a un’idea di Sandra Manzi - Sfogliami.it Informa n... · Badaloni su "agnelli e capretti del...

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Transcript of a un’idea di Sandra Manzi - Sfogliami.it Informa n... · Badaloni su "agnelli e capretti del...

da un’idea di Sandra Manzi e Massimiliano

Filippi, una raccolta di tutti gli articoli e i

comunicati prodotti ed emanati da FederFauna,

assieme ad una accurata rassegna stampa di

settore, tratta da media nazionali e locali.

Realizzazione PDF a cura di FederFauna - Via

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Chi siamo

FederFauna e' una Confederazione Sindacale che

riunisce Associazioni di Allevatori, Commercianti e

Detentori a vario titolo di Animali. FederFauna difende

e promuove le attivita' umane tradizionali connesse

agli animali e l'economia e l'occupazione che esse

producono. Difende i Cittadini che lavorano con gli

animali ed i semplici possessori, adoperandosi per la

tutela dei loro diritti. Ma non solo: FederFauna e' una

realta' giovane e dinamica che tutela gli animali, non

sostenendo ideologie che producono spesso effetti

opposti ai buoni intenti sbandierati e urlati, ma

difendendo le molteplici funzioni che gli animali

hanno per l'Uomo. Le attivita' economiche e ludiche

umane connesse agli animali hanno prodotto e

tuttora producono benessere, posti di lavoro, imprese

piccole e grandi e strutture socialmente utili per

l'Uomo, rappresentando contemporaneamente per gli

animali, l'unica vera garanzia di conservazione. Chi

lavora con gli animali e' il primo ad avere a cuore il

loro benessere.

Il Comitato Direttivo

Massimiliano Bacillieri, Pierlio Baratta, Massimiliano

Bertolucci, Giovanni Boccù, Fabio Bonciolini, Luca

Bragagni, Roberto Brandalesi, Vincenzo Calamunci,

Marco Carrozzi, Andrea Defranza, Gianluca Fanni,

Roberto Del Fiandra, Domenico Di Berardino,

Massimiliano Filippi, Maximilian Walter Figel, Gabriele

Milani, Pasquale Gionti, Elettra Grassi, Damiano

Legramandi, Sara Maestri, Giovanni Mandelli,

Roberto Marescotti, Aldo Mariani, Gianni Mattiolo,

Eva Minotti, Bianca Montico, Monica Sandrolini,

Walter Nones, Marco Nosenzo, Francesco Parmiciano,

Susanna Penzo, Karolina Klaudia Pocieha, Andrea

Perteghella, Simone Pletto, Emanuele Righi, Denis

Rinaldi, Lodocico Valenza, Angelo Sed, Alberto

Veronesi, Michele Visone, Massimo Zaratin.

Segretario Generale

Massimiliano Filippi

Responsabile Ufficio Stampa

Sandra Manzi

In questo numero:

Comunicati e news in evidenza..…………..2

Ne s Alleva ento………………………………11

Ne s Circo e Zoo…………………………………14

News Co ercio e Servizi………….………1

Ne s varie………………………………………….21

Opportunità e Bandi……………………………30

Modulo di iscrizione……………………………32

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Agnelli a Pasqua: spot animalisti su Tv pubblica, Filippi scrive a Tg1 e il Sen. Giovanardi rilancia: "Vegani, animalisti

fondamentalisti sino all'eresia"

27 Marzo 2016 - Ieri, Sabato Santo, il Segretario Generale di FederFauna Massimiliano Filippi ha scritto al Direttore del Tg1 quanto segue: "Gent. Direttore, ritengo che il servizio di Roberta Badaloni su "agnelli e capretti del pranzo di Pasqua", andato in onda durante l'edizione delle ore 13.30 del 26/03/2016 del TG1, rappreseti l'ennesimo schiaffo agli allevatori, che mi onoro di rappresentare, all'intera filiera agroalimentare italiana, nonche' ai consumatori: persone che pagano il canone e che meritano notizie, non opinioni e tanto meno gli spot pubblicitari di

qualche danarosa onlus animalista o dell'ex ministro Brambilla. E' sicura Elisa Anzaldo che "agnelli e capretti del pranzo di Pasqua" rappresentino "una tradizione ormai contestata da molti"? Detta cosi' sembra una notizia. Eppure a me pare che a "contestarla" siano sempre i soliti noti, peraltro i teressati… Le opinioni della signora Badaloni sul tema le conosco da tempo e non e' la prima volta che lamento il fatto che le veicoli attraverso la Tv pubblica. Allo stesso modo conosco da tempo il metodo con cui realizzano le loro "investigazioni" (cosi' le chiamano) le onlus animaliste: ore ed ore di girato per estrapolare i pochi secondi necessari ad avvalorare le loro tesi. Questa per me non e' informazione, e' propaganda. Propaganda che tra l'altro danneggia un settore strategico per l'Italia qual e'

uello agroali e tare… Della Brambilla, del canile che gestiva a lecco, delle sue attivita' "imprenditoriali", dei suoi rapporti con certe perso e, o e parlia o… Gent. Direttore, liberissime la signora Badaloni, le onlus animaliste, la signora Brambilla di farsi promotrici delle battaglie in cui credono (o che gli convengono), ma non, per favore, a nostre spese. La ringrazio per l'attenzione e mi auguro che possa tenere nella dovuta considerazione queste riflessioni, insieme alle aspettative degli allevatori, degli altri attori della filiera agroalimentare e della stragrande maggioranza dei consumatori italiani, che oltre a continuare a cibarsi di animali paga il canone Rai. Cordiali saluti" La lettera e' poi stata ripresa anche dal Sen. Carlo Giovanardi, che la ha ripubblicata sul suo sito con il titolo:

"Vegani, animalisti fondamentalisti sino all'eresia"

Scrive il Senatore: "Pubblico volentieri la lettera che il segretario generale di FederFauna, Max Filippi, ha inviato al TG1 per protestare contro il servizio: " AGNELLI E CAPRETTI DEL GIORNO DI PASQUA" andato in onda nell'edizione delle 13.30 del 26 marzo. Le iniziative degli animalisti fondamentalisti e dei cosi detti vegani si fanno sempre piu' aggressive sino a insultare come "assassini" coloro che a Pasqua continueranno la tradizione ebraico-cristiana di servire a tavola il capretto e l'agnello. Torneremo in futuro piu' approfonditamente su queste posizioni intrise di antisemitismo ed in linea con l'animalismo eretico del regime nazista, che proteggeva tutti gli animali, portandoli ad un gradino superiore a quegli uomini e donne, che considerati subumani, vennero sterminati nei campi di concentramento..."

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Se anche una puntura de La Zanzara scatena

violenza fondamentalista, serve intervenire.

29 Marzo 2016 - Venerdi' scorso Giuseppe Cruciani, conduttore de "La Zanzara" su Radio24, e' stato aggredito da un gruppo di animalisti solo per aver canzonato il loro fondamentalismo, che pone gli animali al di sopra dell'Uomo. Ovviamente il fatto e' infinitamente meno grave di altri avvenuti la settimana scorsa (non c'erano armi e, per fortuna, nessuno si e' fatto male), ma dimostra una volta di piu' che la radicalizzazione, di cui tanto si parla in questi giorni, non e' solo di matrice jihadista. Cruciani e' un provocatore patentato, sbeffeggia tutto e tutti, ma nessuno prima degli animalisti aveva reagito facendo irruzione nel palazzo del Sole 24 ore ed inseguendolo per i piani. Inoltre, e' vero che questa volta non si e' fatto male nessuno, ma ricordiamoci che due tizi nel 2012, perche' ritenevano che "Ansaldo Nucleare continua a seminare morte e a contribuire alla distruzione della natura" (lo hanno dichiarato al processo), hanno gambizzato l'ad Roberto Adinolfi. E quante altre volte in questi anni, tra bombe, incendi, devastazioni di laboratori, fabbriche, allevamenti, perpetrati in nome di un nuovo panteismo chiamato animalismo o ambientalismo, solo per miracolo non c'e' scappato il morto (parlo ovviamente di persone, perche' di animali ne sono morti a migliaia). Quindi ben vengano proposte come quella dell'On. Dambruoso ed altri di "Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista", ma non ci si limiti a quelli e si cominci ad adoperarsi per prevenire e contrastare anche altre forme di radicalizzazione ed estremismo, che non possono essere sottovalutate, perche' certo in maniera meno distruttiva, ma ugualmente minano la nostra societa', i nostri valori, la nostra liberta'. Porre gli animali al di sopra dell'Uomo, invocando per i primi solo diritti e per il secondo solo doveri, e rifiutare ogni idea o interpretazione anche minimamente in contrasto con tale assunto, rappresenta gia' di per se' una forma di radicalizzazione; arrivare a far uso della violenza o minacciare di farlo per ottenere che il prossimo si pieghi a tale assunto, io lo chiamo terrorismo. Nel caso specifico: ecoterrorismo. Autore: Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna

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FederFauna: Accordo con SVI, ulteriore passo avanti per

unita' comparto rurale

11 Aprile 2016 - E' stato siglato ieri a Roma un importante Accordo Sindacale tra la FederFauna, Confederazione Sindacale degli Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, e lo SVI, Sindacato Venatorio Italiano. L'Accordo, che sancisce l'Affiliazione dello SVI a FederFauna, corona e rafforza una collaborazione sempre piu' stretta tra comparti produttivi ma anche sociali legati al mondo rurale. Il mondo della caccia in Italia rappresenta

complessivamente un indotto economico di 1,39 miliardi di euro e conta circa 6.500 addetti diretti solo nel comparto delle armi sportive, per arrivare a circa 45 mila unita' nell'indotto (rilevazione 2011), rappresentate da diverse organizzazioni settoriali. Conta inoltre piu' di 700.000 appassionati, buona parte dei quali rappresentati da Associazioni Venatorie che a loro volta hanno iniziato un percorso di unificazione. Lo SVI, organizzazione unica nel suo genere, opera per creare sinergie tra questi mondi, ed ora, con l'adesione a FederFauna, anche con tutte le altre figure, persone e imprese, che esercitano attivita' connesse agli animali. Il presidente SVI Mauro Panella ha dichiarato che "l'accordo con FederFauna, condiviso all'unanimita' dai dirigenti di tutto il Consiglio Nazionale dello SVI, rafforza e va fermamente a completare quelle idee fondanti della nostra associazione, che lotta in ogni sede opportuna mettendoci la faccia, non solo per restituire ai cacciatori i loro diritti, ma anche per divulgare la cultura della caccia e con essa tutto cio' che e' legato e circoscritto ad essa, per un sano ambiente, una sana e genuina agricoltura dello spazio rurale e per la lotta al bracconaggio. Nessuno mai potra' strapparci le nostre tradizioni." Grande soddisfazione per l'Accordo e' stata manifestata anche dal Segretario Generale di FederFauna Massimiliano Filippi, che lo ritiene un "ulteriore passo avanti verso il superamento della frammentazione della rappresentanza del mondo di chi opera con gli animali nel rispetto degli stessi, ma anche, soprattutto, dell'Uomo e dei valori e le tradizioni della Cultura Rurale."

