Aboriginoil,olio di emù

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  Aboriginoil per la cura del corpo e dei capelli, L'olio dei nativi australiani L'olio dei nativi australiani : un percorso person ale Cos'è un Emù Allevame nto dell'Emù Lavorazione dell'Emù Quali sono gli ingredienti attivi dell'olio di Emù Proprietà terapeutiche e cosme tiche dell'olio di Emù Ferite Epiteliatizzate Anti.infiammatorio - artrite L'olio di Emù per via orale  L'olio dei Nativi Australiani : un percorso personale Dopo aver visto un gruppo di danzatori aborigeni nella mia città natale, sulla Costa d'Oro in Australia, alcuni anni fa, ho deciso che desideravo essere in grado di suonare il didgeridoo. Sono quindi andato ad acquistare il mio primo strumento ed ho cercato di trarne un suono, qualsiasi suono, il che costituisce una sfida assai più ardua di quanto si  possa immaginar e. Lo sforzo ancora maggiore, quando si riesca a far uscire dei suoni dallo strumento, è di comprendere in quale modo far circolare il fia to. A questo punto del mio percorso per controllare questo strumento musicale fr a i  più primiti vi, la mi a fami glia ed i m iei ami ci mi hanno imposto di avere un istruttore. Sebbene riconoscessi la necessità di avere un istruttore, non sapevo in quale modo trovarlo nella versione australiana della spiaggia di Malibu. A questo punto entrò in gioco il destino e solo due settimane dopo che avevo ammesso di aver bisogno di un istruttore qualcuno bussò alla mia porta e sulla soglia vidi il più nero, e splendido aborigeno sul quale avessi mai posato lo sguardo. In effetti non si trattava soltanto di un aborigeno, il cui nome pare fosse Jacko, ma si trattava di un musicista ed artista di grande talento e molto noto La storia personale di Jacko è una vera epopea dalla quale sono stato ammaliato  per molte ore durante le quali mi ha raccontato in quale modo eg li, e tutti i  bambini della sua tri bù, erano stati presi dai missi onari quando egli av eva ci rca 11 anni (non conosce la propria età) alla distanza di 2000 km., per essere allevati dagli stessi missionari, e in quale modo egli stesso e due suoi amici, in quella stessa prima notte, scapparono per cercare di ritornare alle proprie famiglie. Viaggiarono di notte e dormirono di giorno, nel calore soffocante del deserto australiano. Questi tre ragazzini impiegarono due stagioni delle piogge per trovare la loro strada per ritornare alla loro t ribù nel territorio di Arnhem.  Nella mia qua lità di bianco ang losassone, la cui tribù av eva inf litto a Jacko ed alla sua gente questo dolore, me ne sono, come minimo, vergognato moltissimo. E inoltre non riuscivo a smettere di meravigliarmi di queste gesta di sopravvivenza di questi ragazzi: non avrei potuto io stesso immaginare in quale modo io, ad 11 anni, sarei potuto sopravvivere un solo giorno in tali condizioni estreme! Jacko non era disgustato da quanto era accaduto ed era assai incline ad accettare l'aiuto che la vita gli aveva dato. Aveva poi continuato la propria vita ed era occupato a promuovere attivamente le regole basilari di igiene e salute alle diverse comunità Aborigene che si trovavano nel territorio di Arnhem. E così mi ha insegnato in quale modo far circolare il respiro nel mio didgeridoo. Un'altra importante lezione che mi ha impartito quel giorno è stata relativamente alle assolutamente sorprendenti proprietà cicatrizzatrici dell'olio di Emù. La sera prima avevo superato con un salto un falò sulla spiaggia e come risultato mi ero ustionato malamente un piede. In effetti avevo ustioni di terzo grado e tutti ritenevano, unanimamente, che sarei dovuto andare in ospedale per far curare l'ustione. Io ritenevo che, essendo un attivo promotore ed un seguac e delle terapie olistiche, era mio dovere curarmi naturalmente: dovevo mettere in pratica le teorie che enunciavo! Ho iniziato, quindi, ad usare l'Aloe Vera e già questo ha ridotto notevolmente il dolore ottenebrante che stavo provando. Jacko ha guardato le mie ferite ed ha scosso la testa! Con un gesto quasi magico mi ha consegnato un piccolo vasetto che conteneva quello che sembrava essere un unguento di colore bianco che ha poi distribuito abbondantemente sull'ustione. Invece di svenire per il dolore, come mi aspettavo, ho sentito un sollievo immediato. Jaco mi ha consegnato il vasetto e mi ha detto che conteneva olio di Emù che  proveniv a da casa sua, che lo av eva f atto lui stesso e che avrei dovuto continuar e a metterlo sul mio piede senza necessità di alcun tipo di bendaggio o protezione. Mi ha anche detto che l'olio di Emù veniva usato dai suoi antenati come potente cicatrizzante.  Non potevo credere a l migli oramento che l'olio av eva apportato alla mia feri ta ed entro dieci giorni il mio piede era completamente cicatrizzato ed in modo tale che io stesso non sarei stato in grado di indicare il punto dell'ustione: una cosa inaudita per un'ustione di terzo grado!! Questa mio incontro con questo importantissimo rimedio mi ha avviato su di un  percorso di ricer ca relativ o all'olio di emù e si è trattato di un percorso sempre ricco di scoperte: un percorso che desidero condividere con voi!! Torna all’inizio Cos'è un Emù Secondo quanto descritto da Whitehouse, Turner, Dav isd e Roberts dell'Università di Queensland, divisione di medicina, e del Princess Alexandra NNP EMU OIL htt p://nnp.ch/italian/oil.htm 1 di 5 02/10/2011 12.17

