A P I R I T U A L I S T A - ASSOCIAZIONE PITAGORICA E SCRITTI/serate di IS... · so dirigere la mia...

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I D E A S P I R I T U A L I S T A Stralci stenografici. Lezione n . 334 del 30 . 3 . 1957 Inna lziamo lo spiri to nostro : "Come piccoli ed ign ranti alunni , noi ci accostiamo , o Celeste Sofia , alla scuola della Tua sapienza , acciocchè Tu, dandoci il nutrimento d ello intelletto , ci avvalori e ci permetta , attraverso l'agone d el la conoscenza , di pervenire al Tuo beato possesso . Amen". PRI LEZIONE DI 1 1GATOS 1 1 Auguro a ciascuno felicità ; sopra t tut to , augur o che ciascuno impari a conoscere la felicità per legittimità di diri tto , in quanto così se la sia costrui ta con la sua "buna volonta" , quella volontà al la quale solamente è stata pr omes- sa la pace . Questo primo nostro contatto è per me un po' fat coso e suppongo che lo sia anche per voi ; ma, con un po' di buona volontà , perverremo senz'altr o ad intenderci . Questo nostro corso lo chiameremo , tanto per dargli un titolo , "storia di un'anima" ; cercheremo di vedere insi em e qle strada prende un'anima per realizzarsi in un corpo ed essere un uomo in mez zo agli uomini , una creatura responsabi- le , consapevole , sofferente , e - perchè no? - peccante e pur- gante i oi peccati. Storia di un'anima , storia di ognuno di voi , storia de i vostri figli e , più tardi , quella dei vostri . nipoti. Prendendo le mosse molto , ma molto da lontano , pos- so dirigere la mia parola tanto agli atei quanto ai deisti e, agli uni ed a gli altri , di rò: tu , a teo , credi alla ma teria ? Certo ! - risponderà. E se gli chiederò se nella materia 1 sia il male , egli mi dirà "8 non vi è' nessn male , in qua nto · �he nella materia vi possono essere leggi di equilibrio con - tras tant i fra loro , non vi è male. Allora , dirò all'ateo .: se nella nata materia non vi è male , come mai tu il male vedi nell'uomo quando rit ieni che l'uomo sia nulla di più di un agglomerato di materia? Tu riconosci che egli non è al - tro che un agglomerato di equilibr io e di leggi e , allora , tu amme t ti che vi sono leggi malvagie , ma sei allora in contra - sto con tutto quanto mi hai affermato e cioè che nella te - ria non vi è male . Al teista dirò : tu credi che da Dio , sia promanato tutto? Lo credo , certamente ! - mi risponderà. se gli dirò che dal lo spirito è promanato il male , il teista .ne.- erà e farà presente che Dio , somma bontà e giusti zia , no n pu ò promanare ·il male . Ora , se il male dalla teria non è V nuto e dallo spir i to neppure , da dove è venut o? Si è autog en� rato? E se si è autogen�ra to all ora il male è l'unico D io,per chè se egli ha potuto autogenerarsi dalla materi a e dallo I ,' .- >�

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I D E A S P I R I T U A L I S T A

Stralci stenogra fici. Le zione n . 3 3 4 del 30 . 3 . 1957

Inna lziamo lo spiri to nostro : "Come pi c coli ed igng_ ranti a lunni , noi ci a c costiamo , o Celeste Sofia , alla scuola della Tua sapienza , accioc chè Tu , dandoc i il nutrimento dell o intelletto , c i avvalori e ci perme tta , attraverso l'agone del la conoscenza , di pervenire a l Tuo beato possesso . Amen".

PRIMA LEZIONE DI 11 GAMETOS 11

Auguro a ciascuno feli c i tà ; sopra t tut to , auguro che ciascuno impari a conoscere la feli c i tà per legittimi tà di diri tto , in qua nto così se la sia costruita con la sua "bu-0na volonta" , que lla vo lontà al la qua le solamente è stata promes­sa la pace . Que sto primo nostro contat to è per me un po' fat!, coso e suppongo che lo sia anche per voi ; ma , con un po' di buona volontà , perverremo senz'altro ad intenderci .

