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ALLEGATO B L.R. n. 18/2005 SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO BANDO ANNO 2012 SOGGETTO PROPONENTE: COMUNE DI CASTELGOMBERTO P.ZA MARCONI, 1 36070 CASTELGOMBERTO (VI) 1) TITOLO DEL PROGETTO: Tra dire e fare: Servizio Civile” 2° edizione 1

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ALLEGATO B

L.R. n. 18/2005SERVIZIO CIVILE REGIONALE VOLONTARIO

BANDO ANNO 2012

SOGGETTO PROPONENTE:

COMUNE DI CASTELGOMBERTOP.ZA MARCONI, 1

36070 CASTELGOMBERTO (VI)

1) TITOLO DEL PROGETTO:

“Tra dire e fare: Servizio Civile”

2° edizione

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SOGGETTO PROPONENTE: COMUNE DI CASTELGOMBERTO

Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 Cap: 36070 Comune: CASTELGOMBERTO Prov. VICENZA Telefono: 0445/424443 Fax: 0445/941577 E-mail: [email protected] Sito web: www.comune.castelgomberto.vi.it Codice fiscale - P.IVA: 00185650249

Struttura competente progetto:SETTORE 1° AMMINISTRATIVO – SERVIZI ALLA PERSONA

Cognome e nome del responsabile del procedimento DOTT.SSA Salamino Maria GraziaTelefono: 0445/424415E-mail: [email protected]

Cognome e nome del legale rappresentante dell'Ente/AssociazioneDAL TOSO LORENZOIndirizzo: P.ZA MARCONI, 1 – 36070 CASTELGOMBERTO - VITelefono: 0445/424413E-mail: [email protected]

Codice di accreditamento al Servizio Civile Nazionale: NZ02735

2) ENTI ASSOCIATI:Le Amministrazioni Comunali proponenti intendono dare maggiore rilevanza alle Agenzie Educative, alle Cooperative Sociali e soprattutto alle Associazioni Culturali e di Volontariato, come di seguito riportate, che collaborano attivamente alla realizzazione di questo progetto e che concorrono a dare un apporto significativo concreto allo svolgimento delle singole attività, anche mediante la formalizzazione del partenariato.

n. DENOMINAZIONE TIPOLOGIA DI ACCORDO1 COMUNE DI TRISSINO

(codice accreditamento UNSC NZ02740)PROTOCOLLO D’INTESA e LETTERA DI INTENTI

2 COMUNE DI BROGLIANO(codice accreditamento UNSC NZ02739)

PROTOCOLLO D’INTESA e LETTERA DI INTENTI

3 ITACA Cooperativa Sociale ONLUS –Valdagno

LETTERA DI PARTENARIATO

4 CON TE Cooperativa Sociale ONLUS - Quinto Vicentino

LETTERA DI PARTENARIATO

5 STUDIO PROGETTO Società Cooperativa Sociale – Cornedo Vicentino

LETTERA DI PARTENARIATO

6 MeA Cooperativa Sociale – Vicenza

7 Istituto Comprensivo StataleENRICO FERMI Castelgomberto e Brogliano

LETTERA DI PARTENARIATO

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8 Associazione Anziani e Pensionati -Castelgomberto

LETTERA DI PARTENARIATO

9 Associazione Anziani e Pensionati - Trissino

LETTERA DI PARTENARIATO

10 Associazione Anziani Brogliano LETTERA DI PARTENARIATO

11 Parrocchia S. Martino di Brogliano LETTERA DI PARTENARIATO

12 Parrocchia S.S Lorenzo e Lucia di Quargnenta (Brogliano)

LETTERA DI PARTENARIATO

13 Associazione Culturale Agorà - Castelgomberto

LETTERA DI PARTENARIATO

14 Scuola Materna “D.G. Busato” –Castelgomberto

15 Associazione “Integrazione Onlus”P.za IV Novembre – Carrè (Vi)

LETTERA DI PARTENARIATO

3) DESCRIZIONE DEL PROGETTO:Data inizio: gennaio 2013Data fine: dicembre 2013 Durata 12 mesiAmbito progettuale:

ASSISTENZA E SERVIZIO SOCIALE

PROMOZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’ EDUCATIVE E CULTURALI

Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

I tre Comuni sono situati nella zona sud della valle Valle dell’Agno, che conta circa 60.000 abitanti, sono di piccole dimensioni e tra loro confinanti, fanno parte di un unico distretto socio sanitario (Punto Salute Nord) dell’AULSS n. 5 “Ovest Vicentino”; gestiscono ed erogano in modo analogo alcuni servizi socio-assistenziali quali l’Assistenza Domiciliare, la consegna pasti a domicilio, i centri educativi pomeridiani ed i centri estivi.Nel Comune di Trissino, inoltre, è presente una Casa di Riposo (IPAB “Villa Serena”) che accoglie in gran parte le persone anziane bisognose provenienti dai tre Comuni.Nei Comuni di Trissino e Castelgomberto sono presenti delle Scuole dell’Infanzia private parificate con servizio integrato di Asilo Nido; nel Comune di Brogliano è presente un servizio di Asilo Nido comunale, gestito tramite una convenzione con la Cooperativa Sociale Itaca, che accoglie i bambini dai 3 ai 36 mesi ed ha una capacità ricettiva massima di 40 posti ed una Scuola dell’Infanzia privata parificata, gestita dall’Unità Pastorale di Brogliano e Quargnenta. Le scuole primarie e secondarie di primo grado dei Comuni di Castelgomberto e Brogliano fanno capo ad un unico Istituto Comprensivo con sede a Castelgomberto, formato da quattro plessi per le primarie (di cui uno a Brogliano e tre a Castelgomberto) e un plesso per le secondarie a Castelgomberto. In ciascuno dei tre Comuni è inoltre presente il servizio di Centro Educativo Pomeridiano per i bambini della scuola primaria; nel Comune di Castelgomberto è stato consolidato il Centro Pomeridiano per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e, dopo un primo anno di sperimentazione è stato consolidato nel

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Comune di Trissino il Servizio di Doposcuola pomeridiano comunale, sia per i ragazzi della scuola primaria che per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado.

Da tempo le politiche sociali e culturali dei tre Enti sono in parte coordinate attraverso vari servizi comuni o dei quali gli Enti fanno parte come, ad esempio, il Servizio Provinciale Interbibliotecario, coordinato dalla Biblioteca Bertoliana di Vicenza e che unisce in un unico servizio di rete le Biblioteche della Provincia ed il sistema museale “Agno – Chiampo”.Per gli anni 2008/09 i tre Comuni hanno rinnovato la collaborazione per la gestione aggregata del progetto “Anziani soli? No, grazie!”, d’intesa con le Cooperative Sociali che gestiscono il Servizio di Assistenza Domiciliare e con la collaborazione delle Associazioni Anziani e Pensionati di Trissino, di Castelgomberto e di Brogliano.Il progetto, finalizzato alla realizzazione di azioni di promozione della qualità della vita delle persone anziane, è volto a favorire la socializzazione degli anziani che soffrono di solitudine e creare opportunità di incontro.Visto il notevole gradimento riscontrato da parte degli anziani destinatari del progetto in essere, le Amministrazioni Comunali dei tre Enti hanno finanziato tale iniziativa anche per il triennio 2010-2012.

I tre Comuni già in passato hanno collaborato tra loro in materia di Servizio Civile mediante la stipula di una convenzione per la presentazione congiunta di un progetto di Servizio Civile Nazionale ai sensi della Legge 64/2001. Tale progetto ha permesso nel periodo dal 01.01.04 al 31.03.05 l’impiego di n. 3 volontarie, una per ciascun Ente, che hanno svolto il loro servizio a supporto dei servizi sociali, educativi e culturali degli Enti.La collaborazione è proseguita nella fase istruttoria per la presentazione della domanda di accreditamento e di iscrizione all’Albo Nazionale degli Enti di Servizio Civile Nazionale, conclusasi positivamente nel corso dell’anno 2005. Nell’anno 2006 è stato sottoscritto un “protocollo di aggregazione” che ha consentito la presentazione del progetto “Solidarietà e Partecipazione” per il primo “Bando Regionale sperimentale per la presentazione di progetti di Servizio Civile Regionale anno 2006”. Il progetto, è stato approvato e in parte finanziato dalla Regione Veneto ed ha consentito l’avvio, in data 16.10.2007, di una volontaria per 30 ore di servizio settimanali, per un anno.Il protocollo di aggregazione è stato rinnovato per la presentazione di un progetto sia per l’anno 2007 che per l’anno 2008. I progetti sono stati approvati e in parte finanziati dalla Regione Veneto: dal 01.09.2008 al 31.08.2009 infatti due volontarie hanno svolto il servizio presso i tre Enti per 18 ore settimanali ciascuna.Dal 01.09.2009 sono state avviate al servizio altre due volontarie che, per un anno e 18 ore settimanali, sono state impiegate nella realizzazione del progetto “L’Officina delle idee, opportunità per pensare, crescere, sperimentare”.Anche per gli anni 2009 e 2010 i tre Comuni hanno rinnovato il protocollo di aggregazione per la presentazione congiunta di progetti di servizio civile regionale, i quali sono stati approvati, ma non finanziati, dalla Regione e non è stato pertanto possibile avviare al servizio alcun volontario in servizio civile.Il Progetto dell’anno 2011 “Tra dire e fare: servizio civile” è stato approvato e finanziato dalla Regione e quindi, dal mese di Aprile 2012 n. 3 volontarie, una per ogni Ente, sono impiegate nei settori previsti, con un buon risultato fin ad oggi, sia intermini quantitativi sia qualitativi dell’apporto dato. Per tale motivo le Amministrazioni Comunali esprimono la volontà di proseguire con la 2ª Edizione di questo progetto riconfermando il progetto precedente con qualche piccola innovazione sperimentale.

Le azioni degli Enti sono, infine, coordinate da riunioni periodiche degli organi di gestione politici quali ad esempio la conferenza dei Sindaci di Vallata e/o degli Assessorati ai Servizi Sociali.Da più di anno, inoltre, è attivo un gruppo intraprofessionale di confronto e lavoro tra le assistenti sociali dei Comuni afferenti al Punto Salute Nord dell’Ulss 5.

