Abstract PAYSAGE 9

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IL PROGETTO DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEO CONTEMPORARY LANDSCAPE PROJECT PAYSAGE 16,00 Italy only TOPSCAPE PAYSAGE n° 9 - Rivista Internazionale di Architettura del Paesaggio - Periodico Semestrale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 335/2003 - conv. L.46/2004, art. 1 c. 1, DCB - Milano Euro 16 per Italia - Numero arretrato 18 euro - Spagna, euro 18 - Portogallo euro 18, 56 - Austria, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Principato di Monaco euro 20 - Svizzera Canton Ticino chf. 25 - Svizzera chf. 28 - Danimarca dkk 160 - Gran Bretagna gbp 18 - Norvegia nok 180 - Svezia sek 230 EDITORE URBAN CITY LANDSCAPE PARIGI: MICHEL DESVIGNE, HENRI BAVA, MICHEL CORAJOUD, JACQUELINE OSTY ROSENHEIM: MANGFALLPARK AMSTERDAM: SCHINKELEILANDEN P ARK PHILADELPHIA: JAMES CORNER PALERMO: PAN-ORMUS LA CALA BRAND LANDSCAPE VODAFONE VILLAGE OIKOS: EMOTIONAL GREEN URBAN&DESIGN COPENAGHEN: SUPERKILEN ROMA: PARCO LINEARE IN LUCE T ALLIN: TTÜ CAMPUS DESIGN VERDE HI-TECH • V ACARISSES: GREEN RECYCLE CITY PLAY PLAÇA RICARD VIÑES HEERENSCHÜRLI PARK TEMPORARY LANDSCAPE WHATAMI : P AESAGGIO (CON)TEMPORANEO SABBIE DI SLEM LAND ART F AI: IL TERZO P ARADISO TOP GARDEN Y ALTA: NATURAL GARDEN P ARCO GIUSEPPE UNGARETTI TOPSCAPE

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IL PROGETTO DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEOCONTEMPORARY LANDSCAPE PROJECT PAYSAGE

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IL PROGETTO DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEOCONTEMPORARY LANDSCAPE PROJECT

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EDITORE

• URBAN CITYLANDSCAPE • PARIGI:

MICHEL DESVIGNE, HENRI BAVA,MICHEL CORAJOUD, JACQUELINE

OSTY • ROSENHEIM: MANGFALLPARK • AMSTERDAM:SCHINKELEILANDEN PARK • PHILADELPHIA: JAMES CORNER •

PALERMO: PAN-ORMUS LA CALA • BRAND LANDSCAPE •VODAFONE VILLAGE • OIKOS: EMOTIONAL GREEN • URBAN&DESIGN •

COPENAGHEN: SUPERKILEN • ROMA: PARCO LINEARE IN LUCE • TALLIN:TTÜ CAMPUS DESIGN • VERDE HI-TECH • VACARISSES:GREEN RECYCLE • CITY PLAY • PLAÇA RICARD VIÑES •HEERENSCHÜRLI PARK • TEMPORARY LANDSCAPE • WHATAMI: PAESAGGIO

(CON)TEMPORANEO • SABBIE DI SLEM •LAND ART • FAI: IL TERZO

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ROMA: PARCO LINEARE IN LUCEProgetto di Roma Metropolitane, Acea Distribuzione Illuminazione Pubblica

URBANDESIGN&

Roma ha di recente introdottouna nuova tipologia di infra-struttura dedicata ai “corridoidella mobilità” ed è proprioper il riordino di una di questenuove infrastrutture viarie cheviene realizzato il Parco li-neare Ciamarra che, per quasiun chilometro, all’insegna delcolore e del gioco, restituisceagli abitanti una pausa verdetra quinte vegetali e divertenticorpi luminosi. Il progetto, fi-nanziato dal Comune di Romae progettato da Roma Metro-politane, in collaborazionecon Acea Distribuzione, ha tra-sformato in poco tempo l’area,che in precedenza aveva ilsolo ruolo di spartitraffico, inun punto di rinnovata centra-lità urbana.

Rome’s recently introducedtransportation infrastructurebased on “mobility corridors”inspired the new Ciamarra Li-near Park. Colorful, playful andalmost one kilometer long, thepark offers area residents a“nature break” enjoyed amongtheatrical planted “flats” andamusing lighting. The project,financed by the City of Romeand designed by Roma Metro-politane in collaboration withAcea Distribuzione, has quicklytransformed the site - which pre-viously functioned merely astraffic separator - into an impor-tant example of urban renewal.

