A1a - Presentazione del corso Sistemi Elettronici · 6/7- modalità d’esame Il voto finale è una...
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A1a - Presentazione del corso (modulo) Sistemi Elettronici
1/2- Obiettivi del modulo
Concetti base e metodologie caratterizzanti l’Elettronica:• decomposizione di un sistema in unità funzionali,
definite tramite parametri ai morsetti (modelli),• principio e uso della reazione,• differenza tra segnali e tecniche
analogiche e numeriche,• diverse possibilità realizzative per sistemi elettronici.
A1a - Presentazione del corso Sistemi Elettronici
2/2- Percorso del modulo
SISTEMI
SISTEMI
impostazione
componenti analogici
progettazione
componenti digitali
A
B
C
D
E
F
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A1a - Presentazione del corso Sistemi Elettronici
3/2- Struttura del modulo
Gli argomenti sono raccolti in gruppi di lezioni:– gruppo A: introduzione (lezione di oggi)– gruppo B: moduli analogici– gruppo C: amplificatori operazionali integrati– gruppo D: moduli digitali– gruppo E: circuiti combinatori e sequenziali integrati– gruppo F: sistemi elettronici analogici e digitali
Complessivamente, da fine novembre a fine gennaio:42 ore di lezioni ed esercitazioni in aula,18 ore di laboratorio (per squadra, 2 squadre)~70 ore di lavoro personale (homework)
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A1b - Informazioni organizzative
1/7- obiettivi lezione odierna
• Dare informazioni logistiche e organizzative sulmodulo
–Contenuti, struttura, calendario di massima–Materiale didattico–Esercitazioni laboratorio–Homework–Modalità d’ esame e criteri di valutazione
• Avviare al metodo di scomposizione top-down di unsistema e addestrare ad individuarne i modulifunzionali
• Presentare i tipi di segnale presenti in un sistema, conle loro caratteristiche e parametri
A1b - Informazioni organizzative
2/7- materiale didattico
• testo di riferimento:R.C. Jaeger: MICROELETTRONICAMcGraw Hill (IT) 1998
meglio l’edizione inglese !
• sito web (servizio Ulisse)copie di questi lucidimanuali e guideesercizi suggeriti e risoltiSW per simulatori
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A1b - Informazioni organizzative
3/7- esercitazioni di laboratorio e homework
Laboratorio–labetiquette–manuale e guida per le esercitazioni–circuiti premontati–lavoro di gruppo–relazioni
Homework–esercizi–simulazioni
A1b - Informazioni organizzative
4/7- esercitazioni di laboratorioL’ingegnere lavora raramente da solo; lacapacità di collaborareè una dote importante nel lavoro reale.Occorre imparare acollaborare in modo efficace;le esercitazioni di laboratorio puntano anche ad abituare allavoro organizzato e coordinato:l’ esecuzione dell'esperienza e la stesura della relazione sonocompiti collettivi del gruppo di allievi.I contenuti sono calibrati in modo da poter essere completati neltempo assegnato soloorganizzando preventivamente il lavorotra i componenti del gruppo.
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A1b - Informazioni organizzative
5/7- esercitazioni di laboratorio
Le attività da suddividere sono:• l’assegnazione dei compiti• il collegamento delle apparecchiature• la verifica dei collegamenti• l’ acquisizione delle misure• la relazione scritta
A1b - Informazioni organizzative
6/7- modalità d’esame
Il voto finale è una combinazione dei voti di scritto, dilaboratorio, [orale]
L’esame scritto è composto da esercizi numerici edomande a risposta chiusa
La valutazione delle relazioni di laboratorio è uguale per glielementi del gruppo, ma ogni elemento è penalizzato perper le proprie assenze.
