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Periodico d’informazione sulle politiche e i programmi dell’Europa comunitaria DIRETTORE RESPONSABILE: Marcello Pierini Urbino, 8 novembre 2006 n. 61 A TTUALITÀ TTUALITÀ __________________________________________________________________________ Europa News n. 61 1

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Periodico d’informazione sulle politiche e i programmi dell’Europa comunitaria

DIRETTORE RESPONSABILE: Marcello Pierini

Urbino, 8 novembre 2006 n. 61

AA T T U A L I T ÀT T U A L I T À

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Meeting europeo degliEurope Direct

Il 12 e 13 ottobre si è svolta a Bologna la riunione annuale dei Centri della Rete "Europe Direct" situati nel sud d’Europa, e cioè Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta e Slovenia. L’iniziativa, organizzata dalla Direzione Generale Comunicazione della Commissione europea, ha permesso ai Centri di approfondire la conoscenza reciproca, di scambiarsi esperienze, di trovare soluzioni comuni.Il meeting è stato aperto da Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.E’ seguito l’intervento dell’on. Sandro Gozi, membro della Camera dei Deputati e consigliere speciale del Presidente del Consiglio per l’anniversario dei trattati di Roma, che è intervenuto su "Il futuro dell’Unione Europea e il periodo di riflessione sul trattato costituzionale". Il 13 ottobre, Christina Gerstgrasser e Myriam Driessen, della Commissione europea (Direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale) hanno presentato la riforma dell’organizzazione comune del mercato vitivinicolo.Il giorno precedente l’AGM, gli Europe Direct italiani hanno avuto una riunione, di cui, di seguito, pubblichiamo il report: (segue a pag. 2)

Europa e… non soloDall'11 al 14 settembre si è svolta a Senigallia la seconda edizione di "Europa e … non solo: dialoghi intorno ai confini", iniziativa che si colloca nell'ambito del più ampio progetto culturale "Le Marche una Regione laboratorio".Presso il Teatro La fenice, sede dei lavori, si sono ritrovate 47 delegazioni scolastiche provenienti da ben 33 paesi europei, dell'area mediterranea, medio orientale, balcanica e delle Americhe, unite sotto il simbolo della Scuola di Atene di Raffaello. Ragazzi israeliani, palestinesi, libanesi, iracheni, giordani, siriani, statunitensi, turchi, ciprioti, egiziani (solo per citare la provenienza delle delegazioni di aree più “calde” a noi vicine), si sono ritrovati a parlare, dialogare e interagire in modo del tutto diverso superando quelle barriere etnico-culturali all’origine dei conflitti del nostro tempo.(segue a pag. 20)

SS O MM A R IOO MM A R IO

Attualità pag. 1 Programmi e Bandi pag. 14 Ricerca di Partner pag. 17 Documenti pag. 18 Eventi pag. 18

Europa News Marche pag. 20

(continua da pag. 1- Meeting europeo degli Europe Direct)

M. GAUDINA: Presentazione di Betty Olivi, nuova coordinatrice reti della Rappresentanza in Italia. Presentazione di Giuliana Speranza, consulente per la comunicazione per la Rappresentanza in Italia .

Presentazione delle attività della Rappresentanza nel 2006:La Rete sta reagendo bene alle attività proposte a livello nazionale, in particolare si sono avviate le seguenti campagne: Piano D per le scuole: sono già stati realizzati otto incontri regionali e si sono avviati i contatti con gli uffici scolastici preposti. Campagna sull’ambiente e, in particolare, sul cambiamento climatico, coordinata da B. Bodin. Iniziative con la società civile coordinate da P. Alberti: si stanno creando punti di contatto regionali, a breve il Forum al livello dell’UE, Empower di Bergamo. Se ne riparlerà alla riunione di fine novembre a Milano per focalizzare strategie ed eventuali criticità. Azione con i media locali coordinata da M. Fornara e colleghi di Roma: se ne parlerà più diffusamente a Milano. Al nord sono state visitate 40 redazioni e pari lavoro è stato compiuto al sud. Dopo dieci mesi di attività è bene fare il punto. Campagna sulla strategia di Lisbona insieme a Confindustria nazionale, con il supporto di M. Marchesi della Rappresentanza a Milano. Conclusa ma non formalizzata la selezione dei progetti APCAV 2006. Da realizzare entro fine anno: (i) un seminario di formazione per i giornalisti; (ii) riunione nazionale Team Europe; (iii) COMPA di Bologna; (iv) Info day a Roma su programmi culturali europei (la cui

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realizzazione slitterà al mese di gennaio prossimo); (v) inaugurazione della biblioteca europea a Roma (24 ottobre prossimo).

Novità relative alla Rete:I servizi centrali della DG COMM hanno deciso di utilizzare residui di fondi per aprire nuovi centri ED che saranno attivi durante il prossimo biennio (è disponibile 1 milione di Euro per tutta Europa). Verrà data priorità alle Regioni NUTS II che non hanno attualmente antenne sul territorio: per l’Italia risulta eleggibile solo il Molise (l’ED di Campobasso non si è attivato). In totale però ci sono circa trenta regioni scoperte in Europa e la disponibilità finanziaria ad aprire circa quaranta centri. Nella più ottimistica della ipotesi si potranno aprire al massimo 3-4 centri nuovi in Italia. Il bando dovrebbe essere pubblicato a novembre e le nuove antenne dovrebbero attivarsi per il maggio del 2007.

Previsioni sulle attività della rete nel 2007: La nostra Rappresentanza è stata confermata come Rappresentanza Pilota e quindi sono state confermate le missioni di lunga durata delle quattro persone che stanno lavorando in questo ambito. Nel 2007 cadono quattro anniversari (Trattati di Roma, Erasmus, Spinelli ed i 30 anni dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole) ed in tutta Europa viene data priorità a questi temi (specialmente la firma dei Trattati di Roma): saranno organizzati eventi paneuropei ed eventi nazionali italiani. Non si conoscono ancora le disponibilità finanziarie e si è formato un tavolo che sta lavorando sulla elaborazione di iniziative. L’idea di organizzare uno Youth summit intorno al 25 marzo a Roma trova l’accordo europeo. Si darà poi estremo risalto alla Festa per la primavera dell’Europa. Nel mese di marzo verrà realizzato anche l’incontro dei capi di stato dei governi europei a Berlino. Per quanto riguarda l’Italia c’è un comitato istituzionale presieduto da S. Gozi (rappresentante personale di R. Prodi) che sta preparando gli eventi di taglio appunto istituzionale, come una riunione tra i presidenti dei parlamenti nazionali europei a Roma e riunioni di altre istituzioni. Saranno poi organizzati eventi per il grande pubblico di tipo sportivo, musicale, etc. La Rappresentanza non vuole focalizzare le attività a Roma ma è necessario che vi sia risonanza su tutto il territorio tramite le antenne EUD: si tratterà quindi una lunga primavera dell’Europa.

Il CIDE scadrà nell’aprile del 2007, fatto noto trattandosi di un GEIE finanziato al 50% da Commissione ed il restante 50% dal Governo Italiano. Le due parti tuttavia non hanno trovato un nuova intesa e quindi non sarà sostituito. Ci sarà probabilmente un partenariato di gestione, ovvero un organismo intermedio del governo italiano (che dovrà essere un organismo pubblico) gestirà i fondi europei per quattro anni. Vi sono diverse priorità tematiche per il 2007:Lisbona – settore energia.Ambiente e sviluppo sostenibile.Diritti e Cittadinanza.Nuovi programmi EU: Fondi strutturali/Programmi per giovani e cultura.Politica di vicinato e dimensione mediterranea.A questo proposito sorgono alcune richieste da parte della rete: (i) sarebbe utile anticipare un documento più articolato sulle priorità in vista della riunione di Milano così da permettere una migliore programmazione agli EUD.(ii) C’è bisogno di ricevere della formazione su alcune di queste tematiche (ad es. energia). Gaudina risponde infatti che, anche in considerazione delle chiusura del CIDE, la Rappresentanza ha deciso di avviare più iniziative di formazione per le Reti.(iii) Viene comunicata all’assemblea l’esistenza di RENEL, associazione di agenzie per l’energia presente su tutto il territorio nazionale.

R. PRENEN: Lettera per le autorità locali: gli ED riceveranno una lettera in formato elettronico che loro stessi invieranno ai destinatari ritenuti “secondari”. Dovranno poi inviare invece una lista di destinatari (corredati da indirizzo postale o mail) considerati “prioritari” ai quali la Rappresentanza invierà direttamente la lettera in questione. La linea di bilancio sulla quale si pagano le sovvenzioni alle reti da fine luglio è bloccata quindi fino al 15 novembre (al più presto) la Rappresentanza non potrà pagare i saldi. Entro il 31 12 06 si attendono le proposte ed il bilancio dai centri. Il bilancio non può essere modificato come nel passato, ma c’è la possibilità di attuare delle variazioni fino al 20% tra le voci di spesa senza ulteriore giustificazione. In taluni casi di necessità oggettiva si può considerare la modificazione del bilancio entro il 30 novembre.

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MARCELLO PIERINI (ED Marche):Fornisce un breve resoconto dell’incontro informale effettuato a Pesaro tra alcuni rappresentanti ED il 18 settembre scorso. Durante l’incontro sono emersi diversi temi e spunti di discussione: Necessità di rafforzare le risorse umane ma anche finanziarie della rete. Ruolo del “portavoce”: ad oggi sembra creare qualche problema in quanto verrebbe caricato di un improprio peso “politico”. Si ritiene auspicabile cercare nei gruppi di lavoro qualche tipo di sintesi che possa assolvere, quando necessario, a questa funzione. Appare necessario fornire un maggior peso scientifico ad alcune iniziative che altrimenti rischiano di perdere credibilità a danno della qualità del lavoro (ad esempio indagini, questionari, etc). C’è una questione sulla natura giuridica degli ED: il fatto che rispondano a strutture diverse è una ricchezza della rete ma anche un limite. Inoltre nel 2008 scade la convenzione ed è necessario riflettere sul futuro. E’ in uscita un libro bianco della comunicazione che ipotizza una vera e propria politica a questo proposito (come la PAC): questa potrebbe essere l’occasione per una migliore strutturazione. Necessità di maggiore visibilità per la rete a livello regionale e nazionale: a questo proposito si avanza la proposta di creare un ulteriore gruppo di lavoro sul tema “progettazione ed iniziative comuni”. La proposta viene ulteriormente discussa: l’ED Puglia espone l’idea di organizzare un “road show” su Lisbona che potrebbe essere esteso sul territorio nazionale. M. Gaudina sottolinea che un gruppo che scrive progetti e li presenta sui bandi europei può rappresentare un problema per la rete e la rappresentanza, inoltre bisogna evitare un proliferare dei gruppi (emerge anche come il così detto Gruppo di lavoro “sicurezza sud” non sia in realtà un gruppo di lavoro in quanto iniziativa limitata ad alcuni ED ed inserita nella progettazione di Ob.1). Infine, si propone di scrivere un breve documento nel quale illustrare brevemente obiettivi, contenuti e metodologia del gruppo di lavoro per discuterne in maniera più approfondita durante l’incontro di rete di Milano.

ANTONIO IMBESI (ED Potenza): Relazione sullo stato di avanzamento per la realizzazione di una rete extranet riservata alla rete Europe Direct. L’incarico è stato affidato da parte della

Rappresentanza ad una società locale di Potenza che presenterà lo strumento in occasione della riunione di Milano. Lo strumento permetterà di disporre di una piattaforma continuamente aggiornabile e modificabile da parte degli ED dove inserire documenti di svariato tipo (word, ppt, excel, pdf, foto, probabilmente anche video). Dal momento che lo strumento si rivela di straordinaria importanza anche per il lavoro dei gruppi si chiede di far circolare una presentazione del progetto in modo da proporre eventuali suggerimenti o necessità durante la progettazione stessa.

