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TRIMESTRALE DI CUCINA DAI FOOD BLOGGER E DAL WEB about f ood N° 02/11 SPRING vieni a fare un pic-nic con noi? le erbe aromatiche: quando il piatto profuma Pasqua ai sapori di Sicilia www.ilpranzodibabette.com

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The magazine of bloggers, with recipes, photographs, interviews and many other tasty ideas.

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TRIMESTRALE DI CUCINA DAI FOOD BLOGGER E DAL WEB

about foodN° 02/11

SPRING

vieni a fare un pic-nic con noi?

le erbe aromatiche:

quando il piatto profuma

Pasqua ai sapori di Sicilia

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Primavera!Il periodo in cui tutto rinasce e la natura è un’esplosione rigogliosa di colori e profumi.

Tutto intorno a noi vediamo spuntare piccole gemme di vita e ci si prepara a scoprire e ad assaporare i primi frutti di questa natura nuova, che ogni anno rinasce sotto i nostri occhi come un piccolo miracolo.

Dalle primizie dell’orto verdi e delicate, ai frutti rossi e succosi. Boccioli e fiori spuntano sui rami e sono un dolce richiamo per gli animi più roman-tici. Li cogliamo per decorare la casa e ci inebriamo del loro profumo.

La pigrizia e l’ozio invernale vengono messi da parte e la voglia di sta-re all’aria aperta diventa irrinunciabile. Gite, scampagnate, weekend fuori porta... tutti i momenti diventano perfetti per godere ogni attimo di questa frizzante stagione.

Con questo spirito abbiamo interpretato le pagine di questo numero di About Food, con questa voglia di luce e colore, con questo senso di gioia profonda, con il risveglio dei nostri sensi.

Speriamo possa contagiare anche voi!

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Scopriamo i profumi intensi delle erbe aromatiche e ci la-sciamo tentare da dolci golosi con fragole e ciliegie. Parlia-mo di mercatini, appuntamenti e proposte per gite immerse nella natura. Ci dedichiamo a primizie gustose come fave e piselli e trasformiamo le classiche uova con creatività. Vi raccontiamo come portare sulla vostra tavola la Pasqua siciliana e viaggiamo tra i vivaci colori del mercato di Ca-tania. Leggiamo il racconto di un amico italo-australiano e giochiamo a decorare la tavola con fantasia. Prepariamo il cestino da pic-nic e "assaporiamo" i fiori. Gli ingredienti per una ricetta che sa di primavera sono tutti in queste pagine. Buona lettura!

In questo numero

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contenuti

{ 9 } Le erbe aromatiche{ 25 } Hai mai provato i germogli?{ 31 } Piselli e fave{ 45 } Libri da regalare e regalarsi

SPECIALE

Pasqua ai

sapori di

Sicilia{ 105 }

{ 49 } Vieni a fare un pic-nic con noi?{ 63 } Italia in fiore{ 67 } Cucinare con i fiori{ 73 } L’intervista{ 79 } Rosse, dolci e succose

{ 119 } Decorare la tavola{ 126 } L’albero delle uova di Pasqua{ 127 } Come ti decoro le uova con

la carta{ 129 } Mangiare fuori senza glutine

{ 87 } Italia golosa{ 91 } Come ti trasformo un uovo{ 99 } Il mercato di Catania{ 115 } Il pane della festa

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le erbe aromatiche:quando il piatto

profumaQualche proposta

per portare in tavola bontà e sapore, in un gioco di abbinamenti

e gradevoli essenze.

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Frittelle di maggiorana

Mettere le patate lessate e schiacciate ancora tiepide in una terrina.Aggiustate di sale e pepe e poi versare subito un pizzico di lievito istantaneo e una bella manciata di foglioline di maggiorana.Aggiungere l’acqua gasata e continua-re a mescolare per amalgamare gli in-gredienti che avranno una consistenza abbastanza molle.A questo punto aggiungere pian piano la farina regolandovi da soli in modo da ottenere un impasto con la stessa consistenza di quando fate gli gnocchi, leggermente umido ma ben lavorabile.Lasciate riposare coperto almeno 20

minuti. Intanto versate dell’olio in un pentolino e mettetelo a riscaldare.Quando l’olio sarà pronto versare il nostro composto a cucchiaiate.Le palline diventeranno subito gonfie e appena si doreranno su entrambi i lati prendetele e lasciatele scolare su carta assorbente.

Gustate subito le frittelle ben calde, con una ulteriore spruzzata di sale e magari accompagnate da salumi o for-maggi!

- 200 gr di patate lesse schiacciate- Sale, pepe- Maggiorana- Farina q.b- 1 bicchiere circa di acqua gasata- Un pizzico di lievito secco istan-

taneo

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ingredienti

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Fettuccine con zucchine al

profumo di menta.Mettere tutti gli ingredienti in un con-tenitore alto (o frullatore) e con il mi-nipimer ridurre in salsina, eventual-mente aggiungere dell’altro olio se lo gradite ancor più liquido.Lavare e asciugare le zucchinette, tagliarle a rondelle sottili. Mettere dell’olio in una padella e far soffrigge-re appena uno spicchio di aglio. Ag-giungere le zucchine e far saltare per

qualche minuto. Insaporirle con sale e pepe. Porre le zucchinette a scolare l’olio in eccesso in uno scolapasta. Nel frattempo avremmo cotto e scolato le fettuccine.Versarle in un recipiente, aggiungere un po dell’olio di frittura e amalgama-re. Aggiungere le zucchinette, il pesto, il formaggio Grana e servire.

[ essenzadicannella.blogspot.com ]

per due persone- 150 gr di fettuccine- un ciuffetto di foglie di menta- 30 gr di pinoli- 50 gr di olio d’oliva extravergine- 2 zucchinette di media grandezza- aglio- sale- pepe- formaggio grana

ingredienti

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Polpettine di carne e zucchine al profumo

di rosmarinoMondate la zucchina e la cipolla e grattugiatele finemente. Regolate leg-germente di sale, mescolate e lasciate riposare per 15 minuti in modo che facciano un po’ d’acqua.Mettete in una capiente ciotola la macinata di manzo e unitevi la zuccchina e la cipolla grat-tugiate che avrete ben schiacciato per far fuoriuscire il liquido in eccesso.Tritate finemente gli aghi verdi del ro-smarino e uniteli alla carne.Rompete a parte l’uovo, unitevi il par-migiano, un pizzico di sale e pepe, sbattete il tutto con una forchetta e aggiungete il composto alla carne.

Mescolate tutti gli ingredienti e unite circa 2 cucchiai di pangrattato (ag-giungetene di più se vedete che il composto è troppo morbido).Con le mani leggermente bagnate for-mate delle piccole polpette della gran-dezza di una noce.Friggetele in olio ben caldo per qualche minuto, finchè saranno belle dorate. Non fatele cuo-cere troppo, devono rimanere morbide e succose. Scolate le polpette su carta da cucina per assorbire l’olio in ecces-so. Servite su un letto di insalatina fre-sca, decorando a piacere con rametti di rosmarino fiorito.

[ gustosamente.blogspot.com ]

per 20 polpettine- 350 gr di macinata di bovino

adulto- 1 zucchina (circa 130 gr)- 1 cipolla bianca (circa 100 gr)- 1 uovo- 2 cucchiai di pangrattato- 2 cucchiai di Parmigiano grattu-

giato- 3 rametti di rosmarino- sale e pepe q.b.

ingredienti

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Farinata al rosmarino e cipolle

Aggiungere l’acqua alla farina di ceci setacciata e mescolare bene con una frusta evitando la for-mazione di grumi.Tritare finemente il rosmarino e tagliare la cipolla a anelli sottili. Aggiungere tutti gli ingredienti e lasciare riposare coperto a temperatura ambien-te, almeno 2-3 ore, mescolando di tanto in tanto.Versare la pastella ottenuta in una teglia dal dia-metro di 30 cm unta con l’olio.Cuocere a 250° per 15 minuti, accendere il grill e lasciare dorare per 10 minuti circa.Sformare con delicatezza.

[ laformuladelbiscotto.blogspot.com ]

- 200 gr farina di ceci- 800 ml acqua- 2 rametti rosmarino- 1 cipolla- 30 ml olio evo + 3 cucchiai per

ungere la teglia- 2 cucchiaini sale- pepe

ingredienti

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Biove semi-integrale

con mirtilli rossi e mirto

- Mescolare le farine, il sale, i mirtilli e il mirto insieme nella planeta-ria (si può fare benissimo anche a mano).

- Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida e unirlo mano a mano, impa-stando a velocità bassa con la frusta K (o foglia). Montare poi il gancio.

- Unire il malto e far assorbire, poi aggiungere lo strutto, un pezzetto alla volta, e far assorbire.

- Impastare per circa 10 minuti, fino ad ottenere una pagnotta ela-stica, morbida ma non appiccicosa.

- Coprire e lievitare, al riparo da correnti, per 20 min.- Riprendere l’impasto e dividerlo in due. Ogni pagnottina andrà la-

vorata al mattarello fino ad ottenere un lungo rettangolo sottile.- Arrotolare il rettangolo per il verso lungo ottenendo una sorta di

salsiccetta; tirarla leggermente per le punte e schiacciare pochino per formare una striscia larga circa 6 cm. Quindi arrotolarla di nuovo per il verso lungo, mantenendo il lembo di chiusura sotto il basso per non farlo sollevare.

- Infarinare bene un canovaccio. Porre sul tavolo un pacco di farina, coprirlo con l’inizio del canovaccio e far aderire una pagnottella al pacco di farina, con la chiocciolina contro il pacco.

- Ripetere l’operazione per l’altra pagnottella, solo che al posto del pacco di farina, ora ci sarà la prima pagnottella a fare da “muro”. Ricordare di sollevare un po’ il canovaccio piegandolo, per formare una sorta di barriera tra una pagnotta e l’altra.

- Concludere ponendo la fine del canovaccio su un secondo pacco di farina, da fare appoggiare al lato della pagnottella.

- Quindi la sequenza è: pacco di farina, canovaccio, pagnotta, cano-vaccio, pagnotta, canovaccio, pacco di farina. Non ho fatto la foto mentre erano in lievitazione, ma siccome mi sembrava difficile da spiegare, l’ho fatta con le pagnotte cotte! Ricordate però di orien-tare i biove con la chiocciolina contro i pacchi, perchè in lievitazione devono crescere dall’altro lato.

- Coprire con un altro canovaccio e far lievitare 40 min circa.- Dopo la lievitazione prendere una pagnottella, posizionarla davanti

a voi con le chioccioline ai lati e tagliarla di traverso. Procedere così anche per l’altra pagnotta.

- Adagiare le 4 metà ottenute con il taglio in alto e inciderlo ulterior-mente per un cm con un coltellino liscio.

- Infornare a 200°C per 35/40 minuti nella parte medio-bassa del forno.

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Ingredienti per 4 pagnotte- 350g di Manitoba + 150g di farina integrale

(o 500g di farina 0)- 300g di acqua tiepida (280g)- 20g di lievito di birra fresco- 20g di strutto- 10g di malto d’orzo- 8g di sale- 2 cucchiai di mirtilli rossi secchi- qualche rametto di mirto (prima di usarlo,

l’ho fatto essiccare in forno 1 ora a 100°C, poi l’ho sbriciolato. Non esagerate perchè tende ad essere amarognolo)

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Finocchietto selvatico sott’olio

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- Finocchietto selvatico- acqua - sale- olio d’oliva di ottima qualità

ingredienti

Ho raccolto del finocchietto selvatico al mattino presto. L’ho lavato bene sotto l’acqua corrente. Ho selezionato le corol-le fiorite e le corolle con i grani. Ho mes-so una pentola d’acqua salata a bollire. Appena raggiunta l’ebollizione ho gettato dentro il finocchietto (solo le corolle) e lasciato bollire per un minuto. In que-sto modo ho eliminato eventuali residui ed animaletti che facilmente si insediano nei piccoli fiori e sugli steli del finocchiet-to. Ho preso il finocchietto direttamente nella pentola usando una pinza e l’ho si-stemato su un panno pulito. L’ho lasciato raffreddare completamente.

Ho invasato il finocchietto in contenito-ri di vetro sterili e versato l’olio evo fino all’orlo. Ho chiuso ermeticamente. Con-servare in un luogo fresco e buio fino al momento di servirsene.

Si puo’ usare in questo modo, sia l’olio per condire il pesce o carni bianche, o insalate, anche i rametti del finocchietto. Aggiungere olio ogni volta che si con-suma fino a 5 volte, poi utilizzare i ra-metti, perché con il passare dei giorni il profumo del finocchiettto si indebolisce. Conservare come un normale olio aro-matizzato.

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Tarallini all’aroma di finocchietto selvatico

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- 1 Kg di Farina 00- 200 g di Olio Extra Vergine di

Oliva- 1 cucchiaio di sale grosso- 1 manciata di Semi di Finocchiet-

to selvatico

ingredienti

Impastare la farina con l’olio extravergine di oliva fino al suo completo assorbimen-to. Sciogliere il sale in poca acqua tiepi-da e incorporatelo all’impasto, con l’ag-giunta dei semi di finocchietto selvatico, amalgamando bene gli ingredienti fino ad ottenere un impasto solido ma non mol-to duro. Lavorare la pasta con le mani, per circa 15 minuti, per ricavarne una massa morbida e liscia. Durante la fase di formazione dei tarallini, per evitare la perdita di umidità, è consigliabile proteg-gere la massa di pasta con della pellicola o con un foglio di cellophane. Staccare di volta in volta tocchetti di pasta e allungarli con le mani per ottenere dei rotolini (dello spessore di un dito mignolo) da spezzare

ogni cinque centimetri e da chiudere ad anello con una leggera pressione sulle estremità. Disporre i tarallini su un ca-novaccio in attesa della seconda fase di lavorazione. Ora, prendete una pentola e portate a ebollizione tre litri di acqua non salata. Raggiunto il bollore, tuffate un paio di manciate di tarallini per volta e appena vengono a galla, estraeteli con una schiumarola adagiandoli sulla spia-natoia per farli raffreddare. Terminata questa operazione, poneteli uno vicino all’altro in una teglia e infornateli a 200° fino a quando non saranno dorati unifor-memente (20 minuti circa). Svuotate la teglia su un canovaccio per far raffred-dare e proseguite con le altre infornate.

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hai mai provato i germogli?

TESTI A CURA DI: WWW.UNPUGNODITERRAEUNSEME.COM{ {

Gemme di vita ricche di sostanze nutritive, i germogli sono facilissimi da coltivare.

