"A passi sparsi"

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sparsi ADRIANA RIGONAT passi a

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Le opere pittoriche di Adriana Rigonat vivono per tratti neri che sottolineano, come il kajal lo sguardo, l’allegoria dell’essere. I suoi dipinti non sono simboli che si succedono nè archetipi smunti, ma immagini che vibrano, che palpitano, che suggeriscono a ciascuno di noi un’interpretazione soggettiva di quanto ci attornia e che si ricollega al nostro vissuto e al nostro modo d’essere. Il suo andare è un percorrere la vita a piccoli passi, a scene ferme, chiuse e concluse in piccoli spazi dove maggior forza assume ogni singolo gesto. Sono scene di vita, brandelli di ricordi, attimi da condividere, che come tanti passi si susseguono.

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sparsi

ADRIANA RIGONAT passia

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O passi sparsi, o pensier’ vaghi et pronti,o tenace memoria, o fero ardore,o possente desire, o debil core,oi occhi miei, occhi non già, ma fonti!

O fronde, honor de le famose frontio sola insegna al gemino valore!O faticosa vita, o dolce errore,che mi fate ir cercando piagge et monti!

O bel viso ove Amor inseme posegli sproni e ’l fren ond’el mi punge et volve,come a lui piace, et calcitrar non vale!

O anime gentili et amorose,s’alcuna à ’l mondo, et voi nude ombre et polve,deh ristate a veder quale è ’l mio male.

Francesco Petrarca

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a passi sparsi Opere di ADRIANA RIGONAT

Roma 8- 27 marzo 2012

A cura di Isabella Bembo

e Riccardo Tartaglia

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Venere, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2012

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Le opere pittoriche di Adriana Rigonat vivono per tratti neri che sottolineano, come il kajal lo sguardo, l’allegoria dell’es-sere.

I suoi dipinti non sono simboli che si succedono nè archetipi smunti, ma immagini che vibrano, che palpitano, che sug-geriscono a ciascuno di noi un’interpretazione soggettiva di quanto ci attornia e che si ricollega al nostro vissuto e al nostro modo d’essere.

Il suo andare è un percorrere la vita a piccoli passi, a scene ferme, chiuse e concluse in piccoli spazi dove maggior forza assume ogni singolo gesto. Sono scene di vita, brandelli di ricordi, attimi da condividere, che, come tanti passi si susse-guono. L’andare non sembra lineare ma senza accorgercene uno ad uno questi dipinti ci portano verso noi stessi.

Il tratto nero ne è il filo conduttore, è il legame che permette la concatenazione dei fatti, è il sentiero che si ritrova in fondo a ogni cammino, anche dopo essersi persi nei meandri della vita.

L’importanza è sottolineata dal nero che vibra e dona forma al colore, limitandone un’idea, un concetto, una figura, un contorno ma senza mai impedire ai pigmenti di fuoriuscire dai bordi, di mescolarsi, di confondersi l’uno nell’altro come parole e pensieri.

Isabella bembo

a passi sparsi

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Un albero, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2011

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Tra i fiori, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2011

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Dentro l’ombra, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

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Ai giardini, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

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Andatura mista, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

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Ricordo di sabbia, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

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L’amico perduto, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2012

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Da solo, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2012

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Per mano, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2012

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In famiglia, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

Page 16: "A passi sparsi"

A passi sparsi, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

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Passi di danza, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2012

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ADRIANA RIGONAT, nata a Trieste dove lavora, ha iniziato a espri-mersi pittoricamente nel 1999. Ha seguito e segue corsi di importanti Maestri per affinare e confron-tare la sua esperienza.Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia, in Austria e in Slovenia. Le sue opere sono state segnalate in vari concorsi e ha vinto impor-tanti premi nazionali.

Le opere presentate sono realizzate con tecnica mista su sup-porto cartaceo. Illustrano le tematiche atemporali della pittura: la natura, il paesaggio e la figura umana. Queste due grandi tematiche sono ricche di piccole e grandi sfumature che consentono di ricostruire, a passi sparsi, l’an-dare dell’artista nei piccoli anfratti della vita: una passeggia-ta, un incontro, un ricordo, un dubbio, un viaggio. Tutto si sussegue con una forza delicata ma decisa in un scio-gliersi di colori all’ombra del tratto nero che percorre ogni quadro. La figura umana, sia essa femminile o maschile, ci introduce, quasi prendendoci per mano, in questi suoi quadri istintivi e profondi, cromaticamente decisi e allo stesso tempo fluttuan-ti. Le colate di pittura scivolano, quasi distrattamente, al mar-gine del foglio per suggerirci che la storia non è ancora finita.

Adriana Rigonat

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Nel vento, tecnica mista su carta, 24 x 30 cm, Trieste, 2010

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Roma 8 - 27 marzo 2012

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