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D I C H I A R A Z I O N E D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N T A L E A M B I E N T A L E 2 0 1 1 2 0 1 1 Stabilimento di Stabilimento di Castellarano Castellarano Aggiornamento della

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DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE AMBIENTALE AMBIENTALE 20112011Stabilimento di Stabilimento di CastellaranoCastellarano

Aggiornamento della

Dichiarazione ambientale Sito di Castellarano (RE)

Edizione semplificata del 22/04/2011 Regolamento (CE) n° 1221/2009 (EMAS) Pag. 1 di 12

Indice: Premessa PPaagg.. 22

La politica ambientale PPaagg.. 22

L’attività svolta nel sito PPaagg.. 22

Aggiornamento dei dati relativi agli aspetti ambientali del Sito PPaagg.. 33

Utilizzo di materie prime PPaagg.. 33

Fabbisogno e consumo idrico PPaagg.. 55

Consumo energetico PPaagg.. 55

Emissioni in atmosfera PPaagg.. 55

Produzione di rifiuti PPaagg.. 77

Scarichi idrici PPaagg.. 77

Biodiversità PPaagg.. 77

Generazione di rumore PPaagg.. 88

Trasporti indotti PPaagg.. 88

Rischi di natura chimico fisica PPaagg.. 99

Sicurezza e igiene del lavoro PPaagg.. 99

Gli obiettivi ed il programma di miglioramento PPaagg.. 1100

Glossario

PPaagg.. 1111

Dichiarazione di approvazione EMAS

PPaagg.. 1122

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PPRREEMMEESSSSAA::

In accordo con il regolamento (CE) 1221/2009 (EMAS) è stata elaborata questa dichiarazione

ambientale semplificata nella quale viene riportato l’aggiornamento, relativo all’anno 2010, dei

dati relativi agli aspetti rilevanti per il sito.

Per una descrizione più approfondita dei diversi aspetti ambientali di seguito trattati in forma

ridotta, si veda la dichiarazione ambientale integrale revisione 05 del 30/04/2010, della quale

questo fascicolo risulta pertanto essere parte integrante e che rimane il documento di

riferimento fino alla prossima emissione prevista nel 2013

LLAA PPOOLLIITTIICCAA AAMMBBIIEENNTTAALLEE DDII AARRIIOOSSTTEEAA

Per guidare efficacemente le proprie attività verso il miglioramento continuo, la direzione

Ariostea ha stabilito un suo impegno specifico di “Politica Ambientale” coerente con i principi

stabiliti dal presidente.

La politica ambientale è stata aggiornata nel 2010 ed è riportata nella D. A. integrale. In

occasione dell’ultimo riesame è stata ritenuta ancora adeguata.

LL’’AATTTTIIVVIITTÀÀ SSVVOOLLTTAA NNEELL SSIITTOO::

I Prodotti. Ariostea S.p.A. fabbrica materiali di elevatissima qualità per pavimenti e

rivestimenti, che comprendono materiali in Grès fine porcellanato tradizionali oltre ad un ampio

assortimento di materiali d’alta gamma che riproducono marmi, pietre e legni high tech grazie

a tecnologie progettate internamente e brevettate.

La produzione Ariostea nel 2010 è stata pari a circa 1.800.000 m2, stabile rispetto all’anno

precedente. Essa è differenziata in 3 tipologie principali (porfidi, materiali con applicazioni,

“High Tech”) e negli ultimi anni è rimasta orientata verso la fabbricazione di materiali “High

Tech” che riproducono marmi e pietre naturali.

L’andamento delle tipologie produttive dal 2006 ad oggi è rappresentato in fig. 1:

Fig. 1 Andamento tipologie produttive 2006-2010

Versato a magazzino per tipologia

0102030405060708090

2006 2007 2008 2009 2010 Anno

%

Porfidi

Materiali conapplicazioniHigh tech

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Il processo produttivo Ariostea

Il processo di produzione è articolato in una serie di operazioni condotte in modo controllato

tale da garantire: la sicurezza del personale, la protezione dell’ambiente, la limitazione di

sprechi di risorse, la garanzia della qualità al cliente. Non sono intervenute modifiche

significative al ciclo produttivo rispetto all’anno precedente

AAGGGGIIOORRNNAAMMEENNTTOO DDEEII DDAATTII RREELLAATTIIVVII AAGGLLII AASSPPEETTTTII AAMMBBIIEENNTTAALLEE DDEELL SSIITTOO..