Scopri con noi come fare!

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All’interno di un seme c’è un intero progetto genetico nascosto ma pronto a risvegliarsi. Quando il seme viene bagnato gli enzimi ini-bitori vengono disattivati ed il seme esplode di vita. Si sviluppa il germoglio: le proteine si scindono in aminoacidi, vengono prodotte vitamina B e C, i grassi e i carboidrati ven-gono trasformati in zuccheri semplici. Col-tivare i germogli è il metodo più veloce per avere “verdure” in casa e possono essere un ingrediente in più per arricchire insalate, minestre, panini, o utilizzare anche per fare pane, polpette, ecc.

I vantaggi sono tanti:- vitamine, fibre, enzimi, proteine digeribili

ad immediata disposizione- se abbiamo comprato semi biologici sap-

piamo cosa mangiamo- un’ampia varietà di scelta: soia, ceci, gi-

rasole, ravanelli, crescione, senape, azuki, lenticchie e molti altri ancora. Ogni seme ha un gusto diverso: dolce, piccante, amaro, …

- facilissimi da coltivare e senza la necessi-tà di comprare attrezzature particolari. Lo possono fare anche i bambini.

- la fortuna di assistere ad un miracolo che può essere molto istruttivo soprattutto per i bambini.

Vedere germogliare i

semi è ogni volta un miracolo, un

evento inspiegabile e potente...factorydifia.wordpress.com

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garza e fermala con un elastico intorno.In un barattolo da un litro metti 2 cuc-chiai di semi piccoli o 2 pugni di semi grandi. Sciaqua i semi con acqua tiepi-da eliminando eventuali semi rovinati e chiudi il barattolo con il velo. Scolali rigirando il barattolo e riempi di nuovo di acqua il barattolo in modo che superi i semi di un paio di centimetri. Lascia i semi a bagno per 8-12 ore (una notte). Proteggili dalla luce coprendoli con uno canovaccio o una pentola. Sciaqua i semi 2-3 volte al giorno per 2-3 giorni, o fino a quando saranno ger-mogliati, versando sopra delicatamente acqua e, dopo averli scolati, metti il ba-rattolo inclinato a 45° per continuare a far colare l’acqua e per dare spazio ai semi. Non esporre alla luce. Dopo alcuni giorni giorni i semi dovrebbero riempire il barattolo.Dopo 2-3 giorni i germogli saranno usciti dal tegumento (la parte dura che ricopre il seme). Quando li vuoi consumare, se vuoi eliminare i tegumenti, metti i ger-mogli in una ciotola e fai scorrere l’ac-qua. La maggior parte andrà via galleg-giando sull’acqua o affondando. Non a tutti i semi si deve togliere il tegumento.Se i semi hanno bisogno di sviluppare clorofilla o carotene (dovrebbe esse-re scritto sulla busta dei semi) mettili di nuovo nel barattolo ma questa volta alla luce (non al sole diretto) per un giorno.I germogli si conservano anche una set-timana in frigo bagnandoli una volta al giorno.

Ora però entriamo nel dettaglio e vedia-mo come coltivare i germogli in casa.

Coltivare i germogli è facile se si seguo-no alcune regole di base:1. Bagnarli 2-3 volte al giorno.2. Tenerli umidi ma non nell’acqua.3. Tenerli ad una temperatura am-

biente di almeno 20°.4. Non far mancare l’aria.5. Non mettere troppi semi in un

contenitore.6. Tenerli al buio.

La prima cosa da fare è scegliere quali semi comprare. Ogni seme ha il suo sa-pore ed i suoi principi nutritivi. Si pos-sono far germogliare ad esempio grano, ravanello, cavolo, fieno greco, erba me-dica, alfa alfa, ceci, lenticchie, girasole, fagioli atzuki, trifoglio, soia e tanti altri.Usa sempre semi per germogli. Li puoi trovare in qualche supermercato ben fornito o nei negozi di prodotti biologici. Quelli da semina potrebbero essere stati trattati con prodotti chimici per aumen-tarne la conservabilità. Invece i semi da cucina (grano, orzo, legumi), anche se sono meno cari, potrebbero non ger-minare e quindi rimanere a fermentare ed ammuffire. Non usare mai semi am-muffiti perché le muffe possono produr-re tossine.Il modo più semplice è coltivare germogli in un barattolo di vetro con l’imbocca-tura larga. Per garantire l’aria necessa-ria copri l’imboccatura con un velo o una

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piselli e fave, la freschezza

dell’orto

Il verde della primavera è protagonista nel piatto con queste ricette

dedicate a due primizie di stagione.

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Crema di fave e piselli con i gamberi

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Per 4/6 persone:- 500g di fave fresche- 500g di piselli freschi- 250g circa di code di gambero- 1 scalogno- 200 ml circa di brodo di pesce

(ottenuto con i gusci dei gamberi)- prezzemolo fresco- olio evo- sale e pepe

ingredienti Sgranare fave e piselli e lessarli se-paratamente in acqua bollente salata.Sgusciare le code di gambero ed eli-minare il filetto nero, tenere da parte i carapaci e farli bollire con acqua e odori per ricavare il brodo di pesce, regolarlo di sale. Scolare i legumi, spellare le fave e saltare fave e piselli in una padella con scalogno stufato nell’olio, regola-re di sale e di pepe.

Cuocere i gamberi a vapore per alcu-ni minuti e tenerli al caldo.Frullare i legumi aggiungendo di vol-ta in volta il brodo di gamberi filtrato finchè non si ottiene una crema omo-genea. Sistemare i gamberi nei bic-chieri tenendone da parte alcuni per la decorazione, versarvi sopra la cre-ma di fave e piselli, completare con il prezzemolo fresco tagliato al coltello e finire con un giro di olio crudo.

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Torta salata con fave e salsiccia

[ streghettaincucina.blogspot.com ]

pasta sfoglia (Gennarino):- 125 gr farina 00- 125 gr formaggio spalmabile

(tipo Philadelphia o similari)- 80 gr burro morbido- 1 pizzico abbondante di sale

per il ripieno:- 250 gr di fave- 200 gr di salsiccia- 50 ml di panna- 50 ml di latte

ingredienti

Setacciamo la farina con il sale, unia-mo il formaggio ed il burro a pez-zetti e mescoliamo con una forchetta o con il taglio di una spatola rigida, fino ad ottenere un briciolame più o meno regolare.Avvolgiamo le briciole nella pellicola (scegliamone un tipo privo di PVC) ed aiutandoci con questa, compattiamo la massa e formiamo un rettangolo con un lato di una metà più lungo dell’altro, alto un po’ meno di un dito.Trasferiamo in frigo fino al giorno successivo.Sistemiamo l’impasto sul-la spianatoia leggermente infarina-ta e diamo un giro semplice (a tre), come per la comune pasta sfoglia. Mettiamo in frigo una mezz’ora.Ripetiamo l’operazione altre due vol-te, tre giri semplici in tutto. All’inizio

l’impasto apparirà granuloso e diso-mogeneo, ma al terzo giro si unifor-merà. A questo punto stendiamolo sottile, ca. 2 - 3mm.

Sgusciare le fave, farle bollire per 5/6 minuti, raffreddarle sotto l’acqua e sbucciarle. Ripassarle in padella con olio sale e pepe.A parte far rosolare la salsiccia inte-ra, poi spellarla e tagliarla a tocchetti.Stendere la pasta sfoglia in una tor-tiera, mettere sul fondo le fave e po-sizionare i tocchetti si salsiccia.A parte sbattere l’uovo con panna e latte e aggiungere il parmigiano grattuggiato. Versare il composto nella tortiera e infornare a 200 gradi per 25/30 minuti.

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Zabaione di piselli e nocciole con cialdine

di parmigiano e pistacchi

[ www.cookingplanner.it ]

- 250 gr di piselli già cotti - cipolla bianca- latte- olio evo- un tuorlo- nocciole- parmigiano- farina di pistacchi o pistacchi tri-

tati sottilmente

ingredienti In un tegame mettere 3 cucchiai di olio evo e la cipolla a soffriggere. Ag-giungere i piselli e coprire con il lat-te (superare di un dito l’altezza dei piselli). Cuocere fino a far assorbire un pò il latte (ne ho lasciato la giu-sta quantità per poterlo poi frullare). Frullare col mini pimer. Aggiungere il tuorlo e rimettere sul fuoco. Con la frusta girare bene per un minuto o due e regolare di sale. In un pento-

lino antiaderente spolverare con del parmigiano e della farina di pistacchi. Aspettare che si fonda, poi togliere il composto e appogiarlo sul fondo di un bicchiere. Io ho voluto creare delle forme non regolari (ero in stato arti-stico..) ma volendo si possono creare dei piccolo cestini. Mettere lo zaba-ione in un piatto fondo, spargere un pò di nocciole spezzettate e decorare con le cialdine.

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Macco di fave [ laricettadellafelicita.blogspot.com ]

- mezzo chilo di fave fresche de-corticate

- 1 cipolla di Tropea o due cipol-lotti

- 1 pomodorino maturo- olio EVO- peperoncino in crema

ingredientiMettiamo a soffriggere l’olio e la ci-polla, affettata sottilmente, quindi uniamo le fave e le facciamo andare a fuoco vivace per qualche minuto. Uniamo il pomodoro spellato e ta-gliato a cubetti e mescoliamo bene; regoliamo di sale e uniamo un bic-chiere d’acqua. Facciamo cuocere le fave con il co-perchio e a fiamma bassissima. Ogni tanto controlliamo la cottura (unendo

se occorre qualche cucchiaio d’acqua) e schiacciamole un pò.Proseguiamo la cottura in questo modo fino a quando le fave non si saranno completamente cotte e ri-dotte in purea.

Serviamo la zuppa ben calda, accom-pagnandola con un filo dpolio Evo e, se vi piace, con un cucchiaino di cre-ma di peperoncino.

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Piccole quiche con piselli e speck

[ laformuladelbiscotto.blogspot.com ]per la pasta- 200 gr farina- 100 gr burro freddo- 5 gr sale- 1 uovo- 1 cucchiaio d’acqua fredda

per il ripieno- 300 gr piselli sgranati- 1/2 cipolla- 2 cucchiai d’olio- brodo vegetale- 40 gr speck a cubetti- 2 uova- 100 ml panna fresca- 30 gr emmentaler grattugiato- 2 foglie di menta sminuzzate- sale e pepe

ingredienti

per la pasta:In un robot da cucina o a con la punta delle dita lavorare la farina, il sale e il burro fino a ottenere una consistenza sabbiosa. Aggiungere l’uovo e l’acqua e impastare fino a ottenere una palla liscia e omogenea. Far riposare in frigo almeno un’ora. Stendere a circa 5 mm e rivestire due stampini da crostata da 14 cm, imburrati e infarinatiBucherellare con una forchetta il fondo e coprire con carta forno. Riempire con fagioli secchi o riso. Cuocere a 180° per 15 minuti, togliere i pesi e la carta for-no e proseguire per 5 minuti.

per il ripieno:In padella cuocere i piselli e la cipolla tagliata fine con un cucchiaio d’olio, a fuoco moderato, aggiungendo poco brodo vegetale per circa 20 minuti. Far raffreddare, frullare e tenere da parte. Con un altro cucchiaio d’olio sal-tare lo speck finché è croccante.Sbattere le uova con la panna e il for-maggio, aggiungere i piselli frullati, lo speck e la menta. Salare e pepare. Mettere il formaggio sul fondo dei gusci di pasta, versarvi il ripieno e cuocere a 160° per 30 minuti.Far riposare 10 minuti e servire.

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Fregola di primavera

[ lepupillegustative.blogspot.com ]

- 380 gr di fregola sarda- 150 gr di fave- 7 asparagi - 150 gr di piselli - 60 gr di brigante grattugiato- timo, basilico & santoreggia- un goccino di panna- olio extravergine di oliva- sale & pepe nero- mezzo bicchierino di vino bianco

ingredienti

In una padella da risotto fate roso-lare con un filo di olio extravergine di oliva le fave, i piselli sgusciati e i gambi degli asparagi pelati e taglia-ti a tocchetti. Salate e dopo qualche istante versatevi la fregola. Fatela rosolare anch’essa e sfumate con il vino bianco. La fregola è terribile, attacca sul fon-do sempre quindi va rigirata spesso. A questo punto aggiungete acqua bollente oppure brodo e cominciate la cottura versando man mano i li-quidi. La fregola cuoce in circa 20-25

minuti, va a gusti e va assaggiata per capire che grado di cottura preferi-te. Preparate l’emulsione di olio alle erbe: in un bicchierone alto frullate abbondante timo, basilico e san-toreggia (o erba cipollina in base ai gusti) versando a filo generoso olio extravergine di oliva: otterrete un olio profumatissimo. Quando sarà cotta la fregola spegnete, manteca-te con un goccino di panna fresca, il brigante grattugiato e rifinite con olio aromatizzato alle erbe. Una macinata di pepe e il gioco è fatto.

In pratica la fregola, che è una tipica pasta sarda, in questo caso viene cotta esattamente come un risotto, ma ha la peculiarità di non scuocere come il risotto, per cui è un validissimo e divertente sostituto.

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libri da regalaree regalarsi

Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca.

- Proverbio cinese -

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Un volume ricco di illustrazioni, per realiz-zare dolci originali e divertenti che soddi-sfino, prima del palato, anche la vista: per rendere un compleanno, un matrimonio, una laurea o qualsiasi altra occasione di festa, un evento davvero unico, da ri-cordare. La preparazione di ogni ricetta è spiegata dettagliatamente, passo per passo, cosicché chiunque potrà creare alla perfezione torte personalizzate: gli ospiti rimarranno davvero stupiti!

Come si prepara il pesto dei caplèt fatti in casa? Qual è il procedimento per la foje-da? E il segreto del famoso “ripieno” che esalta la bontà del bollito? Come si prepa-ra il sugo d’uva, delizia per il palato che fa la gioia di grandi e piccini? Qual è il modo più pratico e veloce per sfornare un deli-zioso erbazzone? Cosa non può mancare nel soffritto della tradizione che rende an-cor più sublimi i tortelli di zucca? Questa non è la solita guida che esalta il piacere del mangiar bene. È piuttosto un viaggio nei sapori della cucina casalinga emiliana alla scoperta delle più antiche ricette della tradizione, dei piccoli grandi accorgimenti attinti dalla sapienza della rezdòra. I segreti culinari, soprattutto l’u-tilizzo di ingredienti semplici, per rendere ancor più invitante la presentazione dei piatti tipici ed esaltare il momento del con-vivio sono il frutto di anni e anni trascorsi ai fornelli. A corredare questo appetitoso ricettario anche una messe d’aneddoti sull’enoga-stronomia emiliana con tanto di glossario in dialetto reggiano.

