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Approccio all'analisi del discorso e del registro House, Baker, Hatim & Mason

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Approccio all'analisi del discorso e del registroHouse, Baker, Hatim & Mason

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Sommario

u Anni ‘70-’90: sviluppo dell’analisi del discorso in linguistica applicata e applicazione all’analisi della traduzione

u Modello sistemico-funzionale di Halliday

u Modello di House per la valutazione della qualità della traduzione

u Analisi del registro di Halliday

u Baker: analisi del discorso e pragmatica per i traduttori in formazione

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Analisi testuale vs. discorso

u Analisi testuale: si concentra sulla descrizione dell'organizzazione dei testi (es. struttura della frase, coesione)

u Analisi del discorso: si occupa del modo in cui il linguaggio comunica il significato e i rapporti sociali e di potere

u Riferimento Michael Alexander Kirkwood (MAK) Hallidayu Una delle figure più originali e influenti nella linguistica

del Novecentou teoria dell'intonazione e dei fenomeni prosodici

u teoria della grammatica (particolarmente le nozioni di tema e transitività)

u sviluppo del linguaggio nel bambino

u linguistica testuale e variazioni di registro

u applicazioni della linguistica in campo educativo

u studio dell'intelligenza artificiale

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M.A.K. Halliday e il modello sistemico-funzionale [1]

u Analisi del linguaggio attenta sia all'organizzazione grammaticale, sia alla dinamica comunicativa e alla strutturazione dei testi.

u Linguistica come semiotica sociale

u rapporto fra la configurazione interna del linguaggio e l'organizzazione sociale della comunicazione

u Modello sistemico-funzionale:

u Linguaggio come comunicazione e espressione dei processi socio-culturali

u La teoria della grammatica rende comprensibile la costruzione sociale della realtà ed è lo strumento più potente per intendere i processi discorsivi che dominano la società (e se necessario per difenderci da essi)

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M.A.K Halliday e il modello sistemico-funzionale [2]

u C’è una forte relazione tra realizzazioni superficiali delle funzioni linguistiche e struttura socio-culturale

Ambiente socio-culturale

Genere

Registro

Semantica del discorso

Lessico-grammatica

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Genere & registro

u Genere: tipologia testuale convenzionale (es. lettera commerciale)

u Registro, che include 3 variabili

1. CAMPO («field»): ciò di cui si parla

2. TENOR («tenor»): chi sta comunicando con chi

3. MODO («mode»): forma della comunicazione (scritto/parlato)

u Sono le stesse utilizzate in sociolinguistica per descrivere la variazione diafasica

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Metafunzioni

u Ciascuna variabile è associata a un aspetto del significato: semantica del discorso. 3 metafunzioni:

1. Ideativa: u Il linguaggio è utilizzato per comprendere l’ambiente che ci circonda e svolge una funzione

referenziale: chi parla affida alla lingua le sue conoscenze del mondo, nominando e descrivendo vari aspetti dell’ambiente circostante. Trasmissione di informazioni

2. Interpersonale: u Agire su/con gli altri nell’ambiente.

u Esprime e specifica le relazioni e i contatti tra i membri di una comunità linguistica

u Definisce la relazione tra emittente e ricevente

3. Testualeu È strumentale alle prime due, assicura che ciò che viene detto sia rilevante e si possa mettere in

relazione col contesto in cui è inserito

u Capacità del linguaggio di creare testi e di mettersi in relazione sia al contesto situazionale, sia a quanto detto in precedenza: creazione di testi «coerenti» e «coesi»

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Semantica del discorso

u Le metafunzioni sono realizzate dalla lessico-grammatica, ovvero dalle scelte di formulazione e struttura sintattica.

1. Schemi di transitività

u Tipologie verbali, strutture attive/passive…

2. Schemi di modalità

u Modalità e illocuzione

3. Strutture tematiche/informative e coesione

u Strutture marcate, anafore

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Digressione: la modalità

u Manifestazione linguistica degli atteggiamento del parlante nei confronti di quello che dice o degli eventi di cui sta parlando.

u Bally [1932]: «espressione della soggettività del parlante», ovvero «Modus on dictum»:

u «Modalità aletica»

u l’atteggiamento del parlante si riferisce alla necessità, possibilità o impossibilità (logica e/o fisica) della verità della proposizione, in tutti i mondi possibili.

u I cani possono avere il manto marrone

u È impossibile che l’acqua dei fiumi risalga verso la corrente

u «Modalità epistemica»

u il giudizio del parlante si riferisce al grado e alla natura dell’impegno alla verità della proposizione relazionata alle sue personali credenze.

