppe Francesco Sportelli

Fig. 1 - Efficacia su fragola - Target Oidio

TRATTATO CON KARMA 85TRATTATO AZIENDALE

Accartocciamento fogliare con evidente sporulazione micelica

Foglie distese e Infezioni bloccatedopo trattamento con Karma 85

Effetto stoppante

di Karma 85

Oidio delle cucurbitacee (3 kg/ha, volume di acqua 1.000 l/ha)Podosphaera fusca =Sphaerotheca fuliginea f. cucurbitae Golovinomyces cichoracearum =(Erysiphe cichoracearum)Oidio su fragola e piccoli frutti (fragola: 3 kg/ha, volume di acqua 1.000 l/ha; piccoli frutti: 5 kg/ha, volume di acqua 1.000 l/ha)Podosphaera aphanis = Sphaerotheca macularis = S. humuli Sphaerotheca mors-uvae (ribes)Botrite e Oidio su vite (5 kg/ha, volume di acqua 1.000 l/ha)Botritys cinerea= Botryotinia fuckeliana Uncinula necator =Oidium tuckeri G.F.S ■

Lo spettro d’azione e le dosi

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AgriCommercio n.5-6/201414

DIFESA

pollinatori (bombi). Si ri-velano partner ideali in una strategia di difesa so-stenibile e antiresistenza, in particolare per l’otte-nimento di produzioni a residuo zero o controllato. Sono autorizzati anche in agricoltura biologica come prodotti fitosanitari fun-gicidi a norma del reg. Ce 2092/91 e del reg. Ce 834/2007. Sono esenti da Lmr in quanto sia il po-tassio sia l’anione bicar-bonato sono normalmente presenti in natura e quin-di non rilevabili.Con classe tossicologica “Non classificato manipo-lare con prudenza” e tem-po di carenza di un giorno, Karma® 85 e Armicarb® 85 vengono commercializ-zati in sacchi da 5 kg. ■

e il forte squilibrio della pressione osmotica, con collasso delle spore fun-gine e disidratazione delle ife fungine. Riguardo inve-ce all’attività fungistatica, KHCO3 ha un forte potere tampone e riesce a man-tenere la superficie foglia-re mediamente alcalina: questa condizione favori-sce l’idrolisi degli enzimi che il patogeno rilascia per infettare/penetrare la pianta.Karma® 85 e Armicarb® 85

si differenziano dai comu-ni bicarbonati non formu-lati per l’elevata purezza e la qualità costante e ga-rantita del principio attivo e in virtù della loro evolu-ta formulazione high tech,

che insieme al particolare processo di micronizza-zione del principio atti-vo garantisce una eleva-ta adesività alle superfici trattate e una notevole resistenza al dilavamen-

to. Ne consegue un’eleva-ta capacità di copertura della vegetazione e degli organi trattati. In presen-za di umidità notturna o rugiada il prodotto pre-sente sulla superficie ha la capacità di riattivarsi garantendo un duraturo effetto anche in presenza di condizioni predisponen-ti la malattia.

Azione sostenibile

Karma® 85 e Armicarb® 85 presentano un ottimo quadro ecotossicologi-co: non esplicano alcuna azione su impollinatori e insetti utili e non richie-dono nessuna avverten-za e necessità di attuare misure di protezione per le arnie di pronubi im-

Fig. 3 - Efficacia su vite da vino - Target Botrite

TESTIMONE NON TRATTATO TRATTATO CON KARMA 85

Evidenti marciumi di Botrytis cinerea Nessuna infezione sui grappoli

Fig. 2 - Efficacia su zucchino - Target Oidio

TRATTATO AZIENDALE TRATTATO CON KARMA 85

Evidenti infezioni di oidio sulle foglie Nessuna infezione

Prodotto impiegato da solo e in abbinamento a uno standard chimico nel contenimento di Botrytis cinerea su uva da tavola var. Italia

60

40

2020

0% Grappoli infetti % Area infetta/grappolo

TestimoneStandard I (A) + 2 Karma 5 kg/ha (BC)Karma 5 kg/ha

Standard II (A) + 2x Karma 5 kg/ha (BC)Strategie standard

Data dei trattamenti: A: 13/7/2013 (pre-chiusura grappolo); B: 26/7/2013; C: 10/8/2013Fonte: Certis

Fig. 4 - Efficacia di Karma 85

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15AgriCommercio n.5-6/2014

DIFESA

C etriolo, melanzana, pomodoro e zucchino, coltivati sia in serra

sia in pieno campo, hanno un nuovo alleato nella lotta contro la muffa grigia (o botrite) e la sclerotinia: è il fungicida Fontelis®, re-gistrato da DuPont Crop

Protection Italia, che si caratte-rizza per l’ele-vata efficacia, l’ampio spettro di azione (Asco-miceti, Basidio-miceti, funghi imperfetti), l’ec-cellente attività preventiva, l’ot-tima resistenza

al dilavamento in caso di pioggia, l’ottima pene-trazione nei tessuti, il buon assorbimento translamina-re, la compatibilità con sva-riate sostanze attive, l’otti-ma selettività su pronubi e insetti utili.Fontelis® è costituito da una nuova sostanza atti-va, penthiopyrad (200 g/l), l’unica molecola della fa-miglia delle carbossimidi a possedere un anello di tiofene che, collegato a una coda alifatica, garantisce la penetrazione rapida della sostanza attiva all’interno della cellula del fungo pa-togeno, portandola alla de-

generazione. Penthiopyrad agisce a livello dei mito-condri, nei quali arresta l’attività dell’enzima succi-nato deidrogenasi (SDHI) del complesso II della respi-razione. Così inibisce due importanti vie respiratorie: il ciclo dell’acido citrico e il trasporto degli elettro-ni a livello mitocondriale. Per tale particolare mec-canismo d’azione Fontelis®

appartiene al gruppo 7 del Frac (Fungicide resistence action committee).

Una volta all’anno

Dotato di un’elevata attività biologica nei confronti di numerosi funghi patogeni, Fontelis® è particolarmente attivo contro muffa grigia e sclerotinia, malattie fungi-ne che causano ogni anno pesanti riduzioni di resa e scadimenti qualitativi del-la produzione. Fontelis® va impiegato preventivamente (è consentito una sola volta

resistenza al di-lavamento: in-fatti resiste be-ne a 30 mm di pioggia caduta anche dopo 15 minuti dal t ra t tamento (60 mm dopo due ore), ga-rantendo comun-que livelli ottimali di con-trollo. Dopo il trattamento la distribuzione del pro-dotto nei tessuti vegetali

avviene in tal modo: circa il 20% rimane sulla super-ficie fogliare, assicurando una protezio-ne preventiva e residuale; circa il 7 5 % p e r -m e a la cu-t i co la cerosa, c o s t i -tuendo la risorsa primaria di principio attivo per la

all’anno, alla dose di 200 ml/hl, pari a 2-2,4 l/ha, con intervallo di sicurezza di tre giorni) per ridurre al minimo le perdite di pro-duzione: infatti con questo posizionamento strategico penthiopyrad riesce a bloc-care non solo la germina-zione delle spore, ma an-che la crescita del tubulo germinativo ponendo fine all’infezione del fungo.Punti di forza operativi di Fontelis® sono l’attività translaminare e l’elevata

FONTELIS, fungicida DUPONTcon attività ad AMPIO SPETTROContro botrite e sclerotinia su cetriolo, melanzana, pomodoro, zucchino. A base di penthiopyrad, è registrato per il pieno campo e la coltura protetta

di Giuseppe Francesco Sportelli

DuPont™ Fontelis® e la capacità di prevenire reinfestazioni

CYPRODINIL/

FLUDIOXONIL

PYRIMETHANILBOSCALIDDuPont™Fontelis®

100,0

90,0

80,0

70,0

60,0

50,0

40,0

20,0

10,0

1,0

0,0

% DI INIBIZIONE DELLA GERMINAZIONE DI SPORE DI BOTRYTIS

% in

ibiz

ione

del

la g

erm

inaz

ione

TESTIMONE: 86%di spore germinate

98,692,0

84,088,0

Fonte: ERDC DuPont de Nemours 2008

Fontelis® - etichetta

Colture PatogeniTempo di

carenza (gg)Dose(ml/hl)

Volume di acqua (hl/ha)

Dose(l/ha)

Num. trattamenti

MRL(ppm)

Zucchino

Cetriolo

B. cinerea

Sclerotinia3 200** 5-12 2-2,4 1 0,7

Pomodoro

Melanzana

B. cinerea

Sclerotinia3 200** 5-12 2-2,4 1 2

* In pieno campo e in serra** Rispettare la dose minima a ettaro di 2 litri

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AgriCommercio n.5-6/201416

DIFESA

fronti degli insetti ausiliari. Formulato come sospen-sione concentrata e clas-sificato NC-N, viene com-mercializzato in confezione da un litro. ■

protezione preventiva del-le patologie, il serbatoio di principio attivo in caso di dilavamento, grazie alla sua elevata persistenza, e la riserva per assorbimen-

to all’interno dei tessuti; circa il 5% penetra rapida-mente nella foglia, garan-tendo il movimento tran-slaminare per il controllo della malattia sulla pagi-

na inferiore della foglia.Fontelis® è dotato di misci-bilità con le più importanti sostanze attive presenti sul mercato e ha una grandis-sima selettività nei con-

Efficacia media contro B. cinerea su solanacee - Percentuale di riduzione (Abbott)del numero di organi infetti rispetto al testimone non trattato

Anilinopirimidina+

Fenilpirrolo0,8 l/ha

DuPont™Fontelis®

2 l/ha

85,8%

DuPont™ Fontelis® Botritis cinerea su solanacee

73,5%77,7%

68,5%

23,4%30%

Testimone(% organi infetti)

frutti (10 prove)

fiori (10 prove)

Efficacia media contro Botrite e Sclerotinia su cucurbitacee - Percentuale di riduzione (Abbott) del numero di frutti infetti rispetto al testimone non trattato

Anilinopirimidina+

Fenilpirrolo0,8 l/ha

DuPont™Fontelis®

2 l/ha

90%

DuPont™ Fontelis®, media prove su cetriolo e zucchino

80% 85%78%

10%20%

Testimone(% organi infetti)

Botrite (5 prove)

Sclerotina (5 prove)

DuPont Crop Protection Italia ha esteso di recente l’etichetta di due insetticidi a base della sostanza attiva rynaxypyr: per Coragen® su patata (dorifora e tignola), castagno in coltura allevata (carpocapsa, cidia intermedia, balanino), mandorlo (anarsia); per Altacor® su lattughe e altre insalate (comprese le brassicacee), carota e ravanello, spinacio e simili, erbe fresche. G.F.S ■

Estensione di etichetta per Coragen® e Altacor®

Coragen® - estensione etichetta Maggio 2013

Coltura ParassitaDose(ml/hl)

Dose(ml/ha)

Numero max applicazioni

Intervallo fra le applicazioni

Acqua/haIntervallo

pre-raccoltaNote

Patata

Leptinotarsa decemlineata (dorifora) 50-60 2 14-21

300-600 14Phthorimaea operculella

(tignola della patata)

125-175

(raccomandato

150 ml/ha)

2 8-14

Castagno

(in coltura

allevata)

Cydia pomonella (carpocapsa), Cydia

fagiglandana (cidia intermedia),

Carculio elephas (balanino)

18-20 180-300 2 10-14 1000-1500 21

intervenire

durante

l’ovideposizione

Mandorlo Anarsia lineatella (anarsia) 18-20 180-300 2 10-14 1000-1500 21

intervenire

durante

l’ovideposizione

Altacor® - estensione etichetta Maggio 2013

Coltura ParassitaDose(g/ha)

Numero max applicazioni per anno

Intervallo fra le applicazioni

Acqua/haIntervallo

pre-raccoltaNote

Lattughe ed

altre insalate

(comprese le

brassicacee)

Helicoverpa armigera ed

Autographa gamma80-120

2 7-10 500-1000 3pieno campo e

serraSpodoptera spp. 120

Carota,

ravanello

Psila rosae (mosca della carota) e

Spodoptera spp.120

2 7-10

500-1500

(su P. rosae

min 800 l)

21solo pieno

campoHelicoverpa armigera ed

Autographa gamma100-120

Spinacio e

simili

Helicoverpa armigera ed

Autographa gamma80-120

2 7-10 500-1500 3pieno campo e

serraSpodoptera spp. 120

Erbe fresche

Helicoverpa armigera ed

Autographa gamma80-120

2 7-10 500-1000 21pieno campo e

serraSpodoptera spp. 120

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17AgriCommercio n.5-6/2014

FERTILIZZANTI

A partire da quest’an-no si potrà scorgere sulle confezioni dei

fertilizzanti immessi in commercio un nuovo mar-chio che certifica il valore delle proprietà intrinseche dei prodotti e dei loro pro-cessi produttivi: il “Mar-

chio Quali-tà Assofer-tilizzanti”.Lo scorso f ebb ra i o , infatti, As-soferti l iz-zanti ha assegnato il marchio alle impre-se asso-ciate che,

nel 2013, hanno assunto una condotta irreprensi-bile a fronte dei control-li dell’Icqrf (Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Fro-di dei prodotti agroalimen-tari), degli ispettori di enti accreditati per le attività di

certificazione di prodotto e di sistema e di adesione ai principi etici del pro-gramma Responsible Care (il programma volontario dell’industria chimica).Le valutazioni sono state messe in atto da una so-cietà esterna all’Associa-zione, che gioca il ruolo di “Black Box” (a garan-zia della riservatezza dei dati), la quale ha dovuto constatare la conformità delle imprese associate ad un disciplinare che re-golamenta il rilascio del marchio. Tale disciplinare detta una serie di regole che le imprese sono tenute a rispettare, assegnando un punteggio specifico per criterio di valutazione con una soglia limite, sempre più restrittiva, da rag-giungere ogni anno (vedi Fertilizzare Oggi n. 5 del 2013 supplemento a Terra e Vita n. 412013). Ad oggi sono 25 le imprese asso-ciate che si sono viste as-segnare il nuovo marchio di qualità (vedi riquadro).

