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2 RICOMINCIO DA ME INSERTO QUARTIERE ���� ����������� SAN BARTOLO Un borgo che non vuole soffocare. Richiesto un intervento pubblico LE 4 PAGINE A CURA DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE 4 Una città nella città, notizie utili, servizi 4 INCHIESTA 6 HUMANITAS CONTINUA LA CAMPAGNA TESSERAMENTO Informazioni su ambulatorio, raccolta del sangue e Centro ascolto IMPARIAMO A MISURARE LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA Un indicatore per capire come pesano le nostre scelte di vita La tramvia parte in ritardo Il punto della situazione ad un paio di mesi dalla prima prova La tramvia partirà in ritardo. E questa è l’unica cosa sicu- ra. Del resto, con l’iter tribo- lato che vide andare deserta la prima gara d’appalto, e che costrinse le Amministrazioni comunali interessate ad ar- ricchire il piatto per il cartello d’imprese che vi parteciparo- no, non c’era molto altro da aspettarsi. E comunque, tra lamentele, problemi, mancate vendite, polemiche, cantieri in ritar- do, polvere, demolizioni, code, traffico, imprecazioni e caos, siamo, o dovremmo es- sere giunti, quasi alla fine di questo accidentato percorso della Linea 1. In tanti a Scandicci, durante la scorsa Fiera, non hanno resistito alla tentazione di salire su Sirio: saranno altret- tanto numerosi coloro che vi saliranno anche quando i lavori della Linea 1 saranno terminati? Tutti, soprattutto i nostri governanti che l’hanno difesa a spada tratta, se lo au- gurano. Ed anche i fiorentini, oramai, si stanno abituando all’idea. Del resto, con il tem- po ci si abitua quasi a tutto. A distanza di cinquantuno anni dall’ultima corsa tramvia- ria di Firenze, gennaio 1958, la città ed i suoi abitanti, stanno gradualmente facen- do l’abitudine al ritorno delle rotaie. Ed i molti nostalgici in forum e blog che si trovano in rete, non hanno resistito dal commentare le vecchie verghe che sono scappate fuori da ogni angolo di Firen- ze durante i lavori. In via Iacopo da Diacceto, per fare un esempio, sono ancora visibili a lato dei cantieri. Un popolo di appassionati e tecnici dai quali imparare un sacco di cose: ad esempio sul sistema di armamento utilizzato, il cosiddetto “em- bedded system” che in modo simile sarà utilizzato anche sulle Linee 2 e 3. Una tecnica con la quale sono stati inse- riti i binari all’interno delle scanalature della struttura del nuovo ponte sull’Arno, bloccati in una posizione da appositi cavalletti. Poi nello spazio rimanente tra il bina- rio e il ponte, è stata inserita una speciale resina che li bloccherà per sempre. Tale sistema, usato per ne- cessità, garantisce migliori prestazioni vibro-acustiche e di isolamento. Un bel sistema che però è stato causa di ritardi, come ha ammesso candidamente il vicesindaco fiorentino Matulli. Il 31 dicembre 2008 è comun- que passato ed i primi ritardi adesso sono realtà. Ma se in alcune parti del percorso tali ritardi non preoccupano, ad esempio lungo il viale Nenni, in altre zone, piazza Paolo Uccello all’Isolotto, la cosa crea, come minimo, un certo imbarazzo. Le ditte infatti dovranno giu- stificare tali ritardi. In piazza Paolo Uccello, ad esempio, si tratta anche di costruire la sottostazione e quindi il termine del 15 marzo per la prima prova su tutto il tragitto della Linea 1, appare un po’ stretto. Senza contare che poi la tramvia andrà a regime, cioè vi potranno sa- lire i passeggeri, non prima dell’estate. In Comune sperano di poter arrivare alla prova durante il periodo estivo, anche per il calo fisiologico del traffico in città durante quei mesi: si dovrà vedere però se i la- vori saranno terminati, così come la posa delle rotaie. Qualcuno pensa che tale termine potrebbe slittare di qualche mese, arrivando così alla fine del corrente anno. Tutto ciò solo per la Linea 1. Della Linea 2, che dovrebbe passare in piazza Duomo per il momento è meglio non parlare: tanto non mancherà tempo ed occasione...

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2RICOMINCIO DA ME INSERTO

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SAN BARTOLO

Un borgo che non vuole soffocare. Richiesto un intervento pubblico

LE 4 PAGINE A CURA DEL CONSIGLIODI QUARTIERE 4

Una città nella città, notizie utili, servizi

4INCHIESTA 6HUMANITASCONTINUA LA CAMPAGNA TESSERAMENTO

Informazioni su ambulatorio, raccolta del sangue e Centro ascolto

IMPARIAMO A MISURARE LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA

Un indicatore per capire come pesano le nostre scelte di vita

La tramvia parte in ritardoIl punto della situazione ad un paio di mesi dalla prima prova

La tramvia partirà in ritardo. E questa è l’unica cosa sicu-ra. Del resto, con l’iter tribo-lato che vide andare deserta la prima gara d’appalto, e che costrinse le Amministrazioni comunali interessate ad ar-ricchire il piatto per il cartello d’imprese che vi parteciparo-no, non c’era molto altro da aspettarsi.E comunque, tra lamentele, problemi, mancate vendite, polemiche, cantieri in ritar-do, polvere, demolizioni, code, traffico, imprecazioni e caos, siamo, o dovremmo es-sere giunti, quasi alla fine di questo accidentato percorso della Linea 1.In tanti a Scandicci, durante la scorsa Fiera, non hanno resistito alla tentazione di salire su Sirio: saranno altret-tanto numerosi coloro che vi saliranno anche quando i lavori della Linea 1 saranno terminati? Tutti, soprattutto i nostri governanti che l’hanno difesa a spada tratta, se lo au-gurano. Ed anche i fiorentini, oramai, si stanno abituando all’idea. Del resto, con il tem-po ci si abitua quasi a tutto.A distanza di cinquantuno anni dall’ultima corsa tramvia-ria di Firenze, gennaio 1958, la città ed i suoi abitanti, stanno gradualmente facen-

do l’abitudine al ritorno delle rotaie. Ed i molti nostalgici in forum e blog che si trovano in rete, non hanno resistito dal commentare le vecchie

verghe che sono scappate fuori da ogni angolo di Firen-ze durante i lavori.In via Iacopo da Diacceto, per fare un esempio, sono ancora

visibili a lato dei cantieri. Un popolo di appassionati e tecnici dai quali imparare un sacco di cose: ad esempio sul sistema di armamento

utilizzato, il cosiddetto “em-bedded system” che in modo simile sarà utilizzato anche sulle Linee 2 e 3. Una tecnica con la quale sono stati inse-

riti i binari all’interno delle scanalature della struttura del nuovo ponte sull’Arno, bloccati in una posizione da appositi cavalletti. Poi nello

spazio rimanente tra il bina-rio e il ponte, è stata inserita una speciale resina che li bloccherà per sempre.Tale sistema, usato per ne-

cessità, garantisce migliori prestazioni vibro-acustiche e di isolamento. Un bel sistema che però è stato causa di ritardi, come ha ammesso

candidamente il vicesindaco fiorentino Matulli.Il 31 dicembre 2008 è comun-que passato ed i primi ritardi adesso sono realtà. Ma se in

alcune parti del percorso tali ritardi non preoccupano, ad esempio lungo il viale Nenni, in altre zone, piazza Paolo Uccello all’Isolotto, la cosa crea, come minimo, un certo imbarazzo.Le ditte infatti dovranno giu-stificare tali ritardi. In piazza Paolo Uccello, ad esempio, si tratta anche di costruire la sottostazione e quindi il termine del 15 marzo per la prima prova su tutto il tragitto della Linea 1, appare un po’ stretto. Senza contare che poi la tramvia andrà a regime, cioè vi potranno sa-lire i passeggeri, non prima dell’estate.In Comune sperano di poter arrivare alla prova durante il periodo estivo, anche per il calo fisiologico del traffico in città durante quei mesi: si dovrà vedere però se i la-vori saranno terminati, così come la posa delle rotaie. Qualcuno pensa che tale termine potrebbe slittare di qualche mese, arrivando così alla fine del corrente anno. Tutto ciò solo per la Linea 1. Della Linea 2, che dovrebbe passare in piazza Duomo per il momento è meglio non parlare: tanto non mancherà tempo ed occasione...

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 2Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 3

Ci voleva proprio, questo Salone del Gusto, dopo le preoccupanti notizie dei mesi scorsi (ma ancora l’allarme non è cessato) sui veleni che minacciano i nostri cibi quo-tidiani, dalle mozzarelle alla pasta, dai latticini scaduti e “riciclati” all’abbattimento di numerosi capi di bestiame a causa del grave inquinamento dei suoli e delle acque in molte località del nostro paese.Invece entrare nei grandi spazi del Lingotto di Torino, che ha ospitato a fine ottobre il Salone e Terra Madre, è stato come respirare una boccata d’aria pura, una vera festa dei sensi e delle emozioni. E anche una speranza riposta da noi con-sumatori in tutti i produttori presenti, la necessità di torna-re a dare e ricevere fiducia, la convinzione che è importante sostenere i Presìdi, cioè quelle produzioni buone, di alta qua-lità che valorizzano le tecniche tradizionali, pulite, realizzate con tecniche ecosostenibili e giuste, rispettose dei diritti e della dignità di chi vi lavora.Un esempio? Prendiamo uno dei formaggi “protetti” da Slow Food, il Bitto (Valtellina Lom-bardia). Questo meraviglioso formaggio ha secoli di storia alle spalle; viene preparato nel periodo estivo con l’80-90% di latte vaccino e il rimanente di capra. Gli animali non ven-gono nutriti con mangimi ma vengono portati a pascolo nei

diversi alpeggi, con “stazioni” che vanno dai 1300 ai 2000 metri di altezza. Il latte, poi, viene lavorato appena munto, in piccole costruzioni dai muri in pietra; questo formaggio è a latte crudo, la sua unicità sta nella qualità dell’erba che nutre mucche e capre e nella capacità di invecchiare, anche per diversi anni.Ebbene i produttori del Bitto sono stati costretti ad uscire dal consorzio di tutela perché in quella sede è stato concesso di produrre Bitto Dop anche dove non era mai stato prodotto in precedenza. E come se non bastasse sono state approvate dalla Commis-sione Europea (sia pure in via transitoria) modifiche del disciplinare di produzione che prevedono l’uso di fermenti lattici per “pilotare” le fermen-tazioni casearie e di mangimi concentrati nell’alimentazione delle mucche.Perché alterare artificiosamen-te le pratiche antiche? Perché non riconoscere ai produttori delle Valli del Bitto il merito di avere portato fino a noi questo formaggio che ancora oggi, grazie alla loro passione e im-pegno, è prodotto con metodi tradizionali, rispettosi dei cicli naturali e degli animali?Proprio per sostenere i pic-coli produttori (contadini, pescatori, allevatori di tutto il mondo), per far capire quan-to è prezioso il loro lavoro e cercare di cambiare il sistema che li danneggia è nata Terra

Madre, una rete che unisce i produttori ai consumatori, alle organizzazioni non governati-ve, agli enti di ricerca agricola, alle scuole di formazione per cuochi e chef.L’obiettivo, per Slow Food, è quello di “continuare ad avere terre fertili, dove germoglino e crescano piante e animali adatti a quei particolari am-bienti, piuttosto che dopati con sostanze chimiche che li fanno fruttare o ingrassare artificial-mente. Il nostro obiettivo è continuare ad avere persone che custodiscono terre, saperi e cibi che hanno il gusto della nostra infanzia”.Il Lingotto è diventato per qualche giorno lo spazio del-l’incontro tra i delegati di Terra Madre, i piccoli produttori dei Presìdi italiani e stranieri, e quelli che, pur non rientrando nel gruppo dei Presìdi, lavora-no con onestà e credono in una produzione sana, nel rispetto della terra, del lavoro e di chi consumerà i loro prodotti. Musicisti e danzatori di tutto il mondo, in vari luoghi del Lingotto hanno accompagnato noi visitatori nel nostro piccolo viaggio. Il tempo è passato velocissimo tra assaggi e con-versazioni con gli addetti agli stand, sempre gentilissimi, sempre disponibili a spiegare, raccontare gioie e difficoltà del loro lavoro, ad entusiasmarsi nel presentare le loro mera-viglie. Si percepiva, in questo modo di porsi nei confronti di noi consumatori, la passione

che li guida, la pazienza e la costanza, la convinzione che la loro strada è quella più diffici-le, ma anche quella giusta.

I Presìdi in Toscana

Bottarga di Orbetello (conserve ittiche)Sfratto del Goym (dolci)Pecorino della Montagna Pistoiese (formaggi)Fico secco di Carmignano (frutta)Fagioli di Sorana (legumi)Cipolla di Certaldo (or-taggi)Marocca di Casola (pane)Pane di patate della Garfa-gnana (pane)Testarolo artigianale pontremolese (pane)Palamita del mare di Toscana (pesci)Agnello di Zeri (razze)Pollo del Valdarno (razze)Razza maremmana (razze)Biroldo della Garfagnana (salumi)Lardo di Colonnata (salumi)Mallegato (salumi)Mortadella di Prato (salumi)Prosciutto bazzone (salumi)Prosciutto del Casentino (salumi)Tarese Valdarno (salumi)

INFO www.slowfood.itwww.presidislowfood.it

n “RICOMINCIO DA ME”

Impariamo a misurare la nostra impronta ecologicaUn indicatore per capire come pesano sul pianeta le nostre scelte di vita e di consumoÈ in pieno svolgimento “Ricomincio da me”, uno stimolante progetto a cui par-tecipano centinaia di famiglie fiorentine. Si tratta di una buona occasione per ac-quisire e confrontare preziose competenze che possono aiutarci a cambiare sul serio la nostra vita. Ideatori e organizzatori del progetto l’Assessorato alla Partecipazio-ne democratica e nuovi stili di vita del Comune, Legambiente Toscana, Aiab (associazione italiana per l’agricoltura biologica), Villaggio dei popoli e Mani-tese. L’iniziativa si sviluppa da ottobre a marzo e ogni mese chiediamo un in-tervento o un commento a qualcuno dei protagonisti.

Il progetto “Ricomincio da me!” fa un largo uso di questionari, preparati in collaborazione con l’agenzia LAMA d.c.a., esperta nel monitoraggio e nella valutazione di progetti. I questionari sono da compilare on line, per ridurre al minimo l’impatto ambientale di questa raccolta di informazioni. Per chi non ha accesso ad Internet, ogni questionario è disponibile anche in formato cartaceo, così da associare alla sensibilità ecolo-gica l’equità rispetto alle possibilità di partecipazione, che costituisce l’altro valore fondante del “Ricomincio da me”!Sono nove i questionari previsti. Qual-cuno potrebbe chiedersi: come mai così tanti? In realtà ben sette di questi formulari non consistono nei classici questionari di valutazione, che rilevano la soddisfazione degli utenti rispetto alle attività svolte, ma sono piuttosto strumenti che provano ad informare chi li utilizza riguardo ai propri stili di vita

quotidiani, indirizzando verso i possibili cambiamenti.Due di questi questionari, da compilare all’inizio ed alla fine del progetto, sono i così detti “Questionari di Ecopun-teggio”, nei quali si cerca di rilevare i comportamenti quotidiani dei parte-cipanti rispetto alle tematiche trattate nel progetto (acqua, alimentazione, consumo critico, energia, finanza etica, mobilità, rifiuti, turismo responsabile). Ciò avviene attraverso domande di facile comprensione, alle quali rispondere bar-rando la frequenza con cui i compilanti assumono i comportamenti indagati. Chi partecipa potrà così rendersi conto di cosa può migliorare per rendere più ecologiche ed etiche le proprie scelte quotidiane, e scoprire magari che alcune delle azioni considerate “normali”, quali ad esempio comprare confezioni con molto imballaggio o acquistare acqua in bottiglia, possono avere un impatto negativo in termini ambientali e venire modificate in modo semplice, con un po’ più di attenzione nell’acquisto o attraver-so la scelta di bere acqua del rubinetto, mettendo a tavola una caraffa.La somministrazione, a distanza di sei mesi, del secondo questionario di Eco-punteggio e il confronto con il primo, permetterà di valutare quali sono stati gli effetti della partecipazione al “Rico-mincio da me!” sugli stili di vita degli iscritti, che è poi la grande scommessa che questo progetto rappresenta. Per fare ciò, si è deciso di utilizzare anche un altro strumento di rilevazione quan-titativa, conosciuto come “Impronta Ecologica”. L’impronta ecologica è un

indicatore aggregato e sintetico che mette in relazione gli stili di vita di una popolazione con la quantità di natura necessaria per sostenerli. Un indicatore diretto e facile da capire, che calcola l’area (espressa in ettari pro capite) di superficie naturale produttiva utilizzata per soddisfare i nostri consumi e per assorbire i nostri rifiuti. In breve, il calcolo della propria impronta permette ai partecipanti di capire quanto i propri livelli di consumo sono sostenibili, e di quanto vengono sforati, con i propri comportamenti, i tassi di consumo che permetterebbero un’adeguata riprodu-zione delle risorse consumate da parte della natura.Il questionario dell’impronta ecologica deve essere compilato mensilmente, per i cinque mesi della durata di “Ricomin-cio da me!”, in modo da poter ottenere dati sull’evoluzione delle abitudini di consumo delle famiglie partecipanti. Questo controllo, una volta divenuta un’abitudine, dovrebbe portare ad una riduzione dei consumi superflui, all’ado-zione di stili di vita più rispettosi dell’am-biente e dell’uomo, ed ad una maggiore consapevolezza, tanto a livello locale quanto globale, di come si può fare in concreto ad invertire le pericolose ten-denze degli attuali modelli di sviluppo. Come direbbe Gandhi, permette di essere in prima persona il cambiamen-to che si vorrebbe vedere nel mondo.

