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ASSOCIAZIONE CULTURALE NATURALISTICA

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Associazione Culturale Naturalistica Sagittaria

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CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI IN PROVINCIA DI ROVIGO – ANNO 2014

A cura di: Luca Bedin, Lorenzo Zanella, Franz Fioravanti, Alessandra Tozzi

Ass. Cult. Nat. Sagittaria




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INDICE 1 - Introduzione, materiali e metodi ............................................................ 3 2 - Risultati e discussione ........................................................................... 7

Aspetti generali .............................................................................................................. 7 Anatidi ........................................................................................................................... 11 Rallidi ............................................................................................................................ 16 Podicipedidi .................................................................................................................. 17 Falacrocoracidi ............................................................................................................. 18 Ciconiformi ................................................................................................................... 21 Caradriformi – Limicoli ................................................................................................ 24 Caradriformi – Laridi e Sternidi ................................................................................... 27 Rapaci ........................................................................................................................... 28

3 – Sintesi ................................................................................................... 29




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1 - Introduzione, materiali e metodi Gli Uccelli acquatici sono definiti, in base alla Convenzione di Ramsar, “specie di uccelli ecologicamente dipendenti dalle zone umide”. Il monitoraggio a lungo termine degli Uccelli acquatici su scala continentale fornisce informazioni cruciali per la loro conservazione e degli habitat delle zone umide. Difatti, gli Uccelli acquatici sono indicatori ben noti per misurare la qualità di questi importanti siti. Il monitoraggio degli uccelli acquatici, inoltre, gioca un ruolo significativo nella misura di cambiamenti ambientali su larga scala, come quelli climatici. Il monitoraggio oggetto della presente relazione si inquadra nel ben più ampio International Waterbird Census (IWC), organizzato da Wetlands International, International Waterfowl and Wetlands Research Bureau (IWRB).Tale azione si sviluppa annualmente in oltre 100 nazioni con il supporto di circa 15.000 rilevatori. Grazie a questo sforzo di ricerca ogni anno vengono censiti circa 35 milioni di Uccelli acquatici. Scopi principali di questi monitoraggi sono:

- monitorare la dimensione numerica delle popolazioni; - descrivere i cambiamenti numerici e di distribuzione di queste popolazioni; - identificare le zone umide importanti per le varie specie; - fornire informazioni utili per la gestione degli uccelli acquatici.

In provincia di Rovigo questi censimenti vengono svolti in maniera standardizzata dal 1997, fatto che ha prodotto una serie temporale di dati omogenei e quindi confrontabili nel tempo. La presenza, in Polesine, della seconda zona umida d’Italia fa si che questi dati siano di grande rilevanza, sia nazionale che europea. I metodi utilizzati per il censimento 2014 sono i medesimi delle annate precedenti. Il personale, costituito da censitori esperti coadiuvati da aiutanti (2 o 3 persone per ogni gruppo) è stato suddiviso in squadre, ognuna delle quali ha agito in contemporanea con le altre su di una superficie ben definita. I dati sono stati raccolti mediante strumentazione ottica di precisione (cannocchiali e binocoli), sia da punti sopraelevati (ad es. torrette, casoni, argini), sia percorrendo tratti in auto, sia da natanti. In particolare i tratti di costa antistante il Delta (fino a tre miglia dalla costa) e le lagune sono stati percorsi con imbarcazioni. Tipicamente, sia i percorsi effettuati con natanti, che a piedi, che in auto, risultano gli stessi anno dopo anno, al fine di garantire omogeneità nei dati raccolti. In ogni laguna i transetti effettuati permettono di avere visuale sufficiente per censire tutti gli specchi acquei. Il censimento è stato effettuato in quattro giornate, così suddivise:

14 gennaio 2014: settore occidentale del Delta e zone umide dell’entroterra; 17 gennaio 2014: Delta meridionale, caratterizzato dalla lagune e dalla piane di bonifica; 21 gennaio 2014: Delta settentrionale, comprendente soprattutto i complessi vallivi di Rosolina; 23 gennaio: Delta settentrionale, comprendente soprattutto i complessi vallivi di Porto Viro e Porto Tolle;





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Le aree monitorate sono state tutte le zone umide della provincia di Rovigo, come da elenco pregresso (Verza, 2006). Per migliorare l’efficacia dei monitoraggi, si è provveduto a censire la Sacca di Scardovari nel medesimo giorno in cui veniva censita la Sacca di Goro in territorio ferrarese; questo ha permesso di evitare doppi conteggi tra le due aree, strettamente interconnesse dal punto di vista faunistico. Come succede ogni anno, alcune zone umide, sopratutto minori, non sono state monitorate; tali aree sono indicate in tabella.

Tempistica censimento di gennaio 2014.

ZONE NON CENSITE GENNAIO 2014

RO0103 Adige, Lusia - Boara

RO0104 Adige, Boara - Anguillara V.

RO0106 Adige, Cavarzere - Romea

RO0210 Vallesina

RO0219 Laguna Vallona

RO0220 Valle Scanarello

RO0221 Valle S. Leonardo

RO0223 Valle Ca' Pasta

RO0225 Lit. Po Levante - Po Maistra

RO0233 Busa di Tramontana





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RO0235 Bonello di Ca' Zuliani

RO0236 Po, Romea - Ca' Venier

RO0237 vasche Zucch. Contarina

RO0244 Busa del Bastimento

RO0245 Allagamento Saccagna

RO0251 Lit. Po di Pila - Po di Tolle

RO0270 Bonifiche di Isola Ca' Venier

RO0271 Bonifiche di Porto Viro

RO0302 Rotta di Martino

RO0304 Vasche Zucc. Cavanella Po

RO0305 Canal Bianco, Adria - V. Grimana

RO0501 Gorgo di Bergantino

RO0502 Gorghetto di Giacciano con Baruc.

RO0503 Cava di Danà

RO0504 Gorghi di Trecenta

RO0505 Gorghi di Pincara

RO0506 Gorgo di Fiesso U.





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2 - Risultati e discussione

Aspetti generali

Nonostante che il trend generale per l’area sia di progressivo incremento, negli ultimi 6 anni la situazione appare più stabile, con contingenti assestatisi tra 120.000 e 150.000 uccelli acquatici censiti. Il 2014 appare un anno di ripresa numerica, rispetto alla contrazione osservata nel 2012 e dovuta presumibilmente alle anomale condizioni climatiche accorse.

Anno Individui

1997 60.845

1998 78.363

1999 70.297

2000 72.268

2001 93.446

2002 136.885

2003 135.271

2004 105.059

2005 125.769

2006 141.211

2007 123.653

2008 163.257

2009 134.713

2010 141.733





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2011 153.944

2012 127.505

2013 131.768

2014 151.011

Secondo quanto già noto, le valli del Delta, che si estendono per circa 8.000 ettari, ospitano il grosso del contingente svernante in area deltizia. Com’è possibile vedere dal grafico seguente, l’80% degli uccelli acquatici censiti è stato rilevato all’interno dei complessi vallivi.

Più nel dettaglio, si può dire che le valli di Rosolina, nonostante siano molto estese, ospitano mediamente solo il 8% degli individui; questo probabilmente per una gestione maggiormente rivolta alle produzioni ittiche delle aziende interessate. La restante parte è suddivisa circa a metà tra i due complessi vallivi di Porto Viro e Porto Tolle, con prevalenza per quest'ultimo. Tale rapporto appare abbastanza stabile almeno a partire dal 2007.





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Nel 2014 la presenza di Avifauna all’interno delle aree a Parco (oasi vallive, rami del Po, alcune lagune, altre zone marginali) rimane esattamente con le stesse proporzioni rispetto a quanto osservato per il periodo precedente. Questo sia grazie ad una notevole stabilità degli ambienti vallivi, sia alla conoscenza del territorio maturata dai contingenti svernanti.