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Ma quale petrolio? La lobby piu' potente e' quella animalista.

E noi paghiamo! ... di Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna - 13 Aprile 2016 -In questi giorni di lobby che in Italia tengono in pugno la politica si fa un gran parlare. Ma qual e' quella cosi' potente da ottenere leggi che le garantiscano un guadagno a spese dello Stato e dei contribuenti, magari addirittura contrastanti con la gerarchia del Diritto nazionale ed europeo (il che si traduce un'altra volta in guadagni per loro e spese per noi Cittadini)? La lobby del petrolio? Quella del tabacco? Delle armi? La lobby farmaceutica? No! Quella animalista! Noi di FederFauna ce ne eravamo accorti da un pezzo. L'altro giorno lo hanno rilevato anche Virginia Della Sala e Stefano Feltri in un bellissimo articolo pubblicato sul "Blog di Pierluigi Piccini" e su "Il FattoQuotidiano", intitolato appunto: "Cosi' le lobby tengono in pugno la politica". Vi si legge chiaramente: "L'Italia rischia una procedura d'infrazione europea perche' due anni fa ha vietato di allevare i cani da laboratorio

anche se e' ancora lecito usarli per la ricerca biomedica. Ma date tempo alla Lega antivivsezione (Lav) e anche questa incongruenza sara' risolta: alla Luiss il professor Pier Luigi Petrillo, massimo esperto di lobby in Italia, apre i suoi corsi sui rapporti tra interessi e politica parlando del gruppo piu' effi a e, la Lav. … Tutti i lo isti sostengono che il proprio interesse particolare coincida con quello generale: i piu' efficaci sono quelli della lega anti-vivisezione." L'articolo denuncia anche la pochissima trasparenza che vige in Italia sull'attivita' di lobby: mancano quasi ovunque i registri per la trasparenza che possano rilevare le "attivita' sospette", "il lobbista efficace e' quello che ha conoscenze, non conoscenza, che puo' ottenere favori senza doversi sforzare di convincere", magari, oltre che da politici, da "direttori generali dei ministeri o anche da capi di gabinetto che sono inamovibili per anni". Ma quello che noi di FederFauna siamo piu' felici sia emerso e' il punto uno: la lobby piu' efficace non e' quella del petrolio o quella farmaceutica, ma quella animalista! Non e' poi detto che tali lobby non siano tra esse collegate, visto che quella animalista punta a sostituire pelle, pellicce, seta e lana con prodotti sintetici, quasi tutti derivati dal petrolio, o che in caso di abolizione in Italia della sperimentazione animale ad avere il maggior guadagno sarebbero proprio le industrie farmaceutiche (magari a discapito di qualche poveraccio "volontario" di qualche paese sottosviluppato). Ma finalmente appare chiaro, non solo a noi di FederFauna, che quella animalista e' una vera e propria lobby, che come altre lobby dichiara di perseguire interessi generali, ma in realta' a discapito degli stessi persegue i propri. E che addirittura ci riesce, non si sa bene come, meglio delle altre!... Il decreto legislativo in contrasto con la direttiva comunitaria sull'utilizzo di animali a fini scientifici, per il quale noi Cittadini probabilmente pagheremo pesanti sanzioni, oppure la modifica del Codice Civile sul possesso di animali in condominio, che sta generando un mare di contenziosi ed ingrassando gli avvocati, casi recenti citati nell'articolo di Della Sala e Feltri, sono solo la punta dell'iceberg. Pag.5

Un'analisi accurata deve risalire almeno al 1991, anno di promulgazione della Legge 281 sul randagismo, fortemente voluta dalle associazioni animaliste che la spacciavano per "una battaglia di civilta'". Risultato: in 25 anni il problema randagismo invece di essere stato risolto si e' aggravato, la spesa per affrontarlo, a carico dei Cittadini, ha abbondantemente superato quella per una manovra finanziaria e, guarda caso, il 70% dei canili e' gestito proprio dalle associazioni animaliste (fonte AssoCanili). E che dire della Legge 189 del 2004 sul maltrattamento degli animali? Le associazioni animaliste la vollero forte ente "per ontrastare i o atti enti tra ani"…. Ma uanti e ne saranno ai stati? Pochissimi! Invece quella legge e' stata (ed e', purtroppo) una specie di "asso pigliatutto" per le associazioni animaliste: e' l'unica, probabilmente in tutto il mondo, che consente ad un unico soggetto (l'associazione animalista appunto) di denunciare un reato, reale o immaginario che sia, collaborare al sequestro degli animali, diventare affidataria degli stessi, nonche' destinataria delle eventuali sanzioni, costituirsi parte civile, vigilare. A tutto cio' si aggiungono le donazioni che l'associazione animalista puo' chiedere fin dal primo giorno fino a quello del subaffido degli animali e a volte an he dopo… Ovviamente, invece, le spese per le indagini, i sequestri, i processi, le paghiamo noi Cittadini. E paghiamo noi Cittadini anche la costituzione presso i Tar delle tante Amministrazioni locali che, sempre su pressione delle associazioni animaliste, promulgano norme, oggi contro il circo, domani contro gli allevamenti, dopodomani contro la caccia, in contrasto con le norme nazionali. L'elenco sarebbe ancora lungo, ma mi fermo qui con gli esempi per non diventare noioso. Invece, nel ringraziare giornalisti come Virginia Della Sala e Stefano Feltri per un articolo che finalmente fa un po' di luce su un aspetto del mondo animalista meno noto e Giuseppe Cruciani per la sua battaglia, salame in mano, contro la parte piu' visibile ed ai piu' invisa di quel mondo, i "nazivegani", mi soffermo a far notare che sono le due facce della stessa medaglia. Le grosse associazioni animaliste, capaci di farsi approvare leggi a proprio tornaconto, ovviamente presso i tavoli istituzionali non inneggeranno mai al "danneggiamento di imprese e persone", alla "morte dei cacciatori" o alla "riapertura di campi di concentramento e forni crematori per carnivori", come hanno fatto i matti che manifestavano qualche giorno fa sotto la sede del Sole24Ore, e nemmeno loderanno mai in pubblico gli ecoterroristi che devastano stabulari, allevamenti, macelli, laboratori. Ma avete notato che abbiano mai fatto qualcosa per contrastarli?!?.... L'ideologia di base e' la stessa e la lobby non potrebbe mai contrastare le azioni violente degli attivisti senza contrastare l'ideologia sulla quale si basano, che e' la propria, la stessa ideologia che le fa portare a casa i soldi. E cosi', oltre che in termini di vile denaro, anche in termini di sicurezza e liberta', noi Cittadini paghiamo!...

Autore: Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna

Didascalia foto Copertina del libro ''Linganno animalista'' di Fabrizio Leone

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Filosofiarurale: Diventa virale la lettera del contadino 15 Aprile 2016 - Dive ta virale Lettera di un contadino ad un animalista pu licata ieri in anteprima sul sito www.filosofiarurale.it. Sono oltre 100.000 le persone che in poche ore hanno letto la storia di Giuseppe, 83 anni, toscano DOC (come ama definirsi); migliaia le condivisioni su altri siti di natura e pagine facebook. In neanche un mese, la pagina di filosofia rurale conta già oltre 2.000 fans e questo corona il sogno che ci eravamo prefissati con la nascita della filosofia rurale: far conoscere il profondo amore per la natura, la terra, il lavoro contadino e le attività rurali che co traddisti gue uo i i a cora carichi di valori e passio i, co tro u ’etica del ulla che asa l’esiste za sull’apparire piuttosto che sull’essere. Voglia o ri graziarvi per l’atte zio e che ci avete concesso. Continueremo nella nostra ricerca di questi uomini semplici, di questi filosofi rurali che hanno saputo condurre una vita magnanima trasformando in realtà quanto di meglio il pensiero filosofico abbia saputo trascriverci finora.

Ecco il testo: Lettera di un contadino ad un animalista

Ti ho incontrato domenica pomeriggio mentre passeggiavi vestito a festa nella mia terra. Stavo segando

l’e a pe i o igli, ti sei avvi i ato si u o e spavaldo he i hai i o dato il p op ieta io del fo do p i a che lo acquistassi dopo anni di sacrifici. Ti sei incuriosito perché non avevi mai visto un contadino segare

l’e a o la fal e o e u a volta; lo avevi visto solo i TV o i ual he foto… i ittà usa o uella a oto e o ual osa del ge e e, i hai detto. Mi hai hiesto pe h segassi l’e a visto che eravamo in

aperta campagna e non in un giardino da abbellire e da far vedere. La sego per i miei conigli, dissi, ma il

tuo viso si su ito att istato, all’i izio, poi dive tato i a ioso. Hai alzato la vo e i te o pe do il silenzio della campagna, chiedendomi se poi i conigli li avrei uccisi e mangiati. Non dovrei? Ti risposi! Mi

hai parlato allora di rispetto per tutti gli esseri viventi, sempre a voce alta che non avevo mai sentito, e mi

infastidiva la tua voce, mi disturbava tutto quel gran chiasso che io non avevo mai osato e sentito in quel

luogo dove sono nato e cresciuto. Mi hai parlato di etica e che tu eri li per insegnarmi a vivere meglio, per

un mondo migliore, che io, in tanti anni, non avevo capito niente, ero solo un povero contadino. Ancora

adesso i hiedo osa av ei s agliato… i hiedo osa tu, po o più he ve te e, possa ave i pa ato di così importante stando in quella città che da quando è diventata ancora più grande ha fatto cambiare

anche i fiumi che bagnano la mia campagna. Arrivi da un luogo che ha inquinato anche la mia vita e dici

he uello he s aglia so o io, he tu sei eti a e te supe io e, he ispetti tutti…io, se o do te, o l’ho mai fatto, ho vissuto in maniera sbagliata.

Per fortuna te nei sei andato subito.

La prossima volta che sei ospite nella mia campagna, entraci in punta di piedi e soprattutto, non gridare,

disturbi i suoi abitanti, animali compresi.

Giuseppe, 83 anni – Toscana

Fonte (Redazione di Filosofiarurale.it)

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Siglato Protocollo d'Intesa tra FederFauna e ES.A.AR.CO.

