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Anno IX n. 3 Dicembre 2012

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Anno IX n. 3 Dicembre 2012

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ASSOCIAZIONE SENIORESDEL COMUNE DI TORINO

Via Garibaldi 25 1° piano - 10122 TorinoTelefono: 011 - 4431954-52-51

Fax: 011 - 4431840associazione.seniores@comune.torino.itwww.comune.torino.it/lavoratorianziani

Cod.Fisc. 80099240014

Orario di ufficioMartedì, Mercoledì, Giovedì: dalle 9,30 alle 11,30

PRESIDENTE: Vittorio FERRANDO

VICE PRESIDENTE: Antonio NACCA

UFFICIO DI PRESIDENZA: Aldo LANTERIFausto SORBA

SEGRETARIO: Giovanni AJMAR

TESORIERE ECONOMO: Liliana VALENTINI

CONSIGLIERI: Mirella BORELLOEnzo BRAIDAMarisa MODICALuisella NIGRAPier Vittorio PRATOPieralberto ROLANDORosanna ROMANISIOLaura SILVARenza VARVELLO

REVISORIDEI CONTI: Ernesta BRUNI

Loredana IGUERAMaria Luisa RODANO

IN…FORMA!

Direttore Responsabile:Vittorio FERRANDO

Comitato di redazione:Antonio NACCA

Pier Vittorio PRATOPieralberto ROLANDO

Hanno collaborato a questo numero

Anna BraghieriEdmondo Paganelli

Autorizzazione del Tribunale di Torino 1921 del 17 febbraio 1968

Stampato presso Graficat, Torinonovembre 2012

Sommario

Editoriale Pag. 1Anna Maria d’Orléans 3Tesseramento 8Viaggio nella storia dei borghi

e delle borgate di Torino 9Comunali…… per gli altri 13Novità fiscali e varie 14Viaggi e Gite 17Convenzioni 18

In copertina: “Panorama di Torino”. Litografia anonima in Edmond Roche “l’Italie des nos jours” Mandeville Paris 1840 (Collezione Simeom, D 202)

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Anche se i comuni mortali sono chiamati, ormai da lungo tempo, a sopportare gran-di sacrifici che costringono molti a raggiungere faticosamente la fine del mese men-

tre una moltitudine di inqualificabili individui continua spudoratamente a nuotare nell'o-ro con i nostri soldi.

Anche se uno dei più alti dirigenti del Comune, approdato senza concorso ma per sceltapolitica, con il suo deprecabile comportamento cui hanno fatto seguito risibili giustificazio-ni, ha sparso fango sulla categoria dei dirigenti comunali turbando profondamente quantihanno sempre operato o stanno attualmente operando con assoluta onestà e trasparenza.

Anche se siamo ancora in attesa di un riscontro alle lettere inoltrate in data 29 febbraio e12 settembre all'Assessore ai Trasporti del Comune, contenenti puntuali osservazioni sullaintroduzione della soglia di reddito per poter usufruire dell'abbonamento annuale per itrasporti urbani a tariffa a agevolata per gli ultrasessantacinquenni, per cui verrebbe dapensare di aver colto nel segno e che il silenzio di tutti questi mesi sia da attribuirsi alla dif-ficoltà di trovare valide argomentazioni da addurre a difesa delle scelte operate.

Anche se il Sindaco durante la cerimonia “In silenzio per gli altri” promossa per l'undi-cesimo anno dal Consiglio dei Seniores, in occasione della “Festa dei nonni”, ha rivoltoparole di riconoscenza e di gratitudine per lo straordinario impegno sociale verso il pros-simo non solo ai “premiandi” ma a tutti gli anziani che affollavano la sala assicurandol'appoggio dell'Amministrazione Comunale in palese contraddizione con il fatto di avereprivato molti di essi, con la già sopraccitata limitazione, di una agevolazione consolida-tasi nel tempo e sorta molti anni addietro anche come beneficio economico, ma soprat-tutto come atto di riguardo verso i cittadini più avanti negli anni.

Anche se.…… si potrebbe continuare, ma sta per sopraggiungere il Santo Natale, cer-tamente sempre meno pingue per pensionati e dipendenti, e dobbiamo fare spazio a unpo' più di tolleranza che non deve però tradursi in passiva rassegnazione.

Il numero degli anziani è vertiginosamente in crescita e le previsioni ci dicono che nel2030 supererà quello delle generazioni di mezzo per raggiungere il 35% della popola-zione nel 2050, per un totale, in Europa, di 120 milioni.

Anche se……

Editoriale

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Siamo proprio tanti e anche se “senza voce” costituiamo una essenziale risorsa nellasocietà svolgendo la meravigliosa e speciale funzione di nonne e nonni ai quali ilPresidente della Repubblica nella giornata di festa a loro dedicata ha rivolto il seguen-te messaggio “Celebriamo oggi la Festa dei nonni, divenuta ormai un appuntamentofortemente sentito e ricco di iniziative per ricordare, nel segno dell'affetto e della rico-noscenza, il loro insostituibile ruolo nella vita familiare. I nonni con il loro patrimonio diumanità, saggezza ed esperienza, offrono quotidianamente generoso e prezioso soste-gno alla crescita ed allo sviluppo dei più piccoli, che seguono sin dalla nascita nel per-corso educativo e formativo ed ai quali trasmettono conoscenze, tradizioni e valori dellaloro generazione…”.

Oppure impegnati diversamente a riscoprire il senso del “servizio”, la necessità dirompere il cerchio mortificante dell'individualismo attraverso la cultura dei legami e l'au-tentico valore del volontariato come hanno fatto tanti nostri soci, oggi cari amici e ieri col-leghi che, prima contemperando il loro impegno all'attività lavorativa ed ora, da pen-sionati, con maggior disponibilità di tempo, hanno dato origine ed ora continuano adoperare nel “Doposcuola Amicizia” (DAM) nei pressi della Basilica del Corpus Domini,di cui potete trovare dettagliate notizie nelle pagine che seguono.