Controlli volontari

Il marchio è istituito all’in-terno del “Progetto Qua-lità”, nato a sua volta dall’Accordo di program-ma tra Assofertilizzanti e

Icqrf. Questa collaborazio-ne viene alla luce per vo-lontà delle imprese asso-ciate (al fine di combattere e reprimere le frodi nel mercato dei fertilizzanti), le quali hanno deciso di sottoporsi volontariamen-te ad una serie di control-li supplementari, oltre a quelli ordinari, da parte dell’Ispettorato.Il marchio, infatti, è un valore aggiunto rispetto a quanto già previsto dalla legislazione vigente in ma-teria di fertilizzanti (dlgs. 75/2010), tant’è che le im-prese che ne sono in pos-sesso si sono impegnate ad andare oltre quello che viene richiesto per legge, innalzando la qualità dei prodotti e dei loro processi produttivi. Questo tipo di certificazione approccia il concetto del “miglioramen-to continuo”, in quanto ri-chiama le imprese associa-te ad impegnarsi sempre di più in una gestione vir-tuosa del proprio sistema produttivo.L’obiettivo, quindi, è as-sicurare al consumatore finale un fertilizzante che, oltre ad essere conforme alle ispezioni dell’Icqrf, sia stato prodotto seguendo un iter dedicato al miglio-ramento di tutti i processi produttivi ed organizzativi e degli aspetti legati al-la sicurezza e al rispetto dell’ambiente. ■

PROGETTO qualità FERTILIZZANTI,parte l’assegnazione del marchioDa quest’anno un nuovo logo sulle confezioni dei concimi. Fino a questo momento se ne possono fregiare 26 aziende

di Manuel Isceri

Il marchio qualità.

Le ditte che possono utiliz-zare il marchio qualità As-sofertilizzanti sono:− Adriatica spa− Agrium Italia− Biolchim spa− Compo Expert− Compo Italia− Distillerie Bonollo− Eurochem Agro− Fomet− Fabbrica Coop. Perfosfati

Cerea− Fertben− Fertilizzanti Certaldo− Haifa Italia− Idea verde sRL

− Ilsa− Italpollina− K+S Italia− Organazoto Fertilizzanti− Puccioni spa− Scam spa− Sipcam spa− Siriac srl− Società Chimica

Larderello− Timac Agro Italia− Unimer spa− Valagro− Yara Italia(Nei prossimi numeri della rivista l’elenco verrà debi-tamente aggiornato)

MARCHIO L’elenco delle ditte

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AgriCommercio n.5-6/201418

FERTILIZZANTI

L e comunità agrico-le italiane hanno una tradizione solidale.

Hanno sempre scambiato forze, manodopera, espe-rienze e competenze. La

missione speciale di Timac Agro Italia è portare la tra-dizione solidale in Rete, per abbattere i limiti territoriali e moltiplicare le esperienze da condividere. Per questa missione speciale Timac Agro Italia mette a disposi-zione i suoi oltre 100 esper-ti agronomi, i suoi Clienti e un agente segreto molto speciale: Fabrizio Fonta-na. Si vuole costruire la più grande comunità agricola italiana, aperta a tutti co-loro che vorranno viverla, una rete di esperienze e di opportunità. La webtv è una sezione fondamenta-le della Missione Specia-le, in cui verranno raccolti tutti i contributi video dei Clienti di Timac Agro Italia e degli esperti agronomi.

Oltre ai video anche i forum sono il fulcro della “Mis-sione Speciale”, perché nei forum tutti i giorni ogni utente, che sia allevatore o agricoltore, cliente o non

cliente, esperto agronomo op-pure semplice appassionato, potrà accede-re ai preziosi contributi de-gli altri utenti.Per partecipa-re al progetto “Missione spe-ciale” è neces-sario digitare l’indirizzo web sotto ed iscri-versi cliccando nell ’apposita sezione.

Suggerimenti per fare il videoIl consiglio è di fare un fil-mato breve, di 2-3 minuti. In ogni caso mai superare i 5 minuti. E organizzare il video in tre momenti ben precisi e distinti in cui:1. Parlate di voi e della vo-stra azienda2. Parlate dei vostri prodot-ti, di cosa coltivate e cosa allevate3. Parlate della vostra espe-rienza con Timac Agro Ita-lia. Cosa avete usato e che risultato avete ottenuto. ■

Per informazioni:http://missionespeciale.timacagro.ithttps://www.facebook.com/timacagroitaliahttp://www.youtube.com/channel/UC8mX4WW4c7SUAqMVJ36B1sA

Missione Speciale TIMAC AGROWEBTV al servizio dell’agricolturaIn palio un ipad per il filmato più bello realizzato dai clienti Timac

Osservatorio mensile prezzi internazionali dei fertilizzanti

PRODOTTO

ORIGINE US$/t US$/t US$/t

Cambio €/us$ 1.39 1.38 1.31

F.O.B.APRILE

2014MARZO

2014APRILE

2013

Ammoniaca Mar Nero 505-510 435-445 500-510

Urea prilled Golfo Arabo 290-300 350-355 387-395

Urea prilled Mar Nero 290-300 333-340 362-365

Urea prilled Baltico 290-300 327-335 357-365

Urea granulare Golfo Arabo 300-400 358-370 377-397

Urea granulare Egitto 395-400 420-425 391-394

DAP 18/46 Nord Africa 500-530 505-530 520-540

DAP 18/46 Baltico 460-470 495-500 512-528

TSP 46 Nord Africa 395-400 390-405 420-425

MOP GranulareNord Europa

in Euro295-305 275-285 355-360

SOP GranulareNord Europa

in Euro470-495 445-460 425-450

Grafico con le variazioni percentuali dei prezzi internazionali rilevati in dollari usa ($) o in Euro (€) di alcuni concimi di largo impiego nel periodo gennaio 2013 (base 100) - aprile 2014Legenda: 18/46=fosfato biammonico; TSP =perfosfato triplo 46%; MOP=cloruro di potassio 60%; gr.=granulare; pr.=prilled

Servizio offerto in collaborazione con: Silc Fertilizzanti Via delle Acque, 43 48100 - Ravenna (Ra). Tel. 0544-419704, fax 0544-41639 info@silcfertilizzanti www.silcfertilizzanti.it

LEGENDAProdotti: DAP = fosfato biammonico 18-46; TSP = perfosfato triplo 46%; MOP = cloruro di potassio 60-62%; SOP = solfato di potassio 50%.ORIGINE: F.O.B. (free on board) = franco partenza, rinfusa su nave, porto d’originePREZZI: tutti i prezzi sono espressi in dollari USA per tonnellata (per la

conversione in euro vedi grafico del cambio), le quotazioni minime si riferiscono a navi con grandi quantità (superiori a 20.000 t) e per contratti consistenti (maggiori di 50.000 t), le massime per modeste quantità (navi da 3/6000 t) e senza ulteriori consegne.

Il prezzo FOB non ha alcun valore ai fini della determinazione delle quotazioni nazionali, i costi e le spese da aggiungere sono variabili (vedi numero 7-8/2011) e, talvolta, raddoppiano la quotazione di partenza. L’utilità è esclusivamente statistica e per l’interpretazione dell’andamento globale dell’offerta.

1 201411 2013 3 201410 2013 2 201412 2013

1.3598

1.3850

1.3472

1.3220

1.3724

1.3346

1.3094

04/0

1/13

04/0

2/13

04/0

3/13

04/0

4/13

04/0

5/13

04/0

6/13

04/0

7/13

04/0

8/13

04/0

9/13

04/1

0/13

04/1

1/13

04/1

2/13

04/0

1/14

04/0

2/14

115

110

105

100

95

90

85

80

75

70

65

4 2014

*Tra quelli inviati entro il 31.10.2014.

Per maggiori informazioni

http://missionespeciale.timacagro.it/ipad-di-james-tont/

agrpuapporecogliPere“Mcisl’s*Tra quelli inviati entro il 31.10.2014.

1.3976

04/0

3/14

04/0

4/14

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19AgriCommercio n.5-6/2014

DIFESA Speciale

Ciclone micotossine

Anche il ciclone micotossi-ne che si era abbattuto sul raccolto 2012, nella scorsa stagione si è leggermente ridimensionato (si vedano i numeri sulla foto). Non sono mancate però con-taminazioni da aflatossine, soprattutto nei primi rac-colti, probabilmente a cau-sa delle fioriture ritardate che sono avvenute in un periodo di alte temperatu-re. E soprattutto si sono registrate, nei campiona-menti ufficiali, sostenute presenze di fumonisine. Lo sviluppo di muffe da Fu-sarium può essere infatti stato favorito proprio dal ritardo del ciclo colturale e dall’incompleta granigione della spiga. Le maturazio-ni tardive e la presenza di tutoli scoperti nella parte apicale delle spighe può in-fatti aver favorito gli attac-chi della terza generazione della piralide. L’individua-zione della giusta combina-zione tecnica tra pratiche agronomiche e strategie di difesa rimane dunque un tema centrale, in quanto le condizioni climatiche “estreme” che sempre più di frequente caratterizzano la stagione vegetativa, po-tranno determinare nuova-mente contaminazione da micotossine nelle produzio-ni di mais, ben oltre i limi-ti fissati dalla normativa comunitaria. Specialmente per quello che riguarda le aflatossine che si svilup-pano in presenza di alte temperature e siccità che, con tutta probabilità, con-trassegneranno il clima dei prossimi anni. ■

Gli autori sono del Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna

D a un paio di anni il clima influenza no-tevolmente l’anda-

mento colturale del mais. Dopo un 2012 disastroso per la scarsità di acqua e per le altissime tempera-ture estive con conseguen-te abbassamento dei livelli di falda e innalzamento del cuneo salino, il 2013 è stato contrassegnato da intermittenti e copiose precipitazioni primaverili accompagnate da basse temperature che hanno

causato un generalizzato ritardo dei cicli colturali e, in alcuni casi, hanno costretto a seminare su terreni ancora umidi o ad-dirittura sotto la pioggia. In Lombardia, in alcu-ni casi, le semine sono continuate fino a giu-gno, ben oltre i canonici mesi di marzo e aprile. In tale contesto, in terre-ni inzuppati e con estesi ristagni d’acqua, non so-no mancate le risemine per asfissie radicali e per

l’azione di funghi fitopa-togeni ma, per fortuna, ciò ha comportato anche una rarefazione dei danni radicali causati da Dia-brotica anche nelle zone più infestate. Per quanto riguarda la Piralide, gli attacchi so-no avvenuti a macchia di leopardo e sono risultati mediamente più conte-nuti, con voli della se-conda generazione meno numerosi e in ritardo di 7-10 giorni.

L’impatto del CLIMACONDIZIONA le STRATEGIE Dopo un 2012 di forte siccità e un 2013 con insistenti piogge primaverili, si cerca la giusta combinazione tecnica per contenere danni e contaminazioni

di Massimo Bariselli e Riccardo Bugiani

Fumonisine4000 μg/kg (ppb) Limite di legge per il granturco non trasformato

11%Campioni oltre il limite nel 2011

52%Campioni oltre il limite nel 2012

62% Campioni oltre il limite nel 2013

Aflatossine20 μg/kg (ppb) Limite di legge per le materie prime per mangimi

23%Campioni oltre il limite nel 2012

4%Campioni oltre il limite nel 2013

Deossivalenolo (Don)

1750 μg/kg (ppb) Limite di legge per il granturco non trasformato

100%Campioni in regola, sotto il limite di 1750 μg/kg nel 2013

Fonte: Cra-Cerealicoltura Bergamo. Monitoraggio ufficiale micotossine

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AgriCommercio n.5-6/201420

DIFESA Speciale

grappolo. Evenienze che portano in primo piano l’efficacia e le caratteristi-che degli agrofarmaci an-tiperonosporici. La piog-gia del 2013 ha infatti un po’ fiaccato l’entusiasmo dei tifosi del naturale a tutti i costi e dei fan del rame a oltranza, risveglia-to dai precedenti due anni di siccità primaverile. La peronospora è una ma-lattia che può avere un decorso distruttivo: non c’è sostenibilità che tenga davanti ad un clamoroso calo d’efficacia.Gli sforzi in ricerca e svi-luppo delle aziende agro-chimiche è tutto rivolto alla masse a punto della giusta miscela tra pro-dotti sistemici e di co-pertura in grado di as-sicurare una prolungata tenuta anche nei periodi di intenso sviluppo dei germogli. Uno sforzo che rischia di cozzare con-tro il muro alzato dal nuovo Reg. 1107/2009, con la prossima formu-lazione della lista dei prodotti “candidati alla sostituzione” e l’attesa definizione della frase di rischio “endocrine disrup-tion” che potrebbe met-tere fuori causa intere famiglie di agrofarmaci, come i ditiocarbammati e i fosforganici. In tempi di global warming, di arrivo di nuove minacce come quella della Drosophyla suzukii o dell’espansione di malattie difficili come il mal dell’esca, in periodi come questo in cui la ge-stione delle strategie di-venta ogni anno più com-plicata, la sostenibilità imposta per legge rischia di diventare un azzardo difficile da sostenere per i viticoltori del Belpaese. ■

D opo un’annata agra-ria come quella del 2013, caratterizzata

da epidemie di perono-spora di notevole gravità, il tema principale e più dibattuto riguarda l’epo-ca giusta per posizionare l’inizio dei trattamenti do-po la ripresa vegetativa, ovvero la stima dell’avvio delle infezioni primarie di Plasmo-para viticola. Ac-cantonata definitivamen-te la regola dei 3 die-ci, si apre il confronto tra i seguaci dei diversi

modelli previsionali: Epi-peronospora, che calcola l’indice di rischio in base ai dati della zona negli anni passati, l’Ipi (indice potenziale infettivo) che fornisce solo indicazioni sulla prima pioggia po-tenzialmente infettante e soprattutto il più moder-no Ucsc, messo a punto dall’Università Cattolica di Piacenza, più affidabile perché capace di seguire la maturazione delle oop-sore nel periodo invernale consentendo di prevedere

tutte le infezioni primarie che si verificano nel corso della stagione.Il problema è che le fre-quenti e abbondanti piog-ge cadute la scorsa pri-mavera non hanno sem-pre consentito di entrare in campo nel momento giusto.Tanto che, in alcuni com-prensori viticoli, la lotta contro la malattia è ri-sultata molto difficoltosa ed in molti casi ha de-terminato danni notevoli su foglia e soprattutto su

Agrofarmaciper la vite200 milioni il valore di mercato

45%antiperonosporici

38%antioidici

12% insetticidi e acaricidi

5% altri

AGROFARMACI, l’efficaciaTORNA in PRIMO PIANO I forti attacchi del 2013 mostrano la necessità di riconsiderare il giro di vite imposto dalla normativa fitosanitaria europea

di Lorenzo Tosi

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AgriCommercio n.5-6/201422

DIFESA Speciale

Il punto 5) dell’articolo 3 del dm18354 illustra le disposizioni d’uso e di eti-chettatura dei corroboran-ti. La cosa più importante è che tali prodotti non so-no soggetti ad alcuna ul-teriore autorizzazione che non sia la loro presenza nella lista accompagnata dalle modalità di produ-zione e dalle note esplica-tive. Come molte norme italiane desiderose di re-golamentare ed inquadra-re con eccessiva dovizia di particolari, limiti, palet-ti, esenzioni ed inclusioni (inutile dire che spesso il risultato non agevola l’ap-plicazione della suddetta norma), quando si decise di modificare il dispositivo nazionali sui fitofarmaci dopo la pubblicazione del reg. Ce1107/2009, si in-tervenne anche sui corro-boranti.

