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00037382016310520161 | | | | _N.Prot _Anno _Data _1 Ent,2 Usc Sottocl.: A36 - Gestione sicurezza (D.LGS 81/2008)

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Stato delle revisioni:

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

NELL’AMBIENTE DI LAVORO

Ai sensi del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.

Revisione Data Descrizione

0 31/12/2015 stesura iniziale del documento

1 Maggio 2016 Aggiornamento Periodico

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SOMMARIO

1. PREMESSA............................................................................................ 4

1.1 Termini ..................................................................................................................... 4

2. RELAZIONE INTRODUTTIVA SULL’ENTE ................................................ 5

2.1 Aree lavorative ........................................................................................................ 11 2.2 Classificazione per tipologia di persone presenti in azienda .................................... 12 2.3 Mansioni .................................................................................................................. 12 2.4 Macchine e attrezzature........................................................................................... 12 2.5 Luoghi di lavoro ....................................................................................................... 12 2.6 Statistica infortuni ................................................................................................... 17

3. RISORSE COINVOLTE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI ...................... 17

4. METODOLOGIA E CRITERI .................................................................. 18

5. ANALISI PRELIMINARE ...................................................................... 20

6. RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ........................................................ 28

7. SORVEGLIANZA SANITARIA................................................................ 29

8. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ............................ 31

9. RIFERIMENTI ..................................................................................... 31

10. APPENDICE ........................................................................................ 31

Sez. Antincendio ............................................................................................................ 31

11. PIANO DELLE MISURE DI PREVENZIONE ............................................. 33

12. PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO...................................................... 33

13. RISCHI PER MACROATTIVITÀ ............................................................. 34

Macroattività: UFFICIO ................................................................................................. 34 Macroattività: ATTIVITA’ SCOLASTICHE E LABORATORI ............................................... 39 Macroattività: ATTIVITA’ FALEGNAMERIA..................................................................... 52 TABELLA di DOTAZIONE DPI STANDARD PER MANSIONE .............................................. 61

14. DPI .................................................................................................... 62

TABELLA DI DESCRIZIONE DPI PRESCRITTI .................................................................. 62

15. Nota finale ......................................................................................... 62

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1. PREMESSA La Valutazione dei Rischi di Azienda rispecchia quanto riscontrato alla data della firma di vali-

dazione del presente documento, ed è basato sulle informazioni fornite dall’azienda/ente e su

quanto riscontrato durante i sopralluoghi del Responsabile del Servizio, e delle altre figure

professionali (Medico Competente, RLS ecc…) eventualmente coinvolte.

La valutazione è redatta ai sensi dell’art. 28 comma 2 del decreto legislativo 9 Aprile 2008,

n. 81 e ss.mm.ii. e sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di

cui all’articolo 28 comma 1 del predetto decreto.

1.1 Termini A seguito di valutazione dei rischi il documento conseguente è stato redatto e viene riela-

borato, come per legge, art. 29 comma 3, sotto la responsabilità del Datore di lavoro, in

occasione di:

� modifiche del processo produttivo: introduzione di nuovi macchinari, impianti, processi

di lavorazione da valutare di volta in volta a cura del professionista

� modifiche dell’ organizzazione del lavoro significative ai fini della sicurezza: introduzio-

ne nuove mansioni, acquisizione nuovi locali, nuove lavorazioni, turni....

� a seguito di infortuni significativi (superiori ai 40 giorni di prognosi totale a chiusura in-

fortunio)

� quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenziano la necessità.

A seguito di tale rielaborazione, da effettuarsi entro i 30 giorni dall’evento, le misure di

prevenzione e protezione vengono aggiornate.

L’azienda comunica tempestivamente al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezio-

ne ogni nuova informazione, o modifica di quelle fornite, ai fini dell’aggiornamento e manu-

tenzione delle misure di prevenzione e protezione adottate.

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2. RELAZIONE INTRODUTTIVA SULL’ENTE

Ragione sociale:

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Sede Legale:

Via Belle Arti, 54 – 40126 Bologna

Telefono: Fax: E-mail:

051.4226411 051.253032 [email protected]

Datore di Lavoro: Carica: prof. Fabio Roversi Monaco Presidente

P. IVA: N. REA: Anno Inizio Attività: 80080230370 80080230370 1710

Attività produttiva: N. dipendenti (compresi assimilati):

Pubblica Ammistrazione 400 circa Descrizione sintetica del ciclo produttivo/principali attività: formazione Universitaria

Insediamenti afferenti alla Ragione Sociale:

vedi successivo punto 3.2

Situazione analitica del personale con mansione tipo assegnata Dipendente TIPO Mansione tipo

Accorsi Graziella docente ACETI ENRICO docente AGATENSI PATRIZIA docente AIELLO LELIO FRANCO docente AMATO MARIA AGATA docente AMIGONI RICCARDA modello vivente ANIBALLI ALBANO docente Antonelli Ezio docente Arrighi Mauro docente AVERSA SABINA amministrativo VDT AVVEDUTI SERGIA docente BABINI PAOLA docente BACCIGLIERI GIULIANA collaboratore scolastico BAGNOLI LIDIA docente BALDAZZI LUCA amministrativo VDT Baldiserri Fiammetta docente Balzarotti Riccardo docente BANDINI BRUNO VALERIO docente BARBA MAURIZIO collaboratore scolastico

BARBIERI DANIELE docente BATTISTINI MARIA docente Baumgartner Susanna docente Benedetti Francesco docente

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BENTINI MARIA RITA docente BENUZZI BRUNO docente Bergonzoni Manuela docente Bernardini Gianluca docente BERNARDONI GIUSEPPINA docente BERTOLO LUCA LIBERO FREDIANO docente BEVILACQUA ANTONIO collaboratore scolastico

BINANTE PAOLA docente Bettazzi Maria Beatrice docente Bione Cecilia docente Bitelli Paola docente Blancato Alessandro amministrativo BONACCINI EMANUELA docente BONDOLI SARA modello vivente BONINI NEDDA docente BORTOLOTTI PIETRO falegname Boselli Lara docente BOTTA CLAUDIA AUGUSTA docente BRANZAGLIA CARLO docente Bruno Andrea docente BRUNO MARIA ROSARIA collaboratore scolastico

BRUSCHI NICOLA docente BUSCAROLI BEATRICE docente BUSSACCHETTI PAOLA docente Bussolari Davide docente CACCIONI LUCA docente CAIMMI GIOVANNA docente CALARCO MATTIA amministrativo VDT CALASCIBETTA ANTONINA collaboratore scolastico

CAMASTRA NICOLETTA collaboratore scolastico

Campagnoli Daniele docente CAMPANA ROSSELLA CANDINI MANUELA docente CAPACCETTA RITA collaboratore scolastico

CAPITANI FEDERICO docente Cara Gian Giacomo Angelo docente Carozzi Massimiliano docente CASANO ANGELA MARIA collaboratore scolastico

CATACCHIO ONOFRIO docente Cattani Annalisa docente Cattivelli Daniela docente CECILIATO MARIA BARBARA docente Cerri Mara docente Ceruti Veronica docente Chieregato Edo docente CIARDI ILARIA docente Cirone Enrico docente Clementi Emidio docente COCCHINI PAOLA amministrativo VDT

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COCO PAOLA amministrativo VDT Coladonato Maurizio docente Colaone Sara docente CORONELLA ALFONSINA collaboratore scolastico

Corrado Maurizio docente Costantini Gianluca docente CUCCHIARO NICOLA ALFONSO docente CUTUGNO RITA amministrativo VDT DANISI DANILO docente De Donatis Salvatore docente De Feo Enrico docente De Giovanni Massimiliano docente DEGGIOVANNI PIERO docente DEHO VALERIO docente De Pietri Paola Del Bianco Andrea docente Del Vecchio Alessio docente DELLE MONACHE PAOLO docente Della Casa Luca docente Delli Santi Francesco docente Di Foggia Michele docente Di Muzio Gianluca docente DI STEFANO GAETANO collaboratore scolastico

Dieci Sara docente Donà Daniele docente ESPOSITO ANTONIO docente Esposito Diego docente Fabbri Matteo docente Farinelli Manuela docente FERRARI VALERIA amministrativo VDT FERRARO ADELE collaboratore scolastico

Ficarra Marco docente FINOTTO MAURIZIO docente Follo Valentina docente Fornaroli Enrico direttore didattico FRACCARO DANIELE docente FRANCUCCI CRISTINA docente Frapiccini Eva docente FRATTAROLO ELEONORA docente Freschi Pier Luca docente GAETA IVANA docente Gambarelli Bruna docente Gamberini Marilena docente Gasparini Laura docente GASPARINI LORELLA MARINA docente Gavioli Giliana docente GERONAZZO FRANCESCO docente GHISELLINI CHRISTIAN docente Gianferrari Melissa docente

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GIANNANGELI PIERFRANCESCO docente GIANNETTI EMANUELE docente Gianuizzi Gino docente Giarratana Gaetana docente GIGANTE ELISABETTA docente GIUFFREDI AUGUSTO docente Granuzzo Elena docente Grilli Francesca docente Grillini Giancarlo docente GUADAGNINI WALTER docente Iannetta Stefano docente Isella Elisa docente KAROUTSOS SOTIRIOS docente Kuo Catia docente LA CORTE VALERIA modello vivente La Palombara Fabrizio docente LAMBERTI GABRIELE docente LANZARA TOMMASO Amministrativo LAZZARATO MARCO docente Lelli Andrea docente Lenzi Luca docente LEONOTTI LUCIANO docente Livi Pietro docente LOMBARDO BENEDETTO collaboratore scolastico

LOMBARDO PONTILLO MARIA collaboratore scolastico

Lomi Egidio docente LORENZETTI CARMEN docente Lufrano Giuseppe docente LUI FRANCESCA docente MACHELLA MANUELA docente Maddaluno Paola docente Malatesta Enrico docente Mancini Stefano docente MANDRIOLI SIMONA collaboratore scolastico

MARCHESE FABIO docente MARIANI PAOLA docente Marino Filippo Pierpaolo docente Marisi Rossella docente Masetti Marco docente Matteucci Mauro docente MATTIOLI EMILIO docente MAURO CARLO docente Medori Anna docente Merella Laura amministrativo Messori Carlo docente Micheli Alessandro docente Mignani Chiara docente MIGNANI LAURA collaboratore scolastico

MOLINARI GUIDO docente

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Molteni Pierluigi docente MONACO OCTAVIA docente MONARI SERGIO docente Montagna Maurizio docente Montanari Matteo docente MORALES JOSE ANTONIO collaboratore scolastico

MORRESI MARCELLO docente MUNDULA GIOVANNI docente MUZZU FEDERICO modello vivente Naldi Fabiola docente NANNETTI ELISA collaboratore scolastico

NICOSIA MAURIZIO docente NOVALI RINALDO docente Oliva Mila docente Olivieri Daniela docente Orata Luigi docente ORLANDI EMANUELA collaboratore scolastico

OVARINI DONATO docente Paggiaro Andrea docente PAGLIUSO PATRIZIA collaboratore scolastico

PALAZZI TRIVELLI MATTEO modello vivente PALAZZOLO SALVATORE docente PALUMBO ANTONIO amministrativo VDT PANZETTA ALFONSO docente PARMEGGIANI MASSIMILIANO collaboratore scolastico

PECORARO ANTONINO docente Penoni Sara docente PETRICONE FABIANO docente PIERGALLINI ROSSELLA docente PODVERSIC MYRTA amministrativo VDT Porcelli Filippo docente POZZATI MAURA Presicce Luigi docente RAFFAELLI LUIGI docente RANAUDO ELISA Regni Marina Lucia docente Riggiardi Davide docente Rinaldi Rinaldo docente RIVALTA DAVIDE RIVELLI MARIO docente Rivola Fabrizio docente Romano Fabio Carmelo docente ROMANO EMILIA docente ROMUALDI GIOVANNA docente Roncuzzi Valeria docente ROVERSI MONACO CAMILLA docente ROVERSI MONACO Fabio amministrativo RUSSO VITA collaboratore scolastico

Samorì Sabrina docente

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Sanna Alessandro docente SANTORO KATIA amministrativo VDT SAVIGNANO FRANCO docente SCAGLIARINI ALESSANDRA docente SCARINZI LEONARDO MICHELE docente SCHEDA STEFANO docente SCHIAVONI BRUNO collaboratore scolastico

SEMPRINI ROBERTO docente

SERAFINI CATALDO docente Signorini Marco docente SPADONI SILVIA docente Spagnoli Francesca docente Speri Ilaria docente SPROCCATI SANDRO docente Squizzato Paola docente STANGHELLINI ANNAMARIA docente TERNI FILIPPO amministrativo VDT Tontardini Ilaria docente Tortoroglio Anna Paola docente TRANCHINA DAVIDE docente Tranfaglia Elisa docente TROIANO DOMENICO docente TURIN GIANNI docente Turoni Alessandro docente UGOLOTTI MAURIZIO collaboratore scolastico

Vanghi Lucia docente Vannini Carlo docente VANNINI PAOLA docente VARRA' EMILIO docente Venturelli Devis docente VENTURI CASADIO SILVANO docente VESCHI STEFANO docente VIOLA ANTONELLO docente Zambelli Alberto docente ZANASI CARLOTTA docente ZANELLI ELISABETTA docente ZAVOLI LORENZO amministrativo VDT Zomparelli Alessandro docente

STUDENTI PREPOSTI

STUDENTE Lavoratore TIPO Mansione tipo

BILLI VERONICA studente laboratorio BONELLI FILIPPO studente laboratorio CASSARINI MATILDE studente laboratorio SAGGION SIMONA studente laboratorio CONCILIO CARLOTTA studente laboratorio MONTALBINI NICOLA studente laboratorio ALBERTINI LUCA studente laboratorio