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Aboriginoil per la cura del corpo e dei capelli, L 'olio dei

nativi australiani

L'olio dei nativi australiani : un percorso personale

Cos'è un Emù

Allevamento dell'Emù

Lavorazione dell'Emù

Quali sono gli ingredienti attivi dell'olio di Emù

Proprietà terapeutiche e cosmetiche dell'olio di Emù

Ferite Epiteliatizzate

Anti.infiammatorio - artrite L'olio di Emù per via orale

 

L'olio dei Nativi Australiani : un percorso personale

Dopo aver visto un gruppo di danzatori aborigeni nella mia città natale, sulla

Costa d'Oro in Australia, alcuni anni fa, ho deciso che desideravo essere in grado

di suonare il didgeridoo.

Sono quindi andato ad acquistare il mio primo strumento ed ho cercato di trarne

un suono, qualsiasi suono, il che costituisce una sfida assai più ardua di quanto si

 possa immaginare.

Lo sforzo ancora maggiore, quando si riesca a far uscire dei suoni dallo

strumento, è di comprendere in quale modo far circolare il fiato.

A questo punto del mio percorso per controllare questo strumento musicale fra i

 più primitivi, la mia famiglia ed i miei amici mi hanno imposto di avere un

istruttore.

Sebbene riconoscessi la necessità di avere un istruttore, non sapevo in quale

modo trovarlo nella versione australiana della spiaggia di Malibu.

A questo punto entrò in gioco il destino e solo due settimane dopo che avevoammesso di aver bisogno di un istruttore qualcuno bussò alla mia porta e sulla

soglia vidi il più nero, e splendido aborigeno sul quale avessi mai posato lo

sguardo.

In effetti non si trattava soltanto di un aborigeno, il cui nome pare fosse Jacko,

ma si trattava di un musicista ed artista di grande talento e molto noto

La storia personale di Jacko è una vera epopea dalla quale sono stato ammaliato

 per molte ore durante le quali mi ha raccontato in quale modo egli, e tut ti i

 bambini della sua tribù, erano stati presi dai missionari quando egli aveva circa 11

anni (non conosce la propria età) alla distanza di 2000 km., per essere allevati

dagli stessi missionari, e in quale modo egli stesso e due suoi amici, in quella

stessa prima notte, scapparono per cercare di ritornare alle proprie famiglie.