Dario Marmo, LAMA d.c.a.INFO: Sportello EcoEquo, via dell’Agnolo 1/c

tel. 055587706, [email protected]

12 febbraio-13 marzo

IMMIGRAZIONE: CINQUE INCONTRI PER PARLARNEL’immigrazione è uno dei fenomeni più imponenti e significativi della nostra epoca. Le sue ricadute non sono solo economiche e sociali ma anche psicologiche e politiche e in specifico nel nostro paese la sua rappresentazione e gestione mediatica ha segnato fortune e sventure politiche, divenendo quasi sinonimo di un’emergenza sicurezza.Quello che questa lettura semplicistica non ha mai spiegato né voluto analizzare è l’altra faccia della medaglia. Perché si decide di partire e di lasciare il paese d’origine, spesso al rischio della vita? Dov’è la sicurezza, per chi lavora in condizioni di semi-schiavitù, senza diritti e sottoposto ad uno sfruttamento bestiale? Perché facciamo così fatica ad avere vicino a noi delle persone diverse, che vengono da altri paesi, che parlano altre lingue? Cosa è successo quando storicamente è toccato a noi subire un’esperienza simile?A queste e a tante altre domande cerca di rispondere l’interessante ciclo di incontri promosso da Circolo Arci Isolotto, Il Filo Ritrovato, Il Filo Rosso, Insieme per ricordare Sara e Franco e Sezione Soci Coop di Firenze Sud-Ovest. Sono in programma cinque appuntamenti che verranno allestiti in circoli e sedi associative del territorio.

n febbraio-marzo 2009“Dalle rive di un altro mare. L’immigrazione come fenomeno storico”n 12 febbraio, ore 17,30 Salone Coop San Lorenzo a Greve, “Immigrazione coatta. La deportazione dei lavoratori dell’area fiorentina nel marzo ‘44”. Relatrice Camilla Brunellin 19 febbraio, ore 17,30 Salone Coop San Lorenzo a Greve, “La mobilità in un mondo globalizzato”. Relatori Mercedes Frias e Don Andrea Bigallin 26 febbraio, ore 17,30 Stazione di Confine, via Attavante 5, “Cristianesimo e Islam, un confronto difficile”. Relatore Franco Cardinin 5 marzo, ore 17,30 Circolo Arci Isolotto, via Maccari, “Esiste una sola razza umana? Il patrimonio genetico degli esseri umani”. Relatore Marcello Buiattin 13 marzo, ore 20 Circolo Arci Isolotto, via Maccari, “Contaminazioni/ Cena Etnica/ Letture e Musica dal vivo” (cena con prenotazione tel. 055780070)

Buono, pulito e giusto: un altro cibo è possibileA Torino il Salone del Gusto organizzato dall’associazione Slow Food

n QUALITÀ/Eticità alimentare

di Rossella Degl’Innocenti

COME PROTEGGERE I DENTI DEL BAMBINO

DALLA CARIE?Per mantenere una dentatura sana è necessario spazzolare bene i denti dopo ogni pasto quindi almeno tre volte al giorno, utilizzare dentifricio e gel al fluoro, assumere tale elemento per via sistematica, ed effettuare le sigillature dei solchi dei molari.Il fluoro è un elemento naturale che si combina con lo smalto e lo rafforza proteggendolo dalla carie. Quando il fluoro viene applicato viene assorbito dallo smalto lo ripara se è presente una piccola lesione.

Se si demineralizza lo smalto per l’instaurarsi di un processo carioso la remineralizzazione mediante fluoro è un eccellente antidoto, permette di bloccare il processo di formazione della carie allo stadio iniziale prima che divenga visibile.Il fluoro può essere somministrato in vari modi sia per via locale che per via sistemica.

Il fluoro per via locale viene applicato al dente dall’esterno attraverso dentifricio al fluoro, collutorio al fluoro (non é consigliato ai bambini di età inferiore ai 5- 6 anni perché potrebbero ingerirlo), gel al fluoro una formula concentrata applicata dal professionista.Il fluoro può essere assunto anche per via sistemica. Il fluoro ingerito raggiunge il dente dall’interno è efficace solo quando i denti si stanno formando e si riceve da acqua, sale, latte fluorati, pastiglie e gocce secondo dosaggio opportuno cioè 0,25 mg al giorno fino ai 2 anni di età, 0,5 mg al giorno fino a 4 anni di età, 1 mg al giorno fino ai 14 anni di età.Il fluoro può essere somministrato anche nell’ultimo trimestre di gravidanza 1 mg al giorno poiché i denti del nascituro si stanno formando nel grembo materno.I sigillanti sono delle sottili pellicole protettive di materiale composito che vengono applicate nei solchi delle superfici masticatorie dei denti (prevalentemente sui molari). Agiscono come barriera fisica che impedisce il ristagno di placca e di cibo così da permettere una più facile autodetersione salivare.

dr.ssa Francesca MazzaOdontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia

Via del Caravaggio, 27 tel. 0557324225

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 2Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 3n “IO RACCONTO”

Minestra di fagioli… e bolle di saponePremiati i partecipanti al concorso letterario, 82 autori che vedranno le proprie opere pubblicate

Il 29 novembre all’Hotel Hilton, affollato di oltre 400 persone, si è svolta la premia-zione del concorso letterario “Io Racconto”, promosso da AssoPiù, in collaborazione con Quartiere 4 e Euronics. Sono pervenute opere di 82 autori di cui 9 sono stati premiati; in ogni caso tutti hanno ricevuto la soddisfa-zione della pubblicazione in un bel volume in vendita nelle edicole e nelle librerie. Ottima e davvero incoraggiante la qualità letteraria dei racconti, a conferma di un’attitudine alla scrittura ancora molto diffusa e trasversale (i concor-renti svariavano dai 14 ai 73 anni). Per rendere omaggio a una tale fioritura creativa anche noi ne pubblicheremo qualcuno, a cominciare da questo delizioso, struggente incontro fra amore e gastro-nomia.

Molti anni fa (non ho buona memoria con i numeri) ero una giovane sposa poco esperta di cucina ma piena di buona volontà. Mio marito, mi correggo, il mio amore (perché di mariti ce ne sono tanti ma di amori molti meno) da buon toscano amava i fagioli fatti in tutte le salse, così pensai di preparargli, per il nostro mesinsario, una buona minestra di fagioli alla toscana.La prima cosa che feci fu di telefonare a mia mamma per

conoscere gli ingredienti ne-cessari ed il procedimento: fagioli bianchi, meglio se can-nellini, messi a mollo la sera prima, lessati e passati; poi, in una pentola di coccio, olio d’oliva, aglio,

salvia e un p o c o

d’estrat-to di po-modoro, infine ag- giungere i fagioli passati e due belle cotiche di maiale.A proposito di cotiche di maiale, vorrei essere più pre-cisa, vista la dilagante mania delle diete da lumache e pas-serotti (erba e semi). Allora, le cotiche sono pezzetti mar-

roncini di pelle di maiale con sotto quel grassino bianco che dona un sapore inconfon-dibile a questa m i n e s t r a . Iniziai lavando le

cotiche e m e t t e n -dole sul piano del-l’acquaio e dopo feci tutti gli altri p a s -saggi, finiti i quali l a m i -n e -

stra iniziò a bollire,

ed ecco il miracolo: 10, 20, 30 meravigliose bolle iridate uscivano a grappoli dalla pen-tola, le guardavo sorpresa, com’erano belle ed allegre, ma io non me le ricordavo.La sera, truccata e felice, pre-sentai in tavola due scodelle di minestra di fagioli alla toscana, lui mi guardò con

occhi pieni di tenerezza ed iniziò, io aspettavo trepidan-te. Al primo cucchiaio seguì un attimo di riflessione, al secondo alzò gli occhi e sor-ridendo dolcemente mi disse: “Io non so come si fa questa minestra, ma la prossima volta senza il sapone!”. Im-mediatamente e con terrore visualizzai il piano dell’ac-quaio, dove erano poggiati, oltre ai pezzetti di cotica, due piccoli avanzi di sapone da bucato marroncino: finì in baci e risate.Il giorno dopo arrivò con un piccolo pacco dono: dentro c’erano una bottiglietta ed una cannuccia per fare le bolle di sapone, insieme ad un biglietto con le istruzioni per l’uso: “Adoperare solo in terrazza o alla finestra, evitare accuratamente locali chiusi ed in particolare pen-tole, passatutto, ecc.”.Ieri preparavo per me sola la minestra di fagioli. All’im-provviso, presa da troppa tristezza, buttai dentro alla pentola un pezzetto di sapo-ne e così ricominciarono a fiorire i meravigliosi grappoli colorati, portai la pentola alla finestra e soffiai le bolle ver-so le stelle, una tornò indietro sciogliendosi sul mio naso... Grazie del bacino, amore mio, e buona notte!

Margherita Cerrai2° premio assoluto

INFO: [email protected]

IN SCENA UNA COMMEDIA DI PAPA WOJTILAStagione Teatrale Musa di FuocoUna stagione ricca di appuntamenti interessanti e innovativi quella che Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione presenta al Teatro Cantiere Florida di Firenze, suggestivo spazio non convenzionale che propone, fino ad aprile 2009, otto spettacoli di altissimo profilo artistico. l 15 -17 gennaio, Hetty hillesum.

Cercando un tetto a DioGli ultimi tre anni di vita della ventiseienne Hetty Hillesum, ebrea vissuta ad Amsterdam e morta ad Auschwitz nel 1943. La vicenda rivive nella prospettiva della protagonista stessa che racconta le sue passioni, la sua conversione, il suo straordinario cambiamento umano e spirituale. La tragedia degli ebrei è letta attraverso i suoi occhi.

l 19-20 febbraio, La bottega dell’orefice di Karol WojtilaL’unica pubblicazione a carattere drammatico di Karol Wojtila prima di essere eletto Papa. Due coppie, due matrimoni, due amori diversi: un’intensa metafora sulle nozze, unione eterna e indissolubile, che deve vincere la fragilità dei sentimenti umani.

Domeniche al Florida-Teatro per i RagazziOltre alla stagione di prosa una ricca e attenta programmazione pomeridiana domenicale per bambini e ragazzi. Fino all’arrivo della bella stagione tante domeniche pomeriggio da trascorrere in teatro. Si alternano spettacoli di vario genere: dai burattini, al teatro d’attore, al teatro visivo, alle bolle di sapone.l 18 gennaio, ore 16, Nata, I Musicanti di Brema (5/

10 anni)l 25 gennaio, ore 16, Liberipensatori, La casetta della

Pimpa (3/7 anni)l 1 febbraio, ore 16, L’Atlante, Concerto per bolle di

sapone (per tutti)l 8 febbraio, ore 16, I Burattini di Varese, Biancaneve

(dai 3 anni in su)l 15 febbraio, ore 16, Pupi di Stac, Festa di

Carnevale, Nell’isola dei pirati! (3/10 anni)

Mostre di giovani artistiNell’affascinante spazio del foyer, le mostre di giovani artisti si alternano per tutto il corso della stagione.Elisa Zadi, Autoritratti - Da giovedì 15 gennaio a martedì 17 febbraioAnna Gramaccia, Ritratti riaffiorati- Da giovedì 19 febbraio a giovedì 26 marzo

Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111/rINFO: tel. 0557135357, [email protected]

Teatro Florida

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 4Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 5n INCHIESTA

Fino a 100.000 euro

San Bartolo: un borgo che non vuole soffocareRichiesto un intervento pubblico per ricucire un territorio segnato dall’iniziativa privata

Servizi on line in sviluppon INFORMATICA

È una storia che parte da lontano, quella di San Bartolo a Cintoia. Da molto lontano. Lo testimonia l’età della sua chiesa - il primo restauro al XIV secolo -, lo dice anche chi ci abita e chi ci lavora. Il vecchio bor-go c’è ancora, e resiste orgoglioso a tutti i cambiamenti che hanno inte-ressato Firenze ed i suoi abitanti nel corso dei secoli.L’ultimo di questi lo ha messo seriamente alla prova: una monumentale opera di recupero urbano ed architettonico della zona, che comprende anche il complesso abitativo di via della Casella ed il “nuovo” Cavallaccio. Un cinema multisala, un centro commerciale, un albergo che svetta sulla piana cir-costante e circa nuovi 400 alloggi sono sorti negli ulti-mi anni in questa porzione di periferia che pensa “da città”. A questi interventi inoltre va ad aggiungersi il progetto - finora non realizzato e sul quale gravano ancora molti dubbi - di un importante complesso sportivo. San Bartolo è cambiata. Ma i “sanbartolesi”?«Io non cambierei San Bartolo a Cintoia nemmeno con New York» dice Emilio. Lui, imprunetino di nascita ma residente in zona dal 1963 (“una fortuna, esser venuto ad abitare qui”), la definisce come «un paese nella città, qui sento ancora

usare l’espressione “Andiamo a Firenze”, come se davvero fossimo lontani dal centro». San Bartolo è ancora una «zona speciale, ci sono servizi, spazi verdi, parcheggi e quell’aria di paese che avevo paura di non trovare più una volta lasciata Impruneta; per me adesso l’idea di dover abbandonare San Bartolo è un incubo».La situazione, tuttavia, non è delle migliori: «Il vecchio borgo sta scomparendo: spunta il degrado, la

sera ci sono sempre meno persone a giro. Prima era una cosa favolo-sa». Per Emilio gli ultimi interventi - come i «grandi centri commercia-li» - hanno contribuito a rendere «meno vivo il vecchio paese, con le sue vecchie botteghe». Inoltre intravede anche un pericolo di frattura tra vecchi e nuovi residenti: «Ci si sta spaccando. Dai nuovi c’è meno voglia di socialità». Anche Sandro - qui da ormai 30 anni - ha

vissuto questi cambiamenti, ma lui li ha anche letteralmente “visti”. «Stando al quinto piano di un palaz-zo - racconta - ho potuto osservare come via via si è edificato. Sono nate costruzioni tutte intorno al vecchio borgo, accerchiandolo. Ricordo che i vecchi residenti ce l’avevano proprio con i nuovi».In quest’ottica, trait d’union indi-spensabile tra le due anime del paese, nonché cuore pulsante di San Bartolo a Cintoia da quasi un

secolo, è la Casa del Po-polo (salita ultimamente agli onori della cronaca politica cittadina per ben altre vicende).Il presidente Arnaldo Belcastro sottolinea come «il progressivo accerchia-mento avrebbe potuto soffocare il vecchio paese, ma la Casa del Popolo finora lo ha impedito». Importante anche da un punto di vista logistico ed architettonico (la struttura è attraversata da un cam-minamento coperto che

unisce praticamente la vecchia stra-da a via Simone Martini), questa ha aiutato a salvaguardare «quell’unità di vicinato che è l’anima della vita di un borgo». I frequentatori della struttura sono «in media più anziani rispetto a prima, inoltre adesso ci sono anche diversi extracomunita-ri». Se è cambiata San Bartolo, non è però cambiato lo spirito della Casa del Popolo: «Questo spazio è pen-sato per essere il “grande salotto”

di tutti: un punto di aggregazione e vitalità, sia per chi abita qui da tanto tempo, sia per chi è nuovo».Unico rammarico per il presidente Belcastro è però la scarsa risposta degli abitanti più giovani: «È og-gettivamente difficile intercettare le loro esigenze» spiega. Ma cosa manca a San Bartolo secondo i giovani? Roberto, 24 anni, da 8 abitante del quartiere, sembra non avere dubbi: «Mancano strutture dove i giovani si possono ritrovare la sera, come i pub. Forse in-cludere queste strutture o comunque favorire la loro presenza permetterebbe a molti ragazzi di non doversi allontanare verso il centro e verso i comuni vicini come Scandicci o Signa». Giovane come la grande maggioranza dei nuovi residenti, Roberto è soddisfatto della nuova San Bartolo a Cintoia: «I nuovi interventi sono positivi. Con queste strut-ture è migliorata la qualità della zona, il quartiere è maggiormente conosciuto, non è più visto come una zona periferica. Inoltre ogni sera ospita persone che vengono da tutta la provincia».Insomma, un luogo ideale dove abi-tare: «Sicuramente. È una zona tran-quilla e sempre più piena di verde. È coperta in modo ottimale dai mezzi pubblici. Poi negli ultimi anni si è arricchita di servizi e attività». Ma i giovani - “vecchi” e “nuovi” - sono protagonisti anche al Kantiere, la

struttura in via del Cavallaccio. «Qui ci sono spazi ed attività per tutti, non solo per ragazzi - spiega Michele Trabison, uno dei responsabili - corsi, manifestazioni, locali ed anche un ostello nuovo di zecca. La stragrande maggioranza di coloro chi partecipano alle nostre iniziative risiedono nel quartiere: sono nume-rosi anche i giovani che abitano nei nuovi alloggi del Cavallaccio e che vengono qui per ritrovarsi, per stare insieme». Ecco un servizio del Q.4

che, come ci conferma Michele, può vantare una “risposta soddisfacente da parte di chi ci abita, anche se la promozione non è proprio adeguata, ci piacerebbe coinvolgere ancora più persone».Gli spazi di socializzazione quindi non mancano. La loro presenza è importante, perché San Bartolo a Cintoia ne ha bisogno, per rimanere viva. Questa parte della città può vantare sì una storia ed una tradizio-

ne da fare invidia a molte altre realtà storiche fiorentine, ma corre un pericolo, come ci hanno confermato con le loro testimonianze il signor Sandro ed il presidente Belcastro: il soffocamento del piccolo vecchio borgo fatto di piccole case e di antiche botteghe, un gioiello nella periferia fiorentina. Ciò comporta il rischio di una frattura fra chi risiede da sempre in zona e chi vi è venuto ad abitare da poco. Una situazione diversa da quella (già descritta su

queste colonne) che ri-guarda le zone di Ugnano e Mantignano, anche per-ché a San Bartolo i nuovi interventi hanno assunto maggior peso e rilievo rispetto all’edificato pre-esi-stente, superando di gran lunga il vecchio paese. Da qui, il pericolo per l’identità del vecchio cuore di San Bartolo a Cintoia.C’è chi si sta adoperando per evitarlo, come l’associa-zione di negozianti “Il Vec-chio Borgo” che raccoglie i commercianti delle piccole

botteghe; ma la casa del popolo e il Kantiere stanno operando in questa stessa direzione. Tutto ciò può non bastare. Sarà anche importante rivalutare il peso dell’intervento pubblico in chiave urbana e sociale, in una zona dove gli investimenti privati hanno rappresentato la forma d’iniziativa maggiore. Una cosa è certa: San Bartolo è cambiata. Ma non vuole soffocare.

