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Glossario 171 Glossario Abituazione. Riduzione dell’intensità di una risposta ad uno stimo- lo esterno presentato più volte. In questo caso i neuroni dell’at- tenzione cessano di funzionare anche se la forza dello stimolo resta identica. Per esempio, se dei suoni producono inizialmente delle sensazioni fastidiose, nelle prove successive, nonostante l’in- formazione dello stimolo venga raccolta, le reazioni si fanno più deboli fino a cessare. L’abituazione è una forma elementare di apprendimento. Accomodamento. È uno degli indici binoculari di profondità e riguarda la successione dei singoli movimenti oculari per fissare un’immagine. Adattamento. Modificazione stabile dei comportamenti in vista della conservazione di sé e della specie. Apprendimento e selezione costituiscono i due principali meccanismi di sopravvivenza. Adrenalina. Deriva dal latino e significa «in direzione del rene» che è l’organo collocato al di sotto della ghiandola surrenale. L’adre- nalina è l’ormone secreto dalla regione midollare delle ghiandole surrenali (o midollare del surrene), ed è stato isolato per primo in forma pura. Afasia. Termine che raccoglie tutti i disturbi del linguaggio causati da lesioni cerebrali; non sono considerate afasie i disturbi pro- dotti da un’innervazione difettosa dei muscoli della parola, da una compromissione degli stessi organi dell’articolazione o da un deficit globale o intellettivo. Afasia espressiva. È caratterizzata da un deficit o dalla perdita totale della capacità di esprimersi tramite la parola, la scrittura o i gesti. Afasia espressivo-percettiva. Rappresenta una combinazione della forma espressiva e percettiva. In questi casi è difficile stabi- lire quali delle due funzioni sia maggiormente compromessa.

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Abituazione. Riduzione dell’intensità di una risposta ad uno stimo-lo esterno presentato più volte. In questo caso i neuroni dell’at-tenzione cessano di funzionare anche se la forza dello stimoloresta identica. Per esempio, se dei suoni producono inizialmentedelle sensazioni fastidiose, nelle prove successive, nonostante l’in-formazione dello stimolo venga raccolta, le reazioni si fanno piùdeboli fino a cessare. L’abituazione è una forma elementare diapprendimento.

Accomodamento. È uno degli indici binoculari di profondità eriguarda la successione dei singoli movimenti oculari per fissareun’immagine.

Adattamento. Modificazione stabile dei comportamenti in vista dellaconservazione di sé e della specie. Apprendimento e selezionecostituiscono i due principali meccanismi di sopravvivenza.

Adrenalina. Deriva dal latino e significa «in direzione del rene» cheè l’organo collocato al di sotto della ghiandola surrenale. L’adre-nalina è l’ormone secreto dalla regione midollare delle ghiandolesurrenali (o midollare del surrene), ed è stato isolato per primo informa pura.

Afasia. Termine che raccoglie tutti i disturbi del linguaggio causatida lesioni cerebrali; non sono considerate afasie i disturbi pro-dotti da un’innervazione difettosa dei muscoli della parola, dauna compromissione degli stessi organi dell’articolazione o daun deficit globale o intellettivo.

Afasia espressiva. È caratterizzata da un deficit o dalla perditatotale della capacità di esprimersi tramite la parola, la scrittura oi gesti.

Afasia espressivo-percettiva. Rappresenta una combinazionedella forma espressiva e percettiva. In questi casi è difficile stabi-lire quali delle due funzioni sia maggiormente compromessa.

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Afasia percettiva. È caratterizzata da un deficit o dalla perdita totale della capacità dicomprendere il linguaggio scritto o parlato, o di interpretare i gesti.

Afferente. Designa la trasmissione dell’impulso nervoso dalla periferia al sistema ner-voso centrale.

Agnosia. Mancato riconoscimento dell’importanza degli stimoli sensitivi. È un distur-bo della percezione determinato da lesioni cerebrali. In base agli organi di senso, sidistinguono le agnosie tattili, visive o uditive.

Agrafia. Disturbo grave della scrittura, non dipendente da una lesione al sistemamotorio e associato all’afasia espressiva.

Alessia. Forma di agnosia visiva caratterizzata da un deficit o dalla perdita totale dellacapacità di lettura, in assenza di una perdita reale della vista.

Alfa, onde. Caratterizzate da una serie di onde sincrone con frequenza variabile tragli 8 e i 13 c/s.

Allerta. Indica la quantità di attenzione implicata in un compito. Tale quantità dipen-de dal livello di attivazione, determinato a sua volta sia dallo stato generale dell’or-ganismo, sia dagli stimoli nuovi provenienti dall’esterno. Il livello di allerta si riducesignificativamente di fronte agli stessi stimoli (fenomeno dell’abituazione), mentreaumenta in relazione a stimoli nuovi o ritenuti interessanti.

Allomnesie. Disturbi qualitativi della memoria, consistenti in illusioni, deformazionidi engrammi realmente fissati, ricordi incompleti, inadeguati o falsati.

Allucinazione. Si definiscono così le percezioni senza oggetto. Esse rappresentano qual-cosa di completamente nuovo, svincolate da qualsiasi apporto sensoriale. Nelle alluci-nazioni il soggetto percepisce con caratteri di concretezza, di obiettività e di spazialitàsensoriale oggetti, suoni, parole, assolutamente inesistenti, vivendoli come reali.

Amigdala. Nucleo della base cranica che fa parte del sistema limbico ed è connessacon le vie olfattive e con l’ipotalamo.

Amnesia. Deficit mnemonico che rientra nei disturbi quantitativi della memoria.

Amnesia anterograda. Disturbo della memoria che riguarda i fatti che sono seguitiall’avvenimento patologico. Le informazioni acquisite prima di quest’ultimo sonoconservate.

Amnesia retrograda. Disturbo della memoria che riguarda i fatti che hanno prece-duto l’avvenimento patologico.

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Amusia. Disturbo percettivo determinato da lesioni cerebrali che colpiscono in modoelettivo l’ascolto della musica.

Anartria. Perdita totale della capacità di articolazione; è causata da disfunzioni piùestese dei nervi o dei centri regolatori.

Androgeno. Ormone sessuale maschile.

Apprendimento. Indica la modificazione comportamentale conseguente a, o indottada, un’interazione con l’ambiente, ed è il risultato di esperienze che conduconoallo stabilirsi di nuovi tipi di risposta agli stimoli ambientali.

Apprendimento per coppie associate. Consiste nella presentazione di liste for-mate da coppie di parole (macchina-cane) con la richiesta di impararle.

Aprassia. Disturbo dell’attività gestuale in un soggetto non affetto da disturbi motorie in possesso della conoscenza del gesto da compiere. Si tratta, dunque, dell’inca-pacità di eseguire degli atti volontari, diventati più o meno automatici in virtù dellaloro continua ripetizione.

Aprosessia. Consiste in un’assenza di attenzione.

Aree associative. Indica le aree dei lobi della corteccia cerebrale che integrano fraloro gli impulsi provenienti dalle aree motorie e sensoriali.

Aree motorie. Aree situate nel lobo frontale, da cui partono stimoli che raggiungonole strutture effettrici per i movimenti volontari del corpo.

Aree sensoriali. Aree situate nei lobi della corteccia cerebrale a cui afferiscono glistimoli provenienti dalla periferia.

Associazione. Indica, in senso generale, la connessione appresa, funzionale, tra dueo più elementi (idee, immagini, stimoli ecc.).

Associazionismo. Dottrina filosofica o psicologica secondo cui le conoscenze supe-riori derivano dalle associazioni di elementi più semplici.

Assone. Struttura del neurone che trasmette l’impulso fuori dal corpo cellulare ad unaltro neurone.

Attendibilità. Proprietà fondamentale di un test, indicata anche con i termini fedeltà,replicabilità, coerenza interna. Designa il livello di similarità dei risultati che unastessa persona ha ottenuto ad una stessa prova, in momenti differenti.

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Attenzione. Indica il processo grazie a cui alcune parti dell’informazione sensorialevengono codificate ed elaborate, mentre altre vengono escluse.

Attivazione. Indica il meccanismo più direttamente coinvolto nell’elaborazione del-l’informazione. Esso implica sia l’attivazione di determinati percorsi o circuiti neurali,sia l’attivazione di un sistema di codifica soggettivo, che genera la rappresentazio-ne interna dello stimolo percepito.

Autonomo, sistema nervoso. Innerva le ghiandole e gli organi viscerali. La respira-zione, la digestione e il ritmo cardiaco dipendono da esso. Si divide in sistemasimpatico e parasimpatico, tra loro antagonisti in alcune funzioni (a livello cardiacoil primo fa aumentare la frequenza, mentre il secondo la fa diminuire).

Bastoncelli. Recettori della retina altamente sensibili alle variazioni di luminanza, chetrasmettono questa informazione fino alle stazioni corticali.

Beta, onde. Presentano uno spettro di frequenza oscillante tra i 18-24 c/s e un’am-piezza piuttosto modesta.