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Anatidi

M. Piacentino.

Questo gruppo di specie risulta particolarmente importante a livello locale, sia per motivi gestionali sia di numerosità rispetto agli altri gruppi tassonomici. I dati relativi al 2014 denotano un incremento rispetto ai due anni precedenti dovuto soprattutto a maggiori concentrazioni di Volpoca, Alzavola e Mestolone e ad una lieve ripresa per quanto riguardo il Germano reale e Fischione.





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1997 18.334

1998 34.834

1999 30.057

2000 35.967

2001 47.117

2002 94.209

2003 73.791

2004 65.992

2005 66.987

2006 73.491

2007 78.341

2008 94.783

2009 87.043

2010 90.463

2011 109.050

2012 76.890

2013 74.541

2014 92.893

Anatidi, gennaio 2014 Per quanto concerne l’Alzavola viene confermato l’incremento già osservato nel 2013, essendo presente nel Delta veneto con un contingente svernante superiore ai 14.000 individui. In progressivo aumento la Volpoca per la quale si registra un incremento di 4.000 individui rispetto all’anno precedente. Netto miglioramento viene osservato per il Moriglione che si riporta quasi ai livelli del 2005 con quasi 2000 animali osservati. Anche il Mestolone, dopo il brusco calo osservato nel 2013 si riporta ai livelli degli anni precedenti. Pure la Canapiglia appare presente con contingenti maggiori rispetto all’ultimo biennio. Lo Smergo minore mantiene un contingente importante nell’area, anche se presente in maniera abbastanza altalenante; va detto che durante i conteggi almeno una parte degli individui potrebbe non essere contattata, date le abitudini marine della specie. Il numero osservato nel corso del 2014 denota comunque un notevole incremento rispetto al 2013.

CYGOL Cigno reale 334

ANSAL Oca lombardella 13

ANSAN Oca selvatica 32

TADFE Casarca 2

TADTA Volpoca 18719

ANAPE Fischione 34665

ANAST Canapiglia 1458

ANACR Alzavola 14943

ANAPL Germano reale 12407

ANAAC Codone 578

ANACL Mestolone 7563

AYTFE Moriglione 1883

AYTFU Moretta 135

AYTNY Moretta tabaccata 3

MERSE Smergo minore 158





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Tra le specie inusuali osservate vi sono 3 Moretta tabaccata, 2 Casarca, 13 Oche lombardelle e 32 oche selvatiche.





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Rallidi

Il trend della Folaga ha fatto registrare un calo rispetto al 2013 rimanendo comunque abbondante nell’ambiente deltizio (14.000 individui censiti) ed in linea con il contingente osservato nel 2008. La maggior parte degli individui sono risultati concentrati nel comprensorio vallivo meridionale. Sempre di difficile conteggio la popolazione di Gallinella d’acqua (279 indd.) e Porciglione (13 indd.), i cui numeri raccolti durante il censimento non danno conto della reale dimensione della popolazione presente.





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Podicipedidi

Gli Svassi, seppur il numero di svernanti nel 2014 sia praticamente uguale a quello del 2013, denotano una situazione di generale decremento. Lo Svasso piccolo, specie importante per il Delta, mostra un trend negativo abbastanza costante a partire dal 2008.





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Falacrocoracidi

V. Bellettato.

Come di consueto Cormorano e Marangone minore sono stati censiti sia in diurna che presso gli assembramenti notturni (roost). In generale il Cormorano appare abbastanza stabile nel numero di soggetti presenti in diurna, mentre mostra un flessione per quelli censiti ai roost. Il Marangone minore pare abbastanza stabile nelle ultime quattro annate di rilievi.