Perché esistono piatti da mangiare con gli occhi e film da gustare con il palato. Laura Delli Colli firma il nuovissimo “Alma-nacco del Gusto del Cinema 2010-2011”, un volume unico nel suo genere, imper-dibile per chi ama assaporare il cinema di qualità e la buona cucina. Dalla gustosa fritturina di pesce de “La pri-ma cosa bella” di Paolo Virzì, alle polpette al sugo nostrane di “La nostra vita” con Elio Germano, miglior attore a Cannes 2010; dai saporiti “gnumeredd” lucani (ovvero, in-voltini di pecora arrostiti sulla brace) della premiata commedia musicale “Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo, alla tipi-ca ricetta salentina ciceri e tria che portano sulla tavola della stravagante famiglia di “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek. E poi il tè coi pasticcini in 3D di “Alice in Wonderland”, l’ultimo capolavoro di Tim Burton, la spassosa tempesta di cheesbur-ger di “Piovono Polpette”… e tante, tante al-tre prelibatezze accompagnate dalle schede dei film che le hanno ispirate, per rivivere le storie più emozionanti e divertenti del cine-ma, dalle pellicole più popolari a quelle più sofisticate. In questa nuova edizione ancora più sorprese, curiosità e dialoghi di gusto tratti dai migliori film dell’ultima stagione.

Listino: € 24,00Autore: Letizia GrellaEditore: GribaudoData uscita: 09/12/2010Pagine: 144, rilegato, IllustratoLingua: Italiano

Listino: € 17,00Autore: Laura Delli ColliEditore: Cooper Data uscita: 09/12/2010Pagine: 200, brossura, IllustratoLingua: Italiano

Listino € 14,90Autore: Roberta BellesiaEditore: AlibertiData uscita: 13/01/2011Pagine: 196, rilegatoLingua: Italiano

Page 47: About Food N°02/11

Il libro si articola in varie parti: la prima, ‘’I fondamenti del biologico’’, espone la filo-sofia e l’importanza del coltivare biologico; la seconda, ‘’Il biologico in pratica’’, spiega come realizzare in modo biologico inter-venti fondamentali quali la concimazione, la pacciamatura, la lotta contro i parassiti; la terza, la quarta e la quinta parte sono dedicate rispettivamente a ‘’L’orto biologi-co’’, ‘’Il giardino ornamentale’’ e ‘’Il giardi-no naturale’’, e illustrano come mettere in pratica i principi della coltivazione biologi-ca. Seguono un ‘’Calendario dei lavori’’ e un ‘’Vademecum di lotta antiparassitaria’’, con un repertorio di Associazioni ed Enti specializzati nella coltivazione biologica in Italia, che offre così la possibilità di passa-re dal piano teorico alla coltivazione ‘’sul campo’’. Titolo originale: ‘’Der Biogarten’’ (2009).

Un menu è buono da gustare, ma anche da scrivere. Perché ogni piatto - dall’antipasto al dolce - se potesse parlare avrebbe delle storie da raccontare. Come quelle narrate in questo libro che abbina racconti e ricette: un binomio gustosissimo. Si comincia con un negroni sbagliato e una bionda maliarda, e si finisce con un vassoio di cenci, come li chiamano i fiorentini, ma che in realtà sono (solo) le chiacchiere di una specie d’amore. Loredana Limone ci conduce nel suo mondo attraverso i suoi racconti di vita, in un vortice di preziose ricette da provare e degustare. Ironico, reale, dinamico e maneggevole, un libro che unisce il piacere della lettura e la fantasia creativa, alla cucina e ai sapori della vita.

Un giallo di ambientazione ottocentesca: il castello, i delitti, la nobiltà decaduta, il maggiordomo e, un italiano memorabi-le, il grande letterato gourmet, studioso di storia naturale, Pellegrino Artusi. Sarà proprio il cuoco baffuto con il suo acume a fiutare il colpevole del gelido delitto piom-bato nella dimora del barone Bonaiuti.

Prezzo: € 22,00Autore: Marie-Luise KreuterEditore: GuntiData uscita: 02/02/2011Pagine: 384, rilegato, IllustratoLingua: Italiano

Listino: € 12,00Autore: Loredana LimoneEditore: CultData uscita: 14/07/2010Pagine: 180, brossuraLingua: Italiano

Prezzo: € 13,00Autore: Marco MalvaldiEditore: Sellerio Data uscita: 20/01/2011Pagine: 176, brossuraLingua: Italiano

Page 48: About Food N°02/11

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vieni a fare un pic-nic con noi?

Sfiziose ricette ideali per una scampagnata nel verde. Facili da trasportare e da gustare senza bisogno di piatti o posate.

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Calzoncini di sfoglia finta con spinaci e gorgonzola

Togliere il burro dal frigorifero e lascia-telo ammorbidire. Poi, mescolate con una forchetta il burro e il formaggio.Setacciate la farina e versate al centro la crema di burro e formaggio. Lavo-rate rapidamente l’impasto, formate una palla, avvolgetela in una pellicola e mettetela nel frigorifero per tutta la notte.Lavate gli spinacini. In una padella fate soffriggere lo scalogno, tagliato a fetti-ne con 2 cucchiai d’olio d’oliva. Poi ag-giungete gli spinacini e cuoceteli a fuo-co medio per 5-10 minuti. Spegnete il fuoco, salate e pepate. Stendete la pasta non troppo sottile, a 3-4 mm di spessore. Con un cop-

papasta tondo (di 12 cm) fate i dischi. Con un pennello bagnato umidificate la metà di ogni disco.Al centro di ogni disco poggiate un pò degli spinaci e qualche cubetto di gor-gonzola. Richiudeteli sigillando bene i bordi. Girate i dischi sull’altro lato e poggiateli su una placca coperta con la carta da forno. Spennellate con un uovo sbattuto e metteteli nel frigo per circa un quarto d’ora.Nel frattempo riscaldate il forno a 200°C. Riprendete i calzoncini, nuo-vamente spennellateli con l’uovo e cuoceteli nel forno per circa un quarto d’ora, finché saranno ben gonfi e dorati. Lasciateli intiepidire su una griglia.

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per circa 15 calzoncini- 100 g di burro morbido- 100 g di formaggio fresco tipo

Philadelphia- 150 g di farina- 200 g di spinacini novelli- 100 g di gorgonzola (il gusto è

alla vostra scelta)- uno scalogno- olio d’oliva, - sale e pepe- un uovo

ingredienti

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crumpetsandco.wordpress.com

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Crocchette di nasello e verdure[ crumpetsandco.wordpress.com ]

- 300 gr di nasello in filetti - 200 – 250 gr circa di patate - 1 carota - 1 zucchina - sale e pepe - 1 cucchiaio abbondante di erba

cipollina - 1 uovo - se serve un po’ di pangrattato - farina - olio per friggere

ingredienti Le patate vanno prima lessate e poi ridotte in purea. Se le bollite lasciate la buccia altrimenti si impregnano trop-po d’acqua. Altrimenti, se ne avete la possibilità, potete cuocerle al vapore o cuocerle al microonde, così rimarran-no più asciutte. Una volta lesse le ho messe nel mi-xer insieme al pesce ed ho ridotto tutto in purea. Ho messo il composto in una ciotola ed ho unito la zucchina e la carota grattugiate finemente. Ho

aggiunto l’uovo, sale e pepe qb, l’erba cipollina ed ho mescolato il tutto. Con l’impasto formare le crocchette o di forma cilindrica o come preferite voi, infarinarle leggermente e tener-le pronte per la frittura. Se l’impasto dovesse risultare troppo umido, unire poco pangrattato. Scaldare l’olio ed una volta caldo, iniziare a friggere le crocchette, poche per volta, fino a do-ratura. Scolarle e metterle ad asciuga-re su carta per fritti.

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gattoghiotto.blogspot.com

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about food 55

Panini integrali al burro

Sciogliere il lievito in un po’ di latte tiepido aggiungendo qualche cucchiaio del miscuglio di farine e lasciare riposare per circa 20 minuti. Poi impastare le farine con il burro a pezzetti, il sale e la pastella lievitante aggiungendo di volta in volta il latte tiepido fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico ma non troppo duro. Lavorare a lungo (circa 10 minuti). Mettere a lievitare al caldo per circa 1 ora, finchè non sarà raddoppiato di volume. Formare i panini e siste-marli in una placca da forno foderata ben distanziati tra di loro e fare lievitare ancora per mezz’ora.Spennellare i panini con l’uovo sbattuto e cospargere con semi di sesamo. Infornare a 200° per circa mezz’ora, fin-chè i panini non risultano cotti e dorati.

Io li ho imbottiti con:- Rotolini di bresaola con mousse di tonno e puntarelle- Uovo sodo, maionese e carciofi trifolati- Felafel, salsa senapata e insalatina

[ gattoghiotto.blogspot.com ]

ingredienti- 300g di farina di grano tenero- 200g di farina integrale- 100g di burro- 25g di lievito di birra- 1 uovo- semi di sesamo- 1 bicchiere di latte- 1 cucchiaino di sale

Page 56: About Food N°02/11

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Muffin alle olivee parmigiano

Accendere il forno a 180 gradi e prepa-rare i pirottini di carta nello stampo da muffin.Mescolare le uova e la farina con una frusta, aggiungere il lievito, il vino, la panna, l’olio e il parmigiano.Aggiungere pepe macinato fresco e in ultimo le olive tagliuzzate. Non mesco-lare eccessivamente il composto, è suf-ficiente che gli ingredienti siano amalga-mati. Distribuire nei pirottini e infornare.

Cuocere per 35’ circa, ma basta vedere quando la superficie è ben dorata e fare la prova stuzzicadente.

*Se invece dei muffin volete fare un cake, allora il tempo di cottura si aggira attorno ai 50 minuti. Il sale nella ricetta non ci va. Le olive e il parmigiano danno sufficiente sapore!

Ricetta tratta da www.cuisineaz.com

[ qc-ne.blogspot.com ]

Per 12 muffin- 160 g. di farina- 3 uova- 1 bustina di lievito per torte salate- 120 ml di vino bianco- 80 ml di olio di oliva e.v.o.- 100 g. di parmigiano grattugiato- 200 g. di olive verdi e nere- 1 cucchiaio di panna- pepe

ingredienti

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Tramezzini con fruttae mascarpone

[ aliciotta82.blogspot.com ]

ingredientiPer il pane (ricetta delle Simili)- 750g farina 00- 30g lievito di birra fresco- 30g burro morbido a tocchetti- 15g sale- 380g acqua tiepida- 1 cuc.no zucchero- 1 cuc.no malto

Per la farcitura:- frutta a piacere- mascarpone- zucchero

Nella planetaria o in un’ampia ciotola, versare quasi tutta l’acqua e sciogliervi il lievito. Aggiungere malto e zucchero e mescolare. Unire poi un po’ della farina e impastare. Aggiungere il sale e conti-nuare con la farina.Montare il gancio e unire, poco alla volta, il burro facendolo assorbire bene. Quan-do l’impasto è compatto e morbido, la-vorarlo qualche minuto sulla spianatoia, battendolo un po’ per facilitare la lievita-zione. Imburrare uno stampo rettangola-re (io ho usato quello del plum cake, ma è risicato lo spazio) e far lievitare 1 ora.

Cuocere per 50 min a 200-220°C, poi togliere dallo stampo e appoggiare sulla gratella. Lo stampo del pane in cassetta ha un coperchio che si chiude. Io ho usa-to la stagnola per emularlo, ma il pane è lievitato talmente tanto che non ha retto gran che...comunque è venuto un po’ a funghetto :) Per i tramezzini, affetta-re il pane, togliere la crosta e tagliare a triangolo. Mescolare lo zucchero (quanto volete voi) e il mascarpone, spalmare e guarnire con la frutta. Per trasportarli, si possono avvolgere in un po’ di carta da forno.

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Sfogliatine glassatePreparate la crema frangipane dap-prima montando il burro con lo zuc-chero a velo (o semolato), vaniglia e rhum, quindi incorporate a filo le uova, una alla volta facendo assorbire bene l’uovo prima di incorporare l’altro.Unite quindi la farina di mandorle, amalgamate bene, e per ultimo unite la farina 180W.Stendete la pasta sfoglia ad uno spes-sore di 2 mm (io l’ho lasciata in freezer una notte) tagliate quindi due rettan-goli o due quadrati di uguale misura cercando di sfruttare al meglio tutta la pasta, e farciteli con uno strato di frangipane con l’aiuto di una spatola. Ricoprite con l’altro strato di sfoglia. (io ho a questo punto nuovamente fatto

riposare in freezer mezz’ora).Per la glassatura mescolate tutti gli in-gredienti spatolando, quindi spatolate la parte superiore della pasta sfoglia.Con l’aiuto di un sac à poche farcito con la passata di albicocche (potete anche usare un conetto di carta forno) disegnate una griglia sopra la glassa di zucchero. Con l’aiuto di un tagliapizza tagliate la pasta in rettangoli di 10x3 cm di lato e disponeteli su teglie fode-rate con carta da forno.Fate cuocere in forno preriscaldato ad una temperatura di 170° per circa 15-20 minuti.

Da una ricetta dello chef pasticcere Luca Montersino

[ monpetitbistrot.blogspot.com ]

Per una teglia rettangolare da 20X30cmdosi per 30 allumettes400 g di pasta sfogliaPer il ripieno300 g di frangipane alle mandorle125 g di farina di mandorle125 g di burro morbido125 g di zucchero a velo125 g di uova50 g di farina 180W o farina debole5 g di rhum al 70 %1 bacca di vaniglia BourbonPer la glassatura30 g di farina 180W250 g di zucchero a velo60 g di albumePer la finitura100 g di passata di albicocche

ingredienti

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gustosamente.blogspot.com

Page 63: About Food N°02/11

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Nei giardini e nei parchi è tempo di fiori che sbocciano e di colori sgargianti. Ecco qualche idea per gli amanti del giardinaggio o semplicemente per chi desidera trascorrere una giornata all’aria aperta, facendosi coinvolgere dai profumi della primavera.

Italia in fiore

» GENOVA » dal 22 aprile al 1 maggio 2011

Euroflora 10^ edizione

Euroflora è la più importante manife-

stazione florovivaistica a livello europeo.