Binet (o Binet-Simon), scala di. Prima scala di intelligenza per bambini in etàscolare, costruita da A. Binet e T. Simon nel 1905. La scala è composta da unaserie di problemi da risolvere, tutti attinenti alla vita quotidiana e stimolanti capaci-tà mentali complesse e composite.

Biologico, orologio. Meccanismo biochimico che presiede al controllo dei compor-tamenti che presentano una periodicità.

Bisogni fondamentali. Designati anche come bisogni primari o fisiologici. Indicanoi bisogni connessi alla sopravvivenza e non dipendenti dall’apprendimento.

Bisogni, gerarchia dei. Secondo la teoria di Maslow i bisogni umani possono esse-re considerati come livelli di un sistema gerarchico. A livello più basso troviamo ibisogni fisiologici (o fondamentali), come la fame, la sete ecc. Ad un livello superio-re abbiamo i bisogni di sicurezza, seguiti da quelli di affetto e di appartenenza.Infine abbiamo i bisogni di autostima e di autorealizzazione.

Bisogno. Condizione dell’organismo che dirige l’individuo verso uno scopo; a diffe-renza della pulsione che rappresenta una spinta interna, il bisogno rappresenta ilcontenuto concreto della pulsione.

Broca, area di. Area corticale responsabile della funzione del linguaggio che derivail nome dal neurologo francese che nel 1861 la scoprì. Broca dimostrò che l’afasia

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era il prodotto, nei destrimani, di una lesione localizzata nel piede della III circonvo-luzione frontale dell’emisfero sinistro. Nel caso dei mancini è solitamente collocataa sinistra, anche se talora si trova nell’area corticale corrispondente dell’emisferodestro.

Bulbo. Indica il midollo allungato.

Campione. Gruppo di una popolazione selezionato sulla base di procedure in modotale da rappresentare per qualche tratto la popolazione stessa.

Cervelletto. Indica la struttura del mesencefalo responsabile del coordinamento mu-scolare e del mantenimento dell’equilibrio corporeo.

Cervello. Indica la struttura dell’encefalo composto da: telencefalo (emisferi cere-brali e strutture sotto-corticali), diencefalo (sub-talamo, talamo, epitalamo e ipo-talamo) e mesencefalo.

Cervello diviso. In inglese split brain indica l’interruzione tra i due emisferi cerebralitramite interventi sul corpo calloso. È il cervello diviso che ha consentito una cono-scenza più approfondita della specializzazione emisferica.

Chiusura. Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cui linee discontinueo altri tipi di stimoli, che non si susseguono linearmente, sono percepiti nella lorounità, chiudendo così le parti mancanti.

Cinestesia. Detta anche propriocezione, riguarda le sensazioni relative alla posizionedei propri arti, al loro movimento e alla forza che viene impiegata. È resa possibiledall’esistenza di recettori collocati nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni.

Clinico, metodo. Indica il metodo più vicino alla tradizione medica, in quanto hacome suo oggetto di interesse il singolo e la sua sofferenza. Con esso lo psicologoraccoglie dati attraverso colloqui e test al fine di formulare una diagnosi e consiglia-re una terapia.

Codice. Il linguaggio inteso come sistema di segnalazione fissa, caratterizzato da unacorrelazione fissa tra i segni e la realtà che essi significano.

Codificazione verbale. Indica uno dei principali processi organizzativi della memo-ria a lungo termine, secondo cui quando si apprendono e si riproducono deglistimoli, essi sono ricordati in maniera distorta.

Coefficiente di correlazione. È dato da un numero che esprime sia il grado che ladirezione della relazione tra due variabili. Il numero è compreso tra -1 (correlazione

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negativa) e + 1 (correlazione positiva). Quanto più alto è il valore (positivo o nega-tivo) tanto più alta è la correlazione. Il valore 0 indica che la correlazione è nulla,ossia inesistente.

Cognitivi, test. Strumenti che misurano le caratteristiche intellettive di base e speci-fiche degli individui.

Cognitivismo. Termine con cui si designa la scuola che in linea generale ha conside-rato la mente umana come un elaboratore di informazioni, che agisce attivamentenella discriminazione fra le informazioni in entrata, l’input, e quelle in uscita, l’ou-tput.

Compito. Indica il problema che viene proposto al soggetto durante un esperimento.

Comportamentismo. Indirizzo psicologico, noto anche come behaviorismo (dall’in-glese behavior che significa comportamento, condotta), che ha come oggetto distudio il comportamento considerato come risposta a stimoli provenienti dall’ester-no. Secondo Watson esiste una connessione causale oggettiva tra gli stimoli e lerisposte: «certi stimoli inducono gli organismi a produrre determinate risposte. Inun sistema psicologico compiutamente elaborato e collaudato, data una certa ri-sposta si deve poter risalire allo stimolo relativo e, viceversa, conoscendo lo stimo-lo si deve poter prevedere la risposta corrispondente».

Comportamento. Insieme delle attività motorie, vegetative e verbali prodotte dall’or-ganismo umano in risposta agli stimoli provenienti dal mondo esterno o dall’orga-nismo stesso.

Comportamento emesso. Indica il modo in cui un organismo modifica, in modopiù o meno adattivo, l’ambiente.

Comportamento istintivo o specie specifico. È lo stesso comportamento rifles-so, ma posto sotto il controllo ormonico grazie all’azione integrativa dei centriipotalamici.

Comportamento motivato o intenzionale. Consiste in una serie di azioni autono-me che l’animale mette in atto per trovare oggetti sessuali e che indicano il bisognodi dare inizio al comportamento sessuale.

Comportamento riflesso. È indotto dall’azione degli stimoli su recettori specifici,indipendentemente sia dalle condizioni interne dell’organismo, sia dalle condizioniambientali esterne.

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Condizionamento classico. Procedimento elaborato in particolare da Pavlov, voltoa stabilire un’associazione tra uno stimolo e una risposta. Uno «stimolo incondi-zionato» (per esempio, un pezzo di carne), inserito nella bocca di un cane, elicitaautomaticamente un flusso di saliva, cioè una «risposta incondizionata». Uno sti-molo neutro (per esempio, il suono di un campanello), che normalmente nonproduce saliva, viene presentato poco prima del cibo. Dopo varie presentazionidei due stimoli posti in successione, otteniamo che lo stimolo neutro produce larisposta incondizionata in assenza dello stimolo incondizionato.

Condizionamento operante. Con questa procedura, definita anche condiziona-mento strumentale, si ottengono una serie di risposte dall’animale grazie alla som-ministrazione o l’omissione di premi e punizioni.

Coni. Recettori della retina collocati a livello della fovea, deputati all’acuità visiva.

Connotazione, significato connotativo. Esprime la valenza emotiva del termine,e come tale è definito anche significato affettivo.

Continuità (o destino comune). Indica una delle leggi strutturali della forma, se-condo cui le parti tendono a collegarsi in base alla continuità nella direzione.

Contrasto. Indica la differenza di luminosità tra regioni diverse del campo visivo.Abbiamo due livelli del contrasto: contrasto consecutivo e contraso simultaneo dichiarezza.

Contrasto consecutivo. Se abbiamo osservato una breve luce intensa è possibile,anche in assenza di uno stimolo, percepire subito dopo una macchia luminosadella stessa forma della luce che ci ha abbagliato, ma di colore complementare. Sitratta di un fenomeno tipicamente retinico, determinato dal fatto che un’intensastimolazione inibisce (per un certo intervallo di tempo) i recettori di quella lunghez-za d’onda e quindi alle successive presentazioni dello stimolo possono risponderesolo i recettori delle lunghezze d’onda complementari.

Contrasto simultaneo di chiarezza. Osservando due superfici contigue di diversachiarezza noteremo un’accentuazione di tale diversità determinata dalla superficiepiù piccola nei confronti di quella più grande, e viceversa.

Convergenza. È uno degli indici binoculari di profondità e si riferisce al modo in cuigli occhi si orientano in relazione alla vicinanza o lontananza dell’oggetto da osser-vare. Quanto più l’oggetto è vicino tanto più gli occhi convergono; per oggettiposti in lontananza, invece, gli occhi si dispongono in parallelo.

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Corpo calloso. Fascio di fibre che connette i due emisferi cerebrali.

Correlazione. Indica il livello di associazione, o di reciproca dipendenza statistica (eperciò non causale) tra due (o più) variabili. La correlazione può essere studiata edespressa con un numero, definito coefficiente di correlazione.

Corteccia cerebrale. Superficie degli emisferi, solcata da numerose scissure o solchiche delimitano giri o circonvoluzioni.

Costanza della forma. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. At-tribuire alle cose una stabilità della forma è un’importante invarianza percettiva.

Costanza di chiarezza. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Noipercepiamo un foglio bianco sia con la luce diurna sia con una luce meno intensa. Laluminosità del foglio, la sua bianchezza non è condizionata dal diverso assorbimentodei raggi luminosi.

Costanza di colore. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Consi-ste nel fatto che la nostra percezione dei colori è costante.

