A Te una spada - WordPress.com...“Ave Maria e avanti…! diceva San Luigi Orione. Lo ripeto...

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Carissimi volontari, amici e benefattori, e voi tutti che per un motivo o per un altro guardate al San- tuario della Madonna di Montespineto come al faro che indica la via al navigante, come alla stella che conduce alla salvezza, come alla guida che ci porta alla vetta. La montagna ha ricominciato a verdeggiare, gli alberi dimostrano, come all’inizio di ogni primavera, di non es- sere morti ed i fiori hanno ripreso la loro bellezza e con essa a far bello l’ambiente… La vita al Santuario non è finita, si era solo quasi assopita per un attimo, solo per il freddo si era un poco rarefatta la presenza… Gli animali ripopolano il bosco, gli uccelli nidificano e lo scoiattolo ha ripreso ad accarezzarsi la coda… E non è meraviglioso tutto questo? È la vita che riprende a mostrare la suo forza, la natura che si sveglia! Ed anche noi ricominciamo a guardare verso l’alto dove spicca imponente il Santuario della Madonna. E non vi sembra di “essere tornati ad essere contenti come una pasqua?”! E già, l’inverno con il suo freddo è passato, abbiamo riaperto le finestre che con i doppi vetri non permette- vano al caldo di uscire di casa né al freddo di entrarvi con prepotenza… e con le finestre aperte ricominciamo a sentire il suono delle campane che dall’alto del Santuario di Montespineto effondono i rintocchi festosi su tutta la vallata sottostante dello Scrivia e del Borbera... Esse vi invitano a salire fin quassù: Seguitele! È Pasqua! Cristo dall’alto della Croce ci chiama attorno a sé… Ha tante cose da dirci… Nel silenzio! Comincia la stagione del raccolto delle messi, la stagione passata attraverso la seminagione, la lunga attesa e la speranza… Viviamo la Pasqua e subito dopo il mese di Maggio, il mese della Madonna e dei pellegrinaggi al suo Santuario. Se così non fosse correremmo il rischio di avere lavorato invano… È per questo che riprendiamo il cammino perché la grazia ricevuta rimanga e fruttifichi. Eleviamo la nostra preghiera alla Madonna, nel Santuario e nel mese a lei consacrato. Il papa Paolo VI amava affermare che non si è cristiani se non si è mariani e lo stemma papale di Giovanni Paolo II era “TOTUS TUUS” (Tutto tuo!). C’è fervore di devozione mariana in tutti noi, nella nostra fede, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e quindi cresce la fiducia; cresce la fiducia in Colei che ebbe fiducia di Colui che in lei si faceva uomo, e facen- dosi uomo entrava attraverso di lei nel tempo e nella storia. Stiamo vivendo un tempo ed una storia che sembra- no toglierci il gusto di vivere, ma non è così! Questo tempo e questa nostra storia sembra che ci tolgano piano piano la fiducia, ma non deve essere così! Non abbiamo più fiducia negli uomini politici, (quante offese!)… non nelle istituzioni, (quante promesse!)… non nella chiesa (quante defezioni!)... e nemmeno nella famiglia (quante divisioni!)… Dubitiamo su tutto e di tutti, talvolta dubitiamo anche di noi stessi e del nostro vivere di pratiche religiose… Talvolta assomigliamo più a dei cristiani che praticano che a dei cristiani che credono. Risolleviamo il capo… riviviamo il nostro battesimo con le sue rinunce ed il suo credo, ritorniamo alla nostra primitiva lode a Dio che parla alla nostra coscienza, riscopriamo ciò che abbiamo lasciato tratti dalla speranza di trovare altrove la verità e ricominciamo a praticare le semplici preghiere e pratiche di un tempo. E continuiamo in queste devozioni… In diverse vostre case ed in alcuni vostri giardini avete trovato uno spazio per collocare l’immagine della Madonna: è l’immagine della Madonna apparsa a Lourde, o a Fatima, o a Me- djugorje, oppure è la bella immagine della “vostra Madonna”, quella di Montespineto… Se non l’avete ancora fatto cercatelo un angolino e sia il vostro angolo di pace. Continuare in queste devozioni è certezza per il rifiori- re della vita cristiana. Fermatevi ogni giorno, un istante soltanto, un attimo, un “Ave Maria” in questo vostro cantuccio riservato, arricchitelo di fiori e dite una preghiera alla Madonna. Vorrei moltiplicare le luci che si accendono la sera in onore di Maria, madre di Dio e madre tenerissima nostra. Non è difficile raccogliersi in preghiera con i figli all’interno della casa. Provate e vedrete quanta pace scenderà sulla vostra casa e sul mondo sconvolto da tanto odio e da tanti pericolosi focolai di tristezza. “Ave Maria e avanti…! diceva San Luigi Orione. Lo ripeto anch’io, oggi, a tutti voi: Ave Maria e avanti! Vi benedico di cuore e su tutti voi chiedo al Signore che scenda la Sua Benedizione. Che la Madonna accompagni tutti verso Gesù. Il vostro rettore: Falchetti don Se sto Pasqua 2014

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Carissimi volontari, amici e benefattori, e voi tutti che per un motivo o per un altro guardate al San-tuario della Madonna di Montespineto come al faro che indica la via al navigante, come alla stella che conduce alla salvezza, come alla guida che ci porta alla vetta. La montagna ha ricominciato a verdeggiare, gli alberi dimostrano, come all’inizio di ogni primavera, di non es-sere morti ed i fiori hanno ripreso la loro bellezza e con essa a far bello l’ambiente… La vita al Santuario non è finita, si era solo quasi assopita per un attimo, solo per il freddo si era un poco rarefatta la presenza… Gli animali ripopolano il bosco, gli uccelli nidificano e lo scoiattolo ha ripreso ad accarezzarsi la coda… E non è meraviglioso tutto questo? È la vita che riprende a mostrare la suo forza, la natura che si sveglia! Ed anche noi ricominciamo a guardare verso l’alto dove spicca imponente il Santuario della Madonna. E non vi sembra di “essere tornati ad essere contenti come una pasqua?”! E già, l’inverno con il suo freddo è passato, abbiamo riaperto le finestre che con i doppi vetri non permette-vano al caldo di uscire di casa né al freddo di entrarvi con prepotenza… e con le finestre aperte ricominciamo a sentire il suono delle campane che dall’alto del Santuario di Montespineto effondono i rintocchi festosi su tutta la vallata sottostante dello Scrivia e del Borbera... Esse vi invitano a salire fin quassù: Seguitele! È Pasqua! Cristo dall’alto della Croce ci chiama attorno a sé… Ha tante cose da dirci… Nel silenzio! Comincia la stagione del raccolto delle messi, la stagione passata attraverso la seminagione, la lunga attesa e la speranza… Viviamo la Pasqua e subito dopo il mese di Maggio, il mese della Madonna e dei pellegrinaggi al suo Santuario. Se così non fosse correremmo il rischio di avere lavorato invano… È per questo che riprendiamo il cammino perché la grazia ricevuta rimanga e fruttifichi. Eleviamo la nostra preghiera alla Madonna, nel Santuario e nel mese a lei consacrato. Il papa Paolo VI amava affermare che non si è cristiani se non si è mariani e lo stemma papale di Giovanni Paolo II era “TOTUS TUUS” (Tutto tuo!). C’è fervore di devozione mariana in tutti noi, nella nostra fede, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e quindi cresce la fiducia; cresce la fiducia in Colei che ebbe fiducia di Colui che in lei si faceva uomo, e facen-dosi uomo entrava attraverso di lei nel tempo e nella storia. Stiamo vivendo un tempo ed una storia che sembra-no toglierci il gusto di vivere, ma non è così! Questo tempo e questa nostra storia sembra che ci tolgano piano piano la fiducia, ma non deve essere così! Non abbiamo più fiducia negli uomini politici, (quante offese!)… non nelle istituzioni, (quante promesse!)… non nella chiesa (quante defezioni!)... e nemmeno nella famiglia (quante divisioni!)… Dubitiamo su tutto e di tutti, talvolta dubitiamo anche di noi stessi e del nostro vivere di pratiche religiose… Talvolta assomigliamo più a dei cristiani che praticano che a dei cristiani che credono. Risolleviamo il capo… riviviamo il nostro battesimo con le sue rinunce ed il suo credo, ritorniamo alla nostra primitiva lode a Dio che parla alla nostra coscienza, riscopriamo ciò che abbiamo lasciato tratti dalla speranza di trovare altrove la verità e ricominciamo a praticare le semplici preghiere e pratiche di un tempo. E continuiamo in queste devozioni… In diverse vostre case ed in alcuni vostri giardini avete trovato uno spazio per collocare l’immagine della Madonna: è l’immagine della Madonna apparsa a Lourde, o a Fatima, o a Me-djugorje, oppure è la bella immagine della “vostra Madonna”, quella di Montespineto… Se non l’avete ancora fatto cercatelo un angolino e sia il vostro angolo di pace. Continuare in queste devozioni è certezza per il rifiori-re della vita cristiana. Fermatevi ogni giorno, un istante soltanto, un attimo, un “Ave Maria” in questo vostro cantuccio riservato, arricchitelo di fiori e dite una preghiera alla Madonna. Vorrei moltiplicare le luci che si accendono la sera in onore di Maria, madre di Dio e madre tenerissima nostra. Non è difficile raccogliersi in preghiera con i figli all’interno della casa. Provate e vedrete quanta pace scenderà sulla vostra casa e sul mondo sconvolto da tanto odio e da tanti pericolosi focolai di tristezza. “Ave Maria e avanti…! diceva San Luigi Orione. Lo ripeto anch’io, oggi, a tutti voi: Ave Maria e avanti! Vi benedico di cuore e su tutti voi chiedo al Signore che scenda la Sua Benedizione. Che la Madonna accompagni tutti verso Gesù.