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Con lo scopo di migliorare il servizio dei tra-sporti pubblici, integrandolo a una più ampiae generale riqualificazione degli spazi pub-blici in zone molto spesso degradate, tra il2006 e il 2007 il Piano Regolatore di Romaha introdotto una nuova tipologia di infra-strutture chiamata “corridoi della mobilità”. Inquest’ultima rientra a pieno titolo il progettodenominato “corridoio della mobilità Ana-gnina-Tor Vergata”, nel quadrante sud-est del-la capitale e, in particolare, i 900 metri del-la via Ciamarra che hanno rappresentatol’importante riqualificazione dell’intero assestradale sia dal punto di vista dei trasporti siada quello della qualità urbana con la crea-zione di una piazza-parco lineare nello spar-titraffico centrale preesistente. Quest’ultimo,infatti, rappresenta la vera e propria linfa vi-tale, caratterizzato dalla presenza laterale difilari alberati e mitigato, a livello sonoro e vi-sivo, da strutture in gabbia metallica ricoper-te da rampicanti ribattezzati “muri vegetali”che, separando l’asse stradale dalla piazza

parco, creano delle piccole oasi di tranquil-lità la cui illuminazione è costituita da diver-tenti corpi illuminanti la cui forma ricorda leeleganti lampade con paralume abat-jour.Non solo. Il tutto è reso vivibile e fruibile gra-zie all’inserimento di comode e insolite sedu-te, spazi gioco, fontane, aree attrezzate peri cani che rendono piacevole la passeggiatae destinano l’intera realizzazione a essere unnuovo punto di ritrovo per gli abitanti. Il pro-getto, finanziato dal Comune di Roma eprogettato da Roma Metropolitane con lacollaborazione di Acea Distribuzione per laparte relativa all’illuminotecnica, è statoconcretizzato secondo criteri di ambienta-zione e inserimento urbano moderni e con-fortevoli, raggiungendo il gradimento daparte dei cittadini.Il parco lineareIl parco lineae è caratterizzato da alcuni ele-menti “estrusi” per tutta la lunghezza: in pri-mo luogo, il percorso del trasporto pubblico,completamente separato da quello privato,

Nella paginaprecedente:gli elementi diarredo, i“pouff a terra”rossi, lepanchine, legabbie verdi ele abat-jours.Sotto:i giochi, i murivegetati, lefontane e lasuggestivaatmosferanotturna.

A lato:vista della viaCiamarraante-operam;vista notturnadella fontana.

In alto:vista dall’altonotturna;planimetriadell’interventoconl’inserimentodel corridoiodel trasportopubblico.

SCHEDA TECNICAPROGETTO Corridoio del trasporto pubblico “Anagnina– Tor Vergata”LUOGO Roma – Quadrante sud-estPROGETTISTI DEL PAESAGGIO Domenico Sandro,Margherita Meloni (architetti Roma Metropolitane S.r.l.)PROGETTISTI ILLUMINAZIONE Francesca Bambino(architetto Acea distribuzione energia/illuminazione pubblica)COLLABORATORI Maurizio Enchelli, Michele Perri, Da-niela Lulli, Francesca Valentini, Marco ForcellaCOMMITTENTE Comune di Roma - Dipartimento VII - Po-litiche della Mobilità - U.O. Programmazione, Pianifica-zione e Indirizzi sulla Mobilità e ParcheggiCRONOLOGIA inizio lavori: 28 gennaio 2008; fine la-vori: 2 luglio 2009; inaugurazione: 17 settembre 2009DATI DIMENSIONALI lunghezza corridoio della mobi-lità: 7,0 Km; lunghezza viale A. Ciamarra: 0,9 Km; inter-vento di riqualificazione viale A. Ciamarra: 50.000 m2

