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REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA DATA: Giugno 2013 STUDIO DI INGEGNERIA Via Duca d'Aosta 67 9HUUpV $267$ Tel: 0125-921092 - Fax: 0125-921092 e-mail: [email protected] EnergyLab Engineering s.r.l. Dott.ssa. For. Elena Pittana Eaulogie S.r.l. Estensori del VIA: Ing. Cristina Marocco Geol. Luca Pitet Comune di Cogne IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE URTIER in Loc. CRETAZ COMMITTENTE: Giorgis Cristiano Francesco Via Mattona 184/E Verzuolo (CN) CF: GRGCST71A25H727B 9,$ /5 Q ELABORATO: RELAZIONE DI SINTESI Tavola S2

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REGIONEAUTONOMA

VALLE D'AOSTA

DATA: Giugno 2013

STUDIO DI INGEGNERIA

Via Duca d'Aosta 67

11029 Verrés AOSTA

Tel: 0125-921092 - Fax: 0125-921092

e-mail: [email protected]

EnergyLab

Engineering s.r.l.

Dott.ssa. For. Elena Pittana

Eaulogie S.r.l.

Estensori del VIA:

Ing. Cristina Marocco

Geol. Luca Pitet

Comune di Cogne

IMPIANTO IDROELETTRICO

SUL TORRENTE URTIER in Loc. CRETAZ

COMMITTENTE:Giorgis Cristiano Francesco

Via Mattona 184/EVerzuolo (CN)

CF: GRGCST71A25H727B

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ELABORATO:RELAZIONE DI SINTESI

TavolaS2

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Ing. Saverio Francesco Grosso

Relazione di sintesi

1

Sommario

1. PREMESSA ................................................................................................ 2

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ............................................................ 3

2.1 TORRENTE URTIER ........................................................................................ 3

2.2 CARATTERISTICHE CLIMATICHE ......................................................................... 3

3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO ........................................... 4

3.1 CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE PRINCIPALI OPERE CIVILI ...................................... 4

3.1.1 Opera di presa e vasca di carico .......................................................... 4

3.1.2 Condotta forzata ............................................................................... 5

3.1.3 Centrale di produzione ....................................................................... 6

3.2 STIMA PORTATE DERIVABILI ............................................................................. 7

3.3 VIABILITÀ INTERESSATA ................................................................................. 8

3.4 CANTIERISTICA ........................................................................................... 8

3.5 MATERIALI DI RISULTA ................................................................................... 9

3.6 RIFIUTI GENERATI ....................................................................................... 10

3.7 TEMPI DI REALIZZAZIONE ............................................................................... 10

4. COSTI DI COSTRUZIONE ......................................................................... 12

5. VALUTAZIONE IMPATTI POTENZIALI ..................................................... 13

6. MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ....................................... 19

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1. Premessa

La seguente relazione di sintesi non tecnica viene redatta in ottemperanza alla normativa

in materia di VIA regionale (L.R. 12/2009), in relazione al progetto denominato “Impianto

idroelettrico sul torrente Urtier – Loc. Cretaz”. La relazione sintetizza gli aspetti più importanti

riguardanti la realizzazione del progetto presentato, utilizzando per quanto possibile un

linguaggio non tecnico, scevro di tecnicismi, formule matematiche e calcoli ingegneristici. Per

sua natura la relazione non illustra approfonditamente le scelte progettuali e non analizza

approfonditamente gli impatti potenziali a carico delle diverse componenti ambientali e socio-

economiche, limitandosi all’inquadramento generale delle opere in progetto, dell’area

interessata dall’impianto e degli impatti potenziali. Si rimanda alle relazioni tecniche

specialistiche per un approfondimento delle tematiche qui sinteticamente trattate.

L’impianto in oggetto sfrutta un salto di 23,80 metri ed è in grado di produrre una

potenza media nominale di 498 kW e viene pertanto sottoposto a procedura ordinaria di

valutazione di impatto ambientale ai sensi della L.R.14/99 art. 10) Industria energetica – l)

impianti per la produzione di energia idroelettrica oltre 220 Kw.

