5 novembre 2016 CORPUS DOMINI NEWS · tanto di accordi sopra annota, sia parte inte-grante dei...

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PARROCCHIA CORPUS DOMINI - Piazzale A. Rolla 3 - 43123 Parma (PR) Tel. 0521493519 - Fax 0521466278 - E-mail: [email protected] Internet: dominiblog.wordpress.com Segreteria: dal lunedì al sabato 9:00 - 12:00 e 15:30 - 18:00 CORPUS DOMINI NEWS 5 novembre 2016 SULLA BATTIGIA DELL’ORATORIO A nche quest’anno il GrEst ha pro- do o un murales, grande e colo- rato. È bello che il lavoro fa o insieme non si perda nel nulla, è importante che lasci traccia, come pure che l’am- biente sia modellato dalle mani di chi lo vive. Come sfondo integratore sul quale scrivere a grandi le ere il nome dell’oratorio stesso è stato scelto il ma- re. Chissà perché? Forse per richiamare il clima es vo o ispira da un racconto u lizzato per il lancio di una delle gior- nate. Fa o sta che il mare è anche l’ambientazione di altri disegni fissa sul muro della canonica, proprio di fronte; gli autori sono ragazzi e ragazze che hanno così narrato il loro arrivo tra noi: a raversando il Mediterraneo, su imbarcazioni di fortuna. Le finestre appena sopra sono quelle dell’appartamento che la comunità ha messo a disposizione per accogliere una famiglia che ben conosce storie di questo po. Dai muri dell’ora- torio lo stesso ambiente – il mare – racconta giornate di festosa accoglienza es va e viaggi dramma ci dagli esi incer . Ogni volta che a raverso il cor le e vedo tu o ciò mi vengono alle labbra le parole di una can- zone di Fabrizio de Andrè il cui protagonista – un pescatore – è assopito proprio al limitare del mare, sulla spiaggia. Immagino che il testo, con tanto di accordi sopra annota , sia parte inte- grante dei canzonieri di mol oratori. Recita che al sopraggiungere di un assassino, in fuga e im- paurito, quel vecchio pescatore: “non si guardò neppure intorno ma versò il vino spezzò il pane per chi diceva ho sete ho fame’”. Mi piace pensare che quel gesto di accoglienza incondizionata rappresen ciò che in oratorio cerchiamo di vivere, che quel vino versato e quel pane spezzato rimandino ai ges di Colui che – chiamandoci a seguirLo – ci ha fa o il re- galo di poter essere lì e che quella “specie di sorriso”, che apre e chiude il canto, tracciato come un solco sul viso del pescatore, esprima la gioia in ma della quale si può fare esperienza proprio sulla ba gia dell’oratorio. don Marco

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PARROCCHIA CORPUS DOMINI - Piazzale A. Rolla 3 - 43123 Parma (PR)Tel. 0521493519 - Fax 0521466278 - E-mail: [email protected]: dominiblog.wordpress.comSegreteria: dal lunedì al sabato 9:00 - 12:00 e 15:30 - 18:00

CORPUS DOMINI NEWS

5 novembre 2016

SULLA BATTIGIA DELL’ORATORIO

Anche quest’anno il GrEst ha pro-do� o un murales, grande e colo-

rato. È bello che il lavoro fa� o insieme non si perda nel nulla, è importanteche lasci traccia, come pure che l’am-biente sia modellato dalle mani di chilo vive. Come sfondo integratore sulquale scrivere a grandi le� ere il nome dell’oratorio stesso è stato scelto il ma-re. Chissà perché? Forse per richiamareil clima es� vo o ispira� da un racconto u� lizzato per il lancio di una delle gior-nate. Fa� o sta che il mare è anche l’ambientazione di altri disegni fissa� sul muro della canonica, proprio difronte; gli autori sono ragazzi e ragazzeche hanno così narrato il loro arrivo tra noi:a� raversando il Mediterraneo, su imbarcazioni di fortuna. Le finestre appena sopra sono quelle dell’appartamento che la comunità ha messo adisposizione per accogliere una famiglia che benconosce storie di questo � po. Dai muri dell’ora-torio lo stesso ambiente – il mare – raccontagiornate di festosa accoglienza es� va e viaggi dramma� ci dagli esi� incer� .Ogni volta che a� raverso il cor� le e vedo tu� o ciò mi vengono alle labbra le parole di una can-

