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Migliorare l’Efficienza nell’Apprendimento Linguistico VIDEOLEZIONE 6. Strumenti tecnologici che aiutano l’acquisizione linguistica Pag. 1 VIDEOLEZIONE 6. Strumenti tecnologici che aiutano l’acquisizione linguistica Paolo E. Balboni, Filippo Caburlotto, Fabio Caon, Lorenzo Guglielmi, Graziano Serragiotto INDICE 1. Schema della lezione 2. Materiali per l’approfondimento 2.1. Perché insegnare le lingue attraverso la canzone 2.2. Come guardare un film per imparare la lingua 3. Autovalutazione

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    VIDEOLEZIONE 6.Strumenti tecnologici che aiutano lacquisizione linguisticaPaolo E. Balboni, Filippo Caburlotto, Fabio Caon, Lorenzo Guglielmi, Graziano Serragiotto

    INDICE

    1. Schema della lezione

    2. Materiali per lapprofondimento2.1. Perch insegnare le lingue attraverso la canzone2.2. Come guardare un film per imparare la lingua

    3. Autovalutazione

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    1. Schema della lezioneNella lezione 5 abbiamo concluso ricordando che importante avere tanto input, perch dentroquellinput reso comprensibile (questa nozione-chiave nei materiali su Krashen inseriti nella lezione 1;sulla comprensione si veda la lezione 3) il nostro meccanismo di acquisizione linguistica pu trovare queglielementi i+1 che servono per procedere nellacquisizione spontanea o per completare un processo diacquisizione iniziato in classe ma non perfezionato, non stabilizzato nella memoria.Possiamo avere input al bar o in spiaggia o in viaggio, ma possiamo portare il mondo straniero nella nostratasca o in casa nostra attraverso la tecnologia che essenzialmente vuol dire attraverso il computer o latelevisione satellitare.Viene poi introdotta unopposizione fondamentale: ci sono AIUTI tecnologici, che non aggiungono unvalore particolare se non la comodit di avere tutto a portata di mano: un e-book, un corso online ecc.; e cisono dei CATALIZZATORI, strumenti che consentono attivit altrimenti impossibili, esattamente come ilplatino permette alle marmitte catalizzate di abbattere certi residui nocivi: il platino non entra nellareazione, ma senza di lui questa non avviene. In questa lezione parleremo soprattutto di questa secondacategoria di tecnologie utili per lapprendimento linguistico.

    Gli strumenti utili sono quelli che consentono allo studente di:

    a. interrompere quando gli serve, per cercare in dizionari, grammatiche, chiedere aiuto; ma anche pereccesso di input, per stanchezza ecc.;

    b. riascoltare o rivedere il testo orale o audiovisivo quante volte si vuole: una canzone per radio o un filmin TV non servono a chi vuole usarli per imparare, anche se sono utili per chi sa gi una lingua stranierae vuole mantenere viva la sua padronanza; per imparare bisogna poter interrompere e tornare indietroquante volte si vuole;

    c. chiedere spiegazioni o al software, ad esempio con esercizi in cui di fronte a un errore si pu chiedere ilperch prima di avere la risposta giusta, o in skype o altre tecnologie interattive. Luso di skype, di cuiLorenzo Guglielmi ha parlato nella lezione 4, fondamentale per avviare un tandem tra due studenti,ad esempio un argentino che studia italiano e un italiano che studia spagnolo. La chiave di una buonatecnologia catalizzatrice la possibilit di chiedere il perch degli errori, di chiedere un significato chenon riusciamo ad arguire, senza avere semplicemente la risposta corretta che ci d il pesce ma non ciinsegna a pescare.

