CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI IN …

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ASSOCIAZIONE CULTURALE NATURALISTICA SAGITTARIA Associazione Culturale Naturalistica Sagittaria SEDE LEGALE – Via G. Galilei, 7 – 45100 Rovigo – P.IVA 01295300295 1 CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI IN PROVINCIA DI ROVIGO – ANNI 2007 E 2008 A cura di: Emiliano Verza, Danilo Trombin, Alessandra Cadore Ass. Cult. Nat. Sagittaria

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ASSOCIAZIONE CULTURALE NATURALISTICA SAGITTARIA

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SEDE LEGALE – Via G. Galilei, 7 – 45100 Rovigo – P. IVA 01295300295

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CENSIMENTO DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI IN PROVINCIA DI ROVIGO – ANNI 2007 E 2008

A cura di: Emiliano Verza, Danilo Trombin, Alessandra Cadore Ass. Cult. Nat. Sagittaria

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1 - Introduzione, materiali e metodi Il monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti è una delle attività di censimento di maggior rilievo a livello continentale. Essendo effettuato quasi in contemporanea in tutta Europa, permette di ottenere una fotografia attendibile ed ogni anno aggiornata dello status e della distribuzione delle varie specie, presupposto fondamentale per una loro corretta gestione e conservazione. Grazie al sostegno e all’impegno della Provincia di Rovigo dal 1997 è in corso questo tipo di raccolta dati, effettuata annualmente nel mese di gennaio. I rilievi sono stati condotti fino al 2005 dall’Associazione Faunisti Veneti, alla quale è subentrata in seguito l’Associazione Culturale Naturalistica Sagittaria; si sottolinea come il passaggio tra i due soggetti non abbia comportato problemi di raccolta dati, utilizzando entrambe le associazioni i medesimi protocolli operativi ed il medesimo personale. Viene qui presentata una sintesi dei dati raccolti nelle due annate 2007 e 2008. I rilievi sono stati svolti da personale specializzato, esperto nella raccolta dati sugli uccelli acquatici, e suddiviso in squadre. Come strumentazione sono stati utilizzati, come di regola, binocoli e cannocchiali fino a 60 ingrandimenti, ed in alcuni casi macchine fotografiche digitali. I dati sono stati raccolti su apposite schede di recente aggiornamento, nonché archiviati in un apposito database creato con il programma Excel di Windows, allegato alla presente relazione. I dati sono stati raccolti da auto, torrette, altane, argini ed altri punti sopraelevati, nonché mediante l’utilizzo di piccole imbarcazioni. I rilievi sono stati effettuati circa dalle ore 8 del mattino fino all’imbrunire. Alla sera sono inoltre stati monitorati gli assembramenti notturni (roost) di Cormorano e Marangone minore. Per gennaio 2007 sono state complessivamente utilizzate 15 squadre, per un totale di 14 operatori (rilevatori ed accompagnatori) che si sono avvicendati durante le varie giornate, mentre per il 2008 22 squadre e 17 operatoti. Determinante è stato il supporto logistico fornito dalla Polizia Provinciale di Rovigo. Le aree monitorate sono state tutte le zone umide della provincia di Rovigo, come da elenco pregresso (Verza, 2006). Per migliorare l’efficacia dei monitoraggi, si è provveduto a censire la Sacca si Scardovari nel medesimo giorno in cui veniva censita la Sacca di Goro in territorio ferrarese; questo ha permesso di evitare doppi conteggi tra le due aree, strettamente interconnesse dal punto di vista faunistico. Il periodo di rilievo è coinciso circa con la metà del mese di gennaio, in accordo con le indicazioni fornite dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Date le condizioni meteorologiche, spesso avverse, e per meglio indagare ogni zona umida, i rilievi sono stati effettuati nell’arco di alcuni giorni, come esplicato nelle figure 1 e 2. Durante la stessa giornata sono state monitorate macrozone omogenee e contigue, onde evitare doppi conteggi. Nello specifico a causa del persistere di nebbie e foschie nel gennaio 2007, particolarmente mite, il monitoraggio è slittato fino quasi alla fine del mese, costringendo le squadre a concentrare lo sforzo di campionamento presso le zone più importanti, e tralasciando di conseguenza alcune zone, di seguito riportate. Per il 2008, nuovamente le avverse condizioni meteorologiche hanno impedito il monitoraggio di alcune zone minori, riportate in tabella, e l’effettuazione dei monitoraggi in un lasso di tempo abbastanza ampio, ovvero dal 10 al 21 gennaio. Si fa notare, però, come le zone a maggior presenza di avifauna acquatica, e particolarmente contigue, siano state monitorate in giorni consecutivi, in modo da diminuire il rischio di doppi conteggi o sottostime. Si ricorda, inoltre, che presso importanti zone umide italiane il monitoraggio