DATI GENERALI (al 31.12.2011):Castelgomberto: abitanti 6.185; Maschi 3.124; Femmine 3.061; Famiglie n. 2.324

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(n. 952 oltre i 65 anni (426 M – 526 F), n. 1244 con meno di 18 anni (656 M – 588 F)- superficie 17,28 Kmq);Brogliano: abitanti 3.846; Maschi 1935; Femmine 1911; n. 503 oltre i 65 anni (226 M – 277 F), n. 795 con meno di 18 anni (402 M – 393 F), superficie 12,15 Kmq;Trissino: abitanti 8767, n.1508 oltre i 65 anni (684 M- 824 F), n. 1730 con meno di 18 anni (926 M- 804 F), superficie Kmq 21,93.

Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo chiaro le modalità d’impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

La presentazione di un unico progetto favorisce e incentiva le politiche comuni dei tre Enti nei settori indicati, mediante la realizzazione di iniziative congiunte e lo scambio di informazioni ed esperienze tra i/le volontari/e, pur mantenendo la specificità degli intenti e degli strumenti utilizzati nelle realtà proprie dei singoli Comuni.L’esperienza maturata in questi anni di condivisione della figura dei volontari ha confermato la necessità di prediligere l’intervento nei settori della promozione delle attività educative e culturali per i Comuni di Brogliano e Castelgomberto. Il Comune di Trissino, invece, ha espresso l'intenzione di ampliare gli interventi, già attivati nel settore dell'assistenza agli anziani negli scorsi anni, anche nel settore della promozione delle attività educative e culturali.

In particolare il Comune di Trissino intende proseguire l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta nei servizi rivolti agli anziani coinvolgendo anche la figura del/la volontario/a regionale e ripropone, pertanto, la continuazione del progetto rientrante nell’area anziani, realizzato in collaborazione con i Comuni di Brogliano e Castelgomberto e denominato “Anziani soli? No, grazie!”.Tale progetto, consolidato ormai nel tempo, in collaborazione con la Cooperativa Sociale “STUDIO PROGETTO” e con le Associazioni degli ANZIANI E PENSIONATI dei tre Comuni, come per gli anni precedenti, si propone la realizzazione di attività finalizzate a sostenere processi di socializzazione fra gli anziani che soffrono la solitudine, mediante la promozione della rete informale e la partecipazione da parte degli anziani stessi alle attività culturali e ricreative con carattere innovativo.I destinatari diretti del presente progetto sono le persone anziane (over 65), residenti nei tre Comuni e conosciute dai servizi sociali per aver espresso un bisogno di socializzazione e compagnia, ma che non sono in grado autonomamente di soddisfare questa esigenza, a causa delle condizioni precarie di salute, della lontananza dalle sedi dei centri aggregativi per anziani (e dei luoghi di ritrovo abituali) o delle condizioni socioeconomiche.I destinatari indiretti sono tutti quegli anziani neopensionati o in buone condizioni di salute che, singolarmente o costituiti in Associazioni, collaborano con le Amministrazioni Comunali per la realizzazione delle attività culturali e ricreative rivolte sia alla popolazione anziana sia all’intera comunità.Inoltre, destinataria indiretta è anche l’intera comunità locale che trae giovamento dall’apporto dato dalle persone anziane, le quali diventano in questo modo portavoce della memoria storica e delle tradizioni perdute: l’anziano, quindi, non è solo portatore di bisogni e di situazioni problematiche, ma diventa risorsa e potenzialità.Gli obiettivi del progetto comprendono più livelli:

macro obiettivi: si rivolgono alla generalità della popolazione residente e a tutti i servizi coinvolti. Prevedono una conoscenza più approfondita della situazione degli anziani e delle loro problematiche, la costruzione delle reti locali informali che possano sostenere gli anziani, la prevenzione dell’isolamento sociale e dell’emarginazione, soprattutto delle fasce più deboli, lo sviluppo e il mantenimento della responsabilità sociale della comunità locale verso i propri membri, il recupero della memoria storica attraverso le testimonianze dirette.

micro obiettivi: si rivolgono agli anziani coinvolti nei singoli interventi. Prevedono la socializzazione delle persone sole e/o isolate, la valorizzazione delle risorse personali e il mantenimento delle funzioni residue dei destinatari, il collegamento dei vari soggetti coinvolti con il segretariato sociale per facilitare i momenti informativi e di monitoraggio.

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Il progetto si concretizza in due anime: 1. consolidamento di iniziative sperimentali a livello di ogni singolo Comune;2. sperimentazione di iniziative comuni per i tre territori e si distingue in due tipologie di attività diverse, ma fra loro collegate:a) realizzazione di uno “spazio stanziale” di aggregazione/socializzazione tra gli anziani, in

una sede comunale centrale, dove svolgere attività manuali, organizzare pranzi conviviali, realizzare dei momenti formativi e informativi su argomenti di interesse comune;

b) realizzazione di uno “spazio itinerante” di aggregazione/socializzazione dove gli anziani possono partecipare all’organizzazione di visite culturali e/o uscite di varia natura.

I gruppi di socializzazione s’incontrano, di norma, un pomeriggio al mese, per la durata di tre ore circa. Per entrambe le tipologie di attività è previsto il trasporto da casa alla sede e ritorno, soprattutto per gli utenti con problemi di salute e/o che vivono nelle contrade isolate.Le varie attività del gruppo vengono programmate e coordinate dagli assistenti sociali dei Comuni di Brogliano, Castelgomberto e Trissino, che ne curano anche la supervisione a livello locale e sovracomunale, il monitoraggio in itinere e la verifica finale. La realizzazione degli interventi è affidata agli operatori addetti all’assistenza già operanti sul territorio, in quanto prestanti il servizio di assistenza domiciliare e che quindi conoscono e seguono già gli anziani coinvolti. Oltre alle predette figure professionali, lo svolgimento delle attività di ciascun gruppo potrà essere supportato dalla preziosa collaborazione del volontario in servizio civile e dei volontari aderenti alle locali associazioni di anziani e pensionati che collaborano fattivamente per la realizzazione del presente progetto.In particolare il/la volontario/a del servizio civile potrà quindi sia cooperare all’interno dell’èquipe professionale nell’ideazione delle attività da proporre agli anziani, sia operare su campo affiancando gli operatori socio-assistenziali nello svolgimento di tali attività.Una volta instaurato un rapporto di fiducia con gli anziani, il/la volontario/a potrà anche svolgere delle attività in autonomia, presso il domicilio degli anziani, come la compagnia, l’aiuto nel disbrigo di piccole commissioni, ecc.Mediante la partecipazione al progetto, al/la volontario/a in servizio civile verrà quindi data la possibilità di ampliare le proprie conoscenze e competenze relativamente alla progettazione e realizzazione di attività ludico-ricreative e di socializzazione, con particolare riferimento al lavoro di gruppo con gli anziani. Inoltre lo stesso avrà la possibilità di coltivare un rapporto anche con i volontari già inseriti da tempo nel progetto, di età ed esperienze diverse, che potranno favorire in incontro intergenerazionale ed essere uno stimolo alla collaborazione e alla risoluzione dei problemi e delle difficoltà che si potranno creare all’interno del gruppo così eterogeneo. Potrà sperimentare l’impegno civile e sociale e confrontarsi con le persone che a vario titolo prestano il loro tempo a servizio degli anziani e diventano risorsa gratuita e preziosa nella comunità locale dove operano. Nell’organizzazione poi delle singole iniziative il volontario potrà acquisire le conoscenze relative all’utilizzo delle strutture pubbliche, alle modalità di richiesta e di concessione degli spazi, ecc.

Per il terzo anno consecutivo il Comune di Trissino intende, inoltre, supportare l'offerta dei servizi socio-educativi rivolti ai minori e alle loro famiglie, mediante la prosecuzione del servizio di doposcuola comunale pomeridiano, avvio sperimentale ormai consolidato. L’Amministrazione intende anche perseguire l’obiettivo di qualificare maggiormente l’offerta dei servizi socio-educativi, cercando, in particolare, di creare dei momenti d’integrazione e sinergia tra il servizio di doposcuola comunale pomeridiano, di recente costituzione e il centro educativo territoriale, da anni presente nel territorio comunale. Per quanto riguarda in particolare il doposcuola comunale pomeridiano, tale servizio è stato ideato grazie alla connessione sinergica tra l’Amministrazione Comunale di Trissino e la Cooperativa Sociale Onlus “CON TE” di Quinto Vicentino che, negli anni scolastici 2010-2012 ha gestito il servizio in oggetto.Vista l’esperienza positiva maturata nei primi due anni di svolgimento del servizio e, confermata l'intenzione dell’Amministrazione Comunale di continuare a dare risposta alle

