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COME I CAVALLI SCIOLGONOIL NOSTRO DOLORE
ENTRARE IN RELAZIONE CON IL CAVALLO È FARLO CON SE STESSI: PER QUESTORICERCHIAMO SEMPRE E SEMPRE DI PIÙ LA VICINANZA DI QUESTI ANIMALI CHEEVOCANO IN NOI CIÒ CHE ABBIAMO DIMENTICATO… DI ESSERE E DI POSSEDERE INNOI STESSI. SEI DONNE, ALLORA, SI METTONO IN GIOCO, ALLA RICERCA. CON RAIDHO
Perche siamo così affascinatidai cavalli? Cosa proviamonel guardarli mentre galop-pano, liberi, pacifici e fieri,
armoniosi e gentili, potenti ed ele-ganti… In un’unica parola: bellis-simi. Ammirazione, innamoramento,attrazione magnetica verso questo
essere sintesi di così tante qualitàmeravigliose. Secondo AlexandraRieger, l’ideatrice del metodoRaidho Healing Horses, le qualitàche attribuiamo al cavallo sonoquelle che abbiamo anche in noistessi, solo che ce ne siamo di-menticati o le abbiamo tanto scre-ditate da non sentirle più. «Non
sappiamo né crediamo di esserepiù persone libere, forti, capaci distare in pace», dice la Rieger, «per-ché ci siamo talmente identificatinel nostro Corpo di dolore, di cuiparla l’autore del best seller “Il po-tere di adesso” Eckhart Tolle, danon sapere più chi siamo vera-mente. E i cavalli, che sono capaci
di parlare solo con la nostra veritàe davanti ai quali le emozioni re-presse tornano alla luce, ci dannol’opportunità di diventare consa-pevoli che quel dolore non siamonoi, ma un contenuto della nostrapersona di cui possiamo liberarci».Di questo Alexandra ne è con-vinta.
E anche le sei donne che sono quioggi, sul Lago di Garda, presso lasede Raidho a Gargnano, lo intui-scono e sono pronte a mettersi ingioco: dai 30 ai 60 anni, con espe-rienze e vite anni luce l’una dall’altra,eccole Veronica, Lucia, Alfina, Si-monetta, Stefania e Paola. Mentre icavalli, che tra ulivi e cipressi in que-sto luogo incantato affacciato sul
lago, attendono senza aspettative diessere attivati: sono Raky, il maestro,Lathiro, il bello, Nevada, la biondae Limbio, lo sfidante. «Dopo unaparte di teoria che spiega alcuni con-cetti importanti sul funzionamentodi energia, pensiero, intenzione,emozioni, mente e inconscio, si la-vora in campo con i cavalli o con ilcavallo. Non manca certamente
anche una spiegazione della tecnicadi lavoro con il cavallo, poche cosesoprattutto per la sicurezza di chinon si è mai avvicinato a un cavallo.Ma le azioni fisiche hanno menopotere di quelle non verbali, come ilpensiero, la volontà, il sentire e l’in-tenzione per esempio. «La situa-zione di lavoro si crea con ognipersona lì per lì, non si prepara nulla,
si osserva solo quello che accade…»,continua: «Quello che è certo è chele emozioni che saliranno nelle par-tecipanti, soprattutto quando l’eser-cizio non funziona, potranno esserepreziosissime porte per portare allaluce elementi del Corpo di dolore,sofferenze o pesi messi in cantina erimossi magari da chissà quantotempo».
T r a i n i n g _ A l e x a n d r a R i e g e r
INSIEME AL CAVALLOSIAMO INSIEME A NOI STESSI
Nel cammino di crescita personale RaidhoHealing Horses le azioni e reazioni del ca-vallo sono le stesse che dà la vita. Aognuno le sue. I cavalli, spiega AlexandraRieger la sua ideatrice, sono animaliestremamente presenti, conoscono solol’autenticità dell’essere e solo con quellariescono a mettersi in contatto. «Chi la-vora con loro», spiega la coach italo tede-sca, «ha modo di prendere coscienza diquanto di sé ha dimenticato, da cosa si èallontanato e a quali “voci” della mente da
ascolto non sentendo più quella autentica,del cuore, l’unica vera guida della vita. Lastessa che sentono e comprendono benis-simo i cavalli. Per questo con loro siamoquasi costretti a essere veri, a ritrovare lasemplicità e la leggerezza che il cavallo cifa vivere quando siamo con lui. Ma appar-tiene profondamente anche a noi! Per-ché», conclude, «insieme a lui siamo dinuovo insieme anche a noi stessi, alla no-stra più profonda, semplice e grande, ve-rità».
