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Cappella Chigi e Villa Madama Raffaello Sanzio (1483 – 1520)
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L’ architettura di Raffaello
• I principali riferimenti di Raffaello per i suoi progetti di architettura sono le opere degli antichi.
• Il suo scopo non è solo quelle di imitare l’architettura antica, ma anche di superarla con imponenza e ricchezza di decorazioni.
• Nel complesso, l'intento di Raffaello era quello di eseguire un'architettura sfarzosa che non doveva far rimpiangere la Roma imperiale.
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Cappella Chigi
Una di queste architetture eccezionali è la Cappella Chigi nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma: • La Cappella funeraria prende il nome del committente, il banchiere
senese Agostino Chigi che incaricò Raffaello nel 1511. • Quest’opera è progettata con diversi riferimenti, sia alle architetture
di Bramante, sia a quelle della Roma antica.
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Sopra: veduta dell’interno della Cappella Chigi. A sinistra: L'abside e l'altare maggiore del Pantheon a Roma.
La Cappella funeraria è a pianta quadrata con angoli interni smussati che riecheggiano la forma dei piloni centrali del progetto bramantesco per San Pietro. l Tamburo e la cupola sembrano invece riprendere quelli di San Pietro in Montorio.
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Sopra: Disegno del Tempietto di San Pietro in Montorio di Bramante. Illustrazione del primo novecento A sinistra: Disegni di Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo.
L'ornamentazione eseguita a mosaico dal Veneziano Da Pace nel 1516, fu fatta su indicazione di Raffaello: sul registro inferiore la personificazione dei segni dello zodiaco, su uno sfondo blu che simula il colore del cielo. L'interno della cupola in particolare imita il disegno delle cornici radiali di quella di Bramante, ma stavolta in stucco dorato. Al centro della cupola un finto oculo con la rappresentazione dell'Eterno.
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5 Sopra: interno della cupola del Tempietto di San Pietro in Montorio di Bramante. A destra: interno della cupola della cappella Chigi di Raffaello.
Le paraste, le trabeazioni e l'uso policromo dei marmi richiamano quelli del Pantheon. Il portale d'ingresso alla Cappella, l'arco e le paraste degli stipiti sono ripresi dal Tempio Adrianeo.
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Sopra: dettaglio del Pantheon a Roma. A destra: Cappella Chigi, particolare dell’ingresso. Sotto: dettaglio del Tempio Adrianeo.
Villa Madama • Fu commissionata a Raffaello nel 1517 dal Cardinale Giulio II De' Medici
(Papa Clemente VII dal 1523 al 1534). L'opera non fu finita. È stato costruito circa la metà dell'impianto pensato dall'architetto e che possiamo immaginare guardando il disegno di Antonio da Sangallo il Giovane, oggi conservato al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze.
• Raffaello la progettò con riferimenti alle ville di Plinio il Giovane, di cui trovò notizie e lunghe descrizioni nelle lettere che egli scriveva agli amici.
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• Il costruito: alcuni spazi abitativi, la loggia che da sul giardino chiuso e la peschiera. La metà costruita del cortile circolare che da a Sud-Ovest ne costituisce oggi la facciata.
• Le funzioni dovevano essere disposte attorno a cortili, giardini, porticati e su più livelli, seguendo gli andamenti del terreno.
• Luoghi di svago: le terme, il teatro con accorgimenti di geometria solare e l'ippodromo, con stalle per 400 cavalli.
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Ripassato il costruito
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9 1. Loggia 2. Peschiera 3. Giardino chiuso
La parte costruita
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10 Sopra: veduta satellitare d’insieme della Villa Madama. Rome. Costruita tra il 1518-25 A sinistra: veduta della facciata.
Sezione di particolare terrazzamenti
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Veduta dall’interno della loggia che da sul giardino.
La loggia è decorata a stucchi e grottesche. Le grottesche sono un particolare tipo di decorazione pittorica parietale che affonda le sue radici nella pittura romana di epoca augustea e che fu riscoperto e reso popolare a partire dalla fine del Quattrocento. La decorazione a grottesca è caratterizzata dalla raffigurazione di esseri ibridi e mostruosi, chimere, spesso ritratte quali figurine esili ed estrose, che si fondono in decorazioni geometriche e naturalistiche, strutturate in maniera simmetrica, su uno sfondo in genere bianco o comunque monocromo.
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Villa Madama - Lazio, Italia / Raffaello Sanzio (e Antonio da Sangallo il Giovane) / Loggia di Raffaello: Stucchi di Giovanni da Udine - Pitture di Giulio Romano
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Villa Madama - Lazio, Italia / Raffaello Sanzio (e Antonio da Sangallo il Giovane) / Loggia di Raffaello: Stucchi di Giovanni da Udine - Pitture di Giulio Romano
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14 Particolari della scala elicoidale
Curiosità: oggi sede del Ministero degli Esteri.
• Prende il nome dalla Madama che la dimorò anni dopo: Margherita d'Austria, figlia di Carlo V.
• Divenne successivamente magazzino e fienile, fino al restauro avvenuto nel 1925, nel quale il Conte Dentice di Frasso proprietario dell'epoca, rifece i piani superiori in stile liberty.
• Dal 1941 divenne proprietà dello Stato.
• Link video durata 1’41’’: qui
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