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esigenze dei ragazzi trissinesi frequentanti la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e delle loro famiglie, il servizio verrà attuato anche negli anni scolastici a venire, con affidamento a Ente del privato sociale (per l’anno scolastico 2012/2013 è prevista la conferma dell’affidamento della gestione alla Cooperativa “CON TE”).Il servizio di doposcuola comunale pomeridiano viene di norma avviato ad ottobre di ciascun anno e si conclude con la fine del mese di maggio. Il servizio viene svolto presso i locali scolastici e, per chi ne fa espressa richiesta, vengono garantiti anche il servizio mensa e quello di trasporto.All’interno del doposcuola pomeridiano gli utenti del servizio possono, in particolare, svolgere i compiti per casa, acquisire un metodo di studio o essere seguiti individualmente in una singola materia di studio, mediante l’affiancamento di operatori qualificati della Cooperativa Sociale “CON TE”.Gli utenti del doposcuola sono suddivisi, a seconda della classe frequentata, in vari gruppi. Ogni gruppo è seguito da un operatore il quale, oltre a svolgere un’attività di supervisione sullo svolgimento dei compiti, può svolgere qualche veloce spiegazione delle materie al fine di esplicare concetti poco chiari.Il doposcuola pomeridiano, pur rimanendo un servizio dedicato prioritariamente al supporto dei ragazzi nello svolgimento dei compiti e nell’apprendimento del metodo di studio, è stato programmato prevedendo anche dei momenti di pausa e gioco libero e dei momenti ludico-ricreativi organizzati dagli operatori referenti, al fine di offrire ai ragazzi anche un’occasione di arricchimento e di crescita, sia sul piano culturale, sia su quello personale.Tra gli obiettivi principali del servizio vi è, infatti, quello di fornire ai minori frequentanti sia un aiuto e una supervisione per lo svolgimento dei compiti, sia un’occasione di crescita personale con particolare riferimento alle capacità di relazione. Il servizio si prefigge, inoltre, di offrire ai minori un ambiente accogliente ed educativo, dove possano trovare lo spazio, oltre che per l’attività didattica e ludica, anche per un confronto umano con gli operatori stessi. Tra gli obiettivi primari del servizio vi è, infatti, la costruzione di un rapporto di fiducia minore-educatore, al fine di facilitare l’emersione e la risoluzione di problematiche di gruppo e personali, favorendo la socializzazione dei ragazzi. Tra gli obiettivi correlati, il servizio intende porsi anche come l’occasione di vivere l’ambiente scolastico in modo positivo, facendo sì che il naturale ritmo di apprendimento-riposo dei ragazzi di questa fascia d’età sia rispettato, proponendo una naturale continuità dei ritmi casa-scuola in un’ottica di rete anche con le altre offerte educative presenti sul territorio, al fine di rispettare e valorizzare i diversi talenti espressi dai ragazzi.Il/la volontario/a del servizio civile potrà supportare e affiancare gli operatori nello svolgimento delle attività proposte all’interno del doposcuola pomeridiano, utilizzando le sue competenze scolastiche, personali e relazionali.Il/la volontario/a potrà quindi essere coinvolto/a, assieme all’équipe per lo svolgimento del servizio, nell’affascinante “impresa” di riuscire ad instaurare un rapporto di stima e fiducia con i ragazzi frequentanti il doposcuola, esperienza che sarà di sicuro arricchimento per il/la volontario/a stesso/a, sia sul piano professionale, sia su quello delle relazioni personali.Per il/la volontario/a potrà inoltre essere di notevole stimolo anche la possibilità di condividere scambi di opinioni e confronti con gli operatori del servizio, sia rispetto al proprio operato, sia rispetto alle dinamiche che emergeranno all’interno del doposcuola.Si ritiene, inoltre, che la figura del/la volontario/a in servizio civile potrebbe anche assumere un ruolo importante per il buon funzionamento del servizio di doposcuola. Il/la volontario/a potrebbe infatti divenire, accanto agli altri operatori, una figura educativa di riferimento per i ragazzi del doposcuola, oltre che costituire un esempio concreto della possibilità per i giovani di divenire presto cittadini attivi mediante lo svolgimento del servizio civile.

Come sopra anticipato, è intenzione dell’Amministrazione Comunale cercare di creare anche dei momenti di integrazione e coordinamento tra il servizio di doposcuola comunale pomeridiano, di recente costituzione, e il Centro educativo pomeridiano per i ragazzi della scuola primaria, da anni operante nel territorio comunale, al fine di favorire lo scambio di esperienze educative sia tra i bambini e i ragazzi frequentanti i predetti servizi, sia tra i vari operatori incaricati dello svolgimento degli stessi.

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Il coinvolgimento del/la volontario/a in servizio civile in attività condivise organizzate dai due servizi, dovrebbe essere di stimolo per il/la giovane/a in quanto gli/le consentirebbe di ampliare le proprie conoscenze, abilità e competenze sia in campo educativo, che relazionale.

I Comuni di Castelgomberto e Brogliano, invece, intendono proseguire nella riqualificazione dell’offerta dei servizi dell’area educativa e culturale all’interno del progetto di ampliamento e implementazione di interventi rivolti ai minori e alle loro famiglie.

Il Centro Educativo Pomeridiano, gestito con delega all’Ulss 5 Ovest Vicentino, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “ENRICO FERMI” di Castelgomberto e Brogliano, con il supporto di operatori afferenti alla Cooperativa Sociale “STUDIO PROGETTO”, per il Comune di Castelgomberto e alla Cooperativa Sociale “MeA”, per il Comune di Brogliano. Il centro si propone di offrire uno spazio educativo-animativo, rivolto ai bambini frequentanti la scuola primaria che manifestano delle difficoltà di inserimento scolastico e sociale, in certi casi dovute all’handicap ed in altri a difficili situazioni socio-familiari e comportamentali e/o legate alla storia di immigrazione. Il Centro Educativo Pomeridiano, pur offrendo uno spazio protetto e strutturato ai bambini che lo frequentano, si pone l’obiettivo principale di facilitare i minori nell’inserimento nella realtà scolastica e sociale, di evitare la formazione di un gruppo “ghettizzante e ghettizzato” (individuato come potenzialmente problematico dagli altri bambini e dalle loro famiglie), di fornire occasioni di conoscenza reciproca tra le diverse culture e di valorizzazione degli aspetti di vicinanza e similitudine nel rispetto della peculiarità di ogni cultura e di ogni individuo.In particolare, l’inserimento di bambini immigrati nel tessuto sociale degli ultimi anni ha posto in primo piano alcune questioni legate all’integrazione socio-culturale, alla promozione dell’agio, alla valorizzazione delle differenze, all’emergere delle paure dell’estraneo, che hanno via via modificato le metodologie educative e gli strumenti utilizzati al Centro, pur mantenendo inalterati i principi cardini e gli obiettivi perseguiti dal servizio fin dal suo esordio.Per questo motivo, infatti, è attivo un servizio di mediazione culturale dell’Ulss 5 che facilita la relazione con le famiglie immigrate, organizza laboratori di interculturalità a cui partecipano sia i ragazzi, sia le famiglie interessate e si pone come elemento di connessione tra i destinatari stessi, l’èquipe animativi ed i servizi territoriali interessati.I principi che sottendono all’impostazione del Centro Educativo Pomeridiano si concretizzano in ogni attività proposta e nello spirito fondante del servizio stesso. Il Centro offre uno spazio d'accoglienza, di ascolto e di espressione, promuove la cultura della diversità e valorizza la differenza come risorsa, offre spazi di confronto e di costruzione di un’identità comune che avvicina, approfondisce e sviluppa i valori della pace, della convivenza e della collaborazione, sviluppa la capacità di progettazione e di responsabilità.Il Centro si pone la finalità di offrire ai minori percorsi di crescita che favoriscono lo sviluppo e la valorizzazione delle abilità personali e sociali in un ambiente educativo sereno e protetto, sostenere la famiglia nell’azione educativa, promuovere un intervento coordinato tra scuola, agenzie extra-scolastiche e volontariato, fornire un aiuto nell’attività scolastica; aprire il servizio al territorio ed integrarlo con le altre agenzie educative presenti; attivare percorsi di riqualificazione sui temi riguardanti la multiculturalità, la promozione dei diritti dei bambini, ed incontri socio-animativi con i genitori dei minori; favorire l’acquisizione della lingua italiana e di tutte le altre tipologie di espressione, anche non verbali, che possano aiutare il minore nell’espressione dei propri bisogni e desideri e nell’inserimento nel tessuto sociale di Castelgomberto.In merito agli obiettivi specifici, invece, l’organizzazione del servizio si propone di implementare le competenze sociali e relazionali dei bambini, accrescere la consapevolezza dei diritti e dei doveri, anche attraverso l’acquisizione di regole e del rispetto della figura adulta educativa e degli altri partecipanti al gruppo, sviluppare la fantasia e la creatività, sviluppare il senso di appartenenza comune tra bambini e genitori (attraverso l’abbellimento della sede del Centro, l’organizzazione di momenti aperti alla cittadinanza), favorire la mediazione culturale come strumento per facilitare le razioni interpersonali, implementare la collaborazione tra il Centro Educativo Pomeridiano, la Scuola ed i Servizi Sociali al fine di migliorare la conoscenza dei bambini inseriti e condividere gli obiettivi e le modalità educative con un progetto personalizzato.

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I risultati di tale progetto sono evidenziati dal buon riscontro che le insegnanti hanno dalle attività didattiche del pomeriggio durante tutto l’anno, dalla promozione e dal conseguente passaggio alla classe successiva di tutti i ragazzi che hanno frequentato il centro, dall’adesione ai progetti di alfabetizzazione per i genitori immigrati appena arrivati nel nostro paese, dalla presentazione delle richieste per i contributi statali, regionali e comunali relativi all’ambito scolastico e dei servizi sociali e dalla partecipazione alle attività di laboratorio aperte alle famiglie.La riqualificazione dell’offerta animativa nell’anno 2012 ha confermato la realizzazione di un secondo percorso di Pet Therapy rivolto ai ragazzi e realizzato da personale dell’Ulss 5 nel contesto privilegiato e strutturato del centro.Questa occasione offre al/la volontario/a la possibilità di conoscere ed osservare un nuovo approccio terapeutico con l’utilizzo dei cani che ha raccolto un grande consenso tra i ragazzi e le famiglie coinvolte e buoni risultati sul piano emotivo-relazionale, di lavorare sulla comprensione del corretto approccio con l’animale, sull’aumento dell’attenzione e della motivazione personale, sulla pratica del metodo cooperativo in piccoli gruppi e sull’affronto delle eventuali paure presenti. Inoltre, grazie all’intervento dei mediatori culturali, potrà osservare ed organizzare incontri ed interventi specifici di mediazione ed intercultura, con metodologie legate al consenso, all’educazione alla pace ed all’accoglienza delle diversità culturali e personali.