Con l'augurio più sincero che il prossimo Natale possa portare comunque serenità atutte le famiglie faccio appello alla Vostra sensibilità per offrire ai nostri amici impegnatinel DAM un concreto sostegno.

Vittorio Ferrando

AAVVISOVVISO IMPORTANTEIMPORTANTEConsiderato che al momento non è dato conoscere la pianificazionedei lavori di ristrutturazione dello stabile di Via Garibaldi 25 cheinteresseranno anche i locali attualmente occupati dall'Associazione,con rischio di eventuale temporanea chiusura degli stessi, si invitanoi soci a provvedere al rinnovo dell'iscrizione con sollecitudine.

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G li storici che hanno molto scritto sul-l’azione politica di Vittorio

Amedeo II di Savoia hanno riservato acolei che gli sedeva a fianco poco più diuna citazione: l’essere moglie di un sovra-no, specialmente se di spiccata persona-lità, relega sovente nell’oblio e AnnaMaria d’Orléans non sfuggì a questodestino sebbene meritasse assai di più.

La principessa nacque il 27 agosto1669 a Saint Cloud, la paradisiaca resi-denza di campagna dei duchi d’Orléanscostruita sulla riva destra della Senna, ametà strada fra Parigi e Versailles. Filippo,il padre, era l’unico fratello di Luigi XIV;Enrichetta Stuart, la madre, era figlia di ree sorella di Carlo II, che sedeva sul tronod’Inghilterra.

I natali elevati le assegnarono il destinodelle principesse del tempo: essere usatacome merce di scambio per concluderepatti di alleanza fra sovrani o per suggella-re trattati di pace. Infatti, Luigi XIV se neservì per legare alla sua politica VittorioAmedeo II di Savoia, duca riottoso, dapochi mesi salito a capo di un piccolo statoche era, però, una presenza scomoda perl’egemonia della Francia in Europa. Ilmatrimonio, pattuito fra i ministri francesi e

piemontesi dopo lunghe estenuanti scher-maglie iniziate nel febbraio del 1684 ecelebrato per procura a Versailles nel suc-cessivo mese di maggio, non fu dei più pre-stigiosi per la giovane Anna: non l’avrebbefatta regina, sposa, però, di un duca “gen-tiluomo e galante”, la consolò Luigi XIV. Il renon aveva esitato a utilizzarla nella convin-zione che la sua presenza a Torino avreb-be potuto rinverdire la politica filofrancesedelle principesse che l’avevano precedutasul trono sabaudo.

Vittorio Amedeo l’accettò come unacostrizione e come tale parve trattarla finda Chambéry, dove i duchi s’incontraronoper la prima volta e dove fu nuovamentebenedetto il matrimonio. La posizione diAnna all’interno della famiglia ducale eradifficile, in bilico tra il marito, di cui ebbe iltorto d’innamorarsi da subito, e la suoceraGiovanna Battista di Savoia Nemours, chenon le perdonava di averle sottratto la posi-zione di prima dama del ducato.

La duchessa sembrò quindi relegata alsolo ruolo di madre: nei primi quattro annidi matrimonio mise al mondo tre figlie, manon il maschio necessario alla continuitàdinastica. Due sole principesse sopravvis-sero all’infanzia e divennero entrambe

Anna Maria d’Orléans, regina diSardegna, duchessa di Savoia

Personaggi

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regine bambine: Maria Adelaide, la pri-mogenita, lasciò Torino non ancora undi-cenne per suggellare, nel 1696, la pacedopo la prima sanguinosa e rovinosaguerra del Piemonte contro la Francia. AVersailles fu chiamata al ruolo di delfinadi Francia in attesadi salire al trono allamorte di Luigi XIV.

Maria Luisa Ga-briella, la terzogeni-ta, se ne andò da To-rino come regina diSpagna appena tre-dicenne, nel settem-bre 1701, nel mo-mento in cui, all’a-prirsi della guerra disuccessione spagno-la, la Francia volleassicurarsi la fedeltàdello stato sabaudo.

Se il ruolo di An-na sembrò confinatoalla sola sfera do-mestica, il duca dovette riconoscere dasubito che la sua fedeltà politica era totale:lo si deduce dal fatto che non esitò a accor-darle la reggenza del ducato già nel 1687e così si comportò ogni volta che guerra oviaggi lo allontanarono dallo stato.

Mancano documenti comprovanti unruolo politico, attivo e continuativo, delladuchessa, ma i pochi che ci sono perve-nuti permettono di provare che, quanto-

meno, conobbe la linea politica di VittorioAmedeo e la sostenne appieno.

Il carattere di Anna, naturalmente dolcee remissivo, non la mise in competizionené con il duca né con Giovanna Battista:non ebbe l’ambizione di apparire né pre-

tese visibilità oltrequella che il suoruolo le concedeva.Ma grazia e dignitàinnate la fecero pre-diligere dai sudditi,stimare dai dignitaridi corte e ammiraredai ministri stranieriche la osservavanoacutamente.

L’unico desideriodi Anna, essere ama-ta dal marito, la spin-se a compiacere Vit-torio Amedeo in tut-to: benché non amas-se cavalcare e rifug-gisse dallo spettaco-

lo cruento dei cani che si avventano sullapreda, non esitò ad adeguarsi al suodivertimento preferito, seguendo le battutedi caccia in un piccolo carrozzino pur dicondividerne ogni momento, di svagocome di impegno istituzionale.

