5/1/2011 - Rassegna Stampa

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Polo universitario: 7 nuovi progetti per l'Incubatore SESTO - I sette nuovi progetti spin-off universitari ammessi all'Incubatore universitario del Polo scientifico dell'Osmannoro saranno presentati l'ii gennaio alla sede dell'Incubatore in via del- la Lastruccia. Durante l'incontro saranno illu- strati l'idea di prodotto, il team di competenze e i mercati di riferi- mento alla base delle prospettive di avvio di nuova impresa. A questi sette progetti potrà aggiungersi la presentazione di altre proposte in elaborazione. I sette progetti sono: Effective media (dip. Sistemi e informati- ca); Kkt Unexpected Improve- ments (dip. Sistemi e informati- ca); Inn-3d (dip. Elettronica e tele- comunicazioni); Monitor (dip. Statistica); Nanomab (dip. Patolo- gia e oncologia sperimentali); Nicrem (dip. Elettronica e teleco- municazioni) e Radar Object scan- ner (dip. Elettronica e telecomuni- cazioni). La presentazione dei progetti per l'Incubatore del Polo scientifico inizierà alle ore 9. L'edificio dell'incubatore

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Polo universitario: 7 nuovi progetti per l'IncubatoreSESTO - I sette nuovi progettispin-off universitari ammessiall'Incubatore universitario delPolo scientifico dell'Osmannorosaranno presentati l'ii gennaioalla sede dell'Incubatore in via del-la Lastruccia.Durante l'incontro saranno illu-strati l'idea di prodotto, il team dicompetenze e i mercati di riferi-mento alla base delle prospettivedi avvio di nuova impresa.A questi sette progetti potràaggiungersi la presentazione dialtre proposte in elaborazione. I

sette progetti sono: Effectivemedia (dip. Sistemi e informati-ca); Kkt Unexpected Improve-ments (dip. Sistemi e informati-ca); Inn-3d (dip. Elettronica e tele-comunicazioni); Monitor (dip.Statistica); Nanomab (dip. Patolo-gia e oncologia sperimentali);Nicrem (dip. Elettronica e teleco-municazioni) e Radar Object scan-ner (dip. Elettronica e telecomuni-cazioni).La presentazione dei progetti perl'Incubatore del Polo scientificoinizierà alle ore 9. L'edificio dell'incubatore

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Laureata in ArchitetturaIn cerca di un futurotra stage e false promesse

Pubblichiamo una lettera di unalaureata che racconta le disavventu-re nel mondo del lavoro e commen-ta il progetto giovani della Regione

HO LETTO su "La Nazione" lostanziamento di 300 milioni di eu-ro da parte della Regione per aiuta-re i giovani . Io sono una di questigiovani «bamboccioni per forza».Ho 28 anni, sono laureata in Archi-tettura da due e disoccupata da allo-ra. Purtroppo tutti i miei sforzi perlaurearmi nel minor tempo possibi-le, al fine di inserirmi nel mondodel lavoro e non pesare più sulla fa-miglia, sono stati vani . Dopo la lau-rea ho trovato un paio di collabora-zioni o con piccoli studi di architet-tura, in qualità di disegnatore. Lamisera retribuzione mi permettevaal massimo di fare la spesa e pagarela mia parte di bollette dell'alloggioin cui vivevo a Firenze. Alla scaden-za del contratto di locazione, nontrovando altre possibilità se nonstage trimestrali non retribuiti, so-no stata costretta a tornare nellamia città, dove ho continuato a la-vorare gratis, risparmiando alme-no su vitto ed alloggio.Ho spedito una grande quantità dicurricula in diverse città d'Italia,con scarsissimi risultati, fino a chesono stata contattata da uno studiodi architettura milanese, il qualemi ha offerto un periodo di provadi 3 mesi di cui 2 con rimborso spe-se. Per quasi 4 mesi ho lavorato du-ramente seguendo orari allucinan-ti, in media 11 ore al giorno. Allafine della prova vengo convocata escaricata dal titolare con la prevedi-