La definizione

Ci riferiamo al dpr 55/2012 che modifica il vecchio dpr 290/2001 e introduce, ad esempio, la definizione: si intendono per “corroboranti, poten-ziatori delle difese delle piante” sostanze di origine naturale, diverse dai ferti-lizzanti, che: 1) migliorano la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi; 2) proteggono le piante da danni non provocati da parassiti.L’art. 17 modifica il 38 del vecchio dpr ma conserva alcune stranezze sia del dm 18354 sia dello stesso 290/2001. Infatti stabili-sce che i prodotti elenca-ti nel riquadro «non sono soggetti ad autorizzazione per l’immissione in com-mercio, quando non siano

I n attesa che venga pubblicato il nuovo re-golamento comunitario

sui fertilizzanti, esiste una categoria di prodotti che si colloca a metà strada tra, appunto, i prodotti con proprietà fertilizzanti e quelli dichiaratamente impiegati come fitosanita-ri. Si tratta dei corroboran-ti che sono stati istituiti per la prima volta dal dm 18354 del 27 novembre 2009. In realtà questa categoria di prodotti sta faticando non poco per ri-

tagliarsi una fetta di mer-cato adeguata e di sicuro interesse economico. La lista dei prodotti commer-cializzabili come corrobo-ranti (vedi riquadro: In-duttori di resistenza) non è certo ampia e le regole sono davvero stringenti e limitano la sfera d’azione di produttori e commer-cianti. In realtà il citato dm riguarda, in maniera più ampia, le disposizioni per l’attuazione dei rego-lamenti Comunitari dedi-cati all’agricoltura biolo-gica (834/07 e 889/08), pertanto uno dei pregi dei corroboranti è che posso-no essere appunto utiliz-zati anche per le coltiva-zioni bio.

I corroboranti no sono soggetti ad alcuna autorizzazione che non

sia la loro presenza nella lista accompagnata dalle modalità di

produzione e dalle note esplicative.

CORROBORANTI, prodottiche esaltano L’AUTODIFESA Normativa abbastanza controversa. Al momento sono collocati a metà strada fra i fertilizzanti e gli agrofarmaci. In attesa della nuova legge

di Mariano Alessio Vernì

Prodotti impiegati come corroboranti, potenziatori delle difese naturali dei vegetali

Denominazione del prodotto Note applicative

PropolisProdotto dalle api, estrazione acquosa o idroalcolica o oleosa. Regole di etichet-tatura.

Polvere di rocciaMacinazione meccanica di rocce la cui composizione deve essere specificata

Bicarbonato di sodio Titolo minimo del 99,5%

Gel di siliceOttenuto dal trattamento di silicati amorfi, sabbia di quarzo o similari

Preparati biodinamici Previste dal reg. Ce 834/07 art. 12 lettera c.

Oli vegetali alimentariEscluso olio di colza, devono derivare da estrazione meccanica e trattamenti fisici

LecitinaContenuto di fosfolipidi ≥95% di cui fosfati-dilcolina ≥15%

Aceto Esclusivamente di vino e frutta

Sapone molle e/o di Marsiglia Utilizzabile unicamente tal quale

Calce viva Utilizzabile unicamente tal quale

Induttori di resistenza

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23AgriCommercio n.5-6/2014

DIFESASpeciale

previste dalle norme vi-genti a partire dalla com-posizione quali-quantita-tiva, passando attraverso modalità e precauzioni d’uso e, cosa molto im-portante, con una chiara descrizione della destina-zione d’uso che, comun-que, non dovrà essere riconducibile alla defini-zione di prodotto fitosani-tario. Attualmente la lista dei corroboranti è davvero limitata e, ad esempio, non è prevista la miscela-zione tra due o più tipi. Il dpr del 2012 ha previsto l’istituzione di un gruppo di lavoro (vedi riquadro: Commissione tecnica) per approvare nuovi corrobo-ranti e per monitorare e valutare quelli esistenti. Non sappiamo quanto po-trà essere efficace l’azio-ne della commissione ma di sicuro per almeno 3-4 anni la zona grigia tra fertilizzanti e fitosanita-

ri sarà occupa-

ta solo dai corroboranti. Un ulteriore passo avanti ci sarà solo quando sarà operativo a tutti gli effet-ti il nuovo regolamento sui fertilizzanti che abro-gherà l’attuale 2003/03 e comprenderà il nuovo ed inedito gruppo dei bio-stimolanti. Ma questa è un’altra storia. ■

venduti con denominazio-ni di fantasia, o in miscela tra di essi in quanto com-mercializzati ed impiega-ti come corroboranti, po-tenziatori della resistenza delle piante».Sull’uso del termine “im-piegati” ci sarebbe mol-to da dire, in quanto un produttore di corroboranti che decide di non chiede-re alcuna autorizzazione non ha alcuno strumento per assicurarsi che il suo preparato non venga uti-lizzato per scopi diversi da quelli che obbligatoria-mente deve includere in etichetta. In realtà l’intero periodo è sgrammaticato e di difficile comprensione quando, ad esempio, parla di “miscela tra di essi”. Ma la vera chicca resta il voler riproporre la vecchia clausola “quando non sia-no venduti con denomina-zione di fantasia” che con-sentiva l’impiego di alcuni prodotti (solfato di rame, zolfi, ecc.) senza autoriz-zazione nella prima ver-sione del dpr 290/2001. In realtà crediamo che la volontà del legislatore non sia quella di vietare

la presenza di un nome di fantasia quanto il voler ribadire che deve essere chiaramente indicata la natura del prodotto e della “sostanza attiva” per non confondere l’utilizzatore fi-nale. Pertanto il commer-ciante che desidera ven-dere questa categoria di prodotti si deve assicurare che la tipologia e la fun-zione siano chiaramen-te individuabili.

Iva al 22%

Ricordiamo inoltre che il regime iva sui corro-boranti è quasi sempre del 22%. Torniamo sul-la questione del nome di fantasia per ripor-tare quanto contenuto in una nota del Mipaaf (Direzione Generale dello sviluppo agroalimentare e della qualità) dell’agosto del 2011 (antecedente al dpr 2012). Relativamente all’indicazione “non pos-sono essere venduti con nomi di fantasia” si speci-ficava che la denominazio-ne commerciale riportata sull’etichetta del prodotto deve consentire immedia-

ti comprensione e ricono-scimento della tipologia del preparato attraverso l’esplicito riferimento al-le denominazioni previste nella lista dei corroboran-ti. In poche parole sem-bra si voglia chiarire che potrebbe anche esserci un nome di fantasia ma che la denominazione del potenziatore di resistenza deve essere prevalente e di immediata lettura da parte dell’agricoltore. Ne consegue che i distributori hanno un ruolo determi-nante lungo la filiera del biologico perché non solo possono suggerire un pro-dotto ai loro clienti con-vertiti alle produzioni bio ma devono anche accer-tarsi che non vi siano vio-lazioni alle rigorose nor-me. Eventuali controlli da parte degli enti certificato-ri devono essere adegua-tamente s u p p o r t a t i

anche dalla rete di vendita che assiste la clientela an-che in queste delicate fasi di verifica.

Etichette essenziali

Le etichette dei corrobo-ranti devono essere es-senziali ma devono anche riportare le informazioni

Con il dm del Mipaaf del 22 aprile 2013 è stata istituita la Commissione tecnica a cui affidare l’incarico di aggiornare la lista dei corroboranti. In allegato al medesimo dm c’è il modello di istanza che va inoltrato per chiedere l’approva-zione di nuovi “corroborante potenziatore delle difese delle piante”. Ovviamente il dossier di richiesta è relativamente semplice (sul tipo di quello per i nuovi fertilizzanti) e non ha nulla a che vedere con i dossier da milioni di euro ed anni di ricerca che occorrono per i fitosanitari. La Commissione è composta da quattro rappresentanti del Mipaaf ed uno ciascuno per Salute ed Ambiente cui si aggiungono altri quattro rappresentanti del Cra (Consiglio della ricerca in agricoltura). In base agli argomenti in discussione, il Pre-sidente della commissione può far partecipare esperti esterni. Nell’ottica della semplificazione e del risparmio, le convocazioni avvengono a mezzo email e le riunioni posso-no essere anche in videoconferenza. In tutti i casi i tempi restano medio-lunghi e tra la domanda ed il parere definiti-vo possono trascorrere anche più di 12 mesi. M.A.V. ■

La Commissione Tecnica

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AgriCommercio n.5-6/201424

SEMENTI

BIOLOGICO, verso lo STOPalla concessione di DEROGHE Probabilmente l’impiego di sementi convenzionali non sarà più ammesso dopo il 2021. Italia primo produttore di sementi bio, prima anche nelle deroghe

di Elena Astrua Testori

I l proposito della Com-missione Ue di arriva-re a cancellare entro

il 2021 la deroga sull’im-piego di sementi non bio-logiche è una grande op-portunità per l’Italia, tra i primi paesi in Europa nella moltiplicazione di sementi e sicuramente leader per quelle secon-do il metodo biologico. Come la stessa Commis-sione sottolinea nella va-lutazione d’impatto della proposta per un nuovo regolamento delle produ-zioni biologiche presen-tata lo scorso 24 marzo, il ricorso alla deroga è molto ampio, soprattutto in Italia, con punte che per certe colture arriva-no al 100% di utilizzo

di semente non prodotta con metodo biologico.

Principi più rigorosi

Il settore accoglie quindi con soddisfazione la nuo-va proposta, finalizzata a rendere più rigoroso il rispetto dei principi stabiliti per le produzio-ni con metodo biologico, anche se il presidente di Assosementi Guido Dall’Ara ricorda che «già in precedenza, a partire dal primo regolamento 2092/91, era stato pre-visto un termine per la deroga sulle sementi e gli altri materiali di molti-plicazione vegetativa, poi più volte procrastinato. Auspichiamo che tale si-

tuazione non si ripro-ponga, per la credibilità del settore, ma anche per l’ottima occasione che si apre alle nostre produ-zioni sementiere, sicu-ramente avvantaggiate dalle condizioni climati-che e dalla nostra abilità professionale».

Domanda e offerta

Spesso il settore semen-tiero è stato accusato di non riuscire a produr-re le specie e le varietà adatte alle esigenze degli operatori, o ancora di non produrli nelle quan-tità sufficiente. Molte aziende, in una fase iniziale, avevano iniziato una produzione biologica,

poi interrotta per mancato incontro tra domanda e offerta. La deroga ha poi fatto il resto.«Siamo comunque di fronte al paradosso – di-ce Dall’Ara - che l’Italia è il primo paese pro-duttore di sementi bio-logiche, ma anche quello con il più elevato ricorso alle deroghe, tanto che la prevalenza delle pro-duzioni di sementi bio-logiche, sotto contratto, viene realizzata per altri paesi».

Trentamila deroghe

Secondo gli ultimi dati disponibili della banca dati sulle sementi bio-logiche gestita dal Cra-Scs nel 2012 sono state concesse quasi 30mila deroghe, a fronte di ol-tre 35.000 richieste e di una base di circa 42mila agricoltori cen-siti in biologico, sparsi sul territorio nazionale. Secondo un’indagine di Assosementi del 2011, e ancora attuale, la mol-tiplicazione in Italia di sementi biologiche ha interessato per le specie soggette a certificazione ufficiale quasi 7.600 ha,

Provvedimenti nazionali sulle varietà

Decreto MipaafTipo di provvedimento Specie interessate Gazzetta Ufficiale

Data N°

07-11-13 13A09795 Iscrizione Cereali a paglia 285 del 5-12-2013

07-11-13 13A09796 Iscrizione Ortive (portainnesti) 285 del 5-12-2013

07-11-13 13A09804 Rettifica dei decreti del 18 febbraio 2013, 8 marzo 2013 e 9 settembre 2013

relativi all'iscrizione di varieta' nel registro nazionale dei portainnesti di

piante ortive

Ortive (portainnesti) 285 del 5-12-2013

25-11-13 13A10054 Variazione di denominazione Foraggere 294 del 16-12-2013

25-11-13 13A10055 Variazione di denominazione Foraggere 294 del 16-12-2013

26-11-13 13A10077 Iscrizione Ortive 295 del 17-12-2013

26-11-13 13A10078 Iscrizione Ortive (portainnesti) 295 del 17-12-2013

16-12-13 14A00050 Cancellazione Mais 10 del 14-1-2014

(segue)

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25AgriCommercio n.5-6/2014

SEMENTI

Decreto MipaafTipo di provvedimento Specie interessate Gazzetta Ufficiale

Data N°

16-12-13 14A00051 Iscrizione colza 10 del 14-1-2014

16-12-13 14A00052 Variazione dei responsabili della conservazione in purezza Mais 10 del 14-1-2014

16-12-13 14A00061 Variazione del responsabile della conservazione in purezza Ortive 11 del 15-1-2014

16-12-13 14A00062 Iscrizione Ortive 11 del 15-1-2014

16-12-13 14A00076 Cancellazione Riso 11 del 15-1-2014

7 /1/2014 14A00345 Variazione del responsabile della conservazione in purezza Ortive 21 del 27-1-2014

07-01-14 14A00346 Iscrizione Patata 21 del 27-1-2014

07-01-14 14A00347 Iscrizione Industriali 21 del 27-1-2014

07-01-14 14A00376 Cancellazione Mais 21 del 27-1-2014

07-01-14 14A00377 Iscrizione Mais 21 del 27-1-2014

07-01-14 14A00382 Iscrizione Cereali a paglia 22 del 28-1-2014

07-01-14 14A00383 Variazione dei responsabili della conservazione in purezza Cereali a paglia e mais 22 del 28-1-2014

13-01-14 14A00355 Iscrizione Cereali a paglia 22 del 28-1-2014

14-01-14 14A00356 Cancellazione Industriali 22 del 28-1-2014

16-01-14 14A00467 Iscrizione Mais 25 del 31-1-2014

16-01-14 14A00468 Iscrizione Riso 25 del 31-1-2014

16-01-14 14A00469 Reiscrizione Riso 25 del 31-1-2014

03-02-14 14A00956 Iscrizione Mais 38 del 15-2-2014

11-02-14 14A01633 Cancellazione Foraggere 51 del 3-3-2014

11-02-14 14A01642 Variazione del responsabile della conservazione in purezza Foraggere 51 del 3-3-2014

11-02-14 14A01615 Iscrizione Ortive (portainnesti) 52 del 4-3-2014

11-02-14 14A01616 Iscrizione Ortive 52 del 4-3-2014

11-02-14 14A01617 Variazione dei responsabili della conservazione in purezza cereali a paglia 52 del 4-3-2014