Il sogno di assicurare al duca una con-tinuità dinastica si avverò dopo quindicianni di matrimonio. A Palazzo nacquerodue principi: nel 1699 Vittorio Amedeo

Anna Maria d’Orléans, regina di Sardegna, duchessa di Savoia

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Filippo, salutato principe di Piemonte, enel 1701 Carlo Emanuele, da subito vez-zeggiato con il diminutivo di Carlin.

Se il rapporto della duchessa con lefiglie, costrette ad abbandonarla in teneraetà, fu forzatamente solo epistolare masempre affettuosissimo, quello con i prin-cipi, che le vissero accanto più a lungo,dimostrò appieno la sua capacità di esse-re madre premurosa, costantemente vigiledella loro crescita fisica e morale, prontaa elargire tutto l’amore di cui era capace.

Amore che non ricevette dal maritoneanche quando dimostrò, si è nel 1692 ein guerra, di non temere un viaggio senzascorta in terra straniera né il possibile con-tagio pur di raggiungere Embrun nelDelfinato dove il duca era ammalato divaiolo. Le suppliche accorate che la duches-sa, tramite il ministro San Tommaso, gli fecegiungere erano di poterlo assistere notte egiorno; quando infine furono accolte, vi siprecipitò, dimentica della sua incolumità,anzi grata di essere stata accettata.

Neppure l’affronto di vedersi pubblica-mente tradita con la contessa JeanneBaptiste de Luynes, che Vittorio Amedeocondusse a vivere a Palazzo e che perqualche tempo le impose come dama d’a-tours, scatenò in lei il desiderio della ven-detta: la bontà che contraddistingueva ilsuo sentire e la dignità con cui reggeva ilruolo che altri le avevano imposto, leimpedirono di danneggiare il duca smi-nuendolo agli occhi dei sudditi.

Non così cieche furono le figlie che com-presero le grandi ripetute mortificazioni cuifu sottoposta e che lamentarono nel corsodegli anni la poca felicità toccata allamadre: “Non so come si possa conoscervisenza amarvi alla follia….”, le scrivevaMaria Luisa Gabriella dalla Spagna e lefaceva eco Maria Adelaide da Versailles:“Ora che sono cresciuta vi amo ancora dipiù perché comprendo meglio quanto vale-te e quanto io vi devo…”.

Le difficoltà della vita matrimonialefurono certo acuite dalle tante situazioni diguerra in cui la politica altalenante diVittorio Amedeo II trascinò il paese: la piùgrave fu l’assedio posto a Torino dai fran-cesi nel 1706. Amari giorni per Anna chesapeva il fratello Filippo, da pochi annidivenuto duca d’Orléans, comandante incapo dell’esercito nemico.

Come già durante altre guerre, condolore ma ubbidiente ai voleri del marito,si apprestò a lasciare la città nel giugnodel 1706 per trovare rifugio a Cherasco.Nelle ore tragiche in cui era in gioco l’esi-stenza stessa del ducato, Vittorio Amedeoriconobbe implicitamente il costante devo-to fedele attaccamento di Anna alla casadi Savoia: le affidò il futuro del ducato, iprincipi, e tutta la sua ricchezza, il tesorodella corona e la reliquia della Sindone.

Vittorio Amedeo conosceva la caparbiaresistenza di Anna pronta sempre a com-piacerlo e disposta a tutto, quando era chia-mata a difendere nei figli anche lo stato.

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Poiché Cherasco si rivelò subito rifugio nonsufficientemente sicuro, Anna non ebbeincertezze nell’ubbidire all’ordine di allonta-narsi vieppiù: coraggiosamente, con pocascorta superò in portantina le Alpi insieme aifigli, scese nel Genovesato per ottenere asilodalla Repubblica di Genova. Il doge StefanoOnorato Ferreti l’accolse con ogni onore:spedì una squadra navale di cinque galereper rilevarla a Oneglia e affidò al marcheseNegroni di Mulassano, accompagnato daquindici cavalieri, il compito di scortarlaovunque la duchessa desiderasse andare. Ilviaggio per mare, dopo una breve sosta aSavona nel palazzo Gavotti, terminò aGenova. La Repubblica aveva scelto unaresidenza importante per la duchessa, iprincipi, Giovanna Battista e il seguito: villaPallavicini delle Peschiere, sulle prime alturedi Multedo, di fronte al mare. Il grandeparco che circondava la dimora servì per igiochi dei principi e custodì la vita ritiratissi-ma di Anna; solo la corrispondenza con lepersone care restate in Piemonte le permisedi seguire l’andamento della battaglia attor-no a Torino, di apprendere l’arrivo del prin-cipe Eugenio e dei suoi reggimenti, di ali-mentare la sua incrollabile fiducia nella vit-toria. Quando conobbe la sconfitta dell’e-sercito francese portatale dal conte GiacintoScaglia di Verrua, Anna si congedò imme-diatamente dalla Repubblica e ripartì allavolta di Oneglia per rifare a ritroso il cam-mino che l’avrebbe riportata in Piemonte. Leavverse condizioni del mare, che la duches-

sa soffriva molto, la costrinsero ad arrestarsia Savona. Di qui non esitò ad affrontare unviaggio disagevole, ancora in portantina alcolle di Cadibona e poi giù fino a Saliceto:parve non accusare fatica, sorretta dallagrande gioia di cui era ricolma.

Torino l’accolse in giubilo la sera del 3ottobre 1706 quando Anna, tutta sola inun piccolo carrozzino, e i principi, acavallo, percorsero la via di Po per rag-giungere la Piazza di Castello e il Palazzosplendenti di luci.