L’ orale è opzionale, a richiesta dello studente, ed èsostenibile solo se scritto >= 18
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A1b - Informazioni organizzative
7/7- prerequisiti
Per seguire il modulo sono richieste conoscenze di:elettrotecnica–risoluzione di reti RLC con generatori pilotati–metodo simbolicomatematica–sistemi di equazioni lineari,–equazioni differenziali–serie di Fourierinformatica–algebra di Boole
A1c - metodo di scomposizione di un sistema
1/7- ripresa obiettivi del gruppo A
• Dare informazioni logistiche e organizzative sulmodulo
–Contenuti, struttura, calendario di massima–Materiale didattico–Esercitazioni laboratorio–Homework–Modalità d’ esame e criteri di valutazione–Auto-verifica dei prerequisiti
• Avviare al metodo di scomposizione top-down di unsistema
• Presentare i tipi di segnale presenti in un sistema, conle loro caratteristiche e parametri
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A1c – metodo di scomposizione di un sistema
2/7- definizione di sistema
Per essere certi di essere di fronte ad un sistema occorreverificare che:
• esistano più parti separabili• le parti siano in qualche modo interconnesse• le interconnessioni abbiano uno scopo comune di
funzionamento
Per lavorare sul concreto, utilizziamo un esempio-guida:sistema per il controllo automatico della velocità dell’alberodi una pompa rotante. (per rapidità lo chiameremo RAV:Regolatore Automatico di Velocità)
A1c – metodo di scomposizione di un sistema
3/7- che cosa deve fare il RAV ?
Il RAV deve rispettare un certo numero di esigenze:1. accettare dall’operatore l’imposizione della velocità
desiderata, scelta in una fascia di valori;2. ottenere tale valore sull’albero della pompa entro la
tolleranza di un errore massimo accettato;3. mantenere tale valore (entro l’errore tollerato) al
variare di un certo numero di disturbi esterni, quali latemperatura del fluido, il dislivello superato…;
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A1c – metodo di scomposizione di un sistema
4/7- quali oggetti possono costituire il RAV ?
A1c – metodo di scomposizione di un sistema
5/7- come si può rappresentare il RAV in modo astratto ?
MOTOREregolato
Vm=K(Vn-Vn')
Vn'
ALBEROrotante a n
DINAMOdi misura
Vn
ELETTRONICAdi controllo
DATOREDI SET Vn-Vn'
POMPA
MOTORE
n Vn
n'
Vn'
Vn-Vn'
DINAMO
Vm=(Vn-Vn')×K
DATOREDI SET
ELETTRONICA DICONTROLLO
Cf
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A1c – metodo di scomposizione di un sistema
6/7- come si può rappresentare il RAV in modo più astratto ?
A1c – metodo di scomposizione di un sistema
7/7- riassumendo
Il sistema RAV comprende in generale
1. un DATORE DI SET, che l’operatore usa per dare alsistema il valore desiderato della velocità n, in formaelettrica En ;
2. un SENSORE, che misura la velocità istantanea n’,in forma elettrica En’ ;
3. un ATTUATORE, che riceve una sollecitazioneelettrica Ea ed un disturbo di coppia frenante Cf,e provvede a generare la velocità regolata n’ ;
4. un’ ELETTRONICA DI CONTROLLO, che calcolal’errore En-En’ , e lo elabora [Ea =f (En-En’)] perfornire il pilotaggio Ea all’attuatore
ATTUATORE
n En
n'
En'
En-En'
SENSORE
Ea=f(En-En')
DATOREDI SET
ELETTRONICA DICONTROLLO
Cf
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A1d – Metodi di progettazione di sistemi complessi
1/5 – perché cominciamo dai sistemi e non dai componenti
Un sistema elettronico è visto dal progettista come uninsieme di moduli interconnessi.
Entro i moduli troviamo i componenti elementari: circuitiintegrati, transistori, resistenze, condensatori…
La maggior parte dei progettisti di sistemi elettronici utilizzamoduli e componenti costruiti da altri.
Per utilizzare un modulo serve conoscere ilcomportamento esterno, non la struttura interna.
A1d – Metodi di progettazione di sistemi complessi
2/5 – progetto top-down
Progettare una applicazione vuol dire definire il sistema ele sue relazioni con il mondo esterno.
Si segue una procedura top down per definire• sia che cosa voglio fare: specifica dei requisiti• sia come lo attuo: progetto dell’architettura
Progettare un sistema vuol dire definire• i segnali scambiati tra il sistema ed il mondo esterno,• le funzioni necessarie al sistema,• i moduli (HW e SW) e l’allocazione delle funzioni ,• la definizione delle interconnessioni
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A1d – Metodi di progettazione di sistemi complessi
3/5 – Context diagram
A1d – Metodi di progettazione di sistemi complessi
4/5 –sistema controllo velocità
context diagram
MID0 – sistema controllo velocità
regolatorevelocità
1
vel_c
Amp.Pote motore
3com
dinamotachim.