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dilazionato in più giornate, spesso non consecutive, è la prassi, in quanto si ritiene che la maggior parte delle specie abbiano una scarsa mobilità in questo periodo dell’anno. Gennaio 2007, zone non censite RO0100 - Fiume Adige, Begosso SS Romea RO0205 - Valle Morosina (giornata di caccia) RO0225 - Littorale Po di Levante - Po di Maistra RO0232 - Bonello Bacucco (Isola della Batteria e Burcio) RO0233 - Busa di Tramontana RO0235 - Bonello di Ca' Zuliani RO0240 - Sacca del Basson RO0251 - Littorale Po di Pila - Po di Tolle RO0302 - Rotta di Martino RO0304 - Vasche Zuccherificio Cavanella Po RO0500 - Gorghi dell'Alto Polesine Gennaio 2008, zone non censite RO0100 - Fiume Adige, Begosso SS Romea RO0233 - Busa di Tramontana RO0235 - Bonello di Ca' Zuliani RO0302 - Rotta di Martino RO0304 - Vasche Zuccherificio Cavanella Po RO0305 - Canal Bianco, Adria - V. Grimana RO0500 - Gorghi dell'Alto Polesine

Fig. 1) Tempistica censimento 2007: verde: 23 gennaio; azzurro: 24 gennaio; giallo: 26 gennaio; arancio: zone non censite.

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Fig. 2) Tempistica censimento 2008: arancio: 10 gennaio; verde: 11 gennaio; giallo: 15 gennaio; azzurro: 17 gennaio; blu: 21 gennaio. 2 - Risultati e discussione I dati raccolti mostrano una situazione generale di crescita nel numero di individui presenti. Si è passati infatti da una presenza compresa tra 60.000 ed 80.000 individui per il periodo 1997-2000, a una popolazione sempre superiore ai 120.000 individui a partire dal 2002 (tranne per il 2004). In particolare proprio il 2008 ha fatto registrare il massimo assoluto di presenze, con oltre 163.000 acquatici censiti. Tale positivo incremento è da attribuire all’interazione di vari fattori, tra cui:

- generale incremento di determinate specie a livello europeo; - gestione faunistico-venatoria sempre più efficace delle aree vallive; - effetto della creazione di nuove aree di rifugio (Parco del Delta).

Censimento di metà gennaio - provincia di Rovigo

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1997 60.845

1998 78.363

1999 70.297

2000 72.268

2001 93.446

2002 136.885

2003 135.271

2004 105.059

2005 125.769

2006 141.211

2007 123.653

2008 163.257 Le valli, come ben noto, sostengono la maggior parte degli individui in svernamento. Rispetto al 2006 (Verza, 2006) è aumentata ulteriormente la quantità di individui concentrati nel bacino vallivo di Porto Tolle, secondo un trend osservato già da diversi anni, in particolare per gli anatidi (Verza & Bon, 2005). Relativamente stabile, invece, la percentuale di individui censiti all’interno delle zone ad oasi, sia vallive che fluviali che lagunari: 33% nel 2005, 44% nel 2006, 34% per il biennio 2007-08.

Censimento di gennaio, media anni 2'007 e 2008 provincia di Rovigo

Valli nord5%

Valli centro35%

Valli sud60%

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Anatidi

Il numero di Anatidi censiti è andato progressivamente aumentando nel corso degli anni, e non solo grazie al notevole incremento fatto registrare dal Fischione. Diverse specie, infatti, risultano in evidente aumento. Tra queste il Cigno reale (Cignus olor), censito con un record di 97 individui nel 2008. È concentrato soprattutto presso il comprensorio vallivo di Porto Viro, in particolare nelle valli Sacchetta e Canocchione-Moraro; interessante anche l’incremento fatto registrare presso le valli di Rosolina, in particolare in Morosina.