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DI LORENZO ANDREA studente laboratorio LAMANNA MARTINA studente laboratorio PICCININNO MARIA SOLE studente laboratorio CAPRIOTTI ARIANNA studente laboratorio MIGLIAZZA PAOLO studente laboratorio HARRIS RYAN WUILLIAM studente laboratorio TACCONELLI SIMONE studente laboratorio TOMMARELLI MANUELA studente laboratorio TORIANO SOFIA studente laboratorio CANNARELLA SILVIA studente laboratorio PACENTI ENRICO studente laboratorio TABANELLI NICCOLO' studente laboratorio TONI CINZIA studente laboratorio FERRO JESSICA studente laboratorio GARDIN FILIPPO studente laboratorio TONELLI ALENA studente laboratorio CALCAGNILE ISIDE studente laboratorio CATTANEO MATTIA studente laboratorio GAGLIARDI DANIELE studente laboratorio QUATTRUCCI LAURA studente laboratorio FESHARAKI ARASH studente laboratorio IZADIAVANJI FATEMEHSADAT studente laboratorio BEE DEBORAH studente laboratorio GIANI ELENA studente laboratorio OLIVE YLENIA studente laboratorio AZZIMONDI MARIANNA studente laboratorio CIACCI IRENE studente laboratorio DI LULLO FEDERICA studente laboratorio FRANCESCHI ELISA studente laboratorio CREDI DEBORAH studente laboratorio JIANG HAOYI studente laboratorio RONCONI MARINA studente laboratorio AMATO NICOLA studente laboratorio SIMONCELLI ELISA studente laboratorio RODA SARA studente laboratorio VANDINI ANDREA studente laboratorio ZAPPATA LISA studente laboratorio

2.1 Aree lavorative

Per la valutazione dei rischi di area sono individuati e schematizzati i seguenti comparti:

AREA Descrizione dell’area

A1 Aree carrabili, aree pedonali, parcheggi automezzi, garage, giardini,

A2 Relazione con il pubblico - Segreteria

A3 Amministrativa (Uffici)

A4 Aule e Laboratori A5 Depositi ed Archivi

A6 Locali di servizio (impianti tecnologici)

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2.2 Classificazione per tipologia di persone presenti in azienda

Cod. TIPOLOGIA PERSONE ESPOSTE Note

MX Lavoratori dell’azienda (già precedentemente distinti in funzione della specifica mansione aziendale)

Vedi successiva tabella Mansioni

T1 Lavoratori di ditte esterne T2 Utenti dei Servizi Amministrativi T3 Fornitori e Consulenti

2.3 Mansioni

Per la valutazione dei rischi di mansione sono individuati e schematizzati i seguenti gruppi omogenei:

MANSIONE CODICE Amministrativo M1 Amministrativo VDT M2 Collaboratore scolastico M3 Docente M4 Modello Vivente M5 Falegname M6 Studente Laboratorio M7

TABELLA DI ATTINENZA LAVORATORI

E TERZI

AREA

LAVORATORI (Mansioni)

TERZI

M1

M2

M3

M4

M5

M6

M7

T1

T2

T3

A1 P P P P P P P P P P A2 P P P P A A P N P P A3 P P P P A A P N N N

A4 A A P P P P P A5 P P A A A P A N N N A6 N N N N N N N N N N

P Area di pertinenza A Area accessibile ma con autorizzazione preventiva N Area non di pertinenza/interdetta

2.4 Macchine e attrezzature

Denominazione Marca Qtà Manuale d’uso

Marcatura CE

computer Si Si fax Si Si stampanti Si Si telefoni Si Si

2.5 Luoghi di lavoro

L’insediamento è inserito nel centro storico di Bologna;

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Edificio/Locale – Tipologia:

Storico

Superficie insediamento mq: Superficie coperta mq:

\

Impianto elettrico - tensione di alimentazione:

220 V

Impianto elettrico – potenza KW:

dato non disponibile

Impianto elettrico – cabina di trasformazione:

dato non disponibile

Riscaldamento:

autonomo

Condizionamento:

dato non disponibile

Indirizzo:

Via Belle Arti, 54 – 40126 Bologna

Telefono: Fax: E-mail:

051 4226411 051 253032 [email protected]

Responsabile di sede: Carica:

prof. Fabio Roversi Monaco Preside

ASL territ. Competente:

Sede legale Via Castiglione, 29, 40124 Bologna Telefono:051 622 5111

Distretto "Città di Bologna" Viale Pepoli 5 40123 Bologna Telefono 051 659 7144

Ispettorato Provinciale del Lavoro:

DPL Bologna

Viale Angelo Masini, 12/14, 40126 Bologna

Telefono:051 607 9111

INAIL:

V.Gramsci 4 40121 Bologna (BO)

Telefono: 051/6095111

Centro di soccorso:

Ospedale Bellaria Usl Di Bologna

Via Altura, 3, Bologna

Telefono:051 622 5111

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Planimetrie dei luoghi

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2.6 Statistica infortuni

Vedi DVR BASE COMUNE - Allegato Statistica Infortuni

3. RISORSE COINVOLTE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi è stata effettuata dal datore di lavoro in collaborazione con il Re-

sponsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione incaricato.

La valutazione dei rischi è stata redatta con l’ausilio e la partecipazione del Medico Compe-

tente ed è stata elaborata consultando il Rappresentante del Lavoratori con lettera “Rac-

comandata a mano”.

Per ulteriori dettagli si veda anche documento “DVR BASE COMUNE”

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Servizio emergenze:

Nome: RGE ACC AA APSS

RGE = Responsabile per la gestione delle emergenze (in assenza di individuazione la figura di RGE è assunta dalla carica più elevata presente in azienda)

ACC = Addetto al Centro Controllo AA = Addetto all’Antincendio e gestione delle emergenze APSS = Addetto al Primo Soccorso Sanitario e gestione delle emergenze

DIR - Dirigenti: (D.Lgs .81/08, art. 2)

Nominativo: reparto/area:

Prof. Fabio Roversi Monaco Presidente

Prof. Fornaroli Enrico Direttore

Dott. Blancato Alessandro Direzione Amministrativa

PRE - Preposti: (D.Lgs .81/08, art. 2)

Nominativo: reparto/area:

4. METODOLOGIA E CRITERI Vedi DVR BASE COMUNE

CAPITOLO 1: POTENZIALI PERICOLI DERIVANTI DA STRUTTURE/AMBIENTE

LAVORO

Sez. A1 - Locali di lavoro Sez. A2 - Attività lavorativa svolta in esterno Sez. A3 - Rapina e aggressione Sez. B - Seminterrati Sez. C - Igiene di alimenti e bevande Sez. D - Miniere e cave CAPITOLO 2: POTENZIALI PERICOLI COLLEGATI AI CANTIERI O LAVORI IN

QUOTA Sez. A - Cantieri Sez. B - Lavori in quota CAPITOLO 3: POTENZIALI PERICOLI CONNESSI ALL’USO DI VIDEOTERMINALI

Sez. A - Uso di videoterminali

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CAPITOLO 4: POTENZIALI PERICOLI CONNESSI ALLA MOVIMENTAZIONE CARICHI

Sez. A - Rischi biomeccanici/Movimentazione manuale dei carichi CAPITOLO 5: POTENZIALI CATEGORIE A MAGGIOR RISCHIO

Sez. A - Maternità Sez. B - Età, genere, lavoratori stranieri Sez. C - Disabili

CAPITOLO 6: POTENZIALI PERICOLI MECCANICI Sez. A - Macchine ed attrezzature di lavoro Sez. B - Impianti Sez. C - Utilizzo di oli minerali o sintetici / impianti ad olio

CAPITOLO 7: POTENZIALI PERICOLI ELETTRICI

Sez. A - Lavorazioni con rischi elettrici Sez. B - Impianti elettrici

CAPITOLO 8: POTENZIALI PERICOLI DI ESPLOSIONI/INCENDI Sez. A - Incendio

Sez. B - Atmosfere esplosive CAPITOLO 9: POTENZIALI PERICOLI DA SOSTANZE PERICOLOSE

Sez. A - Agenti chimici Sez. B - Agenti cancerogeni e mutageni Sez. C - Gas tossici / anestetici Sez. D - Amianto aerodisperso

CAPITOLO 10: POTENZIALI PERICOLI DA AGENTI FISICI

Sez. A - Radiazioni ionizzanti Sez. B - Campi elettromagnetici Sez. C - Esposizione a radiazioni ottiche Sez. D - Rumore Sez. E - Vibrazioni Sez. F - Microclima Sez. G - Illuminazione

CAPITOLO 11: POTENZIALI PERICOLI DA AGENTI BIOLOGICI Sez. A - Agenti biologici Sez. B - Legionella/Salmonella

CAPITOLO 12: POTENZIALI PERICOLI DA FATTORI ORGANIZZATIVI

Sez. A - Contesto lavorativo Sez. B - Contenuto del lavoro Sez. C - Relazioni interpersonali

CAPITOLO 13: INTERAZIONE ATTIVITA’ / NORME AMBIENTALI Sez. A - Rumore esterno Sez. B - Rifiuti Sez. C - RAEE Sez. D - Inquinamento aria Sez. E - Approvvigionamento idrico Sez. F - Scarichi industriali Sez. G - Incidenti rilevanti

Nota: La garanzia del pieno assolvimento degli obblighi dell’azienda verso le nor-

mative è condizione essenziale per la piena e completa validità del presente do-

cumento di Valutazione dei Rischi.

Le modalità ed i criteri di valutazione dei rischi sono state analizzate e descritte nel

DVR BASE COMUNE

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5. ANALISI PRELIMINARE

La valutazione del rischio viene di seguito esposta, secondo le schede di analisi elencate di

sopra.

CAPITOLO 1: STRUTTURE/AMBIENTE LAVORO

SEZ. A1 - LOCALI DI LAVORO sezione rilevante SI NO

(D.P.R. 447/98 – D.lgs 81/08 Titolo II) Settore rilevante per definizione: l’esistenza di locali di lavoro comporta potenziali pericoli per l’Igiene e la Sicurezza dei Lavoratori Vi sono ambienti lavorativi in locali chiusi e/o delimitati SI NO Vi sono ambienti confinati SI NO Documentazione Planimetrie di sicurezza Adempimenti amministrativi per la ristrutturazione/modifica dei locali

SEZ. A2 – ATTIVITÀ LAVORATIVA SVOLTA IN ESTERNO sezione rilevante

SI NO

Vi è personale dipendente che svolge saltuariamente/ siste-maticamente la propria attività all’esterno della sede azienda-le

SI NO

Documentazione Procedure per attività in esterno Piano di sicurezza per attività esterne

SEZ. A3 – RAPINA E AGGRESSIONE sezione rilevante

SI NO

SEZ. B - SEMINTERRATI sezione rilevante

SI NO

(D.lgs 81/08) Ambienti di lavoro per oltre il 50% sotto il livello stradale SI NO Documentazione Deroga ASL per l’utilizzo dei locali seminterrati (Art. 65 D.lgs. 81/08) Certificazione di salubrità da Radon (D.Lgs. 230/95)

SEZ. C - IGIENE DI ALIMENTI E BEVANDE sezione rilevante

SI NO

CAPITOLO 2: CANTIERI / LAVORI IN QUOTA

SEZ. A - ATTIVITÀ DI CANTIERE sezione rilevante SI NO

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SEZ. B- LAVORI IN QUOTA sezione rilevante SI NO

(D.lgs 81/08 - Titolo IV) L'Azienda esegue lavori in quota SI NO Documentazione Procedura di valutazione e verifica delle attrezzature e DPI utilizzate

CAPITOLO 3: USO DI VIDEOTERMINALI SEZ. F - USO DI VIDEOTERMINALI sezione rilevante

SI NO

(D.lgs 81/08 - titolo VII) Vi sono mansioni che prevedono, in modo sistematico o abituale, per almeno 20 ore settimanali, dedotte le pause, l’utilizzo di un’attrezzatura munita di videoterminale

SI NO

Postazioni di lavoro con attrezzatura munita di videoterminale conformi ai requisiti minimi dell’All. XXXIV al D.lgs 81/08

SI NO

Documentazione Relazione illuminotecnica

CAPITOLO 4: MOVIMENTAZIONE CARICHI SEZ. C – RISCHI BIOMECCANICI/MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

sezione rilevante SI NO

(D.Lgs 81/08 - Titolo VI) Vi sono mansioni che movimentano carichi SI NO La movimentazione manuale dei carichi può comportare rischi tra l’altro dorso-lombari

SI NO

Documentazione Procedura di movimentazione

CAPITOLO 5: CATEGORIE A MAGGIOR RISCHIO SEZ. A – MATERNITA’ sezione rilevante

SI NO

(D.Lgs 151/01) Vi sono potenziali situazioni di maternità SI NO Le mansioni interessate sono presenti nell’elenco di quelle vietate durante la gestazione

SI NO

SEZ. B – ETA’, GENERE, LAVORATORI STRANIERI sezione rilevante SI NO

(D.Lgs 81/08 – art. 28) Vi sono potenziali rischi legati all’età dei lavoratori SI NO Sono presenti misure atte all’eliminazione/riduzione dei rischi per le persone considerate in età a rischio

SI NO

Sono presenti lavoratori di origine straniera SI NO Esistono potenziali rischi legati alla differenza di genere SI NO Nota - possibile presenza di studenti stranieri (conoscenza e padro-nanza della lingua)

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SEZ. C – DISABILI sezione rilevante SI NO

(D.Lgs 81/08 – Allegato IV) Vi sono potenziali situazioni di presenza di disabili SI NO Sono previste o presenti misure per eliminare le eventuali barriere architettoniche presenti

SI NO

CAPITOLO 6 : MECCANICI

SEZ. A - MACCHINE ED ATTREZZATURE DI LAVORO sezione rilevante SI NO

(D.P.R. 459/96 – Comunitaria/04 – D.lgs 93/00 - D.M. 329/04 - D.lgs 81/08 – Titolo III) L’Azienda dispone di macchine, apparecchi o utensili SI NO

Utilizza impianti o apparecchi a pressione rilevanti SI NO

Esegue operazioni di saldatura o taglio a ossiacetilene / ossidriche SI NO Documentazione Macchine, apparecchi o utensili a norma Comunitaria/04

Macchine, apparecchi o utensili certificati CE Libretti di manutenzione Dispone di elevatori, mezzi di trasporto (muletti, carri-ponte, gru, etc...)