Il Centro Estivo, realizzato sia per il Comune di Brogliano che per quello di Castelgomberto in ottica di collaborazione con la Cooperativa Sociale Onlus “STUDIO PROGETTO”, offre ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado un’opportunità di svago e di ricreazione durante il periodo delle vacanze estive, attraverso attività creative finalizzate alla socializzazione.I bambini sono impegnati quotidianamente in attività quali: laboratori, giochi, sport e gite. Un’équipe composta da personale educativo qualificato pianifica le attività socio-educative settimanalmente e segue i minori in ogni momento della giornata ponendo particolare attenzione alla tutela degli alunni diversamente abili e/o a disagio.Anche questo anno le iscrizioni sono state numerose per tutte le settimane di apertura del centro estivo, tanto che la presenza del/la volontario/a di servizio civile, in supporto all’équipe di animatori incaricati, è sempre fondamentale per la buona riuscita delle iniziative proposte, per il mantenimento dei gruppi di bambini costituitosi al momento delle iscrizioni, per la realizzazione di laboratori creativi e per la realizzazione della festa finale di chiusura del centro.In particolare il tema proposto faciliterà il/la volontario/a nell’esercizio e nello sviluppo delle cosiddette “life skills” (abilità per la vita), competenze indispensabili nella società dell’informazione e del ”lifelong learning”, utili cioè ad imparare ed essere-conoscere-fare-vivere insieme, sviluppare integralmente la persona, collaborare-progettare-lavorare in gruppo, pensare in modo creativo, prendere decisioni tenendo conto dei dati di realtà e riconoscere le proprie caratteristiche personali. Gli strumenti utilizzati sono il gioco di squadra, la narrazione e la drammatizzazione di avventure e storie costruite ad hoc per i ragazzi del centro estivo che premetta loro di “apprendere per scoperta”, di esercitare la propria fantasia, di esprimere le emozioni e di implementare il gioco simbolico, anche attraverso la sperimentazione della mutualità e della solidarietà tra pari e con gli adulti. Il/la volontario/a potrà partecipare a tutto il percorso di organizzazione e realizzazione del centro estivo in collaborazione con la cooperativa sociale e approfondire così la conoscenza di una realtà che opera da anni nel terzo settore e che sta sviluppando un progetto ad hoc per la formazione e l’utilizzo di giovani volontari all’interno dei propri sevizi.

Il Servizio di Asilo Nido a Brogliano e di “Giochinsieme” a Castelgomberto, gestiti in convenzione dalla Cooperativa Sociale Onlus “ITACA”, hanno avuto nel corso di pochi decenni dalla loro nascita un’evoluzione molto veloce: il primo pensato come un servizio legato in prima istanza ad esigenze di carattere assistenziale, si è andato però affermando come un luogo di cultura ed educazione dell’infanzia.

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Nasce così una pedagogia sui piccolissimi e una progettualità sui servizi all’infanzia indirizzata alla promozione della crescita della comunità, intesa sia come singoli individui, bambini o adulti, che quale insieme di reti e di relazioni.Le finalità che il Servizio Asilo Nido intende raggiungere sono: - offrire, alle famiglie con bambini che ancora non frequentano la scuola dell’infanzia, risposte adeguate alle esigenze di supporto nella gestione dei loro tempi di vita;- offrire ai bambini un’opportunità socio-educativa di qualità; - promuovere la sperimentazione di modalità partecipative, da parte delle famiglie del territorio, rispetto al problema della cura dei bambini non in età scolare favorendo, all’interno della comunità locale, la diffusione di una cultura di attenzione all’infanzia e di solidarietà fra le famiglie.L’idea di educazione sottesa al progetto, può essere riassunta nella frase: “dare radici e ali”, vale a dire, creare alcune sicurezze che aiutino sia il bambino sia il gruppo di bambini e capire quali sono i punti di forza, i punti fermi da cui poter partire e ritornare per sperimentarsi con libertà, sicurezza e fiducia nell’incontro. Gli obiettivi pensati sul singolo bambino possono essere evidenziati in:- cura e tutela nel rispetto delle esigenze personali del singolo;- promozione di uno sviluppo armonico attraverso la proposta di esperienze di socializzazione e di gioco; - promozione dell’autonomia personale;- promozione della naturale curiosità di scoperta che il bambino ha nei confronti delle cose e delle relazioni come elemento fisico e/o naturale; - recupero nel bambino di un senso di tempo e spazio amico, intendendo con questo un senso del tempo legato alla naturale fisiologicità di quanto la situazione richiede e un recupero del tempo come elemento fisico e/o naturale. Per spazio amico, si intende quello spazio che per la sua sicurezza e, paradossalmente, per la sua giusta dose di pericolo, possa essere incontrato dal bambino in autonomia.La storia e l’esperienza maturata in anni di azione concreta sul territorio della Cooperativa Sociale “ITACA”, unita alla formazione scolastica e continua dei suoi operatori, propone l’idea di gruppo non quale semplice somma di singole persone, ma piuttosto quale entità con una dimensione di unicità che, anche in bambini così piccoli, permette di individuare al suo interno ruoli ben definiti, relazioni e conflitti e al tempo stesso strumenti di soluzione dei conflitti stessi e di sviluppo nelle relazioni.Gli obiettivi sul gruppo sono: - promozione di un pensiero cooperativo anche attraverso al gestione di spazi, momenti e materiali comuni;- promozione del senso di appartenenza, pur mantenendo la propria unicità ed originalità; - valorizzazione delle differenze e dell’altro da sé con particolare riferimento all’età, alla - provenienza e alla propria storia personale;- costruzione di “una storia del gruppo” all’interno del servizio piuttosto che la sola storia del singolo bambino;- promozione di esperienze di autonomia di gruppo.L’esperienza del nido, molto spesso diviene uno strumento anche per i genitori stessi di riconoscimento delle capacità sociali del proprio bambino, capacità che trovano il loro ambito di espressione in un ambiente comunitario piuttosto che familiare.I bambini, infatti, hanno la capacità di stupire gli adulti con le loro competenze e la loro trasparenza nel manifestarle. Con la famiglia del bambino si tratta di:- collaborare con i genitori nel compito di cura del loro figlio creando con loro una relazione che conduca a un’alleanza educativa;- favorire la continuità tra nido e famiglia attraverso l’attivazione di percorsi formativi per genitori e l’opportunità di incontri individuali; - superare l’ottica che vede le famiglie soltanto come soggetti fruitori del servizio e valorizzarne la loro collaborazione sia nella gestione che nel pensiero sul servizio;- incoraggiare le occasioni di incontro e di aggregazione spontanea fra famiglie, concedendo l’uso di spazi (ad esempio nelle giornate di sabato o domenica) per la realizzazione di attività autogestite.Con la parola “territorio” si intende, naturalmente, non solo l’ambiente fisico, ma anche lo spazio sociale fatto di incontri e di relazioni con altri. Per questo il nido è pensato come un

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servizio all’interno di una rete con altre realtà quali ad esempio le scuole dell’infanzia, i gruppi sportivi, di volontariato, i gruppi informali e altro. Esiste la volontà di promuovere una riflessione sul mondo dell’infanzia all’interno del proprio territorio, connettere le varie realtà territoriali che si occupano di infanzia facendo riferimento in particolare al Punto Salute Nord dell’Ulss 5 ed al Coordinamento Servizi Infanzia del Consorzio Prisma e promuovere l’adesione a momenti importanti per la comunità locale come feste, convegni, manifestazioni, ecc.Nell’anno 2010/2011 si è conclusa la formazione degli operatori al fine di sperimentare di una sezione di “nido integrato”, con l’applicazione del Metodo “Montessori”. L’unico esempio per la provincia di Vicenza di applicazione di tale metodo per i bambini dagli zero ai tre anni è presente a Bassano Del Grappa. Gli operatori coinvolti nella formazione hanno effettuato anche un periodo di osservazione e confronto con gli operatori di tale nido. L’obiettivo è quello di creare un’offerta alternativa alle tradizionali scuole dell’infanzia, facendo del progetto un esempio che fungesse da traino per iniziative simili anche sul territorio più ampio.All’interno del nido comunale il/la volontario/a andrà a supportare le figure educative nel loro lavoro quotidiano con i bambini, acquisendo delle conoscenze, strategie e strumenti operativi propri nel campo dei servizi per minori, spendibili nell’ambito lavorativo, sociale e personale.Il/la volontario/a potrebbe sperimentarsi nella relazione con i più piccoli e osservare un metodo educativo, quello Montessori, che pone l’accento sulle potenzialità del bambino anche in età molto giovane e che presenta peculiarità specifiche di approccio e modalità educative poco frequenti nelle altre realtà di nido. L’esperienza avrebbe sicuramente ripercussioni sul piano del bagaglio di esperienza, formativo e culturale del/la volontario/a in quanto si propone quale progetto sperimentale unico nella vallata dell’Agno.

Il servizio di accompagnamento educativo di “Giochinsieme” invece accoglie famiglie insieme ai loro bambini dalla nascita ai 3 anni, dove i bambini possono sperimentarsi in rapporto con gli altri, giocare in un ambiente protetto e provarsi nel diventare autonomi, mentre i genitori possono partecipare sia alle attività con i loro bambini in un tempo e uno spazio dedicato, che spesso nella quotidianità mancano e che rendono complessa la relazione genitori/bambini, sia essere affiancati da un educatore preparato con cui potranno affrontare tematiche educative relative al rapporto con il loro figli.Da questo anno inoltre si implementerà l’offerta educativa anche con incontri dedicati ad hoc alle problematiche più sentite dai genitori (le regole, saper dire di no, togliere il pannolino e il ciuccio, la nanna, i capricci, ecc.) con la presenza di esperti e con la possibilità per i genitori di incontrarsi e di confrontarsi in un ambiente accogliente e con il servizio di bay-sitter per i piccoli. Si avvierà anche un progetto sperimentale in collaborazione con la Biblioteca che diffonderà iniziative pensate per questa fascia d’età ed i particolare le letture animate, la costituzione e l’organizzazione di uno spazio ad hoc per i bambini che utilizzano la Biblioteca e lo spazio di Giochinsieme alternativamente.Il/la volontario/a in un contesto protetto e con la conduzione di educatore professionale esperto potrà osservare l’utilizzo della metodologia del gruppo di auto-mutuo aiuto tra i genitori dei piccolissimi, partecipare alla realizzazione di letture animate a cura di un drammaterapeuta e di momenti di socializzazione tra i bambini ed eventualmente sperimentarsi anche personalmente nella gestione di alcuni piccoli eventi animativi.