Come di consueto lo studio di impatto ambientale è stato realizzato con metodo

interdisciplinare dai seguenti professionisti:

Ing. Andrea Viquéry – Ing. Saverio Francesco Grosso

Dott. For. Elena Pittana

Geol. Luca Pitet

Studio Eaulogie s.r.l. con sede ad Aosta per le analisi ambientali

Ing. Cristina Marocco per valutazione del rumore

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2. Inquadramento territoriale

2.1 Torrente Urtier

Il torrente Urtier, insieme al torrente Peradza, solca la parte iniziale della valle principale

del torrente Grand Eyvia, che acquista tale denominazione al confluire del torrente Urtier e del

torrente Valnontey, immediatamente a valle del centro abitato di Cogne. Il bacino del torrente

Grand Eyvia ha un'estensione di 257,84 km , e presenta un'altezza media di 2468 m

s.l.m., compresa tra la quota massima di 4061 m s.l.m. del Mont Grand Paradis, e la

quota minima della sezione di chiusura, alla confluenza con la Dora Baltea, a 630 m s.l.m.

Il sottobacino interessato dal presente progetto, è chiuso in corrispondenza dell'opera di

presa, posta 350 m a valle della confluenza del torrente de Gimillan nel torrente Urtier, tra il

centro di Cogne e la sua frazione a valle Cretaz. Dal punto di vista orografico il bacino studiato,

che ha una forma pseudo-triangolare con orientamento della valle principale Sud-est - Nord-

ovest.

2.2 Caratteristiche climatiche

La distribuzione media delle piogge si caratterizza per un minimo invernale e presenta un

picco primaverile più accentuato rispetto ai picchi successivi registrati sul finire dell'estate e nel

mese di Novembre. Il regime pluviometrico può essere classificato di tipo sub-litoraneo alpino

con massimo primaverile.

Le precipitazioni del periodo vegetativo, per quanto non siano abbondanti, sono

generalmente adeguate a soddisfare le esigenze del bosco, tenendo conto anche del rilascio

primaverile dovuto alla fusione della neve. La ripetitività di alcune siccità nella stagione

vegetativa, come si è verificato nel corso dell’ultimo decennio, può ingenerare sofferenze,

anche marcate, alla vegetazione.

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3. Descrizione dell’intervento proposto

Il progetto prevede la costruzione di un impianto idroelettrico, ad acqua fluente cioè

senza la costruzione di una diga; esso è stato progettato tenendo conto delle esigenze

impiantistiche, della morfologia dei luoghi ed degli aspetti ambientali

L’acqua viene prelevata dal torrente a quota 1500,26 m s.l.m., per poi essere indirizzata

mediante un canale di derivazione completamente interrato verso il manufatto di carico e da

qui verso la centrale di produzione in loc. Cretaz attraverso una condotta interrata in

vetroresina. Successivamente l’acqua verrà restituita al torrente a quota 1470.50 grazie a un

canale di restituzione. L’impianto è interconnesso con un ulteriore impianto in progetto,

proposto dalla soc. Hotel Mont-Blanc di Carlo Jeantet. Qualora entrambe gli impianti fossero

autorizzati e costruiti, l’impianto in progetto riceverà l’acqua direttamente dallo scarico della

centrale del sig. Jeantet e non deriverà ulteriori portate dall’alveo, rendendo inutile la traversa

che potrebbe essere smantellata o non costruita affatto. Tuttavia sia le tavole grafiche che le

relazioni allegate al progetto riportano comunque la traversa di derivazione poiché è

intenzione della committenza autorizzare comunque il manufatto, onde non dover procedere in

seguito ad integrazioni o varianti sostanziali del progetto nel caso in cui la centrale del sig.

Jeantet non dovesse essere realizzata.

Infine l’energia elettrica così prodotta verrà consegnata in media tensione tramite cabina

di consegna ubicata lungo la SR 46 a valle dell’abitato di Cretaz e da qui verrà immessa in rete

nella linea aerea il cui tracciato passa poco distante.

3.1 Caratteristiche tecniche delle principali opere civili

I paragrafo che seguono riportano le caratteristiche più importanti delle opere civili che

compongono l’impianto.

3.1.1 Opera di presa e vasca di carico

La traversa di derivazione dell’acqua del torrente progettata, è posta a quota 1500,26 m

s.l.m. circa. La costruzione della platea antierosiva in massi cementati, causerà un rialzo del

fondo alveo che non altererà in nessun modo la sicurezza idraulica ma consentirà di installare

correttamente la griglia di derivazione, sotto la quale si trova il canale di derivazione vero e

proprio, largo 1,50 m con pendenza costante dello 0,5%, che porterà l’acqua nella vasca di

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carico. All’inizio del canale sarà posizionata una “paratoia di modulazione”, che permetterà di

prelevare la giusta quantità di acqua a seconda della quantità presente nel torrente.