Testo e foto di Bita Moscheni
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COME I CAVALLI SCIOLGONOIL NOSTRO DOLORE
ENTRARE IN RELAZIONE CON IL CAVALLO È FARLO CON SE STESSI: PER QUESTORICERCHIAMO SEMPRE E SEMPRE DI PIÙ LA VICINANZA DI QUESTI ANIMALI CHEEVOCANO IN NOI CIÒ CHE ABBIAMO DIMENTICATO… DI ESSERE E DI POSSEDERE INNOI STESSI. SEI DONNE, ALLORA, SI METTONO IN GIOCO, ALLA RICERCA. CON RAIDHO
Perche siamo così affascinatidai cavalli? Cosa proviamonel guardarli mentre galop-pano, liberi, pacifici e fieri,
armoniosi e gentili, potenti ed ele-ganti… In un’unica parola: bellis-simi. Ammirazione, innamoramento,attrazione magnetica verso questo
essere sintesi di così tante qualitàmeravigliose. Secondo AlexandraRieger, l’ideatrice del metodoRaidho Healing Horses, le qualitàche attribuiamo al cavallo sonoquelle che abbiamo anche in noistessi, solo che ce ne siamo di-menticati o le abbiamo tanto scre-ditate da non sentirle più. «Non
sappiamo né crediamo di esserepiù persone libere, forti, capaci distare in pace», dice la Rieger, «per-ché ci siamo talmente identificatinel nostro Corpo di dolore, di cuiparla l’autore del best seller “Il po-tere di adesso” Eckhart Tolle, danon sapere più chi siamo vera-mente. E i cavalli, che sono capaci
di parlare solo con la nostra veritàe davanti ai quali le emozioni re-presse tornano alla luce, ci dannol’opportunità di diventare consa-pevoli che quel dolore non siamonoi, ma un contenuto della nostrapersona di cui possiamo liberarci».Di questo Alexandra ne è con-vinta.
E anche le sei donne che sono quioggi, sul Lago di Garda, presso lasede Raidho a Gargnano, lo intui-scono e sono pronte a mettersi ingioco: dai 30 ai 60 anni, con espe-rienze e vite anni luce l’una dall’altra,eccole Veronica, Lucia, Alfina, Si-monetta, Stefania e Paola. Mentre icavalli, che tra ulivi e cipressi in que-sto luogo incantato affacciato sul
lago, attendono senza aspettative diessere attivati: sono Raky, il maestro,Lathiro, il bello, Nevada, la biondae Limbio, lo sfidante. «Dopo unaparte di teoria che spiega alcuni con-cetti importanti sul funzionamentodi energia, pensiero, intenzione,emozioni, mente e inconscio, si la-vora in campo con i cavalli o con ilcavallo. Non manca certamente
anche una spiegazione della tecnicadi lavoro con il cavallo, poche cosesoprattutto per la sicurezza di chinon si è mai avvicinato a un cavallo.Ma le azioni fisiche hanno menopotere di quelle non verbali, come ilpensiero, la volontà, il sentire e l’in-tenzione per esempio. «La situa-zione di lavoro si crea con ognipersona lì per lì, non si prepara nulla,
si osserva solo quello che accade…»,continua: «Quello che è certo è chele emozioni che saliranno nelle par-tecipanti, soprattutto quando l’eser-cizio non funziona, potranno esserepreziosissime porte per portare allaluce elementi del Corpo di dolore,sofferenze o pesi messi in cantina erimossi magari da chissà quantotempo».
