«A piedi nudi per sentirsi liberi» · 2017. 10. 11. · a piedi nudi nel parco, ritro vava...

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sport MARTEDÌ 26 SETTEMBRE 2017 IL SECOLO XIX 38 CORR AMO IL SECOLO XIX CLAUDIO PAGLIERI ROBERT REDFORD, correndo a piedi nudi nel parco, ritro- vava l’amore di Jane Fonda. Paola Corini, 43 anni, runner di Lavagna, gettando via le scarpe ha ritrovato la libertà di correre come faceva da bambina. «Vengo dalla Sve- zia, mi sono trasferita in Ligu- ria una ventina di anni fa. Un giorno, durante una gara, ho visto un corridore a piedi scalzi ed è stata come un’illu- minazione. Ho provato anche io a rinunciare alle scarpe e non sono più tornata indie- tro». Per lei, una scelta meno “estrema” di quanto sembri: «Da piccola, siccome avevo i piedi piatti, il pediatra aveva consigliato a mia madre di farmi andare senza scarpe, e così ho fatto, in casa e in corti- le a giocare. Da noi in questi casi non usano tanto i planta- ri, come qui in Italia. Devo ag- giungere che non ho mai por- tato tacchi, che considero contro natura. Tre anni fa, quando ho deciso di cambia- re, non ho neanche avuto bi- sogno del periodo di adatta- mento che viene consigliato, perché togliere le scarpe è un po’ come togliere il gesso do- po una frattura, l’arto è mez- zo morto». La soluzione funziona per lei, ma non è detto vada bene per tutti. Perché ci sono van- taggi e svantaggi, e reazioni diverse. «Per la mia esperien- za, correre scalzi elimina i traumi al ginocchio, ma solle- cita molto il tendine d’Achil- le, che mi ha dato problemi. Ora per evitarli faccio esercizi specifici per allungare le ca- tene muscolari, tipo andare a toccare la punta delle dita. Anche lo yoga va bene». E i piedi come sono cambiati? «Sono diventati… tipo qua- drati. Avevo il 38, ora ho il 39- 40. Non bellissimi, ma va be- ne così». Quanto ai diversi tipi di terreni, non sono un pro- blema: «L’asfalto è morbido, la pista ancora di più, anche le creuze se sono ben tenute riesco a farle. Sugli sterrati uso calzature minimaliste, le Vibram Spyridon, hanno una suola eccezionale che pro- tegge anche dai vetri, ma co- munque senza ammortizza- zione». Gli italiani, in genere, la guardano con simpatia: «Sì, tanto incoraggiamento, pac- che sulle spalle, tanta adre- nalina che mi aiuta a correre. Le critiche sono rare, questa estate uno mi ha gridato: “CHE SCHIFO!”. Ma mica mi drogo, che problema c’è?». Quanto alle prestazioni, «cor- ro scalza da tre anni e sulla Maratona mi sono migliora- ta, da 3h33’ a 3h24’, mentre sulla Mezza c’è poca differen- za, sono a 1h31’». Il corridore che ispirò Paola si chiama Daniele De Pasqua- le, 37 anni, toscano, laureato in scienze motorie e di pro- fessione tecnico posturale. «Corro da dieci anni, i primi cinque usavo le scarpe am- mortizzate, come tutti. Ma avevo problemi di infortuni e poi, anche nella mia profes- sione, vedevo che la rieduca- zione fatta dopo un po’ si per- de». Colpa delle scarpe, e in particolare di quelle ammor- tizzate. «Il problema dell’am- mortizzazione è che venne introdotta negli Anni Ottan- ta, con il boom del running, per permettere a chiunque di arrivare a correre 50’ dopo appena un mese o di prepara- re la maratona in cinque me- si». Una sorta di appiattimen- to, come mettere tutti i vini in barrique e uniformarli al gu- sto di legno. «All’inizio non hai dolori, che sarebbero in- vece benèfici. Poi però emer- gono i problemi, perché il piede si indebolisce e tutta la corsa è scorretta». Togliere le scarpe però non risolve facilmente i problemi. «Io dico sempre che correre scalzi non è una cura. È un percorso lungo e complesso, va fatto da chi sta bene e vuo- le stare meglio e reimpostar- si, ma ci vuole tempo. Biso- gnerebbe cominciare presto e invece oggi i runner sono spesso già di una certa età». Anche le prestazioni crono- metriche all’inizio peggiora- no, perché se fino ai 10 chilo- metri il piede nudo regge be- ne, con l’allungarsi della di- stanza emergono i problemi. «Il piede brucia, il polpaccio brucia... Io sono tornato dopo quattro anni a fare 1h19’ nel- la Mezza – conferma De Pa- scale – ora lavoro per fare una Maratona in meno di tre ore». In Italia gli scalzisti puri so- no pochissimi, «direi meno di dieci». Ma il premio per loro, assicura De Pasquale, è gran- de: «Da cinque anni non ho infortuni, e quando corro mi sento libero, sento il contatto col terreno, le dita dei piedi che spingono… lei quando scrive al computer usa i guanti, o preferisce avere le dita libere?». Born to run il bestseller che lanciò Ted lo Scalzo IL MOVIMENTO degli “scalzi- sti” ha conosciuto in anni re- centi una forte diffusione in tutto il mondo. A favorirla, an- che il successo del bellissimo libro “Born to run” di Cri- stopher McDougall, autentica