Documentazione Libretti I.S.P.E.S.L.

SEZ. B - IMPIANTI sezione rilevante

SI NO

(D.P.R. 459/96- D.Lgs 81/08- D.M. 37/08 – Titolo III) Esistono impianti fissi / catene di montaggio per la produzione SI NO Esistono impianti di combustibili e/o comburenti SI NO Esistono impianti idrici / sanitari SI NO Esistono impianti antincendio SI NO Esistono impianti di condizionamento SI NO Esistono impianti termici (caldaie) SI NO Documentazione Libretto di impianto o di centrale Verifica dei fumi Patentino per la conduzione Progetto di impianto Dichiarazione di conformità Dichiarazione di rispondenza Attestato di collaudo

SEZ. C - UTILIZZO DI OLI MINERALI O SINTETICI, IMPIANTI AD OLIO

sezione rilevante SI NO

CAPITOLO 7 : ELETTRICI

SEZ. A – LAVORAZIONI CON RISCHI ELETTRICI sezione rilevante SI NO

SEZ. B –IMPIANTI ELETTRICI sezione rilevante

SI NO

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(D.P.R. 462/01 - D.lgs 81/08 – Titolo III) Settore rilevante per definizione: l’esistenza di un impianto elettrico comporta po-tenziali pericoli per l’Igiene e la Sicurezza dei Lavoratori Impianto elettrico particolare per scariche atmosferiche (parafulmini) SI NO Documentazione Dichiarazioni di conformità impianto elettrico Dichiarazione di rispondenza Progetto dell’impianto L'Azienda è in possesso della comunicazione della messa a terra I.S.P.E.S.L. ovvero A.S.L. o sportello unico Si effettuano le verifiche periodiche di funzionalità della messa a ter-ra: - impianto ordinario - impianto a rischio (c/o cantieri o locali a uso medico, maggior ri-schio in caso di incendio “MARCI a-b-c CEI 64-8”)

(quinquennale) (biennale)

CAPITOLO 8: ESPLOSIONI/INCENDI

SEZ. A - INCENDIO sezione rilevante SI NO

(D.M. 10/3/1998 – D.M. 16/02/82 - D.lgs 81/08) Settore rilevante per definizione: l’esistenza di un ambiente di lavoro comporta potenziali pericoli di incendio L’attività è sottoposta agli obblighi di prevenzione incen-di/gestione emergenze

SI NO

L’azienda svolge un’attività per cui è obbligatorio il C.P.I. SI NO Documentazione Certificato di Prevenzione Incendi o Nulla Osta o Visto Edilizio Piano di emergenza Registro sicurezza antincendio valutazione delle prestazioni di resistenza al fuoco delle costru-zioni

SEZ. B – ATMOSFERE ESPLOSIVE sezione rilevante SI NO

(D.lgs 81/08 Titolo XI) Vi sono luoghi in cui possono crearsi atmosfere esplosive (prevalentemente nei locali adibiti a falegnameria)

SI NO

Sono state adottate le prescrizioni previste nell’All. L del D.lgs 81/08

SI NO

Impianto elettrico particolare per il pericolo di esplosioni (an-tideflagrante)

SI NO

Documentazione Omologazione ASL-ARPA dell’impianto elettrico antideflagran-te

Verifiche periodiche biennali sull’impianto antideflagrante Documento sulla protezione contro le esplosioni Delimitazione e classificazione delle aree Formazione/informazione/istruzioni al personale

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CAPITOLO 9 : AGENTI CHIMICI

SEZ. A - AGENTI CHIMICI sezione rilevante SI NO

( D.lgs 52/97 – D.lgs 65/03 - D.lgs 81/08 Titolo IX) Attività che comporta la presenza di agenti chimici pericolosi SI NO L’attività dell’Azienda può prevedere una o più ipotesi di Sorveglianza Sanitaria collegata al Rischio Chimico

SI NO

E’ stata effettuata la valutazione del Rischio chimico a cura di uno specialista

SI NO

Il rischio chimico alla data del presente documento è dichiarato

Documentazione Schede tecniche degli agenti chimici pericolosi Analisi nell’ambiente di lavoro Sono previste esplicite Procedure di Sicurezza

SEZ. B - AGENTI CANCEROGENI/ MUTAGENI sezione rilevante SI NO

(D.lgs 52/97 – D.lgs 65/03 - D.lgs 81/08 Titolo IX) Si usano agenti chimici nel ciclo produttivo siglati R45 - R49- R40 – R46 – R68

SI NO

Si svolgono processi industriali ex all. XLII SI NO (Polveri di legno duro) Documentazione

Relazione tecnica sulla Valutazione del Rischio Registro dei lavoratori esposti

SEZ. C - GAS TOSSICI / ANESTETICI sezione rilevante SI NO

SEZ. D - AMIANTO AERODISPERSO sezione rilevante SI NO

CAPITOLO 10 : AGENTI FISICI

SEZ. A - RADIAZIONI IONIZZANTI sezione rilevante SI NO

SEZ. B – CAMPI ELETTROMAGNETICI sezione rilevante SI NO

(D.Lgs 81/08 – Titolo VIII) L’Azienda dispone/è soggetta a sorgenti di campi elettromagnetici SI NO Documentazione Misure analitiche Segnaletica specifica e accesso limitato

SEZ. C – SORGENTI DI RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

sezione rilevante SI NO

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SEZ. D - RUMORE sezione rilevante

SI NO

(D.Lgs 81/08 - Titolo VIII) Sorgenti di rumore significative nell’Ambiente di Lavoro (70/75 Lae.q)

SI NO

Documentazione Relazione Tecnica sulla Valutazione del rischio rumore (fonometria)

Valutazione inferiore ai limiti di azione

SEZ. E - VIBRAZIONI (D.Lgs 81/08 – Titolo VIII)

sezione rilevante SI NO

Si utilizzano macchine che provocano vibrazioni di tutto il corpo SI NO Si utilizzano macchine che provocano vibrazioni mano-braccio SI NO Documentazione Relazione Tecnica sulle Vibrazioni

SEZ. F - MICROCLIMA sezione rilevante SI NO

(D.lgs 81/08 – Titolo II) Settore rilevante per definizione: temperatura, aria e umidità vanno tenute sotto controllo Aerazione naturale SI NO Impianti di condizionamento aria SI NO Documentazione Relazione tecnica UNI /descrizione dell’impianto Indagine ambientale e condizioni microclimatiche

SEZ. G - ILLUMINAZIONE sezione rilevante SI NO

(D.lgs 81/08 – Titolo II) Settore rilevante per definizione: le condizioni di illuminazione dei luoghi di lavoro vanno tenute sotto controllo Illuminazione naturale SI NO Impianti di illuminazione di emergenza SI NO Documentazione Relazione tecnica illuminazione Indagine luxometrica

CAPITOLO 11 : AGENTI BIOLOGICI

SEZ. A - AGENTI BIOLOGICI sezione rilevante SI NO

SEZ. B – LEGIONELLA/SALMONELLA sezione rilevante

SI NO

(D.Lgs 81/08 – Titolo X) L’attività utilizza impianti industriali (torri evaporative, ecc.) SI NO Vi sono impianti di trattamento aria/acqua (umidificatori, canalizza-zioni, serbatoi di accumulo, ecc.)

SI NO

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CAPITOLO 12 : FATTORI ORGANIZZATIVI/ STRESS LAVORO CORRELATO

SEZ. A – CONTESTO LAVORATIVO sezione rilevante SI NO

Funzione e cultura organizzativa, ruolo nell’organizzazione, evoluzione nella carriera, autonomia decisionale/controllo, rapporti interpersonali sul lavoro, interfaccia casa/lavoro Settore rilevante per definizione: l’esistenza di un ambiente di lavoro organizzato comporta potenziali pericoli per la Salute dei Lavoratori Documentazione Relazione indagine rischi psicosociali

Relazione indagine rischio burnout

SEZ. B – CONTENUTO DEL LAVORO sezione rilevante SI NO

Ambiente di lavoro e attrezzature di lavoro, progettazione dei compiti, carico/ritmo di lavoro, orario di lavoro Settore rilevante per definizione: l’esistenza di lavoro organizzato comporta po-tenziali pericoli per la Salute dei Lavoratori Documentazione Relazione indagine rischi psicosociali

SEZ. C – RELAZIONI INTERPERSONALI sezione rilevante SI NO

Comunicazioni conflittuali, dinamiche che regolano le interazioni tra le persone, di-sfunzioni relazionali Settore rilevante per definizione: l’esistenza di relazioni interpersonali in un am-biente di lavoro organizzato comporta potenziali pericoli per la Salute dei Lavoratori Documentazione Relazione indagine rischi psicosociali

Relazione indagine rischio mobbing

CAPITOLO 13 : INTERAZIONE ATTIVITA’ / NORME AMBIENTALI

SEZ. A - RUMORE ESTERNO sezione rilevante SI NO

SEZ. B - RIFIUTI INDUSTRIALI sezione rilevante SI NO

SEZ. C - RAEE (smaltimento apparecchiature elettroniche in disuso)

sezione rilevante SI NO

SEZ. D - INQUINAMENTO ARIA sezione rilevante SI NO

SEZ. E - APPROVVIGIONAMENTO IDRICO sezione rilevante SI NO

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SEZ. F - SCARICHI INDUSTRIALI sezione rilevante SI NO

SEZ. G - INCIDENTI RILEVANTI sezione rilevante

SI NO

Nell’analisi dei Fattori di Rischio si è tenuto conto anche dei parametri legati

all’interazione tra Ambiente di Lavoro / Attività / Fattori Umani, dei Fattori Psicologici,

dell’esistenza di programmi e procedure di Prevenzione e Sicurezza, e di programmi e

procedure di Manutenzione degli impianti e delle strutture.

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6. RISULTATI DELLA VALUTAZIONE Si riportano in tabella i risultati sintetici della valutazione dei rischi effettuata senza alcun riferimento alla mansione

CAP. SEZ. DESCRIZIONE DEL

PERICOLO E RISCHIO ASSOCIATO

CLASSIFICAZIONE DANNO ATTESO NOTE DEL RISCHIO

P D R

1 A1 locali di lavoro 3 2 6 urti, colpi, compressioni, cadute, in-ciampi, tagli, scivolamenti

6 A macchine ed attrezzature di lavoro 3 1 3 tagli, abrasioni, ustioni, urti, compres-

sioni

B impianti 3 1 3 elettrocuzioni, ustioni, tagli

7 A lavorazioni con rischi elettrici 2 4 8 elettrocuzioni, ustioni

B impianti elettrici 2 4 8 elettrocuzioni

8 A incendio 2 4 8 ustioni, intossicazioni

B campi elettromagnetici 3 1 3 danni da radiazioni non ionizzanti

F microclima 3 2 6 irritabilità, stanchezza, stress

G illuminazione 2 2 4 disturbi visivi, stanchezza, stress

12 A contesto lavorativo 2 2 4 irritabilità, stanchezza, stress

B contenuto del lavoro 3 2 6 irritabilità, stanchezza, stress

C relazioni interpersonali 2 2 4 irritabilità, stanchezza, stress

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7. SORVEGLIANZA SANITARIA Il Medico Competente ha partecipato insieme al datore di lavoro alla valutazione dei rischi

organizzando il servizio di sorveglianza sanitaria.

A titolo di sintesi si riportano di seguito i risultati necessari alla definizione del protocollo

sanitario da parte del medico competente.

A titolo di sintesi si riportano di seguito i rischi che in funzione della mansione determinano

l’obbligo di sorveglianza sanitaria da parte del medico competente.

Mansione: AMM amministrativo

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

Posture incongrue D.Lgs. 81/08

Mansione: VDT amministrativo videoterminale

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

VDT (videoterminale) almeno 20 ore settimanali D.Lgs. 81/08

Posture incongrue D.Lgs. 81/08

Mansione: Modello Vivente

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

Posture incongrue D.Lgs. 81/08

Mansione: Docente (attività di Laboratorio)

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

Movimentazione manuale dei carichi NIOSH: valore di azione: LI (lifting index) >1 Raccomandato per LI>0,85

ISO 11228 EN 1005-2 Art. 168 e 169 del D.Lgs. 81/08

Rumore Valore superiore d’azione LEX≥ 85 dB(A) e ppeak 140Pa

D.Lgs. 81/08

Chimico Non Basso per la sicurezza e irrilevante per la salute

D.Lgs. 81/08

Vibrazioni Mano-Braccio Valore di azione su 8 ore ≥ 0,5 m/s2 D.Lgs. 81/08

Polveri • Legno duro

• Silice cristallina

D.Lgs. 81/08

Lavoro in quota oltre 2 metri dal livello stabile D.Lgs. 81/08

Infortuni sul lavoro ovvero per la sicu-

rezza, l'incolumità o la salute dei terzi

Provvedimento 16 marzo 2006 (GU n. 75 del 30-3-2006)

Mansione: Studente (attività di Laboratorio)

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

Movimentazione manuale dei carichi NIOSH: valore di azione: LI (lifting index) >1 Raccomandato per LI>0,85

ISO 11228 EN 1005-2 Art. 168 e 169 del D.Lgs. 81/08

Rumore Valore superiore d’azione LEX≥ 85 dB(A) e ppeak 140Pa

D.Lgs. 81/08

Chimico Non Basso per la sicurezza e irrilevante per la salute

D.Lgs. 81/08

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Vibrazioni Mano-Braccio Valore di azione su 8 ore ≥ 0,5 m/s2 D.Lgs. 81/08

Polveri • Legno duro

• Silice cristallina

D.Lgs. 81/08

Lavoro in quota oltre 2 metri dal livello stabile D.Lgs. 81/08

Mansione: Collaboratore Scolastico

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

Movimentazione manuale dei carichi NIOSH: valore di azione: LI (lifting index) >1 Raccomandato per LI>0,85

ISO 11228 EN 1005-2 Art. 168 e 169 del D.Lgs. 81/08

Rumore Valore superiore d’azione LEX≥ 85 dB(A) e ppeak 140Pa

D.Lgs. 81/08

Chimico Non Basso per la sicurezza e irrilevante per la salute

D.Lgs. 81/08

Biologico Livello di rischio Medio

(algoritmo INAIL 2010) D.Lgs. 81/08

Posture incongrue D.Lgs. 81/08

Mansione: Falegname

Rischio Valore di soglia Riferimento Norma

Movimentazione manuale dei carichi NIOSH: valore di azione: LI (lifting index) >1 Raccomandato per LI>0,85

ISO 11228 EN 1005-2 Art. 168 e 169 del D.Lgs. 81/08

Rumore Valore superiore d’azione LEX≥ 85 dB(A) e ppeak 140Pa

D.Lgs. 81/08

Chimico Non Basso per la sicurezza e irrilevante per la salute

D.Lgs. 81/08

Vibrazioni Mano-Braccio Valore di azione su 8 ore ≥ 0,5 m/s2 D.Lgs. 81/08

Polveri • Legno duro D.Lgs. 81/08

Lavoro in quota oltre 2 metri dal livello stabile D.Lgs. 81/08

Alla luce delle valutazioni effettuate va attivata la Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori

esposti.