Sia il canale adduttore sia la vasca di carico saranno completamente interrati, la vasca sarà

sovrastata da un piccolo edificio all’interno del quale saranno alloggiati alcuni organi elettro-

meccanici necessari al funzionamento dell’impianto. L’edificio sarà posto vicino alla pista

sterrata che costeggia il torrente Urtier in sponda sinistra, avrà dimensioni in pianta 7.00 x

5.60 e sarà alto 3.00 m e sarà rivestito esternamente in pietra, in modo da ottimizzare

l’inserimento paesaggistico del manufatto.

Figura 1: Foto inserimento edificio vasca di carico

3.1.2 Condotta forzata

La condotta forzata verrà posata in sinistra idrografica al di sotto di una strada sterrata

esistente, realizzata a suo tempo per la posa del collettore fognario che collega il capoluogo

Cogne con il depuratore. La condotta forzata ha una lunghezza complessiva di circa 865 m,

sarà realizzata con tubazioni in vetroresina completamente interrate. La condotta sarà posata

parallelamente al collettore fognario che collega il capoluogo con il depuratore.

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Foto 1: Imbocco pista di servizio sponda in sinistra

3.1.3 Centrale di produzione

Alla centrale di produzione si accederà dalla Circonvallazione sud di Cretaz, prima che

quest’ultima imbocchi il ponte che la collega con l’abitato in sponda destra. Il fabbricato che

ospiterà la centrale di produzione, come detto, sarà integrato con il fabbricato della centrale

sul Valnontey proposto dalla Società Herren e figli snc. In particolare rispetto a quest’ultima la

centrale in progetto si troverà più a monte e vicino alla sponda fluviale, che disterà oltre 30

m.

La centrale avrà dimensioni in pianta pari a 15.00 x 5.80 m, per un’altezza complessiva

di 10.65m. La struttura sarà interamente in cemento armato gettato in opera. Il terreno

intorno alla centrale sarà riprofilato cosicché il fabbricato sarà completamente interrato e

dall’esterno saranno visibili unicamente il portone d’ingresso ed un muretto di contenimento.

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Figura 2: Fotoinserimento centrale di produzione

3.2 Stima portate derivabili

La stima delle portate derivabili, cioè della quantità d’acqua che è possibile prelevare dal

torrente, si basa sull’individuazione delle portate idriche realmente disponibili in alveo, le quali

sono state stimate sulla base della normativa regionale di settore (Piano tutela Acque della

Valle d’Aosta).

Tabella 1: Portate medie mensili all’opera di presa

Portate

naturali

Gennaio l/sec. 920

Febbraio l/sec. 839

Marzo l/sec. 975

Aprile l/sec. 1,818

Maggio l/sec. 5,868

Giugno l/sec. 11,158

Luglio l/sec. 9,979

Agosto l/sec. 7,338

Settembre l/sec. 4,486

Ottobre l/sec. 2,795

Novembre l/sec. 1,726

Dicembre l/sec. 1,139

Media l/sec. 4,106

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Il calcolo delle portate effettivamente disponibili per il prelievo deve tener conto dei diritti

irrigui presenti a monte dell’opera di presa e tra quest’ultima e la restituzione. Alle portate in

alveo devono essere infine sottratti i DMV (ovvero la quantità d’acqua da rilasciare

necessariamente in alveo) ed i diritti irrigui presenti a monte dell’opera di presa.

3.3 Viabilità interessata

L’attività di cantiere genererà inevitabilmente un certo volume di traffico di mezzi di

cantiere o di servizio che dovranno usufruire della rete stradale dell’area; le strade interessate

sono in particolare la SR 46 e la circonvallazione sud di Cretaz. La SR 46 è un’arteria

abbastanza importante che collega l’abitato di Cogne con il resto della vallata, con la valle

della Dora Baltea e la SS 26 della Valle d’Aosta. Tutti i mezzi di cantiere percorreranno la SR

46 per poi dividersi asseconda della loro destinazione finale all’altezza dell’incrocio con la

circonvallazione sud di Cretaz. Quest’ultima fa parte della rete stradale secondaria e collega la

SR 46 e l’abitato di Cogne con la frazione di Cretaz, risultando di conseguenza molto meno

trafficata. La circonvallazione sarà percorsa solamente dai mezzi di cantiere e di servizio

operanti nel cantiere della centrale.