bibbia del podista. Uno dei protagonisti è Barefoot Ted McDonald, pioniere della cor- sa a piedi nudi o con sandali minimalisti simili a quelli usati dagli indios messicani Tarahumara, tanto schivi quanto imbattibili nella corsa sulle lunghe distanze. Barefo- ot Ted ha fondato un’azienda che produce i sandali “Luna”: la suola piatta favorirebbe una corsa più naturale, simile a quella dei nostri antenati, eli- minando gli infortuni che col- piscono quasi l’80% dei podi- sti. Per alcuni runner, lo scal- zismo entra anche nel solco della riscoperta di modi di vita più “naturali” ed “ecologici”: esiste per esempio anche un gruppo di “scalzisti vegani”. Per molti podisti, poi, è anche un modo di contestare le mul- tinazionali, accusate di pro- durre scarpe ammortizzate da 150 dollari che non solo non sarebbero utili, ma fini- rebbero per danneggiare i corridori. Anche se gli studi scientifici, al momento, non lo confermano. “Barefoot” Ted McDonald APPUNTAMENT Domenica le gare di Decathlon e il nuovo Trail della Gallinara SABATO 30 settembre ad Ac- qui Terme (Al) si corre il “Me- morial Guido Caratti”, 5.000 in pista, ritrovo presso la Poli- sportiva Mombarone, parten- za della prima serie alle ore 20. Info albyrunner3@hot- mail.it o 339 2831107. Domenica 1 ottobre. Lo stesso giorno, alla stessa ora si corre in tutti i Decathlon d’Ita- lia la 5 km della “Rundays” gratuita e non competitiva aperta a tutti gli amanti del running, adulti e bambini over 14. La Podistica Valpol- cevera organizza con Deca- thlon a Genova Campi un anello su strada di 5 km, ritro- vo in via Renata Bianchi 125 a Genova Campi, partenza ore 10, iscrizione gratuita. Info333-6721411, 010- 6001195. Zena Runners sem- pre con Decathlon organizza invece quella di Genova Ma- rassi, sempre 5 km con par- tenza ore 9 e iscrizione gratui- ta. Info www.eventi.deca- thlon.it . Tra spettacolari panorami e impegnativi single track i 20 km 900mt D+ del “Trail della Gallinara” da Alassio (Sv). Anche percorso corto di 10 km 300mt D+. Info Albenga runners. A Serravalle Scrivia (Al) “I Brichi ‘d Seravale” di 12 km, ritrovo presso Boccio- fila Serravallese in piazza Matteotti 78, partenza ore 9.30. Info 329 2175572 È stata invece annullata, co- me già annunciato da tempo, la classica “Caruggincursa- Special Edition”, 10 km nel centro storico di Genova, molto amata dai podisti. Sale intanto l’attesa per la corsa in montagna “Cammi- nando Pè e Lische” in pro- gramma domenica 8 ottobre, la classica sui sentieri delle al- ture del Ponente Ligure. Tre i percorsi solo per veri scalato- ri: 16km 730D+, 13km 430mt D+, 11,5 km 300mt D+. Par- tenza da Genova Pra’ verso il Bivacco Paganetto, Colla e Ca- pellina della Baiarda. Record da battere: Silvano Repetto in 44’50” e Susanna Scaramucci in 56’54”. Info www.cammi- nalische.it Sempre l’8 ottobre la “Mez- za maratona d’autun- no”-Memorial Giuseppe Ber- rino” di Novi Ligure, molto ap- prezzata dai podisti liguri e giunta alla 32 a edizione. Per- corso veloce, è una gara Fidal nazionale “bronze”. Debutta anche il 1° Memorial Renato Martini per somma tempi ri- servato alle società. In pro- gramma il 12° Trofeo birra di Pasturana di 14 km. La parten- za è alle 9.30 allo stadio comu- nale Girardengo, medaglia per tutti i finisher. Info 3356026725, iscrizioni 3382576140 www.atletica- novese.it, 0143321582. M. CESC. Kipchoge sfiora il record... IL CAMPIONE olimpico Eliud Kipcho- ge vince la maratona di Berlino in 2 ore 03’32” ma non batte il record del mondo di Kimetto (2h02’32”). ... e Bertone lo centra L’AZZURRA Catherine Bertone, di Aosta, fa l’impresa alla Maratona di Berlino: è sesta in in 2h28’34”, primato del mon- do master per la categoria over 45. IN ITALIA CRESCE ANCHE IL MERCATO DELLE CALZATURE MINIMALISTE «A piedi nudi per sentirsi liberi» Paola Corini: «Come togliere il gesso». De Pasquale: «Addio scarpe, addio infortuni» Paola Corini a piedi scalzi e con calzature minimaliste. In basso, Daniele De Pasquale in azione MANDATECI RACCONTI E FOTO Mandate racconti, foto, aneddoti, mappe, percorsi alla mail corria- [email protected]. I mi- gliori saranno pubblcati [+] ilsecoloxix.it Il Trail della Gallinara OTTIMA PRESTAZIONE dei runner che hanno difeso i co- lori liguri domenica scorsa a Serramazzoni, sull’Appenni- no modenese. Il Trail del Bucamante, di 35km, era valido quale Campionato Nazionale Uisp di Trail Running indivi- duale e per rappresentative regionali. I liguri hanno con- quistato un secondo posto assoluto con Corrado Ramori- no e tre podi a squadre (2° posto maschile e due terze piazze nella classifica femminile e mista). Da sinistra nel- la foto Ramorino, Alberto Ghisellini, Cecilia Polci, Davide Ansaldo, Danila Barone e Monica D’Urso. Trail Uisp, Liguria in luce PERCORS L bri