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8. FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO I lavoratori sono formati e informati secondo quanto previsto dagli articoli 36 e 37 del

D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.

La formazione/informazione è comprovata dalle lettere/verbali di formazione allegate alla

valutazione dei rischi.

Per la formazione delle figure specifiche della sicurezza si fa riferimento al documento “DVR

BASE COMUNE – Piano delle Competenze e Responsabilità” in cui sono riportati corsi, con-

tenuti, durata e data di svolgimento.

L’addestramento (previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza) viene effettuato dall’Azienda

quando nasce la necessità di “affiancare” un lavoratore adibito ad una nuova mansione o

impiegato nell’utilizzo di macchine, mezzi e attrezzature che richiedono competenze parti-

colari. L’addestramento è comprovato dalle lettere/verbali allegate alla valutazione dei ri-

schi.

9. RIFERIMENTI Si riportano di seguito i principali riferimenti aziendali.

AREA RESPONSABILE RECAPITI e-mail

10. APPENDICE Sez. Antincendio

Identificazione dei pericoli di incendio

Materiali immagazzinati e/o manipolati

Documentazione cartacea

Materiali di costruzione e rivestimento dei locali

NO

Identificazione sorgenti di innesco

Impianto elettrico

Centrale termica

Attività soggetta al controllo da parte dei VVF SI voce/ i …. (D.M. 16/02/82)

NO

Presenza di sistema documentale di gestione emergenze incendio (planimetrie, piano di

emergenza, cartellonistica, etc. SI

NO

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Identificazione persone esposte a rischio di incendio

Numero di persone presenti (affollamento massimo previsto):

Presenza di pubblico occasionale con scarsa famigliarità degli ambienti: SI

Aree di riposo SI NO

Presenza di persone a mobilità ridotta SI NO

Presenza di persone con udito o vista limitate SI NO

Persone in aree isolate SI NO

CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO RISCHIO INCENDIO LUOGHI DI LAVORO

(Classificazione - conforme all’Allegato I, Punto 1.4.4, DM 10 marzo 1998 - del livello di ri-

schio incendio ai fini della Valutazione del Rischio dell’azienda e dei provvedimenti relativi

da adottare).

I luoghi di lavoro sono classificabili a Rischio di incendio BASSO poiché sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio e la probabilità di propagazione dell’incendio è da ritenersi limitata. Vi rientra-no le attività per le quali si può ritenere che i fattori di rischio che possono determinare l’insorgere di un incendio siano limitati.

I luoghi di lavoro sono classificabili a Rischio di incendio MEDIO, poiché sono presenti

sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo

di incendi, ma in caso di incendio, la probabilità di propagazione dell’incendio è da ritenersi

limitata. Vi rientrano i luoghi di lavoro compresi nell’allegato al DM 16/02/82 e nell’All. IV

p.to 4 del D.lgs 81/08.

I luoghi di lavoro sono classificabili a Rischio di incendio ALTO poiché, per presenza di sostanze infiammabili e/o per le condizioni locali e/o di esercizio, sussistono notevoli probabilità di sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di propagazione delle fiamme e non è possibi-le la classificazione a rischio di incendio medio o basso. Per esempio: Laboratori nucleari, centrali termoelettriche, produzione e deposito esplosivi, alberghi oltre 200 posti letto, attività commerciali oltre 20.000 mq., etc...

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11. PIANO DELLE MISURE DI PREVENZIONE Oltre a quanto previsto nel Documento di valutazione dei rischi di Azienda “DVR BASE

Comune” le misure specifiche sono descritte nella successiva sezione di valutazione dei ri-

schi specifici di MACROATTIVITA’/mansione.

12. PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO L’azienda intende avviare un programma di miglioramento continuo teso al raggiungimento

di standard e condizioni di scurezza in azienda che vadano oltre le misure minime imposte

dalla vigente normativa per la prevenzione e la protezione sui luoghi di lavoro.

L’azienda inoltre intende svolgere, con frequenza annuale una riunione sulla sicurezza con

la partecipazione di:

• RSPP

• medico competente,

• rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,

al fine di discutere, concordare e programmare le opportune misure tese al raggiungimento

dell’obiettivo.

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13. RISCHI PER MACROATTIVITÀ Di seguito la tabella riporta per ogni gruppo omogeneo di Mansione le principali Macroattività svolte e di seguito analizzate:

MANSIONE MACRO ATTIVITÀ

Ammini-strativo

Docente

Studente La-boratorio

Collaborato-re scolastico

Modello Vivente

Falegname

Ufficio X

Attività scolastiche e laboratori

X X X (non esegue attività)

Falegnameria X

Macroattività: UFFICIO

Attività/Fase Descrizione dell’attività

1 Lavori di ufficio

Attività che comprende il disbrigo di pratiche di ufficio, quali la contabilità generale, la compilazione di documenti necessari per lo svolgimento di attività settoriali, il marketing, ecc. mediante l’utilizzo di personal compu-ter e di altre tecnologie informatiche.

2 Lavori al video-terminale

Attività lavorativa che prevede l’utilizzo sistematico ed abituale di attrez-zature munite di videoterminale, ossia di uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizza-to. Il videoterminale, mediante tastiera, mouse ed altro, è collegato ad un computer o elaboratore elettronico, indispensabile per l’acquisizione, la conservazione, l’elaborazione e l’emissione programmata dei dati. La nuova normativa comunitaria ridefinisce la figura del “videoterminali-sta” come colui che utilizza tali attrezzature in modo sistematico per ven-ti ore settimanali, dedotte le interruzioni previste, a prescindere dall’uso continuativo per il periodo di quattro ore considerato in precedenza dalla vecchia legislazione. Nota : 1

3 Ausiliario

Attività di supporto ai lavori di ufficio e attività di commesso In generale, tale attività comporta lo svolgimento delle seguenti mansio-ni: o Utilizzo del telefono e del fax o Utilizzo di videoterminali e di altre tecnologie informatiche, per bre-

vi periodi.

Nota 1: Requisiti e prescrizioni minime dell’allegato Allegato XXXIV D. Lgs. 81/08 Per il PC Requisiti minimi di sicurezza Schermo. La risoluzione dello schermo deve essere tale da garantire una buona definizione, una forma chiara, una grandezza sufficiente dei caratteri e, inoltre, uno spazio adeguato tra essi. L'immagine sullo schermo deve essere stabile; esente da farfallamento, tremolio o da altre forme di instabilità. La brillanza e/o il contrasto di luminanza tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali. Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente per adeguarsi facilmente alle esigenze dell'utilizzatore. È possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile. Sullo schermo non devono essere presenti riflessi e riverberi che possano causare disturbi all'utilizzatore durante lo svolgi-mento della propria attività. Lo schermo deve essere posizionato di fronte all’operatore in maniera che, anche agendo su eventuali meccanismi di regola-zione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un pò più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore e ad una distanza degli occhi pari a circa 50-70 cm, per i posti di lavoro in cui va assunta preferenzialmente la posizione seduta Tastiera e dispositivi di puntamento. La tastiera deve essere separata dallo schermo e facilmente regolabile e dotata di meccanismo di variazione della pendenza onde consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l'affaticamento delle braccia e delle mani.

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Lo spazio sul piano di lavoro deve consentire un appoggio degli avambracci davanti alla tastiera nel corso della digitazione, tenendo conto delle caratteristiche antropometriche dell’operatore. La tastiera deve avere una superficie opaca onde evitare i riflessi. La disposizione della tastiera e le caratteristiche dei tasti devono agevolarne l'uso. I simboli dei tasti devono presentare suffi-ciente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro. Il mouse o qualsiasi dispositivo di puntamento in dotazione alla postazione di lavoro deve essere posto sullo stesso piano del-la tastiera, in posizione facilmente raggiungibile e disporre di uno spazio adeguato per il suo uso. Piano di lavoro. Il piano di lavoro deve avere una superficie a basso indice di riflessione, essere stabile, di dimensioni sufficienti a permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio. L’altezza del piano di lavoro fissa o regolabile deve essere indicativamente compresa fra 70 e 80 cm. Lo spazio a disposizione deve permettere l’alloggiamento e il movimento degli arti inferiori, nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli se presenti. La profondità del piano di lavoro deve essere tale da assicurare una adeguata distanza visiva dallo schermo. Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da ridurre al minimo i movi-menti della testa e degli occhi. Sedile di lavoro. Il sedile di lavoro deve essere stabile e permettere all'utilizzatore libertà nei movimenti, nonché una posizione comoda. Il se-dile deve avere altezza regolabile in maniera indipendente dallo schienale e dimensioni della seduta adeguate alle caratteristi-che antropometriche dell’utilizzatore. Lo schienale deve fornire un adeguato supporto alla regione dorso-lombare dell’utente. Pertanto deve essere adeguato alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore e deve avere altezza e inclinazione regolabile. Nell’ambito di tali regolazioni l’utilizzatore dovrà poter fissare lo schienale nella posizione selezionata. Lo schienale e la seduta devono avere bordi smussati. I materiali devono presentare un livello di permeabilità tali da non compromettere il comfort dell’utente e pulibili. Il sedile deve essere dotato di un meccanismo girevole per facilitare i cambi di posizione e deve poter essere spostato age-volmente secondo le necessità dell’utilizzatore. Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino per far assumere una postura adeguata agli arti inferiori. Il poggiapiedi non deve spostarsi involontariamente durante il suo uso. Computer portatili L’impiego prolungato dei computer portatili necessita della fornitura di una tastiera e di un mouse o altro dispositivo di pun-tamento esterni nonchè di un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo. Spazio Il posto di lavoro deve essere ben dimensionato e allestito in modo che vi sia spazio sufficiente per permettere cambiamenti di posizione e movimenti operativi. Illuminazione L'illuminazione generale e specifica (lampade da tavolo) deve garantire un illuminamento sufficiente e un contrasto appropria-to tra lo schermo e l'ambiente circostante, tenuto conto delle caratteristiche del lavoro e delle esigenze visive dell'utilizzatore. Riflessi sullo schermo, eccessivi contrasti di luminanza e abbagliamenti dell’operatore devono essere evitati disponendo la po-stazione di lavoro in funzione dell'ubicazione delle fonti di luce naturale e artificiale. Si dovrà tener conto dell’esistenza di finestre, pareti trasparenti o traslucide, pareti e attrezzature di colore chiaro che posso-no determinare fenomeni di abbagliamento diretto e/o indiretto e/o riflessi sullo schermo. Le finestre devono essere munite di un opportuno dispositivo di copertura regolabile per attenuare la luce diurna che illumina il posto di lavoro. Rumore Il rumore emesso dalle attrezzature presenti nel posto di lavoro non deve perturbare l'attenzione e la comunicazione verbale. Radiazioni Tutte le radiazioni, eccezion fatta per la parte visibile dello spettro elettromagnetico, devono essere ridotte a livelli trascurabili dal punto di vista della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori Parametri microclimatici Le condizioni microclimatiche non devono essere causa di discomfort per i lavoratori. Le attrezzature in dotazione al posto di lavoro non devono produrre un eccesso di calore che possa essere fonte di discomfort per i lavoratori. Interfaccia elaboratore/uomo All'atto dell'elaborazione, della scelta, dell'acquisto del software, o allorché questo venga modificato, come anche nel definire le mansioni che implicano l'utilizzazione di unità videoterminali, il datore di lavoro terrà conto dei seguenti fattori: a) il software deve essere adeguato alla mansione da svolgere; b) il software deve essere di facile uso adeguato al livello di conoscenza e di esperienza dell'utilizzatore. Inoltre nessun dispo-sitivo di controllo quantitativo o qualitativo può essere utilizzato all'insaputa dei lavoratori; c) il software deve essere strutturato in modo tale da fornire ai lavoratori indicazioni comprensibili sul corretto svolgimento dell’attività; d) i sistemi devono fornire l’informazione di un formato e ad un ritmo adeguato agli operatori; e) i principi dell’ergonomia devono essere applicati in particolare all’elaborazione dell’informazione da parte dell’uomo.