IMPRESE ESECUTRICI OPERE A VERDE Eco SabinaS.r.l., RomaCOSTO DELL’OPERA 111.860.000 euro (intero corri-doio); 6.200.000 euro (intervento su viale A. Ciamarra)MATERIALI PAVIMENTAZIONI (viale A. Ciamarra) calce-struzzo architettonico con ghiaia a vista Pieri® ChromofibreVBA Levocell S.p.a. (square centrale); betonelle autobloccantifotocatalitiche mod. Volterra Paver S.p.a. (marciapiedi); la-stre di pietra in basaltina (leucidite) 60x40x4 cm (scivoli suimarciapiedi laterali e attraversamenti pedonali dello squarecentrale; banchine di fermata del corridoio); lastre Loges in ce-mento D’Ascenzi Pavimenti S.p.A. (scivoli sui marciapiedi la-terali e attraversamenti pedonali dello square centrale;banchine di fermata del corridoio); resina Norphen 200 HcrEdil Resine Group S.r.l. (guida rossa su square centrale); AR-REDO URBANO panchina metallica mod. “Albatros” (CityDesign S.r.l.); panca a doghe in legno mod. “Singola Flow”(City Design S.r.l.); panca a doghe in legno con schienalemod. “Singola Flow” (City Design S.r.l.); seduta singola in clsmod. “Elios” (Modo S.r.l.); espositore in ghisa per mappa tat-tile mod. “Pandoramap” (Modo S.r.l.); dissuasore tubolaremod. “Phad” (Modo S.r.l.); portarifiuti mod. “Macina” (CityDesign S.r.l.); portarifiuti mod. “Quattroquarti” (S.I.R. S.p.a.)MURI VEGETATI moduli in struttura metallica (rete elettrosal-data maglia 10x10 e profili angolari) verniciata a spruzzo(verde opaco) delle dimensioni LxBxH 0,6x2,5x2,5 m rea-lizzati su disegno dalla ditta AL.FER. S.r.l. FONTANA OR-NAMENTALE vasca in c.a. dalle dimensioni in pianta di3,25x25,70 m (circa 20 m³ d’acqua). Il bordo superiore eil rivestimento esterno sono realizzati in lastre di basaltina, ilrivestimento interno è in mosaico con tasselli in vetro colore tur-chese. Sul lato maggiore della vasca, lato corridoio dellamobilità, sono fissati 6 moduli in struttura metallica (rete elet-trosaldata maglia 10x10 e profili angolari) verniciati aspruzzo (grigio antracite), alternati a pareti vetrate, sopra iquali sono alloggiate delle fioriere in pvc (Plectrantus amboi-nus). Sono presenti 29 ugelli a spruzzo e 5 tubazioni oriz-zontali forate che producono una lama d’acqua sulle vetratureverticali ILLUMINAZIONE (square centrale di viale A. Cia-marra) lampioni mod. Abahjur Schréder S.p.a.; lampioni conpalo mod. Kampimos e armatura mod. Hestia SchréderS.p.a.; apparecchi per fontane tipo Espero Svagolux fornitidi lampade alogene, classe III IMPIANTO IRRIGAZIONE(square centrale di viale A. Ciamarra) 1 serbatoio in acciaiocapacità 10.000 l della Biondi & Grassi S.r.l., attrezzatocon gruppo di pompaggio della DAB Pumps S.p.a. e pro-grammatore irrigazione della Orbit; 2 serbatoi in acciaio ca-pacità 20.000 l della Biondi & Grassi S.r.l., attrezzato congruppo di pompaggio della DAB Pumps S.p.a. e program-matore irrigazione della Orbit; tubazioni e raccordi in PEAD;ala gocciolante in PEMATERIALI VEGETALI (square centraledi Viale A. Ciamarra)Cupressus semprevirens, Schinus molle,Laurus nobilis, Vinca minor, Ophiopogon japonicus, Thymusserpyllum, Hedera helix “Elegantissima”, Rosa banksiae“Alba Plena”, Rosa banksiae “Lutea”, Plectranthus amboini-cus, Trachelospermum jasminoidesNUMERO DI ALBERI INSERITI NEL PROGETTOn.12 (intervento viale A. Ciamarra); n. 48 (totale corridoioAnagnina - Tor Vergata); totale 60 alberi

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URBANDESIGN

D: Come nasce questo progetto?D.S., M.M.: Sulla base di numerosi impianti spe-rimentati in molte città europee e americane, ilPiano Regolatore di Roma ha previsto la realiz-zazione di nuove infrastrutture denominate “cor-ridoi della mobilità”, con lo scopo di aumentarela competitività del trasporto pubblico locale. Icorridoi sono un’evoluzione della già nota corsiapreferenziale per il trasporto collettivo e sono pro-gettati in maniera da connettere i principali nodidi scambio del sistema metropolitano della mo-bilità a parti della città caratterizzate dall’ubica-zione di importanti attrattori. Nell’ambito di que-sti interventi sono comprese le riqualificazioni ur-bane delle aree attraversate. In questo quadro sicolloca il corridoio del trasporto pubblico “Ana-gnina - Tor Vergata”, che offre un collegamentodiretto tra il Terminal Anagnina della Metro A conil Policlinico universitario di Tor Vergata.

