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Anno IV Numero 975 Lunedì 24 Ottobre 2016, S. Antonio M.C. AVVISO Ordine 1. ORDINE: FAD in farmaDAY 2. ORDINE: Concorso straordinario 3. ORDINE: Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Perché le INIEZIONI si fanno sui Glutei? 5. Una mela al giorno toglie davvero il medico di torno: scoperte nel succo proprietà antitumorali 6. Lo stress fa alzare il gomito agli uomini (ma non alle donne) Prevenzione e Salute 7. Iincontinenza urinaria: cosa fare 8. Perché nella corsa può comparire dolore a fianco e fegato? Meteo Napoli Lunedì 24 Ottobre Variabile Minima: 15°C Massima: 20°C Umidità: Mattina = 61% Pomeriggio =66% SITO DELL’ORDINE: RAGGIUNTI 800.000 CONTATTI Ieri il sito ha superato quota ottocentomila (800.000) visitors Questo traguardo significa molto per il nostro Ordine e per gli obiettivi che il sito si è posto: rapidità di informazione e trasparenza, due fattori fortemente voluti da questo Consiglio direttivo. Uno strumento strategico per la comunicazione non solo tra i Farmacisti iscritti al nostro Ordine ma anche con Colleghi di altre province e soprattutto con i cittadini con punte di 700 visite al giorno. Gli 800.000 contatti sono una “dote” da consegnare all’intero Consigli o direttivo e lo stimolo all’impegno di ciascuno. Perché le INIEZIONI si fanno sui Glutei? Sono soltanto le iniezioni cosiddette intramuscolari che si fanno prevalentemente sui glutei. Per la precisione, immaginando di dividere il gluteo in quattro parti con due linee perpendicolari che si incrociano al centro, le iniezioni si fanno sulla parte superiore esterna. Questa zona ha il vantaggio di avere uno strato superficiale di spessore ridotto: perciò, l’ago deve penetrare poco per raggiungere il sottostante muscolo, che è il grande gluteo. Così, non c’è il rischio di incontrare nervi, lo sciatico, che passa invece in corrispondenza della parte superiore interna. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Cu n’uocchio guarda a jatta e cu n’ate frje o’ pesce. Un occhio al gatto e uno al pesce, quando friggi. 800.000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI

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Anno IV – Numero 975 Lunedì 24 Ottobre 2016, S. Antonio M.C.

AVVISO Ordine

1. ORDINE: FAD in

farmaDAY

2. ORDINE: Concorso

straordinario

3. ORDINE: Un Farmaco

per Tutti

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Perché le INIEZIONI si

fanno sui Glutei?

5. Una mela al giorno

toglie davvero il medico

di torno: scoperte nel

succo proprietà

antitumorali

6. Lo stress fa alzare il

gomito agli uomini

(ma non alle donne)

Prevenzione e Salute

7. Iincontinenza urinaria:

cosa fare

8. Perché nella corsa può

comparire dolore a

fianco e fegato?

Meteo Napoli

Lunedì 24 Ottobre

Variabile

Minima: 15°C Massima: 20°C Umidità: Mattina = 61%

Pomeriggio =66%

SITO DELL’ORDINE: RAGGIUNTI 800.000 CONTATTI

Ieri il sito ha superato quota ottocentomila (800.000) visitors

Questo traguardo significa molto per il nostro Ordine e per gli obiettivi che il sito si è posto: rapidità di informazione e trasparenza, due fattori fortemente voluti da questo Consiglio direttivo. Uno strumento strategico per la comunicazione non solo tra i Farmacisti iscritti al nostro Ordine ma anche con Colleghi di altre province e soprattutto con i cittadini con punte di 700 visite al giorno. Gli 800.000 contatti sono una “dote” da consegnare all’intero Consiglio direttivo e lo stimolo all’impegno di ciascuno.

Perché le INIEZIONI si fanno sui Glutei?

Sono soltanto le iniezioni cosiddette intramuscolari che si fanno prevalentemente sui glutei.

Per la precisione, immaginando di dividere il gluteo in quattro parti con due linee perpendicolari che si incrociano al centro, le iniezioni si fanno sulla parte superiore esterna. Questa zona ha il vantaggio di avere uno strato superficiale di spessore ridotto: perciò, l’ago deve penetrare poco per raggiungere il sottostante muscolo, che è il grande gluteo. Così, non c’è il rischio di incontrare nervi, lo sciatico, che passa invece in corrispondenza della parte superiore interna. (Focus)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi….…….. Cu n’uocchio guarda a jatta e cu n’ate frje o’ pesce.