Costanza di grandezza. Indica un fenomeno specifico della costanza percettiva. Siriferisce al fatto che se un oggetto si allontana da noi, pur riducendosi l’immaginevisiva, noi continuiamo a percepirlo nelle sue dimensioni.

Costanza percettiva. Termine generale che definisce il fatto che molti aspetti delmondo circostante, nonostante i mutamenti sensoriali, tendono ad essere percepi-ti come stabili.

Cromosomi. Presenti nel nucleo della cellula, sono filamenti di cromatina estrema-mente condensata. Sono costituiti dai geni.

Decerebrare. Isolare il cervello dalle connessioni con il sistema nervoso periferico.

Decorticato. Condizione di chi è privo di corteccia cerebrale.

Decremento. Riduzione significativa dell’intensità di uno stimolo o di una risposta.

Delta, onda. Onde lente di grossa ampiezza, che vanno da un minimo di 20-30 sinoa parecchi mV, con frequenza di 0,5-3,5 c/s.

Dendriti. Strutture del neurone in grado di ricevere gli impulsi nervosi.

Denotazione, significato denotativo. Designa il concetto cui la parola si riferisce,la categoria di cose che la parola rappresenta. Il significato denotativo può esserespresso dalla definizione di una parola data dal dizionario.

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Detezione. Indicata anche come rilevamento dell’informazione, è un meccanismocognitivo in quanto implica l’elaborazione dell’informazione che è stata seleziona-ta.

Deprivazione percettiva. Designa una significativa alterazione degli stimoli per cuile informazioni che arrivano al soggetto sono prive di senso.

Deprivazione sensoriale. Stato in cui un individuo si trova isolato dalla realtà am-bientale e dunque nell’impossibilità di ricevere stimoli esterni.

Deprivazione sociale. Stato di isolamento da ogni relazione sociale, senza che larealtà ambientale sia significativamente alterata.

Desensibilizzazione. In generale indica una riduzione significativa della sensibilità.

Desensibilizzazione, procedimento di. Tecnica utilizzata nella terapia comporta-mentale che consiste nell’inibizione di una reazione patologica per mezzo di unarisposta che si pone in competizione con l’attivazione ansiosa.

Desincronizzazione. Nell’EEG indica l’interrompersi del ritmo alfa contemporanea-mente alla presentazione di uno stimolo.

Diencefalo. Struttura del sistema nervoso composta da sub-talamo, talamo, epitala-mo e ipotalamo.

Difesa percettiva. Designa il peso che il valore affettivo di una figura esercita sul suoriconoscimento percettivo.

Diretta, percezione. Concetto di Gibson, secondo cui la percezione è un atto cogni-tivo immediato, che consente di cogliere immediatamente le proprietà dello stimo-lo.

Disartria. Pronuncia imperfetta di suoni e di parole; la formulazione simbolica delleparole è normale e la fonazione è conservata, ma una patologia dei nervi diretti agliorgani dell’articolazione, oppure della regolazione centrale dei nervi, interferisce conla pronuncia chiara.

Disattenzione. Detta anche ipoprosessia, consiste in una diminuzione delle capacitàattentive.

Discriminazione. Indica la capacità del soggetto di cogliere le differenze tra gli sti-moli. Essa si sviluppa in due modi: 1) quando un organismo è rinforzato a rispon-dere ad uno stimolo e non ad un altro; 2) quando, ad uno stimolo dato, l’organi-smo dà una determinata risposta piuttosto che un’altra. Il risultato finale è che esso

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apprende a discriminare gli stimoli per dare una data risposta (discriminazionedello stimolo) o a discriminare le risposte per rispondere in modo appropriato allostimolo (discriminazione della risposta).

Disfasia. Ritardo e alterazione del linguaggio nel bambino, caratterizzato da un’artico-lazione insufficiente, da una deficitaria differenziazione percettiva dei suoni e da unaproblematica integrazione delle strutture grammaticali e semantiche della lingua.

Disgrafia. Deficit della funzione grafica che si manifesta principalmente a livello dellefunzioni spaziali della scrittura.

Dislalia. Disturbo di pronuncia in cui non vi sono deficit neurologici organici, ma vi èun danno strutturale dell’apparato articolatorio.

Dislessia. Indica l’incapacità di leggere o di comprendere ciò che si legge.

Disparità retinica. Indica il fatto che essendoci una distanza naturale tra i due occhi,le immagini che si formano su ciascuna retina non sono perfettamente sovrapponi-bili. Ogni occhio percepisce meglio il proprio campo visivo, ma è proprio in virtù diquesta disparità retinica che si forma un’immagine stereoscopica, che causa la sen-sazione di tridimensionalità.

Distribuzione normale. Definita anche «curva gaussiana», indica la distribuzione aforma di campana, utilizzata per descrivere le misure nella ricerca psicologica.

Dopamina. Neurotrasmettitore appartenente al gruppo delle catecolammine.

Efferente. Letteralmente significa «che porta fuori» e si riferisce alla trasmissionedegli impulsi nervosi dal sistema nervoso centrale alla periferia.

Effetti consecutivi figurali (FAE). Indicano le trasformazioni percettive che unafigura subisce in seguito alla visione immediatamente precedente o immediata-mente successiva di un’altra figura. Se osserviamo per un certo tempo una figura(FI) e dopo una brevissima fase di non stimolazione si presenta un’altra figura datestare (FT), accade che ciò che appare è una figura in cui FT risente della primaesposizione ad FI.

Effetto del contesto. Insieme di informazioni che costituiscono la struttura di baseall’interno della quale avviene generalmente la comunicazione e di cui bisognatener conto nella decifrazione del senso dei messaggi.

Effetto di priorità. In una presentazione seriale, gli stimoli collocati all’inizio dellalista sono ricordati meglio di quelli posizionati nella zona centrale.

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Effetto di recenza. In una presentazione seriale, gli stimoli collocati alla fine dellalista sono ricordati meglio di quelli posizionati nella zona centrale.

Effetto, legge dell’. Indica il fatto che tra le varie risposte date alla medesima situa-zione, quelle seguite da soddisfazione per l’animale saranno più saldamente con-nesse con la situazione, in modo che quando si ripresenterà, tali risposte ricorre-ranno con maggiore probabilità.

Effetto risparmio. Indica il fatto che, in un esercizio di apprendimento costruito sullatecnica della presentazione seriale, dopo alcune ripetizioni otteniamo una riduzio-ne, rispetto alla prima acquisizione, del tempo e del numero della prove richieste aisoggetti per svolgere il compito.

Elettroencefalogramma. Registrazione grafica nel tempo delle spontanee, autono-me e continue fluttuazioni dei potenziali elettrici cerebrali, rilevata da elettrodi disuperficie.

Emisferi cerebrali. Le due strutture semiovali connesse dal corpo calloso che com-pongono il cervello. La superficie degli emisferi è la corteccia.

Emozione. Consiste in una reazione affettiva breve prodotta da uno stimolo ambienta-le. In ogni emozione si distinguono i seguenti fattori che concorrono a produrla: lostimolo esterno o interno (un ricordo); la reazione fisiologica; la reazione viscerale ela reazione psicologica.

Empirismo. Dottrina filosofica nata in Inghilterra tra il 1600 e il 1700 ad opera diLocke e Hume, e fondata sulla tesi che tutte le conoscenze derivano dall’esperien-za e perciò dai sensi. Nella storia della psicologia scientifica l’empirismo ha soste-nuto la tesi che il processo percettivo non derivava da leggi innate, bensì da espe-rienze ripetute nel corso del tempo. Così, la tesi di una mente intesa come tabularasa (Bacone) trovava nella psicologia sperimentale il luogo di realizzazione.

Encefalo. Struttura del sistema nervoso composto da: cervello (composto a sua voltada: telencefalo, diencefalo e mesencefalo) e romboencefalo.

Engramma. Designa una supposta modificazione biochimica prodotta da uno stimo-lo ambientale. È considerato come elemento biochimico della memoria, ossia comeuna modificazione permanente del tessuto nervoso.

Espressione. Manifestazione esterna di uno stato interiore, in particolare emotivo.

Estinzione. Consiste nella diminuzione della forza della risposta in assenza di rinfor-zo. In assenza di quest’ultimo le risposte tendono ad essere dimenticate.

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Estrogeno. Indica il gruppo degli ormoni femminili.

Età mentale. Designa il livello di sviluppo dell’intelligenza misurato dai test cognitivi.

Feedback. Designa il segnale che informa dell’andamento di un’operazione in unsistema o la condizione in cui si trova il sistema in un certo momento.

Fenomeno phi. Consiste nel movimento apparente prodotto in laboratorio: due im-magine statiche o due sorgenti luminose contigue che si susseguono dopo un inter-vallo di tempo piuttosto breve producono la percezione di un movimento conti-nuo.

Fenotipo. Designa le caratteristiche manifeste di un individuo, prodotte dall’intera-zione tra fattori genetici, ambientali e sociali.

Figura. Designa un’esperienza unitaria sul piano percettivo, in cui il tutto ordina leparti.