La vittoria ottenuta a Torino non pose finealla guerra che si trascinò, fortunatamentelontana dal Piemonte, ancora per sette anni.La pace siglata nel 1713 innalzò i duchi alladignità reale. Ad Anna, unta regina il gior-no di Natale del 1713 a Palermo a fiancodi Vittorio Amedeo II, andò il plauso e l’en-tusiasmo calorosi anche dei nuovi sudditi.

Ma le morti ravvicinate delle figlie,Maria Adelaide il 12 febbraio 1712 eMaria Luisa Gabriella il 14 febbraio1714, le fecero sentire dolorosamente lalontananza dei principi restati a Torino. Lafelicità di ritrovarli ebbe breve durata: adistanza di sei mesi, il 22 marzo 1715, ilvaiolo le rapì il principe di Piemonte, spe-gnendo in lei entusiasmo e sorriso.Raccolta nell’amore per Carlin, lo scopodei suoi ultimi anni fu di prodigarsi perchéVittorio Amedeo vincesse l’insofferentedurezza con cui trattava il figlio minore,dubbioso delle sue capacità di reggere,nel futuro, il regno.

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Le ultime forze furono ancora spese per isuoi: cercò, inutilmente, di far vivere il primonipote e circondò d’amorevole simpatiaanche la seconda moglie di Carlo Emanuele.

Si spense, nel silenzio del suo apparta-mento a Palazzo Reale, il 26 agosto1728. Sepolta senza pompa nella criptadel duomo dovette attendere fino al 1786per esser trasferita dal nipote amatissimoVittorio Amedeo III nel sepolcreto reale diSuperga.

La semplicità del sarcofago, quasinascosto ai piedi di quello sontuoso diVittorio Amedeo II, conferma quellavolontà di “non apparire” cui si attenneper tutta la vita.

Maria Teresa Reineri

Maria Teresa Reineri è autrice del volume“Anna Maria d’Orléans Regina di SardegnaDuchessa di Savoia”, Torino, edito da CentroStudi Piemontesi, 2006.

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ABBONAMENTO

MUSEI TORINO PIEMONTE

Compatibilmente con i lavori di ristrutturazione dello stabile di Via Garibaldi 25che investono anche i locali attualmente occupati dall’Associazione con notevoli

disagi a livello operativo, da martedì 4 dicembre riprenderà la vendita degli abbonamenti con validità dicembre 2012 - 31 dicembre 2013.In considerazione della poco rosea situazione finanziaria in cui versa

l’Associazione, le cui quote associative sono rimaste invariate da oltre 10 anni, il C.D. ha deciso di sospendere l’erogazione ai soci del contributo di € 5,00

CHIUSCHIUS URUR A NA NAATTALIZIAALIZIASi informa che

la Segreteria resterà chiusa dal 22 Dicembre 2012 al 7 Gennaio 2013

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TTESSERESSER AMENTAMENTOO 20132013

Si informano i soci che sono in corso i rinnovi per il 2013. Con il rinnovo o la nuova iscrizione sarà offerto – sino a fine gennaio – il consueto panettone.Le quote, rimaste invariate secondo quanto deciso dall’AssembleaGenerale sono, come in passato, diversificate al fine di permettere acoloro che lo desiderano, di offrire all’Associazione un più solidalee consistente contributo per le sue attività sociali:

Socio Ordinario € 10,00

Socio Sostenitore € 15,00

Socio Benemerito € 20,00

Simpatizzante € 15,00

Il versamento potrà essere effettuato:

• presso la sede dell’Associazione (Via Garibaldi, 25 - 1° piano) nei giorni e con gli orari sotto indicati:

da martedì a venerdì 9.30-12.00 e dal 20 novembre al 21 dicembre anche il martedì dalle 16.15 alle 18.15

• oppure tramite il conto corrente postale n. 24352106 intestato a Associazione Seniores del Comune di Torino, specificando il motivo del versamento.

La quota di iscrizione o di rinnovo all’ANLA (Associazione Nazionale Lavoratori Anziani)

comprensivo dell’abbonamento al mensile “Esperienza”è stata confermata in

€ 16,00 per i soci ed in € 7,00 per i familiari conviventi nonché, per il triennio 2013-2015,

in € 42,00 per i soci ed in € 16,00 per i familiari conviventi.

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I nizia su questo numero di ‘In Forma’un breve viaggio nella storia e nelle

tradizioni dei borghi e delle borgate diTorino, un territorio diventato in granparte città ormai da molto tempo che tut-tavia mostra ancora i segni di un passatoche ne ha determinato le attuali forme ecaratteristiche.

In una città sempre più rivolta la futuro,ormai cosmopolita e finalmente consape-vole delle sue grandi potenzialità ambien-tali e culturali anche in virtù del suo pas-sato, riscoprire quella storia significa ini-ziare un viaggio affascinante alla ricercadelle radici forse più autentiche dellanostra amata città, scoprendo luoghi cheosserviamo spesso con poca attenzione,presi dal tran-tran della vita di tutti i gior-ni, luoghi che possono riservare inaspet-tate sorprese…

Come scriveva nel 1790 GiovanniLorenzo Amedeo Grossi nella sua ‘Guidaalle Cascine e Vigne del Territorio di Torinoe suoi contorni’.

“Sebbene il mondo tutto ormai sia noto,moltissimi essendo i libri geografici, che ingenerale la di lui descrizione sott’occhio ciporgono, pure trattandosi d’una sola Pro-vincia, o difficilmente trovasi a doveredescritta, od è questa affatto da noi rimota;

onde ne avviene che mentre ci tratteniamo aconsiderare i paesi lontani, ignoriamo intan-to ciò che utilmente sapere si dovrebbe inordine ai paesi né quali soggiorniamo….”