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Cigno reale - Censimenti di gennaio - provincia di Rovigo

Serie1 0 3 1 0 3 0 23 16 30 81 61 97

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Il Germano reale (Anas platyrhynchos) mostra, invece, un accrescimento meno lineare. All’aumento degli anni 2002-04 è seguita una fase di stasi, con successivo nuovo

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incremento che ha portato il contingente svernante ad essere compreso tra i 15.000 e i 23.000 individui nelle ultime due annate. Nel 2007-08 le aree che hanno fatto registrare presenze superiori ai 2.000 individui sono state la valli Sacchetta, Chiusa, Ripiego e Ca’ Zuliani, il Po di Maistra (3.199 indd., gennaio 2007), il Po di Venezia (tratto SS Romea – Ca’ Venier), nonché il tratto di litorale posto di fronte a Rosolina Mare - Caleri. In questo ultimo caso, la forte presenza d’individui in mare era dovuta ad attività di caccia all’intenro di alcune zone del comprensorio di Rosolina.

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5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

Germano reale - Censimenti di gennaio - provincia d i Rovigo

Serie1 4.222 6.009 5.549 12.31 7.717 16.41 26.83 14.51 11.58 11.69 23.60 15.69

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Costante l’aumento fatto registrare dal Fischione (Anas penelope), secondo un trend che lo ha portato dai circa 20.000 individui del periodo 1997-2000, agli oltre 40.000 del 2004-2008. Secondo record di presenze fatto registrare per la specie proprio nel 2008, con ben 53.541 individui censiti. Il Delta veneto si conferma essere la zona italiana più importante per la specie, nonché una delle principali a livello europeo. Studi di dettaglio, ancora in corso, stanno dimostrando lo scambio costante d’individui tra il Delta, l’alto veneziano e le zone umide del Friuli Venezia Giulia. Le massime concentrazioni, superiori ai 3.000 individui, sono state registrate per il 2007-08 nelle valli Canocchione-Moraro, Ca’ Pisani, Chiusa, Ripiego e Ca’ Zuliani. Proprio Valle Ripiego ha fatto registrare il massimo di presenze, con ben 23.570 individui nel 2008.

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10.000

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30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

Fischione - Censimenti di gennaio - provincia di Ro vigo

Serie1 8.594 24.01 20.58 19.84 31.56 62.43 38.64 39.95 42.99 48.19 42.27 53.54

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Anche l’Alzavola (Anas crecca) sta mostrando un deciso incremento dei contingenti svernanti nell’area. L’incremento è tanto più evidente se si considera il fatto che nel 2002 la forte presenza era dovuta all’inverno particolarmente rigido, mentre il 2008 è stato un inverno relativamente mite. Le area maggiormente interessate dalla presenza della specie sono i settori dulciacquicoli di alcune valli (1.390 indd., gennaio 2008, Valle Ca’ Zuliani) ed i rami del Po (1.144 indd., gennaio 2008, Po di Maistra). Interessante, invece, notare un incremento delle presenze in zone lagunari precluse alla caccia (1.350 indd., gennaio 2008, Isola di Batteria e Burcio), e in laghetti da caccia posti nelle terre di bonifica (1.000 indd., 2008, bonifiche Isola della Donzella). Questo fenomeno farebbe pensare alla ricerca di nuovi spazi vitali da parte di gruppi sempre più numerosi di alzavole in svernamento.

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1000

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3000

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Alzavola - Censimenti di gennaio - provincia di Rov igo

Serie1 364 1067 1113 817 1331 5132 3430 621 1.697 3.343 2.651 6.343

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Sorprendente l’aumento fatto registrare nel 2008 dal Mestolone (Anas clypeata), anatide peraltro già in costante ascesa numerica. Si è passati infatti da una popolazione compresa tra 4 e 5.000 individui (anni 2004-07), a quasi 12.000 individui nel 2008. Molto buono anche il trend della Canapiglia (Anas strepera): il Po di Maistra resta la sua roccaforte (1.771 indd., gennaio 2008), anche se in particolare nel 2008 si è registrata una maggior presenza all’interno di alcune valli, fatto che farebbe presumere una sua espansione

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spaziale oltre che numerica. Il calo registrato nel 2007 è da attribuire probabilmente a fattori di disturbo in Po di Maistra.

