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151 http://www.ied.it/chi-siamo 8.4 IED 8.4.1 Introduzione L’Istituto Europeo di Design (IED) nasce nel 1966 grazie alla felice intuizione di Francesco Morelli, ed è oggi un’eccellenza internazionale di matrice completamente italiana, che opera nel campo della formazione e della ricerca, nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione. Lo IED si trova in dieci città: Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Cagliari, Barcellona, Madrid, São Paulo e Rio de Janeiro e tutte le sedi dialogano tra loro scambiandosi contenuti e contributi. L’Istituto eroga circa 25 diversi corsi triennali in 4 lingue: inglese, italiano, spagnolo e portoghese e attualmente conta 10.000 studenti, 1.200 docenti e 400 professionisti che intervengono ai differenti progetti. IED fa parte di CUMULUS (International Association of Universities and Colleges of Art, Design and Media) e mantiene rapporti con diverse Università ed Associazioni Accademiche internazionali fra cui Erasmus, Socrates, ELIA, IAA, FIYTA, IIE e EAIE, MEC - Brasile. Un ampio gruppo di istituzioni di diverse parti del mondo che completa e amplia la possibilità di scambio accademico degli studenti IED. Grazie ai numerosi accordi bilaterali con prestigiose Università Straniere, gli studenti IED hanno la possibilità di partecipare all’Exchange Study Program e di frequentare un semestre all’estero, presso una delle Università partner o una sede IED. In collaborazione con il premio Nobel 2006 per la Pace Muhammad Yunus è nato un progetto di social business mirato al design sostenibile: sette tra i migliori studenti dell’Istituto potranno viaggiare per un mese assieme al professore Yunus tra Haiti, Albania, Colombia per creare prodotti e servizi a prezzi equi allo scopo di migliorare la vita dei più poveri, utilizzando materiali locali. L’istituto IED dispone di una piattaforma che si suddivide fra le tre nazioni in cui sono presenti le sue sedi e dispone di un canale televisivo all’indirizzo che è oggetto della nostra analisi. http://it.wikipedia.org/wiki/ Istituto_Europeo_di_Design

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Lo IED si trova in dieci città: Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Cagliari, Barcellona, Madrid, São Paulo e Rio de Janeiro e tutte le sedi dialogano tra loro scambiandosi contenuti e contributi. L’Istituto eroga circa 25 diversi corsi triennali in 4 lingue: inglese, italiano, spagnolo e portoghese e attualmente conta 10.000 studenti, 1.200 docenti e 400 professionisti che intervengono ai differenti progetti. 151 http://it.wikipedia.org/wiki/ Istituto_Europeo_di_Design

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http://www.ied.it/chi-siamo

8.4 IED8.4.1 Introduzione

L’Istituto Europeo di Design (IED) nasce nel 1966 grazie alla felice intuizione di Francesco Morelli, ed è oggi un’eccellenza internazionale di matrice completamente italiana, che opera nel campo della formazione e della ricerca, nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione.

Lo IED si trova in dieci città: Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Cagliari, Barcellona, Madrid, São Paulo e Rio de Janeiro e tutte le sedi dialogano tra loro scambiandosi contenuti e contributi.

L’Istituto eroga circa 25 diversi corsi triennali in 4 lingue: inglese, italiano, spagnolo e portoghese e attualmente conta 10.000 studenti, 1.200 docenti e 400 professionisti che intervengono ai differenti progetti.

IED fa parte di CUMULUS (International Association of Universities and Colleges of Art, Design and Media) e mantiene rapporti con diverse Università ed Associazioni Accademiche internazionali fra cui Erasmus, Socrates, ELIA, IAA, FIYTA, IIE e EAIE, MEC - Brasile. Un ampio gruppo di istituzioni di diverse parti del mondo che completa e amplia la possibilità di scambio accademico degli studenti IED. Grazie ai numerosi accordi bilaterali con prestigiose Università Straniere, gli studenti IED hanno la possibilità di partecipare all’Exchange Study Program e di frequentare un semestre all’estero, presso una delle Università partner o una sede IED.

In collaborazione con il premio Nobel 2006 per la Pace Muhammad Yunus è nato un progetto di social business mirato al design sostenibile: sette tra i migliori studenti dell’Istituto potranno viaggiare per un mese assieme al professore Yunus tra Haiti, Albania, Colombia per creare prodotti e servizi a prezzi equi allo scopo di migliorare la vita dei più poveri, utilizzando materiali locali.