Figura ambigua. Termine generale che indica qualsiasi stimolo che si offre a piùinterpretazioni. In senso specifico si riferisce ad una classe di item che possonoessere visti in modi differenti a seconda del modo in cui sono presentati.

Figura reversibile. Insieme di figure che si modificano spontaneamente, rendendonon agevole una percezione stabile.

Figura-sfondo. L’esperienza percettiva, anche a livello più basso, tiene conto delladistinzione della figura dallo sfondo da cui emerge. Il vedere figure stagliarsi su diuno sfondo è per i gestaltisti una condizione primaria per la percezione. Distinguia-mo sempre la forma dell’oggetto, i contorni che lo definiscono da ciò che è nonaltrettanto delimitato e appare uniforme, o meglio informe e illimitato (sfondo).

Fonema. Unità minima della lingua che consiste in un segmento fonico che ha unafunzione distintiva, non è scomponibile in un’ulteriore successione di segmenti edè definito dai caratteri che hanno valore distintivo, caratteri detti pertinenti.

Forma. Consiste in una configurazione unitaria che permette alle parti di prenderequel particolare aspetto e pertanto non può essere l’effetto dell’esperienza sensibi-le, ma al contrario deve precederla.

Forma, leggi della. Secondo la psicologia della forma designano i principi che rego-lano l’organizzazione dei dati sensoriali. Queste tendenze si riscontrano nelle mo-dalità di raggruppamento degli stimoli. Le più importanti sono: prossimità o vici-nanza; somiglianza; chiusura; pregnanza (vedi); continuità o destino comune.

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Formazione reticolare. Detta anche Sistema Reticolare di Attivazione Ascendente(SRAA). Decorre lungo il tronco encefalico ed è implicata nella regolazione del cicloveglia-sonno e nei livelli di attivazione, attraverso una fitta rete di interconnessionicon la corteccia cerebrale.

Fovea. Struttura centrale della retina che permette la discriminazione visiva; contienei coni.

Frase. Unità linguistica composta da una o più parole, correlate semanticamente e sintatti-camente tra loro, in modo da esprimere un concetto, una domanda, un comando ecc.

Frequenza. Rappresenta il numero di cicli completi compiuti dalle oscillazioni elettri-che cerebrali in un arco di tempo stabilito.

Frustrazione. In psicologia viene usato in un doppio senso: 1) atto che blocca uncomportamento diretto a realizzare una soddisfazione; 2) stato d’animo di chi hasubito la frustrazione nel primo senso.

Gamma, onde. Sono caratterizzate da oscillazioni elettriche la cui frequenza spaziatra i 30 e i 50 c/s e la cui ampiezza è simile a quella delle onde beta.

Gene. Unità dei cromosomi, garante della trasmissione ereditaria. I geni si riproduco-no, permettendo la trasmissione delle informazioni in essi contenute.

Generalizzazione. Termine che designa il processo che conduce alla formazione diun giudizio applicabile ad una molteplicità di oggetti o stimoli, indipendentementedalle loro caratteristiche individuali e sulla base degli elementi in comune.

Generalizzazione della risposta. Indica il fatto che uno stimolo dato può elicitarenon solo la risposta direttamente associata con esso, ma anche aumentare la pos-sibilità che risposte simili saranno elicitate.

Generalizzazione dello stimolo. Si ottiene quando una risposta, correlata ad unacerta situazione, tende a manifestarsi anche con stimoli simili: più gli stimoli sonosimili, più la risposta risulta probabile.

Genotipo. Indica il corredo genetico (DNA) di un individuo contenuto nel nucleo diuna cellula.

Gestalt, psicologia della. Con questa espressione ci si riferisce alle tesi e alle meto-dologie che furono proposte dagli studiosi della scuola di Berlino: Wertheimer,Koffka, Köhler, Lewin. Presupposti basilari della psicologia della Gestalt (forma)sono: 1) assunzione di un atteggiamento fenomenologico, cioè descrittivo dei fe-

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nomeni; 2) il tutto è sempre più delle parti, perché queste si configurano in modounitario, olistico; 3) isomorfismo, ossia l’assunzione del parallelismo fra processipsichici (percezione, pensiero, memoria) e realtà fisica.

Gradiente di trama o tissurale. È uno degli indici monoculari di profondità chepermette di percepire lo spazio non come vuoto, ma come un insieme di pianisfalsati su cui sembrano poggiare le cose.

Grandezza familiare. È uno degli indici monoculari di profondità che si riferisceall’esperienza passata e ci permette di classificare un oggetto di grandezza notaanche quando quest’ultima non appare chiaramente.

Gruppo di controllo. In una procedura sperimentale designa il gruppo a cui vienesomministrato un valore della variabile indipendente di cui non si vogliono cono-scere gli effetti di per sé ma solo per decidere la validità degli effetti prodotti da quelvalore somministrato al gruppo sperimentale.

Gruppo sperimentale. In una procedura sperimentale designa il gruppo a cui vienesomministrato il valore della variabile indipendente di cui si vogliono conoscere glieffetti.

Habitat. Luogo geografico e come tale puramente naturale, all’interno del qualesono garantite le condizioni essenziali per la sopravvivenza di una determinataspecie.

Homunculus sensoriale e motorio. Rappresentazione rovesciata della mappacorporea nelle aree motorie e sensoriali.

Human Information Processing. Modello che considera la memoria come unafunzione psichica attiva, e non come un contenitore di item. Questo modello parteda un’analogia tra la psiche e il computer. A partire da ciò si sostenne una differen-ziazione tra fasi o livelli nell’elaborazione dell’informazione. La memoria si caratte-rizza per la compresenza di strutture e di processi di controllo: l’uomo opera sull’in-formazione che proviene dal mondo esterno, decodificandola, elaborandola e co-dificandola a sua volta.

Illusione. Fenomeno percettivo che si ha quando la realtà oggettuale viene percepitain modo distorto e con caratteri non rispondenti alle sue reali proprietà fisiche.L’illusione è data da una «percezione inadeguata» dell’oggetto che determina un’er-rata interpretazione di esso. È l’effetto di una inadeguata integrazione tra i datisensoriali e quelli psicologici soggettivi.

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Illusioni affettive. Si verificano quando un particolare stato affettivo limita la capaci-tà di verificare la validità di una percezione.

Illusioni da disattenzione. Si determinano quando il livello di attenzione è ridotto ocompromesso; in questo caso i legami tra i dati percettivi e quelli soggettivi sonodeboli e la loro integrazione avviene in modo casuale.

Illusioni ottiche-geometriche. Sotto questa dicitura sono raggruppati quei feno-meni che presentano una discordanza dalla realtà delle figure geometriche propo-ste. Abbiamo nuove creazioni che comprendono la presenza di aspetti fenomeniciche di fatto mancano nel campo percettivo, ma che si formano a partire da carat-teristiche degli oggetti stessi. Le trasformazioni consistono in una mutazione per-cettiva delle dimensioni o della forma o di entrambe.

Immagine. Termine che designa la rappresentazione mentale di qualcosa che non èpresente nel campo percettivo attuale. La psicologia contemporanea ha cercato dispiegare sia la produzione dell’immagine, sia il suo significato. La produzione èstata spiegata dalla teoria associazionista sulla base delle leggi della coesistenza,della successione, della somiglianza e della tendenza alla perseverazione. Il signifi-cato, invece, è stato considerato o come coincidente con i processi di pensiero (N.Ach) o come coincidente con i contenuti psichici (C.G. Jung).

Immagine ottica. Designa l’uso più concreto del concetto di immagine, e si riferiscealla riflessione speculare di un oggetto da parte di uno specchio piano.

Immagine retinica. Si riferisce alla visualizzazione di un oggetto sulla retina, graziealla rifrazione della luce sul sistema ottico dell’occhio.

Imprinting. Termine che indica una forma di apprendimento che si realizza nelleprimissime fasi di vita degli animali e i cui effetti permangono per tutta la vita.

Inchiesta. Metodo usato in psicologia sociale, che consente di ottenere dati su opi-nioni, valori, atteggiamenti, ecc. Le tecniche di inchiesta utilizzate per rilevare talidati comportamentali dei soggetti appartenenti al campione sono quelle dell’inter-vista e del questionario.

Indici di profondità. Caratteristiche dello stimolo che consentono di collocarlo su di unpiano tridimensionale. Queste caratteristiche possono essere monoculari o binoculari.

Indici binoculari di profondità. Gli aspetti fisiologici, detti anche binoculari, pre-suppongono la stimolazione dell’occhio destro e di quello sinistro. Essi sono l’acco-modamento, la convergenza e la disparità retinica.

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Indici monoculari di profondità. Designano gli aspetti psicologici della visione diprofondità e non coinvolgono entrambi gli occhi. Si distinguono in: grandezzafamiliare, interposizione, luce, prospettiva lineare, prospettiva aerea, parallasse dimovimento e gradiente di trama o tissurale.