Il Centro Educativo Pomeridiano per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado è stato avviato a ottobre 2009, con la partecipazione della Cooperativa Sociale “STUDIO PROGETTO”. Questa attività ha preso forma grazie alla connessione sinergica tra il Comitato genitori dell’Istituto Comprensivo Statale “ENRICO FERMI”, l’Istituto stesso e l’Amministrazione Comunale di Castelgomberto.L’idea è che questo centro si ponga in continuità con l’esperienza del centro educativo della scuola primaria, rispondendo innanzitutto alle esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie.Il questionario, inizialmente distribuito alle famiglie interessate, ha orientato l’Ente nella progettazione del nuovo servizio come uno spazio prioritariamente riservato al sostegno dei ragazzi nell’esecuzione dei compiti, ma l’evolversi delle situazioni, il consolidamento del servizio stesso e la fiducia che ha caratterizzato il rapporto animatori-ragazzi e animatori-genitori ha permesso una riprogettazione dell’intera offerta che conferma il sostegno

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scolastico e introduce in modo strutturato il supporto educativo rivolto ai ragazzi iscritti e alle loro famiglie.Al servizio è connesso, per chi ne fa espressa richiesta, il servizio mensa e quello del trasporto, garanzia di frequenza per tutti quei ragazzi che vivono lontano dal centro e/o che hanno famiglie in difficoltà socio-economiche.L’attività pomeridiana sarà organizzata nei giorni del martedì, giovedì e venerdì dalle 14:00 alle 16:00, dal mese di ottobre al mese di maggio dell’anno successivo.All’interno di un’esperienza di questo genere, riteniamo di particolare rilevanza l’aspetto di collaborazione e di sostegno tra i diversi soggetti coinvolti, primo fra tutti la famiglia che non stenta a manifestare le difficoltà reali legate alla possibilità di accudire e aiutare i figli nello svolgimento dei compiti e, contestualmente, le difficoltà della scuola nel poter dare attenzioni specifiche ai ragazzi che magari più di altri faticano nell’ottenere un buon grado di autonomia nello studio.Come per il Centro Educativo pensato per la scuola primaria, il/la volontario/a di servizio civile potrà confrontarsi con l’equipe animativa e con gli altri volontari già consolidati, potrà essere un riferimento educativo e di comportamento per i ragazzi che iniziano ad affacciarsi alla realtà esterna alla famiglia con un ruolo più attivo e che dovranno scegliere il futuro scolastico della scuola secondaria di secondo grado o l’avviamento all’attività lavorativa.

La riqualificazione dei servizi dedicati ai minori avverrà anche attraverso l’incentivazione della collaborazione delle Biblioteche Comunali con le agenzie educative scolastiche e territoriali, anche mediante l’elaborazione e la realizzazione di progetti creativi, innovativi e sperimentali di frequenza in Biblioteca da parte dei ragazzi.Le iniziative e le attività di promozione sono una parte strutturale molto importante del servizio complessivo della biblioteca e hanno una stretta relazione con il prestito, il reference e le presenze.Il Manifesto UNESCO attribuisce alle biblioteche pubbliche dei compiti chiave che riguardano l’alfabetizzazione, l’informazione, l’istruzione e la cultura e, in particolare, creare e rafforzare nei ragazzi l’abitudine alla lettura sin dai primi anni di vita e stimolare l’immaginazione e la creatività dei ragazzi.Allo scopo di offrire ai bambini e ai ragazzi sollecitazioni culturali ed educative che ne favoriscano una adeguata maturazione, sono state promosse varie attività:- l’invio alle famiglie dei nuovi nati, del materiale di “Nati per leggere” e della bibliografia dedicata ai genitori. Si è consolidata la collaborazione con le operatrici di “Giochinsieme” della Cooperativa Sociale “ITACA” ; - l’intrattenere relazioni pubbliche all’interno del servizio e all’esterno, con utenti, volontari, scuole, gruppi e associazioni e a tale scopo si è cercato di coinvolgere nell’attività di promozione la scuola, i genitori e i volontari; questo ha permesso di offrire a tutti i bambini, dalla materna alla scuola primaria, letture animate a completamento delle visite guidate in orario scolastico;- il coinvolgimento di alcune classi nelle letture animate avvalendosi di un esperto drammaterapeuta e attore, finanziato grazie alle sponsorizzazioni;- l’attività “Pane, libri e marmellata” dedicata ai più piccoli, in occasione del carnevale e della “giornata mondiale del libro” contando sull’aiuto delle mamme, lettrici volontarie;- una particolare attenzione nella scelta dei testi e nel coinvolgimento dei ragazzi della scuola media è stata rivolta alla preparazione della commemorazione della “Giornata della Memoria”. Secondo le Raccomandazioni IFLA (International Federation of Library Associations), la biblioteca pubblica ha un ruolo importante come spazio pubblico e di incontro, soprattutto nelle comunità che dispongono di pochi luoghi di aggregazione. Qualche volta è considerata il "salotto" della comunità. Recarsi in biblioteca per ricerche o per informazioni legate ai propri studi o interessi personali porta le persone a entrare in contatto informale con altri membri della comunità. Usare la biblioteca pubblica può quindi rivelarsi un’esperienza sociale positiva. Anche a tale scopo, in occasione della festa della donna, si è sperimentata una serata a tema con letture, scambio di poesie, tisane e dolci e, in considerazione del gradimento espresso dalle persone presenti si pensa di riproporla.Il bibliotecario è un intermediario attivo tra gli utenti e le risorse che la biblioteca offre, perciò, sono state preparate bibliografie tematiche che vengono costantemente aggiornate con l’inserimento dei nuovi acquisti e di nuovi suggerimenti di lettura. Tutto ciò incontra il favore

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degli utenti, i quali sentono il bisogno di essere informati o consigliati sulle novità editoriali e, perché no, di riscoprire opere o autori del passato.E’ riproposta l’iniziativa di promuovere la poesia donando a tutti gli utenti una poesia a sorpresa che si presenta arrotolata e infiocchettata da “cogliere” dal cestino e che varia a seconda del particolare periodo dell’anno: primavera, estate ecc, oppure Natale, San Valentino, festa della donna. Tutte queste attività, naturalmente, comportano un complesso lavoro di: - aggiornamento costante;- trattamento testi e preparazione materiale informativo;- ricerca dei testi;- preparazione dei cartelloni;- ricerca di materiali e musiche;- preparazione personale e prove;- allestimento scenico;- organizzazione e mediazione con le diverse realtà coinvolte.Il/la volontario/a di servizio civile potrà sperimentarsi anche in tali attività, sicuramente dando spazio alla propria creatività e competenza, sia in collaborazione al personale e ai volontari dell’Associazione “AGORA’” già dediti a tale progettualità, sia in autonomia per le mansioni più semplici. Anche in questo caso, si sottolinea la necessità di fruire di idee sempre fresche e nuove, per evitare la naturale obsolescenza che nel tempo anche le iniziative più creative hanno. Il/la volontario/a di servizio civile avrà quindi anche un ruolo di portatore e promotore di idee nuove che potranno sfociare all’innalzamento della qualità dell’offerta proposta in ambito culturale. Gli/le verrà dato uno spazio creativo che sicuramente arricchirà il suo bagaglio di esperienza, spendibile poi sia nell’ambito personale che lavorativo.

Le Linee Guida per le biblioteche per ragazzi, prodotte dall’IFLA definiscono una serie di principi e obiettivi che caratterizzano e orientano le attività della biblioteca pubblica per i ragazzi.L’obiettivo principale è offrire al bambino e al ragazzo sollecitazioni culturali ed educative che ne favoriscano la maturazione, in stretta collaborazione con scuole, gruppi e associazioni operanti sul territorio.Anche il concorso di disegno per i segnalibri della biblioteca nasce dalla necessità di coinvolgere i ragazzi della scuola elementare e media per avvicinarli al mondo della biblioteca. L’impegno assunto dalla biblioteca, in questi progetti è, fra gli altri, quello di mettere a disposizione il materiale di cancelleria (cartelloni, colori, espositori e costumi), il reperimento e l’acquisto di materiale librario e audiovisivo per la preparazione degli studenti nonché l’acquisto dei premi per i vincitori dei “concorsi”.Il/la volontario/a potrà supportare ed affiancare i bibliotecari nello svolgimento di tutte le attività proposte sia ordinarie per il pubblico sia iniziative progettuali organizzate ad hoc, sperimentando un ambiente ricco di eventi che coinvolge praticamente tutte le associazioni presenti sul territorio impegnate nei più svariati settori del tempo libero e della cultura.Oltre ad acquisire competenze specifiche nella gestione della catalogazione e del prestito dei libri, nell’utilizzo dei software predisposti, potrà sperimentarsi nel front-office, nel rapporto con la clientela e nella gestione dei gruppi (di diverse età e provenienza) che parteciperanno alle iniziative proposte.

L’Associazione culturale “Agorà” di Castelgomberto, che svolge la sua attività collaborando con altre associazioni, gruppi e in particolar modo con la Biblioteca Civica, in convenzione con il Comune, ha la finalità di organizzare di manifestazioni culturali e ricreative nei campi della letteratura, della musica, del teatro, del cinema e di ogni espressione dell’arte e dell’informazione, rivolte ai cittadini di Castelgomberto e non solo. La collaborazione ormai consolidata offre una possibilità rivolta in particolare ai giovani come spazio di avvicinamento, di conoscenza e di sperimentazione della cultura in tutte le sue forme e di partecipazione attiva nella programmazione e nella realizzazione degli eventi. Un esempio tra gli altri è stato l’Agorà spazio giovani: “incontro, così, tanto per raccontarci di lavoro, speranze, difficoltà,

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soddisfazioni, ma anche aneddoti, disavventure, drammi, amori, gioie, vittorie, vita di relazione, e poi…dopo la maturità? dopo la laurea?“ a cura di laureati, laureandi, studenti delle superiori e primo impiego. L’Agorà diventa quindi un ambito privilegiato per il contatto con i giovani e tra i giovani e per una impegno ludico-ricreativo che porta alla condivisione di una progettazione “leggera e responsabile” nel mondo dell’associazionismo.