Questo nostro corso lo chiameremo , tanto per dargli un ti tolo , "storia di un'anima" ; cer cheremo di vedere i nsi eme quale strada prende un'anima per rea liz zarsi in un corpo ed essere un uomo in mez zo agli uomini , una creatura responsabi­le , consapevole , sofferente , e - perchè no? - pe ccante e pur­gante i suoi pec ca ti. S toria d i un'anima , storia di ognuno di voi , storia dei vostri figli e , più tardi , quella dei vostri . nipoti.

Prendendo le mosse molto , ma molto da lontano , p o s­so diri gere la mia parola tanto agli a tei quanto ai deisti e , a gli uni ed agli altri , d ir ò : tu , a teo , credi a lla ma teria ? C erto ! - mi risponderà. E se gli chi ederò se nella materia 1 sia il ma le , egli mi dirà "1:1 8 non vi è' ness�n male , in quanto · �he nella ma teria vi possono essere leggi di equi librio con -trastant i fra loro , ma non vi è male. Allora , dir ò all'a t e o . : se nella na tura materiaJe non vi è male , come mai tu il mal e vedi nell'uomo quando tu ri tieni che l'uomo sia nulla d i più di un agglomera to di ma teria ? Tu ri c onosci che egli non è al -tro che un agglomerato di equilibrio e di leggi e , allora , tu ammetti che vi sono leggi malvagie , ma sei allora in contra -sto con tutto qua nto mi hai affermato e cioè che nella mate -ria non vi è ma le . Al teista dirò : tu credi che da Dio , sia promana to tut to? Lo credo , c ertamente ! - mi ris ponderà. Ma se gli dirò che dallo spiri to è promanato il ma le , il teis ta . ne.­gherà e mi farà presente che Dio , somma bontà e giusti zia , non può promanare · i l male . Ora , se i l male dalla materia non è V_! nuto e dallo spiri to neppure , da dove è venuto? Si è autog en� rato ? E se s i è autogen�ra to allora il male è l'uni co Dio , per chè se egli ha potuto autogenerarsi dalla materia e dallo BPi

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ri t o è più f or t e della mat eria e dello spiri t o ins i eme . Ma tùt to nella na tura è arIJonia . Dunque i s o l o nell ' u omo noi d obbi a: mo tr ovar e i l mal e ? · Purtroppo � si . Al mome nt o attua l e , · s o l o nell ' uomo noi p o s siamo trovare tl mal e . Mc che mal e ? Ora , è indubbi o ch e qualunque c o sa ch e sta fat ta pe:r andar e giù , si

. ti·overà male s e r i c everà una spint.a dal basso vers o l ' alt o che · la farà sal ir e , e d è anch e i ndubbi o che s e u,na c o s a è fat ta p er gi rar e v or t i c o sament e , si tr overà maie s e sarà arr e s t'a ta in que s

.t o v orti c e ; c o sì si di c a p er una co sa che è fatta -

per ri maner-e immota , si trov erà mal e s e s.arà fatta girare .1'_02., sì i l male non è alt r o c he i l p or tar si dell ' u omo fu ori dall e sue leggi di a.qmonia , fu.ori dFi.l s11 n nqtu:ra:i. e modo d i e s s ere e di e spli carsi .� Ogni qual volta l ' u omo , nella sua vita t errena , non è in si nt o nia c on l e le ggi d e l la c r eazi one ( mater i a ) e c o n l e leggi d e l l o spiri t o ( Di o ) , e gli è nel mal e , nel di sor­dine ; . nella c onfusi one e nel�o squi librio . I l mal e è la d evi� Zi one della legge d e l b e.ne . f\

