A 25 anni dal crollo del muro di berlino

11
Ic “Primo Levi” 1 9 NOVEMBRE 1989 9 NOVEMBRE 2014 I RAGAZZI E LE RAGAZZE DELLA CLASSE III A RIFLETTONO SUL 25° ANNIVERSARIO DAL CROLLO DEL MURO DI BERLINO Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “PRIMO LEVI” MARINO Via Palaverta, 69 –00040 MARINO - Frattocchie (RM) Cod. Mecc. RMIC8A7009 - DISTRETTO 40- C.F. 90049500581 TEL / FAX . 06 – 93540044 E-MAIL [email protected] PEC: rmic8a7009pec.istruzione.it ABBATTIAMO I MURI CHE DIVIDONO

description

 

Transcript of A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Page 1: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   1  

 

   

9  NOVEMBRE  1989  9  NOVEMBRE  2014  

I RAGAZZI E LE RAGAZZE DELLA CLASSE III A

RIFLETTONO SUL 25° ANNIVERSARIO DAL CROLLO DEL MURO DI BERLINO

     

 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO “PRIMO LEVI” MARINO V i a P a l a v e r t a , 6 9 – 0 0 0 4 0 M A R I N O - F r a t t o c c h i e ( R M )

C o d . M e c c . R M I C 8 A 7 0 0 9 - D I S T R E T T O 4 0 - C . F . 9 0 0 4 9 5 0 0 5 8 1 T E L / F A X . 0 6 – 9 3 5 4 0 0 4 4

E - M A I L r m i c 8 a 7 0 0 9 @ i s t r u z i o n e . i t P E C : r m i c 8 a 7 0 0 9 p e c . i s t r u z i o n e . i t

ABBATTIAMO  I  MURI  CHE  DIVIDONO  

Page 2: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   2  

Riflessioni  personali  sulla  costruzione  e  la  caduta  del  Muro  di  Berlino  

Penso sia stata una cosa bruttissima costruire un muro che dividesse la Germania dell’Est dalla Germania dell’Ovest per impedire le migrazioni da una zona all’altra, anche perché le sentinelle avevano l’obbligo di arrestare o sparare contro qualunque persona che tentasse di oltrepassarlo, quindi le vittime furono numerose. La caduta del muro di Berlino è stato un evento culminante per la storia dell'Unione Europea, poiché la sua caduta è servita ad unire maggiormente tutti i Paesi europei. La caduta del muro è anche un simbolo di libertà perché il popolo unito, un popolo che vuole essere un unico popolo e non diviso in Est e Ovest, è riuscito ad abbattere qualcosa che può essere più potente, cioè la dittatura. Sono molto contenta che la Germania sia tornata ad essere unita e soprattutto che si festeggi ogni anno il 9 novembre la caduta del muro di Berlino.

Secondo me i muri simbolici che dividono le persone oggi sono il razzismo e le discrimina-zioni riguardanti le diversità linguistiche, religiose e culturali.

(Ala  Francesca)  

 

 

La storia del muro di Berlino mi ha colpito molto. Se penso a tutte quelle persone che sono state uccise per tentare di scavalcare quel muro impossibile, mi viene da piangere. Quel sistema di fortificazioni fatto costruire nel 1961 dal governo della Germania Est per impedire la libera circolazione delle persone tra Berlino Ovest e il territorio della Germania orientale ha creato solo vittime innocenti, che non meritavano di fare quella fine.

Dove ci sono i muri non c’è libertà ma soltanto aridità di cuore; servono PONTI, non MURI, per conciliare le persone!

(Amato Giulia)

Page 3: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   3  

Questo lungo periodo di divisione di Berlino Est e Berlino Ovest per me è stato anche un tempo di riflessione tra queste due parti. Alla fine è stato abbattuto perché finalmente avevano capito cosa avevano fatto: avevano diviso le famiglie e tutto un popolo. Secondo me tra i “muri” che oggi separano le persone c’è l’utilizzo eccessivo degli strumenti tecnologici ( TV, Internet…), ma soprattutto dei telefoni cellulari. Ad esempio, si parla al cellulare tutto il giorno, mentre ci si incontra poco e quando ci si incontra… non si parla!