Il vostro rettore: Falchet t i don Sesto

Pasqua 2014

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Nel Vangelo e nelle icone Maria non è mai sola: por-

ta sempre il figlio per mostrarlo al mondo. Lei non

rivendica mai il primo posto. D'altra parte, senza

Maria non riusciremmo mai a capire veramente Ge-

sù. Forse la freddezza delle nostre celebrazioni e l'a-

ridità della nostra cultura religiosa

hanno offuscato della figura di Maria.

Guardandoci intorno ci accorgiamo

che c’è tanta tristezza. Dietro ogni

momento di esagerato “SBALLO”

dei giovani, esiste una profonda tri-

stezza e tanto vuoto. La tristezza

nel mondo ha certamente qualche

rapporto con l’assenza della Madre

di Gesù. Eppure tutti noi abbiamo

tanto bisogno di gioia...

Forse Maria può aiutarci a ritrovare

la gioia della vita.

Il nostro cuore è sprangato, blindato

«per sopravvivere».

Abbiamo paura di essere troppo vul-

nerabili. Abbiamo paura delle perso-

ne e delle loro domande. Abbiamo

paura di Dio che può chiederci anco-

ra di più. Non sobbalziamo più

quando sentiamo la parola di Dio,

perché il nostro cuore è decisamente

«incatenato». Solamente colui che lascia la porta

aperta. che rimane vulnerabile, può essere visitato

e confortato da Dio, come è avvenuto per Maria.

C'è un'altra ragione per cui siamo così poco allegri:

abbiamo disimparato la gioia che procura la pre-

ghiera di lode, anzi ogni preghiera. Un essere uma-

no che non sa più pregare diventa triste... perché so-

lamente nella conversazione con Dio sta la sorgente

della gioia più profonda:

non la puoi scoprire in

nessun dialogo con gli uo-

mini. Le grida di gioia ri-

volte a Dio ci allargano il

cuore.

Un'altra fonte di gioia è

l'essere «piccolo». Non è

come essere umile o mode-

sto. La «piccolezza» è un

dono di Dio. Noi ci ribel-

liamo a un'idea del genere:

ma allora Dio vuole uni-

camente persone in ginoc-

chio? No!! Dio vuole che

siamo persone libere, non

degli schiavi.. Riconoscere

la nostra piccolezza al co-

spetto di Dio non è altro

che riconoscere la nostra

realtà davanti a lui: aver

coscienza della realtà di-

vina e della nostra vera condizione umana. Accetta-

re così come siamo, talvolta ben diversi da come ci

eravamo sognati. Non è facile... Sr. M.D.

"Ecco la tua Madre!" (Gv 19,27)

E' Gesù, o Vergine Maria, che dalla

croce ci ha voluto affidare a Te, non

per attenuare ma per ribadire il suo

ruolo esclusivo di Salvatore del mondo.

Se nel discepolo Giovanni, ti sono sta-

ti affidati tutti i figli della Chiesa, tan-

to più mi piace vedere affidati a Te, o

Maria, i giovani del mondo.

A Te, dolce Madre, la cui protezione

ho sempre sperimentato, questa sera

nuovamente li affido. Sotto il coman-

do, nella tua protezione, essi cercano

rifugio.

Tu, Madre della divina grazia, falli ri-

splendere nella bellezza di Cristo!

Sono i giovani di questo secolo, che

all'alba del nuovo millennio, vivono

ancora i tormenti derivanti dal pecca-

to, dall'odio, dal-

la violenza, dal

terrorismo e dal-

la guerra.

Ma sono anche

giova-

ni ai quali la Chiesa, guarda

con fiducia nella consapevo-

lezza che con l'aiuto della

grazia di Dio riusciranno a

credere e a vivere da testi-

moni del Vangelo nell'oggi

della storia.

O Maria, aiutali a rispondere

alla loro vocazione. Guidali

alla conoscenza dell'amore

vero e benedici i loro affetti.

Sostienili nel momento della

sofferenza.

Rendili annunciatori intrepidi

del saluto di Cristo nel giorno

di Pasqua: pace a voi!

Con loro, anche io mi affido

ancora non volta a te e con

affetto confidente ti ripeto:

Totus tuus ego sum!

Sono tutto tuo!

E anche ognuno di loro con me e ti

grida: Totus tuus! … Totus tuus!

Amen. (Giovedì, 10 aprile 2003)

La Madonna ed il bambino al trono

P r e g h i e r a d i G i o v a n n i P a o l o II

BENVENUTO NEL 21° SECOLO

Telefono senza fil i

Cucina senza fuoco

Auto senza chiavi

Alimenti senza grassi

Giovani senza lavoro

Dirigenti senza scrupoli

Relazioni senza fondamenti

Comportamenti senza prudenza

Donne senza paura

Bimbi senza padre

Sentimenti senza cuore

Educazione senza valori

Ragazzi senza maniere

… Tutto diventa senza

Anche le speranze sono senza fine

E tutto questo mi lascia senza parole!

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A Te una spada trafiggerà l’anima!

di D. Paolo Clerici LA FEDE DI MARIA NELLA VITA NASCOSTA DI GESÙ

Lungo la via dell’ “obbedienza della fede”, Maria

ode le parole del vecchio Simeone al tempio di Geru-

salemme dove con Giuseppe quaranta giorni dopo la

nascita “portarono il bambino per offrirlo al Signore”

(Lc 2, 22): ”Egli è qui per la rovina e la resurrezione di

molti in Israele, segno di contraddizione…” e aggiun-

ge con preciso riferimento a Maria “E anche a Te una

spada trafiggerà l’anima” (Lc 2, 34-35), ciò rivela che

dovrà vivere la sua obbedienza di fede nella sofferenza

a fianco del Salvatore sofferente, e che la sua maternità

sarà oscura e dolorosa. (cfr Redempotoris Mater 16)

Nella scena del ritrovamento di Gesù fra i dottori del

tempio, Maria e Giuseppe manifestano il loro smarri-

mento:” tuo padre e io, angosciati ti cercavamo” (Lc 2,

48). La risposta di Gesù è dura e misteriosa:” perché

mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi

delle cose del Padre mio?” (Lc 2,48).