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8.000

10.000

12.000

Mestolone - Censimenti di gennaio - provincia di Ro vigo

Serie1 2.049 2.692 1.286 1.565 3.370 3.689 1.517 4.631 5.254 5.278 5.636 11.83

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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1.000

1.500

2.000

2.500

Canapiglia - Censimenti di gennaio - provincia di R ovigo

Serie1 84 28 224 79 170 153 487 952 1.181 1.470 318 2.268

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Situazione non positiva, invece, per le restanti tre specie cacciabili di anatidi. Il Codone (Anas acuta), infatti, a parte il 2002, sverna regolarmente con una popolazione esigua, soprattutto se paragonata con quelle veneziana ed emiliano-romagnola. Per il 2007-08 gli individui presenti non si discostano dalla media delle annate precedenti; come già noto, è concentrato all’interno di Valle Ca’ Zuliani. Il Moriglione (Aythya ferina) mostra un’interessante presenza sinusoidale, che farebbe pensare ad un naturale ciclo di fluttuazioni. Resta il fatto che nelle ultime tre annate la popolazione è rimasta sempre al di sotto delle 1.000 unità. Non dissimile la situazione della Moretta (Aythya fuligula).

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Codone - Censimenti di gennaio - provincia di Rovig o

Serie1 630 320 284 123 129 1.586 494 202 231 276 201 324

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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Moriglione - Censimenti di gennaio - provincia di R ovigo

Serie1 600 412 515 757 1.198 1.801 1.000 3.551 2.298 839 617 817

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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Moretta - Censimenti di gennaio - provincia di Rovi go

Serie1 16 59 259 166 314 903 184 123 214 116 71 174

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Da ultimo, due specie non cacciabili e poco comuni a livello nazionale stanno mostrando un incremento del tutto positivo nel Delta veneto.

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La Volpoca (Tadorna tadorna) è passata da poche decine di individui svernanti a quasi 3.500. In inverno la specie utilizza soprattutto gli ambienti vallivi ed alcuni limitati settori lagunari. Particolari concentrazioni sono state registrate in Valle Canocchione (1.671 indd., gennaio 2008) ed in Valle Ca’ Pisani (972, gennaio 2007). Anche lo Smergo minore (Mergus serrator) mostra un interessante trend positivo, soprattutto in confronto con la popolazione veneziana, in netto calo; si presume anche che proprio parte degli individui della Laguna Veneta abbiano spostato qui il loro areale di svernamento. Sacca di Scardovari e Sacca del Canarin restano, come già noto, i due principali siti di presenza, anche se individui sono stati segnalati in altre lagune e tratti di litorale antistante. Interessante la segnalazione di un individuo nel gennaio 2007 nel medio tratto del Po di Maistra, ambiente inusuale per la specie.

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500

1.000

1.500

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2.500

3.000

3.500

Volpoca - Censimenti di gennaio - provincia di Rovi go

Serie1 61 172 200 90 1.175 1.951 998 1.345 1.340 1.731 2.478 3.483

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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Smergo minore - Censimenti di gennaio - provincia d i Rovigo

Serie1 70 49 28 106 82 25 34 56 114 94 146 187

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Nel biennio in esame sono, inoltre, state censite 8 specie di anatidi rari o poco frequenti nell’area, più la forma domestica del Germano reale. Poche come sempre le oche presenti, con 4-6 individui di Oca selvatica (Anser anser) ed una sola Oca lombardella (Anser albifrons). Queste presenze sono del tutto irrisorie se paragonate ad esempio con le popolazioni delle vicine province di Venezia e Ferrara; questa situazione starebbe a dimostrare il persistere di fattori limitanti nell’area.

