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97° CONGRESSO NAZIONALE SIOT XXVIII Congresso SOC.I.TRA.S. Roma, 14 novembre 2012 IL DISABILE AL VOLANTE. METODOLOGIA DI RIEDUCAZIONE FUNZIONALE DOPO TRAUMA STRADALE: PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO G. CARUSO*, D. SALVADORI**, S. GERVASI** * Spec. sta Fisiatria, Chirurgia della Mano, Medicina Termale, Medicina Aerospaziale ** Terapisti della Riabilitazione

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97° CONGRESSO NAZIONALE SIOT

XXVIII Congresso SOC.I.TRA.S.

Roma, 14 novembre 2012

  IL DISABILE AL VOLANTE.

METODOLOGIA DI RIEDUCAZIONE

FUNZIONALE DOPO TRAUMA STRADALE:

PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO

G. CARUSO*, D. SALVADORI**, S. GERVASI**

* Spec. sta Fisiatria, Chirurgia della Mano, Medicina Termale, Medicina Aerospaziale ** Terapisti della Riabilitazione

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INTRODUZIONE

Persone diversamente abili che presentano minorazioni invalidanti ai fini della guida di

autoveicoli, in particolare mutilati e minorati fisici, anche se affetti da più deficit, possono ottenere la patente di guida speciale nelle

seguenti categorie:

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A: per la guida di motocicli, tricicli e quadricicli a motore;

B: per la guida di autoveicoli aventi massa massima non superiore ai 3.500 kg e il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non sia superiore ad otto;

C: per la guida di autoveicoli (diversi da quelli della categoria D), aventi massa massima superiore a 3.500 kg ma fino a 11.500 kg;

D: per la guida di autoveicoli destinati al trasporto di persone, il cui numero a sedere, escluso quello del conducente, sia superiore ad otto ed inferiore a 16.

Non è prevista la possibilità di ottenere l'estensione della patente speciale alla categoria E (autoarticolato……)

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Le limitazioni devono essere riportate sulla patente e devono precisare quale protesi sia prescritta, ove ricorra, e/o quale tipo di adattamento sia richiesto sul veicolo, in relazione agli

esiti degli accertamenti presso le commissioni mediche locali

ESEMPI DI ALCUNI CODICI :

CONDUCENTE (motivi medici):

01. Correzione della vista e/o protezione degli occhi

02. Apparecchi acustici/aiuto alla comunicazione

03. Protesi/ortesi per gli arti

05.07 Guida non autorizzata in autostrada

MODIFICHE DEL VEICOLO

10. Cambio di velocità modificato

15. Frizione modificata

20. Dispositivi di frenatura modificati

20.13 Freno a ginocchio

25.04 Acceleratore manuale

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CASO CLINICO

Paziente maschio, aa. 74, libero professionista, affetto da poliomielite con deficit bilaterale arti

inferiori e in minor misura all’arto sup. dx.

Il soggetto nell’impossibilita di utilizzare gli arti inferiori durante la guida possiede patente

speciale per auto adattata.

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ADATTAMENTI AUTO

Cambio Automatico Acceleratore al volante

Freno di servizio manuale

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DIAGNOSI

• Il paziente, destrimane, a causa di sinistro stradale (impatto ad alta energia tra due auto) effettuato con propria vettura,

si presentava presso il nostro ambulatorio con esiti di:

• Frattura terzo distale omero dx. trattata con osteosintesi (placca e viti)

• Lussazione artic. metacarpo-falangea (MF) 2 raggio mano dx. trattata con filo di K

• Lussazione artic. interfalangea distale (IFD) 3 raggio mano dx. trattata con filo di K.

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VALUTAZIONE

Data la situazione del paziente, veniva accompagnato periodicamente in ambulatorio con mezzo attrezzato Pubblica Assistenza, con massima disponibilità nei giorni ed orari.

Premessa

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VALUTAZIONE

Esame obiettivo

• Esiti cicatriziali chirurgici gomito dx.

• Edema a livello del gomito e mano dx. (già rimossi i fili di K)

• Dolore e dolorabilità alla palpazione e movimento al livello del

gomito e delle MF II-III-IV raggio

• Ipostenia e spiccata limitazione funzionale in flesso estensione gomito, polso e mano dx.

• Ipoestesia I-II-III raggio.

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VALUTAZIONE

Valutazione ROM

• Deficit flessoestensione gomito dx. ROM 90°/145°

• Deficit flessoestensione MF II raggio mano dx. ROM 70°/15°

• Deficit flessoestensione IFP III raggio mano dx. ROM 60°/10°

• Deficit flessoestensione IFD III raggio mano dx. ROM 45°/5°

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La priorità è stata focalizzare la riabilitazione sull’estensione del gomito e sulla flessoestensione

delle dita con recupero della propriocezione e destrezza della

mano dx.

OBIETTIVO RIABILITATIVO

L’obiettivo primario a breve termine è stato il raggiungimento

dell’autonomia alla guida.

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Principali obiettivi

Recupero Rom gomito dx.

(estensione)

Recupero Rom MF e IFD I-II-III

raggio mano dx.

Propriocezione, destrezza mano

dx.

OBIETTIVO RIABILITATIVO

Durante l’anamnesi e il colloquio è risultato di primaria importanza per il paziente il recupero, in tempi brevi, dell’autonomia

alla guida.

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TRATTAMENTO RIABILITATIVO

Riabilitazione gomito

• Mobilizzazione passiva, attiva e PNF

• Utilizzo di spalliera, kinetec e ruota di Lapidari

• Es. statici per recupero estensione gomito.

Il paziente effettuava terapie fisiche intensive di 90 – 120 min. circa - 5 volte/settimana

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TRATTAMENTO RIABILITATIVO Riabilitazione Rom e riduzione

flogosi mano

• Laser terapia con laser multidiodo ASA M5

• Ultrasuoni in H2O

• Mobilizzazione passiva e coadiuvata

• Utilizzo di spugne propriocettive di varie forme e resistenze

Inoltre:

• Valutazione periodica della forza con dinamometro

• Studio della di risposta dei tempi di reazione tra stimoli visivo- acustici e movimenti delle dita mediante apparecchio TRD1 system.

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• Ultrasuonoterapia • Dinamometri

• Apparecchio TRD1System• Kinetec arto superiore

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TRATTAMENTO RIABILITATIVO

Riabilitazione propriocettiva della mano

Priorità agli esercizi di propriocezione e destrezza data l’importanza della mano alla guida,

considerando che la leva del freno di servizio è azionata dalla mano lesa.

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• Utilizzo di Theraband di varie resistenze

• Utilizzo di spugne propriocettive

• Utilizzo di tabellone gruppo mano

• Utilizzo del kit Leonardo

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RISULTATI

Valutazione dopo 20 trattamenti

• Gomito dx: fless.115°/est. 20°

• MF II raggio mano dx: fless. 90°/est. 25°

• IFP III raggio mano dx: fless. 90°/est. 0°

• IFD III raggio mano dx: fless. 80°/est. 5°

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CONCLUSIONI

Il paziente dopo 20 trattamenti intensivi di FKT (durata circa un mese dal primo trattamento) ha ottenuto un netto

miglioramento del ROM e un considerevole recupero della destrezza della mano, tali da renderlo nuovamente

autonomo nella guida del proprio autoveicolo adattato.

Dovrà continuare le sedute fisioterapiche con minor regime di frequenza per recuperare ulteriormente Rom e forza

muscolare soprattutto a livello del gomito.

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GRAZIEGRAZIE

www.carusofisioterapia.it www.medicinariabilitativa.it