Ad ogni modo, per limitare al massimo i disagi e compatibilmente con le esigenze

esecutive, si cercherà di concentrare la realizzazione delle opere in periodi non particolarmente

trafficati. Naturalmente si procederà all'adeguata segnalazione dei cantieri, delle relative aree e

del possibile transito di automezzi, tramite il posizionamento di cartelli stradali ed impianti

semaforici mobili se necessari.

3.4 Cantieristica

La costruzione dell'impianto sarà articolata su tre distinte aree di cantiere: 2 cantieri fissi

ubicati nelle zone di presa e centrale, un cantiere mobile di posa condotta. La logica seguita

nell'organizzazione dei cantieri ha voluto perseguire i seguenti obiettivi:

minimizzare le particelle catastali interessate;

limitare per quanto possibile le interferenze con il traffico locale.

Naturalmente i cantieri saranno debitamente segnalati e recintati, in modo da

minimizzare il rischio di incidenti o di intrusioni anche accidentali. Si rimanda alle tavole

grafiche progettuali per la visualizzazione completa delle aree di cantiere previste e dei relativi

accessi.

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Il cantiere ubicato in prossimità di opera di presa e vasca di carico occuperà

temporaneamente una superficie di 2250 mq circa. Al cantiere si accederà da valle, dalla pista

sterrata esistente che costeggia l’alveo e che fungerà in seguito da pista di accesso all'opera di

presa. La pista è collegata alla SR 46 dalla strada d’accesso allo spiazzo antistante il

depuratore, da dove poi i mezzi di cantiere proseguiranno per raggiungere l’area di cantiere.

All’interno della area di cantiere saranno posizionate le baracche adibite ad uffici, spogliatoi ed

infermeria e saranno allestite una serie di aree di deposito temporanee all’interno delle quali

saranno stoccati i materiali da costruzione, i materiali di risulta destinati al riutilizzato e

destinati a discarica, i recipienti per la raccolta differenziata dei rifiuti generati. Una volta

smantellata l'area si procederà con il ripristino del terreno e della copertura vegetale.

Il cantiere mobile si snoderà a partire dall'opera di presa e percorrerà la pista compresi

tra la presa e la centrale. Sarà largo 8 m circa e vi si accederà dallo spiazzo del depuratore. La

lunghezza complessiva dell'area sarà pari alla lunghezza della condotta forzata, 685 m circa,

ma, in virtù delle peculiarità e della ciclicità delle lavorazioni proprie della fase di posa

condotta, occuperà di volta in volta porzioni molto limitate del tracciato previsto. Non si

prevede di ubicare a meta percorso circa, un deposito temporaneo intermedio per le tubazioni,

in modo da minimizzare il percorso dei mezzi pesanti e le relative emissioni in atmosfera.

3.5 Materiali di risulta

La tecnica di scavo prevede di andare in profondità con un inclinazione del terreno

rispetto alla verticale, non inferiore ai 60° e di avere un franco di 1 m tra la parete dello scavo

e l'opera in costruzione, per permettere il posizionamento delle attrezzature e dei materiali

necessari alla costruzione, oltre che la movimentazione del personale. Costruite le opere, gli

spazi rimasti saranno intasati con lo stesso materiale da li asportato. Tutto ciò considerato, la

tabella seguente mostra i volumi di scavo stimati per ognuna delle opere civili che

costituiranno l'impianto in progetto.

Tabella 2: Volumi di scavo in m3

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Il materiale di risulta non riutilizzabile in loco, prodotto dagli scavi dei vari manufatti sarà

riutilizzato per i ritombamenti necessari al ripristino dei luoghi interessati dai lavori, in

particolare per la sistemazione del terreno alle spalle della centrale. I trovanti aventi

dimensioni incompatibili col ripristino dei siti oggetto d’intervento ed il ritombamento degli

scavi saranno impiegati per le sistemazioni in alveo e per le platee, invece il materiale più fine

come ad esempio il misto integrale, se compatibile, sarà vagliato e utilizzato come inerte per

confezionare i calcestruzzi. Il materiale non riutilizzabile sarà opportunamente smaltito in

discarica autorizzata.