D: Quali sono stati gli obiettivi da perseguire equesti propositi sono stati raggiunti anche attra-verso il gradimento da parte dei cittadini?D.S., M.M.: La realizzazione delle corsie bus insede protetta lungo viale A. Ciamarra ha rap-presentato l’occasione per la riqualificazione ditutto l’asse stradale, interessando sia l’aspettopiù propriamente trasportistico, con il migliora-mento della sicurezza stradale (riorganizzazio-ne della circolazione veicolare, del sistema del-la sosta, degli attraversamenti pedonali), siaquello della qualità urbana, con la creazione diun parco lineare interno allo spartitraffico cen-trale preesistente. I lavori sono stati preceduti daun’ampia campagna informativa verso la citta-dinanza. In particolare, durante la fase realiz-zativa, sono stati coinvolti i rappresentanti deicittadini (Comitati di Quartiere, Associazionedei Commercianti, Unione Italiana Ciechi) al

fine di condividere le scelte di dettaglio e la ti-pologia dei materiali da impiegare, riscuotendoun generale consenso.

Progettisti Domenico SandriArchitetto, responsabile dell’AreaProgetti Nuove Linee di RomaMetropolitane S.r.l., con grandeesperienza nell’ambito dellaprogettazione di opere pubblichee, specificatamente, nel campodelle opere legate ai sistemi di

trasporto pubblico. È Responsabile del Procedimentodel prolungamento della Linea B di Roma (daRebibbia a Casal Monastero).Margherita MeloniArchitetto, coordinatore dell’Area Progetti NuoveLinee di Roma Metropolitane S.r.l., specialista inarchitettura dei giardini e progettazione delpaesaggio, ha maturato una decennale esperienzanell’ambito della progettazione di opere pubbliche edi coordinamento di studi d’impatto ambientale.

INTERVISTA A DOMENICO SANDRI E MARGHERITA MELONI

ROMA METROPOLITANE

lungo il quale vengono realizzate tre ferma-te con pensiline e attrezzature (sedute, car-telli informativi ecc.). Le pensiline, accoppia-te ai due lati del percorso a formare delle“piccole stazioni”, sono costituite da sempli-ci piedritti in acciaio alti circa 5 metri che do-minano le tettoie in vetro stampato. Un altroelemento lineare è la pista ciclo pedonale:questa, corre lungo tutta la piazza-parco perriconnettersi a un’altra pista già esistente checonduce alla vicina stazione della Metro Adi Anagnina, favorendo la mobilità alternati-va. Anche alcuni elementi vegetali corronocontinui come la grande spina di Pinus pineaesistente che è stata integrata, nelle partimancanti, da nuove alberature (Cupressussempervirens) e i “muri vegetali”: strutture agabbia metallica colorata, alte circa 2,40metri dove sono stati inseriti Trachelosper-mum jasminoides, Hedera helix e Rosa ban-

ksiae, con l’importante funzione di mitiga-zione visiva e sonora. I “muri” separano fisi-camente la strada dalla piazza-parco realiz-zando dei piccoli “salotti”, immagine accen-tuata dalla scelta delle lampade con il “cap-pello” rosso dell’illuminazione pubblica, de-nominate abat-jour. Altri elementi vegetalisono disseminati lungo il tracciato, come idue bellissimi Schinus molle ai lati della fon-tana ornamentale all’incrocio con via Rizzie-ri e le “dune” erbose che connotano l’in-gresso alla piazza-parco lato Tor Vergata, ri-coperte di Vinca minor, Ophiopogon japo-nicus, Thymus serpyllum. Dalla parete dellafontana ornamentale ricade il Plectrantus am-boinus verso la vasca d’acqua. Tutta la pa-vimentazione è in conglomerato cementiziocon inserti di travertino, alludendo a una na-turalistica “terra battuta”. La sua continuità èintervallata da grandi cerchi di ghiaia ai pie-