Macchine/Attrezzature

Macchine ed attrezzature FASE

1 2 3

Personal computer X X X

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Stampante X X X Telefono X X X Fax X X X Fotocopiatrice X X X Utensili di cancelleria X X X

Sostanze FASE

1 2 3

Toner (per stampante, fax, fotocopiatrice) X X X

Valutazione e classificazione dei rischi

FASE 1

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Inalazione polveri di toner Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Stress psicofisico ( dovuto alla routine) Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Affaticamento visivo Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4 Disturbi muscolo-scheletrici per posture scorrette

Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Scivolamenti e cadute a livello Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Elettrocuzione Non probabile

1 Grave

4 Accettabile

4

Radiazioni non ionizzanti Probabile 3

Lieve 1

Accettabile 3

FASE 2

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Stress psicofisico ( dovuto alla routine) Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Affaticamento visivo Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4 Disturbi muscolo-scheletrici per posture scorrette

Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Scivolamenti e cadute a livello Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Elettrocuzione Non probabile

1 Grave

4 Accettabile

4

Radiazioni non ionizzanti Probabile 3

Lieve 1

Accettabile 3

Rumore Possibile 2

Lieve 1

Basso 2

FASE 3

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Stress psicofisico (dovuto alla routine) Probabile 3

Modesto 2

Notevole 6

Ergonomia (lavoro svolto in piedi/in posi-zione seduta)

Probabile 3

Modesto 2

Notevole 6

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Scivolamenti e cadute a livello Probabile 3

Modesto 2

Notevole 6

Elettrocuzione Non probabile

1 Grave

4 Accettabile

4

Affaticamento visivo Possibile 2

Lieve 1

Basso 2

Misure tecniche, organizzative e procedurali: UFFICIO A seguito della valutazione dei rischi sono riportate le seguenti misure di prevenzione volte a salva-

guardare la sicurezza e la salute dei lavoratori

FASE 1

• Utilizzare schermi protettivi durante l’uso dei videoterminali per evitare l’affaticamento visivo

• Adottare una posizione di lavoro comoda ed ergonomica

• Non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrom-

pere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura

• Durante lo svolgimento del lavoro, praticare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e

rinforzo della muscolatura

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al

fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192 del

D.lgs. n.81/08 )

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante. ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

FASE 2

• Utilizzare schermi protettivi durante l’uso dei videoterminali per evitare l’affaticamento visivo

• Interrompere l’attività mediante pause di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazio-

ne continuata al videoterminale, onde prevenire l’affaticamento visivo, oppure cambiare tipo

di attività

• Organizzare in modo appropriato la postazione di lavoro

• Assumere una postura corretta ed adottare abitudini lavorative idonee a salvaguardare il

proprio benessere fisico

• Non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrom-

pere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura

• Durante lo svolgimento del lavoro, praticare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e

rinforzo della muscolatura

• Predisporre un’area di massimo comfort dove poter assume posizioni adeguate, fare esercizi

fisici e rilassarsi

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate ( art.

80 del D.lgs. n.81/08 )

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• Sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria periodica, con cadenza almeno biennale, per i

lavoratori classificati idonei con prescrizioni e per quelli che abbiano compiuto il cinquantesi-

mo anno di età, con cadenza quinquennale negli altri casi ( Art. 176 del D.lgs. n.81/08 )

• Sottoporre il lavoratore a controllo oftalmologico, a sua richiesta, ogni volta che sospetti

un’alterazione della funzione visiva

• Effettuare la formazione e l’informazione relativa all’uso corretto dei videoterminali.

FASE 3

• Utilizzare attrezzature elettriche rispondenti a tutti i requisiti di sicurezza contenuti nelle

norme CEI e di buona tecnica ( art. 80 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare che le macchine e le attrezzature utilizzate siano in possesso di marchi IMQ o certi-

ficazioni equivalenti o marcatura CE ( art. 70 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate

• Evitare il contatto diretto ed indiretto con parti sottoposte a tensione elettrica ( art. 82 del

D.lgs. n.81/08 )

• Porre particolare attenzione al cablaggio dei cavi di energia e al posizionamento delle prese

multiple di energia a pavimento, onde evitare alle persone di inciamparvi e a problemi di con-

tatto durante le operazioni di pulizia dei pavimenti

• Utilizzare schermi protettivi in caso di uso prolungato di videoterminali per evitare

l’affaticamento visivo

• Adottare una posizione di lavoro comoda ed ergonomica

• Non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrom-

pere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura

• Durante lo svolgimento del lavoro, praticare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e

rinforzo della muscolatura

• Evitare l’utilizzo di sedie o altri sistemi per raggiungere i ripiani fuori portata

• Utilizzare scale da lavoro conformi alle norme UNI EN 131 per raggiungere ripiani alti

• Verificare che le cassettiere siano dotate di interblocco dei cassetti, per evitare che la con-

temporanea apertura di più cassetti, ne provochi il rovesciamento.

DPI In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riporta-ta la descrizione ed i riferimenti normativi:

FASE DPI

Fase 1, Fase 2 e Fase 3

Non sono previsti dispositivi di protezione per la man-sione.

Nota Solo nel caso in cui il lavoratore sostituisce i TONER a stampanti laser e/o fo-tocopiatrici è indispensabile utilizzate guanti monouso e mascherina per tale attività (DPI normalmente inclusi nella confezione di ricambio del TONER stesso)

Per le caratteristiche e la descrizione dei DPI vedi Tabella SPECIFICA

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Macroattività: ATTIVITA’ SCOLASTICHE E LABORATORI

Attività/Fase Descrizione dell’attività

1 Attività didattica teo-rica

Attività inerenti lo svolgimento di lezioni su materie specifiche mediante l’utilizzo di strumenti cartacei, quali libri, dispense e fotocopie, oppure me-diante l’uso di attrezzature informatiche, quali personal computer, lavagne luminose e videoproiettori. In generale, l’attività si svolge con le seguenti modalità:

o Studio preliminare teso alla conoscenza della preparazione degli al-lievi;

o Piano didattico con indicazione degli insegnamenti; o Programma specifico dei singoli corsi; o Svolgimento degli insegnamenti; o Attività tutoriali; o Attività di esercitazione teorica o Seminari.

2

Reparto restauro ma-teriali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola

Attività svolta da studenti e docenti che coordinano l'insegnamento. Nel corso sono trattati i possibili interventi volti alla conservazione e alla rein-tegrazione di opere.

3 Reparto restauro ma-teriali lignei e del mo-bile

Attività svolta da studenti e docenti che coordinano l'insegnamento. Ven-gono presi in considerazione i possibili interventi di restauro più comuni, come la pulitura, il consolidamento, la verniciatura, la stuccatura, ecc. uti-lizzando, seghe, martelli in ferro e/o legno, scalpelli, sgorbie, pialle, attrez-zi per tracciare e misurare, utensili elettrici, ecc.

4 Reparto scultura e plastica ornamentale

Attività svolta da studenti e docenti che coordinano l'insegnamento. I ma-teriali generalmente utilizzati sono carte, tessuti, crete, gessi, cere, resine, lamiere, ferro, materiali riciclati, ecc. con i quali vengono realizzati i più svariati effetti plastici.

5 Reparto lito – calco – xilo – tipografia;

Attività svolta da studenti e docenti che coordinano l'insegnamento. Du-rante il corso sono trattate tecniche calcografiche e xilografiche, eseguite con sgorbie, coltelli, e punte, bulini.

6 Reparto di tecniche dell’incisione

Attività svolta da studenti e docenti che coordinano l'insegnamento. Sono generalmente impiegati utensili per acquaforte con i quali “graffiare il me-tallo”, strumenti per puntasecca per incidere direttamente sul metalli sen-za servirsi di acidi, lastre di zinco, sgorbie per linoleografia utilizzate per l’incisione del linoleum e le sgorbie per xilografia per l’incisione del legno.

7 Attività di Collabora-tore Scolastico

Attività svolta dai collaboratori scolastici (ex bidelli) che si occupano dei servizi generali della scuola, dell’accoglienza e della sorveglianza sia degli studenti che del pubblico, della pulizia delle aule, della custodia dei locali.

Macchine/Attrezzature - Sostanze

Macchine ed attrezzature FASE 1 2 3 4 5 6 7

Strumenti di uso comune per attività didatti-che (gessetti, pennarelli, penne, matite, libri, quaderni, ecc…)

X

Personal computer, Stampanti, Videoproiettori X X X Lavagna luminose, in ardesia o plastificata X Utensili ed attrezzi manuali per decorare X Seghe, martelli in ferro e/o legno, scalpelli, sgorbie, pialle, attrezzi per tracciare e misura-re, utensili elettrici, coltelli, punte, bulini, etc.

X X X X

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Tornio X X X Compressore X X X X Forno X X Strumenti di misurazione, miscelazione, sepa-razione, per il trasferimento o il trattamento di sostanze

X X X X X

Attrezzi manuali di uso comune ed utilizzati per la pulizia dei locali (scopa, paletta raccogli materiale, strizzatore, secchi, ecc…)

X

Sostanze FASE 1

2 3 4 5 6 7

Toner X

Sostanze chimiche varie X X X X X Polveri di legno duro X X Detergenti e disinfettanti X

Valutazione e classificazione dei rischi

FASE 1 - attività didattica

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Ergonomia (rischio posturale) Probabile 3

Modesto 2

Notevole 6

Disturbi alle corde vocali Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Inalazione di polveri Probabile

3 Modesto

2 Notevole

6

Stress psicofisico Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Scivolamenti e cadute a livello Probabile

3 Modesto

2 Notevole

6

Elettrocuzione Non probabile 1

Grave 4

Accettabile 4

Affaticamento visivo Probabile

3 Lieve

1 Accettabile

3

FASE 2

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Elettrocuzione Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rischio chimico (contatto con sostanze chimiche)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Incendio Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Movimentazione manuale di carichi Probabile 3

Lieve 1

Accettabile 3

Irritazioni cutanee Possibile 2

Lieve 1

Accettabile 3

Irritazioni alle vie respiratorie Possibile 2

Grave 4

Accettabile 4

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Allergie Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Proiezione di trucioli e schegge durante l'u-so degli utensili elettrici portatili

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Inalazione di polveri Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Punture, tagli e abrasioni Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Microclima Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Affaticamento della vista per scarsa illumi-nazione

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rumore Possibile

2 Significativo

3 Notevole

6

FASE 3

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Rischio chimico (contatto con sostanze chimiche)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Allergie cutanee e respiratorie (lattice dei guanti)

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Inalazione di polveri Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Tagli e punture alle mani (contatto con strumenti manuali e rotanti)

Possibile 2

Lieve 1

Basso 2

Elettrocuzione Possibile

2 Significativo

3 Notevole

6

Ergonomia (rischio posturale) Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Proiezione di trucioli e schegge durante l'u-so degli utensili elettrici portatili

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rumore Possibile

2 Significativo

3 Notevole

6

FASE 4

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Elettrocuzione Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rischio chimico (contatto con sostanze chimiche)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Incendio Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Movimentazione manuale di carichi Probabile 3

Lieve 1

Accettabile 3

Irritazioni cutanee Possibile 2

Lieve 1

Accettabile 3

Irritazioni alle vie respiratorie Possibile 2

Grave 4

Accettabile 4

Allergie Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 42 di 62

Proiezione di trucioli e schegge durante l'u-so degli utensili elettrici portatili

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Inalazione di polveri Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Punture, tagli e abrasioni Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Microclima Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4 Affaticamento della vista per scarsa illumi-nazione

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rumore Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

FASE 5

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Elettrocuzione Possibile

2 Significativo

3 Notevole

6 Rischio chimico (contatto con sostanze chimiche)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Incendio Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4

Irritazioni cutanee Possibile 2

Lieve 1

Accettabile 3

Irritazioni alle vie respiratorie Possibile

2 Grave

4 Accettabile

4

Allergie Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Punture, tagli e abrasioni Possibile

2 Significativo

3 Notevole

6

Microclima Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Affaticamento della vista per scarsa illumi-nazione

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Proiezione di trucioli e schegge durante l'u-so degli utensili elettrici portatili

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rumore Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

FASE 6

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Elettrocuzione Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rischio chimico (contatto con sostanze chimiche)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Incendio Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Movimentazione manuale di carichi Probabile 3

Lieve 1

Accettabile 3

Irritazioni cutanee Possibile

2 Lieve

1 Accettabile

3

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 43 di 62

Irritazioni alle vie respiratorie Possibile

2 Grave

4 Accettabile

4

Allergie Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Proiezione di trucioli e schegge durante l'u-so degli utensili elettrici portatili

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Inalazione di polveri Possibile

2 Significativo

3 Notevole

6

Punture, tagli e abrasioni Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Microclima Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Affaticamento della vista per scarsa illumi-nazione

Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rumore Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

FASE 7

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Caduta dall’alto (per utilizzo di scale) Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Scivolamenti e cadute a livello Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

Elettrocuzione Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Affaticamento fisico Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Punture tagli ed abrasioni (alle mani) Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4

Contatto con sostanze irritanti Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Inalazione di polveri Possibile 2

Lieve 1

Basso 2

Allergie Non probabile

1 Modesto

2 Basso

2

Rumore Possibile 2

Lieve 1

Basso 2

Misure tecniche, organizzative e procedurali A seguito della valutazione dei rischi sono riportate le seguenti misure di prevenzione volte a salva-

guardare la sicurezza e la salute dei lavoratori

FASE 1

• Utilizzare schermi protettivi durante l’uso dei videoterminali per evitare l’affaticamento visivo

• Adottare una postura comoda ed ergonomica

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 44 di 62

• Non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrom-

pere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura

• Durante lo svolgimento del lavoro, praticare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e

rinforzo della muscolatura

• Predisporre idonei sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento delle aule ( Al-

legato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire il ricambio dell’aria dell’aula ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Prevedere idonei sistemi di illuminazione artificiale e naturale ( Allegato IV punto 1.10 del

D.lgs. n.81/08 )

• Verificare le corrette condizioni igienico-sanitarie delle aule ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare l’adeguatezza degli impianti di sicurezza e di emergenza

• Verificare la regolarità degli interventi di manutenzione degli impianti tecnologici

• Verificare che i locali adibiti ad aule non presentino carenze strutturali o di altro tipo, come

pavimenti sconnessi, assenza di luce naturale, altezza non sufficiente, ecc…

• Alternare le varie attività didattiche, onde evitare di parlare continuatamene per più ore

• Verificare che durante lo svolgimento delle attività il numero delle persone presenti nel locale

non superi il numero massimo consentito

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al

fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore. ( Art. 192 del

D.lgs. n.81/08 )

FASE 2

• Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate;

• Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibile;

• Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro.

• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato

di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-

so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( Art. 86 del D.lgs. n.81/08 )

• Adottare le misure di prevenzione incendi previste dalla normativa, provvedendo al rilascio

del Certificato di prevenzione Incendi da parte dei Vigili del Fuoco

• Verificare la presenza e l’idoneità dei mezzi di estinzione, quali estintori, idranti, impianto di

spegnimento automatico, e di rilevamento dei fumi ( Allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre un numero adeguato di estintori portatili in posizioni ben segnalate e facilmente

raggiungibili ( Allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire che l’impianto antincendio sia sottoposto a regolare manutenzione e che gli estinto-

ri vengano controllati da ditta specializzata ogni sei mesi

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 45 di 62

• Verificare l’adeguatezza dei passaggi e delle vie di fuga in base agli affollamenti massimi pre-

visti

• Mantenere libere da arredi ed ingombri le vie di uscita e i passaggi

• L’impianto di illuminazione e l’impianto di aerazione devono essere distribuiti in modo idoneo

e conforme agli indici previsti dalla normativa scolastica ( allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare la regolarità degli interventi di manutenzione degli impianti tecnologici

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

• Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate,

le attrezzature utilizzate e le eventuali fiamme libere

FASE 3

• Garantire la presenza attenta e costante dell’insegnante durante l’utilizzo delle attrezzature a

disposizione degli allievi

• Attuare la formazione e l’informazione circa l’utilizzo corretto degli strumenti a disposizione

nel laboratorio

• Verificare lo stato di conservazione e di efficienza delle attrezzature utilizzate

• Adottare una postura comoda ed ergonomia, durante lo svolgimento delle lezioni

• Predisporre idonei sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell’aria nei lo-

cali adibiti a laboratori ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire il regolare ricambio dell’aria ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Prevedere idonei sistemi di illuminazione artificiale e naturale ( Allegato IV punto 1.10 del

D.lgs. n.81/08 )

• Dotare i locali di attrezzature idonee e di adeguati arredi di servizio

• Evitare di sovraccaricare le prese a disposizione del laboratorio, onde evitare il rischio di elet-

trocuzione

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate 8 Art.

80 del D.lgs n.81/08 )

• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato

di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-

so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( art. 86 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

• Accertarsi della presenza delle schede di sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate e predi-

sporre idonee tabelle per l’intervento di primo soccorso in caso di contatto con le sostanze

utilizzate

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 46 di 62

• Attuare la formazione e l’informazione del personale sui rischi, le procedure e le cautele

nell’utilizzo dei prodotti chimici ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 )

• Durante l’utilizzo di sostanze chimiche, usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare il

contatto con la pelle, con gli occhi ed altre parti del corpo ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 )

• Accertarsi della presenza delle schede di sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate e predi-

sporre idonee tabelle per l’intervento di primo soccorso in caso di contatto con le sostanze

utilizzate

• Attuare la formazione e l’informazione del personale sui rischi, le procedure e le cautele

nell’utilizzo dei prodotti chimici ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 )

• Durante l’utilizzo di sostanze chimiche, usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare il

contatto con la pelle, con gli occhi ed altre parti del corpo ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire che l’impianto antincendio sia sottoposto a regolare manutenzione e che gli estinto-

ri vengano controllati da ditta specializzata ogni sei mesi

• Mantenere i pavimenti asciutti e puliti, al fine di contenere gli episodi di scivolamento

• Regolare l’intensità luminosa del microscopio, in modo tale da non recare fastidio alla vista

• Verificare che le lampade ad ultravioletti rimangano accese solo quando la cappa è chiusa e

che esista un doppio sistema di spegnimento automatico, ossia all’apertura ed alla accensione

del flusso d’aria nella cappa

• Installare schermature che rendano inaccessibili le zone in cui operano gli organi lavoratori

delle macchine per proteggersi da schegge e trucioli

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

• Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate,

le attrezzature utilizzate e le eventuali fiamme libere

FASE 4

• Garantire la presenza attenta e costante dell’insegnante durante l’utilizzo delle attrezzature a

disposizione degli allievi

• Attuare la formazione e l’informazione circa l’utilizzo corretto degli strumenti a disposizione

nel laboratorio

• Verificare lo stato di conservazione e di efficienza delle attrezzature utilizzate

• Adottare una postura comoda ed ergonomia, durante lo svolgimento delle lezioni

• Predisporre idonei sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell’aria nei lo-

cali adibiti a laboratori ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire il regolare ricambio dell’aria ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Prevedere idonei sistemi di illuminazione artificiale e naturale ( Allegato IV punto 1.10 del

D.lgs. n.81/08 )

• Dotare i locali di attrezzature idonee e di adeguati arredi di servizio

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• Evitare di sovraccaricare le prese a disposizione del laboratorio, onde evitare il rischio di elet-

trocuzione

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate 8 Art.

80 del D.lgs n.81/08 )

• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato

di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-

so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( art. 86 del D.lgs. n.81/08 )

• Adottare adeguati accorgimenti sulle attrezzature, onde contenere l'esposizione al rumore (

Art. 192 del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre efficaci interventi per ridurre la propagazione del rumore nell'ambiente ( Art.

192 del D.lgs. n.81/08 )

• Effettuare costantemente la pulizia periodica degli ambienti di lavoro

• Adottare i mezzi tecnici quali banchi aspirati, aspirazioni a parete, grigliati a pavimento,

aspirazione diretta sull'utensile, per eliminare il rischio di inalazioni di polveri di silice

• Predisporre efficaci interventi sugli utensili quali ad es. impugnature di materiale elastico-

antivibrante, per ridurre i rischi legati alle vibrazioni

• La lavorazione di materie plastiche deve avvenire in ambienti opportunamente dotati di im-

pianti di aspirazione e ventilazione, che devono essere frequentemente controllati, data l'e-

levata concentrazione di prodotti volatili, tossici e irritanti, e di polveri poliuretaniche, che

si generano dal trattamento ad alta temperatura, mediante sistemi pirografici (ferri caldi,

fiamme, resistenze elettriche), delle resine poliuretaniche espanse ( polistirolo espanso);

per questo motivo, per gli addetti, oltre agli adeguati indumenti protettivi, è obbligatorio

l'impiego di maschere protettive

• Installare schermature che rendano inaccessibili le zone in cui operano gli organi lavorato-

ri delle macchine per proteggersi da schegge e trucioli

• Tenere le apparecchiature che producono calore lontane da materiali infiammabili.

• Nell'utilizzo di macchinari ed attrezzature con organi meccanici in movimento e con

dispositivi rotanti non indossare indumenti con parti libere e svolazzanti, specie ai polsi,

che potrebbero impigliarsi negli ingranaggi;

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

• Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate,

le attrezzature utilizzate e le eventuali fiamme libere.

FASE 5

• Garantire la presenza attenta e costante dell’insegnante durante l’utilizzo delle attrezzature a

disposizione degli allievi

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 48 di 62

• Attuare la formazione e l’informazione circa l’utilizzo corretto degli strumenti a disposizione

nel laboratorio

• Verificare lo stato di conservazione e di efficienza delle attrezzature utilizzate

• Adottare una postura comoda ed ergonomia, durante lo svolgimento delle lezioni

• Predisporre idonei sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell’aria nei lo-

cali adibiti a laboratori ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire il regolare ricambio dell’aria ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Prevedere idonei sistemi di illuminazione artificiale e naturale ( Allegato IV punto 1.10 del

D.lgs. n.81/08 )

• Dotare i locali di attrezzature idonee e di adeguati arredi di servizio

• Evitare di sovraccaricare le prese a disposizione del laboratorio, onde evitare il rischio di elet-

trocuzione

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate 8 Art.

80 del D.lgs n.81/08 )

• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato

di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-

so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( art. 86 del D.lgs. n.81/08 )

• Non effettuare operazioni di manipolazione di sostanze chimiche che possono portare allo svi-

luppo di fiamme;

• Per ridurre l’esposizione a sostanze aerodisperse, effettuare l’aspirazione localizzata il più vi-

cino possibile al punto di produzione degli inquinanti, adeguata al tipo di inquinante da cattu-

rare, con espulsione dell’aria all’esterno oltre il colmo del tetto, in posizione tale da impedirne

il rientro e con bocche aspiranti a livello del terreno dove si accumulano i vapori di solvente

• Verificare che le macchine siano dotate di dispositivo di sicurezza che impedisca l'avviamento

intempestivo in caso ritorni l'alimentazione elettrica dopo che questa era venuta a mancare

• Installare schermature che rendano inaccessibili le zone in cui operano gli organi lavoratori

delle macchine per proteggersi da schegge e trucioli

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

• Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate,

le attrezzature utilizzate e le eventuali fiamme libere

FASE 6

• Garantire la presenza attenta e costante dell’insegnante durante l’utilizzo delle attrezzature a

disposizione degli allievi

• Attuare la formazione e l’informazione circa l’utilizzo corretto degli strumenti a disposizione

nel laboratorio

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 49 di 62

• Verificare lo stato di conservazione e di efficienza delle attrezzature utilizzate

• Adottare una postura comoda ed ergonomia, durante lo svolgimento delle lezioni

• Predisporre idonei sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell’aria nei lo-

cali adibiti a laboratori ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire il regolare ricambio dell’aria ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Prevedere idonei sistemi di illuminazione artificiale e naturale ( Allegato IV punto 1.10 del

D.lgs. n.81/08 )

• Dotare i locali di attrezzature idonee e di adeguati arredi di servizio

• Evitare di sovraccaricare le prese a disposizione del laboratorio, onde evitare il rischio di elet-

trocuzione

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate 8 Art.

80 del D.lgs n.81/08 )

• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato

di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-

so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( art. 86 del D.lgs. n.81/08 )

• Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti

• Durante l'uso di sostanze pericolose devono essere adottati gli accorgimento necessari per

evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo

• Nel caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per situazioni gravi

(ustioni, ingestioni, irritazioni, ecc.) sottoporsi a cure mediche

• Installare schermature che rendano inaccessibili le zone in cui operano gli organi lavoratori

delle macchine per proteggersi da schegge e trucioli

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

• Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate,

le attrezzature utilizzate e le eventuali fiamme libere

FASE 7

• Predisporre orari e turni di lavoro secondo quanto stabilito dalla contrattualistica nazionale

• Attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia

delle attività, stabilendo pause, turni ecc…

• Verificare che le attività non vengano svolte in condizioni di stress in maniera costante

• Prevedere personale di riserva per coprire le eventuali assenze dovute a ferie, malattie, pe-

riodi di punta, ecc…

• Prevedere un periodo di adattamento per i nuovi assunti e per quelli rientranti ( da malattie,

maternità ecc)

• Adottare una postura comoda ed ergonomia durante lo svolgimento dell’attività lavorativa

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• Non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrom-

pere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura

• Effettuare il controllo dei locali da pulire onde rilevare la presenza di eventuali anomalie di ti-

po funzionale, e nel caso sussistano, comunicarle immediatamente al preposto

• I pavimenti bagnati per le pulizie devono essere segnalati, sia per la sicurezza dei docenti che

degli allievi

• I cavi volanti non devono essere causa d’inciampo, quindi devono essere sufficientemente

lunghi, compatibilmente con i carichi alimentati, in modo tale da essere sempre appoggiati al

pavimento

• La pulizia dei vetri delle finestre deve essere effettuata con la finestra chiusa, altrimenti si

deve ricorrere a imbrachi di sicurezza

• Utilizzare scale a norma per non indurre il lavoratore a rinunciare a raggiungere le parti in

quota con sedie o altri mezzi impropri

• In caso di utilizzo di scala, porre particolare attenzione alla sua integrità e verificare che sia

in possesso dei seguenti requisiti: materiale adatto alle condizioni di impiego, dimensioni ap-

propriate all’uso, resistenza nell’insieme e nei singoli elementi, dispositivi antisdrucciolevoli

alle estremità inferiori dei due montanti e dispositivi antisdrucciolevoli o ganci alle estremità

superiori oppure in alternativa, dispositivi di trattenuta superiori anche scorrevoli su guide,

onde evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc… ( Allegato IV del D.lsg n.81/08 )

• Predisporre le eventuali macchine da impiegare nel programma di manutenzione giornaliera e

di pulizie periodiche, con gli accessori necessari ed i relativi prodotti chimici e/o materiali

d’uso, previa verifica del regolare funzionamento della macchina stessa e dell’integrità delle

sue parti

• Verificare periodicamente l’integrità dei cavi delle apparecchiature elettriche utilizzate ( art.