F. FIORI:Breve excursus sul lavoro dei gruppi fino ad oggi: essenzialmente tutti e quattro i gruppi hanno effettuato un'analisi della situazione tramite questionari e loro rielaborazioni. E’ stata anche organizzata una riunione degli animatori dei gruppi a Mantova finalizzata a definire obiettivi e risultati attesi. Si è convenuto inoltre sul fatto che (i) i gruppi devono prevedere una ricaduta di valore aggiunto per tutta la rete, (ii) è necessario che i gruppi lavorino anche trasversalmente in sinergia tra loro in quanto si aprono opportunità e problematiche comuni (es. scuola e prodotti), (iii) è bene che gli incontri tra i membri dei gruppi abbiano un carattere operativo e strumentale agli obiettivi dei gruppi; (iv) il fatto di partecipare a più gruppi di lavoro non appare un problema se l’ED ritiene di avere energie e risorse sufficienti per fornire un valido apporto. Ora è il momento di partire con una vera e propria operatività dei gruppi ed è necessario definire anche le singole partecipazioni. E’ bene che i gruppi si preparino per la riunione di Milano dove si attende una prima restituzione dei risultati del lavoro (si prevede infatti mezza giornata riservata ai lavori dei gruppi e mezza giornata in plenaria per l’esposizione alla rete).Si invitano quindi i gruppi a riunirsi separatamente.Si conclude la riunione con l’invito a compilare un semplice format che verrà inviato dai consulenti di Milano e che costituisce una sorta di carta di identità del gruppo in termini di obiettivi generali e specifici, tempistica, metodologia, contenuti dell’intervento previsto a Milano. Sarà cura dei consulenti inviare anche un documento definitivo sulla composizione dei gruppi.

Proposto l'aumento del__________________________________________________________________________Europa News n. 61

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de minimis a 200.000 euroPresentata dalla Commissione europea una nuova proposta di regolamento per l’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minori (“de minimis”).La Commissione, ritiene infatti, sulla base dell’esperienza acquisita, dell’andamento dell’inflazione e del prodotto interno lordo nella Comunità, che sia opportuno rivedere alcune delle condizioni previste dal regolamento tra cui l’aumento del “de minimis” a 200.000 euro nell’arco di tre anni (art. 2).Gli anni da prendere in considerazione sono gli esercizi finanziari utilizzati per scopi fiscali nello Stato membro interessato ed il periodo di riferimento dovrebbe essere valutato su una base mobile cioè in caso di nuova concessione deve essere ricalcolato l’importo complessivo degli aiuti concessi nell’esercizio finanziario in questione e dei due esercizi finanziari precedenti .L’art. 3 del regolamento fa riferimento ai doveri della Commissione in merito all’osservanza delle disposizioni in materia di aiuti di stato ed in particolare che gli aiuti concessi secondo la norma de minimis siano conformi alle condizioni stabilite.A tale riguardo gli stati membri sono tenuti ad informare i beneficiari della natura dell’aiuto, devono richiedere all’impresa informazioni dettagliate su eventuali altri aiuti concessi in de minimis e sono tenuti a controllare che il nuovo aiuto non comporti il superamento del massimale.Su richiesta della Commissione lo Stato membro trasmette tutte le informazioni necessarie per accertare se siano state rispettate le condizioni previste dal regolamento con particolare riferimento all’importo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti dalle singole imprese.La data di entrata in vigore del nuovo regolamento è 1° gennaio 2007 e la scadenza 31 dicembre 2013.

Confermata l’adesione di Bulgaria e Romania

dall’1.1.2007

La Commissione ha adottato la sua relazione finale di verifica del grado di preparazione della Bulgaria e della Romania in vista dell’adesione all’Unione Europea. Basandosi sui notevoli progressi compiuti, la Commissione ritiene che entrambi i paesi saranno in grado di assumere i diritti e gli

obblighi che comporta l’adesione all’UE il 1° gennaio 2007. Propone inoltre un pacchetto di rigorose misure di accompagnamento da adottare nei pochi settori dove occorreranno ulteriori interventi.Nel maggio 2006, la Commissione concludeva che la Bulgaria e la Romania sarebbero state pronte per l’adesione entro il 1° gennaio 2007, a condizione di aver risolto una serie di questioni in sospeso. Nei mesi successivi, entrambi i paesi si sono adoperati con notevole impegno per affrontare un gran numero di problemi, riuscendo ad allinearsi in misura sufficiente con gli standard e le pratiche più diffusi nell’Unione. Per quanto concerne le poche questioni tuttora in sospeso, la relazione della Commissione dimostra che l’UE dispone di misure correttive sufficienti per tutelare adeguatamente i suoi interessi e quelli dei cittadini.Commentando la decisione della Commissione, il presidente Barroso ha dichiarato: “Mi congratulo con i cittadini e con i dirigenti della Bulgaria e della Romania per questa svolta fondamentale. La nostra valutazione obiettiva dimostra che l’adesione di questi due paesi secondo il calendario stabilito, insieme alle misure di accompagnamento da noi proposte, permetterà di completare il quinto allargamento dell’UE, allargamento che ha consolidato la pace e incrementato la prosperità in Europa. Abbiamo preso la decisione giusta per la Bulgaria, la Romania e l’Europa”.Per scongiurare i rischi potenziali, la Commissione ha definito una serie di misure di accompagnamento dell’adesione di Bulgaria e Romania. La Commissione intende creare un meccanismo per la cooperazione e la verifica dei progressi in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. In data odierna è stato adottato un regolamento speciale riguardante la spesa agricola onde tutelare gli interessi finanziari dell’UE. La normativa europea prevede misure globali per scongiurare i rischi in settori come la sicurezza alimentare.Il commissario per l’allargamento Olli Rehn ha aggiunto: “La nostra impostazione è giusta e rigorosa. E’ giusta, perché abbiamo preso atto dei progressi compiuti e riconosciamo i giusti meriti a chi di dovere. E’ rigorosa, perché abbiamo predisposto il meccanismo necessario onde sostenere la Bulgaria e la Romania sulla via delle riforme, nell’interesse di questi paesi e dell’intera UE”.

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L’adesione della Bulgaria e della Romania il 1° gennaio 2007, che deve ancora essere ratificata in 4 Stati membri, segnerà l’ingresso di altri 30 milioni di persone nell’UE, completando il suo quinto allargamento storico e dando vita a un’Unione di quasi mezzo miliardo di cittadini.

Il 50° anniversario dei trattati di Roma sarà dedicato ai giovani

Le istituzioni europee hanno dato il via libera a diversi progetti ed eventi che avranno luogo in tutta l’Unione Europea nel corso del 2007 per festeggiare il 50° anniversario della firma dei trattati di Roma. L’obiettivo di queste iniziative è duplice: celebrare la libertà, la pace e la prosperità che l’Ue ha conosciuto fino ad oggi e concentrarsi sull’Europa che i cittadini, in particolare i giovani, vogliono per il futuro. La priorità è stata accordata al pacchetto “Gioventù” che comprende “Le scuole unite d’Europa”, la “Primavera dell’Europa” e un Vertice della gioventù a Roma.Commentando questa decisione, la vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström ha dichiarato: “Spero che queste celebrazioni offrano ai cittadini uno spunto per riflettere sull’Europa che vogliono per il futuro. L’Europa è molto di più che un semplice mercato. Dobbiamo perciò approfittare di quest’occasione per dimostrare che l’Unione Europea si occupa anche di sviluppo sostenibile, di cittadinanza, di parità tra i sessi, di diritti dei consumatori, di sicurezza e di opportunità per i cittadini. Ai tempi in cui Robert Schuman parlava di riconciliazione creativa, l’Europa era universalmente considerata un buon progetto. Oggi dobbiamo conquistarci questa approvazione e andare ancora oltre, sulla via della trasparenza, della democrazia e del dialogo”.Alejo Vidal Quadras, vicepresidente del Parlamento europeo responsabile dell’informazione e della politica di comunicazione ha dichiarato: “E’ di fondamentale importanza che le istituzioni europee e gli Stati membri colgano l’opportunità offerta dal 50° anniversario del trattato di Roma per intensificare il dibattito sul futuro dell’Europa. Non si tratta di una celebrazione fine a se stessa; si tratta invece di approfittare di questo anniversario molto simbolico per fare il

punto sugli obiettivi finora raggiunti e per rinnovare il progetto europeo, in modo da farlo corrispondere ai bisogni e alle aspettative delle generazioni future che dovranno portarlo avanti. Il Parlamento europeo contribuirà a questa iniziativa a Bruxelles, a Strasburgo e in ciascuno Stato membro”.I progetti sono stati selezionati dal Gruppo interistituzionale sull’informazione (IGI), che riunisce i rappresentanti di tutte le istituzioni europee. L’IGI ha lavorato sulla base dei progetti precedentemente selezionati da una Task force composta dagli attuali Stati membri, da Bulgaria e Romania, dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea, dal segretariato del Consiglio, dal Comitato economico e sociale e dal Comitato delle regioni.Questi i progetti selezionati:“Le scuole unite d’Europa”, che creerà legami tra le scuole di tutta l’Unione Europea. Gli alunni si parleranno e scambieranno opinioni ed esperienze tramite strumenti di comunicazione on line in tempo reale. Questo progetto favorirà inoltre, a lungo termine, i programmi di scambio, di gemellaggio e di visita.La “Primavera dell’Europa”, che ha ottenuto un grande successo negli ultimi quattro anni, nel 2007 sarà dedicata al 50° anniversario. La manifestazione, che avrà luogo da fine marzo all’inizio di maggio, migliorerà la consapevolezza dei risultati ottenuti dall’Europa e aprirà un dibattito sul futuro dell’Ue tra i ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni.Un Vertice della gioventù a Roma che avrà luogo contemporaneamente al vertice dei capi di Stato e di governo a Berlino il 24 e 25 marzo. Rappresentanti dei giovani di tutta Europa discuteranno del loro futuro, prima tra loro e poi con il Consiglio europeo di Berlino attraverso un collegamento in diretta video. Ci sarà un collegamento anche con i festeggiamenti organizzati dalle autorità belghe a Bruxelles il 24 marzo. La preparazione del Vertice della gioventù avverrà tramite manifestazioni locali che si terranno nei primi mesi dell’anno e offrirà ai giovani l’occasione di un profondo dibattito sull’Europa e sul suo futuro. Il Vertice permetterà inoltre di riflettere sulla partecipazione dei giovani europei alla vita democratica dell’Ue.Un progetto intitolato “I 50 volti dell’Europa”, che coinvolgerà 50 cittadini nati nel corso di questi anni che parleranno dell’impatto dell’Unione europea sulla loro vita e le cui esperienze simbolizzino i momenti forti del progetto europeo.

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Saranno intervistati dalla stampa, parteciperanno a conferenze nazionali insieme a personalità politiche di primo piano, pronunceranno discorsi e visiteranno le scuole. Saranno inoltre invitati a partecipare ad altri eventi legati all’anniversario.Altri progetti interessanti saranno confermati dopo la prima lettura del bilancio 2007 da parte del Parlamento:Un mini Festival cinematografico all’aperto, che dovrebbe tenersi in estate nelle capitali europee e in altre grandi città e proporre i film finanziati con il programma MEDIA. Gli obiettivi del programma MEDIA sono di salvaguardare e incoraggiare la diversità culturale dell’Europa e il suo patrimonio cinematografico e audiovisivo.Alcuni Concerti per l’Europa saranno organizzati dalle Rappresentanze della Commissione negli Stati membri per celebrare la Giornata dell’Europa il 9 maggio, anniversario della celebre dichiarazione di Robert Schuman che ha dato avvio al progetto europeo. Il 9 maggio è diventato la Giornata dell’Europa nel 1985, a seguito di una decisione adottata dai capi di Stato e di governo europei.Europalia, un festival artistico che celebra gli aspetti culturali comuni e le diversità esistenti tra i 27 paesi dell’Unione, e che avrà luogo da ottobre 2007 a febbraio 2008. Nel 2005 le manifestazioni artistiche e gli spettacoli teatrali e di danza del festival hanno attirato più di un milione di visitatori. La commissione bilanci del Parlamento europeo ha proposto per Europalia uno stanziamento di 1,5 milioni di euro.