di delle alberature che ne salvaguardano leradici e da un fil rouge in materiale polime-rico che “svolazza” lungo tutto il parco ecrea, arrotolandosi, degli ambiti dove sonocollocate alcune attrezzature per il gioco:“parla nel tubo”, gli “specchi deformanti”,“l’eco”, non sono solo giochi, ma piccolesculture metalliche che rappresentano soloalcuni di quegli elementi singolari che carat-terizzano tutto il parco. L’area dei pouff ros-si a terra, la fontana, le aree attrezzate peri cani, i luoghi di seduta, le fontanelle, le giàcitate dune verdi che si snodano lungo il na-stro rosso creano “luoghi nel luogo” e ren-dono il percorso una continua scoperta. Perapprofondire questa realizzazione abbiamointervistato i professionisti coinvolti: per RomaMetropolitane, Domenico Sandro e Mar-gherita Melone e per Acea Distribuzione,Francesca Bambino.

In questa pa-gina, sotto:sezione sullafontana; studi,progetto edettagli dei“muri vegetati”.Nella paginaaccanto, dal-l’alto a sinistra:due immaginicheraccontano, piùnel dettaglio, ilprogetto diquesto parcolineare. Inparticolare, glielementi diilluminazioneutilizzati, lesedute didesign, i “murivegetati”, lacoloratapavimentazionee le fontanelineari.

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D: Ci potrebbe descrivere le motivazioni delle scelteprogettuali?F.B.: L’intervento di illuminazione, oggetto del con-corso, si inquadrava nella programmazione di ri-qualificazione di aree pubbliche in quartieri periferi-ci, dove è carente la presenza di zone a verde pe-donali. Con l’occasione della costruzione di uno deicorridoi della mobilità, ovvero percorsi preferenzialiper mezzi pubblici a lunga percorrenza, nella zonadi Tor Vergata, la Società Atac S.p.a. ha previsto unparco lineare che corre parallelamente alla corsiadei mezzi per circa 850 metri. Ad Acea DE/IP è sta-to richiesto di illuminare tutto il percorso, caratteriz-zato da una pista ciclabile e da un’area a verde cen-trale adiacente con un vialetto pedonale non rettili-neo e aree di accoglienza con elementi di arredo edalla viabilità ordinaria. Il progettista dell’area ave-va come intento quello di creare, lungo il percorsorettilineo della pista ciclabile, delle aree gioco per ibambini con un design moderno e delle aree di so-sta che ricordassero dei salotti a cielo aperto, ambi-ti quasi casalinghi e intimi. Un altro elemento con-notante il progetto è stato l’utilizzo del colore rosso,impiegato lungo l’intero parco come striscia sinuosaa terra e caratterizzante alcuni arredi. Questo crite-rio progettuale è stato tradotto con la luce impie-gando come elemento illuminante un apparecchiodel tutto simile agli abat-jour che normalmente ven-gono utilizzati nelle abitazioni. Il tratto particolare èdeterminato dalle dimensioni dell’apparato lumino-so, simile nella forma al componente casalingo, madecisamente fuori scala avendo come altezza il pun-to luce posto a 4,5 metri. Per inserire e far dialoga-re i nostri elementi nel contesto generale, abbiamoscelto di utilizzare il colore rosso anche per i cap-pelli, per rendere ancor più evidente la dominantedel colore del parco, esaltandolo anche durante leore notturne. Per quanto riguarda invece l’illumina-zione della viabilità e della pista ciclabile, la sceltaè stata quella di prendere spunto dagli apparecchiesistenti al contorno che sono di tipo standard curvie utilizzare, dunque, un sistema integrato di arredourbano, composto da un sostegno che ricorda unostelo curvo e un apparecchio illuminante il cui de-sign è ispirato alla foglia. Fatta la scelta tipologica,abbiamo concordato con i progettisti di Roma Me-tropolitane e con il progettista del parco gli ambitida illuminare unitamente al carattere che avremmovoluto conferirgli.