(Bassani Federica)

Penso che nessuno dovrebbe avere il diritto di separare cuori con una parete dotata anche di filo spinato e guardie con fucili pronte ad uccidere, per cosa, poi? Per tenere separate anime che vogliono solo rivedersi. Dopo ormai 28 anni di sofferenza, quella barriera infernale (causa di tantissime morti oltretutto) è stata abbattuta, facendo imparare all’ umanità che non si dovrà mai più dividere la popolazione innocente per scopi ideologici e politici. Al giorno d’oggi i muri che dividono possono essere la prepotenza e il razzismo in tutte le forme (per nazionalità diversa, diverso colore di pelle, disabilità, ecc..) e le barriere architettoniche (come scale e bagni senza le strutture e gli ambienti appositi per i diversamente abili ).

(Burest i Sara )

Page 4: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   4  

Il  muro  di  Berlino  fu  costruito  per  dividere  in  due  parti  la  città  di  Berlino:  la  parte  Ovest  controllata  dagli  Alleati  e  quella  Est  controllata  dai  Russi.  Questo  per  me  e  per  i  Tedeschi  fu  un  ostacolo  per  la  loro  libertà.  In  tutti  i  modi  provarono  a  superarlo  e  questo  vuol  dire  che  l’uomo  senza  libertà  non  può  vivere.  Molte  persone  morirono  per  oltrepassare   il  muro,  ma  non  si  arresero  e  tentarono  in  tutti   i  modi.  Quando  Berlino  Est  permise   le  visite  all’Ovest   i  cittadini  scavalcarono  il  muro   in  una  atmosfera  festosa.  Per  me  il  muro  non  poteva  stare  lì  per  sempre,  perché  l’uomo  fa  di  tutto  per  la  sua   libertà.  A  mio  parere   i  muri   che  dividono   le  persone  oggi   sono   il   razzismo,   la  distanza   tra   le  persone  ,  l‘egoismo,  l’orgoglio,  le  bugie….  

Mi   sono  veramente  commosso  quando  ho   letto  che   i   cittadini   si   sono  messi   in  piedi   sul  muro  o  persino  quando  ho  visto  persone  che  cercavano  di  abbatterlo  con  un  piccone.  A  volte  attraverso  le  cose  brutte  vengono  fuori  le  cose  più  belle!  

 (Buzzetti  Luca)  

Il muro di Berlino è stato costruito durante il periodo della Guerra Fredda; la Germania usciva sconfitta dalla Seconda guerra mondiale e fu “punita” anche con la costruzione del muro. Il muro di Berlino è la testimonianza di quanto gli esseri umani possano agire in modo disumano e crudele per raggiungere i propri scopi politici-economici. I politici per difendere la loro ideologia non si sono fatti scrupoli a dividere un popolo che fino a quel giorno aveva condiviso storia, usanze e tradizioni. Nel 1989 la caduta del muro è stata festeggiata da tutti come il trionfo della libertà sulla violenza, la segregazione, la tirannia.

Prima della caduta molte persone sono morte per superare il confine.

Page 5: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   5  

Peter Fechter, un giovane muratore, è stato uno dei tanti morti. Aveva deciso di scappare insieme ad un amico ma, mentre scavalcavano il muro, Peter fu colpito al bacino e cadde sulla “striscia della morte”. Fu lasciato lì senza un medico che lo aiutasse, morì da solo dopo un’ora di agonia e ciò suscitò grandissima indignazione.    

Non sempre le persone sono divise da muri concreti ma a separarle sono le loro idee, le loro convinzioni, i loro pregiudizi. Ad esempio uno di questi “muri simbolici” è il razzismo. Esso assume varie forme: si posso discriminare le persone per la religione, la provenienza geografica, il ceto sociale, il colore della pelle, le scelte politiche… Io credo che fondamentalmente il razzismo nasca dai pregiudizi delle persone e dalle loro paure. Spesso le persone tendono a isolare chi è diverso da loro per paura di confrontarsi, diventando addirittura violente. Per abbattere questi muri ci vorrebbe tolleranza, intelligenza, dialogo, ma diffondere questi valori è molto difficile, richiede molto impegno e un cambiamento profondo del modo di pensare.