3.6 Rifiuti generati

I rifiuti che si prevede possano venire prodotti, saranno costituiti essenzialmente da

scarti di materiali da costruzione o di cantiere. Nell’area destinata a piazzale di servizio in

prossimità del cantiere del fabbricato della centrale, verrà attrezzata una zona appositamente

munita di contenitori metallici che serviranno per la raccolta dei materiali a rifiuto. Il materiale

di rifiuto che si prevede possa essere prodotto sarà smaltito secondo le modalità riportate in

tabella.

Tabella 3: Modalità di smaltimento rifiuti generati

Materiale a rifiuto Modalità di smaltimento

Materiali metallici di vario genere Centro di raccolta per il

riciclaggio

Residui inerti e cementi delle acque di

lavaggio delle autobetoniere Discarica autorizzata

Residui di materiali plastici – guaine

catramate ed elastomero Discarica autorizzata

Residui di legname – scarti di carpenteria ed

imballaggi

Centro di raccolta per il

riciclaggio

Involucri in carta dei sacchetti di cemento Centro di raccolta per il

riciclaggio

3.7 Tempi di realizzazione

Nel complesso si prevede che i lavori di costruzione dell'impianto dureranno circa 10

mesi. Sarà necessario procedere per lotti distinti e con l’utilizzo a volte contemporaneo di più

imprese destinate alla costruzione delle varie componenti dell’impianto stesso.

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Durante la valutazione e la programmazione delle varie fasi di costruzione sono state

attentamente considerate le caratteristiche meteo-climatiche dell’area, le caratteristiche

idrologiche del torrente e le necessità biologiche (in particolare i periodi riproduttivi) della

fauna ittica.

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4. Costi di costruzione

Il costo di costruzione dell’impianto è riportato in tabella. I costi comprendono anche le

somme a disposizione per gli imprevisti, le servitù e gli oneri d’allacciamento.

Tabella 4

TOTALE COSTI AL NETTO DELL'IVA 3,136,633.15 €

IMPORTO TOTALE IVA INCLUSA 3,795,326.11 €

La producibilità prevista al momento è pari a 3.682.217 kWh/anno. Per il calcolo dei

ricavi si è presa in considerazione la tariffazione dettata dalla novo decreto rinnovabili 2012

(DM Ministero sviluppo economico 06 Luglio 2012) che prevede per impianti la cui potenza

media nominale è inferiore a 500 kW una tariffa onnicomprensiva pari a 0,219 €/kWh

prodotto, valida per 20 anni. I ricavi annui sono riportati nelle tabelle seguenti, ipotizzando che

il finanziamento dell’impianto venga estinto in 15 anni, con un tasso di sconto prudenziale del

7.5%.

Tabella 5: Ricavi annui previsti

Produzione Annua 3,682,217 kWh

Prezzo energia prodotta 0.219 €/kWh

Ricavo lordo per i primi 15 anni 806,406 €

Costi finanziari 363,195 €

Costi di gestione 128,769 €

Ricavo annuo per i primi 15 anni 314,441 €

Prezzo energia prodotta 0.219 €/kWh

Ricavo lordo dal 16° al 20° anno di attività 806,406 €

Costi di gestione 128,769 €

Ricavo annuo dal 16° al 20° anno di attività 677,636 €

Prezzo medio energia prodotta 0.07 €/kWh

Ricavo lordo per gli anni successivi 257,755 €

Costi di gestione 128,769 €

Ricavo annuo per gli anni successivi 128,986 €

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5. Valutazione impatti potenziali

Lo studio di impatto ambientale di un opera deve analizzare gli impatti che la

realizzazione del progetto comporta a livello delle diverse componenti ambientali. Non

trattandosi di un’opera puntuale, ma di una progettazione estesa si ritiene opportuno

schematizzare le interferenze generate dalle diverse opere previste in progetto, a loro volta

suddivise nelle varie componenti progettuali, sui sistemi ambientali e le loro componenti.

I sistemi ambientali sui quali si presume che gli impatti siano sensibili sono atmosfera

(intendendo qualità dell’aria e livello di rumore), idrosfera (intesa come sistema idrico

superficiale, sotterraneo e qualità dell’acqua), suolo (suscettibile di variazioni qualitative e

quantitative), flora (con influenze a livello qualitativo e quantitativo), fauna (con possibili

alterazioni etologiche e di habitat), società ed economia (con influenza sul recupero delle

infrastrutture, sull’attività agricolo-pastorale e sull’economia locale), aspetti percettivi del

paesaggio.