18 Aprile 2016 - FederFauna, Confederazione Sindacale degli Allevatori,Commercianti e Detentori di Animali, ha siglato u i porta te Protocollo d’I tesa co la Confederazione ES.A.AR.CO., Esercenti Agricoltura, Artigianato, Commercio, riunitasi venerdì e sabato scorsi a Chianciano Terme per il suo primo Congresso Nazionale Politico Organizzativo. I rappresentanti di FederFauna e di ES.A.AR.CO. hanno delineato i comuni obbiettivi di ampliare la copertura della rappresentanza in modo da poter distribuire capillarmente tutti i servizi implementati a supporto delle aziende in un momento di difficoltà economica derivata dalla mancata ripresa dei mercati. FederFauna ed ES.A.AR.CO. hanno perciò deciso di condividere un percorso finalizzato al raggiungimento di tali obbiettivi, iniziato venerdì con la sigla di un accordo per istituire, già nelle prossime settimane, un laboratorio comune per la zootecnia e gli altri Comparti connessi agli animali. A firmare il Protocollo, per FederFauna, il Segretario Generale Massimiliano Filippi, che ha espresso grande soddisfazione e ribadito il motto "insieme saremo forti".

I nostri impegni:

difendere Te, il Tuo Lavoro e i Tuoi interessi,

portare la Tua voce ai decisori,

semplificare la Tua attività, aiutandoTi a gestire e risolvere i problemi di

tutti i giorni,

aiutarTi a farla crescere, anche supportandoTi nell’accesso al credito, ad

agevolazioni ed incentivi,

promuovere la Tua immagine.

perché FederFauna è il più Fido Alleato della Tua Attività con Animali!

www.federfauna.org

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FederFauna: a Milano una corona per le vittime dell'ecoterrorismo.

20 Aprile 2016 - Questa mattina una delegazione di FederFauna si e' recata in Via Vanvitelli a Milano, davanti al Dipartimento di Farmacologia dell'Universita' Statale, a deporre una corona di fiori "In memoria di tutti i defunti che avrebbe potuto salvare la Ricerca, distrutta dalla violenza dell'ecoterrorismo". Proprio in questa data, nel 2013, un gruppo di animalisti assalto' lo stabulario e il Dipartimento, occupo' i locali, apri' e danneggio' le gabbie di topi, ratti e conigli e ne porto' via circa 200, provocando enormi danni economici alla ricerca e vanificando il lavoro di anni sullo studio di malattie gravi come Alzheimer, Parkinson, autismo e sclerosi multipla. Tale azione violenta, inoltre, non e' stata ne' la prima ne' l'ultima da parte di cosiddetti attivisti per i diritti degli animali, ma e' stata preceduta e, ahime', succeduta, da altre decine, forse centinaia, di atti criminali compiuti allo scopo di danneggiare o distruggere strutture economiche e sociali quali imprese, laboratori, allevamenti, macelli, circhi, intimidire la popolazione e costringere i poteri pubblici a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto che potesse favorire o sfavorire la lobby animalista. E' per questo motivo che FederFauna chiede da anni a Governo e Parlamento una norma specifica di contrasto all'ecoterrorismo, come quelle gia' adottate dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi UE, che non intacchi il diritto di ciascuno a manifestare il proprio dissenso, garantito dalla Costituzione, ma tuteli efficacemente i Cittadini dall'abuso criminale da parte degli animalisti di tale diritto, che si traduce

per gli altri in lesioni, danni o perdite di beni reali o personali, o in un ragionevole timore di subirli.

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Prospettive della caccia: convegno il 30 a Vicenza, FederFauna

presente 26 Aprile 2016 - Sara' presente anche il Segretario Generale di FederFauna Massimiliano Filippi all'importante convegno a tema venatorio che si terra' sabato 30 alle ore 15.00 presso il Teatro Comunale di Vicenza.

L'evento, dal titolo "Le prospettive per la caccia in Veneto", e' stato organizzato dall'Associazione Cacciatori Veneti, Confavi, la Fondazione per la Cultura Rurale e l'Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale (ACR), che hanno invitato tutti gli assessori e i consiglieri regionali, i dirigenti e gli iscritti a tutte le associazioni venatorie, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e i rappresentanti delle associazioni di tutela ambientale.

Sono previsti interventi di Sergio Berlato, presidente della Terza Commissione Consiliare permanente e noto paladino non solo della caccia, ma anche dell'allevamento e più in generale di tutte le attività rurali, Roberto Ciambetti, presidente Consiglio Regionale, Gianluca Forcolin, vice presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Pan, assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Veneto.

I temi principali oggetto del convegno saranno: gli appostamenti ad uso venatorio, il piano faunistico venatorio regionale, le cacce in deroga e il calendario venatorio: temi importantissimi che non riguardano solo la Regione Veneto, ma la caccia nel suo insieme ed il suo ruolo sinergico all'agricoltura e all'allevamento dalle Alpi alla Sicilia ed anche oltre i confini Nazionali.

Un appuntamento al quale FederFauna, che da sempre ritiene la caccia un tassello indispensabile nel mosaico della Cultura Rurale, non poteva mancare, soprattutto ora che annovera tra le proprie consociate lo SVI, Sindacato Venatorio Italiano, da sempre in prima linea nel difendere nel nostro Paese il ruolo chiave in termini economici, sociali ed ambientali dell'attivita' venatoria.

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Azienda veneta sfonda con i salami di pecora per l'Islam

07 Aprile 2016 - Tre giovani produttori di Anguillara hanno dato inizio a una produzione di salumi rigorosamente non di maiale ANGUILLARA VENETA. Prosciutti, salami, salamelle, sopresse, lonzini, sella e perfino il fiocco, il corrispettivo del culatello. Per gli islamici. infatti hanno una particolarità: sono tutti rigorosamente di pecora. A produrli sono Andrea, Luca e Davide Morandi, giovani titolari (il più vecchio ha 3 a i dell’azienda Veneto Ovini di Anguillara Veneta, in provincia di Padova, unici produttori specializzati nel genere in Veneto. I Morandi, per sfuggire alla crisi che atta aglia tutto l’u iverso delle ar i (bovine e suine in primis), hanno puntato sui salumi di pecora per conquistare un

mercato dalle grandi potenzialità, quello islamico, che vieta il consumo di carne di maiale, asino e cinghiale. I Europa vivo o oltre ilio i di usul a i, di ui 1, i Italia, o u giro d’affari legato alla ar e sti ato in 70

iliardi di euro a ui e u a res ita per la sola Italia del 1 per e to all’a o dati di Halal Italy . Ma ellerie islamiche, kebab e negozi etnici sono in grande espansione in Italia e si caratterizzano per la vendita della carne halal che significa per essa , he per il Cora o deve essere otte uta o a ellazio e rapida edia te sgozzamento e dissanguamento. Morandi crede a questa nuova opportunità di espansione e per questo ha chiesto a he la ertifi azio e, he vie e rilas iata dall’Halal Italy Authority ed è riconosciuta a livello internazionale. E’ u ar hio di gara zia i porta te per le azie de he voglio o posizio arsi el er ato isla i o e soddisfare le esigenze dei consumatori di fede musulmana. La ostra è u ’azie da ata dall’esperie za di tre ge erazio i dedite alla pastorizia e all’alleva e to delle pe ore – racconta Davide Morandi -. Mio padre e mio nonno allevavano bestiame. Fino al 2009 noi vendevamo carne all’i grosso, o il lou delle ve dite a Pas ua. Poi, o pli e u erto ristagno del mercato, ci è venuta la nuova idea di business: trasformare la carne di pecora e agnello in salsicce e salumi di alta qualità, destinandola non solo ad un mercato interno di nicchia, che cerca sapori nuovi, ma anche al mondo islamico, che non può consumare salumi di

aiale . L’azie da padova a alleva ir a api, suddivisi i diversi greggi he pas ola o dal Delta del Po al Nevegal, in provincia di Belluno. I fratelli Morandi allevano razze italianissime come la pecora biellese e bergamasca, i o trote de za rispetto a u er ato he privilegia a i ali prove ie ti dall’estero. La produzio e di salu i, i iziata i via speri e tale o i sa ati isti di pe ora e aiale, si basa sull’utilizzo di diversi tagli, da ui as o o il cacciatorino di pecora, il prosciutto, il fiocco tipo culatello, il lonzino che viene ricavato dalla lombatina, le sopresse. Fonte (http.www.nuovavenezia.gelocal.it/) Pag.11

Grosseto: centinaia di pecore uccise da lupi nella notte

10 Aprile 2016 - Attacchi di lupi la notte scorsa a tre diversi allevamenti di ovini a Manciano (Grosseto), in Maremma. Sarebbe il secondo episodio in due giorni. Centinaia, si stima, i capi uccisi o scomparsi dopo gli assalti. Il primo atta o si è verifi ato elle a pag e di Sa Marti o sul Fiora, i u ’azie da Sa tarelli. U altro bra o di lupi ha invece assaltato un gregge in località Campigliola. Qualche ora dopo, probabilmente lo stesso branco, ha colpito un altro gregge di pe ore i lo alità Mo tauto, de i a do l’alleva e to. Sul posto arabi ieri, guardia forestale e dipartimento Asl. Intanto questi ultimi episodi rinfocolano le proteste dal mondo agricolo per i continui attacchi che, secondo le denunce, si stanno verificando in questi giorni nella provincia di Grosseto. Cia, Confagricoltura e Coldiretti hanno annunciato per i prossimi gior i i iziative di proteste a he vibra ti . Molti allevatori so o ridotti sul lastri o dopo i ripetuti atta hi di predatori di o o le asso iazio i di ategoria, sottoli ea do o e la situazio e o provi ia di Grosseto sia or ai fuori o trollo . Fonte (http://www.controradio.it/)

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Green Hill, dipendenti e veterinari Asl chiedono il rito abbreviato

La decisione sull’accogli ento della richiesta è prevista per la prossi a udienza, aggiornata al prossi o 1 ottobre Brescia, 27 aprile 2016 - Al via, questa mattina, l'udienza preliminare del nuovo processo Green Hill che vede cinque imputati: tre dipendenti dell'allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione chiuso a Montichiari, nel Bresciano, nell'estate del 2013 e due veterinari dell'Asl di Lonato. Tutti hanno chiesto la celebrazione del processo o rito abbreviato, i parti olare i due veteri ari ha o hiesto l’abbreviato o dizio ato ad u a perizia te i a.

La de isio e sull’a ogli e to della ri hiesta è prevista per la prossima udienza, aggiornata al prossimo 19 ottobre. Va ri ordato he il febbraio 1 la orte d’appello di Bres ia ha già o fer ato le o da e e esse i pri o grado nei confronti dei vertici di Green Hill: un anno e sei mesi per Renzo Graziosi (veterinario della struttura) e per Ghislene Rondot, cogestore di Green Hill. Condanna confermata ad un anno per il direttore Roberto Bravi. Erano accusati di maltrattamento e di uccisione di animali (articoli 544bis e 544ter del Codice penale), ovvero di eliminare i cani di razza Beagle non perfettamente rispondenti ai requisiti richiesti dalle aziende farmaceutiche che praticano sperimentazione animale. Fonte (http://www.ilgiorno.it/)

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Circo e animali, Buccioni: quel 30% di italiani (pari agli elettori

del Pd) che il Ddl Franceschini vorrebbe cancellare

07 Aprile 2016 - Confesso, in premessa,

uno stupore derivante da una serie di

reazioni a loro volta scaturite dalle

informazioni pubblicate da varie testate

giornalistiche in ordine al cosiddetto

disegno di legge Franceschini e

concernenti, per quanto riguarda il circo,

la previsione di una non meglio

identificata progressiva dismissione degli

a i ali. E’ i fatti dai p i i atti i del 6 che con estrema lapidaria chiarezza e

senza la minima possibilità di equivoci,

l’E ha i fo ato addetti ai lavo i e on,

circa detta dichiarazione di guerra da

parte del Governo.