zone di Fabrizio de Andrè il cui protagonista –un pescatore – è assopito proprio al limitare delmare, sulla spiaggia. Immagino che il testo, contanto di accordi sopra annota� , sia parte inte-grante dei canzonieri di mol� oratori. Recita che al sopraggiungere di un assassino, in fuga e im-paurito, quel vecchio pescatore:

“non si guardò neppure intornoma versò il vino spezzò il paneper chi diceva ho sete ho fame’”.

Mi piace pensare che quel gesto di accoglienzaincondizionata rappresen� ciò che in oratorio cerchiamo di vivere, che quel vino versato equel pane spezzato rimandino ai ges� di Colui che – chiamandoci a seguirLo – ci ha fa� o il re-galo di poter essere lì e che quella “specie disorriso”, che apre e chiude il canto, tracciatocome un solco sul viso del pescatore, esprima lagioia in� ma della quale si può fare esperienza proprio sulla ba� gia dell’oratorio.

don Marco

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In oratorio di certo non vale il de� o “chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori”. Chi è che sta dentro

e chi fuori? Non saprei dirlo con precisione. Tu� e le volte che provo a fare una mappa delle presenze mitrovo in grande difficoltà. C'è chi può passare solo per un saluto, chi magari si ferma una mezz'ora e sene va, chi viene una volta e non ritorna per mesi...come si fa a stabilire un confine ne� o fra chi lo fre-quenta e chi no?Faccio un esempio legato agli ul� mi giorni. I ragazzi che hanno cominciato a ve-nire una volta la se� mana per il torneo di calce� o, che si limitano ad usare il campoe una volta terminata la loropar� ta se ne vanno, sono ragazzi dell'oratorio? E inve-ce i loro amici che, addiri� u-ra, si limitano ad osservarela par� ta sedu� a bordo campo? E chi, un paio di vol-te la se� mana, terminato lo studio, scende da Samarcan-da e si ferma un'ore� a a gio-care a ping-pong nel salone?Sicuramente l'oratorio hatante facce. Un'altra espres-sione di eterogeneità che lo cara� erizza ha a che vedere con le età. Rispe� o ai luoghi a cui siamo abi-tua� , generalmente più stru� ura� , luoghi che quasi sempre dividono bimbi e ragazzi per “annate”, l'ora-torio cammina controcorrente. Qui, le età si mi-schiano. Nel salone bimbi di sei, se� e anni convivo-no generalmente con ragazzi di diciasse� e o di-cio� o. Non so se in questo risieda qualche ricchezza par� colare, salvo una, importan� ssima: in oratorio si impara a riconoscersi anche so� o questo aspe� o, a rispe� are anche questa diversità, che porta sem-pre con sé bisogni e necessità differen� .Un'ul� ma grande diversità che abita il nostro orato-rio è legata al contrasto fra povertà e ricchezza. Po-vertà e ricchezza economica, ma anche povertà oricchezza culturale, linguis� ca, povertà o ricchezza affe� va. Ognuna di esse è mescolata alle altre. L'o-ratorio non è né un ghe� o né una bolla di vetro che nasconde la realtà. L'opzione fondamentale dell'ac-

coglienza rifiuta ogni esclusione o barricata. Così, vi trascorrono il pomeriggio tanto bimbi già abitua� al superfluo quanto ragazzi che invece sperimentano, nel loro quo� diano, gravi difficoltà economiche. E nel campo da calcio possono giocare insieme ragazziche parlano con facilità tre o qua� ro lingue unita-mente a chi ha magari disimparato la propria linguad'origine e ancora fa� ca a capire bene l'italiano, in un equilibrio che tante volte mi sembra un piccolomiracolo.