u Sara è andata a casa, credo

u Sara è andata a casa probabilmente

u «Modalità deontica»

u l’atteggiamento del parlante si riferisce alla contingenza della necessità, dell’obbligo, del permesso o divieto espressi dalla proposizione.

u A scuola non si può/non si deve/è vietato fumare

u I bambini devono vaccinarsi

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Digressione… Struttura informativa

u Non appena si sottrae la frase all'isolamento e la si inserisce all'interno del contesto di un discorso la sintassi si mostra dipendente dalla sua funzione informativa

u Una pluralità di enunciati ugualmente corretti dal punto di vista sintattico può essere prodotta per esprimere uno stesso contenuto informativo, variando l'ordine delle parole, l’intonazione o utilizzando le risorse morfo-sintattiche del sistema linguistico:

u Es: Marco ha mangiato una mela.Una mela l’ha mangiata Marco.È Marco che ha mangiato una mela.È stato Marco a mangiare una mela.Una mela è stata mangiata da Marco.È una mela che ha mangiato Marco (non una pera!).Una mela, ha mangiato Marco.

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Struttura informativa

u Struttura informativa (S.I.): statuto informativo associabile a porzioni di enunciato e tratti linguistici che lo codificano.

u «[…] certain formal properties of sentence cannot be fully understood withoutlooking at the linguistic and extralinguistic contexts in which the sentences havingthese properties are embedded.»«[...] The study of information structure is not concerned with lexical and propositional content in the abstract but with the way such content is transmitted»

Lambrecht [1994: 3]

u Mentre il significato di una frase può essere considerato una funzione dell'espressione linguistica che lo veicola, e dunque rimane costante, il suo valore informativo dipende dalla situazione comunicativa in cui l'enunciato è prodotto

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Tema-Rema, Topic-Comment

u Def. Tradizionale: relazione di aboutness tra un'entità e una proposizione.

u TEMA/TOPIC: «ciò di cui si parla» (what the sentence is about)

u REMA/COMMENT «ciò che se ne dice» (what is predicated about the topic)

u «[...] Every clause is also structured as a message. It consist of two parts: a Theme, which is the point of departure - what the message is about; and another element that constitutes the body of the message, known as the Rheme».

u Primitivo della teoria linguistica u «Si tratta di una struttura primitiva proprio perché prodotta dai principi costitutivi del

testo: la generazione di un testo determina (ed e determinata da) la struttura topic-comment. Questa formulazione può permettere di giustificare l'assunzione intuitiva che, perché ci sia una proposizione, «Deve esserci qualcosa di cui parlare, e, una volta scelto un soggetto di discorso, qualcosa deve essere detto a proposito di esso»

Sornicola [1981: 139]

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Juliane House e il modello per la valutazione della qualità della traduzione

u Modello basato sull'analisi comparativa del profilo testuale di TP e TA

u Individuazione metodo traduttivo (nascosto vs. palese)

u Valutazione della qualità della traduzione (discrepanze e errori)

u Analisi del registro di TP e TA secondo le loro realizzazioni attraverso mezzi lessicali, sintattici e testuali.

u I mezzi testuali si riferiscono a:

u Dinamiche tematiche: struttura tematica e coesione

u Collegamento proposizionale: additivo (es. and, in addition), avversativo (es. but, however), ecc.

u Collegamento iconico: parallelismo di strutture

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Il Modello di House

u Produzione di un profilo del registro del TP

u Viene aggiunta una descrizione del genere del TP

u Affermazione della funzione testuale del TP u Componente ideativa + interpersonale

u Quali informazioni vengono trasmesse? Qual è il rapporto tra emittente e ricevente?

u Stesso procedimento per il TA

u Confronto tra il profilo del TA e quello del TP > bilancio di eventuali discrepanze ed errori

u Errori situazionali, di registro o genere, sono detti «errori nascosti» / «covertly erroneous errors»

u vs. «errori palesi»: discrepanze denotative, errori nel sistema di arrivo

u Bilancio della qualità della traduzione

u Categorizzazione della traduzione come «traduzione palese» («overt translation») o «nascosta» («covert translation»)

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«Overt» & «Covert Translation»u Overt Translation / traduzione palese

u un TA che non si propone come un originale nella LA. È del tutto palese che non ci si rivolge direttamente ai destinatari del testo in traduzione

u Es. Discorso politico di Churchill durante 2WW; traduzione di testi letterari legati alla cultura di partenza.

u L'equivalenza deve essere ricercata a livello di lingua/testo, registro e genere.

u La funzione testuale non può essere la stessa per TP e TA, perché diversi sono gli universi del discorso

u «Equivalenza funzionale di secondo livello»: il TA permette l'accesso alla funzione del TP, («origliare» il TP.)

u Covert Translation / traduzione nascostau un TA che si propone come testo nativo.

u È possibile quando un TP non è particolarmente legato alla cultura ed al pubblico di partenza.

u Esempio: brochure di informazioni turistiche.

u La funzione è quella di ricreare, riprodurre, rappresentare nel TA la funzione che il TP ha nella sua cornice linguistico-culturale e nel suo universo del discorso.

u Equivalenza a livello di genere e di singola funzione testuale, applicando il “filtro culturale”.

u SI SITUANO LUNGO UN CONTINUUM!

