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Foglia di pesco
Piombatura o argentatura Riflesso grigio ( infiltrazioni di aria tra i piani delle foglie, cambia il colore)
Deficit idrico- alte temperature
Fungo: mal del piombo del pesco
Sintomo: Bollosità’ su foglia di vite
Sopra bolle
Sotto cavità
Gli acari pungono la foglia determinando rigonfiamenti del lembo fogliare
GALLE SULLA VITE
Pagina inferiore
PROVOCATA DALLA FILLOSSERA
Carie del legno : colpisce lo xilema non il floema. Quindi la parte centrale
non ci si accorge dall’esterno, a meno che non si veda il carpoforo .
carpoforo se scuro ha preso la lignina
non è il fungo che demolisce la lignina ma sono gli enzimi che distruggono la cellulosa.
Se manca il carpoforo esistono strumenti che fanno delle radiografie e vedono se all’interno è vuoto.
Carpoforo :
TUMORE :
accrescimento abnorme della pianta .
o le cellule si moltiplicano o le cellule si accrescono : iperplasia: aumenta il numero di cellule
ipertrofia : se le cellule crescono in dimensione.
Tumore batterico dell’ulivo. I batteri sono pochissimi.
Esiste un tumore provocato dai funghi : Carbone del mais.
SCOPAZZI :
vegetazione affastellata: rami con internodi ravvicinati
LITIASI : comparsa di grumi di cellule dalle pareti fortemente ispessite, . provocata da insetti virus. Carenze
nutrizionali . le cellule restano piccole e le aree si sviluppano poco. Mangiandole sentiamo solo qualcosa di duro legnoso in quel punto. Provocata da virus, o per carenza di Boro.
SPACCATURE DEL FRUTTO : lesione più o meno profonda di un frutto
MARCIUME : degenerazione e disfacimento del tessuto, morte cellulare. Cause: per lo più funghi, insetti,
CARPOPTOSI : caduta dei frutticini, frutti piccoli . caduta anomala dei frutti.
antoptosi o colatura fiorale : caduta dei fiori anomala.
Antesi : fioritura.
Sono sul melo, sugli agrumi, sul melograno, el pomodoro. Causa ambientale ( agenti atmosferici) o anche di origine parassitaria. Potrebbe essere UNO SQUILIBRIO NELLA CRESCITA legato all’assorbimento dell’acqua. Il frutto è ricco di zuccheri nel vacuolo, se non c’è acqua, quando arriva l’acqua il vacuolo accresce e il frutto si spacca. Per risolvere il problema bisogna irrigare con regolarità.
FILLOPTOSI : caduta anomala delle foglie ( cause molto svariate) tenere a mente solo il termine.
APOPLESSIA: morte rapida della pianta, ( circa tre giorni)
DIAGNOSTICA FITOPATOLOGICA:
MALATTIA: è una deviazione, uno sconvolgimento, delle normali funzioni vitali di ricambio o di sviluppo dell’organismo, può essere causata da fattori biotici o abiotici.
DANNO: un attacco che danneggia l’organismo senza nessuna possibilità di reazione da parte dello stesso.Il concetto di danno esprime l’incapacità della pianta di reagire a fattori esterni che le sono avversi.
AGENTI DI MALATTIA
Entità infettive (virus, fitoplasmi, rickettsie)
Batteri Funghi Piante fanerogame
Acari Insetti Nematodi Molluschi Vertebrati
AGENTI DI DANNO
1) identificare la causa : eziologia
la causa può essere: AGENTI DI DANNO
esempio di insetti. Dagli insetti la pianta no può difendersi, non può spostare gi insetti o spostare foglie.
AGENTI DI MALATTIA esempio un fungo, la pianta in questo caso può difendersi, esempio con la gommosi. Oppure se un fungo cerca di entrare nella foglia, la pianta può creare una barriera per non farla entrare.
( attenzione non è vero in senso assoluto. Esistono infatti piante particolari (eccezioni) che producono sostanze repellenti: esempio la pianta della citronella, gli insetti agenti di danno non vanno su questa pianta perché la citronella li allontana. La noce ha anch’essa sostanze (euglandone) che allontanano gli insetti, oggi è usata in agricoltura biologica per allontanare gli insetti.
2) descrivere e confrontare i sintomi.
I sintomi cambiano nel tempo.
LIVELLI DI INDAGINE.
INDAGINE DI CAMPO INDAGINE DI LABORATORIO
-Analisi visiva -analisi visiva
-Campionamento -analisi istologica
-Camera umida -camera umida
-Isolamento in vitro
-Infezione in vivo.
INDAGINI DICAMPO
Analisi visivo-comparativa dei sintomi
Campionamento Camera umida
Analisi visiva Analisi istologica Camera umida Isolamento in vitro e
analisi microscopica Infezione in vivo
INDAGINI DILABORATORIO
ANALISI VISIVA COMPARATIVA
. RICERCA SINTOMTOLOGICA PRINCIPALE
RICERCA DEI SINTOMI COLLATERALI O ALL’APPARENZA DIVERSI
RICERCA SINTOMI E OSSERVAZIONE DELL’AREA LIMITROFA.