In un certo senso, l'oratorio è indefinibile per defini-zione. È un luogo liquido, per tan� aspe� “di fron-� era”, mai precisamente imbrigliabile in un confine preciso. Sempre a metà fra il dentro e il fuori, fraparrocchia e quar� ere, fra giochi e servizi. E forse proprio in quest'informalità, e nella condivisione ditante diversità, risiedono le sue ve� e educa� ve più alte.Concludo, infine, ricordando una differenza che in-vece manca – quella, peraltro, più grande di tu� e: la differenza di genere. Il nostro oratorio, in ques� an-ni, ha sempre con� nuato ad essere un luogo preva-lentemente maschile, dove solo poche bimbe o ra-gazze sostano anche solo per un po'. Speriamo, nelfuturo, di riuscire a custodire insieme alle altre an-che questa diversità, perché abbiamo imparato ne-gli anni che ogni differenza porta con sé una profon-da ricchezza educa� va.

Filippo Binini

PIÙ DIVERSI DI COSÌ NON SI PUÒRiflessioni sulla vita e le relazioni di un oratorio aperto a tutti

dal lunedì al venerdì

dalle ore 14:30 alle ore 19:30

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O rmai è il secondo anno che alcuni miei amici ed io organizziamo un torneonegli spazi “calcis� ci” la cui ges� one è affidata, per un significa� vo numero

di ore, all’oratorio “Corpus Domini”.Questa compe� zione per calciatori, rivolta anche ai non assidui frequentatori del sopracitato oratorio, non ha una storia par� colare: questa idea è nata per il sem-plice fa� o che, crescendo, non si sen� va più l’impellente esigenza di venire spes-so in questo posto per giocare a calcio o per ritrovarsi con gli amici che lo fre-quentavano (magari con il fine ul� mo di dare un saluto ai responsabili della ge-s� one di questo luogo); inoltre spesso ci si riduceva a par� te 12 vs 12 e organiz-zare un mini torneo interno al volo portava via tempo ed era spesso sogge� o a con� nui cambiamen� . Quindi si è preferito stabilire date fisse per giocare par� te 5 vs 5, so� o forma di torneo duraturo nel tempo, in modo che chi preferiva gio-care par� te quasi “ufficiali” potesse usufruire di questa alterna� va. L’obie� vo del torneo è comunque quello di imparare valori non solo lega� al re� angolo verde, come il fairplay o il rispe� o per arbitro e spe� atori/� fosi, ma anche da un certo punto di vista responsabilizzare i giovani partecipan� : dal momento che è stato preso un impegno, bisogna mantenerlo per garan� re il regolare svolgimen-

to della compe� zione. Questo è un calcio genuino, non come quello visto alla tv che è solo panem et circen-ses, è un calcio che serve anche a superare avversità e a rafforzare amicizie, pure all’interno della stessa squa-dra, giocando e lo� ando insieme per un obie� vo comune: amicus certus in re incerta cernitur.

Nicolò Folli

C i troviamo all'oratorio Corpus Domini, è un gio-vedì come tu� gli altri, intorno a noi tanto mo-

vimento e a� vità: ragazzi che stanno creando e di-segnando portachiavi con il cuoio, affolla� ssimo il calciobalilla, intensi scambi davan� ai tavoli da ping-pong, diverten� chiacchiere volan� tra i più grandi, alcuni si stanno allenando per un grande torneo tragli oratori.I nostri occhi si perdono guardando i vol� più o me-no gioiosi dei ragazzi che popolano questo spaziodove si intrecciano amicizie. Uno sguardo - il nostro -viziato dalla conoscenza di ogni singola storia, coltanelle sfumature che rendono ogni ragazzo unico epar� colare; ma i più non lo sanno e credono che an-che noi siamo delle figure che ruotano intorno all'o-ratorio (mamme, zie, volontarie, animatrici un po'“cresciutelle”). In realtà siamo delle educatrici di “Acasa con sostegno”, proge� o della Stru� ura Opera-� va Disabili del Comune di Parma. Descrivere cosa sia il nostro lavoro viene difficile anche a noi, ma ci proviamo. In breve, il proge� o si rivolge alle fami-glie che hanno figli con deficit, in età compresa dalla nascita alla scuola dell'obbligo; nel de� aglio si occu-pa del sostegno al quo� diano familiare assicurato da operatrici, sostegno psico-pedagogico per le fami-glie, supervisione per le educatrici ed infine gruppo di auto mutuo aiuto formato dai genitori. Da o� obre