(Fuscaldo Grazia)

 

La caduta del muro di Berlino ha significato molto nella storia: finalmente una nazione divisa in due parti poteva unirsi, le famiglie che erano state lontane per circa trent’anni potevano finalmente ricongiungersi. Questo venticinquesimo anniversario serve a ricordarci l’enorme errore commesso tanti anni fa, l’errore

Stele  commemorante                                                            l'uccisione  di  Fechter    (“...  egli  voleva  soltanto  la  libertà”)                

 

Page 6: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   6  

della Guerra Fredda, l’errore di dividere. Ma soprattutto ci ricorda tutti i disperati tentativi di superarlo e le cruente repressioni. Infatti sulla sommità del muro fu collocato del filo spinato elettrico ad alta tensione, poi fu segnata una striscia, chiamata striscia della morte, con delle “torrette” e dei soldati di guardia che sparavano proiettili mortali a qualunque cosa, persona, animale si muovesse nella zona. E così moltissime persone, abbandonata la speranza di scavalcare il muro cercando di evitare i soldati, provarono tutti i modi possibili di oltrepassarlo: buttandosi dalla finestra, con una mongolfiera o un aereo… molti di essi fallirono e vennero uccisi o lasciati agonizzanti senza nessun soccorso. Ed è fondamentale ricordare tutto questo per evitare che si ripeta tutto di nuovo, che ci sia una nuova guerra che questa volta avrebbe delle conseguenze catastrofiche per miliardi di persone.

il razzismo è uno dei vari “muri” che dividono oggi moltissime persone. Consiste nell’ “esaltare” la propria razza considerandola superiore alle altre e cercando di eliminare le razze considerate “impure”, non degne di esistere. Purtroppo questo “muro” esiste ancora oggi ed è necessario abbatterlo per evitare altri massacri di massa.

(Galbani Martina)

 

I MURI SIMBOLICI NEL XXI SECOLO

I MURI SIMBOLICI CHE DIVIDONO LE PERSONE OGGI SONO L’INTOLLERANZA, L’INCOMPRENSIONE, LA MANCANZA DI COMUNICAZIONE TRA GENITORI E FIGLI, L’INDIFFERENZA E IL RIFIUTO DELLO STRANIERO A PRIORI. QUESTE BARRIERE PROVOCANO UNA MANCANZA DI RISPETTO VERSO GLI ALTRI PER CUI DIFFICILMENTE SI RIESCE A VIVERE IN PACE.

(MONGINI CAMILLA)

Il 9 novembre 1989 venne abbattuto il muro di Berlino. Un muro che divise la Germania in due parti e che rappresentò per tanto tempo la lotta tra due poteri e non tra due popoli. Che divise famiglie, amici, conoscenti… Un muro inutile,

Page 7: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   7  

perché alla fine non portò a niente, solo alla ribellione. Attraverso la costruzione del muro venne reso impossibile il dialogo tra le due parti. Senza di esso non si poté risolvere nulla perché fu solo una sfida continua a dire chi era il più forte. E’ infatti importante capire che quando ci sono delle differenze è fondamentale arrivare alla comunicazione (quindi cercare di trovare una soluzione), che è l’unica strada per conservare la pace e la dignità di ogni popolo. L’aspetto di questo avvenimento che mi ha colpito di più è il fatto che molte persone, pur di ritornare dalle persone a cui volevano bene o solamente per scappare da una delle due parti, tentavano di attraversare il muro. Quasi tutte (o forse tutte) venivano uccise, ma di questo fatto nessuna delle due potenze si è mai preoccupata. Non pensavano, infatti, al bene della popolazione, ma solo alla loro supremazia.

Sono tanti ai giorni d’oggi i muri simbolici che dividono le persone. Il razzismo, per esempio, che decide il valore di una persona in base al colore della pelle. L’omofobia, che discrimina gli individui a seconda delle proprie scelte. L’indifferenza, che non ci fa capire chi ha bisogno d’aiuto.