Gesù cioè ricorda che c’è un altro padre, più

importante, e per essere fedele al quale è disposto

a gettare nell’angoscia i suoi genitori terreni. E-

sprime la coscienza del primato di Dio nella sua

vita, anzi la consapevolezza che ciò che più conta

per lui è la fedeltà alla missione che il padre gli

ha affidato Maria intuisce che c’è un mistero in

questo figlio, ma non Le è dato di capire…”Essi

non compresero le sue parole” (Lc 2, 50). Non capi-

va, ma “conservava tutto nel suo cuore”, le medita-

va, cioè “cercava di mettere insieme, confronta-

re…tutto quello che vedeva e sentiva” con quella “

meditazione nel cuore” che indicava un far risuonare

la parola nelle profondità del cuore.

Non capiva, ma accettava nell’oscurità della fe-

de il volto misterioso, enigmatico di Dio, senza

pretendere di capire subito quello che Dio le avrebbe

rivelato in seguito, con un atteggiamento costante non

di pretesa, ma di attesa. E’ l’atteggiamento del credente.

Durante gli anni della vita nascosta di Gesù nella ca-

sa di Nazareth, anche la vita di Maria è “nascosta con

Cristo in Dio” mediante la fede

LA FEDE DI MARIA NELLA VITA PUBBLICA DI GESÙ

C’è un passo sconcertante, ma assai illuminante, nel

Vangelo. “ giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stan-

do fuori, lo mandarono a chiamare. Tutt’attorno era

seduta la folla e gli dissero: Ecco tua madre, i tuoi fra-

telli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano. Ma Gesù

rispose loro: Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli?

Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti at-

torno disse: Eco mia madre e i miei fratelli! Chi com-

pie la volontà di Dio è mio fratello, sorella e ma-

dre” (Mc 3, 31-35).

In Luca c’è una variante:”…mia madre e i miei fratelli

sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono

in pratica” (Lc 8, 21).

Più avanti è detto:” una donna alzò la voce di mezzo

alla folla e disse: beato il ventre che ti ha portato e il se-

no da cui hai preso il latte! Ma egli disse loro: beati piut-

tosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osserva-

no” (Lc 11, 27-28).

Con queste parole Gesù non misconosceva la grandez-

za di Maria, ma faceva il più grande elogio di Maria sua

madre, perché nessuno come Maria aveva compiuto la

volontà di Dio e nessuno come lei aveva accolto nel

cuore e nella vita la parola del Signore.

La Vergine di Nazareth, cioè, è grande perché “Gesù è

il frutto del suo grembo”, ma è più beata ancora perché

ha fatto la volontà di Dio e ha creduto alla sua Parola:

beata perché è “ la credente “!

IL MOMENTO CULMINANTE DELLA FEDE DI MARIA

Momento culminante di questa “notte della fede “ o

“oscura peregrinazione della fede“ di Maria è stato cer-

tamente il Calvario.

Dopo la morte del Si-

gnore sulla Croce, più

nessuno credeva in Gesù.

Tutti ormai pensavano

che l’evento-Gesù fosse

un caso finito e archivia-

to, una delle tante “scon-

fitte di Dio”, una gigan-

tesca illusione: “ spera-

vamo che fosse lui a li-

berare Israele… ma…”

(Lc 24, 21-22). Più nes-

suno credeva in Lui. Ma-

ria, invece, mediante la

fede “serbò fedelmente

la sua unione col Figlio

sino alla croce” (LG 58).

Solo Maria continuava

ostinatamente a credere e a sperare…:la “Madonna del

Sabato santo”!

Continuava a credere, nell’oscurità totale della fede,

che Dio non avrebbe abbandonato nella morte il suo

servo Gesù, perché Dio è fedele alla sua Parola e alla

sua promessa: egli è sempre un Dio che fa entrare e fa

uscire”: “fa entrare” nelle tribolazioni, nel deserto e

nell’esilio…nella morte, ma “fa uscire2 nella gioia, nel-

la libertà, nella vita. Così aveva sempre fatto in tutta la

storia della salvezza con Abramo, con Mosè, con Davi-

de, con i profeti e con tutto il suo popolo.

Ugualmente avrebbe fatto con Gesù…anche se Maria

non poteva sapere in quale modo e in quali tem-

pi…Continuava a credere e a sperare. In quel “Sabato

Santo” tutta la fede della Chiesa era racchiusa nel cuore

di Maria. Per questo nella tradizione cristiana, il sabato

è dedicato alla memoria della Beata Vergine Maria, “la

più grande dei credenti”.

Il momento culminante della fede

di Maria fu la morte di suo figlio.

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DDD UUU EEE FFF OOO TTT OOO AAA CCC OOO NNN FFF RRR OOO NNN TTT OOO ………

PPP aaa sss sss aaa nnn ooo ggg lll iii aaa nnn nnn iii mmm aaa lll eee ggg rrr aaa nnn ddd iii ccc ooo sss eee rrr eee sss ttt aaa nnn ooo !!!

Una cartolina dell'inizio 1900

Una cartolina dell'inizio 2000

Dall’inizio della Via Crucis, dove c’è un ampio par-

cheggio per fermare la macchina, fino al Santuario po-

sto alla sommità, ci sono circa 600 metri… Si consiglia,

parcheggiata la macchina, di salire a piedi. San Luigi O-

rione soleva affermare che i pellegrinaggi ai Santuari

mariani devono odorare sempre di un po’ di sacrificio.

All’epoca del Santo c’era una strada di terra battuta che

seguiva grossomodo la strada asfaltata attuale, (fu quel-

la che Don Orione percorse con la corda al collo!), ma

c’era anche un sentiero, più corto ma più ripido, che

prendeva di petto la montagna e si inerpicava per circa

metà distanza, era percorso dai giovani, col fiato in gola

e con poche “Ave Maria”. Oggi questo percorso non c’è

più… in alcuni tratti si intravede appena il tracciato… gli

alberi lo hanno cancellato… Oggi si può quindi pregare!

Da qui alla sommità ci sono 4 curve a gomito e tutte in

salita. Consigliamo, a chi sale in macchina, di prenderle

con calma ed attenzione, specie nella discesa!

Un giorno, un pensatore in-

diano fece la seguente do-manda ai suoi discepoli: "Per-

ché le persone gridano quan-do sono arrabbiate?"

"Gridano perché perdono la calma" disse subito uno di loro.

... "Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" dis-

se nuovamente il pensatore. "Bene, gridiamo perché deside-

riamo che l'altra persona ci a-scolti" replicò un altro discepolo.

E il maestro tornò a doman-dare: "allora non è possibile

parlargli sommessamente e a voce bassa?"

Varie altre risposte furono

date ma nessuna convinse il pensatore.

Allora egli esclamò: "Voi sape-te perché si grida contro u-

n'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che

quando due persone sono ar-rabbiate i loro cuori si allon-

tanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gri-

dare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono

tanto più forte dovranno gri-dare per sentirsi l'uno con l'al-

tro. D'altra parte, che succede quando due persone sono in-

namorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E per-

ché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra

loro è piccola. A volte sono

talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, sola-

mente sussurrano. E quan-do l'amore è più intenso non

è necessario nemmeno sus-surrare, basta guardarsi…

I loro cuori si intendono. E' questo che accade: quando

ci sono due persone che si amano esse si avvicinano."

Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discu-

terete non lasciate che i vo-stri cuori si allontanino,

non dite parole che li pos-sano distanziare di più,

perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta

che non incontreranno mai più la strada per tornare."

