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1 / 3 BUBBLE'S Data Pagina Foglio 01-12-2019 111/13 The life, the satisfaction and the recognition of Diana Bracco, an illustrious entrepreneur in the pharmaceutical sector. Milan Expo organiser, and producer of high-quality wines in Monferrato, a place she came to know and love thanks to her husband. Roberto De Silva. di Lamberto Gancia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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The life, the satisfaction and the recognition

of Diana Bracco, an illustrious entrepreneur

in the pharmaceutical sector. Milan

Expo organiser, and producer of

high-quality wines in

Monferrato, a place she

came to know and love

thanks to her

husband.Roberto De

Silva.

di Lamberto Gancia

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Diana Bracco, cavalieredel lavoro, medagliad'oro del comune diMilano e cavaliere digran croce dell'Ordine almerito della Repubblicaitaliana, è una donna diassoluto primo piano nelpanorama imprenditorialeitaliano. Basti pensareche è a capo dell'omonimamultinazionale della saluteche fattura oltre 1.4 miliardidi euro l'anno, operando in100 paesi potendo contaresu oltre 3400 dipendentiin tutto il mondo. Il suoruolo di imprenditrice le haconsentito di trasformarsianche in grande mecenateattiva sul fronte culturale,sociale e civile: un impegnoportato avanti prima su unpiano aziendale e, dal 2010,attraverso la FondazioneBracco.Diana, presidente di Expo 2015 e commissarioper il Padiglione Italia, è anche una produttricedi vino di alta qualità. Una passione nata grazieal marito, Roberto De Silva. Originario del Mon-ferrato, è stato lui a coinvolgerla nella sua piccolaattività vitivinicola, conosciuta come ll Botolo.Un'azienda agricola di 13 ettari di vigneti, sullecolline di Nizza Monferrato, che nasce propriodall'amore di Diana e Roberto per la storia, lacultura e la bellezza di quei paesaggi, dove laproduzione si fonde con la qualità poetica deiluoghi. Sarà però solo dopo la morte del maritoche Diana comincerà a seguire in prima personaIl Botolo, producendo Moscato d'Asti docg, Char-donnay doc, Barbera d'Asti docg, Superiore e in-fine il Nizza docg, vera perla del Monferrato in unterritorio patrimonio dell'umanità dell'Unesco.Diana Bracco è anche una grande estimatrice del-le bollitine Italiane e, da laureata in chimica e peri suoi rapporti col mondo della medicina, non hamai mancato di promuovere il bere responsabile,insistendo soprattutto sull'abbinamento tra buonvino e buon cibo. Una ricetta che la intriga in modoparticolare è quella degli spaghetti freddi al caviale,scoperta grazie al Maestro Gualtiero Marchesi. Dia-na, sul lavoro come nella vita, è una donna estrema-mente esigente, soprattutto con sé stessa. Cresciutain una famiglia di formazione asburgica, ha un for-

MRPILTII

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tìssimo senso del dovere: crede nel rigore del lavoroe nella costante attenzione alla qualità e all'innova-zione, senza per questo mancare di coltivare concura il valore della bellezza, che, con la complicità disuo padre Fulvio, ha imparato a conoscere e amare:

"Non bisogna maidimenticare", mi dice"di essere una personacompleta, mantenendoviva la curiosità e lapassione per la cultura:un libro, un concerto, unamostra. Sin da piccolissimaho avuto un forte sensodella responsabilità,trasmessomi dallamamma. Unaresponsabilità che oggi,come imprenditrice,esercito verso i dipendenti,i consumatori, l'ambientee le comunità dove hannosede le mie fabbriche e,soprattutto, verso le nuovegenerazioni. E a loro cheabbiamo il dovere di

lasciare unasocietà migliore".

È in questa prospettiva che, nel 2010, Diana hacreato la Fondazione Bracco con l'obiettivo di cu-stodire e trasmettere i suoi valori alle nuove gene-razioni della famiglia e alla grande comunità deisuoi collaboratori. Tra le sfide più belle ricorda l'ac-quisizione, a metà degli anni novanta, della divi-sione diagnostica di un colosso statunitense comela Bristol-Myers Squibb. Una bella soddisfazioneper un'azienda familiare italiana! Non è un casodunque che sia stata lei, nel 2005, a essere elet-ta - prima donna nella storia dell'Associazione -Presidente di Assolombarda. Un consenso dovutosoprattutto alla sua capacità di non smettere maidi innovare. Il Gruppo Bracco, infatti, da sempreinveste una cospicua parte del suo fatturato nelsettore ricerca, divenuto ormai il cuore pulsantestesso delle imprese che del Gruppo fanno parte. Aprocurare a Diana la sua più grande soddisfazioneè però stata l'Expo, che ha rilanciato Milano e l'Ita-lia intera. "L'Expo è stata la cosa" - continua Dianacon un tono di voce che tradisce un'evidente emo-zione - "più difficile che abbia mai fatto. Abbiamodimostrato al mondo di saper fare grandi cose. Ilnostro compito, come Padiglione Italia, è stato dirappresentare l'intero sistema Italia, potendo con-tare sulla esperienza e sulla creatività dei miglioritalenti italiani che ho avuto a fianco. Una responsa-bilità enorme perché, in qualità di paese ospitante,il nostro Padiglione non solo occupava un quintodell'intero sito espositivo, ma era anche il cuorestesso della visitor experience vissuta dagli oltre 21milioni di persone che hanno affollato l'Expo. Ri-cordo ancora i grandi capi di Stato stupiti di fronteallo spettacolo dell'Albero della vita o le migliaia diragazzi provenienti da tutta Italia appassionarsi aitemi della sostenibilità e della nutrizione. Così Mi-lano ha raggiunto obiettivi importanti: una mol-titudine di visitatori soddisfatti ed entusiasti, ungrande rilancio d'immagine del paese, una stra-ordinaria ricchezza di contenuti, la condivisioneplanetaria di temi cruciali, e tantissime opportu-nità offerte alle imprese e ai giovani, senza dimen-ticare l'enorme contributo che questo evento stacontinuando a dare al turismo, all'export, all'eco-nomia in generale. L'Expo ci ha lasciato una cittàpiù sostenibile, più aperta, più internazionale, piùsolidale. E gli effetti positivi si vedono ancora oggi,con Milano prima in Italia per qualità della vita, incorsa perle Olimpiadi del 2026, e con le stesse areedel sito Expo ora destinate a ospitare Mind, l'Inno-vation District dove sorgerà lo Human Technopole,il grande progetto scientifico che renderà Milano

la capitale europea delle scienze della vita". Diana,

imprenditrice che crede nel futuro del suo paese,è convinta che l'Italia abbia le capacità e le risorseper continuare a recitare un ruolo da protagonistanell'economia internazionale, proprio puntandosu ricerca e innovazione. Ed è anche giustamenteorgogliosa della sua azienda che, di generazione ingenerazione, è diventata una realtà internazionaleche coi suoi prodotti contribuisce alla salute e allaqualità della vita delle persone, dando peraltro la-voro anche a migliaia e migliaia di famiglie.

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