Programmi per una nuova generazione di giovani

europei

Un nuovo programma d'azione comunitario nel settore dell'istruzione e della formazione "Erasmus di nuova generazione" sostituisce i programmi esistenti, come Erasmus e Leonardo da Vinci. Il Programma intende promuovere all'interno dell'UE gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione per farli diventare un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Si pone anche l'obiettivo di fornire un valore aggiunto europeo promuovendo l'interazione, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione all'interno della Comunità. Questo nuovo programma, che potrà essere avviato fin dal prossimo 1° gennaio, si

realizzerà attraverso quattro programmi settoriali, un programma trasversale e il programma Jean Monnet:1. Il Programma Comenius, vuole sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore, nonché aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie sia a fini di sviluppo personale, che della successiva occupazione e della cittadinanza europea attiva. Esso intende anche migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti nonché le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica.2. Il Programma Erasmus ha come obiettivo il miglioramento della mobilità degli studenti e del personale docente in tutta Europa e si prefigge di far partecipare, entro il 2012, almeno tre milioni di persone alla mobilità studentesca. Sono considerati "studenti Erasmus" gli studenti di istituti di istruzione superiore, che trascorrono un periodo di studio in un altro Stato membro. Tali periodi di studio sono interamente riconosciuti in forza degli accordi interistituzionali tra gli istituti di provenienza e quelli di accoglienza. Questi ultimi, peraltro, non possono imporre tasse d'iscrizione a tali studenti.3. Il Programma Leonardo da Vinci, intende migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità, in tutta Europa, delle persone coinvolte nell'istruzione e formazione professionale iniziali e nella formazione continua. Esso ha inoltre lo scopo di migliorare la trasparenza e il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze, comprese quelle acquisite attraverso l'apprendimento non formale e informale e di incoraggiare l'apprendimento di lingue straniere moderne.4. Il Programma Grundtvig si prefigge di migliorare la qualità e aumentare il volume della cooperazione tra le organizzazioni coinvolte nell'istruzione degli adulti in tutta Europa e di prestare assistenza alle persone appartenenti a gruppi sociali vulnerabili e a contesti sociali marginali (soprattutto agli anziani e a coloro che hanno lasciato gli studi senza aver acquisito qualifiche di base) per offrire loro opportunità alternative di accesso all'istruzione. Il Programma Trasversale ha l'obiettivo di sostenere, a livello europeo, la definizione di politiche e la cooperazione nel campo dell'apprendimento permanente, garantire un'adeguata disponibilità di dati, statistiche e analisi confrontabili su cui fondare la definizione delle politiche, nonché monitorare i progressi compiuti verso il

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raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi fissati e individuare i settori su cui concentrare l'attenzione.Il Programma Jean Monnet mette l'accento sull'eccellenza dell'insegnamento, della ricerca e della riflessione nel campo degli studi sull'integrazione europea negli istituti di istruzione superiore all'interno e all'esterno della Comunità. Inoltre, ha lo scopo di rafforzare la conoscenza e la consapevolezza dei temi connessi all'integrazione europea tra gli esperti del mondo accademico e tra i cittadini europei in generale. Il Parlamento europeo ha approvato, inoltre, il programma "Gioventù in azione" che intende promuovere un più vivo senso di cittadinanza attiva e di responsabilità tra i giovani, lo spirito di iniziativa e la comprensione reciproca fra i giovani dei diversi paesi. Esso pone anche l'accento sul riconoscimento dell'apprendimento informale prevedendo sovvenzioni e borse di studio, il Programma sosterrà progetti senza scopo di lucro destinati a giovani tra i 15 e i 28 anni."Gioventù in azione", che sostituisce l'attuale programma "Gioventù", desidera offrire ai giovani dei paesi partecipanti opportunità per scambi tra gruppi ed attività di volontariato, nonché rafforzare la cooperazione e sostenere una serie di attività nel settore della gioventù. Il programma vuole promuovere un più vivo senso di cittadinanza attiva e responsabilità tra i giovani, e incoraggiare lo spirito di iniziativa e imprenditoriale e la creatività. Inoltre esso mira a stimolare il riconoscimento del valore dell'istruzione informale acquisita in un contesto europeo. Per raggiungere gli obiettivi generali e specifici, il Programma è articolato in cinque azioni:1. "Gioventù per l'Europa" - è un'azione volta a sostenere gli scambi di giovani nell'intento di aumentarne la mobilità nonché a promuovere le iniziative, i progetti e le attività di partecipazione alla vita democratica destinati a sviluppare il sentimento di cittadinanza e la comprensione reciproca.2. "Il servizio volontario europeo" - è un'azione volta a favorire la partecipazione dei giovani a varie forme di attività di volontariato, sia all'interno che all'esterno dell'UE.3. "Gioventù nel mondo" - intende sostenere progetti con i paesi partner, in particolare lo scambio di giovani e di coloro che sono attivi nell'animazione giovanile e nelle organizzazioni giovanili. Vuole anche

promuovere le iniziative che rafforzano la comprensione reciproca dei giovani e il loro senso di solidarietà e di tolleranza.. 4. L'azione "Sistemi di sostegno per i giovani" - è volta a sostenere gli organismi attivi a livello europeo nel settore della gioventù.5. "Sostegno alla cooperazione europea nel settore della gioventù" - si prefigge di organizzare un dialogo strutturato tra i vari soggetti del mondo della gioventù, in particolare i giovani stessi, coloro che sono attivi nell'animazione giovanile e nelle organizzazioni giovanili ed i responsabili politici.Il programma "Gioventù in azione" 2007-2013 potrà essere avviato, come previsto, il 1° gennaio 2007.

Più facile l’accesso ai programmi UE per le PMI

Come aumentare la partecipazione delle piccole e medie imprese ai programmi finanziati dall’Unione Europea. Questo il tema di una conferenza che ha avuto luogo a Bruxelles, alla vigilia del lancio dei principali programmi di finanziamento comunitario che partiranno nel 2007. I nuovi programmi, quali il CIP (programma quadro per la competitività e l’innovazione) e il Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo, sono finalizzati alla promozione dell’imprenditorialità, dell’innovazione e della ricerca. Nel corso della conferenza si è anche discusso del nuovo orientamento delle attività in favore della crescita e dell’occupazione nel quadro del finanziamento dello sviluppo regionale e conformemente al programma di Lisbona.Il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen e i commissari Danuta Hübner e Janez Potočnic hanno fornito dettagli sulle iniziative recentemente avviate da Bruxelles volte a facilitare la partecipazione delle PMI ai programmi europei. Un esempio concreto è rappresentato dalla semplificazione delle norme e delle procedure per agevolare l’accesso ai finanziamenti per ricerca e sviluppo previsti dal Settimo programma quadro.In particolare, il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen, responsabile per le imprese e l’industria, ha sottolineato come l’esecutivo europeo abbia “prestato particolare attenzione alle PMI quando sono stati concepiti i nuovi programmi di sostegno all’imprenditorialità,

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all’innovazione e alla ricerca”, in applicazione del principio “pensare anzitutto in piccolo”. “L’accesso delle PMI ai fondi europei - ha concluso Verheugen - migliorerà”.La commissaria Danuta Hübner, responsabile per la politica regionale, ha invece spiegato che, in un’economia aperta, i fattori di competitività sono legati “alla capacità di creare nuovi beni e servizi per rispondere ai bisogni in rapido mutamento dei cittadini: le PMI sono l’elemento essenziale per raggiungere questo obiettivo”.Il commissario Janez Potočnik responsabile per ricerca e sviluppo, ha dichiarato, inoltre, che “affinché il Settimo programma quadro possa avere veramente successo, le piccole e le medie imprese dovranno giocare un ruolo più rilevante, così da permettere un miglioramento della ricerca europea, la realizzazione di efficienti economie di scala e uno sviluppo ulteriore del loro potenziale di lungo periodo”. Per ottenere questo obiettivo, ha concluso il commissario “è necessario fornire più fondi, realizzare programmi più aperti alle PMI e rendere più semplice la partecipazione alla ricerca europea”.Aumentare la partecipazione delle PMI nei settori della ricerca e dello sviluppoIl 15% circa del bilancio del Settimo programma quadro di ricerca per il periodo 2007-2013 sarà destinato a progetti che prevedono il coinvolgimento di PMI. Le norme di partecipazione saranno semplificate sotto vari aspetti, a cominciare da un’interpretazione più coerente delle regole giuridiche e finanziarie e da processi di selezione e valutazione più semplici e flessibili. La Commissione sta inoltre introducendo uno strumento che consentirà alle PMI di verificare la fattibilità delle proprie idee innovatrici prima di chiedere un finanziamento comunitario.Aiutare le imprese a innovareA partire dal gennaio del 2007, il nuovo programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP) promuoverà l’imprenditorialità, l’innovazione, l’efficienza energetica, le fonti di energia rinnovabili, le tecnologie pulite e incentiverà un uso migliore delle tecnologie di informazione e comunicazione. La capacità innovativa delle PMI ne risulterà accresciuta, grazie a un facile accesso, a livello regionale, ai prestiti, ai finanziamenti, ai fondi di capitale di rischio, all’assistenza tecnica e alle sovvenzioni. Il CIP avrà a disposizione un

budget di circa 3,6 miliardi di euro per il periodo 2007-2013.Migliorare l’accesso delle PMI ai finanziamenti nelle regioni europeeDal primo gennaio 2007, l’Ue conta di investire il 60-75% del budget destinato alla politica di coesione in programmi che creino crescita e occupazione. La piena partecipazione delle PMI alla politica regionale è una delle priorità del nuovo periodo di programmazione. In questa direzione va l’iniziativa JEREMIE (Joint European Resources for Micro-to-Medium Enterprises), che punta a migliorare l’accesso al finanziamento di micro, piccole e medie imprese.La Commissione sta inoltre riesaminando le norme relative agli aiuti di Stato al fine di renderli più flessibili e maggiormente indirizzati ad aiutare le PMI, soprattutto quelle del settore dell’innovazione. Infine, le linee direttrici sugli aiuti a finalità regionale 2007-2013 introducono una nuova forma di aiuto mirata ad incoraggiare la creazione di imprese e l’avvio di piccole imprese nelle regioni assistite.

Servizi postali: piena apertura del mercato entro

il 2009

La Commissione europea ha formulato una proposta finalizzata alla completa apertura dei mercati postali comunitari alla concorrenza entro il 2009, in linea con la scadenza fissata nell'attuale direttiva postale. Sulla scorta di numerose ricerche, la Commissione ritiene che sia questa la forma migliore per salvaguardare il servizio universale promuovendo al tempo stesso la qualità e la libertà di scelta per i consumatori e le imprese dell'Unione.Con la piena apertura del mercato gli operatori nazionali non godranno più del monopolio sulla posta al di sotto di un certo peso (attualmente fino a 50 grammi), noto come “settore riservato”. Verrà offerta agli Stati membri la possibilità di scegliere in modo flessibile fra una serie di strumenti per finanziare la fornitura del servizio universale o la possibilità di ripartire fra più operatori l'obbligo del servizio universale. La proposta fornisce ulteriori chiarimenti sulle modalità per conseguire tale risultato. La nuova direttiva proposta rappresenta la fase finale di un lungo processo di riforma che ha già portato all'apertura alla concorrenza di ampi settori dei mercati postali Ue, con risultati molto positivi.

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Il commissario responsabile del mercato interno e dei servizi, Charlie McCreevy, ha dichiarato: “Sono fermamente convinto che il completamento del mercato interno per i servizi postali sia essenziale per garantire ulteriori passi avanti e consolidare i progressi e i risultati conseguiti fino ad oggi. Nel preparare la proposta abbiamo dato la precedenza alle esigenze dei consumatori e degli utenti. Con la piena apertura del mercato nel 2009 possiamo contare su più innovazione e servizi migliori a prezzi più vantaggiosi. Senza tale iniziativa, i mercati postali comunitari incontrerebbero sempre maggiori difficoltà a far fronte alle sfide poste dalla rivoluzione delle comunicazioni. L’apertura del mercato svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda la sostenibilità a lungo termine del settore e i posti di lavoro che crea”.La proposta mantiene gli obblighi che incombono attualmente agli Stati membri di garantire a ogni cittadino dell'Ue un servizio universale di alta qualità con almeno una raccolta e un recapito cinque giorni alla settimana. Essa rafforzerà inoltre la tutela dei consumatori e potenzierà il ruolo delle autorità nazionali di regolamentazione. Nella proposta si mantiene l’obbligo di garantire i servizi postali a prezzi ragionevoli, e anche la possibilità per gli Stati membri di imporre una tariffa uniforme per gli invii a tariffa unitaria come gli ordini per corrispondenza. Qualora risulti necessario coprire costi netti rimanenti connessi alla fornitura del servizio universale, gli Stati membri potranno scegliere fra una serie di opzioni, fra cui, ad esempio aiuti di Stato, appalti pubblici, fondi di compensazione e condivisione dei costi. Spetterà ad essi valutare quale sia il modello più adatto alle rispettive esigenze.Con la soppressione dei settori riservati, gli utenti dei servizi postali potranno contare su un miglioramento e uno sviluppo dei servizi offerti loro. I fornitori del servizio universale saranno stimolati ad essere più affidabili, più efficienti e a preoccuparsi maggiormente della clientela in considerazione della potenziale concorrenza di nuovi operatori. La piena apertura del mercato, inoltre, stimolerà la creazione di posti di lavoro, direttamente, nelle nuove società postali e, indirettamente, nelle imprese connesse al settore in esame.