2012 il proge� o ha creato un'opportunità nuova di integrazione aperta ai ragazzini delle medie, graziealla disponibilità del Proge� o Oratori della coopera-� va Eidé. Lo scopo è quello di aiutare i ragazzi, che noi accompagniamo in oratorio, a creare delle rela-zioni, stringere dei legami amicali e sen� rsi così par-te di un gruppo. I ragazzi che frequentano l'oratorioinsieme a Filippo Binini, ai volontari, a don Marco eda tu� e le figure che ruotano intorno alla comunità, sempre molto aper� e disponibili, hanno fa� o sì che fin dal nostro ingresso si creasse un clima spontaneo ed aperto allo scambio. Per conoscerci meglio viaspe� amo in oratorio!

Cris� na Bo� , Arianna Mancini e Stella Fedele(educatrici di Auroradomus)

TORNEO DI CALCETTO: i valori dello sport e quelli della vita

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ALEX ZAVARONIHo scelto di fare il serviziocivile perché mi piace sta-re a conta� o con i ragazzi più grandi, i bambini esopra� u� o per scoprire le diverse realtà della ci� à. Poi ho deciso di venire quial Corpus Domini perchéper me è molto bello co-me oratorio, comestru� ura e anche perché avevo fa� o il Grest un an-no fa e sono rimasto colpito dalla felicità di tu� .Sono sicuro che sarà un anno bello e da non dimen-� care.

KOMI AFEKE TOUDJIHo scelto di fare il serviziocivile per dedicare una partedel mio tempo a qualcosa di-verso da tu� o quello che ho fa� o fino ad adesso, fare nuo-ve conoscenze e sopra� u� o per una crescita personale. Ilfa� o di avere scelto di farlo in oratorio è basato sulla miacuriosità e voglia di fare parte

della “famiglia dell’oratorio”, conoscere le realtà eovviamente me� ere a disposizione le mie capacità e competenze dei ragazzi ed al personale che frequen-tano l’oratorio Corpus Domini.

… e arrivano in oratorio i nuovi volontari, che si presentano

SERVIZIO CIVILE :si conclude l’intenso anno diMaria Rosaria, che saluta...

La mia esperienza al Corpus Domini la riassumo intre semplici parole: intensa, costru� va ed indi-

men� cabile! Come mol� di voi sanno io sono una studentessa fuori sede e da tempo sen� vo l'esigen-za di impegnami per qualcun altro, di sen� rmi parte e conoscere la comunità in cui (ormai da qualcheanno) vivo e così ho scelto di fare domanda di servi-zio civile proprio al Corpus Domini.Da subito ho trovato un clima familiare, tante perso-ne disponibilissime e pronte ad accogliere e guidaredue nuove ragazze nella quo� dianità dell'oratorio. È stato un anno di grande crescita e scoperta, ovvia-mente nell'arco dell'anno ci sono state delle difficol-tà: relazionarsi con tante persone diverse per età,cultura, religione, pensiero e modi di fare non è faci-le, non esistono le "istruzioni per l'uso", si ha sem-pre la paura di sbagliare, non avere u� lizzato i gius� modi, di non aver avuto le giuste a� enzioni o non esser� spiegata bene ecc ecc. Ma le difficoltà, se si affrontano e si superano, diventano momen� di grande riflessione che lasciano un segno indelebile… e così è stato per me! I ragazzi/e che frequentavanol'oratorio pian piano sono diventa� "i miei ragazzi", ci siamo conosciu� a vicenda, ci siamo fida� , sgrida� ma sopra� u� o affeziona� e le loro storie, quel pez-ze� o di vita che abbiamo condiviso rimarranno per sempre dentro di me, nel cuore!Guardando indietro mi sento molto fortunata adaver trascorso un anno con tu� voi, un ringrazia-mento speciale va a Don Marco la nostra grande