11-02-14 14A01618 Rinnovo dell'iscrizione, cancellazione e proroga di commercializzazione Foraggere, indusriali, cereali a

paglia, mais, patata e riso

52 del 4-3-2014

11-02-14 14A01675 Rinnovo dell'iscrizione e cancellazione Ortive 53 del 5-3-2014

11-02-14 14A01677 Cancellazione Ortive 53 del 5-3-2014

11-02-14 14A01708 Rettifica del decreto 7 gennaio 2014 concernente l'iscrizione di varieta' di

mais al relativo registro nazionale

Mais 54 del 6-3-2014

20/2/2014 14A01736 Cancellazione Industriali 55 del 7-3-2014

10-03-14 14A02375 Cancellazione Ortive 72 del 27-3-2014

10-03-14 14A02376 Iscrizione Ortive 72 del 27-3-2014

10-03-14 14A02377 Iscrizione Ortive (portainnesti) 72 del 27-3-2014

10-03-14 14A02378 Iscrizione Industriali 73 del 28-3-2014

10-03-14 14A02379 Variazione dei responsabili della conservazione in purezza Industriali 73 del 28-3-2014

10-03-14 14A02380 Variazione dei responsabili della conservazione in purezza Industriali 73 del 28-3-2014

10-03-14 14A02381 Iscrizione Industriali 73 del 28-3-2014

10-03-14 14A02589 Iscrizione Mais 75 del 31-3-2014

10-03-14 14A02590 Cancellazione Mais 75 del 31-3-2014

13-03-14 14A02587 Reiscrizione Foraggere 75 del 31-3-2014

10-03-14 14A02588 Iscrizione Mais 75 del 31-3-2014

13-03-14 14A02586 Iscrizione Foraggere 75 del 31-3-2014

31-10-13 13A09125 Rettifica decreto 31 maggio 2012 Ortive 268 del 15-11-2013

I decreti che riguardano le variazioni al Registro Nazionale delle varietà agrarie e ortive vengono pubblicati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sulla Gazzetta Ufficiale Italiana. Nella tabella vengono prese in considerazione le Gazzette Ufficiali che vanno dalla n. 277 del 26-11-2013 alla n. 76 del 1-4-2014 che hanno ufficializzato 48 provvedimenti: con 23 di questi sono state iscritte 8 di cereali a paglia, 178 varietà di mais, 29 di ortive, 5 portainnesti per ortive , 12 di riso, 23 di colture industriali, 3 di patata e di 8 foraggere; e con altri due decreti sono state reiscritte 2 varietà di riso e 1 foraggera, mentre con 11 decreti sono state cancellate 12 varietà di ortive, 18 cereali a paglia, 151 di mais , 6 riso, 85 varietà industriali, 7 patate e 12 foraggere. Con altri 2 decreti è variata la denominazione di 2 foraggere e con 8 provvedimenti c’è stata la variazione del responsabile della conservazione in purezza di 1 mais, 51 ortive, 22 di cereali a paglia, 3 foraggere e di 32 varietà di colture industriali ; Inoltre con due decreti si è provveduto: al rinnovo di 65 varietà di ortive, 48 foraggere, 34 varietà di cereali a paglia, 48 di colture industriali, 4 patate, 39 mais e 15 di riso; si è provveduto anche alla cancellazione con proproga di commercia-lizzazione di 1 varietà di cereali, 2 di mais e 1 di patata. Infine con 2 provvedimenti si è provveduto alla rettifica di 2 decreti già emanati in precedenza. Fonte: Elaborazioni del CRA-SCS (Centro di Sperimentazione e Certificazione delle sementi) dalle Gazzette Ufficiali

(continua)

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AgriCommercio n.5-6/201426

SEMENTI

il 4,8 % della super-ficie totale investita a sementi. Alcune specie come fru-mento duro, farro, cece e diverse foraggere han-no una quota in biologi-co nettamente superiore alle altre e tale da ri-tenere già ampiamente soddisfatta la disponibi-lità di sementi prodotte con metodo biologico. In questi casi l’abrogazio-ne dello strumento della deroga potrebbe essere già anticipato. ■

C on tre provvedimenti emanati tra dicem-bre 2013 e febbraio

2014 sono state adottate nuove disposizioni comu-

nitarie sulla commercia-lizzazione della patata da semina, a lungo attese dal settore e a lungo di-battute a Bruxelles.

Commercializzazione di PATATE da SEMINA, modifica delle direttive

No del PARLAMENTO europeo alla PROPOSTA sulle SEMENTI

I l Parlamento europeo ha respinto il rego-lamento sul materiale

riproduttivo vegetale per-ché, come dice un co-municato del Parlamen-to stesso, avrebbe dato troppo potere alla Com-missione privando gli stati della possibilità di adattare le regole alle lo-ro esigenze.Per il presidente della Commissione Agricoltu-ra del Parlamento euro-peo, Paolo De Castro, si

tratta una decisione che vuole tutelare le piccole e micro imprese e da-re un messaggio chia-ro ai cittadini europei e alle organizzazioni non governative. «In questi ultimi mesi - ha detto - abbiamo ascoltato con attenzione le profonde perplessità di agricoltori e cittadini nei confronti di un testo che, con i suoi 90 atti delegati e le sue 12 direttive, fa-ceva una sintesi forza-

ta di temi complessi e differenti tra loro come la commercializzazione delle sementi e del ma-teriale da propagazione sotto il termine ombrello di materiale riproduttivo vegetale». Le nuove regole, per De Castro, avrebbero potuto creare un fardello ammi-nistrativo per gli agricol-tori e limitare la scelta e la trasparenza per i consumatori. «L’auspicio - ha ribadito - è che gli Stati membri condivida-no la nostra richiesta di modifica del testo o ri-gettino anch’essi la pro-posta».Certamente la Comuni-

tà dovrà riprendere, dopo le elezioni europee del prossimo maggio, il pro-getto di aggiornamento delle norme esistenti nel settore. La proposta pre-sentata nel maggio 2013 dalla Commissione e che non accontentava nessu-no dei settori coinvolti, non meritava forse sorte diversa. È poi stato determinan-te nella netta bocciatura del testo il poco tempo a disposizione del Parla-mento europeo, prossimo alla scadenza, per appro-fondire e rielaborare in-sieme alla Commissione una materia sicuramente complessa. E.A.T. ■

La prima riguarda la de-terminazione di classi commerciali comunita-rie, le condizioni minime per la commercializza-zione e le denominazioni ad esse applicabili; la seconda riguarda la re-golazione della categoria pre-base e delle relative classi di commercializ-zazione; la terza, la mo-

difica delle disposizioni che consentono agli sta-ti membri di limitare la commercializzazione di tuberi-seme alle classi comunitarie di base e pre-base. I testi proposti sono sta-ti modificati nella for-mulazione dopo la di-scussione con gli stati membri E.A.T. ■

Richiesta di deroga anno 2012

Tipo di prodotto n. Per tipo

di prodot-to (%)

Concesse (n°)

Concesse per tipo di

prodotto (%)

Concesse, quantitativi

richiesti (kg)

Concesse, quantitativi richiesti (n.)

ARBOREE 4.199 11,9 3.702 88,2 - 11.603.076

AROMATICHE ED OFFICINALI 366 1,0 324 88,5 224,98 -

BARBABIETOLA 5 0,0 5 100,0 104,00 -

CEREALI 7.650 21,7 7.272 95,1 18.608.530,51 -

FORAGGERE 6.576 18,7 6.087 92,6 7.769.005,80 -

OLEAGINOSE E DA FIBRA 1.139 3,2 1.093 96,0 801.973,60 -

ORNAMENTALI E DA FIORE 144 0,4 137 95,1 211,44 -

ORTIVE 13.054 37,0 11.501 88,1 554.254,20 -

PATATA 658 1,9 617 93,8 1.664.564,40 -

VITE 1.467 4,2 1.347 91,8 - 8.802.277

Totale complessivo 35.258 100,0 32.085 91,0 29.398.868,93 20.405.353

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AgriCommercio n.5-6/201428

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ZAPI, RICERCA e INNOVAZIONEper TUTELARE il CONSUMATOREL’azienda produce e distribuisce insetticidi e rodenticidi oltre a una vasta gamma di prodotti per la cura e la difesa del verde. Il gioiello Zapi Labs

di Guido Trebbia

L ’ innovazione e la ricerca, armi vin-centi nella impe-

gnativa e difficile sfida del mercato economico di questi anni: sembra esse-re questo il segreto di Zapi spa, azienda leader in Ita-lia che ricerca, sviluppa, produce e distribuisce ro-denticidi e insetticidi per la protezione dell’ambien-te domestico e civile, oltre a specialità per la difesa e la cura del verde quali agrofarmaci e fertilizzanti.Abbiamo chiesto a Mi-chela Zambotto direttore marketing e amministra-tore di parlarci dell’azien-da e dei nuovi progetti.Ricerca & sviluppo ci sembrano essere uno dei fiori all’occhiello di Zapi. Da cosa deriva, a suo parere que-sta esigenza? «La mission di Zapi è proteggere

le persone e l’ambiente in cui vivono con soluzioni

efficaci e soste-n i b i l i

attra-v e r -

so prodotti e servizi di qualità a ridotto impatto ambientale dei processi produttivi. L’impresa, fon-data nel 1970 dal cav. Pie-tro Zambotto, ha il suo fiore all’occhiello nella ri-

cerca e sviluppo, atti-vità svolta presso

g l i

Zapi Labs: una palazzina di 3 piani, inaugurata 2 anni fa, per una superficie di 1.200 metri quadrati, interamente dedicata alla ricerca e sviluppo e nei cui laboratori Zapi ha fat-to confluire tutta l’area tecnica dell’azienda rin-forzata con l’assunzione di nuove risorse di altis-sima professionalità. È stata implementata anche l’area Regulatory Affairs,

dedicata alla realizzazione di dossier registrativi di prodotto per l’immissione in commercio secondo le nuove normative europee (Biocide Product Directive 98/8) nei principali mer-cati mondiali in cui l’A-zienda opera.Un totale di 25 persone, laureate e specializzate, che hanno la possibilità di scambiare sinergie con diverse Università italia-ne ed estere ed altri enti e laboratori accreditati, nell’ottica dell’innovazio-ne. I risultati della ricerca & sviluppo di Zapi hanno portato a numerose inven-

L’area occupata dalla Zapi.

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29AgriCommercio n.5-6/2014

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zioni, alcune protette da brevetti internazionali».

Le ultime novità

Ci può dire quali sono le ultime novità nate dalla ricerca e sviluppo Zapi? «L’ultimo nato è Muskil®, l’unico rodenticida bioci-da bi-componente che ha superato la barriera della normativa sui biocidi; con la sua speciale combina-zione brevettata di 2 prin-cipi attivi (Bromadiolone +Difenacoum) ha un’atti-vità potenziata in termini di rapidità ed efficacia.Zapi spa ha difeso e regi-strato presso il Ministero della Salute inglese (HSE) oltre 18 tipologie di esca rodenticida formulate con ricette esclusive svilup-pate internamente: pasta plus, pasta, grano, fora-block, pellet.Nel settore degli insetticidi gli Zapi Labs hanno svi-luppato prodotti innovati-vi come ad esempio Zapi Zanzare BIA, una linea di prodotti insetticidi con-centrati autorizzati dal mi-nistero della Salute nella lotta alle zanzare con uso nel verde. I prodotti Zapi Zanzare BIA possiedono

una tecnologia nuova ed esclusiva basata su sol-venti a basso impatto am-bientale, che migliorano la performance del prodotto, garantendone una mag-gior sicurezza non solo per l’ambiente (veloce biode-gradabilità) ma soprattut-to per chi lo utilizza.Anche su-gli insetticidi a m b i e n t a l i Zapi ha un

progetto di difesa biocida che terrà impegnata la Ri-cerca &Sviluppo per molti anni».Perché in un periodo di crisi così profondo per il nostro paese e per l’e-conomia internazionale, avete deciso di investire in un progetto così im-portante? «L’esigenza di investire in un progetto come gli Zapi

Labs è nata per soddisfare le richieste e le aspettati-ve sempre più elevate dei consumatori che chiedono prodotti sempre più effi-caci, sicuri e sostenibili ma anche per garantire ai nostri partner distributivi in Italia e negli oltre 45 paesi nei quali esportia-mo un’offerta sempre più evoluta in ottica biocidi e in linea con le normative europee».

Logistica innovativa

Per lavorare in mol-ti mercati è necessaria un’organizzazione di supporto adeguata. Cosa c’è dietro agli ZapiLabs?«Nei 3.200 m2 di offici-na di produzione vengono prodotti oltre 900 articoli, confezionati inoltre 300 diversi formati di imballo,

per un totale di oltre 10 milioni di pezzi per anno. Un accenno merita an-che la logistica, che conta su un area di stoccaggio di circa 5mila m2 (10mi-la posti pallet) dotata dei più sofisticati sistemi di controllo e gestione come la radio frequenza con la quale si è in grado di ge-stire il magazzino in tem-

po reale in tutte le sue fasi (ingresso merci, stoc-caggio, picking, spedizio-ni) tramite l’acquisizione e la registrazione dei dati in modo molto più rapido mediante la lettura di un barcode, con esclusione di errori.Zapi spa conta attualmen-te più di 100 dipenden-ti e oltre 50 fra agen-ti e collaboratori; opera anche sul mercato estero con clienti che risiedono in circa 40 paesi diversi in tutto il mondo, dall’Euro-pa all’Australia, passan-do per il Medio Oriente, Sud America e Africa».Infine, come fate a dimo-strare ai vostri consuma-tori e clienti l’impegno verso la sostenibilità e sicurezza?«In parte le ho già rispo-sto. Abbiamo poi la tripla certificazione Qualità-Am-

biente-Salute e Sicurez-za, rilasciata dalla società svizzera SQS, a dimostra-zione di un nostro concre-to impegno verso consu-matori e clienti». ■

Per informazioni: Zapi spa, via Terza strada 1, 35026 Conselve (Pd). Numero verde 800 015610, internet: www.zapigarden.it.

L’attività all’interno degli Zapi labs.

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AgriCommercio n.5-6/201430

PET

D are da mangiare ai pet equivale ormai a scegliere un risto-

rante stellato per noi uo-mini, e le ricette delle ulti-missime novità di mercato lo dimostrano: anatra con un tocco di spinaci, agnel-lo e manzo con verdurine, tocchetti di salmone e ton-no ecc. Ai proprietari viene l’acquolina in bocca solo a leggere l’etichetta, anche se poi l’ultima parola spet-ta a Fido e Micio…La crisi, quindi, non im-pedisce di trattare i pro-pri pet “in guanti bianchi” per quanto possibile: lo conferma anche l’ultima indagine disponibile in merito, il Rapporto Assal-co-Zoomark 2013 sull’ali-mentazione e la cura degli animali da compagnia, re-alizzato in collaborazione con SymphonyIri e Anm-vi (Associazione nazionale medici veterinari italiani).