L’istituto IED dispone di una piattaforma che si suddivide fra le tre nazioni in cui sono presenti le sue sedi e dispone di un canale televisivo all’indirizzo che è oggetto della nostra analisi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_Europeo_di_Design

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8.4.2 Funzionamento

Lo IED ha un sito specifico per la comunicazione dei suoi progetti all’indirizzo http://www.ied.tv/ in cui sono presenti contenuti multimediali oltre ai filmati.L’utente che accede al sito si trova nella sezione video della home page, che propone in alternativa anche immagini e news (sebbene ci siano le rispettive categorie nella barra del menù).Questa impostazione è abbastanza inusuale per un canale televisivo ma, trattandosi di un sito di formazione, è concepibile che siano proposti altri contenuti che non siano solo quelli video. Se l’utente non vuole soffermarsi a visionare il filmato proposto (caricato automaticamente) può cliccare su una delle preview disponibili, scegliere una delle categorie del menù tra cui sono presenti video, immagini, blog e playlist, oppure digitare uno o più termini di interesse nel motore di ricerca interno.Nel momento in cui si invia la richiesta nel motore di ricerca, il sito risponde con tre finestre, rispettivamente blog, video e immagini, in cui sono proposti i contenuti più attinenti ai vocaboli inseriti.Riteniamo questa soluzione molto interessante perché sfrutta a pieno le funzionalità del web e comunica tutti i contenuti di potenziale interesse senza fare distinzione alcuna di formato e garantendo la giusta visibilità a tutti.

Lo IED gestisce contenuti sia editoriali che user generated di vario tipo. Si possono quindi visionare interviste, conferenze, progetti o filmati in cui emergono le abilità didattiche e comunicative di studenti, ricercatori e docenti.

Dovendo raccogliere i dati per la webTV, il nostro studio si concentra sugli audiovisivi ma è nostra intenzione tenere a mente la strategia comunicativa delle altre tipologie di contenuti come strada percorribile per la condivisione del sapere in modo più completo.

La riproduzione di ogni filmato comincia automaticamente e include tutta una serie di informazioni e di possibili interazioni molto interessanti.Prima di tutto viene evidenziato il percorso all’interno del sito così da facilitare la navigazione; segue poi il titolo. Quest’ultimo e i tag sono particolarmente curati perché gli

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utenti sono necessariamente ben istruiti sull’importanza della tassonomizzazione per il buon funzionamento del motore di ricerca e dell’indicizzazione. I tag sono contenuti in una finestra a lato dove troviamo anche l’autore: ogni nome e ogni vocabolo sono cliccabili per generare un nuovo percorso di navigazione massimizzando l’interattività.Grazie ai tag, ci sono diversi gruppi di video collegati: dello stesso autore, dello stesso argomento, della stessa scuola e poi altri contenuti, come le immagini.

Ogni contenuto come ogni pagina che lo ospita sono condivisibili: questo significa che l’utente può sfruttare i social network per fare uno share ad hoc, dalla macro-condivisione di tutto quello che ha davanti fino alla condivisione di un contenuto specifico. In quest’ultimo caso le opzioni sono davvero tutte quelle attualmente a disposizione sul web:

Il tasto “mi piace” di Facebook che consente con un − solo click di segnalare la preferenza a tutti i suoi amici registrati al social network; questa preferenza inoltre genera un link diretto al sito.Il contenuto può essere condiviso direttamente sui − social network più diffusi come Facebook, Twitter, MySpace, Delicious ed essere visualizzato direttamente senza dover tornare alla pagina che lo contiene.Grazie al codice HTML è consentito l’embed del − file su un altro sito, dove, anche in questo caso, la riproduzione avviene come al punto sopra. Tutte queste interazioni, oltre ad accrescere il traffico del sito, aumentano il numero di visualizzazioni, utile strumento di feedback per un riscontro pubblico di gradimento del contenuto.

Le attività fin qui descritte sono quelle dell’utente non iscritto al sito.L’utente che effettua l’accesso si è trova a scegliere fra l’iscrizione classica e l’accesso con il proprio profilo di Facebook. Quest’ultima possibilità risulta davvero interessante e molto pratica per velocità e facilità di esecuzione e denota, ancora una volta, un’osservazione attenta dei fenomeni sociali sul web.