Viaggiarono di notte e dormirono di giorno, nel calore soffocante del deserto

australiano.

Questi tre ragazzini impiegarono due stagioni delle piogge per trovare la loro

strada per ritornare alla loro t ribù nel territorio di Arnhem.

 Nella mia qualità di bianco anglosassone, la cui tribù aveva inflitto a Jacko ed

alla sua gente questo dolore, me ne sono, come minimo, vergognato moltissimo.

E inoltre non riuscivo a smettere di meravigliarmi di queste gesta di sopravvivenza

di questi ragazzi: non avrei potuto io stesso immaginare in quale modo io, ad 11anni, sarei potuto sopravvivere un solo giorno in tali condizioni estreme!

Jacko non era disgustato da quanto era accaduto ed era assai incline ad accettare

l'aiuto che la vita gli aveva dato.

Aveva poi continuato la propria vita ed era occupato a promuovere attivamente le

regole basilari di igiene e salute alle diverse comunità Aborigene che si trovavano

nel territorio di Arnhem.

E così mi ha insegnato in quale modo far circolare il respiro nel mio didgeridoo.

Un'altra importante lezione che mi ha impartito quel giorno è stata relativamente

alle assolutamente sorprendenti proprietà cicatrizzatrici dell'olio d i Emù.

La sera prima avevo superato con un salto un falò sulla spiaggia e come risultato

mi ero ustionato malamente un piede.

In effetti avevo ustioni di terzo grado e tutti ritenevano, unanimamente, che sarei

dovuto andare in ospedale per far curare l'ustione.

Io ritenevo che, essendo un attivo promotore ed un seguace delle terapie

olistiche, era mio dovere curarmi naturalmente: dovevo mettere in pratica le

teorie che enunciavo!

Ho iniziato, quindi, ad usare l'Aloe Vera e già questo ha ridotto notevolmente il

dolore ottenebrante che stavo provando.

Jacko ha guardato le mie ferite ed ha scosso la testa!

Con un gesto quasi magico mi ha consegnato un piccolo vasetto che conteneva

quello che sembrava essere un unguento di colore bianco che ha poi distribuito

abbondantemente sull'ustione.

Invece di svenire per il dolore, come mi aspettavo, ho sentito un sollievo

immediato.

Jaco mi ha consegnato il vasetto e mi ha detto che conteneva olio di Emù che

 proveniva da casa sua, che lo aveva fatto lui stesso e che avrei dovuto continuare

a metterlo sul mio piede senza necessità di alcun tipo di bendaggio o protezione.

Mi ha anche detto che l'olio di Emù veniva usato dai suoi antenati come potente

cicatrizzante.

 Non potevo credere al miglioramento che l'olio aveva apportato alla mia ferita ed

entro dieci giorni il mio piede era completamente cicatrizzato ed in modo tale che

io stesso non sarei stato in grado di indicare il punto dell'ustione: una cosa

inaudita per un'ustione di terzo grado!!

Questa mio incontro con questo importantissimo rimedio mi ha avviato su di un percorso di ricerca relativo all'olio di emù e si è trattato di un percorso sempre

ricco di scoperte: un percorso che desidero condividere con voi!!

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Cos'è un Emù

Secondo quanto descritto da Whitehouse, Turner, Davisd e Roberts

dell'Università di Queensland, divisione di medicina, e del Princess Alexandra

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Hospital in una relazione apparsa in Inflammopharmacology. 1998 :118 "L'Emù,

Dromaius novae-hollandiae è un uccello selvatico, grande, incapace di volare,

indigeno dell'Australia ed attualmente allevato in Australia, Canada, E uropa ed

USA. Gli aborigeni nativi ed i primi abitanti bianchi dell'Australia usavano

massaggiare il corpo con il grasso liquefatto ottenuto dallo stesso per facilitare la

rimarginazione delle ferite ed alleviare il dolore e la disabilità derivanti da

  parecchie malattie muscolo-scheletriche."