(3.continua)

Il comune di Firenze sta met-tendo in atto un processo di innovazione tecnologica per consentire ai cittadini di effet-tuare direttamente on line una serie di operazioni, risparmiando tempo, rendendo superflui gli spostamenti e assicurando una migliore efficienza alla macchina amministrativa. Ecco, in dettaglio, cosa bisogna fare.1) Attivare una pre-registrazio-ne personalizzata, attraverso la Rete Civica del Comune, www.comune.fi.it Dalla Home Page alla sezione Servizi cicca-re su Prenotazioni e seguire le indicazioni dettagliate per pre-registrarsi2) Dotarsi successivamente di una credenziale di accesso, tramite gli Uffici Relazioni con il Pubblico (per il Q.4, quello di Villa Vogel), con l’acquisizione gratuita di una personale pass-word di riconoscimento previa esibizione di documento di iden-tità e di codice fiscale. 3) Una volta registrato e dotato di password il cittadino è in condi-zione di effettuare per via telema-tica una serie di operazioni:

Iscrizione scuola dell’infanzia; Iscrizione scuola primaria; Pagamento di multe e contrav-venzioni; Richiesta di Autocerti-ficazione precompilata; Inizio at-tività rumorosa temporanea per cantieri edili e stradali inferiori a 5 giorni lavorativi (DCR 77/2000); Inizio attività rumorosa temporanea per manifestazioni inferiori a 3 giorni lavorativi; Mercato elettronico; Pratiche edilizie - Licenze Agibilità, Abi-tabilità ed Uso; Pratiche edilizie - Licenze Agibilità, Abitabilità ed Uso (dal 1954 al 2000); Archivio Istanze SUAP presentate; Visura immobili attivi per anno; Visura pagamenti ICI effettuati; Visura dichiarazioni e comunicazioni ICI presentate e recepite dal comune; Visura provvedimenti di rimborso ICI Visura immobili con richiesta aliquote speciali; Calcolo manuale imposta ICI (Accesso libero); Visure anagra-fiche e di stato civile; Prestito testi Biblioteche Comunali.Da luglio è stata attivata on line anche la richiesta di certificati anagrafici. Inoltre, da novembre è possibile effettuare le comuni-cazioni per le vendite sottocosto

e le vendite di liquidazione per la trasformazione o il rinnovo dei locali, la cessazione dell’attività, la cessione dell’azienda o trasfe-rimento in altro locale. Inoltre, accedendo all’area servizi della rete civica con le credenziali di autenticazione, è possibile effet-tuare on line, le seguenti comuni-cazioni: sospensione temporanea attività per la somministrazione di alimenti e bevande (questo servizio può essere utilizzato da tutti gli esercenti dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande per comuni-care la sospensione della propria attività); cessazione per trasferi-mento in proprietà o in gestione dell’esercizio di commercio al dettaglio di vicinato (questo ser-vizio può essere utilizzato da tutti gli esercenti l’attività di sommini-strazione al pubblico di alimenti e bevande ai fini di ottemperare all’obbligo di comunicazione imposto dalla L.R.28/2005); cambiare/rinunciare il/al turno di chiusura settimanale (si tratta di un servizio che può essere utilizzato dal titolare di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande che, per

propria scelta imprenditoriale, non intenda più avvalersi del giorno di riposo settimanale ov-vero intenda variare il medesimo da un giorno della settimana ad un altro). L’assessorato all’in-formatica ricorda poi che, in via sperimentale e in collaborazione con le associazioni di categoria, sono attivi anche: la cessazione per trasferimento in proprietà o in gestione dell’esercizio di commercio al dettaglio di vici-nato; il subingresso nell’esercizio di commercio al dettaglio di vicinato per ditte individuali non esercenti il settore alimentare; la cessazione definitiva dell’at-tività di esercizio di commercio al dettaglio di vicinato per ditte individuali/società non esercenti il settore alimentare.Sono infine attivi on line ulteriori servizi fiscali per la presentazio-ne delle istanze relative all’impo-sta ICI (istanza di rimborso ICI; istanza di interpello e istanza per aliquote ridotte e ulteriori detrazioni).

URP via delle Torri 23, 055.2767120 [email protected]

Direzione Sistemi Informativivia Reginaldo Giuliani, 250

tel. 055 328 3840

CANTIERI APERTI: CREDITO ALLE IMPRESEUn plafond di cinque milioni di euro da restituire in sette anni con tassi di interesse agevolati e finanziamenti fino a 100.000 euro, senza ulteriori spese accessorie, per le imprese fiorentine interessate, da almeno sei mesi, dal disagio dei cantieri aperti (tutti i tipi di cantieri, non solo la tramvia).Il tasso oscillerà tra il 5 e il 6% e potrà essere variabile o fisso a seconda della volontà dell’imprenditore.In questo consiste il “Fondo cantieri”, presentato dall’assessore all’Innovazione Riccardo Nencini insieme a FIDI-Toscana, Cassa di Risparmio di Firenze, Camera di Commercio ed associazioni di categoria (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e CNA). Inoltre Cassa di Risparmio concede anche la possibilità di posticipare di un anno la restituzione dei debiti in corso. Già agli inizi del 2007 il Comune si era attivato per coordinare una forma di microcredito per gli imprenditori in difficoltà del Quartiere 4 ma con prestiti massimi fino a 10.000 euro. In questo caso, invece, il finanziamento sale fino a 100.000 euro. I requisiti per potere accedere al finanziamento sono la presenza di cantieri da almeno sei mesi nella zona in cui si trova l’attività economica e la presentazione della documentazione contabile. L’iniziativa si rivolge, potenzialmente, ad un bacino di circa 250 imprese che, col passare del tempo, potranno anche aumentare. “Parliamo di piccole e medie imprese che dimostrino, con i bilanci, di essere economicamente sane - ha osservato Giovanni Ricciardi direttore generale di Fidi Toscana -. Si prevede un periodo di tempo di sette anni per la restituzione del finanziamento, mentre di solito, questi tipi di operazione si risolvono in cinque anni. Per l’accesso alla prestazione gli operatori economici potranno rivolgersi direttamente agli sportelli bancari o tramite le associazioni di categoria”.

di Daniele Tirinnanzi

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 4Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 5

«La cooperazione sociale, anche in questi ultimi anni, continua a crescere mostrando segnali im-portanti di grande vitalità. È oggi un attore impor-tante nel sistema del welfare nazionale e regiona-le e svolge un ruolo insostituibile nell’inserimento al lavoro delle persone socialmente svantaggia-te». È con queste parole che il presidente della coop. sociale Samarcanda ha introdotto la sua re-lazione sabato 22 novembre durante la presenta-zione del bilancio sociale della cooperativa nella sala consiliare del Q.4 a Villa Vogel.La coop. sociale Samarcanda, che ha fatto la scel-ta della trasparenza rendendo pubblico il proprio bilancio sociale, è presente nel nostro territorio dagli anni ‘90 e ha dato vita, in collaborazione con le istituzioni e il volontariato, ad una serie di progetti positivi. È per questo che ha voluto illu-strare il bilancio in forma pubblica e partecipata proprio nel nostro quartiere, attraverso parole di riflessione e una bella e colorata pubblicazione i cui contenuti sono storia e memoria, ma anche fatti concreti e prassi operative.Una delle più recenti esperienze positive di Sa-

marcanda nel nostro quartiere è il progetto Kime-ta, laboratorio di cucito e stireria che si trova in via Modigliani 125. Si tratta di uno spazio, ormai co-nosciuto e apprezzato all’Isolotto e non solo, che è potuto crescere e consolidarsi proprio grazie alla collaborazione tra un impegno creativo nato sul territorio e la coop. Samarcanda.Hanno anche scritto un libro a più mani le donne del Laboratorio Kimeta. Il libro si chiama “Mani di donne” e comunica uno stile di integrazione e una capacità operativa al femminile: contenu-ti, valori e realizzazioni di donne che accettano di mettersi in gioco e di osare il futuro possibile.Chi volesse avere una copia del “Bilancio sociale 2007 di Samarcanda” o del libro “Mani di don-ne”, chi ancora non ci conosce e condivide le no-stre speranze e le nostre scelte e soprattutto ha bisogno dei nostri servizi, può venire a trovarci.

Laboratorio Kimeta, via Modigliani 125, tel./fax 0557332192. Orario: lunedì e venerdì, ore 7-13; martedì, mercoledì e

giovedì, ore 7-13 /15,30 -18,30

Luciana Angeloni

BREVIDALQUARTIEREEDALLACITTÀELEVATA A 10 ANNI LA VALIDITÀ DELLE CARTE DI IDENTITÀ

NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SUOLO PUBBLICO

RETE DI SOLIDARIETÀ

REGOLE DELLA PARTECIPAZIONE DA COSTRUIRE INSIEME

AIUTO ANZIANI ANCHE D’INVERNO

È stato approvato il nuovo regolamento comunale per le occupazioni del suolo pubblico, che disciplina i cosiddet-ti “dehors” (gazebo, ombrelloni, tende, strutture semirigide esterne ai locali della ristorazione). Fissato in un anno il tempo per adeguare le strutture (il termine scade il prossimo 15 no-vembre); viene inoltre introdotta la possibilità di utilizzare om-brelloni sia quadrati che rettangolari.Per le strutture rigide presenti nel centro storico viene conces-sa la possibilità di collocare sul quarto lato, alto fino a 90 cen-timetri da terra, una tendina retrattile verticale in cotone im-permeabilizzato. Prevista anche la possibilità di utilizzare per la copertura del tetto non solo il cotone ma anche il pvc o il Cor Ten. Rimane fermo il principio dell’utilizzo soltanto del ve-tro per le tamponature sui tre lati. I dehors potranno misurare al massimo 6 metri in profondità per 12 di lunghezza e ci po-trà essere una deroga solo nel caso in cui la proprietà del lo-cale abbia più sporti continui, senza alcun tipo di interruzione. Le tamponature avranno un andamento stagionale, essendo utilizzabili soltanto dal 1° ottobre al 30 aprile dell’anno suc-cessivo, in pratica nel periodo autunno-inverno.

RIPARTE DA GENNAIO IL BLOCCO PER I VEICOLI INQUINANTI

ALL’ANAGRAFE IN VIA CANOVA ANCHE IL CAMBIO DI RESIDENZA

Continuano anche per il 2009 le limitazioni alla circolazio-ne dei mezzi più inquinanti nel territorio comunale. Con una novità. L’estensione dal 1° gennaio del divieto di tran-sito ai motocicli a due tempi euro 0, tutti i giorni della set-timana ventiquattro ore su ventiquattro (fino ad oggi il di-vieto era solo il martedì, mercoledì e giovedì). Le ordinanze firmate dall’assessore all’ambiente Claudio Del Lungo ri-guardano anche gli autobus Euro 0 adibiti al trasporto pub-blico e al turismo, per i quali è confermato il divieto di tran-sito solo la domenica, secondo quanto concordato a livello regionale fra Regione, province, Anci, Urpt e 30 comuni. Restano confermati anche per il 2009 i divieti assoluti (dal lunedì alla domenica, 24 ore su 24) per gli Euro 0: autovet-ture, ciclomotori, veicoli merci ed autoveicoli per uso spe-ciale. Confermato lo stop assoluto anche alle autovetture diesel Euro 1 e ai ciclomotori Euro 1 a due tempi.

Con il Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112, art. 31, la validità delle Carte d’Identità è stata elevata a di-eci anni. Pertanto chiunque accerti la naturale scadenza della carta di identità in vigore dovrà recarsi agli sportel-li anagrafici comunali per ottenere sullo stesso documen-to la prevista proroga di ulteriori 5 anni. I Punti Anagrafici Decentrati del Comune si sono già dotati di appositi tim-bri per dare corso immediato alla nuova procedura.Via Canova, c/o Centro Commerciale, tel. 055783336. Orario: tutti i giorni feriali (compreso il sabato), dalle 8,30 alle 13; il giovedì orario continuato, 8,30-18,30.Via dell’Anconella 3, tel. 0552337041/0552281035orario: tutti i giorni feriali (escluso il sabato), dalle 8,30 alle 13.

I cittadini italiani che devono richiedere la residenza a Fi-renze non devono più recarsi negli uffici di via dei Leoni ma possono rivolgersi ai punti anagrafici decentrati (Pad) che si trovano nei quartieri. La modalità è semplice: basta chia-mare lo 055055 per prenotare l’appuntamento e poi recar-si, nel Q4, presso il PAD di via Canova nei consueti orari di apertura (lunedì-sabato 8,30-13; giovedì 8,30-18,30).

Hanno diritto alle agevolazioni le famiglie che presenta-no un indicatore di situazione economica (ISEE-il cosiddet-to redditometro) inferiore a 9.300 euro, un limite elevabile a 11.600 euro, qualora il nucleo familiare sia composto da almeno cinque persone oppure in caso di presenza di fa-miliari che necessitino di abbondante uso di acqua per mo-tivi terapeutici. Per poterne usufruire occorre presentare la certificazione ISEE e inoltrare un’apposita domanda.La documentazione può essere richiesta direttamente a Publiacqua Spa, via Niccolò da Uzzano 4 (orario: dal lune-dì al venerdì, ore 8.30-12.30; giovedì, anche apertura po-meridiana, ore 15-17) o all’Urp di Villa Vogel. Si può anche spedire la richiesta per posta (raccomandata A/R) indiriz-zando a Publiacqua, via Villamagna 90/c, 50100 Firenze.A partire dal 2009 la presentazione della domanda andrà effettuata dal 1° gennaio al 30 aprile di ciascun anno.

INFO: Numero Verde Publiacqua 800238238

“Costruiamo insieme le regole per far contare i cittadi-ni nelle scelte per la città”. Questo lo slogan con cui l’as-sessorato alla partecipazione democratica del comune di Firenze ha intrapreso il percorso verso una formulazione condivisa di un regolamento comunale per la partecipa-zione. Chiunque voglia dare il proprio contributo in que-sto senso non ha che da attivare una qualsiasi di queste forme di comunicazione:l consultazione di tutti i materiali preparatori sul sito web

http://firenzeinsieme.comune.fi.itl scrivere una mail a [email protected] recarsi presso l’Ufficio Partecipazione, via Pietrapiana, 53

tel. 0552769642-0552769639, il lunedì, ore 10-13, e il gio-vedì, ore 15-17

Ricordiamo che sono sempre attivi i numeri dell’Aiuto An-ziani (il numero verde 800801616 e i numeri 0552339600 e 0552339601). Tutti i giorni, festivi compresi, basta telefo-nare dalle 9 alle 24 per ricevere un aiuto per il disbrigo delle attività quotidiane, assistenza domiciliare o semplicemente un sostegno psicologico e un po’ di compagnia. Conferma-ta anche la prosecuzione dei “Pranzi e cene in amicizia” a Montedomini. I cittadini ultrassesssantacinquenni residen-ti a Firenze possono pranzare e cenare nella struttura di via dei Malcontenti spendendo soltanto un euro. Basta preno-tarsi al numero verde 800801616 oppure allo 0552339600 o 0552339601.

La Rete di Solidarietà è una struttura che tutto l’anno entra in contatto con gli anziani del Q.4, mettendosi in ascolto dei loro eventuali problemi economici, socio-culturali, fa-miliari e affettivi. La Rete, resa possibile dal supporto di un consistente numero di associazioni operanti sul territorio, fornisce gratuitamente una serie di significativi ausili quali: piccole commissioni, disbrigo di pratiche, acquisto di far-maci, acquisto della spesa, compagnia domiciliare, uscite per passeggiate e accompagnamenti vari, informazioni e orientamento per l’accesso ai servizi. Il numero necessario per attivare i servizi della Rete è 0557877776.

Rete di Solidarietà Q.4, via Assisi 20, 0557877776Dal lunedì al venerdì, ore 8,30-12, il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 18

ACQUA: TARIFFE AGEVOLATE CONSULENZA PER IL DISAGIO FAMILIARELe operatrici del Bandolo si confrontano da anni con le pro-blematiche, i dubbi e le incertezze delle famiglie che si pre-sentano al servizio. Occorre infatti prestare attenzione quan-do, come genitori, ci troviamo di fronte a conflitti o situazioni di disagio che coinvolgono noi e i nostri figli senza che riuscia-mo a dargli significato. Come adulti abbiamo difficoltà a ri-manere in contatto con le nostre parti più fragili e meno ade-guate. Questo è il prodotto anche della nostra società che spesso ci spinge a non mostrare dubbi, ma solo certezze. Se saremo capaci di metterci in gioco e rientrare in contatto con la nostra esperienza di bambino, riusciremo anche a prende-re per mano i nostri figli e ad aiutarli ad affrontare gli ostaco-li che la vita presenta loro, sempre più consapevoli che quel senso di incertezza è anche il nostro.

“Il Bandolo”, via Assisi 20orario: martedì, ore 12-18, venerdì, ore 11-17

il servizio è gratuito, previo appuntamento telefonico, tel. 0557331697segreteria telefonica attiva 24 ore su 24

Lasciando un messaggio ed un recapito telefonico

In via Modigliani

KIMETA: UN NEGOZIO SPECIALE LEGATO ALLA COOPERAZIONE SOCIALE

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 6Gennaio 2009

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Nella seduta del 2 dicembre il Consiglio di Quartiere 4 ha ap-provato a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri del centro-destra, un ordine del giorno presentato dal presidente Giuseppe D’Eugenio con cui l’organo circoscrizionale «decide di non procedere oltre nella predisposizione del Bilancio di previsione 2009».La decisione fa seguito all’indicazione emersa nel Consiglio Nazionale ANCI tenutosi a Milano lo scorso 27 novembre. In quella sede, all’unanimità si invitavano infatti i Comuni a «non procedere alla presentazione negli organi competenti dei Bilanci di previsione per l’anno 2009 entro la data del 31 dicembre in attesa che siano rivisti i contenuti della manovra finanziaria».

Presidente D’Eugenio, come si è pervenuti ad una decisione così grave?Con questo atto il Q.4 ha inteso inviare un segnale forte del proprio disagio, a fronte di una prospettiva lacerante di tagli che mette seriamente a rischio la sopravvivenza stessa dei Quartieri. Non va dimenticato che il nostro Bilancio si è depauperato progressivamente negli ultimi cinque anni, fino a subire una decurtazione in termini nominali del 30% e in termini reali del 40%.Quale struttura pubblica e privata riuscirebbe a resistere ad un simile salasso? Eppure, in tutto questo periodo abbiamo tenuto duro assicurando i servizi essenziali, mantenendo uno zoccolo di sussistenza sul sociale e sulla manutenzione delle scuole e del verde, a spese di settori come la cultura e lo sport che non sono certo voluttuari ma che sono parte integrante dei nostri standard di qualità della vita.Al cospetto della nuova scure della Finanziaria 2009 non possiamo subire passivamente. La mancata presentazione del Bilancio, in ottemperanza peraltro con le indicazioni dell’Anci, rappresenta un atto grave ma a questo punto necessario, an-che per rendere i cittadini pienamente consapevoli della posta in gioco.

È chiaro che in ogni caso il Q.4 dovrà, prima o poi, predisporre il Bilancio 2009 dove proprio la caren-za di risorse vi costringerà comunque a delle scelte dolorose...Cultura e sport non possiamo comprimerli più di quanto non

sia già stato fatto. Anche perché nei primi mesi del 2009 par-tirà il nuovo centro polivalente di via Canova, e non possiamo certo farlo avviare in tono minore.Risparmieremo all’osso sulle spese generali, qualcosa sui Centri Estivi e poi dovunque sarà possibile. In ogni caso ogni taglio discenderà da una valutazione di merito e non certo da una logica indifferenziata, pseudo-salomonica. Anche gli investimenti verranno sicuramente penalizzati, dovremo capi-re bene cosa sacrificare. In ogni caso ci sono settori come la manutenzione del verde e degli spazi pubblici che non posso-no essere ulteriormente penalizzati. Penso a situazioni come i giardini del Lungarno Santa Rosa che attendono da tempo una sistemazione organica.

Allarghiamo lo sguardo alla città. Mancano ancora diversi mesi alle prossime elezioni comunali eppure l’azione politica e amministrativa sembra essersi come paralizzata. Due vicende dominano la scena: l’inchiesta giudiziaria sulla trasformazione urba-nistica dell’area Fondiaria a Castello e le primarie destinate a indicare il candidato del partito di maggioranza.La combinazione di questi due fattori sta producendo effetti che, se fossero protratti ulteriormente, potrebbe-ro rivelarsi molto deleteri per la città. Dobbiamo infatti domandarci se Firenze si può permettere di non essere governata per un periodo così lungo, per giunta in coin-cidenza con una crisi di proporzioni gigantesche che già sta soffiando sul collo di migliaia di famiglie. Con tutto il rispetto per il toto-sindaco non riesco a entusiasmarmi per la gara in corso, specialmente se in contemporanea non ci si misura con le tante scelte da fare. Non possiamo spreca-re i prossimi mesi in una perenne campagna elettorale.