(Morosi Giorgia)

Berlino  Ovest  e  la  Germania  Est  furono  separate  per  28  anni,  periodo  in  cui  le  persone  hanno  molto   sofferto.   Infatti  molte   famiglie,   a   causa  della   costruzione  del  muro,   furono   separate   e  questa  cosa  ha  provocato  disastri  e  vittime.  Alcune  persone  cercarono  di  superare  il  muro  ma  furono  uccise  dalle  guardie.  Secondo  me  separare  le  persone  o  uccidere  chi  cerca  di  superare  un  muro  è  una  violazione  dei  diritti  dell’  uomo.  Perchè  l’  uomo  deve  essere  libero  e  non  essere  obbligato  a  vivere  rinchiuso  o  separato  dalle  proprie  famiglie.  L’abbattimento  del  muro  penso  che  sia  stato  il  giorno  più  bello  per  quelle  persone  che  sono  state  divise  per  tutti  quegli  anni.    

(Mustatea  Andreea  Mirela)  

Page 8: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   8  

Secondo me quello che abbiamo imparato dalla vicenda del muro di Berlino non è solo in senso “negativo”: è stato costruito per dividere una città, però ci può insegnare che le persone (innamorati, famiglie, fratelli, amici…) restano sempre legati anche con un muro davanti: il muro non significa niente perché due persone le può dividere materialmente, ma mentalmente no. Una barriera non può dividere due persone unite, perché se sono unite con il cuore… c’è poco da fare, due cuori non si divideranno mai! Quando il legame è forte è come la forza di gravità: nessuno può sconfiggerla. Secondo me uno dei muri simbolici che oggi ci dividono è il razzismo, la discriminazione contro le culture diverse e l’orientamento sessuale.

(Patanè Lorenzo)

 

Il   muro   di   Berlino   è   stato   costruito   per   spartire   la   città   tra   le   due   potenze   del  momento.  Questo  muro  ha  diviso  non  solo  una  città  ma  un  intero  paese  per  28  anni.  Gli  abitanti  cercarono  in  tutti  i  modi  di  rincontrare  i  loro  familiari,  perfino  scavando  tunnel  sotterranei  o  creando  mongolfiere  per  volare  da  una  parte  all’altra.  Il  confine  divenne   una   vera   e   propria   trappola  mortale   perché   chi   cercava   di   oltrepassare   il  muro  veniva  subito  fermato  con  mine  anti-­‐uomo  o  a  colpi  di  fucile,  e  addirittura  con  impianti  che  sparavano  automaticamente  a  tutto  ciò  che  si  muoveva.  Muri  di  oggi:  il  razzismo  e  Internet  quando  invece  di  unire  la  gente  la  divide  facendola  stare  sola    e  crea  una  realtà  virtuale  e  “parallela”  in  cui  non  ci  si  relaziona  con  persone  vere.    

(Reitano  Lorenzo)  

Page 9: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   9  

Il muro di Berlino è stato uno dei più grandi “oggetti” di divisione mai esistiti. Secondo me costruirlo è stato utile solo a dividere famiglie, i genitori dai propri figli o i fratelli tra di loro. Addirittura molte persone costruivano delle vie sotterranee per passare oltre il muro e andare a prendere le proprie mogli o i propri figli. Un uomo ebbe la magnifica idea di realizzare una mongolfiera per superare il muro, ma la missione non andò a buon fine poichè, proprio nella fase di atterraggio, questa cadde sulla caserma dove si trovavano le guardie.

Il mio parere su questi fatti è che le persone che hanno messo in pericolo la propria vita per i figli o le mogli sono quelle che ora dovrebbero essere riconosciute, ricordate come persone speciali.

(Reitano  Martina)  

La costruzione del muro di Berlino secondo me è stata solo una “macchina” per far soffrire le

persone innocenti, che non avevano colpa di tutto quello che era successo. Le persone che

vivevano a Berlino si sono ritrovate in un “carcere” gigantesco senza aver commesso nessun

reato; in questo modo hanno costretto molte persone a provare a fuggire, ma fuggire da Berlino in

quel periodo era come suicidarsi, perché tutto il muro era strettamente controllato da guardie

armate ed appena vedevano un cittadino provare a fuggire senza neanche pensarci gli sparavano

contro. Ci fu anche un avvenimento molto particolare: due ragazzi provarono a fuggire da Berlino

Est, ma nel tentativo uno dei due rimase ferito gravemente da un proiettile sparato dalle guardie

mentre il compagno, non potendo fare niente, dovette lasciarlo lì, e lo levarono dal suolo dopo

circa due ore ormai già morto e distrutto dal dolore.