L'Emù è un membro della famiglia dei ratiti come lo è lo struzzo dell'Africa.

Un uccello adulto (dell'età di 15 mesi) pesa circa 45 chili e può avere su di sé

circa 10 chilogrammi di grasso.

Il deposito di grasso si trova attorno alla sella dell'uccello ed agisce quale sua

 protezione dal violento sole australiano.

In natura l'Emù accumula il grasso nel proprio corpo durante i mesi estivi per 

usarlo quale fonte di energia durante la stagione invernale destinata alla

riproduzione. Infatti in tale periodo l'Emù si alimenta a stento e quindi fa conto

unicamente sulle proprie riserve di grasso.

Gli Emù adulti hanno sorprendenti capacità di guarigione da urti e ferite,

caratteristica insolita in natura.

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Allevamento dell'Emù

Quando il governo australiano ha consentito che l'Emù fosse allevato

commercialmente ha definito delle linee guida per l'allevamento e la lavorazione

che superano quelle relative a q ualsiasi altra operazione di tipo agricolo in quel

 paese.

Dopo un'autorizzazione iniziale a prelevare un numero minimo di Emù dalla vita

selvatica per costituire un gregge per allevamento da destinare all'industria, sono

state successivamente poste delle restrizioni in merito all'ulteriore uso di Emù

selvatici.

La ricerca ha definito rapidamente una valida tecnologia di allevamento che

consentisse l'aumento esponenziale del numero di animali. In media ogni coppia

di Emù produce da 20 a 3 0 pulcini all'anno. Agli Emù utilizzati per la

riproduzione vengono riservati dei campi ricchi di erba e bene ombreggiati per 

consentire loro di muoversi e di dividersi in coppie da riproduzione.

Gli allevamenti di Emù sono gestiti secondo un programma di garanzia di qualità

con stretti vincoli per quanto riguarda i recinti, le zone di popo lamento,

l'ombreggiatura e l'igiene degli animali.

Innanzitutto si effettuano controlli sul terreno di ciascun allevamento per 

accertarsi dell'assenza di sostanze chimiche e di insetticidi che venivano

solitamente impiegati in passato.

Dopo l'incubazione dei pulcini di Emù, questi vengono allevati separatamente

allo scopo di proteggerli dagli elementi naturali e dai predatori. Durante i primi

mesi della loro crescita si ricorre al riscaldamento artificiale.

La loro dieta, priva di sostanze chimiche, varia durante la crescita, ma è costituita

da erbe, foraggi e granaglie.

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Lavorazione dell'Emù

L'Emù subisce la medesima lavorazione di qualsiasi altro animale allevato

commercialmente.

Un elemento importante dal punto di vista ambientale è che l'olio di Emù viene

derivato da Emù che sono trattati per la lo ro carne e non per il loro olio; in altre

 parole l'olio è un sottoprodotto che verrebbe ad essere sprecato qualora non ne

fosse stato identificato un impiego.

Le strutture impiegate per la lavorazione sono controllate d al Servizio Di

Ispezione di Quarantena Australiano (AQIS) che hanno costantemente i propri

veterinari qualificati presso le strutture di lavorazione per accertare che gli

animali siano sacrificati in modo indolore e che la struttura funzioni secondo gli

standard HACCP (punto di controllo dell'analisi critica di rischio). Su tutti gli

Emù vengono effettuate controlli sia prima che dopo la morte, durante la

lavorazione.

Durante la lavorazione il grasso di Emù, che si trova principalmente nel dorso

dell'animale, separato dalla carne da un sottile strato di tessuto, viene prelevato

ed immediatamente congelato a 20°C per una conservazione di breve periodo.

La trasformazione del grasso di Emù in olio avviene attraverso un'operazione

complessa che ha lo scopo di garantire che siano conservare le speciali

caratteristiche naturale dell'olio.