Il Comune, quale Ente Pubblico più vicino ai cittadini, svolge compiti di organizzazione e di gestione dei Servizi Socio-assistenziali nell’intento di perseguire i seguenti obiettivi fondamentali:- prevenire e rimuovere le cause di ordine psicologico, culturale, ambientale e sociale che possono provocare situazioni di bisogno o fenomeni di emarginazione nell’ambiente di vita, di studio e di lavoro; - garantire il diritto delle persone al pieno sviluppo della propria personalità nell’ambito della propria famiglia e della comunità locale; - garantire modalità che assicurino la libertà e la dignità personale, realizzino l’eguaglianza di trattamento e il rispetto della specificità delle esigenze; - recuperare i soggetti socialmente disadattati o affetti da minorazioni psicofisiche e sensoriali favorendone l’inserimento o il reinserimento nel normale ambiente familiare, sociale, scolastico e lavorativo; - sostenere la persona e le famiglie; - promuovere e attuare gli interventi a favore degli anziani, finalizzati al mantenimento, inserimento o reinserimento nel proprio ambiente di vita;- riconoscere il bisogno di aiuto e il diritto di inserimento sociale;- contrastare l’esclusione sociale e promuovere l’inclusione sociale.Il/la volontario/a si occuperà di svolgere quei “servizi leggeri” di accompagnamento e di orientamento delle persone fragili e dei loro nuclei familiari sul territorio, con l’obiettivo di fornire un supporto concreto e formativo nel utilizzo delle risorse presenti, promuovere occasioni di cooperazione con il vicinato per la risoluzione dei piccoli problemi organizzativi familiari, organizzare momenti di condivisione e di socializzazione nei luoghi per loro significativi e fornire una supervisione nella compilazione della modulistica comunale e regionale. Potrà inoltre usufruire della raccolta di leggi e provvedimenti, modulistica e bibliografia specifica, che fanno capo ai servizi sociali e all’Amministrazione Comunale in generale, spendibili nel futuro per l’accesso al mondo del lavoro nell’ambito pubblicistico e del terzo settore.

4) RISORSE UMANE IMPIEGATE NEL PROGETTO:VOLONTARI: N. 3;N. 1 PER IL COMUNE DI CASTELGOMBERTO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER 12 MESI;N. 1 PER IL COMUNE DI BROGLIANO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER12 MESI;N. 1 PER IL COMUNE DI TRISSINO, PER 18 ORE SETTIMANALI PER12 MESI.

Eta' n. ore settimanali

Monte ore annuo

Eventuali obblighi particolari durante il periodo di servizio

18/28 18 a volontario 936 (18 x 52 sett.)

Disponibilità, se necessario, a prestare servizio in più di uno dei tre Enti, disponibilità ad eventuali missioni e/o trasferte anche al di fuori del territorio comunale.

Competenze acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio certificabili e valide ai fini del curriculum vitae.

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A fine servizio ogni Ente, su richiesta specifica del volontario, rilascerà un certificato relativo all’esperienza realizzata, in cui verranno descritte le competenze e le professionalità acquisite durante il percorso svolto, quali:

a) L’acquisizione di conoscenze: conoscenza dell’Ente Locale (con particolare riferimento al Comune): leggi, decreti,

deliberazioni, determinazioni relativi all’organizzazione degli uffici, dei servizi e del personale;

conoscenza del codice di comportamento cui debbono attenersi i dipendenti della pubblica amministrazione, nonché il personale impiegato a vario titolo all’interno dell’Ente pubblico;

conoscenza dei regolamenti relativi all’attivazione e alla gestione dei servizi erogati dall’Ente in favore dei cittadini, con particolare riguardo agli ambiti di intervento in cui è inserita l’attività del volontario;

conoscenza dei soggetti pubblici e/o privati con cui l’Ente Locale si rapporta e/o collabora nell’attivazione e gestione dei servizi erogati al cittadino, in particolar modo le Cooperative Sociali e le Associazioni che operano nel territorio;

capacità di riconoscere le competenze proprie dei diversi enti e/o soggetti pubblici e/o privati con i quali il volontario si viene a rapportare, così come degli operatori coinvolti nel lavoro di rete finalizzato all’erogazione di servizi al cittadino, con particolare riferimento all’ambito sociale, educativo e culturale.

b) Le capacità di relazione: instaurare e saper gestire in maniera adeguata la relazione con gli utenti dei servizi

comunali ed in particolare con le persone coinvolte in situazioni di disagio sociale; instaurare e mantenere una relazione corretta e improntata sulla collaborazione nei

confronti del personale dipendente dell’Ente e/o di altri soggetti con cui il volontario è chiamato ad operare, in particolare con gli/le altri volontari/e coinvolti/e;

riconoscere e rispettare il ruolo di ciascuno degli operatori dell’équipe multiprofessionale in cui viene inserito il volontario, partecipando attivamente al gruppo di lavoro proposto;

confronto e condivisione dell’esperienza con gli altri volontari inseriti nel progetto di Servizio Civile e nella agenzie partner del progetto.

In particolare la dimensione del lavoro di gruppo consente di sperimentare, all’interno di una dimensione protetta e accogliente, la possibilità di riflettere sulle relazioni interpersonali, di implementarne di nuove, di rinforzare le abilità personali (manuali, cognitive ed emotive), di sentirsi “centro” di un progetto individuale e collettivo di cura delle relazioni. Inoltre permette ai volontari coinvolti di confrontarsi e di condividere alcuni presupposti teorici e alcune scelte operative da attuare nella realizzazione del progetto, producendo una cultura condivisa della diversità (di ruolo, di competenze, di genere, di età, di provenienza, ecc.).Il lavoro di gruppo sarà la modalità di lavoro privilegiata per la programmazione ed il coordinamento degli interventi e per lo svolgimento di ogni singola attività prevista, pur garantendo un rapporto individualizzato con il volontario ed una supervisione costante sulla partecipazione, sull’aspetto emotivo e sull’esperienza concreta che incontra nei molteplici ambiti di impiego. I/le volontari/e dovranno necessariamente fare gruppo tra di loro per condividere e confrontarsi sulle esperienze vissute, per riflettere sulle aspettative relative all’impegno richiesto e sulle capacità personali da mettere in campo. La loro presenza nei diversi contesti soci-educativi, con l’affiancamento di figure professionali che fungeranno da tutor nel percorso complessivo, e l’individuazione di momenti di supervisione strutturata, dove poter affrontare li singole tematiche generali del progetto di servizio civile e tutti gli spunti che i/le volontari/e porteranno individualmente, diventeranno l’occasione per approfondire il loro percorso di crescita personale e civile.La presenza di operatori nei nostri servizi che provengono da precedenti esperienze di obiezione di coscienza prima e di servizio civile poi, consente una condivisione reale di obiettivi e modalità operative da mettere in campo, di sperimentazione concreta degli sbocchi che può dare l’impegno profuso nel settore dei servizi sociali, sia in termini di volontariato sia in termini professionali e di collaborazioni a progetto, in un’ottica di partecipazione, solidarietà e di ruolo attivo nella comunità locale, diventando anche “imprenditori” di sé stessi.

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Le realizzazione di una o più serate di promozione e informazione sul servizio civile rivolta ai giovani del territorio, inoltre, sarà l’obiettivo finale del percorso di confronto e di crescita che i/le volontari/e condivideranno durante tutta l’esperienza di servizio e valorizzerà anche all’esterno l’apporto fondamentale negli ambiti in cui sono impiegati/e e la formazione sul campo acquisita, contribuendo a diffondere la conoscenza ed il valore aggiunto che tale esperienza porta con sé.

c) L’acquisizione di competenze tecnico operative: utilizzo dei programmi informatici più comuni e di sistemi operativi specifici (Word,

Excel, Internet Explorer e altri programmi di posta elettronica, sistema di catalogazione e di prestito bibliotecario, ecc.);

produzione e utilizzo di schede per la rilevazione e la raccolta di dati relativamente ai servizi erogati dal Comune;

produzione di report e/o relazioni relativamente all’operato svolto, redazione di verbali di riunioni, aggiornamento di alcune banche dati utilizzate dai servizi coinvolti nel progetto, raccolta di questionari sul gradimento delle iniziative proposte, ecc…

sarà fornita una dispensa elaborata ad hoc dai formatori che raccoglierà tutto il materiale informativo ed utilizzato nella conduzione degli incontri con i volontari.

Il rilascio del predetto certificato è subordinato all’esito positivo dello svolgimento del servizio.

ALTRE RISORSE UMANE (progettisti, formatori, etc.):

Età n. Qualifica Ruolo nel progetto

diverse 10Personale degli enti (assistenti sociali, bibliotecari, responsabili di settore, segretari comunali…)

Cureranno la formazione specifica dei volontari nei settori di utilizzo (sociale, cultura, funzionamento dell’ente, utilizzo sistemi informatici, ecc.)

5) FORMAZIONE VOLONTARI:

FORMAZIONE GENERALESede di realizzazione

Il servizio di formazione generale verrà acquistato da Enti accreditati di 1ª classe in possesso delle figure professionali qualificate e si svolgerà presso le sedi degli stessi.

Modalità e contenuti della formazione

Coerentemente da quanto disposto dalla L. R. 18/2005 (art. 15) ed analogamente a quanto previsto dalla normativa relativa al Servizio Civile Nazionale (circolari 18593/I del 04.09.2006 e n. 34384.1 del 31.07.2006), la formazione generale verterà sui temi della educazione civica, del dovere della solidarietà, del dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della società, della nonviolenza e avrà la finalità di accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società e la consapevolezza sul significato della scelta e della esperienza di Servizio Civile Regionale.

Tematiche generali- storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile nazionale e regionale;- fondamenti costituzionali dell’obiezione di coscienza;- storia normativo giuridica dell’obiezione di coscienza (legislazione);

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- analisi legge regionale 18/2005 e legge 64/2001 e s.m.i.;- analisi del progetto specifico di servizio civile;- analisi delle esperienze vissute attraverso la supervisione con operatori coinvolti e

momenti strutturati di confronto tra i/le volontari/e;- analisi motivazionale e delle aspettative rispetto al progetto specifico e alla tematica

generale della partecipazione e della responsabilità sociale;- diritti e doveri del volontario;- giustizia sociale, promozione dei diritti umani, educazione alla pace e alla nonviolenza

con la partecipazione ad incontri, training e/o eventualmente a seminari residenziali in collaborazione con l’Associazione “Il borgo della Pace” di Casteldelci (Rn) e l’Associazione “Sine Modo” di Padova.

FORMAZIONE SPECIFICA

Sede di realizzazione

Presso le sedi dei tre Enti o, eventualmente, luoghi di realizzazione di corsi/incontri inerenti alle tematiche selezionate.

Modalità e contenuti della formazione

In proprio con formatori Dipendenti dei tre Enti: Operatori Locali di Progetto accreditati in sede UNSC, Segretari Comunali, Responsabili Amministrativi dei servizi alla persona, Responsabili Informatici, Assistenti Sociali, Educatori professionali, Bibliotecari.