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Come quasi ogni anno, in Po di Maistra sono stati osservati sia esemplari di Moretta grigia (Aythya marila), da 2 a 4, che di Moretta tabaccata (Aythya nyroca) (1 ind., 2007), che di Quattrocchi (Bucephala clangula) (2 indd., 2008); nel 2007 un esemplare di Quattrocchi era invece stato osservato nel tratto di Po compreso tra la SS Romea e Ca’ Venier. Tra le anatre più legate agli ambienti marini si segnala per il 2008 una buona presenza dell’Orco marino (Melanitta fusca) (38 indd.) e dell’Orchetto marino (Melanitta nigra) (18 indd.), nonché, nel 2007, la segnalazione per la prima volta di 2 individui di Moretta codona (Clangula hyemalis), in Sacca di Scardovari. Rallidi

La specie più significativa ed interessante dal punto di vista gestionale e del numero d’individui presenti è la Folaga (Fulica atra). La popolazione svernante mostra un lento e graduale incremento, con una presenza media di circa 10.000 individui, ed apici di circa 15.000 nel 2003 e nel 2008. Di non facile interpretazione il calo fatto registrare nel 2007. Interessante notare come la momento non si osservi un significativo calo della specie in concomitanza con l’aumento degli anatidi, fenomeno riscontrato ad esempio nella Camargue francese.

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Folaga - Censimenti di gennaio - provincia di Rovig o

Serie1 8.411 9.192 7.402 8.049 9.402 8.731 15.67 9.694 11.98 12.06 5.025 14.80

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Podicipedidi

Limitatamente all’area del Delta, il trend delle tre specie più comuni è negativo (Svasso maggiore, Tuffetto, Svasso piccolo); tale situazione non è dissimile da quanto osservato anche in altre zone d’Italia, tra cui il Lago di Garda che ospita importanti contingenti. Per quanto riguarda le specie più rare, nel 2007 è stato censito un individuo di Svasso cornuto (Podiceps auritus) nella Sacca di Scardovari. Nessun esemplare di Svasso collorosso (Podiceps grisegena) è, invece, stato rilevato nel biennio in esame.

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Svassi - censimenti di metà gennaio - Delta veneto

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1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Falacrocoracidi

Come ogni anno Cormorano (Phalacrocorax carbo) e Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus) sono stati censiti sia in diurna che presso gli assembramenti notturni (roost). Come è possibile osservare dai dati esposti, gli individui di Cormorano contati ai roost sono mediamente poco più numerosi di quelli rilevati durante il giorno; questo, come già noto, è dovuto sia alla grande dispersione della specie durante l’alimentazione, sia allo scambio d’individui tra province limitrofe. Durante le due annate sono stati censiti tutti gli 11 roost noti per la specie in Polesine.

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Cormorano - censimenti di metà gennaioprovincia di Rovigo

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Conteggio diurno

Conteggio ai roostserali

Cormorano

Conteggio diurno

Conteggio ai roost serali

1997 3.821 3820 1998 1.578 2354 1999 2.812 3567 2000 2.966 2609 2001 3.637 2567 2002 5.410 7312 2003 3.798 2892 2004 2.479 4.419 2005 4.879 4.460 2006 5.276 5.135 2007 2.465 3.881 2008 1.995 4.555 Media 3.426 3.964 Roost Cormorano Gennaio_2007 Gennaio_2008

Po di Maistra (Carpano) 934 1.235

Isola Madonnina 183 867

Golena Madonnina (Ca' Cornera) 0 0

Mazzorno Sinistro 508 381

Tolle (Ca' Dolfin) 1.058 503

Isola della Batteria 7 nc

Sacca di Scardovari 421 492

Po Maistra (sponda sinistra) 573 652

S. Maria in Punta 197 225

Panarella di Papozze nc 109

Canalnovo nc 91

Molto interessante anche il fenomeno, tutt’ora in corso, di espansione del Marangone minore a livello locale. L’incremento si è osservato sia per quanto riguarda il numero d’individui svernanti, che per la aree di sosta ed alimentazione. In figura è possibile osservare come di anno in anno la specie abbia colonizzato sempre nuovi comprensori, con recente insediamento presso la valli di Rosolina e le zone lagunari ad alta salinità (ad

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es. lagune di Caleri e Barbamarco). Questa espansione è presumibilmente dovuta alla saturazione delle zone più idonee (ad es. laghi dolci vallivi), con ricerca di nuovi siti di alimentazione.

Marangone minore - censimenti di metà gennaio provincia di Rovigo

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

Conteggio diurno

Conteggio roost

Conteggio diurno 0 0 0 0 0 73 111 212 1.275 928 1.374 1.690

Conteggio roost 0 0 0 0 0 168 165 730 1.682 1.281 1.600 2.219

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Fig 3 – Espansione del Marangone minore (dati di gennaio).