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sportMARTEDÌ 26 SETTEMBRE 2017 IL SECOLO XIX38

CORR AMOIL SECOLOXIX

CLAUDIO PAGLIERI

ROBERT REDFORD, correndoa piedi nudi nel parco, ritro­vava l’amore di Jane Fonda.Paola Corini, 43 anni, runnerdi Lavagna, gettando via lescarpe ha ritrovato la libertàdi correre come faceva dabambina. «Vengo dalla Sve­zia, mi sono trasferita in Ligu­ria una ventina di anni fa. Ungiorno, durante una gara, ho visto un corridore a piediscalzi ed è stata come un’illu­minazione. Ho provato ancheio a rinunciare alle scarpe enon sono più tornata indie­tro».

Per lei, una scelta meno“estrema” di quanto sembri:«Da piccola, siccome avevo ipiedi piatti, il pediatra avevaconsigliato a mia madre difarmi andare senza scarpe, ecosì ho fatto, in casa e in corti­le a giocare. Da noi in questicasi non usano tanto i planta­ri, come qui in Italia. Devo ag­giungere che non ho mai por­tato tacchi, che considerocontro natura. Tre anni fa,quando ho deciso di cambia­re, non ho neanche avuto bi­sogno del periodo di adatta­mento che viene consigliato,perché togliere le scarpe è unpo’ come togliere il gesso do­po una frattura, l’arto è mez­zo morto».

La soluzione funziona perlei, ma non è detto vada beneper tutti. Perché ci sono van­taggi e svantaggi, e reazionidiverse. «Per la mia esperien­za, correre scalzi elimina itraumi al ginocchio, ma solle­cita molto il tendine d’Achil­le, che mi ha dato problemi.Ora per evitarli faccio esercizispecifici per allungare le ca­tene muscolari, tipo andare atoccare la punta delle dita.Anche lo yoga va bene». E i

piedi come sono cambiati?«Sono diventati… tipo qua­drati. Avevo il 38, ora ho il 39­40. Non bellissimi, ma va be­ne così». Quanto ai diversi tipidi terreni, non sono un pro­blema: «L’asfalto è morbido, la pista ancora di più, anche lecreuze se sono ben tenuteriesco a farle. Sugli sterratiuso calzature minimaliste, leVibram Spyridon, hanno unasuola eccezionale che pro­tegge anche dai vetri, ma co­munque senza ammortizza­zione».