Tut t o i l no stro e s s ere. c orri sp ond e . alla pi en e z za d.e ll ' armonia , noi si�o come i l c i el o che ha uragani . e t empe.­s_t e in primav era e fre s cb, e pi o gge in autunno . Ora , il c i e l o non perde p er c i ò la sua belle z za , perchè s i a g l i uragani che le tempes t e fanno parte de l c i e l o . Se ci abi tueremo a vedere , l e deviazi oni di equi libri o per qu ell e che s o no c i o è tempe s t e , ùragani e cic l oni , noi non perder emp_ maj_ i l- cQP.:t a t,:t o di_ q_µq Jl�o· Che è e s senza e , c ol Di o della gene si , vedr emo che tutto c i ò è b ene . Difatti , ,per chiunque . abbi a c ono sc enza d i libri · sacri e , · 1n modo �art i c olare , della G ene si J vede che per s e t t e volte i l creat ore ad opera la parola " b e ne " e vede che " c i ò che era fat t o è b ene " . Mai , nella gene s j� , si trova la par ola "mal e " . Eppure l ' at t o creat ivo era , s o pTattu tt o , e s s enzialmente atto di enorme s c onvolgimento che cr eava nu ovi equilibri e nuov e ar:q10 ni e e da ogni s c onvolgime nt o na s c eva nu ova b el l e z za , nuo ­v a armonia e nu ova pi ene z za . La s t oria d e lla g e ne si si ripe te di c onti nuo ogni qual volt a un e s sere viene al mondo . Il fat­to della c o nc ezi one è una q�s a au gusta � il fat t o de ll ' uni one s e s sual e è una c o sa spl c nà:id a ; ma bi sogna , p er ò , r endersi con t o che saranno augu s t e e spl endi d e solo s e rimarrann o nel la l egge e non c ont r o la legge .

C ominc iamo c on il r ivolgervi una d omanda : c ome na -sc e e c ome si ori gi na i l s e s s o ? C r e d e t e voi che gli organi s e� suali siano i l s e s s o ? No ! E s si s ono l ' ult ima del l e ultime de­

.riva zi oni . I l s e s s o ha la sua prima e più grande e spli cazi one nel si s t ema endocrino del la creatura vivente e la sua prima � spre s si one è s o prattut t o un ' e spre s sione c er ebrale . S e nza la c o s t ellazi one ormonal e e , s oprat tut t o , s enza gli ergon gene -

ratori di que sta c os t e llaz i one , i l s e s s o non e s i s t er ebb e • In­fatti , all ' origi ne della v i ta , noi abbi amo la bi s e s sualità e ermafr odi ti smo , p erchè noi non abbi amo , all ' origine d ella vi­ta ; la sep ara z i o ne del l ' a zi o ne andr ogena da quella e stro gena de lle c o st ella z i oni ormonali . E c c o perc4è la c a s t i tà e la pu­r é z za fi sica , non s ono per l ' uomo c ontr o natura , ma s opra na­·�ra ed in na.tura . Per l ' animale , inv ec e , s ono . semplic e:inent e

� . . . ' ' , .. ,

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ine si st enti ; nell ' animale vi è i l gi oco d e gli impul si pura -ment e di sangu e , mentre nell ' uomo vi è il gioc o di impulsi me� tali . Nell ' animal e la c os tella zi one ormonal e entra in gio c o

· nelle s tagioni prefi s sate cellularmente . Gli animali da mil -lenni hanno attuat o l ' atto s e s sual e in que ll e partico lari et� gi oni ed hanno ingenerat o e s s eri simili a l or o ad ogni ritor­no di quel le s tagi oni . Per l ' u omo , non esi s t ono stagioni de -gli amori , perchè l ' u omo non è s oggetto alle le ggi della mat� ria , in quanto che in lui vi è la ri cche z za della vi ta d ello spiri t o che è int ellet t o . La vi ta de ll ' uomo è s oggetta al­la vi ta ment ale ed a que sta obb edi s c e . Se educhiamo il fanciul lo ad avere re tti pensi eri G d a c onos c ere la ver ità , noi l o vedremo fiorire c ome il giglio d e lla valle e sb occiare c ome i l fi ore d el mel ograno . Se lasciamo che il fanciullo sia pre­so da insinuazi oni morb o se , noi vedremo ch e , inc onsciamente , i l suo pensi e r o agirà malament e stil gi o c o ormonale e sorgerà il vizi o . Nell ' u omo , come nella donna , vi sono due c os t e lla -zi oni ormonali in anti tesi fra l oro . Naturalmente , non starò ora a c er car e dei nomi molt o complicati , ma �ual che nome sti en tifi c o d evo for zatament e usarl o . Abbiamo la c o st ellazi one dn­drogena e la c o st ella zi one e s tr o gena : maschia , l� prima ; fem­mina , la sec ond a . Tant o la ma schia quanto la femmina s ono go­vernate da due partic olari er gon che sono risp et t ivam ente i termoni ed i gamoni .