In effetti questa considerazione puòessere valida ancora oggi, se è vero chespesso conosciamo meglio i luoghi lonta-ni piuttosto che il quartiere in cui viviamo.

Per iniziare il nostro viaggio, quindi,riportiamo indietro le lancette dell’orolo-gio del tempo di più di due millenni, edimmaginiamo di osservare il territorioattorno ad Augusta Taurinorum, la colo-nia fondata in Gallia Cisalpina da CesareAugusto nel 28 a.c. là dove dove primasorgevano le case in fango e pietre dellamitica ‘Taurasia’, la città dei Taurini, gli‘Abitanti dei Monti’.

In quegli anni la città ha la forma di unrettangolo che misura 720 metri da est aovest e 670 metri da nord a sud, solcatoda strade rettilinee che si incrociano adangolo retto e circondato da una cintamuraria con quattro varchi, la Porta Prin-cipalis Sinistra a nord, la Porta Praetoria aovest, la Porta Decumana ad est e la PortaPrincipalis Dextra a sud.

Da queste porte si dipartono le stradedirette verso il contado, lungo le qualisono presenti quattro piccole borgate nate

Viaggio nella storia dei borghi e delle borgate di Torino

La nostra storia

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e cresciute spontaneamente accanto allemura, cui abitanti sono dediti alle attivitàagricole, commerciali ed artigianali.

Oltre ad una prima piccola borgata adovest, lungo la strada che conduce verso leGallie, ad una seconda a sud, lungo la stra-da diretta verso la Liguria, e ad una terza adest, verso il Po e la collina, verso nord, lungola strada direttaa Ticinum sonopresenti i duepiccoli sobbor-ghi limitrofi diPorta Posterla edi 'Ad Pillonos',situati presso unponte in pietrasulla Dora, pro-genitori dell'o-dierno BorgoDora, il borgoche diventerà,nel tempo, laprima zona avocazione eminentemente industriale dellacittà.

Augusta Taurinorum continuerà a svi-lupparsi anche dopo la caduta del-l’Impero romano, con le dominazioni adopera di Ostrogoti, Borgognoni e Lon-gobardi, ma gradualmente muterà il suonome, che diventerà inizialmente ‘Tau-rinum’, poi ‘Turino’ ed infine ‘Torino’.

Nel Medioevo la città ha 3.500 abitan-ti, è ancora cinta dalle fatiscenti mura

romane ed é circondata da fitti boschi,qualche campo coltivato, incolti e acquitrini,da cui emergono grange fortificate, mona-steri, casotti, ‘tetti’, ‘domuncule’, torri e‘bastite’ .

A ridosso delle vecchie mura sbreccia-te e lungo le principali strade in uscitadalla città, dirette verso il contado e le cit-

tà vicine, in-cominciano cosìad ingrandirsi iquattro borghiche erano sortiin epoca roma-na: il Borgo diPorta Doranea(poi Borgo Dora)a nord, il Borgodi Porta Segu-sina o ‘dellaColleasca’ adovest, il Borgodi Porta Mar-morea a sud

ed il Borgo di Po ad est. Mentre i quattroborghi continuano ad ingrandirsi, lecampagne nelle immediate vicinanzecontinuano a riempirsi di bicocche, gran-ge e di minuscoli nuclei rurali, questi ulti-mi stretti attorno a chiese o conventi(come, ad esempio, la chiesa di S. Sal-vatore di Campagna (oggi San Salvario),quella della Madonna di Campagna,quella della Crocetta, quella di PozzoStrada).

Il Castello di Viboccone e la tenuta del Regio Parco.

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I terreni a sud della città, più fertilidegli altri in virtù delle migliori caratteri-stiche pedologiche, sono punteggiati dapiccole cascine fortificate (un esempio, lacascina Grangia, lungo l'attuale viaRicaldone), quelli a nord, tra la Dora e laStura, meno fertili ma più ricchi di corsid’acqua artificiali, sostengono la trasfor-mazione e la specializzazione di questaporzione del territorio, indirizzandone lelinee di sviluppo verso l’utilizzo manifat-turiero.

Oltre la Stura, invece, abbondano i ter-reni paludosi, utilizzati come pascoli olasciati incolti, terreni che solo parecchidecenni più tardi sarebbero stati bonifica-ti, soprattutto ad opera dei monaci val-lombrosiani dell’Abbadia di Stura.

Antichi documenti fanno riferimento aquesti territori, all'epoca alquanto distantidalla città, definendoli con toponimi che loscorrere del tempo avrebbe cancellato:Gerbum Saccharum (Basse di Stura),Rivagagliarda (borgata Aurora e spondanord della Dora), Burroni (Barca, Biasoni,Biasonetti, Verna e Bertolla), Motta (SanPaolo - Polo Nord), Tavoleto (Crocetta, S.Rita), Bos (Mirafiori).

Finiti i secoli bui del Medioevo, laseconda metà del Cinquecento è, perTorino, un'epoca di fervore e di rinnova-mento.

Emanuele Filiberto, duca di Savoia, hadeciso di fare della città la capitale del suoducato, a discapito di Chambery.

Avvicinandosi alle porte della città nel1563, nota che non esistono di fattograndi borghi extramurari, eccezionfatta per uno alquanto sviluppato tra lemura settentrionali della città e la spondadestra della Dora: questo è un bene,visto che, per consentire un’agevole dife-sa della città, sarà necessario lasciarelibera da edifici, abitazioni e vegetazioned'alto fusto una larga fascia tutto attornoall’abitato.

In realtà di quei borghi, all’epoca,non sono rimasti che pochi ruderi, risul-tato delle distruzioni perpetrate nel1536 dal vicerè francese, il Sire di MontJean e dal Governatore Claude d’Anne-bault, a servizio del re Francesco I,occupanti della città.