D: E le qualità progettuali in termini di arredo urbano eilluminazione?F.B.: A partire dalle scelte progettuali esposte in prece-denza, abbiamo sviluppato il nostro progetto illumino-tecnico, andando a definire in prima istanza le sezionitipologiche di progetto, in modo da individuare i correttiallineamenti degli apparecchi Kampimos, che erano ideputati all’illuminazione della viabilità e della pista ci-clabile, ambiti che hanno necessità di un’illuminazioneuniforme e che correvano lungo tutto il parco lineare.Le sezioni tipologiche individuate e studiate sono statequattro. Una volta completata questa prima parte dianalisi, ci siamo concentrati sul posizionamento di tuttigli elementi necessari a fornire una luminanza ade-guata agli standard richiesti dalle norme. La fase fina-le di studio è stata invece svolta insieme al progettistadel parco che ci ha aiutato a definire quali fossero leparti da progettare come salotti e per i quali avevamopensato all’utilizzo dei sostegni abat-jour. In questomodo, siamo andati a integrare l’illuminazione funzio-nale, prevista dal progetto, con questo particolare ap-parecchio che è stato posto in corrispondenza dellepanchine, in una posizione che ricorda molto quella diuna lampada da terra in un salotto casalingo. Un altrotema che abbiamo affrontato è stato quello delle tipo-logie di sorgenti luminose, optando per il sodio ad altapressione per la viabilità, creando così la continuitàcromatica con gli impianti funzionali esistenti e diffe-renziando la parte di parco vera e propria, in cui lasorgente utilizzata è stata la lampada a scarica agli io-duri metallici con temperatura di colore pari a 3000 Kper rendere ben percepibili sia il verde delle alberatu-re sia il rosso degli arredi. In sostanza, la regolarità ti-pica degli impianti di illuminazione stradale e, in par-te, anche di quelli destinati ad aree verdi è stata rimo-dulata e alterata in funzione delle isole di accoglienza,integrando e facendo dialogare i due sistemi. Il risulta-to è stato un felice connubio che permette una fruizio-ne integrata degli ambiti urbani.D: Quali sono stati gli obiettivi di sostenibilità?F.B.: L’approccio ai progetti di illuminazione da partedei progettisti di Acea è connotato da una visione piùampia e articolata che deve imprescindibilmente tenerepresenti alcuni parametri che, oltre al rispetto delle nor-mative, considerino anche gli aspetti manutentivi e delrisparmio energetico. Questo metodo di progettazioneè determinato dal particolare ruolo che la Società svol-ge nel Comune di Roma e che la vede impegnata an-che nella gestione e manutenzione degli stessi. Fornire

alla cittadinanza degli impianti con un elevato rappor-to qualità/costo significa impiegare i fondi pubblici inmaniera trasparente e attenta. Ne consegue che è im-portante ottimizzare le installazioni e ridurre gli impegnienergetici evitando sprechi e ridondanze, cercando ap-parecchi e ottiche specifiche per la migliore soluzionedei vari problemi che si presentano di volta in volta. Nelrispetto di questo approccio, in questo caso alcuni so-stegni Kampimos-Hestia sono stati corredati di doppioapparecchio per illuminare l’intera sezione, riducendo,pertanto, il numero dei sostegni e conseguendo un no-tevole risparmio per la committenza. Nel calcolo illumi-notecnico la classificazione delle strade veicolari e lasuccessiva analisi hanno generato dei valori di lumi-nanza desiderata pari a 1 cd/m² che ha permesso l’in-stallazione dei sostegni Kampimos, con le adeguate ot-tiche, con una interdistanza media di 24 metri, conte-nendo gli effetti di flusso disperso e riflesso verso l’altoe in accordo con la legge sull’inquinamento luminoso,grazie all’impiego di ottiche cut-off. I sostegni abat-journon sono stati invece disposti a distanze regolari, do-vendo assecondare gli arredi e la conformazione del-l’impianto urbanistico, ma comunque mai inferiori a 14metri. La sorgente luminosa è stata contenuta in 100 Win grado di creare un’atmosfera adeguata al ruolo im-maginato. Nonostante l’ampiezza e l’articolazione del-l’area del parco lineare e della viabilità con annessi par-cheggi, i sostegni impiegati sono stati 94, dei quali 15Kampimos da 8 metri, 54 Kampimos da 8/6 metri, 1Kampimos da 6 metri e 24 abat-jour, per una potenzatotale di 27 kW con un rapporto pari a 1.13 Wmq. Ladurata dell’impianto in tutti i suoi componenti è stimatain 20 anni, prevedendo, durante il ciclo complessivo,degli interventi di manutenzione ordinaria con le se-guenti cadenze: biennale per il cambio delle lampadee la pulizia dei vetri, quadriennale per il cambio deicomponenti elettrici, decennale per la verifica della cor-rosione alla base del sostegno.