Innatismo. Ogni dottrina filosofica che sostiene che il soggetto è dotato sin dallanascita, e dunque prima dell’esperienza, di determinati principi conoscitivi. In psi-cologia, innatiste sono le teorie che sostengono che le leggi della percezione edegli altri processi cognitivi sono innate. Tra gli innatisti si distinguono coloro chesostengono che questi principi sono di tipo organico, rintracciabili nel funziona-mento delle strutture nervose, e coloro che li considerano di tipo psicologico.

Input. Letteralmente: «ciò che viene immesso, inserito». In psicologia, indica le infor-mazioni in entrata.

Insight. Letteralmente designa «il vedere dentro», «l’intuizione» della natura intima diqualcosa, e presenta sempre i caratteri dell’immediatezza. Costituisce uno dei modidi soluzione di una situazione problematica, attraverso una penetrazione immedia-ta della struttura del problema, cogliendo chiaramente i rapporti interni e gli aspet-ti salienti. L’apprendimento per insight si riferisce alle prestazioni di animali che,posti in situazioni problematiche, rispondono con tale rapidità da escludere unapprendimento per prove ed errori.

Insonnia. Generalmente indica una difficoltà cronica a dormire, che si può esprimerein vari modi: difficoltà di addormentamento; risvegli notturni che interrompono lacontinuità del sonno; risvegli nelle primissime ore del mattino.

Intelligenza. Concetto molto complesso da definire. Secondo Wechsler, rappresentala capacità globale o complessa dell’individuo di agire per un fine determinato, dipensare in maniera razionale e di avere rapporti utili con il proprio ambiente.

Interazione. Designa l’influenza reciproca tra due o più termini.

Interessi e degli atteggiamenti, test degli. Strumento che rientra nei test dipersonalità, e di uso frequente in psicologia differenziale e sociale.

Interferenza. Generalmente designa qualsiasi processo nel quale sono presenticonflitti tra operazioni tali da compromettere la prestazione. In riferimento al-l’apprendimento e alla memoria indica un conflitto tra informazioni. In questocaso abbiamo due tipi di interferenza: interferenza proattiva e interferenza re-troattiva.

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Interferenza proattiva. Indica l’interferenza che il materiale precedentemente ap-preso esercita sul materiale che sta per essere appreso. È «proattiva» in quantol’informazione passata fa sentire il suo peso «avanti» nel tempo.

Interferenza retroattiva. Indica l’interferenza che il materiale appreso nel presenteha sulla rievocazione del materiale precedentemente appreso. È «retroattiva» inquanto i compiti attuali interferiscono con il richiamo di informazioni apprese inpassato.

Interposizione. È uno degli indici monoculari di profondità e si ha quando un ogget-to è coperto parzialmente da un altro: in questo caso il secondo oggetto è percepi-to più vicino a quello coperto.

Intervista. In senso generale indica una conversazione guidata. Nello specifico, l’in-tervista si distingue in: strutturata: vincola il ricercatore alle domande e alla lorosuccessione così come è stabilita dal modulo; semistrutturata: l’intervistatore puòmuoversi tra una serie di domande stabilite a priori (domande specifiche) e questio-ni poste a sua scelta; intervista non strutturata o libera: il ricercatore può proce-dere nel modo che ritiene più appropriato alla situazione.

Introspezione. Metodo inizialmente adottato da Wundt per studiare la struttura dellamente, che veniva scomposta nei suoi elementi semplici. Attualmente designa ilfatto che il soggetto e l’osservatore sono la stessa persona.

Ipermnesia. Consiste in un’eccessiva capacità mnemonica, che può avere caratterepermanente o transitorio.

Ipotalamo. Struttura diencefalica, che svolge un ruolo decisivo nel comportamentomotivazionale ed emozionale, essendo la principale sede dei centri della fame edella sete, nonché della termoregolazione.

Isomorfismo. Secondo la psicologia della forma, Köhler in particolare, esiste un’ana-logia tra le leggi percettive e quelle attraverso cui si organizza il fenomeno fisiologi-co a livello corticale.

Istinto. Designa una vera e propria sequenza comportamentale, messa in atto dall’or-ganismo in relazione a determinate sollecitazioni ambientali.

Kappa, onde. Presentano una frequenza di 8-12 c/s ed una ampiezza di circa 20mV.

Latenza. Designa il periodo di tempo che intercorre tra la somministrazione dellostimolo e l’emissione di una risposta manifesta.

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Limbico, sistema. Strutture sottocorticali (ippocampo, talamo anteriore, amigdala,setto, ipotalamo) impegnate nell’attività emozionale.

Lobi frontali, occipitali, parietali e temporali. Indicano i solchi o le scissure dellacorteccia cerebrale che delimitano giri o circonvoluzioni. Nei lobi vengono identifi-cate delle aree aventi delle funzioni specifiche: aree sensoriali, aree motorie, areeassociative.

Luce. È uno degli indici monoculari di profondità. Investendo gli oggetti genera dellezone non uniformi, a causa dell’ombra e delle diverse intensità di colore, permet-tendo così il riconoscimento della profondità.

Magnocellulare, sistema. Sottosistema visivo deputato alla direzione del movimen-to, della profondità e del contrasto.

Manipolazioni sperimentali. Indicano le operazioni che il ricercatore compie sullavariabile indipendente per verificare le ipotesi di partenza. Tali operazioni consisto-no nel far variare la suddetta variabile a suo piacimento.

Mediazione. Indica uno dei principali processi organizzativi della memoria a lungotermine, secondo cui la contiguità temporale fra due o più item costituisce unfattore di rinforzo nel loro richiamo.

Memoria. Struttura psichica che organizza l’aspetto temporale del comportamento,che determina i legami per cui un evento attuale dipende da uno accaduto inpassato. Le tre funzioni della struttura della memoria sono: registro sensoriale,memoria a breve termine, memoria a lungo termine.

Memoria a breve termine. Designa la memoria di quelle informazioni che hannoricevuto un’elaborazione minima. Questo primo deposito mnestico è caratterizza-to da una capacità di conservazione limitata degli elementi (al massimo 7).

Memoria a lungo termine. Magazzino di memoria di capacità illimitata, che con-serva le tracce per un tempo molto lungo, se non indefinito, grazie all’azione diprocessi organizzativi. I principali processi organizzativi sono: codificazione verba-le, mediazione, raggruppamento o effetto Bousfield e organizzazione soggettiva.

Memoria iconica. Residuo della memoria sensoriale che rimane per pochissimotempo sotto forma di icona.

Mesencefalo. Struttura del sistema nervoso costituita da ponte e cervelletto; è sededi alcuni nervi cranici e di fibre ascendenti e discendenti.

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Metodo. In greco indicava la via seguita per raggiungere qualcosa. Esso designa ilmodo usato per raggiungere i risultati nei vari settori della ricerca.

Metodologia della ricerca. Settore della psicologia che ha come scopo la creazio-ne di disegni sperimentali e la costruzione di appropriati strumenti di indagine.

Metrico. Riguardante la misurazione.

Midollo allungato. Definito anche bulbo o mielencefalo, struttura del sistema nervo-so centrale che collega il midollo spinale all’encefalo.

Midollo spinale. Struttura del sistema nervoso centrale, in cui decorrono fibreascendenti provenienti dalla periferia del corpo e fibre discendenti provenientidalle strutture superiori. Esso è sede dell’arco diastaltico, che è la struttura anato-mica responsabile di una risposta riflessa ad uno stimolo (ad esempio, riflessopatellare).

Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI). Questionario autode-scrittivo, dotato di una buona attendibilità clinica, soprattutto per patologie di tipopsichiatrico. È composto da 504 item, divisi in 25 aree, riguardanti l’ambito deidisturbi mentali (affetti depressivi, deliri, allucinazioni ecc.).

Morfema. Unità minima del linguaggio dotata di significato. Esempi ne sono: radicidelle parole, suffissi, prefissi e articoli. I morfemi si uniscono fra di loro per dareforma alla parola, la quale insieme ad altre parole costituisce la frase.

Motivazione. Indica la causa o il fattore che determina un comportamento o un’azio-ne. In questo senso designa una delle componenti che concorrono alla determina-zione del comportamento insieme allo stimolo e all’emozione.

Movimenti oculari rapidi. Tipico movimento degli occhi durante la fase del sonnoREM (Rapid Eye Movements: movimenti oculari rapidi).

Nervoso centrale, sistema. Si suddivide in encefalo e midollo spinale.

Neurone. Rappresenta l’unità anatomica del sistema nervoso, costituito da un corpocellulare, e da strutture in grado di ricevere e di trasmettere l’impulso nervoso. Leinterazioni tra neuroni avvengono in punti definiti sinapsi, in cui le fibre di unneurone terminano in stretta prossimità di un altro neurone.

Neuropsicologia. Composto linguistico che designa lo studio dei fatti psichici nor-mali e soprattutto patologici a partire dalla connessione con il sistema nervoso.

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Neuroscienze. Discipline che hanno come oggetto la struttura e le funzioni del sistemanervoso.

Neurotrasmettitore. Sostanze chimiche che mediano la trasmissione sinaptica delleinformazioni tra i vari neuroni, e possono avere sia funzioni eccitatorie che inibitorie.