I n c ert e partiÒ olar i co ndi zioni , nell ' or gani smo si ha l ' effett o di una primavera : vo i a s si stete all o spettac o l o grandi o so della primavera nella natura e v e d e t e c ome l a brul­la natura di c olpo si arri cchi s c e di gemine , di fi ori , di erb e· e tut to vive , tutto canta . Ora , que sta primavera dell ' organi­smo avviene nel mi st eri oro int erno delle vo stre ghiandole a s ecrezi one int erna . Ad un c erto punt o , que ste ghiandole non pr odurranno so ltant o insulina , pancreatina o adrenalina , ma produrranno - attravers o l ' e c c i tazi one dei t ermoni e dei gam� n1 - gli ormoni ma s chili e femminili , i quali pr e si edono non s olo alla. c o struz i o ne d egli organi s e s sual i , ma soprattutt o alla formazi one d el c ervell o d ell ' uomo e , i n mod o partic olare , alla di sposi ziolle armoni ca de i vari l ob i c er ebrali in c orri -spondenza c on le vari e p o s sib ilità dell ' int elle tt o . Ad alcune zone del cervell o c orri spondono c erte fac oltà dello spirit � che si trovano quindi ostac olat e o ho a sec onda d ella funzi o.:..

- nali tà buona o cattiva di qu e s t e z one . C on tut to c i ò , lo spi­ri to non è qualifi cat o_per l ' e splicazione di tali z one . P er -

� chè que s_to?-Per chè s e t noi abbi amo nella ma s sa enc efalica il grande parlamen t o di tutta la vita c ellulare dell ' o rgani smo ; in real tà , p erò , la vi ta ci ttadi na si svolge non . nel c ervello , ma nelle ghi andole a secrezi one interna quasi irraggiungibili da viru s nemi c i e da altre ac c i d entalità . Di c ons eguenza , la l or o azione c ontinua a spingere la funzi onalità c erebrale i n qu ella/ più che in quell ' altra d ire zione ; qui ndi , u n e s sere sa rà più parti c o larmente portato ad una natura d i d olc e zza , di ferme z za ; sarà più nat11.I' alment e portato all ' e splicazi one di b ontà o di crud e ltà a s e conda de lla funzi onali tà armoni ca o

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meno di que s t e ghi ando le , le , quali - effettuand o l,ln .giust o i_!! flu s s o ormonal e - p o tranno d et erminare suc c e s sivament e que lli che saranno i c arat t er i d ell ' indivi duo , ma soprattutto· que llo che sarà il t emperament o . animi c o. e psichic o , che è in di pen -denza del c orpo e nel l o ste s s o t emp o causa di equilibri e squi

' libri del c orp o st e s s o � 't Pr o seguiremo nel. pro s simo inc ontr ò .

o o o

2 4 . a L e zione del programma i C ominciamo a defi nire che c o sa è l ' e s ser e e che c o sa

è l ' e si st ere , perchè cre d o che tut ti quanti avret e , in propo..: si t o , le idee un po ' c onfus e . Que s t o campanel l o è o e si st e ? Esi st e . E p èrchè e si s te ? Noi non avremmo que st o campanel l o se a� s s o non ave s sero e one ors o :var i e f o rz e e yar i e vol ontà 1 p e ­ro , gli elem enti me'tallic i che o o s t i tui s c ono que sto campa.Ilel­l o c ' erano , ci sono e ci saranno finchè c'i sarà la mat eria

. non parlo s ol o di mat eria c oncr e ta , ma .anche de lla ma t eri a · at omi ca e subatomi ca .

Infatti , noi. pot r emo .v edere ·neJ...-:!..a mat eria. sub at ()Jllj_"!' c a la so stanza real e della mat er i a � quindi , ne ll ' aspetto sub a t omi c o , noi p o s siamo dire che la mat eria è ; nelle su e molte­plici e spli cazi oni f ormali e c orp or e e , noi