Occupazione in Europa: le riforme portano buoni frutti

Secondo la relazione “Occupazione in Europa 2006” della Commissione europea, la situazione occupazionale nell'Ue ha continuato a migliorare nel 2005 nonostante un rallentamento temporaneo della crescita economica. Le riforme stanno portando i loro frutti. La disoccupazione nell'Ue è diminuita di quasi mezzo punto percentuale (dal 9,1% dell'anno scorso all'8,7%), mentre la crescita dell'occupazione è praticamente raddoppiata (0,9%). L'Unione Europea tuttavia resta al di sotto delle sue possibilità a livello sia di occupazione che di crescita della produttività rispetto agli obiettivi prefissi. Raddoppiare gli sforzi per attuare una vasta gamma di riforme costituisce un elemento prioritario.Vladimír Špidla, commissario responsabile dell'occupazione, affari sociali e pari opportunità, si è compiaciuto dei miglioramenti, sottolineando peraltro che “malgrado la crescita del tasso di occupazione delle donne e dei lavoratori più anziani, i progressi verso l'obiettivo di un tasso d'occupazione globale del 70% semplicemente non sono abbastanza rapidi”. E ha aggiunto: “È chiaro che per raggiungere tale obiettivo occorre intraprendere maggiori sforzi nella maggior parte degli Stati membri. L'ordine del giorno deve consistere in un'attuazione rigorosa delle riforme in linea con le direttive per l'occupazione in Europa”.La relazione prende atto dei continui aumenti dei tassi di occupazione delle donne e delle persone più anziane (55-64 anni), sottolineando l'interesse delle politiche mirate ad attirare e conservare sul mercato dell'occupazione un maggior numero di donne e di lavoratori più anziani. Dal 2000 il tasso di occupazione delle donne è aumentato di circa 5 punti percentuali od oltre a Cipro, in Estonia, in Lettonia e in Italia e di oltre 10 punti percentuali in Spagna. Quanto ai lavoratori più anziani, i tassi di occupazione sono aumentati di 5 punti percentuali od oltre in 16 Stati membri, mentre la Finlandia, l'Ungheria e la Lettonia hanno fatto registrare aumenti particolarmente rilevanti (oltre 10 punti percentuali). Questi risultati incoraggianti relativamente ai lavoratori più anziani vanno attribuiti alle politiche a favore dell'invecchiamento attivo e alle riforme dei sistemi pensionistici.I progressi peraltro non sono stati uniformi in tutti gli Stati membri. Persistono marcate divergenze negli effetti sul mercato del lavoro, in particolare tra uomini e donne, tra cittadini comunitari e non comunitari,

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nonché tra regioni. Ad esempio, i tassi di occupazione delle donne nell'Ue hanno fatto registrare una variazione tra oltre il 70% in Danimarca e in Svezia e il 34% circa a Malta. I tassi di occupazione regionali nell'Ue si sono collocati a poco più del 40% in talune regioni d'Italia e praticamente all'80% in altre regioni nel Regno Unito.Approccio della “flessicurezza”Di fronte alla crescente globalizzazione della concorrenza, ad una contrazione della popolazione attiva e ad una maggiore incidenza dei lavori precari, promuovere l'occupazione e la crescita comporta l'avvio di riforme in tutti gli Stati membri. La relazione oggi pubblicata esamina in che modo taluni mercati del lavoro nazionali riescono a combinare clausole contrattuali elastiche con una maggiore sicurezza grazie ad un programma di formazione continua, a politiche attive del mercato del lavoro e ad elevati livelli di protezione sociale. Questo approccio è denominato “flessicurezza”.Esso è caratterizzato dall'interazione positiva tra la flessibilità e la maggiore sicurezza dei lavoratori e dimostra che tale combinazione può contribuire a creare maggiori e migliori posti di lavoro. I successi registrati in Danimarca, in Spagna, in Finlandia, in Austria e nei Paesi Bassi dimostrano che la flessibilità e la sicurezza sono compatibili tra loro e che si rafforzano reciprocamente. Essi dimostrano anche che non esiste un modello unico valido per tutti; la flessicurezza è un approccio che può contribuire a superare le resistenze politiche e sociali nei confronti delle riforme.La relazione dimostra inoltre che politiche attive del mercato del lavoro sono essenziali per ottenere un buon dosaggio di flessibilità e di sicurezza dell'occupazione. Gli Stati membri non impegnano la stessa quota di risorse finanziarie nell'attivazione delle persone alla ricerca di un'occupazione. Tali partecipazioni finanziarie variano tra meno di ¼% del Pil nella Repubblica ceca, in Estonia, in Lettonia, in Slovacchia e nel Regno Unito e l'1,5% del Pil in Danimarca, tasso relativamente elevato. Occorre una cultura di valutazione più forte, che possa far capire che il successo dipende meno dal volume dell'investimento che dall'efficacia di tale investimento in settori quali la formazione professionale e i servizi pubblici dell'occupazione.Urgenza: promuovere una manodopera mobile, altamente qualificata e in grado di adeguarsiDal 2000 il numero di posti di lavoro altamente qualificati è fortemente aumentato nell'Ue. Malgrado questa

evoluzione positiva, la percentuale di lavoratori altamente qualificati rispetto all'insieme della manodopera dell'Ue resta notevolmente al di sotto della percentuale degli Stati Uniti. Inoltre l'Ue destina soltanto l'1,2% circa del proprio Pil all'istruzione superiore, vale a dire meno della metà degli stanziamenti degli Stati Uniti nel medesimo settore.Nella relazione si afferma che, per ottenere una crescita superiore della produttività attraverso il progresso tecnologico, è indispensabile disporre di una manodopera ben formata e in grado di adeguarsi. Nella relazione si dichiara anche che una manodopera altamente qualificata e in grado di adeguarsi migliora la capacità di un paese di creare nuove tecnologie sul proprio territorio e di assorbire e applicare inoltre tecnologie valide sviluppate all'estero.Un altro elemento importante per raccogliere le sfide odierne sul mercato del lavoro nell'Ue ampliata è rappresentato dalla mobilità geografica dei lavoratori. Con meno del 2% dei cittadini europei in età lavorativa che vivono in un altro Stato membro, occorre intensificare gli sforzi per creare una vera e propria cultura della mobilità. Tali sforzi dovrebbero riguardare l'eliminazione non soltanto degli ostacoli amministrativi e giuridici alla mobilità, ma anche e soprattutto gli ostacoli sociali, culturali, educativi e organizzativi.Oggi inoltre è stata pubblicata un’indagine che rivela che la maggior parte degli europei ha un’immagine positiva del ruolo svolto dall’Ue nel campo dell’occupazione e degli affari sociali. Tre persone su quattro inoltre dichiarano che l’Ue ha ripercussioni positive sull’accesso all’istruzione ed alla formazione oltre che sulla creazione di posti di lavoro e sulla disoccupazione. Stando ai risultati dell’indagine la stragrande maggioranza dei lavoratori europei è fiduciosa di poter mantenere l’attuale posto di lavoro nel breve termine, ma un’analoga proporzione di essi accetta altresì che il “posto fisso a vita” è una cosa del passato. La maggior parte degli interpellati dà risalto all’importanza di una formazione regolare e della capacità di adattarsi a nuove mansioni. Sotto questo profilo molti riconoscono il sostegno fornito dal Fondo sociale europeo nell’aiutare le persone a migliorare le proprie capacità professionali e prospettive di lavoro.

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Telecomunicazioni: 9 nuovi procedimenti e otto di

seconda faseIn una nuova serie di procedimenti contro eventuali infrazioni della normativa UE in materia di telecomunicazioni, la Commissione ha istruito 9 nuove pratiche d’infrazione contro vari Stati membri. E’ inoltre in corso l’invio ad otto Stati membri di un parere motivato, che costituisce l’apertura della seconda fase dei procedimenti di infrazione. La maggioranza delle pratiche in questa nuova fase riguarda il mancato completamento dell’analisi dei mercati destinata a valutare lo status della concorrenza sui mercati nazionali delle telecomunicazioni o il fatto che le informazioni relative all’ubicazione del chiamante non sono state ancora messe a disposizione delle autorità incaricate dei servizi di soccorso. Oggi la Commissione ha poi chiuso 9 pratiche a seguito della soddisfacente attuazione della normativa UE negli Stati membri interessati.La Commissione continua a vegliare attentamente alla corretta attuazione del quadro normativo comunitario per le comunicazioni elettroniche. Si tratta di un aspetto cruciale, soprattutto se si tiene conto delle consultazioni attualmente in corso sul futuro di tale quadro normativo, ha dichiarato Viviane Reding, commissario responsabile della Società dell’informazione e dei mezzi di comunicazione. “E’ estremamente importante che le autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni completino l’analisi dei mercati, così che vengano apprestati i rimedi eventualmente necessari a garantire un’efficiente concorrenza a beneficio dei consumatori e delle imprese nell’UE. Analogamente, in tutti gli Stati membri urge affrontare il problema della disponibilità delle informazioni sull’ubicazione del chiamante per il Numero di emergenza unico europeo 112. Osservo comunque con piacere che abbiamo potuto chiudere 9 pratiche grazie ai progressi realizzati”.Non tutti gli Stati membri hanno completato la prima fase delle analisi dei mercati a norma del quadro normativo 2002: sono state inviate lettere di costituzione in mora alla Danimarca, alla Germania, a Malta e al Portogallo. Nel caso dell’Estonia e del Lussemburgo, che hanno completato rispettivamente soltanto una e quattro analisi (sulle 18 richieste) è stato inviato un parere motivato. E’ stato chiuso il

procedimento nei confronti della Repubblica ceca, che ha completato l’analisi di tutti e 18 i mercati rilevanti.Requisito fondamentale per il corretto funzionamento del quadro normativo comunitario sulle comunicazioni elettroniche è che le autorità nazionali di regolamentazione trasmettano un’analisi sollecita e veridica dei mercati. Solo ad esito di un’analisi attendibile è infatti possibile valutare la concorrenza e identificare l’esistenza di una notevole forza di mercato: condizioni essenziali affinché i regolatori nazionali possano imporre rimedi destinati ad assicurare un’effettiva concorrenza. Le autorità nazionali di regolamentazione sono state obbligate ad analizzare i 18 mercati rilevanti per le comunicazioni elettroniche non appena entrato in vigore il quadro normativo comunitario (luglio 2003 per i "vecchi" Stati membri e maggio 2004 per i "nuovi"). Solo grazie alle pressioni esercitate dalla Commissione, e in alcuni casi all’avvio di procedimenti d’infrazione, è stato possibile fare sì che in una grande maggioranza di Stati membri dell'UE quasi tutti i mercati rilevanti siano stati ormai effettivamente analizzati come richiesto dalla normativa.La Commissione invierà, inoltre, pareri motivati a sei Stati membri (Grecia, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia, Italia e Portogallo) che non hanno messo a disposizione le informazioni sull’ubicazione del chiamante per tutte le chiamate al Numero di emergenza unico europeo 112. Per l’Irlanda, Cipro e il Lussemburgo i procedimenti in corso potrebbero essere chiusi una volta confermato dalle autorità nazionali che tali informazioni sono ora disponibili.In Francia è ora a disposizione un elenco abbonati completo; anche la pratica relativa a questo paese è stata dunque chiusa.Sono state chiuse anche le pratiche relative a Malta, Polonia e Slovenia, dato che in questi tre paesi la portabilità del numero è ora pienamente disponibile. E’ stata inviata una lettera di costituzione in mora alla Slovacchia, ultimo Stato membro in cui non esiste ancora la portabilità del numero fisso, sebbene siano state adottate nuove disposizioni di legge in materia.Una lettera di costituzione in mora è stata inviata alla Germania perché le norme in materia di ridiffusione vigenti in vari Stati federali non sono conformi al disposto della direttiva sul Servizio universale.Un nuovo procedimento di infrazione è stato avviato contro la Svezia, perché in tale paese solo l’operatore di cui sia constatata

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la notevole forza di mercato ha diritto di ricorso contro i risultati dell’analisi dei mercati. E’ stata inviata al Belgio una lettera di costituzione in mora avente come oggetto il finanziamento del servizio universale, ed è stato avviato un nuovo procedimento contro il Lussemburgo perché l’autorità nazionale di regolamentazione non ha mai verificato il sistema di contabilità dei costi dell’operatore insediato, né pubblicato la dichiarazione di conformità annuale.Successivamente alla notifica formale da parte della Grecia della legislazione nazionale che recepisce la direttiva sulla ePrivacy, è stato ora chiuso il procedimento finale in materia di mancata comunicazione.