Il Rettore

Falchetti don Sesto

Mohandas Gandhi – il Mahatma

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UNA LETTERINA DELLE TANTE

Diamo questo spazio ad una letterina scritta a Gesù Bambino nell’iniziativa natalizia rivolta ai piccoli (ma non solo!)… Questa che pubblichiamo, infatti, senza commento, è si due nonni preoccupati per la crescita dei nipotini, e non solo… (e ne hanno piena ragione!).

Nel tenere vivo il ricordo di Don Orione,

mentre abbiamo commemorato la sua morte a

San Remo il 12 Marzo e ci prepariamo alla

sua festa il 16 Maggio, ci piace ricordare

a tutti un’altra delle tante sue iniziative:

I PELLEGRINAGGI AL SANTUARIO

- L'11 settembre 1892 si svolge a Montespineto un con-gresso diocesano per la stampa cattolica: sono presenti rappre-sentanti del clero e diversi laici. Per 1' occasione si organizza un pellegrinaggio. Il chierico Orio-ne vuol far partecipare anche i suoi ragazzi dell'oratorio S.

Luigi: chiede a noleggio tre carretti e, stipatisi alla me-glio, si dirigono al Santuario "gloriosi e trionfanti, a tiro d'asini e di muli, via di galoppo all'una di notte col nostro

bravo Sacro Cuore al petto!" Inizia l'opera dei pellegri-naggi della Congregazione che saranno strumento di pro-paganda mariana e richiamo di salvezza. - Pieno di gratitudine alla Madonna il chierico Orione organizza nell' agosto del 1894 con i ragazzi del collegio di S. Bernardino un secondo pellegrinaggio al Santuario di Montespineto. La comitiva parte dopo la mezzanotte e, sul far dei giorno, arriva a Stazzano. Orione si carica sulle spalle un sacco di pane e, assieme ai giovani si incammina verso la vetta. Appare stanco, alcuni dei più robusti si of-frono per sostituirlo, ma egli non vuole. “Ad ogni stazione recitava, inginocchiato per terra, tenendo sempre il sacco in spalla, un'Ave Maria. Tuttavia egli volle fare tutta la salita per arrivare ai piedi della Madonna stanco ma contento di avere anche fatto un po' di penitenza”.

Caro Gesù Bambino. Ti affidiamo i nostri nipotini A. L. e N. che amiamo più di noi stessi. Essi vivono in famiglia ma i loro genitori non si vogliono più tanto bene. A nostra figlia abbiamo insegnato tutto quello che ritenevamo giusto insegnare ma forse abbiamo sbagliato in qualche cosa visto che non ti prega più, non prega con i suoi figli e nemmeno con Carlo suo marito… noi te ne chiediamo perdono. Ha tutto ma non ha te! E come può darti ai figli? Noi non riusciamo a parlare con nostro genero, non ci a-scolta, ma abbiamo tanto a cuore nostra figlia. È lon-tana da noi ma è tanto lontana anche da te!. Stendi la tua mano su di lei ma specialmente su queste tre crea-ture che affidiamo a te. In particolare guarda N., la più piccina, ha tanto bisogno di affetto! Fa’ che la fi-glia Lucia ci venga a trovare e ci porti i nostri nipoti-ni… Anche noi abbiamo bisogno di loro! Due nonni trepidanti e con tanta pena!

1 4 e 1 5 A g o s t o 1 9 7 4 … È questa una data molto importante e che il nostro Rettore Don Sesto ricorda con gioiosa riconoscenza: all’età di 29 anni, al suo paese nativo, Sant’Andrea di Suasa, nella Diocesi di Fano, per le mani del Vescovo Mons. Costanzo Micci, veniva consacrato Sacerdote inserito nella Congregazione Religiosa dell’Opera della Divina Provvidenza di Don Orione e celebrava, dinanzi alla mamma, ai suoi fratelli, nipoti, parenti, confratelli e paesani (… e non solo!), la Sua Prima Santa Messa. E c’era anche il fratello Don Dario. Il Signore lo ha condotto per mano: fra i giovani a Fano, a Copparo; nella scuola a Fano, Copparo e a Genova; in parrocchia, a Copparo, al suo paese nativo e a S. Severino Marche; fra le persone anziane a Genova; nel Santuario dell’Incoronata di Foggia ed ora nel nostro Santuario della Madonna di Monte Spineto dove ricorda i suoi 40 anni di servizio nella Chiesa, nelle Diocesi e nella Congregazione. Gli saremo vicini sempre ma in modo particolare il giorno dell’Anniversario, il 15 Agosto quando nel nostro Santuario celebrerà alle ore 10,30 la Santa Messa di ringraziamento… Saremo tutti lì attorno a lui a dire alla Madonna di conservare in lui l’entusiasmo di parlare di Lei a noi che vogliamo apprendere e che cerchiamo di cogliere e fare nostro qualche cosa della sua devozione mariana e del suo attaccamento a Cristo ed alla Chiesa… Grazie, Signore, perché ancora continui a darci Sacerdoti secondo il Tuo progetto e secondo la Tua volontà… Grazie, Signore perché continui a volerci ancora tanto bene donandoci Sacerdoti Santi e capaci di santificare… Grazie, Signore perché ancora ci fai capire l’importanza del Sacerdote nella nostra vita e nella società. R. G.

I due fratelli:

Don Sesto e Don Dario

San Luigi Orione

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La redazione

16 Dicembre: Il Rettore ha fatto visita al Vescovo conse-

gnando la lettera per iniziare a prendere in considerazione

la ristrutturazione dell’Abside del Santuario.

18 Dicembre: Tutto è pronto per il Natale… Presepio,

Cassetta della posta a Gesù Bambino… fiori…

22 Dicembre: Monica ed Eros Repetto della Associa-

zione Musicale “Antica Libarna”, sono venuti ad ani-

mare la Santa Messa delle ore 10,30 in questa ultima

domenica di Avvento, nella benedizione dei “bambinelli”

del presepio, con musica e canti lirici. GRAZIE! 23 Dicembre: Il Rettore è salito nel pomeriggio per le

confessioni e per le ultime preparazioni.

24 Dicembre: Veglia di Natale. Il

tempo non ha molto

favorito ma il San-

tuario si è riempito

più del solito. Ottima

la veglia in prepara-

zione alla Santa

Messa della natività

con forti spunti di ri-

flessione. Dopo la Messa alle ore 24 tutti abbiamo potuto

gustare e scaldarci con un bicchiere di “Vin Brulè offerto

dal Gruppo Alpini. (Cronaca pag, 10)

25 Dicembre: Continua a piovere e la pioggia impedisce a

molti di salire…. Migliore la presenza nel pomeriggio an-

che se inferiore al previsto. Scarsa la visita al presepio.

Chiusa la “Bancherella di Natale”, aperta per tutto

l’Avvento, con un incasso di ben 590 €uro. Grazie.

26 Dicembre: Santo Stefano: il tempo continua inclemen-

te e la frequenza è poca, specie al mattino. Nel pomerig-

gio, nonostante la pioggia, discreta partecipazione.

29 Dicembre: Giornata soleggiata e discreta presenza di

fedeli. Molte le visite al presepio e alla Celebrazione.

31 Dicembre:

Bella la preghiera di Ringraziamento con il Te Deum e

l’Agape fraterna di attesa dell’anno nuovo. Una piccola

ma serena comunità che si sente bene presso la Madonna.

01 Gennaio 2014: Buon Anno! Tempo bello! Tanta gente!

02 Gennaio: In un periodo di diffi-

coltà economica la

Provvidenza ci ha soc-

corso! Sono state dona-

te da una benefattrice

del Santuario e sono ar-

rivate, n. 24 seggiole

rosse per la “Sala Multiuso”. Grazie! Ringraziamo di cuore .