Nella presente versione semplificata della dichiarazione ambientale non vi sono aspetti

ambientali nuovi rispetto a quelli riportati nella versione integrale, nella quale sono citati anche

i riferimenti legislativi

Nei paragrafi seguenti si riporta un compendio dei dati quantitativi. Al fine di valutare gli

andamenti di ciascun aspetto ambientale rilevante, si è fatto ricorso sia a valori assoluti (ad

es., flussi annuali), sia a valori specifici, riferiti cioè all’unità di produzione.

Gli andamenti sono mostrati in grafici, e si riferiscono al periodo 2006/2010 salvo quanto

diversamente specificato.

I prodotti Ariostea

Ariostea produce e vende Grès Porcellanato. Infatti, la vendita a terzi di atomizzato già dal

2007 è stata interrotta.

Fig. 2 Produzione Ariostea di grès porcellanato ed atomizzato

Utilizzo di materie prime

Le materie prime destinate alla produzione del Grès Porcellanato, nel 2010 sono state utilizzate

nelle percentuali indicate nel seguente grafico:

Produzione di Ariostea

0

10

20

30

40

50

60

70

2006 2007 2008 2009 2010 Anno

Migliaia di t

Gresporcellanatoversato amagazzinoAtomizzatovenduto

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Fig. 3 - Distribuzione delle materie prime nell’anno 2010

Come risulta evidente in fig. 3 circa il 90 % delle materie prime è costituito dalle terre per

impasto (feldspati, sabbie, argille) e il restante 10 % da coloranti ed additivi. In tabella 1 sono

rappresentati i quantitativi consumati dal 2006 al 2010 e il quantitativo medio in stoccaggio nel

2010

Tab. 1 : Quantitativi di materie prime utilizzate ed in stoccaggio

Mat. prima Anno

2006

Anno

2007

Anno

2008

Anno

2009

Anno

2010

Stoccaggio medio

2010

Feldspati 28.937 26.310 23.414 17.679 20.914 5.000

Argille 21.610 22.263 22.997 15.941 17.868 5.000

Sabbie quarzifere 13.418 13.871 12.066 9.946 12.999 3.000

Coloranti ed additivi 6.047 6.391 5.900 5.770 6.796 1.500

Tali materie prime danno luogo a una quantità di prodotto finito tanto maggiore quanto minore

è il quantitativo di scarti (cotti, crudi, fanghi derivanti dalla squadratura del prodotto finito) del

ciclo produttivo.

Tale “indice di resa” è rappresentato in fig. 4 dove si può osservare la sua sostanziale stabilità

a valori di poco inferiori al 98 %

Fig. 4 - Indice di resa della materie prime (prodotto finito)

Indice di resa

95

96

97

98

99

100

06 07 08 09 10 Anno

%

Materie prime anno 2010

Sabbie quarzifere

22,2%

Argille30,5%

Feldspati35,7%

Coloranti ed additivi

11,6%

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Fabbisogno e consumo idrico

La ripartizione nel 2010 dei diversi tipi di flusso idrico è rappresentata nella tabella 2

sottostante.

Tab. 2 Ripartizione flusso idrico anno 2010

Destinazione Quantitativi 2010

(m3/anno)

Produzione 32.049

Uso igienico ed irriguo 7.900

Ricircolo (*) 25.492

(*) Valore comprensivo del quantitativo riutilizzato per il lavaggio degli impianti produttivi

Consumo energetico

In tabella 3, sono riportati i consumi delle 2 fonti energetiche principali (gas naturale ed

energia elettrica).

Tab. 3: Consumi energetici di gas naturale ed energia elettrica

Anno 2006 2007 2008 2009 2010Consumo termico globale (migliaia di Sm3)

9.995 10.041 9.083 6.552 6.824

Consumo elettrico globale (migliaia di kWh)

24.528 24.744 23.693 19.289 19.948

In fig. 5, dove sono rappresentati i consumi energetici assoluti e specifici negli anni 2006 -

2010, si evidenziano solo leggere fluttuazioni dell’indice di consumo

Fig. 5: Consumi energetici assoluti e specifici 2006-2010

Emissioni in atmosfera

Questo aspetto ambientale merita particolare attenzione, considerata l’alta concentrazione di

aziende (ceramiche e non) presenti nel comprensorio.