Adsl, l’UE richiama l'Italia: per copertura inadeguata"

Dura reprimenda dell'Unione Europea all'Italia, paese che - in fatto di diffusione della banda larga - resta tra i più arretrati d'Europa. Nel corso della recente audizione al Senato il commissario europeo per la società dell'informazione e dei media, Viviane Reding, ha definito "preoccupante" e "inadeguato" il livello di copertura della banda larga nel nostro paese. "La copertura della banda larga (ossia la superficie del paese in cui sono disponibili connessioni in banda larga) è pari all’87% - ha evidenziato - vale a dire una percentuale molto più bassa della media dell'Unione Europea ed ovviamente inadeguata per lo sviluppo di applicazioni avanzate". Nonostante un miglioramento in termini di penetrazione della banda larga, "con un tasso del 13,2%, l'Italia permane comunque sempre al di sotto della media europea e decisamente al di sotto della media dei quindici Stati membri - ha aggiunto - nei quali il tasso medio di penetrazione è superiore al 16,6%". Su quell'87% di copertura indicato dalla Reding si è immediatamente aperto un dibattito in Rete. In particolare le riviste digitali che si occupano di web sostengono che la percentuale citata dal commissario Ue si riferisce non tanto al territorio quanto alla popolazione raggiunta dall'Adsl. Sì, perché il territorio coperto, sarebbe molto inferiore. Html.it, solo per fare un esempio, cita a riprova di questa tesi il discorso alla Camera di Corrado Calabrò, presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel luglio scorso: “Nel documento di programmazione economico

finanziario presentato dal governo in Parlamento - ha detto Calabrò - si afferma che la diffusione a livello di massa delle nuove tecnologie digitali è un fattore indispensabile per la modernizzazione del Paese, e che a questo fine saranno adottate misure volte a promuovere lo sviluppo delle connessioni in banda larga e a contrastare il digital divide. È un'enunciazione che condividiamo toto corde. La diffusione dell'Adsl raggiunge l'80% della popolazione, ma con gravi squilibri territoriali”. Dunque solo l'80 per cento degli italiani sarebbe in grado di fruire di una connessione veloce con tutto quello che, dal punto di vista dell'utilizzo di internet, questo comporta. Ma quali sono le regioni avvantaggiate e quali quelle svantaggiate? Quale, in sostanza, il digital divide?Ha spiegato sempre Reding al Senato che "l'accesso in banda larga si concentra nelle aree urbane, mentre la copertura nelle zone rurali è nettamente inferiore alla media (44% contro 65%)".

Settimana nazionale dell'educazione all'energia

sostenibileLa Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha comunicato l'istituzione della Settimana Nazionale dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che avrà luogo, nella sua prima edizione, dal 6 al 12 novembre 2006 e sarà dedicata all’Energia. Il tema scelto è di grande attualità in considerazione delle molteplici e importantissime problematiche connesse: sconvolgimenti climatici, congestione e inquinamento nelle città, squilibrio tra difficoltà economiche dei paesi in via di sviluppo e sprechi dei paesi più ricchi dall’altra , diseguaglianza nell'accesso alle risorse.La settimana è stata indetta su proposta della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, nel corso dell’assemblea annuale degli enti aderenti alla campagna italiana per il “Decennio ONU di educazione allo sviluppo sostenibile”, che riunisce oltre 100 organizzazioni tra Ministeri, Regioni, Agenzie ambientali, ONG, centri di ricerca, rappresentanze sociali e di categoria, reti di scuole e associazioni.Nel corso della settimana varie organizzazioni del settore, distribuite sull’intero territorio nazionale, metteranno in opera azioni rivolte a sensibilizzare i cittadini e stimolarne la riflessione e

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l’azione verso il risparmio energetico, l’uso efficiente dell’energia e delle fonti di energia alternativa , soprattutto nei settori dei consumi domestici e dei trasporti. L’iniziativa avrà tra l’altro lo scopo di assistere il cittadino nella ricerca di soluzioni pratiche, di informarlo sui costi e gli eventuali incentivi, di metterlo in contatto con le imprese del settore e le istituzioni bancarie di riferimento. Si andrà dall’allestimento di gazebo informativi nelle principali piazze italiane a dibattiti di approfondimento, da esposizioni di dispositivi dimostrativi a percorsi formativi, fino a teatro di strada, momenti di svago e eventi vari. Per le scuole la settimana sarà l’occasione per l’avvio di lavori e progetti tematici, che saranno inaugurati con un incontro nazionale con il Ministro dell’Istruzione all’inizio dell’anno scolastico. E' in programma, a conclusione della settimana, una grande conferenza a Roma con la partecipazione di rappresentanti del governo, delle parti sociali, delle imprese, delle associazioni e di tutti gli altri componenti di questa grande coalizione per la “cultura sostenibile”.L’educazione allo sviluppo sostenibile richiede un’azione sinergica e coordinata da parte di tutte le sedi deputate all’istruzione, alla formazione, alla sensibilizzazione e all’informazione. È la prima volta che, grazie all’egida dell’Unesco, è stato possibile riunire e mettere in rete un insieme così corposo e diversificato di attori, istituzionali e non, tutti uniti dall’impegno a costruire una società più equa e sostenibile, e dalla convinzione del vantaggio di unificare gli sforzi ed agire in sinergia per un futuro migliore.

PP R O G R A M M IR O G R A M M I EE B B A N D IA N D I

Erasmus MundusCooperazione esterna

Obiettivi del presente bando: stimolare l'arricchimento reciproco e una migliore comprensione tra l'Unione europea e i paesi terzi attraverso lo scambio di persone, la conoscenza e le competenze nell'ambito dell'istruzione superioreI progetti che la Commissione intende finanziare devono prevedere l'organizzazione di differenti tipi di mobilità, servizi di istruzione/formazione per studenti stranieri e insegnamento/formazione e ricerca e altri servizi rivolti allo staff

accademico dei paesi partecipanti al progetto. In particolare i progetti devono essere suddivisi in due parti principali:- Attività di partnership per

l'organizzazione della mobilità e il trasferimento delle conoscenze e delle buone pratiche;

- Attuazione della mobilità individuale di studenti e staff accademico.

Gli scambi di studenti e staff accademico devono riguardare uno dei seguenti settori prioritari:- scienze agricole;- architettura;- arte e design;- geografia, geologia;- scienze mediche;- scienza sociali.Le attività che la Commissione intende finanziare devono essere realizzate nelle seguenti aree geografiche:- Stati membri dell'Ue;- Bulgaria, Romania;- Croazia, Ex Repubblica Yugoslavia di

Macedonia, Turchia;- Paesi SEE;- Paesi ENPI (Strumento della politica

europea di prossimità): Algeria, Bielorussia, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldavia, Marocco, Autorità palestinese, Siria, Tunisia e Ucraina; Armenia, Azerbaijan e Georgia;

- Russia;- Yemen, Iraq, Iran;- Repubbliche dell'Asia centrale:

Kazakhstan, Kyrgyzstan Tajikistan, Uzbekistan Turkmenistan

Beneficiari: - Università o istituto di istruzione

superiore. Per essere eleggibile l'università deve aver ottenuto la 'Carta Erasmus' prima della data di pubblicazione del presente invito a presentare proposte;

- Rete esistente o associazione di università composte da almeno 10 università europee di cui almeno 5 di paesi diversi e che sono in possesso di una 'Carta Erasmus'.

I beneficiari del bando devono essere registrati in uno dei seguenti paesi:- Stati membri dell'Ue;- Bulgaria, Romania;- Croazia, Ex Repubblica Yugoslava di

Macedonia, Turchia;- Paesi SEE.

Cultura 2007

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Obiettivo del presente bando è la concessione di sovvenzioni di funzionamento per il cofinanziamento delle spese relative al programma di lavoro permanente di organismi che perseguono finalità di interesse generale europeo nel settore della cultura o obiettivi che si iscrivono nell'ambito della politica dell'Unione europea in tale settore. Azioni ammissibili: azioni che sviluppino la cooperazione culturale tra gli Stati partecipanti, allo scopo di promuovere l'emergere di una cittadinanza europea attraverso la mobilità transnazionale di coloro che operano nel settore della cultura, la circolazione transnazionale delle opere d'arte e degli oggetti artistici e culturali, e il dialogo tra le culture. Soggetti ammissibili: organismi senza scopo di lucro attivi nel settore culturale. Tali organismi devono essere persone giuridiche indipendenti e legalmente costituite da più di due anni, con sede in uno dei 25 Stati membri dell'Unione europea, Romania e la Bulgaria, Stati membri del SEE, Paesi candidati e i paesi dei Balcani occidentali.Scadenza: 22 dicembre 2006.

Programma Proinvest

Proinvest è un programma di partenariato tra l’Unione europea e i paesi ACP sviluppato e avviato dalla Commissione europea a favore dei paesi ACP. L’obiettivo di Proinvest è la promozione degli investimenti e dei flussi di tecnologia verso le principali imprese dei paesi ACP. Il programma si sviluppa attraverso un duplice approccio: in primo luogo attraverso il sostegno alle organizzazioni intermediarie e alle associazioni professionali e in secondo luogo attraverso lo sviluppo di partenariati tra le imprese. Di recente, la Commissione europea, ha pubblicato una serie di inviti a presentare proposte per l’esecuzione di azioni nell’ambito del programma Proinvest

Proinvest - Dialogo pubblicoprivato e progetti per lo sviluppo di servizi per le impreseIl presente invito sostiene a livello regionale e collettivo lo sviluppo delle organizzazioni e delle istituzioni intermediarie. L’obiettivo è quello di stabilire un dialogo costruttivo con le istituzioni governative coinvolte nella promozione degli investimenti e di sostenere lo sviluppo di servizi per le imprese.L’invito prevede 5 linee di intervento:

1. pianificazione di una strategia di dialogo politico;2. sviluppo di proposte sulle politiche di investimento;3. implementazione di proposte politiche e attività di lobby;4. costruzione delle capacità e formazione ad hoc per gli intermediari ACP;5. rafforzamento del ruolo delle agenzie di promozione degli investimenti.Il contributo massimo accordabile a ciascun progetto approvato è pari a 100 mila euro. Il beneficiario dovrà cofinanziare l’azione con almeno il 33% di fondi propri o altri fondi non europei. L’invito si rivolge alle organizzazioni intermediarie quali camere di commercio, associazioni professionali e di settore, associazioni datoriali e agenzie di promozione degli investimenti dei paesi ACP eventualmente in partenariato con organizzazioni intermediarie europee.Scadenza: 15 novembre 2006.

Proinvest - Progettazione e organizzazione di partenariati settoriali e sub-settorialiL’obiettivo del presente invito è quello di facilitare i flussi di investimento e la cooperazione inter-aziendale Sud-Sud e Nord-Sud organizzando eventi di incontro, visite di studio e meeting bilaterali per creare o migliorare i partenariati nel settore delle piccole e medie imprese.Il contributo massimo erogabile per ciascun evento è pari a 60 mila euro. Il beneficiario dovrà cofinanziare l’azione con almeno il 33% di fondi propri o altri fondi non europei. L’invito è rivolto alle organizzazioni intermediarie Ue e ACP che dovranno agire in partenariato.Scadenza: 15 novembre 2006.

Proinvest - Progettazione e organizzazione di visite di studioL’obiettivo del presente invito è quello di consentire l’organizzazione di delegazioni nazionali o regionali di imprese dei paesi ACP che intendono partecipare a eventi europei di promozione nel settore degli investimenti e della cooperazione inter-aziendale.L’importo massimo finanziabile è pari a 60 mila euro con un contributo da parte del beneficiario sul totale dei costi dell’azione pari almeno al 33%. L’invito si rivolge alle organizzazioni intermediarie ACP o Ue. Scadenza: 15 novembre 2006.

Proinvest - Organizzazione di gemellaggi tra imprese

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Il presente invito ha come obiettivi la promozione degli investimenti Sud-Sud e Nord-Sud, dei partenariati tra imprese e l’ausilio delle organizzazioni intermediarie ACP nell’utilizzo dello strumento specifico del gemellaggio. Si tratta, quindi, di creare dei gemellaggi tra piccole e medie imprese (PMI) Ue e ACP che possano dar vita a partenariati per lo sviluppo delle stesse.Il contributo massimo erogabile ammonta a 100 mila euro; il beneficiario dovrà cofinanziare l’azione con almeno il 33% di fondi propri o altri fondi non europei.L’invito si rivolge alle organizzazioni intermediarie europee e ACP che dovranno agire obbligatoriamente in partenariato. Scadenza: 15 novembre 2006.