New look. Indirizzo di matrice funzionalista, secondo cui il soggetto interviene attiva-mente nel processo percettivo, agendo tutto il bagaglio di esperienze passate chehanno definito il suo stato sociale, culturale e affettivo.

Non-REM, sonno. Fase del sonno non caratterizzata dai movimenti oculari rapidi.Questa fase è caratterizzata da un progressivo rallentamento del tracciato EEG concomparsa di fusi e onde lente che rendono il tracciato sincrono, ridotto tono musco-lare e assenza di movimenti oculari (da cui la sigla sonno non-REM: non-Rapid EyeMovements, cioè assenza di rapidi movimenti oculari), rallentamento e regolarizza-zione del respiro e dell’attività cardiocircolatoria. In base alle caratteristiche dell’EEG,il sonno non-REM si divide in quattro stadi, caratterizzati da un sonno sempre piùprofondo man mano che ci si avvicina al 4° stadio.

Nucleare, sonno. Secondo la teoria di Horne costituisce il sonno di cui non possia-mo fare a meno, e quando viene a mancare l’organismo tende a recuperarlo. Sioppone al sonno opzionale.

Nuclei della base. Strutture del telencefalo che svolgono importanti funzioni moto-rie.

Oblio. Processo di deterioramento del ricordo. È un fenomeno che si svolge neltempo.

Oblio, curva dell’. È la curva logaritmica che disegna il processo dell’oblio nel tem-po: essa mostra che è molto rapido nei primi stadi e che diventa meno rapido seaumentiamo il numero delle ripetizioni.

Omeostasi. Deriva dalla lingua greca e significa “stesso stato“. Cannon usò per pri-mo il termine per indicare qualsiasi processo che modifichi uno stato esistente e dacui originano altri processi che mirano a ripristinarlo. In psicologia fisiologica desi-gna un insieme di meccanismi biologici complessi che, attraverso il sistema nervo-so, regolano la pressione del sangue, la temperatura corporea ecc.

Onda, lunghezza d’. Detta anche periodo. Indica il tempo necessario affinché unasingola oscillazione compia un ciclo completo e ritorni nuovamente al punto dipartenza.

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Operante. Qualsiasi comportamento prodotto da un organismo e caratterizzabilesulla base dei suoi effetti sull’ambiente. Elemento fondamentale di questa definizio-ne è la nozione di modificazione o degli effetti che la risposta produce sull’ambien-te; un operante, dunque, è dato da un insieme di risposte che mirano allo stessoeffetto. Così, per esempio, il ratto nella scatola negli esperimenti di Skinner puòpremere la leva con la zampa o con la testa: in qualsiasi caso saranno consideratecome manifestazioni diverse dello stesso operante, che in questo caso è la pressio-ne della leva per ottenere la ricompensa.

Opzionale, sonno. Secondo la teoria di Horne costituisce la parte del sonno di cuipossiamo fare a meno, senza che sia necessario il suo recupero. Si oppone asonno nucleare.

Organizzazione soggettiva. Indica uno dei principali processi organizzativi dellamemoria a lungo termine, secondo cui il soggetto tende a ripetere, in riproduzionisuccessive, gli item in un ordine da lui stabilito ed indipendente da quello di presen-tazione.

Orientamento. Indica il meccanismo che direziona e coordina l’attenzione verso lasorgente dello stimolo sensoriale, dunque nello spazio.

Ormoni. Sostanze chimiche prodotte dalle ghiandole del sistema endocrino, che at-traverso il sangue giungono agli organi bersaglio.

Osservazione autodiretta. Indica una delle categorie dell’osservazione, e coincidecon l’introspezione intesa come analisi dei propri vissuti da parte dell’osservatorestesso, che in questo caso è soggetto e oggetto dell’esperienza.

Osservazione eterodiretta. Indica una delle categorie dell’osservazione, e riguardai comportamenti rilevabili dall’esterno, cioè a tutti i livelli delle risposte del sogget-to: verbale, muscolare, fisiologico ecc.

Osservazione in ambienti artificiali. Indica una delle categorie dell’osservazione,e si riferisce al fatto che il luogo dell’osservazione è predefinito, e perciò artificiale(setting psicoanalitico).

Osservazione, metodo dell’. Per la sua trasversalità è a fondamento di tutti gli altrimetodi. Utilizza numerose tecniche per la raccolta dei dati ed è attento al problemadella precisione del rilevamento dei comportamenti da studiare. Si distinguonoquattro categorie di osservazione: osservazione autodiretta, eterodiretta, in am-bienti artificiali e naturalistica.

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Osservazione naturalistica. Indica una delle categorie dell’osservazione e ha comeobiettivo quello di cogliere il comportamento nell’ambiente in cui naturalmente sisvolge.

Output. Letteralmente: «ciò che messo fuori». In psicologia indica l’informazione inuscita.

Paradigma. Deriva dal greco e significa «modello», «esempio». Nel campo scientificosi riferisce al modello teorico che presiede alla produzione e all’organizzazionedegli enunciati scientifici. In questo senso, in psicologia si parla del paradigma delcondizionamento operante. Secondo lo storico della scienza Kühn, l’attuale epocascientifica è postparadigmatica, data la crisi dei paradigmi classici. La psicologiaattuale preferisce usare il termine paradigma indiziario.

Paradigma indiziario. Termine che indica il fatto che la realtà affermata dagli enun-ciati scientifici è ricavata sulla base di indizi organizzati in modo paradigmaticopiuttosto che su elementi dotati di certezza assoluta. Così, secondo questa visione,la realtà dell’inconscio è svelata da un paradigma che procede per indizi.

Parallasse di movimento. È uno degli indici monoculari di profondità, che funzionain situazioni dinamiche. Quando viaggiamo su un treno gli elementi del paesaggioche ci sono più vicini appaiono fuggire a velocità molto alta e in direzione oppostaa quella del treno.

Parola. Unità linguistica, composta da morfemi.

Parvocellulare, sistema. Sottosistema visivo deputato all’analisi del colore e dellaforma.

Pattern. Termine che riveste un doppio significato: modello o configurazione di partidotate di una struttura coerente. Nel primo significato si riferisce ai comportamentimodellati, ossia che copiano un modello o pattern. Nel secondo senso è vicino alconcetto di forma nella psicologia della Gestalt, secondo cui gli elementi di unastruttura, anche se diversi, costituiscono un insieme coerente e integrato.

Percettivo, campo. Designa tutti gli aspetti dello stimolo di cui il soggetto percipien-te è consapevole.

Percetto. Indica ciò che è percepito. Non va confuso né con lo stimolo fisico, né conl’energia che agisce sul recettore; si riferisce al prodotto finito della percezione.

Percezione. Organizzazione delle sensazioni che implica il concorso di più fattori:fattori fisiologici e variabili soggettive che intervengono tra le informazioni senso-

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riali e il percetto consapevole. Sono le variabili soggettive che rendono impossibileuna coincidenza piena tra la realtà fisica e quello che noi percepiamo.

Personalità, test di. Strumenti che misurano i tratti essenziali della personalità. Sidistinguono in tre settori: questionari autodescrittivi, test per la misurazione degliinteressi e degli atteggiamenti e test proiettivi.

Pluricomponenti, modello. I sostenitori di questo modello affermano che la me-moria non ritiene gli stimoli in un solo modo, ma ne conserva anche le differenticomponenti (temporale, spaziale, di frequenza ecc.).

Ponte. Struttura del romboencefalo.

Potenziale d’azione. Espressione che indica la differenza di potenziale tra l’interno(positivo) e l’esterno (negativo) della cellula. Si ottiene quando il neurone è completa-mente depolarizzato; il potenziale d’azione si propaga lungo l’assone per essere tra-smesso al neurone contiguo attraverso la liberazione di un neurotrasmettitore chimico.

Potenziale di riposo. Espressione che indica la differenza di potenziale tra l’interno(negativo) e l’esterno (positivo) della cellula. In questo caso il neurone si trova inuno stato di quiete.

Pregnanza. Indica una delle leggi strutturali della forma, in base a cui i dati sonounificati secondo la forma migliore, che è la più semplice.

Presentazione seriale. Tecnica che consiste nel presentare ai soggetti nomi, sillabe,numeri in modo costante, e nell’invitarli a riprodurre i singoli stimoli nello stessoordine in cui sono stati presentati. Dopo un intervallo di tempo stabilito dal ricerca-tore, si chiede ai soggetti di riapprendere la stessa lista finché non la riproduconocorrettamente.

Prevenuto, pensiero. Indica uno degli errori frequenti del processo di generalizza-zione e formazione dei concetti. Si fonda su due elementi: una credenza ed unoggetto a cui si riferisce.

Problem solving. Indica le procedure di pensiero che mettiamo in atto quando citroviamo in situazioni problematiche, che ci pongono delle questioni e delle rispo-ste da trovare, come la scelta della mossa da fare in una partita a bridge, o larisoluzione di un problema pratico.