Qualche esempio concreto?Parliamo di urbanistica, visto che è all’ordine del giorno per i fatti tanto cari alle cronache. Il piano strutturale è bloccato ma questo non congela solo la variante Castello perché frena anche il piccolo operatore e la micro-opera-zione edilizia. E poi ancora... Davvero si può pensare di an-dare avanti con i piani strutturali municipali come se non fossimo al cospetto di un’area metropolitana dove funzioni

e strutture (traf fico, sosta, welfare) si presentano profon-damente interconnesse? Questo vale anche per l’immenso patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Lo facciamo gestire a spezzatino, con tavoli separati fra i Comuni e l’en-te gestore (Casa Spa), oppure ci muoviamo tutti insieme secondo una logica di priorità e di regole condivise?Ripeto, il tempo è prezioso. Non possiamo galleggiare nel-l’ordinaria amministrazione. Dunque, ci vuole una Giunta nella pienezza dei suoi poteri, che non si limiti a tirare la carretta fino alle elezioni. Intanto bisogna definire il Bilan-cio e su questa base programmare i piani di azione.

Le priorità?Interventi strutturali per la sicurezza nelle scuole; la manu-tenzione del verde, mettendo mano ai parchi e ai giardini che hanno sofferto disagi per le scarse risorse finanziarie; la riqualificazione degli spazi pubblici, con particolare at-tenzione all’adeguamento energetico degli edifici (pannel-li solari e fotovoltaici, bioarchitettura nella coibentazione e nella scelta dei materiali ecc.). A questo proposito c’è un’altra vicenda emblematica che abbiamo sperimentato a nostro danno. La Regione Toscana ha appena promosso i PIUSS (Piani Integrati Urbani per lo Sviluppo Sostenibile) con i quali vengono sostenuti e finanziati progetti volti alla trasformazione urbana in chiave di sostenibilità ambien-tale e energetica. Il Q.4 aveva preparato in proposito una serie dettagliata di interventi in zone che ben si prestava-no a questa particolare ottica (Argingrosso, area del Ca-vallaccio, Isolotto vecchio, asse tranviario, il complesso di via Assisi ecc.) ma nella versione comunale dei PIUSS non una delle nostre proposte è stata accolta e il Piano transita a volo d’uccello dalla sponda nord dell’Arno a Scandicci, come se il nostro territorio non esistesse neanche.Per non parlare dei servizi sociali dove davvero bisogna cambiare marcia. Negli ultimi mesi i quartieri fiorentini, mettendo le mani su una vecchissima normativa, hanno prodotto una bozza di nuovo regolamento per le prestazio-ni sociali, con criteri innovativi per rispondere alle nuove povertà, cercando di superare modelli assistenziali paupe-ristici e ottocenteschi. Si tratta di discutere questa bozza nelle sedi idonee e approvarla in tempi brevi. Governare è produrre ogni giorno piccoli e grandi atti concreti.

Dopo i tagli della Finanziaria, il Q.4 non presenta il BilancioD’Eugenio: «Scelta grave ma necessaria». Un commento sulla politica cittadina a pochi mesi dalle elezioni

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IN-FORMAQ4firenze 6Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 7

L’auditorium della scuola Pirandello ha accolto, sabato 29 novembre, la prima delle due giornate di incontro che hanno avuto per tema “Non uno di meno – La scuola pubblica che vogliamo”, dove è stato presentato il libro Isolotto, la storia e il quartiere. Curato da Paola Lucarini, Arabella Panichi, Elda Paladino e Franco Quercioli il libro ripercorre cinquanta anni di scuola pubblica nel Q.4 attraverso testimonianze, percorsi didattici e di partecipazione, studi e ricerche, lavoro di archi-vio, ritratti di insegnanti, custodi e direttori.Al centro del convegno, dunque, il modello pedagogico-scolastico-educativo delle scuole dell’Isolotto, ora riunite in cinque Istituti comprensivi. Questo modello, secondo il prof. Franco Cambi, cui è toccato il compito di presentare il libro, non ha perduto niente della sua iniziale vivacità.Possiamo addirittura parlare di una versione “toscana” del-l’avanzata esperienza di Reggio Emilia, che ha propagato i suoi benefici effetti in tutta quella regione e nel resto d’Ita-lia. Un modello non nato dall’alto, ma dalla pratica congiun-ta di docenti motivati e pedagogisti: i risultati costituiscono esempio in tutto il mondo.Qualcosa di simile, si diceva, è successo proprio qui da noi. Quali sono i punti forti del “modello isolottiano”? In pri-mo luogo l’apertura alla società, nella quale la scuola ha un suo ruolo fondamentale: senza la scuola non c’è democrazia perché al suo interno si forma e si rafforza lo spirito di comu-nità e la capacità critica dei cittadini di domani.Il lavoro scolastico, infatti, è fatto di apprendimento, ma anche di socializzazione, di trasmissione di conoscenze fondamenta-li per la formazione personale. Queste qualità sono state al centro della scuola pubblica nel nostro quartiere, espresse so-prattutto nella conquista del tempo pieno e veicolate da scel-te didattiche spesso coraggiose, che hanno contribuito alla for-mazione di una “coscienza insegnante” ricca e complessa. Importante è stato anche il tentativo di una gestione “socia-le” della scuola, in particolar modo attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei genitori anche se, ha osservato il prof. Cambi, si sarebbe potuto fare ancora di più.

Questo libro, che esce in un momento particolare per la scuola italiana in cui Cambi intravede il pericolo del-la perdita del pluralismo, dell’apertura e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, vuole dunque raccontare di come sia possibile attuare un modello di scuola demo-cratico, che fa dell’inclusione sociale uno dei suoi pun-ti forti. Occasione migliore non poteva esserci per pre-sentare alcuni progetti che sono il fiore all’occhiello del Quartiere e della città.A partire dall’esperienza del centro Giufà, dove si inse-gna l’italiano a bambini e ragazzi stranieri che vengono inseriti nelle scuole del Q.4, ma che nello stesso tempo offre una rete di servizi importanti come l’insegnamento della nostra lingua non solo ai figli ma anche alle mam-me, per poter dar loro la possibilità di rendersi autono-me e di non trovarsi in difficoltà. Oppure le classi in cui si insegna la lingua materna di numerosi paesi del mon-do: un modo per non perdere i legami con la propria ter-ra di origine.Non di minore importanza il progetto “I care” che si oc-cupa dell’integrazione di alunni disabili attraverso nume-rosi laboratori che intendono valorizzare le capacità dei partecipanti, creare per loro delle opportunità, aiutare a superare le difficoltà. Il progetto, nonostante l’incertezza per il futuro, viene portato avanti da insegnanti precari.Infine un bel programma di integrazione fra scuole di di-verso grado ha coinvolto un gruppo di ragazze e ragazzi del Liceo Rodolico divenuti, dopo un apposito corso for-mativo, “tutor” di altrettanti ragazzini delle scuole me-die. Il loro compito è stato quello di aiutare alcuni alunni nei compiti pomeridiani o nel ripasso delle materie più “deboli”. Durante il convegno è stato presentato un bel video e sono state lette alcune considerazioni e valuta-zioni su questa sperimentazione sia dei più grandi che dei più piccoli. I giovani liceali, grazie alla positiva acco-glienza da parte di alunni e insegnanti, torneranno an-che quest’anno nelle scuole medie del Q.4.

n LAVORI DEL CONSIGLIO

Nasce un tavolo territoriale scuola-famigliaQuartiere e operatori scolastici alle prese con la riforma Gelmini

Contributi per le famiglie

Presentazione alla Pirandello

ISOLOTTO: LA SCUOLA E IL QUARTIEREIn un libro 50 anni di esperienze didattiche

Ludonews

Lo scorso 27 novembre si è tenuto un Consiglio aperto sulla scuola cui hanno partecipato diverse persone, nonostante la scarsa informazione giunta nelle scuo-le. Il tema, per grandi linee, è stato pre-sentato dal presidente D’Eugenio che ha ricordato brevemente i tratti essenziali della nuova legislazione sulla scuola, per poi soffermarsi su alcuni punti meno co-nosciuti ma che, secondo il Presidente, meritano attenzione e riflessione.In primo luogo il ritorno di una vecchia proposta che riguarda l’as-solvimento dell’obbligo scolastico anche attraverso la formazione pro-fessionale; oggi, come qualche anno fa, è molto diffusa l’opposizione a questo provvedimento, che mine-rebbe la possibilità per molti ragazzi di raggiungere una formazione di base comune prima di dedicarsi all’apprendimento di un mestiere o professione.Il secondo punto riguarda la mozione Cota-Aprea, sulle cosiddette classi-ponte: al di là della prima parte, più propriamente organizzativa e in alcune parti condivisibile, è la seconda che preoccupa, poiché vi vengono letti elementi di forte discriminazione. Infine l’impegno del Q4 a non “tagliare” quei capitoli del Bilancio di Quartiere che finanziano le occasioni formative nelle nostre scuole.Numerosi gli iscritti a parlare, una volta votata l’apertura al pubblico. L’inter-vento dei Presidenti dei Consigli degli istituti comprensivi del quartiere è stato a più voci ma unitario. Presentando una serie di dati relativi al Q.4 e paragonan-doli con quelli nazionali i presidenti hanno dimostrato come gli obiettivi di razionalizzazione ed efficienza siano stati già raggiunti in questa parte della nostra città.Un esempio per tutti riguarda il cosid-detto dimensionamento: con la riorga-nizzazione degli scorsi anni i cinque IC

superano di gran lunga il limite posto dalla legge (non si può scendere sotto i 500 alunni per IC, nel nostro quartiere si sfiorano quasi i 1000 alunni). Ciò che preme ai presidenti, così come ai genito-ri e agli insegnanti, è salvare un modello di scuola pubblica che risponde non solo a criteri di efficienza ma soprattutto di qualità della formazione e di inclusione sociale. Per questo è stata presentata la

richiesta di un tavolo congiunto scuola-fa-miglia (di cui vi abbiamo informato nello scorso numero) con i dirigenti scolastici che, proprio durante il Consiglio, hanno dato la propria disponibilità; lo scopo è quello di seguire da vicino l’evoluzione delle norme, la loro applicazione (non ci sono ancora i decreti attuativi delle leggi che riguardano il sistema scolastico) ed elaborare così una conseguente strate-gia di intervento a difesa della funzione sociale della scuola.Si sono poi succeduti altri interventi, con punti di vista diversi, talvolta oppo-sti. Ad esempio c’è chi nella “riforma” Gelmini ha visto un’opportunità, un vero e proprio progetto pedagogico e chi invece sottolineava l’inesistenza di tale progetto che nasconde invece l’affossa-mento della scuola pubblica.In particolare, sul tema maestro unico/

collegialità degli insegnanti (nel tempo pieno e nei moduli) si sono confrontate opinioni sia di genitori che di insegnanti. Altro punto scottante il rapporto scuola pubblica/scuola privata: ciò che è sem-brato emergere non è tanto la libertà di poter scegliere fra l’uno o l’altro modello (che deve essere garantita), quanto il fatto che la scuola privata dovrebbe autofinanziarsi con risorse solo ed esclu-

sivamente proprie.Il dibattito si è poi spostato al Con-siglio, con numerosi interventi che hanno preceduto la votazione su un Ordine del Giorno e due mozioni dedicate alla scuola. Il Consiglio ha approvato a maggioranza (13 voti favorevoli contro 3 contrari) la richiesta di partecipare, con suoi rap-presentanti, al tavolo scuola-famiglia.Sempre con la stessa maggioranza che ha votato l’Ordine del Giorno sono state approvate altre due mozio-ni. La prima impegna il Consiglio ad opporsi a tutte quelle misure del Go-verno che riguardano tagli alla scuo-la pubblica in vari settori (insegnanti

di sostegno, riduzione del tempo pieno e degli orari per le scuole secondarie di primo e secondo grado) perché queste misure, si legge nel testo approvato, comportano «nei fatti l’abbandono del diritto universale all’istruzione pubblica garantito dalla Costituzione e la rinuncia a fare del sistema scolastico il perno del-lo sviluppo socio-economico del Paese e della crescita delle nuove generazioni».Con la seconda mozione il Consiglio chiede alla Camera dei Deputati di «valutare le conseguenze separanti del-l’istituzione delle classi ponte» e di non prevedere percorsi formativi «diversi da quelli che tutti i nostri bambini e ragazzi affrontano nel sistema scolastico italia-no», ma soprattutto di «non trasformare la mozione Cota in atti normativi e di legge, in particolare nei portati culturali significativamente discriminanti».

IL CIELO E I PIANETI ALLA MONDOLFIERA

Nel mese di gennaio, alla Ludoteca la Mondolfiera inizierà la nuova programmazione di laboratori e narrazioni su un tema affascinante: «Il cielo intorno a noi, pianeti e mondi fantastici». Come per ogni programmazione saranno individuate delle fiabe sul tema che verranno raccontate ogni lunedì pomeriggio. Previsti anche dei laboratori per allestire la ludoteca e dei laboratori più semplici e intergenerazionali per permettere ai bambini di portarsi a casa dei piccoli ricordi costruiti da soli o con i genitori.Riprende anche Lo Spazio incontro della mattina, rivolto a bambini piccoli fino ai tre anni e alle loro famiglie, che potranno così conoscere altri bambini e vivere preziosi momenti di socializzazione. Il servizio ha ancora dei posti liberi. È iniziato a novembre e ogni lunedì, mercoledì e venerdì, accoglie le famiglie offrendo una valida alternativa alle mattinate d’inverno. Insieme ad un gruppo che si sta costituendo si sperimentano piccoli laboratori, giochi e momenti di serenità, guidati da una educatrice esperta, in uno spazio stimolante e divertente.

INFO e iscrizioni ci si può rivolgere direttamente alla Ludotecavia dell’Anconella, 3 le mattine del lunedì, mercoledì e venerdì,

ore 9.30-12.30, e tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, ore 16-19, oppure telefonare allo 0552207455

DIRITTO ALLO STUDIO: DOMANDE

DA PRESENTARE ENTRO IL 6 FEBBRAIO

Sono aperte le domande per ricevere i contributi per il diritto allo studio. In particolare le famiglie possono ri-chiedere: 1) il rimborso dei libri di testo - per studen-ti delle scuole medie inferiori e superiori, sia pubbliche che private - a condizione che l’ISEE (l’indicatore del-la situazione economica familiare, comprensivo non solo del reddito ma anche del patrimonio ndr) 2007 non superi 12.000 euro; 2) la borsa di studio, riserva-ta agli studenti delle elementari e delle medie inferio-ri e superiori, con ISEE familiare 2007 non superiore a 12.000 euro.Le due tipologie di contributi sono cumulabili.Il modulo di domanda si ritira presso le segreterie sco-lastiche degli istituti di appartenenza, presso la Dire-zione Istruzione e gli Uffici Relazioni con il pubblico; è reperibile anche in rete civica del Comune di Firenze www.comune.fi.it.Va presentato, entro il 6 febbraio 2009, alla Di-rezione Istruzione, via Nicolodi 2, dove gli uffi-ci sono aperti al pubblico con il seguente orario: lun. merc. ven. ore 8.30-13, mart. e giov. ore 15-17.Le domande possono anche essere inoltrate per posta a questo indirizzo: Direzione Istruzione-Diritto allo Studio, via Nicolodi 2, 50131 Firenze.In questo caso la domanda dovrà essere corredata dal-la fotocopia della carta d’identità del richiedente. Farà fede il timbro postale.Per il rilascio della attestazione ISEE, da allegare alla do-manda, ci si può rivolgere alle sedi Inps o ai Centri di Assistenza Fiscale (Caaf), presentando: codice fiscale, dichiarazione dei redditi 2007 dei componenti del nu-cleo familiare, estratti catastali dei beni immobili pos-seduti oppure copia del contratto di affitto, certifica-zione degli eventuali mutui ipotecari, estratto conto bancario, certificazione di Bot, Cct o altri fondi di in-vestimento.

Per facilitare il contatto con i Caaf forniamo i numeri dei Call Center dei principali sindacati: CGIL 800730800, CISL 055214409, UIL 800298616,

RDB 0552769744.Per contatti con l’INPS 05549751, 0557374011.

INFO: tel. [email protected]

Page 8: A MISURARE LA NOSTRA IMPRONTA IMPARIAMO ECOLOGICA ... · accesso ad Internet, ogni questionario è disponibile anche in formato cartaceo, così da associare alla sensibilità ecolo-

Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 8Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 97

n COSA SUCCEDE SOTTO CASA NOSTRA

Negozi e trasporto pubblicoLe dolenti note di UgnanoLa chiave di volta è la nuova viabilità verso via Canova

n SOCIETÀ DELLA SALUTE

Anziani non autosufficienti: come richiedere assistenzaNei presidi Canova e Santa Rosa due punti di accoglienza e orientamento

Biblionews

IL CALENDARIO DEL BIBLIOBUSIn attesa del trasferimento delle biblioteche il servizio di prestito e restituzione resta affidato al Bibliobus che a questo scopo intensificherà i propri stazionamenti in tutto il territorio circoscrizionale fino all’inaugurazione della nuova struttura.

Orario stazionamenti Bibliobusl Mercato di piazza Isolotto, 13, 20, 27 gennaio, 3 e 10

febbraio, ore 10-12,30l Viale dei Platani, 13, 20, 27 gennaio, 3 e 10 febbraio,

ore 17-18; 15, 22, 29 gennaio, 5 febbraio, ore 10-11l BiblioteCaNova (via Chiusi-via Canova), 13, 20 e

27 gennaio, 3 e 10 febbraio, ore 16-17; 15, 22 e 29 gennaio, 5 febbraio, ore 11-12

l Scuola Don Milani (piazza Carlo Dolci), 21 gennaio, 4 febbraio, ore 16-18

l Via dell’Olivuzzo, 14 e 28 gennaio, 11 febbraio, ore 16-18l Ludoteca La Mondolfiera, area ex-Gasometro, 16

gennaio, 6 febbraio, ore 16-18l Lungarno Santa Rosa, 23 gennaio, 13 febbraio, ore 16-18l Ponte a Greve (scuola Pier della Francesca), 22 gennaio,

12 febbraio, ore 16-17,30l Ugnano (villaggio Peep), 24 gennaio, 14 febbraio, ore

10-12,30INFO: Βiblioteca Isolotto, viale dei Pini, 54

tel. 055710834 - [email protected] Argingrosso, c/o scuola media Luigi Pirandello

via S. Maria a Cintoia, tel. 055785001 - [email protected]

«Così ho infranto il tabù del computer...»