Progettista Francesca Bambino Laureatain Architettura presso l’Università RomaTre, con una tesi in illuminotecnica cheprevedeva un progetto per una nuovailluminazione presso Piazza Navona.Dopo la laurea ha partecipato a unostage presso Acea illuminazione pubblicache le ha permesso di essere in seguito

assunta come progettista all’interno dell’azienda. Lavora oggicome progettista all’interno del gruppo di lavoro di AceaDistribuzione - Illuminazione pubblica - ambito progetti.

INTERVISTA A FRANCESCA BAMBINO - ACEA DISTRIBUZIONEILLUMINAZIONE PUBBLICA

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PLAYMOBIL FUN PARKIl movimento e l’attività fisica contribuisconoallo sviluppo cerebrale e alla capacità dicontrollare le forze. Contrapposto in sintesia quello che più comunemente viene defini-to equilibrio, riguarda sia la sfera fisica siaquella psichica. È per questo che SIK-Holze Playmobil hanno recentemente realizzatouna nuova grande area gioco che va adaggiungersi alle tante altre proposte delPlaymobil Fun Park. Il nuovo spazio ludicoè stato realizzato con l’obiettivo di offrirepossibilità di esercitare attività ginniche edi equilibrio a un vasto pubblico di giova-ni e meno giovani: la parte dedicata almovimento dei piccoli (di età inferiore ai 3anni), chiamata “topolino” è dotata distrutture di equilibrio diversificate, vertica-li e orizzontali, poste ad altezza limitatae con ostacoli ben evidenti. Nella secon-da area, lo “scoiattolo”, pensata perbambini che frequentano la scuola materna,sono posizionati attrezzi ginnici più impegna-tivi, con altezze di caduta sino a 1,5 m.L’area “gatto”, così chiamata per le abilità cherichiede e che si possono sviluppare al suo in-terno, è stata progettata e realizzata principal-mente per i bambini in età scolare.Non sono stati trascurati gli adolescenti tra i 10e i 15 anni che possono cimentarsi nello spaziopensato per loro, “la pantera”, un’avventurosastruttura di arrampicata. A conferma dello stileSIK-Holz, non mancano le sculture decorative,l’originale uso di tronchi di robinia e perfino deiloro apparati radicali.Luogo: Zirndorf - Playmobil Fun Park, GermaniaAnno di realizzazione: 2011Area: 1800 m2 caProgettista/i: SIK-Holz - PlaymobilStrutture impiegate: strutture di arrampicata com-plesse, palerie in legno naturale

AREA GIOCO AD ALADI TRENTOLo Studio dell’architetto Clau-dio Caprara ha recentementerealizzato, a servizio di unanuova zona residenziale adAla di Trento, un’area a ver-de attrezzata con i giochi diAug Arredo Urbano e GiochiS.p.a. Durante la fase realiz-zativa, oltre alla cura nellascelta degli elementi di arre-do e di illuminazione, parti-colare attenzione è stata po-sta proprio alla scelta delleattrezzature ludiche del-l’area giochi che occupa lazona centrale del nuovoparco, l’unico presente inquesta località. Oltre chesulla struttura gioco princi-pale, di enorme impatto vi-sivo grazie anche al gran-de scivolo tubolare, si èpuntato molto sull’effettoestetico e funzionale dellapavimentazione antitraumain gomma gettata in operae caratterizzata da sagomee disegni tali da richiamarele zone verdi del parco.Luogo: Ala di Trento (TN)Anno di realizzazione:2011Area: 130 m2Progettista/i: Studio archi-tetto Claudio CapraraStrutture impiegate: scivolotubolare, pavimentazioneantitrauma in gomma colatacon sagome e disegni