80 del D.lgs n.81/08 )

• Effettuare la formazione e l’informazione degli addetti sui rischi relativi all’utilizzo delle so-

stanze chimiche contenute nei prodotti detergenti utilizzati durante le pulizie

• Durante l’utilizzo di sostanze, quali detergenti e disinfettanti, adottare gli accorgimenti neces-

sari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo

• Conservare tali prodotti in maniera opportuna e con idonea etichettatura delle sostanze chi-

miche o tossiche presenti ( Art.224 del D.lgs. n.81/08 )

• Durante l’utilizzo di tali sostanze, vietare severamente il consumo di cibi e bevande ( Art.224

del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare che vengano utilizzati prodotti per l’igiene meno nocivi e tossici per l’uomo

• Scegliere prodotti detergenti con PH che si avvicini il più possibile a quello dell’uomo

• Acquisire ed avere sempre a disposizione le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o

tossiche utilizzate

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• Predisporre tabelle idonee per interventi di primo soccorso in caso di contatto con sostanze

tossiche adoperate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al

fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192 del

D.lgs. n.81/08 )

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

DPI In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riporta-ta la descrizione ed i riferimenti normativi:

FASE DPI

Fase 1

Non sono previsti dispositivi di protezione per la man-sione. Nota Solo nel caso in cui il lavoratore sostituisce i TONER a stampanti laser e/o fo-tocopiatrici è indispensabile utilizzare guanti monouso e mascherina per tale attività (DPI normalmente inclusi nella confezione di ricambio del TONER stesso)

Fase 2 Camice o tuta, guanti di protezione, mascherina, semima-schera con filtri combinati, occhiali protettivi, calzature di si-curezza

Fase 3 Tuta, guanti di protezione, guanti antitaglio, calzature di sicu-rezza, mascherina, semimaschera con filtri combinati, occhiali protettivi, cuffie antirumore

Fase 4 Tuta, guanti di protezione, guanti antitaglio, antitaglio, calza-ture di sicurezza, mascherina, semimaschera con filtri combi-nati, occhiali protettivi, cuffie antirumore

Fase 5 Tuta, guanti di protezione, guanti antitaglio, calzature di sicu-rezza, mascherina, semimaschera con filtri combinati, occhiali protettivi, cuffie antirumore

Fase 6 Tuta, guanti di protezione, guanti antitaglio, calzature di sicu-rezza, mascherina, semimaschera con filtri combinati, occhiali protettivi, cuffie antirumore

Fase 7 Tuta, guanti di protezione, calzature da lavoro Per le caratteristiche e la descrizione dei DPI vedi Tabella SPECIFICA

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Macroattività: ATTIVITA’ FALEGNAMERIA

Attività/Fase Descrizione dell’attività

1 Taglio del legno Attività che consente di dare al legno la forma e le misure prestabilite nel progetto grafico dell’oggetto che si vuole realizzare, mediante l’ausilio di apposite attrezzature adibite allo scopo.

2 Piallatura

Attività relativa alla rimozione di trucioli fini dalla superficie del legno per appianarla, diminuirne lo spessore e renderla liscia, mediante l’ausilio di apposite attrezzature. Tale attività consiste nel far scorrere avanti ed in-dietro, con movimenti regolari, la pialla sul pezzo di legno, che deve esse-re ben fissato orizzontalmente.

3 Incollaggio e pressa-tura

Attività relativa all’incollaggio e alla successiva pressatura di parti di legno. La prima operazione consiste nell’applicazione della colla mediante un si-stema attualmente molto utilizzato ossia quello della cosiddetta “incollatri-ce a fili”, che consente di ottenere la realizzazione di un piano di incollag-gio con distribuzione abbastanza uniforme della colla. In questa fase è molto importante verificare il contenuto di umidità del legno, ma soprat-tutto che la sua superficie sia regolare, non presenti rugosità, fessurazioni od altri difetti visibili. L’operazione successiva consiste nel sottoporre gli elementi di legno, co-sparsi di colla, ad una pressione il più uniforme possibile, mediante l’ausilio di apposite “presse”.

4 Inchiodatura ed as-semblaggio

Attività relativa all’unione e al fissaggio di pezzi di legno mediante l’utilizzo di chiodi o anche di viti, che può essere svolta con diverse modalità: in-chiodatura ad obliquo, inchiodatura a giunto rinforzato o a giunto a canale.

5 Verniciatura e finitura

Il trattamento di verniciatura si effettua mediante l'utilizzo di diversi pro-dotti, vernici, solventi e pigmenti che formano uno strato superficiale o film resistente all’abrasione; impregnanti, che penetrano in profondità nel legno ed hanno una funzione protettiva, mediante l’ausilio di sofisticati im-pianti in grado di assicurare un ottimo risultato estetico, un elevato grado di durata ed una efficace protezione contro i danni provocati dai fattori ambientali. Il processo di verniciatura, essenzialmente, si divide in due fasi principali: - trattamento impregnante - trattamento di finitura. Nella prima fase, sull’oggetto della lavorazione sospeso ad una linea di scorrimento, viene prima applicato l'impregnante di base e successivamen-te, con le stesse procedure, l'impregnante intermedio. Nella seconda fase, invece, dopo essere carteggiato automaticamente, viene posto su una nuova linea di scorrimento dove, mediante pistole robotizzate viene appli-cato a spruzzo un elevato spessore di finitura.

Macchine/Attrezzature - Sostanze

Macchine ed attrezzature FASE

1 2 3 4 5

Banco di lavoro X X Troncatrice a disco X Sega circolare X Sega a nastro X Sega multilama X Seghetto alternativo X Cesoia X Fresatrice X Piallatrice X

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Chiodatrice X Utensili manuali elettrici X X X X X Utensili manuali di uso comune. X X X X X Pistola a spruzzo X

Sostanze FASE

1

2 3 4 5

Polveri di legno duro X X

Collanti per legno X vernici X

Valutazione e Classificazione dei Rischi FASE 1 Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Inalazione ed esposizione a polveri di legno duro

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Punture, tagli ed abrasioni alle mani Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Rumore Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Vibrazioni Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Proiezione di schegge Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Presa e trascinamento (contatto con organi meccanici in movimento)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Posture disagevoli (lavoro in piedi) Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Movimentazione manuale dei carichi Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4

Scivolamenti e cadute a livello Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Incendio Non Probabile 1

Grave 4

Accettabile

Elettrocuzione Non probabile

1 Grave

4 Accettabile

FASE 2

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Inalazione ed esposizione a polveri di legno Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Punture, tagli ed abrasioni alle mani Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

Proiezione di trucioli Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Rumore Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Vibrazioni Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 54 di 62

Movimentazione manuale dei carichi Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Scivolamenti e cadute a livello Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Incendio Non probabile 1

Grave 4

Accettabile 4

Elettrocuzione Non probabile 1

Grave 4

Accettabile 4

FASE 3

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Inalazione/esposizione a vapori di collanti) Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Schiacciamento, ferite e contusioni (con-tatto con il banco della pressa)

Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Movimentazione manuale dei carichi Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Scivolamenti e cadute a livello Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4

Elettrocuzione Non probabile 1

Grave 4

Accettabile 4

Rumore Non probabile 1

Modesto 2

Basso 2

FASE 4

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Proiezione di schegge Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

Punture, tagli ed abrasioni Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Rumore Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Vibrazioni Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Elettrocuzione Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

Scivolamenti e cadute a livello Possibile

2 Modesto

2 Accettabile

4

FASE 5

Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe

Esposizione a vapori di vernici e solventi Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Esplosione ed incendio Possibile 2

Grave 4

Notevole 8

Schizzi di prodotti chimici Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 55 di 62

Allergie (contatto con prodotti chimici) Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

Ustioni cutanee Possibile

2 Grave

4 Notevole

8

Vibrazioni Possibile 2

Significativo 3

Notevole 6

Rumore Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Elettrocuzione Non Probabile 1

Grave 4

Accettabile 4

Scivolamenti e cadute a livello Possibile 2

Modesto 2

Accettabile 4

Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi

A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interven-ti/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori: FASE 1

• Predisporre orari e turni di lavoro secondo quanto stabilito dalla contrattualistica nazionale • Attuare le misure tecnico-organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia

delle attività, stabilendo pause, turnazioni con altre mansioni che consentano un cambio della posizione eretta/seduta, ecc.

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa gli atteggiamenti e/o abitudini di la-voro da assumere per proteggere la schiena e le altre articolazioni

• Effettuare la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori esposti a polveri di legno duro (agente cancerogeno) con periodicità annuale oppure con periodicità stabilita di volta in volta dal medico, mirata al rischio specifico ( Art. 242 del D.lgs. n.81/08 )

• Segregare le lavorazioni a rischio di diffusione delle polveri nell’ambiente di lavoro in locali separati, in modo da ridurre il numero degli esposti

• Per ridurre il rischio di diffusione di polveri di legno soprattutto sui banchi di taglio, predispor-re sistemi di aspirazione localizzata alla fonte di emissione ed idonei sistemi di ventilazione dei locali, evitando che l’operatore sia investito dal flusso d’aria polverosa

• Garantire il ricambio dell’aria dei locali ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 ) • Effettuare la pulizia costante dell’ambiente e delle attrezzature, con periodicità giornaliera e

al di fuori dell’orario di lavoro, evitando l’uso di scope o di aria compressa ed utilizzando aspi-ratori industriali dotati di filtri assoluti (filtro HEPA con efficienza del 99,9%), per evitare il ri-ciclo delle polveri più fini nell’ambiente di lavoro

• Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Effettuare la vaccinazione anti-tetanica degli addetti • Attuare la sicurezza delle macchine, nel pieno rispetto della direttiva macchine e delle altre

norme vigenti in materia, predisponendo dispositivi di protezione degli organi di trasmissione, quali: ripari fissi, la cui rimozione richiede l’impiego di un apposito attrezzo, ripari apribili col-legati a microinterruttore di blocco del moto, e ripari regolabili, da registrare in funzione delle dimensioni del pezzo di legno di lavorazione in modo da lasciare scoperto solo il tratto di la-ma necessario per il taglio 8 Allegato V parte I punti 2, 6 del D.lgs. n.81/08 )

• Utilizzare sistemi di avanzamento automatico del legname durante le operazioni di taglio • Utilizzare attrezzi spingitori del legname, per avere le mani lontane dagli utensili addetti alle

operazioni di taglio • Non distrarsi durante l’operazione del taglio • Utilizzare e conservare con la dovuta attenzione e cura tutti gli attrezzi taglienti • Effettuare la manutenzione periodica delle macchine e verificare l’efficienza dei relativi dispo-

sitivi di sicurezza, nonché la tenuta del manuale d’uso e di manutenzione • Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa l’utilizzo in sicurezza delle macchine

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• Vietare l’uso di indumenti che possono impigliarsi, bracciali, orologi, anelli, catenine ed altri oggetti metallici

• Tenere i capelli lunghi raccolti e fermi, dietro la nuca • Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato

di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( Art. 86 del D. lgs. n.81/08) • Adottare le misure di prevenzione incendi previste dalla normativa, provvedendo al rilascio

del Certificato di prevenzione Incendi da parte dei Vigili del Fuoco • Predisporre un numero adeguato di estintori portatili in posizioni ben segnalate e facilmente

raggiungibili ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 ) • Garantire che l’impianto antincendio sia sottoposto a regolare manutenzione e che gli estinto-

ri vengano controllati da ditta specializzata ogni sei mesi • Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al

fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192 del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione alle vibrazioni, quali l’utilizzo di macchinari a bassa vibrazione e minore impatto vibratorio, l’installazione dei mac-chinari su basamenti dimensionati in modo da ridurre la trasmissione delle vibrazioni a tutto lo stabilimento produttivo ( allegato V parte I punto 10 del D.lgs. n.81/08 )

• Ridurre la movimentazione manuale dei carichi, preferendo ausili meccanici per la movimen-tazione del legname ( Art. 168 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare la regolarità degli interventi di manutenzione degli impianti tecnologici • E’ obbligatorio l’utilizzo di abbigliamento idoneo privo di parti svolazzanti. • Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante. ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

FASE 2

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa gli atteggiamenti e/o abitudini di la-voro da assumere per proteggere la schiena e le altre articolazioni

• Effettuare la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori esposti a polveri di legno duro (agente cancerogeno) con periodicità annuale oppure con periodicità stabilita di volta in volta dal medico, mirata al rischio specifico (Art. 176 del D.lgs. n.81/08)

• Segregare le lavorazioni a rischio di diffusione delle polveri nell’ambiente di lavoro in locali separati, in modo da ridurre il numero degli esposti ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Per ridurre il rischio di diffusione di polveri di legno, predisporre sistemi di aspirazione localiz-zata oppure idonei sistemi di ventilazione dei locali evitando che l’operatore sia investito dal flusso d’aria polverosa ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire idoneo ricambio d’aria dei locali ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 ) • Effettuare la pulizia costante dell’ambiente e delle attrezzature, con periodicità giornaliera e

al di fuori dell’orario di lavoro, evitando l’uso di scope o di aria compressa ed utilizzando aspi-ratori industriali dotati di filtri assoluti (filtro HEPA con efficienza del 99,9%), per evitare il ri-ciclo delle polveri più fini nell’ambiente di lavoro

• Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Effettuare la vaccinazione anti-tetanica degli addetti • Mantenere una posizione di lavoro, rispetto alla pialla, tale da risultare al di fuori della zona

pericolosa, ossia tale da evitare di essere colpito in caso di rifiuto del pezzo di legno • Effettuare la manutenzione periodica delle macchine e verificare l’efficienza dei relativi dispo-

sitivi di sicurezza, nonché la tenuta del manuale d’uso e di manutenzione • Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa l’utilizzo in sicurezza delle macchine • Vietare l’uso di indumenti che possono impigliarsi, bracciali, orologi, anelli, catenine ed altri

oggetti metallici • Tenere i capelli lunghi raccolti e fermi, dietro la nuca

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 57 di 62

• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( Art. 86 del D.lgs. n.81/08 ) • Adottare le misure di prevenzione incendi previste dalla normativa, provvedendo al rilascio

del Certificato di prevenzione Incendi da parte dei Vigili del Fuoco • Predisporre un numero adeguato di estintori portatili in posizioni ben segnalate e facilmente

raggiungibili ( allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08 ) • Garantire che l’impianto antincendio sia sottoposto a regolare manutenzione e che gli estinto-

ri vengano controllati da ditta specializzata ogni sei mesi • Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al

fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione alle vibrazioni, quali l’utilizzo di macchinari a bassa vibrazione e minore impatto vibratorio, l’installazione dei mac-chinari su basamenti dimensionati in modo da ridurre la trasmissione delle vibrazioni a tutto lo stabilimento produttivo ( Allegato V parte I punto 10 del D.lgs. n.81/08 )

• Ridurre la movimentazione manuale dei carichi, preferendo ausili meccanici per la movimen-tazione del legname ( Art. 168 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare la regolarità degli interventi di manutenzione degli impianti tecnologici • Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 ) • E’ obbligatorio l’utilizzo di abbigliamento idoneo privo di parti svolazzanti.

FASE 3

• Attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia delle attività, stabilendo pause, turnazioni con altre mansioni che consentano un cambio della posizione eretta/seduta, ecc.