L'impianto per la produzione dell'olio utilizzato dalla Australian Emu Industries

(AEI) uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti derivati dall'Emù efornitore esclusivo della NNP e della marca Aboriginoil) è l'unica struttura al

mondo che opera seguendo le rigide linee guide della HACCP allo scopo di

garantire che il prodott o finale olio abbia un livello adatto all'olio di qualità

terapeutica ed alimentare.

 Nello stabilimento di produzione il grasso viene controllato per verificare

l'assenza di materiale inerte. Esso viene quindi riscaldato alla giusta temperatura

 per conservarne le benefiche sostanze antiossidanti e per scioglierlo

trasformandolo in olio.

L'olio viene quindi conservato in barili in un ambiente a temperatura controllata.

Test analitici vengono condotti allo scopo di analizzare la composizione di acidi

grassi dell'olio mentre le prove chimiche e batteriologiche ne controllano la

qualità.

Per quanto riguarda il nostro Aboriginoil lo stesso non è mai stato sottoposto, in

nessuna delle fasi del processo di raffinazione, a temperature superiori ai 30° F.

L'olio viene sterilizzato mantenendolo a 30° F in assenza di ossigeno, luce e

sostanze reattive.

Le tipiche proprietà fisiche per l'Aboriginoil lo rendono a 20° C u na crema

 bianca semisolida. A 60° C si presenta come un liquido chiaro, leggermente

 paglierino, privo di odore.

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Quali sono gli ingredienti attivi dell'olio di Emù?

Se ci riferiamo al grafico sotto riportato rileviamo che l'olio di Emù è un lipide

eccezionale, triglicerico quasi al 100%, con carenza di fosfolipidi e quindi con

eccellente livello di penetrazione nella pelle.

Esso contiene Omega 3 e 6 con una composizione di acidi grassi essenziali (EFA)

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il che corrisponde alla pelle umana.

L'analisi del nostro Aboriginoil di Emù rivela il seguente profilo di acidi grassi:

Principali acidi grassi Contenuto medio in percentuale

C 14:0 miristico 0.4

C 16:0 palmitico 20.0C 16:1 palmitoleico 4.0

C 18:0 stearico 7.0

C 18:1 oleico 49.0

C 18:2 linoleico 14.0

C 18:3 linoleico 3.0

L'olio di Emù è una ricca fonte di vitamine naturali, particolarmente delle

vitamine A ed E nonché di minerali, acidi grassi, lecitina, antiossidanti naturali ed

altri ingredienti che favoriscono la guarigione e la salute in genere.

Come si può vedere dal profilo di acidi grassi sopra riportato l'olio di Emù

contiene gli acidi grassi omega 3 e 6. Quelli omega 3 sono sotto forma di acido

linoleico (LNA C18:3 W3) che nell'organismo produce naturalmente gli altri

importanti acidi grassi che si trovano nell'olio di pesce.

 Nell'edizione dell'Ottobre 1999 di Emu today and tomorrow (l'Emù oggi e

domani) il dr. Leigh Hopkins che è consulente farmaceutico e professore di

clinica farmaceutica rileva che un problema che l'industria dell'olio di Emù si

trova ad affrontare deriva dalla spiegazione del perché l'olio aiuti ad alleviare

varie patologie!

Il Dr. Hopkins dice "e quei meccanismi maggiormente fondamentali sono in realtà

meccanismi nutritivi di base dei grassi contenuti nell'olio di Emù. I rapporti dei

grassi nell'olio di Emù sono critici per la normalizzazione dei processi di

cicatrizzazione. Io non desidero isolare un solo grasso, il che sarebbe

 probabilmente errato, in quanto nell'olio di Emù vi è p iù di una composizione di

grassi (linoleico, oleico, palmitico, stearico, palmitoleico) oppure un rapporto di

grassi saturi verso grassi insaturi o qualche altro rapporto fra tutti questi grassi

 piuttosto che un grasso specifico nell'olio. Se si trattasse di un grasso specifico vi

sarebbero molti modi per derivare tale grasso da altri olii, ma il rapporto di tali

grassi è probabilmente assai importante per i benefici che vediamo essere

apportati dall'olio".