    Nella seconda lezione abbiamo parlato del piacere nellapprendimento linguistico, definendolo come laforma primaria di motivazione. Ce ne aveva parlato Fabio Caon, che un esperto delluso di un tipo di testipiacevolissimi: le canzoni.In questa lezione Caon ci ricorda che le canzoni sono esempi di lingua autentica, il che un pregio enormerispetto ai testi finti dei manuali didattici, ma che proprio perch una lingua autentica difficile, quindibisogna prendere atto preventivamente del fatto che non si riuscir a comprendere tutto; alcuneindicazioni operative:

    a. si scelgono canzoni senza arrangiamento molto forte, che copre le parole, e non troppo veloci: il rapnon il meglio per imparare una lingua autonomamente;

    b. non si mira a capire tutto subito, ma quel che si pu: si lavora strofa per strofa, prima solo ascoltando,una due o tre volte se serve, per capire quanto pi si pu, e solo dopo si ascolta seguendo il testorecuperato online;

    c. solo dopo lascolto-lettura si pu ricorrere al dizionario, al manuale di lingua, allamico in tandem conuna mail o una chat o su skype;

    d. si possono ascoltare pi versioni della stessa canzone, anche per ascoltare diverse pronunce.

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    Ma oltre allautenticit linguistica, il fatto che siano testi pensati per madrelingua fa delle canzoni anche unprezioso documento di cultura quotidiana, di valori condivisi da quella generazione di quel paese.

    Parallelo al discorso sulla canzone quello che riguarda luso del cinema, delle serie televisive, dellapubblicit. Ne parla Graziano Serragiotto ricordando che, come gi stato detto per le canzoni, si develavorare su spezzoni brevi, quindi singole sequenze di film o di telefilm, brevi pubblicit, notizie ditelegiornale, che sono brevi per definizione.Il grande vantaggio dei testi audiovisivi che il contesto esplicito, si vedono i gesti, gli sfondi, e adesempio nei telegiornali si vede levento che viene raccontato dalla lingua, cos come in una telecronacasportiva abbiamo una corrispondenza totale tra visivo e verbale; vedere chi parla, quindi seguirne il labialeaiuta molto la comprensione. Tra i vantaggi c il fatto che togliendo la traccia audio ci si pu focalizzare suilinguaggi gestuali, il vestiario, le distanze interpersonali ecc. (torneremo sul tema nella prossima lezione).Inoltre, la pubblicit fondamentale perche ne emergono soprattutto i valori culturali profondi di unpopolo - e chi ha acume pu cogliere anche le novit culturali: ad esempio, in Italia dalla famiglia Barillaclassica (padre allegro a colazione, madre perfettamente truccata, bambino e bambina felici di essere sveglialle 7.30, siamo passati alla famiglia di Fiona May, di colore (e in ritardo per andare a scuola): la nuovaItalia.Ma se da un lato i telegiornali e, in parte, la pubblicit presentano lingua standard, dallaltro film e telefilmhanno un grande problema: si usa una lingua spesso molto colloquiale, con forti pronunce regionali einglese c il forte problema dellaccento britannico o americano.La procedura per un ascolto-visione autonomo e per migliorare lefficienza nellapprendimento linguistico simile a quella delle canzoni: guardare una sequenza breve, una singola notizia del TG, una pubblicit ecercare di capire, due o tre volte; se un film, quando non si procede pi autonomamente si possonomettere i sottotitoli in lingua originale e, alla fine, quelli in italiano; se un telefilm si possono trovare icopioni on line.

    Infine viene intervistato Filippo Caburlotto, che ha mostrato alcuni tipi di esercizi che si possono reperireonline, partendo dal servizio di self-access del Centro Linguistico di Ca Foscari (www.unive.it/cla)ricordando che un grande problema dei siti di esercitazioni linguistiche online da un lato la loroaffidabilit linguistica, non sempre garantita se non si accede a organizzazioni di una certa rilevanza, esoprattutto la seriet didattica delle attivit che vengono proposte.

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    2. Materiali per lapprofondimentoEstratto da: Fabio Caon, 2011, Litaliano parla Mogol: imparare litaliano attraverso i testi delle sue canzoni,Guerra, Perugia.