Di fronte a una prospettiva così

epocalmente devastante, desta sconcerto

su tutto l’i audita supe fi ialità e ge e i ità ta to di u a la o i a p evisio e o ativa, ua to seg o inequivocabile del degrado – vorrei dire del precipizio – dei rapporti intersociali e istituzionali, la direzionalità

intrapresa dal Dicastero competente e proponente senza degnarsi minimamente di acquisire in maniera non

epide i a l’opi io e della ealtà i te essata. Roba da dittatura sudamericana ovvero da Repubblica delle banane.

Proviamo adesso noi a sviscerare la tematica in questione proprio sulle ali delle diverse, stravaganti, tesi addotte a

sostegno della determinazione de qua.

E cominciamo in primis disquisendo sulla osiddetta volo tà popola e. Si è s o odato da ulti o l’Eu ispes pe asserire che il 70% della popolazione italiana sarebbe contraria alla presenza degli animali nella comunità e negli

spettacoli circensi.

Se la rilevazione non fosse addotta quale ele e to ualifi a te ai fi i dell’ipotizzato p ovvedi e to es lusivo, e generasse con altri assunti conseguenze devastanti ed irreparabili per la vita ed il lavoro di qualche migliaio di

operatori e di famiglie che del circo classico fanno la loro ragione di esistenza da generazioni, di per sé si potrebbe

sorridere di fronte alla circostanza che il 70% degli italiani sia impegnato in un profondo travaglio interiore sul

problema in questione. Credo infatti che il 70% degli italiani, in questi anni, sia piuttosto tormentato dalla necessità

di arrivare vivo a fine mese, a fine settimana. Ma, viceversa, nel momento stesso in cui si enunciano dette, peraltro

molto opinabili risultanze, si evidenzia – qui si in maniera inconfutabile – che il 30% della popolazione, una cifra

spropositata del dato dimensionale, ama il circo classico con la presenza degli animali a lapidaria testimonianza del

adi a e to popola e del setto e he e e de pe ti e te ed a zi atu ale l’e uazio e Ci o uguale Spetta olo del Popolo.

Pe da e u ’idea del dato di e sio ale: il % è la pe e tuale he i so daggi att i uis o o al Pd i aso di elezio i politiche, meno del 28% al Movimento 5 stelle, il 13,3% alla Lega Nord, il 12,8% a Forza Italia, per non parlare del 3%

all’N d-Udc. Pag.14

Del resto i quotidiani servizi fotografici che siti e social network propongono senza tema di artifici tecnologici dell’i agi e, ostituis o o la prova provata di dette affer azio i. Ma un attimo tentando di sviscerare ulteriormente il discorso in ordine alla pertinenza dei dati demoscopici, consideriamo pure questo: non è un mistero che attorno al prodotto circo da sempre si sviluppino tensioni emotive radicalmente diverse che vanno da chi lo ama profondamente a chi lo trova triste, a chi lo giudica perfino sulla base di riserve i ordi e alla logisti a del suo essere e addirittura utre do a ertate preve zio i razziali. E’ i so a, secondo una metafora che già qualche volta ho ricordato, una sorta di formaggio particolare, il taleggio o il gorgonzola per esempio, che a taluni non verrebbe mai voglia di mangiare tenendosi congruamente lontani da un profumo non gradito, e che altri, parecchi altri, e io tra questi, amano alla follia e per i quali sono ben disponibili a procurarsi indigestioni. Sempre he i padro i del vapore , i osse uio ad u a fa to ati a te de za prevale te , non glielo impediscano autoritariamente. Chi non è mai stato al circo, chi nutre posizioni fondamentalmente razziste nei confronti della sua gente, chi ne ha una conoscenza meno che superficiale, in un Paese che in ipotesi voglia realmente asserirsi quale democratico, non può in nessun caso, salvo stravolgere il concetto stesso di democrazia, sentenziare su qualcosa nei confronti della quale è in partenza ostile o comunque ignora. Altrimenti, per rimanere nel campo dello spettacolo, sarebbe quanto

ai se pli e a uisire o se si de os opi i plebis itari i ordi e all’opportu ità di privare dei o tributi pubbli i le Fondazioni lirico-sinfoniche, anche in quanto godute da una estremamente limitata parte della popolazione ed atteso l’i peg o e o o i o pubbli o per erti aspetti esorbita te, se za te ere o to he il teatro liri o italia o rappresenta da sempre una eccellenza culturale che il mondo intero ci invidia. E così e ben oltre le mura del mondo dello spetta olo, la produzio e di o ea i i o se si pre o fezio ati i ta to si rivela estre a e te fa ile i quanto pone in radice quesiti anche eticamente impropri. Valga il vero, in conclusione, e con una semplicità di assunto nei confronti della quale basterebbe prendere doverosamente atto: il circo vive e continua ad esistere in un Paese scoppiato perché il pubblico pagante che lo frequenta gli assicura sostentamento e sopravvivenza. Se non fosse così ci troveremmo di fronte una categoria di kamikaze e certamente di kamikaze la nostra Italia e i nostri tempi non hanno il benché minimo bisogno. Autore: Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi

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Circo, animali: mobilitazione generale. Nascono Comitati di

resistenza democratica Animali: mobilitazione generale. Le

preoccupazioni degli addestratori.

Nascono in tutta Italia Comitati di

resistenza democratica

08 Aprile 2016 - Questa mattina due tra i più noti addestratori italiani, Manuel Farina e Roberto Caroli, sono stati ricevuti a Roma presso la sede dell’Agis dal preside te E A to io Buccioni, assistito dal dr. Lorenzo Scarpellini, ai quali hanno esternato la più viva preoccupazione in ordine alle possibili conseguenze del cosiddetto Ddl Fra es hi i he, o ’è oto, ipotizza la progressiva dismissione degli animali dai circhi. In altre parole, in questa Italia asserita democratica,

si tenta di liquidare addirittura u a professio e, i aperto spregio dell’art. 3 della Carta Costituzio ale. L’E te Nazio ale Cir hi si è reso dispo ibile, o ’è ovvio, a o dividere e soste ere le rive di azio i degli addestratori i quali, dal canto loro, anche ai fini di una più sistematica strategia di lotta, potrebbero procedere nelle prossi e ore ad u a o sultazio e/ obilitazio e i ter a alla professio e i tal odo o reta do l’i teresse già esternato da molti colleghi addestratori. Risulta vivo l’i teresse di olti olleghi dei promotori ad istituire un gruppo organizzato. Peraltro in queste ore pervengono da più parti confortanti notizie in ordine alla spontanea costituzione da parte di liberi cittadini amanti del ir o o più se pli e e te te a i assertori dell’esige za di garanzia delle libertà costituzionalmente previste, della creazione di Comitati di resistenza democratica a tutela del circo classico. Al riguardo si evidenzia che, senza formalità e implicazioni burocratiche, un Comitato può essere costituito da nuclei di al e o perso e, ell’a bito delle uali i dividuare u portavo e. L’E avrà ura di ir uitare e di i for are su og i i iziativa i trapresa og i comitato che si manifesterà quale operante. Per informazioni e per comunicare la nascita dei Comitati: [email protected] [email protected] Tel. 045.500682 segreteria operativa Ente Nazionale Circhi Tel. 06.884731 Agis-Presidenza Ente Nazionale Circhi Fonte (http://www.circo.it/)

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Monaco: struzzo del circo liberato dagli animalisti viene investito e

ucciso da un'auto 22 Aprile 2016 - Il pennuto è stato investito e ucciso pochi istanti dopo essere stato liberato dagli animalisti. Uno struzzo di un circo di Monaco di Baviera è stato liberato dalla sua gabbia da un gruppo di attivisti animalisti: il pennuto, tuttavia, è morto pochi istanti dopo, quando accidentalmente ha cominciato a passeggiare su una strada molto trafficata ed è stato travolto da un'automobile. E' accaduto lunedì sera: l'animale era recintato in una gabbia del Kaiser Circus quando alcuni animalisti hanno pensato bene di restituirgli la libertà. Peccato che di lì a pochi metri corresse una strada molto frequentata e che l'uccello abbia deciso di percorrerla, venendo di conseguenza investito da un'automobile il cui

conducente non ha potuto fare nulla per schivarlo. Il direttore del circo ha commentato: "Sono sconvolto, gli animali sono la mia vita e mi addolora sapere che uno di loro è morto in questo modo". Il circo Kaiser ha una tradizione di 200 anni e organizza spettacoli con decine di animali ammaestrati. A quanto pare non è la prima volta che gli attivisti organizzano un blitz contro la famiglia circense, visto che anche nelle scorse settimane erano stati liberati dei cammelli, poi recuperati. Il caso dello struzzo di Monaco fa il paio con un altro analogo capitato in Italia oltre un anno fa, quando un ippopotamo venne liberato da un circo della provincia di Macerata salvo morire pochi minuti più tardi, investito da u 'auto obile. L’ippopota o, u a fe i a di a i, Aisha, del peso di 1 ui tali, ve e stato liberato i sie e ad altri animali in un blitz animalista. Fonte (http://www.fanpage.it/)

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Sicurezza e Legittima Difesa, convegno a Vicenza con Sergio Berlato