Il Kantiere è un centro polivalente con valenza educati-va, aperto a tutte le età, che propone una serie di attivi-tà culturali, didattiche e ludiche. Fra le tante attività orga-nizza corsi per adulti e anziani, cercando di introdurre alla tecnologia informatica anche le persone senza alcuna di-mestichezza in materia che, tuttavia, abbiano desiderio di rompere questo tabù e di avvicinarsi al…mostro. Abbia-mo chiesto ad alcuni dei frequentatori dei corsi di com-mentare questa loro esperienza. «Noi non sapevamo che esistesse. L’anno scorso cercavamo un corso di informati-ca e il Q.4 ci ha informato che al Kantiere un giovane, Mi-chele Trabison, svolgeva questa attività. Michele è un gio-vane speciale. Con pazienza e professionalità è riuscito ad insegnarci ad usare il PC che è veramente complesso per noi anziani. Quest’anno abbiamo iniziato a frequentare il secondo corso e siamo veramente contenti. Lavoriamo in una classe comoda e fornita di computer nuovi. C’è il bar, il ristorante, il teatro, la biblioteca e perfino l’Ostello per dormire. Tutto circondato dal verde. Qui all’Isolotto man-cava una struttura così. Per questo abbiamo informato al-cuni nostri amici che ora frequentano anche loro». «Mi chiamo Maurizio e ho 63 anni. Ho letto su Informa Quar-tiere 4 che al Kantiere si organizzavano corsi di computer per adulti principianti e così mi sono iscritto. Per imparare l’abc, prima, e migliorare le conoscenze, poi. Mi sono tro-vato bene, come fra amici, e ho detto tutto. Grazie a que-sto ho imparato ad usare vari programmi del pc. Difficol-tà? Non insuperabili anche se, al di fuori del corso, ce ne sono state diverse e ce ne sono ancora. Eccome! Il com-puter è una macchinetta bizzosa e mi piacerebbe domarla del tutto! È dir troppo, lo so... Il Kantiere è un bel posto, con gente simpatica e che frequenterei più spesso se abi-tassi più vicino o avessi l’auto».Al mattino, esercizi di posturaVieni a risvegliare dolcemente il tuo corpo la mattina al Kantiere: il Pilates è un programma di esercizi che si con-centra sui muscoli posturali, cioè quei muscoli che aiutano a tenere il corpo bilanciato e sono essenziali a fornire sup-porto alla colonna vertebrale. Il metodo è indicato anche nel campo della riabilitazione posturale. In particolare, gli esercizi di Pilates fanno acquisire consapevolezza del re-spiro e dell’allineamento della colonna vertebrale rinfor-zando i muscoli del piano profondo del tronco, molto im-portanti per aiutare ad alleviare e prevenire mal di schiena. L’attività verrà svolta la mattina presso il Kantiere, in orario da fissare con l’insegnante.Per informazioni chiama lo 0557331270, dal lunedì al ve-nerdì, dalle 10 alle 13.Sconto per l’affitto delle stanzePer tutto il mese di gennaio e febbraio vieni al Kantiere con il Giornale di Quartiere: avrai uno sconto del 10% sull’affitto delle stanze. Presso di noi troverai coloratissime stanze con spazio esterno coperto e giardino, per com-pleanni, battesimi e feste private, anche il fine settimana. Mostrando l’articolo che stai leggendo avrai diritto ad uno sconto del 10%.Una festa per ricominciareIl 2009 è già iniziato e il Kantiere è felice di annunciare il primo grande appuntamento dell’anno: venerdì 30 gen-naio ci sarà una Cena Buffet e uno spettacolo di intratte-nimento per tutti, adulti e bambini. Il costo dell’iniziativa è 15 euro (la prenotazione è fortemente gradita) con ap-puntamento alle 20. Per maggiori informazioni chiamate la segreteria allo 0557331270.

Il Kantierevia del Cavallaccio 1/Q

Segreteria aperta da lun. a ven., ore 10-13, [email protected] www.kantierefirenze.it

KantiereNews

Firenze è una delle città più anziane di Italia: i residenti ultra-sessantacinquenni sono infatti 97.071, pari al 26,5% della popo-lazione (a livello nazionale la percentuale è del 19,7%); gli over 75 anni sono 52.034, il 14% dei residenti (dato nazionale 9,2%) mentre sono 15.605 le persone con più di 85 anni, pari al 4% dei cittadini fiorentini (in Italia sono il 2,2%). A questo quadro si deve aggiungere un altro dato significativo, l’in-dice di vecchiaia (ovvero il numero di an-ziani ogni 100 under 14 anni), che a Firen-ze si assesta su 245 mentre in Toscana è di 190,5 e in Italia 141,7. Né dobbiamo dimen-ticare come sta cambiando la stessa strut-tura familiare, sempre più orientata verso piccoli nuclei. Ormai le famiglie numerose sono diventate poco frequenti nel nostro paese e a Firenze il fenomeno si presenta in forma ancora più rilevante visto che una famiglia media italiana consta di 2,6 com-ponenti mentre nella nostra città si scende a 2,1. È in questo contesto che si inserisce il dato sugli anziani soli: in città gli over 65enni che vivono da soli sono 30.799, pari al 31,7% del totale della popolazione anzia-na mentre quelli con più di 85 anni nella stessa condizione sono 7.897 (pari all’8,1% del totale). Si tratta di numeri che, aggiunti all’aumento dell’insorgenza di patologie e invalidità proprie dell’età avanzata, fanno balzare il tema della non autosufficienza in testa alla lista delle priorità degli interventi in campo sociosanitario. Solo a Firenze, secondo dati regionali forniti dall’Agenzia Regionale di Sanità, sono circa 4.200 gli

anziani in condizione di grave non auto-sufficienza residenti a domicilio, cui si devono aggiungere i 1.700 ricoverati in Rsa. Per dare una risposta a questa situa-zione la Società della Salute ha deciso di impostare una strategia basata su percorsi di intervento personalizzati, in grado di as-sicurare ad ogni famiglia i servizi adeguati alla situazione concreta. Il primo passo per attivare questi percorsi consiste nella valu-tazione della non autosufficienza da parte della apposita Unità che, a partire da essa, imposta gli interventi e le prestazioni che si rendono necessari nel caso specifico. La richiesta della valutazione passa attraverso il medico curante che conosce da vicino le condizioni del proprio paziente ed è dunque in grado di accertare se sussistono le condizioni per far partire il processo di intervento assistenziale. In ogni caso la famiglia dell’anziano non autosufficiente può contare sul supporto dei cosiddetti PuntiInsieme, la rete degli sportelli territo-riali predisposta per ascoltare, accogliere e orientare le richieste dei cittadini. Il PuntoInsieme rappresenta in sostanza, per le persone non autosufficienti e i loro familiari, la porta d’ingresso ai servizi e alle prestazioni di assistenza.Allo sportello è presente un operatore socio-sanitario che riceverà le segnalazioni e compilerà una scheda con tutti i dettagli sullo stato di salute della persona per la quale si richiede sostegno. Le richieste vengono poi esaminate dall’UVM, l’Unità di Valutazione Multidisciplinare, un grup-

po di esperti composto da un medico di distretto, da un assistente sociale e da un infermiere professionale. Di volta in volta l’Unità potrà essere integrata dal medico di medicina generale dell’assistito e da specialisti ed operatori della riabilitazione. Sarà l’UVM a valutare le condizioni di biso-gno dell’assistito e a definire un PAP (Pro-getto Assistenziale Personalizzato), ossia il pacchetto di prestazioni più appropriato in relazione alla condizione.Il PuntoInsieme segna l’avvio operativo del Fondo regionale per la non autosuffi-cienza, per cui la Regione ha già stanziato 28 milioni di euro. Obiettivo primario del Fondo è la riduzione delle liste di attesa nelle RSA aumentando il numero delle per-sone che vengono assistite a casa propria (da 8.000 ad almeno 20.000) e offrendo un contributo alle famiglie per permettere la regolarizzazione di almeno 5.000 badanti. L’entità media del contributo si aggira sui 400 euro al mese.Nel territorio del Q.4 i due PuntiInsieme sono allestiti presso i presidi sanitari Cano-va e Santa Rosa con i seguenti orari:Lungarno Santa Rosa 13, tel. 0552287811, contatti telefonici, da lunedì al venerdì, ore 9-13,30, e-mail: [email protected] Chiusi 4/2, tel. 0557875019, contatti telefonici, da lunedì al venerdì, ore 9-13,30, [email protected].

INFO: numero verde 800860070 www.sds.firenze.it

Dopo la pubblicazione dell’in-chiesta sull’insediamento Peep di Ugnano sono giunte alcune mail e lettere che evidenziano degli aspetti di criticità che ancora tolgono qualcosa alla qualità della vita. In particolare sono state messe in rilievo l’assenza di nego-zi e supermercati, l’insufficienza del trasporto pubblico (si chiede di prolungare le corse del 44 fino a Torregalli e alla Cooperativa Agricola di Legnaia a Sollicciano, ndr) e la mancata illuminazione del tratto di strada compreso fra il Poderaccio e il ponte sulla Greve. Vediamo di esaminare per ordine i diversi fattori chiamati in causa.

Negozi e serviziLa presenza degli esercizi com-merciali risponde ad una logica di mercato e dunque anche l’aper-tura di un centro di media-grande distribuzione può verificarsi solo a condizione che vi sia una domanda in grado di sostenerla e giustificarla economicamente. A questo proposito occorre ricordare, a parte la consolidata presenza dei centri commerciali al di là della Greve (San Lorenzo, via Canova, viale Talenti) che fra breve vedrà la luce un’imponente struttura nella zona di Pontigna-le, destinata a servire non solo la piana di Settimo ma anche buona parte del quadrante sud-ovest fio-rentino (Scandicci compresa). E gli anziani in difficoltà e sprovvisti di vettura? Vale la pena ricordare che molti supermercati forni-scono un servizio di consegna a domicilio e che altrettanto è pos-sibile fare, gratuitamente, grazie all’impegno delle associazioni di volontariato riunite nella Rete di Solidarietà (basta chiamare il numero 0557877776).Per quanto riguarda i piccoli ne-gozi di vicinato è giusto ricordare che non sono del tutto assenti né a Ugnano né a Mantignano. In particolare a Ugnano, in piazza della Crezia e dintorni, sono

presenti un fornaio, un negozio di alimentari e fino a poco fa era attiva anche una macelleria che ha trovato appunto delle difficoltà di mercato. L’impegno del Q.4 è stato indirizzato soprattutto a garantire in loco alcuni servizi essenziali (ufficio postale, banca, farmacia, postazione dei vigili, ludoteca, centro anziani) e da questo punto di vista, pur con tutte le difficoltà e le lentezze che abbiamo conosciuto, sono stati ottenuti dei buoni risultati che certo non fanno somigliare Ugnano ad un anonimo dormi-torio. Grazie anche all’impegno e all’assunzione di responsabilità degli abitanti che hanno preso in carico in prima persona certi servizi, come l’autogestione della ludoteca. Quello che si può fare in concreto per il commercio locale è la promozione di un piccolo mercato settimanale che potrebbe vedere protagonisti proprio i produttori locali di frutta e verdura. Si tratta di un progetto realistico da costruire insieme con gli operatori.

Trasporto pubblicoLe richieste di potenziamento del-la linea 44 sono state avanzate da tempo dal Q.4 ma si sono sempre infrante sulla barriera del costo finanziario dell’operazione.Sembra evidente a questo punto che la soluzione organica del pro-blema dipende da due fattori inte-grati fra loro: l’ultimazione della Tramvia e la realizzazione della nuova viabilità Ugnano-via Cano-va. L’attivazione del collegamento diretto con via Canova consentirà di superare la dimensione del bussino facendo arrivare a Ugna-no il capolinea del 9 e mettendo di fatto gli abitanti della zona nella stessa condizione di San Bartolo e dell’Argingrosso. All’altezza di via Foggini scatterà l’interscam-bio con la Tramvia e lungo viale Nenni bisognerà attrezzare una navetta per la connessione con

Torregalli, per la quale si sta battendo tenacemente anche il comune di Scandicci. La nuova viabilità permetterà inoltre di trovare la soluzione per l’illumi-nazione lungo il tratto arginale Poderaccio-Mantignano, perché a quel punto non sarà difficile trarre una diramazione dal per-corso principale.

Via Stilicone bloccata: soluzione alle porteUna signora abitante in via del Pantano si fa portavoce del grave disagio in cui versano le oltre 400 famiglie di neoresidenti di Ponti-gnale a causa della mancata aper-tura alla viabilità di via Stilicone.«Sono circa sei mesi che la strada è ormai ultimata, ma ancora non è aperta e rimane transennata. L’apertura di tale via permetterebbe a tutti noi che abitiamo in quella zona di avere dei notevoli miglioramenti anche perché lì c’è già un parcheggio attrezzato. Adesso le macchine sono parcheggiate lungo via del Pantano riducendo notevolmente lo spazio utile per il passaggio dei veicoli. Inoltre la strada è a doppio senso di marcia e il fatto di non avere la carreggiata libera causa non pochi disagi, senza contare che purtroppo molti la considerano a senso unico e circolano a velocità elevate». La signora ha pienamente ragione, e con lei tutti gli abitanti di Pon-tignale. Via Stilicone non è aperta alla viabilità perché non è stato ancora effettuato il collaudo, un atto imprescindibile affinché il Comune di Firenze possa pren-dere in carico l’area dalle imprese costruttrici che hanno condotto le opere di urbanizzazione. Lo stallo si deve al fatto che resta da realizzare un pozzo che consenta di gestire il verde pubblico del complesso residenziale. Per sbloccare la situazione il Q.4 ha

assunto l’iniziativa di convocare sul posto tutti i soggetti interes-sati, proponendo di procedere ad una presa in carico temporanea della strada e del parcheggio. La parte non ancora completata verrebbe recintata e isolata, in at-tesa della costruzione del pozzo. Questa soluzione, verificata nel corso di un sopralluogo ai primi di dicembre, è stata recepita ed è iniziata la procedura per ren-derla operativa in tempi brevi, in collaborazione con la Direzione Mobilità e la Direzione Infrastrut-ture del Comune. Un’altra buona notizia per Pontignale, consi-derando la grande quantità di richieste pervenute in proposito: nelle prossime settimane verrà attivata nella zona la linea ADSL per la connessione veloce e altret-tanto si verificherà nell’area Peep di Ugnano anche se, per ragioni tecniche, si dovrà procedere in questo caso ad un intervento graduale, a più riprese.

Manutenzione di strade e marciapiedi Continua la scia di segnalazioni relative alle condizioni manuten-tive delle strade. Le ultime per-venute riguardano il marciapiedi dissestato in via di Scandicci, lato sinistro verso Scandicci, fra via del Pesellino e Torregalli. Riscontrata anche la presenza di avvallamenti al centro della sede stradale in via Giovanni da Mon-torsoli, all’altezza della Monta-gnola. Ricordiamo che attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, via delle Torri 23, 0552767120, [email protected] è possibile inoltrare immediatamente le richieste di intervento agli uffici competenti, tramite il circuito informatico interno OPC4.

INFO: tel. 0552767103-68, [email protected],

[email protected]

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IN-FORMAQ4firenze 8Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 9

La Carta Acquisti è una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle che sono già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. Principale diffe-renza è che con la Carta Acquisti le spese, invece che essere adde-bitate al titolare della Carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato. La Carta potrà essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. Re-quisiti necessari. Età non inferiore a 65 anni; cittadino/a italiano/a residente in Italia e regolarmente iscritto all’Anagrafe; imposta netta ai fini IRPEF pari a zero nell’anno di imposta antecedente al momento della richiesta, oppu-re nel secondo anno di imposta antecedente al momento della richiesta; trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai re-lativi redditi propri, sono di impor-to inferiore a 6.000 euro all’anno o di importo inferiore a 8.000 euro all’anno, se di età pari o superiore a 70 anni; ISEE (Indicatore della situazione economica equivalen-te), in corso di validità, inferiore a 6.000 euro; non essere, da solo o insieme al coniuge: intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica; intestatario/i di uten-

ze elettriche non domestiche; intestatario/i di più di una utenza del gas; proprietario/i di più di un autoveicolo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso

abitativo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo o di categoria catastale C7; titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione ISEE,

superiore a 15.000 euro; non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di penaCome si fa per averla? Occorre recarsi in un Ufficio Postale abi-litato portando con sé: il modulo di richiesta compilato in ogni sua parte; l’originale e una fotocopia del documento di identità; un’atte-stazione ISEE in corso di validità, relativa al beneficiario (l’attesta-zione provvisoria rilasciata dai CAF è sufficiente); una specifica delega (in caso di impossibilità di presentarsi da parte del bene-ficiario). All’ufficio postale, dopo una verifica della completezza e conformità della documentazione presentata, nella generalità dei casi viene consegnata subito una Carta Acquisti. Se la Carta non venisse consegnata subito, si potrà scegliere se passare a ritirarla suc-cessivamente nello stesso ufficio (sarà disponibile entro cinque giorni lavorativi) o se farsela reca-pitare a casa.La Carta è utilizzabile già dal secondo giorno lavorativo successivo alla consegna.

INFO: www.mef.gov.it/carta_acquisti/

n IN VIA CHIUSI

Social Card: a cosa serve, come si ottieneEcco la procedura così come è descritta nel sito del Governo

n ASSISTENZA

Difensore Civico

Verde pubblico

Un servizio per gli inserimenti socio-terapeuticiPersone svantaggiate accolte in aziende e in spazi di socializzazioneNel Q.4 è presente da anni il servizio di Inserimenti Socioterapeutici e Lavorati-vi, realizzato in collaborazione con Arca Cooperativa sociale. Per conoscerlo e presentarlo ai lettori abbiamo pensato di fare alcune domande agli educatori professionali del servizio.

Cos’è esattamente un inserimento socioterapeutico e lavorativo?Consiste nell’inserimento di un cittadino per alcune ore giornaliere presso ditte, enti, cooperative, associazioni che si rendono disponibili a tale esperienza. Alla persona vengono affidate delle mansioni specifiche, ma non viene ri-chiesto un livello di produttività pari a quello dei dipendenti. Il Servizio Sociale garantisce una copertura assicurativa e fornisce alla persona un gettone di presenza giornaliero come incentivo e rimborso spese. Per attivare un inse-rimento è necessaria la stipula di una convenzione tra l’Azienda ospitante e il Servizio che attiva tale intervento.

Come è nato il servizio?Il servizio è nato nel marzo del 2001 dal-le ceneri del laboratorio di preformazio-

ne, per non abbandonare una decina di utenti che frequentavano il laboratorio; il modello al quale è stato fatto riferimento è quello del Centro Studi di Genova che da 30 anni circa si occupa di inserimenti per disabili con ottimi risultati.

Cosa è oggi?Il servizio accoglie persone con disabili-tà psico-intellettive di grado medio-lieve ed ha come obiettivo quello di avvicinar-le al mondo del lavoro. Al momento il servizio accoglie 34 persone provenienti da segnalazioni dei servizi territoriali dell’handicap e della salute mentale.

Come si sviluppa il rapporto con le aziende?Inizialmente attraverso un primo contat-to telefonico, poi si passa ad un incontro per una conoscenza reciproca. Cerchia-mo di contattare prevalentemente le aziende presenti sul territorio con la speranza che il rapporto diretto si tra-sformi poi in una reale collaborazione. A volte entriamo in contatto con nuove realtà grazie al passaparola di aziende che già hanno fatto questa esperienza. Spesso infatti sono loro stessi a parlarne come di un’esperienza positiva, da pro-

vare. Noi educatori svolgiamo un lavoro di tutoraggio costante nelle aziende dove gli utenti sono inseriti. Il servizio offre infatti un monitoraggio costante del percorso di inserimento, utile sia alla persona inserita che all’azienda.