Devo fare una analisi visiva per capire il problema principale che ho davanti.
Magari una pianta può presentare più sintomi, magari i sintomi sono legati . ( marciume del grappolo dell’uva e la muffetta grigia sopra sono correlati.)
Inoltre guardo le piante intorno anche nei campi vicini…..
Rilevazione di: Sintomatologia principale Sintomi collaterali e apparentemente diversi Dislocazione delle diverse sintomatologie nell’area
considerata
.
Il campione raccolto deve essere rappresentativo di tutte le situazioni presenti in campo.
Si raccolgono: Campioni delle sintomatologie a vari stadi Varie parti di pianta Parti di pianta apparentemente sane
Al campione va allegata: una mappa della zona d’indagine con l’indicazione
delle aree di prelievo; informazioni su: Ambiente (clima e tipo di terreno) Operazioni agronomiche Coltivazioni precedenti Vicinanza di strade, zone industriali
Serve a creare un ambiente saturo di umidità che faciliti la comparsa di alcuni patogeni (generalmente funghi) latenti o nascosti nei tessuti vegetali. E’ utile nella comparazione dei sintomi.
Si allestisce con una scatola Petri, della carta assorbente inumidita di acqua, un reticolo in plastica.
INDAGINE DI LABORATORIO
Analisi visiva:
si effettua ad occhio nudo o con strumenti di ingrandimento come lo stereo microscopio ( osserva per riflessione e non per trasparenza come il microscopio ottico)
Potrei vedere strutture fungine ( cleistoteci dell’oidio)
Analisi visivaViene effettuata ad occhio nudo dallo specialista o
tramite osservazioni con il microscopio stereoscopico al fine di evidenziare eventuali microstrutture a livello della parte colpita.
ANALISI ISTOLOGICA: con il microscopio.
analisi dei tessuti della pianta. I tessuti mi danno indicazioni, i tessuti cambino se colpiti da un patogeno.
Per osservare i tessuti devo fare sezioni sottili di foglia, utilizzo coloranti per vedere alterazioni delle cellule o dei tessuti ( alterazioni cito-istologiche )
Analisi istologicaE’ un’analisi microscopica su sezioni sottili, fatte con il
microtomo e con opportune colorazioni. Essa più che evidenziare la presenza del patogeno ha lo scopo di mettere in relazione delle alterazioni cito-istologiche con il sintomo osservato per poter formulare una diagnosi corretta.
ISOLAMENTO IN VITRO E ANALISI MICROSCOPICA
Si esegue per la ricerca di funghi o batteri. Si prende una capsula Petri, si mette un substrato di coltura , un terreno di crescita, per batteri o funghi.
Nella capsula metto il patogeno e lo faccio crescere in ambiente sterile
si prende poi il fungo e si vede al microscopio
INFEZIONE IN VIVO.
Serve per vedere se c’è un patogeno nella mia piana e farlo crescere da solo per capire di quale patogeno si tratta.
Isolamento in vitroIn molti casi non è possibile formulare con le
metodologie precedenti una diagnosi certa pertanto è necessario provocare l’“evasione” del patogeno tramite l’uso di una camera umida o meglio attraverso il suo isolamento in vitro. Quest’ultima tecnica è utilizzata per la ricerca di funghi e batteri.
Deal coniglio ammalato si fa un prelievo, mettere il prelievo in vitro, si inocula l’organismo cresciuto in vitro e lo si inocula sull’animale sano. Se l’animale si ammala e ha gli stessi sintomi dell’animale iniziale devo fare poi un isolamento ( re isolamento) e verifico se si tratta dello stesso microrganismo.
Postulati di koch: stessi sintomi e stesso microrganismo
Prelievo, isolamento, inoculazione, controllo sintomi, reisolamento e controllo del microrganismo.
Le regole di Koch Il reperimento di microrganismi non prova di per sé stesso la relazione tra malattia e microrganismo trovato: per correlare i due dati valgono sempre le regole di Koch
(ovviamente i dettami teorici non hanno ragione di essere applicati quando il quadro patologico indagato sia ben noto in letteratura). Le 5 regole sequenziali sono le seguenti: 1. costante associazione tra data malattia e dato microrganismo; 2. isolamento dello stesso microrganismo in tutti quei soggetti che presentano gli stessi sintomi di malattia; 3. riproduzione degli stessi sintomi inoculando artificialmente in soggetti sani il microrganismo moltiplicato in coltura pura; 4. reperimento e reisolamento del microrganismo in questione sui soggetti inoculati e risultanti ammalati; 5. identità accertata tra microrganismi provenienti dai soggetti inoculati e quelli isolati su soggetti iniziali.