Oltre all’abile strategia comunicativa è fondamentale osservare il potenziale di questa scelta: la community del sito non è costituita dai soli individui dello IED ma da tutti coloro che per passione e/o professione sono interessati a farne attivamente parte.

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Tutti gli iscritti sono quindi in grado di poter commentare i contenuti, votarli con il sistema internazionale di gradimento delle cinque stelle, ma soprattutto, poter seguire un utente di particolare interesse.

Con un sistema simile a quello di Twitter, si può diventare follower di qualcuno e ricevere le notifiche in tempo reale ogni volta che questi condivide del nuovo materiale. Bisogna segnalare che tale sistema non è user friendly come quello del noto social network.

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8.4.3 Struttura

Home Page

L’interfaccia della home page è caratterizzata da una grafica minimale con campiture di grigio per distribuire gli argomenti. Trattandosi del canale televisivo di un instituto privato, non ci sono banner pubblicitari che rubano spazio e attenzione dai contenuti proposti.

La pagina propone subito il logo e il pay off istituzionale seguiti dalla stringa per l’utente. Se non si è registrati, è possibile farlo utilizzando l’avatar dei social network di Facebook, Twitter, MySpace e Google, così l’operazione di iscrizione risulta davvero molto facile e veloce. Una volta iscritti, la barra si trasforma in una sorta di preview organizzativa in cui c’è il numero di video e immagini caricati e quanti utenti seguiamo a cui segue il tasto “pubblica i tuoi contenuti”: è nuovamente chiara la strategia comunicativa dello IED nel favorire la partecipazione alla comunità presente sul sito favorendo da subito l’aggiunta di contributi multimediali.

Poco sotto troviamo la barra di menù che rimane fissa ad ogni pagina con i tasti homepage, video, immagini, blog, playlist, media map e community e la barretta contente il motore di ricerca interno del sito.

Spostata a sinistra rispetto al centro della pagina troviamo la finestra del video che si carica e comincia la riproduzione automaticamente: l’impostazione non è come quella di un palinsesto televisivo perché, dopo la proiezione del primo filmato, non cominciano quelli successivi correlati ma viene fornita solo una preview dei nove video opzionabili all’interno della finestra stessa. Subito a destra ci sono altre quattro filmati in preview all’interno di un box che ne propone sedici. Subito è chiaro come il punto di forza del sito siano gli audiovisivi rispetto alle immagini e ai testi.

Sotto alla finestra di riproduzione video, lo spazio è dedicato alle tre categorie video, immagini e news. La priorità viene affidata nuovamente al filmato e l’interfaccia gestisce ogni categoria sovrapponendola completamente alle altre: con questa soluzione, si ottiene un gran numero di preview per ognuna e non c’è il rischio di fare confusione facendo lo scroll della pagina verso il basso.

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Alla destra di questi contenuti ci sono:un box in cui sono contenute tutte le categorie − tematiche del sitoun box con i canali video disponibili− un box con gli ultimi utenti iscritti alla piattaforma−

La pagina si conclude con la finestra che raccoglie le informazioni, tutti i link dello IED e una barra che serve a condividere l’intera pagina sui social network nel caso in cui volessimo condividere più contenuti con un solo click.Come già detto precedentemente, ogni contributo presente sul sito ha il tasto mi piace, è condivisibile sui social network, è votabile con il sistema valutativo a cinque stelle del sito e dispone di un counter delle visualizzazioni.

Pagina Video

La pagina video conserva la stessa interfaccia della home page con la posizione del menù invariata la finestra di filmato centrata a sinistra.Il video si carica sempre automaticamente, può essere visualizzato a tutto schermo e si può cliccare l’icona della lampadina per scurire tutta la pagina ricreando un “effetto cinema” migliorando così il contrasto del filmato.Seguono le utilità di condivisione.

Il box sottostante si chiama “guarda anche” e sono presenti contributi di altri utenti autorizzati dall’autore del video in esecuzione. Sebbene tale sistema non risulti temporalmente immediato per le operazioni di conferma, è uno strumento molto valido per accrescere il legame tra i soggetti della community. Seguono sotto la finestra dei video correlati e lo spazio per i commenti.