10 Aprile 2016 - Si è svolto ieri a Vicenza, presso i chiostri di Santa Corona, un convegno organizzato da Fratelli d'Italia e introdotto dal Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di FdI - AN - MCR Sergio Berlato e moderato da Luca Ancetti, Direttore di TVA Vicenza, per discutere ed approfondire il tema sulla sicurezza e legittima difesa con i relatori on. Ignazio La Russa, Cristiano Corazzari, Assessore regionale alla Sicurezza, Isabella Dotto, vice Procuratore onorario presso la Procura della Repubblica di Vicenza, Franco Maccari, Segretario generale del COISP e Michele Dressadore, Segretario generale del SAP, impossibilitato al partecipare. Il tema odierno è assai caro al partito, vista anche la proposta del consigliere regionale Sergio Berlato, che il 25 agosto 2015 ha chiesto con la mozione n. 15 alla Giunta della Regione Veneto di impegnarsi nei confronti del parlamento italiano affinché sia correttamente applicato l'art.52 del C.P. come modificato dalla Legge 13 febbraio 2006 n. 59, in modo da garantire al cittadino che detiene legittimaente un'arma, il diritto alla legittima difesa. La mozione comprendeva, quindi, la proposta che lo Stato e le istituzioni si schierino sempre e comunque dalla parte dei cittadini onesti, affinché chi abbia compiuto azione di legittima difesa

non diventi vittima di qualche giudice troppo garantista nei confronti di chi delinque, e che venga istituito un fondo per il risarcimento delle vittime della criminalità e dell'ingiustizia. Oggi tale norma, a detta dello stesso Berlato, non sempre tutela il cittadino che subisce il crimine e che ha agito per difendere sé e i suoi cari, dovendo quest'ultimo dimostrare di aver agito per legittima difesa, subendo in alcuni casi oltre al danno anche la beffa. Dello stesso avviso è stata la Isabella Dotto, che nell'analisi giuridica della norma ha anche affrontato la costrizione che pone la magistratura a dover chiedere e valutare l'effettiva azione per legittima difesa. Spesso di non facile dimostrazione, in quanto la persona o le persone che subiscono azione di violenza o altri crimini nel tentativo di rapina, dovrebbero avere la lucidità necessaria a valutare lo scenario in cui si trovano, rapportarlo a quanto stabilisce la norma e agire con azioni tali da poter poi dimostrare la legittima difesa. Ma tutto questo, per laFDotto, non sempre è possibile attuarlo soprattutto in relazione al trauma che la vittima in quel momento è costretta a subire. Di uguale impronta è stato il commento dell'assessore regionale alla sicurezza Cristiano Corazzari, che, oltre a concordare con gli interventi precedenti, ha voluto informare i presenti dell'azione che il governo regionale ha attuato in aiuto di chi subisce tali crimini, istituendo con la legge regionale di stabilità n. 7/2016 un fondo per il patrocinio legale a favore dei cittadini colpiti dalla criminalità e un fondo per le spese legali e mediche per le forze di polizia locale e forze dell'ordine, quando risuliano destinatarie di procedimenti legali per scelte intraprese durante le azioni di prevenzione e di contrasto della criminalità rientranti nell'esercizio delle proprie funzioni. A seguire, dopo i vari interventi degli altri relatori, ancor più marcato è stato l'intervento dell'on. La Russa nel criticare la maggioranza parlamentare e il governo che non vorrebbe affrontare con risolutezza l'approvazione di una norma chiara che tuteli chi è soggetto a crimini e agisce per legittima difesa. Per La Russa, in particolare, lo Stato dovrebbe risarcire direttamente le vittime di reati commessi da chi, condannato al carcere, ne esca per commettere nuove azioni delittuose. Fonte (http://www.vicenzapiu.com/) Pag.18

Canili Roma, arriva bando europeo. Anac: ''15 anni di

affidamenti diretti'' 15 Aprile 2016 - All'istruttoria dell'Anticorruzione che parla di "violazione dei principi di libera concorrenza", il Campidoglio risponde con l'indizione del bando di gara per Muratella e Ponte Marconi Per i canili comunali arriva il nuovo bando, quello europeo che dopo anni di affidamenti diretti mette a gara la gestione delle strutture per l'accoglienza degli animali di Muratella e Ponte Marconi.

L'affidamento del servizio, che verrà aggiudicato dal dipartimento Tutela ambientale con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, decorrerà dall'1 ottobre 2016 e avrà una durata di 12 mesi. "Il commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, con tale procedura, ha inteso definire l'avvio di un percorso di ripristino della legalità in un settore che non presentava i requisiti di idoneità - fanno sapere dal Campidoglio - recependo altresì le osservazioni dell'Anac che, da risultanze istruttorie, aveva evidenziato la non conformità del precedente servizio da parte di Roma Capitale. Per il termine e la modalità della presentazione delle offerte sarà possibile consultare il bando che verrà pubblicato in settimana nella Gazzetta ufficiale nazionale e dell'Unione europea". ANAC: "VIOLATA LIBERA CONCORRENZA" - Una gara promessa da tempo, che arriva immediatamente dopo la pessima fotografia fatta da Anac, al servizio, con apposita istruttoria: per 15 anni sono stati violati "i principi di libera concorrenza". Una storia eterna quella degli affidamenti diretti andati avanti anni a suon di proroghe per Avcpp, Associazione Volontari Canili di Porta Portese, e l'Impronta Onlus. Nel mezzo bandi di gara mai andati a buon fine. L'ultimo avviso pubblicato risale a luglio 2015, un bando ponte in attesa di quello europeo appena indetto, servito solo a creare il caos. A vincere i lotti una ditta barese, la Mapia srl, già a capo di un mega canile in Puglia e di una serie di stabulari per animali dell'università di Bari. Una vittoria che ha provocato la reazione furiosa degli animalisti. La Mapia doveva entrare a Ottobre nel canile di Ponte Marconi, ma dopo un primo tentativo bloccato dai volontari, non è più tornata. Da qui ulteriori proroghe fino al bando indetto nelle ultime ore. "E' l'ennesimo scandalo che investe Roma Capitale, oltre che l'ennesima e intollerabile forma di spreco di soldi pubblici - commenta Carlo Rienzi, presidente del Codacons e candidato sindaco di Roma, in merito a quanto emerso dall'istruttoria Anac sulla passata gestione - abbiamo deciso di presentare un esposto urgente alla Corte dei Conti del Lazio, affinchè accerti i danni per l'erario insiti nella gestione dei canili capitolini. La spesa affrontata dall'amministrazione, infatti, è abnorme e quasi 4 volte superiore le tariffe medie fissate dal Ministero della Salute; soldi incomprensibilmente sottratti alla collettività e che in caso di irregolarità dovranno essere recuperati dal Comune". Fonte (http://www.romatoday.it/) Pag.19

Canili di Roma: il Campidoglio chiede "ripristino trasparenza e

legalita'" ma per Avcpp è "macelleria sociale" 28 Aprile 2016 - La s elta dell’A i ist azio e “t ao di a ia di pe segui e legalità e t aspa e za ell’a ito della gestione dei canili comunali è stata i adita a he oggi ell’i o t o te utosi a

Palazzo Senatorio tra il sub Commissario Camillo De Milato e una delegazione dell’Asso iazio e Volo ta i Ca ili di Po ta Portese e di lavoratori del canile della Mu atella . Lo affe a i u a ota il Ca pidoglio. L’A i ist azio e aveva già proposto agli attuali gestori una proroga tecnica fino al prossimo 30 settembre – continua- che fosse in linea sia con le nuove regole e tariffe contenute nel bando europeo

pu li ato, sia o le osse vazio i a suo te po osse dall’A a . A seguito del ifiuto opposto i uell’o asio e dall’Av p – spiega il Campidoglio – l’A i ist azio e ha ivolto u a alogo i vito a 7 asso iazio i del setto e is itte ell’Al o Regio ale della Regio e Lazio, al fi e di ga a ti e dal ° aggio al sette e la egola e p ose uzio e dei se vizi di gestio e . Al te i e della iu io e di oggi a Palazzo “e ato io, o osta te l’Avv p e la delegazione dei lavoratori abbiano ribadito il loro diniego a gestire la struttura della Muratella secondo i criteri del nuovo bando di gara a evidenza europea – aggiunge il Campidoglio – l’A i ist azione ha riconfermato l’i p o asti a ile esige za di p osegui e el pe o so di ip isti o della legalità i u setto e he o p ese tava i e uisiti di ido eità . Pe ta to, l’A i ist azio e attue à tutte le isu e e essa ie al fi e di ga a ti e la

prosecuzione del servizio di gestione dei canili comunali – conclude – nel rispetto del quadro normativo vigente e del p io ita io e esse e degli a i ali . L’asso iazio e Av pp, o u o u i ato, o testa all’A i ist azio e apitoli a di vole sostitui e il personale professionalizzato attualmente impiegato sulla base di una pianta organica

de isa dal Co u e di Ro a stesso el o dei volo ta i. E sfida il Ca pidoglio: piuttosto he o ti ua e ad a assa e gli i po ti a ase d’asta, ette do sul lastrico decine di famiglie e annullando servizi agli animali ed ai ittadi i, la Ro a dei P efetti dov e e o i a e l’e esi o Co issa io. “olo i uesto odo, il Co u e si e de à o to della p ofessio alità e della ole di lavo o he ’è ei a ili , assicura Avcpp, che conclude

soste e do he la legalità di ui pa la il Ca pidoglio è, i ealtà, a elle ia so iale . Il po tavo e dei Ve di di Ro a, Gia f a o Mas ia, hiede al Co issa io T o a di i te ve i e i ediata e te ella vi e da dei a ili e di mantenere la parola data nel nostro incontro del 10 marzo: che si sarebbe mantenuto lo status quo per i cani e i gatti p ese ti e pe tutti i lavo ato i fi o all’esito del a do eu opeo , s ive. E’ i pe sa ile he, i attesa dell’espleta e to del Ba do Europeo, i cui risultati sono previsti a ottobre – prosegue Mascia – le due strutture dei canili comunali di Mu atella e di Po te Ma o i sia o las iate elle a i dei soli volo ta i . Chiede i olt e di fe a e la p ivatizzazio e di u se vizio esse ziale, a te e do l’o upazio e pe i uasi lavo ato i dei due a ili su ui ’e a o state assi u azio i da pa te del Co issa io T o a . Ci hiedia o se al Co issa io

straordinario verrebbe mai in mente di tagliare i fondi per ammalati e gli anziani presenti negli ospedali, affidandoli a volontari – dice ancora Mascia – Certamente no. E allora non ci spieghiamo come possa pensare di trasformare in volo ta iato la p ofessio alità dei lavo ato i he si o upa o degli a i ali . Ve e dì atti a Mas ia sa à al canile della Muratella per assicurare la solidarietà dei Verdi ai lavoratori e ai cani e gatti ospiti dei canili. Fonte (http://guidominciotti.blog.ilsole24ore.com/) Pag.20

Vegana vorrebbe riaprire i forni nazisti per fare energia coi carnivori 07 Aprile 2016 - Ieri durante la trasmissione televisiva La Gabbia, su La7, è andato in onda un servizio su una fiera vegana. L'inviata del programma ha intervistato alcuni dei partecipanti e una di loro, del gruppo he Giuseppe Cru ia i, o duttore de La Za zara , defi is e i

azi-vega i , ha di hiarato se za ezzi ter i i he dobbia o riaprire proprio i bei forni che ci sono per fare energia rinnovabile umana. Non la cenere che usava il nostro Hitler che la sprecava, umana perché ci sono molti umani mar i he o servo o a ie te Fonte (http://www.ilgiornale.it)

Bergamo, tagli: chiudono gli Ospedali per uomini, ma non i

centri per animali 08 Aprile 2016 - E' notizia di qualche giorno fa – apparsa su L'Eco di Bergamo – he l’Ospedale di Sa Giova i Bia o, a fro te degli ennesimi tagli, sarebbe a rischio chiusura per mancanza di risorse. L'avvocato Lorenzo Bertacchi, presidente della Federcaccia di Bergamo, in una nota, ha riportato anche la seconda notizia riguardante la Val Brembana pubblicata dal quotidiano locale e cioè il salvataggio in extremis del Cras di Valpredina, il centro di recupero per gli animali selvatici feriti. So o o vi to – commenta Bertacchi – che la cura degli animali

selvatici sia opera meritoria e fondamentale, ma sono altrettanto convinto che le tasse dei cittadini vadano investite innanzitutto per i

cittadini, e per la loro salute. Dovrebbe essere semplicemente normale [...] discernere che la salute di una persona deve avere la priorità rispetto a quella di un animale. O forse questo ormai è normale solo per un cacciatore, uomo

ero di u a iviltà se pre più a i alista e falsa e te a bie talista Fonte (Cacciapensieri, Federcaccia Brescia)

Arduino Rossi: ''Vivisezione. Animalisti e industrie farmaceutiche unite?''