Si svolge a Genova ogni cinque anni in

alternanza con altre quattro città euro-

pee. Ogni edizione, nel 2011 siamo alla

decima, è visitata da centinaia di mi-

gliaia di persone. Ad Euroflora si pos-

sono trovare le piante più esotiche e le

più comuni da giardino in una presen-

tazione scenografica unica al mondo.

Ad ogni edizione il visitatore si trova a

percorrere boschi, prati, giardini, cir-

condato da cascate, pendii erbosi ornati

dei più belli e colorati fiori del mondo.

La decima edizione si annuncia con

una scenografia progettata nei più pic-

coli particolari ideata per valorizzare

gli esemplari più rari di piante e fiori

provenienti da ogni parte del mondo

all’interno dei padiglioni e nelle aree

all’aperto del quartiere fieristico, cen-

tocinquantamila metri quadrati, diret-

tamente affacciati sul mare, sapiente-

mente trasformati a giardino.

Acqua in movimento con cascate, gio-

chi e fontane, ma anche acqua come

via di collegamento attraverso cui si

sono diffuse nuove specie vegetali.

(info: www.euroflora2011.it)

» FIVIZZANO, » LOCALITÀ PESCIGOLA (MS) » dal 27 marzo al 1 maggio

2011

Festival dei narcisi

Ogni Sabato e Domenica

Orario: dalle 10:00 alle 19:00

Ingresso: Euro 6,00

Per il sesto anno consecutivo Villa La

Pescigola ospita la più grande fioritura

del narciso in un parco privato italiano!

Un mare ondeggiante di oltre 150.000

narcisi di 400 varietà e diversi colori e

tulipani accoglieranno i visitatori: alcuni

profumatissimi, altri di matrice molto

antica, nonché nuovissime specie dai

colori rosa, corallo e salmone, dispersi

in ondate coloratissime lungo i prati o

disposte a rievocare “le broderies” set-

tecentesche sulle terrazze del giardino

all’italiana.

Page 64: About Food N°02/11

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Unico in Italia è altresì la splendida ri-

evocazione dello scomparso labirinto

con oltre 50.000 narcisi in pieno fiore.

- Domenica 24 Aprile (Pasqua) pranzo

di Pasqua, animazione e “Caccia alle

Uova” per bambini. Su prenotazione.

- Lunedì 25 Aprile (Pasquetta) cesti

per Picnic, animazione e “Caccia alle

Uova” per bambini. Su prenotazione.

(info: www.villapescigola.com)

» PENNA IN TEVERINA (TR) » 14 - 15 maggio 2011

Penna in Fiore - Ingresso libero

A Penna in Teverina, grazioso borgo da

cui si può ammirare lo stupendo panora-

ma che va dal Monte Soratte fino al ter-

ritorio orvietano, si terrà “Penna in Fiore”

mostra mercato di prodotti florovaistici e

altri generi inerenti il giardino, arredi in

ferro e legno, fontane e giochi d’acqua.

“Penna in Fiore” è un appuntamento

che nasce dalla volontà di promuove-

re il territorio presentando una mostra

mercato di prodotti florovivaistici e al-

tri generi inerenti il giardino nel senso

più ampio, arredi in ferro e legno, vasi

in terra cotta e figure varie, fontane e

giochi d’acqua, con flora e fauna ittica

e attrezzatura specifica per il giardi-

naggio. La mostra sarà integrata da un

percorso eno-gastronomico con pro-

dotti locali: vino, olio, pane, porchetta,

salumi vari.

(info: www.comune.bellaria-igea-

marina.rn.it)

» SAVIGLIANO (CN) » 21 - 22 maggio 2011

Quintessenza

Ttradizionale appuntamento per gli

amanti del erbe, delle piante officinali e

delle spezie. Nella cornice di uno dei centri

storici più belli del Piemonte, il visitatore

potrà soddisfare la propria curiosità tra le

decine di banchi di coltivatori e di artigiani.

Un’esperienza divertente per scoprire i

segreti del mondo delle erbe ed acqui-

stare prodotti insoliti all’insegna del be-

nessere e della qualità della vita. Incon-

tri con esperti, laboratori, degustazioni e

momenti di animazioni renderanno Quin-

tessenza un momento di festa da trascor-

rere con gli amici o con la famiglia.

(info: www.entemanifestazioni.com)

» RIVOLI (TO) » dal 27 al 29 maggio 2011

Trucioli d’Artista

Per tre giorni Rivoli, la cittadina situata nel

nordovest di Torino diventerà la città del

legno. Trucioli d’Artista è una grande ma-

nifestazione internazionale con protago-

nista il legno. Passeggiare in città tra un

truciolo e l’altro, inebriati dal profumo del

legno in lavorazione. Un grandioso allesti-

mento scenografico trasforma una piazza

cittadina nel Villaggio degli intagliatori.

Scultori provenienti da tutto il mondo

s’incontrano a Rivoli per partecipare ad

un concorso, scolpiscono la loro opera

lungo le strade rendendo partecipi i visi-

tatori delle varie fasi della lavorazione, dal

tronco grezzo all’opera d’arte.

(info: www.turismovest.it)

» LUCIGNANO (AR) » il 22 e il 29 maggio 2011

Maggiolata Lucignanese

Si tratta di un festa chiaramente legata alla

migliore tradizione agreste toscana e loca-

le, una sorta di riproposizione delle antiche

celebrazioni per la nuova bella stagione

dopo il lungo periodo invernale, quasi un

rito propiziatorio nei riguardi di un raccol-

to abbondante. E oggi, come tanti secoli

fa, la festa ha connotazioni molto precise,

in cui il ruolo dominante è esercitato dal

forte richiamo ad aspetti celebrativi delle

nostre memorie: la sfilata di carri allegorici,

completante fioriti, con la partecipazione

di bande musicali e di gruppi folcloristici,

provenienti da ogni parte d’Italia e anche

dallâ’estero, che percorre l’intero anello

© Francesco Pinizzotto ww.flickr.com/people/fpini

Page 65: About Food N°02/11

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delle vie del paese; il corteo storico che

precede ed annuncia l’inizio della festa; la

stessa ripartizione del territorio comunale

in rioni che si contendono gioiosamente il

premio per la realizzazione del carro più

bello; la presenza di tanti fiori, non solo

sui carri dei vari quartieri, ma anche per

le strade, o sui balconi e alle porte, in un

gioco cromatico di notevole effetto. Al ter-

mine della sfilata una giuria premia il carro

più bello con il grifo d’oro.

(info: www.maggiolatalucignanese.it)

» ALTA VALLE BREMBANA, (BG) » 28-29 maggio e 4-5 giugno 2011

Erbe del Casaro

2 week-end in Altobrembo alla scoperta

di erbe spontanee e formaggi tipici della

Val Brembana... un tuffo nella tipicità lo-

cale e nei sapori della tradizione. La Sagra

di Erbe Spontanee e Formaggi tipici della

Valle Brembana ritorna anche quest’anno

negli undici paesi di Altobrembo: Averara,

Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brem-

bo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre,

Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta.

Erbe spontanee e formaggi sono prodotti

tipici della cultura brembana e con “Erbe del

Casaro” sarà possibile conoscerli, scoprirne

le origini e soprattutto apprezzarne i sapori

e le caratteristiche nei menu proposti dai

ristoranti aderenti. Durante i due fine setti-

mana si programmeranno escursioni, mo-

menti di degustazione, appuntamenti infor-

mativi, dimostrazioni e visite per conoscere

l’Alta Valle Brembana e i suoi prodotti.

(info: www.erbedelcasaro.it)

gustosamente.blogspot.com

© Francesco Pinizzotto ww.flickr.com/people/fpini

Page 66: About Food N°02/11

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Page 67: About Food N°02/11

67

cucinarecon i fiori

Petali e corolle dai meravigliosi colori trasformano

anche la più semplice ricetta in un piatto dallo stile elegante

e raffinato.

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Page 68: About Food N°02/11

about food68

Passato di piselli al profumo di cedro e fiori di salvia Ingredienti per 6 bicchierini:200 g circa piselli pazientemente sgranati / cipolla / 1 manciata fiori di salvia / 1 cedro / 1 manciata pinoli / sale / olio evo

Affettare la cipolla e farla appassire in una casseruola con due cucchiai d’olio a fiamma bassa. Quindi unire i piselli sgranati e lavati, regolare di sale, lasciare insaporire per pochi minuti e aggiungendo acqua, portare a cottura. Unire i fiori di salvia prima di spegnere.Frullare il tutto con succo e polpa di cedro. Distribuire nei bicchierini e guar-nire con pinoli tostati (in padella senza aggiunta di grassi), fettine di cedro e fiori di salvia e servire tiepidi o freddi.

[ unafinestradifronte.blogspot.com ]

unafinestradifronte.blogspot.com

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Torta streusel

alle pesche e lavanda

Ingredienti per uno stampo da 18 cm:Per la base: 110 g di burro fuso a tempera-tura ambiente - 100 g di zucchero semolato - 2 uova - 75 g di farina 00 - 1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci - 1 stecca di vaniglia - 3 pesche gialle piccole e mature - 1 punta di cucchiaino di fiori di lavanda essiccati. Per lo streusel: 40 g di mandorle spellate - 45 g di farina di mandorle - 85 g di farina 00 - 55 g di burro freddo di frigo - 55 g di zucchero di canna demerara

Per lo streusel: tostate le mandorle in una padella antiaderente senza grassi e fatele raf-freddare. Tritatele grossolanamente al coltello e tenetele da parte. In una ciotola versate la farina, la farina di mandorle, lo zucchero di canna, le mandorle tritate, il burro freddo di frigo e ridotto a cubetti. Impastate il tutto con la punta delle dita fino ad ottenere un compo-sto bricioloso (crumble). Coprite la ciotola con un foglio di pellicola per alimenti e conservate in frigorifero per tutta la durata della ricetta.Preparate la base: in una ciotola lavorate il burro morbido a temperatura ambiente insie-me allo zucchero fino ad ottenere un compo-sto chiaro e spumoso, poi incorporate le uova, una alla volta, aspettando che la prima sia sta-ta ben amalgamata prima di aggiungere la se-conda. Aggiungete la farina setacciata insieme al lievito e mescolate con una spatola, quindi unite i semi di vaniglia (ottenuti incidendo la bacca longitudinalmente con un coltellino affi-lato e prelevandone il contenuto con la punta di un cucchiaino). Mescolate nuovamente per amalgamare fino ad ottenere un composto

[ www.fiordifrolla.it ]

omogeneo.Versate il tutto all’interno di uno stam-po a cerchio apribile di 18 cm di dia-metro, opportunamente imburrato ed infarinato, livellando bene e sbattendo più volte la tortiera sul piano di lavoro. Sbucciate le pesche, tagliatele a metà e snocciolatele quindi ponetele sull’im-pasto, senza premere, con la parte tagliata rivolta verso il basso (se usate pesche di grosse dimensioni converrà tagliarle a fette invece) e coprendo tut-ta la superficie del dolce. Cospargete il tutto con la lavanda essiccata, quindi terminate facendo uno strato con lo

streusel che avrete preso fuori dal frigo e che disporrete in modo da ricoprire del tutto la frutta. Fate cuocere nel for-no già caldo a 190° per circa 50 minuti – 1 ora o comunque fino a quando uno stecchino infilato al centro del dolce uscirà pulito (io l’ho cotta un po’ troppo ad esempio, quindi tenetela monitora-ta). Se la torta dovesse scurirsi troppo eventualmente copritela con un foglio di alluminio. Fate raffreddare comple-tamente nello stampo prima di sfor-mare, quindi servite accompagnando con una pallina di gelato alla vaniglia.

fiordifrolla,it

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Tagliatelle fiori e

Parmigiano

Ingredienti per 4 persone:10 nidi di tagliatelle Kamut Selezione Mono-grano Valentino Felicetti - 2 stelle di anice stellato - 4 chiodi di garofano - 1/2 cuc-chiaino di semi di finocchio - 1 cucchiaino di lemongrass essiccato - sale marinoPer condire: 8 cucchiai di Parmigiano Reg-giano - pepe bianco - fiori edibili (fiori di ro-smarino, sambuco, lillá, santoreggia, borra-gine, glicine)

In acqua molto calda, versare aromi e spezie e lasciarli in infusione 10 minuti. Filtrare l’ac-qua e portarla a bollore, versare la pasta e cuocerla al dente. In una padella emulsiona-re il parmigiano con un mestolo abbondan-te di acqua di cottura. Mescolare bene con un frustino fino ad ottenere una consistenza cremosa e leggera e terminare con del pepe bianco macinato fresco. Scolare la pasta e trasferirla nella padella contenete la crema ed amalgamare bene il tutto (fuori dal fuoco). Porzionare la pasta nelle fondine e comple-tare con una manciata di fiori e petali distri-buiti in superficie.

[ ombranelportico.blogspot.com ]

ombranelportico.blogspot.com

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Insalata di lattuga con nasturzi e frutta secca

Ingredienti:Lattuga tagliata a listarelle / Frutta secca a pezzi (noci, nocciole, mandorle) / Nasturzi / Olio d’oliva q.b. / Sale q.b.

Poniamo gli ingredienti in una terrina, aggiustiamo con olio, sale e pepe, mescoliamo e serviamo..[ dulcisinfurno.blogspot.com ]

Ricordate che non tutti i fiori sono edibili. Quel-li che possiamo mangiare non devono esse-re stati assolutamente trattati chimicamente, quindi o utilizzate fiori che avete fatto crescere con le vostre mani o comprate fiori biologici. Prima di unirli nelle vostre ricette, informatevi bene su quali sono le varietà di fiori comme-stibili, perché alcuni possono essere tossici. Vi elenchiamo qui alcune piante dai fiori edibili: primula, arancio, sambuco, borragine, rosa, lavanda, bocca di leone, viola del pensiero, ro-binia, malva, margherita, girasole, begonia, ca-lendula, camomilla, rosmarino, rucola, salvia, caprifoglio, tiglio, erba cipollina, zucca e zuc-china, menta, passiflora, pesco, mirto, trifoglio, sambuco, gelsomino, fiordaliso, garofano.Questi invece i fiori velenosi da non man-giare assolutamente: anemone, camelia, ciclamino, oleandro.

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l’intervista

La voglia di nuovi orizzontil’ha portato a girare il mondo.

Nelle sue foto possiamo quasi sentireprofumi, sapori e consistenze.