Proinvest - Organizzazione di meeting di partenariatoGli obiettivi del presente invito sono quelli di:- sostenere il flusso di investimenti Sud-

Sud e Nord-Sud e la cooperazione interimprenditoriale attraverso l’organizzazione di eventi di incontro tra imprese al fine di stimolare i partenariati tra le PMI coinvolte;

- incoraggiare la cooperazione tra le organizzazioni intermediarie Ue e ACP;

- rafforzare la capacità delle organizzazioni intermediarie di organizza iniziative settoriali di partenariato nei paesi ACP.

Ciascun evento potrà ricevere un contributo massimo di 250 mila euro. Il beneficiario dovrà cofinanziare l’azione con almeno il 33% di fondi propri o altri fondi non europei.I beneficiari sono le organizzazioni intermediarie Ue e ACP che dovranno agire obbligatoriamente in partenariato tra loro. Scadenza: 17 gennaio 2007.

Sostegno ad azioni di informazione relative alla

PAC per l’anno 2007Obiettivi del presente invito a presentare proposte sono: contribuire ad illustrare ed attuare la PAC; promuovere il modello agricolo europeo e la sua comprensione; informare gli agricoltori e agli altri operatori del mondo rurale; sensibilizzare l'opinione pubblica circa le prospettive e le finalità della PAC. Azioni ammissibili: campagne d'informazione nelle zone rurali (ad esempio seminari itineranti; conferenze e seminari); campagne radiofoniche e

televisive (ad es. pubblicità, talk show ecc.); visite d'informazione e di scambio, in particolare tra i vecchi e i nuovi Stati membri; stand di informazione delle autorità nazionali responsabili per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, da organizzare in occasione di fiere agricole allo scopo di distribuire materiale informativo fornito dalla Commissione e dalle autorità nazionali. Soggetti ammissibili sono: - Azioni specifiche: persone giuridiche

stabilite da almeno due anni in uno Stato membro;

- Programmi annuali: enti privati senza scopo di lucro stabilite da almeno due anni in uno Stato membro.

Tutti i partner del programma devono essere privati. Scadenza: 24 novembre 2006

Regno Unito: opportunità nel sociale e nella

produzioneIl Regno Unito è carente di assistenti sociali ma non manca di persone problematiche. Attualmente vari enti pubblici stanno facendo una campagna di assunzioni di assistenti sociali . Ecco due esempi, ma con l’avvertenza che le candidature possono avere una prospettiva di riuscita se gli interessati sanno comunicare bene in inglese.Il municipio di Camden (Londra) cerca assistenti sociali per tutelare i bambini a rischio di abusi e maltrattamenti. Il lavoro comporta seguire i bambini e le loro famiglie nella vita di ogni giorno, organizzare i contatti con le istituzioni coinvolte (per es.: scuola, tribunale, polizia) e occuparsi della relativa burocrazia. Il lavoro è a tempo pieno con orario flessibile. Periodicamente si partecipa a corsi di aggiornamento. La retribuzione varia secondo l’esperienza da £28,536 a £37,257 lorde all’anno. Scadenza: 31 dicembre 2006; inizio del lavoro: gennaio 2007.

Tirocini al Centro Europeo per le Lingue Moderne

Riconoscendo che la comprensione è la base essenziale della convivenza, il Consiglio d’Europa ne ha fatto derivare la necessità che i cittadini possano comunicare in più di una delle lingue parlate nel continente. A questo fine ha

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creato il Centro Europeo per le Lingue Moderne (ECML) con il compito di promuovere ed innovare l’insegnamento linguistico.Due volte l’anno questo centro offre tirocini retribuiti, della durata da tre a sei mesi, presso la sede di Graz in Austria.Le competenze richieste e le mansioni previste si articolano in quattro possibili aree:- website e comunicazione;- programmazione e logistica;- documentazione e risorse;- finanza e amministrazione generale.Gli stagisti partecipano anche ad altre iniziative del programma, come laboratori e riunioni.Scadenza: 31 marzo 2007.

Tirocini all’ONUL’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, nel 1994 ha promosso la nascita dell’UNAIDS, Programma per la lotta contro l’AIDS, per coordinare gli sforzi che vari enti e paesi mettono in atto per contrastare la malattia.Con lo scopo di diffondere la conoscenza dei propri obiettivi e delle proprie attività l’UNAIDS offre ogni anno alcuni tirocini non retribuiti a studenti di laurea specialistica o vecchio ordinamento.I tirocini, che hanno una durata dalle sei settimane ai tre mesi, si svolgono nella sede di Ginevra.I principali requisiti richiesti sono:- competenze informatiche di base (Word,

Excel, Power Point);- buone capacità comunicative in inglese

scritto (e possibilmente in una seconda lingua tra arabo, cinese, francese, russo e spagnolo).

La domanda può essere inviata in qualunque momento, ma non oltre tre mesi prima del desiderato avvio dello stage. Sarà presa in considerazione solo se presentata online.

RR I C E R C AI C E R C A D ID I P P A R T N E RA R T N E R

urope Direct Forum Norr (Svezia) sta cercando organizzazioni che si occupano

di istruzione e formazione per gli adulti per un progetto nell’ambito del programma Grundtvig. L’obiettivo è quello di approfondire il lavoro e le consuetudini a lavorare con altri Paesi organizzando seminari per giovani adulti (20-35 anni) in cui discutere di salute pubblica, questioni

E

ambientali, pace, diritti umani ecc. sono escluse le università.

iputación de Huelva, organizzazione spagnola, è molto interessata a

partecipare, come partner, in progetti nell’ambito del programma e-Content.

Dl Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino sta cercando partners per la

candidatura al Progetto eContentplus per Targeted Projects for geographic information.

IObiettivo principale sarà prevedere una metodologia tecnologicamente avanzata per gestire e rendere facilmente fruibili i dati territoriali raccolti in anni di attività (es. accesso Web, standardizzazione dell’informazione, non duplicazione dei dati, ecc.).Il nuovo sistema dovrà essere flessibile e rapidamente aggiornabile al fine di consentire la circolazione delle informazioni più facilmente, sia nei contenuti che nella forma.L’aspirazione di questo progetto è quella di unire in un’unica forma tutte le conoscenze territoriali a disposizione cercando, attraverso le complesse relazioni di questi dati, di arrivare ad una “percezione” del territorio più completa che consentirà sia l’individuazione di linee guida per interventi di tutela e valorizzazione dell’ambiente, sia una fruibilità delle risorse più sostenibile.

n GAL spagnolo, cerca partner per un progetto che ha come scopo

l’introduzione di colture di piante medicinali nelle aree rurali.

UGli obiettivi sono: la crescita delle piante medicinali, la stretta collaborazione tra i diversi territori, scambio di informazioni, sviluppo dei canali di commercializzazione, studi di mercato, fondare un’associazione, informazione e promozione delle PMI.

DD O C U M E N T IO C U M E N T I

Nel corso dell’ultimo mese il centro di documentazione di Europe Direct Marche Carrefour Europeo si è arricchito delle seguenti pubblicazioni, disponibili in consultazione, negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, martedì e giovedì su appuntamento):- Responsabilità sociale delle imprese e

sicurezza sul lavoro, Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro;

- Directory of legal gazettes in Europe – __________________________________________________________________________Europa News n. 61

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2006, European Forum of Official Gazettes (disponibile in lingua inglese);

- Promoting lifelong learning for older workers. An international overview, Cedefop (disponibile in lingua inglese);

- Relazione annuale 2005, Mediatore europeo;

- Annual Report 2005, Institute for Health and Consumer Protection;

- Razzismo e xenofobia negli Stati membri dell’UE. Tendenze, sviluppi e buona prassi. Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia;

- The changing faces of Europe’s coastal areas, European Environment Agency (disponibile in lingua inglese);

- Energy and environment in the European Union, European Environment Agency (disponibile in lingua inglese);

- Social services of general interest in the European Union, Commissione europea, DG Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità (disponibile in lingua inglese).

EE V E N T IV E N T I

EMPOWER - Forum europeo della società civile

Bergamo, 9-10 novembre 2006

Sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con la Città di Bergamo, la Provincia di Bergamo, l'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e il Gruppo di coordinamento Unione Europea - Società civile italiana, si svolgerà a Bergamo il Forum sulla società civile europea dal titolo Empower: rafforzare il ruolo dei cittadini.I lavori saranno aperti a Bergamo, presso il Centro Congressi di viale Giovanni XXIII, giovedì 9 novembre da Claus Sorensen, Direttore Generale della Commissione europea, prof. Geremek, prof. Wolfgang Lutz, prof. Mario Monti.Il tema della sessione plenaria sarà: Verso uno spazio pubblico europeo.Varie sessioni parallele saranno ospitate nei Palazzi storici di Bergamo alta. Tra gli altri temi che saranno dibattuti: Come migliorare l'educazione civica e unire i cittadini tra di loro; collegare i cittadini con le istituzioni pubbliche; L'età di Internet.Interverranno tra gli altri: Maria Guidotti (Forum permanente del terzo settore), Sergio Marelli (Associazione ONG italiane); Flavio Lotti (Tavola della Pace), Teresa

Petrangolini (Cittadinanza attiva), Massimo Crucioli (Cilap), Elena Montani (Movimento Federalista europeo), Marco del Ponte (European Director of Action Aid International) ed i Parlamentari europei Andrew Duff, Luis Herrero-Tejedor e Gerard Onesta.I lavori saranno conclusi venerdì 9 pomeriggio dalla Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallstrom, responsabile per le Relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione.

Esperienze formative in Europa per la

valorizzazione delle competenze nell’ambito

della tutela del patrimonio culturale e ambientale

Ravenna, 8 novembre 2006

L’incontro verte sui risultati di un progetto Leonardo da Vinci Mobilità; e sarà presentata l’esperienza che ha permesso ad alcuni giovani laureati di conseguire un’esperienza lavorativa presso imprese ed enti di alcuni paesi dell’Unione Europea (Francia, Germania, Spagna, Romania, Malta) e sui nuovi progetti e le future opportunità di dare seguito a questa esperienza.

Minimaster per la conoscenza e l'utilizzo delle

risorse europee Firenze, 13-17 novembre 2006

Il MiniMaster è stato concepito per concentrare, in un unico percorso didattico articolato in cinque giornate, la formazione essenziale legata alla conoscenza e all'utilizzo delle opportunità europee.È rivolto a coloro che desiderano avere una panoramica di base, ma esaustiva, sulle risorse messe a disposizione dall'UE e sugli strumenti per assicurarne l'utilizzo. Alla teoria, il corso affianca esercitazioni pratiche, attraverso il Project Work che si avvia con la selezione di un bando di finanziamento della Commissione europea e continua nei giorni successivi con la costruzione di un progetto e l'impostazione

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di un sistema per la sua rendicontazione. Il MiniMaster è inoltre accompagnato da testimonianze di operatori del settore ed è arricchito da appuntamenti "fuori aula" che completano l'attività seminariale e rappresentano un momento di scambio delle conoscenze e delle best practices con soggetti che si occupano di Europa all'interno di vari Enti.Le fasi di Pre-MiniMaster e di Follow Up garantiscono inoltre la preparazione preliminare e un appoggio ai partecipanti che continuano ad essere affiancati nella loro ordinaria attività anche dopo il MiniMaster.

Governance e sviluppo locale: l’esperienza del Progetto GOVERNET”

Venezia, 20 novembre 2006

Il convegno segna la conclusione delle attività di questo progetto realizzato da Regione Veneto e altri partner nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIB CADSES. Il Progetto GOVERNET ha focalizzato l’attenzione su alcuni territori italiani (area periurbana di Venezia, Comprensorio montano del pordenonese, alto corso del Livenza) ed esteri (regioni di Larissa e Kavala in Grecia). Il convegno, oltre ad offrire l’occasione di presentare la metodologia adottata e i risultati conseguiti, sarà momento di riflessione, grazie agli interventi di rappresentanti dell'Unione Europea e del Ministero, sul significato della programmazione e governance locale nella prospettiva della politica di sviluppo rurale europea per il periodo 2007-2013.

Le tecniche di rendicontazione

Firenze, 30 novembre - 1 dicembre 2006

Il seminario si incentra sull'applicazione a progetti specifici dei principi relativi alla rendicontazione e sulla risoluzione dei problemi pratici ad essi afferenti. Saranno infatti trattate le regole applicabili ai programmi comunitari a gestione diretta e ai progetti co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. L'iniziativa è indirizzata quindi a chi ha già esperienza nella rendicontazione dei progetti e ne vuole approfondire i fondamenti, scambiandosi esperienze pratiche e risolvendo problemi specifici.