06 Gennaio: Patrizia, con il suo coro di

Borghetto, sempre disponibile

a salire al Santuario, come da

tradizione è venuta ad animare

la Santa Messa del pomeriggio

… Prima di riporre il Bambinel-

lo, un bacio ed una offerta per

sostenere le Adozioni a distanza.

07 Gennaio: Le offerte raccolte al

momento del bacio di

Gesù Bambino (6 Gen-

naio) si sono sommate

a quelle raccolte nella

cassetta infondo al

Santuario ed a quelle

date dai genitori dei

bambini affidati alla Madonna il giorno dell’Assunta e

dell’Immacolata ed hanno raggiunto la quota necessaria

da inviare per l’Adozione a distanza. Grazie a nome di

Virginia ed Anja, le bambine adottate dal Santuario.

18 Gennaio: Continuano le prenotazioni per

l’”Adozione delle Cappelle della Via Crucis”. Siamo ar-

rivati alla 5°! In Primavera si comincia! (Speriamo!)

30 Gennaio: Dopo una prima spruzza-

tine di neve caduta il 14

Gennaio, neve fermatasi

solo per poche ore, ieri ed

oggi una nuova nevicata,

più consistente ma non da

far paura… Nella giornata

di ieri il Rettore, informa-

to, non è salito in Santua-

rio. Qui in pianura la neve

si scoglie subito, lassù rimane un poco ma niente di più.

01-02 Febbraio: Benedizione delle candele e liturgia

della “Candelora”; sia il sabato che la domenica al ter-

mine della celebrazione della S. Messa Benedizione

della gola in onore di San Biagio (3 Febbraio).

02 Febbraio: Nel pomeriggio il Rettore, dovendo

partecipare in Duomo alla celebrazione dei Religiosi

come “delegato del Vescovo” per la vita consacrata,

viene sostituito al Monte sia nella benedizione delle

candele per la Candelora che della gola per San Bia-

gio anticipando la memoria del Santo taumaturgo.

06 Febbraio: Chiusura del Presepio: nel pome-

riggio è iniziata la demolizione e si

è provveduto al ritiro della cassetta

della posta e delle “letterine e Ge-

sù Bambino”. Nella cassetta della

posta sono state trovate (con qual-

che offerta che l’accompagnavano)

ben 26 letterine, non solo di bam-

bini... In altra pagina (pag. 10) ne

pubblichiamo una (solo una!) di quelle che riteniamo

più personale e più sentita. Per tutte preghiamo perché

ogni richiesta venga accolta ed esaudita.

La Veglia di Natale

Te Deum Laudamus...

L'Agape fraterna di fine anno

... e fanno una splendida figura!

Ciao, Gesù... Grazie!

Mafumo Virginia ed Ania

La neve sta ancora cadendo

La cassetta

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12 Febbraio: Dopo diversi incontri verbali il Rettore ha

scritto una lettera all’Economato Diocesano inerente le

antenne poste alla sommità della torretta mallevando da

ogni responsabilità circa la sicurezza della struttura.

17 Febbraio: Il Rettore si è assentato per alcuni giorni

oltre che per una breve pausa di riposo anche per andare

a prelevare oggetti che potranno venire utilissimi per i

mercatini in aiuto e sostegno al Santuario.

27 Febbraio: L’Ufficio Beni Culturali ha risposto alla

richiesta di interessamento per i lavori nell’Abside.

23 Febbraio: Continuano le richieste in risposta alla pro-

posta di adottare una cappella della Via Crucis. Siamo a 6!

01 Marzo: Ancora neve a Monte-

spineto. Il silenzio della

notte è stato rotto

all’alba dal rumore del-

lo spazzaneve che alle

ore 07 ha cominciato a

pulire ed a spargere sa-

le. Nel pomeriggio, non essendo più passato lo spazza-

neve, il Rettore è rimasto bloccato alla curva della VII

Stazione della Via Crucis ed è dovuto salire a piedi.

02 Marzo: C’è ancora tanta neve ma la strada è pulita. Al

mattino il geometra incaricato è venuto per prendere vi-

sione delle Cappelle della Via Crucis da ristrutturare.

05 Marzo: Coincidendo il ricordo

mensile della morte di

Sr. M. Eustella con il

mercoledì delle Ceneri,

alle ore 9,30 si è svolta

la liturgia dell’inizio

della Quaresima con

l’imposizione delle Sacre Ceneri. Discreta la partecipazio-

ne dei fedeli favoriti anche dalla primaverile giornata di

sole. Esposto il programma della Quaresima.

05 Marzo: Il nostro Blog compie due anni ed ha già

messo i dentini : (http://montspineto.wordpress.com/).

Rosicchia bene la curiosità dei navigatori cibernetici

tanto che ha raggiunto le 26.000 visite ed è sempre più

visitato. Grazie! 08 Marzo: A tutte le donne, a cominciare da quella del

cielo e dalle nostre mamme, che ci hanno aiutato a vivere

la grande avventura della vita: AUGURI !

14 Marzo: Grazie, Rita P. per aver regalato alla Sala Mul-

tiuso l’armadio guardaroba per collocarvi gli oggetti che

raccogliamo per i mercatini, lotterie e pesche beneficienza.

19 Marzo: A tutti i papà, perché, a somi-

glianza di San Giuseppe sposo

di Maria, vogliano sempre bene

alle loro spose ed ai loro figli…

e li aiutino a camminare verso

Dio: AUGURI! Essendo il retto-

re, come tutti i mercoledì pome-

riggio in Santuario, su richiesta

di un gruppo di pellegrini, alle

ore 16,00 ha celebrato la Santa

Messa in onore di San Giuseppe.

21 Marzo: Suor Pia approfittando della giornata

primaverile è andata un po’ a passeg-

gio nelle vicinanze del Santuario e sci-

volando è caduta… dolorante alla

spalla destra e ferita sopra l’occhio de-

stro è stata trasportata per accertamenti

all’ospedale di Tortona ed è stata rico-

verata… ne avrà per alcuni giorni. A

lei l’augurio di buona e veloce guarigione e di presto ritor-

no al “suo” Santuario ed alla preghiera!

24 Marzo: In seguito al prolungarsi della degenza di Suor

Pia in ospedale il rettore ha cambiato il suo programma ed

ha rimandato il corso di Esercizi Spirituali che doveva

cominciare oggi ad altra data.

29 Marzo: Suor Pia ha fatto ritorno al Santuario… è se-

rena, fiduciosa e ringrazia la Madonna di averla aiutata in

questa prova. Una convalescenza che impegna tutti noi a

salire di frequente al Santuario per doppia motivazione!

30 Marzo: ● Con la primave-

ra iniziano le atti-

vità! Alla celebra-

zione delle 10,30 i

signore Cambrea

Rocco e Gaglio-

stro Concetta, at-

torniati dai figli

Domenico e Fran-

sesco, dalle nuore

e dai nipotini, hanno ricordato il 50° Anniversario del loro

matrimonio. Era il 30 Marzo del 1964 quando nella Chiesa

di Palmi hanno dichiarato il loro amore che oggi hanno

confermato dinanzi a Dio ed alla Chiesa, presso l’altare

della Madonna.

● E’ ritornata l’ora legale e come è ormai noto in Santua-

rio le celebrazioni festive e prefestive del pomeriggio pas-

sano dalle ore 16,00 alle ore 17,00.

● Al circolo

A.N.S.P.I., il locale

del Santuario posto

ai margini del San-

tuario mariano per

un servizio ai pelle-

grini che salgono a

trovare e pregare la

Madonna e non fine

a se stesso, pranzo di apertura dell’attività 2014. Sali a

Montespineto ma la Madonna ti chiama, non ne ridiscende-

re senza una visita ed una preghiera alla Padrona di casa!

03 Aprile: Alla sala multiuso riunione del “Castagnaccio”.

05 Aprile: La Santa Messa in suffragio di Sr M. Eustella,

essendo oggi sabato, viene celebrata nel pomeriggio alla

Messa comunitaria delle ore 17.00.