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Dario Milanoda Chef a Fotografo ...da Torino a Sidney

Raccontaci qualcosa di te... chi sei e come sei finito da Torino in Au-stralia?Torino mi è sempre stata stretta, ma anche l’Italia in generale; spero di non esser frainteso (ma ci sono abitua-to), diciamo che fin da giovanissimo mi sono sempre sentito cittadino del mondo e ho sempre amato viaggiare; ho intrapreso un percorso di ricerca e di crescita personale che passando da Londra e da una mezza carriera da chef mi ha portato a fare quello che faccio ora in Australia. Come molti, avevo sempre voluto an-dare lontano; sono venuto in Australia e mi è piaciuto - è capitato in un pe-riodo in cui desideravo grandi cambia-menti e così è stato.

Com’è iniziata la passione per il tuo lavoro? È stato facile iniziare e farti conoscere come professionista?Ho iniziato a fare foto circa 10 anni fa, viaggiando e, più recentemente, in cu-cina; in entrambi i casi sono stato mo-tivato più dal desiderio di documenta-re ciò che stavo facendo, che da una concreta intenzione di scattare foto interessanti. Fino a due anni fa non sapevo assolutamente nulla di mac-chine fotografiche, lenti, flash, etc… Mi sono iscritto a un corso di fotografia qui a Sydney e ho iniziato ad appas-sionarmi sul serio; ho fatto altri corsi e ho investito tutti i miei risparmi in attrezzatura ed educazione. Ho messo insieme il mio primo Portfo-lio scattando di notte, a casa, in 2 me-

tri x 3 mentre ancora lavoravo come chef di giorno. Gli inizi sono stati du-rissimi, il primo lavoro pagato non ar-rivava mai; se ve lo dico non ci credete, ma sto parlando di dieci mesi fa ... e adesso sto lavorando contemporanea-mente a un libro, un TV commercial e diversi altri progetti. Qual’è la giornata tipo di un food stylist?Beh, io lavoro più come fotografo che come stylist, ad ogni modo, la giornata tipo inizia con un meeting con il cliente o art director, e a volte per i proget-ti più grossi occorre mettere insieme una squadra di persone (che vanno a loro volta istruite circa i rispettivi com-piti attraverso un altro meeting). 

Penso che tutti voi ricordiate la bellissima fotografia di copertina dello scorso numero della nostra rivista. In quella tavola apparecchiata si poteva assaporare tutto il profumo del Natale. E così, in questa nuova uscita, abbiamo avuto il piacere di dare maggior spazio a questo bravissimo fotografo. Si tratta di Dario Milano, fotografo e food stylist di origine italiane, che ormai da qualche anno vive e lavora in Australia. In queste pagine Dario si racconta e dà alcuni consigli veramente interessanti per gli appassionati di fotografia.

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In seguito si devono selezionare e ac-quistare, o noleggiare, i necessari in-gredienti e a volte pure i “props” (piatti, bicchieri, posate, tovaglie, oggetti, in-somma tutto quello che può servire per realizzare il set della fotografia - n.d.r.). Anche in questo caso, per i progetti più importanti, questo com-pito può andare al di là del semplice shopping e può essere necessario fare ordini più complessi e magari anche noleggiare attrezzatura e spazio per uso cucina e magazzino.

Come organizzi i set per i tuoi scatti?Il set può essere più o meno gran-de; quando lavoro in studio, spesso assemblo e dipingo di persona i set, compresi tavoli e background -  il mio studio è per metà una specie di labo-ratorio artigianale pieno di attrezzi e

props che si stanno pian piano accu-mulando in ogni angolo.  Quando inve-ce sono “on location”, di solito, ci sono copioni prestabiliti e “story board” che illustrano i vari set, e persone addette a questo specifico compito.

Qual’è il cibo che preferisci fotografa-re? Quale invece secondo te è il meno fotogenico?Nessuna preferenza, ogni cibo è foto-genico, ma va fotografato in maniera diversa a seconda della consistenza e delle caratteristiche della crosta o della pelle (o buccia) o della polpa; questo rende il lavoro sempre interessante.

Ci sono dei particolari da prendere in considerazione che rendono interes-sante ed originale uno scatto?Ce ne sono tanti, in ordine più o meno

di importanza direi:• l’illuminazione• l’angolo• la composizione • styling e props• il messaggio

Quanto tempo impieghi in media per realizzare uno scatto di food?Dipende… minimo 1 ora per uno still life, massimo 2 ore per uno scatto che richiede tempi di cottura.

Che obiettivo preferisci usare? uno zoom oppure un 50mm?Il mio obiettivo preferito è un ma-cro: Sigma 105 mm f 2.8; il 50 mm (f 1.4) lo uso anche spesso, così come l’85 mm (f 1.8). Non uso zoom lenses per il cibo in termini stretti, ma a volte quando sono “on location” mi porto un grandangolo 14-24 mm f 2.8

Ed ora ti chiediamo di dare qualche consiglio a chi vorrebbe realizzare, anche con mezzi “casalinghi”, delle discrete fotografie di food.Il consiglio più importante credo sia quello di cercare un look “naturale”, quindi luce naturale e cibi semplici, poco elaborati; vale la pena spendere un po’ più di tempo e qualche soldino per trovare dei “props” interessanti, giacché è l’attenzione per i dettagli che fa la differenza tra una foto originale e una già vista un milione di volte. E poi è una buona idea cercare ispirazione (non copiare) su riviste, libri e siti internet.Come vedete non ho neanche men-zionato alcun tipo di attrezzatura perché non è l’attrezzatura che fa la foto, ma è il modo in cui tu la usi; quindi avanti con i mezzi casalinghi e largo alla fantasia!

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rosse, dolci e succose

Quando lo zucchero si incontra con fragole o ciliegie non si può resistere.

Ecco 6 golosi dessert tutti da provare,perché il detto “una tira l’altra” in questo caso

è proprio innegabile!

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Pannacotta con ciliegie al vinoIniziamo col preparare la pannacotta: ammorbidite la gelatina nell’acqua fredda per circa 5 minuti (capite che è pronta perchè è 5 volte il suo peso iniziale). Nel frattempo portate a ebollizione latte e panna con la stecca di vaniglia (privatela dei semi e utilizzate semi e bacca). Filtra-te il tutto, unitevi lo zucchero e mescolate

finchè non sarà completamente sciolto.Unirvi la gelatina ben strizzata e mesco-late finchè non si sarà completamente sciolta. Tenete da parte.Per le ciliegie: porre in un pentolino il vino, lo zucchero e le spezie poste in una garza chiusa e portare a bollore; dopodi-che aggiungete le ciliegie e lasciate cuo-

cere 5 minuti im modo che restino croc-canti ma prendano tutti i sapori.Porre sul fondo dei bicchierini il composto di ciliegie da cui avremo precedentemen-te levato le spezie, versarvi la panna cotta anch’essa fredda e lasciar solidificare in frigorifero almeno un paio d’ore. Decora-te con delle ciliegie fresche.

Ingredienti per 6 bicchieri:Per la panna cotta100 g latte / 100 g panna / 40 g zucchero / 5 g gelatina in fogli / 1/2 stecca di vanigliaPer le ciliegie al vino rosso150 g ciliegie lavate e denocciolate / 50 g vino

Foto: Francesco Fadda www.flickr.com/photos/francescofadda

Ricetta: vogliadidolci.wordpress.com

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Sorbetto pura

fragolacon meringa

al timo

Preparare le meringhe in anticipo.Scaldare il forno a 100-110 °C (meglio se con la funzione ventilata). Versare gli albumi d’uovo in una ciotola con il succo di limone. Cominciare a montare con la frusta, appe-na comincia a formarsi una schiuma aggiungere lo zucche-ro semolato in più volte sempre continuando a montare, in modo da strutturare gli albumi. L’aspetto deve essere liscio, sodo, brillante. Devono formare una punta sulla fru-sta. Quando sono montati aggiungere lo zucchero a velo e il timo e mescolare molto delicatamente con movimenti circolari dal basso verso l’alto. Con una tasca da pasticciere (sac à poche) e bocchetta liscia, formare delle girelle (o al-tro) su una placca da forno coperta da carta forno.Cuocere le meringhe 1h30-2h circa, fino a quando saran-no asciutte e croccanti. Si puo’ aprire il forno a metà cottu-ra per far fuoriuscire l’umidità. Spegnere il forno e lasciar ancora asciugare qualche ora (anche tutta la notte). Le meringhe si conservano bene diversi giorni in una scatola ermetica o una scatola di latta a temperatura ambiente.Preparare il sorbetto. Lavare le fragole e togliere il picciolo. Mettre nel frullatore con lo zucchero e il limone. Frullare in più volte fino ad ottenere una purea di frutta. Versarla nel-la gelatiera e far rapprendere fino a quando assume una consistenza di sorbetto. Mettere nel congelatore.Poco prima di servire, formare (con il sorbetto un po’ mor-bido) dei panini con la meringa. Rimetterli in freezer per farli rassodare. Servire freddo.

Ingredienti per 6Per le meringhe: 120 g d’albumi (meglio se vecchi, sepa-rati dai tuorli da qualche giorno) / 120 g di zucchero semolato / 120 g di zuc-chero a velo / qualche goccia di limone (facoltativo) / 1-2 cucchiaini dacaffè di timo (facoltativo)

Per il sorbetto pura fragola:500 g di fragole molto profumate e in-tatte / 140 g di zucchero da confettura (con pectina) / il succo di mezzo limone

Edda Onoratowww.undejeunerdesoleil.com

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Semi torta-tiramisùalle ciliegieAvete presente quando fate una torta e vi avanza la cre-ma pasticciera?!?! avete presente quanto fate il tiramisù e vi avanzano i savoiardi?!?!?! Bene, se avete presente questo potreste anche decidere di rifare il mio dolce =)

Ho preso la crema pasticciera avanzata, poi ho preso cio-tolina e savoiardi. ho fatto una miscela di acqua e ver-mouth e poi ho messo uno strato di crema e i savoiardi imbevuti sopra, poi un altro strato di crema e dei pezzet-tini di ciliegia.. nel secondo strato che è rosa ho sempli-cemente preso la crema pasticciera e l’ho colorata con il colorante alimentare alla ciliegia che oltre a dare il colore da anche un lieve gusto.. dopo ho messo un altro strato di savoiardi e sopra la rimanente crema pasticciera.. per guarnire ho tagliato le ciliegie a “facce” e le ho adagiate sull’ultimo strato...et voilà ;)

Ingredienti:Crema pasticciera (rigorosamente avanzata) / Savoiardi (rigorosamente avanzati) / acqua e vermouth / alcune ciliegie (circa 20) / colorante alimen-tare alla ciliegia (oppure alla fragola)

Maria Dottolawww.flickr.com/photos/fanciullafuriosa

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Dolce di ricotta e fragole

senza cottura

Pulite le fragole e frullatene 200 gr con 80 gr di zucchero.Setacciate la ricotta e montatela con il latte condensato.Montate la panna, aggiungetela, con delicatezza, alla ricot-ta e mescolate con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto. Tagliate le restanti fragole a pezzettini e unitele alla crema, mescolando sempre piano, piano.Scaldate 3 cucchiai di latte e scioglieteci la gelatina pre-cedentemente messa in ammollo. lasciatela intiepidire e unitela alla crema di ricotta e panna. Tagliate una parte dei savoiardi, quelli necessari per rivestire la circonferenza della tortiera ,per renderli alti quanto il bordo dello stampo a cerniera (o dell’anello per torte regolabile).Inzuppate, nel frullato di fragole,solo da una parte i savo-iardi che serviranno per il bordo della torta e poi foderate la circonferenza interna dello stampo. Inzuppate da en-trambi i lati i savoiardi che serviranno come base per il dolce, il succo deve entrare bene nei biscotti. (A seconda della marca i savoiardi si inzuppano più o meno bene, se notate che tendono a rimanere asciutti aggiungete al frul-lato qualche goccio di latte a temperatura ambiente). Sulla base di savoiardi versate metà della crema di ricotta, poi fate di nuovo uno strato di savoiardi bene inzuppati, se vi avanza del frullato di fragole versatelo, poco alla volta, sul secondo strato di savoiardi. A questo punto completate con la retsante crema.Se volete, decorate la superficie del dolce con altre fragole. Tenete in frigorifero almeno 3 o 4 ore prima di mangiare.

Ingredienti per uno stampo da 16 cm di diametro 400 gr di fragole (più altre facoltative per la deco-razione) / 250 gr di ricotta / 150 gr di panna fresca / 1 tubetto di latte condensato (170 gr) / 80 gr di zucchero / Savoiardi / 3 cucchiai di latte / 4 gr di gelatina in fogli

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Smoothie di fragole e ciliege Lavare la frutta e metterle in un blender con i cubetti di ghiaccio, lo yogurt e frulla-re velocemente. Prima di frullare il tutto, volendo è possibile aggiungere del miele.

Servire in bicchieri freddi decorati con della frutta a pezzettoni...

Ingredienti:110 g di yogurt greco / 10 ciliege / 250 g di fragole / 6-7 cubetti di ghiaccioilgattogoloso.blogspot.com

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Preparare una frolla con gli ingredienti sopracitati e lasciarla riposare in frigori-fero per almeno mezz’ora, poi infarinare il piano di lavoro e tirare la frolla con il mattarello fino ad uno spessore di circa 3/4 mm, ungere gli stampini, infarinarli e rivestirli con uno strato di frolla; infornare a forno già caldo a 180° per 10 minuti o finché non iniziano a dorarsi, sfornare, la-sciarle intiepidire e metterle a raffreddare su una gratella.Sul fondo delle tartellette riporre un sot-tile strato di marmellata, poi preparare la farcia frullando la panna, lo yogurt, 3/4 delle fragole e farcire le tartellette.Decorare con le fragole rimaste ed i pi-stacchi.