Cosa offrite alle persone che accedono al vostro servizio?Oltre all’inserimento vero e proprio viene fornita la possibilità di confron-tarsi e riflettere sulla propria esperien-za lavorativa attraverso riunioni mensi-li e momenti di socializzazione, come cene organizzate periodicamente. Gli educatori, in accordo con l’assistente sociale coordinatrice, promuovono anche degli incontri con le famiglie al fine di coinvolgerle nel percorso.Vi salutiamo augurandovi un buon 2009 e vi diamo appuntamento al prossimo numero dove ci piacerebbe parlare della Cena di Natale alla quale quest’anno hanno preso parte anche colleghi di lavoro e titolari delle azien-de ospitanti.

INFO Servizio Inserimenti Socioterapeutici e Lavorativi S.I.A.S.T. 4 - Arca Cooperativa Sociale, Via

Chiusi 4, tel. 0557875001 [email protected]

UN CASO “KAFKIANO” TRA FIRENZE E BAGNO A RIPOLIAbitazione sul confine: una parte non paga l’Ici, l’altra sìE menomale che non c’è la frontiera tra Firenze e Bagno a Ripoli! Altrimenti ci voleva il passaporto per passare dalla cucina alla camera da letto! Sembra una battuta, ma c’è poco da ridere...Capita ai giorni nostri che l’intrecciarsi farraginoso di leggi, regole, sottoregole e cavilli finisca per dare dei risultati assolutamente al di fuori di ogni buon senso. Di più, capita che la casa di un cittadino sia stata costruita sul confine fra i due Comuni. Per cui una parte insiste sul territorio di Bagno a Ripoli e l’altra su quello di Firenze. Siccome il nostro cittadino è da sempre residente a Bagno a Ripoli, quel Comune lo esenta dal pagamento dell’Ici per la porzione della casa che insiste sul suo territorio. Il problema è che il Comune di Firenze, al tempo stesso, lo invita invece a pagare l’Ici per l’altra parte di casa, in quanto detentore di unità immobiliare nella quale formalmente non risiede. Ossia, addirittura, come se fosse una seconda casa.Ancor prima di una questione da confutare giuridicamente, questa ci pare una questione di sano e vecchio buon senso. Che senso ha, infatti, dare applicazione piatta e letterale ad un norma quando, il farlo, porterebbe a tradire lo scopo per cui è stata creata? Se la legge nazionale dispone che i titolari di un unico immobile (non di lusso) sul territorio della Repubblica, nel quale abbiano la dimora abituale, siano esentati dal pagamento dell’imposta comunale, come può accadere una circostanza così assurda? Tutto ciò contraddice, fra l’altro, la recente sentenza della Corte di Cassazione, con la quale si è disposto che più unità catastali utilizzate contemporaneamente come abitazione principale, possano considerarsi come un tutto unico, assumendo rilievo non il numero delle unità ma l’effettiva utilizzazione ad abitazione principale dell’immobile complessivamente considerato. Questa Difesa civica è fiduciosa che il Comune di Firenze, magari di concerto con quello di Bagno a Ripoli, saprà trovare la via per raggiungere la soluzione, l’unica plausibile, di questo caso, esentando il nostro cittadino.Come presentare istanze al Difensore CivicoPersonalmente all’Ufficio, senza appuntamento, dal lun. al ven. dalle ore 10 alle ore 12 ed il giov. anche dalle ore 15 alle 17 (tel. 0552616043);Presso le sedi URP del Comune di Firenze;Per posta, inviandola, firmata e con l’indicazione dell’indirizzo e del recapito telefonico, a: Difensore civico Palazzo Giandonati Canacci piazza della Parte Guelfa 3 50123 Firenze;A mezzo fax allo 0552616044;Via e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. All’istanza potrà essere allegata la documentazione eventualmente in possesso del cittadino.

ORTI SOCIALI: ENTRO GENNAIO LE NUOVE DOMANDE

Dal 15 al 30 gennaio si riaprono i termini per la presentazione delle domande di assegnazione degli orti sociali. Questi i requi-siti necessari: residenza nel Q.4; aver compiuto 60 anni; essere pensionati; non svolgere alcuna attività professionale né in pro-prio né per conto terzi; non possedere appezzamenti coltivabili di terreno nel comune di Firenze e neppure nei comuni limitrofi.Precisazione fondamentale: coloro che sono già in graduatoria non devono ripresentare la domanda che riguarda invece quelli che hanno maturato il diritto nel corso del 2008 (nuovi residen-ti nel Q.4, persone che nel frattempo hanno compiuto 60 anni) oppure semplicemente quelli che negli anni scorsi non hanno avuto modo di fare la richiesta. Per iscriversi è sufficiente presen-tarsi alla Fattoria dei Ragazzi, via dei Bassi 12, tel. 0557331367, dal lunedì al venerdì, ore 8,30-12,30, ed anche il martedì e gio-vedì pomeriggio, ore 14,30-16. Qui occorrerà compilare un ap-posito modulo di autocertificazione (per questo è indispensabi-le presentarsi con un documento valido di riconoscimento). La Commissione incaricata provvederà successivamente all’integra-zione delle nuove domande nella graduatoria esistente.

Fattoria dei Ragazzi, via dei Bassi 12, tel. 0557331367

Caduta di alberi all’IsolottoLe bufere di vento abbattutesi su Firenze nel periodo a cavallo fra fine novembre e inizio dicembre hanno provocato la caduta di diversi albe-ri di alto fusto, fortunatamente senza conseguenze per le persone ma con danni materiali non irrilevanti e, soprattutto, con spavento e legit-tima ansia da parte dei cittadini. Due cadute di alberi si sono verificate, a poche centinaia di metri di distanza l’una dall’altra, nell’Isolotto vec-chio, rispettivamente in viale dei Bambini e in viale dei Pini. Ci è sembra-to pertanto necessario interpellare in proposito Ciro Degl’Innocenti, re-sponsabile della manutenzione del verde pubblico nel Quartiere 4.

Due alberi caduti in poco tempo e a poca distanza. C’è motivo di preoccuparsi per il patrimonio arboreo del vecchio Isolotto?Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di alberi piantati nella seconda metà degli anni ‘50, in coincidenza o subito dopo la nascita del grande villaggio dell’Ina Casa. Da allora gli alberi sono cresciuti, si sono anche molto infittiti, togliendosi l’aria l’un l’altro; dunque i problemi sono inevitabili e vanno attentamente monitorati. Non direi che siamo in presenza di una situazione allarmante ma sicuramente andrebbe pre-visto un piano di diradamento, da fare gradualmente e in pieno accordo con i residenti, rispettando il valore ambientale e affettivo delle piante ma mettendo in campo anche una logica prioritaria di sicurezza.

Sappiamo che il Quartiere non ha la delega per la manuten-zione del patrimonio arboreo e questa condizione di manu-tenzione-spezzatino, frammentata fra le circoscrizioni e gli uf-fici centrali, è palesemente assurda. Sareste pronti a prendere in mano questo settore, anche per unificare in modo organico gli interventi da effettuare?Non solo saremmo pronti, lo auspichiamo davvero. Pensiamo soltan-to al piano di risistemazione dell’Isolotto vecchio dove si sta proce-dendo, caseggiato per caseggiato, ad interventi mirati su aiole, arbu-sti, cordoli, aree ludiche, ma senza poter coinvolgere gli alberi. E’ un controsenso. Però parliamoci chiaro: è inutile e derisorio prenderci la delega se non ci vengono anche corrisposte le risorse finanziarie per farvi fronte. Certo non possiamo sottrarle alla manutenzione di parchi e giardini che già è in sofferenza da vari anni.

Sponsor per le rotonde di via Martini e piazza GaddiNell’autunno scorso i quartieri fiorentini hanno emanato un bando, aperto ai privati e alle aziende, per la sponsorizzazione delle aree ver-di. La sponsorizzazione richiesta consiste nella fornitura di una som-ma in denaro oppure nella realizzazione a proprio carico di interventi manutentivi nelle zone indicate dal bando. In cambio lo sponsor rice-ve la possibilità di apporre un proprio messaggio pubblicitario (secon-do uno standard definito dal regolamento) presso l’area soggetta al-l’intervento. Nel Q.4 sono state due aziende vivaistiche a rispondere positivamente, manifestando un particolare interesse per le rotonde di recente realizzazione che ben si prestano ad operazioni di immagi-ne, anche per la frequenza e la vastità dei contatti vista la loro collo-cazione su assi viari di grande scorrimento. Nello specifico si tratta dei Vivai Valleverde (azienda locale), che ha presentato un’opzione per le due rotonde di via Simone Martini (angolo Cavallaccio e angolo Pe-rugino), e del vivaio scandiccese “Magi Naturainforma”, che ha scel-to la rotonda di piazza Taddeo Gaddi, di fronte al Ponte alla Vittoria. Nelle prossime settimane le aziende dovranno concordare con i re-sponsabili del verde pubblico un piano mirato di manutenzione e su-bito dopo si potrà passare al versante operativo. Ovviamente gli uffi-ci del Q.4 manterranno su tutte le aree soggette a sponsorizzazione un’attività di monitoraggio e supervisione ma indubbiamente c’è an-che molta curiosità per verificare i risultati di questo incontro fra pub-blico e privato, che tutti si augurano fruttuoso.

Fattoria dei Ragazzi

Bonus energia per le famiglie disagiate

Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 28/12/2007, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, delle politiche per la famiglia e della solidarietà sociale, stabilisce un risparmio del 20% circa sulle bollette dell’energia elettrica ai clienti domestici in condizio-ni di disagio economico. Il valore del bonus sarà differenziato a secon-da della numerosità del nucleo familiare (60 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone, 78 euro/anno per 3/4 persone, 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4).Potranno accedere al bonus sociale tutti i nuclei familiari che dispongono di un ISEE il cui valore sia inferiore a 7.500 euro. Il cliente domestico disagiato potrà fare richiesta di accesso al bonus re-candosi presso il proprio Comune di residenza con l’attestazione del valore ISEE. Il cliente interessato dovrà anche presentare le indicazioni sulla sua fornitura di energia elettrica (reperibili su ogni bolletta) e sul-la numerosità della famiglia anagrafica. La domanda, dopo gli oppor-tuni controlli, darà diritto al riconoscimento della compensazione per 12 mensilità.Il sistema sarà pienamente operativo da gennaio e prevede che il godimento del bonus possa essere anche retroattivo per tutto il 2008, per le richieste effettuate entro il 28 febbraio 2009.

BONUS FAMIGLIA: I REQUISITIIl cosiddetto “bonus famiglia” può essere richiesto da lavoratori di-pendenti, pensionati e persone non autosufficienti, al di sotto di una certa soglia di reddito e in rapporto ad una determinata composi-zione familiare. Si tratta di una misura “una tantum” e valida solo per il 2009. Questi i requisiti che occorre possedere per accedere al bonus, con il relativo ammontare: nucleo di 1 persona, con reddito familiare com-plessivo inferiore a 15.000 euro: 200 euro; nucleo di 2 persone, con reddito familiare complessivo inferiore a 17.000 euro: 300 euro; nucleo di 3 persone, con reddito familiare complessivo inferiore a 17.000 euro: 450 euro; nucleo di 4 persone, con reddito familiare complessivo inferiore a 20.000 euro: 500 euro; nucleo di 5 persone, con reddito familiare complessivo inferiore a 20.000 euro: 600 euro; nucleo di oltre 5 persone, con reddito familiare complessivo inferiore a 22.000 euro: 1.000 euro; nucleo con familiari portatori di handi-cap a carico (a prescindere dal numero complessivo dei componenti) con reddito complessivo inferiore a 35.000 euro: 1.000 euro. I cittadini per averlo non debbono rivolgersi ai Comuni ma all’Agen-zia delle Entrate.Il modello di richiesta può essere prelevato dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate o dal sito del Ministero dell’Econo-mia e delle finanze www.finanze.gov.it

Agenzia delle EntrateRICHIESTA ENTRO IL 28 FEBBRAIO

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 10Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 11ANNUNCIIMMOBILIARI6

Così come i programmi societari ave-vano stabilito ad inizio anno, la squadra della Florence sta rispondendo in pieno, disputando un buon campionato, sem-pre a ridosso delle prime posi-zioni. Un girone, quello in cui è stata inserita la compagine fiorentina, molto equilibrato e che vedrà accese battaglie sino all’ultimo minuto di cam-pionato.Allo stato attuale, il girone C vede in testa il Montespertoli seguito dal Santa Maria e dal-la Florence, reduce da un bel successo in trasferta per due a zero. La Società Florence Sporting Club è nata nel 1995 dalla fusione delle società Po-lisportiva Firenze 5 ed Ugna-no. Avvalendosi di tecnici e collaboratori preparati, sta cercando quel salto di qualità, che, visto le premesse, non tarderà ad arrivare.Ogni ragazzo che fa parte delle giovanili della Florence ha modo di giocare sempre: questo è lo spirito della società che la distingue su ogni fronte, organizzativo, ricreativo e socia-le. «Abbiamo circa 300 tesserati – ci dice il presidente Emilio Nocentini – e siamo un punto di riferimento per il territorio. La collaborazione con la Fiorentina, sta mettendo in evidenza la nostra scuola calcio per la crescita e la valorizzazione

dei giovani. La stagione scorsa il nostro giovane Mugelli è passato alla squadra viola».Nella Scuola calcio i ragazzi seguono una programmazione specifica, tenden-te allo sviluppo psico-coordinativo ed

all’apprendimento tecnico-calcistico. La scuola può vantare un organico di circa 120 ragazzi dai sei ai dodici anni ed uno staff tecnico altamente specializzato, con istruttori diplomati dalla scuola federale Figc Coni.A questi preparati tecnici, si aggiunge la dottoressa Chiara Benini, laureata in scienze psico-pedagogiche ed il dottor Alessandro Lemmi, fisioterapista, che in

collaborazione con tutto lo staff tecnico, seguono il percorso di crescita psico-fisi-ca di tutti i ragazzi della Scuola calcio.L’impianto sportivo si compone di un campo principale in erba sintetica, con ampia tribuna coperta, di due campi da

calcetto in sintetico, due pa-lazzine con spogliatoi confor-tevoli. Inoltre la società mette a disposizione due pulmini per i ragazzi che hanno diffi-coltà a raggiungere l’impianto sportivo.Tutto questo è reso possibile dalla collaborazione tra i vari responsabili che compongo-no lo staff tecnico-direttivo. All’interno di questo staff, spiccano i nomi del direttore tecnico delle squadre giova-nili Ivo Miniati, del respon-sabile e coordinatore della Scuola calcio Sauro Bistacchi, di insegnanti di tecnica indivi-duale Mauro Bongi e France-sco Pugliese, del preparatore dei portieri Lucio Mattia, degli istruttori della Scuola

calcio Mauro Brunetti, Vincenzo Roc-co, Pasquale Ambrosiani, Carlo Doni, Tommaso Brunicci, Claudia Tarchiani, Valentina Brogi, Marco Cerrini, Salvato-re Lannino e Sergio Massai.Le iscrizioni alla Scuola calcio sono sempre aperte per i nati dal 1996 sino al 2003. Per informazioni ci si può rivol-gere alla segreteria al numero telefonico 055785201 dalle ore 17 alle 20.

n CALCIO

SPORT

brevisport

di Alberto Fiorini

Florence sempre in lotta per la promozioneContinua la marcia della squadra del tecnico-giocatore Mirko Alla

FIRENZE MARATHON: CONTINUA L’EGEMONIA KENIANA

Edizione bagnata quella della 25esima Firenze Marathon. Al via in 9.000 con una grande rappresentanza straniera. Come ormai di consueto la gara toscana ha visto al via una nutritissima compagine di atleti keniani che hanno dominato i 42,195 km fiorentini; unico atleta bianco nel gruppo di testa è stato Migidio Bourifa che è apparso in ottime condizioni nonostante una leggera crisi nell’ultima parte di gara. Alla fine è stato Jackson Kirwa Kiprono a spuntarla in volata sul connazionale John Birgen. 2:12.37, il tempo del vincitore all’esordio sulla distanza, terzo Paul Ngeni che l’ha spuntata sull’italiano Migidio Bourifa (2:12.44).Al femminile vittoria della veneziana Giovanna Volpato che al 25 km ha staccato la concorrenza

tagliando il traguardo in 2:34.13, seconda la britannica Alice Braham ha chiuso con oltre 1 minuto di distacco, terza l’altra italiana Marcella Mancini (2:36.30) che si è staccata dopo una prima parte di gara corsa con il gruppetto di testa.Qualche curiosità. Al traguardo in piazza Santa Croce sono stati classificati in 7.222 (21 gli atleti

diversamente abili) circa mille in più rispetto alla scorsa edizione. A concludere la gara sono stati 5.097 italiani e 2.125 stranieri, fra cui 6.201 uomini e 1.021 donne. In 393 hanno chiuso in meno di tre ore, 4.225 entro le 4 ore e 6.794 al limite delle 5 ore di gara.I più “esperti” a concludere in Santa Croce sono stati Ennio Tassani dell’Avis Forlì (5h15’32”) e l’irlandese Eileen Healy (5h 40’01”), entrambi 82enni, mentre i più giovani sono quattro diciottenni: Mattia Ganucci di Signa (Fi), Alex Bravin di Porcia (Pn), lo sloveno Bostjan Jencic e l’americana, residente a Firenze, Sonia Sherpa. Al traguardo con un ottimo 3h40’59” anche l’attrice britannica Phoebe Thomas e il 24enne Nicolò Prandelli, figlio di Cesare, tecnico della Fiorentina, che ha esordito chiudendo la gara al 574° posto in 3h07’20”. Carlo Durante, 62 enne atleta trevigiano non vedente, tesserato per il Gs Montebelluna e vero mito dello sport paralimpico nazionale, ha chiuso la sua 73a maratona, con le guide Leonardo Di Turi e Guido Andolfatto, in 3h28’48”.

Podismo

“Spirito sportivo”: premi a Chiarugi e alle giovani promesse

Il Centro Formazione Calcio ha festeg-giato il Natale, insieme all’UPD Isolotto e alla Fiorentina, con una festa che si è svolta il 15 dicembre al Circolo Arci di San Bartolo a Cintoia.Nel corso della serata è stato conse-gnato il “Premio Spirito Sportivo 2008” a Luciano Chiarugi per l’attaccamento alla maglia viola e per i valori umani e sportivi dimostrati nel corso della sua carriera di giocatore e di allenatore. Nelle precedenti edizioni il premio era stato assegnato a Angelo Di Livio (2004), Giancarlo Antognoni (2005), Giovanni Galli (2006) e Stefano Carobbi (2007).Nel corso della serata sono stati attri-buiti altri importanti riconoscimenti. Il “Premio Speranze” è andato a Marco Biagianti del Catania che all’età di 11 anni partecipò alle Europe Cup U11, il prestigioso torneo internazionale orga-nizzato dal CFC. Insieme a loro, Mauro Pieroni (Presidente dell’Isolotto), Marco Corti (Presidente della Lastrigiana) e Francesco Rizzo (Responsabile Tecnico del CFC) hanno consegnato il “Premio Fair Play” ai piccoli calciatori del CFC Kernezo, Gonnelli, Biondi, Chiari, Pe-racchio e Diadei che si sono meritati il significativo riconoscimento per il loro comportamento in campo e fuori.Vediamo come prosegue in questi primi mesi del 2009 l’attività del Cfc. I bambini da 6 a 11 anni, in particola-re quelli nati del 2001, 2002 e 2003, potranno iscriversi fin da subito per partecipare al nuovo corso “Speranze Viola” e prepararsi al meglio per l’inizio della prossima stagione sportiva.