07 Aprile: Il giornalino va in stampa per uscire la

Domenica delle Palme. Ringraziamo tutti

coloro che lo preleveranno, lo leggeranno e

lo apprezzeranno e si sentiranno spinti a

sostenerlo anche economicamente. Grazie.

La “fuoriserie” del Rettore bloccata

Imposizione delle Sacre Ceneri

Il padre putativo di Gesù

Sr Pia Polastri

Gli sposi con il Rettore, figli e nipoti.

Un angolo durante il pranzo

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Ristrutturazione ed affidamento delle

Cappelle della Via Crucis

L’idea di programmare

la ristrutturazione delle

Cappelle della Via Cru-

cis è venuta durante la

celebrazione della Santa

Messa nella Festa di

Sant’Anna del 2013.

Alla presenza del Ve-

scovo di Tortona, del

Sindaco di Stazzano e

dei fedeli radunati per il

sacro rito, il Rettore lan-

ciava l’ipotesi di poter

restaurare ed adottare

una cappella… quanti

erano interessati doveva-

no mettersi in comunica-

zione con lui.

Nel giornalino quadrimestrale Madonna di Montespine-

to, a Natale ne venne ufficializzata la proposta. Si è co-

minciato subito a lavorare in questa iniziativa ma sia la

parte burocratica (le cappelle appartengono territorial-

mente a due comuni diversi) che organizzativa (necessità

che vi fosse un’unica linea conduttrice anche se non tutte

le Cappelle sono uguali) andarono a rilento e presto so-

praggiunse il freddo inverno che consigliò di non mettere

mano ai lavori. Ai primi di Marzo si riprese l’argomento

fatti forti anche dalle richieste che venivano da parte di

coloro che programmavano di adottarne una in memoria

o in ringraziamento per favori e per abbellire la via che

conduce al Santuario. Prima della Pasqua 2014, già si

era in grado di dar inizio ai lavori ma alle poche giornate

di anticipata primavera seguì altro freddo e si decise

quindi di rimandare a dopo Pasqua.

Alle sei famiglie che hanno subito colto l’invito siamo

certi se ne aggiunge-

ranno altre dopo l’inizio

nei lavori e si sarà al

completo nelle prenota-

zione. Una volta restau-

rate, abbellite e sistemate

si tratterà di mantenerne

la bellezza il più a lungo

possibile ed a questo

provvederanno coloro

che oggi ne sostengono

le spese di ristrutturazio-

ne e domani, ne siamo

certi, i loro figli e nipoti.

Ringraziamo coloro che

hanno amato ed aderito

all’iniziativa del Rettore

ed hanno preso a cuore

la ristrutturazione e l’affidamento delle singole cappelle.

L A S E T TI MA NA S A NTA

Mi sembra doveroso far conoscere le grandi ricchezze spirituali contenute in particolar modo nella Settimana Santa che stiamo vi-vendo. Constato che beni così grandi sono talvolta sciupati o per mancanza in noi della loro conoscenza o per un malvoluto capovol-gimento di valori che si annida nella società. La settimana che va dalla 2° Domenica di Pas-sione (chiamata comunemente Domenica del-le Palme) alla Domenica di Pasqua è detta Set-timana Santa sia per le cose sante che ci fa ri-vivere, sia perché dobbiamo santificarla e sia perché il mistero pasquale trova in questa settimana la sorgente e il fondamento di tutte le altre celebrazioni dell'anno liturgico: “Dalla Pasqua hanno origine tutte le feste dell’anno”. In essa non solo è ricordato nel modo più pieno il mistero pasquale di Cristo, ma que-sto mistero è reso presente nella sua realtà salvifica. Mistero pasquale che significa pas-sione, morte e risurrezione di Gesù : tre ele-menti inscindibili fra loro. Passione e morte di Gesù non sono fine a se stesse, ma ci portano alla tomba vuota, alla risurrezione di Gesù. Questa «Grande Settimana» è incorniciata da due eucaristie: quella della Domenica di Pas-sione (o delle Palme) che celebrando la Pas-sione del Signore evidenzia 1'aspetto della Croce, del «Servo sofferente» del Signore e del suo servizio di obbedienza al Padre (vedi la lettura della Passione che in questa giorna-ta viene proclamata) e l'eucaristia della gran-de Veglia Pasquale e della Domenica della Re-surrezione, con il solenne ritorno dell’ “ALLE-LUJA”, che celebrando il sepolcro vuoto, uni-ca certezza della resurrezione, evidenzia 1'aspetto del trionfo della Vita sulla morte, della liberazione umana e della comunicazio-ne della vita divina.

La 7° Cappella, ricostruita dopo la

frana avvenuta nell’alluvione del

1994 è ancora in buono stato e po-

trebbe non aver bisogno di ripristino.

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Sr. Maria Eustella:

l’Eremita di Montespineto. Continuiamo a ricordare da queste pagine la Suora della

Congregazione di Don Orione che ha vissuto gli ultimi

sette anni come eremita a Montespineto.

Né il ramo maschile né il ramo femminile dei Figli del-

la Divina Provvidenza (l’Opera di San Luigi Orione)

prevedono la vita eremitica in solitudine.

I Religiosi hanno avuto ed hanno diversi eremi dove i

confratelli cercano di incontrare più da vicino il Signo-

re: Monte Soratte, Noto, Sant’Alberto di Butrio (aper-

to, dove ha vissuto Fra Ave Maria)…

Anche le Suore hanno ed hanno avuto luoghi di pre-

ghiera e di contemplazione ma sempre con vita di co-

munità e mai in solitudine. Per Sr. Eustella si fece una

lunga eccezione e per ben sette anni, gli ultimi della sua

vita terrena, essa visse eremita ed in solitudine a Mon-

tespineto, accanto al Santuario della Madonna, in conti-

nuo colloquio con Dio e con i pellegrini che salivano

per avere da lei una parola di conforto e di speranza.

Chi l’incontrò ne ri-

corda la fede grande

e l’amore verso la

Provvidenza…

Pubblichiamo qui di

fianco un suo scritto

che risale a quando

ancora era in comu-

nità in continuo con-

tatto con le difficoltà

di ogni giorno…

Già si intravedeva in

lei il forte desiderio

di donarsi totalmente

al “suo Dio” per il

quale era disposta a

sacrificare tutto, an-

che gli affetti più cari

come sono le conso-

relle e la vita stessa e farsi polvere e cemento per unire tutti

e per costruire per tutti l’abitazione della Misericordia di Dio.

GIOVEDÌ 5 GIUGNO: 8° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI SR. MARIA EUSTELLA.

DUE SANTE MESSE DI SUFFRAGIO VERRANNO CELEBRATE IN SANTUARIO:

ALLE ORE 10,00 ED ALLE ORE 17,00. (Soppressa la S.Messa delle ore 21)

ESSA RIPOSI NELLA PACE DEL SIGNORE E DIA PACE AI NOSTRI CUORI INQUIETI.

26 Aprile: Sabato – 1° Confessione bambini Parroc-

chia di Stazzano (Pomeriggio).

04 Maggio: Domenica – Pellegrinaggio Cassano Spi-

nola (Mattino).

11 Maggio: Domenica – Pellegrinaggio Serravalle

Scrivia (Pomeriggio).

15 Maggio: Giovedì – Vigilia Festa S. Luigi Orione

– Ore 20,30 S. Rosario – Ore 21,00 S. Messa.

16 Maggio: Venerdì – Festa S. Luigi Orione

– Ore 17,00 S. Messa e Caffè di Don Orione.

22 Maggio: Giovedì – S. Rita – Ore 21,00 Benedizione

delle rose portate dai fedeli in onore della Santa.

01 Giugno: Domenica – Pellegrinaggio di Stazzano

(– Ore 9.30 Santa Messa).

01 Giugno: Domenica – Chiusura del Mese di Mag-

gio: – Ore 20,45 Fiaccolata (1° Stazione).