-d obbiamo dire che

la mat eria e si st e . Ci ò c:r ... e è ver o per la mat eria in gener e , è altrettant o ver o per l ' u omo i n i sp e c i e : l 'u omo che nella sua e s s enza è ,. nella sua parvenza e si s t e . Ma noi dobbiamo impara­r e a vedere qualo u omo e si st e , porchè in ogni uomo ve ne s o ­n o almeno tre : l ' u omo bi'pcde , l ' u omo faber e l ' u omo sapi ene . E 1 p o s sibi l e che un primat.e . . si trasf ormi nell ' u omo , ma non è p o s sib ile i l c ontrar i o : è un fat t o irreversibi l e . Però , que ·­st o s t e s s o u omo , che abbi amo vi st o e ss ere l ' u omo sap i ens , si s cinde in altri due o tre u omini .: l ' uomo s o cial e , l ' uomo e c o ­nomi c o e l ' u omo morale . Noi vediamo che o gni u omo 11 e::i3i ste " in uria triplic e natura c ome f a c e nte par t e dell ' umanità . Logica -ment e , per l ' u omo fab er e p er l ' u omo sapi ens non s ol o non si pu ò · parla.re di un problema dell ' e si st enza , ma .· qu esto prob lema noh c ' è , c o sì c ome non c ' è il prob l ema per gli el ementi cho c o sti tui sc.ono un c ampanello . Il problema d e ll ' e si st ere c omin­c i a per l ' uomo s ocial e , si i na spri s c e per l ' u omo economi c o e divent a addiri ttura o s s e s si o nant e p e r l ' uomo morale . Nel pia­no dell ' e s s ere , noi abbiamo una natura divina , ur.ia natura c og_ creta dell ' u omo e , tanto nell ' una c ome nell ' al tra , non vi so no - l o ripeto - probl emi . Ma se noi c ominc i amo a prendere l ' aspe t to s o c iale d ell ' uomo , v e di amo · che i n que st ' a spetto l o u omo entra di c olpo sul piano o si stenz ial e . P er chè ? Se'mpl i c e ment e per chè per il s ol o fat t o d i e s sere • 1 creatura s o ciale "

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la sua vi ta sarà c ond i zi onata alla s oc ie tà ; la v it a di ·una crea.tura economi c a . sarà c op.di zi onata all ' ec onomi a d el la s o ci e

·;_,., ,_'

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tà e quella d ella creatura morale sarà · c ondi zi onata alla vita � .

morale de lla s o ci età c ome al c ostume .

Ora , impo stat o c o sì il problema dell ' e si st enza , ne vi ene di l o gi c a c ons eguenza ( e at traverso · .un pic c olo ragio­namento , ognuno di voi lo capirà agevolment e ) c ome , in realt� i l problema d ell ' e si st enza sia basato sul nulla , i n quant o che c ome sub strato non vi è rapport o di anima c ome non vi è rap -p orto di mat eri a : vi è solo rappor t o di pers onalità . Si cc ome la per s onalità è s ommament e intel ligente ( non dimentich iamo ch e ad opera per i suoi fini g:J._i strumenti del l ' anima e p er si no quelli della ment e ) si rend e cont o d e l nulla s o pra i l quale poggia la sua c o s tru z i one cd è da que st o render s ene conto che nas c e quel s ens o s ottile di a ng o s c ia che pervade propri o la attual e " so c i e tà e si st enzial e " .

Voi non c o strui t e affat t o una vostra personalità , a-vete i l t errore di costru i rla : voi c o strui te una p ers onalità standard che ri entri pienament e nel c os tume . I l crearvi una grande per so nali tà , sarebb e uscire dal c os tume , u scire dal pi� no e c onomi c o s-ocialo ; sarebbe diventare i l rib ci1 0 , 1-1 distu!: patere . Ri tornando al nostro pian o , l ogic amente quando noi àb biamo un cumul o di pr oblemi s oc i ali , que sti pr ob lemi s ociali - pur e s s end o· rigi dament e t enuti nell o sch ema morale - v engono ad inc i d ere , . p o c o o tanto , su fat t ori ec onomi c i , e da que sta · l oro inci si one sul piano e co nomico all ' attrit o fra l e cla s si d e lla s oci età il pa s s o è breve . P erò , que st ' attri t o , determi­nante di stati di marasma o di osc i llazi one fi ni sc e p er scuo­t er e l ' anima addorment ata , la quale , ri svegli andosi , r eali z z� rà i l · piano super' i o re , uscendo dall ' e si stenzi al e p er immerge� si nell ' e s s enzi al e , oppure spronerà la sua personali tà alla reali z zazi one d i una personalità in piano più alto e , quindi , s i potrà avere l ' innovator e , il pi oni er è , il c os trut t or e ed anche il demolit o re ; i l monac o o il di ttat ore . I l di ttat ore è tutto sul piano d ell ' e si stenz a e d è det erminat o dallo stat o c ontingental e d ella soci e tà . Il di ttat or e è s empre "morale " nel senso c he non c ambi a i c ostumi anzi , vi si sot t omett e e li e saspera . Noi p o s siamo prendere due tipi di d i ttat ori � Rob e -spi erre e Bonapar t e . Robe spi erre è stato determinat o dalla morale de lla rivoluzi ono franc e s e e l ' ha e sasperata ; Bonapar­t e si è autodet erminato per i di sagi e per i l cao s in cui era caduto il direttori o e l ' ha ri nnovato ; per ò , tant o l ' uno qua� t o l ' altro non s ono u sc i ti dalla ri gida pras si moral e . ( Mo -r e s= c ostume ) . Anche i l monos non si met t e i n urt o c on la mora le , e gli però la tra scende .