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Proprietà terapeutiche e cosmetiche dell'olio di Emù

Gli Aborigeni australiani hanno attribuito all'olio di Emù le seguenti proprietà

terapeutiche e protettive::

Trattamento e linimento per le ustioni

Protettivo per la pelle e schermo solare

Rimedio per le malattie della pelle

Trattamento e linimento per le forme di artrite

Idratante della pelle

Azione ri-epitelizzante delle ferite; riduce i tessuti cicatriziali e ammorbidisce le

ferite tumefatte

La moderna ricerca ha dato convalida a tali asserzioni che noi considereremo nel

contesto delle diverse applicazioni dell'olio di Emù.

Cosmetica - Cura delle pelle, anti invecchiamento

Una delle principali società americane ha iniziato ad impiegare l'olio di Emù

nella sua gamma di prodotti cosmetici.

Secondo quanto asserito da tale gruppo, l'industria della cosmetica ha, per 

decenni, creato prodotti per il viso con qualità dannose, distruttive.

Essi riferiscono che prodotti quali gli acidi alfa-idrossici (AHA), forti sostanze

abrasive per la pulizia, sostanze schiarenti ed astringenti, sono tutte sostanze che

eliminano o rimuovono ed essiccano strati di epidermide.

Questo gruppo rileva che "l'olio di Emù non depriva la pelle, non rimuove gli olii

essenziali o spella l'epidermide. Inoltre ha la capacità di apportare nutrimento

alla pelle in quanto è un morbido ricostruttore della pelle. Essendo inoltre un

eccellente veicolo tale olio convoglia altri ingredienti del prodotto al disotto

della pelle, in modo che i prodotti agiscono non solo esternamente ma anche

internamente."

Le vaste ricerche condotte sul prodotto hanno dimostrato la t otale assenza di

reazioni allergiche, rossore, irritazioni o macchie durante l'impiego dell'olio di

Emù.

Una delle principali controindicazioni per l'uso di olii nel trattamento

dell'epidermide o in cosmetologia derivava dal fatto che essi tendono solitamente

ad otturare i pori e, conseguentemente, a causare fenomeni acneici.

Le prove di comedogenicità (ossia relative all'otturazione dei pori) dell'olio di

Emù sono state condotte dal reparto di dermatologia dell'Occupational

Dermatology laboratory presso la scuola medica dell'Università del Teas nel 1.

I risultati di tali prove dimostrarono che " l'olio viene considerato allo scopo d i

indicare una sostanza che si ritiene non produca risposta comedogenica durante

l'uso umano e quindi si considera trattarsi di risultato negativo"

Sorprendentemente, nonostante il fatto che si tratta di un olio, si è dimostrato che

l'olio di Emù è una sostanza che non ottura i pori.

Le proprietà cosmetiche ed idratanti dell'olio di Emù sono state verificate dal

 professor Alexander Zemtsov, assistente del dipartimento di dermatologia e

 biochimica presso lo Health Science Centre della Texas Tech. University .

Il Dr. Zemtsov ha riscontrato che la proprietà di maggiore interesse dell'olio di

Emù era costituita dal fatto che lo stesso aveva un alto coefficiente di

 penetrazione. "Ci che io intendo come "penetrante" è che l'olio attraversa la

 barriera della pelle e si introduce direttamente nella pelle stessa il che è assai

importante ai fini sia cosmetici che farmaceutici in quanto lo stesso può

attraversare la barriera della pelle ed immettere nella pelle stessa gli ingredienti

attivi"

Egli ha inoltre spiegato di aver rilevato che l'olio di Emù è anche un ottimo

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emulsionante. Ha definito l'effetto emulsionante come "miscelabilità".

 Nel 1995 è stato rilasciato un brevetto, con il numero brevetto USA 5.472.713

dal titolo "uso terapeutico dell'olio di Emù".

Uno dei riscontri di maggiore interesse elaborato nell'ambito del brevetto stesso

rivela che "segni di stiramento della pelle, quali quelli acquisiti durante la

gravidanza, possono essere evitati mediante l'applicazione dell'olio di Emù".