10 Aprile 2016 - C'è una campagna contro l'uso degli animali in laboratorio che in parte appoggio, ma per superare tale uso la scienza deve fare progressi e la ricerca perfezionarsi. Attualmente, secondo gli esperti, si può fare, ma... si passerebbe dalle sperimentazioni in vitreo direttamente sull'uomo. Chi sarebbero i primi.... volontari? Disperati senza futuro o peggio, reclusi da sfruttare. Loro, con il loro sacrificio.... volontario, faranno risparmiare miliardi alle multinazionali dei farmaci, saltando una fase della sperimentazione. La campagna animalista è totalmente disinteressata? Fonte (http://notizienews1.blogspot.it/) Autore: Arduino Rossi

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Roberto Adriani: ''I vegani cambieranno il mondo?''

10 Aprile 2016 - Il movimento dei vegani e vegetariani ha dimostrato una forte capacità di comunicazione e di attrazione, anche se la campagna anti Cruciani, conduttore della Zanzara, forse ha creato più danni che benefici. L’aspetto i te essa te più è he lo sto ytelli g vega o si è p og essiva e te allo ta ato dall’esse e u a s elta pe so ale e individuale, per divenire sempre più una visione del mondo. Ovvero, non divento vegano solo perché credo che sia più salutare ma perché ambisco a cambiare il mondo secondo i valori di questo stile di vita.

Si tratta di un fenomeno abbastanza tipico, che il sociologo Jacques Lolive definisce montée en généralité, letteralmente salita in generalità. Lolive lo ife is e sop attutto alla osiddetta si d o e Ni y, l’opposizio e di u a o u ità lo ale alla ealizzazio e di u ’ope a sul p op io te ito io.

Ad esempio, non si è contrati alla Tav in Val di Susa solo perché si ritiene inopportuna la sua presenza in quel luogo, ma si è contrati alla Tav in generale perché espressione di un modello di sviluppo economico che si vuole contrastare e cambiare. In questo caso la scelta individuale o locale, si colora di una visione complessiva della società, per la quale l’opposizio e alla Tav e divie e solo u tassello e o il tutto. Ciò che sta accadendo al movimento vegano è la stessa cosa. Sta sviluppando e comunicando, passo dopo passo, u ’a ti olata ideologia, u i sie e di valo i e di o e, sulla ase delle uali ambisce a modificare la nostra società. Non vogliamo qui dare giudizi di valore, ognuno valuta se questo cambiamento sia desiderabile o meno, semplicemente osserviamo quanto sta accadendo. È evidente però che quando un movimento, nato sulla base di qualunque idea o preferenza personale, ambisce poi a cambiare la società, inevitabilmente diviene un movimento politico. Politico nel senso più vero e anche nobile del termine. Non a caso nel mondo della comunicazione politica da tempo ci si sta interrogando quanto peso elettorale abbia la cultura vegana e animalista. U dato i te essa te è ve uto fuo i dal Rappo to Italia 6 di Eu ispes. Se o do l’istituto di i e he, il . % degli italia i si di hia a vegeta ia o e l’ % vega o, u e i i te essa ti sop attutto se si considera che il trend è in crescita. La i e a di e pe ò a he u ’alt a osa, i o t addizio e o lo sto ytelli g vega o. Di i uis o o i o t a i alla sperimentazione su animali (-7% rispetto al 2015) alla caccia (-10%) e alle pellicce (- %). L’u i o dato i es ita è la o t a ietà all’utilizzo di a i ali ei i hi, dall’6 . % al . %.

Se da un lato aumentano quelli che abbandonano il consumo di carne, non aumentano ma anzi diminuiscono, quelli che condividono la visione vegana della società. Quindi – e qui sta la contraddizione con la narrazione vegana – chi smette di consumare carne lo fa prevalentemente per scelta personale e probabilmente salutista, senza necessariamente attribuirgli un valore ideologico o politico. Fonte (http://formiche.net/) Autore: Roberto Adriani Pag.22

Caccia al lupo: gli animalisti sbagliano 15 Aprile 2016 - La Lav chiede al governo di rivedere la riapertura della caccia al lupo. Ma il suo sforzo è controproducente per la conservazione Il pia o del gover o he prevede, tra l’altro, la riapertura della caccia al lupo, è di nuovo sotto attacco della Lav, che ha appena lanciato un appello per fermare il progetto. Wired lo aveva già analizzato, spiegando bene nel dettaglio perché il testo – defi ito dalla Lav u i a ettabile ritor o al passato – rappresenti invece in generale un buon percorso,

sensato, che mira proprio alla protezione del lupo. In questo caso – come in troppi altri – gli animalisti sbagliano, pensano in piccolo, agiscono per tutelare ideologicamente la vita di un piccolo numero di esemplari a scapito del benessere degli altri, e a scapito dello sviluppo stesso del progetto. Uno sbaglio clamoroso, sul quale le associazioni animaliste e ambientaliste dovrebbero riflettere. Se o do l’Istituto Superiore per la Protezio e e la Ri er a A bie tale Ispra i so o i Italia 1. -1.800 lupi (2009-2013), cifra verosimilmente sottostimata e doppia rispetto allo studio precedente, che ne contava 600-800 per il periodo 2006-2011, un enor e su esso del progetto partito egli a i ’ , ua do i lupi italia i era o solo u centinaio. Qualcosa che non è riuscito a nessun altro nel mondo, né in Europa, ma che ha portato anche danni e paure: i lupi non possono fare a meno di entrare in contatto con la popolazione, e attaccano il bestiame. Per questo motivo l’Italia è a he a pio e di u a be più triste realtà: il bra o aggio, he è u ’attività te ibile soprattutto per la crudeltà con cui toglie di mezzo ciò che non è desiderato: avvelenamenti e strangolamenti al cappio. È u a uestio e di de o razia: o si può i porre u pu to di vista, lo Stato deve o siderare il pu to di vista di

tutti , i ri orda sulla uestio e u a ia ve hia o os e za, Sparta o Gippoliti, e bro del Cites ed esperto di o servazio e i ter azio ale. Gli a i alisti pe sa o solo al be essere del si golo lupo, a la o servazio e o

può pres i dere dalla prese za dell’uo o, e te er o to delle sue esige ze . Ma è a he u a uestio e prati a: se lo Stato non ascolta i lo alis i e l’avversio e, va a fi ire he il lupo lo si u ide di as osto, se za regole, e o risultati i prevedibili. L’alter ativa è i so a he la ge te si fa ia giustizia da s , perda fidu ia egli e ti pubbli i – che è la cosa peggiore di tutte, e che noi italiani dovremmo conoscere bene – e che il lupo finisca abbattuto illegal e te, agari, o e è già su esso i Fra ia per l’orso, po e do fi e a u progetto di rei seri e to altrimenti ottimo. In breve, si guarda al dito che ci indica la luna. Invece, gli sforzi degli ambientalisti dovrebbero concentrarsi prima di tutto su tematiche più stringenti, come il desti o dell’orso arsi a o o della fo a o a a, ta to per itare due ese pi; a soprattutto dovrebbero lavorare per modificare una cultura ancora irrazionalmente spaventata dal mito del lupo. Questo si può fare già nelle scuole,

a se za o trapporvi l’esatto o trario, ovvero u a o tro-cultura che rovescia la favola e fa del lupo esclusivamente un soggetto buono e indifeso. Tutti i Paesi densamente popolati che hanno reintrodotto il lupo – continua Gippoliti – o sidera o l’abbatti e to u a politi a or ale, tra e oi. Le associazioni ambientaliste dovrebbero rovesciare il loro approccio e partire dal basso per cambiare le cose, non imporre la propria influenza direttamente alle istituzioni, ma lavorare con le persone e il loro sentire. A meno che

o i stia be e l’attuale odello, i ui i bra o ieri u ido o u a edia di 3 lupi l’a o ei odi più rudeli. Se ci sta bene questo, possiamo aderire alle proposte della Lav, e mantenere un sistema che ciecamente pensi solo al lupo. Altrimenti possiamo ideare un progetto di convivenza serio per tutti e di conseguenza regolato e rispettato. Fonte (http://www.wired.it/) Autore: Michela Dell'Amico Pag.23

Lorenzo Coda: ''L'insostenibilita' economica di un mondo

vegano''

26 Aprile 2016 - Sono carnivoro, mangia-cadaveri e politicamente scorretto, e sono fiero di esserlo. Io sono colui he, sbra a do o igli, a ella do ag elli i e o su a do il pia eta, a da ava ti o i suoi si ili l’e o o ia.