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Que sta è l ' era dell ' e s i s tenzi ali smo . Notate ques to · fatt o important e : c ome mai nol me di o evo , in un Europa percor­sa dalle or de dei barbari , fra il crollo d ell ' impero romano e la chi e sa sc os sa da sci smi ed ere s i e , nonchè fra le città di­lani at e dalle guerre di parte , s orgevano d egli e s s eri di e str! ma punta : i .fedeli d ' amor e , i Francesc o , fi orivano le Chiare , Iac opone da T odi , i l beato Ange lic o , Gi otto e Cimabue? Perohè. l ' arti sta , per e ss er e tale , deve e s sere libero e per e s s �re

·- 6 :...

; ; 1; libero non deve avere troppe preoccupazione soc iali , economi ... �he e morali . Solo allora egli e.rea per il suo Dio od anche ve

· ramente per il suo prossimo . Quando noi mettiamo 1 ' artista sul · ·' )(�.ano contingentale - esiste nziale , distruggiamo l ' arte ; arri

�\t':er�o , al massimo , all ' artigianato . I n qu este condizioni , che · � eo·sa. fa. l ' artista?· C.e'rca di fare 1 ' ec centrico per farsi récla ,;me e . cerca di .masc herare la sua vita . L ' artista ve;o è amorale ,

' a.soc iale ed antie conomico . ··

D . - Vuoi chiari re la tua affermazi one i l perchè . nel bene ci può essere il male e .nel male non ci può essere

bene ?

. R . - E I chiaro : Dio può entrare nelle operazioni del :�;diavolo · e farle risolvere sec ondo la Sua volontà di amore , ma

il diavolo non può entrare nelle operazioni di Dio e non pu.ò I .ji cavare il e be ne dal male o

Ora , .è bene distinguere virtù da morale : la virtù .. è sempre la stessa fra i cannibali e nella Tebaide ; la- morale • •

invece è limitata al tempo - spazio - società . Quindi , in una .. èoéi e tà di cannibali , non e sser.e c annibale significa essere a : hì'orale ; in u na societ.à di non ·canni balì , l ' amorale sarebbe � quél16 di esserlo. Però , per il medesimo cannibale , di cui ab ·b iamo parlato , l ' essere generoso· è generosità , l ' essere casto è c�sti tà , l. ' es,gi.e�e for_t.e è f o�tezza 1 l ' esser� giusto è g:Lu -stizia . Tanto per il cannibale quanto per il più alto santo,

;�della Tebaide vi è una sola giust izia e non è che il santo del 1a T �baide possa esser� giusto �n un modo ed il cannibale in­un altro , no! Ecco la differenza che vi è fra virtù e morale ..

.Il piano di giustizia del cannibale non ha . nulla a che faro con il costume di essere cannibale . Il cannibale mangerà il :�;ièmico, uc ciso in guerra , ma non mangerà un altro cannibale della sua spe c e .

Nel t erminare , voglio . dirvi che la comunione umana togl i e tutti gli attriti o tende a richiamare tutti gli cssc-

., _�i in un solo essere . E ' i l concetto che vi deve far · sentire· soli con il vostro. Dio � , ne llo st e sso tempo , par enti con tu! . te. le cose e con tutte le c reature . Non dimenticato que sto ·: Di o , è amore , .la natu:ra c ol suo Il'lodo di essere è amore e i • uo­mo simile a Dio ha la st essa natura di Dio .

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