Inoltre l'applicazione dell'olio di Emù riduce o cancella completamente le

smagliature esistenti.

Per quanto riguarda l'invecchiamento della pelle e l'olio di Emù i signori dr.

Michael Holic e James Kinney sulla rivista "drug and cosmetic industry" del

Gennaio 1996 hanno affermato che "il medicamento topico ideale che possa

essere di aiuto alla pelle che invecchia dovrebbe avere la capacità di invertire la

caratteristica di secchezza e di desquamazione della pelle rafforzando la capacità

degli strati superiori della pelle a trattenere entro di sé l'acqua. Se il prodotto

 potesse anche penetrare nell'epidermide e stimolare la crescita dell'epidermidestessa per ringiovanire la rete di rughe e potesse rafforzare lo spessore del derma,

questo prodotto sarebbe il prodotto ideale per combattere le devastazioni

dell'invecchiamento della pelle"

Si è ipotizzato che il rapporto eccezionale dei componenti insaturi C16 e C18

della pelle potesse spiegare la capacità dell'olio a miscelarsi e a distribuirsi nella

 pelle. Inoltre "si ritiene che la stereochimica della metà oleica del C-18 giochi un

ruolo dominante in questa rapida trasformazione di pelle ruvida e secca in pelle

dall'aspetto morbido e sano".

 Negli studi preclinici si sono fatte molte osservazioni interessanti. Una di esse è

relativa al fatto che con l'olio di Emù si è rafforzato l'effetto dei filtri solari

 protettivi e si ritiene che l'olio blocchi l'assorbimento degli UVA ed UVB in modo

 più deciso e quindi aumenti la durata delle proprietà protettive contro i raggi

solari.

Per i massaggiatori un elemento importante relativamente all'Aboriginoil è

costituito dal fatto che esso è non castenergico (ossia un olio organico)

consentendo così all'olio di essere massaggiato energicamente fino gli strati

 profondi della pelle.

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Ferite dell'epitelio

L'olio di Emù ha dimostrato azione di riduzione delle cicatrici ed azione

anti-infiammatoria il cui vantaggio è dato dal fatto di affrettare il processo di

cicatrizzazione in caso di interventi chirurgici e di ustioni riducendo

l'infiammazione, evitando cicatrici e agendo come sedativo dei dolori.

Un'altra caratteristica è la sua sterilità ed esso può quindi essere utilizzato su

zone esposte della pelle, fatto vantaggioso per la riduzione dell'irritazione nei casi

di eczema, della cicatrice dei cheloidi; inoltre presenta vantaggi nei casi di innesti

di epidermide. In effetti il dr. Hopkins rileva, in merito all'impiego dell'olio di

Emù sulle ferite profonde, che "fa notevole impressione vedere, dopo un certo

 periodo di tempo, che il sistema è totalmente rimarginato: tutto è stato

ripristinato, il muscolo, il tendine, i nervi, i vasi ematici, la pelle, tutti sono stati

guariti e sono ricresciuti. La capacità maggiormente rilevante dell'olio è che esso

sembra incoraggiare questi sistemi a lavorare tutti assieme come sono stati

 progettati a fare"

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Antiinfiammatorio - Artrite

Il prof. Peter Ghosh, d irettore della ricerca presso il Sidney Royal North Shore

Hospital, ha effettuato delle prove sull'olio di Emù.

Egli rileva che : gli esperimenti di laboratorio hanno confermato che l'olio di Emù

ha la capacità di ridurre l'infiammazione delle giunture.

Su tale base si prevede che potrà ridurre il gonfiore ed il dolore associato

all'artrite.

Il Pro. Ghosh ha affermato che l'effetto anti-infiammatorio dell'olio era da

attribuirsi agli acidi grassi polinsaturi contenuti nello stesso.

A differenza di quanto accade con altri medicamenti impiegati nel trattamento

dell'artrite non si è a conoscenza di effetti collaterali.