T r a i n i n g _ A l e x a n d r a R i e g e r
INSIEME AL CAVALLOSIAMO INSIEME A NOI STESSI
Nel cammino di crescita personale RaidhoHealing Horses le azioni e reazioni del ca-vallo sono le stesse che dà la vita. Aognuno le sue. I cavalli, spiega AlexandraRieger la sua ideatrice, sono animaliestremamente presenti, conoscono solol’autenticità dell’essere e solo con quellariescono a mettersi in contatto. «Chi la-vora con loro», spiega la coach italo tede-sca, «ha modo di prendere coscienza diquanto di sé ha dimenticato, da cosa si èallontanato e a quali “voci” della mente da
ascolto non sentendo più quella autentica,del cuore, l’unica vera guida della vita. Lastessa che sentono e comprendono benis-simo i cavalli. Per questo con loro siamoquasi costretti a essere veri, a ritrovare lasemplicità e la leggerezza che il cavallo cifa vivere quando siamo con lui. Ma appar-tiene profondamente anche a noi! Per-ché», conclude, «insieme a lui siamo dinuovo insieme anche a noi stessi, alla no-stra più profonda, semplice e grande, ve-rità».
Testo e foto di Bita Moscheni
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IL PROSSIMO seminario sullo scioglimento del Corpo di do-lore attraverso i cavalli e il metodo Raidho si terrà il 17 e 18
ottobre 2015, all’interno del seminario intensivo “Le forze gua-ritrici del cavallo”, che durerà quattro giorni: sarà possibile farlo siaintegralmente sia scegliendo di partecipare solo ai primi due giorni.Non sono richieste competenze equestri di nessun tipo e l’età nonconta: è necessaria solo la volontà di mettersi in gioco. «Sono tanti isegnali di infelicità che compongono il Corpo di dolore, dall’irritabilitàall’impazienza, la malinconia, la rabbia e la tristezza, così come idrammi emotivi e molto altro… Tutte queste emozioni negative nu-trono il Corpo di dolore, che è un contenuto della nostra persona delquale ci possiamo e dobbiamo liberare. Grazie al cavallo…», assi-cura. Info su raidhohealinghorses.com o scrivere a [email protected]. Facebook Raidho, il sentiero del cavallo o twitter@raidhocavallo.
S e t t e m b r e 2 0 1 57 4
T r a i n i n g _ A l e x a n d r a R i e g e r
Gli esercizi con il cavallo sono sem-plici, ci focalizziamo su uno: la con-sapevolezza del proprio spazio,prima fisico poi energetico. Farlo ri-spettare al cavallo, non farlo entrare.Molte persone, spiega la trainer, nonhanno la minima idea di avere unospazio individuale, come una bollaintorno alla propria persona, quindinon solo non lo difendono ma inva-dono incoscientemente anche quellodegli altri e con il cavallo l’effetto diquesto è visibile e sperimentabileconcretamente. Lo vediamo.«Quando un esercizio con il cavallonon funziona, ad esempio invade ilproprio spazio o, in un altro eserci-zio, non si riesce a farlo spostare e aprendere il suo posto, come fannotra loro nel branco per stabilire laleadership, allora sale un’emozione,spesso negativa, come ad esempio lafrustrazione o la tristezza o la rabbia.E spesso è un’emozione che la per-sona prova nella propria vita. Da quiinizia il processo, delicato e pro-fondo, guidato da me, per compren-
dere il messaggio di quell’emo-zione, perdonare qualcuno o anchesolo se stessi, e lasciare andare ciòche piano piano comprendiamonon essere qualcosa di noi, ma soloun contenuto del Corpo di Doloreche, come tale, possiamo lasciareandare». Le donne di oggi, portanofuori dai loro cuori ferite, paure,idee tristi ingiuste o deprimenti dise stesse o degli altri o della vitastessa. Le elaborano, con Alexandrae tra di loro, non mancano i minutidi commozione, di liberazione, didifficoltà nel guardare in facciaquello che fa male. È tempo di la-sciarlo andare, di andare avanti es-sendo sempre nella propria verità,dove regna leggerezza, gioia e forza.«Chi non sperimenta in prima per-sona fa fatica a credere ciò che ac-cade e come cambia la vita. Tuttoparte sempre e solo da dentro dinoi… non c’è altra strada per gua-rire e i cavalli sono nostri maestri inquesto preziosissimo percorso di ri-nascita», dice Alexandra.
WHAT’S NEXT?
seminari
LE AZIONI FISICHE HANNO MENO
POTERE DI QUELLE NON VERBALI,
COME IL PENSIERO, LA VOLONTÀ,
IL SENTIRE E L’INTENZIONE
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