Snack avanti tutta

Il mercato degli alimenti per cani e gatti nei ca-nali grocery+petshop tra-dizionale ha sviluppato, nel 2012, un fatturato di 593,1 milioni di euro nel canale specializzato e 1.035,9 milioni di eu-ro nel canale grocery, per

un totale di 1.629 milio-ni di euro e una crescita dell’1,5%. Tale valore cor-risponde a 530.700 ton-nellate vendute, con un calo minimale sul 2011, pari a –1,1%.Gli alimenti destinati al gatto rappresentano il

55% del mercato a valore e sviluppano 895,8 milioni di euro, mentre gli alimen-ti per il cane rappresenta-no il 45% del mercato, pa-ri a 733,2 milioni di euro.Il segmento degli alimenti umidi è quello che va-le di più sul totale, con

849,7 milioni di euro e il 52,2% di quota. Questo grazie all’arricchimento di referenziazioni a maggior valore aggiunto in picco-la grammatura e caratte-rizzazione gastronomica o funzionale, in particolar modo nel segmento gatto. Inoltre, si segnala l’impor-tante presenza di volumi in fascia economy, dovuti in particolare alla presen-za della private label, e media, legata soprattutto a prodotti leader per l’u-mido cane in Gdo. L’u-mido gatto è il segmento principale: pesa, infatti, il 35,2% contro un pur im-portante 16,9% dell’umi-do cane. Il segmento degli alimenti secchi vale 686,1 milioni di euro e detiene il 42,1% di quota, composta per il 23,3% dal secco ca-ne e per il 18,8% dal secco gatto.Gli alimenti umidi rappre-sentano, dunque, non solo il principale segmento del mercato, ma anche quello trainante, con performan-ce positive soprattutto nel grocery con un +1,2% per il segmento gatto, mentre il segmento cane si man-tiene più o meno stabile (–0,1%). Gli alimenti sec-chi, così come tutti gli altri segmenti del petfood, regi-strano i risultati migliori nel grocery, evidenziando dinamiche interessanti: +4,1% per il gatto, +3,2% per il cane. A differenza dell’umido cane e gatto che ha una canalizzazio-ne più spinta nel grocery, il secco cane sviluppa la maggior parte delle sue vendite nel petshop, dove evidenzia delle dinamiche positive (+1,5%).Nel complesso, però, è il grocery a rivestire una mag-giore importanza in termi-

Un SETTORE che ancora TIENE,con qualche PUNTA di DIAMANTESecondo il Rapporto Assalco-Zoomark, l’alimentazione rimane un caposaldo del mercato, anche se vengono privilegiati prodotti di minor costo come le private label

di Elena Tibiletti

I prodotti pet food vengono distribuiti principalmente attraverso i classici canali petshop e Gdo, sia con propri marchi che in private label a marchio dell’insegna Gdo, ma anche attraver-so molteplici altre modalità e canali minori. Ecco il dettaglio:• ipermercati, supermercati e superette 35,3% • discount 2,1% • negozi alimentari tradizionali 1,2% • petshop 23,7% • garden e brico center 4,2% • agrarie 10,7% • vendite dirette al consumatore (allevatori, canili, enti) 1,8% • veterinari 0,3% • private label - insegna gdo 12,3% • private label - marchio 7,7% • altri (vendite a domicilio, e-commerce) 0,7% ■

Tengono garden e agrarie

Il reparto petfood in un negozio specializzato.

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31AgriCommercio n.5-6/2014

PET

umidi si osserva lo stabiliz-zarsi delle confezioni mono-porzione (single serve) che tuttavia danno il maggio-re contributo alla crescita della categoria. Nell’ambi-to dei monoporzione, nel mass market in particolare, acquistano sempre maggio-re importanza le referenze che propongono quantità di prodotto in offerta (free products).Dal punto di vista del com-portamento d’acquisto, si evidenzia una sovrapposi-zione tra l’acquisto di ali-menti umidi e secchi. Tut-tavia, l’acquirente mostra verso l’acquisto di alimenti secchi un approccio an-cora più pianificato, con

milioni di euro. Ed è fa-cile prevederne l’ulteriore incremento: vissuti co-me premio o spezzafame, vengono somministrati sempre più spesso senza sensi di colpa (contengo-no pochissime calorie) per rinsaldare il rapporto tra l’uomo e il quattro zampe.

Gatto, la monoporzione

Il mercato degli alimen-ti per gatto rappresen-ta, da solo, il 55% del totale mercato grocery + petshop tradizionale (ca-tene petshop escluse) in termini di fatturato e svi-luppa circa 896 milioni di euro. Nel canale grocery si concentra il 71,6% di tale fatturato. Si tratta di una categoria a elevata pianificazione d’acquisto, in cui l’acquirente pone particolare attenzione alla marca dei prodotti e alla loro funzionalità.Il segmento principale de-gli alimenti per gatto è rappresentato dall’umido, che copre circa due ter-zi del mercato. Il fattura-

to di questo segmento si concentra fortemente nel grocery (78% delle vendi-te a valore), che è anche il canale con la migliore performance (+1,2%). Il petshop sviluppa, infat-ti, solo il 22% del valore complessivo, e mostra una crescita pari a +0,5%.Nel caso del secco gatto, il peso relativo dei due ca-nali appare decisamente più equilibrato: il petshop giunge infatti a valere il 40% del totale ma mostra dinamiche negative (–4% a valore, –2,5% a volume); performance positive inve-ce nel grocery (+4% circa sia a valore che a volume).All’interno degli alimenti

ni di fatturato (63,6% del totale), arrivando a coprire il 78,1% del mercato per quanto riguarda gli umidi gatto e il 73,2% per quanto riguarda gli umidi cane.Gli snack funzionali e fuo-ripasto (segmento snack & treats) rappresentano, su entrambi i canali, il segmento più dinami-co (+15,9% nel grocery e +4,3% nei petshop), or-mai giunto a valere 93,3

Ormai nel petfood entrano

ingredienti di qualità, con

abbinamenti “umani”, ma

sempre salutari.

Almo Nature Snack AzulSnack costituito da bastoncini che rappresentano la ricompensa perfetta per offrire al gatto un rinforzo positivo durante il pro-cesso di apprendimento: ogni blister contiene 3 snack, ciascuno

sigillato nel suo involucro. Ogni bastoncino ha tanti comodi segni di taglio, così da poterlo sbocconcellare e offrire al gatto in modo rapido e semplice. Con soli ingredienti puri, cioè privi di additivi, 100% naturale. Disponibile al gusto pollo o tonno, ha solo 12 calorie per bastoncino: è un fuoripasto leggero e goloso.

Almo Nature Confiserie Snack-biscotto per cani fragrante all’esterno, grazie alla cottura in forno, e morbidissimo all’interno dove racchiude un cuore di mela. Totalmente privo di coloranti e conser-vanti, è adatto ai cani di tutte le taglie, sia cuccioli, sia adulti. È realizzato con la massima cura nella scelta degli ingredienti per garantire standard di qualità costantemente elevati. È un premio-coccola che offre tutta la freschezza della frutta, con la garanzia della totale assenza di farine animali.

Cliffi - Chemivit Fantasie, Desiderie Baby Coccole Deliziosi biscottini con carne, senza zuccheri aggiunti né coloranti artificiali, particolarmen-te indicati per l’addestramento e come ricom-pensa. Tutti contengono cicoria, fonte natura-le di Fos (fruttoligosaccaridi), per supportare la digestione e la flora batterica intestinale. Baby Coccole è studiato per soddisfare le esigenze dei cuccioli e contengono anche sostanze minerali particolarmente utili per la crescita e il corretto sviluppo del piccolo.

Per il gatto la scelta si orienta

spesso verso la monoporzione.

• Oltre la metà delle vendite è concentrata nel Nord Ita-lia (53%), e in particolare nel Nord Ovest, che da so-lo assorbe quasi un terzo dei volumi totali (32,5%).

• Il Centro insieme alla Sardegna arriva a coprire il 28,7%, cioè ben più dell’area di Nord Est che si ferma, invece, al 20,5% dei volumi.

• Il Nord Ovest e il Centro + Sardegna sono più o meno stabili rispetto all’anno precedente (rispettivamente –0,4% e –0,2%), mentre sono in perdita il Nord Est (–2,7%) e il Sud (–1,9%).

• Il Sud resta l’area che copre i minori volumi (18,3% del totale) e, a differenza dell’anno precedente, durante il quale ha evidenziato dinamiche positive (+ 3,8%), nel 2012 segna le performance peggiori dopo il Nord Est (–1,9%). ■

Nord Italia sempre in testa

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AgriCommercio n.5-6/201432

PET

di cui il 98,5% destinate all’alimentazione del cane e del gatto, mentre il re-stante 1,5% viene desti-nato al segmento degli ali-menti per altri animali. Il totale di pet food relativo al mercato italiano ammonta a 608.615 t.All’interno degli alimenti destinati a cane e gatto si nota una forte preponde-ranza degli alimenti per cani, a cui vengono indi-rizzati il 71% dei volumi prodotti: ciò è dovuto prin-cipalmente al più alto con-sumo medio pro-capite.Il mercato italiano è tutta-via aperto ai flussi inter-nazionali, con importazio-ni per oltre 223mila t ed esportazioni superiori alle 136mila t. E quasi il 41% della produzione naziona-le di alimenti per animali diversi da cane e gatto è oggi destinato all’esporta-zione: segno che la nostra industria propone prodot-ti molto richiesti anche all’estero. ■

particolare attenzione alla lettura degli aspetti nutri-zionali. Nel caso degli ali-menti umidi prevale invece l’interesse nel variare le ricettazioni e scegliere un gusto diverso tutti i giorni o anche somministrare più varietà nello stesso giorno.

Cane, i valori nutrizionali

Gli alimenti per cane rap-presentano, a valore, il 45% del totale mercato grocery + petshop tradi-zionale (catene petshop escluse), pari a oltre 730 milioni di euro, di cui circa 380 sono sviluppati dagli alimenti secchi. Si tratta di una categoria a elevata pianificazione d’acquisto, in cui l’acquirente pone particolare attenzione alle informazioni riportate sul-le confezioni dei prodotti.La prevalenza degli ali-menti secchi, particolar-mente diffusi nei petshop, fa sì che il peso di questo

canale incida in maniera particolarmente importan-te (46,2%) sul fatturato complessivo degli alimenti per cane. Il petshop svilup-pa il 64% del fatturato del secco, che cresce a valore (+1,5%) e subisce una fles-sione in volume (–3,5%). Nel grocery, invece, si regi-strano dinamiche positive sia a valore (+3,2%) che a volume (+1,1%).L’umido cane, a differenza del secco, è maggiormente canalizzato nel grocery, che copre il 73% a valore. Dina-miche negative in entrambi i canali, anche se il grocery evidenzia perdite più con-tenute rispetto al petshop (–0,1% nel grocery vs –3,5%

nel petshop, a valore).Come per gli alimenti per gatti, si evidenzia una sovrapposizione tra l’ac-quisto di alimenti umidi e secchi. Anche nel caso degli alimenti per cane, in-fatti, l’acquirente mostra un approccio ancora più pianificato verso l’acquisto di alimenti secchi eviden-ziando una forte attenzio-ne agli aspetti nutrizionali del prodotto, riportati nelle informazioni in etichetta.

Made in Italy

In base ai volumi commer-cializzati nel 2012 dalle aziende associate ad As-salco (che non includono la totalità dei produttori e distributori presenti in Ita-lia, ma rappresentano una significativa quota, pari a circa il 90% del totale mer-cato Italia) attive nel seg-mento alimenti per animali da compagnia, la produ-zione nazionale nel com-plesso è pari a 521.355 t,

Purina Joki Plus Special BagGustosi snack nella speciale confe-zione richiudibile da portare sempre con sé per premiare o coccolare il cane. Disponibili in 3 diverse linee con carne e cereali: Elegance, con prebiotici e senza zuccheri aggiunti, ai gusti agnello e riso; Light, solo 4% di grassi, l-carnitina, senza zuccheri aggiunti, ai gusti pollo e tacchino; Training, con calcio e vitamine A, D3, E e colina, ai gusti manzo, pollo, e agnello. In confezione richiudibile da 65 g. Per ogni momento della giornata come spuntino o come premio.

Conagit - GiuntiniCrancy DentalSnacke DogSticksDue benefici “premi” per il cane: grazie alla delicata azione abrasiva dei micro-granuli di calcio e minerali permetto-no una buona pulizia dei denti e un mi-nor accumulo di tartaro. La loro consi-stenza li rende un giocoso beneficio anche per le gengive. Entrambi i prodotti sono disponibili in comode busti-ne apri e chiudi, per mantenere la fragranza e la consistenza dei prodotti.

MongeSpecial Dog Freshe LeChat FreshDue grandi novità per i palati più golosi di cani e gatti: il primo e unico paté cre-moso con tanti bocconcini, in quattro de-liziosi gusti per il cane (Tacchino, Tonno, Agnello e Pollo) e altrettanti per il gatto (Salmone, Pollo&Verdure, Manzo e Anatra). Ricette 100% italiane che uniscono la cremosità del paté cotto al vapore con il sapore dei bocconci-ni cotti al forno. Il tutto da carni italiane a km 0 di altissima qualità e alta-mente digeribili. Tutti i prodotti sono senza coloranti, conservanti e sugar free.

Per il cane i proprietari

guardano molto all’etichetta e

ai valori nutrizionali.

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33AgriCommercio n.5-6/2014

PET

disturbi delle basse vie urinarie). Linea di diete formulata dai veterinari e nutrizionisti di Purina per dare una corretta rispo-sta nutrizionale alle più frequenti patologie di cani e gatti. PVD può essere usato nei casi di: diabete; allergie di origine alimen-tare e non; obesità; con-valescenza e stati di mal-

nutrizione; patologie degli apparati gastrointestina-le, renale, urinario. I pro-dotti della linea PVD sono caratterizzati da elevata appetibilità e alta digeri-bilità, grazie alla qualità delle materie prime utiliz-zate e all’ottimo equilibrio dei vari componenti.Referenze: PVD UR 3+1.Formati: lattina da 195g. Packaging: multipack (4 lattine da 195 g di cui una in omaggio). Prezzo suggerito: € 6,29. Canali di vendita: punti vendita petshop specializzati. ■

Per informazioni:www.purina.it.