Un occhio al gatto e uno al pesce, quando friggi.

800.000 VOLTE GRAZIE

AD OGNUNO DI VOI

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

PREVENZIONE E SALUTE

UNA MELA al GIORNO TOGLIE Davvero il MEDICO di TORNO: SCOPERTE nel SUCCO PROPRIETÀ

ANTITUMORALI

Il succo del frutto ha effetti di prevenzione sul cancro al colon retto, anche se non è ancora chiaro il modo con cui sostanze chiamate polifenoli contrastano il tumore

E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr e pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Secondo gli studiosi, il succo di mela ha effetti di prevenzione sul cancro al colon retto, anche se non è ancora chiaro il meccanismo molecolare, cioè il modo in cui sostanze chiamate polifenoli contrastano il tumore. "Noi abbiamo studiato per la prima volta in modo specifico proprio quali molecole antiossidanti vanno ad agire e su quali specifiche proteine della cellula", ha spiegato Angelo Facchiano, coautore della ricerca. Studi recenti hanno inoltre evidenziato che il consumo giornaliero di mele permette di ridurre le prescrizioni di farmaci e, per quanto riguarda le donne, di avere una vita sessuale migliore.

INTERAZIONE TRA ANTIOSSIDANTI E PROTEINE - Sapere che un certo tipo di cellula è "il

bersaglio cui mirare è importante, ma non sufficiente - ha aggiunto Facchiano -. Per avere una visione completa e mettere a punto eventuali terapie è necessario conoscere quali sono i meccanismi molecolari e quali proteine sono coinvolte". Gli scienziati hanno effettuato al computer un gran numero di test per individuare quali interazioni avvengano tra i composti antiossidanti presenti nelle mele e le proteine umane. "Si tratta di una metodologia che offre grandi potenzialità e opportunità, tra cui quella di limitare la necessità di esperimenti di laboratorio che richiederebbero l'uso di reagenti costosi e strumentazioni complesse", hanno osservato gli studiosi.

Le analisi si sono focalizzate su tre tipi di mela (annurca, red delicious, golden delicious) al fine di identificare e quantificare i principali composti antiossidanti in essi contenuti.

"I polifenoli della mela ostacolano in particolare la replicazione ed espressione del Dna nelle cellule cancerose del colon, in particolare questo impedisce loro di duplicarsi e far crescere la massa tumorale".

ANTITUMORALI NATURALI - "Abbiamo scoperto inoltre che le proteine sulle quali i polifenoli

potrebbero agire sono le stesse con cui interagiscono alcuni farmaci antitumorali recentemente sviluppati". L'ipotesi, su cui sarà necessario effettuare ulteriori studi, è quindi che alcuni composti presenti nelle mele abbiano un effetto preventivo agendo proprio sugli stessi meccanismi che vengono "colpiti" dai farmaci. (Salute, Tgcom24)

La mela non è soltanto un concentrato di ANTIOSSIDANTI utili all'organismo, ma anche una fonte di molecole con PROPRIETÀ ANTITUMORALI

POLIFENOLI CONTRO IL CANCRO

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

SCIENZA E SALUTE INCONTINENZA URINARIA: COSA FARE

L’incontinenza Urinaria è un problema clinico misconosciuto ma purtroppo molto frequente, si calcola che solo nel nostro Paese ci siano almeno 5 milioni di persone che presentano questo disturbo urologico, spesso vissuto con vergogna, paura e chi ce l’ha lo tiene nascosto come fosse una colpa da espiare e un segreto che non è bene svelare neppure ai propri parenti o amici più stretti.

Le più comuni forme d’incontinenza sono quelle da sforzo e da urgenza, a queste due se ne può aggiungere una terza, detta mista, che ha appunto i sintomi e le caratteristiche delle prime due. Nell’incontinenza da sforzo vi è il problema di perdere in modo involontario le urine e questo può essere scatenato da un colpo di tosse improvviso, una risata incontrollata oppure uno starnuto. La causa di questo tipo d’incontinenza è dovuta generalmente ad un problema dello sfintere dell’uretra, il canalino che porta fuori l’urina dalla vescica, oppure ad una mancanza dell’attività muscolare e delle fasce che costituiscono il pavimento pelvico. Le fughe di urina, che possono variare da qualche goccia a una perdita più importante, in questa situazione clinica mancano di alcun preavviso e non sono precedute dalla sensazione di una vescica piena. Nell’incontinenza da urgenza la perdita non voluta di urine è sempre contemporanea o preceduta dalla “voglia urgente” di urinare; qui la causa è generalmente dovuta ad una attività esagerata della muscolatura liscia della vescica che è caratterizzata da un muscolo, chiamato detrusore, che tende a contrarsi in modo anarchico e senza il controllo della volontà. CHE COSA SCATENA UN’INCONTINENZA URINARIA