bile scusa che io non fossi abbastan-za esperta e all'altezza dei compitirichiesti . In seguito, ma già lo ave-vo intuito , scopro che il modus ope-randi dello studio (uguale a moltialtri ) ha previsto sempre: nessun ti-po di contratto - niente pagamentotasse e contributi , riciclo continuodi persone « in prova» con false pro-messe di assunzione, pressione psi-cologica del lavoratore per indurloa impegnarsi e a sforzarsi maggior-mente in modo da poterlo spreme-re come un limone, inducendo per-sino in lui il senso di colpa per lasua inadeguatezza ad eseguire tuttele mansioni.Ma ciò che mi rammarica di più ènon aver imparato nulla di nuovo alivello professionale. Gli stage for-mativi , i master o altri corsi profes-sionalizzanti richiedono spesso altibudget da investire . Sembra che so-lo chi abbia già dei soldi da partepossa continuare ad accrescere leproprie conoscenze ...Purtroppo anche l'università, pre-para lo studente in maniera troppoteorica rispetto a quello che sarà illavoro e si prende poca cura dei lau-reati . Alla fine di questo raccontoio mi trovo punto e a capo: conti-nuo a spedire curricula anche ora,nella speranza di inserirmi ed impa-rare a esercitare questa professioneche amo tanto ma che finora mi hadato non poche delusioni. L'inizia-tiva presa dalla Regione Toscanapuò essere efficace se strutturata almeglio e senza sprechi . Anche io,se la mia condizione non dovessecambiare, a luglio farò domanda.

C.D.B.

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Agli atenei non tornano i cortiPisa «in utile», Firenze in pareggio, Siena in profondo rossoUN ATENEO che chiude con unleggero avanzo di bilancio, un altroche raggiunge il pareggio in extre-mis, il terzo che è in profondo ros-so e ha l'unica speranza di limitareil più possibile i danni. Il campio-nato 2011 delle tre università tosca-ne si apre con le conseguenze dellariforma Gelmini e le acrobazie suirendiconti per evitare drammati-che chiusure di corsi di laurea ovendite patrimoniali.

Firenze

E' l'università che ha chiuso il bi-lancio preventivo in pareggio per ilrotto della cuffia. E la spada di Da-mocle di un deficit che diventeràrealtà dal 2012, quando il disavan-zo ammonterà a 22 milioni di euro.Se da Roma non arriveranno segna-li distensivi, quello appena iniziatosarà l'ultimo anno relativamentetranquillo per l'Università di Firen-ze che rischia di crollare sotto i col-pi dei tagli al Fondo di finanzia-mento ordinario. I numeri parlanochiaro: San Marco a fronte degli ol-tre 258milioni di euro di Fondi difinanziamento per il 2009, dovreb-be poter contare su 245milioni nel2010, su poco più di 235 nel 2011,su 223 nel 2012 e su 221 nel 2013.E' proprio l'incertezza sui finanzia-menti a far vacillare l'Ateneo dovesi è riusciti a chiudere in pareggioil bilancio preventivo 2011. Come?Grazie soprattutto ad un avanzosul bilancio 2010, reso possibile dal-la vendita alla Regione di Villa LaQuiete delle Montalve. Ma a dareossigeno all'Ateneo sono anche ipensionamenti (oltre 170 per il2010) e il blocco per tre anni degliscatti stipendiali. Non è la primavolta che l'Università riesce a sal-varsi cedendo i propri gioielli di fa-miglia. Ma ormai anche quelli stan-no finendo. Così, per il futuro ci sa-rà da rimboccarsi le maniche. Se in-fatti i tagli verranno confermati, ilprossimo anno avremo un disavan-zo di quasi 22milioni, mentre il2013 segnerà un altrettanto preoc-cupante meno 18milioni.

Pisa

Il bilancio di previsione 2011dell'ateneo pisano è stato approva-to dall'ultimo Cda di dicembre. Ilprogramma di spesa per quest'an-no è di 434 milioni e 955mila euro,mentre le entrate sono di 437 milio-ni e 906mila, 122 euro. Con un ta-glio, rispetto al 2010, di 15 milionidi euro. Per l'anno appena conclu-so si era prevista una spesa di434milioni, mentre le entrate era-no di 452. Un disavanzo notevole.