05 Giugno: Giovedì – 8° Anniversario della morte di

Sr. Maria Eustella: – Ore 10,00 – 17,00 S. Messa.

15 Giugno: Domenica – Pellegrinaggio Vignole Bor-

bera (Mattino).

22 Giugno: Domenica – Festa della Corda – Ore 16,30

(1° Stazione: Rievocazione) – Ore 17,00 S.Messa.

29 Giugno: Domenica – Ricordo dei Rettori defunti:

D. Vincenzo Guido D. Luigi Prada, D. Umb. Mascalin.

Dopo la S.Messa delle – Ore 17,00: Visita alle tombe.

23-25 Luglio: Triduo Sant’Anna: – Ore 20,45 S. Mes-

sa (intenzione particolare) e preghiera alla Santa.

26 Luglio: Sabato – Festa di Sant’Anna – Ore 08,30

– 10,30 – 17,00 Santa Messa – Pesca di beneficienza

– Ore 17.30 Benedizione autovetture.

27 Luglio: Domenica: Giornata del ringraziamento.

02 Agosto: Sabato – Da Montespineto i “Fuochi sulla

Valle”. Il Santuario rimarrà aperto fino al termine dei

fuochi per una visita ed una preghiera a Maria.

10 Agosto: In Preparazione alla Festa Patronale

dell’Assunta (17 Agosto) uscita del nuovo Giornalino.

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13 APRILE: Domenica – Le Palme:

ore 10,30 (piazzale del Santuario)

ore 16,30 (1° Stazione Via Crucis)

17 APRILE: Giovedì Santo -

ore 9,30Messa Crismale (in Duomo)

ore 21,00 S. Messa” in coena Domini”

– Adorazione Eucaristica

18 APRILE: Venerdì Santo -

ore 20,30 Via Crucis

– Adorazione della Croce

– Lettura della Passione

19 APRILE: Sabato Santo -

ore 09,00 / 12,00 Confessioni

ore 16,00 / 22,00 Confessioni

(Tortona- Santuario della Guardia)

20 APRILE: Domenica – Alleluja!

– Pasqua di Resurrezione

B U O N A P A S Q U A ! 21 APRILE: Lunedì dell’Angelo

– Orario festivo

Manoscritto del 1960

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Rosa Bottaro 1867 SEZ A 3

Dipinto su legno con donna a letto

C. B. Gennaio 1901 SEZ B 4

Dipinto di bimbo a letto assistito dai genitori

Famiglia Delindati 13 luglio 1913 SEZ C 5

Ricamo con scritta:

Per grazia ricevuta. Famiglia Delindati

Un periodo di preparazione (le quattro domeniche di Avvento) con una catechesi improntata sull’Eterno che entra nel tempo: “Si fa uno di noi…” La luce, prima debole rappresentata dalla prima candela della Corona dell’Avvento, è andata via via aumentando fino a rag-giungere la sua pienezza quando, a soli tre giorni dal Natale, l’intera corona venne accesa e “la Luce splende nelle tenebre…”. E mentre l’animo si arricchiva anche l’ambiente prendeva forma per fare posto al Mistero che scendeva dal cielo:

… Il Presepio…, la mostra dei Presepi…, La cassetta della posta per raccogliere le nostre richieste…, le luci…, il mercatino di Natale. E venne la Notte Santa ed il Santuario si riempì di fedeli come non mai. Salirono dalla pianura affrontando la pioggia ed il vento per cantare il “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini…” Fu un mo-mento di vi-ta familiare, c i s e n -t immo più b u o n i , fu un attimo di ott imismo che riempì quell’unica notte dell’anno nella quale ogni uomo sente la necessità di e-sprimere un Augurio di festa e di fraterni-tà… e lo abbiamo espresso con tutto il cuore, dopo la Santa Messa: “Buon Nata-le!... Buon Natale!”, di bocca in bocca… da cuore a cuore. E ci sentimmo tutti più buo-ni. E Gesù rimase con noi anche i giorni successivi per meditare sulla sua famiglia e confrontarla con la nostra famiglia, per ascoltare l’inno di ringraziamento del Te Deum dell’ultimo giorno dell’anno, per ammirare dall’alto i fuochi che riempivano le valli salutando il nuovo anno. E poi, do-po l’ultimo bacio pensando a chi ha più bisogno, ai bimbi poveri delle missioni, cominciammo a camminare con lui prendendo la sua mano e discendemmo nelle acque del Giordano.

Le missioni nella

mente dei ragazzi.

Lo scambio degli “Auguri di Natale”

dopo la Santa Messa…

Il presepio La mostra

La posta Le luci Mercatino

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26 Luglio: I Santi Gioacchino ed Anna. Lo storico

La festa dei Santi sposi Gioacchino ed Anna, genitori di Maria, porta tutti noi, numerosi, in Santuario dove Sant’Anna è invocata con filiale devozione. Un altare a lei dedicato conserva le foto dei bambini affidati a sua figlia Maria, che nella statua posta nella nicchia, apprende da lei come vivere in stretta unione con Dio e come fare la di Lui volontà. A Sant’Anna noi ricorriamo in tantissimi momenti della nostra vita in modo particolare tutte le volte che chiediamo a Dio il dono della maternità, per noi o per le nostre giovani coppie. Lei, la madre della Madonna, lo ha tanto desiderato, Lo ha chiesto e richiesto nella preghiera finché Dio ha ascoltato la sua invocazione e l’ha esaudita. Vorrà forse Dio non esaudire la nostra?

Ancora qualche cosa su Gioacchino ed Anna

In passato abbiamo detto qualche cosa su quel poco che

sappiamo della nostra devozione a Sant’Anna che a

Montespineto veneriamo con speciale solennità, ma vor-

remmo sapere molto ma molto di più…

E che dire ancora? Il cosiddetto “Protovangelo di San Giacomo”, un vange-lo apocrifo del secondo secolo, ed anche altri vangeli a-

pocrifi, hanno creato in noi

tante devozioni che non hanno

origine evangelica: la Presen-

tazione di Maria al tempio, la

sua Assunzione al cielo, il

nome dei Re Magi ed i loro

doni, il nome del centurione

Longino che colpì Gesù con la

lancia, la storia della Veroni-

ca, ecc. queste notizie le con-

sideriamo secondarie ma sono

comunque belle ed interessanti.

Fra queste si legge che Anna

avrebbe concepito la Vergine

Maria in modo miracoloso

mentre il marito era fra i mon-

ti. (cfr. giornalino: Pasqua 2012)

L’iconografia orientale mette

in risalto rendendolo celebre,

l’incontro alla porta della cit-

tà, di Anna e Gioacchino che

ritorna dalla montagna. Que-

sto incontro è noto come

“l’incontro alla porta aurea” di Gerusalemme; anche di

questo incontro non ci sono notizie storiche. Dopo circa

tre anni dalla nascita di Maria, Gioacchino non compare

più nei testi, Anna invece viene ancora menzionata in al-

tri vangeli successivi, sempre apocrifi. Essi dicono che

Anna visse fino all’età di ottanta anni, si dice inoltre che

Anna rimasta vedova si sposò altre due volte, ebbe due

figli la cui progenie è considerata, soprattutto nei paesi di

lingua tedesca, come la “Santa Parentela” di Gesù.

A seguito delle tante reliquie portate dai crociati, il

culto di Gioacchino e di Anna si diffuse prima in O-

riente (già al tempo di Giustiniano, era stata edificata

nel 550 ca. a Costantinopoli una chiesa in onore di

Sant’Anna), e poi in Occidente. In Occidente, la sua immagine compare già tra i mosaici

dell’arco trionfale di S. Maria Maggiore (sec. V) e tra gli

affreschi di S. Maria Antiqua (sec. VII); ma il suo culto

vero e proprio cominciò verso il X secolo a Napoli, e-

stendendosi poi anche in altre località, fino a raggiungere

la massima diffusione nel XV secolo, al punto che papa

Gregorio XIII (1502-1585), decise nel 1584 di inserire la

celebrazione di Sant’Anna nel Messale Romano, esten-

dendone così il culto a tutta la Chiesa.