Scomparsi il Borgo della Colleasca, ilprimitivo Borgo di Po e il Borgo di PortaMarmorea, a sud delle mura, resistequindi il solo Borgo Dora, risparmiatograzie alla sua particolare posizione to-pografica, nella bassura scavata dal fiu-me in migliaia di anni, ed alla presenzadi alcune importanti manifatture e mulinida grano e da canapa utili anche all’in-vasore.

L’arrivo di Emanuele Filiberto saràanche l'occasione per un nuovo intensosviluppo economico del territorio, sino aquel momento privo di una precisa iden-tità produttiva.

Al duca viene così l'idea di organizza-re, a nord delle mura settentrionali, tra la

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Dora, il Po e la Stura, un moderno pode-re per l'allevamento dei bachi da seta,con annesso un nucleo di fabbricati ruraliper la lavorazione di bozzoli e della setae con parecchi ettari di terreno coltivati agelsi: la tenuta del Viboccone.

Alla periferia sud della città intanto,sulle rive del Sangone, anno dopoanno, non senza difficoltà, prende formail grande Castello di Mirafiori, circon-dato da mae-stosi giardinima anche daboschi e tenuteagricole chein seguito ver-ranno desti-nate alla pro-duzione del ta-bacco.

Accade cosìche mentre lacittà racchiusaa l l ' i n t e r n odelle mura ve-de aumentarei propri abi-tanti, le sue borgate rurali vedono sorge-re nuovi stabilimenti manifatturieri.

Vista la forte immigrazione dal con-tado, urge però prevedere la progetta-zione di un primo ingrandimento dellacittà, verso sud.

Ci pensa il duca Carlo Emanuele I, chetra il 1618 ed il 1620 conferisce l’incari-

co della progettazione agli architettiAscanio Vittozzi, Ercole Negro diSanfront e Carlo di Castellamonte.

Il 7 dicembre del 1620 viene posta laprima pietra del nuovo quartiere, che,portato a termine nel 1632, prenderà ilnome di ‘Città Nuova’.

Passeranno pochi decenni e il figlio diCarlo Emanuele I, Vittorio Amedeo I,deciderà di procedere con un secondo

ampliamentodella città, que-sta volta versoest.

A questo se-condo amplia-mento, operadi Amedeo Co-gnengo di Ca-stellamonte, figliodi Carlo, conclusonel 1720, verràdato il nome di'Città Nuovadi Po'.

Intanto nel1702, regnan-

te Vittorio Amedeo II, verrà dato il via ailavori per il terzo ampliamento, verso ovest,quello della 'Città Nuova di Porta Susina',su progetto di Michelangelo Garove, diAntonio Bertola e di Filippo Juvarra.

Guido Giorza

…segue nel prossimo numero

Torino nel 1706: Il territorio attorno alla città è attraversatoda poche strade e popolato da ciò che rimane delle anticheresidenze reali e di alcune cascine.

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I ntorno al 1971 un gruppo di dipen-denti comunali, affiancato da una

suora vincenziana, decise di seguire alcu-ni adolescenti appartenenti a famiglieestremamente bisognose, con gravi pro-blemi di ritardo scolastico o di abbando-no della scuola dell’obbligo, e tendenza acomportamenti a rischio. Nacque così ilDoposcuola Amicizia (DAM).

Costituitisi in associazione di volontariatolaica, ispirata ai principi di solidarietà cri-stiana, ancora oggi una quarantina divolontari settimanalmente dedicano alcuneore del loro tempo libero all’impegno per ipiù deboli, proponendosi di instaurare unarelazione positiva con i ragazzi attraversoun progetto educativo personalizzato, ela-borato in collaborazione con i Servizi Socialie sottoscritto dai genitori.

Attualmente l’Associazione DAM accom-pagna nella crescita 25 ragazzi e ragazzedai 12 anni in su, sino all’inserimento nelmondo del lavoro: sono ragazzi di settenazionalità diverse, segnalati dai servizisociali del territorio, dai servizi di neuropsi-chiatria infantile e dalle scuole. Provenientida realtà familiari frantumate, caratterizza-te dall’assenza di dialogo e di input educa-tivi, esprimono il loro disagio con l’insucces-so scolastico, l’emarginazione, il sottosvilup-po culturale e talora con manifestazioniestreme di devianza e di violenza.

Il DAM, oltre all’assistenza scolasticaindividuale, offre ai ragazzi altre opportu-nità: attività sportive, corsi di informazionein merito a dipendenze quali alcool, droga,gioco, un corso di teatro per stimolare lecapacità espressive, uscite culturali, gitecomunitarie, e, in collaborazione con i sale-siani, l’estate ragazzi: esperienze moltopositive perché alternative alla vita di strada.Finché è stato possibile ha attuato inoltre unprogramma di educazione al risparmio conil sostegno della Compagnia San Paolo.

Questa esperienza è una scuola di vitaper tutti: per i ragazzi, che al DAM vivono inun clima di accoglienza incondizionata e divera amicizia; per i volontari, che imparanol’attenzione e l’impegno per i più deboli.

Negli ultimi anni il DAM si è trovato a farfronte a un impegno sempre maggiore. Peril numero crescente di stranieri e il profon-do cambiamento delle caratteristiche deiragazzi che lo frequentano che impongonodi adottare maggiori strumenti di interme-diazione culturale e ricercare nuove moda-lità di interventi integrativi.

Per questo il gruppo di soci impegnatonel Doposcuola Amicizia ha pensato di farconoscere questa iniziativa alla ricerca siadi volontari (accoglienza, insegnamento)sia di un sostegno materiale, che speriamonon venga a mancare.