P ro Plan® Duo Déli-ce (per cani). Unisce nutrizione e gusto,

grazie alla combina-zione di crocchette c r o c c a n -ti e teneri sfilaccetti. L’accurata scelta di ingredien-ti di pri-ma quali-tà, unita a un sistema di cottura esc lus ivo , garant isce l’elevata di-g e r i b i l i t à dell’alimen-to. Il mix di consistenze stimola la masticazione e l’azione meccanica del-le crocchette salvaguarda l’igiene orale generando l’effetto di uno spazzoli-no da denti che aiuta a ridurre la formazione di tartaro. L’apporto di fonti specifiche di fibra, inoltre, contribuisce a sostenere la salute dell’apparato di-gerente e a migliorare la qualità complessiva delle feci, mentre una specifica fonte di proteine aiuta a nutrire le cellule dell’in-testino.

Referenze: 3 (Ricco in Manzo con Riso, Ricco in

Pollo con R i s o , Ricco in Salmone con Ri-so). For-mati: 3 (700 g, 2,5 kg, 10 kg). P a c k a -g i n g : S u p , P m p b , W o v e n B a g . P r e z z o suggeri-to: 700g € 7,50,

2,5kg € 19,90, 10kg € 48,90. Ca-nali vendita: pun-ti vendita petshop specializzati.Pro Plan® Derma Plus (per gatti). Ali-mento secco con l’esclusiva formula brevettata “Hairball Control”, una mi-scela di proteine, vitamine e minera-li, appositamente studiata per pre-venire la formazio-ne dei boli di pelo nello stomaco nel gatto. Le fonti ric-

che di fibra come il mais, il frumento e la polpa di barbabietola ne agevolano il passaggio lungo l’intesti-no minimizzando il rischio di indigestione. Pro Plan® Derma Plus è la soluzione nutrizionale indicata per ridurre l’eccessiva perdita di pelo nei gatti e aiutarli a mantenere una pelle sem-pre sana e un pelo setoso e lucente.Referenze: 1 (Ric-co in Salmone). For-mati: 400 g, 1,5kg, 3kg. Packaging: Sup, Pmpb. Prezzo suggerito: € 5,80 (400g), € 18,60 (1,5kg), € 0,50 (3kg). Ca-nali di vendita: punti ven-dita petshop specializzati.Purina Veterinary Diets (per gatti che soffrono di

PURINA, tre nuove proposte per una nutrizione equilibrataUn prodotto per l’alimentazione del cane e due per quella del gatto. Digeribili e nutrienti, permettano di mantenere in salute i nostri amici a quattro zampe

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AgriCommercio n.5-6/201434

È un insetto ancora poco conosciuto, ma temibi-lissimo: devasta infatti

soprattutto le calancoe ri-coverate in luogo protetto durante l’autunno-inverno, divorandone gli apici e, con-seguentemente, annullando completamente la fioritu-ra, che normalmente (nelle piante non da vivaio) inco-mincia in gennaio. Ma non si accontenta: terminati gli apici, passa ai rametti più teneri e al fogliame, divo-randoli irrimediabilmente e riducendo le piante a orribili monconi spogli e tarlati.Si tratta del Lepidottero Crambide Duponchelia fo-vealis (Zeller), considerato anche un membro dei Pira-lidi, proveniente dall’Europa meridionale e Nord Africa (comprese le isole Canarie). La prima segnalazione in Italia data al 1988, quando furono danneggiate colture di lisiantus (Eustoma gran-diflorum) in serre della Ri-viera ligure (Sanremo, Im). Oggi è diffuso dalla Cala-

bria (nel 2010 su fragola) al Friuli Venezia Giulia (Porde-none, nel 2006 su calancoe in serre di vivaio). Nel mon-do, grazie alla movimenta-zione delle merci, è reperi-bile in vari Paesi del Centro e Nord Europa (Germania,

Repubblica Ceca, Olanda ecc.), Medio Oriente, India, Sud Africa e Canada.

Il ciclo biologico

La farfalla ha abitudini not-turne e si sposta veloce-

mente sorvolando la vege-tazione, talvolta anche in gruppo. Gli adulti assomi-gliano a falene, sono lunghi 10-12 mm, hanno apertura alare di 2 cm di colore grigio oliva screziato di giallastro; a riposo, l’addome termina rivolto verso l’alto. Le uova minuscole (0,5 mm) sono prima biancastre e poi si ar-rossano. Ne nascono larve (bruchi) color bianco-crema con testa nera e macchiette nere lungo il corpo, che è lungo circa 3 cm. Infine, le crisalidi, di colore marrone, sono lunghe circa 1 cm e sono contenute in bozzoli sericei di 2 cm che avvolgo-no gli apici dei rametti.Ogni femmina depone circa 200 uova, singolarmente o in piccoli gruppi, sulla pa-gina inferiore delle foglie o, più raramente, sul terreno al di sotto delle piante. In locali protetti o serre riscal-date le larve sfarfallano in 30 giorni, di cui 10 trascorsi nel bozzolo sotto forma di crisalide.

ATTACCHI DI INSETTI DA OLTRECONFINELa farfalla che divora le calancoe I nuovi parassiti animali sono sempre di più, in virtù della globalizzazione delle merci. Saperli riconoscere, e poter consigliare ai vostri clienti il rimedio più adatto, vale la fidelizzazione per il vostro punto vendita

di Roberto Clementi

Adulto di Duponchelia fovealis.Larva di D. fovealis.

A riposo D. fovealis. Tiene caratteristicamente l’addome all’insù.

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GARDEN

35AgriCommercio n.5-6/2014

Calciocianamide nitrataCaratteristiche tecniche: concime Ce che su-bisce nel terreno una serie di trasformazioni chimiche: calciocianamide> cianamide > urea > sale ammoniacale. Formulazione microgranula-re. Confezione in sacchetti da 5 kg in cartoni da 4 pz. (1 bancale 50 scatole) e in sacchetti da 5 kg in box espositore da 90 pezzi. Modalità e dosi d’impiego: la distribuzione deve essere uniforme su terreno umi-do, 2-3 settimane prima della semina o del trapianto delle colture. Le dosi sono per orticole di 8-10 kg/100 mq, per tappeti erbosi 3-5 kg/100 mq.Punti di forza: per orti, giardini, tappeti erbosi e per la prepara-zione dei terricciati. Il contenuto di calce che forma carbonato di calcio agisce come correttivo dei suoli acidi. Trattamenti pluriennali con calciocianamide manifestano sostanziali miglio-ramenti sulla fertilità naturale del terreno. La calciocianamide presenta inoltre un’azione polivalente nei confronti di funghi, erbe infestanti giovani, insetti e altri parassiti animali presenti nel terreno (grillotalpa, talpa, maggiolino ecc.).

BiostimCaratteristiche tecniche: concime liquido concen-trato, a base di estratti vegetali naturali contenente microelementi (boro, rame, ferro, manganese e zin-co) in forma chelata in grado di stimolare lo sviluppo fisiologico della pianta, garantendole un’attività metabolica costante e ottimale. Formulazione liqui-da. Confezione in flacone da 60 g. Modalità e dosi d’impiego: può essere utilizzato a livello sia fogliare sia radicale ed è miscibile con i più comuni fitofarmaci e fertilizzanti. Per ap-plicazioni fogliari bagnare abbondantemente la chioma. Su tutte le piante (fogliare/radicale): 1 ml/1 l d’acqua, equivalente a 10 gocce di prodotto ogni litro di soluzione. Epoca d’impiego: tutto l’anno.Punti di forza: ricco di aminoacidi, vitamine, enzimi, auxine, cito-chinine e sostanze umiche, caratterizzati da un elevato assorbi-mento a livello fogliare e da una notevole assimilabilità. Potenzia-no il processo fotosintetico, garantiscono una distribuzione e un accumulo ottimale degli zuccheri nei diversi organi, determinando un giusto equilibrio vegeto-produttivo. Si ottengono piante più re-sistenti alle malattie e alle condizioni avverse di natura climatica. È particolarmente indicato per recuperare tutte le piante stressa-te, che tendono a defogliarsi e non rispondono agli interventi di concimazione. consentito in agricoltura biologica.

I danni

I bruchi mangiano foglie, germogli, boccioli e fusti, soprattutto in prossimità del colletto, ma non solo. Oltre alle calancoe, la farfal-la attacca anche ciclamini, begonie, gerbere, poinsettia, capsicum, impatiens, limo-nium, euforbie, rose, e il peperone fra le orticole.Sulla calancoe, se l’infesta-zione è massiccia, vengo-no distrutti tutti i germogli fiorali e nell’anno succes-sivo non si avrà nemmeno un fiore. Sul ciclamino può provocare gravi danni per-ché inizialmente è poco vi-sibile: le larve si sviluppano nel cuore delle piante man-giando le foglie più tenere e i bottoni fiorali, tanto che un sintomo tipico è il mancato sviluppo dei fiori che vengo-no sistematicamente man-giati alla nascita; nei casi più gravi mangia completa-mente il cuore della pianta causando il blocco completo dello sviluppo.

Prevenzione e difesa

In casa, quando si ricovera-no le calancoe per l’inverno, vanno controllate una vol-ta a settimana sul rovescio delle foglie per eliminare eventuali uova, ma anche gli apici e i fusti per togliere i bruchi prima che facciano gravi danni.In serra, oltre a osservare bene i nuovi acquisti prima

di introdurli, è bene elimi-nare malerbe, che fungono da serbatoio della farfalla, ed eventualmente installare reti antinsetto. In Olanda sono reperibili trappole a colla innescate con il fe-romone sessuale specifico, per monitorare la presenza del parassita.La lotta chimica di sintesi si conduce mediante piretroi-di, fosforganici, carbamma-ti, inibitori della biosintesi della chitina (Igr), come del-tametrina o teflubenzuron. In serra i normali tratta-menti insetticidi contro tri-pidi e aleurodidi controlla-no anche la Duponchelia. I trattamenti devono bagnare bene tutta la vegetazione, incluso il colletto delle pian-te, e vanno effettuati nel cuore della notte (fra le 0 e le 2 del mattino) quando l’insetto è attivo.La lotta biologica si basa sui trattamenti con Bacillus thuringiensis – scegliendo un formulato attivo con-tro i Lepidotteri – effettuati ogni 8-10 giorni contro le larve, oppure con piretro o spinosad, entrambi da irro-rare tre volte a distanza di 5-7 giorni, bagnando bene l’intera pianta (i prodotti agiscono per contatto). Ot-timi risultati si ottengono anche con il parassitoide Steinernema carpocapsae (nematode entomopatoge-no), in vendita con il nome commerciale di Capsanem Koppert. ■

GARDEN

Danni su calancoe dovuti a D. fovealis

Focus suiFERTILIZZANTI Per tutto l’arco della bella stagione l’hobbista deve concimare le piante, ornamentali, da orto o da frutto, se vuole ottenere buoni risultati in termini di fiori e frutti. Ecco una panoramica sulle novità 2014

Al.Fe

Altea

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GARDEN

AgriCommercio n.5-6/201436

I Magnifici Blu Concime Ortofrutta Bio Caratteristiche tecniche: concime organo-minerale NPK 7.5.15. Confezione in sacco da 2 kg. Modalità e dosi d’impiego: concimare direttamente il terreno; sugli ortaggi in presemina o pretrapianto 70-100 g/mq, in copertura 20-30g/mq ogni 20-25 giorni (ripe-tere 2-3 volte); su piante da frutto a fine inverno 500-700 g/pianta, in copertura 100-200 g/mq ogni 20-25 giorni.Punti di forza: per ortaggi e piante da frutto, altamente concentrato, a rilascio graduale. Ottimale per la produzione di ortaggi e frutta di qualità. Ammesso in agricoltura biologica.

Vanity per OrchideeCaratteristiche tecniche: concime NPK 5.6-4.7-8.6. Formulazione liquida. Confezione in flacone da 175 ml. Modalità e dosi d’impiego: dosare poche gocce attraverso il dispositivo contagocce diret-tamente nel vaso dopo l’irrigazione oppure nell’ac-qua dell’annaffiatoio (10 gocce per 1 l d’acqua). Epoca d’impiego: tutto l’anno.Punti di forza: il dosatore contagocce permette di somministrare i nutrienti alle orchidee in maniera semplice e adeguata, in quantità non superiore alla loro capacità di assorbimento, quindi senza perdita di elementi nutritivi. La dimensione contenuta e la forma maneggevole lo rendono facile da usare e comodo da riporre. Con tappo salva bimbo, garanzia di sicurezza.

Bayer

Fito Agrumi Polvere Caratteristiche tecniche: concime a base di NPK 30-10-10 + Mn + Zn. Formulazione in polvere solubile. Confezione in astuccio da 500 g. Modalità d’uso: per uso radicale sciogliere 7,5 g (un misurino) in 1,5 l d’acqua; per uso fogliare sciogliere 7,5 g in 3 l d’acqua e nebulizzare uniformemente le foglie.Punti di forza: nutrimento completo e bilanciato per limoni, man-darini, aranci ecc., in formulazione microcristallina perfettamen-te solubile in acqua.

Guaber

Orto domestico 3Caratteristiche tecniche: biostimolante biologi-co a base di azoto (N) organico 8,9%, carbonio (C) organico di origine biologica 25% . Formula-zione liquida. Confezione in flacone da 200 o 500 ml. Modalità d’impiego: su ortaggi da frutto e da foglia diluire mezzo tappo misurino (9-10 ml) in 1,5 l d’acqua e irrorare le foglie o somministrare al terreno, bagnando abbondantemente ogni settimana; su alberi da frutto diluire un tappo mi-surino (18-20 ml) in 1,5 l d’acqua, somministrare per via fogliare o al terreno ogni 7 giorni in primavera-estate e, su colture in at-tività vegetativa nel periodo invernale, una volta al mese. Epoca d’impiego: tutto l’anno.Punti di forza: ricco di amminoacidi fondamentali per la crescita delle piante, ideale per tutte le piante da orto e da frutto. Migliora la pezzatura e la qualità finale delle produzioni favorendo la ma-turazione, l’aroma e il sapore degli ortaggi e dei frutti. L’utilizzo regolare incrementa la resistenza delle piante a stress ambientali (ritorni di freddo, gelate, squilibri idrici e nutrizionali ecc.). Indicato nelle fasi finali di sviluppo dei vegetali, nelle piante da frutto dopo la formazione dei frutticini e durante il loro accrescimento. In pre-senza di piante stentate o di condizioni ambientali sfavorevoli si può utilizzare durante tutto il ciclo vegetativo della pianta.

Concime per piante da balconeCaratteristiche tecniche: concime NPK + Mg + SO3 con microelementi 16 - 8 - 12 + 4 + 18, contiene Cro-todur® (azoto ad azione prolungata). Confezione in astuccio da 1 kg. Modalità d’impiego: applicare il prodotto 3-4 volte all’anno, interrare leggermente e bagnare; in caso di rinvaso con terriccio Compo Sana®, impiegare il concime Compo dopo 3 settimane.Punti di forza: ideale per tutte le piante in vaso, da balcone e per le aiuole. L’utilizzo corretto del concime assicura una crescita sana e rigogliosa, una ricca fioritura e fruttificazione, una concimazione di lunga durata: 3-4 mesi. Con pratico misurino dosatore.