Nei Paesi dell’Europa Settentrionale, la devozione alla

madre di Maria fu più sentito e più intenso.

La devozione a San Gioacchino fu lasciata in

disparte per lunghi secoli…. Anche la data,

delle celebrazioni subì mutamenti diversi.

Mentre di Anna si faceva memoria il 25 lu-

glio in Oriente ed il 26 luglio in Occidente, di

Gioacchino, a partire dal 1584 venne ricorda-

to prima il 20 marzo, poi nel 1788 alla do-

menica dell’ottava dell’Assunta, poi nel 1913

si stabilì il 16 agosto, finché, nel nuovo ca-

lendario liturgico, si ricongiunse alla sua

sposa, il 26 luglio.

Artisti di tutti i tempi hanno raffigurato Anna

ed il suo consorte quasi sempre in gruppo,

insieme alla piccola Maria. Talvolta essa ci

appare seduta su una alta sedia come

un’antica matrona con Maria bambina accan-

to, o addirittura nella posa ‘trinitaria’ con la

Madonna e con Gesù bambino, così da indi-

care le tre generazioni presenti.

TR ID UO D E LL A F ES TA Per questo preghiamo:

23 Luglio: 1° giorno: Per le spose che desiderano co-ronare il matrimonio con la nascita di un figlio e diventa-re mamme. Preghiamo perché nessun ostacolo sia di impedimento al raggiungimento di tale fine.

24 Luglio: 2° giorno: Per le donne che attendono con ansia la nascita del figlio che portano in grembo. Pre-ghiamo perché trovino aiuto ed assistenza continua.

25 Luglio: 3° giorno: per le mamme che hanno avuto il dono della maternità e che sono impegnate nella cresci-ta del figlio e nella sua educazione. Preghiamo perché superino, affidandosi al Signore ed aiutati dalla comuni-tà, ogni difficoltà sia economica che sociale.

Montespineto: Altare Sant’Anna

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______________________________________________________________________________________________La Redazione___

Messaggini dei Fedeli alla Madonna di Montespineto

14.12.13 - Sono venuta a ringraziarti con tutto il cuore

per l’aiuto che mi hai dato nella malattia e durante i con-

trolli. Ora ti chiedo di stare vicina alla mia bambina. G.

14.12.13 – Ciao Madre e non ho parole per ringraziarti.

Quando vengo qui da te sto bene e questa gioia mi riem-

pie di fede e speranza. Per il 2014 ti chiedo soltanto la sa-

lute dei miei genitori e la mia. E presto torno da te. R.

02.01.14 - Ma che bel Presepio !! Complimenti !! Buon

Anno Madonnina !! G.

06.01.14 – Marco con i suoi compagni è tornato incolume

dall’Afganistan - Grazie ! Fa o Vergine di Montespineto

che questi giovani, militari professionisti, siano sempre

impegnati in missioni di pace – Nonna R.

23.01.14 – Per la prima volta sono venuta fino qui con

mio figlio O. La prossima volta porterò tutta la mia fami-

glia. La mamma D. e O.

11.02.14 – E’ la prima volta che la mia nipotina (4 mesi)

viene in questo Santuario. Grazie Madonna per averla aiu-

tata finora, proteggila sempre aiutandola a crescere sana,

forte e buona. B.

07.03.14 – In Pellegrinaggio dalla Madonna delle Grazie

per ringraziare e chiedere conforto per tutti noi e per il

mondo intero. R. e B.

16.03.14 – Madonna proteggi sempre la nostra famiglia e

fa che io guarisca e possa vedere crescere e diventare a-

dulti i miei figli. Ti prego dammi la forza per andare

avanti in un momento così difficile. M.

17.03.14 – Ritornerò sempre qui perché è un posto magico.

21.03.14 Ospedale Di Tortona - Preghiera - se

vuoi Signore - ora lascia che il tuo servo vada in

pace ... ho combattuto la buona battaglia ho conserva-

to la fede. sr Pia

24.03.14 - Maria ce l’abbiamo fatta ! Siamo riu-

scite ad arrivare a piedi e a pregare con Te

con tanto affetto. Aiutaci nel nostro Cammino. L.

24.03.14 – Grazie, Madonna cara, t.v.b. M-A-P-

28.03.14 – Madonna del Santuario proteggici !!!

Siamo venuti a piedi. S.A.S.

29,03.14 Cara Madonna sono tornata aiutami. sr Pia

30.03.14 – Ad una settimana che è mancata la

mamma sono venuta a trovarti Madonna di Monte-

spineto – prego di fare stare bene la mia famiglia.

Grazie! A. e C.

30.03.14 – Grazi e per aver aiutato il nostro amico

O. a superare un momento difficile. Ti saremo

sempre grati. GRAZIE !!! E.M.S.L.

Nessuno è da noi e per noi incaricato a raccogliere offerte in denaro offrendo il giornalino. Diffidate!! MADONNA DI MONTESPINETO - Stazzano (Alessandria) - Diocesi di Tortona

Rettore del Santuario: Falchetti Don Sesto (Opera Don Orione) - pro manoscritto – cell. 339 8619307 - E-mail: [email protected] - Blog: http://montespineto.wordpress.com/ Per offerte: Codice IBAN: IT33 M 05608 48420 000000020125 Banca Popolare di Novara - filiale di Novi Ligure

Prendi nota: Dio ti ha dato il dono di un figlio?… Affidalo alla

Madonna. Ella lo condurrà nella vita come ha condotto Gesù! Non

avere paura! Maria non si lascia mai vincere in generosità.

Al Santuario di Monte Spineto la Domenica dopo il 15 Agosto (Festa

dell’Assunta) ed il giorno dell’Immacolata Concezione (08 Dicem-

bre) vengono affidati a Maria i bimbi nati e battezzati nell’anno.

La foto dei bambini affidati alla Madonna rimarranno per tutto

l’anno sopra l’Altare di Sant’Anna e di Maria e poi verranno collo-

cati nella interna Cappella di Lourdes

Orario “Ora legale” delle celebrazioni al Santuario

Prefestivo ore 17,00 S. Messa prefestiva Festivo ore 10,30 S. Messa

ore 17,00 S. Messa lunedì ore 15,00 S. Rosario e Vespro • Il 5 del mese S. Messa alle ore 9.30 in ricordo

di Suor M. Eustella. (prefestivo ore 17,00 festivo ore 10,30)

• Tutti i mercoledì dalle 15 alle 19 il Rettore è presente a Montespineto a disposizione di chiunque abbia necessità. Cell. 3398619307

• Il Giovedì alle ore 20,30 Santo Rosario e S.

Messa per le vocazioni.

Nell ’Orario “Ora Solare”:

• la Santa Messa del pomeriggio viene anticipata

dalle ore 17,00 alle ore 16.00

• La Santa Messa del Giovedì delle ore 21,00 per

le vocazioni viene sospesa.

D o m e n i c a 1 1 M a g g i o : F e s t a d e l l a M a m m a A tutte le mamme della terra, a tutte coloro che hanno chiesto a Dio di fidarsi di loro ed hanno ricevuto da Dio il dono dei figli…… Alla nostra mamma che ci ha dato la vita, alla

mamma dei nostri amici e dei nostri parenti più cari un grande augurio di benedizione! Ma specialmente a lei, la nostra mamma del cielo ed alla mamma del nostro fratello Gesù il nostro omaggio ed il nostro fiore riconoscente… Sali al Santuario, pregala e lascia un segno come ringraziamento per i suoi continui doni e per la sua continua

protezione. La Madonna ama essere pregata e ringraziata. Non dimenticarti!