    2.1. Perch insegnare le lingue attraverso la canzoneLe ragioni a sostegno delluso delle canzoni come strumento per facilitare lapprendimento delle linguesono molteplici. Incrociando i contributi provenienti da diversi ambiti di ricerca scientifica (dalla psicologiae psicolinguistica, alla neurolinguistica, allantropologia, alla pedagogia interculturale) e integrandoli con glistudi specificamente glottodidattici, vorremmo rendere conto delle potenzialit insite nelluso delle canzoninella classe di lingua per poi fornire delle esemplificazioni di come impostare attivit di lavoro.()

    Potenzialit della didattica attraverso la canzone dal punto di vista linguisticoDal punto di vista linguistico, indicazioni utili per fare delle considerazioni glottodidattiche provengonoanche dallambito neurolinguistico rispetto allattivazione di entrambi gli emisferi durante lascolto di unacanzone in cui lapprendente ponga attenzione a testo e musica.Mario Cardona (2009: 7-8) propone delle interessanti suggestioni concernenti le ricadute glottodidattichedi alcuni aspetti neuroscientifici e scrive:

    Lessere umano dotato di memoria e di linguaggio e pertanto un essere narrante. Fin dai primi mitiluomo racconta se stesso e il mondo attraverso le tante forme del narrare di cui la musica certo unadelle principali espressioni. La possibilit di utilizzare le parole allinterno di una melodia e di un metroconsente di pronunciarle con un ritmo che mette in relazione le cortecce uditive con le aree corticalideputate al sistema motorio. Lattivazione di entrambi i sistemi, uditivo e motorio, consente dimemorizzare con maggiore facilit molte informazioni ed possibile che questo processo sia alla basedello sviluppo delle facolt musicali nelluomo. Cos come esiste un ritmo nella musica esiste anche unritmo nelle lingue e forse il saper cogliere lo specifico ritmo di una determinata lingua, cos come la suaintonazione, rappresenta una competenza che pu favorire lapprendimento linguistico. ()Sotto il profilo glottodidattico queste ricerche conducono ad alcune osservazioni. In primo luogolelemento ritmico che costituisce le diverse forme musicali, dalla filastrocca alla canzone dautore, ecc.,consente di attivare sia il sistema uditivo, sia aree corticali e subcorticali del sistema motorio e cifavorisce la memorizzazione. Di conseguenza luso ad esempio della canzone e le attivit didattiche adessa correlate, possono rivelarsi estremamente utili per lo sviluppo del lessico. In secondo luogoattraverso la musica possibile sviluppare nella memoria musicale degli allievi quei modelli diraggruppamenti ritmici specifici comuni sia alla musica che alla lingua target. Se tali modelli sitrasferiscono successivamente nella competenza linguistica dellallievo potrebbero rappresentare unaforma di abilit prosodica in grado di favorire lacquisizione linguistica.

    Luso didattico della canzone in classe, quindi, permette allinsegnante di agire su processi consci e inconscinel medesimo tempo, integrando stimoli cognitivi con stimoli emotivi ed affettivi che consentono, adesempio, di riproporre lascolto o lanalisi sulla stessa canzone senza che questo lavoro diventi noioso,demotivante e, di conseguenza, poco significativo per lacquisizione linguistica (Krashen, 1983). Inoltre essaagisce sia sullemisfero destro che quello sinistro generando unattivazione cerebrale pi complessa. Scrivea tal riguardo Guglielmino (1986: 20) le canzoni mettono in collegamento gli emisferi e rafforzano laritenzione attraverso un funzionamento complementare: lemisfero destro impara la melodia; quellosinistro, le parole.

    La canzone inoltre ha altre caratteristiche che ne giustificano un uso glottodidattico:

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    a. Pu favorire la memorizzazione di lessico, strutture.Sappiamo che la memorizzazione si basa anche sulla ripetizione. Tale processo, sia esso in produzione o inricezione, ha come tradizionale difficolt il fatto che demotiva presto gli studenti. La caratteristica salientedellascolto musicale svincolato da condizioni didattiche il piacere dellascolto. Il vantaggio dupliceperch il piacere anche veicolato dalla reiterazione frequente del medesimo brano: la potenzialit dellacanzone , quindi, che faciliti una memorizzazione spontanea del testo grazie alla sua fusione con lamusica.Wallace (1994: 1473-1474) sostiene a tal proposito che una musica ripetitiva, semplice e facile daimparare pu rendere un testo pi facile da imparare e ricordare. Nicosia (1996: 7) identifica quattroelementi che possono favorire la memorizzazione: la melodia, la rima, la ripetizione e la ridondanza.In chiave didattica, la ripetizione di medesimi suoni, lessico e strutture senza che vi sia una demotivazioneda parte dello studente quindi condizione ottimale per conciliare le esigenze di apprendimento e lespontanee inclinazioni personali. Appare immediatamente strategica, in questo senso, la scelta dellecanzoni da didattizzare poich esse devono incontrare il gusto degli studenti.Il valore didattico di tali esperienze spontanee trova conferma nellipotesi di Krashen (1983) concernente larule of forgetting secondo cui lacquisizione profonda della lingua facilitata quando una persona sidimentica che sta la imparando, e in quella di Murphey (1991) che Pasqui cos sintetizza ed integra: capitaanche che gli studenti, ascoltando al di fuori del contesto scolastico delle canzoni in L2/LS che aminoparticolarmente, ricordino alcune parole (dinning in their heads, che frullano nella loro mente) pur senzaconoscerne il significato: la canzone funzionerebbe pertanto come un attivatore involontario del LAD chetrasforma linput (non solo linput comprensibile) in intake.Tale reiterazione risulta piacevole ed quindi proponibile il lavoro sul medesimo input anche per tempiprolungati rinforzando lapprendimento linguistico. Scrive Rita Pasqui a tal proposito: (Pasqui, 2003; perapprofondimenti cfr. Sandvoss, 1976; Murphey, 1991). Linsegnante, allora, potr sfruttare questo fattoreriprendendo lessico e strutture apprese inconsciamente e superficialmente per riutilizzarle e farleriutilizzare consapevolmente in classe, proponendo attivit di sistematizzazione o di reimpiego.

    b. pu permettere di lavorare su aspetti sociolinguistici.La canzone, in quanto materiale autentico, espone lo studente alla lingua utilizzata da un madrelingua epresenta anche aspetti della pronuncia italiana interessanti dal punto di vista sociolinguistico.Nel caso della canzone italiana, i cantanti sono madrelingua italiani e quindi oltre a scrivere e/o cantarecanzoni (o parti di esse) espressamente in dialetto, rivelano, nel modo di cantare, aspetti tipici dellaprovenienza geografica (accento, modi diversi di pronunciare alcune parole) utili per sensibilizzare glistudenti in modo piacevole ad alcuni fenomeni sociolinguistici.Con particolari attenzioni di cui parleremo nellaffrontare i rischi delluso delle canzoni legati alla pronunciapoco comprensibile di alcuni cantanti, esse possono rilevarsi efficaci per lapprendimento della pronuncia inquanto questultima viene facilitata da aspetti ritmici propri della canzone.Si possono poi portare gli studenti ad analizzare le differenti pronunce legate al luogo di provenieza delcantante o alcune scelte di registro (auliche, colloquiali o gergali), interpretandole come segnali retoricifunzionali a produrre un effetto di senso;

    c. pu permettere di lavorare su morfosintassi e fonetica.La ripetizione di elementi lessicali e strutture, caratteristica peculiare del testo cantato, si rivela unapotenzialit enorme per la facilitazione dellapprendimento anche in quanto essi non vengono appresi inmodo isolato ma fanno parte di una struttura narrativa, in cui cotesto e contesto favoriscono tanto lamotivazione quanto la comprensione. Secondo, infatti, Falioni (1993: 101) le nuove strutture, che possonoapparire isolate o decontestualizzate nei pattern drills, vengono considerate in una prospettiva diversaquando fanno parte di una canzone.Anche per quanto concerne laspetto fonetico, diversi studi sono in accordo sulla potenzialit dellacanzone. Leith (1979: 540) sostiene che probabilmente non c un modo migliore o pi rapido di