Tartellette alle fragole

Ingredienti per una decina di tartellette:per la frolla:200 g di farina / 3 tuorli / 150 g di burro / 60 g di zucchero a velo / 1 cucchiaio di fecola (circa 40/50 gr)

Per farcire:500 g di fragole / 150 g di yogurt na-turale / 120 g di panna fresca

Per decorare:marmellata di rabarbaro / pistacchi tritati / fragole

ilgattogoloso.blogspot.com

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Italia golosa

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» NALLES (BZ) » dal 16 aprile al 15 maggio 2011

Settimane degli asparagi

30 appuntamenti tutti all’insegna degli asparagi: escursioni e gustose delizie a base di asparagi. Tutti i ristoranti della zona propongono specialitá a base di questo gustoso ortaggio.(Associazione Turistica Nalles, [email protected])

» CUSANO MUTRI (BN) » dal 23 aprile al 1 maggio 2011

Sagra dei prodotti tipici

Il borgo medievale di Cusano Mutri ospiterà la famosa manifestazione di primavera che coniuga da sempre ga-stronomia, arte, cultura, natura, avven-tura e divertimento. Per le strade del centro storico i visi-tatori potranno gustare ed acquistare i prodotti tipici del luogo nelle antiche botteghe riaperte per l’occasione op-pure visitare le chiese, il museo e le mostre allestite nell’antico fabbricato di pregio, una volta convento dei Padri Agostiniani. Gli stand gastronomici sa-ranno collocati nella piazza centrale del paese, dove non mancheranno musica, balli ed animazione.Nelle ore diurne, gli amanti della na-

tura potranno cimentarsi nelle diverse escursioni naturalistiche presso luoghi di staordinaria bellezza. Inoltre, per l’oc-casione, sarà possibile effettuare lanci in parapendio e godere dello splendido panorama della valle.(www.comunecusanomutri.it)

» BELLARIA IGEA MARINA (RN) » week end del 25 aprile e 1 maggio

Il Pinzimonio

Bellaria Igea Marina unisce i colori del pinzimonio a quelli del mare per risco-prire i colori ed i sapori dei nostri pro-dotti tipici.La particolarità del pinzimonio bellarese è il suo essere accanto al mare, dove il sole e la salsedine gli regalano un gusto del tutto particolare. Stand, sfilate, ape-ritivi, musica da vivo e cabaret, ma so-prattutto un ricco menu leggero e colo-rato accompagnato dalla tipica piadina romagnola, accoglieranno i visitatori a piazza del Popolo. L’evento è organizzato da Bell’Atavola, Associazione a cui aderiscono tutte le categorie economiche cittadine e che opera attivamente in seno a Verdeblu collaborando alla gestione della gastro-nomia nell’ambito delle attività promo-zionali in Italia e all’estero. (www.comune.bellaria-igea-marina.rn.it)

» MONTORO INFERIORE (AV) » dal 28 aprile al 1 maggio 2011

XIV Sagra Preturese del Carciofo

La quattordicesima edizione della Sagra del Carciofo è un omaggio al frutto del-la terra di Preturo, una piccola frazione di Montoro Inferiore. Anche per questa edizione, che si rivela un importante mo-mento di promozione delle coltivazioni locali, s’è messa in moto tutta la popola-zione della frazione per una festa sentita dall’intera comunità montorese.Ulteriore obiettivo è la valorizzazione dei luoghi, delle colture e dei sapori tipici: per conseguire risultati, anche in questo ambito, è necessaria forte abnegazione e passione per ogni aspetto tradizionale, da ricercare, rielaborare e proporre. In cu-cina prima, ai tavoli poi è un trionfo di carciofi, da gustare crudi in un ricercato carpaccio, che diventano condimento per lasagne o risotti, componenti essenziali di una parmigiana o di straordinarie polpet-te e le immancabili mammole alla brace.(http://carciofo.preturo.it)

» CAMOGLI (GE) » 7 - 8 maggio 2011

Sagra del pesce

Distribuzione Frittura di Pesce gratuita, il giorno 8 maggio, dalle ore 10.00 alle

Appuntamenti da non perdere dedicati agli amanti delle manifestazioni gastronomiche, per degustare deliziosi prodotti tipici locali.

Italia golosa

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ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00.Nella piazzetta del porto, scenogra-fia naturale pittoresca ed esclusiva, la padella più grande del mondo friggerà pesce per gli ospiti e i villeggianti nella festa più tipica della Liguria: la Sagra del Pesce. Nel borgo marinaro ligure, si utilizza la padella più grande del mondo in acciaio inossidabile, quarta della se-rie, peso 26 quintali, manico di 3 quin-tali, 3,80 metri di diametro, è il simbolo della Sagra del pesce, uno degli eventi più significativi e conosciuti in Liguria.Nata nel 1952, questa classica festa si allaccia alla plurisecolare festività di San Fortunato, patrono dei pescatori; la sera della vigilia, infatti, ha luogo la ce-lebrazione religiosa e l’incendio dei falò: i camogliesi dei due quartieri, Porto e Pinetto, costruiscono con materiale di scarto vere e proprie sculture di con-siderevole dimensione che si sfidano per fantasia e bellezza ai due lati della spiaggia. Possono essere ammirate per poche ore prima di essere incendiate per poi ardere tutta la notte.(www.prolococamogli.it)

» LANA (BZ) » dal 12 al 29 maggio 2011

Settimane delle erbe selvatiche a Lana e dintorni

Sane e genuine, le erbe selvatiche rap-presentano un patrimonio inestimabile del ricettario tipico altoatesino. A esse per un mese nove ristoranti di Lana, Foiana, Prissiano, Postal e Cer-mes ispiano il proprio menù pescando nella tradizione e combinandola con la creatività che contraddistingue le nuove generazioni degli chef dell’Alto Adige. Tutte le erbe usate vengono coltivate da contadini del Meranese. A margine dell’assaggio vero e proprio, agli avventori vengono fornite infor-mazioni sulla natura e sull’utilizzo delle erbe selvatiche: scopo della manifesta-zione, oltre che stuzzicare il palato, è in-fatti di diffondere la conoscenza di que-sti fantastici frutti della natura, spesso poco conosciuti o dimenticati.(www.lana.info)

» CARIGNANO (PR) » 21 - 22 maggio 2011

De Gustibus. Piaceri della tavola e della vita all’aria aperta.

Ingresso: 7 euro intero, 5-6 euro ridottoVI edizione nello splendido parco di Villa Malenchini di Carignano, Parma.La nota rassegna di prodotti alimentari di alta qualità, che da quest’anno vedrà anche la presenza di espositori selezio-nati di articoli ed attrezzature ineren-ti alla preparazione della tavola, sia in casa che in giardino.La manifestazione è arricchita da iniziative

collaterali che vanno dalle presentazioni di libri gastronomici, alle degustazioni di pro-dotti tipici sulla terrazza della villa. All’interno del parco vi sarà anche una zona riservata ai camper che verranno da lontano per conoscere le prelibatez-ze della nostra terra. Lo spazio giochi per i bambini, e le attrezzatissime aree pic-nic completeranno l’offerta delle at-tività proposte ai visitatori.(www.degustibus.parma.it)

» PALUZZA, FRAZIONE TIMAU (UD) » 28- 29 maggio 2011

Festa delle Capre

Nella giornata di domenica, mercatino dell’ artigianato e dei prodotti tipici caprini. Di-mostrazione di caseificazione, degustazio-ne guidata dei formaggi con premiazione.(Turismo FVG Arta Terme, tel. 0433 929290)

» GENOVA » dal 27 al 30 maggio 2011

Slow Fish

Manifestazione internazionale a cadenza biennale giunta alla quinta edizione, de-dicata al mondo ittico e agli ecosistemi acquatici. Attraverso convegni, incontri, laboratori e degustazioni si affrontano temi legati alla produzione sostenibile di pesce e al consumo responsabile.Quest’anno i riflettori sono accesi sugli uomini, in particolare i pescatori della piccola pesca costiera. La manifesta-zione si articola in un cammino della memoria: la pesca artigianale com’era, come funzionava, quali culture coinvol-geva, quali opportunità, disagi, compe-

Alessandra Tommei www.flickr.com/people/alessandra-tommei

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tenze; e la piccola pesca com’è, quanto è cambiata, come si è modernizzata senza perdere per questo fascino, come si relaziona con il mondo intero e come dalla globalizzazione è stata penalizzata.Ricca è la sezione espositiva e com-merciale con il mercato, in cui è possi-bile trovare pesce fresco e conservato, olio, spezie, sale, alghe e derivati. Tutti gli espositori, italiani ed esteri, si im-pegnano a non utilizzare conservanti e aromi artificiali e non vendere tonno rosso, pesce spada, anguilla e salmo-ne, specie a serio rischio d’estinzione. Sempre nel mercato si trovano i Presìdi del mare, esempi concreti di come i pe-scatori possano vivere in sintonia con il territorio preservando la fauna ittica e valorizzando il proprio lavoro tramite l’offerta di pescato fresco di giornata e trasformati di qualità.Centrale in tutti gli eventi targati Slow Food è il ruolo dell’educazione del gusto: le attività didattiche, rivolte al pubblico e alle scolaresche, permettono di conosce-re da un lato il mare e i suoi abitanti, le tecniche e i tempi della pesca, attraver-so la testimonianza diretta dei pescatori; dall’altro i suggerimenti per la scelta del miglior pescato, la lettura delle etichette e la preparazione in cucina, grazie alla sapienza manuale dei cuochi.Confermati i Laboratori dell’acqua, mo-menti d’informazione e approfondimento, e, come in tutte le manifestazioni Slow Food, le degustazioni guidate dei Labora-tori del Gusto e i grandi chef dei Teatri del Gusto. Ma la cultura si fa anche a tavola, ecco dunque le Osterie del mare, le Cu-cine di strada e i Panini d’aMare, espe-rienze nuove alla scoperta delle specialità gastronomiche dei più svariati territori, il tutto accompagnato dai vini dell’Enoteca.(http://slowfish.it/welcome.lasso)

© Annalisa Papagna peracotta.blogspot.com

Page 90: About Food N°02/11

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tenthingsthat-serena.blogspot.com

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come titrasformo un

uovoRicette che riescono a valorizzare

un ingrediente semplice come le uova, trasformandole in piatti gustosi

ma veloci e semplici da realizzare.

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Page 92: About Food N°02/11

about food92

Frittata di zucchine

con soli albumi

gli ovetti dell’amore

Per 2 persone:2 uova + 2 albumi / formaggio a pezzetti / erba cipollina / prosciutto crudo

Riempite le vostre cocottine con un albume (con un pizzico di sale!) e ricopriteli con le fettine di formaggio (a vostra scelta), rompete sopra cia-scuna cocotte l’uovo intero. A questo punto po-tete cuocerli (come ho fatto io) a bagno maria per non far diventare il tuorlo sodo oppure, se non avete tanto tempo, potete metterle in forno! A cottura quasi ultimata aggiungete altri pezzet-ti di formaggio. Servite con erba cipollina e pro-sciutto crudo (o speck) come decorazione delle vostre uova.

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Frittata di zucchine

con soli albumi

Per 1 persona:2 albumi / 1 zucchina medio-grande / semi di sesa-mo / 3-4 semi di coriandolo schiacciati / sale

Tagliare le zucchine a rondelle molto sottili, metterle in padella con un filo d’olio e i semi di coriandolo. Appena l’acqua si è asciugata toglierle dal fuoco e farle intiepidire.In una ciotola mischiare gli albumi con le zucchine, i semi di sesamo e il sale.Cuocere tutto in un padellino, girare a metà cottura e far cuocere anche dall’altro lato.

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Uova alla coque

Tostate il pane e tagliatelo a cubotti. Alle-stite delle ciotole e riempitele di germogli misti o suddivisi in base al tipo. Portate a ebollizione dell’acqua in una casseruola. Molto delicatamente immergetevi le uova e calcolate 3 minuti di cottura (o 4 se le uova sono particolarmente grandi). Scolate le uova, sistematele nei portauovo, tagliate la parte superiore del guscio, salatele e pepa-tele. Adesso condite le uova con i seguenti abbinamenti:- i dadini di pancarrè + basilico + pomodoro sott’olio + origano- le fettine di patata viola + lardo- le uova di pesce +l’erba cipollina

Per 3-4 persone:8 uova freschissime / una fetta di pan-carrè / 2 pomodori secchi sott’olio tagliati a striscioline / una patata viola affettata molto sottilmente / una fettina di lardo di Colonnata / 2-3 cucchiaini di uova di lompo o di trota / origano, basilico, erba cipollina, qualche stelo di erba cipollina / 400 g germogli di porro, barbabietola, gi-rasole, soya… / olio / sale e pepe

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Crespelle alle cime di rapa

con prosciutto e stracchino di

capra

Mondate e lavate le cime di rapa. Tagliatele a pezzetti e sen-za sgrondarle troppo dal’acqua fatele cuocere in una padella in cui avrete scaldato un po’ di olio e uno spicchio di aglio schiacciato. Date una spolverata di sale e aggiungete un piz-zico di peperoncino in polvere (a piacere). Cuocete per una decina di minuti e poi fatele raffreddare. Nel frattempo in una ciotola sbattete le uova con la farina e un pizzico di sale. Prendete 80 gr delle cime di rapa ormai fredde e tritatele finemente con la mezzaluna. Unitele alle uova, aggiunge-te il latte e mescolate. Scaldate una padella per crespelle, ungetela leggermente di olio e quando è ben calda versate un mestolo del composto di uova. Ruotate la padella per distribuire bene la pastella e fatela cuocere per 2-3 minuti su un lato. Poi con l’aiuto di una spatola rigirate la crespella sull’altro lato e fatela cuocere ancora un minuto. Procedete così realizzando in totale 4 crespelle.Su ogni crespella ponete quindi una fetta di prosciutto, un po’ delle rimanenti cime di rapa e lo stracchino tagliato a cubetti. Arrotolate le crespelle a forma di cannolo e met-tetele in una pirofila da forno. Cospargete la superficie con parmigiano grattugiato e scaldate le crespelle in forno fino a far sciogliere il formaggio (circa 15 minuti a 200°). Servitele ben calde corspargendo a piacere con altro parmigiano.

[ gustosamente.blogspot.com ]

Per 2 porzioni abbondanti:2 uova / 300 gr di cime di rapa / 50 gr di farina / 120 gr

di latte / 80 gr di stracchino di capra / 4 fette di prosciutto cotto / 1 spicchio d’aglio / olio extravergine d’oliva q.b. / un

pizzico di peperoncino in polvere / sale q.b.

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un uovo, un pomodoro

e una cocotte

Per 1 persona:1 pomodoro / 1 uovo piccolo o medio se i pomo-dori sono grandi /sale / pepe / origano fresco /olio extravergine di oliva

Tagliare la calotta del pomodoro e svuotare la polpa. Salare e mettere capovolto sopra una car-ta assorbente per una ventina di minuti. Quindi condire l’interno del pomodoro con un filo d’olio, sistemarlo in una cocotte, rompere l’uovo e inse-rirlo. Un po’ di sale e qualche fogliolina di origano fresco. Infornare a 180° (forno a temperatura) per mezz’ora se lo si preferisce all’occhio di bue (consigliato) altrimenti un po’ di più.Si può mangiare direttamente nella cocotte op-pure come ho fatto io dopo qualche minuto l’ho tolto, sistemato su un piatto, cosparso di pepe macinato fresco, un filo d’olio e accompagnato con l’immancabile formaggio feta.