Le situazioni cliniche che portano ad un’incontinenza da sforzo nell’uomo sono quelle presenti soprattutto dopo un trattamento chirurgico per asportare un tumore della prostata mentre nella donna questa può essere secondaria ad una gravidanza oppure durante o dopo un parto“complicato”, può presentarsi con la menopausa per il fisiologico calo degli estrogeni che scatena un deficit nel trofismo generale dell’apparato uro-genitale mettendo in evidenza un danno che non si era manifestato prima. Anche fistole vescico-vaginali e uretero-vaginali, causate da traumi o lesioni ginecologiche, possono portare a incontinenza urinaria Alcool, caffeina, presi in quantità eccessive, possono aumentare il tono simpatico a livello del detrusore e scatenare quindi un’incontinenza. Il fumo di sigaretta per un problema indiretto legato all’eventuale e relativa tosse che può essere una causa scatenante il disturbo urologico. L’obesità, spesso anche associata ad un’attività fisica modesta, può causare un’incontinenza da sforzo da aumento delle pressioni intraddominali e quindi anche della vescica; in alcuni casi il semplice ritorno ad un peso forma risolve il problema senza alcuna altra indicazione terapeutica. Più raramente si ha un’incontinenza da urgenza in presenza di una ipertrofia prostatica benigna spesso presente in uomini che hanno superato i 45 anni di età. (Figura: Ipertrofia prostatica benigna)

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

Per capire qual è il problema, in molti casi bisogna arrivare ad una attenta valutazione clinica della particolare situazione clinica che si

deve affrontare. In prima istanza, dopo un’accurata anamnesi e la raccolta della storia clinica del paziente, si parte da alcune valutazioni molto semplici, di primo livello, come un esame delle urine, la raccolta del diario minzionale: qui il paziente deve scrivere, per diversi giorni, quante volte e quanto ha bevuto e urinato, l’ora e la quantità delle urine fatte e/o perse, il test del pannolino(in inglese Pad Test): qui, in presenza di un’incontinenza da sforzo, un pannolino viene pesato prima e dopo una serie di esercizi ed attività ginniche per arrivare a capire se le perdite sono più o meno significative; infine si fanno anche compilare dei questionari mirati. Le indagini di secondo livello vengono di solito indicate dal neuro-urologo e comprendono tutte le indagini urologiche tradizionali (ecografie, urografie con immagini cistouretrografiche minzionali, risonanza magnetica nucleare ed altro ancora) ed infine una mirata e completa valutazione urodinamica. QUALI SONO LE POSSIBILI TERAPIE Oggi le terapie sono diverse, complesse e spesso il trattamento corretto passa attraverso un approccio combinato: terapie farmacologiche, riabilitative, chirurgiche possono essere indicate da sole o anche in modo simultaneo. Il primo approccio è sempre quello di indicare esercizi che rafforzano e migliorano l’utilizzo della muscolatura coinvolta nel meccanismo della continenza, in particolare quella del pavimento pelvico (esercizi di Kegel, bio-feedback, ed altro). Il passaggio successivo prevede l’utilizzo di alcuni farmaci che bloccano o limitano l’attività del detrusore, come gli Antimuscarinici o i Beta3-agonisti, oppure che aumentano l’attività dello sfintere, come la Duloxetina, ancora si possono utilizzare alcune creme a base di estrogeni. Se queste terapie non portano ai risultati sperati, può essere allora utilizzata, attraverso somministrazione diretta nella parete vescicale e quando è presente un’iperattività non controllata del detrusore, anche della tossina botulinica. In presenza di stati irritativi particolari della parete vescicale si utilizzano altre strategie come la somministrazione per infusione endovescicale di glicosaminoglicani, come l’acido ialuronico o il condroitinfosfato) Il terzo livello è costituito dalle strategie chirurgiche, oggi ci si orienta soprattutto versotecniche di tipo mini-invasivo, che cercano di recuperare un buon supporto al complesso costituito dalla vescica e dall’uretra. In alcune situazioni cliniche particolari è necessario anche correggere un eventuale prolasso delle strutture anatomiche della pelvi o ricorrere a procedure più complesse come l’inserimento di una protesi gonfiabile dello sfintere urinario. Questo è un dispositivo che viene posizionato a livello dell'uretra prossimale, quando lo sfintere striato dell'uretra non funziona più e non trattiene le urine, per restituire il regolare controllo della minzione; questo succede ad esempio dopo un intervento a livello della prostata. La protesi (come compare nella figura) ha tre componenti: una cuffia, posizionata intorno all'uretra; una pompa, messa nello scroto che attiva il dispositivo, ed un serbatoio che viene posizionato in prossimità della vescica.