Medi@tando 2006Bellaria Igea Marina,

30 novembre – 1 e 2 dicembre 2006

“Occorre ripensare l’educazione ai media cominciando a prendere sul serio le mediaculture dei giovani, altrimenti si corre il rischio di una ‘grande disgiunzione’, persino nell’educazione ai media, tra la generazione degli insegnanti e quella degli studenti”. (Geneviève Jacquinot-Delaunay, decennale dell’associazione Med. Roma, 2006).È questo il tema della terza edizione di Medi@tando, convention nazionale sulla media education. La Jacquinot sarà presente per discutere e approfondire le pratiche mediali dei giovani al fine di ripensare alcune metodologie della media education. Attraverso la pluralità e molteplicità di idee, attori e necessità che fanno vivere la media education oggi, in Italia, si cercherà di capire se è possibile proporre un nuovo paradigma per l’educazione ai media.

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AA T T U A L I T ÀT T U A L I T À

(continua da pag. 1- Europa e… non solo)Lo straordinario evento, promosso e organizzato dalla Direzione Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, in collaborazione con Europe Direct Marche, Province e Università marchigiane, Anci, e Confindustria, ha avuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.I lavori si sono articolati in lezioni magistrali durante l’arco della mattinata, a cui sono seguiti i seminari pomeridiani di approfondimento, in sessioni parallele, su specifiche aree tematiche.Tra i relatori il prof. Maurizio Viroli, con le lezioni: "Le patrie del mondo", "La scelta delle parole", "Intelletto d'amore".Tra gli altri ricordiamo l'assessore Ugo Ascoli dell'Università Politecnica delle Marche, con un intervento su "Senso di identità tra radicamento e orizzonti lontani", Marco Dallari dell'Università di Trento, con "Estetica come diritto alla bellezza"; il prof. Vittorio Midoro (Istituto Tecnologie Didattiche CNR Genova), su "Un ponte per la sicurezza".Il programma, quanto mai articolato, si è costituito di moduli formativi di alto spessore culturale. Molti gli aspetti trattati: cittadinanza, pedagogia della memoria, identità e solidarietà, sicurezza, amicizia, sui quali i ragazzi si sono confrontati, con la guida del professor Maurizio Viroli, nel doppio ruolo di docente di Teoria politica dell'Università di Princeton, negli Stati Uniti, e coordinatore dei tavoli.Tra i seminari pomeridiani, di particolare rilievo gli interventi sul tema: "Le patrie del mondo oltre l'Europa 2010", alla presenza del direttore del centro Europe Direct Marche, il prof. Marcello Pierini, Jean Monnet Professor di Diritto dell'Unione

Europea, che ha presieduto il tavolo con un intervento proprio sul ruolo dei centri di informazione della Commissione Europe Direct.All’interno del meeting Europe Direct Marche Carrefour Europeo, ha allestito un'esposizione di documenti e di pubblicazioni sull’Unione Europea, le sue istituzioni e le sue politiche, che si sono rivelati preziosi e apprezzati da giovani e insegnanti di tutto il mondo. In effetti in poco più di tre giorni sono stati richiesti e distribuiti più di 3.000 documenti. L’ampia gamma di pubblicazioni europee hanno arricchito il dibattito sull’Europa e sul suo futuro e ciò è avvenuto sia tra le delegazioni di cittadini che europei lo sono già, sia tra le delegazioni straniere che aspirano a diventare cittadini dell’Europa comunitaria, sia tra delegazioni di cittadini di Stati extraeuropei per i quali l’Europa rappresenta, da un lato un'aggregazione e un modello istituzionale da imitare e, dall’altro, un punto di riferimento di sempre maggiore rilievo a livello regionale.Il dott. Michele de Gregorio ha così riassunto le finalità del progetto, portando ad esempio un proverbio arabo: "Lancia il tuo cuore davanti a te e corri a raggiungerlo"; "I giovani - ha aggiunto - sono interpreti del destino dei Paesi d'origine, sono capaci di uscire dall'ordinario ed entrare nella dimensione sospesa del cuore e del sogno per superare i confini che segnano dolorosamente le troppe distanze del nostro tempo".Più di 400 studenti, docenti, dirigenti scolastici, personale amministrativo, genitori, provenienti da diverse latitudini e riuniti sotto uno stesso tetto, sono riusciti a fondere le tante differenti esperienze di vita e specificità culturali, creando un ricchezza comune, nella disposizione di avvertire un'appartenenza più alta, quale quella di

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un'umanità tracciata dalle ragioni del cuore, come unica via percorribile per costruire la cultura della pace. Fra le iniziative collaterali, mostre, laboratori, spettacoli, con la Compagnia delle Acque che ha messo in scena "Odissee. Canti e storie di mari e migranti" con Gualtiero Bertelli, ispirato al libro “Odissee” di Gian Antonio Stella.Altri momenti significativi sono stati la sfilata di tutte le bandiere di ogni delegazione, precedute da quella dell’Unione Europea, per la città di Senigallia, fino al Foro Annonario, e l'apertura dell'Expo alla Rocca Roveresca, dove ciascuna delegazione internazionale ha disposto di uno spazio espositivo per poter accogliere la cittadinanza.I lavori si sono conclusi alla presenza dell'Onorevole Letizia De Torre, Sottosegretario del Ministero della Pubblica Istruzione.

Fondi europei: enti pubblici e imprese progetteranno

insieme

Sfruttare al massimo tutte le opportunità offerte dalla nuova programmazione europea 2007 – 2013, lavorando insieme, pubblico e privato, nella definizione di progetti che abbiano forti ricadute sul territorio in termini di competitività e occupazione. L’invito ad unire le forze è giunto dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, che ha convocato tutti i soggetti aderenti all’Assemblea programmatica provinciale per lo sviluppo (oltre all’amministrazione provinciale, ne fanno parte i Comuni di Pesaro, Urbino e Fano, organizzazioni sindacali e di categoria, Camera di Commercio, Università di Urbino, Comunità Montane, Fondazioni bancarie, istituti di credito, ecc) per illustrare le novità europee e le possibilità di intervento. “Abbiamo qualche mese – ha detto Ucchielli – per definire obiettivi, strategie e priorità per il nostro territorio, all’interno dei criteri che si è data l’Unione Europea. Vogliamo individuare questi obiettivi insieme ai Comuni, ma soprattutto confrontandoci con le imprese, visto che buona parte delle risorse europee destinate ai Fondi strutturali sono rivolte alla formazione professionale e al lavoro, interessando direttamente il tessuto produttivo. Tutti insieme dobbiamo avere un peso anche nei

confronti della Regione, a cui chiediamo di coinvolgere maggiormente le Province, il mondo produttivo e le Università, per concertare le priorità marchigiane ed evitare squilibri nella ripartizione dei fondi tra il capoluogo e gli altri territori”. Ma quali sono i settori che l’Europa privilegerà nella concessione di finanziamenti? Come spiegato nell’incontro, il “Fondo europeo di sviluppo regionale” ha indicato tre priorità: innovazione (tecnologica, di processo, di prodotto, ecc); valorizzazione dell’ambiente; accesso ai servizi di trasporto e telecomunicazione. In base ad esse, la “cabina di regia provinciale” ha definito cinque ambiti per il nostro territorio, su cui presentare progetti: riqualificazione dell’ambiente; energia; banda larga e nuove tecnologie; valorizzazione e implementazione delle reti culturali e ambientali; mobilità e trasporti. Nell’accesso ai finanziamenti, la nuova programmazione europea ha messo tutti i territori sullo stesso piano, senza più differenze tra costa ed aree interne. Verranno visti con favore non solo i progetti integrati tra pubblico e privato ma anche quelli integrati tra territori.

Presentato il rapporto 2005 sul sistema agricolo e alimentare

nelle Marche“Il sistema agricolo e alimentare regionale, mostra diversi aspetti d'interesse: crescita economica, tutela e salvaguardia ambientale, promozione sociale, valorizzazione delle produzioni tipiche e dei territori, turismo ed energia. Il settore agricolo oggi dà la possibilità di diversificare notevolmente l'attività d'impresa. Mediante la comprensione delle traiettorie su cui ci stiamo muovendo e delle nuove linee d'intervento della politica agricola comune, è possibile da parte della Regione promuovere azioni di sostegno agli imprenditori agricoli ed agroalimentari. Le Marche mantengono un profilo rurale, una peculiarità paesaggistica ed una qualità della vita sempre più oggetto di attenzione anche a livello internazionale”. Questo il commento dell'assessore all'Agricoltura Paolo Petrini alla presentazione del Rapporto annuale 2005 sul “Sistema agricolo e alimentare nelle Marche”. Il rapporto, curato dall'Osservatorio Agroalimentare delle Marche e dalla sezione regionale dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), si concentra sul contesto

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regionale, nazionale ed internazionale, sulla nuova politica agricola comune, sulle caratteristiche delle strutture produttive ed i fattori per il loro sviluppo, su commercializzazione e tendenze nei consumi.Diverse le informazioni d'interesse contenute nel rapporto, 40 mila aziende agroalimentari, con quelle alimentari in crescita del 4,8% e quelle agricole in calo del 1,6% assieme a quelle silvicole (- 3,4%). Quanto ai comparti, da segnalare la crescita di latte ed alimenti per animali, mentre l'ortofrutta appare in calo a causa della ristrutturazione del settore. In aumento gli investimenti aziendali (+ 6%), mentre il credito agevolato cede del 4,4%, ma meno della media nazionale. Le forze lavoro, in prevalenza autonomi, sono in crescita nel periodo 2000-2004, con una forte componente extracomunitaria nel settore delle colture industriali.

Qualità dell'aria nelle Marche: le linee di azione

Sono in corso una serie di azioni per la qualità dell'aria nel territorio marchigiano: in questa direzione la proposta della Giunta regionale di adottare una delibera del Consiglio regionale per la valutazione e la gestione della qualità dell'aria.Sono previste, a tal fine, tre linee di intervento: la zonizzazione del territorio regionale per la valutazione e gestione della qualità dell'aria; un piano di azione contenente le misure da attuare nel breve periodo per ridurre il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme per l'inquinamento atmosferico; l'individuazione dell'autorità competente alla gestione delle situazioni di rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme per l'inquinamento atmosferico.“Nel corso degli ultimi anni, l'assessorato all'Ambiente della Regione Marche”, dichiara l'assessore Marco Amagliani – “ha programmato e attuato una serie di interventi con l'obiettivo di migliorare la qualità ambientale e ridurre le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera”. Amagliani ribadisce poi che “lo stesso Piano energetico Ambientale Regionale - approvato con deliberazione del Consiglio regionale n.175 del febbraio 2005 e ispirato a logiche di riduzione del prelievo delle risorse naturali, di utilizzo innovativo delle energie rinnovabili e di tecnologie fornisce indicazioni utili per una gestione del

territorio che induce a una riduzione delle emissioni in atmosfera”.In particolare, per quanto riguarda l'intervento di zonizzazione previsto in delibera, la valutazione viene effettuata per zone dell'intero territorio suddiviso per comuni dove il livello delle polveri sottili (Pm10) comporta, o meno, il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme. I comuni a rischio individuati sono l'intera fascia costiera regionale e i maggiori comuni di provincia: 11 nella provincia di Pesaro e Urbino, 18 della provincia di Ancona, 12 della provincia di Macerata e 20 delle province di Fermo e Ascoli Piceno.Le misure da attuare a breve, sono: il controllo, la riduzione o la sospensione di alcune attività come, tra le altre, il riscaldamento di edifici pubblici e privati.Rientrano tra le misure di controllo, i finanziamenti per la conversione degli autobus per il trasporto pubblico locale e alimentazione ibrida (gasolio e metano); l'emanazione di appositi bandi finalizzati alla concessione di contributi per contenere i consumi energetici e la promozione di campagne informative sui pericoli dell'inquinamento dell'aria. Tra le misure contingenti di riduzione, rientra la limitazione o sospensione del traffico veicolare con il blocco di circolazione per alcune categorie di veicoli inquinanti, la limitazione della circolazione delle autovetture private o autocarri con targhe alterne, la sospensione parziale del traffico.Le autorità competenti alla gestione delle situazioni di rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme per l'inquinamento atmosferico sono, in base al territorio: il Sindaco, il Presidente della Giunta provinciale, il Presidente della Giunta regionale.