guida, a Filippo che tu� i giorni ci ha sostenuto e con il suo esempio insegnato tanto, a Federica, unacolonna portante che ci è sempre stata accanto congen� lezza ed a� enzioni che solo una donna può avere e, non vogliatemene uomini, erano molto gra-dite! Come non ringraziare Liuk, ad oggi un amicoanche lui, fondamentale tu� o l'anno per i consigli ed un grande "braccio destro" al Grest! RingrazioRoberto e la Roberta che da lontano ci davano delledri� e, ringrazio tu� gli animatori che con il sorriso e l’allegria inondano la parrocchia di "aria buona" cheme� e tanta carica; ringrazio tu� e le catechiste e tu� tu� i volontari; vedere delle persone che si im-pegnano così tanto per gli altri senza mai pretende-re nulla in cambio credo che sia una lezione di vitadavvero preziosa! Ringrazio ogni singola personache è passata in oratorio e ci ha regalato un sorriso,una parola gen� le, forse non lo sa che a volte ci ha migliorato la giornata! Infine ringrazio Misgana (volontaria anche lei in servizio civile), il mio percor-so al Corpus Domini senza di lei non sarebbe stato lostesso... questa esperienza, tra le mille cose, mi haregalato anche una grande amica.Grazie a tu� con il cuore, vi porterò sempre con me

Mary

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FORMAZIONE ADULTI

“ANDATE ANCHE VOI A LAVORARENELLA MIA VIGNA”

Cammino di riflessione sulla condizione del laicato oggi e in prospe� va futura

CATECHESI ADULTI

“COME MAI SIAMO TANTO CATTIVI?”

Oggi la violenza è all’ordine del giorno sia a livello mondialeche nelle relazioni private: siamo davvero tu� ca� vi?

Le date degli incontri, che si svolgeranno in salonea San Giovanni Ba� sta alle ore 17, sono:

• 21/11/2016 La comunità di Gesù: discepoli ediscepole chiama� per il Regno

• 5/12/2016 I doni del ba� esimo: laiche e laici partecipano dell’ufficio sacerdotale, profe� co e regale di Gesù Cristo

• 19/12/2016 Laiche e laici sono corresponsabilidella missione evangelizzatrice della Chiesa

• 23/01/2017 I pericoli di una Chiesa clericale

• 6/02/2017 Laiche e laici vivono nel mondo esono tes� monianza, con la loro vita, dell’amore di Dio

• 20/02/2017 Impegno di laiche e laici nella vitapoli� ca e sociale oggi ed in prospe� va futura

• 6/03/2017 Una mancata comunione di genere:il posto riservato alle ba� ezzate nella Chiesa ca� olica.

• 20/03/2017 l compi� di uomini e donne nell’e-braismo e nelle altre chiese cris� ane oggi

• 3/04/2017 (possibili ques� oni rimaste aperte)

L’impulso che Papa Francesco sta dando al rinnova-mento della Chiesa contribuisce a dar voce e soste-gno a quan� sono convin� della pari dignità e corre-sponsabilità di tu� .Chi ha conosciuto la Chiesa preconciliare può con-statare che dopo il Va� cano II mol� cambiamen� ci sono sta� , ma molto ancora resta da fare per quanto riguarda la pari dignità dei ba� ezza� , sopra� u� o quella delle ba� ezzate, il clericalismo, il mancato sviluppo del sacerdozio comune a vantaggio di quel-lo ordinato. I temi che vogliamo offrire alla riflessio-ne comune riguardano ques� aspe� , e cercheremoinsieme le risposte basandoci sulla Parola di Dio econfrontandoci anche con quei documen� conciliari che hanno disegnato magistralmente il popolo di Dionella sua funzione sacerdotale, regale e profe� ca.Il nostro i� nerario inizierà lunedì 21 novembre alleore 17 in salone a San Giovanni Ba� sta.