Il Presidente del DAM - Fausto Sorba

Comunali…… per gli altri

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�� APPROVATO IL MODELLO PER LADICHIARAZIONE IMU �� L’obbligo dipresentazione della dichiarazione IMU,se previsto (quando il patrimonio immo-biliare ha subito variazioni nel corso del2012 o quando gli immobili godono diriduzioni d’imposta o ancora se ilComune non è in possesso delle infor-mazioni necessarie), è slittato al 30novembre 2012, garantendo tuttavia alcontribuente la tolleranza di 90 giorni,come stabilito dall’art. 4, comma 5 delDL 16/2012, conv. L.44/2012. Quindi,ad esempio, se la circostanza che deter-mina l’obbligo di presentare la dichiara-zione IMU è sorta il 31 ottobre 2012, ilcontribuente ha tempo sino al 29 gen-naio 2013 (90 giorni dal 31 ottobre2012) per presentare la dichiarazione.

�� NUOVO REDDITOMETRO �� Nelloscorso numero abbiamo parlato dell’ar-rivo del nuovo redditometro, lo strumen-to che serve all’Amministrazione Finan-ziaria per accertare se il reddito dichia-rato dalle singole famiglie italiane è con-gruo con le cento voci di spesa indivi-duate, riconducibili a sette categorie:abitazione, mezzi di trasporto, assicura-zione, istruzione, tempo libero e curadella persona, investimenti mobiliari eimmobiliari, altre spese “significative”.

Oltre a queste sette categorie ha unacerta rilevanza anche la verifica dei datibancari. Infatti i dati personali contenutinell’Anagrafe Tributaria verranno imple-mentati con la gestione dei dati bancarie finanziari dei contribuenti.

È in arrivo anche il “Redditest”, concui il contribuente potrà verificare pre-ventivamente la coerenza del proprioreddito con le spese sostenute nell’an-no. Se il contribuente dovesse “autoac-certare” una incongruenza tra il reddi-to dichiarato e le spese sostenute, potràrettificare la propria dichiarazione deiredditi per non incorrere nei controlli.

Nessun timore per i contribuenti“comuni” che hanno redditi di lavorodipendente o di pensione, ovvero red-diti complessivi facilmente riscontrabili,in quanto l’eventuale incoerenza potràessere chiarita con motivazioni oggetti-ve e documentate, poiché rimane fermoil principio della prova contraria.

Tra le prove contrarie a favore delcontribuente rientra, ad esempio, la cir-costanza che l’acquisto del bene è avve-nuto con proventi ricevuti da terzi, comeil genitore, in quanto in questo caso siconfigura una donazione indiretta. Perla Cassazione infatti la prova delladonazione indiretta è idonea a far rite-nere infondato l’accertamento sulla base

Novità fiscali e varie

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delle spese sostenute dal contribuentenon coerenti con il proprio reddito.

�� RICORSI IN MATERIA DI CIRCOLA-ZIONE STRADALE �� Si riepilogano leprocedure per presentare ricorsi contro leammende ritenute non dovute. Si può ricor-rere al Prefetto entro 60 gg. dalla contesta-zione o dal ricevimento del verbale. Si puòricorrere al Giudice di Pace ma solo entro30 giorni dalla contestazione. Se si paga lasanzione non ci si può poi più opporre. Iricorsi al Prefetto non costano nulla ma, sesi perde, la sanzione viene raddoppiata.Per il ricorso al Giudice di Pace è previstoun contributo di Euro 37 (Euro 85 se il valo-re supera Euro 1.100), oltre alla marca dabollo (solo per importi superiori a Euro1.033) e con l'obbligo di presenza fisicaall'udienza. I ricorsi vanno inoltrati perRaccomandata RR direttamente alla Can-celleria (se rivolto al Giudice di Pace) oall'Organo di Polizia che ha accertato laviolazione (se rivolto al Prefetto). Va allega-ta copia del verbale con l'indicazione didelle proprie generalità. Se il Prefettorespinge il ricorso si può ricorre al Giudicedi Pace chiedendo, in subordine al manca-to accoglimento del ricorso, la riduzione delpagamento all'importo originario. Nelricorso si può richiedere: l'archiviazione delverbale, la modifica della sanzione in unameno grave o ritenuta più coerente, larateizzazione della somma da pagare, lasospensione degli effetti accessori (decurta-

zione punti, sospensione patente, ecc.). Sechi guidava l'auto non era il proprietariopuò fare ricorso solo se gli viene contestatal'infrazione e consegnato il verbale. Diver-samente il proprietario può ricorrere solodopo avere ricevuto la notifica del verbale.Se oltre all’ammenda gli vengono richiesti idati del conducente per la decurtazione deipunti, è opportuno provvedere per evitareuna ulteriore sanzione di Euro 269.

�� TESSERA SANITARIA E CODICEFISCALE �� Chi avesse la necessità dirichiedere una nuova Tessera sanitaria(causa furto, smarrimento, illeggibilità,deterioramento, ecc.) o di un nuovoCodice Fiscale può collegarsi al sitointernet dell'Agenzia delle Entrate perottenere i duplicati. Una volta effettua-ta la richiesta e dopo che la stessa hasuperato gli automatici controlli di sicu-rezza le Tessere saranno spedite diret-tamente al domicilio del richiedente.

�� PATENTE: NUOVE REGOLE PER GLIOVER 80 �� Il decreto "semplifica Italia"ha modificato la normativa riguardanteil rinnovo della Patente di guida per iguidatori ultraottantenni. Infatti la visitamedica per il rinnovo non dovrà piùessere effettuata innanzi ad una Com-missione medico-legale ma presso gliambulatori delle A.S.L. o presso le auto-scuole, analogamente a chi 80 anni nonli ha ancora compiuti.