Sono un essere riprovevole che alimenta il suo già pasciuto benessere ai danni di Madre Natura, e mi va benissimo così. E, soprattutto, odio i vegani. Pre etto he, oltre a essere u a perso a orribile, so o a he liberale ell’a i o, perta to rispetto la s elta di hi decide di rabbuiare la propria vita sostituendo le bistecche di manzo col tofu, ma è la loro pretesa di diffondere universalmente un modello inefficiente che mi urta e perplime. Come me la penserà sicuramente Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico del programma La Zanzara di Radio 24, diventato ancora più conosciuto di quanto già non fosse i seguito all’aggressio e subita da u gruppo di azi-vegani (neologismo coniato dallo stesso Cruciani): armato solamente di un salame, il conduttore ha sfidato il gruppo di facinorosi alla ricerca dello scontro fisico. Questo fatto, come molti di voi sicuramente sapranno, ha avuto risonanza ancora maggiore quando Le Iene hanno orga izzato u a delle loro tipi he i terviste doppie o lo stesso Cru ia i e Valerio Vassallo, espo e te integralista del Movimento Etico Tutela Animali e A bie te sotto troverete i li k dei video dell’aggressio e e dell’or ai fa osa i tervista, las io a voi i o e ti . Abba do ia o però u atti o i se ti e talis i e ragio ia o i a iera u po’ più razio ale sull’argo e to e hiedia o i: osa porterebbe per l’e o o ia italia a u alaugurato o do vega ? . Tutti abbia o

malauguratamente occupato parte della nostra limitata materia grigia per imparare, quasi per osmosi, in cosa consista la filosofia vegana; sapendo che, in un mondo vegano, gli animali diventerebbero una risorsa pressoché utile tanto quanto i libri di Marzullo o i video di Francesco Sole, facciamo una botta di conti per vedere come andrebbero le cose in un paio di scenari estremi. Pag.24

Caso : Un’Italia % veg

È se za du io l’eve tualità he i spi ge e e a p e de e t e paia di uta de, il io po o tale to, la ia intolleranza e le altre poche cose di mia proprietà e andare a mangiare Golden Retriever in Cina, ma sebbene la mia emigrazione non porti nessun danno considerevole per il Paese (anzi, la cosa potrebbe anche non dispiacere), l’a i hili e to del e ato a i ale sa e e u disast o e o o i o se za pa i. A dia o pe step: Se venisse dichiarato illegale mangiare conigli (cosa richiesta a più voci, con tanto di petizioni promosse da enti quali A.E. Co iglio e Fede F.I.D.A. O lus, he ha o addi ittu a la iato l’i p o a ile hashtag # o iglioa i o io e attivato il sito www.coraggioconiglio.it al fine di equiparare i conigli ai cani e gatti, e quindi rendere reato cibarsene) l’Eu opa pe de e e il suo p i o p odutto e i assoluto, o il Bel Paese he p odu e e 6 ila to ellate di a e di o iglio delle ila totali p odotte ell’U io e. Prendendo i dati forniti dalla Camera di Commercio di

Milano e ISMEA, che affermano che il consumo medio per famiglia si aggira intorno ai 16 euro mensili per pollame, carne di coniglio e selvaggina, e considerando che il numero di famiglie presenti in Italia tende alle 23 milioni di u ità, sia o i g ado di al ola e he uesto e ato f utta e ilia di di eu o l’a o e tesi o più, e tesi o meno). Il mercato della carne bovina e suina è altrettanto importante per il Bel Paese: sempre ISMEA e Camera di Commercio di Milano quantificano la spesa media mensile famigliare per queste carni intorno ai 50 euro per unità famigliare; sempre considerando il numero di famiglie sopra citato, il mercato di carne bovina e suina in Italia vale circa 13 miliardi e mezzo di eu o l’a o. Il setto e dei latti i i e dei de ivati è u ’alt a a a del setto e ag oali e ta e he a d e e a s o pa i e i u mondo vegano; la cosa, come ben potete immaginare, non avrà effetti esattamente positivi sulla nostra economia. Al mome to, il lattie o asea io ostituis e il ua to o pa to più i po ta te dell’espo tazio e ag oali e ta e italia a: app ese ta i fatti il % dell’espo tazio e totale e f utta, og i a o, i a , ilia di di eu o. Il settore avicolo legato alla produzione delle uova, in Italia, produce ben 12 miliardi e mezzo di pezzi dando lavoro a più di pe so e; l’Italia è autosuffi ie te al . % pe ua to igua da l’app ovvigio a e to di uova. Anche il settore della pellicceria andrebbe anche a scomparire (ok che non mangeremmo gli animali, ma non credo che un mondo veg veda di buon occhio chi va in giro con una pelliccia). Come riportato da AIP (Associazione Italiana Pelli e ia), uesto è u o dei seg e ti fo da e tali del setto e dell’a iglia e to italia o e frutta ogni anno circa 850 milioni di euro. Ovvia e te pot e o a da e ava ti a o a u el po’, dis ute do sui d a ati i effetti he u a di a i a si ile po te e e al ost o siste a e o o i o, all’o upazio e, ai o su i, alla feli ità stessa delle pe sone, ma preferisco lasciare tali temi alla vostra immaginazione e passare oltre. Caso 2: un mondo vegano.

Vi prego, non fatemi neanche ipotizzare uno scenario simile: mi vedo già insieme al baldo cavalier Cruciani e alla Resistenza dei carnivori superstiti, a ati di sala e e a iotta a o atte e l’ulti a, glo iosa attaglia o t o l’ese ito vega o o diale i difesa del sa osa to di itto di pote a gia e uello he si vuole. Fa ia o pe ò questo sforzo mentale e immaginiamo dove potrebbe andare, e a cosa dovrebbe rinunciare, un mondo intero di non-mangia-cadaveri.

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I dati economici che vi porterei discutendo di un caso ampio come quello che ho aperto risulterebbero essere ancor più delle stime rispetto a quelli che vi ho portato precedentemente parlando del caso italiano, pertanto limitiamoci a ciò che riporta la Camera di Commercio di Milano senza stare a scervellarci troppo sopra: ogni anno vengono prodotte (e quindi andrebbero sprecate) circa 102 milioni di tonnellate di carne suina, 57 milioni di tonnellate di carne bovina, circa 30 milioni di tonnellate di carne di pollo e coniglio, senza parlare di tutti i prodotti lattiero caseari, gli altri tipi di carne e tutti gli alimenti preconfezionati contenenti uova che smetterebbero di essere prodotti: lascio a voi le conclusioni relative alle conseguenze in termini di lavoro che ciò porterebbe. In un mondo vegano, e dunque per definizione anche animalista, sarebbe sicuramente resa illegale la sperimentazione animale. Per chi di voi la ritenga una pratica inutile ecco un paio di scoperte che questa pratica ha portato all’u a ità, o ta to di a i ale speri e tato a esso: va i o o tro vaiolo bovi i , trapia to di cornea (conigli), vaccino contro peste e colera (topi), trasfusioni sanguinee (cani e maiali), anticoagulanti (conigli e topi), penicillina (topi), pacemaker cardiaco e trapianto di cuore (cani), cura per la lebbra (armadilli e scimmie), cellule staminali per la cura di patologie neurodegenerative (topi, ratti e scimmie), sviluppo in corso del vaccino per l’Alzhei er topi . Un aumento incontrollato della fau a a ausa di uella he orrispo derebbe all’esti zio e del predatore pri ipale dell’e osiste a o do odier o ovvero l’uo o . Non starò qui a tediarvi oltre: i temi trattabili con questo argomento sono pressoché illimitati (non ho parlato, ad ese pio, del er ato della fau a itti a , a vorrei he voi stessi editiate sull’argo e to. Ad oggi sia o bombardati da campagne di sensibilizzazione animali, da annunci nazi-vegani (grazie Cruciani per il termine, dovrebbe essere preso in considerazione dall’A ade ia della Crus a i sie e a petaloso per i prossi i dizio ari che vogliono imporci qualcosa di innaturale e inefficiente; il buonismo sta conquistando la nostra società e noi siamo inermi davanti a questa avanzata anti-proteica alimentata da sentimentalismi e animalismi. Non vi sto invitando ad andare in giro a prendere a fucilate i gatti del quartiere o abbandonare il vostro piccolo Beagle in autostrada; non vi sto dicendo di smettere di comprare le uova delle galline allevate a terra piuttosto che la carne della mucca che ha vissuto pascolando felice sulle montagne per acquistare prodotti di animali allevati in gabbia. Io vi sto semplicemente pregando di non dare ascolto a chi mette sullo stesso livello la vita vostra, dei vostri famigliari e di un crotalo. Noi siamo onnivori, noi mangiamo carne. Per favore.

Fonte (http://www.neosmagazine.it/) Autore: Lorenzo Coda

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Andrew Smith: ''Essere vegetariani e' impossibile''

Andrew Smith, professore e autore di un libro sulla "morale" del vegetarianismo, spiega perché

27 Aprile 2016 - È stato vegetariano per vent'anni e quasi vegano convinto per sei. Andrew Smith, professore di Filosofia alla Drexel University e autore del libro "A Critique of the Moral Defense of Vegetarianism", è ora convinto che "il vegetarianismo non può esistere" e che lo stile di vita di chi non mangia carne è "moralmente indifendibile". In un articolo apparso su "The Conversation" spiega il suo nuovo punto di vista: "Nel caso in cui aveste dimenticato alcune nozioni sulla catena alimentare apprese a scuola, vi rinfresco un po' le idee". Il professor Smith premette che non vuole criticare le scelte altrui: il suo scopo è instillare alcuni dubbi nei vegetariani e renderli ancora più consapevoli della loro decisione "impossibile". Il primo punto da cui lo studioso parte è il seguente: i vegetariani evitano di mangiare gli animali, preferendo nutrirsi di frutta e verdura. Le piante, però, prendono i loro nutrienti dal suolo, composto da resti organici, animali e vegetali. "Quindi chi afferma di aver adottato una dieta basata solo sulle piante, in realtà mangia lo stesso resti degli animali. Ecco perché è impossibile essere vegetariani". Lo studioso passa ad analizzare un altro punto cardine della morale "indifendibile" dei vegetariani: quest'ultimi non mangiano gli animali perché sono dotati di coscienza (sentono il dolore, provano emozioni etc), preferiscono nutrirsi di piante, in quanto non dotate di coscienza. Anche se non ci sono prove che queste provino dolore, secondo Smith ci sono buone ragioni per credere che "sentano" in qualche modo. Stando alle ricerche di altri studiosi come A tho y Tre avas, Stefa o Ma uso, Da iel Cha o itz e Fra tišek Baluška, itati ell'arti olo, le pia te sarebbero non soltanto in grado di rispondere agli stimoli esterni, ma sarebbero dotate di più di 20 sensi e di un sistema ormonale di elaborazione delle informazioni simile a quello degli animali. Un altro punto demolito dal ragionamento del professore è quello che vuole i vegetariani amici del pianeta. In realtà, per confezionare i prodotti è richiesto comunque un dispendio di risorse, soprattutto di acqua. Dunque, se non è una critica allo stile di vita dei vegetariani, qual è il punto del libro del professor Smith? "Dobbiamo rivedere la nostra relazione con il cibo - spiega - tenendo conto del fatto che siamo tutti parte di una comunità di esseri viventi, animali e vegetali. Mangiamo e veniamo mangiati. Va bene, fa parte della catena alimentare! Il benessere di uno dipende dal benessere di tutti". "Penso che i vegetariani leggeranno tutto questo come un attacco contro il loro stile di vita e la loro morale - afferma in un'intervista -. Ma io non sto attaccando la scelta di nessuno. Quello che sto provando a mostrare è che la simpatia che i vegetariani nutrono nei confronti degli animali può essere estesa anche alle piante e all'ecosistema in generale". Fonte (http://www.huffingtonpost.it/) Autore: Ilaria Betti Pag.27