Gli italiani, in genere, laguardano con simpatia: «Sì,tanto incoraggiamento, pac­

che sulle spalle, tanta adre­nalina che mi aiuta a correre.Le critiche sono rare, questaestate uno mi ha gridato:“CHE SCHIFO!”. Ma mica mi

drogo, che problema c’è?».Quanto alle prestazioni, «cor­ro scalza da tre anni e sullaMaratona mi sono migliora­ta, da 3h33’ a 3h24’, mentresulla Mezza c’è poca differen­za, sono a 1h31’».

Il corridore che ispirò Paolasi chiama Daniele De Pasqua­le, 37 anni, toscano, laureatoin scienze motorie e di pro­fessione tecnico posturale.«Corro da dieci anni, i primicinque usavo le scarpe am­mortizzate, come tutti. Maavevo problemi di infortuni epoi, anche nella mia profes­sione, vedevo che la rieduca­zione fatta dopo un po’ si per­

de». Colpa delle scarpe, e inparticolare di quelle ammor­tizzate. «Il problema dell’am­mortizzazione è che venneintrodotta negli Anni Ottan­ta, con il boom del running,per permettere a chiunque diarrivare a correre 50’ dopoappena un mese o di prepara­re la maratona in cinque me­si». Una sorta di appiattimen­to, come mettere tutti i vini inbarrique e uniformarli al gu­sto di legno. «All’inizio non hai dolori, che sarebbero in­vece benèfici. Poi però emer­gono i problemi, perché ilpiede si indebolisce e tutta lacorsa è scorretta».

Togliere le scarpe però nonrisolve facilmente i problemi.«Io dico sempre che correrescalzi non è una cura. È unpercorso lungo e complesso,va fatto da chi sta bene e vuo­le stare meglio e reimpostar­si, ma ci vuole tempo. Biso­gnerebbe cominciare presto e invece oggi i runner sonospesso già di una certa età».Anche le prestazioni crono­metriche all’inizio peggiora­no, perché se fino ai 10 chilo­metri il piede nudo regge be­ne, con l’allungarsi della di­stanza emergono i problemi.«Il piede brucia, il polpacciobrucia... Io sono tornato dopoquattro anni a fare 1h19’ nel­la Mezza – conferma De Pa­scale – ora lavoro per fare unaMaratona in meno di tre ore».

In Italia gli scalzisti puri so­no pochissimi, «direi meno didieci». Ma il premio per loro,assicura De Pasquale, è gran­de: «Da cinque anni non ho infortuni, e quando corro misento libero, sento il contattocol terreno, le dita dei piediche spingono… lei quandoscrive al computer usa iguanti, o preferisce avere ledita libere?».

Born to runil bestsellerche lanciòTed lo ScalzoIL MOVIMENTO degli “scalzi­sti” ha conosciuto in anni re­centi una forte diffusione intutto il mondo. A favorirla, an­che il successo del bellissimolibro “Born to run” di Cri­stopher McDougall, autenticabibbia del podista. Uno deiprotagonisti è Barefoot TedMcDonald, pioniere della cor­sa a piedi nudi o con sandaliminimalisti simili a quelliusati dagli indios messicaniTarahumara, tanto schiviquanto imbattibili nella corsasulle lunghe distanze. Barefo­ot Ted ha fondato un’aziendache produce i sandali “Luna”:la suola piatta favorirebbe unacorsa più naturale, simile aquella dei nostri antenati, eli­minando gli infortuni che col­piscono quasi l’80% dei podi­sti. Per alcuni runner, lo scal­zismo entra anche nel solco della riscoperta di modi di vitapiù “naturali” ed “ecologici”:esiste per esempio anche ungruppo di “scalzisti vegani”.Per molti podisti, poi, è ancheun modo di contestare le mul­tinazionali, accusate di pro­durre scarpe ammortizzateda 150 dollari che non solonon sarebbero utili, ma fini­rebbero per danneggiare icorridori. Anche se gli studiscientifici, al momento, non loconfermano.

“Barefoot” Ted McDonald

APPUNTAMENTDomenica le gare di Decathlone il nuovo Trail della GallinaraSABATO 30 settembre ad Ac­qui Terme (Al) si corre il “Me­morial Guido Caratti”, 5.000in pista, ritrovo presso la Poli­sportiva Mombarone, parten­za della prima serie alle ore 20. Info albyrunner3@hot­mail.it o 339 2831107.