Centro di Formazione al Calcio via Pio Fedi, 7 tel. 0557330226www.centroformazionecalcio.cominfo@centroformazionecalcio.com

Gozzoli e Betti campioni del mondo di danzaLa New Step, associazione sportiva dilettantistica che da anni organizza nel Quartiere corsi di danza per tutti, festeggia i campioni del mondo Mirko Gozzoli (direttore tecnico della New Step) e Alessia Betti. Ancora una vol-ta la spettacolare coppia è salita sul podio più alto del World Professional Standard Championship, gara che si è tenuta lo scorso 22 novembre a Bonn, in Germania.Ai due supercampioni, che hanno mantenuto alto il prestigio dell’Italia in questa disciplina, le congratulazioni di tutta la New Step e dei lettori di Infor-ma Q.4.

INFO tel. 055786882 – 3398007319newstepfirenze.wordpress.com

Ginnastica alla “25 Aprile”Eugym Toscana organizza, presso la palestra “25 aprile”, via Bronzino 117, corsi di ginnastica anziani (mobilità articolare, tono muscolare e stretching, cervicale/lombare/respiratoria), ginna-stica abilitativa adattata (osteoporosi e dorso curvo, limitazioni articolari e muscolari, mantenimento funzionale), ginnastica propriocettiva ‘5 passi’ (po-sturale, eutonia, rilassamento, auto-massaggio, Loto nel Tai Chi).INFO: Andrea Pisapia cell. 3385908543

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Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 10Gennaio 2009

IN-FORMAQ4firenze 11ANNUNCIIMMOBILIARI 7

OBESITÁ INFANTILE:COME FRONTEGGIARLA

Le migliorate condizioni socio-economiche, le cattive abitudini alimentari ed uno stile di vita sempre più sedentario hanno favorito lo sviluppo di una crescente obesità infantile, che in alcuni paesi come il nostro, sta raggiungendo punte del 20% nella popolazione gio-vanile sana.È fondamentale combattere l’obesità nell’età evolutiva, perché è questo il periodo critico in cui si stabilisce “il potenziale di obesità di un individuo adulto” (studi evidenziano che l’80% degli adolescenti sovrappeso diventeranno adulti obesi). L’obesità nell’adolescenza comporta rischi per la salute sia a breve sia a lungo termine, i più frequenti sono rappresen-tati da problemi dell’apparato respiratorio (apnea notturna, affaticabilità), osteoarticolare (ridotta mobilità articolare) e digerente. Si presentano di frequente patologie quali: iper-tensione arteriosa, dislipidemia, iperinsulinemia, tutti fattori di rischio per problemi cardio-circolatori. Inoltre, gli adolescenti con sovrappeso e obesità, in particolare quelli di sesso femminile, hanno un aumentato rischio di sviluppare problemi psicosociali come bassa au-tostima, depressione, disturbi dell’alimentazione (anoressia o bulimia) e disturbo dell’im-magine corporea.Nonostante l’importanza del problema, la ricerca sul trattamento dell’obesità negli adole-scenti è scarsa e in ritardo rispetto a quella disponibile per gli adulti. La terapia comportamentale (BT) viene applicata negli adolescenti per indurre cambiamen-ti sulla dieta e sull’attività fisica, ma gli studi eseguiti indicano un’efficacia limitata. Per mi-gliorare tali risultati deludenti sono state proposte alcune strategie supplementari. Come primo intervento, in coloro che soffrono di obesità già dall’età di 8 anni, è stato previsto il coinvolgimento dei familiari al fine di modificare lo stile di vita e contribuire attivamente alla terapia; negli adolescenti di età superiore ai 12 anni potrebbe invece avere effetto po-sitivo il coinvolgimento dei pari. Un’altra strategia proposta è quella di associare alla BT un intervento cognitivo. La Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) include procedure per affrontare le difficoltà interper-sonali, di autostima e di immagine corporea quasi sempre presenti nei pazienti adolescen-ti con obesità. Opzioni potenzialmente più efficaci ma anche più rischiose, come la terapia farmacologica e la chirurgia bariatrica, potrebbero essere prese in considerazione dopo il fallimento di un programma ben strutturato di CBT.

AIDAP, via del Ponte all’Asse 3, 055.3245370 [email protected] www.positivepress.net/aidap

L’Italia è ai primi posti in Europa per l’obesi-tà infantile, con il 34% di bambini in sovrap-peso nella fascia 6-9 anni (elaborazione Eu-rispes 2003 su dati dell’International Obesity Task Force).I fattori di rischio sono molteplici e interagisco-no fra di loro: la sedentarie-tà (i bambi-ni in sovrap-peso non fanno movi-mento, van-no a scuola in macchina, prendo-no sempre l’ascenso-re, passano il tempo libero davanti a TV e computer); l’alimentazio-ne (mangia-no troppi cibi ipercalorici); la familiarità (hanno almeno un genitore obe-so e prevalentemente appartengono a ceti so-ciali bassi e disagiati). Scarso anche il tempo che i bambini dedicano a giocare all’aria aper-ta; 8 bambini in sovrappeso su 10 rischiano di diventare adulti obesi, con alti rischi per la sa-lute. Si tratta, come ben si comprende, di un fenomeno che rischia di provocare costi socia-li molto alti.Da queste premesse prende spunto il progetto “Diamoci una mossa” promosso dall’Uisp na-zionale insieme al Comune di Firenze. L’obiet-

tivo è quello di adottare stili di vita più sani attraverso l’analisi delle abitudini alimentari e motorie dei bambini con il supporto di stru-menti informativi per gli insegnanti e i geni-tori. All’iniziativa, già attivata lo scorso anno, hanno aderito altre 14 classi per un totale di

10 scuole e 29 classi, dalla prima alla quinta elementa-re. Le scuo-le coinvol-te (Cairoli, Pilati, Nuc-cio, Diaz, Rovezzano, Settigna-no, Acciaioli, Montagno-la, Baracca, Don Minzio-ni) sono di-stribuite su tutti e cin-que i quar-

tieri cittadini. Tutti i bambini che partecipa-no al progetto hanno a disposizione un diario, nel quale riportano le “imprese” e i risultati personali e familiari; il diario è affiancato da materiali di comunicazione sull’alimentazio-ne e da una parte ludica. Ogni scuola ha a di-sposizione un tutor che faciliterà il lavoro degli insegnanti e dei ragazzi. Il progetto prevede anche attività esterne come escursioni sulle colline di Firenze, biciclettate in città, orien-teering nei parchi cittadini e uscite di arram-picata sportiva.

n ALIMENTAZIONE

Progetto contro l’obesità in 10 scuole della cittàSCHEDA

Dalla presentazione del Disegno di Legge Carfagna sulla prostituzione e con le ordi-nanze di tanti Sindaci in Italia si è creato un pericoloso clima di intolleranza verso tutte le persone che si prostituiscono. Insieme al ddl si sono avviate campagne politico-mediatiche per alimentare l’allarme sociale e la paura dei cittadini…La «sicurezza» sta diventando l’abbaglio e il pretesto per escludere e discriminare i più «de-boli», i «diversi» e gli «stranieri», nei confronti dei quali sono aumentate aggressioni, violenze,discriminazioni che si fanno passare come normali, endemici e scontati atti di violenza metropolitana, sottacendone l’origine razzi-sta, sessista, omo-transfobica. Sulla paura e sull’insicurezza si sono costruite campagne che non risolvo-no ma ingigantiscono i problemi, deiquali si continua a non considerare le cause cercando semplicemente di eliminare gli effetti per mezzo della ricetta più semplice, quella di nascondere. Esattamente quello che si sta tentando di fare con la prosti-tuzione: renderla invisibile. Ma in questo modo non si tutelano i diritti di nessuno. In questo modo si riducono i diritti di tutti. Il ddl Carfagna sulla prostituzione non tiene assolutamente in considerazione l’esperien-za di tutte quelle persone (trans, donne,uomini) che hanno scelto liberamente di vendere prestazioni sessuali, né risponde ai bisogni delle persone che esercitano la prostituzione per vivere o sopravvive-re. Le emargina soltanto, senza neppure offrire una alternativa; inoltre, contra-riamente a quanto afferma il Governo,il ddl aggrava la condizione di chi è sfruttato ed è vittima della tratta di esseri umani, feno-meno molto frequente, che riguarda moltissi-me persone straniere che si prostituiscono in strada, spingendo le persone nel sommerso di

appartamenti e locali, rendendole irraggiun-gibili e completamente sotto il controllo degli sfruttatori. Questo ddl attacca i principi di liber-tà garantiti dalla Costituzione, priva didiritti le persone che esercitano la prostituzio-ne, minaccia seriamente la loro salute e la loro sicurezza, non tutela l’incolumità delle vittime di sfruttamento, non permette di portare avanti i servizi che da anni operano attività di riduzione del danno e di prevenzione sa-nitaria che da sempre garantiscono il diritto alla salute dell’intera comunità (contatto, in-formazione, sensibilizzazione ed accompa-gnamento che svolgono gli operatori sociali direttamente in strada con le persone che si prostituiscono). Questo ddl rischia inoltre didepotenziare il sistema di tutela e assistenza delle vittime di grave sfruttamento e tratta di persone, che pure rappresenta un punto di eccellenza dell’Italia nel panorama interna-zionale: le vittime non avranno più accesso ai programmi di aiuto poiché non potranno essere più contattate dalle unità di strada, ed anche per le forze dell’ordine il contatto sarà più difficile… Il ddl Carfagna costringe le persone ad esercitare la prostituzione al chiuso, dove è più difficile difendersi dalla violenza e dove aumenta la precarietà. Il ddl inoltre, in evi-dente violazione degli obblighi costituzionali ed internazionali assunti dallo Stato italiano relativamente alla protezione dei minori, prevede il rimpatrio forzato delle persone minorenni non italiane che si prostituisco-no, costringendole a tornare nei luoghi dai quali sono fuggite. Questo significa molto spesso immettere una seconda volta le vit-time nel circuito dello sfruttamento e in una condizione di vulnerabilità ancora maggiore.Coordinamento Facciamo Breccia

http://www.facciamobreccia.org

Marisela Ortiz racconta la città dove

si ammazzano le donneIl 24 novembre scorso il Circolo Arci di via Maccari ha ospitato un incontro con Mari-sela Ortiz (Presidente dell’associazione vittime di Ciudad Juarez) che ha raccontato la drammatica realtà del femminicidio in corso nella città messicana al confine con gli USA.La situazione di Ciudad Juarez è talmente raccapricciante che sembra appartenere di più ad un film dell’orrore piuttosto che alla cronaca quotidiana di una città con oltre un milione di abitanti. Un film su tale soggetto è stato davvero girato, con interpre-ti del calibro di Antonio Banderas e Jennifer Lopez, e questo ha certamente aiutato la conoscenza del fenomeno anche se non ha purtroppo arrestato la tragica catena di violenze ai danni delle donne.Ma cosa succede davvero a Ciudad Juarez? In pochi anni oltre 400 donne sono state uccise e altre 600 sono letteralmente scomparse nel nulla e ciò che rende questo dato, già incredibile, ancora più terrificante, è il fatto che molte vittime presentano segni di sevizie e torture di natura sessuale. Nonostante questa realtà così macroscopica le au-torità e gli organi di polizia per anni hanno negato l’esistenza stessa del problema o ne hanno attenuato la portata e in ogni caso quasi tutti i delitti sono rimasti impuniti.Come si spiega tutto questo? Come è stato possibile?Marisela da anni va in giro per il mondo a cercare di spiegarlo e la realtà che tratteg-gia suona come un campanello d’allarme per la condizione femminile odierna. Ciu-dad Juarez, come detto, è al confine con gli Stati Uniti e vi si intrecciano due elementi fondamentali per capire questa torbida storia: un imponente traffico di droga, con un vorticoso giro d’affari, e un consistente insediamento di maquilladoras, i centri di pro-duzione dove migliaia di operai, quasi tutte donne, lavorano per le multinazionali con paghe di fame e sotto condizioni di sfruttamento disumane. Le vittime appartengono quasi tutte a questa categoria e quasi certamente vengono immolate con un crudele gioco sessuale nell’ambito dei processi di iniziazione mafiosa legati al traffico di droga. Gli interessi in gioco e il coinvolgimento dei poteri locali corrotti sono pertanto all’ori-gine del mistero senza colpevoli che sembra circondare questa vicenda fin dall’inizio.Marisela Ortiz e le sue compagne dell’associazione si sono assunte il compito imma-ne di sfidare questo muro di omertà e proprio per questo lei continua a subire minac-ce di ogni tipo. Eppure qualcosa si muove e perfino il presidente messicano Calderon, durante una visita in Italia, ha preso degli impegni in questa direzione. Dunque il pel-legrinaggio di Marisela non è inutile anche perché serve a ricordarci quanto sia anco-ra forte, all’alba del terzo millennio, la visione della donna come oggetto di sfrutta-mento e di predazione.

INFO: it.wikipedia.org/wiki/Ciudad_Juárez

Oltre 1.000 le vittime a Ciudad JuarezDocumento

Prostituzione: no al disegno di legge Carfagna

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Gennaio 2009

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Suppl. nr. 1 al nr. 1/2009 di “IN-FORMA Firenze”Reg. Trib. di Firenze: nr. 5270 del 24/4/03DirezioneredazioneAmministrazionepubblicitàEDIMEDIA S.r.l.Via Volturno 10/12 a50019 Sesto F.no (FI)tel. 055340811 - fax 055340814 - [email protected]

Direttore responsabileCarla FranconeSegretaria di redazioneCristina TondiniImpaginazioneCristiana InnocentiHanno collaboratoAlberto FioriniImpianti e stampaNuova Cesat tel. 055300150Chiusura in redazione8 gennaio 2009Inizio distribuzionemartedì 13 gennaio 2009Tiratura35000 copieDistribuzione a cura diCst Lastra a Signa (FI) tel. 0558728307

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MAGGIO MUSICALEAutunno-inverno 2008-200930 e 31 gennaio1, 3, 4, 5 febbraioLucia di Lammermoor, di Gaetano Donizetti, direttore Stefano RanzaniINFO: Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, tel. 05527791 www.maggiofiorentino.com

AMICI DELLA MUSICA17 gennaio, ore 16Coro della radio svedese, musiche di Brahms;18 gennaio, ore 21Trio di clarone, musiche di Riessler, Poulenc, Lieti, Anderson;24 gennaio, ore 16Angelika Kirschlager (mezzosoprano), Yuri Bashmet (viola), Jean Yves Thibaudet (pianoforte), musiche di Brahms, Schubert, Korngold, Loeffler, Janssen;25 gennaio, ore 21Quartetto Tackacs, musiche di Haydn, Rihm, Schumann;26 gennaio, ore 21Quartetto Guarnirei, musiche di Haydn, Kodaly, Ravel;31 gennaio, ore 16Kremerata Baltica,musiche di Corea, Piazzolla, Gliere, Kancheli;1 febbraio, ore 21Quartetto Hagen, musiche di Beethoven, Bartok, Mendelssohn;2 febbraio, ore 21Marc Andrè Hamelin (pianoforte), musiche di Haydn, Weissenberg, Chopin, Hamelin, Godowsky.INFO: Amici della Musica (Teatro della Pergola) tel. [email protected] - www.amicimusica.fi.it

CONVERSAZIONI MUSICALI Sala del Consiglio “Tosca Bucarelli”, Villa Vogel, via delle Torri, 23 Si rinnova l’appuntamento curato dagli Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nel corso della manifestazione è possibile acquistare biglietti a prezzo ridotto per le opere che sono presentate.22 gennaio, ore 16,30Lucia di Lammermoor,di Gaetano Donizetti;5 febbraio, ore 16,30Pagliacci, di Ruggero LeoncavalloIngresso gratuitoINFO: Ufficio Cultura Q.4, via delle Torri 23 tel. 0552767113-14-35

TEATRO CANTIERE FLORIDAvia Pisana 111/rStagione teatrale Musa di fuoco15 -17 gennaioHetty hillesum. Cercando un tetto a Dio19-20 febbraioLa bottega dell’orefice di Karol Wojtila

Domeniche al FloridaTeatro per i Ragazzi18 gennaio, ore 16 (5/10 anni)Nata, I Musicanti di Brema 25 gennaio, ore 16 (3/7 anni)Liberipensatori, La casetta della Pimpa1 febbraio, ore 16 (per tutti)L’Atlante, Concerto per bolle di sapone8 febbraio, ore 16 (dai 3 in su)I Burattini di Varese, Biancaneve 15 febbraio, ore 16 (3/10 anni)Pupi di Stac, Festa di Carnevale, Nell’isola dei pirati! INFO: tel. 0557135357 [email protected]

TEATRO LA FIABAvia delle Mimose 1217 e 24 gennaio, ore 2118 e 25 gennaio, ore 16,15Pigolio di Stelle in: Gli allegri chirurghi (per prenotazioni tel. 055782307)31 gennaio, ore 211 febbraio, ore 16,15Attori in atto in: Le pillole dell’amore

TEATRO STUDIOvia Donizetti 58 (Scandicci)16-17 gennaioLe Ceneri di Gramsci, di Pier Paolo Pasolini, con Sandro Lombardi e Virgilio Sieni23-24 gennaioAnimenere, Compagnia Katzenmacher, regia di Alfonso Santagata30-31 gennaioIl festino, di Emma Dante6-7 febbraioSandokan o la fine dell’avventura, regia di Giovanni Guerrieri13-14 febbraioHim, di Chiara Langani, Compagnia Fanny&AlexanderINFO: tel. 0557591591, www.scandiccicultura.it

TEATRO DELLA PERGOLA13-18 gennaioIl dubbio di John Patrick Shanley, con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi, regia di Sergio Castellitto20-25 gennaioIl piacere dell’onestà di Luigi Pirandello, con Leo Gullotta27 gennaio-1 febbraioSei personaggi in cerca d’autoredi Luigi Pirandello, regia di Giulio Bosetti3-8 febbraioFacciamo l’amore di Norman Krasna, con Gianluca Guidi10-15 febbraioI ponti di Madison County di Robert James Walzer, con Paola QuattriniINFO: tel. 05522641, [email protected], www.pergola.firenze.it

TEATRO VERDIvia Ghibellina 91/r18-19 gennaioMassimo Ranieri in: Canto perché non so nuotare… da 40 anni22-25 gennaioLa parola ai giuratidi Reginald Rose, con Alessandro Gassman30 gennaio-3 febbraioPortamitanterose.it di Maurizio Costanzo e Enrico Vaime, con Valeria Valeri, regia di Marco Mattolini6-8 febbraioThe best of Parsons DanceINFO: TEL. 055212320www.teatroverdifirenze.itstagioneteatrale@teatroverdifirenze.it

TEATRO PUCCINIvia delle Cascine 4116-17 gennaioDixPlay con Gioele Dix22-24 gennaio (al Saschall) Il tempo delle susine verdicon Paolo Hendel5-6 febbraioAppunti per un film sulla lotta di classe con Ascanio Celestini7-8 febbraioPlay con il gruppo acrobatico sportivo KataklòINFO: TEL. 055362007, www.teatropuccini.it