4vel
Cfr
set_c
datore diset2
set
sirenaallarme
5all_c
all
trasmet-titore RF
6
TM_all_c
sistemacontrollovelocità
0
operatore
set_c
pompa
vel_c
Cfr
antenna
TM_all_c
all_c
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A1d – Metodi di progettazione di sistemi complessi
5/5 – regolatore velocità
A1e – Il modulo per l’alimentazione
1/3 – alimentazione
Un sottosistema sempre presente e fondamentale per ilbuon funzionamento del sistema è ilsottosistema di alimentazioneIn un sistema elettronico circolano infatti
• segnali (trasportano informazione)• alimentazioni (trasportano l’energia richiesta per il
funzionamento)
MID1 – regolatore velocità
circuitodifferenz 1.1
set
com
vel
circuitoamplific. 1.2
err
circuitoderivat. 1.4
circuitointegrat. 1.3
circuitosommat. 1.5
err i
err d
err p
circuitoallarme 1.6all
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A1e – Il modulo per l’alimentazione
2/3 – obiettivi alimentazione
L’energia richiesta per il funzionamento vienegeneralmente distribuita come tensione continua.Per sistemi portatili (es. cellulari)–specifiche
• minime perdite nei circuiti alimentati• massima autonomia delle batterie• massima rapidità della ricarica• minimo inquinamento delle batterie
–moduli necessari• batteria/caricatore• alimentatore da rete• regolatori e disaccoppiatori• circuiti di accensione• gestione della potenza
A1e – Il modulo per l’alimentazione
3/3 – obiettivi alimentazione
Per sistemi fissi (es. RAV)
–specifiche• buon rendimento dei circuiti di potenza alimentati (Amp.Pot.)• alimentazione dalla rete, con possibilità di sopportare
interruzioni di alimentazione• isolamento del sistema dai disturbi presenti in rete
–moduli necessari• alimentatori da rete• regolatori e disaccoppiatori• circuiti di accensione• gestione della potenza• circuiti di allarme preventivo in caso di guasti-deriva
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A1f – I segnali nei sistemi elettronici
1/2- ripresa obiettivi del gruppo A
• Dare informazioni logistiche e organizzative sulmodulo
–Contenuti, struttura, calendario di massima–Materiale didattico–Esercitazioni laboratorio–Homework–Modalità d’ esame e criteri di valutazione–Auto-verifica dei prerequisiti
• Avviare al metodo di scomposizione top-down di unsistema
• Presentare i tipi di segnale presenti in un sistema, conle loro caratteristiche e parametri
A1f - I segnali nei sistemi elettronici
2/2- impostazione degli argomenti
• Quali sono i tipi di segnale in un sistema ELN• Quali sono i parametri che descrivono un segnale• Come si rappresenta un segnale dei domini del
tempo e della frequenza• Quale differenza sussiste tra segnali analogici e
digitali• Come appare tale differenza, considerando
- il segnale affetto da rumore,- la degradazione del segnale e suo recupero
• Quali sono i vantaggi della tecnologia digitale.
N.B. ci interessiamo soltanto dei segnali elettrici
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A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
1/12- analisi segnali non elettrici in CD del modello architetturale
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
2/12- analisi segnali elettrici in CD del modello architetturale
sistemacontrollovelocità
0
operatore
set_c
pompa
vel_c
Cfr
antenna
TM_all_c
all_c
set_c non è un segnale elettrico, èl’azione dell’operatore sullamanopola del datore di set
vel_c non è unsegnale elettrico,è la velocitàdell’albero
Cfr non è un segnaleelettrico, è la coppiafrenante applicata dallapompa al motore
sistemacontrollovelocità
0
operatore
set_c
pompa
vel_c
Cfr
antenna
TM_all_c
all_c
TM_all_c è un segnaleelettrico sinusoidale,che pilota l’antennatrasmittente f=1GHzV=100V FM
all_c non è un segnaleelettrico, è il segnaleacustico emesso dallasirena (800Hz)
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A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
3/12- analisi segnali in MID0 del modello architetturale
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
4/12- analisi segnali in MID0 del modello architetturale
regolatorevelocità
1
vel_c
Amp.Pote motore
3com
dinamotachim.