Proiettivi, test. Strumenti dei test di personalità, che offrono un’immagine globaledell’individuo, e non la misurazione di tratti separati; richiedono la partecipazione

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del soggetto a compiti quali la verbalizzazione di associazioni evocate da stimoliverbali (come nel Kent-Rosanoff Free Association Test) o visivi (come nel Ror-schach), la costruzione di storie traendo spunto da figure (come nel T.A.T o nelC.A.T), il complemento di frasi (come nel Sentence Completions Test) e nell’ese-cuzione di disegni (come nel Draw-a-Person Test o nel Barm Test).

Prospettiva aerea. È uno degli indici monoculari di profondità e designa il fenome-no per cui noi percepiamo lontane le cose che hanno contorni meno definiti e i cuicolori non sono brillanti.

Prospettiva lineare. È uno degli indici monoculari di profondità, e tende a far sì chevengano percepiti più distanti gli oggetti che sottendono un angolo visivo più pic-colo.

Prossimità (o vicinanza). Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cuipiù le parti sono vicine nello spazio o nel tempo più vengono percepite comefacenti parte dello stesso insieme.

Psicoanalisi. Teoria che si occupa di studiare la psiche in vista dell’elaborazione diuna tecnica di intervento terapeutico. Secondo la tesi di Freud la psiche è unastruttura composta da istanze ben differenziate: coscienza, preconscio e inconscio(I topica) o Io, Es e Super-Io (II topica).

Psicologia clinica. Settore della psicologia che analizza la psiche umana e le dinami-che del suo funzionamento. Include lo studio di teorie della personalità e delletecniche dei colloqui a scopi terapeutici e di consulenza.

Psicologia dell’educazione. Settore della psicologia applicata relativa ai problemidell’apprendimento scolastico, della sua valutazione e delle difficoltà di adattamentoin età scolare.

Psicologia della ricerca. Settore della psicologia che ha come scopo la creazione didisegni sperimentali e la costruzione di appropriati strumenti di indagine.

Psicologia evolutiva. Settore della psicologia che ha come oggetto la descrizione e laspiegazione dei cambiamenti di più aree (cognitive, affettive e relazionali) nel corsodello sviluppo.

Psicologia fisiologica. Settore della psicologia che si interessa agli aspetti fisiologicie neurologici del comportamento, in particolare delle attività del cervello e deiprocessi sensoriali.

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Psicologia generale. Settore della psicologia che si interessa dello studio del mododi esperire la realtà (sensazione, percezione, stati di coscienza), dell’apprendimen-to (memoria, linguaggio, pensiero, intelligenza), della motivazione e delle emozio-ni.

Psicologia sociale. Settore della psicologia che esamina in maniera sistematica l’in-terazione umana e le sue basi psicologiche.

Psicometrici, metodi. Il termine psicometria è un composto linguistico e designa lamisurazione dei fenomeni psichici. Tale metodologia si propone di tradurre intermini numerici e quantitativi gli aspetti cognitivi o personologici dell’individuo. Siavvale di test.

Pulsione. Designa una forza interna all’organismo (bisogni naturali come la fame, lasete ecc.) che si realizza attraverso modalità comportamentali non prefissate, mache l’organismo individua grazie al supporto dell’attività cognitiva.

Punizione. Nella teoria del condizionamento operante designa o uno stimolo spiace-vole somministrato subito dopo una risposta o la soppressione di uno stimolopiacevole, al fine di ridurre o eliminare quella data risposta.

Questionario. Tecnica di inchiesta caratterizzata da una sequenza prestabilita di do-mande, utilizzata soprattutto nei sondaggi d’opinione.

Questionario autodescrittivo. Strumento che rientra nei test di personalità, cheinvita il soggetto stesso a segnalare comportamenti o sintomi, contrassegnandonel questionario stesso gli item che meglio lo rappresentano. Un questionario au-todescrittivo importante è il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI).

Raggruppamento (o effetto Bousfield). Indica uno dei principali processi orga-nizzativi della memoria a lungo termine, secondo cui i soggetti riproducono gliitem memorizzati in funzione del grado di somiglianza e non in relazione all’ordinedi presentazione iniziale.

Recettori. Strutture che ricevono gli stimoli.

Recupero spontaneo. Consiste nella ricomparsa di una risposta appresa, dopo cheessa sia stata attenuata o estinta, senza il rinnovo del rinforzo.

Registro sensoriale. Indica il magazzino di memoria più immediato in cui vengonoconservati gli stimoli per pochi secondi e con le loro caratteristiche sensoriali, ossiadi tipo preattentivo e precategoriale.

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REM, sonno. Definito anche: sonno a onde rapide, sonno desincronizzato, sonnoparadosso. Rappresenta una discontinuità rispetto al sonno non-REM. Il sonnoREM si instaura circa 90 minuti dopo l’addormentamento e si manifesta 4 o 5volte durante un sonno di 7-8 ore. È caratterizzato da componenti toniche e fasi-che. Tra le prime le più importanti sono: atonia posturale (il tono posturale antigra-vitario subisce una caduta significativa) e desincronizzazione elettroencefalografica(presenza di attività theta e beta). Le componenti fasiche sono: modificazioni vege-tative e scariche di rapidi movimenti oculari, da cui il nome REM: Rapid EyeMovements (rapidi movimenti degli occhi).

Retina. Struttura interna dell’occhio che contiene coni e bastoncelli.

Riapprendimento. Designa l’apprendere di nuovo un materiale dimenticato o rispo-ste andate incontro al processo dell’estinzione.

Ricompensa. Nella teoria del condizionamento operante designa o uno stimolo pia-cevole (per esempio del cibo) somministrato subito dopo una risposta, o la sop-pressione di una punizione, al fine di rinforzare quella data risposta.

Riconoscimento. Esercizio di memoria nel quale uno stimolo deve essere definitofamiliare o meno. Abbiamo due varianti della tecnica del riconoscimento: ricono-scimento binario e riconoscimento a scelta multipla.

Riconoscimento a scelta multipla. Tecnica specifica del riconoscimento, che con-siste nel presentare 3 o 4 stimoli di cui solo uno faceva parte della serie di appren-dimento.

Riconoscimento binario. Tecnica specifica del riconoscimento, che consiste nelpresentare al soggetto ogni stimolo assieme ad uno stimolo nuovo e nel chiederglidi individuare lo stimolo originale.

Rievocazione. Esercizio di memoria nel quale alcuni stimoli che sono stati presentatidevono essere riprodotti.

Riflesso. Rappresenta la forma più semplice di attività di un organismo in rispostaall’azione degli stimoli esterni. La semplicità è data dal fatto che si tratta di unarisposta automatica, rapida e non derivante da un apprendimento precedente.

Riflesso, arco. Designa l’unità nervosa che consente di spiegare le proprietà genera-li di un riflesso. La struttura dell’arco riflesso è composta da un neurone sensitivo(afferente) e da un neurone motorio (efferente), connessi da un interneurone.

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Riflessologia. Designa la concezione che riconduce i processi psichici ai processifisiologici. Questa scuola psicologica si lega al nome di Pavlov a cui si deve lascoperta dei riflessi condizionati.

Rinforzo. Designa la somministrazione di tutti quegli eventi-stimolo (ad esempio, ilcibo nel caso del ratto) che hanno la capacità di rafforzare una certa risposta del-l’organismo. Esso è generalmente realizzato in due modi: o dare al soggetto ciòche vuole (cibo) o evitargli una punizione. Negli esperimenti ci sono vari modi dipianificare il rinforzo: rinforzo continuo, rinforzo parziale.

Rinforzo continuo. Modalità di pianificare il rinforzo che consiste nel somministrar-lo ad ogni tentativo o dopo ogni risposta corretta. È centrale la continuità neltempo nella somministrazione del rinforzo.

Rinforzo, modelli di. Designano gli schemi a partire da cui vengono pianificati irinforzi. Esistono due modi di pianificare il rinforzo: programma ad intervallo: vie-ne somministrato solo dopo un certo periodo di tempo trascorso; programma arapporto: viene somministrato solo dopo che un certo numero di risposte è statodato.

Rinforzo parziale. Modalità di pianificare il rinforzo detta anche intermittente; con-siste nel rinforzare le risposte solo in alcune circostanze.

Rinforzo primario. Designa uno stimolo che per sua natura ha la funzione di rinfor-zare una determinata risposta (si pensi al pezzetto di cibo per il ratto).

Rinforzo secondario. Designa uno stimolo inizialmente indifferente, ma che puòacquisire valore di rinforzo se collegato ad un efficace rafforzatore.

Risposta condizionata. Risposta appresa, determinata da uno stimolo che di persé non era in grado di evocarla, ma che è stata prodotta grazie a ripetuti accoppia-menti tra tale stimolo (detto condizionato) e uno stimolo incondizionato.

Risposta elicitata. Indica le reazioni che conseguono automaticamente alla pre-sentazione di uno stimolo, che si verificano prevalentemente a livello psicofisio-logico e costituiscono generalmente una reazione adattiva alle modificazioniambientali.

Risposta, forza della. Dagli esperimenti dei teorici del condizionamento operante èemerso che la forza della tendenza a produrre una determinata risposta (in un datocontesto, e in presenza di una data motivazione) tende a crescere.