Si riporta una tabella riassuntiva delle interferenze date da ciascuna fase operativa la cui

legenda è la seguente:

impatto positivo (+), negativo (-) o ininfluente (0)

di entità bassa (B), media (M) o alta (A)

reversibile (SI) o irreversibile (NO)

parzialmente (PARZ) o totalmente (TOT) mitigabile.

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Tabella 6: Impatti ambientali in fase di realizzazione

opera sistemi influenzati componenti

imp

att

o

en

tità

reversib

ilit

à

mit

igab

ilit

à

aria qualità - B SI PARZ

opera di presa rumore - B Sì PARZ

acqua qualità - M Sì PARZ

superficiali - B Sì PARZ

sotterranee - B Sì PARZ

suolo qualità - B Sì PARZ

quantità - B Sì PARZ

flora copertura erbacea - B Sì PARZ

copertura arbustiva - B Sì PARZ

copertura arborea - B Sì PARZ

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat - B SI PARZ

socio-economici economia locale + B

paesaggio aspetti percettivi - B Sì PARZ

aria qualità - B SI PARZ

vasca rumore - B Sì PARZ

di carico acqua qualità 0

superficiali 0

sotterranee - B Sì PARZ

suolo qualità - B Sì PARZ

quantità - M Sì PARZ

flora copertura erbacea - M Sì PARZ

copertura arbustiva - B Sì PARZ

copertura arborea - B Sì PARZ

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat - B SI PARZ

socio-economici economia locale + B

paesaggio aspetti percettivi - M Sì TOT

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15

opera sistemi influenzati componenti

imp

att

o

en

tità

reversib

ilit

à

mit

igab

ilit

à

condotta

aria

qualità

-

B

SI

PARZ

rumore - B SI PARZ

acqua qualità 0

superficiali 0

sotterranee - B Sì PARZ

suolo qualità 0

quantità - M Sì PARZ

flora copertura erbacea - M Sì TOT

copertura arbustiva - M Sì TOT

copertura arborea - M Sì TOT

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat - B Sì TOT

socio-economici economia locale + B

paesaggio aspetti percettivi - M Sì PARZ

centrale

aria qualità - B SI PARZ

rumore - B Sì PARZ

acqua qualità 0

superficiali 0

sotterranee - B Sì PARZ

suolo qualità - B Sì PARZ

quantità - M Sì PARZ

flora copertura erbacea - B Sì PARZ

copertura arbustiva - B Sì PARZ

copertura arborea 0

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat - B SI PARZ

socio-economici economia locale + B

paesaggio aspetti percettivi - M Sì PARZ

Page 17: 9 , $ /5 Q Tavola · L’acqua viene prelevata dal torrente a quota 1500,26 m s.l.m., per poi essere indirizzata mediante un canale di derivazione completamente interrato verso il