AUG PARDES

NUOVI PLATANIPER GIOCAREL’intervento di riassetto urbanistico e di riqualificazione del-l’area occidentale della città di Salerno ha tenuto conto an-che del segno culturale ed emotivo legato alla rimozionedei cinque platani comuni (Platanus acerifolia L.), una vol-ta radicati in via Alvarez. Gli esemplari, ormai senescenti(alcuni di loro presentavano gravi alterazioni patologiche),non avrebbero sopportato il trapianto in un altro sito. A fron-te dell’impegno a reintegrarne la capacità biologica connuove essenze, si è ritenuto che gli alberi potessero essererecuperati sia come materiale che come qualità simbolica,nell’ottica di un avanzato piano di compensazione ambien-tale, reso possibile anche grazie al “Regolamento per la tu-tela delle alberature e degli spazi a verde” (2001). Trasferitipresso il Parco del Mercatello, gli alberi hanno acquisito for-ma artistica e connotati estetici unici, divenendo stimolo origi-nale per la fantasia dei più piccoli e la riflessione degli adul-ti. Tre di questi esemplari sono stati capovolti, le branche chedapprima si portavano verso il cielo, sono diventate sostegnodi una robusta struttura la cui funzione, di riparo e di riposo,ha una soggettiva interpretazione, rimessa alla valutazione de-gli osservatori. Gli altri due esemplari riportano sagome ance-strali, avvicinando ai sensi quanto viene anticipatodalle emozioni spontanee. L’albero, come materialee significato allegorico, non ha perduto il suo ruolo,ma è stato trasformato risultando capace di offrirespunto a momenti di socializzazione, gioco e allapossibilità di sperimentare nuove sensazioni.Luogo: SalernoProgettisti: Ideazione, progettazione e realizzazio-ne: Demetra Soc. Coop, in collaborazione con Ro-bin Wagner, Utz Karl Maier, Silke Olthoff; Svilup-po del progetto e DL: Biagio Scanniello; Studio Fat-tibilità e contestualizzazione progetto: Studio Ac-taa (SA)Anno di realizzazione: 2011Area: 2000 m2Strutture impiegate: non sono state utilizzatestrutture gioco a catalogo, ma elementi natura-li: platani

PICCOLI ARCHIMEDECRESCONOL’importanza del gioco, nell’in-fanzia, è fondamentale e ancormaggiore lo diventa se accantoalla componente ludica viene af-fiancata quella dell’apprendi-mento. Nel nuovo “Parco delleScienze” di Parco Querini picco-li Archimede crescono … Un per-corso pensato soprattutto per iragazzi dai 6 ai 14 anni, chepropone attrezzature ludico-scientifiche utili per comprenderein modo semplice, immediato edivertente fenomeni fisici, comela riflessione della luce, le vibra-zioni, la frequenza dei suoni e leillusioni ottiche. Uno spazio orga-nizzato per avvicinare bambini eadulti ad alcune tematiche affasci-nanti e sorprendenti, per metterlinel ruolo di protagonisti del loroprocesso di acquisizione. Si può

giocare individualmente o con l’assi-stenza di altri, ma gli exhibit possonoessere sfruttati anche con il supporto diun animatore che può suscitare curio-sità e interazioni creative con succes-sivi lavori di laboratorio.Luogo: VicenzaAnno di realizzazione: 2010Area: 5000 m²Progettisti: Ing. Giovanni Fichera eArch. Silvia Rebecca Caneva, Comu-ne di VicenzaStrutture impiegate: Albero delle vi-sioni, Triangolo impossibile, Parla neltubo, Organo di Pan, Batteria amano, Caleidogira, Carrucole

DEMETRA

CITY PLAY

MODO

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Page 8: Abstract PAYSAGE 9

IL PROGETTO DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEOCONTEMPORARY LANDSCAPE PROJECT PAYSAGE

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IL PROGETTO DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEOCONTEMPORARY LANDSCAPE PROJECT

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EDITORE

• URBAN CITYLANDSCAPE • PARIGI:

MICHEL DESVIGNE, HENRI BAVA,MICHEL CORAJOUD, JACQUELINE

OSTY • ROSENHEIM: MANGFALLPARK • AMSTERDAM:SCHINKELEILANDEN PARK • PHILADELPHIA: JAMES CORNER •

PALERMO: PAN-ORMUS LA CALA • BRAND LANDSCAPE •VODAFONE VILLAGE • OIKOS: EMOTIONAL GREEN • URBAN&DESIGN •

COPENAGHEN: SUPERKILEN • ROMA: PARCO LINEARE IN LUCE • TALLIN:TTÜ CAMPUS DESIGN • VERDE HI-TECH • VACARISSES:GREEN RECYCLE • CITY PLAY • PLAÇA RICARD VIÑES •HEERENSCHÜRLI PARK • TEMPORARY LANDSCAPE • WHATAMI: PAESAGGIO

(CON)TEMPORANEO • SABBIE DI SLEM •LAND ART • FAI: IL TERZO

PARADISO • TOP GARDEN •YALTA: NATURAL GARDEN • PARCO

GIUSEPPE UNGARETTI •

TOPS

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