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Mona Baker: analisi a livello testuale e pragmatico

u «In other words: A coursebook on Translation» [1992]

u Volume per traduttori in formazione

u Realizzazione dell'equivalenza a diversi livelli:

u parola, sovralessicale, grammaticale, tematico, coesivo e pragmatico.

1. LIVELLO TEMATICO

u Strutture tematiche e informative: diversa realizzazione a seconda delle diverse lingue

u Il traduttore deve essere consapevole della relativa marcatezza delle strutture tematica e informativa. Ciò che è marcato varia da lingua a lingua

u Marcatezza: opposizione tra due elementi linguistici, per la quale essi sono uguali in tutto salvo una peculiarità, detta appunto marca, che è presente in uno di essi e manca nell’altro

u Esempio: SVO → OVS

(1) il bambino mangia il gelato → (2) il gelato, mangia il bambino

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Mona Baker: analisi a livello testuale e pragmatico

2. COESIONEu Es. espressioni referenziali, gestione delle anafore

u La rete di coesione lessicale non è uguale in tutte le lingue

u Ad esempio alcune lingue preferiscono la ripetizione lessicale all'uso dei pronomi o alla variazione (uso di sinonimi)

u Il TA deve essere coeso per il suo ricevente

3. LIVELLO PRAGMATICOu coerenza

u presupposizioneu rappresenta un problema per il traduttore quando non si può presumere che i riceventi del TA

abbiano le stesse conoscenze dei riceventi del TP

u implicatura

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esempio

u es.: zensho shimasu (善処します«gestirò la questione nel miglior modo possibile») pronunciata dal primo ministro giapponese durante delle negoziazioni Giappone-USA negli anni ‘70 riguardo a delle esportazioni tessili.

u Il presidente USA Nixon ha interpretato questa frase come una promessa di soluzione del problema (cfr. massime di qualità: pertinenza)

u Il primo ministro giapponese Eisaku Sato aveva usato questa frase come formula di cortesia per porre fine alla conversazione (cfr. cortesia).

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Basil Hatim & Ian Mason

u Edimburgo

u Opere

u «Discourse and the Translator» [1990]

u «The Translator as a Communicator» [1997]

u Dedicano particolare attenzione alla funzione ideativa e interpersonale.

u LIV. IDEATIVO:

u Es. Traduzione dal francese all'inglese de «L'étranger» di A. Camus. Cambiamenti nella struttura della transitività nel TA causano uno spostamento della funzione ideativa del TP.

u Passaggio da verbi da «azioni» (intenzionali) nel TP a «eventi» nel TA > passività del personaggio

u J’ai crispé ma main; Je freppais sur la porte du malheur

u My grip closed; another loud, fateful rap on the door of my undoing

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Basil Hatim & Ian Mason

u LIVELLO INTERPERSONALE:

u La lingua e il testo vengono considerati come realizzazione di messaggi socioculturali e di rapporti di potere > aspetto che verrà ulteriorimenteanalizzato da teorie successive, di orientamento cuturale

u La lingua e il testo sono realizzazioni di messaggi socioculturali e di rapporti di potere (linguaggio razzista, burocratese, ecc.)

u Es. traduzione in inglese di un TP spagnolo sulla storia dei popoli indigeni americani prima dell'arrivo degli Spagnoli in Messico. Uso di parole come pre-Colombian e Indian come scelte lessicali eurocentriche – ideologia occidentale.

u funzione semiotica di idioletto e dialettou Pygmalion di G.B. Shaw, Uso del Cockney di alcuni personaggi: caratteristiche lessicali e fonetiche

riconoscibili dal pubblico britannico e collegate a personaggi poco istruiti. Difficile da riprodurre in un'altra lingua e cultura

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Critiche agli approcci discussi in questa lezione

u Modelli molto diffusi in traduttologia

u Modo utile per affrontare la struttura linguistica e il significato (anche contestuale) di un testo

u Stanley Fish: Modelli molto (troppo) complessi

u Basati principalmente sulla lingua inglese

u Aspetto diventa problematico se proiettato su altre lingue, soprattutto nell’analisi delle strutture tematiche e informative

u Es. lingue romanze che presentano un ordine delle parole più flessibile

u Diverse strategie di marcatezza