Consumi energetici

0

100

200

300

400

500

600

700

2006 2007 2008 2009 2010 Anno

Consumi

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Indice

Consumi(migliaia diGJ/anno)

Indice (GJ/t diatomizzatoAriosteaprodotto)

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Nelle figure da 6a. a 6f. sono rappresentati, in percentuale, i valori emessi rispetto al relativo

limite massimo globale emettibile.

fig. 6a Emissioni di polveri fig. 6b Emissioni di fluoro

fig. 6c Emissioni di NOx fig. 6d Emissioni di SOx

fig. 6e Emissioni di SOV fig. 6f Emissioni di aldeidi Fig. 6a – 6f - Inquinanti emessi: percentuale dal 2006 al 2010.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2008 2009 2010anno

Polveri Quantitativo globale emettibile

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2008 2009 2010anno

Fluoro Quantitativo globale emettibile

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2008 2009 2010anno

SOx Quantitativo globale emettibile

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2008 2009 2010anno

Aldeidi Quantitativo globale emettibile

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2008 2009 2010anno

NOx Quantitativo globale emettibile

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2006 2007 2008 2009 2010anno

SOV Quantitativo globale emettibile

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In tabella 4 è possibile confrontare il quantitativo globale emesso per ogni inquinante in t/anno

con il corrispondente quantitativo massimo globale emettibile, calcolato sulla base dei limiti

indicati nell’autorizzazione. Come si può vedere il quantitativo emesso risulta sempre

ampiamente inferiore a quello emettibile.

Tab. 4: Emissioni complessive di inquinanti in t/anno

IIInnnqqquuuiiinnnaaannnttteee 222000000666 222000000777 222000000888 222000000999 222000111000 LLLiiimmmiii ttteee aaauuutttooorrr iii zzzzzzaaazzz iiiooonnneee Polveri 2,37 2,76 2,99 2,03 2,56 34,84 fluoro 0,19 0,16 0,24 0,11 0,14 0,77 NOx 7,00 7,95 4,34 4,74 5,00 61,29 SOx 3,68 4,58 1,41 0,41 3,23 153,22 SOV 1,54 2,34 1,33 1,53 1,31 15,32

Aldeidi 0,11 0,18 0,19 0,16 0,17 6,13 Boro 0,12 0,25 0,17 0,07 0,32 3,06

Produzione di rifiuti

Ariostea genera diverse tipologie di rifiuto, che sono classificate in base alla normativa vigente

in 2 macrocategorie: rifiuti pericolosi e non pericolosi. L’andamento delle 2 suddette

macrocategorie è rappresentato nella tabella sottostante

Tab. 5 : rifiuti generati per macrocategoria e relativi indici

Tipo rifiuto Unità di misura 2006 2007 2008 2009 2010

PPEERRIICCOOLLOOSSOO t/anno 57 48 39 33 38 PPEERRIICCOOLLOOSSOO t/1000 m2 0,022 0,018 0,016 0,019 0,021 NNOONN PPEERRIICCOOLLOOSSOO t/anno 1602 1685 1668 1243 1217 NNOONN PPEERRIICCOOLLOOSSOO t/1000 m2 0,62 0,62 0,67 0,70 0,68 TTOOTTAALLEE RRIIFFIIUUTTII t/anno 1659 1733 1708 1275 1255 TTOOTTAALLEE RRIIFFIIUUTTII t/1000 m2 0,64 0,63 0,69 0,72 0,70

Come si può osservare in tabella, gli indici dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, negli ultimi

anni presentano fluttuazioni di entità minima.

Scarichi idrici

Ariostea non genera scarichi idrici di acque industriali: tutte le acque provenienti dal ciclo

produttivo, originate dai lavaggi nelle diverse fasi del processo vengono integralmente

riutilizzate dopo trattamento chimico–fisico, sia come acqua nella macinazione, che come

acqua di lavaggio. Eventuali eccedenze vengono conferite ad altre aziende autorizzate al

recupero. Gli unici reflui idrici generati sono quelli di tipo civile provenienti dai servizi igienici

che vengono scaricati nel collettore fognario comunale.