BILANCIO PREVENTIVO 465 435 227milioni di euro milioni milioni

FONDO 235 195 101DI FINANZIAMENTO milioni di euro milioni milioni

DOCENTI ORDINARI 699 580 283

DOCENTI ASSOCIATI 648 560 276

RICERCATORI 758 570 384

PERSONALE 1.513 1.668 1.113

STUDENTI (circa) 60mila 54mila 15.200

«Ma bisognerà attendere i prossimimesi e il consuntivo per capire qua-li sono state effettivamente le spese- commenta l'università - anhe per-ché non sappiamo ancora l'ammon-tare del fondo di finanziamento sul2010». Lo stesso rettore, MassimoAugello, ha commentato esprimen-do il suo «ottimismo», nonostante itagli poi in parte rientrati con il de-creto mille proroghe: «Abbiamoportato a termine le stabilizzazionidel personale e bandito i concorsiper i posti di ricercatore. In un qua-dro finanziario di estrema incertez-za, abbiamo approvato un bilancioche certifica la solidità della nostrasituazione economica e che lanciaun messaggio di speranza verso ilfuturo, prevedendo un aumentodei fondi destinati alla ricerca,all'internazionalizzazione, alle bi-blioteche e alle attività studente-sche. Nello stesso tempo abbiamoavviato una decisa azione di valoriz-zazione e di razionalizzazione delpatrimonio immobiliare, anche at-traverso un piano di dismissionedelle locazioni. Nel nuovo anno mi-reremo al potenziamento delle atti-vità di ricerca e alla razionalizzazio-ne della didattica».

Siena

Chiude in rosso - non poteva esse-re diversamente, viste le disavven-ture finanziarie - l'Università diSiena. E non c'è da stare tranquillineppure per il 2011 perché, comeevidenziato al cda in occasionedell'approvazione del bilancio diprevisione, già a partire da luglio cisaranno grossi problemi di liquidi-tà: fino a ipotizzare addirittura un-45 milioni a dicembre. Due cifre:il disavanzo di amministrazionepresunto al 2010 è di 37 milioni,«valore preoccupante ma certo infe-riore al passato», ha evidenziato ilrettore Angelo Riccaboni. La paro-la che più si sente ripetere è una so-la: tagliare. Ma con buon senso. Ec-co allora che si parla di meno corsidi laurea, di ristrutturazione scien-tifica e organizzativa e dei dottoratidi ricerca. Già varata la manovrache darà più autonomia gestionaleai dipartimenti ma ne ridurrà dra-sticamente il numero. A fare sacrifi-ci dovranno essere tutti, professorie personale. Quest'ultimo ha dovu-to dire addio alle progressioni eco-nomiche orizzontali. Ma l'Ateneo,da solo, non è in grado di tornarein equilibrio. Anche perché il Fon-do di finanziamento ordinario sidovrebbe attestare a 100,5 milioni.La seconda fonte di approvvigiona-mento sono gli studenti che porta-ranno nelle casse, stante il calo diiscrizioni, circa 20 milioni.

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PER APPROVARE I BILANCISi SPERA NELLA CONFERMADEI FONDI MINISTERIALI

NEL 2012 PREVISTI DISAVANZIPESANTI. ALL'ORIZZONTETAGLI DI CORSI DI LAUREA

I CASIIl pesantissimo piano di

risanamento approvato a

Anche con il limite dei seianni imposto dalla

riforma , i tre rettoritoscani sono tranquilli:

Alberto Tesi (Firenze) èstato eletto nel 2009,

Massimo Augello (Pisa) eAngelo Riccaboni (Siena)

nel 2010

Tra i tagli previsti dalrettore fiorentino Tesi,c'è il «congelamento»del 50 per cento delle

spese , tra cui 5 milioniper la ricerca . In vendita

Villa Cresci e altriappartamenti

Siena sta per esserecorretto alla luce delle

nuove ricette . Il 9 aprileci sarà una seconda gara

per la prestigiosaCertosa di Pontignano

Rispetto ai 18 milioni di«surplus» registrato

l'anno scorso , il bilanciochiuso dall'ateneo pisanosi è fermato a 3 milioni in

più. Un patrimonio,rispetto ai rivali

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