L’Operatore Locale di Progetto, figura di riferimento per il Servizio Civile Nazionale e presente nei tre Enti, analogamente a quanto previsto per i progetti di servizio civile nazionale, farà conoscere e illustrerà ai volontari il progetto di servizio civile, gli obiettivi e le modalità di attuazione.Vi sarà poi una formazione di tipo generale comune a tutti i volontari che affronterà in particolare modo i temi relativi alla struttura, all’organizzazione, alle competenze ed ai servizi del Comune e, più in generale, della pubblica Amministrazione (Regione, Provincia, Unità Locali Socio Sanitarie, ecc..) che sarà svolta dai Segretari Comunali, e/o Responsabili Amministrativi:

- gli organi di Governo del Comune: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale;- la Legislazione, i Regolamenti;- la struttura ed organizzazione degli Uffici e dei Servizi;- gli altri Enti della Pubblica Amministrazione (Regione, Provincia, ULSS, ecc..)

A seconda del grado di conoscenze dei volontari, se necessaria, i Responsabili dei servizi informatici dei tre Comuni provvederanno ad una formazione relativa all’utilizzo base di sistemi informatici:

- programmi di video scrittura (Word, Excel..), utilizzo dei programmi di rete (Halley), di Internet, posta elettronica, di catalogazione dei libri, ecc..;

In una seconda fase, a seconda delle mansioni e dei compiti ai quali verranno assegnati, ai volontari verrà erogata una formazione specifica sui servizi propri dei Comuni da parte degli Assistenti Sociali con particolare attenzione a:

- servizi agli anziani, disabili, minori, giovani, immigrati: compiti e competenze del Comune e degli altri Enti;

- legislazione Nazionale e Regionale, Regolamenti Comunali;- metodologie di lavoro, modalità di relazione con gli utenti e gli altri operatori dei servizi;

e dei/delle Bibliotecari/e in merito a:- organizzazione e gestione della Biblioteca e del sistema bibliotecario Interprovinciale;- attività culturali a favore di minori, giovani, adulti, immigrati;- letture animate e organizzazione di serate a tema.

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La formazione sarà integrata da incontri con gli operatori dei servizi di Enti convenzionati (Cooperative Sociali – sistema Bibliotecario Interprovinciale) o Enti delegati (AULSS 5) con:

- incontri di formazione/discussione con i formatori e i vari operatori dei servizi (operatori d’assistenza, educatori animatori, volontari);

- distribuzione di dispense e/o altro materiale informativo;- lavori di gruppo, giochi di ruolo, simulazioni;- incontri periodici di coordinamento, verifica e supervisione con i responsabili della

formazione e gli operatori dei servizi;- monitoraggio intermedio e finale sul grado delle conoscenze acquisite, anche mediante

l’eventuale l’utilizzo di questionari.

Durata:n. 30 ore formazione generalen. 50 ore formazione specifica.

6) AZIONI PROGETTUALIDescrizione dell'articolazione progettuale e specificazione del ruolo dei partners nelle singole fasi/azioni:

Il ruolo dei partners

Premesso che ogni Ente gestirà in modo autonomo, ma coordinato con gli altri Comuni, i propri volontari, ciascun partner si impegnerà sia alla realizzazione dei progetti secondo le fasi di seguito riportate, sia al confronto continuo sulle modalità e sui contenuti condivisi nel progetto presentato.Sarà cura di ogni Ente promuovere lo scambio di esperienze e conoscenze tra i volontari impegnati nei singoli Comuni e la creazione, se possibile, di un’identità di gruppo.La scelta di coinvolgere gli attori che da tempo collaborano con i Comuni, per la realizzazione dei servizi e delle attività oggetto di questo progetto, e che hanno uno stretto contatto con i giovani, è finalizzata a dare ampio spazio di conoscenza e a “lanciare dei ponti” soprattutto in previsione dei futuri sbocchi lavorativi e/o di impegno civile. Sentirsi infatti parte di un sistema e poter conoscere e valutare sul campo gli ambiti di intervento, da un lato, e le caratteristiche dei/le volontari/e, dall’altro, infatti in passato ha sempre offerto la possibilità concreta di continuare la collaborazione reciproca tra ex volontari/e e agenzie coinvolte, basata sul rapporto di fiducia e sulla valutazione positiva emersa alla conclusione dell’anno di servizio civile. Il coinvolgimento dei nuovi partner, invece, intende dare un’attenzione maggiore all’educazione alla pace e alla nonviolenza, anche con la realizzazione di seminari e training specifici, che diffondano la cultura della solidarietà, della reciprocità e propongano un modello di pensiero e di azione basato sui principi e sui fondamenti dell’etica, dell’empowerment individuale e sociale e delle competenza comunicativa, con la finalità di proporre un’alternativa al modello violento in ogni sua accezione: “dal contatto con la controparte, al digiuno, alla disobbedienza civile, al programma costruttivo”.In particolare l’Associazione “Il Borgo della Pace”, nata nel 2003 sulla spinta di cittadini provenienti dall’intera Valmarecchia, in un luogo teatro di una feroce strage per mano delle truppe tedesche nel 1944, “intende operare per la pace sottolineando il nesso tra memoria storica e costruzione di un progetto di convivenza pacifica tra popoli e individui e promuove la scuola della pace come momento di riflessione e di confronto sui meccanismi e le forme della violenza bellica, da una parte, e dall’altra sulle pratiche di pacificazione e cooperazione che in misura crescente vengono proposte e sperimentate da uomini e donne di buona volontà”.

FASE 1

Conoscenza da parte dei volontari: del progetto, dell’Ente di appartenenza e del contesto territoriale in cui si opera, delle figure professionali coinvolte, dei destinatari a cui si rivolgono le singole azioni progettuali e della agenzie attive nel progetto.

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Conoscenza da parte dell’Ente: dei volontari, delle loro motivazioni, attitudini e aspettative, per un efficace inserimento nelle azioni progettuali programmate.Avvio della formazione generale e specifica secondo le modalità già specificate.

FASE 2

Definizione del ruolo, dei compiti, degli ambiti di azione e dell’articolazione dell’orario di servizio dei volontari, concordando tali aspetti in ragione delle necessità dell’Ente e dei vari servizi (Biblioteca, servizi domiciliari, centri educativi, servizio di doposcuola pomeridiano comunale, ecc..) e delle attitudini e disponibilità dei volontari.

FASE 3

Attuazione delle azioni progettuali secondo le modalità concordate e avvio del monitoraggio e della supervisione ai volontari in itinere. Eventuale rimodulazione dei progetti individuali in ragione degli elementi emersi in fase di realizzazione delle varie azioni.

FASE 4

Verifica e valutazione dell’andamento complessivo del progetto, dei risultati attesi e raggiunti sia da parte degli Enti sia dei volontari. Realizzazione di una o più serate di sensibilizzazione e informazione sul servizio civile rivolte ai giovani. Conclusione del progetto.

7) OBIETTIVI DEL PROGETTO - MODALITA' DI VALUTAZIONE – STRUMENTI E MODALITA’ DI PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTOGli obiettivi generali e specifici del progetto sono stati illustrati al punto 3.

Piano di monitoraggio e sistemi attuati:Il piano di monitoraggio si concretizzerà in un monitoraggio in itinere, caratterizzato cioè da una valutazione periodica, che verrà programmata dagli operatori del progetto in base alla tipologia degli obiettivi prefissati, alle varie fasi di svolgimento del progetto e qualora ciò sia ritenuto opportuno.Il monitoraggio in itinere riguarderà in particolare: la verifica dello stato di avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi generali e specifici prefissati; l’individuazione di eventuali elementi di criticità che possono mettere in crisi la realizzazione del progetto e le strategie da attuare per superare tali criticità, attraverso dei colloqui individuali e incontri di gruppo per i volontari di servizio civile e per i partner coinvolti.

Modalità di valutazione in itinere e a conclusione

Sia la valutazione in itinere sia la verifica conclusiva riguarderanno i seguenti aspetti:

a) andamento del progetto: - verifica del grado di avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi prefissati;- individuazione di eventuali elementi di criticità che possono mettere in crisi la realizzazione

del progetto; - individuazione di eventuali strategie per superare gli elementi di criticità al fine del

raggiungimento degli obiettivi prefissati; - verifica dei risultati ottenuti alla conclusione del progetto e dell’avvenuto raggiungimento o

meno degli obiettivi prefissati. Tale valutazione si concretizzerà mediante la rilevazione del numero dei soggetti aderenti alle attività proposte e realizzate con il presente progetto, all’indice di gradimento dimostrato dai partecipanti e all’efficacia e visibilità ottenute dal progetto con riferimento alla comunità locale.Gli strumenti che potranno essere utilizzati, a tale proposito, sono il questionario, l’intervista, ecc…

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b) percorso dei volontari: valutazione, in itinere e mediante la verifica finale, del percorso di crescita intrapreso dai volontari con la partecipazione al progetto.

Gli strumenti di valutazione allo scopo utilizzati potranno essere: riunioni di équipe e colloqui periodici individuali di supervisione con i Responsabili ed i referenti dei servizi del Comune (Assistente Sociale, Bibliotecaria) o di altri Enti (Psicopedagogista ed educatori animatori dell’ULSS, insegnanti incaricati dalla scuola, responsabili Cooperative convenzionate), giochi di ruolo, simulazioni, presa di decisioni con il metodo del consenso, training, ecc.

Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto:Si intende diffondere il progetto e tutte le iniziativa ad esso correlate mediante la pubblicizzazione sul sito Internet dei tre Comuni, sui quotidiani locali, sulle radio e tv locali e mediante manifesti e volantini realizzati nello specifico.Con la costituzione del Servizio di Informagiovani nel Comune di Trissino, si intende instaurare una collaborazione stretta tra il circuito provinciale degli Informagiovani e dei Centri per l’Impiego del territorio, con la possibilità di progettare azioni pubblicitarie finalizzate alla diffusione delle iniziative proposte e alla promozione di occasioni/eventi di partecipazione attiva rivolte ai giovani interessati. Saranno inviate poi lettere di presentazione del progetto di servizio civile ai giovani della fascia d’età interessata, residenti nei tre Comuni, con l’invito a contattare i servizi sociali per avere maggiori informazioni ed un colloquio di approfondimento.