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Roost Cormorano Gennaio

_2007 Gennaio

_2008 Gennaio

_2009 Gennaio

_2010 Gennaio

_2011 Gennaio

_2012 Gennaio_2013

Gennaio_2014

Po di Maistra (Carpano) 934 1235 1116 942 1137 903 278 1214

Isola Madonnina 183 867 419 342 160 nc 0 40

Golena Madonnina (Ca' Cornera) 0 0 nc 126 86 nc 260 90

Mazzorno Sinistro 508 381 365 240 200 560 400 290

Tolle (Ca' Dolfin) 1058 503 799 1261 526 801 510 538

Isola della Batteria 7 nc nc nc nc nc nc nc

Sacca di Scardovari 421 492 616 781 711 1052 375 800

Po di Maistra (sponda sinistra) 573 652 367 528 1200 1105 878 150

S. Maria in Punta 197 225 215 222 214 nc 287 194

Panarella di Papozze nc 109 nc 19 27 nc 33 42

Canalnovo nc 91 76 nc 96 nc 162 52

Foce dell'Adige nc nc nc 211 211 337 nc nc

TOTALE 3881 4555 3973 4672 4568 4758 3183 3.410





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Conteggio diurno

Conteggio roost

1997 0 0

1998 0 0

1999 0 0

2000 0 0

2001 0 0

2002 73 168

2003 111 165

2004 212 730

2005 1.275 1.682

2006 928 1.281

2007 1.374 1.600

2008 1.690 2.219

2009 1.725 1.390

2010 705 3.825

2011 603 2.139

2012 784 2.676

2013 390 2.107

2014 856 2.485

Marangone minore.





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Ciconiformi

M. Piacentino.

Gli Ardeidi mostrano, per gennaio, un trend complessivo di stabilità, seppur con dati altalenanti. Nel 2014 la specie più numerosa è risultata la Garzetta, seguita dall’Airone bianco maggiore e dall’Airone cenerino; queste tre specie frequentano in maniera preponderante le valli, ma possono essere trovate presso tutte le tipologie di ambienti del Delta, ed anche dell’entroterra. Presentano, inoltre, trend differenti sul lungo periodo. Le Nitticore presenti in roost diurno sono risultate 169 distribuite nei due siti lungo il Po di Maistra e Adige.





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ARDCI Airone cenerino

298

EGRAL Airone bianco maggiore 432

EGRGA Garzetta

547

NYCNY Nitticora

169

Ardeidi, gennaio 2014. Il trend positivo osservato nell’ultimo biennio per il Fenicottero non viene osservato nel 2014 con 551 individui censiti. Tale fenomeno non è dovuto ad una diminuzione o scarsità della specie in periodo invernale, ma ad un momentaneo allontanamento dei contingenti dovuto ai rigori climatici di gennaio. A Dicembre, difatti, il numero di fenicotteri usualmente censiti è decisamente superiore. Inversa la situazione registrata per la Spatola che denota una popolazione svernante in progressivo aumento con 106 individui osservati nel 2014.





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Caradriformi – Limicoli

A. Tonelli.

I Limicoli continuano nel loro trend positivo, con anzi massimo assoluto di individui censiti nel 2014, ovvero 15.442, ovvero circa un centinaio in più rispetto al 2013. Questa situazione risulta particolarmente importante, dato lo status generale di molte specie di limicoli e l'importanza della costa alto adriatica per questo gruppo tassonomico.

Tale notevole concentrazione è dovuta soprattutto ad oltre 11.000 piovanelli pancianera, più di 2.000 avocette e quasi 800 pivieresse. A parte l’Avocetta, concentrata nelle valli,