4vel
Cfr
set_c
datore diset2
set
sirenaallarme
5all_c
all
trasmet-titore RF
6
TM_all_c
all_son
set è una tensionelentamente variabile, f<1Hz,0..10V
com è la tensione prop.al comando motore,f>10Hz, -10..10V
vel è latensione dimisura dellavelocitàf<10Hz, 0..10V
regolatorevelocità
1
vel_c
Amp.Pote motore
3com
dinamotachim.
4vel
Cfr
set_c
datore diset2
set
sirenaallarme
5all_c
all
trasmet-titore RF
6
TM_all_c
all_son
all_son è la tensione dipilotaggio sirena f=800HzV=24V
all è la tensioneche informa‘allarme presente’e modula iltrasmettitore1 bit 0..14V
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A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
5/12- analisi segnali in MID1 del modello architetturale
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
6/12- forma d’onda in f(t) di segnale acustico
Nei circuiti associati alla sirena sono presenti segnali audiov(t) = V sen (ωt + ϕ)V = valore di picco in Vω = pulsazione in rad/s, (frequenza f = ω/2π, in Hz)ϕ = fase in rad
Esempio: all_son (f=800Hz V=24V efficaci! )v(t) = 34 sen(5000t + ϕ)
circuitodifferenz 1.1
set
com
vel
circuitoamplific. 1.2
err
circuitoderivat. 1.4
circuitointegrat. 1.3
circuitosommat. 1.5
err i
err d
err p
circuitoallarme 1.6all
all_son
err è la tensione di misuradell’errore f<10Hz, -10..10V
err_d è la tensionedi errore derivataf<100Hz, -10..10V
err_i è latensione dierrore integrataf<1Hz, -10..10V
err_p è latensione di erroreamplificataf<1Hz, -10..10V
t
v(t)
1.25 ms
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A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
7/12- forma d’onda in f(t) di segnale continuo lentam. variabile
Nei circuiti associati a sensori ed attuatori sono presentisegnali continui lentamente variabili
Esempio: vel (f<10Hz V=0..10V )
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
8/12- forma d’onda in f(t) di segnale radio
Nei circuiti associati all’antenna sono presenti segnali RFv(t) = V sen (ωt + ϕ)V = valore di picco in Vω = pulsazione in rad/s, (frequenza f = ω/2π, in Hz)ϕ = fase in rad
Esempio: TM_all_c (f=1GHz V=100V )v(t) = 141 sen(6.28109 t + ϕ)
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
9/12- forma d’onda in f(t) di segnale digitale
t
v(t)
0.1s
10V
t
v(t)
1ns
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Nei circuiti di allarme sono presenti segnali di tipo digitale(numerico).Un segnale digitale binario è un segnale analogico che usasolo due livelli di tensione per rappresentare i due livellilogici 0/1 (meglio H/L->High/Low).
Esempio: all1bit 0->Low->allarme assente 1->High->allarme presente
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
10/12- forma d’onda in f(ω) di segnale acustico
Lo spettro del segnale acustico all_son (f=800Hz V=24V)è formato da una sola riga a 5 krad/sIl suono è più efficace se ricco di armoniche:
A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
11/12- forma d’onda in f(ω) di segnale continuo lentam. variabile
Lo spettro del segnale vel (f<10Hz V=0..10V )è continuo, non essendo periodica la f.d.o.ed occupa una zona di ω inferiore a 63 rad/s
Vsoglia
! Low "!H" ! Low
5 10 15 20 ω (krad/s)
V(V)
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A1g – Diversi tipi di segnali presenti nel RAV
12/12- forma d’onda in f(ω) di segnale radio
Lo spettro del segnale RFTM_all_c (f=1GHz V=100V )è formato da una riga a 6.28 Grad/s per la portanteLa modulazione aggiunge uno spettro molto strettoconseguenza della modulazione
A1h – Considerazioni sui segnali analogici
1/2- relazione fra rappresentazioni in f(t) ed in f(ω)
ω (rad/s)
V(V)
100
10 ω (Grad/s)
V(V)
v(t) t
ω
A(ω)
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A1h – Considerazioni sui segnali analogici
2/2- relazione fra rappresentazioni in f(t) ed in f(ω)
A1i – Confronto fra analogico e digitale
1/5- il segnale analogico
Il segnale analogico è continuo• è definito per qualsiasi valore di tempo
entro un dato intervallo di tempo• può assumere qualsiasi valore di ampiezza
entro un dato intervallo di ampiezza
t
ω
t
ω
t
ω
v(t)A(ω)