Biodiversità

Negli ultimi anni, la distribuzione delle aree occupate dal sito (edificate, asfaltate o

pavimentate, verdi) non è stata modificata, pertanto l’impatto sulla biodiversità è rimasto

invariato e quindi non significativo come già indicato nella versione integrale della

Dichiarazione Ambientale.

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Generazione di rumore

Relativamente al rumore esterno è stato eseguito un monitoraggio nel gen 2009 come

previsto dalla autorizzazione integrata ambientale. Il parametro più significativo è il L95 che è

il livello di rumore superato per il 95% del tempo di misura; esso rappresenta infatti il

contributo delle sorgenti fisse di Ariostea visto che il Livello equivalente (Leq) comprende

inevitabilmente anche il rumore prodotto dal traffico veicolare presente sulle strade che

circondano il sito su 3 lati. Il risultato del monitoraggio (i cui valori sono riportati nella

dichiarazione ambientale integrale) indica che tutti i limiti assoluti e differenziali, misurati sui

recettori più prossimi al sito e posti sul lato ovest e sud, sono rispettati Trasporti indotti

Il problema del traffico indotto dall’attività ceramica è particolarmente sentito nel

Comprensorio e ciò a causa dell’elevata concentrazione di aziende ceramiche e non. Nel

contesto locale del comune in cui risiede l’azienda, il sito è ubicato in posizione favorevole,

essendo il primo stabilimento che si incontra lungo la strada di accesso al centro del paese di

Castellarano. Ciò evita sulle strade più prossime al paese, la presenza di tutto il traffico

pesante e di buona parte di quello leggero indotto dall’attività dell’Azienda.

Fig. 7 - Traffico indotto

Il grafico di fig. 7 mostra il risultato delle campagne di rilevamento del traffico indotto eseguite

dal 2006 al 2010. Risulta evidente come il traffico indotto di clienti e fornitori sia

tendenzialmente diminuito e ciò in relazione alla diminuita quantità di prodotto finito; il traffico

per unità di versato a magazzino risulta compreso tra 7 e 9 mezzi ogni 1000 m2 (valutate su

48 settimane annue lavorative). Il leggero aumento degli ultimi anni è legato alla tendenza

sempre più marcata da parte dei rivenditori di acquistare materiale dai produttori solo su

commissione del cliente finale; ciò comporta una inevitabile frammentazione delle vendite

Traffico indotto

0

100

200

300

400

500

2006 2007 2008 2009 2010 Anno

M ezzi to t / sett imana

0

2

4

6

8

10

M ezzi/ 1000 m2

Mezzi totsettimanali

Mezzitot/1000 m2

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RRIISSCCHHII DDII NNAATTUURRAA CCHHIIMMIICCOO--FFIISSIICCAA

Fibre ceramiche refrattarie:

Si ricorda il completamento nel 2004 della sostituzione dei rulli da fioccare con rulli pre-

tamponati dal fornitore. L’ultimo monitoraggio (eseguito nel 2010) ha evidenziato la presenza

nell’aria di fibre ceramiche refrattarie in quantità estremamente ridotta (inferiore ad 1/10 del

limite indicato dalla ACGIH)

Polveri diffuse:

All’interno dello stabilimento si provvede ad eseguire periodiche campagne di monitoraggio al

fine di valutare i rischi di esposizione alle polveri generate con la movimentazione delle materie

prime e dei semilavorati. Ciò al fine in particolare di evidenziare un eventuale rischio degli

addetti, di esposizione alla silicosi. Pertanto sulla base dei risultati di tali indagini, i lavoratori

maggiormente esposti vengono mantenuti sotto controllo specifico sia da un punto di vista

sanitario che da un punto di vista assicurativo (premio Inail). I risultati delle ultime campagne

eseguite sono riportati in tabella 18 e posti a confronto con i limiti di esposizione indicati dallo

S.C.O.E.L. (Scientific Committee Occupational Exposure Limits).