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Risposta incondizionata. Risposta automatica o riflessa, che dipende solo dallecondizioni naturali dell’individuo. Essa viene prodotta da uno stimolo incondiziona-to e non richiede nessun apprendimento.

Ritenzione. Designa il permanere delle tracce mnestiche oltre un determinato perio-do di tempo.

Ritmo circadiano. Designa il ritmo delle funzioni organiche, la cui durata è di circaun giorno.

Ritmo sonno-veglia. Rappresenta un ritmo circadiano, in cui il tempo occupato dalsonno risulta estremamente variabile nelle diverse epoche della vita (dalle 13-16ore nel neonato alle 7.5 nell’individuo adulto).

Rorschach, test di. Tecnica proiettiva con valore diagnostico. Gli stimoli utilizzatisono macchie a cui il soggetto attribuisce un senso in modo libero.

Selezione. Uno dei principali meccanismi della sopravvivenza della specie; esso con-sente di adattarsi alle modificazioni macroscopiche dell’habitat.

Sensazione. Designa qualsiasi esperienza elementare non ancora elaborata, deter-minata dall’azione di uno stimolo su un recettore, che rende consapevoli di unostato interno o esterno al corpo. La sensazione si distingue dalla percezione, es-sendo quest’ultima già un’elaborazione delle sensazioni.

Sentimento. Designa il vissuto delle emozioni, ma a differenza di queste ultime ècaratterizzato da una maggiore durevolezza, stabilità orientativa e complessità.

Sillogismo. Deriva dal greco e significa «ragionamento», nel senso di una concatena-zione di proposizioni. Il sillogismo si compone di tre proposizioni: la prima definita«premessa maggiore», la seconda «premessa minore» e la terza «conclusione». Leproposizioni di un sillogismo possono essere universali affermative (tutti gli uomi-ni sono mortali), universali negative (nessun uomo vola), particolari affermative(qualche uomo studia), particolari negative (qualche uomo non studia). Il terminemedio nel sillogismo designa il termine su cui si fa leva per concludere e comparesempre nella premessa maggiore e minore. Per esempio: Tutti gli uomini pensa-no; Franco è un uomo; Franco pensa. Il termine medio è uomo, e compare comesoggetto nella premessa maggiore e come predicato nella minore.

Sinapsi. Indica il luogo di giunzione e di interazione tra i neuroni. La trasmissionesinaptica delle informazioni tra i vari neuroni è mediata da sostanze chimiche, ineurotrasmettitori.

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Sistema endocrino. Designa l’insieme delle ghiandole del nostro organismo (tiroide,ipofisi, ovaie nelle donne e testicoli negli uomini) che secernono sostanze, denomi-nate ormoni, le quali, immesse direttamente nel circolo sanguigno, controllano mol-te funzioni psichiche e corporee (ad esempio, il ciclo mestruale nelle donne è control-lato da ormoni ipofisari ed ovarici).

Sistemi intelligenti. Settore recente della ricerca psicologica che fa interagire la cono-scenza dei processi cognitivi con la progettazione di sistemi d’intelligenza artificiale.

Soggetti dell’esperimento. Nella psicologia sperimentale designa i soggetti sotto-posti all’esperimento. Lungi dall’essere puramente passivi, essi sono portatori divariabili che incidono attivamente sui risultati dell’esperimento.

Soglia. Indica il livello minimo di energia affinché sia percepito lo stimolo. In questocaso si parla di soglia assoluta. Quella differenziale, invece, è costituita dalla diffe-renza tra i livelli di energia di due stimoli sufficienti perché vengano percepiti.

Sogno. In termini psicofisiologici, designa un’esperienza mentale del sonno che pre-senta caratteri di estraneità o di non sovrapponibilità rispetto all’hic et nunc deldormiente. Questa estraneità è dimostrata dal contrasto tra la sua vividezza percet-tiva e l’assenza di esame di realtà tipico dello stato di sonno.

Somiglianza. Indica una delle leggi strutturali della forma, secondo cui gli elementifra loro simili sono percepiti come appartenenti ad un medesimo gruppo.

Sonno. Stato dell’organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli am-bientali, da una sospensione dell’attività relazionale con l’ambiente e da modifica-zioni della coscienza. Si instaura spontaneamente e periodicamente, ha una duratalimitata ed è reversibile. Il sonno nel suo insieme si divide in due fasi: sonno non-REM e sonno REM.

Specializzazione emisferica. Espressione con cui si indica il fatto che i due emisferihanno funzioni diverse e che ad esempio la sede del centro del linguaggio è inrelazione alla preferenza manuale (a sinistra nei destrimani e a destra o in entram-be nei mancini).

Sperimentale, metodo. Designa il metodo che si radica nella scienza galileiana eserve a verificare le ipotesi formulate a partire dalle prove sperimentali. L’esperi-mento psicologico ha lo scopo di individuare i rapporti fra i fattori ambientali ed ilcomportamento. I fattori sono detti variabili, mentre i soggetti che vi partecipanosi dividono in due gruppi: gruppo sperimentale e gruppo di controllo.

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Stimolo. Concetto fondamentale della psicologia, la cui definizione è decisamentecomplessa. Possiamo isolare le seguenti proprietà che caratterizzano uno stimolo:1) fisiche; 2) deve essere percepibile dall’organismo; 3) deve essere in grado diprodurre una risposta da parte dell’organismo che lo riceve; 4) deve essere esternoall’individuo, se interno deve essere individuabile la zona di provenienza.

Stimolo condizionato. Nella teoria del condizionamento classico designa lo stimoloche ha acquisito la capacità di produrre una risposta condizionata grazie all’asso-ciazione con uno stimolo incondizionato.

Stimolo discriminativo. Da intendersi nel senso letterale: è lo stimolo che permetteal soggetto di distinguere tra quelle situazioni in cui una data risposta sarà rinforza-ta e quella in cui non lo sarà. Questo significa che lo stimolo contiene delle proprie-tà differenziali che consentono di identificarlo come quello a cui segue un premio.

Stimolo incondizionato. Nella teoria del condizionamento classico designa lo sti-molo (per esempio, un pezzo di carne) che elicita una risposta incondizionata.

Strutturalismo. Nata a Lipsia ad opera di Wundt nel 1879, è la prima scuola dipsicologia che si proponeva di indagare la struttura della mente a partire dai suoielementi più semplici ed irriducibili.

Talamo. Struttura del diencefalo che costituisce una stazione intermedia sulle vie ditrasmissione sensoriale che portano informazioni dalla periferia alle aree della cor-teccia cerebrale (visive, uditive e somatosensoriali attraverso rispettivamente: i nu-clei genicolati laterali, mediali e ventrali posteriori).

Telencefalo. Struttura del sistema nervoso composto dagli emisferi cerebrali e dallestrutture sotto-corticali.

Tempo di reazione. Intervallo di tempo che intercorre tra il momento della presen-tazione dello stimolo e quello della emissione della risposta.

Test. Strumenti del metodo psicometrico, il cui compito consiste nel misurare deter-minati comportamenti, al di sotto dei quali è possibile identificare abilità cognitive,attitudini, tratti di personalità, dinamiche psicologiche ecc.

Testosterone. Designa l’ormone sessuale maschile.

Theta, onde. Onde lente con frequenza di 5-7 c/s.

Tronco encefalico. Struttura del sistema nervoso centrale composta da mielencefa-lo, metencefalo, mesencefalo e diencefalo.

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Glossario 201

Validità. Nella teoria dei test designa una delle sue proprietà fondamentali e si riferi-sce al grado con cui un test misura effettivamente ciò che vuole misurare.

Variabile. Indica ciò che si modifica, ciò che è soggetto ad aumentare o a diminuirenel tempo. Se la variabile oggetto di studio è l’intensità della luce, allora lo speri-mentatore farà variare l’intensità per verificare tutti i possibili effetti connessi aquesta variazione. Le variabili si dividono in: dipendenti, indipendenti e interve-nienti.

Variabile dipendente. Designa gli effetti della variabile indipendente sul comporta-mento. Il ricercatore cerca di individuare il rapporto tra i valori delle due variabili.

Variabile indipendente. Designa il fattore che lo sperimentatore può utilizzare avari livelli della sua ricerca, operando così delle manipolazioni sperimentali su que-ste variabili.

Variabile interveniente. Le variabili intervenienti costituiscono i fattori che si inseri-scono nella relazione lineare tra le variabili indipendenti e quelle dipendenti. Ilricercatore deve fare molta attenzione alle variabili intervenienti poiché possonocompromettere il risultato dell’esperimento.

Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS). Test cognitivo per adulti, derivatodalla Wechsler Bellevue Intelligence Scale (1939). La WAIS è composta da 11sub-test, 6 dei quali compongono la scala verbale ed altri 5 formano la scala diperformance o non-verbale.

Wechsler Intelligence Scale for Children (WISC). Test cognitivo per bambini eadolescenti dai 5 ai 16 anni, costituita da 12 sub-test, divisi in due scale, unaverbale e l’altra di performance.