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa gli atteggiamenti e/o abitudini di la-voro da assumere per proteggere la schiena e le altre articolazioni

• Effettuare la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori esposti ad aerosol di prodotti chimici con periodicità annuale oppure con periodicità stabilita di volta in volta dal medico, mirata al rischio specifico ( Art. 229 del D.lgs. n.81/08 )

• Segregare le lavorazioni a rischio di diffusione di vapori inquinanti nell’ambiente di lavoro in locali separati, in modo da ridurre il numero degli esposti ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre sistemi di aspirazione localizzata oppure idonei sistemi di ventilazione dei locali evitando che l’operatore sia investito dal flusso d’aria polverosa ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire idoneo ricambio d’aria dei locali ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 ) • Effettuare la pulizia costante dell’ambiente e delle attrezzature, con periodicità giornaliera e

al di fuori dell’orario di lavoro, evitando l’uso di scope o di aria compressa ed utilizzando aspi-ratori industriali dotati di filtri assoluti (filtro HEPA con efficienza del 99,9%) ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Attuare la sicurezza delle macchine, nel pieno rispetto della direttiva macchine e delle altre norme vigenti in materia, predisponendo dispositivi di protezione degli organi di trasmissione, quali: ripari fissi, la cui rimozione richiede l’impiego di un apposito attrezzo, ripari apribili col-legati a microinterruttore di blocco del moto, e ripari regolabili, da registrare in funzione delle dimensioni del pezzo di legno di lavorazione

• Mantenere una posizione di lavoro, in modo da risultare al di fuori della zona pericolosa, ossia tale da evitare di rimanere schiacciato sotto il banco della pressa

• Effettuare la manutenzione e la pulizia periodica delle macchine in condizioni di sicurezza e verificare l’efficienza dei relativi dispositivi di sicurezza, nonché la tenuta del manuale d’uso e di manutenzione

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 58 di 62

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa l’utilizzo in sicurezza delle macchine • Vietare l’uso di indumenti che possono impigliarsi, bracciali, orologi, anelli, catenine ed altri

oggetti metallici • Tenere i capelli lunghi raccolti e fermi, dietro la nuca • Verificare la presenza di un impianto elettrico e conforme alle norme CEI e dotato di comandi

di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in caso di emer-genza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192 del D.lgs. n.81/08 )

• Ridurre la movimentazione manuale dei carichi, preferendo ausili meccanici per la movimen-tazione del legname ( Art. 168 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare la regolarità degli interventi di manutenzione degli impianti tecnologici • E’ obbligatorio l’utilizzo di abbigliamento idoneo privo di parti svolazzanti • Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante. ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

FASE 4

• Attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia delle attività, stabilendo pause, turnazioni con altre mansioni che consentano un cambio della posizione eretta/seduta, ecc.

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa gli atteggiamenti e/o abitudini di la-voro da assumere per proteggere la schiena e le altre articolazioni

• Effettuare la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori esposti ad aerosol di prodotti chimici con periodicità annuale oppure con periodicità stabilita di volta in volta dal medico, mirata al rischio specifico ( Art. 229 del D.lgs. n.81/08 )

• Segregare le lavorazioni a rischio di diffusione di vapori inquinanti nell’ambiente di lavoro in locali separati, in modo da ridurre il numero degli esposti ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre sistemi di aspirazione localizzata oppure idonei sistemi di ventilazione dei locali evitando che l’operatore sia investito dal flusso d’aria polverosa ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Garantire idoneo ricambio d’aria dei locali ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 ) • Effettuare la pulizia costante dell’ambiente e delle attrezzature, con periodicità giornaliera e

al di fuori dell’orario di lavoro, evitando l’uso di scope o di aria compressa ed utilizzando aspi-ratori industriali dotati di filtri assoluti (filtro HEPA con efficienza del 99,9%) ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Attuare la sicurezza delle macchine, nel pieno rispetto della direttiva macchine e delle altre norme vigenti in materia, predisponendo dispositivi di protezione degli organi di trasmissione, quali: ripari fissi, la cui rimozione richiede l’impiego di un apposito attrezzo, ripari apribili col-legati a microinterruttore di blocco del moto, e ripari regolabili, da registrare in funzione delle dimensioni del pezzo di legno di lavorazione

• Mantenere una posizione di lavoro, in modo da risultare al di fuori della zona pericolosa, ossia tale da evitare di rimanere schiacciato sotto il banco della pressa

• Effettuare la manutenzione e la pulizia periodica delle macchine in condizioni di sicurezza e verificare l’efficienza dei relativi dispositivi di sicurezza, nonché la tenuta del manuale d’uso e di manutenzione

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa l’utilizzo in sicurezza delle macchine • Vietare l’uso di indumenti che possono impigliarsi, bracciali, orologi, anelli, catenine ed altri

oggetti metallici • Tenere i capelli lunghi raccolti e fermi, dietro la nuca • Verificare la presenza di un impianto elettrico e conforme alle norme CEI e dotato di comandi

di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in caso di emer-genza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

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D.Lgs. n. 81/08 DVR Documento di valutazione dei rischi Revisione 1 Innova srl DVR BASE COMUNE Pagina 59 di 62

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192 del D.lgs. n.81/08 )

• Ridurre la movimentazione manuale dei carichi, preferendo ausili meccanici per la movimen-tazione del legname ( Art. 168 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare la regolarità degli interventi di manutenzione degli impianti tecnologici • E’ obbligatorio l’utilizzo di abbigliamento idoneo privo di parti svolazzanti • Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante. ( Art. 77 del D.lgs.

n.81/08 )

FASE 5

• Predisporre orari e turni di lavoro secondo quanto stabilito dalla contrattualistica nazionale • Attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia

delle attività, stabilendo pause, turnazioni con altre mansioni che consentano un cambio della posizione eretta/seduta, ecc.

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa gli atteggiamenti e/o abitudini di la-voro da assumere per proteggere la schiena e le altre articolazioni

• Effettuare la sorveglianza sanitaria preventiva dei lavoratori con periodicità semestrale oppu-re con periodicità stabilita di volta in volta dal medico, mirata al rischio specifico ( art. 176 del D.lgs. n.81/08 )

• Segregare in locali separati, le lavorazioni che prevedono l’esposizione a rischio chimico (ver-nici e solventi), in modo da ridurre il numero degli esposti ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 9

• Effettuare le operazioni di verniciatura a spruzzo dei pezzi in lavorazione all’interno di apposi-te cabine aspiranti, conformi alla normativa

• Garantire un adeguato ricambio d’aria nei locali ove si effettuano tali attività, prevedendo un’idonea aspirazione localizzata della zona di operazione ( allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Acquisire per ogni sostanza chimica utilizzata e disponibile in azienda la relativa scheda di si-curezza, adottando le misure di prevenzione in essa contenute, e predisporre idonee tabelle per l’intervento di primo soccorso in caso di contatto

• Preferire prodotti non contenenti sostanze chimiche pericolose, esaminando le schede tecni-che rilasciate dal produttore

• Verificare la presenza di idonea etichettatura in lingua italiana delle sostanze chimiche o tos-siche utilizzate, che deve indicare obbligatoriamente le eventuali precauzioni particolari da osservare ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 )

• Durante l’utilizzo di sostanze chimiche, usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi ed altre parti del corpo

• Durante l’utilizzo di sostanze chimiche, non consumare cibi e bevande ( Art. 224 del D.lgs. n.81/08 )

• Effettuare la pulizia costante dell’ambiente e delle attrezzature, con periodicità giornaliera e al di fuori dell’orario di lavoro, evitando l’uso di scope o di aria compressa ed utilizzando aspi-ratori industriali dotati di filtri speciali

• Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro ( Allegato IV del D.lgs. n.81/08 )

• Effettuare obbligatoriamente la vaccinazione anti-tetanica degli addetti • Attuare la sicurezza delle macchine, nel pieno rispetto della direttiva macchine e delle altre

norme vigenti in materia, predisponendo dispositivi di protezione degli organi di trasmissione, quali: ripari fissi, la cui rimozione richiede l’impiego di un apposito attrezzo, ripari apribili col-legati a microinterruttore di blocco del moto, e ripari regolabili, da registrare in funzione delle dimensioni del pezzo di legno di lavorazione ( Allegato V parte I punto 6 del D.lgs. n.81/08 )

• Effettuare la manutenzione periodica delle macchine e verificare l’efficienza dei relativi dispo-sitivi di sicurezza, nonché la tenuta del manuale d’uso e di manutenzione

• Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa l’utilizzo in sicurezza delle macchine • Vietare l’uso di indumenti che possono impigliarsi, bracciali, orologi, anelli, catenine ed altri

oggetti metallici • Tenere i capelli lunghi raccolti e fermi, dietro la nuca

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• Verificare la presenza di un impianto elettrico certificato e conforme alle norme CEI e dotato di comandi di emergenza, capaci di interrompere rapidamente l’alimentazione elettrica in ca-so di emergenza ( Allegato V parte I punto 2 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare che la cabina di verniciatura abbia un impianto elettrico speciale conforme alle norme CEI (rischio di esplosione ed incendio)

• Verificare ed adeguare l’impianto di messa a terra ogni due anni ( Art. 86 del D.lgs. n.81/08 ) • Adottare le misure di prevenzione incendi previste dalla normativa, provvedendo al rilascio

del Certificato di prevenzione Incendi da parte dei Vigili del Fuoco • Predisporre un numero adeguato di estintori portatili in posizioni ben segnalate e facilmente

raggiungibili ( Allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08 ) • Garantire che l’impianto antincendio sia sottoposto a regolare manutenzione e che gli estinto-

ri vengano controllati da ditta specializzata ogni sei mesi • Provvedere all’immagazzinamento dei contenitori di vernici e solventi in un apposito locale

chiuso, realizzato secondo quanto previsto dalla normativa antincendio ( Allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore ( Art. 192 del D.lgs. n.81/08 )

• Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione alle vibrazioni, quali l’utilizzo di macchinari a bassa vibrazione e minore impatto vibratorio, l’installazione dei mac-chinari su basamenti dimensionati in modo da ridurre la trasmissione delle vibrazioni a tutto lo stabilimento produttivo ( Allegato V parte I punto 10 del D.lgs. n.81/08 )

• Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante. ( Art. 77 del D.lgs. n.81/08 )

DPI In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riporta-ta la descrizione ed i riferimenti normativi:

FASE DPI

Fase 1, Fase 2 e Fase 5 Guanti antitaglio, occhiali protettivi, Calzature di sicurezza, cuffie antirumore, semimaschera con filtri combinati, Tuta di protezione tipo B

Fase 3 e Fase 4 Guanti antitaglio, occhiali protettivi, Calzatura di sicurezza, semimaschera con filtri combinati

Per le caratteristiche e la descrizione dei DPI vedi Tabella SPECIFICA

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TABELLA di DOTAZIONE DPI STANDARD PER MANSIONE

La seguente tabella sintetizza la dotazione minima di DPI da assegnare ad ogni lavoratore in funzione della mansione omogenea assegnata al lavoratore stesso ed è stata elaborata sulla base delle poten-ziali MACROATTIVITA’ collegate alla MANSIONE OMOGENEA). Al PREPOSTO che sovraintende le attività, è affidato il compito di vigilare sul completo utilizzo dei DPI da parte di un lavoratore impegnato in FASE/ATTIVITÀ non direttamente collegata alla mansione omo-genea (i DPI sono collegati ad una specifica FASE di una MACROATTIVITA’ e NON alla MANSIONE OMOGENEA assegnata al lavoratore)

MANSIONE OMOGENEA

DPI Ammini-strativo

Docente

Studente Laboratorio

Collaboratore scolastico

Modello Vivente

Falegname

Guanti Tipo A Guanti Tipo B antitaglio X X X Guanti Tipo D dielettrico Guanti Tipo E anticalore X X Guanti Tipo F Protezione chimica/biologica

X X X X

Casco Protettivo (Elmetto) Tuta di protezione TIPO A X Tuta di protezione TIPO B X Tuta ignifuga Tuta Tyvek X X X Giacca dielettrica ed ignifuga Grembiule per saldatura Berretto Ignifugo Ghette Indumenti alta visibilità Cintura di posizionamento EN358 Cordino e moschettone EN361 Imbracatura e cintura di sicurezza

Occhiali protettivi X X X Occhiali di protezione (Saldatura) Schermo protettivo dielettrico Visiera di protezione Cuffie antirumore

Tappi preformati 01 calzatura da lavoro X P3 calzatura di protezione S3 calzatura di sicurezza X X X S3+HRO calzatura di sicurezza+calore Stivali isolanti

S5 Stivali antinfortunistici in gomma

Mascherina Semimaschera con filtri X X X Facciale filtrante per polveri FFP2 Respiratore FFA1P2 Maschera pieno facciale Respiratore Isolante

La descrizione e le caratteristiche complete dei DPI sono presenti nel documento MOD-446.04 identi-ficazione DPI.

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14. DPI Ogni lavoratore dispone di idonei D.P.I. specifici per la mansione svolta.

I lavoratori sono consultati nella scelta dei DPI più idonei, informati e formati circa la ne-

cessità ed il corretto uso degli stessi. Vedi anche DVR Lavori esterni e DVR DPI Caratteri-

stiche.

Per gli impiegati non sono previsti DPI specifici.

La consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale è attestata dalle lettere/verbali di con-

segna ai lavoratori.

TABELLA DI DESCRIZIONE DPI PRESCRITTI

Per la descrizione dei DPI fare riferimento a MOD-446.04 identificazione DPI

15. Nota finale Il presente documento ed i relativi allegati è custodito a cura del Servizio di Prevenzione e

Protezione Aziendale

Il presente documento ed i relativi allegati è stato portato a conoscenza di quanti,

nell’ambito delle competenze assegnate o delle attività svolte impattano con la sicurezza

dei luoghi di lavoro

Il documento stesso è disponibile per eventuali richieste di consultazioni.