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    insegnare la fonetica che attraverso le canzoni. Questo perch, come ribadisce Gatti Taylor (1980: 466), piuttosto facile trovare testi di canzoni che si concentrino su un particolare fonema.Poter far concentrare gli studenti sul riconoscimento e la ripetizione del fonema allinterno di un testoautentico pu risultare maggiormente sfidante perch i suoni non sono evidenziati rispetto ad altri.Rispetto alla fonetica, vale la pena ricordare che le parole, essendo cantate, possono essere alteratefonologicamente rispetto alla loro normale accentazione tonica.Questo perch il testo di una canzone deve essere coordinato con una struttura ritmica che ha le proprieaccentazioni ritmiche e il/i compositore/i devono mediare tra dimensione letteraria e musicale. Quando lamediazione si sbilancia privilegiando la parte ritmico-musicale, alcune parole possono essere cantate conunaccentazione differente e quindi comportare il rischio di una memorizzazione della forma scorretta,specialmente se si tratta di parole non comuni che lo studente non ha appreso in precedenza e non sentefrequentemente.

    I Riferimenti bibliografici si trovano nelledizione cartacea

    2.2. Come guardare un film per imparare la linguaTratto da: SERRAGIOTTO G., Analisi e screening delle attivit didattiche proposte dagli sperimentatori inBARGELLINI C. e CANTU S., (a cura di), Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per leducazioneinterculturale e linsegnamento dellitaliano a stranieri, Graphidea srl, Milano, pp. 249-284, 2011.

    Le sequenze di un film possono essere presentate seguendo alcune tecniche di base che possono esserecos riassunte:

    Visione senza sonoro (vision on and sound off): la focalizzazione sulle immagini e sul linguaggioextralinguistico, linteresse viene indirizzato verso lidea centrale, si fanno ipotesi su quello che succede,si possono inventare dialoghi tra i personaggi e creare testi che poi andranno confrontati con quellioriginali;

    Ascolto senza visione (sound on and vision off): linteresse sar solo sul parlato e quindi ci sar lapossibilit di formulare ipotesi, immaginare lambientazione, i personaggi, ecc. in base ai dialoghi, altono della voce, ai registri linguistici utilizzati che poi andranno confrontati con le immagini originali;

    Visione scissa (split viewing): la classe divisa in due gruppi: il primo gruppo guarda la sequenza senzasonoro mentre il secondo ascolta soltanto il sonoro. Poi i due gruppi, dopo aver formulato delle ipotesisu quanto hanno visto o sentito, si scambiano informazioni e che verranno combinate insieme e poi cisar il confronto con loriginale;

    Visione delle sequenze in disordine (jumbling sequences): lattenzione deve essere concentrata sullalogicit della narrazione filmica: viene richiesto agli studenti di mettere in ordine sequenze trattedalla stessa scena ma presentate in maniera non lineare;

    Visione con blocco dellimmagine (pause control): linteresse su una o pi immagini; questa tecnicapermette agli studenti di analizzare e comprendere meglio alcuni aspetti come un gesto, uno sguardo,unemozione, ecc. ed inoltre permette di riflettere su quanto gi visto;

    Ascolto e visione (sound on and vision on): la sequenza viene vista in modo integrale e possono essereproposte varie attivit per favorire la comprensione: vero/falso, scelte multiple, griglie, domande,abbinamenti, drammatizzazioni, giochi di ruolo, ecc.;

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    Visione con i sottotitoli (vision with subtitles): questa modalit utile nel momento in cui gli studentinon abbiano un adeguato livello linguistico; usando questa modalit si viene a creare una ridondanzagrazie allimpiego di pi canali che rende pi facile la memorizzazione e la fissazione di quanto si sentito.

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    3. Autovalutazione1. Scegli la risposta corretta.

    1. Il catalizzatore :a. un aiuto tecnologico che non aggiunge nulla, se non la comoditb. un ausilio informatico per gli insegnantic. un supporto per gli alunni in difficoltd. uno strumento tecnologico che consente di fare cose altrimenti impossibili

    2. Quale di queste caratteristiche della canzone non aiuta la memorizzazione?a. Arrangiamentob. Melodiac. Rimad. Ripetizione

    3. Quando si utilizza la canzone per imparare una lingua, quale di questi suggerimenti non bisognaseguire?a. Ascoltare pi versioni della stessa canzone;b. Leggere prima la traduzione o il testo in lingua originale;c. Non cercare di comprendere tutto subito;d. Scegliere canzoni con arrangiamenti leggeri.