Frazione Respirabile

Media SiO2 cristallina(mg/m3) Nr. misure

RReeppaarrttoo mmaacciinnaazziioonnee ee aattoommiizzzzaazziioonnee 0,029 32 RReeppaarrttoo pprreessssee eedd eessssiiccccaazziioonnee 0,023 30

RReeppaarrttoo aapppplliiccaazziioonnii ddii ssuuppeerrffiicciiee ee pprreeppaarraazziioonnee aapppplliiccaazziioonnii 0,021 15

LLiimmiittee SSCCOOEELL 0,05 -------- Tab. 6: esposizione a silice cristallina negli anni 2006 - 2010

SSIICCUURREEZZZZAA EE IIGGIIEENNEE DDEELL LLAAVVOORROO:

L’andamento degli infortuni negli ultimi 5 anni è rappresentato in tab. 7.

Tab. 7 - Indici infortunistici 2006 – 2010

Definizione Metodo di calcolo Anno Media settore*

‘06 ‘07 ‘08 ‘09 ‘10 Indice di incidenza

N°infortuni x 100 N° addetti

5,9 5,3 3,4 4,5 2,6 8,7

Indice di frequenza

N°infortuni x 1.000.000 Ore lavorate 37,4 34,2 22,7 32,8 18,0 57,0

Indice di gravità

N°giorni di assenza x 1000 Ore lavorate 0,7 0,8 0,9 0,3 0,4 1,7

Durata media

N°giorni di assenza N° infortuni 19,3 22,6 38,2 10,3 24 29,5

* fonte AUSL dati anno 2009 (campione di 47 stabilimenti ceramici)

Si può osservare come tutti gli indici negli ultimi anni risultino ampiamente inferiori alle medie

di settore, ad eccezione della durata media che nel 2008 è leggermente superiore.

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GGLLII OOBBIIEETTTTIIVVII EEDD IILL PPRROOGGRRAAMMMMAA DDII MMIIGGLLIIOORRAAMMEENNTTOO

Il Programma Ambientale: Ariostea, come esplicitamente contemplato nella POLITICA

AMBIENTALE, è convinta e motivata verso il Miglioramento continuo delle proprie prestazioni

ambientali.

Il programma ambientale stabilito per il triennio 2010-2012 viene riportato integralmente nella

sottostante tabella 8 dove vengono evidenziati gli aspetti ambientali interessati, gli obiettivi, i

programmi, le responsabilità e lo stato di avanzamento attuale.

Nel 2011, durante il riesame del 2010, è stato introdotto un ulteriore obiettivo di

miglioramento (inserito in tabella 8 specificandone tra parentesi la sua introduzione nel 2011).

ASPETTO AMBIENTALE

OBBIETTIVO

RESPON- SABILITA' TRAGUARDI AREA

INTERESSATA STATO DI

AVANZAMENTO

CCOONNSSUUMMII DDII RRIISSOORRSSEE

Sostituzione del 7,4 % delle tipologie di fustelle

in uso con altrettante aventi criteri ecologici

(massimo 20% di carta vergine senza

certificazione forestale)

RA - DT Acquisto di fustelle aventi i criteri ecologici stabiliti Fornitori di fustelle Completamento

previsto GIU 2011

PPOOLLVVEERRII DDIIFFFFUUSSEE

Totale eliminazione della polverosità indotta

dallo svuotamento manuale nel box scarti

dei contenitori contenenti scarti in

polvere

DT - RMM Installazione di un dispositivo per lo svuotamento semiautomatico in un silo, dei contenitori contenenti scarti in polvere

Reparto deposito terre

Completamento previsto FEB 2012

PPOOLLVVEERRII DDIIFFFFUUSSEE

Totale eliminazione della polverosità indotta

dalla raccolta delle polveri di scarto in 12

benne (contenitori aperti e non aspirati)

DT - RMM Sostituzione di 12 benne di raccolta polveri con contenitori chiusi ed aspirati

Reparti macinazione e miscelazione

Eseguita sostituzione benne

reparto macinazioneCompletamento

previsto AGO 2011

CCOONNSSUUMMII DDII RRIISSOORRSSEE

Riduzione del 3 % dei consumi termici unitari

nella fase di cottura (stabilito Apr 2011)

AD - DT Spegnimento di un forno e concentrazione della produzione su 2 soli forni Reparto cottura Completamento

previsto DIC 2011

Tab. 8 Programmi di miglioramento ambientale triennio 2010 - 2012

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GGLLOOSSSSAARRIIOO

Di seguito sono riportate le definizioni di termini utilizzati in questo documento, dove è

presente un testo tra parentesi questo indica la provenienza delle relative definizioni.