TEATRO DI RIFREDIvia Vittorio Emanuele, 30314-31 gennaioL’ultimo Harem di Angelo Savelli, con Serra Yilmaz e Valentina Chico4 febbraioLa Bastarda di Istanbul con Serra Yilmaz e Valentina Chico6-7 febbraioAffittasi di Ozen YulaInfo: tel. 0554220361-2 www.toscanateatro.it [email protected]

CINECIRCOLO CEINEFIABAvia delle Mimose 1217 gennaio, ore 17

Blood Diamonds24 gennaio, ore 16Ortone e il mondo dei Chi30 gennaio, ore 21The constant gardener6 febbraio, ore 21Il cacciatore di aquiloni13 febbraio, ore [email protected]

ALL’ODEON LA STORIA DI FIRENZEdal 26 ottobre all’8 marzoLezioni di storia che raccontano Firenze, dalla battaglia di Campaldino (1289) fino a Don Milani e La Pira (1958). Non dentro un’aula o in una sala congressi ma dentro un cinema, l’Odeon Cinehall (piazza Strozzi), che, dal 26 ottobre all’8 marzo, ospiterà nove grandi storici per raccontare battaglie, congiure, utopie, visioni del mondo, che hanno attraversato e caratterizzato la storia di Firenze. L’iniziativa si chiama “Lezioni di storia. Gli anni di Firenze” ed è stata ideata dagli editori Laterza che l’hanno già proposta a Roma con grande successo e partecipazione di pubblico.25 gennaio, ore 11Giuseppe Ricuperati “1786. La Riforma criminale di Pietro Leopoldo”8 febbraio, ore 11Raffaele Romanelli “1864. L’Italia a Firenze”22 febbraio, ore 11Emilio Gentile “1908. Firenze capitale delle avanguardie”8 marzo, ore 11Alberto Melloni “1958. Don Milani nella Firenze di La Pira”Cinema Odeon, Piazza Strozzi, domenica mattina, ore 11 Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti

DOMENICHE MATEMATICHEGiardino di Archimede, un Museo per la Matematicavia S. Bartolo a Cintola, 19Sono riprese le domeniche matematiche presso il Giardino di Archimede, un Museo per la MatematicaProssimo appuntamento1 febbraioOrigami di Carnevale; ore 15,30, laboratorio di piegatura della carta (età consigliata 5-99); ore 17, visita guidataINFO e prenotazioni 055-7879594, [email protected] Giardino di Archimedevia S. Bartolo a Cintola, 19tel. 0557879594

ASTRONOMIA: ECCO COME NASCELA ‘MALATTIA DEL CIELO’

Lo scorso 4 novembre la Società Astronomica Fiorentina ha organizzato, presso l’Aula di Astronomia “Francesco Marsili” all’interno dell’Istituto Comprensivo Barsanti, un incontro con Gabriele Vanin per presentare il suo ultimo libro dal titolo “Principi della Notte-L’astronomia, come non ve l’hanno mai raccontata”. Si tratta di un libro diverso dai soliti, nel quale si raccontano, in forma romanzata e divertente, le avventure di un astronomo dilettante che durano da quasi 40 anni, in Italia e fuori d’Italia, dalle prime esperienze da adolescente fino alle osservazioni sofisticate della maturità, dai viaggi per vedere comete ed eclissi a quelli per osservare il cielo in alta montagna e nell’emisfero meridionale. In mezzo, digressioni varie sulle donne e l’astronomia, sui ridicoli strafalcioni astronomici dei mass-media, sull’inquinamento luminoso e sulla politica celeste e terrestre, sui Grandi Fenomeni Celesti, sulla fotografia astronomica e sui miti delle costellazioni. E molto altro ancora... Un libro sorprendente, che costituisce una preziosa chiave di accesso, per i non astrofili e gli adolescenti, per capire quali siano le fonti d’ispirazione che trasformano una persona “normale” in un “malato” del cielo.Quanto agli astrofili vi ritroveranno le radici di un fuoco sacro che, una volta acceso, non può che ardere per tutta la vita.

INFO: tel. da lunedì a venerdì (ore 17-19) 377.1273573

Centro per l’Impiego

SOS FAMIGLIA: SERVIZI PER IL LAVORO DOMESTICO

I Centri per l’impiego della Provincia di Firenze sono strutture che offrono a tutti coloro che sono alla ricerca di lavoro e alle imprese che necessitano di personale qualificato, tutte le più nuove meto-dologie di informazione e di orientamento per agevolare un effi-cace incontro tra domanda e offerta di lavoro, oltre ad un valido supporto per l’espletamento delle relative pratiche amministrative. Il Servizio SOS famiglia presente in tutti i Centri per l’impiego della Provincia di Firenze, gestisce l’incontro domanda-offerta di lavoro domestico. Le persone in cerca di lavoro devono iscriversi ad un CPI e dichiarare la propria disponibilità lavorativa come as-sistenti familiari, collaboratori domestici o baby sitter. Le famiglie in cerca di lavoratori domestici possono usufruire del Servizio per definire le caratteristiche della figura professionale ri-chiesta e attivare la ricerca. SOS famiglia/ABC per la famiglia, sul-la base dei requisiti richiesti, convoca e preseleziona, tramite colloquio, uno o più candidati disponibili da segnalare alla fami-glia che poi provvede direttamente a contattarli.Ai candidati il Centro per l’Impiego fornisce:l accoglienza e informazioni sulle opportunità formative nel

settore socio-assistenzialel inserimento/aggiornamento della propria disponibilità lavora-

tiva nella banca dati del Servizio l preselezione per le offerte di lavoro attinenti alla propria can-

didatura.Alle famiglie in cerca di collaboratori domestici sono assicurate:l assistenza nella compilazione del modulo per l’offerta di lavo-

ro domestico l preselezione dei candidati disponibili dalla banca dati del Ser-

vizio l comunicazione di una serie di nominativi attinenti ai requisi-

ti richiestil informazioni sulle procedure di assunzione, aspetti contrat-

tuali e retributivi. via delle Torri 23, tel. 055.2767142

orario: dal lunedì al venerdì, ore 9-12,30; lunedì e giovedì anche 15-17; mercoledì chiuso

Libro

Entro gennaio un nuovo incontro

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IL COORDINAMENTO RIFIUTI RIPRENDE

L’INIZIATIVANel Q.4 è nato il “Coordinamento rifiuti: che fare insieme” con sede provvisoria alle “baracche” in via degli Aceri 1. Una ventina di associazioni e persone singole si sono ritro-vate con rappresentanti delle istituzioni per creare rete e ora il Coordinamento intende riattivarsi e intensificare l’impe-gno. Le idee, le risorse, le pratiche, le esigenze sono tante: riduzione della produzione di rifiuti, coinvolgendo la piccola e grande distribuzione; raccolta differenziata (il porta a por-ta, i tappi, le etichette che spiegano dove collocare i rifiuti, la diffusione dei sacchetti, contenitori e stoviglie riutilizzabi-li ecc.); riparazione e riutilizzo di oggetti, per limitare l’usa e getta; realizzazione e smercio del compost; informazione di massa, in collaborazione con realtà che già operano come lo sportello EcoEquo.Entro il mese di gennaio convocheremo una riunione di cui daremo comunicazione attraverso al stampa e internet. L’orizzonte verso cui siamo orientati è definibile col motto “Rifiuti zero” che non è uno slogan presuntuoso del fonda-mentalismo ambientalista. L’emergenza dei rifiuti in Cam-pania ha aperto molti occhi cuciti a doppio filo. Si è ca-pito dove ci porta la società dei consumi, lo sfruttamento sconsiderato delle ricchezze della terra, l’individualismo ir-responsabile. L’emergenza campana è destinata a divenire emergenza globale, emergenza fiorentina non meno che di ogni altra città italiana e del mondo. All’emergenza rifiu-ti si è aggiunta ora l’emergenza finanziaria ed economica. La situazione che stiamo vivendo ci dà il senso del baratro in cui stiamo scivolando: non solo siamo assediati dai rifiuti ma stiamo diventando noi stessi rifiuti, gli uomini e le don-ne sono rifiuti a perdere. Quando si aprono gli occhi su una tale situazione scatta il meccanismo della creatività e si met-tono in moto energie sopite. Questo sta accadendo in tutto il mondo. La comunità umana produce crisi spaventose ma ha in sé le risorse per uscirne. Bisogna scoprirle e attivarle. Qualcuno ha addirittura studiato il fenomeno. L’ha chiama-ta “Devianza positiva”. Noi usiamo il detto popolare “anda-re controcorrente”, oppure “dissenso creativo”. Questi sia-mo noi. Vi aspettiamo.

Coordinamento rifiuti Q4: che fare insiemeINFO: [email protected] - 055711362

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Codacons Toscana viale F. Talenti n° 154 - Firenze, tel. e fax 0557398841, [email protected] - www.codacons.it - www.codacons.toscana.itAPERTURA al pubblico: dal lun. al ven. 16-18 (senza appuntamento), il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 (con appuntamento)

CODACONS TOSCANA“NON INGOIATE IL ROSPO!”

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Polizze index linked Lehman Brothers – Cosa fare?“Circa un anno fa la mia banca mi ha proposto di sottoscrivere una polizza index linked del gruppo Lehman Brothers, garantendomi la sicurezza dell’operazione. Visto l’accaduto, che cosa devo fare? Posso recuperare i soldi che ho investito? Sento dire in giro molte cose e non so più a chi dare retta. Grazie e continuate così!”.I. Fraschini, Firenze

Molti consumatori non erano consapevoli di sottoscrivere polizze index linked garantite da bond della banca d’affari Lehman Brother, con cui non intrattenevano alcun rapporto diretto. In altre parole, molti hanno scelto tali polizze perché è stato detto loro che i rendimenti annuali era-no superiori a quello dei Bot e che erano arcisicure e senza alcun rischio, mentre di fatto si trattava evidentemente di prodotti finanziari con tutti i rischi connessi.In realtà tali polizze sono prodotti finanziari ad alto contenuto specu-lativo vendute tramite le banche dietro la retrocessione di laute com-missioni da parte delle compagnie assicurative, spesso controllate dalle stesse banche collocatrici.Spesso il consumatore, al momento dell’acquisto, non è stato messo in grado di comprendere la natura di queste polizze (sempre scritte in un linguaggio ipertecnico ed incomprensibile) proposte “furbescamente” come semplici piani di accumulo, ovvero pensionistici, senza menzio-nare i rischi connessi, come è avvenuto con le polizze indicizzate sul titolo Lehman. Ma, per fortuna, secondo la Legge Bersani (L. 2/04/07, n. 40, art. 5, n. 4) nei contratti assicurativi poliennali, stipulati antecedente-mente all’entrata in vigore delle legge, l’assicurato ha diritto di recedere dal contratto senza oneri (se il contratto e’ stato stipulato da almeno tre anni). Nel valutare la situazione in modo complessivo occorre co-munque considerare che i bond di Lehman, fino alla vigilia del default, avevano rating estremamente elevati; nel caso di Standard&Poor’s era lo stesso assegnato alla Repubblica italiana.Molti istituti di credito stanno proponendo delle iniziative che sollevano dai guai i propri clienti: Unipol e Mediolanum sono state le prime, poi anche Unicredit e il Banco Popolare-Fonsai: entrambi hanno annuncia-to infatti che sterilizzeranno il rischio Lehman, proponendo ai risparmia-tori di scambiare le polizze index linked “infettate” con nuovi prodotti, stavolta garantiti da chi li vende. È quindi opportuno valutare caso per caso, prima di agire giudizial-mente e vedere se e quali altri istituti di credito si orienteranno in senso positivo per l’investitore.

avv. Silvia BartoliniPresidente Codacons Toscana

La ginnastica per l’osteoporosiOsteoporosi significa avere ossa fragili, cioè a rischio di rompersi (frattu-re) e spesso muscoli deboli perché è la forza dei muscoli che rende robusto lo scheletro. Spesso si manifesta dopo la menopausa o in età avanzata ma non è rara nei giovani. Molte volte è un’alterazione del metabolismo del calcio, ad esempio una sua perdita nelle urine, oppure una alimentazione inadeguata a rendere debole l’osso, altre volte una disfunzione della tiroide o la carenza di vitamina D o ancora una carenza di ormoni sessuali. Poiché le cause dell’osteoporosi sono molteplici, le cure devono essere mirate alla causa; è evidente che non può esistere una medicina per tutti i casi.Se tante sono le cause dell’osteoporosi, sedentarietà e cattiva alimentazione la peggiorano sempre; pertanto esercizio ed educazione alimentare sono le basi della prevenzione e della cura ancor prima e al di là delle medicine.Ma qual è l’esercizio adatto? Spesso le persone con osteoporosi sono indirizzate al nuoto o alla ginnastica “dolce”, che sono inefficaci. L’osso ha infatti bisogno di essere stimolato dalla gravità e dai muscoli; per questo camminare o correre sono più efficaci che nuotare e l’esercizio per la forza è più efficace della ginnastica dolce. Naturalmente l’intensità dell’esercizio deve essere graduata partendo da un livello appropriato per ciascuno, va-lutato mediante test specifici. In altre parole: ad ognuno la sua ginnastica e non una ginnastica di gruppo che per qualcuno è tanto intensa da essere pericolosa, per altri tanto “dolce” da essere inutile.Le fratture nelle persone con osteoporosi sono causate da cadute, spesso per cattivo equilibrio. La prevenzione delle cadute, fondamentale per cu-rare le persone con ossa fragili, si basa su esercizi atti a rafforzare i muscoli e aumentare la potenza, cioè la velocità di movimento e la forza. Sono anche utili esercizi per l’equilibrio e la reattività, cioè la capacità di reagire ad una perdita di equilibrio ed altri finalizzati alla postura, spesso alterata in questi pazienti.Il dottore Cosimo Roberto Russo, endocrinologo e medico nucleare esperto in malattie del metabolismo, ha realizzato nel proprio studio di piazza Matteotti 32 a Scandicci, in collaborazione con il Centro Fitness Meta-gym, stessa piazza al numero 8, un programma di valutazione ed intervento per chi è a rischio o è portatore di osteoporosi.La valutazione si fonda sui fattori di rischio per frattura con specifico que-stionario, sulla visita medica, su esami biochimici del sangue e delle urine raccolte nelle 24 ore e sull’esame Rx del rachide. Il dottor Russo esegue la Bioimpedenziometria (BIA-STA dell’Akern) che stima la massa muscolare, la MOC ad ultrasuoni (Achilles Insight), e completa la valutazione, quando opportuno, con la TAC quantitativa del radio e della tibia (pQCT), in colla-borazione con Istituto Lamarmora di Firenze, che fornisce con precisione la vera densitometria ossea.La dietoterapia interattiva è eseguita dal dr. Russo mentre l’esercizio per l’osteoporosi, preceduto da test valutativi di capacità aerobica, forza, poten-za muscolare, postura ed equilibrio, viene eseguito presso il Centro Meta-gym, è prescritto individualmente e prevede potenziamento su macchine isotoniche e su piattaforma vibrante (Galileo 2000), oltre ad esercizio aero-bico e sedute per l’equilibrio e la postura su pancafit, tavole basculanti ecc.

Ulteriori informazioni si potranno ottenere presso lo studio medico di piazza Matteotti 32 a Scandicci, tel. 055255244 o presso lo show-room Metagym via

Dante 22, tel. 055252358.

Liquirizia, finocchio, anice: per digerire meglioEccoci qua dopo le feste natalizie, con i soliti problemi di gonfiore, di mal di stomaco ecc., tutti i soliti inconvenienti di feste belle si, ma troppo ricche sul piano alimentare.Importante ora è affrontare la situazione per correre nel modo più efficace ai ripari. Comincerò col parlarvi di una pianta che sicuramente tutti cono-scete; ma che può aiutare molto uno stomaco debilitato da troppo cibo ed eccessive libagioni:è la liquirizia. Questa pianta appartiene alla famiglia delle leguminose, è alta circa un metro, fa dei bellissimi fiori color viola, il nome scientifico è: GLYCYRRHIZA GLABRA. Le sue ormai lontane origini sono nel bacino del Mediterraneo orientale, ma da secoli cresce anche in Italia, specie nel meridione. La si usa masticandola dopo i pasti come ottimo digestivo, oppure facendo un decotto: 1 cucchiaio in un quarto di litro d’acqua, bollire 10 minuti, filtrare e bere mattino e sera dopo cena, come rimedio contro l’ulcera, il mal di gola, la tosse la stitichezza.Un seme che ci viene in aiuto sempre per questi problemi è il finocchio.La pianta è un’ombrellifera biennale verde bluastra, comune in quasi tutta la penisola, che innalza fino a due metri i suoi fusti gracili; i fiori sono gialli e piccoli, molto profumati come tutta la pianta. I suoi semi sono stimolanti, stomachici, aperitivi, carminativi, galattogeni, quindi da tenere sempre in casa. Sono deliziosi come bevanda: l’infuso si ottiene mettendo un cucchiai-no da caffè di semi in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere dopo i pasti principali. Sono un eccellente stimolante delle vie digestive, combattono la costipazione e sopprimono le flatulenze. Non va dimenticato, inoltre, che il finocchio, assieme all’anice, è ottimo per richiamare il flusso del latte alle madri che devono allattare le proprie creature. Serve anche per sfiammare i seni gonfi delle nutrici. Basta bollire due cucchiai di foglie in mezzo litro d’acqua per cinque minuti, spegnere, mettere due cucchiai di fiori di malva, lasciare in infusione dieci minuti, filtrare e fare i cataplasmi sulla parte ammalata. Un altro seme prezioso che ci offre la natura è l’anice. Esso è esclusivamente coltivato, la sua origine è sconosciuta. È una pianta di media taglia, vellutata, odorosa in ogni sua parte. I fiori sono bianchi ad ombrello e sbocciano in luglio, viene coltivato soprattutto in Francia. Le sue virtù sono stomachiche e sedative contro gli spasmi dolorosi gastrointestinali. Un cucchiaino da caffè in una tazza di acqua bollente si mostra per questi disturbi veramente efficace. Aggiunto all’Aneto, si usa anche contro il singhiozzo e i vomiti. L’anice è efficace an-che per i bambini soggetti ad incubi e per le coliche dei lattanti. È un buon rimedio nei disturbi nervosi leggeri, vertigini, giramenti di capo, emicranie, palpitazioni e mestruazioni dolorose. Ottime contro l’asma sono le sigarette fatte di anice macinate con un pizzico di semi di origano.Per le gengive deboli vi consiglio sicuramente questo dentifricio: un cuc-chiaio di argilla verde ventilata e due cucchiai di infuso di anice. Amalga-mare il tutto per ottenere una pasta morbida. Strofinare i denti e le gengive con i polpastrelli delle dita e sciacquare con l’infuso di anice rimasto. Questo dentifricio tonifica le gengive, è un eccellente antisettico e purifica l’alito.Vedete, allora, quanti risultati si possono ottenere da tre umili ma preziosis-sime piante come la liquirizia, il finocchio e l’anice.Basta avere un po’ di pazienza e un’adeguata attenzione alle esigenze del nostro corpo; i peccati di gola sono molto gradevoli, ma anche pericolosi boomerang che dobbiamo imparare a controllare. A presto

Mariella