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I parametri che definiscono un segnale analogico sono:• l’intervallo di ampiezza,
» valore max e min» eventuale componente continua
• il contenuto spettrale» limiti di banda,» forma dello spettro
A1i – Confronto fra analogico e digitale
2/5- rappresentazione del segnale analogico
A1i – Confronto fra analogico e digitale
3/5- il segnale digitale
Il segnale digitale è discreto, come una sequenza dinumeri
• è definito solo per alcuni valori di tempoentro un dato intervallo di tempo
• può assumere solo alcuni valori di ampiezzaentro un dato intervallo di ampiezza
ω
A(t)
A(ω)
t
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8 10 20 15 1201000 01010 10100 01111 01100
t = 0 1 2 3 4 ms
A1i – Confronto fra analogico e digitale
4/5- rappresentazione del segnale digitale
01000 01010 10100 01111 01100
A1i – Confronto fra analogico e digitale
5/5- conformazione del segnale digitale
Il segnale può comprendere uno o più bit (N)I diversi bit possono essere inviati
• sequenzialmente(bit su unico filo, in tempi successivi)
• parallelamente
0 1 2 3 4 µs
MSB
LSB
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(bit su più fili nello stesso tempo)
A1l – Considerazioni sul rumore
1/3- segnale analogico e rumore
• A ogni segnale analogico è sempre sovrapposto unrumore
• Il rumore non trasporta informazione utile• Ogni passo di amplificazione o elaborazione
aggiunge rumore• Per il segnale analogico il rumore determina una
degradazione dell’informazione, fino a rendereirrecuperabile l’informazione originaria
A1l – Considerazioni sul rumore
2/3- segnale digitale e rumore
Il cosiddetto segnale digitale è un segnale analogicoa soli due livelli.
Anche il segnale digitale è affetto da rumore.
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Dal segnale digitale degradato da rumore è possibile ilrecupero dell’informazione originaria, entro ampi limiti.
Il metodo per il recupero si fonda sulla comparazione delsegnale degradato con una soglia fissa: il risultato dellacomparazione è un segnale digitale “ripulito” dal disturbo.
A1l – Considerazioni sul rumore
3/3- ricostruzione del segnale digitale
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
1/7- recupero dell’informazione dal rumore
• Per un segnale digitale gli effetti del rumore non sonocumulativi, perchè il segnale può essere ripristinato aintervalli regolari lungo la catena di elaborazione.
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• Ciò consente di eseguire sul segnale catene dioperazioni complesse.
• Perchè non vi sia perdita di informazione il rumoredeve essere limitato.
Simulatori degli effetti del rumore sui segnali analogici edigitali disponibili sul sito
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
2/7- conversioni A/D e D/A
I segnali fisici sono prevalentemente analogici.L’interfaccia col mondo esterno di un sistema saràprevalentemente analogica.I sistemi di elaborazione sono prevalentemente digitali.
E’ necessario e possibile convertire un segnale analogicoin digitale (numerico) con un modulo diCONVERSIONE ANALOGICO/DIGITALE (A/D)e convertire un segnale digitale (numerico) in analogicocon un modulo diCONVERSIONE DIGITALE/ANALOGICO (D/A)
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
3/7- conversioni A/D e D/A
La maggior parte dei sistemi elettronici comprende:• interfacce analogiche verso il mondo esterno
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(front-end, sensori)• conversione A/D• trattamento del segnale numerico• conversione D/A• interfacce analogiche verso il mondo esterno
(back-end, attuatori)
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
4/7- sistemi di elaborazione
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
5/7- il nostro sistema RAV
11/06/02 11:41 AM L01_A1.doc rev.A Pagina 29 di 30
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
6/7- il nostro sistema RAV
A1m - Vantaggi della tecnologia digitale
7/7- la specifica del SW del nostro sistema RAV
MOTOREregolato
Vm=K(Vn-Vn')
Vn'
ALBEROrotante a n
DINAMOdi misura
Vn
microelaboratoredi controllo
DATOREDI SET
calcola
set velelaboramodointegrat. 1.3 err i