In una relazione dal titolo "l'olio di Emù : una fonte di agenti anti-infiammatori

transdermici non tossici nella medicina degli aborigeni" i ricercatori australiani

M.W. Whitehouse, A.G. Turner, CKC Davis ed M. S. Roberts hanno effettuato

una comparazione fra l'olio di Emù ed altri olii che asseriscono di avere effetto

terapeutico sulle malattie infiammatorie, come segue:

Tipo di OlioPunteggio

artrite

Aboriginoil 93

Olio di Emù (altra marca) 69

Olio di struzzo americano 26Olio di lardo (maiale 18

Olio di pesce 15

Olio di oliva 8

Olio di semi di lino 31

Olio di enagra 31

Si fa rilevare che l'Aboriginoil è stato provato successivamente agli altri olii

elencati ma nel medesimo laboratorio ed in condizioni e con protocolli identici.

Gli autori della relazione hanno osservato che "questi risultati hanno evidenziato

che il grasso di Emù è una fonte assolutamente eccezionale per l'attività

transdermica anti-infiammatoria " Gli olii ricchi di o i linoleati, quali quelli di

semi di lino, di enagra etc. hanno dimostrato modesta efficacia.

 Nel brevetto mondiale 92/84 gli inventori hanno espresso la propria convinzione

che l'attività anti-infiammatoria rilevata relativamente all'olio sia dovuta in parte

alla dieta naturale dell'Emù che è costituita da semi, bacche e piante presenti nel

"bush" australiano e che si prevede contengano una vasta gamma di carotenoidi,

vitamine, terpeni, sapogeni, flavoni ed altri componenti bioattivi che si trovano in

natura.

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L'olio di Emù per via orale

La ricerca ha chiaramente dimostrato che il contenuto in acido linoleico (18:3)

della razione triglicerica totale varia notevolmente da quasi zero ( molti uccelli di

allevamento ) fino al 20% (alcuni uccelli selvatici) riflettendo in tal modo

influenze significative della dieta basale sulla composizione dell'olio.

Effettivamente alcuni allevatori di Emù in Australia si dice che allevino gli uccelli

unicamente con pane bianco, il che ha prodo tto poi un olio di Amù

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assolutamente privo di alcun effetto terapeutico.

La Australian Emu Industries si è quindi imbarcata in un programma di

allevamento ed alimentazione circa 5 anni fa, allo scopo sia di catturare il

 patrimonio genetico di quegli uccelli selvatici che producevano i più alti livelli di

anti-infiammatori, sia di ripetere la dieta degli uccelli selvatici come indicato in

 precedenza.

Gli uccelli non sono allevati intensivamente e costretti in piccoli recinti ma sono

 piuttosto lasciati liberi di correre liberamente su vasti spazi.

L'olio generato da q uesti uccelli è ciò che la AEI incapsula, nelle sue capsule da

1000 mg di olio puro di Emù ed ha il più alto contenuto di anti-infiammatori mai

verificato.

In effetti un altro recente brevetto USA N. 5.472.713 indica che "l'olio di Emù

viene impiegato terapeuticamente nei metodi applicati per ridurre colesterolo,

trigliceridi, e lipoproteine a bassa densità e per aumentare quelle ad alta densità".

Quale parziale riconoscimento ed apprezzamento per il fatto che gli aborigeni

australiani hanno dimostrato l'efficacia dell'olio di Emù per una gran quantità di

applicazioni medicinali per migliaia di anni ed anche in quanto desideriamo

assistere la salute degli aborigeni che vivono nelle comunità lontane, la NNP ha

costituito un fondo da gestire in Australia per assistere un giovane aborigeno che

desideri apprendere la medicina naturale ed alternativa.

Ci siamo impegnati a far sì che 5p derivanti dalla vendita di ogni prodotto

Aboriginoil siail nostro contributo a questo fondo per far realizzare tale sogno.

Mike Lehman - Giugno 2000

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NNP EMU OIL http://nnp.ch/italian/oil.ht

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