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Ardeidi

Nella norma sia trend che media per quanto riguarda Airone cenerino (Ardea cinerea) ed Airone bianco Maggiore (Ardea alba). Interessante invece l’andamento delle specie Garzetta (Egretta garzetta), Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) e Nitticora (Nycticorax nycticorax). La prima mostra un progressivo incremento, mentre la seconda addirittura un aumento di un ordine di grandezza. Lento decremento, invece, per la Nitticora, in parte compensato da una maggiore presenza registrata per il 2008; questa situazione è simile a quanto rilevato ad esempio presso altre province del Veneto, e in linea con il decremento della popolazione nidificante del rodigino (Verza & Trombin, in stampa).

0

200

400

600

800

1000

1200

Garzetta - Censimenti di gennaio - provincia di Rov igo

Individui 447 614 527 470 872 325 738 743 784 649 1.024 1.097

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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0

100

200

300

400

500

600

Airone guardabuoi - Censimenti di gennaioprovincia di Rovigo

Serie1 19 11 34 16 14 1 15 13 49 63 578 166

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

0

50

100

150

200

250

Nitticora - Censimenti di gennaio - provincia di Ro vigo

Individui 133 125 141 130 0 110 99 104 132 91 58 212

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Fenicottero (Phoenicopterus roseus)

La specie mostra un progressivo incremento degli effettivi, anche se il grosso delle presenze (sino ad oltre 8.000 individui) viene rilevato in autunno (Verza et al., 2007).; con

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l’arrivo dell’inverno la maggior parte dei fenicotteri tende a spostarsi in altre zone, a causa presumibilmente della scarsa tolleranza della specie alle basse temperature. A supporto di ciò si noti, ad esempio, la buona presenza fatta registrare nel 2007, anno caratterizzato da un inverno piuttosto mite. La maggior parte degli individui viene censita nei complessi vallivi, anche se non mancano sporadiche segnalazioni in altri contesti ambientali: 1 ind. in Laguna di Caleri nel gennaio 2008; 2 indd. in Sacca di Scardovari nel gennaio 2007; 3 indd. in Po (tratto Serravalle – SS Romea) nel gennaio 2008.

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

Fenicottero - Censimenti di gennaio - provincia di Rovigo

Serie1 0 0 24 150 95 130 185 374 1.230 288 1.004 215

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Caradriformi – Limicoli

Situazione positiva per molte specie. L’Avocetta (Recurvirostra avosetta), ad esempio, mostra un andamento crescente nel numero di individui censiti, concentrati soprattutto all’interno di alcuni complessi vallivi.

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Folti gruppi, infatti, sono stati censiti in particolare in Valle Ca’ Pisani (1.500 nel gennaio 2007). In costante crescita la popolazione del Piovanello pancianera (Calidris alpina), ormai triplicata rispetto ai contingenti della fine degli anni ’90. È specie sia lagunare che valliva, data anche la notevole compenetrazione esistente nel Delta tra valli chiuse e lagune soggette a marea. Si riportano di seguito alcune particolari concentrazioni osservate: 2.400 indd. in Laguna del Basson (2008), 2.937 indd. in Sacca di Scardovari (2007), 1.515 indd. in Valle Ca’ Zuliani (2007). Tra le specie che hanno mostrato un incremento esplosivo vanno citati il Chiurlo maggiore (Numenius arquata) e la Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus). Il primo, infatti, è passato nel giro di un decennio da poche unità ad alcune centinaia, concentrate in alcuni settori lagunari (sacche e lagune di Scardovari, Cavallai, Caleri) e all’interno di alcune valli (ad es. Valle S. Carlo con 122 indd. nel gennaio 2008). Lo svernamento della Beccaccia di mare è da considerarsi fatto recente per l’Italia, con il grosso della popolazione concentrato proprio nel Delta veneto ed emiliano-romagnolo. Apice delle presenze è stato il 2007, con ben 93 individui; tutti gli individui sono sempre stati rilevati in Sacca di Scardovari. Situazione nettamente negativa, invece, per il Fratino (Charadrius alexandrinus). Il progressivo calo registrato per il contingente svernante è stato osservato anche per la fase della nidificazione.