8) ELEMENTI DI VALUTAZIONE PROGETTUALE Utilità e rilevanza sociale in riferimento al contesto di attuazione

L’impiego dei volontari permetterà di supportare i servizi sociali, educativi e culturali del Comune nell’erogazione dei servizi propri dell’Ente per migliorarne la qualità, l’efficienza e la tempestività.Si potranno, inoltre, ampliare e promuovere, anche in fase sperimentale, nuovi servizi e progetti a favore di anziani e/o adulti in difficoltà, disabili, minori e relative famiglie, giovani e immigrati. Il presente progetto si propone di stimolare una crescita culturale e una maggiore attenzione nei confronti del patrimonio valoriale, artistico e culturale del territorio da parte dei cittadini e di favorire lo sviluppo ed il mantenimento della responsabilità sociale della comunità locale verso i membri più deboli, contrastando i fenomeni di esclusione sociale.

Percorso di crescita civica e professionale dei volontari attraverso il programma di formazione e l’esperienza di servizio nella sua totalitàIl servizio offrirà un’opportunità di conoscenza dell’Enti pubblico e delle principali problematiche e risorse sociali della comunità, accompagnerà i volontari in un percorso di partecipazione attiva alla vita della società civile, con particolare riferimento alla realtà territoriale, creando spazi protetti dove sperimentarsi nella relazione interpersonale, nelle dinamiche di gruppo e nel lavoro d’équipe. Nei singoli ambiti di impiego poi sono stati delineati gli obiettivi generali e specifici e le finalità che il/la volontario/a potrà perseguire e le competenze che potrà acquisire sul campo, uniti alla formazione specifica ed al confronto, anche con gli ex volontari che, a vario titolo, concorreranno alla realizzazione del progetto stesso.

Possibilità di successivi sbocchi lavorativi per i volontari

L’attuale normativa in materia di assunzioni presso gli Enti pubblici non consente la possibilità di assunzione diretta dei volontari in servizio civile negli Enti promotori del progetto. A tale riguardo, appare però importante rilevare che, grazie alle competenze e alle conoscenze acquisite durante il Servizio Civile e alla collaborazione instauratasi tra i Volontari e gli operatori e/o i volontari delle Cooperative Sociali e delle varie Associazioni coinvolte nel progetto di servizio civile, negli anni precedenti alcune volontarie hanno avuto la possibilità di trovare, al termine del servizio civile, un’occupazione presso le agenzie partner e/o contattate durante l’anno di volontariato.

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In particolare le volontarie che a vario titolo hanno trovato un impiego dopo l’anno di servizio civile nazionale e/o regionale sono:

Volontarie

Anno di realizzazion

e del progetto

Opportunità formative e

professionali

Agenzie o Enti

1 2005 Corso regionale OSS e assunzione come operatrice al domicilio

Cooperativa Sociale STUDIO PROGETTO

1 2005 Animatrice al doposcuola

Cooperativa Sociale CON TE

1 2007 Assistente Sociale ed educatrice

Comuni e Cooperative Sociali nel territorio veronese, asili nidi privati nel territorio dell’Ovest vicentino

1 2008 Animatrice al doposcuola

Cooperativa Sociale CON TE

Lo svolgimento del progetto permetterà quindi l’acquisizione di conoscenze ed esperienze utili per l’avvio di un percorso formativo e/o lavorativo nelle agenzie educative e sociali del territorio (Cooperative sociali, asili nido, case di riposo, servizi educativi e di animazione del tempo libero, ecc.); offrirà, inoltre, l’opportunità per conoscere nuovi ambiti lavorativi e di volontariato, potrà costituire uno spazio di approfondimento e di consolidamento della formazione personale e professionale per chi ha già scelto l’ambito socio-educativo come futura professione e potrà mettere in contatto le diverse realtà educative, sociali e culturali con i volontari interessati disponibili a proseguire la collaborazione iniziata all’interno del Servizio Civile.

Capacità di concorrere allo sviluppo del servizio civile regionale volontario

La natura sperimentale dell’ampliamento e delle innovazioni introdotte in questo progetto fornirà elementi utili e concreti per valutare l’efficacia degli esiti e delle modalità di attuazione del Servizio Civile stesso nella nostra realtà.Il riscontro dell’attività di pubblicizzazione dell’iniziativa, la presentazione dell’esperienza svolta dai volontari coinvolti e dei risultati ottenuti in termini personali e di supporto ai servizi comunali, potranno favorire lo sviluppo e la conoscenza del Servizio Civile Regionale come strumento di crescita personale e partecipazione dei giovani.Verranno realizzate uno o più eventi di promozione e di informazione sul Servizio Civile ed in particolare in collaborazione con l’Associazione Agorà, gli Informagiovani e i centri per l’Impiego, il CFP di Trissino e le altre suole secondarie di secondo grado del territorio.Uno spazio particolare poi verrà riservato alla collaborazione con l’Associazione “Il Borgo della pace” che organizza una scuola della pace, giunta ad oggi alla IV edizione, rivolta anche ai/lle volontari/e del servizio civile presso la “Casa Fragheto” nel Comune di Casteldelci (Rn) gestita dalla Associazione “Sine Modo” di Padova.

Adeguatezza della copertura assicurativa a vantaggio dei volontari

Come previsto dalla normativa in materia, ogni Ente provvederà alla copertura assicurativa dei volontari per RCT e INFORTUNI.Ogni Comune già dispone di polizze assicurative generali per Responsabilità Civile verso Terzi e Operatori che assicura “i soggetti che a qualunque titolo partecipano alle attività svolte dall’Ente”. Ogni Comune già dispone di polizze assicurative generali per INFORTUNI che includono le attività svolte da volontari (in passato anche Obiettori di coscienza) nei settori di svolgimento del progetto. Su tali polizze potranno essere attivate apposite appendici.

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9) PIANO ECONOMICO PREVENTIVO DEL PROGETTO A. SPESE PER LE INDENNITA’ DEI VOLONTARI COSTI PREVISTIN° Ruolo Descrizione spesa

(indicare n. ore sett.li, ecc.)3 Volontari x 18 ore sett.li x un anno 9,00 € X 365 GG. X 3 = € 9.855,00

INPS (26,72%) IRAP (8,50%)

€ 2.633,26 € 837,68

€ 13.325,94 totali

B. ALTRE SPESE AMMISSIBILI COSTI PREVISTISpese per l’attività di formazione e l’aggiornamento dei responsabiliE degli operatori di cui all’art. 17 L.R. 18/05Spese per la formazione dei volontari(*allegata specifica costi piano formativo)

€ 2.316,46

Spese per la copertura assicurativa dei volontari € 153,00 (51,00 x 3)

€ 2.469,4600 totali* vedi Allegato 1

C. TOTALE SPESE AMMISSIBILI € 15.795,40

D. QUOTA A CARICO DELL’ORGANIZZAZIONE PROPONENTE € 6.318,16

E. CONTRIBUTO RICHIESTO

€ 9.477,24

10) ALTRE SPESE NON AMMISSIBILI MA RILEVANTI PER L’ECONOMIA PROGETTUALE ED EVENTUALI ENTRATE

B. ALTRE SPESE NON AMMISSIBILI COSTI PREVISTIPER LA PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO € 300,00

Eventuali sovvenzioni provenienti da:Enti Pubblici (specificare) Importo

Totale EURO ____________

Soggetti Privati (specificare) Importo

Totale EURO ____________

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Castelgomberto, li 23.08.2012

Il Responsabile del progetto

Dott.ssa Maria Grazia Salamino, nata a Francavilla Fontana (Br) il 22.07.1963Tel. 0445/424414 - e-mail [email protected]

Firma:___________________________________________

Legale rappresentante del soggetto proponente

DAL TOSO LORENZO, nato a Vicenza il 17.09.1975Indirizzo: P.ZA MARCONI, 1 – 36070 CASTELGOMBERTO - VITelefono: 0445/424413 fax 0445/941577E-mail: [email protected]

Firma:

____________________________________________________

Legale rappresentante del/dei soggetto/i partners

COMUNE DI TRISSINORANCAN CLAUDIO, nato a Valdagno il 29.04.1962Tel. 0445/499311, fax 0445/499312, e-mail: [email protected]

Firma:

___________________________________________________

Legale rappresentante del/dei soggetto/i partners

COMUNE DI BROGLIANOMONTAGNA SANTO, nato a VALDAGNO il 21.04.1961Tel. 0445/445671, FAX 0445/947682

Firma:

____________________________________________________

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ALLEGATO 1

SPECIFICA COSTI FORMAZIONE VOLONTARI SERVIZIO CIVILE REGIONALE

FORMAZIONE GENERALE

N. 30 ORE (COSTO ACQUISTO SERVIZIO € 350,00 A VOLONTARIO) € 1.050,00

FORMAZIONE SPECIFICA

LA FORMAZIONE SPECIFICA VERRÀ EFFETTUATA MEDIANTE L’IMPIEGO DI PERSONALE DIPENDENTE DEI TRE ENTI. I COSTI PREVENTIVATI SONO CALCOLATI SULLA BASE DEL COSTO ORARIO MEDIO DEL PERSONALE DIPENDENTE DEL COMUNE DI CASTELGOMBERTO (CAPOFILA) E POTRANNO VARIARE NEL CASO DI IMPIEGO DI PERSONALE DEGLI ALTRI COMUNI LA CUI RETRIBUZIONE PUÒ VARIARE A SECONDA DELL’INQUADRAMENTO PROFESSIONALE, DELL’ANZIANITÀ, ECC.

N. 3 ORE OLP X € 19,73 ORARIE € 59,19

N. 3 ORE SEGRETARIO COMUNALE X € 93,06 ORARIE € 279,18

N. 3 ORE RESPONSABILE. AMMINISTRATIVO X € 32,88 ORARIE € 98,64

N. 3 ORE RESPONSABILE. INFORMATICO X € 32,88 ORARIE € 98,64

N. 15 ORE ASSISTENTI SOCIALI X € 19,82 € 297,30

N. 15 ORE BIBLIOTECARIE RESP. SERVIZI CULTURALI X € 18,33 ORARIE € 274,95

N. 8 ORE VARIE X € 19,82 ORARIE € 158,56(INCONTRI D’EQUIPE CON PERSONALE DEI SERVIZI CONVENZIONATI O DELL’ULSS, ESPERTI, ECC.)

TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA € 1.266,46TOTALE COMPLESSIVO SPESE FORMAZIONE € 2.316,46

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