Quando attivata, la protesi simula molto bene la funzione dello sfintere uretrale striato. In alcuni casi, poi, si può indicare anche l’uso di assorbenti; oggi è disponibile una vasta gamma di misure, di capacità di assorbenza e di eliminazione dei fastidiosi e sgradevoli odori che possono limitare la vita sociale e di relazione della persona che ha un’incontinenza urinaria. Anche il catetere vescicale, con relativa sacca di raccolta delle urine, posta all’arto inferiore, può avere, in alcuni casi, la sua indicazione mirata anche se dovrebbe essere considerata una misura terapeutica temporanea. (Salute, La Stampa)

COME SI FA LA DIAGNOSI

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

PREVENZIONE E SALUTE

PERCHÉ NELLA CORSA PUÒ COMPARIRE DOLORE A FIANCO E FEGATO?

Il “dolore al fianco del runner” è un dolore tipico che può comparire, almeno una volta, nella zona del fegato degli appassionati della corsa sia che si tratti di corridori amatoriali, cioè chi pratica la corsa saltuariamente come attività fisica per mantenersi in forma, sia che si tratti di runner, cioè di professionisti che corrono le maratone o le lunghe distanze come le ultra maratone.

Il dolore al fianco destro dove si trova il fegato è un tipo di dolore che può insorgere soprattutto durante l’allenamento o la corsa di medio-alta intensità, anche se non c’è alcuna relazione dimostrata tra dolore al fianco e l’essere più o meno allentati in uno sport come la corsa. Può capitare quindi che durante la corsa anche il runner più allentato possa sentire un dolore al fianco e pensare che sia riferito al fegato perché compare nell’area sottocostale destra. La causa potrebbe essere dovuta :

all’accumulo di sangue che si ha a livello epatico in seguito allo sforzo fisico durante la corsa – spiega il dr R. Ceriani, specialista in Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas. L’aumento dell’afflusso di sangue è legato alla difficoltà del ritorno venoso al cuore

destro che porta il fegato a “gonfiarsi”, si distende la membrana che lo ricopre, detta membrana glissoniana, che è innervata, determinando così un dolore al fianco che talvolta è così acuto da dare la sensazione di “togliere il fiato” costringendo il runner a rallentare l’intensità della corsa o addirittura fermarsi. Anche il diaframma, ovvero il muscolo che divide il torace dall’addome, potrebbe essere coinvolto nell’insorgenza del dolore al fianco del runner soprattutto in seguito ad una respirazione non corretta ed affannosa che determina stiramento e quindi infiammazione dei ligamenti diaframmatici. Generalmente è sufficiente diminuire lo sforzo e quindi rallentare l’intensità della corsa o fermarsi per qualche minuto perché il dolore gradualmente scompaia. Se il disturbo dovesse protrarsi a lungo dopo lo sforzo fisico è utile invece sottoporsi ad una visita medica ed a eventuali approfondimenti diagnostici per la valutazione dello stato di salute del fegato. La visita medica può aiutare ad escludere anche altre cause correlate al dolore al fianco come la: presenza di calcoli in colecisti, duodenite, cioè la presenza di un’infiammazione nel duodeno ovvero il tratto più alto

dell’intestino tenue o infiammazioni intestinali. (Salute, Humanitas)

LO STRESS FA ALZARE IL GOMITO AGLI UOMINI (MA NON ALLE DONNE)

Lui annega lo stress nel bicchiere, lei se è stressata tende a bere meno: come il genere influisce sul consumo d'alcol.