Ma dopo molti anni di dolore i cittadini di Berlino riuscirono a distruggere il muro che li divideva

dalle altre persone. Un aspetto che mi ha colpito di questo avvenimento è stata la divisione, sì, la

divisione delle persone che hanno sofferto per tutti questi anni, ma che alla fine hanno vinto.

(Sannibale Lorenzo)

Page 10: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   10  

Per ben 28 anni, il muro divise Berlino Est da Berlino Ovest. In una sola notte Berlino Ovest fu circondata da questa barriera opprimente. Posso solo provare ad immaginare l’incredulità e la tristezza dei cittadini che si ritrovarono chiusi come in una grande prigione, senza aver commesso alcun reato. Nel tentativo di scavalcarlo per cercare di ottenere la libertà o per rivedere i propri cari dal lato opposto della città, più di 200 persone persero la vita. Questo muro è stato solo causa di morte e dolore. Mi hanno molto colpito le immagini della caduta del muro, quando i cittadini, soprattutto giovani, lo scavalcarono e poterono riabbracciare le persone al di là della barriera. Anche se non si conoscevano, i loro volti esprimevano un’immensa gioia nell’incontrarsi, perché erano finalmente liberi. Oggi, anche se non ce ne rendiamo conto, siamo molto fortunati perché siamo nati in un periodo di pace e viviamo in una democrazia in cui, anche se abbiamo delle regole da rispettare per il bene comune, siamo liberi di esprimere le nostre idee e di spostarci dove vogliamo.

Quali sono oggi i “muri” che dobbiamo abbattere ……

Dal momento in cui cominciamo a provare odio, disprezzo e desiderio di escludere l’altro, si formano i primi mattoni delle barriere mentali e culturali del nostro tempo: il razzismo, l’odio di una religione diversa dalla propria, il disprezzo verso i gay e le persone obese. Dalla storia dobbiamo imparare a non ripetere più gli stessi errori, che portano solo morte e dolore. Da essa possiamo capire che laddove si impongono decisioni con la forza e la violenza si porta solo sofferenza.

(Scarpa Michela)

La   costruzione  del  Muro   fu  voluta,  per   sete  di  potere  e  di   conquista,  dalle  due   superpotenze   (e    nazioni   alleate),   le   quali   occuparono   la   capitale   tedesca   dopo   la   fine   della   Seconda   Guerra  Mondiale.  Con  questa  occupazione  si  prospettava  una  divisione  europea  diversa,  così  il  13  agosto  1961  venne  costruito   il  Muro,   simbolo  di   chiusura,  di     individualismo,  di  divisione.  E  noi   giovani  dobbiamo   evitare   che   altri   “muri”   vengano   costruiti   in   futuro.   Quest’anno   si   è   festeggiato,   il   9  novembre,   il   25°   anniversario   dalla   caduta   del  Muro   di   Berlino.   Purtroppo   la   situazione   politica  italiana   l’ha   fatto   passare   in   secondo   piano.   Invece   bisognava   celebrarla,   perché   ci   avrebbe  ricordato   che   la   libertà   va   sempre   conquistata   e   che   bisognerebbe   affrontare   la   realtà   e   non  oscurarla.  Come  il  Muro  ha  fatto.  Ha  tenuto  diviso  il  mondo  per  ben  25  anni  tra  i  due  blocchi,  Stati  Uniti  e  Unione  Sovietica.  Ma  grazie  anche  al  pacifista  Gorbaciov,  che  spinse  al  cambiamento  con  le  sue  idee  aperte,  il  muro  cadde.  È  un  esempio  per  noi  giovani  di  coraggio  e  di  libertà.  

(Vece  Gabriele)  

Page 11: A 25 anni dal crollo del muro di berlino

Ic  “Primo  Levi”   11  

I graffiti del Muro