Daniela e Maria Teresa

Dove: oratorio del Corpus Domini (sala gialla)via De Giovanni n°8

Quando: di venerdì alle ore 21:0028 o� obre 20162 dicembre 20163 febbraio 201731 marzo 201712 maggio 2017

Perché: incontri per rifle� ere, porsi domande e approfondire…

Per chi: giovani ed adul�

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CORPUS DOMINI NEWS

calendario parrocchiale

Le attività del sabato mattina: GIOCO-DANZA, GIOCHI-AMO, IL CERCHIO DELLE STORIE

LA SCUOLA DI EDITHScuolaprimariaparitaria

via De Giovanni 8 - 43123 Parma

tel.0521/243575-cell.342/0474657 e-mail: [email protected] - www.lascuoladiedith.it

Gli appuntamen� di scuola aperta:• sabato 12 novembre ore 11-12:30• venerdì 2 dicembre ore 9-10:30• sabato 21 gennaio ore 11-12:30

LO SPAZIO GIOVANI DELLA NUOVA PARROCCHIA

È arrivato l’autunno! Cadonole foglie e arriva il freddo, ma

i giovani della Nuova Parrocchianon si stanno preparando perandare in letargo! Si sono ripo-sa� dopo le fa� che es� ve dovu-te a Gr.Est. e Campi e ora, comelaboriose formiche, hanno ripre-so le ordinarie a� vità all’inter-no della loro tana, lo Spazio Gio-vani al 4° piano della Parrocchiadi San Giovanni Ba� sta.Questo è il loro “habitat naturale” dove trascorre-ranno tu� o l’inverno cimentandosi in incontri for-ma� vi, cene, giochi, momen� ricrea� vi, film, even� ed ospi� speciali. Tu� o quanto all’insegna della GIOIA!! Gioia di stare insieme, gioia di vivere, gioianel rafforzare relazioni e nel crearne di nuove, gioia nel lavorare lontano dai rifle� ori, silenziosamente,

per arrivare ad essere il salevero della comunità. Sarà que-sto il leitmo� v che li accompa-gnerà durante il loro percorsoe se vorrete vederli (o unirvi aloro) potrete trovarli tu� i lu-nedì dalle 19 alle 22 (2a-3a su-periore) o tu� i giovedì dalle 19 alle 22 (4a-5a superiore euniversitari). Ad accompagnarlici saremo io, Anna Bardiani,Maria Rosaria Rizzo, Renovàt e

Filippo Binini so� o l’a� enta supervisione di Don Marco e Don Andrea.E allora cosa state aspe� ando? Il formicaio ha ria-perto! We want you!Ne vedremo delle belle…

Luca Reverberi (Liuk)(Coordinatore dell’oratorio di SGB)

Verrà inaugurata in chiesa la nuovaopera di Giuseppe Gavazzi sullamol� plicazione dei pani e dei pesci.Per l'occasione sarà proposta una"pièce" teatrale sul mistero dellaRisurrezione realizzata dalla com-pagnia "i NARRANTI" di Pistoia in� -tolata: "… e se fosse tu� o vero... mio caro imperatore..."

5 sab gruppo sposi seniores ore 18:30 presso famiglia Amadei

8 mar Consiglio Pastorale ore 21 in sala gialla in oratorio

11 ven Un’Ora di Ascolto “Salmi Giorno e Notte” ore 21 in chiesa

12 sab inaugurazione delle opere di G. Gavazzi in chiesa ore 17

13 dom gruppo giovani sposi e fidanzati ore 17

17 gio adorazione per le vocazioni ore 16 presso suore Luigine

19 sabServizio Ministeriale ore 10:30

gruppo sposi "Il Mandorlo" ore 19:30 in sala gialla oratorio

20 dom primo incontro gruppo "la Chioccia 2" ore 9:30

21 lun Catechesi adulti ore 17 in salone a San Giovanni Battista

22 mar gruppo ministri della Comunione ore 21 in canonica

23 merincontro sul referendum costituzionaleore 21 in salone polivalente

25 venPreghiera comunitaria per la Nuova Parrocchia guidatadal Vescovo ore 19:30 in chiesa a San Giovanni Battista

26 sabgruppo sposi "Tobia" ore 19:15 celebrazione eucaristicana ed incontro in oratorio

27 dom secondo incontro gruppo "la Chioccia 1" ore 9:30