Cifo

Compo Italia

Compo Italia

Elisir GeraniCaratteristiche tecniche: concime organico e minerale a base di azoto totale (N) 6 %, anidride fosforica (P2O5) 5 %, ossido di potassio (K2O) 5 % , microelementi, sostanza organica (borlanda + epitelio). Formulazione liquida. Confezione in flacone da 1 l in cartone da 12 pezzi.Punti di forza: specificamente studiato per nutrire i gerani, evita ingiallimenti e garantisce un’abbondante produzione di fiori dai colori smaglianti.

Vebi

Horteck Agricoltura

Gesal Concime organo minerale universaleCaratteristiche tecniche: concime organo-minera-le NPK (S) 7-7-7 (8,8). Formulazione in pellet. Con-fezione in sacco da 5 e da 10 kg. Epoca d’impiego: da febbraio a ottobre. Modalità e dosi d’impiego: sia alla semina che dopo il trapianto; ripetere la conci-mazione fino a 2 o al massimo 3 volte all’anno a distanza di circa 3-4 mesi l’una dall’altra; spargere il concime in modo uniforme sul terreno e in prossimità delle piante, incorporare al terreno il concime rastrellando, annaffiare dopo l’applicazione.Punti di forza: soddisfa le esigenze nutritive di una grande va-rietà di colture ortive, frutticole e ornamentali. La composizione equilibrata favorisce una crescita ottimale e aumenta la qualità dei raccolti. Il prodotto è facilmente solubile e ciò facilita l’assor-bimento delle sostanze nutritive da parte delle piante. Ha un’otti-ma e prolungata azione nutritiva (3-4 mesi) e, grazie alla matrice organica, ha la capacità di migliorare la struttura del terreno.

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37AgriCommercio n.5-6/2014

GARDEN

Zapi LupiniCaratteristiche tecniche: concime a base di lupini macinati. Formulazione in microscaglie. Confezione in busta da 1 kg e secchio da 3 kg. Epoca d’impiego: da febbraio a novembre. Mo-dalità d’impiego: distribuire il concime nel terre-no seguendo i dosaggi riportati sulla confezione, interrare leggermente e innaffiare.Punti di forza: particolarmente indicato per la nutrizione di agrumi (limone, arancio, kumquat, pompelmo ecc.) e di piante acidofile (azalee, ortensie, rododendri gardenie, camelie ecc.), sia in vaso che nel terreno. La presenza in forma organica di uno degli elementi nutritivi più importanti per la crescita di foglie, fiori e dei frutti, l’a-zoto, favorisce una crescita armonica della pianta, la formazione di nuovi germogli e fiori e, nel caso degli agrumi, una fruttificazione abbondante e prolungata con frutti succosi e profumati.

Zapi

KB Osmocote OrtensieCaratteristiche tecniche: concime CE NPK (MgO) 16-09-10 (2) con microele-menti (Fe ferro chelato con Edta, Cu rame, Mn manganese, Mo molibdeno, Zn zinco). Formulazione in granuli a cessione con-trollata.Punti di forza: nutre per 6 mesi le acido-file come ortensie, rododendri, azalee e camelie, ravviva i colori e assicura lunghe fioriture. I nutrienti vengono ceduti in modo costante ed equili-brato per l’intera stagione di crescita, favorendo l’intensità e il prolungamento della fioritura. Può andare a contatto diretto con le radici della pianta senza pericolo di ustioni.

Scotts

Wellness Concime Sangue Di BueCaratteristiche tecniche: concime organo-mine-rale azotato in sospensione azoto (N) totale 15%, azoto (N) organico 2,5%, azoto (N) ureico 12,5%, carbonio (C) organico di origine biologica 7,5 %. Formulazione liquida. Confezione in flacone da 1 kg in cartone da 12 pz. Modalità d’impiego: diluire un misurino (tappo del flacone) in 3 l d’acqua; somministrare ogni settimana da febbraio a settembre, ogni 15 giorni nei restanti mesi.Punti di forza: può essere distribuito in ogni momento della vita delle piante, soprattutto durante lo sviluppo dei germogli e du-rante la fioritura. La composizione equilibrata garantisce una concimazione specifica con graduale utilizzo degli elementi nutritivi da parte delle piante. Le sostanze che residuano nel terreno migliorano stabilmente la struttura e le riserve.

Verde Vivo

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AgriCommercio n.5-6/201438

FlashGARDEN DI ELENA TIBILETTI

Domenica delle rose nel Varesotto

Per informazioni: Fai, Castello di Masino, tel. 0125/778100, [email protected]

Nel febbraio scorso è stato lanciato on-line il progetto ViSpi&Co, interamente dedicato ai vivaisti specializzati e agli operatori del verde, uniti dalla voglia di collaborare per rilan-ciare, valorizzare e ridare prestigio al giardinaggio in Italia. È un luogo virtuale nel quale s’incontrano i vivai specializzati italiani e tutti i professionisti del verde: giardinieri qualificati, agronomi, architetti, garden designer, manutentori, artigia-ni, tecnici del giardino, curatori di giardini storici, potatori, innestatori, fitopatologi, tree-climber, impiantisti, operatori forestali, produttori e divulgatori: un insieme di servizi alta-mente qualificati rivolti al grande pubblico e una solida rete professionale che permette a tutte le figure specialistiche di entrare in contatto fra loro per incrementare, migliorare e potenziare il proprio lavoro.Si tratta di un progetto utile sia per gli utenti privati – i clienti – che hanno bisogno di qualcosa o di qualcuno in particolare per il loro spazio all’aperto, sia per chi lavora nel verde e cer-ca piante da fonti sicure e competenti, nonché collaboratori professionali.I servizi principali presenti sul sito sono: Trovapiante (inse-risci la pianta che cerchi e scopri chi la coltiva e la vende); Ricerca Ragionata (trova le diverse attività secondo la regio-ne di appartenenza, la tipologia di pianta o la specializzazio-

ne degli operatori del verde); Calendario di tutte le mostre mercato di giardinaggio in Italia; Newsletter per rimanere sempre aggiornati su tutto ciò che accade; Rete di link che raccoglie associazioni, blog, corsi di formazione, riviste, e molto altro.

Il 25 maggio dalle 10 alle 18, Villa Della Porta Bozzolo a Ca-salzuigno (Va) ospiterà la terza edizione della riuscitissima manifestazione Ro-se di maggio - Una giornata in giardino tra le rose, pensa-ta dal Fai – Fondo ambiente italiano per celebrare il ro-seto della Villa, che ospita oltre 200 va-rietà di rose galli-che – tra cui ‘Anaïs Segales’, ‘Gloire de France’, ‘Camai-eux’, ‘Belle Isis’, ‘Tuscany Superb’, ‘Empresse Josephi-ne’. Alcuni tra i mi-gliori vivaisti italiani di rose esporranno una vasta collezio-ne di rose antiche e moderne. In vendita anche arredi da giardino, vasi, ac-querelli botanici, editoria specializzata, prodotti alimentari a base di rosa e bouquet. Per tutta la giornata il celebre fioraio milanese Raimondo Bianchi confezionerà bellissimi bouquet con le rose da taglio da giardino in vendita a favore della Fondazione.

A Masino «Tre giorni per il giardino»

Al Parco del Castello di Masino a Caravino (To) si svolgerà dal 1° al 4 maggio la XXIII edizione di Tre giorni per il giardino, mostra-mercato di florovivaismo da anni sinonimo di qualità ed eccellenza, organizzata dal Fai – Fondo ambiente italiano sotto la regia dell’architetto Paolo Pejrone, fondatore e presidente dell’Accademia piemontese del giardino. Una festa che vedrà oltre 160 vivaisti italiani e stranieri accuratamente selezionati. Oltre a piante e fiori, in vendita anche accessori, abbigliamen-to, arredi outdoor, pitture botaniche, editoria specializzata, e poi frutta e verdura biologiche. Da ammirare la fioritura del Giardino delle Nuvole (7.000 piante di candide Spiraea ‘Van Houttey’) e il settecentesco labirinto di carpini. Si svolgeranno presentazioni di libri sui giardini e la cura del verde e, per i più piccoli, laboratori ludico-didattici.

ViSpI&Co, il portale dei professionisti del verde

FlashGARDEN DI ELENA TIBILETTI

Per informazioni: Villa Della Porta Bozzolo, tel. 0332/624136, [email protected]

Per informazioni: www.vispi.org

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39AgriCommercio n.5-6/2014

GARDEN

I n primo luogo l’e-quilibrio dell’as-sortimento, la

piena corrisponden-za fra tutto ciò che il garden center pro-pone e le esigenze del mercato che deve raccoglierne l’offer-ta. Ma subito dopo il servizio e l’acco-glienza, la capacità di indurre nel cliente quella piacevole sen-sazione di benessere che lo induce a com-prare e soprattutto a ritornare. Su questo doppio binario de-ve sapersi muovere il moderno garden center per fidelizzare il cliente e concretizzare va-lore aggiunto. È l’indica-zione operativa fornita da Lucio Brioschi, consulen-te di Green House Italia, alla platea di titolari di garden center partecipanti al convegno “Il business del verde: comprendere il mercato per raggiungere gli obiettivi” tenuto a Ru-vo di Puglia (Ba) nell’am-bito dalla 6ª edizione di Florbusiness, l’open day del florovivaismo in Puglia organizzato dalle aziende Auricchio&Sons e Apulia Plants di Terlizzi (Ba), Ca-maflor, FlorPagano, Paga-

no Fiori e Pagano Piante di Ruvo di Puglia, Cantatore Michele Vivaio Piante e Primavita di Molfetta (Ba), Caporalplant di Canosa di Puglia (Bt) e Vivai Capi-tanio Stefano di Monopo-li (Ba): quattro giorni di incontri professionali per mettere in contatto diret-to la domanda nazionale e internazionale costituita da titolari di garden cen-ter, buyer e grossisti con l’offerta del meglio del flo-rovivaismo barese.«L’incertezza economica, che si protrae da parecchi

anni, ha raggiunto un’e-spressione più evidente nel 2013 ed è sicuramen-te destinata a consolidar-si nel 2014, spinge tutti a spendere di meno. In un quadro economico così deteriorato si può parla-re ancora di un solo mo-dello di garden center o è preferibile ragionare su più tipi di garden center? L’assortimento ha fatto e farà ancora la differenza, dando spazio a nuove fi-gure e ai produttori evoluti e moderni. È vero che le piante trascinano le ven-dite di tutti gli altri pro-dotti, ma questi devono esserci, vari, belli, funzio-nali e accessibili nel prez-zo. Ovviamente garden di grandi superfici, con mag-giori spazi e assortimen-

ti, attraggono molti più clienti, sebbene in parte occasionali, invece garden di piccole-medie superfici esercitano un impatto più limitato e quindi attirano meno clienti e per lo più abitudinari. L’assortimen-to deve però essere gestito dovunque in maniera ocu-lata, attenta alla doman-da in termini di quantità ed evoluzione del gusto del cliente, per evitare che manchi proprio il prodotto richiesto o che troppi pro-dotti rimangano a terra, invenduti».

Il “miglior prezzo”

Premesso, dunque, se-condo le considerazioni di Brioschi, che un garden deve poter contare su una superficie minima se vuol conseguire i prefissati obiettivi di fatturato e che l’assortimento gioca un ruolo decisivo nel rappor-to con la clientela, quali sono i fattori che tengono lontani i clienti?«Uno di questi può es-sere costituito dai prez-zi applicati, ma il garden non può scendere sotto certi limiti se vuole so-pravvivere e svilupparsi. Tenendo conto che chi si avvicina a un garden

GARDEN CENTER all’avanguardia ecco i SEGRETI per EMERGERE L’equilibrio dell’assortimento va coniugato con servizio e accoglienza. E la rivoluzione digitale spalanca nuovi scenari. Se n’è discusso alla 6ª edizione del Florbusiness

di Giuseppe Francesco Sportelli

Florbusiness: il manifesto

dell’edizione 2014.

Nei garden l’assortimento equilibrato ha fatto e farà ancora la differenza.

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GARDEN

AgriCommercio n.5-6/201440

sto esprimendo un parere negativo o positivo anche sull’acquisto in un garden e sullo stesso garden nel suo complesso».Il web può anche aiutare il gardening a fare sistema, ha suggerito Paolo Mila-ni di Promogiardinaggio, associazione che riunisce tutta la filiera del mercato italiano del giardinaggio per promuovere la cultu-ra del verde e i consumi. «Promogiardinaggio è sta-ta fondata da 40 aziende, ora giunte a 53, leader della produzione e della distribuzione specializza-te nel giardinaggio, che hanno deciso di lavora-re insieme per far fare al

ha già deciso comunque di spendere, bisogna im-parare a offrire il miglior prezzo, e non per forza il più basso, per recuperare competitività e fatturato. Ad esempio passare dal vaso 14 al vaso 12 può garantire più facilmente margini sia a chi produce sia a chi distribuisce. Ma l’altro fattore, ben più im-portante, è la mancanza di un’accoglienza che im-pressioni favorevolmente il cliente. Un garden ben fatto, ottimamente assor-tito, pur ricco di disponi-bilità, non avrà vita facile se non saprà accogliere i clienti suscitando in essi l’emozione di entrare in un “mondo” nuovo, originale, quasi fantastico. Un’emo-zione “lunga”, che riman-ga nel vissuto del cliente e lo spinga a ritornare per riviverla. È lo stile di co-municazione del garden la chiave vera del successo. Ogni garden riesce a rice-vere esattamente quanto è in grado di dare alla pro-pria clientela».E per suscitare emozione e attirare clienti il garden deve imparare a comu-nicare anche in maniera

innovativa, moderna, co-me ha suggerito Brioschi, «non solo dando più rilievo e spessore a feste poco note come quella dei non-ni, ma anche attraverso il web e persino i social me-dia, sfruttando le nuove opportunità che la tecno-logia mette a disposizione, in modo da mantenere un legame al di là della visita nello spazio del garden, creare affezione, diventare un duraturo, prezioso e si-curo punto di riferimento».

