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99. Le modifiche dello statuto. Il recesso del socio
IL CONTRATTO SOCIALE (INTENDENDO SIA L’ATTO COSTITUTIVO CHE LO STATUTO), NEL
CORSO DELLA VITA DELL’ENTE, PUO’ ESSERE MODIFICATO.
TALI MODIFICHE POSSONO AVERE AD OGGETTO:
IL MUTAMENTO DELL’OGGETTO SOCIALE
MODIFICA ORIGINATA DALLA NECESSITÀ DI ADEGUAMENTO ALLE
MUTATE ESIGENZE IMPRENDITORIALI
MODIFICA ORIGINATA DALLA NECESSITÀ DI ADEGUAMENTO AD
ALTRI AVVENIMENTI CHE RIGUARDANO LA VITA SOCIALE
LE MODIFICHE DELLO STATUTO SONO DI REGOLA ADOTTATE CON DELIBERAZIONE
DELL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA
IL RECESSO DI UN SOCIO
MODIFICA ORIGINATA DALLA NECESSITÀ DI ADEGUAMENTO ALLA
SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
LE VARIAZIONI DEL CAPITALE SOCIALE
con riferimento alle cause di recesso inderogabili, è previsto che il diritto di recesso, per
tutte o parte delle azioni, spetta ai soci che non hanno concorso alla approvazione delle
deliberazioni riguardanti:
la modifica della clausola statutaria relativa all'oggetto sociale, quando consente un
cambiamento significativo dell'attività della società
la trasformazione della società
il trasferimento della sede sociale all'estero
la revoca dello stato di liquidazione
l'eliminazione di una o più cause di recesso statutariamente previste
RECESSO
la modifica dei criteri di determinazione del valore dell'azione in caso di recesso
le modifiche dello statuto in materia di diritto di voto o di partecipazione
IL PATTO VOLTO AD ESCLUDERE O RENDERE PIÙ GRAVOSO L'ESERCIZIO
DEL DIRITTO DI RECESSO NELLE IPOTESI SU INDICATE È NULLO
il diritto di recesso è riconosciuto anche ai soci delle società quotate che non abbiano concorso
all'approvazione della deliberazione che comporta l'esclusione della società dalla quotazione
fatta salva una diversa previsione statutaria, hanno diritto di recesso per la totalità delle azioni
possedute, i soci che non hanno concorso all'approvazione delle deliberazioni riguardanti:
la proroga del termine
l'introduzione o la rimozione di vincoli alla circolazione dei titoli
nelle società costituite a tempo indeterminato, le cui azioni non sono quotate in un
mercato regolamentato, il socio può recedere con un preavviso di 180 giorni, prolungabile
dallo statuto sino ad un anno
AL DI LA’ DELLE INDICAZIONI CHE POSSONO ESSERE RINVENUTE NEL CORPO DELLA
NORMATIVA CODICISTICA, IL LEGISLATORE HA RICONOSCIUTO UN NOTEVOLE SPAZIO
ALL'AUTONOMIA PRIVATA, POTENDO LO STATUTO DELLE SOCIETÀ, CHE NON FANNO
RICORSO AL MERCATO DEL CAPITALE DI RISCHIO, PREVEDERE ULTERIORI CAUSE DI
RECESSO
AI FINI DELL'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI RECESSO, IL SOCIO DEVE RISPETTARE I
TERMINI E LE FORMALITÀ PRESCRITTE DAL LEGISLATORE:
il recesso va comunicato a mezzo raccomandata, contenente i dati relativi al socio ed
alle azioni da questi possedute
la comunicazione di recesso deve essere spedita entro 15 giorni dalla adozione della
deliberazione che lo legittima, ovvero entro 30 giorni dalla conoscenza, da parte del
socio, del fatto, diverso da una deliberazione, che legittima il recesso
il socio non può alienare le azioni per le quali il recesso è stato esercitato, che devono
rimanere depositate presso la sede sociale
LADDOVE LA SOCIETÀ PROVVEDA ALLA REVOCA DELLA DELIBERAZIONE
LEGITTIMANTE IL RECESSO O SIA DELIBERATO LO SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETÀ, IL
RECESSO NON PUÒ ESSERE ESERCITATO E, SE GIÀ ESERCITATO, È PRIVO DI
EFFICACIA
avendo, quest'ultimo, diritto alla liquidazione
delle azioni per le quali esercita il recesso
Nelle società non quotate, la determinazione del valore delle azioni è effettuata dagli
amministratori, sentito il collegio sindacale ed il soggetto che svolge il controllo contabile,
avendo come riferimento tre indici:
la consistenza patrimoniale della società
le sue prospettive reddituali
l'eventuale valore di mercato delle azioni
A SEGUITO DELLA COMUNICAZIONE DI RECESSO,
OCCORRE STABILIRE:
IL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE AZIONARIA DI PROPRIETÀ DEL SOCIO
RECEDENTE
Nelle società con azioni quotate il valore di liquidazione va calcolato avendo quale
esclusivo parametro il valore medio che le azioni hanno avuto sul mercato nei 6 mesi
precedenti la pubblicazione ovvero la ricezione dell'avviso di convocazione dell'assemblea,
le cui deliberazioni legittimano il recesso.
Lo statuto può prevedere differenti modalità di liquidazione.
I SOCI HANNO DIRITTO DI CONOSCERE IL VALORE DELLA PROPRIA QUOTA
AZIONARIA NEI 15 GIORNI PRECEDENTI ALLA DATA DELL'ASSEMBLEA
LE AZIONI DEL SOCIO RECEDENTE DEVONO ESSERE OFFERTE IN OPZIONE AGLI ALTRI
SOCI, IN PROPORZIONE DELLE RISPETTIVE QUOTE, ED AGLI EVENTUALI POSSESSORI DI
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
SOLO NELL'IPOTESI IN CUI TALI SOGGETTI NON ACQUISTINO LE AZIONI OFFERTE,
QUESTE POTRANNO ESSERE COLLOCATE SUL MERCATO
se non vi siano utili distribuibili o riserve disponibili, la società, con
deliberazione dell'assemblea straordinaria, deve proporzionalmente
ridurre il capitale sociale o disporre lo scioglimento della società
la delibera di riduzione del capitale può essere impugnata dai creditori
sociali; in tal caso, se l'impugnazione è accolta, la società si scioglie
LADDOVE NON SI TROVINO ACQUIRENTI, LE AZIONI DOVRANNO ESSERE RIMBORSATE
MEDIANTE ACQUISTO DA PARTE DELLA SOCIETÀ, NEL LIMITE DEGLI UTILI DISTRIBUIBILI E
DELLE RISERVE DISPONIBILI