Domenica 1 ottobre. Lostesso giorno, alla stessa ora sicorre in tutti i Decathlon d’Ita­lia la 5 km della “Rundays”gratuita e non competitivaaperta a tutti gli amanti delrunning, adulti e bambiniover 14. La Podistica Valpol­cevera organizza con Deca­thlon a Genova Campi unanello su strada di 5 km, ritro­vo in via Renata Bianchi 125 aGenova Campi, partenza ore10, iscrizione gratuita.

Info333­6721411, 010­6001195. Zena Runners sem­pre con Decathlon organizzainvece quella di Genova Ma­

rassi, sempre 5 km con par­tenza ore 9 e iscrizione gratui­ta. Info www.eventi.deca­thlon.it .

Tra spettacolari panorami eimpegnativi single track i 20km 900mt D+ del “Trail dellaGallinara” da Alassio (Sv).Anche percorso corto di 10km 300mt D+. Info Albengarunners. A Serravalle Scrivia(Al) “I Brichi ‘d Seravale” di12 km, ritrovo presso Boccio­fila Serravallese in piazzaMatteotti 78, partenza ore 9.30. Info 329 2175572

È stata invece annullata, co­me già annunciato da tempo,la classica “Caruggincursa­Special Edition”, 10 km nelcentro storico di Genova,molto amata dai podisti.

Sale intanto l’attesa per lacorsa in montagna “Cammi­nando Pè e Lische” in pro­gramma domenica 8 ottobre,la classica sui sentieri delle al­ture del Ponente Ligure. Tre i percorsi solo per veri scalato­

ri: 16km 730D+, 13km 430mtD+, 11,5 km 300mt D+. Par­tenza da Genova Pra’ verso ilBivacco Paganetto, Colla e Ca­pellina della Baiarda. Recordda battere: Silvano Repetto in44’50” e Susanna Scaramucciin 56’54”. Info www.cammi­nalische.it

Sempre l’8 ottobre la “Mez­za maratona d’autun­no”­Memorial Giuseppe Ber­rino” di Novi Ligure, molto ap­prezzata dai podisti liguri egiunta alla 32a edizione. Per­corso veloce, è una gara Fidalnazionale “bronze”. Debuttaanche il 1° Memorial RenatoMartini per somma tempi ri­servato alle società. In pro­gramma il 12° Trofeo birra diPasturana di 14 km. La parten­za è alle 9.30 allo stadio comu­nale Girardengo, medagliaper tutti i finisher. Info3356026725, iscrizioni3382576140 www.atletica­novese.it, 0143321582.M. CESC.

Kipchoge sfiora il record...IL CAMPIONE olimpico Eliud Kipcho-ge vince la maratona di Berlino in 2 ore 03’32” ma non batte il record delmondo di Kimetto (2h02’32”).

... e Bertone lo centraL’AZZURRA Catherine Bertone, di Aosta,fa l’impresa alla Maratona di Berlino: è sesta in in 2h28’34”, primato del mon-do master per la categoria over 45.

IN ITALIA CRESCE ANCHE IL MERCATO DELLE CALZATURE MINIMALISTE

«A piedi nudi per sentirsi liberi»Paola Corini: «Come togliere il gesso». De Pasquale: «Addio scarpe, addio infortuni»

Paola Corini a piedi scalzi e con calzature minimaliste. In basso, Daniele De Pasquale in azione

MANDATECIRACCONTI E FOTO

Mandate racconti,foto, aneddoti,mappe, percorsialla mail corria-

[email protected]. I mi-gliori saranno pubblcati

[+] ilsecoloxix.it

Il Trail della Gallinara

OTTIMA PRESTAZIONE dei runner che hanno difeso i co-lori liguri domenica scorsa a Serramazzoni, sull’Appenni-no modenese. Il Trail del Bucamante, di 35km, era valido quale Campionato Nazionale Uisp di Trail Running indivi-duale e per rappresentative regionali. I liguri hanno con-quistato un secondo posto assoluto con Corrado Ramori-no e tre podi a squadre (2° posto maschile e due terze piazze nella classifica femminile e mista). Da sinistra nel-la foto Ramorino, Alberto Ghisellini, Cecilia Polci, Davide Ansaldo, Danila Barone e Monica D’Urso.

Trail Uisp, Liguria in luce

PERCORS

L bri