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Come riportato nel numero di lugliodi In…Forma! nel marzo scorso ci

ha lasciato Giancarlo Ghelfi che haspeso gran parte della propria vita afavore del prossimo distinguendosi, trale varie attività svolte, quale accompa-gnatore dei malati a Lourdes e volonta-rio della Croce verde. Su segnalazione

del nostro Presidente, la moglie Eludia ha ricevuto il 2 ottobre u.s. in Sala Rossa un rico-noscimento “alla memoria” nell’ambito della cerimonia “In Silenzio per gli altri”.

Per ricordare Giancarlo

Auguri!Il Consiglio Direttivo porge le più vive felicitazioni a:

Negro Anna Maria e Cordero Remoche il 13 settembre 2012 hanno festeggiato 60 anni di matrimonio

Emmanuello Nunzia e Liardo Giuseppeche il 25 ottobre 2012 hanno festeggiato 61 anni di matrimonio

CONSULENZA FISCALEAnche per il 2013 viene confermata la possibilità per i soci di usufruire del serviziodi consulenza fiscale ed assistenza gratuite per la compilazione dei Mod. 730

e unico, fruibile tutti i martedì mattina a decorrere dal 5 Marzo 2013.

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Viaggi e Gite8-10 Marzo

Roma in treno con la “Freccia Rossa” – Giardini e Musei Vaticani, CappellaSistina, Palazzo del Quirinale con concerto domenicale, mostra su Tiziano alle scuderie del Quirinale.Il programma è disponibile in Segreteria e sul sito dell’Associazione

Prima quindicina di Maggio

L’Olanda in fiore – 5 giorni con viaggio in aereo.Pernottamento fisso ad Amsterdam.ll programma è a disposizione in Segreteria e sul sito dell’Associazione.

Fine Settembre

Tour della Sicilia occidentale – 7 giorni con viaggio in aereo.Il programma sarà a disposizione a fine febbraio in Segreteria e sul sitodell’Associazione.

Inizio Dicembre

Lione – 3 giorni in occasione della “Festa delle luci”.

Gite di un giorno

Sabato 25 maggio

Assemblea annuale a Serralunga d’Alba con pranzo al Ristorante Italia e succes-siva visita del locale castello.

Prima quindicina di Giugno

Un sabato al lago d’Orta o in Valle d’Aosta al castello d’IssogneI programmi saranno a disposizione a fine febbraio in Segreteria e sul sitodell’Associazione.

A quanto sopra si aggiungerà una gita in autunno in data e località da stabilirsi.

Tempo libero

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CONVENZIONI

� ALBERGHI

VILLA MARTINI HOTEL **** Via Diego Martelli, 3/A - Castiglioncello (LI) tel. 0586/75.21.40

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ALBERGO TORINETTO Via Calchesio, 7 - 12020 Sampeyre - tel. 0175/97.74.59�����

HOTEL TERME “POSTA” - HOTEL TERME “TULLIO” - Via Tito Livio 6 Abano Terme (PD)tel. 049/81.21.22 - 049/81.27.09 - e-mail [email protected]

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HOTEL “ULISSE” *** - Via Champault, 9 - 80077 Ischia Porto - tel. 081/991737 -e-mail [email protected]

Tariffe e condizioni consultabili in Segreteria

� LABORATORIO ANALISI

POLIAMBULATORIO LARC (convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale) C.so Venezia, 10 - tel. 011/24.84.067 C.so Sempione, 148/C - tel. 011/24.22.106

� STUDI DENTISTICI

CENTRO ODONTOIATRICO LESSONA SRL - Via M. Lessona, 44 - tel. 011/ 74.60.01Sconti e condizioni particolari per i soci.

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LUCIANI dr.ssa Marina - C.so Tassoni, 79/4 - tel. 011/75.67.24�����

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VACUPAN Italia - Via Galvani, 18 - tel. 011/ 47.38.111�����

OSENGA Dr. Giuseppe - P.zza Campanella, 13 - tel. 011/ 71.00.15�����

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STUDIO MEDICO DENTISTICO dott. Alberto Carpegna e dott. Cesare Gardini - Via Vittorio Amedeo II, 24 - tel. e fax 011/56.28.278Sconto del 10% su tutte le prestazioni e prima visita gratuita.

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STUDIO ODONTOIATRICO ASSOCIATO dott. Giorgio Autieri e dott.ssa Paola M. DoglioVia Baltimora 49 - tel. 011/39.04.93Sconto del 15% sulle terapie. Finanziamenti fino a due anni a tasso zero.

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� LIBRERIE

TORRE DI ABELE - Via Pietro Micca, 22 - tel. 011/53.77.77Sconto del 10% su libri, videocassette e giochi educativi in legno.

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FONTANA - Via Monte di Pietà, 19/C - tel. 011/54.29.24Sconto del 10% per i testi scolastici ed i CD rom scolastici.Sconto del 15% per i dizionari in latino, greco, italiano, inglese e francese.Sconto del 12% per altri libri.

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Quotidiano LA STAMPA sconto del 10% sugli abbonamenti “Metropoli” e “Postale”.

� SOLIDARIETÀ

C.I.L.T.E (Cooperativa sociale di solidarietà)Servizio di telesoccorso per la sicurezza degli anziani che vivono da soli.

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LILLA - Via della Consolata 2/B - tel. 011/56.20.500 - Sconto del 10%

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A tutti i soci un caloroso ed affettuoso

augurio da parte del Presidente,

del Consiglio Direttivo e della Redazione

A tutti i soci un caloroso ed affettuoso

augurio da parte del Presidente,

del Consiglio Direttivo e della Redazione

A tutti i soci un caloroso ed affettuoso

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del Consiglio Direttivo e della Redazione

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