Se trascorrerete una serata a cena con amici stressati dal lavoro, è probabile che tendano ad esagerare con l'alcol. Soprattutto se sono maschi. Uomini e donne reagiscono allo stress in modo diverso, e i primi si abbandonano più facilmente alla bottiglia nelle situazioni che generano ansia. È quanto riportato in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Addiction.

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine

MESE DATA TITOLO CF NOTE

Ottobre

Lunedì 24 Ottobre Ore 21.00

Serata MONOTEMATICA

CONOSCERE E PREVENIRE IL MELANOMA: RUOLO DEL FARMACISTA

10

FAD

Prof. P. Ascierto Ist. Naz. Tumori

“G. Pascale” Martedì

25 Ottobre Ore 19.30

L’OMEOPATIA: VERITÀ E STATO DELL’ARTE

Giovedì 27 Ottobre

Ore 21.00

IL DIABETE IN FARMACIA TRA DISPOSITIVI MEDICI INNOVATIVI, AUTOCONTROLLO GLICEMICO E CORRETTE INDICAZIONI PER L’INIEZIONE INSULINICA

Venerdì 28 Ottobre Ore 20.45

Sessione II° Parte

CORSO TEORICO-PRATICO DI PRIMO SOCCORSO (PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)

12 per

4 Sessioni

Prof. M. Santomauro

COME PRENOTARSI: RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM

collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;

LUNEDÌ 24 OTTOBRE, ore 21.00

Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascale”

Nel corso dell’evento si parlerà dei: Fattori predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come

individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del Farmacista

VENERDÌ 28 OTTOBRE, ore 20.45

L’obiettivo del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di rischio di complicanze per un traumatizzato e le conoscenze ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate (118);

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD

OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico di Primo Soccorso PHTC, 12 CF

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” :

Progetto per contrastare la povertà sanitaria.

FARMACIE COME ADERIRE:

Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere

le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del

contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

I

Colleghi VOLONTARI che intendono partecipare al progetto potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:

[email protected]

RACCOLTI FINORA 23.000 CONFEZIONI di

FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI

ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency,

UNITALSI Campania, Stelle in Strada,

Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta,

Ordine di Malta, Croce Rossa

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 975

REGIONE CAMPANIA: COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO:

“Pubblicata sul BURC la Commissione

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione:

Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli

Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute

Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno

Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare

Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia

Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

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Modulo 6/F La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE

CONSAPEVOLE

OBESITÀ 6

L’elaborazione del cibo ed il nutrimento rappresentano sia la tendenza a prendere cura di sé nei rapporti con gli altri, sia condivisione con gli altri. Donare cibo ha, quindi, una forte valenza sociale. Il cibo può anche rappresentare un linguaggio attraverso il quale si esprimono alcuni aspetti della nostra vita. Identità economica: offrire cibi preziosi significa denotare la

propria ricchezza. Identità sociale: soprattutto in passato, la quantità e la qualità del

cibo erano in stretto rapporto con l’appartenenza a un certo gradino della scala gerarchica.

Identità religiosa: il pane e il vino dei cristiani vanno ben oltre la loro materialità.

Identità filosofica: le diete vegetariane e vegane sono legate al rispetto della natura vivente.

Identità etnica: il cibo come segno di solidarietà nazionale.

Fino a non molto tempo fa il cibo era sinonimo di differenze sociali e culturali specie tra etnie differenti. Addirittura poteva essere utilizzato per schernire altre persone con abitudini alimentari differenti dalle nostre. Successivamente con l’avvento della globalizzazione e la presenza nella nostra società di abitudini alimentari diverse si è assistito ad un progressivo compenetrarsi di culture gastronomiche diverse fino ad arrivare alla attuale cucina “fusion” che ingloba caratteristiche di diverse tradizioni. Quindi: Attualmente l’alimentazione è uno dei display più importanti per delimitare barriere ideologiche, etniche, politiche, sociali, o al contrario uno dei mezzi più utilizzati per conoscere le culture “altre”, per mescolare le civiltà, per tentare la via dell’interculturalismo; il cibo è anche un meccanismo rivelatore dell’identità etnica, culturale, sociale [Scholliers 2001]. L'alimentazione infatti è una voce importante nella costruzione dell'identità personale, di genere [Counihan 1999] di classe, etnica e molti sociologi e antropologi hanno riscoperto il tema dell'alimentazione, in passato sottovalutato anche per il suo carattere quotidiano, a torto considerato banale...

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

www.ecm-corsi.it