AD = Amministratore Delegato

AMBIENTE = (UNI EN ISO 14001)contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno,

le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.

ARPA = Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

ASPETTO AMBIENTALE = (UNI EN ISO 14001) elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che

può interagire con l’ambiente. Un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha un impatto

ambientale significativo.

ATOMIZZATO = semilavorato frutto delle fasi iniziali del ciclo produttivo (atomizzazione); si ottiene per essiccazione

della barbottina

BARBOTTINA = semilavorato frutto delle fasi iniziali del ciclo produttivo (macinazione ad umido)

DT = Direzione Tecnica

DPI = dispositivi di protezione individuale

FANGHI DI LEVIGATURA = Termine col quale si indicano convenzionalmente anche i fanghi derivanti dalle attività

di squadratura

HIGH TECH = Materiali nei quali gli effetti cromatici vengono ottenuti tramite sistemi complessi di caricamento delle

presse

IMPATTO AMBIENTALE = (UNI EN ISO 14001) qualsiasi modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, totale o

parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione

kcal = unità di misura del calore (1 Sm3 di gas naturale genera circa 8200 kcal)

Nm3 = Normale metro cubo, volume di gas riferito a 0°C e 0,1 MPa.

MATERIALI CON APPLICAZIONI = Materiali caratterizzati dall’aggiunta di applicazioni superficiali

NOx = Ossidi di Azoto

NORMA UNI EN ISO 14001 =

versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 14001. La norma specifica i requisiti di un

sistema di gestione ambientale che consente a un’organizzazione di formulare una politica ambientale e

stabilire degli obiettivi, tenendo conto degli aspetti legislativi e delle informazioni riguardanti gli impatti

ambientali significativi.

PALLET = pedana in legno sulla quale sono accumulate in modo ordinato alcune decine di scatole di piastrelle; il tutto

incappucciato con polietilene

POLIETILENE = materiale plastico trasparente utilizzato per incappucciare i pallets di prodotto finito

PORFIDI = materiali ottenuti dalla semplice miscelazione di diversi colori di atomizzato, prima di giungere alla pressa

RA = Responsabile Ambientale

RLS = Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza

SITO = (EMAS) l’intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo, le attività industriali sotto il controllo di

un’impresa, nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti

intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto, e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di

queste attività.

Sm3 = Standard metro cubo, volume di gas riferito a 15 °C e 0,1 MPa.

SOx = Ossidi di zolfo

SOV = Sostanze Organiche Volatili

Xn = simbolo di prodotto “nocivo” utilizzato nella etichettatura delle materie prime

Dichiarazione ambientale Sito di Castellarano (RE)

Edizione semplificata del 22/04/2011 Regolamento (CE) n° 1221/2009 (EMAS) Pag. 12 di 12

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Ariostea S.p.A. Via Cimabue, 20-42014 - Castellarano (RE)

Codice NACE 23.31 (ex 26.3)

Questa Dichiarazione Ambientale è stata redatta dal seguente gruppo di lavoro:

ed approvata da

Cavazzoni G.Paolo (Amministratore Delegato)

Il verificatore Ambientale Accreditato che ha convalidato la dichiarazione ai sensi del Reg. (CE) 1221/2009 è Certiquality (N° accreditamento I-V-0001) - Via G. Giardino, 4 - 20123 Milano.

Annualmente verrà presentato e convalidato l’aggiornamento dei dati.

La prossima Dichiarazione Ambientale, aggiornamento integrale della dichiarazione ambientale 2010, verrà presentata entro il 30 Maggio 2013. Eventuali chiarimenti, dettagli, copie del presente aggiornamento della dichiarazione

ambientale e/o di quella integrale, possono essere richiesti ai Sig.ri:

Baccarani Christian (Responsabile Qualità)

Roncaglia dr. Paolo (Responsabile Ambientale e R.S.P.P.)

Tel. 0536 816.811 – Fax 0536 816.978

E-mail: [email protected]