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Uova e spinaci al forno

Per 1 persona:1 uovo / spinaci congelati (sufficienti a riempire il ramekin) / pepe nero, sale / noce moscata a piacere / 1 piccolo spicchio di aglio tritato / olio extra-vergine d’oliva / 1/2 bicchiere scarso di latte scremato / 2 fette di pane di farina integrale

Preriscaldate il forno a 180°C. Oliare il ramekin (o cocotte che dir si voglia). Soffriggete l’aglio in olio d’oliva fino a quando è leggermente dorato. Ag-giungete gli spinaci e farli cuocere per 2-3 minuti o finché non sono completamente scongelati. Quando sono appassiti, metteteli in un colino e schiacciateli con un cucchiaio per fare fuoriuscire tutto il liqui-do. Quindi mescolate in una ciotola il latte, con una generosa grattugiata di noce moscata, sale e pepe nero macinato fresco. Mettete gli spinaci nel rame-kin. Sgusciate l’uovo sopra gli spinaci e versate il latte tutto attorno. Spolverate con pepe nero e sale, quindi cuocete in forno per circa 20 minuti, fino a quando albume e tuorlo si sono rassodati. Servite con le fette di pane tostato

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il mercatodi Catania

Come nella migliore “commedia dell’arte”

le strade e le piazze di questa bella città Siciliana, ci regalano

emozioni difficili da dimenticare.

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Un luogo colmo di vita vissuta,

di suoni e richiami, di aromi e colori.

Immergersi nelle strade del pittoresco mercato di Catania è un’esperienza memorabile.

Come molti dei mercati di quella splendida terra che è la Sicilia, riesce a coinvolgere tutti i nostri sensi regalandoci un viaggio che potremmo quasi definire onirico.Sfilando nella piazza del Duomo veniamo attratti dalle offerte dei venditori locali... pipiiii, vrocculiiii, milincianeeee... frutta e verdura in accostamenti cromatici contrastanti che abbagliano e trasformano i banchi in dipinti multicolori.Volti, sguardi, espressioni, ogni incontro rimane impresso nella mente. Ogni persona diventa personaggio.Momenti di vita vera si tramu-tano in sceneggiatura, come sul palcoscenico di un teatro.E proprio come in una commedia, il primo atto è solo il preludio ad un finale coinvolgente.

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Infatti sotto il tunnel delle mura di Carlo V si trova il mercato del pesce (in siciliano Piscarìa), un vero e proprio tuffo nel Mar Mediterraneo.Aperto tutti i giorni, esclusa la domenica è il mercato del pesce più grande e famoso di tutta l’Isola... una vera attrazione da non perdere. Odore di salsedine e un vociare se possibile ancor più intenso e frenetico. Camminare tra la folla fa respirare tutto il folclore e la tradizione siciliana.Ora è tardi, si chiude il sipario, gli attori stanchi si ritirano, si puliscono piazze e vie, ma tutti sono già pronti a recitare una nuova parte ...

... domani sarà ancora giorno di mercato.

L.C.

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Pasqua ai sapori di Sicilia

Cinque ricette “tipiche” siciliane che vanno dall’antipasto al dessert per una sorta di

menù di Pasqua che potete realizzare per i vostri commensali o, se volete, anche soltanto per trarne ispirazione. Piatti rustici e di casa cucinati e fotografati dalla bravissima e “sici-

lianissima” Silvia di Kitchenqb.

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Uova colorate

un’idea decoro per la vostra tavola

uova 12 / coloranti per alimenti di vari colo-ri / acqua 150 ml per ogni colore

Prendete una pentola capiente e mettete dentro le uova. Coprite con acqua e fate cuocere fino a renderle sode (4 minuti dall’e-bollizione). Fatto questo prendete la pentola e fate scorrere acqua fredda per fermare la cottura, mettete da parte per farle raffred-dare. Nel frattempo prendete delle ciotoline dipende da quanti colori utilizzate (potete anche miscelarli per ottenerli, io ho utilizza-to quelli che avevo). Prelevate dalle bustine dei colori un quarto di cucchiaino di colore e diluitelo nella quantità di acqua indicata. Passate le uova nel colore fino a colorare tutta la superficie. Fatele asciugare e utiliz-zatele per addobbare la vostra tavola.

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Broccoli in pastella

per un antipasto

stuzzicante e appetitoso

Cavolfiore verde 1 (broccolo) / Farina 300g / Lie-vito di birra 15g / Zucchero ½ cucchiaino / Acqua 300 ml / Sale e pepe qb / Olio di semi di arachide per friggere qb

Portate ad ebollizione un tegame con abbondante acqua salata. Pulite il broccolo, tagliate le cimet-te, lavatele per bene e non appena l’acqua bolle sbollentate tutto per 10/12 minuti. (accertatevi con una forchetta deve risultare al dente ma non troppo!). Scolatelo e mettelo da parte a raffred-dare. Setacciate la farina in una grande ciotola e sciogliete il lievito in un poco di acqua tiepida, lavoratelo fino a quando non è completamente sciolto. Unite il liquido ottenuto nella ciotola della farina e cominciate a mescolare dal centro verso i bordi della ciotola in modo da evitare i grumi. Allungate con acqua fino a quando il composto, alzando la frusta, scrive. Condite con sale e pepe e coprite la ciotola con un panno umido. Fate ri-posare per un ora. Scaldare l’olio per la frittura e appena bollente cominciate la frittura ricordando-vi di mettere accanto a voi un vassoio rivestito di carta assorbente. Prendete le cimette di broccolo immergetele nella pastella lievitata (io l’ho lasciata così non l’ho rimescolata la preferivo così gonfia) cominciate a friggere poco alla volta per non raf-freddare troppo l’olio e appena dorate scolatele. Servire con un pizzico di fior di sale sopra.

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Lasagne Sicilianeuna pasta infornata

da preparare in anticipo

Per 6 persone:lasagne 500g / pomodori maturi 1kg (sosti-tuibile con del pelato o salsa fresca) / ricot-ta 400g / mezza cipolla / pecorino siciliano grattugiato 50g / basilico qb / sale e pepe qb / olio evo qb

Sbollentate i pomodori per un paio di minuti scolateli in acqua fredda (quest’operazione vi fa-ciliterà la spellatura) e spellateli. Tagliateli con il coltello eliminando i semi. Sminuzzate la cipolla e fatela imbiondire dolcemente con dell’olio e se necessario un po’ d’acqua. Fatto questo versate dentro il pomodoro, aggiustate di sale, pepate e fatelo cuocere dolcemente con un coperchio. In una teglia da forno mettete alla base un me-stolino di pomodoro. Sistemate, fino a ricoprire tutta la superficie, il primo strato di lasagne.Mettete sopra altro pomodoro, delle cucchiaia-te abbondanti di ricotta, il pecorino grattugiato, spezzettate qualche foglia di basilico fresco e se preferite tritate ancora un pizzico di pepe. Continuate con gli strati fino a quando avete condimento. Infornate a 180° per 20/30 minuti o fino a quando attraverso il vetro del forno non vi sembreranno cotte. Fate riposare un pochino prima di servire.

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Cipolline in agrodolce

un contorno semplice e veloce da realizzare

cipolline 500g / aceto di vino bianco 50ml / zucchero 1 cucchiaio abbondante / olio evo qb / acqua qb / sale un pizzico

La prima operazione da fare è quella di sbuc-ciare le cipolline, aiutatevi sbollentandole in acqua per 5 minuti. Infatti fatto questo, l’involucro di rivestimento esterno verrà via facilmente. Prendete una bella padella an-tiaderente o il wok, fatela scaldare, versate un poco d’olio e mettete dentro le cipolline spellate. Cominciate a rosolarle e unite un poco d’acqua se necessario. A questo punto aggiungete la quantità di aceto indicata e lo zucchero, sfumate un poco a fiamma vivace, mettete il pizzico di sale, coprite e fate cuoce-re dolcemente per 30 minuti o fino a quando le cipolline non risulteranno morbide e intere, non devono sfaldarsi. Servite quando comin-ciano ad intiepidirsi.

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Agnello “aggrassato”

Costolette al salmoriglio

due proposte per un secondo classico

e di tradizione

Agnello “aggrassato” con patate (Agnello in umido)

Agnello a pezzi 1,5kg / pomodori maturi 4 / patate 600g / cipolla 1 (grande) / vino bianco secco qb / alloro 1 foglia / brodo vegetale qb / prezzemolo qb / olio evo qb / sale e pepe qb

Lavate e asciugate bene l’agnello, se la carne ha un odore molto in-tenso e forte tenetela a bagno per qualche minuto con acqua diluita con un po’ d’aceto o il succo di mezzo limone. Tagliate la cipolla fi-nemente, mettetela in un tegame possibilmente con doppio fondo e fatela imbiondire. Unite i pezzi di agnello e fateli rosolare insieme alla foglia di alloro (che successivamente verrà scartata) fino a dorare la carne uniformemente. Aggiungete i pomodori pelati, privati dei semi e spezzettati, e fate insaporire per qualche istante. Sfumate tutto quanto con il vino a fiamma vivace, aggiustate di sale, macinate sopra un po’ di pepe e unite il prezzemolo. Coprite tutto a filo con il brodo vegetale e fate cuocere dolcemente per 30 minuti. Trascorso questo tempo, unite le patate tagliate a pezzi e continuate la cottura sempre a fiamma bassa per un’altra mezz’ora. Fate intiepidire e servite.Note: con lo stesso condimento è possibile condire anche la pasta.

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Costolette d’agnello con salmoriglio alle erbe

basilico qualche foglia / grani di pepe colorato / rosmarino / timo / ori-gano / pepe macinato / peperoncino / mezzo limone / sale un pizzico / fior di sale (per le costolette)

Mettete in una ciotola la quantità d’olio desiderata. Sbucciate e taglia-te lo spicchio d’aglio in due e mettetelo dentro l’olio insieme a delle foglie spezzettate di basilico e i grani di pepe colorato. Fate macerare tutto quanto per una notte. L’indomani filtrate tutto quanto e condi-te con le restanti erbe: timo, rosmarino, origano, peperoncino, pepe macinato, il pizzico di sale e il succo di limone. Mescolate e mettete da parte a macerare ancora. Arrostite le costolette alla griglia e sia durante la cottura che dopo spennellatele con questo intingolo. Finite di condire la carne con i grani di fior di sale

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Cassata Sicilianaun dolce

che il giorno di Pasqua sulle tavole siciliane non può mancare

Per il pan di spagnauova 5 / zucchero semolato 150g / farina 75 gfecola 75g / sale 1 presa

Rompete le uova e mettetele dentro la plane-taria o un mixer da cucina, unite lo zucchero, la presa di sale e cominciate a montare per 10/15 minuti. Fatto questo otterrete un composto vo-luminoso chiaro e spumoso. Setacciate la farina e la fecola insieme e unitela al composto molto delicatamente con una spatola dall’alto verso il basso. Appena le farine si sono amalgamate con il composto versate tutto quanto dentro una teglia imburrata e infarinata. Infornate per 30 minuti a 150°. Sfornate e lasciate raffreddare.

Per il ripienoricotta di pecora 500g / zucchero semolato 150g / gocce di cioccolato 100g / bacca di va-niglia 1

Tagliate la bacca di vaniglia per la sua lunghez-za ed estraete i semi. Uniteli alla ricotta e allo zucchero e lavorate questi ingredienti in una ciotola, coprite e lasciate riposare in frigo per una notte. L’indomani passate la ricotta al se-taccio e passatela con le fruste (io ho utilizzato

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la planetaria) fino a ridurla in una crema liscia e morbida. Solo prima di mettere il ripieno all’interno del dolce unire le gocce di cioccolato mescolando delicatamente con un cucchiaio.

Per il marzapanepasta di mandorle 250g (la ricetta la tro-vate in questa pagina: www.kitchenqb.it/2009/11/martorana.html) / pasta di pistacchio naturale qb / zucchero a velo

Seguire la ricetta del marzapane che vi ho indicato nel link, oppure è possibile acquistarla in panetti già pronti all’u-so. Amalgamare la pasta di mandorle e quella di pistacchio fino ad ottenere un impasto di colore verde.Spolverate un po’ di zucchero a velo su una spianatoia e stendete la pasta ottenuta.Al posto dello zucchero a velo che serve per non fare attaccare la pasta sulla spia-natoia potete utilizzare due fogli di carta forno. Tagliare la pasta in modo da ot-

tenere delle lunghe strisce e ricavare da queste dei quadratini che serviranno per guarnire la bordura del dolce.

Per la glassa di coperturazucchero a velo 250g / albumi 2 / succo di limone 1 cucchiaio

Lavorare con la planetaria lo zucchero a velo insieme agli albumi e il succo di limo-ne, Appena ottenete un composto liscio e omogeneo versatelo sul dolce. Io questa volta ho utilizzato un preparato già pronto da sciogliere a bagno maria

Montaggio e decorazione della cassataacqua qb / zucchero 1 cucchiaio / rum bianco 1 cucchiaio / zuccata candita a strisce qb / scorza d’arancia candita qb / ciliegine candite qb

Prendete una teglia adatta per cassata con i bordi svasati (potete anche utiliz-zare una qualsiasi teglia). Fate aderire

nella teglia un foglio di pellicola. Coprire la bordura alternando dei quadrotti di pan di spagna con il marzapane di colo-re verde. Coprite la base con delle strisce capaci di pandispagna compattando bene e rivestendo tutta la superficie della te-glia. Preparate la bagna con l’acqua lo zucchero e il rum. Prendete un pennello e picchiettate il pandispagna impostato nella teglia. Prendete il ripieno di ricotta e versatelo dentro fino a raggiungere il li-vello della teglia. Coprire con delle strisce o ritagli irregolari la parte superiore dove ora si trova la ricotta. Prendete un piatto da portata mettetelo sopra e capovolge-te il dolce facendo in modo che aderisca bene con il piatto. Fate riposare in frigo per 30/40 minuti in modo che si rappren-da un po’. Coprite con la glassa prima la parte superiore e poi con l’aiuto di una spatola da pasticceria tutta la bordura del dolce. Guarnite a piacere con la zuccata, le scorze d’arancia e le ciliegine candite. Fate riposare in frigo prima di servire.