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soprattutto di Porto Viro, le altre due specie sono tipicamente lagunari, questo a riprova dell’elevata importanza rivestita dalle zone ad escursione di marea anche per il Delta veneto. La Pavoncella (806 indd) non era così abbondante nel Delta dal 2009. Stabile nell’ultimo biennio il contingente svernante di Beccaccia di mare, passata da 4 individui nel 1998 a 238 nel 2013 e 202 nel 2014; la specie è concentrata per la maggior parte nella zona della Sacca di Scardovari e delle sue bocche a mare. Il Piovanello pancianera, pur con dati altalenanti, mostra un generale trend d’incremento. Notevole l’osservazione, numericamente uguale al 2013, di 3 piovanelli maggiori, specie rara, sul litorale della Sacca di Scardovari. Assieme a specie che mostrano un andamento positivo, ne troviamo altre con trend stabile e qualcuna, purtroppo, in diminuzione. Da notare la presenza del Fratino, presente con 6 individui osservati presso la Sacca di Scardovari. La specie non era stata osservata nel 2013.





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Caradriformi – Laridi e Sternidi

B. Biscuolo.

Il popolamento di Laridi del 2014 ha fatto registrare un incremento dovuto ad una maggior presenza di Gabbiano reale con circa 8.000 individui. Abbastanza stabile nell’ultimo triennio la presenza di circa 13.000 gabbiani comuni. Buona presenza di Gavina con numeri che si avvicinano a quelli registrati nel 2010. Interessante la segnalazione di due gabbiani reali nordici, in Valle Ca’ Zuliani e in Sacca di Scardovari, e di un Mugnaiaccio in Sacca di Scardovari. Vengono osservati 3 individui di Gabbiano corallino e 1 Beccapesci. Va detto che le specie più rare possono sfuggire al censimento, in quanto mescolate alla grande massa di altri gabbiani presenti, e spesso disperse lungo il litorale. GENNAIO – ROVIGO 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

LARIDI

Gavina 298 24 600 288 152 12 110 209

Gabbiano reale nordico 2 1 1 1 1 1 0 2

Gabbiano reale 3860 14263 6429 6432 4635 5228 3451 7927

Zafferano 0 0 0 0 0 0 2 0

Mugnaiaccio 0 0 1 0 1 0 0 1

Gabbiano corallino 0 370 0 1 13 13 1 3

Gabbiano comune 17128 16743 7218 14690 9475 13250 12562 13469

Gabbiano roseo 0 0 0 3 0 0 1 0

STERNIDI

Beccapesci 3 0 2 7 0 0 0 1





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Rapaci

M. Ciarla.

Il Falco di palude ha mostrato un calo rispetto al 2013, ma un aumento rispetto alle due annate precedenti. Problematica la situazione dell’Albanella reale, specie in calo. Rilevanti le osservazioni di un Gufo di palude e 2 falchi pescatori.





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3 – Sintesi

I dati esposti mostrano come, in generale, il popolamento di uccelli acquatici sia florido. La dinamicità degli ambienti costieri e degli uccelli acquatici che li abitano fa si che ogni anno si osservino cambiamenti nelle specie e nei loro trend. Il 2014 si mostra come un anno particolarmente favorevole per i Limicoli, con massimo assoluto registrato sia in termini generali, sia per il Piovanello pancianera. Rilevate anche specie scarse come il Piovanello maggiore e il Fratino. Situazione in miglioramento per gli Anatidi con riprese, seppur non significative, del Fischione e Germano reale per le cui specie era stato registrato un brusco calo. Ottima situazione per l’Alzavola e in notevole incremento Mestolone, Moriglione e Volpoca. Decrementi sono osservati per Folaga e Fenicottero, anche se non significativi, mentre per gli svassi la situazione è stabile rispetto al 2013, seppur all'interno di un trend di progressiva diminuzione. Si può infine affermare che l’utilizzo del territorio da parte delle specie acquatiche sia rimasto pressoché immutato, con medesimi rapporti percentuali tra valli ed altre zone, e tra aree soggette ad attività venatoria e aree ad oasi.





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Un particolare ringraziamento va all’Ente Produttori Selvaggina e alle Aziende Faunistico-venatorie. Si ringraziano tutti i rilevatori e collaboratori che hanno partecipato ai monitoraggi.

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