Tornando alla destra del video troviamo la finestra delle informazioni in cui sono contenuti:

l’autore e l’immagine del suo avatar, altro strumento − utilissimo per aumentare la riconoscibilità e la personalizzazione degli utentila data in cui è stato postato il contenuto− un paragrafo in cui si descrive il contributo − visualizatoi tag che possono generare nuovi percorsi di − navigazionei codici per fare l’embed del video su altre − piattaforme

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Segue il box in cui troviamo tre preview dei video dello stesso autore, di nuovo l’elenco dei canali video IED, il box per le immagini dell’autore e la finestra dei post pubblicati sul blog del sito.

Con questa organizzazione dell’interfaccia, partendo da un singolo contenuto, è possibile avere un’idea del materiale condiviso da ogni singolo utente, visionarlo e/o utilizzarlo come strumento per approfondire argomenti di nostro interesse che emergono, sfruttando il sistema di tassonomizzazione.

Pagina Community

La pagina racchiude tutte le informazioni e le attività possibili all’utente iscritto. L’interfaccia rimane invariata per quanto riguarda logo, stringa di accesso e menù di navigazione ma si nota immediatamente che, al posto della finestra per la riproduzione video, è presente il box “community”. In questo spazio si può scegliere se visualizzare video, immagini, blog, commenti, status, voto. A seguire troviamo un elenco aggiornato in tempo reale delle attività che abbiamo scelto di seguire di tutti gli iscritti online sul sito dello IED.

I tre box sottostanti raccolgono i contenuti più recenti rispettivamente di blog, video e immagini. In questo caso viene data la precedenza al blog visto che ci troviamo nella pagina community per favorire le relazioni tra gli utenti.

Nella colonna a destra di tutto ciò che è stato descritto troviamo la finestra di profilo dell’utente in cui è possibile leggere i dati personali, il numero di documenti multimediali postati, di quelli preferiti e quanti utenti vengono seguiti come su Twitter. Questo box si collega idealmente a quello successivo dove abbiamo l’immagine avatar di una trentina di altri utenti iscritti al sito.

Al di sotto troviamo nuovamente le categorie e i canali video come nella home page e viene riproposta la finestra “ultime novità” dove si può scegliere quali contenuti visualizzare tra video, immagini, blog, commenti, status, voto.

La pagina si conclude, anche in questo caso con la barra di condivisione di tutto ciò che si vede a schermo.

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Pagina Categoria

Anche questa pagina conserva una prima parte di interfaccia invariata rispetto al resto del sito. Al posto della finestra video o il box della community, troviamo un’immagine che idealmente riassume la categoria con una breve descrizione e l’icona del suo canale che potremmo trovare all’interno del sito.

Il resto dell’interfaccia è una fusione di quello che è stato precedentemente descritto con lo spazio dedicato principalmente ai contenuti e abbiamo infatti:

i video in primo piano− gli ultimi− i più visti− i più votati−

ovvero tutte le possibili varianti per catalogare contenuti differenti all’interno della stessa categoria tematica.

A destra ritroviamo la finestra con le categorie presenti sul sito, una parte di preview degli utenti della community e le ultime attività che si è scelto di visualizzare della categoria in esame.

Si evidenzia che è possibile condividere tutta la pagina, come sempre, ma non la sola categoria. Manca inoltre il pulsante “mi piace” di Facebook.

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8.4.4 Conclusioni

Il canale televisivo dello IED ci ha particolarmente colpito per la strategia comunicativa operata: vedere la webTV come uno spazio multimediale invece che solo audiovisivo è sicuramente vincente per un sito che ha lo scopo di condividere tutto ciò che viene fatto all’interno di una scuola con discipline così differenti tra loro.

La scelta poi di innestare ovunque tasti e collegamenti ai social network più diffusi denota un’osservazione attenta delle dinamiche comportamentali sul web e non solo dei giovani. Un buon internauta, che abbia l’interesse e si dimostri davvero attivo, ha tutti gli strumenti necessari per farlo su questo sito.Inoltre va notato come i contenuti siano vari e trasversali: abbiamo quelli pubblicati dagli studenti, quelli dei docenti, quelli editoriali della redazione e i contributi esterni di chi si è iscritto alla community ma non è un soggetto all’interno dello IED.

I dati emersi da questo caso studio ci fanno pensare alla webTV con un nuovo punto di vista e riteniamo che l’esempio sia concretamente utile per il nostro ateneo, in cui il materiale prodotto su cui viaggia il sapere è davvero molto differente da disciplina a disciplina.