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il pane della festa

Piccoli panini a forma di fioreprofumati e fragranti,

renderanno davvero speciale la tavola di Pasqua

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Roselline di pane aromatico

alle erbette Sciogliere il lievito di birra in 100g d’acqua e unirlo nell’im-pastatrice a 145g di farina. Mescolare bene.A parte in un pentolino mettere la restante acqua, lo zuc-chero, il sale e il burro e porre sul fuoco facendo scaldare il tutto affinché diventi tiepido. Versare il tutto nell’impastatri-ce, aggiungere la restante farina, gli aromi e la cipolla. Ini-zialmente impastare a velocità bassa, poi portare a velocità media finché l’impasto sarà ben incordato, liscio e semilu-cido. Porre l’impasto in un contenitore oleato e attendere il raddoppio. Quando l’impasto sarà raddoppiato sgonfiar-lo con il pugno e versarlo su una spianatoia leggermente infarinata. Dividere l’impasto in due parti e attendere 10 minuti, dopodiché dividere ogni parte in 12 pezzi. Con ognuno di questi pezzi (che peseranno circa 32g) formare dei cordoncini di circa 30cm e annodarli come indicato dalla figura qui a lato. Adagiate le roselline così preparate su una teglia ricoperta di carta forno e atten-dere che raddoppino, dopodiché spennellarle con albume e spolverarle con sale grosso leggermente schiacciato al mortaio. Infornare a 180° in forno già caldo in cui avrete messo una casseruola con dell’acqua bollente per favorire la formazione del vapore. Attendere 15/18 minuti, finché le roselline saranno dorate. Togliere subito le rosette dal forno e adagiarle su una gra-tella finché saranno fredde.

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- 420g di farina 0- 200g di acqua- 55g di zucchero- 5g di sale fino- 60g di burro- basilico, origano e rosmarino- 1/4 di cipolla- 6g di lievito- albume per spennellare e sale

grosso

ingredienti

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decorare la tavola con semplicità ed eleganza

Hai bisogno di qualche idea per apparecchiare la tua tavola in modo diverso?

Vorresti rendere “quel momento” speciale anche solo con dei semplici accorgimenti?

Ecco qualche spunto per delle tavole fresche, colorate e sicuramente primaverili.

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LE IMMAGINI DI QUESTO ARTICOLO SONO PRESE DAL BLOG

DI ELENA KOROSTELOVA, CHE CI HA GENTILMENTE CONCESSO

DI PUBBLICARE LE SUE MERAVIGLIOSE CREAZIONI.{ {

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Gerbera inspiration

La prima tavola che vogliamo pre-sentarvi si ispira totalmente alle ger-bere, i bellissimi fiori arancioni tanto amati dalla nostra fotografa. Toc-chi di colore arancio accompagnano tutta la tavola, a partire dai semplici e simpatici segnaposto ritagliati da fogli di carta colorata. I cartoncini, sui quali è stato scritto il nome dei commensali, sono stati poi abbinati ad un fiocco di raso, naturalmente in tinta, e legati ai tovaglioli.Con lo stesso cartoncino sono state poi realizzate altre sagome più gran-di a forma di fiore che sono state posizionate come sotto piatto. Non è casuale quindi la scelta di piatti di vetro trasparente, che ha permes-so di realizzare un perfetto contra-sto cromatico di bianchi e arancioni, rendendo la tavola elegante e raf-finata. Non manca anche il tocco country e più campagnolo, dato dal cestino del pane in paglia intrecciata, rivestito all'interno con un tovagliolo di color arancio vivo.Il centrotavola è un semplice vaso in ceramica bianca, basso e largo, dove trova spazio una composizione di stupende gerbere abbinate a ramet-ti di verde che rendono ancora più fresca e primaverile la composizione.

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piccoli ovetti di cioccolatoEcco la nostra proposta per una tavola di Pasqua veramente semplice ma d’effetto. Basterà procurarsi degli ovetti di cioccolato, quelli ricoperti da carta stagnola colora-ta, e riempire con questi dei piccoli secchielli di latta. Useremo questi secchielli come segnaposto appoggiandoli al centro di ogni piatto.A chiudere la composizione useremo dei nastri colorati, con una fantasia a qua-dretti come quelli delle foto o magari a pois, che legheremo a fiocco sul manico del secchiello. Lo stesso tipo di nastro ci servirà per legare le posate e i tovaglioli, richiamando così i colori scelti e creando armonia sulla tavola. Ma in una tavola di festa non possono mancare i fiori. Sceglieteli di colori coordinati ai fiocchi, in questo caso come vedete abbiamo scelto tutti i toni del viola, e riponeteli in un innaffiatoio al posto del classico vaso, magari decorato con la tecnica del decoupage. Il risultato sarà una tavola di Pasqua dall’aspetto romantico e dall’atmosfera allegra e festosa.

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l’albero delle uova di Pasqua

Scegliere tessuti, nastrini, pizzi e bordi sui toni del giallo e del verde chiaro. Per prima cosa disegnare la sagoma di un uovo con la matita e tagliare un pezzetto di filo di ferro con il tronchesino.Appoggiare il filo di ferro sul disegno e pie-garlo, seguendone le curve del modello.Per chiudere l’uovo intrecciare i due capi del filo, aiutandosi con la pinza.Il secondo passo è quello di tagliare due sagome dal tessuto, utilizzando l’uovo di filo di ferro come modello: appoggiarlo sul rovescio e disegnare il contorno, calcolando 5 mm in più. Fare, poi, lo stesso passaggiosul retro, tagliando un pezzetto più piccolo.Infine, incollare il tessuto con l’apposita col-la lungo il bordo di filo di ferro e ripiegarlo, dopo aver praticato delle incisioni in corri-spondenza delle curve.Prima di incollare il retro, conviene proce-dere alla rifinitura con nastri, pizzi, etc…

[ www.lagattasultetto.mi.it ]

- filo di ferro zincato- pinza e tronchesino- carta e matita- forbice- pennarello per tessuto- colla per tessuti

Cosa serve:

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come ti decoro le

uova con la carta

Per Pasqua vi è presa un’improvvisa vo-glia di decori romantici e dai colori pastel-lo? Questa proposta farà proprio al vostro caso.

Bastano pochi e semplici materiali e avrete un risultato veramente raffinato.Con delle uova di carta, polistirolo o legno, qualche barattolo di pittura acrilica dei co-lori che più preferite, alcuni fogli di carta nelle stesse tonalità e un po’ di colla, il gio-co è fatto.

L’idea vincente e soprattutto molto prima-verile è di ricoprire interamente le uova con dei piccoli fiori di carta, giocando con colori tono su tono o in armonico contrasto.

Una variante potrebbe essere quella di uti-lizzare, invece di cartoncini monocromatici, della carta decorata ad esempio delle carte da parati floreali o dai motivi geometrici. Date sfogo alla fantasia!

[ suchprettythings.typepad.com ]

Troverete la spiegazione completa su come realizzare queste romantiche uova a questo link (in lingua inglese):

http://suchprettythings.typepad.com/my_weblog/2009/03/paper-flower-easter-eggs.html

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mangiare fuori senza glutine:

alcuni consigli!

Mangiare fuori casa non deve sicuramente diventare un problema, ma un momento di piacere. Ecco qualche piccolo accorgimento

da tenere in considerazione.

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Si puó gustare una cena al ristorante pure essendo ce-liaci?

Sì, si puó. Basta prendere alcuni accorgimenti e precauzioni, essere disposti a scopri-re nuovi sapori e a comunicare con i camerieri e gli chef, il che ha il pregio di far conoscere meglio il locale in cui si mangia e a volte imparare qualche trucco di cucina.Quando ci siamo trasferiti a Buenos Aires non avevamo ancora una casa con una cucina attrezzata e quindi dovevamo mangiare fuori, in quel-la occasione ho imparato a studiare i menú e a parlare senza timidezza ai camerieri della mia necessitá di man-giare senza glutine. Il piú delle volte mi hanno offerto soluzioni attente e gu-stose, qualche volta ho mangiato un pomodoro condito…Ecco quindi alcuni consigli per man-giare tranquilli fuori casa.

Scegliere un ristorante glu-tenfree friendly:

Le associazioni di celiachia spesso fanno un lavoro di formazione e supporto ai luoghi di ristorazione. In Italia l’AIC ha un progetto ad hoc: il link è questo http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx?SS=95Se siete all’estero vi consiglio di cerca-re in Internet il sito dell’associazione e leggere le informazioni che danno a ri-guardo. Inoltre sul web potrete trovare

una serie di guide e elenchi dei risto-ranti che offrono piatti senza glutine.

Cercare di prenotare il ristorante e avvisare che siete celiaciPrenotare il ristorante è sem-pre consigliabile. Se siete ce-liaci, e in ogni caso questo vale

per tutte le intolleranze, avvisare è un buon sistema per preparare il perso-nale e la cucina ad accogliervi con le giuste precauzioni.

Studiare il menúEd è qui che i celiaci diventa-no gourmet…

La prima regola è evitare tutto quanto sia molto elaborato e che possa aver subìto un processo di contaminazione. Cercate di immaginare quali ingre-dienti possa contenere il piatto e come potrebbe essere stato cucinato per capire quali scartare inmediatamente.Evitate salse, intingoli, condimenti vari, le cotture prolungate e i fritti. In genere il pesce al forno o alla griglia è una buona soluzione.Cercate di mangiare quanto piú pos-sibile riso, carne, pesce o verdure cucinate e cotte in modo semplice. Scoprirete che i bravi chef riescono a fare piatti sublimi, e non c´è bisogno di andare dalle stelle Michelin, basta anche un bravo oste...

Parlare con il cameriereSpiegare al cameriere, se non l’avete giá fatto prenotando, che siete celia-ci e che vi è assolutamente proibito mangiare alimenti che contengono glutine o che semplicemente siano stati contaminati con glutine. Ho notato che negli ultimi anni è au-mentata la conoscenza e la consepe-volezza sul tema e quindi non dovreste rischiare, come è capitato a me, di fare formazione sulla celiachia e su cosa è proibito. Generalmente la risposta è positiva e il cameriere sa cosa con-sigliare. In alcuni casi mi hanno fatto capire che non c´era nessuna alter-nativa sicura per me e quindi, ringra-ziando, abbiamo cambiato ristorante.Certo, c’è sempre il rischio di trovarvi con dei bei crostini nell’insalata o del pane sul menú gluten free dell’aereo: in quel caso rispedite al mittente e va-lutate se rimanere o no nel ristorante. Sull’aereo restateci, non avete alter-nativa, ma fatelo notare.Non vergognatevi, ne va della vostra salute.

Abbiamo preparato alcune card da passare al came-riere in varie lingue che

dovrebbero facilitarvi il compito.

Quando le ho usate, in genere, l’effetto

Mangiare fuori senza glutine: alcuni consigli per i celiaci, e anche per chi li accompagna…

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che ho ottenuto é stato che dalla cuci-na è uscito lo chef o mi ha consigliato direttamente il maitre, il che è anche piacevole.

Bar e affiniQui è un po´ piú difficile, gli spazi di comunicazione sono limitati. In que-sto caso le insalate sono l’alternativa piú adatta, evitando salumi e formaggi che potrebbero contenere glutine.

Del cibo pronto da casa è il proprio pane

Consiglio di tenere uno snack o uno spuntino senza glutine in borsa o in tasca: non è facile soddisfare il lan-guorino veloce. Il pane senza glutine lo trovate solo nei ristoranti che si specializzano in gluten free, quindi se vi piace accompagnare le pietanze con il pane, portatevelo senza problemi. In genere i ristoratori capiscono e in ogni caso vi fanno pagare il coperto…Se siete in viaggio portatevi cracker di riso o il vostro pane. Il pane senza glu-tine nella borsa a mano mi ha aiutato a superare i voli transoceanici dove il menú gluten free era decisamente ambiguo.Mentre fate turismo vi consiglio di portarvi uno snack o una “schiscetta” per risolvere il problema fame e non svenire mentre state passeggiando. Siccome suppongo che le razioni por-tate da casa possano finire, conosce-rete i negozi di alimentari del luogo per scoprire cosa è possibile mangiare e anche questo rende l’esperienza del viaggio piú interessante.

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ANTIPASTI

Frittelle di maggiorana 11

Farinata al rosmarino e cipolle 17

Crema di fave e piselli con i gamberi 33

Piccole quiche con piselli e speck 41

Calzoncini di sfoglia finta con spinaci e gorgonzola 51

Passato di piselli al profumo di cedro e fiori di salvia 68

Insalata di lattuga con nasturzi e frutta secca 71

Broccoli in pastella 107

PRIMI PIATTI

Fettuccine con zucchine al profumo di menta 13

Zabaione di piselli e nocciole con cialdine di parmigiano e pistacchi

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Macco di fave 39

Fregola di primavera 43

Tagliatelle fiori e parmigiano 70

Crespelle alle cime di rapa con prosciutto e stracchino di capra

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Lasagne Siciliane 108

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SECONDI PIATTI

Polpettine di carne e zucchine al profumo di rosmarino 15

Torta salata con fave e salsiccia 35

Crocchette di nasello e verdure 53

Gli ovetti dell’amore 92

Frittata di zucchine con soli albumi 93

Uova alla coque 94

Un uovo, un pomodoro e una cocotte 96

Uova e spinaci al forno 97

Cipolline in agrodolce 109

Agnello “aggrassato”110

Costolette al salmoriglio111

PANE E AFFINI

Biove semi-integrale con mirtilli rossi e mirto 19

Tarallini all’aroma di finocchietto selvatico 23

Panini integrali al burro 55

Muffin alle olive e parmigiano 57

Roselline di pane aromatico alle erbette 117

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DOLCI

Tramezzini con frutta e mascarpone 59

Sfogliatine glassate 61

Torta streusel alle pesche e lavanda 69

Pannacotta con ciliegie al vino 80

Sorbetto pura fragola con meringa al timo 81

Semi torta-tiramisù alle ciliegie 82

Dolce di ricotta e fragole senza cottura 83

Smoothie di fragole e ciliege 84

Tartellette alle fragole 85

Cassata Siciliana 112

CONSERVE

Finocchietto selvatico sott’olio 21

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DECORAZIONE E CRAFTING

Uova colorate 106

Una tavola color arancio 122

Idea per la tavola di Pasqua 124

L’albero delle uova di Pasqua 126

Decorare le uova con la carta 127

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L’estate delle mie delle tue vacanze automobili giù tutti i finestrini anche i più grandi che ritornan bambini e il gioco prende sopravvento sulle cose serie ed il lavoro si trasforma, si trasforma in ferie lo studio, lo studio diventa vacanza e il cielo è li che ti aspetta fuori dalla stanza ma che caldo ma che caldo ma che caldo fa ma che caldo in questa città.

[Jovanotti, Estate 1992]

nel prossimo numero:

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