Passaparola del web

Una raccomandazione ripresa da Ugo Benini, cofondatore di The Vor-tex, società di formazione specializzata nei temi del business e del marketing digitale. «La rivoluzione di-gitale spalanca nuovi sce-nari, impensabili fino a ieri, propone nuove sfide e opportunità in un mondo iperconnesso e geolocaliz-zato: il fenomeno dell’e-commerce, nuovo canale di vendita, e l’autopromo-zione attraverso i social media. Il garden può non solo acquistare attraverso

l’e-commerce, ma persi-no vendere, trovando un altro intelligente canale commerciale: a tal fine un sito web ben fatto, che invogli il visitatore ad ap-profondire la conoscenza del garden, diventa fonda-mentale. Ma è l’approccio con Facebook, Twitter e gli altri social media la novità vera del marketing moderno, per farsi cono-scere e interagire con i clienti. Peraltro adesso sono questi strumenti i veicoli del passaparola: chiunque possegga uno smartphone può accedere in qualsiasi momento alla rete e comunicare le pro-prie impressioni di acqui-

L’offerta deve essere varia, con prodotti utili, belli, funzionali

e accessibili nel prezzo.

Le piante trascinano le vendite di tutti gli altri prodotti.

Dopo l’assortimento, contano il servizio, l’accoglienza e la capacità

di indurre nel cliente una sensazione di benessere.

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41AgriCommercio n.5-6/2014

GARDEN

vi mercati, con ricerche e missioni condivise, rag-giungere obiettivi comuni e migliorare gli strumenti del mercato, creare un si-stema di comunicazione tra le aziende e migliorare il dialogo». ■

efficacemente e aumen-tare gli spazi dedicati al gardening, sui mass me-dia, organizzare campagne di comunicazione comuni e stimolare l’interesse e la passione per il verde, esplorare insieme nuo-

agricenter, ferramenta, media. Obiettivi dell’asso-ciazione, che sono sicu-ramente condivisibili da ogni garden center serio, sono: aumentare l’amore per il verde e sostenere i consumi, comunicare più

settore un salto di qua-lità. Fondata con la col-laborazione di Promojar-din, analoga associazione francese, essa è aperta a tutti gli operatori specia-lizzati: produttori, garden center, centri bricolage,

La rivoluzione digitale spalanca nuovi scenari: il fenomeno dell’e-commerce,

nuovo canale di vendita, e l’autopromozione attraverso i social media.

Il passaparola sulla qualità dell’offerta e del servizio gira sempre

più attraverso il web.

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AgriCommercio n.5-6/201442

GARDEN

sta piante aromatiche: quelle non bio non possono essere uti-lizzate in cucina con sicurezza per 30 giorni dopo l’arrivo in casa…Se si tratta di alberi da frut-to, molto spesso gli esempla-ri bio appartengono a varietà resistenti o tolleranti a una o più malattie crittogamiche, per ridurre in partenza le necessità di difesa. Inoltre, essendo state coltivate con metodo biologi-co, saranno piante più robuste perché hanno sviluppato un ap-parato radicale più pronto ad assorbire e, in una certa misura, hanno dovuto “imparare a di-fendersi da sole”, anziché “ada-giarsi sulla difesa chimica”.Sia le sementi sia le piante certificate biologiche vengono controllate durante le fasi di produzione (coltivazione, sele-zione e, per i semi, confezio-namento) da parte degli enti di controllo abilitati che rilasciano l’apposita certificazione visibi-le in etichetta.

Vasi, terricci e concimi

Alcune aziende hanno lanciato sul mercato i vasi biodegrada-bili, costituiti da un materiale organico che nell’arco di 5 anni al massimo, se interrato, si de-compone: dai vasetti in torba secca specifici per la semina,

S econdo la Coldiretti so-no 21 milioni gli Ita-liani che, solo a livello

familiare, stabilmente o occa-sionalmente si dedicano a vari livelli al giardinaggio, inteso a 360°, dalla cura delle piante in appartamento fino all’orto o al frutteto.Sempre la Coldiretti ha calco-lato che nel 2013 si è raggiunto il record di 1,1 milioni di metri quadri di terreno di proprie-tà comunale divisi in picco-li appezzamenti e adibiti alla coltivazione a uso domestico, all’impianto di orti e al giardi-naggio ricreativo.

Soprattutto nell’orto

Per spiegare questo boom, l’interpretazione più gettonata è quella della crisi, che spinge all’autoproduzione nell’inten-to di risparmiare. Ma in secon-da battuta resiste la salubrità del cibo da portare in tavola: sono sempre più gli Italiani insospettiti dai periodici scan-dali alimentari o allarmati dal-le tossinfezioni che periodica-mente si manifestano su frutta e verdura. E sempre più giardinieri, quan-do notano anomalie sulle pro-prie piante, soprattutto ortaggi o fruttiferi, oppure se in ca-sa ci sono bambini o animali domestici, ricorrono a rimedi “naturali”, ossia “non nocivi”.

Dall’esigenza di portare in ta-vola frutta e verdura senza resi-dui chimici, al desiderio di col-tivare anche piante ornamentali e fiori senza utilizzare la chimi-ca, il passo è breve.Le grandi aziende hanno colto già da qualche anno questa nuova tendenza, mettendo a disposizione anche degli hob-bisti prima i concimi organi-ci, poi efficaci prodotti per la difesa biologica e insetti ausiliari, quindi piante e semi certificati biologici, infine i vasi e i terricci bio. Tutti con successo di vendita, tanto che ormai sono divenuti impre-scindibili nei garden center e consorzi agrari.

Semi e piante

Le sementi bio sono state otte-nute da piante coltivate biolo-gicamente, senza residui chi-mici, e non sono state trattate con antifungini o conservanti di sintesi (come a volte accade per certi semi da orto): sono quindi del tutto prive di sostan-ze potenzialmente nocive e ga-rantiscono una bioproduzione fin dalla nascita della piantina.Nel caso delle piantine bio si ha la certezza che non portino in casa, sul terrazzo o nell’orto residui di trattamenti chimici non innocui. Il discorso vale per il cliente che ha bambini o animali domestici che toccano, annusano e mangiucchiano, e per tutta la clientela che acqui-

BIOLOGICO, una VASTA GAMMA per il GIARDINIERE AMATORIALESemi e piante, terricci, vasi, fitofarmaci tutti bio sono facilmente reperibile e sempre più richiesti dagli hobbisti, soprattutto da chi non vuole la chimica in casa

di Elio Tiberi

Le coccinelle sono eccezionali predatrici di afidi e non devono mai

mancare nel biogiardino.

Anche e soprattutto sul

terrazzo, le aromatiche da

mettere nel piatto vanno

coltivate con metodi biologici.

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GARDEN

43AgriCommercio n.5-6/2014

controllare se effettivamente le coccinelle non ci sono, e non irrorare mai i fiori nelle piante da orto e da frutto…

Trappole e ausiliari

Le trappole e i dissuasori so-no oggetti ancora misteriosi per l’hobbista: peccato, perché svolgono una funzione egre-gia, se utilizzati correttamente. Impregnati come sono di fero-moni, sostanze odorose chimi-che che imitano quelle prodotte dagli insetti per comunicare fra loro, risultano del tutto innocue per l’uomo, gli animali supe-riori e l’ambiente, ma riducono la quota di parassiti in circo-lazione e indicano, attraverso la “soglia d’intervento”, se e quando è necessario irrorare un antiparassitario. Si utilizzano in genere per difendere gli alberi da frutto, e sono particolarmen-te efficaci nei confronti delle farfalle e delle mosche che de-pongono le uova nei frutti, do-ve poi si sviluppano le larve (i “vermi”): cidie, anarsia, cemio-stoma, tignole, mosche medi-terranee ecc. Basta appenderli agli alberi secondo le istruzioni indicate in etichetta e durano per l’intera stagione.Gli insetti ausiliari o antagoni-sti – a cui si aggiungono fun-ghi, batteri, virus e Nematodi – sono animaletti selezionati e moltiplicati in quanto predatori di una o più specie nocive per le piante. Oggi possono venire utilizzati perfino sul balcone, a condizione che la superficie infestata sia superiore ai 5-6 mq: se il predatore trova troppo poco “cibo”, muore senza sta-bilizzarsi laddove deve agire. Il giardiniere hobbista spessissi-mo non li conosce, ma sicura-mente sarebbe molto interessa-to a utilizzarli, a condizione che gli venga spiegato come vanno impiegati, visto che le procedu-re sono un’assoluta novità per l’hobbista. ■

che si piantano insieme con la piantina, fino ai contenitori, anche di medie dimensioni, in lolla di riso per piante d’appar-tamento, anch’essi “interrabili” addirittura nel nuovo vaso di un paio di misure in più. So-no proposte ancora poco co-nosciute dagli hobbisti – e di conseguenza poco richieste –, che consentono di risparmiare tempo e stressare meno le pian-te (che non vengono estratte dal vaso precedente al momento del trapianto), e meritano una maggiore conoscenza e diffu-sione perché non inquinano, a differenza degli ingombranti e poco riciclabili vasi di plastica.I terricci certificati biologici danno la garanzia di non conte-nere residui di prodotti chimici, e rappresentano quindi l’opti-mum per coltivare gli ortaggi e le piante da frutto, soprattutto nell’ambiente ristretto del vaso, ma anche in piena terra. Sono ricchi di sostanza organica e assicurano anche un maggior apporto nutritivo proprio per quelle piante che più ne hanno bisogno.I concimi organici (non ne-cessariamente bio: lo conferma l’etichetta) esistono da sem-pre: si chiamano letame, pol-lina, stallatico secco, guano, cornunghia, sangue secco, pa-

nello di ricino, borlanda, lupini macinati, ma anche compost e humus. Oltre a nutrire le pian-te, migliorano la struttura del terreno. Snobbati e messi da parte per la loro umiltà a fine ‘900, sono stati riscoperti pro-prio dall’agricoltura biologica, mentre presso il vasto pubblico la diffusione può migliorare. Colpa dell’odore (ma lo stalla-tico secco in polvere, scaglie o pellet, i lupini, il compost e in parte il guano e l’humus sono piuttosto inodori), ma anche della lentezza d’azione, che li rende inadatti a chi vuole ve-dere subito il risultato. Abi-tuandosi però a distribuirli con costanza, secondo gli intervalli temporali indicati in etichetta, l’effetto nutritivo sulle piante rimane costante e ben visibile.

La biodifesa

I fitofarmaci commerciali am-messi in agricoltura biologica agiscono in maniera comple-tamente diversa da quelli chi-mici di sintesi: non sterminano (tranne il piretro) i parassiti all’istante, ma li allontanano, rendendo inappetibile la pianta e rafforzandone le difese. Dun-que, l’effetto non è immediato, ma richiede pazienza e appli-cazioni ripetute (anche 4-5) a

breve distanza di giorni (2-3) e in momenti ben precisi della giornata: per un impiego cor-retto è indispensabile leggere sempre molto bene l’etichetta del prodotto prescelto, perché alcune sostanze possono esse-re erogate solo al tramonto o quando la temperatura è bassa o non c’è il sole ecc.Questi prodotti sono a base di sostanze naturali, come gli estratti di piante (piretro, ortica, pino, equiseto, consolida, rici-no ecc.), alcuni minerali (rame, zolfo, olio minerale), sapone, propoli ecc. È preferibile af-fiancarli a misure preventive delle avversità (es. arieggia-mento della chioma e riduzione dell’umidità contro i funghi) o meccaniche (es. lavaggi con acqua contro gli afidi, nebuliz-zazioni contro il ragnetto ros-so). Hanno brevissimi tempi di carenza laddove presenti, assicurano una totale assenza di residui dannosi sulle piante e nessuna tossicità nei confronti dell’uomo e degli animali do-mestici.Ricordate però alla clientela che sono prodotti non selettivi, cioè allontanano in ugual mi-sura gli insetti dannosi e quelli utili, come le coccinelle preda-trici di afidi e le api impollina-trici. Prima di irrorare, bisogna

Soprattutto nell’orto, e a maggior ragione se ci

sono animali domestici, la coltivazione biologica

è la migliore.

I prodotti a base di rame, come la poltiglia bordolese,

sono autorizzati nelle colture biologiche: scongiurano

per esempio la macchia nera sui rosai.

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GARDEN

AgriCommercio n.5-6/201444

PirecoInsetticida concentrato a base di estratto naturale di piretro. Dotato di rapida azione abbattente ed ef-fetto insetto-repellente, è indicato per la difesa delle piante e dei fiori da balcone, appartamento e giar-dino domestico. Protegge in parti-colare le piante fiorite (come rose, azalee, begonie, gerani, ortensie, oleandri) e le piante verdi (come ficus, dracena, filodendro, felce) da afidi, aleurodidi, tentredini, tri-pidi, tingidi, coleotteri e lepidotteri defogliatori.

Primisol 80 WDGAttivo contro l’oidio, è un fungi-cida a base di zolfo, formulato in microgranuli idrodispersibili. La confezione contiene il misurino dosatore. Utilizzabile su agrumi, olivo, vite, ortaggi, floreali, orna-mentali, manifesta alta prontezza d’azione e lunga persistenza. Il tempo di carenza è di 5 giorni.

Compo Terriccio Bio per Orto e SeminaIdeale per la coltivazione di or-taggi, frutta ed erbe aromatiche, garantisce il miglior supporto per la crescita, per ogni moda-lità d’impiego: semina, messa a dimora, impianto e rinvaso. Gli elementi nutritivi equilibrati del concime organico assicurano il giusto nutrimento per le prime 2-3 settimane, al fine di ottenere raccolti abbondanti dal sapore delizioso. Utilizzabile tutto l’anno, anche su piante ornamentali, è a disposizione in sacchi da 50 litri.

VipotVaso completamente naturale, pro-dotto da un impasto di un amalgama vegetale e un materiale di risulta, la lolla di riso, ricavata dalla sbramatu-ra del risone, che rappresenta l’85% della massa. Leggero ma resistente, è disponibile in una vasta gamma di forme e colori, per applicazioni tecniche e decorative. Ha un termine naturale di durata, variabile a se-conda delle esigenze e degli utilizzi da 1 mese per i vasetti da semina fino a 5 anni per i vasi decorativi da mantenimento e conservazione della pianta. Se interrato si decompone nel terreno, se smaltito con la raccolta degli scarti organici si trasforma in compost.

Tribase - FUN 5Fungicida a base di rame, indicato per interventi preventivi o curativo tramite trattamenti primaverili-estivi o autunnali-invernali a seconda del tipo di coltura. Combatte le malattie crittogamiche di piante frutticole, orticole e floricole. In particolare è efficace contro peronospo-ra, monilia, ruggine, ticchiolatura, corineo, alternaria, septoria, antracnosi e le princi-pali malattie delle piante.

SymbiosisLa linea BioPack - Sim-biosys offre 26 referenze (da Basilico a Zucchi-no Ortolana di Faenza sel. Lamon) di sementi biologiche ottenute nel rispetto delle vigenti nor-me di legge e garantite dal Ccpb. In buste ter-mosaldate 13 x 20 cm per mantenere al massimo la freschezza del seme.

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Compo Italia Total Packaging

Cifo L’Ortolano

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ISSN 1721-7679

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Anno XXVII - n. 5-6 - maggio-giugno 2014www.agricoltura24.com

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