V.I.A. L.R. n° 12

del 26/05/2009

Ing. Andrea Vicquéry

Ing. Saverio Francesco Grosso

Relazione di sintesi

16

opera sistemi influenzati componenti

imp

att

o

en

tità

reversib

ilit

à

mit

igab

ilit

à

cavidotto aria qualità - B SI PARZ

rumore - B Sì PARZ

acqua qualità 0

superficiali - B Sì PARZ

sotterranee - B Sì PARZ

suolo qualità - B Sì PARZ

quantità - B Sì PARZ

flora copertura erbacea - B Sì PARZ

copertura arbustiva - B Sì PARZ

copertura arborea 0

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat - B SI PARZ

socio-economici economia locale + B

paesaggio aspetti percettivi - B Sì PARZ

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V.I.A. L.R. n° 14

del 18/06/1999

Ing. Andrea Vicquéry

Ing. Saverio Francesco Grosso

Relazione di sintesi

17

Tabella 7: Impatti ambientali in fase di esercizio

opera sistemi

influenzati componenti

imp

att

o

en

tità

reversib

ilit

à

mit

igab

ilit

à

zona opera

di presa aria qualità 0

rumore 0

acqua qualità 0

superficiali - B Si PARZ

sotterranee 0

suolo qualità 0

quantità 0

flora copertura erbacea 0

copertura arbustiva 0

copertura arborea 0

fauna alterazioni etologiche - B Sì PARZ

alterazione habitat 0

socio-economici economia locale 0

paesaggio aspetti percettivi - B NO TOT

zona vasca

di carico aria qualità 0

rumore 0

acqua qualità 0

superficiali 0

sotterranee 0

suolo qualità 0

quantità 0

flora copertura erbacea 0

copertura arbustiva 0

copertura arborea 0

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat 0

socio-economici economia locale 0

paesaggio aspetti percettivi - B NO TOT

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V.I.A. L.R. n° 14

del 18/06/1999

Ing. Andrea Vicquéry

Ing. Saverio Francesco Grosso

Relazione di sintesi

18

opera sistemi

influenzati componenti

imp

att

o

en

tità

reversib

ilit

à

mit

igab

ilit

à

zona

condotta aria qualità 0

rumore 0

acqua qualità 0

superficiali 0

sotterranee 0

suolo qualità 0

quantità 0

flora copertura erbacea 0

copertura arbustiva 0

copertura arborea 0

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat 0

socio-economici economia locale 0

paesaggio aspetti percettivi 0

zona

centrale aria qualità 0

rumore - B NO PARZ

acqua qualità 0

superficiali 0

sotterranee 0

suolo qualità 0

quantità 0

flora copertura erbacea 0

copertura arbustiva 0

copertura arborea 0

fauna alterazioni etologiche 0

alterazione habitat 0

socio-economici economia locale + M

paesaggio aspetti percettivi - B NO PARZ

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Relazione di sintesi

19

6. Misure di mitigazione e compensazione

La mitigazione degli impatti ambientali più rilevante è stata conseguita già in fase di

progettazione, grazie alla diminuzione del tratto di torrente sotteso dalla derivazione in

progetto. I tratti di torrente che nella proposta progettuale definitiva sono interessati dalla

derivazione si presentano già discretamente antropizzati, soprattutto a causa dei centri

abitati che costeggiano l’alveo e delle estese opere di regimazione, sia longitudinali sia

trasversali, resesi necessarie in tutto il bacino del Urtier all’indomani dell’alluvione del

2000. Sia l’opera di presa che la centrale saranno posizionate in adiacenza a dei pendii

naturali e sarà quindi possibile interrarli, occultandone in parte la vista. In particolare il

fabbricato di pertinenza dell’opera di presa risulterà semi-interrato e la sua vista dall’alto

sarà completamente occultata grazie all’utilizzo del “tetto verde”, mentre la centrale sarà

completamente interrata all’interno del pendio sovrastante che sarà riprofilato.

In fase di realizzazione dell’impianto saranno inoltre adottate tutte le misure di

mitigazione degli impatti indicate nello studio di impatto ambientale, in particolare per

quanto riguarda le emissioni in atmosfera (polveri e rumore) delle attività di cantiere, le

emissioni luminose, le tempistiche delle lavorazioni in alveo in modo da non interferire con

i periodi riproduttivi dell’ittiofauna. Infine si mitigheranno gli impatti acustici della centrale

mediante opportune misure di insonorizzazione e al termine dei lavori si ripristineranno,

come di consueto, le coperture erbacee ed arbustive eventualmente rimosse durante le

operazioni di scavo.

Oltre alle opere di mitigazione menzionate sono previste delle misure di

compensazione, che esulano dalla realizzazione dell’impianto vero e proprio, che verranno

attuate a cura della committenza con l’intento di dare ulteriori benefici al territorio ed alla

comunità che ospiteranno l’impianto. Le compensazioni previste sono le seguenti:

Ristrutturazione del tetto del fabbricato Ex Falegnameria COFARCO, con

l’integrazione all’interno della struttura di un impianto per la produzione di energia

elettrica da fonte solare fotovoltaica. Sia la ristrutturazione sia l’impianto fotovoltaico

saranno finanziati a cura dei committenti dei due impianti sul torrente Urtier, che ne

cureranno anche la progettazione e l’installazione.

Semina per ripopolamento ittico: la committenza si attiverà per ottenere un

miglioramento, sia quantitativo che qualitativo della situazione ittiofaunistica del

tratto di torrente in oggetto. Inoltre sarà valutata, congiuntamente alla locale

associazione di pescatori, l’eventuale esigenza di utilizzare anche del materiale

“pronta pesca”, individuando i tratti in cui effettuare questo tipo di immissioni e ne

saranno ben valutati i quantitativi.