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

Avocetta - Censimenti di gennaio - provincia di Rov igo

Serie1 238 753 32 469 1.004 743 2.392 1.393 2.638 1.947 2.407 1.411

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

Piovanello pancianera - Censimenti di gennaioprovincia di Rovigo

Serie1 2.376 2.658 3.526 3.780 7.245 4.923 5.143 2.464 5.279 4.916 5.968 8.586

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

0

50

100

150

200

250

300

350

Chiurlo maggiore - Censimenti di gennaioprovincia di Rovigo

Serie1 0 25 23 2 44 40 137 149 68 168 249 322

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Beccaccia di mare - Censimenti di gennaioprovincia di Rovigo

Serie1 0 4 0 0 0 0 0 0 11 57 93 26

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

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0

20

40

60

80

100

120

Fratino - Censimenti di gennaio - provincia di Rovi go

Serie1 58 49 26 102 28 26 27 3 0 0 8 11

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Caradriformi - Laridi

A causa di difficoltà nel riconoscimento sulle lunghe distanze, non si è provveduto a separare nei conteggi le due specie Larus michahellis e Larus cachinnans. Il numero complessivo delle 7 specie di gabbiani censite nel Delta veneto è in discreto aumento. Ciò va attribuito principalmente al buono stato di salute che godono buona parte delle popolazioni di laridi in Europa. In particolare, anche per il biennio in esame sono stati rilevati alcuni individui di Gabbiano reale nordico (Larus argentatus), e nel 2008 è stato registrato il numero massimo di Gabbiani corallini (Larus melanocephalus) del decennio, ovvero 370, in netto contrasto con la media di esemplari per il periodo 1997-2006 (9 individui).

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Laridi - censimenti di metà gennaio - Delta veneto

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

Serie2 22.305 21.122 15.833 12.413 15.342 15.863 27.046 15.486 24.519 32.630 21.288 31.401

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Altre specie Si tralascia la trattazione di altre specie relativamente comuni o meno significative dal punto di vista numerico per l’area. Si segnalano, però, alcune specie rare o inusuali censite nel biennio 2007-08. Tra i Limicoli si conferma la presenza sempre più regolare del Voltapietre (Arenaria interpres), censito nel 2007 con 18 individui e 13 nel 2008. Tra i Ciconiformi, si segnala la presenza nel 2008 di un Mignattaio (Plegadis falcinellus) (e 6 Ibis sacri (Threskiornis aethiopicus). Segnalazioni di rilievo, sempre per il 2008, riguardano un esemplare di Fenicottero minore (Phoenicopterus minor) ed uno di Aquila anatraia maggiore (Aquila clanga). 3 - Ringraziamenti Un particolare ringraziamento va al personale dell’Area Attività Produttive della Provincia di Rovigo e alla Polizia Provinciale, nonché all’Ente Produttori Selvaggina e alle Aziende Faunistico-venatorie. Si ringraziano i rilevatori e collaboratori che hanno partecipato ai monitoraggi: Nicola Baccetti, Gianluca Barausse, Paolo Basciutti, Mauro Borgato, Michele Bovo, Alessandra Cadore, Sonia Calderola, Maria Carnacina, Lorenzo Cogo, Alberto Darderi, Mirko Destro, Ennio Di Gangi, Giuliana Duò, Riccardo Faè, Andrea Favaretto, Alessandro Galetto, Laura Gramolelli, Fabio Piccolo, Paolo Ronconi, Luca Sattin, Aldo Tonelli, Danilo Trombin, Emiliano Verza.

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4 - Bibliografia Verza E. (a cura di), 2006. Censimento degli uccelli acquatici svernanti in provincia di Rovigo, gennaio 2006. Associazione Cult. Nat. Sagittaria. Provincia di Rovigo. Relazione tecnica. Verza E., Bon M., 2005. Gli anatidi nel Delta del Po. Monitoraggio dal 2002 al 2005. Veneto Agricoltura. Schede di divulgazione, 16 pagg. Verza E., Trombin D., Cadore A., 2007. Consistenza e trend, nell’area del Delta del Po (provincia di Rovigo), di alcune specie di uccelli comprese nelle direttive europee e con popolazioni d’importanza nazionale ed internazionale. V Convegno dei Faunisti Veneti, Legnaro (PD), 12-13 maggio 2007.