    2. Leggi le definizioni di alcune tecniche per imparare le lingue con gli audiovisivi e scrivi accanto il loronome.

    ASCOLTO E VISIONE - ASCOLTO SENZA VISIONE - VISIONE CON BLOCCO DELLIMMAGINEVISIONE SCISSA - VISIONE SENZA SONORO

    La classe divisa in due gruppi: il primo gruppo guarda la sequenza senza sonoro mentre ilsecondo ascolta soltanto il sonoro. Poi i due gruppi, dopo aver formulato delle ipotesi suquanto hanno visto o sentito, si scambiano informazioni e che verranno combinate insieme epoi ci sar il confronto con loriginale.

    Linteresse su una o pi immagini; questa tecnica permette agli studenti di analizzare ecomprendere meglio alcuni aspetti come un gesto, uno sguardo, unemozione, ecc. ed inoltrepermette di riflettere su quanto gi visto.

    La focalizzazione sulle immagini e sul linguaggio extralinguistico, linteresse viene indirizzatoverso lidea centrale, si fanno ipotesi su quello che succede, si possono inventare dialoghi trai personaggi e creare testi che poi andranno confrontati con quelli originali.

    Linteresse sar solo sul parlato e quindi ci sar la possibilit di formulare ipotesi, immaginarelambientazione, i personaggi, ecc. in base ai dialoghi, al tono della voce, ai registri linguisticiutilizzati che poi andranno confrontati con le immagini originali.

    La sequenza viene vista in modo integrale e possono essere proposte varie attivit perfavorire la comprensione: vero/falso, scelte multiple, griglie, domande, abbinamenti,drammatizzazioni, giochi di ruolo.

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    Soluzioni1. Scegli la risposta corretta.

    1. Il catalizzatore uno strumento tecnologico che consente di fare cose altrimenti impossibili.

    2. Quale di queste caratteristiche della canzone non aiuta la memorizzazione? Arrangiamento.

    3. Quando si utilizza la canzone per imparare una lingua, quale di questi suggerimenti non bisognaseguire? Leggere prima la traduzione o il testo in lingua originale.

    2. Leggi le definizioni di alcune tecniche per imparare le lingue con gli audiovisivi e scrivi accanto il loronome.

    Visione scissa

    La classe divisa in due gruppi: il primo gruppo guarda la sequenza senza sonoro mentre ilsecondo ascolta soltanto il sonoro. Poi i due gruppi, dopo aver formulato delle ipotesi suquanto hanno visto o sentito, si scambiano informazioni e che verranno combinate insieme epoi ci sar il confronto con loriginale.

    Visione con bloccodellimmagine

    Linteresse su una o pi immagini; questa tecnica permette agli studenti di analizzare ecomprendere meglio alcuni aspetti come un gesto, uno sguardo, unemozione, ecc. ed inoltrepermette di riflettere su quanto gi visto.

    Visione senza sonoro

    La focalizzazione sulle immagini e sul linguaggio extralinguistico, linteresse viene indirizzatoverso lidea centrale, si fanno ipotesi su quello che succede, si possono inventare dialoghi trai personaggi e creare testi che poi andranno confrontati con quelli originali.

    Ascolto senza visione

    Linteresse sar solo sul parlato e quindi ci sar la possibilit di formulare ipotesi, immaginarelambientazione, i personaggi, ecc. in base ai dialoghi, al tono della voce, ai registri linguisticiutilizzati che poi andranno confrontati con le immagini originali.

    Ascolto e visioneLa sequenza viene vista in modo integrale e possono essere proposte varie attivit perfavorire la comprensione: vero/falso, scelte multiple, griglie, domande, abbinamenti,drammatizzazioni, giochi di ruolo.