Domenica 22 Maggio a Gardone Valtrompia terza Giornata

dell'Orgoglio Venatorio

(Riceviamo e pubblichiamo) Si terrà Domenica 22 Maggio alle ore 14,00 a Gardone Valtrompia la terza GIORNATA NAZIONALE DELL'ORGOGLIO VENATORIO. A sancirlo il Comitato organizzatore, riunitosi a Bergamo Giovedì 07 Aprile. Mai come ora vi è la necessità di presentarsi ed essere uniti e compatti intorno alla nostra comune passione, la caccia, che è segno di virtù e libertà. Dopo la prima edizione di Bergamo, con la partecipazione di oltre 12.000 cacciatori e la seconda di Bastia Umbra, il Comitato ha scelto Gardone Valtrompia in provincia di Brescia quale sede ospitante la manifestazione nazionale dei cacciatori italiani. E' stata scelta questa sede per il diretto e stretto legame esistente tra la Valtrompia e la caccia. Gardone a pieno titolo può valutare il primato nella produzione armiera del nostro Paese, un'eccellenza nazionale riconosciuta in tutto il mondo con migliaia di posti di lavoro e di addetti nelle numerose e prestigiose aziende operanti nella Valle. Caccia è passione, ma è anche lavoro e fonte di reddito per migliaia di famiglie che si sostentano attraverso l'indotto venatorio. La GIORNATA NAZIONALE DELL'ORGOGLIO VENATORIO, ideata e voluta da un gruppo di amici cacciatori e dirigenti venatori Bergamaschi di tutte le Associazioni, che ne costituiscono il Comitato, poi successivamente ampliato con esponenti da tutta Italia, non ha alcun altro scopo che quello di creare quello spirito identitario e di appartenenza tra i cacciatori che in molti aspetti è assimilabile a quello degli Alpini.Domenica 22 Maggio i protagonisti saranno i Cacciatori italiani, orgogliosi e fieri di esserlo ed insieme a loro sfilerà una rappresentanza delle maestranze delle aziende armiere del territorio. L'ORGOGLIO VENATORIO, sottolinea il Comitato Organizzatore, non ha mai avuto, ne ha un colore ne uno scopo politico. Tutti i cacciatori italiani a qualsiasi Associazione Venatoria appartengano, anche con i loro familiari e i loro ausiliari, sono vivamente e caldamente invitati a parteciparvi. Su successivi Comunicati saranno diramate e diffuse informazioni più dettagliate al riguardo. L'appuntamento è sempre e comunque fissato per Domenica 22 Maggio alle ore 14,00 a Gardone Valtrompia, non mancate. Fonte (Riceviamo e pubblichiamo) Pag.28

Piacenza, ''Vegano, ma scherziamo?''. L'assessore Rapetti testimonial

della campagna «Sì, ho voluto metterci la faccia perché io sono fatta così: quando

credo in qualcosa non mi risparmio, anche a costo di non piacere

a tutti».

28 Aprile 2016 - Elisabetta Rapetti, assessore al commercio e sviluppo economico del Comune di Gossolengo, spiega così la sua de isio e di appoggia e l’i iziativa dell’Asso iazio e Pia e za Cultu a “po t a sosteg o di u ’ali e tazio e e uili ata e comprensiva di tutti gli alimenti. Perch ha prestato il suo volto alla ca pag a Vega o, a scherzia o?

«Una scelta personale che non vuole assolutamente essere una presa di posizione contro la filosofia vegana, che apprezzo e di cui riconosco le potenzialità salutari, ma che mi rifiuto di accettare come unico sistema nutrizionale e alimentare. Soprattutto in un territorio come il nostro in cui economia e tradizione enogastronomica si fondano su salumi e formaggi». U odo per dife dere l’ide tità locale?

«Certo proprio questo. Il territorio piacentino ha una lunga storia norcina che ne ha influenzato la cultura e l’e o o ia. La ost a è l’u i a oppa o il i o os i e to Dop a livello azio ale. Pa a ha u a oppa Igp, o u disciplinare ben diverso da quello che devono seguire i nostri produttori per potersi fregiare della denominazione di origine protetta. Per non parlare della pancetta e del salame. Senza dimenticare che solo nel piacentino, per la precisione a Groppallo dai Fratelli Salini, viene prodotta la Mariola salume delizioso presidio Slow Food. E i nostri formaggi? Le nostre colline sono foriere di produttori di latte e formaggi dal Grana Padano a eccellenze come il Cacio del Po. Tutto questo si riversa nella cucina tipica: anolini, tortelli, pisarei e faso (per cui ricordo, la ricetta originale prevede le cotiche), bortellina con salumi di formaggi. A Expo ci siamo presentati al mondo con bortellina e coppa, è stato un successo e sono fiera che sia un nostro biglietto da visita». C’ a che u a o poco velata difesa delle libertà personali?

«Assolutamente sì. Dal momento che io rispetto le scelte alimentari di chi mi sta vicino, mi aspetto che vengano rispettate le mie come quelle di tanti altri. La libertà di pensiero e azione è fondamentale purché, ovviamente non leda la libertà degli altri. Mi piace il confronto, mi piace il dialogo, sono pronta a cambiare idea se mi trovo di fronte a motivazioni serie e rispettabili, ma solo con chi vuole dialogare e non farmi la guerra senza neppure sapere chi so o. “o o o sapevole he i so o aspetti o t ove si ell’alleva e to degli a i ali osì o e ella p oduzio e dei mangimi e mi schiero in prima persona contro le barbarie e le violenze contro gli animali che devono essere trattati comunque e sempre con rispetto. Esistono norme e regolamenti per questo che devono essere rispettati. So he ueste ie pa ole posso o st ide e agli o hi di ual u o he pot e e a usa i di ipo isia: poi alla fi e li a gi , pot a o pe sa e. “ì. E’ ve o, poi alla fi e li angio, ma questo non significa che sia insensibile al sacrificio.

Re e te e te ho letto del p ogetto Food fo “oul di Massi o Bottu a, hef dell’Oste ia F a es a a di Ma tova t e stelle Michelin. Bottura si schiera contro lo spreco alimentare e per farlo, i uell’a ti olo ha po tato l’ese pio di come nelle famiglie contadine di un tempo il maiale fosse accudito e alimentato fino alla macellazione. Un alimento così importante che del maiale non veniva buttato nulla. È a questa logica di allevamento che dobbiamo fare riferimento». Non è preoccupata delle reazioni?

«Sì e no. Sono certa che molti mi attaccheranno, ma sono altrettanto certa di non essere la sola a pensarla così, solo che io ci ho voluto mettere la faccia. Sono fatta così». Fonte (http://www.piacenzasera.it/)

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22/4/2016 SARDEGNA - Aiuti per l’imboschimento dei terreni agricoli, aperti i termini Argea, l’Agenzia regionale per la gestione e l'erogazione degli aiuti in agricoltura, informa che da martedì 26 aprile fino a lunedì 16 maggio 2016, sono aperti i termini per la compilazione e il rilascio, da parte dei Centri di assistenza agricola autorizzati, attraverso il portale Sian, delle....

22/4/2016 UE - Active and Assisted Living (AAL) - Cittadini anziani e/o con disabilità. Bando per progetti Il programma Active and Assisted Living (AAL) è uno degli strumenti della programmazione comunitaria volto a sostenere l’adozione di strumenti a favore della popolazione anziana o disabile dei 28 paesi membri dell’UE offrendo soluzioni innovative per una maggiore autonomia ed una migliore qualità de ..

22/4/2016 LOMBARDIA - Regione investe 680.000 euro sui giovani degli oratori Per i ragazzi dei nostri oratori, grazie alla delibera che ha determinato i criteri per le realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo di forme di aggregazione giovanile, stanziamo 678.697 euro". L'ha detto l'assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi i ....

21/4/2016 FRIULI VENEZIA GIULIA - Area di crisi industriale complessa di Trieste - LR 3/2015 art. 33: modificato il regolamento Modificato il Regolamento approvato con DPReg. 232/2015 che disciplina le modalità di concessione di contributi per attività di ricerca, sviluppo, innovazione e riconversione industriale nell'Area di crisi industriale complessa di Trieste. La modifica, approvate con DPReg 70/2016, risponde alle ist ....

21/4/2016 MiSE - Fondo di garanzia, operativa sezione grandi progetti di ricerca e innovazione industriale Operativa la Sezione Speciale BEI (Banca Europea degli Investimenti) del Fondo di garanzia che consentirà di attivare finanziamenti per almeno 500

milioni di euro concessi da BEI, direttamente o attraverso banche e intermediari finanziari, per la realizzazione di grandi progetti di ricerca e innovaz ....

20/4/2016 LAZIO – Agricoltura: al via dal 21/4 bandi per avviamento aziende giovani agricoltori tre le misure previste con dotazione finanziaria aumentata a 120 mln euro Dopo due settimane di confronti e incontri, partiranno dal prossimo 21 aprile i bandi per l'avviamento aziendale dei giovani agricoltori, per gli investimenti nelle aziende agricole e a favore della trasformazione e commercializzazione, misure attese da tempo che permetteranno ai beneficiari di comi ....

20/4/2016 EMILIA ROMAGNA - Invito a presentare operazioni a supporto dei processi di innovazione e sviluppo – PO FSE 2014/2020 Obiettivo tematico 8 – Priorità di investimento 8.5 Obiettivo dell'invito è rendere disponibili Piani di intervento per accompagnare i sistemi di imprese a cogliere le opportunità di innovazione connesse ai processi di internazionalizzazione, digitalizzazione e sviluppo sostenibile (Azione 1) e azioni di informazione per sensibilizzare…

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20/4/2016 EMILIA ROMAGNA - Turismo, la Regione punta sull'Appennino bianco: 500 mila euro per i gestori dopo l'inverno senza neve Cinquecentomila euro per venire incontro alle difficoltà dei gestori degli impianti sciistici dell’Appennino emiliano-romagnolo, penalizzati dall’assenza di neve per gran parte della stagione invernale. Li stanzierà la Giunta regionale nell’assestamento di bilancio 2016, per dare una risposta immedi ....

20/4/2016 LOMBARDIA - Istituzione della Linea “CONTROGARANZIA” e del relativo Fondo Asse III POR FESR 2014 – 2020 La Giunta regionale ha approvato con DGR 3961 del 31 luglio 2015 l’istituzione della linea di intervento Controgaranzie le cui caratteristiche generali erano già state approvate con DGR 3459 del 24 aprile 2015. La linea di intervento mira a favorire l’accesso al credito delle micro, piccole e medie ....

20/4/2016 BASILICATA - CCIAA di Potenza - Bando per l'accesso al credito delle PMI: dalla camera di Commercio 100.000 euro La Giunta della Camera di Commercio di Potenza ha deliberato anche per il 2016 l’avvio del Bando “Fondo per l’accesso al credito bancario delle PMI”. 100.000 euro vengono messi a disposizione dal bilancio camerale per sostenere le aziende nell’affrontare lo scenario economico sempre molto difficile, ....

20/4/2016 SARDEGNA - Industria, pubblicato il bando Venture capital. 10 milioni di euro per le start up e le imprese innovative Diventa finalmente operativo uno degli strumenti più importanti istituiti dalla Giunta per attrarre investitori privati che vogliono scommettere sulle imprese innovative localizzate o disposte a localizzarsi in Sardegna. È stato pubblicato, infatti, il bando del Venture Capital che prevede un fondo ....

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