Cooperazione nell'Adriatico: le Marche prima regione per

progetti finanziatiLe Marche sono in prima fila per promuovere la cooperazione tra i Paesi dell'area Adriatica. Sono la Regione italiana che ha avuto il più alto numero di progetti approvati nell'Interreg IIIA del 2006: 19 su 92, per un investimento complessivo di 5 milioni e 593 mila euro sui 40 previsti. Oltre a questi, la Regione compartecipa ad altre 22 iniziative che attiveranno ulteriori risorse per 2 milioni e 263 mila euro, portando a circa 8 milioni di euro i fondi comunitari

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gestiti nelle Marche. La graduatoria e` stata stilata nei gironi scorsi dai componenti organismi europei, che prevedono la partecipazione di funzionari delle Regioni italiane e dell'area Balcanica coinvolte (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro). “Il risultato' commenta il presidente della Regione, Gian Mario Spacca 'evidenzia l'ottima capacità progettuale e la qualità degli interventi proposti.L'elevato numero dei progetti attivati contribuirà ad accrescere le risorse comunitarie a disposizione del territorio. Le Marche, anche in occasione del nuovo bando, dimostrano di voler giocare un ruolo da protagonista nel processo di integrazione europea, puntando alla stabilizzazione dei Balcani e alla costituzione di quella regione Euroadriatica, capace di riequilibrare le direttrici dello sviluppo dell'Unione, a beneficio dei Paesi che si affacciano sull'Adriatico. Un processo che presuppone disponibilità al dialogo e capacità di cogliere tutte le opportunità che consentano di rafforzare l'identità di questa area, attraverso progetti finanziati dalla stessa Comunità europea”.Le risorse reperite con i fondi Interreg serviranno a promuovere lo sviluppo sociale ed economico tra i Paesi adriatici. Potevano presentare progetti le associazioni, le organizzazioni di categoria, le Camere di commercio, enti pubblici, organismi privati di diritto pubblico, organizzazioni non governative, enti senza scopo di lucro o di formazione. Condizione necessaria era il coinvolgimento di almeno un partner dei Paesi Adriatico Orientali. Tre le tipologie ammesse: valorizzazione ambientale, culturale e infrastrutturale; integrazione economica; rafforzamento della cooperazione. I 19 progetti a titolarità marchigiana sono stati presentati da Sviluppo Marche, dalla Regione Marche (vari Servizi), dalla Camera di commercio di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dall'Università politecnica delle Marche, dai Comuni di Acqualagna, Chiaravalle, Senigallia, Grottammare, dall'Azienda sanitaria unica regionale, dall'Anci (Associazione dei comuni), da Anconambiente, da Inteatro e dall'Associazione Terre dell'Adriatico.

BB A N D IA N D I

Luoghi della biodiversità

Il GAL Montefeltro Leader Soc. Cons. a.r.l. di Urbania, in qualità di soggetto responsabile dell’attuazione del Piano di Sviluppo Locale, nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader +, con il presente bando intende individuare i soggetti beneficiari del seguente intervento:Misura 3: - Valorizzazione e spendibilità del territorio rurale.Azione 3.1: - Salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio naturale.Sub-Azione 3.1. c.: - Luoghi della Biodiversità.L’obiettivo del bando è quello di individuare aree che presentino requisiti di naturalità e biodiversità, nonché interesse storico-culturale per recuperare gli elementi funzionali del paesaggio e indurre attività in grado di contribuire allo sviluppo socioeconomico dell’area.L’intervento dovrà essere localizzato e realizzato nell’area territoriale dei seguenti comuni della Provincia di Pesaro e Urbino: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello, Auditore, Belforte all’Isauro, Carpegna, Frontino, Lunano, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Monte Cerignone, Monte Copiolo, Monte Grimano, Piandimeleto, Pietrarubbia, Sassocorvaro, Sassofeltrio, Tavoleto, Borgo Pace, Fermignano, Mercatello sul Metauro, Montecalvo in Foglia, Peglio, Petriano, Sant’Angelo in Vado, Urbania, Urbino, Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano e Piobbico.Soggetti beneficiari sono: Enti pubblici o gestori di aree protette singoli o associati, soggetti pubblici o privati titolari o gestori di Centri di Educazione Ambientale, singoli o associati.Nell’ambito della presente azione saranno finanziate le seguenti tipologie di intervento finalizzate alla valorizzazione della biodiversità:- interventi volti alla creazione di percorsi

che intercettino aree naturalistiche di pregio e gli spazi naturali in cui sono visibili le essenze e biotipi a rischio di estinzione e/o di erosione genetica recuperati o da recuperare;

- interventi volti a reintegrare la biodiversità locale nell’arredo urbano.

Scadenza: 27 novembre 2006.

Operatori da impiegare in attività di supporto al progetto sull’analisi del sistema dei

borghi rurali minori

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Il Gal Montefeltro, nell’ambito di un progetto di cooperazione interterritoriale concernente l’Analisi del sistema di borghi storici rurali minori dell’entroterra marchigiano per il riuso e la valorizzazione, indice un bando per la selezione di n. 3 tecnici abilitati alla professione di geometra, ingegnere o architetto con profilo professionale junior che, sotto la guida di tecnici senior, opereranno nel territorio per l’esecuzione delle necessarie indagini di campo, ricerche catastali, rilevazioni topografiche, geometriche e fotografiche, elaborazioni grafiche.I candidati, per essere ammessi alla selezione, dovranno possedere, tra gli altri i seguenti requisiti:- età inferiore a 40 anni;- cittadinanza italiana o europea;- essere in possesso degli strumenti e

delle competenze necessarie per il lavoro a distanza (uso del PC e posta elettronica);

- laurea in ingegneria, architettura, diploma di geometra.

Scadenza: 20 novembre 2006.

Tirocini professionali nell’ambito del progetto

Medea

L’Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino - Assessorato alle Politiche Giovanili e Comunitarie, di intesa con i partner locali e internazionali del progetto MEDEA – Leonardo da Vinci, assegnerà 29 borse per tirocini professionali all’estero da realizzarsi in Spagna, Irlanda, Francia, Polonia e Regno Unito (Irlanda del Nord). Il progetto MEDEA intende, rafforzare l’efficacia degli interventi della Provincia di Pesaro e Urbino nel campo della formazione e dello sviluppo personale dei giovani attraverso l’organizzazione di tirocini professionali all’estero. L'obiettivo è favorire il miglioramento delle competenze tecniche e linguistiche dei beneficiari, oltre che influire sulle loro capacità personali di comunicazione e collaborazione. L'intesa avviata fra le varie parti sociali che sono entrate a comporre il partenariato è dettata anche dalla necessità di trovare sempre più proficue convergenze fra i bisogni dei giovani da una parte e alcune necessità del tessuto produttivo dall’altra. I requisiti di ammissibilità stabiliti dalla Provincia di Pesaro e Urbino e i criteri di valutazione dei candidati sono specificati nel Bando di partecipazione. Il progetto è

comunque riservato a giovani di età non superiore ai 29 anni, già in possesso del diploma di laurea - triennale o specialistico e residenti nella provincia di Pesaro e Urbino. E' possibile candidarsi anche se residenti in altre province italiane a condizione che il diploma di laurea sia stato conseguito presso l’Università degli Studi di Urbino. Sono accettati i candidati che hanno discusso la tesi di laurea prima della data di scadenza del bando. Il progetto MEDEA, grazie ad alcuni significativi accordi di partenariato fra Province, è aperto anche a giovani residenti nella provincia di Arezzo e nella provincia di Rimini. In questo caso però i candidati dovranno presentare la domanda di partecipazione presso le rispettive Amministrazioni Provinciali seguendo le indicazioni riportate del bando MEDEA di ciascuna Provincia. I candidati residenti nelle province di Arezzo e di Rimini che hanno conseguito il diploma di laurea presso l'Università degli Studi di Urbino dovranno ovviamente scegliere se partecipare al bando della Provincia di Pesaro e Urbino o a quello della Provincia in cui risiedono. I beneficiari - cioè i candidati a cui sarà assegnata la borsa MEDEA - godranno di diversi vantaggi derivanti dalla borsa di tirocinio e descritti nel bando di partecipazione. Hanno però anche diversi obblighi da sottoscrivere e rispettare. Dovranno, ad esempio, prendere parte ad una preparazione precedente la loro partenza. Solitamente si tratta di 12 - 15 ore di preparazione, durante le quali vengono compilati diversi documenti e firmato il contratto che disciplina le relazioni fra il promotore del progetto, il partner di accoglienza all'estero e i tirocinanti. Inoltre, una volta rientrati in Italia, i beneficiari sono tenuti a presentare una relazione di tirocinio, consegnare gli originali dei corrispettivi di viaggio internazionale e prendere parte alla giornata di valutazione finale del progetto.Il Libretto Europass, ovvero la certificazione Europea delle competenze acquisite, verrà rilasciato solo se saranno stati assolti tutti gli obblighi sopra descritti e, di conseguenza, portato a termine l'intero percorso di tirocinio.Scadenza: 15 dicembre 2006.

La forma e il verde:l’arte in viaggio

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Finanziamento amministrazione provinciale Pesaro e Urbino L’obiettivo è quello di permettere a tutti gli artisti operanti sul territorio nazionale ed estero di partecipare direttamente al miglioramento della qualità dell’ambiente. Il tema del concorso è: “La provincia di Pesaro e Urbino: una provincia europea di qualità” che potrà essere sviluppato attraverso il seguente aspetto tematico: “La provincia trasparente nella terra dell’Umanesimo e del Rinascimento”. La realizzazione e la posa di un’opera d’arte (scultura, modellazione, o altre forme di espressione), anche con l’utilizzo di forme di sponsorizzazione. Soggetti ammissibili sono: Scuole d’Arte e Accademie delle Arti con singoli studenti o gruppi di lavoro; gruppi di studenti d’arte e giovani artisti dell’Unione Europea al fine di favorire lo scambio culturale tra i paesi di provenienza. La Provincia concede gratuitamente agli artisti la possibilità di collocare proprie opere d’arte in una delle 47 aree dislocate lungo l’intera rete stradale provinciale. Scadenza: 31 gennaio 2007.

Marchio di origine e qualità per l'artigianato d'eccellenza

“La Regione si dota di un proprio marchio per identificare l'eccellenza artigiana regionale, un segno distintivo per valorizzare le imprese del territorio appartenenti al settore dell'artigianato tipico e rimarcare l'identità marchigiana”. Così l'assessore regionale all'Artigianato, Gianni Giaccaglia, sull'adozione del marchio di qualità per l'artigianato marchigiano. Un

vero e proprio logo in grado di comunicare le tradizioni artigianali della regione, la creatività dei maestri artigiani e la cultura regionale. 'Per arrivare al marchio d'eccellenza” prosegue Giaccaglia “abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere la 'rete dei saperi' marchigiani, innanzitutto il settore artistico, mediante l'apertura di un bando a cui possano partecipare le accademie di Belle Arti e gli istituti d'Arte della regione, le scuole di specializzazione in design, i liberi professionisti, i grafici e gli studi grafici i cui lavori saranno valutati da un'apposita commissione, presieduta dal famoso scultore Valeriano Trubbiani”. Il bando concorso di idee è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche n. 101 del 19/10/2006 e già scaricabile dal sito www.impresa.marche.it. Al progetto vincitore sarà riconosciuto un premio di 5.000,00 euro. La premiazione avverrà nel corso delle manifestazioni “La giornata delle Marche”. Dotarsi di un marchio costituirà, per le imprese che ne potranno usufruire, un biglietto da visita rilevante, in quanto garantirà la provenienza dei prodotti e la loro qualità. Sarà anche un grande momento di visibilità per tutta la regione. Il marchio sarà, quindi, un momento promozionale non solo delle attività del settore dell'artigianato ma di tutto il sistema marchigiano, dalla cultura al turismo. Il logo dovrà contenere riferimenti alla cultura marchigiana, ai mestieri tipici e tradizionali dell'artigianato, ai colori e ad ogni altro riferimento territoriale. I componenti della commissione che valuterà le proposte, sono rappresentativi del mondo delle arti, del design e della comunicazione visiva ed opereranno gratuitamente.Scadenza: 20 novembre 2006.

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RREDAZIONEEDAZIONE: Vilberto Stocchi, Marcello Pierini, Cinzia Carcianelli, Carla Mantini.

Piazza Sant’Andrea, 30 – 61029 Urbino (PU) - Tel. 0722 303577 Fax 0722 303576e-mail: [email protected] - http://www.uniurb.it/carrefour/home.htm

Commissione Europea - Direzione Generale Stampa e Comunicazione

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